GUBBIO www.15giorni.it SPECIALE XXXVI Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari
TARTUFIAMO
ANCHE NELLE ANNATE PIÙ DIFFICILI IL RE DELLA TAVOLA NON AMMETTE RIVALI, PRONTO A MOSTRARSI IN TUTTO IL SUO SPLENDORE NELLA MOSTRA MERCATO NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO DI GUBBIO CHE TORNA IN PIAZZA QUARANTA MARTIRI CON UN PROGRAMMA DENSO DI APPUNTAMENTI
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Esclusivista
PRESENTAZIONE
Comincia la festa: Gubbio è la Capitale del Tartufo
L’EDIZIONE 36 TORNA ALL’ANTICO RIPORTANDO IL QUARTIER GENERALE DELLA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA QUARANTA MARTIRI, AI PIEDI DEL CENTRO STORICO. PREVISTE NUMEROSE ATTIVITÀ COLLATERALI TRA DEGUSTAZIONI, MOSTRE ARTISTICHE E DI ARTIGIANATO LOCALE, PRESENTAZIONI E LABORATORI di ROBERTO BARBACCI
rassegna eugubina. E c’è chi è pronto a Ogni anno che passa il fascino resta scommettere che col passare delle setimmutato. Anzi se possibile aumenta, perché è impensabile fare a meno di un timane aumenteranno quantità (sin qui oggettivamente un po’ scarse) e pure la prodotto come il tartufo una volta che se qualità. Logico che in anni così particone è assaporato il gusto e la straordinalari i prezzi siano saliti in fretta, ma a ria bontà. E allora ben vengano mostre voglia di tornare ad assaporare il Bianco ed eventi che ne celebrano la grandezza e la qualità, come quella che a Gubbio del comprensorio eugubino è talmente forte da non aver scoraggiato poi così è ormai di casa da ben 36 anni. La Motanti appassionati. La mostra rapprestra Mercato Nazionale del Tartufo senterà allora un momento di svolta, Bianco e dei prodotti agroalimentari Splendidi esemplari di tartufo bianco accompagnata da numerose specialità taglia un altro prestigioso traguardo e enogastronomiche e inserite ormai in un contesto collaudato e per l’occasione torna in una location dove è stata di casa per didi assoluta rilevanza a livello nazionale. Il ritorno in piazza Quaverse edizioni, vale a dire in quella piazza Quaranta Martiri che ranta Martiri da un lato, pensato anche per agevolare l’afflusso di rappresenta oggi come allora un punto d’approdo privilegiato numerosi visitatori, e la possibilità di girare per le vie del centro ai piedi della città. È da qui che ci si inerpica per godere non storico assistendo alle degustazioni e ai tanti eventi in programsoltanto delle prelibatezze della stagione autunnale, quanto soma dall’altro (si va delle mostre artistiche a quelle dell’artigiano, prattutto della straordinaria varietà che offre il centro storico di passando poi a presentazioni editoriali, laboratori, concerti ed Gubbio, invidiato da tutto il mondo e considerato (a ragione) un altro ancora) garantiranno una visibilità estesa per ogni angolo gioiello architettonico di impareggiabile bellezza. E così la modella città, mostrando le bellezze naturali di una città desiderosa stra una volta di più si fonde con ciò che la circonda, offrendo un di vivere un’edizione densa di buoni propositi e in grado di rilanprodotto di alto tenore pur se in un’annata nella quale il grande ciarla in vista anche di un intensissimo periodo natalizio. Ma per ospite d’onore s’è fatto desiderare e non poco. un lungo ponte di ognissanti Gubbio sarà soprattutto la Capitale ALL’INSEGNA DELLA QUALITÀ Magari se ne troverà meno che del Tartufo: un’eccellenza che non conosce fine. in passato, ma il tartufo rimane protagonista indiscusso della
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LA STAGIONE
Tra gelate, caldo e siccità il tartufo si fa desiderare
L’ANDAMENTO CLIMATICO E METEREOLOGICO INCIDE PROFONDAMENTALE SULLA QUANTITÀ MA ANCHE SULLA QUALITÀ DELLA TRIFOLA. L’ESPERTO MARIO PERUGINI AMMETTE: “A MEMORIA NON RICORDO UN’ANNATA PIÙ DIFFICILE DI QUESTA. E ANCHE SE ARRIVASSE LA PIOGGIA NON MI ASPETTO MIRACOLI” Un’annata durissima, forse la peggiore di sempre. “Sono più di 40 anni che vado a tartufi e onestamente una stagione come questa proprio non me la ricordo”, ammette Mario Perugini. Un’istituzione in ambito locale, presidente dell’Associazione Tartufai Eugubino Gualdese che giocoforza s’è allineata alle
di ROBERTO BARBACCI
difficoltà riscontrate in tutto il territorio nazionale. “Viviamo un’annata davvero molto complessa, perché ci sono stati eventi nei mesi scorsi che hanno pregiudicato buona parte della raccolta autunnale del tartufo. Ci sono stati in particolare due momenti che hanno segnato in maniera irreversibile questa annata: il primo è stata la gelata di metà aprile che ha letteralmente messo in ginocchio l’agricoltura locale, con piante che hanno sofferto oltremisura le condizioni estreme fuori stagione. La seconda, chiaramente, è stata la prolungata siccità estiva, unita peraltro a una temperatura che in alcuni periodi è risultata essere davvero troppo elevata. Ho visto numerose specie di piante liberarsi con largo anticipo delle proprie foglie, segno evidente che pur di sopravvivere si sono spogliate di qualsiasi cosa, limitando al minimo il consumo e la richiesta di acqua. Ripeto, da decenni sono tartufaio per passione, ma un’estate come questa proprio non ricordo di averla mai vissuta”. PREZZI ALLE STELLE In questi casi il rischio maggiore è quello di andare incontro a delle truffe create ad arte. Perugini non le manda a dire: “Il tartufo non ha etichetta, può crescere in molte zone e ormai le vie del commercio sono infinite. Non saprei cosa pensare: le quantità cavate in queste prime settimane sono davvero minime, per cui è probabile che qualche malintenzionato approfitti della situazione rivolgendosi a mercati esteri e spacciando poi i pezzi come prodotti del territorio. Va da sé che a Gubbio e nel comprensorio dell’Alta Umbria ci sono zone in cui in estate è caduta una quantità d’acqua sufficiente per creare le condizioni per far crescere tartufi non eccelsi, ma comunque di buona fattura e grandezza. Altre zone di regioni limitrofe se la passano decisamente peggio, ma nel complesso mi aspetto una produzione inferiore di oltre il 50% rispetto al 2016, e con una qualità decisamente inferiore”. Ciò che non scende, ma anzi è destinato a salire, è il prezzo di ogni singolo pezzo: “Quando la disponibilità è così bassa è inevitabile che i prezzi lievitino. Sento dire che per il bianco al cavatore vengono riconosciuti nella migliore delle ipotesi 2.500 euro al kg, quindi è facile fare due conti e ipotizzare che in vendita quei pezzi verranno messi a cifre altissime. Ma ripeto, parliamo di tartufi piccoli, in parte essiccati poiché nati in superficie, nella maggior parte dei casi di qualità inferiore rispetto agli standard abituali. Il tutto favorito da condizioni climatiche eccezionali che hanno influito pesantemente sulla raccolta finale”. L’INCURIA DEI TEMPI Non è però solo colpa del meteo se il tartufo oggi è divenuto assai più raro e spesso e volentieri di qualità inferiore rispetto al passato. Perugini ne ha viste tante per non sapere che alcune colpe andrebbero ricercate altrove. Ad esempio nell’incuria con la quale l’uomo tratta la terra: “Il disboscamento selvaggio e l’inquinamento sono due fattori che incidono in maniera determinante. E c’è anche un altro aspetto che lego alla mancanza di programmi rivolti all’agricoltura e al
“IL DISPIACERE PIÙ GRANDE - RIPRENDE PERUGINI - È VEDERE CHE MOLTI RICERCATORI RINUNCIANO PERSINO A USCIRE, SAPENDO CHE LE QUANTITÀ SONO DAVVERO MINIME. CERTO IL DISBOSCAMENTO SELVAGGIO E LA SCARSA PROPENSIONE ALLA CURA DEI TERRENI STA RIDUCENDO DRASTICAMENTE LO SPAZIO DI CRESCITA DEL TARTUFO. SENZA UN’ADEGUATA TUTELA I DANNI SARANNO IRREPARABILI” pascolo. Oggi si vedono sempre meno animali in libertà e questo incide, perché certe sostanze vengono portate da una zona all’altra anche grazie agli spostamenti degli animali. Nel comprensorio eugubino-gualdese a mio giudizio sono stati fatti dei danni irreparabili e di Un segugio in cerca di trifola questo passo, in un futuro non molto lontano, il rischio è che si arrivi a non avere più suolo per la crescita del tartufo. Anche perché gli spazi si riducono e molti vengono lasciati incolti, impedendo lo sviluppo delle piante. Non voglio passare come un moralista, ma ritengo che debbano essere presi provvedimenti per la tutela di un patrimonio che rischiamo seriamente di perdere”. Un problema comune un po’
a tutta l’Italia, nonostante la passione per il tartufo riesca a contagiare ancora tanti giovani: “L’Associazione è viva e i tesserati sono sempre numerosi - conclude Perugini - ma ho notato che quest’anno in molti hanno preferito fermarsi, magari in attesa di tempi migliori. Perché il tartufo è passione ma comporta fatica, dedizione e sacrifici. E se ci sono pochi tartufai in azione vuol dire davvero che la disponibilità è decisamente scarsa. Qualcuno spera che nel caso in cui ricominciasse a piovere le cose miglioreranno, ma in realtà il tartufo comincia a costruirsi a fine primavera e i danni provocati dalla gelata di aprile e dalla prolungata siccità resteranno irreparabili. È un po’ come una pianta di pomodori: puoi annaffiarla anche a ottobre, ma non crescerà più nulla. La speranza è che si possano individuare zone in cui è piovuto un po’ di più e sperare di trovare qualcosa di meglio rispetto a queste prime settimane autunnali. Ma è una speranza, non una convinzione”. Pur sempre l’ultima a morire.
CULTURA S’intitola La Porta e racchiude 40 opere realizzate da 17 artisti della cittadina di Szentendre
PITTORI UNGHERESI IN MOSTRA A SANTO SPIRITO
Una mostra itinerante che tocca per la prima volta Gubbio, scelta come location privilegiata per l’esposizione di 40 opere di 17 pittori ungheresi. S’intitola La Porta, esposizione di artisti provenienti dalla cittadina di Szentendre, e raccoglie un buon numero di testimonianze di un popolo e una cultura che da secoli affascinano centinaia di migliaia di visitatori. Quello di Szentendre è infatti un vero e proprio “villaggio degli artisti”, un’isola situata a 20 chilometri da Budapest che rappresenta anche un piccolo gioiello a livello architettonico, composto da numerosi palazzi in stile barocco e tardo barocco e da pittoresche piazzette e scalinate. Un luogo
che ha conservato fortemente le radici del popolo ungherese, che vennero messe a dura prova durante l’avanzata sovietica della metà degli anni ’50. A Szentendre si trova anche il Museo Etnologico all’Aperto (Skanzen) che è dedicato proprio alla cultura e in particolar modo all’architettura popolare ungherese. Gli artisti di oggi, come quelli di ieri, hanno esportato questo modo di essere attraverso anche le opere che sono state realizzate nel corso dei secoli. Gubbio avrà il privilegio di ospitarne 40 presso il Complesso di Santo Spirito a partire da giovedì 26 ottobre e per tutto il periodo della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco.
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DEGUSTAZIONI
Quando il gusto del tartufo si sposa con vino e birra L’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER PROPONE QUATTRO INCONTRI DEDICATI AGLI AMANTI DEL VINO MA ANCHE DELLA BIRRA, CON ACCOSTAMENTI INNOVATIVI E FACILMENTE ACCESSIBILI. GRAN FINALE MARTEDì 1° NOVEMBRE CON UNA DEGUSTAZIONE DEDICATA ALLO CHAMPAGNE
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Un connubio vincente, una partnership che va avanti da anni e che ad ogni edizione offre novità e suscita maggiore interesse. Vino e tartufo, ma non solo: nelle degustazioni proposte dall’Associazione Italiana Sommelier troverà spazio anche la birra, che va riscuotendo sempre maggiori adepti e appassionati tra le vecchie e le nuove generazioni. “Quello che proveremo ad offrire è un percorso sensoriale in grado di poter raggiungere una vasta platea e soprattutto di soddisfare tutte le curiosità di chi vorrà darci fiducia”, spiega Christian Belardi, da anni a capo della delegazione di Gubbio dell’AIS. “Il rapporto con il territorio è sempre molto stretto e la Mostra del Tartufo Bianco rappresenta una grande occasione per conoscere da vicino un mondo legato a doppio filo con quello della tavola”. ASSAGGI E SAPORI Quattro eventi da vivere tutti d’un fiato, due dedicati al mondo del vino, altrettanti a quello della birra. “Abbiamo deciso di ampliare i nostri orizzonti - spiega Belardi proponendo anche un connubio tra tartufo e birra, accostamento che oggi comincia a suscitare sempre maggiore interesse. In questo caso è fondamentale la collaborazione con la Brassone-
di ROBERTO BARBACCI
ria Eugubina, che già da qualche anno ha promosso numerose iniziative legate a questo ambito. Le degustazioni Truffle Finger Food (Taverna dei Santantoniari, sabato 28 ottobre e martedì 31 ottobre, dalle 17 alle 20) vanno proprio nella direzione di un coinvolgimento quanto più ampio di appassionati o semplici curiosi, rappresentando al contempo una novità nell’ambito della mostra grazie anche alle specialità gastronomiche proposte da Alessio Manucci di Dulcis in Fundo, partner dell’iniziativa assieme a Don Navarro”. Un confronto vero e proprio tra vino e birra lo si avrà nella degustazione Uva e Luppolo, in programma domenica 29 ottobre alle 17,30 presso la Sala del Refettorio di San Pietro. “Qui si tratta di un’associazione particolarmente accattivante, dove proveremo a mettere a confronto tre tipologie di vini e altrettanti di birre Italian Grape Ale. Faremo scoprire il gusto più nascosto del mosto e lo accompagneremo proponendo piatti semplici e inclini alla tradizione locale, concludendo poi la degustazione proponendo un Rubesco Lungarotti di Vigna Monticchio e una birra realizzata da Birra Perugia ottenuta dalle botti utilizzate precedentemente per la produzione vinicola, denominata Barley Wine”. BOLLICINE L’incontro finale è dedicato invece al mondo delle bollicine, ribattezzato Champagne Terroirs (martedì 1° novembre, Sala del refettorio di San Pietro, ore 17,30) con una degustazione “territoriale” che prenderà in esame tutte e cinque le regioni francesi legate alla produzione di champagne. “Abbiamo
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deciso di organizzare questo incontro in collaborazione con il delegato AIS di Firenze Massimo Castellani, uno dei massimi esperti nell’ambito dello champagne, che è stato ben contento di proporre 5 maison La delegazione AIS di Gubbio in grado di soddisfare tutta la curiosità degli appassionati. Non si tratta di un prodotto locale, anche perché la produzione è esclusivamente francese, ma lo abbiamo ritenuto meritevole di una particolare attenzione anche per la facilità con la quale si può sposare con un prodotto particolare come il tartufo”. INTERESSE CRESCENTE E proprio il tartufo sarà il protagonista di ognuno dei quattro incontri in calendario. “Abbiamo allacciato una partnership con Jimmy Tartufi, il quale ci ha spiegato le difficoltà della stagione in corsa, ma nonostante questo ha risposto con entusiasmo alla nostra richiesta. È una stagione particolare anche nel nostro settore, ma stiamo comunque assistendo a un risveglio in ambito vinicolo anche nel comprensorio dell’Alto Chiascio”. Che da qualche decennio era andato perdendo un po’
la sua vocazione, dopo che per secoli in molte case si produceva regolarmente vino. “Rispetto ad alcune aree dell’Umbria siamo certamente un po’ indietro, ma qualcosa sta cambiando anche in virtù del fatto che si assiste a una presa di coscienza maggiore da parte dei consumatori di ciò che vogliono bere, e al tempo stesso questa curiosità spinge a cimentarsi in nuove avventure”. A Gubbio sostanzialmente si è avvertita forte la mancanza di una cantina, ma anche in questo ambito le cose stanno cambiando. E il mondo dei sommelier può rappresentare una cartina tornasole: “Attualmente siamo oltre 100 tesserati e stiamo allestendo un corso di terzo livello al quale parteciperanno una trentina di aspiranti sommelier. Stiamo assistendo a una crescita costante in tutto il territorio, figlia un po’ della moda del momento ma anche di una maggiore propensione a voler sapere quello che si beve e a conoscere le proprietà di certi prodotti. È una passione che ha anche un suo costo, ma che viene vissuta alla stregua di un qualcosa di veramente importante e meritevole di essere tutelato”. INFO E PRENOTAZIONI È possibile ricevere informazioni sui costi o prenotarsi relativamente a ognuno dei quattro incontri organizzati dall’Associazione Italia Sommelier - Delegazione di Gubbio contattando il 392.9053715 o il 331.9946438.
SPAZIO MUSICALE Torna il 29 ottobre, alle 17,45, l’iniziativa organizzata dal professor Lucio Vinciotti
CONCERTO LIRICO A SANTA MARIA
NELL’ANNO DEL DECENNALE DI SCENA IL SOPRANO LUCIA CASAGRANDE RAFFI, IL TENORE ENRICO GIOVAGNOLI E IL BARITONO GIULIO BOSCHETTI CON L’ORCHESTRA DA CAMERA DI GUBBIO Buona musica nel segno della lirica. Il Concerto Lirico, giunto alla 10a edizione per iniziativa dell’associazione “Amici della Musica”, la “Bottega di Euterpe” con la Fondazione Giuseppe Mazzatinti e il polo scolastico “Cassata-Gattapone” con l’organizzazione del professor Lucio Vinciotti, è fissato per domenica 29 ottobre 2017 alle ore 17.45 presso la chiesa di Santa Maria al Corso. Il soprano Lucia Casagrande Raffi, il tenore Enrico Giovagnoli e il baritono Giulio Boschetti saranno accompagnati dall’Orchestra da Camera di Gubbio sotto la direzione di Giovan-
ni Sannipoli e Katia Ghigi primo violino. Partecipano anche tre giovani cantanti eugubini: i soprani Valeria Fratini, Elena Antonini e Sara Saldi, oltre che musicisti studenti di conservatorio che fanno parte dell’Orchestra da Camera di Gubbio. Il concerto infatti, nato nelle scuole, ha tra le finalità anche far conoscere e valorizzare giovani talenti nel campo della musica classica e lirica. Il programma prevede un repertorio operistico con duetti, terzetti, quartetti e brani d’assieme tratti da opere liriche famose. M.Boc.
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COMPETIZIONE
Segugi a confronto nel parco del Teatro Romano
DOMENICA 29 OTTOBRE TORNA L’APPUNTAMENTO CON LA GARA DI CANI DA TARTUFO NELLO SPLENDIDO SCENARIO DEL TEATRO ROMANO, NEL RICORDO DEL GRANDE NELLO PROCACCI DETTO VALBONELLA. 8 CAMPI GARA E OLTRE 300 CANI PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA PER UNO SPETTACOLO UNICO di ROBERTO BARBACCI
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Il modo migliore per ricordare un grande tardel Monte Cucco e non a caso a Gubbio disputetufaio? Semplice: radunare tantissimi appassioremo il barrage finale. Ci sono tantissimi appasnati e i loro inseparabili segugi e posizionare sionati che decidono di partecipare, tanto che sullo sfondo una delle città medievali più belle in occasione della tappa eugubina dovremmo al mondo, mettendoli a confronto e allestendo contare circa 300 cani divisi in quattro categodei veri e propri campi gara per poi divertirsi (e rie: cuccioli 3-6 mesi, cuccioli 7-12 mesi, adulti far divertire i presenti) mostrando di avere fiue cani da riporto”. Il tutto per ricordare un granto e grandi capacità. Un’idea ripresa a due anni de tartufaio come Valbonella, conosciutissimo di distanza dal primo memorial Nello Procacci in tutta l’Alta Umbria: “Parliamo di uno dei più detto Valbonella, organizzato dall’Associaziograndi tartufai che queste zone abbiano mai poUno scatto della gara del 2015 ne Tartufai Tartufiamo e in programma dotuto vantare. Ogni volta che si parla di Nello è menica 29 ottobre nel parco del Teatro Romano. “Uno scenario impossibile non emozionarsi perché è stata davvero una di quelunico nel suo genere”, spiega Alberto Facchini, che già due anni le figure che hanno contribuito in maniera autorevole e decisa a fa fu tra i promotori dell’evento. “Abbiamo voluto riproporlo, far crescere l’associazionismo legato al tartufo, oltre ad essere a visto anche il grande successo ottenuto nella prima edizione, sua volta un grandissimo ricercatore, difficilmente eguagliabile perché riteniamo che questa possa essere anche una straordiper la quantità di tartufo che riusciva a trovare”. La mattinata si naria vetrina per tutto il comprensorio in vista di una possibile concluderà con le premiazioni (grosso il contributo offerto da organizzazione di eventi su scala nazionale, dal momento che Petrini Mangimi, partner della manifestazione) presso la sala questo settore è in continua espansione e vanta già in tutta l’Alta conferenza dell’Hotel Beniamino Ubaldi, che ospiterà anche il Umbria un grosso seguito di appassionati”. pranzo a margine della manifestazione. SFIDA SUL TEMPO Per chi non è molto avvezzo a questo parSGUARDO AL FUTURO “Abbiamo pensato di mantenere queticolare tipo di competizione val ben consigliare di fare un salto sto legame con la Mostra del Tartufo Bianco di Gubbio - conclude al teatro Romano per gustarsi da vicino lo spettacolo. Si tratta di Facchini - consapevoli che questa manifestazione possa rappreuna gara di cani da tartufo, basata su un regolamento semplice sentare un volano per il nostro mondo, ma anche e soprattutto un e facilmente intuibile: il campo di gara verrà diviso in 8 quadrati motivo in più per portare gente in città in occasione dell’evento. (o box) nei quali verranno inseriti 8 tartufi, naturalmente all’inTra l’altro stiamo cercando di ottenere da parte dell’ENCI (Ente terno di piccoli barattoli che verranno interatti al momento. Nazionali della Cinofilia Italiana) il riconoscimento per entrare a Ogni cane avrà a disposizione tre minuti per estrarre almeno 6 far parte di un vero e proprio circuito nazionale e allargare senbarattoli, e quello che impiegherà meno tempo verrà considerasibilmente la base dei partecipanti. Uno scenario naturale come to vincitore e potrà gareggiare fino alle sfide finali. “Non esistoquello di Gubbio, peraltro vicinissimo al centro storico e alle sue no dei cani favoriti rispetto ad altri perché ogni giorno è diverso bellezze architettoniche, non trova paragoni in nessun altro luodall’altro”, spiega Facchini, da anni impegnato nell’allestimento go e rappresenterebbe qualcosa di unico, contribuendo anche di questo tipo di competizione. “Abbiamo organizzato un vero e ad aumentare notevolmente il numero delle presenze a livello proprio campionato comprensoriale dedicato ai cani del Parco turistico”.
L’ALTRA GARA Un campo di gara al naturale che vedrà impegnati i migliori interpreti a livello nazionale
A SANT’ANDREA LA SFIDA È TUTTA TRA LAGOTTI
Chi da tempo è riconosciuto sotto l’egida dell’ENCI è invece il Club Italiano Lagotto, che sarà presente a sua volta alla Mostra del Tartufo Bianco di Gubbio grazie alla gara che sempre nella mattinata di domenica 29 ottobre vedrà impegnati tantissimi cani nei boschi di Sant’Andrea del Calcinaro, sopra Padule. Si tratta in questo caso di una gara nazionale valida per il Campionato di Lavoro ENCI, il Campionato Sociale di Lavoro CIL e il campionato regionale centro su Tuber magnatum Pico (appunto tartufo bianco) in tartufaia naturale. “Rispetto alla competizione presente al Teatro Romano questa si disputa in un contesto completamente differente”, spiega Fabrizio Caira, uno dei giudici di gara che dovrà gestire l’evento padulese. “Siamo in una tartufaia al naturale, auspicando che si possa godere di un po’ di magnanimità da parte di un territorio nel quale, vista la stagione estiva estremamente calda e siccitosa, la presenza di tartufo sin qui s’è rivelata molto inferiore rispetto al passato. Ad ogni modo questo tipo di competizioni, più che sulla quantità, si basano sulle capacità
di ogni singolo cane, che può dimostrare l’attitudine a certi tipi di terreni e al feeling instaurato con il proprio padrone”. È una gara particolare perché pone Gubbio nella condizione di poter ambire a diventare una delle tappe principali del campionato italiano, ma non solo: “Abbiamo deciso di far coincidere la data col periodo della mostra per favorire l’afflusso di partecipanti e rispettive famiglie, ma è chiaro che sarebbe davvero una gran cosa riuscire a canalizzare questo evento in un contesto di più ampio respiro a livello nazionale. Il movimento di persone attorno a queste gare è molto ampio e a livello turistico le ricadute sarebbero davvero importanti. Avremo già in questa occasioni molti cani provenienti da Emilia Romagna, Abruzzo e Lazio, oltre che dalle regioni limitrofe, e questo già rende l’idea del potenziale che possono avere eventi di questo tipo”. Il percorso si snoderà in un’area dove il tartufo l’ha sempre fatta da padrone, con i partecipanti ospitati presso gli Agriturismi Il Palazzetto, San Bartolo e Sant’Erasmo.
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VI RACCONTO... UNA TAVOLA, L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
L’EUGUBINA ELISA LUPATELLI HA DECISO DI TRASFORMARE LA SUA PASSIONE PER GLI OGGETTI DEL PASSATO IN UNA SORTA DI “GUIDA” PER SUGGERIRE MODI DIVERSI E ORIGINALI PER APPARECCHIARE LA TAVOLA. “NON ESISTONO OGGETTI INUTILI, BASTA SOLO STIMOLARE LA FANTASIA E LIBERARE LE PROPRIE IDEE”
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E se vi dicessero che un buon pranzo, o una buona cena, comincia dalla tavola? Qualcuno magari nemmeno ci farebbe troppo caso, desideroso solo di gustarsi un bel piatto e soddisfare il proprio appetito. Ma anche l’occhio vuole la sua parte, specie in tempi come questi nei quali un po’ tutti dimostrano di tenere anche all’estetica. Vi racconto... una tavola è un manuale particolarmente indicato per chi tiene a cuore l’allestimento della mensa e il suo carattere fondante all’interno di un pasto. È un libro edito da Monte Meru Editrice, scritto da Elisa Lupatelli e pronto per essere presentato proprio in occasione della Mostra del Tartufo Bianco di Gubbio. “La scelta non è causale, essendo eugubina ed essendo in qualche modo legata ai prodotti presenti alla rassegna”, spiega l’autrice. Che fa sapere subito di non avere un collegamento diretto col tartufo, ma di poter essere d’aiuto a stimolare la fantasia di lettori e lettrici. “Chiaramente questa opera esula un po’ da quello che è il tema in sé della mostra, ma vuol essere un modo per offrire una chiave di lettura differente rispetto a certe abitudini legate alla tavola. Essendo da sempre un’amante del vintage, nel tempo ho sviluppato una vera e propria passione per il riutilizzo di alcuni oggetti di cui altrimenti non si sarebbe più avvertita la necessità di un impiego. Così mi sono lanciata in creazioni molto fantasiose e a tema libero, realizzando segnaposti personalizzati oppure studiando nuove soluzioni per apparecchiare la tavola. Ho messo insieme diverse idee e ho deciso di racchiuderle in un libro dove ne propongo 20, alcune delle quali legate a particolari periodi dell’anno come
Natale o Pasqua, altre buone per ogni occasione. Più in generale però la mia volontà è quella di suggerire qualche idea alle persone che dopo aver letto questa raccolta avranno voglia di sperimentare a loro volta nuove soluzioni, cercando ispirazione dagli oggetti che avranno a loro disposizione”. Non è un libro che parla di cibo o di galateo né tantomeno che vuol indicare cosa sia giusto o meno fare per abbellire una tavola. “Non esistono regole, solo la voglia di stupire provando a far rivivere qualcosa che altrimenti non avremmo più utilizzato. Anche un oggetto all’apparenza del tutto inutile può stimolare la fantasia e diventare di uso comune. E a chi verrà ai due eventi offriremo anche qualche idea per fare il proprio segnaposto”. DOPPIO APPUNTAMENTO Lapresentazione avverrà in due passaggi, ripetuti per consentire a quante più persone di entrare in contatto con l’opera: entrambe si terranno presso la Sala Tecla del Complesso di San Marziale, rispettivamente domenica 29 ottobre e mercoledì 1° novembre alle 17,30. “Spero di avere in almeno una delle due occasioni anche un ospite molto particolare che ha curato la prefazione del libro - confessa Elisa - ma non aggiungo altro perché fino all’ultimo la sua presenza sarà in dubbio a causa di impegni di varia natura, ma sarebbe una sorpresa davvero gradita”. Elisa ha già in programma altri appuntamenti durante i quali presenterà il proprio libro fuori dai confini locali, ma ha voluto comunque omaggiare la propria città dandole il piacere della prima assoluta. Vi racconto... una tavola sarà disponibile nelle librerie cittadine sul circuito Amazon a partire dalla fine di ottobre. R.Bar.
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APPUNTAMENTI
Il calendario degli eventi
TANTI GLI APPUNTAMENTI DA SEGNARE SUL CALENDARIO: LE DEGUSTAZIONI PROPOSTE DALLA CIA IN PIAZZALE FRONDIZI, CON SALUMI, FORMAGGI E L’IMMANCABILE FRITTATA, TUTTO A BASE DI TARTUFO. MA C’È SPAZIO ANCHE PER L’OLIO NUOVO E UNA MOSTRA DAL TITOLO LE TOVAGLIE AL PALAZZO DELLA PORTA Attorno alla mostra ruotano da anni una serie di eventi che concorrono a comporre un mosaico variegato e adatto a soddisfare tutte le esigenze. Il taglio del nastro, previsto per sabato 28 ottobre alle 11, saluterà la consueta premazione del tartufo più grande, che ogni anno richiama un nutrito pubblico di curiosi. La visita alla mostra dei pittori ungheresi La Porta e a quella dell’artigianato artistico locale aprirà ufficialmente il programma, mentre nel pomeriggio è previsto il primo dei due appuntamento del week-end con le degustazioni di Checco ‘l macelaro dal titolo Coppa, patè e gota, organizzate dalla Confagricoltura (Piazzale Frondizi su prenotazione, dalle 17 alle 19). Stesso orario lunedì 30 ottobre per la degustazione proposta dalla Confederazione Italiana degli Agricoltori (CIA) a base di vino e tartufo, mentre martedì 31 ottobre toccherà ai formaggi pecorini. Mercoledì 1° novembre alle 12 è prestita la
MUSICA
GUBBIO
SPECIALE XXXVI
Mostra mercato Buona musica nel segno dellanazionale lirica. Il Concerto delLirico, tartufo giunto alla bianco 10a edizione per einiziativa dell’associadei prodotti zione “Amici della Musica”, agroalimentari la “Bottega di Euterpe” con e Impaginazione la Testi Fondazione Giuseppe Roberto Barbacci Mazzatinti e il polo scolaDirettore Editoriale sticoMassimo “Cassata-Gattapone” Boccucci con l’organizzazione del Direttore Responsabile professor Lucio Vinciotti, Roberto Barbacci è Direttore fissato perCommerciale domenica 29 Giancarlo Barbacci ottobre 2017 alle ore 17.45 Chiuso in redazione presso la chiesa di Santa Lunedì 23 Ottobre 2017 Maria al Corso. Il soprano Lucia Casagrande Raffi, il tenore Enrico Giovagnoli e il baritono Giulio Boschetti saranno accompagnati dall’Orchestra da Camera di Gubbio sotto la direzione di Giovanni Sannipoli e Katia Ghigi primo violino. Partecipano anche tre giovani
frittata al tartufo offerta da Bartolini Tartufi. Altri eventi collaterali riguarderanno la degustazione di olio presso l’azienda Brecce Rosse in via Nova di Fontarcano (tutti i giorni dalle 10 alle 19), mentre il Palazzo Conte Della Porta ospiterà la mostra Le Tovaglie a cura dell’Associazione Gubbio Ricamo (dalle 16 alle 19 dl 27 ottobre al 5 novembre). PRENOTAZIONI Gli stand in piazza Quaranta Martiri saranno aperti tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30. Per informazioni o prenotazioni ai singoli eventi basterà contattare la sede dello IAT in via della Repubblica allo 075.9220693.