GUBBIO quindicinale d’informazione Giovedì 24 Maggio 2018 Anno VI Numero 90
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LA SINDACHESSA
I 5 STELLE, ALMENO PER ORA, PENSANO A UNA CANDIDATURA AL FEMMINILE. IL CONSIGLIERE COMUNALE SARA MARIUCCI HA GIÀ DATO LA PROPRIA DISPONIBILITÀ, MENTRE LUCIA ZOPPIS PRENDE TEMPO E SPUNTA LA GIORNALISTA ELISA NERI. SI È CHIAMATA FUORI PAOLA SALCIARINI
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Per ora Sara. Poi si vedrà COPERTINA
I GRILLINI SI STANNO MOBILITANDO PER CERCARE IL CANDIDATO A SINDACO DEL 2019 ED È GIÀ IN PISTA IL CONSIGLIERE COMUNALE MARIUCCI. TEMPOREGGIA L’INSEGNANTE LUCIA ZOPPIS, MENTRE LA DIRETTRICE DI BANCA PAOLA SALCIARINI NON INTENDE METTERSI IN GIOCO. SI FA AVANTI ANCHE UN’ALTRA IPOTESI: LA GIORNALISTA ELISA NERI DAI TRASCORSI CON RIFONDAZIONE COMUNISTA di MASSIMO BOCCUCCI
Se non cambiano idea, i 5 Stelle punPUNTI INTERROGATIVI Sono cirteranno su una donna per la candicolate altre due candidature, oltre a datura a sindaco l’anno prossimo. quella di Sara Mariucci che ha fatto Questo è l’orientamento, anche per le per prima un passo avanti. Partiamo indicazioni giunte da Roma sullo scacda Lucia Zoppis, che insegna al polo chiere delle strategie nazionali alle tecnico “Cassata-Gattapone” e avrebamministrative. Una favorita c’è, almebe confidato agli interlocutori del mono per ora: Sara Mariucci, consigliere vimento di voler attendere sviluppi comunale, temperamento forte, poche sull’annunciato concorso per la diriparole e carattere da lady di ferro. Si genza scolastica (il 23 luglio sono fisGli scranni della Sala Consiliare è già resa disponibile e all’interno del sate le prove preselettive ma potrebmovimento gode del credito che potrebbe portarla a sbaragliabero essere rinviate) prima di assumere qualsiasi altro tipo di re l’eventuale concorrenza. I grillini hanno comunque sondato impegno, compresa l’eventualità di una candidatura a sindaco, e sondano in altre direzioni, pur se negano (non potrebbe essenza chiudere alcuna porta. Avrebbe invece rinunciato a ogni sere diversamente) cercando di nascondere ogni tentativo per prospettiva politica la direttrice di banca Paola Salciarini, rinnon bruciare i nomi né suscitare gelosie interne. graziando i grillini di Gubbio per l’interessamento. Questi sonIDEA ELISA Il nome nuovo che sta emergendo è quello della daggi dovevano restare segretissimi, ecco perché appena trapegiornalista Elisa Neri, trascorsi con Rifondazione Comunista lati (dall’interno ovviamente) c’è chi nel movimento ha storto la e già volto popolare di Trg (attualmente collabora con Arancia bocca e qualcuno ha perfino temuto di restare all’oscuro delle Live), , altra lady di ferro particolarmente tosta, manovre. I margini per un cambiamento di rotta su certe tematiche decisamente radicale e perfetci sono. Al momento Sara Mariucci è in vantaggio tamente calata nella tradizione cittadina di sinisu ogni altra ipotesi. Trovarsi in vantaggio, però, stra. Al grillismo si è già votato pubblicamente il vuol dire tutto e niente. È infatti piena la storia padre, Pier Luigi Neri, già sindaco e consigliere di cardinali che sono entrati papa in conclave per regionale ai tempi del glorioso Pci assopigliatutpoi uscire cardinali. Dirlo nel caso dei 5 Stelle, to, che alla vigilia del 4 marzo ha esternato il suo dopo la “comunione” impartita da Beppe Grillo, Sara Mariucci voto proprio per i 5 Stelle. sembra quasi blasfemo.
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Biomasse a San Marco, gli abitanti protestano
ATTUALITÀ
POLEMICHE PER LA PROSPETTATA ATTIVAZIONE DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE DI LEGNO CIPPATO. I 5 STELLE CAVALCANO LA PROTESTA. LA GIUNTA STIRATI: “NON POSSIAMO FARE NULLA”. UN’INIZIATIVA PARTECIPATA HA FATTO LUCE SULLA QUESTIONE. L’IMPRENDITORE PRONTO A PARLARE CON LA POPOLAZIONE
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Si sono mobilitati gli abitanti di San Marco, che contrastano l’attivazione di un sistema di cogenerazione di legno cippato. Sono preoccupati per l’operazione prevista in via Linosa, nella Tasso e Stirati all’incontro zona sotto il vecchio tracciato della strada Pian d’Assino, finalizzata a bruciare cippato in un’area dove ci sono abitazioni e famiglie, alcune a circa 100 metri dall’edificio rurale che ospiterà l’attività e dove si trova una coltivazione di zafferano, in quella che il piano regolatore definisce nuova zona residenziale. Al contesto si aggiunge la presenza, a 300 metri, di un edificio rurale vincolato. Ci sono pressioni verso la Giunta Stirati e c’è stato un affollato incontro pubblico, il 18 maggio scorso, nei locali della parrocchia di Padule su “Biomasse? Voglio sapere di più”, promosso dal comitato Gubbio Salute Ambiente con la partecipazione del medico Giovanni Vantaggi e di Valeria Passeri, vicepresidente del WWF Umbria. L’imprenditore locale impegnato nell’operazione si è detto disponibile a incontrare la popolazione ma potrebbe anche soprassedere per un discorso legato agli incentivi. LA NORMATIVA Si fa leva sulla considerazione che la normativa regionale, nata da una direttiva europea, permette la costruzione di piccole centrali elettriche a biomassa (legname) senza valutazione ambientale preventiva. Nel comprensorio
di ROBERTO BARBACCI
eugubino-gualdese ne risulta in funzione già una, mentre una seconda autorizzata è appunto a San Marco e altre potrebbero essere realizzate a breve. I residenti hanno posto la questione se Gubbio ne abbia bisogno, se sia realmente sicura e quale impatto potrà avere. Cavalcano la protesta i 5 Stelle che hanno presentato un’interrogazione, nella quale hanno chiesto al Comune se fosse a conoscenza dell’autorizzazione e se sia stata presentata dall’imprenditore una relazione agroforestale sulla provenienza del cippato che verrebbe bruciato, visto che un’attività di combustione 24 ore su 24 nell’arco di un anno richiederebbe un ingente quantitivo. È stata posta dai grillini la problematica ambientale con riferimento all’autorizzazione sulle emissioni in atmosfera e se il dirigente comunale che si occupa della pratica abbia valutato il disagio alle abitazioni nei pressi. LE RIPERCUSSIONI L’assessore all’Ambiente, Alessia Tasso, ha fatto presente che questo tipo di impianti sfuggono alle autorizzazioni comunali non previste per legge. “La responsabilità e il controllo - evidenzia l’assessore - sono in capo al tecnico che redige il progetto e lo autocertifica. L’unico vincolo è il rispetto delle distanze da edifici tutelati, ma in questo caso venendo realizzato su uno stabile preesistente, l’impianto di cogenerazione non violerebbe l’impatto visivo”. La Giunta Stirati punta a partecipare al tavolo tecnico dove saranno valutate le emissioni in atmosfera.
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ATTUALITÀ
NIENTE SOLDI DALLA REGIONE DALL’ECOTASSA
LA TARI CONTINUA AD AUMENTARE E GUBBIO È STATA ESCLUSA DALLA RIPARTIZIONE DI DUE MILIONI DESTINATI AI COMUNI VIRTUOSI. STIRATI E TASSO: “COLPA DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEL GESTORE UNICO”
Fanno disperare le bollette della Tari, con aumenti generalizzati anche superiori al 20% che acuiscono i malumori e la querelle sull’esenzione della tassa dei rifiuti per la ventina di famiglie della zona di Colognola che ne farebbero volentieri a meno pur di vedere smantellata la maledorante discarica comunale. Si è innescata anche una polemica sui fondi che la Regione ha destinato ai cosiddetti Comuni virtuosi che praticano la raccolta differenza. “Nemmeno un euro a Gubbio dei due milioni del fondo Ecotassa”, ha denunciato il consigliere comunale Francesco Gagliardi del centrodestra. Le attenzioni sono rivolte ai finanziamenti destinati ai Comuni che nel 2017 hanno raggiunto la quota del 65% di raccolta differenziata. La faccenda dei rifiuti continua a tenere banco per i costi in continuo aumento sia da parte del gestore Gesenu che per la situazione insostenibile della discarica di Colognola dopo lunghi anni, nel decennio GoracciErcoli, passati a fare cassa senza lasciare alcuna risorsa per la gestione post-mortem. SENZA SOLDI Gli accantonamenti della Giunta Stirati sono insufficienti e pesa il debito attorno al sito comunale già al centro di episodi d’inquinamento e di proteste feroci degli abitanti. Ora c’è anche la grana dei soldi regionali. “È arrivato questo schiaffo dalla Regione - spiega Gagliardi - che distribuisce risorse economiche ai Comuni i cui rifiuti finiscono a Colognola. Mentre il sindaco Stirati parla di successi nella gestione dei rifiuti e chiede alla Regione di allargare di 100mila metri cubi la discarica, gli altri prendono soldi per abbassare le tasse e bonificare le aree inquinate”. LA REAZIONE Non ci stanno il sindaco Filippo Mario Stirati e Alessia Tasso, assessore all’Ambiente: “Gran parte dei Comuni umbri non ha raggiunto l’obiettivo della raccolta differenziata al 65% e tra questi ce ne sono molti dell’Ambito Territoriale numero 1”. La questione è affidata al gestore unico che per l’Ati 1 non è ancora stato individuato da una procedura di gara in piedi ormai da vari anni. In questa situazione, la Regione chiede il raggiungimento del 65% minacciando sanzioni. “Un Comune da solo - rilanciano sindaco e assessore - non è in grado di effettuare investimenti così elevati, ricordando come il piano dell’amministrazione Guerrini costava due milioni di euro. Abbiamo trovato risorse, rispetto agli investimenti fermi dal 2008, e più che raddoppiato gli utenti serviti, ora oltre 6.000, fino a diminuire la Rsu di oltre 1.300 tonnellate in tre anni”. Sulla Tari la Giunta Stirati rivendica di aver deciso “aumenti minimi” e che “senza decisioni di prospettiva oggi ci sarebbe un rincaro di oltre 250mila euro non attribuibile alla volontà del Comune”. Stirati e Tasso confidano che in tempi brevi la gara d’ambito possa portare al gestore unico, oltre che puntare sulla raccolta differenziata in tutte le frazioni e alla costruzione di impianti dedicati per rendere autosufficiente l’ambito territoriale. M.Boc.
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ATTUALITÀ
Varchi elettronici troppo penalizzanti
MALUMORI TRA I COMMERCIANTI SULLA CHIUSURA PER FASCE ORARIE DEL CENTRO STORICO. CONFCOMMERCIO HA EVIDENZIATO LE CRITICITÀ AVANZANDO PROPOSTE DI MODIFICA CHIEDENDO CHE LE ZTL RESTINO APERTE PER L’INTERA GIORNATA E INTERDETTE SOLTANTO DI NOTTE I timori erano fondati, perché i commercianti (e non solo) avevano già cominciato a rumoreggiare fin da quando la Giunta Stirati ha prospettato l’attivazione dei varchi elettronici in un centro storico già considerato da più parti fortemente penalizzato per lo spopolamento, la chiusura delle attività e la carenza di parcheggi. È uscita allo scoperto la Confcommercio locale nel chiedere l’apertura della Ztl nell’arco dell’intera giornata, dalle ore 6 alle 22, per tenere chiuso soltanto di notte, introducendo comunque criteri che tengano conto del concetto di stagionalità. L’associazione di categoria, presieduta da Lucio Lupini, si aspetta un confronto con l’Amministrazione Comunale per fare il punto della situazione dopo questa prima fase sperimentale che andrà avanti fino al 3 giugno e sta già alimentando dubbi e preoccupazioni. La categoria ha diverse sensibilità, tra chi sostiene che la chiusura del centro storico porti dei benefici e chi invece ritiene che sia soprattutto un modo del Comune per fare cassa tra le multe e i costi per parcheggiare negli spazi gestiti dalla società comunale indebitata Gubbio Cultura e Multiservizi Srl. LE PERPLESSITÀ Confcommercio ha chiamato a raccolta i propri iscritti riflettendo sulle criticità per avanzare suggerimenti con la proposta di modifiche. “Una fase di grande cambiamento - ha evidenziato il sodalizio - ha bisogno di essere rivista in diversi aspetti e ben divulgata”. Viene giudicata eccessiva la diversificazioni degli orari di apertura nei punti d’accesso TOUR DI GRUPPO
TOUR DI GRUPPO
L’ETERNO E IL TEMPO: TRA MICHELANGELO E CARAVAGGIO 17 GIUGNO
Visita guidata alla mostra “L’eterno e il tempo: tra Michelangelo e Caravaggio” in esposizione presso il Museo di San Domenico di Forlì. Pranzo in trattoria a Bertinoro (incluso). Nel pomeriggio visita guidata di Bertinoro, il “Balcone d’Italia” e patria della piadina romagnola, e di Polenta tanto cara al Carducci ISCRIZIONE ENTRO IL 03/06
al centro poiché “generano confusione e incertezza tali da scoraggiare l’entrata”. Vengono poi poste le questioni della restrizione degli orari che “non tiene conto delle necessità degli operatori, in particolare per il rifornimento delle merci e carico e scarico. Le fasce orarie non fanno fronte alle necessità di effettuare orari continuati e consegne di merci anche ingombranti, tra l’altro con una evidente diversità di trattamento tra commerciante residente in centro storico e non”. SCELGO GUBBIO La lista civica di maggioranza Scelgo Gubbio fa un appello alla collaborazione, parlando dei varchi come di “una grande opportunità senza controindicazioni. Le problematiche sollevate da Confcommercio non devono creare allarmismi inutili ma un normale confronto per ottimizzare la soluzione voluta con forza dall’Amministrazione Comunale per gestire i flussi di auto, al fine di rendere il centro più vivibile e fruibile. Quanto chiesto da Confcommercio rispecchia quanto Scelgo Gubbio ha affermato in un ordine del giorno di qualche mese fa approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, sia per quanto riguarda la flessibilità delle chiusure sia per quanto riguarda la centralità di un adeguato piano di comunicazione”. TOUR DI GRUPPO
SERMONETA E GIARDINI DI NINFA
MONTECASSINO, GAETA & PONZA
Giornata dedicata alla visita guidata di Sermoneta, uno dei borghi più suggestivi e più belli dell’intero Lazio. Simbolo indiscusso del paese è il Castello Caetani che visiteremo insieme al centro città. Pranzo in agriturismo (incluso). Pomeriggio dedicato alla visita dell’Oasi di Ninfa: dichiarato Monumento Naturale nel 2009 è un bellissimo giardino all’inglese creato dove un tempo sorgeva la città medievale di Ninfa i cui resti sono ancora visibili ISCRIZIONE ENTRO IL 18/06
Weekend rilassante tra storia, cultura e natura. Visita guidata all’Abbazia di Montecassino, uno dei monasteri benedettini più noti in tutto il mondo. Trasferimento a Gaeta e pranzo (incluso). Nel pomeriggio visita del centro storico, nel quale dominano i Castelli Angioino ed Aragonese, e della Grotta del Turco sita nei pressi del Santuario della Montagna Spaccata. Pernottamento e cena in hotel. Il giorno seguente, battello per Ponza e visita dell’isola. ISCRIZIONE ENTRO IL 14/07
07 LUGLIO
25-26 AGOSTO
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TOUR DI GRUPPO
GIARDINI DI SIGURTA, SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA VITTORIALE E LAGO DI GARDA
21-22-23 SETTEMBRE Weekend lungo per apprezzare le bellezze naturalistiche che solo i Giardini all’inglese di Sigurtà ed il Lago di Garda sanno regalare. Il tutto arricchito dallo spettacolare quanto mistico Santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia, e dalla visita all’imponente Vittoriale di Gabriele d’Annunzio ISCRIZIONE ENTRO IL 18/08
Via Campo di Marte 46 - GUBBIO Tel. 075 927 15 40 Mail giringiro@pinguinoviaggi.net Web www.giringiroviaggi.com GiringiroViaggiGubbio
Il tappeto del fachiro cambia volto al muretto
ATTUALITÀ
IRONIA SUI SOCIAL E PROTESTE IN ORDINE SPARSO SUI DISSUASORI ACULEI SISTEMATI IN PIAZZA GRANDE. BUFERA ANCHE POLITICA SULL’ARCHITETTO NELLO TEODORI CHE HA PROGETTATO LA SOLUZIONE. IL SINDACO STIRATI DIFENDE LA SCELTA. IL GIALLO DELLA PARCELLA SULLA DIREZIONE DEI LAVORI
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A pensarci bene, sembra davvero il tappetto del fachiro vista la genialità di chi ha pensato di postare un fotomontaggio su Facebook. Oppure, ironica e simpatica anche l’altra immagine con l’hot dog messo a cuocere sopra gli spuntoni (magari d’estate con il gran caldo non va esclusa qualche goliardata). Le polemiche si mescolano all’ironia senza freni sui social per i dissuasori aculei posizionati sopra il muretto di piazza Grande, che si affaccia per una ventina di metri sulla sottostante via Baldassini, come sistema per impedire alla gente di salire e sedersi nel pacchetto. Ci sono diffusi malumori, perfino da parte di chi ha avversato la rete di protezione messa a punto da una commissione con la presenza della Soprintendenza e vorrebbe che il muretto restasse senza protezione. Ci sono mal di pancia nella coalizione del sindaco Stirati: è stato infatti rivelato da alcuni esponenti di maggioranza come il progetto iniziale fosse diverso da quello poi progettato e donato dall’architetto gualdese Nello Teodori tramite il comitato per la tutela dei beni culturali di Gubbio e costato al Comune circa 35mila euro, di cui 6mila per la direzione dei lavori affidata allo stesso Teodori e il resto per la realizzazione della ditta Vigami. Si discute degli 11.280 cilindri appuntiti da 9 centimetri ciascuno collocati su 24 lastre in ferro per una lunghezza di 57 metri del peso di 120 chili. Taluni lo hanno considerato il male minore per garantire la sicurezza il giorno dei Ceri, mentre sarebbe bastato un cordone di pochi agenti delle forze dell’ordine se fosse stato solo quello il problema.
L’INTERVENTO
di MASSIMO BOCCUCCI
ESPOSTI IN PROCURA Si sta ponendo anche il problema degli atti comunali collegati alla decisione assunta nel 2014 dall’allora commissario del Comune, Maria Luisa D’Alessandro, per posizionare una rete di protezione (finanziata da privati e dunque senza alcuna spesa di denaro pubblico) con l’affidamento temporaneo dell’appalto poi revocato tra gli esposti alla Procura della Repubblica di Perugia con i magistrati sollecitati a intervenire sulla vicenda. Francesco Gagliardi del centrodestra ha chiesto la rimozione dei dissuasori (e anche della cancellata nella loggetta del palazzo dei Consoli) accusando la Giunta Stirati “di non aver coinvolto il Consiglio Comunale che invece era stato interpellato sulla rete protettiva messa a bagnomaria con un colpo di mano”, mentre per il Pd è uno “scempio” e “un atto di arroganza verso l’intera città”. Stirati difende la soluzione, così come ha ottenuto il sostegno della lista civica Liberi e Democratici che si scaglia contro il Pd nella solita guerriglia urbana tutta interna alla sinistra eugubina. GIALLO PARCELLA Teodori ha definito i dissuasori come un’opera d’arte, facendo sapere che la sua parcella per la direzione dei lavori “verrà impiegata, al netto delle tasse, per iniziative sula tutela del patrimonio cittadino”. Ma il Comune, indebitato come ormai assodato, avrebbe potuto risparmiare quei 6mila euro affidando la direzione dei lavori a un dirigente, avendo peraltro ben tre responsabili nell’area tecnica come caso più unico che raro. Allo spreco di denaro pubblico non v’è mai fine.
UNA SCELTA SBAGLIATA
di MARCO PETRINI * Sono rimasto senza parole. Partendo dal presupposto che una qualche forma di protezione sia necessaria (ero favorevole al progetto delle reti poste al di sotto del muretto verso via Baldassini), credo che in questo caso sia stata scelta dall’Amministrazione Comunale una strada sbagliata. Ho sempre pensato che se per esigenze funzionali si renda necessario un innesto contemporaneo in ambiente storico, tale aggiunta debba avere le caratteristiche di minimo impatto rispetto al contesto, ispirandosi a quella “economia espressiva” che Vittorio Gregotti considera indispensabile in tali circostanze. Non trovo nelle parole del progettista che parla di “realizzazione artistica” e “prato meccanico” una coerenza con la sua preoccupazione di “rispettare un luogo di straordinaria bellezza architettonica”. Se si trattasse di un allestimento temporaneo per una biennale potrei forse condividere il forte impatto dell’opera, ma francamente la sua definitiva permanenza mi sconcerta. Non credo che l’assoluta bellezza di quel luogo avesse la necessità di una sovrascrittura così marcata. L’impatto non è di tipo ostruttivo, infatti la vista da una certa distanza non risulta disturbata, ma è avvicinandosi al muretto che l’immagine degli 11.280 “offendicula” rende inutilmente aggressiva e inquietante l’installazione. Le punte così accuminate creano disagio, sconcerto e addirittura, per un ovvio processo percettivo, at-
traggono lo sguardo deviandolo dal maestoso paesaggio. Se l’obiettivo del progettista era quello di lasciare un forte segno non c’è dubbio che l’abbia raggiunto, ma da un altro punto di vista credo che la funzione prevista potesse essere ugualmente svolta adottando una struttura meno aggressiva. Nutro poi non pochi dubbi sul fatto che tali chiodature, alte nove centimetri ed estremamente accuminate, possano essere pericolose e non vorrei che, in seguito a qualche infortunio, si rendesse necessaria una protezione alla protezione. L’installazione di piccoli dissuasori piramidali avrebbe consentito lo stesso risultato con un impatto veramente minimo e tra l’altro tali elementi sono spesso presenti nella nostra città storica come teste di chiodatura di assemblaggio delle assi in molti portoni antichi. Ho percepito un senso comune di ribellione profonda, anche perché in questa circostanza l’operazione si è svolta con un’insolita sollecitudine, senza quel clamore che ha accompagnato negli ultimi anni ogni azione diretta sul tessuto storico. Non conosco l’iter di approvazione del progetto e non posso nascondere la mia meraviglia anche rispetto alle valutazioni della competente Soprintendenza. So che le opere dovranno essere smontate per una verniciatura finale, ma credo che il successivo rimontaggio sarà un’operazione più complessa perché vigorosamente osteggiata dagli eugubini che considerano a ragione inquietante un intervento di questa natura. * ARCHITETTO
MA ANCHE IL CANCELLO È UNA VERGOGNA
questo scempio e ci metto la faccia, così come spero che ce la mettano i responsabili. Sono stati distrutti irreparabilmente i ‘cantoni’ del palazzo che è la casa di tutti gli eugubini”. Viene fatto riferimento anche al colore marrone fortemente impattante e alle pesanti viti utilizzate che escono dal muro. E pensare che qualche politico e certi bempensanti eugubini si sono scandalizzati per il progetto della rete protettiva sotto il muretto che era stato studiato da una commissione coinvolgendo la Soprintendenza. M.Boc.
Dopo le polemiche furibonde sul “tappeto del fachiro” scelto per la protezione del muretto, c’è un’altra imbarazzante situazione in piazza Grande che fa discutere. Si sono scatenate le reazioni e le accuse su Facebook dopo che lo scalpellino Giuseppe Allegrucci, un vero artigiano artista, vicepresidente dell’Università dei Muratori, ha commentato i lavori per l’installazione del cancello nella loggia inferiore a lato del palazzo dei Consoli. “Ho deciso di protestare - ha denunciato Allegrucci in un video - per
FESTA DEI CERI Il bilancio del sindaco sulla festa e sulla sicurezza. “È merito di un gioco di squadra”
STIRATI: “TUTTO HA FUNZIONATO”
“È stata una giornata memorabile, un grandei Ceri, i carabinieri in congedo, i radiode successo corale e un risultato a pieni amatori, i volontari della Croce Rossa e voti per una prova di maturità che ha esaldella Croce Bianca, e di Gubbio Soccorso. tato la Festa dei Ceri e i suoi sentimenti Un sentito pensiero di riconoscenza va alla profondi: forza, freschezza, entusiasmo ma macchina comunale a cominciare dalla anche consapevolezza di essere depositari segreteria e dallo staff fino ai vigili urbadi una tradizione millenaria che va tutelata Un momento dell’Alzata dei Ceri Mezzani ni impegnati nella mobilità e nel rispetto e salvaguardata”: si è espresso in termini entusiastici il sindadella chiusura totale del centro storico; un ruolo determinante co Filippo Mario Stirati. Non ci sono stati problemi a livello di lo hanno avuto il settore tecnico e il settore ambiente, mentre sicurezza, come del resto anche in passato. “Il tema sicurezza il centro operativo comunale ha coordinato la postazione delquest’anno ha impegnato tutti fortemente - spiega il sindaco le telecamere di sorveglianza ma non meno importanti sono - e già diversi mesi prima è iniziato il lavoro di predisposizione stati gli operai impegnati nell’attività esecutiva e nell’attività del piano, intorno a cui si sono riunite le varie componenti della manutentiva. Gli uffici della cultura e del turismo hanno svolto festa. Al Comune sono spettati la regia e il coordinamento di un compito chiave nell’azione di promozione e di accoglienza aspetti complessi e tutt’altro che semplici, condivisi e sostenuti nonché di gestione di vari aspetti logistici. Ci sono state alcunei minimi dettagli sulla base del piano predisposto dall’ingene polemiche fuori luogo, strumentalizzazioni, eccessi verbali gnere Matteo Costantini, incaricato della redazione. Da parte gratuiti e soprattutto espressi sui social al solo scopo di gettare mia, sento di avere fatto il mio dovere sino in fondo e ho affronuna cattiva luce di disfattismo verso azioni concrete e un impetato l’assunzione di responsabilità piena nel ruolo di sindaco gno serio e responsabile. Il risultato finale ci solleva dagli sforzi, con serietà, impegno intenso, amore per la città e la festa. Il dalle preoccupazioni, dall’impegno serrato, nella convinzione risultato è merito di un lavoro di concertazione e di una squache lavorare bene e seriamente alla fine paga”. dra vincente, in cui ciascuno è stato protagonista e allora voglio MEZZANI OK Il piano sicurezza è stato riproposto anche in ringraziare sentitamente tutti coloro che a vario titolo hanno occasione della Festa dei Ceri Mezzani, che complice il bel temcontribuito al raggiungimento di un risultato straordinario, dal po ha richiamato tantissimi visitatori anche da fuori città. Corsa prefetto al questore, alle forze dell’ordine in genere, ai vigili del entusiasmante con i giovani ceraioli che hanno dato fondo a fuoco e poi la Protezione Civile, la Regione, la Sovrintendenza, tutte le loro energie, regalandosi una giornata indimenticabile la Usl per il pronto soccorso, le varie componenti del Tavolo con un degno omaggio al Patrono. R.Bar.
“Pensa oggi l’ambiente di domani” di Luciano Collarini
Recinzioni e staccionate Ripristino ambientale Disboscamenti Sistemazione ville, agriturismi, case campagna Scogliere, gabbionate e terre armate Ingegneria naturalistica Scavi per acquedotti, fognature e drenaggi Azienda qualificata e certificata Attestazione SOA per appalti pubblici Uffici: OSTERIA DEL GATTO Tel. 075.919256 Deposito: Loc. Rocchetta Bassa FABRIANO Tel.: 0732.4085 Mail: ilcastagnosrl@libero.it Web: www.ilcastagno.it
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QUANDO LE SCUOLE FANNO... IL PONTE
IL CASO
LEZIONI ANNULLATE ALLA VIGILIA DELLA FESTA DEI CERI CON UN’ORDINANZA DEL SINDACO. LA DECISIONE HA SUSCITATO DISCUSSIONI E IRONIA. IN OCCASIONE DEI PONTI CHIUDONO ANCHE GLI UFFICI COMUNALI Lunedì 14 maggio non c’è stata scuola: a Gubbio perché era la vigilia della Festa dei Ceri, a Gualdo Tadino perché l’indomani arrivava il Giro d’Italia. Si sono aperte delle discussioni, in qualche caso sono andate in difficoltà le famiglie per ragioni di lavoro, e l’ironia ha preso il sopravvento sui social con una divisione tra favorevoli e contrari al provvedimento adottato da Stirati. Gli studenti eugubini sono rimasti a casa per quasi una settimana, tenendo conto della fiera di Sant’Ubaldo e del venerdì successivo. I sindaci vanno incontro a una serie di aspettative popolari e per risparmiare qualche soldo, al di là delle motivazioni formali obbligatoriamente legate a motivi di ordine pubblico anche quando sono delle palesi forzature se non di comodo. Spesso e volentieri Gubbio e Gualdo Tadino trovano piena sintonia nel promuovere la chiusura delle scuole, pure di fronte a qualche fiocco di neve o alle previsioni che annunciano maltempo quasi a volersi mettere dal riparo da ogni tipo di responsabilità nel caso sorgessero problemi. Una questione che nell’anno che va concludendosi è tornata d’attualità di frequente.
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IL CALENDARIO Quest’anno scolastico è cominciato l’11 settembre per chiudersi il prossimo 9 giugno. Accanto alle tradizionali chiusure per le festività da calendario (11 giorni) ci sono state le pause prolungate per Natale e Pasqua con l’aggiunta, per la formula del ponte, del 2 novembre, 9 dicembre e 30 aprile, del 26 e 27 febbraio per il maltempo e nei plessi scolastici dove sono stati allestiti per le elezioni politiche del 4 marzo scorso. L’attività scolastica deve essere garantita per almeno 200 giorni l’anno. In diversi casi le chiusure portano via un monte giorni di fatto superiore perché se cade nella giornata in cui è previsto il rientro pomeridiano, ecco che gli studenti perdono le lezioni in numero superiore a un giorno standard con il solo orario mattutino. UFFICI COMUNALI È risultata altrettanto singolare la chiusura degli uffici comunali per il ponte della Liberazione e fino al primo maggio. Una serie di giorni di inattività che, per stessa ammissione di Stirati, è servita anche per risparmiare. Poco importa se la pubblica amministrazione debba essere a disposizione dei cittadini e non di se stessa.
SPUNTA UNA NUOVA LISTA CIVICA, C’È L’IDEA VITTORIO FIORUCCI
Riunioni per ora riservate e ristrette per costituire una lista civica trasversale, con tutti dentro senza guardare al colore politico, per presentarsi alle elezioni Comunali del 2019. Il candidato a sindaco? Si fa il nome di Vittorio Fiorucci, dirigente di banca e presidente della Famiglia dei Sangiorgiari. Per ora è un’idea che deve tramutarsi in progetto politico-amministrativo che potrebbe dialogare con tutti, meno che la coalizione del sindaco Stirati né il Pd, per cercare un’alternativa di governo cittadino per il prossimo quinquennio. Le riunioni vedono la presenza di esponenti della società civile che mantengono la massima riservatezza. Si parla di percorsi, programmi
e situazioni che verranno eventualmente sviluppate nei prossimi mesi. Anche il nome di Vittorio Fiorucci è solamente una ipotesi, al di là della disponibilità o meno del diretto interessato. La volontà è quella di costituire un gruppo espressione della società civile, senza connotazioni politiche o conclamate appartenenze ai partiti, per superare lo schema dei partiti e le lotte tutte interne alla sinistra che caratterizzano da un quarto di secolo la vita cittadina. È presto per dire quante possibilità abbia questo progetto civico di venire alla luce e di essere competitivo. Per ora si registrano incontri, riunioni e prospettive. Il resto si vedrà. M.Boc.
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ATTUALITÀ
Caffè del Teatro Romano, il giallo della gestione VARATO E POI ANNULLATO IL BANDO PER L’AFFIDAMENTO DELL’ANTICO IMMOBILE. C’È DI MEZZO LA GUBBIO CULTURA E MULTISERVIZI CHE UTILIZZA I LOCALI SUPERIORI PER I LABORATORI DIDATTICI. C’è un antico immobile, tutto in pietra, davanti al Teatro Romano. E lì c’era una volta il “Caffè del Teatro Romano”, luogo di ritrovo che dava vitalità a quell’area storica di pregio e tappa obbligata per i turisti. In quello stabile, però, c’è la longa manus della società Gubbio Cultura e Multiservizi Srl che, divorata dai debiti, occupa i locali al piano superiore per laboratori didattici. Così, trovare il modo di rendere pienamente fruibile l’edificio è diventato un problema. Il bando di selezione dapprima varato dalla Giunta Stirati è stato poi ritirato perché la Gubbio Cultura tra le sue variegate attività utilizza i locali del piano superiore concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune. La lista civica di maggioranza Scelgo Gubbio ha posto in un’interpellanza dei consiglieri Alessio Bazzurri, Mattia Martinelli e Giacomo Faramelli la questione del bando per l’affidamento in concessione del fabbricato e degli spazi esterni annessi, scaduto il 31 agosto 2016. Sono state presentate delle domande di partecipazione, ma il bando dopo l’iniziale sospensione è stato definitivamente annullato dal dirigente Raffaele Santini.
IL CASO Senza i locali al piano superiore, che sono parte integrante dello stabile, diventa difficile per non impossibile per chiunque dare piena funzionalità all’attività commerciale che è prevista e che non è mai decollata proprio per questa limitazione. Il freno sta anche in un ordine del giorno, presentato e mai discusso in consiglio comunale, dei consiglieri Aldo Cacciamani e Gabriele Lepri di Liberi e Democratici, che si sono schierati apertamente dalla parte di Gubbio Cultura perché resti nell’immobile in mancanza di alternative. Questa posizione fa praticamente da tappo alla vicenda, tanto che Scelgo Gubbio ha sollecitato l’assessore al Bilancio, Giordano Mancini, per sapere come stanno esattamente le cose e la destinazione futura prevista per l’immobile. L’assessore alla Cultura, Augusto Ancillotti, si è impegnato a trovare un’altra sistemazione per i laboratori didattici mediando tra la possibilità di sviluppare un’attività economica in un’area che ha un impatto turistico e le attività della discussa società partecipata. A quel punto verrà riproposto il bando con la nuova formulazione che affiderà l’intero immobile.
RIVELAZIONI DALLA PERIZIA SULLA TRAGEDIA DI FIORUCCI
La Procura della Repubblica di Urbino ha acquisito agli atti la perizia sul tragico incidente stradale che il 15 novembre scorso è costato la vita a Cristian Fiorucci. Dalla voluminosa documentazione emerge come sia stato rimosso dall’abitacolo del pick up il corpo inerme del 27enne eugubino di Casamorcia che in quel piovoso pomeriggio è morto sul colpo lungo la strada della Contessa, poco dopo il bivio di Pontericcioli in direzione Gubbio, a bordo del mezzo condotto da un ventiduenne di origine albanese. La perizia è stata redatta dall’ingegnere Michele Fiorentini e dal medico legale Manuel Papi. Dalla ricostruzione emergono altri particolari, come la velocità identificata sui 73-83 chilometri orari ritenuta non consona per quel tratto di
strada (inizialmente il giovane albanese aveva dichiarato di non aver superato i 50) e l’assenza di pozze d’acqua che avrebbero potuto favorire uno sbandamento del pick up. LA RICOSTRUZIONE Il giovane albanese, ricoverato all’ospedale di Branca senza particolari conseguenze, era al volante del pick up che è carambolato sull’asfalto dopo essere stato sbalzato da un cordolo e avrebbe dichiarato che il corpo di Cristian era sbalzato all’esterno. Difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, il ragazzo avrebbe dunque fornito una ricostruzione dei fatti non corrispondente alla perizia. Alla ricostruzione guarda la famiglia di Cristian che, rappresentata dai legali Fabio Antonioli e Nicoletta Bellucci, aspetta gli sviluppi del caso. M.Boc.
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LA ROCCA
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IL BACIO DELL’ANELLO In questi nostri tempi di crisi capita sempre più spesso di vedere vescovi e cardinali che, salvo tutte le lodevoli eccezioni, vivono con malcelato imbarazzo il gesto del “bacio dell’anello”, se ancora qualche eroico fedele insiste a farlo. Succede perfino di assistere alla scena tragicomica di vescovi che ritirano la mano sdegnati se solo si accorgono che qualcuno sta per compiere l’esecrato gesto. Qualche anno fa non è mancato perfino chi si è scomodato a tirare in ballo sant’Ubaldo, raccontando che il Patrono rifiutava di farsi baciare la mano, quasi fosse un indegno gesto di idolatria verso un uomo come tutti. In realtà le cose stanno molto diversamente, almeno leggendo le biografie del tempo. Se il Santo rifiutava a volte di farsi baciare l’anello era unicamente perché si era diffusa la voce che al solo toccare la sua mano avvenivano guarigioni e, umile come era, voleva evitare a ogni costo che si dicesse che compiva miracoli. Da cattolico sapeva bene che l’anello è il simbolo della regalità di Cristo e che si bacia per onorare chi “porta” il Signore, non la persona del vescovo. Altrimenti sarebbe come se l’asino che portava Gesù la domenica delle palme avesse pensato che l’«osanna» era rivolto a lui...
a cura di LUIGI GIRLANDA
IL VESTITO DI MONSIGNOR BETTAZZI Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, con i suoi 94 anni di età è uno dei vescovi che parteciparono al Concilio Vaticano II, essendo stato consacrato il 4 ottobre 1963. Questo fa di lui a tutt’oggi il più ambito relatore da ospitare ogni volta che si vogliano celebrare “le magnifiche sorti e progressive” del Concilio. Anche a Gubbio ci è quindi toccato di ascoltarlo diverse volte, sempre accompagnato dall’encomio dei vescovi di turno: uomo di cultura, testimone prezioso del già preziosissimo Concilio, guida spirituale per i nostri tempi, padre conciliare di indiscusso spessore e via sciorinando. Personaggio dotato di sottile senso dell’umorismo, mons. Bettazzi saprà certo ridere del fatto che ultimamente qualcuno è andato a vedere quali “profondi” interventi abbia fatto al Concilio. Nelle migliaia di atti ufficiali si trova un solo suo intervento. Cinque righe in tutto, indirizzate alla Segreteria Generale, in data 19 settembre 1963. L’unica cosa che preoccupa l’eletto (ma non ancora consacrato) Vescovo è sapere “quale sarà l’abito per me più conveniente per le assemblee”. Tutto qui. Ironia nell’ironia: uno dei frutti del Concilio è stato proprio quello di vedere i preti fregarsene degli abiti da indossare.
LA MELA DI SAN TOMMASO Si racconta che il grande filosofo san Tommaso d’Aquino all’inizio dei suoi corsi universitari si presentasse agli studenti con in mano una mela e dicesse loro: “signori, questa è una mela. Chi non è d’accordo può accomodarsi fuori”. In perfetto stile evangelico, basti pensare alle parabole usate da Gesù, san Tommaso si serviva di un gesto semplice per far comprendere una cosa grandissima: non è il nostro pensiero a creare la realtà, ma è la realtà che deve orientare il nostro pensiero. Una verità elementare che, dopo san Tommaso, nel corso dei secoli ha finito per essere negata. Tanto che il grande scrittore inglese Chesterton (famoso per i romanzi di padre Brown) poteva constatare, agli inizi del XX secolo: “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. (...) Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Infatti oggi la prospettiva di san Tommaso è completamente rovesciata: è ciò che pensiamo a definire la realtà. E così un malato può essere considerato un “vegetale”, un embrione un “ammasso di cellule”, un uomo “donna” e viceversa. La mela non è più mela. Ci siamo accomodati fuori dalla classe del grande Tommaso d’Aquino.
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CALCIO
Sandreani prepara il corso e poi firma il rinnovo L’EX CAPITANO HA PRESENTATO LA DOMANDA PER COVERCIANO. NOTARI HA DECISO DI ANDARE AVANTI CON LUI DOPO AVER PRESO ANCHE IN CONSIDERAZIONE IL RITORNO DI MAGI. PRIME MOSSE IN USCITA: KALOMBO VERSO TRAPANI. C’È IL NODO VOLPE, MENTRE PER RICCI SI PUNTA A MONETIZZARE
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La conferma in panchina di Alessandro Sandreani è decisa e legata, per la firma del contratto, all’ammissione al corso di Coverciano per l’acquisizione del patentino di seconda categoria dopo l’esperienza di un mese e mezzo alla guida dei rossoblù attraverso la deroga. Sandreani confermato è qualcosa che viene da sé, da considerare pressoché scontato al di là delle sofferenze fino all’ultimo secondo e anche oltre per raggiungere la salvezza. Il ritorno di Giuseppe Magi ha rappresentato invece una possibilità perché il presidente Sauro Notari ci ha pensato a lungo, nel ricordo del biennio migliore del suo quadriennio per il ritorno in Serie C e la successiva qualificazione ai playoff con il sesto posto. Le tribolazioni di quest’anno hanno fatto rivedere i fantasmi di quattro stagioni fa quando i rossoblù scivolarono nei playout retrocedendo nei dilettanti. Per questo Notari ha preso in seria considerazione il ritorno di Magi, che non ha mancato di essere presente alla Festa dei Ceri e si è detto lusingato delle attenzioni. Il futuro è Sandreani, che riparte azzerando molte cose dopo il bilancio di 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte nel cammino con 5 trasferte in 7 partite nel subentrare a Pagliari. METTERSI IN GIOCO Il trentottenne cantianese, amatissimo dai tifosi, ha fatto sapere di volersi rimettere in gioco partendo dall’inizio. Come prima mossa, ha predisposto gli incartamenti per essere ammesso al corso di Coverciano. Le domande
sono tante, i punteggi sono un rebus e per questo Notari e Pannacci si sono attivati per far ottenere a Sandreani, qualora non bastasse il punteggio per rientrarci, una delle card previste per l’ammissione diretta. Notari ha apprezzato, pur tra mille patemi per l’andamento del campionato, il lavoro portato avanti da Sandreani. Il giovane tecnico dal canto suo ha metabolizzato le tensioni di un finale sul filo del rasoio nel timore di dover affrontare i playout. Ma il presidente vuol rivedere molto cose, avendo speso per la passata stagione parecchi soldi in più rispetto all’annata precedente che era andata in ben altro modo. PRIME MOSSE Il punto fermo sarà il capitano Ettore Marchi, che ha altri due anni di contratto, mentre c’è il nodo del portiere: Giacomo Volpe è in scadenza, rientra nei piani pur avendo anche qualche possibilità altrove. Non è escluso che il direttore sportivo Giuseppe Pannacci chieda alla Cremonese di confermare il prestito di Nicholas Battaiola (classe 1996), arrivato a gennaio e debuttante a Padova. Sul centrocampista Luca Ricci (‘99) ci sono molte attenzioni e il Gubbio confida in una cessione ad alti livelli con l’obiettivo di monetizzare. Si proverà a trovare una sistemazione a Dierna e Piccinni, ma non sarà facile dopo una stagione per loro così negativa. Kalombo andrà via da svincolato: il Trapani è pronto a fargli firmare un contratto biennale. M.Boc.
CARNEVALI: “IL SASSUOLO DIALOGA CON TUTTI”
Quali rapporti potranno esserci tra Gubbio e Sassuolo nella prossima stagione? Per ora sono legati alla presenza in rossoblù del 22enne difensore Leonardo Fontanesi, arrivato in prestito dal club neroverde e con 3 presenze dopo il grave infortunio dell’estate scorsa che ne ha condizionato l’intera annata. Il ragazzo ha qualità e la società rossoblù è intenzionata a chiedere il rinnovo del prestito. Per i rapporti futuri abbiamo sentito Giovanni Carnevali, am-
ministratore delegato degli emiliani: “La nostra società intrattiene un buon dialogo e delle proficue relazioni con tutti. Siamo interessati a mandare i nostri giocatori a fare esperienze in società buone e sane come il Gubbio. Ma oltre a questo non c’è nulla. Utilizziamo lo stesso metodo con tutti, anche nell’area geografica dove operiamo e dove cerchiamo rapporti di buon vicinato. Altre formule e situazioni particolari non sono previste”. M.Boc.
PILLOLE LETTERARIE Il regista premio Oscar e l’attore tornanoPer raccontare l’Italia delle contraddizioni
LORO, LA COPPIA SORRENTINO-SERVILLO
La nuova opera del regista premio Oscar Paolo Sorrentino focalizza l’attenzione sulla particolare biografia di un personaggio di cui l’opinione pubblica italiana ha tanto, forse troppo, parlato; esprimendo giudizi, elaborando sentenze, analizzando moralisticamente gli eventi fino all’eccesso. Al centro di Loro c’è il racconto della vita di un uomo, di un politico, di un imprenditore che rappresenta, in accordo con l’idea del regista, l’Italia della mediterranea contraddizione tra grande bellezza e grande degrado. Il protagonista, Silvio Berlusconi, è interpretato da un geniale Toni Servillo che dimostra ancora una volta la strabiliante capacità di andare oltre la caricatura, creando un personaggio portatore di valori universalmente riconoscibili ed identificabili nelle singole pagine della storia italiana. La pellicola, divisa in due parti, mette in evidenza molti elementi di forte impatto
poetico: nella prima parte la scena dei fori imperiali invasi da rifiuti e topi, alla quale fa da contraltare l’inquadratura finale del salvataggio di una statua in marmo estratta dalle macerie di una chiesa, a seguito del terremoto nella città abruzzese dell’Aquila, costituiscono l’esemplificazione di un’idea dell’Italia solcata da insanabili fratture. Il gioco di pronomi, che sostiene l’impalcatura del film, identifica un Silvio Berlusconi, al quale tutti si rivolgono nella prima parte senza mai pronunciare il nome, ma utilizzando il pronome “lui”, come un uomo pervaso da una grande gioia; un “Divo”, per utilizzare un altro termine tipico del cinema di Sorrentino, diversamente connotato e decisamente orientato verso un eccesso di vitalismo, necessario a scongiurare la paura della morte e l’oblio della memoria. ANNALISA BOCCUCCI
IMPEGNO PER RIPRISTINARE L’EDICOLA DELLA MADONNA CON IL RICORDO DEL “TURCO” Si è impegnata la scuderia “Città di Gubbio” a ripristinare l’edicola consacrata alla Madonna e costruita negli anni ‘60, arricchita nel 2015 da una targa in oro dedicata a Giuseppe Nuti, l’indimenticabile “Turco”, pilota eugubino e grande appassionato di motori, in concomitanza con la 50a edizione del Trofeo “Luigi Fagioli” di cui è stato protagonista, venuto a mancare proprio in quell’anno. Si pensa a mettere mani a una piccola struttura architettonica celebrativa. L’edicola votiva, situata in corrispondenza del famoso curvone lungo i tornanti del Bottaccione, è stata praticamente distrutta, forse da un mezzo pesante, in circostanze ancora da chiarire e sulle quali gli abitanti della zona hanno chiesto con vigore di fare luce perché affezionati. A volere fortemente il decoro dell’edicola votiva con il ricordo di Nuti era stata la scuderia eugubina, e in particolare il presidente Pierluigi Calzuola, amico di una vita di Nuti ricordato con affetto anche dal fratello Francesco e dagli amici piloti eugubini che avevano preso parte alla cerimonia di benedizione della targa realizzata da Padre Giuseppe della parrocchia di San Secondo.
VIVI LA VIA, UNA GIORNATA NEI LUOGHI DI FRANCESCO
La macchina organizzativa è all’opera per la realizzazione dell’evento Vivi la Via a Gubbio, in programma sabato 26 maggio. Realizzato con il contributo dell’associazione 100 ramazze, del MASCI Scout, del’AGESCI e della “piccolAccoglienza Gubbio”, la manifestazione prevede il ritrovo dei partecipanti alle ore 8 presso la Chiesa della Vittorina. A seguire il trasferimento presso l’eremo di San Pietro in Vigneto gestito da un anno dalla Confraternita di San Jacopo di Compostella, dove i partecipanti inizieranno a fare dei piccoli lavori di pulizia e sistemazione della Via di Francesco. La conclusione del momento insieme prevede il pranzo per tutti realizzato dall’organizzazione e i giochi all’aperto (per info e dettagli: 347.8527882).
NUMERI UTILI
Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale
075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537
I CERI SUI BUS DI MEZZA EUROPA
La magia dei Ceri è sbarcata nel vecchio Continente. D’impatto il celebre double-decker bus londinese vestito con i colori e le immagini della festa. Un’istantanea gigante trova risalto l’autobus a due piani o semplicemente bipiano, appunto in inglese double-decker bus). A rendere omaggio a questa promozione carica d’effetto è stato il Museo Diocesano di Gubbio che l’ha postato su Facebook. Questo è un mezzo caratteristico diffuso in tutto il mondo, sia nell’ambito del trasporto pubblico e sia come autobus prettamente turistici. Tra le nazioni in cui questo tipo di autobus è tradizionalmente diffuso vi è la Gran Bretagna, in particolar modo con il modello Routemaster. A Londra dal 2011 è in funzione un nuovo modello di autobus, con un nuovo design. Ma un’immagine dei Ceri è comparsa anche su un bus a Francoforte, immortalata da una giovane eugubina che lavora in Germania.
PENCEDANO, CHIAMATA AZZURRA
Va forte Nicolò Pencedano, talento eugubino del ciclismo. Dopo aver partecipato al collegiale azzurro di Ravascletto (in provincia di Udine), il giovane classe 2000 dell’Acqua & Sapone Team Mocaiana è stato convocato dal coordinatore delle squadre nazionali maschili Davide Cassani, su indicazione del commissario tecnico Rino De Candido, per prendere parte con la Nazionale al Tour du Pays de Vaud, prova di Coppa delle Nazioni Juniores, in programma in Svizzera dal 24 al 27 maggio. È una grandissima soddisfazione per la società guidata dal presidente Massimo Pascolini e il vicepresidente Katja Berlenga, oltre che per il giovane corridore eugubino, per il direttore sportivo Marco Minni e per il team manager Stefano Marionni. Nicolò Pencedano sta ultimando con ottimi risultati il quarto anno dell’indirizzo Scientifico-Sportivo del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”. “Lo aspettiamo al suo ritorno per festeggiarlo - dice Maria Marinangeli, preside del Mazzatinti –. Il liceo sportivo con le sue eccellenze, e Nicolò è una di queste, si conferma la scuola più adeguata per chi vuole coniugare l’attività sportiva con lo studio serio e rigoroso”.
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GIOVEDÌ 14 GIUGNO 2018
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