15 Giorni - Numero 97 - 24 Ottobre 2018

GUBBIO quindicinale d’informazione

Il nuovo sito web di informazione sull’attualità eugubina

Mercoledì 24 Ottobre 2018 Anno VI Numero 97

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RIPARTE FONTECESE OPERAZIONE AZZERATA RISPETTO AL PASSATO: IL PARCO COMMERCIALE HA NUOVI SOCI, UN PROGETTO RIFORMULATO SU UNA SUPERFICIE DI CIRCA 9.000 METRI QUADRATI RISPETTO A OLTRE 12.500 E LAVORI AFFIDATI AL GRUPPO INVECO DI FERNANDO E FILIPPO BARBETTI. SARÀ SEDE COOP CON ALTRE ATTIVITÀ

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FONTECESE AVRÀ IL SUO PARCO COMMERCIALE COPERTINA

IL COMPLESSO VEDRÀ LA NUOVA SEDE DI COOP E ALTRE ATTIVITÀ. SI RIPARTE CON UNA STRUTTURA COMPLETAMENTE NUOVA DOPO L’INTERVENTI DI IMPRENDITORI FOLIGNATI CHE HANNO CHIUSO I CONTENZIOSI E PRESENTATO GLI ADEMPIMENTI TECNICO-BUROCRATICI. SARÀ PRONTO IN UN ANNO di MASSIMO BOCCUCCI

Fontecese si farà. Quella distesa di terra, che ormai da anni consegna una pessima visuale a quanti transitano lungo la variante della Pian d’Assino, ospiterà un parco commerciale su una superficie coperta di circa 9.000 metri quadrati, più ampi parcheggi, con una serie di attività e servizi oltre alla nuova sede di Coop. L’operazione è decollata dopo aver chiuso con il passato. È stato azzerato proprio tutto e sono usciti di scena diversi soggetti coinvolti nella precedente operazione.

A Fontecese i lavori ripartiranno nel 2019 con la volontà di riuscire ad aprire entro l’anno. Hanno preso in mano la situazione degli imprenditori di Foligno che fanno da capofila e hanno avviato le trattative con Coop Centro Italia e altri soggetti per archiviare le questioni pregresse, dal progetto che risulta modificato ai coinvolgimenti per effettuare i lavori, compresi i contenziosi con le tre famiglie dei residenti che avevano denunciato alcune situazioni (finite tre anni fa sui tavoli della magistratura penale e amministrativa) e ora hanno trovato l’accordo.

NEGOZI E SERVIZI Coop, che nella bufera di esposti e ricorsi aveva sospeso ogni interesse sull’insediamento, si prepara ora ad avere un proprio punto vendita di circa 2.500 metri quadrati tra superficie di vendita e magazzini, nettamente più grande rispetto all’attuale al centro “Le Mura” di via Beniamino Ubaldi, il cui destino è tutto da verificare con la possibile graduale chiusura. Sarà la risposta agli insediamenti di Emi e Conad che negli ultimi tempi hanno attivato le proprie strutture in via della Piaggiola e a Ferratelle lungo via Perugina. Il parco commerciale di Fontecese sarà dotato di altri negozi, dall’abbigliamento agli

articoli sportivi e calzature, compresi servizi come bar e tabaccheria. Rispetto al progetto originario, c’è un ridimensionamento generale sia per la superficie coperta (oltre 3.000 metri quadrati di meno) che per le aree esterne restando i parcheggi. È nuovo anche il soggetto che effettuerà i lavori: il gruppo Inveco di Fernando e Filippo Barbetti. L’iter burocratico è stato avviato con la documentazione consegnata in Comune, destinata alla Regione per poi tornare a palazzo Pretorio. Resta valido il piano attuativo approvato a suo tempo sotto il commissariamento comunale. Le variazioni progettuali interessano il sistema fognante e l’ottimizzazione degli spazi riducendo i volumi.

LUNGA VICENDA La storia di Fontecese parte da lontano quando l’imprenditore Stefano Rossi di Carbonesca cinque anni fa ha raggiunto un’intesa con Coop avviando l’iter che si è incagliato nell’opposizione delle tre famiglie della zona con esposti e ricorsi a bloccare tutto mentre infuriava anche la battaglia politica. In questi mesi i fili si sono riannodati per l’intervento degli imprenditori di Foligno che hanno manifestato interesse e hanno ricreato le condizioni per riprendere l’operazione, trovando la disponibilità di Coop e dei ricorrenti che attorno a un tavolo hanno trovato le soluzioni per superare le problematiche che gravavano soprattutto sul Comune. Rischiava infatti il completo abbandono l’area sulla quale era cominciato l’intervento per poi essere bruscamente interrotto, e c’era il giudizio pendente al Consiglio di Stato con lo spettro di temuti risarcimenti.

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Guerrini e Goracci, ritorno al passato

POLITICA

GLI EX SINDACI RADUNANO I FEDELISSIMI. MANOVRE NEL PD: IL SEGRETARIO SMACCHI CAMBIA LA DELEGAZIONE CHE VA AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE CON LA COALIZIONE DI STIRATI. VITTORIO FIORUCCI RESISTE AI CORTEGGIAMENTI. 5 STELLE DIVISI SU SARA MARIUCCI. SI RIMETTE IN GIOCO “GUBBIO PARTECIPA”

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Sta cambiando i piani Andrea Smacchi. Il consigliere regionale e segretario del Pd eugubino sta procedendo a un rimpasto nella delegazione che tratta l’alleanza con la coalizione del sindaco Filippo Mario Stirati in vista delle elezioni Comunali della primavera 2019 (si voterà probabilmente il 26 maggio in concomitanza con le Europee). Smacchi procede a un rimpasto interno e anche un allargamento della delegazione che attualmente si compone (oltre allo stesso Smacchi) di Diego Pierotti, Sara Cardoni, Nicola Aloia e Graziano Cerbella. Resta aperta la questione del simbolo: Smacchi lo ritiene un punto fermo, mentre nella maggioranza di Stirati c’è chi vuole solo una lista civica piddina puntando a spaccare il partito per prendersi quanti voglio unirsi all’attuale coalizione di governo.

FIORUCCI E GUERRINI Su Vittorio Fiorucci continua il pressing, però il dirigente di banca ribadisce di voler resistere a ogni forma di corteggiamento. L’ex sindaco Diego Guerrini, con alle spalle l’umbertidese Marco Vinicio Guasticchi vicepresidente del Consiglio Regionale candidato alla segreteria umbra del Pd, vara l’associazione “Gubbio in movimento”: pensa a due-tre liste civiche a sostegno alla sua candidatura dopo l’esperienza alla guida del Comune dal 2011 al 2013. Orfeo Goracci va alla conta dei fedelissimi radunati al Crico’s il 25 ottobre: l’ex sindaco, imputato nel processo Trust sui presunti abusi durante il mandato, potrebbe ripartire dai circa 700 che firmarono una petizione a sostegno nel periodo del carcere. Da seguire con attenzione le mosse di “Gubbio Social Forum” che si propone di

di MASSIMO BOCCUCCI

raccogliere idee per la città e al cui interno sono coinvolti personaggi da sempre o in passato vicini a Goracci.

GRILLINI DIVISI Per il momento il Movimento 5 Stelle ha una consolidata candidatura che è quella del consigliere comunale Sara Mariucci. Lei si è resa disponibile fin da subito ma la questione è aperta poiché tra i grillini c’è chi pensa ad altre soluzioni e si sta guardando intorno per trovare un’alternativa. Le ricerche non stanno producendo granché: di altri candidati in pectore sul fronte grillino per ora non se ne vedono e i tempi stringono, anche perché un eventuale coinvolgimento attingendo dalla società civile richiede una certa “promozione” a livello d’immagine e tutto il resto per fare breccia nell’elettorato.

GUBBIO PARTECIPA “Possiamo andare avanti solo se più persone accettano di mostrarsi, di schierarsi, di esporsi, di esserci, altrimenti siamo solo queruli grilli parlanti, spesso antipatici ed un tantino saccenti. Libertà è partecipazione”: con questa premessa, in un accorato intervento, si rimette in moto l’associazione “Gubbio Partecipa” guardando alle prossime elezioni identificandosi come forza di “estremisti di centro”. Viene avviato il tesseramento con l’appuntamento del 25 ottobre, alle ore 18.30, presso la sede della Società Operaia di Muoto Soccorso a San Martino, per rilanciare temi e proposte politiche sulle quali confrontarsi con gli altri partiti e movimenti. “Se saremo in più vorrà dire che possiamo andare avanti - osservano gli aderenti -, altrimenti significherà che ci siamo sbagliati ed è bene che ci si ritiri in rispettoso silenzio”.

Mercoledì 31 Ottobre

IL CASO

DIPENDENTI SOTTO PROCESSO CONFERMATI E PURE PROMOSSI

FA DISCUTERE LA DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MANTENERE NEGLI INCARICHI QUEI DIRIGENTI E FUNZIONARI COINVOLTI NELL’INCHIESTA TRUST E IN ALTRE VICENDE. IN UN CASO C’È PERFINO UNO SPOSTAMENTO D’UFFICIO CON TANTO DI PROMOZIONE. SEGNALAZIONI ALLA MAGISTRATURA Si fa finta di niente. È in corso un processo al tribunale di Perugia per l’inchiesta Trust sui presunti abusi di potere e d’ufficio, con accuse multiple dall’associazione a delinquere ad altro, al tempo di Goracci sindaco: sono coinvolti Goracci e altri politici, ex amministratori e dipendenti comunali ricordando la retata con gli arresti, al carcere di Capanne o ai domiliari, del 14 febbraio 2012. Ci sono anche ulteriori vicende giudiziarie, per esempio sulla discarica di Colognola. Senza peraltro dimenticare sullo sfondo storie pruriginose con risvolti sessuali in un intreccio di rapporti personali e carrierismi. La politica fa finta di niente. Strano: la sinistra eugubina è sempre stata in prima fila quando gli avversari politici ricevevano avvisi di garanzia, chiedendone l’immediato ritiro dalla scena. Non vorremmo che si applichi nell’immaginario collettivo la famigerata formula secondo cui per i nemici la giustizia di applica mentre per gli amici s’interpreta. Anche a palazzo Pretorio si fa finta di niente, visto che nessun dipendente finito sotto processo o sotto inchiesta è stato rimosso dall’incarico in attesa di sentenza passata in giudicato.

COME SE NULLA FOSSE C’è chi continua a occuparsi delle solite mansioni, anche di responsabilità, mantenendo ruolo e ufficio come se nulla fosse. C’è perfino il caso di un dipendente che ha chiesto e ottenuto di cambiare settore - peraltro collocato in un ufficio delicato che si occupa di accertamenti - accedendo alla possibilità di ottenere una posizione funzionale organizzativa

che di fatto lo ha visto promuovere a minidirigente con gratifica economica accessoria. Questo stesso dipendente fa parte in aggiunta di una commissione della Casa di Riposo Toschi-Mosca per l’assunzione di personale, nominata dal consiglio di amministrazione presieduto dal vescovo.

ESPOSTI ALLA MAGISTRATURA Al di là di come finirà il processo Trust, sul quale pende l’ombra della prescrizione (i comunisti nudi e puri coinvolti potrebbero rinunciarvi per onorare la propria convinzione ideologico-politico-culturale secondo cui la prescrizione non è assoluzione), ci sono intercettazioni e documentazioni che attestano la condotta scorretta di taluni dipendenti e le scorciatoie per fare carriera, guadagnando posizioni pure a scapito di altri. Dal 2012 a oggi nessun intervento è stato messo in atto dall’Amministrazione Comunale per gestire i dipendenti coinvolti nell’inchiesta Trust e in altre indagini. Nessuno ha mai chiesto la testa dei dipendenti, né al contempo sono state effettuate verifiche approfondite se vi siano gli estremi per la sospensione dal servizio, pur tuttavia può essere ritenuto discutibile mantenerne lo status quo. Si parla con insistenza di esposti inviati alla magistratura per far notare quella che da molte parti viene ritenuta un’anomalia tutta eugubina, con la possibilità di verifiche su eventuali ipotetici favoritismi e relazioni personali.

M.Boc.

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POLITICA

“La sinistra rischia se coltiva vendette”

PAOLO BARBONI, SINDACO DAL 1985 AL ‘97, CI RACCONTA LA CITTÀ DEL PRESENTE E LE SFIDE DEL FUTURO. “LA GIUNTA STIRATI HA TROVATO IMPORTANTI RISORSE DA SPENDERE. UN MIO RITORNO? NON È NEI PIANI” di MASSIMO BOCCUCCI

Barboni, com’è la città oggi vista da chi l’ha amministrata per dodici anni?

“Con più dotazioni infrastrutturali materiali e immateriali che, magari con ritardi esasperanti rispetto ad altri territori, rappresentano il presupposto di ogni forma di competitività e programmazione allo sviluppo. Di sicuro la viabilità ma direi soprattutto la fibra ottica anche se vedo il rischio che serva solo per chattare e non per aprire opportunità di sviluppo nell’economia immateriale. Dal punto di vista più legato alle competenze dirette dell’Amministrazione Comunale, vedo purtroppo sopravvivere carenze annose che ho lasciato e che non dipende dalla volontà di questo o quel sindaco risolvere, ma dalla situazione disastrosa della finanza locale. Basti pensare ai vicoli del centro storico o alla viabilità rurale. Oppure al parcheggio di San Pietro che, al di là di essere incompiuto, non mi sembra realizzi sul prospetto di via di Fonte Avellana quella delicatezza di approccio che ogni centro storico richiede”.

La crisi economica è il vero problema o c’è dell’altro?

“Analisi complessa. Le letture più acute sono quelle di eugubini che vivono per lavoro lontano da Gubbio, che sentono vivissimo il richiamo alle nostre tradizioni ma che ritengono altresì inconciliabile adagiarsi tutto l’anno sulle stesse. Abbiamo vissuto decenni in cui pubblica amministrazione ed economia del cemento hanno garantito reddito e lavoro. Entrambe non potranno più farlo e il turismo da solo non può supplire. Come in architettura si progettano edifici iperstatici, ove il venir meno di un singolo pilone non determina il crollo del fabbricato, occorre la convinzione nei padri e nei figli che non la ricerca del posto ma formazione, inventiva e voglia di fare sono insostituibili per il destino dei singoli e della comunità. E la politica non deve fare promesse ma garantire pari opportunità”.

Progettualità e capacità operativa valorizzano Gubbio adeguatamente?

“Siamo tutti insoddisfatti del mondo e chi ne paga le conseguenze sono gli amministratori di prossimità, in primis i sindaci. Io che avevo fiducia in Bassanini e nelle sue semplificazioni,

oggi vedo il delirio burocratico, l’accavallarsi di competenze, i tempi geologici di sempre per passare dal programmare un intervento al suo finanziamento alla realizzazione. Mi pare che questa Amministrazione Comunale abbia saputo reperire risorse finanziarie extra bilancio importanti anche se sarà la prossima a spenderle”.

La sinistra eugubina ha sempre governato con varie formule: risorsa o limite?

“Anche in una piccola città come la nostra, la politica è pur sempre l’arte del possibile. Le formule del passato avevano forse qualche transfuga ma strutture di partito che oggi non esistono più. L’elettorato si sente ormai in libertà e senza appartenenze precostituite. Non sono abituato ad alcuna mitizzazione e non dico un tempo era meglio o peggio. Diciamo che rispetto all’effimero dato dai like su un social media, nelle riunioni tra persone fisiche la discussione e il deliberato finale sono una cosa più seria”.

Quale valore assegna, nella prospettiva delle elezioni Comunali 2019, al 37% ottenuto dai 5 Stelle e il 17% alle politiche di marzo?

“Ciò che è avvenuto in Italia può ovviamente avvenire a Gubbio. Mi aspetto però dagli eugubini una decisione con la testa: fattibilità delle proposte, aderenza e conoscenza del territorio, capacità dei candidati a tradurre i progammi presentati”.

Cosa dobbiamo aspettarci l’anno prossimo?

“Non seguo più la politica locale, le voci che mi arrivano parlano di un ‘cupio dissolvi’ del centrosinistra se non si ritrova la volontà di voler e volersi aggregare piuttosto che coltivare vendette”.

Sa che Goracci potrebbe tornare in campo?

“Libero di farlo”.

Lei ha mai pensato di riproporsi per un nuovo impegno politico?

“Ricordate Cincinnato che i Romani richiamavano nei momenti bui? Beh, Cincinnato vuol dire riccioluto e io non rientro in questa categoria umana”.

ECONOMIA La Seconda Commissione sta esaminando una variante al PRG. Ordine del giorno di Luca Barilari

TERRENI NON USATI E TASSATI RICHIESTE PER DECLASSARLI

Vanno ormai da anni alla carica i proprietari dei terreni passati da agricoli a edificabili, che sono fuori mercato e che dal Piano regolatore generale del 2007 hanno avuto solo l’effetto negativo di finire pesantemente tassati. La Seconda Commissione Consiliare, presieduta da Gabriele Lepri, sta esaminando una variante al Prg che prevede di declassare le aree oggetto di istanze da parte dei cittadini e di classificarne altre, secondo le richieste pervenute in Comune. L’iter è lungo e complesso, anche se la Giunta Stirati intende chiudere l’operazione prima delle elezioni del maggio 2019. Resta il nodo delle tassazioni che continuano a gravare pesantemente sulle spalle di privati e famiglie senza aver tratto alcun vantaggio dalla riclassificazione dei terreni inizialmente agricoli.

Il discusso Prg del 2007, varato dall’allora Giunta Goracci con

accuse incrociate sollevate da settori della politica e della scoietà civile di aver favorito cittadini rispetto ad altri, aveva previsto una serie di aree edificabili ma in parecchi casi la crisi economica, che ha colpito particolarmente il settore dell’edilizia, ha tagliato le gambe ai proprietari. Quelle aree sono diventate da potenziali risorse a dei veri e propri fardelli, acuendo la pressione fiscale in assenza di ritorni economici.

Il giovane consigliere comunale Luca Barilari, uscito dal Pd per costituire il Gruppo Misto, ha presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco Filippo Mario Stirati e la giunta ad attuare la detassazione dei terreni fabbricabili per i quali è stato richiesto il declassamento per evitare “un forte e ingiusto aggravio del disagio a causa della tassazione, avendo il Comune applicato le tariffe massime ammissibili per legge”.

A.Boc.

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ATTUALITÀ

Laboratorio analisi, pericolo scampato con la deroga L’ASSESSORE REGIONALE LUCA BARBERINI NON REVOCA LA DELIBERA MA OFFRE UN PARACADUTE. DECLASSAMENTO SCONGIURATO PER ALMENO DUE ANNI VISTE LE SCADENZE ELETTORALI DEL 2019 E 2020

Tutto ruota attorno a un sistema tecnologico costato alla Regione un botto di soldi per riorganizzare e mettere in rete i laboratori analisi degli ospedali umbri cercando risparmi sui costi del personale.

Un sistema solo parzialmente Barberini al tavolo con i sindaci attivato e con rate da 277mila euro l’anno per 6 anni. La Regione teme un intervento della magistratura ordinaria e della Corte dei Conti per lo spettro del danno erariale, così sta cercando di correre ai ripari. L’ospedale di Branca è finito nel tritacarne, anche se l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, si è ritrovato di fronte una mobilitazione senza precedenti, con i cittadini e le associazioni mai così arrabbiati al di là delle parti in commedia della politica. Il timore è che un declassamento del laboratorio analisi porti con sé anche la prospettiva di un ridimensionamento generale del nosocomio che è polo dell’emergenza ma senza i servizi fon-

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di ROBERTO BARBACCI

damentali non potrebbe esserlo. Si parla sotto sotto, neanche tanto di nascosto, di un piano dell’attuale governo regionale di prevedere solo quattro ospedali dell’emergenza in Umbria: Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello.

SOLUZIONE TAMPONE Barberini non ha revocato la delibera regionale sulla riorganizzazione dei laboratori analisi, come chiede a gran voce il comprensorio dell’Alto Chiascio mai così unito in questa battaglia, ma ha offerto un paracadute con la deroga. È una soluzione che scongiura il declassamento del laboratorio analisi almeno per i prossimi due anni, viste le scadenze elettorali del 2019 con le Comunali e 2020 con le Regionali. A parte le forze politiche, hanno reagito le associazioni di volontariato che non escludono il ricorso alla magistratura e preannunciano battaglia civile. Il circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico ha promosso una petizione popolare con la raccolta di firme (molto partecipata), facendo propria la preoccupazione dei cittadini della fascia comprensoriale sul depotenziamento del nosocomio. Viene espressa “ferma e convinta contrarietà alla delibera della Regione della chiusura notturna del laboratorio analisi, si determinerebbe una grave criticità rispetto alla funzione d’emergenza che ricopre l’ospedale e al contempo un impoverimento dei servizi”.

RACCOLTA FIRME La presidenza del circolo Acli fossatano chiede di riconsiderare la delibera “accogliendo le volontà espresse dalla collettività, nel rispetto di una comunità che ha a cuore l’ospedale e la qualità delle prestazioni”. La raccolta delle firme, che saranno consegnato all’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, è stata attivata presso la sede di via Allende ogni giorno dalle ore 80 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Si sono impegnati ad alzare le voce in ogni sede i sindaci del comprensorio (Filippo Mario Stirati ha predisposto un ordine del giorno) e i due consiglieri regionali espressione del territorio, Andrea Smacchi del Pd (il suo partito ha i numeri per bocciare la decisione) e Roberto Morroni di Forza Italia. Da monitorare se questa situazione potrebbe avere anche risvolti elettorali visto il dialogo in corso tra il Pd eugubino e regionale con il sindaco Stirati per l’alleanza alle elezioni Comunali della primavera 2019.

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MULTE FASULLE, RESTA UN REBUS CHI HA SBAGLIATO

Ricordate la storia delle multe fasulle, elevate ai motocicli tra il 4 e il 24 giugno, perché era sbagliata la segnaletica nei punti di accesso delle zone a traffico limitato? Il sindaco Filippo Mario Stirati aveva annunciato: “Individueremo il responsabile e ne risponderà”. Da quel momento, però, nulla si è più saputo né da palazzo Pretorio men che meno dal comando dei vigili urbani. Non c’è ancora alcun nome e cognome, né l’ombra di un provvedimento. La vicenda ha creato imbarazzi con i risvolti legati al possibile danno erariale per le spese di notifica e la necessaria sanatoria con la mole di lavoro che ha tenuto impegnato il personale della Polizia Municipale sottraendolo ad altre funzioni operative. Il guaio è stato grosso.

IMBARAZZO È stato chiesto l’intervento della Corte dei Conti per danno erariale e d’immagine. Sono state considerate fasulle le multe rifilate dal 4 giugno al 24 luglio a moto e ciclomotori beccati ai varchi elettronici nelle zone a traffico limitato del centro storico, dopo che un giovane multato si è accorto che ai pannelli verticali degli accessi c’era la dicitura “divieto di transito ad autoveicoli non autorizzati”, che dunque escludeva le due ruote, poi corretta in fretta e furia apponendo un nastro bianco a copertura della sola parola “auto” per trasformare la dicitura in “divieto di transito a veicoli non autorizzati”. Il Comune è andato in tilt tra l’imbarazzo generale che chiama in causa il comando della Polizia Municipale e il Settore lavori pubblici e manutenzioni, anche nel timore di ispezioni e ripercussioni.

MULTE BLOCCATE Sono stati bloccati pacchi di multe in partenza che erano destinate alle due ruote e per sanare tutto sono servite procedure rigide e ufficiali. Sotto accusa è finito chi ha gestito la segnaletica e soprattutto chi avrebbe dovuto controllare il contenuto, rispetto all’ordinanza, quando la ditta aggiudicataria ha consegnato i pannelli. Il responsabile della Polizia Municipale, Elisa Floridi, aveva fatto sapere che la gestione è del Settore Lavori Pubblici e manutenzione incaricato di dare esecuzione agli atti prodotti dal comando dei vigili urbani.

ALL’ARATORIO FAMILIARE LA FESTA DELLA LUCE

Torna anche quest’anno l’appuntamento con la Festa della Luce, evento organizzato il 31 ottobre presso l’Aratorio Familiare in collaborazione con Umbria Ballet, parrocchia della Madonna del Prato, Caritas Diocesana, Associazione Madre della Divina Provvidenza e Misericordia e Associazione Semonte. L’appuntamento vuol essere una vera e propria festa in onore dei Santi cristiani, con giochi e laboratori a tema e un momento di condivisione con la cena a buffet (offerta libera). A seguire in serata la celebrazione eucaristica presso la cappella di San Marziale e la veglia notturna.

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IMPOSTE

CHIEDONO LE TASSE PER UNA INSEGNA SMONTATA DA TEMPO TANTI CASI SPINOSI E CONTROVERSI PER LA CONCESSIONARIA CHE DAL GENNAIO 2017 PER CONTO DEL COMUNE RISCUOTE L’IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITÀ E I DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI

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Attenzione alle insegne, la pubblicità e le affissioni: ci sono controlli a tappeto in giro per la città, scattando foto e attraverso la banca dati della precedente concessionaria in dotazione al Comune, per riscuotere l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni che l’Amministrazione Comunale ha L’ex insegna di Photo Studio affidato alla concessionaria Dogre Srl, subentrata dal gennaio 2017 alla disciolta Duomo. I riscossori si ritrovano a fronteggiare diversi contenziosi e casi spinosi per non dire singolari. Pietro Biraschi di Photo Studio, attivo in corso Garibaldi, racconta di aver ricevuto una raccomandata nella quale si rivendica la tassa per un’insegna, di una marca a suo tempo installata nel vecchio esercizio di via Cairoli, sebbene quell’insegna non ci sia più da parecchi anni con la disdetta già inoltrata. Solo che questa disdetta ora non si ritrova, mentre l’insegna figura ancora registrata nella banca dati che la Dogre sta utilizzando.

PHOTO STUDIO Biraschi ha fatto presente di non pagare ormai da lunghi anni la tassa per quella insegna, a riprova della disdetta inoltrata visto che altrimenti la precedente concessionaria

di MASSIMO BOCCUCCI avrebbe continuato a richiedere il pagamento che adesso viene rivendicato dalla Dogre. Non è bastata, almeno per il momento, la reazione di Biraschi che si è presentato presso gli uffici di via Tifernate per chiarire ciò che ritiene solo un colossale equivoco.

Potrebbe profilarsi un contenzioso legale, lo stesso per esempio attivato da un’altra attività dopo che la Dogre sta rivendicando la tassa perché nella vetrina dell’esercizio espone le proprie realizzazioni.

GUBBIO CALCIO La caccia alle tasse su pubblicità e affissioni si sta facendo pressante con diverse questioni in sospeso. Si è risolta quella del Gubbio calcio visto che nella convenzione per la gestione sottoscritta di recente dal sindaco Filippo Mario Stirati e dal presidente della società Sauro Notari è stabilito che il Comune si fa carico della tassazione sulla pubblicità allo stadio Barbetti da qui al 2025 per un importo fino a 10mila euro l’anno.

Questa decisione ha provocato la reazione dell’opposizione con un esposto alla Corte dei Conti dell’Umbria presentato dal consigliere comunale Francesco Gagliardi Notari e Stirati firmano la convenzione del centrodestra.

ATTUALITÀ

Famiglie in difficoltà La mappa dei contributi

È ATTIVO L’UFFICIO DI CITTADINANZA DEL COMUNE PER INOLTRARE LE RICHIESTE. RITA CECCHETTI, VICESINDACO CON DELEGA ALLE POLITICHE SOCIALI: “EROGATI OLTRE 720MILA EURO IN UN ANNO E MEZZO. SITUAZIONE DI BISOGNO IN CRESCITA”

Aiuti alle famiglie eugubine in difficoltà. Sul sostegno nel 2017 e nel primo semestre del 2018 ha fatto il punto della situazione Rita Cecchetti, vicesindaco con delega alle Politiche Sociali. Sono stati erogati complessivamente oltre 720mila euro attraverso diverse misure. Si tratta di una serie di misure garantite attraverso risorse del bilancio comunale, dello Stato e di altri soggetti, per le quali il Comune, attraverso gli operatori dell’Ufficio di Cittadinanza (aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13, inoltre martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17), assicura attività di accoglienza, ascolto e prima informazione, orientamento nonchè di aiuto nella compilazione delle domande e nell’inserimento nelle banche dati regionali e nazionali. “È una mole di lavoro significativa - spiega la Cecchetti - e un reale sostegno economico alle famiglie testimoniata dai numeri”. Nel dettaglio, sono state oltre 210mila euro nel 2017 e circa 85mila nel primo semestre di quest’anno le risorse erogate attraverso contributi economici diretti e il fondo per il sostegno alla povertà di Comune, Caritas diocesana e Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, di cui hanno beneficiato complessivamente 591 nuclei familiari.

VOLONTARIATO CIVICO “Da quest’anno il comitato che gestisce le risorse del fondo Comune, Caritas e Fondazione - annun-

MOSTRA MULTIMEDIALE DEGLI IMPRESSIONISTI FRANCESI Da monet a cezanne

cia l’assessore - ha deciso di sperimentare forme di volontariato civico attraverso l’iscrizione dei beneficiari del contributo all’Albo comunale del volontariato. Alcune di queste persone hanno prestato la loro opera in affiancamento al personale del Comune, in lavori di pubblica utilità nell’ambito delle manutenzioni delle scuole prima dell’avvio dell’anno scolastico. Una forma di collaborazione che deve essere potenziata alla quale i beneficiari dei contributi devono collaborare in virtù di un patto sociale tra enti e cittadini”.

TREND IN SALITA Alle risorse erogate direttamente dal Comune vanno aggiunte quelle statali, erogate attraverso l’Inps, primo fra tutti il reddito di inclusione e il Sia che è andato a favore di 123 beneficiari tra il 2017 e il primo semestre del 2018, a fronte di 410 domande presentate, per 220milaeuro di contributi. A questi si aggiungono l’assegno di maternità con circa 112mila euro erogati e 66 domande accolte su 74; l’assegno per nuclei familiari con tre o più figli per 93mila euro di contributi a 60 nuclei su 71 richiedenti; il bonus luce, gas e acqua che comporta una riduzione percentuale in bolletta che ha interessato 490 domande presentate allo sportello comunale. “Le situazioni di bisogno nella nostra città sono in crescita - dice Cecchetti - nonostante la rete familiare e di altri soggetti che cercano di arginare e sostenere famiglie e persone sole”.

PRESEPI DI SABBIA, MERCATINI DI NATALE E MAGIA DELLE CANDELE

16 DICEMBRE

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VITERBO E PRESEPE VIVENTE DI BOLSENA

5 GENNAIO

Visita guidata alla mostra che rende omaggio ai grandi artisti dell’Impressionismo francese: Monet, Cèzanne, Pisarro, Renoir.

Ospita la mostra il Palazzo degli Esami a Trastevere: un percorso multimediale e sensoriale che condurrà il pubblico nella Parigi Bohemiène del XIX secolo

Giornata dedicata ai bambini e alle loro famiglie per visitare la mostra dei Presepi di Sabbia a Rimini proseguendo nel pomeriggio con l’evento delle candele a Candelara.

Entrambi eventi che riscuotono un grande successo da più di dieci anni. Atmosfera natalizia e divertimento assicurati!

Mattina dedicata alla visita della città di Viterbo e nel pomeriggio trasferimento a Bolsena.

Nella cornice medioevale della cittadina si sviluppa uno dei Presepi Viventi più apprezzati in Italia. Oltre 700 metri di percorso per circa quindici scene di rappresentazione di vita popolare al tempo della nascita di Gesù.

Ad allietare l’evento, locande con vino caldo, bracieri con zuppe tradizionali, pastori che realizzano il formaggio e tanta musica con canti tradizionali e zampognari.

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L’EVENTO

La Mostra torna alle origini e si affida alle realtà locali

TARTUFO SEMPRE PROTAGONISTA NELLA 37ESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA EUGUBINA IN PROGRAMMA DAL 31 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE. PIAZZALE FRONDIZI ACCOGLIERÀ 22 STAND, MA IN CARTELLONE CI SONO TANTI EVENTI ORGANIZZATI IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO di ROBERTO BARBACCI

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Si rinnova ancora la Mostra Mercato NaBorghese (quella che ha incoronato Rosa zionale del Tartufo Bianco e dei prodotti Merli miglior cuoca d’Italia lo scorso inveragroalimentari, tentando di farsi largo in un no), nella quale verrà riproposta la formula mondo sempre più affollato da eventi che ridei 4 chef eugubini che porteranno in tavola chiamano i sapori dell’autunno e portano in la loro originalità e fantasia legata al tartufo. scena il re della tavola. Perché di tartufo non Mercoledì 31 si apre ufficialmente la mostra ci si stanca mai, nemmeno nelle stagioni più (ore 12) e nel pomeriggio protagonisti sarancupe nelle quali accaparrarselo è impresa arno i bambini con “Food for Kids”, concorso L’inaugurazione dell’edizione 2017 dua e non certo a portata di tutte le tasche. per giovani chef con giurati d’eccezione GenNulla che possa però scoraggiare Comunità Montana Alta Umnaro Esposito e la food blogger Valentina Scarnecchia. bria e Comune di Gubbio dal proposito di rilanciare un evento EVENTI La presenza dell’Associazione Italiana Sommelier (deche negli ultimi anni ha perso un po’ di smalto, e che anche per legazione di Gubbio) è un altro caposaldo della mostra: lunedì questo ha deciso di tornare (in parte) alle origini.

1° novembre alle 17,30 spazio alla degustazione del “Barolo: POLO UNICO Piazzale Arturo Frondizi sarà il cuore della moregale austerità delle Langhe” presso la Sala Refettorio di San stra 2018. È lì che troveranno posto i 22 stand che andranno a Pietro, mentre sabato 3 novembre al centro della scena ci sacomporre il mosaico della mostra. Ce n’è per tutti i gusti: non ranno i vini dell’azienda “Franz Haas - Eccellenza in Alto Adige” soltanto aziende legate al tartufo, ma anche a prodotti come (ore 17,30, Palazzo Conte della Porta). Venerdì 2 novembre olio, norcineria, formaggi, zafferano, miele e cioccolato, in arritoccherà invece all’Associazione Host proporre il grande show vo da più regioni d’Italia (oltre all’Umbria sono Abruzzo e Pucooking (ore 17) al quale prenderà parte lo chef Simone Rugiaglia a farla da padrone, con aziende in arrivo anche da Sardeti. Il gran finale domenica 4 novembre è dedicato a un seminagna e Sicilia) e in grado di offrire una grande varietà di sapori. rio dal titolo “Il tartufo a Gubbio, notizie e curiosità dalle carte Una formula in questo caso collaudata: accanto al tartufo c’è d’archivio”, realizzato da Fabrizio Cece con il sostegno del Park posto per offrire una scelta ampia in grado di soddisfare tutti Hotel ai Cappuccini (ore 16 a Santo Spirito). Gli stand della moi gusti. stra saranno aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 20. Presso gli ASSOCIAZIONI LOCALI La 37esima edizione della mostra si Arconi di via Baldassini tornerà anche il “Mercatino della Terra avvale della collaborazione di realtà locali ormai consolidate a km 0”, a cura dell’Associazione Iridium Agriturismi Umbria. come le associazioni La Medusa, Iridium e Host. E proprio Al mattino infine sono previsti incontri didattici dedicati alla grazie al loro coinvolgimento è stato possibile allestire un prolavorazione del pane e all’addestramento dei cani da tartufo, gramma di qualità in grado di raggiungere una platea quanto oltre alla visita guidata della mostra “Naturale, Artificiale, Colpiù vasta. Si parte martedì 30 ottobre con la cena di Gala alla tivato, la terra e l’uomo nel corso della storia” a cura di Carlo presenza dello chef Gennaro Esposito, famoso per la sua parSoave. tecipazione alla trasmissione “Cuochi d’Italia” di Alessandro

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L’ANNATA

IL TARTUFO (PER ORA) GIOCA A NASCONDINO

L’ESTATE AVEVA LASCIATO OTTIME SENSAZIONI MA LA PROLUNGATA SICCITÀ DI SETTEMBRE HA FINITO PER RALLENTARE LA MATURAZIONE. MARIO PERUGINI SI MOSTRA OTTIMISTA: “IL METEO HA CONDIZIONATO LE PRIME SETTIMANE DI RACCOLTA, MA PROBABILMENTE LA STAGIONE È SOLO SPOSTATA PIÙ AVANTI” Prometteva bene, ma per ora ha un po’ tradito le attese. La stagione del tartufo si sta rivelando decisamente meno abbondante del previsto. Tutta colpa di un settembre malandrino che ha completamente mandato all’aria i buoni propositi dei mesi estivi, quando la pioggia caduta a intervalli regolari aveva lasciato presagire tutt’altri scenari. “Però resto positivo, perché ci sono buone possibilità che la stagione si sia semplicemente spostata un po’ più avanti sul calendario”, rassicura Mario Perugini. Un’istituzione nel mondo dei tartufai del comprensorio eugubino-gualdese, sempre attento a giudicare l’evoluzione e l’andamento di un’annata senza farsi prendere troppo la mano. “Diciamo che le premesse un mese fa erano altre, ma poi la poca pioggia caduta tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre ha completamente cambiato i piani. Il problema è che la prolungata siccità di settembre ha finito per impedire la piena maturazione del tartufo, soprattutto per ciò che riguarda la sua profumazione. E i cani in queste condizioni non riescono a individuare bene la loro posizione. Per questo ritengo che sia solo questione di tempo: la quantità probabilmente è salva, bisogna solo aspettare che l’acqua e un po’ di caldo facciano il loro corso”. Tanto da allontanare lo spettro di una stagione scarsa come quella 2017: “Per ora però siamo sui quei livelli. Ma ripeto, ho ragione di pensare che il tempo ci darà ragione. Già nello scorso week-end qualcosa si è mosso in questo senso e se il meteo

sarà favorevole penso che a ridosso della fine del mese le cose potrebbero andare ancora meglio”.

PERICOLI INCOMBENTI Sono oltre 3.000 i tartufai registrati nel comprensorio eugubino-gualdese. Non tutti sono assidui frequentatori dei boschi e delle campagne del territorio, ma il trend rimane comunque abbastanza lineare tra una stagione e l’altra. “Piuttosto molti di loro non rinnovano la tassa d’iscrizione, e forse chi dovrebbe vigilare dovrebbe farlo con maggiore attenzione”, osserva Perugini. Che poi aggiunge: “Uno dei problemi, al di là del meteo, è relativo anche all’uso indiscriminato che viene fatto dai proprietari terreni. Che chiedono di tagliare la legna e poi lasciano tutto sporco, impedendo al sottobosco di crescere e limitando anche le aree per il pascolo. Tutto questo restringe anche lo spazio per lo sviluppo del tartufo, e come tale rende il compito dei tartufai ancora più difficoltoso”.

Restano però la passione e la voglia di non arrendersi di fronte al mutare delle condizioni: “Viviamo tempi difficili e senza una presa di coscienza forte da parte delle istituzioni, ma anche dei singoli cittadini, le difficoltà non potranno che aumentare. Basta vedere anche l’evoluzione della mostra di Gubbio, che certo è ben lontana dai fasti di un tempo. La concorrenza sempre più spietata e la poca programmazione hanno finito per renderla molto meno appetibile agli occhi dei visitatori”.

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PER CAMPARE CENT’ANNI MEGLIO VIVERE A BRANCA

LA STORIA DI ANELIDE CECCARELLI ED ERNESTO COSTANTINI, FRESCHI CENTENARI: ABITANO IN VIA DELLA CASCATA DOVE FINO A POCO TEMPO FA C’ERANO ALTRI DUE ULTRACENTENARI. MA LA SUPERNONNA EUGUBINA È MARIA SALDI DI SANT’AGOSTINO: HA COMPIUTO 108 ANNI

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Se volete campare cent’anni, fate un salto a Branca. Via della Cascata è subito dopo l’ospedale, svoltando a destra verso la collina. Magari il segreto per resistere al tempo può essere proprio vivere lì, respirare l’aria salubre e andare avanti con le buone abitudini. In queL’ultracentenaria Maria Saldi sto budello di campagna vivono in salute e lucidissimi due centenari, mentre altri due se ne sono andati da non molto. Anelide Ceccarelli ha varcato la soglia del secolo lo scorso 28 giugno, festeggiata al numero civico 57 dove accoglie tutti con il sorriso e senza fare dell’età un peso da portare ma un privilegio da godere. Anche Ernesto Costantini ha compiuto cent’anni, il 23 luglio scorso circondato da tanto affetto. Lui vive qualche metro più su, al civico 75, dove chi lo va a trovare vede un signore che, a parte il mal di schiena, dimostra una ventina d’anni di meno. Ciascuno ha la propria storia e la racconta a chi si prende cura e quanti entrano in quelle due case dove l’orologio non si è mai fermato né si è posto limiti.

ELISIR CONTAGIOSO Anelide ed Ernesto hanno una cosa in comune che esternano volentieri: si vantano di abitare là anche perché con loro fino a qualche tempo fa c’erano altri due centenari, una donna e un uomo, arrivati a centotre e centocinque anni. Salute, viene da dire. In questa via abitano neanche una decina di famiglie, eppure chi ci sta evidentemente sa come

LA STORIA

di MASSIMO BOCCUCCI mettersi a proprio agio cavalcando il tempo che passa. C’è largo spazio per i ricordi, per gli affetti e le pagine ingiallite che riemergono quando si prova ad azionare la leva della memoria.

Certe storie non si dimenticano, specie se come i nonni Anelide ed Ernesto sono così lucidi già quando li guardi e loro ti fissano dritti negli occhi ben consapevoli di poter sostenere le conversazioni visto che ci stanno con la testa. Attraversare un secolo vuol dire portarsi dietro le vicende familiari, il lavoro, le gioie e i momenti difficili, compresa una guerra dopo aver visto l’epilogo di un’altra, fino al boom economico e il progresso. Se la ridono pure se gli fai notare che in fondo potrebbero prendersi il lusso di qualche acciacco perché avere l’ospedale a due passi è un vantaggio. Ma anche su questo Anelide ed Ernesto sono un passo avanti. Non c’è bisogno di mostrare una scatola con chissà quanti medicinali. Per loro parlano gli occhi lucenti e la capacità di rispondere prontamente a ogni sollecitazione. A Branca li conoscono tutti e sanno che l’elisir di lunga vita non rientra più neanche nella sfera del sorprendente. Da queste parti, in via della Cascata da ribattezzare subito via dei Centenari, si scrive la storia e il passato segue le persone a lungo senza mettere limiti alla Provvidenza.

SUPERNONNA MARIA Da Branca a Sant’Agostino dove vive la supernonna eugubina che batte tutti: Maria Saldi il 30 settembre scorso ha compiuto 108 anni. Lucidissima, è la prima centenaria in Umbria e la centoduesima d’Italia. Grande festa in famiglia. Ha ricevuto gli auguri anche dal sindaco Filippo Mario Stirati e della sua comunità parrocchiale.

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LO SPETTACOLO Il Teatro della Fama ricorda la Prima Guerra Mondiale con “Non diventarono mai nonni”

L’OMAGGIO AI SOLDATI EUGUBINI DEL 1918

Il Teatro della Fama torna in scena con uno spettacolo dal titolo “Non diventarono mai nonni”, omaggio a tutti quei soldati che combatterono la Prima Guerra Mondiale e alle famiglie eugubine coinvolte in quel conflitto. È una vera e propria storia corale della città, di chi è partito per il fronte con coraggio e paura, di chi è rimasto a Gubbio soffrendo e combattendo ogni giorno la stessa guerra, di una città con la più alta percentuale di combattenti richiamati e partiti per il fronte, del sacrificio di 722 eugubini che non sono diventati mai nonni e di quelli che, pur essendo tornati, hanno conosciuto troppo dolore per saperlo raccontare ai propri nipoti. Intorno all’idea e al sogno di Giulia-

no Traversini si sono ritrovati l’Associazione Semon’teatro “Ylenia Cernicchi”, il Gruppo Teatrale “Carlo Nardelli”, la Diocesi di Gubbio, l’associazione Arte e Dintorni, la Free Dance Gubbio e la corale Cantores Beati Ubaldi, insieme agli artisti Giorgia Gigì Gaggiotti, Giancarlo Grasselli, Gregorio Paffi, Maria Stocchi, Gianluca Capacciola, con l’aiuto degli studiosi Cesare Coppari e Fabrizio Cece, la collaborazione di Juji Teatro e Servizi per lo spettacolo, Libreria Fotolibri, Raoul Sbianchi, Francesco Pelicci. Lo spettacolo verrà portato in scena sabato 3 e domenica 4 novembre alle 21. Prevendite attive a Teatro dal 1° al 4 novembre dalle ore 10 alle ore 13.

IL TRIONFO Il cavallo dell’eugubino Massimo Columbu vittorioso (da esordiente) nel Palio Straordinario

TUTTA SIENA AI PIEDI DI REMOREX

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ca ha proseguito la sua corsa, riuscendo a rePasserà alla storia come l’impresa dell’ansistere al ritorno del Nicchio (la grande delusa no quella di Remorex, il cavallo di proprietà in piazza, essendo la contrada da più tempo a dell’eugubino Massimo Columbu, autentico secco di vittorie e quella considerata come la trionfatore del Palio Straordinario corso a Siegrande favorita grazie all’accoppiata composta na sabato 20 ottobre, dedicato al centenario da Giovanni Atzeni e Violenta da Clodia) e a della fine della Prima Guerra Mondiale. Il catagliare per primo il traguardo al termine dei vallo era all’esordio assoluto sul tufo senese, tre giri. Una gioia immensa per i contradaioli finalmente selezionato dopo essere stato più Il trionfale arrivo di Remorex della Tartuca, ancor più per Columbu che ha volte negli ultimi due anni a un passo dal far seguito il palio da casa per via della squalifica che gli impedisce parte del lotto dei 10 cavalli che partecipano alla carriera. Il di correre come fantino, seguita ai fatti accaduti il 2 luglio 2015 destino l’ha assegnato alla Tartuca, che ha scelto il giovane quando, vestendo i panni della contrada di Valdimontone, diAndrea Coghe come fantino in un Palio che si preannunciava sarcionò Giovanni Atzeni che anche all’epoca correva con la quanto mai incerto, essendo tanti i cavalli al debutto. L’imprecontrada rivale del Nicchio ed era strafavorito per la vittoria vedibile evoluzione della mossa ha prodotto così un risultato finale in sella a Occolè. Remorex è una sua creatura in tutto estremamente difficile da prevedere, con Coghe che è cadue per tutto, l’ha preparata a dovere negli anni e adesso lo ha to al secondo giro proprio quando Remorex era risalito fino ripagato con una gioia davvero difficile da descrivere. a prendere la testa del gruppo dopo essere passato in quinta posizione alla prima curva. Così il cavallo “scosso” della TartuR.Bar.

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LA ROCCA

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CHIESA E MASSONERIA Lo scorso 19 ottobre la massoneria si è interrogata sulla possibile sua conciliabilità con la Chiesa cattolica in un convegno a più voci (ma a un unico pensiero). I cattolici organizzatori, tutti rigorosamente “progressisti” e “adulti” (talmente adulti da essere “adulterati”), per far passare questa ennesima follia della conciliabilità tra Chiesa e grembiule, si appellano ossessivamente al fatto che il Codice di Diritto canonico del 1983, regnante Giovanni Paolo II, non nomina più la massoneria e il relativo divieto per i cattolici di farne parte. Dimenticano però un successivo documento ufficiale della Chiesa che, proprio su questo punto, precisa testualmente: “È stato chiesto se sia mutato il giudizio della Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore. (...) tale circostanza è dovuta a un criterio redazionale (...) Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, (...) e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che vi appartengono sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione” (Dichiarazione 26 novembre 1983). Chiarissimo.

OMBRE SU MONSIGNOR BUGNINI Restando in tema, andrebbe ricordato agli entusiasti fautori della riforma liturgica del 1970 che sul padre di questa rivoluzione della messa, monsignor Annibale Bugnini, ha sempre pesato il sospetto di una sua appartenenza alla massoneria. Papa Paolo VI, che per anni gli lasciò carta bianca nella rivoluzione della messa cattolica (nonostante Bugnini non avesse alcuna competenza apprezzabile di liturgia) improvvisamente, invece di premiare, come tutti si aspettavano, il fautore della riforma a cui aveva accordato tanta fiducia, lo sospese da ogni incarico e lo spedì a finire i suoi giorni in Iran, come nunzio apostolico. Lo stesso Bugnini si disse sempre convinto che il suo “esilio” fosse dovuto al fatto che il Papa avesse finito per credere alle “voci” del suo legame con la massoneria. Resta il fatto che il nome di Bugnini figura nella “lista di presunti massoni” pubblicata sul giornale “OP” dell’inquietante giornalista Mino Pecorelli, dove viene specificato il giorno di iniziazione (23 aprile 1963), il numero di codice (1365/75) e perfino il nome in codice (BUAN). Bugnini protestò sempre l’infondatezza di tali accuse, ma papa Montini non sentì ragioni e lo rimosse. Forse per prudenza, certo, o forse per una tardiva presa d’atto...

a cura di LUIGI GIRLANDA IL MESSALE RITIRATO Resta innegabile che la riforma liturgica uscita dalla fantasia di monsignor Bugnini, indossasse o meno il grembiule, suscitò subito profonde perplessità negli animi autenticamente cattolici. Il cardinale Ottaviani, allora capo del Sant’Ufficio (poi rinominato “Congregazione per la dottrina della fede” e che sarà guidato per oltre venti anni da Joseph Ratzinger), fece esaminare la nuova messa dai liturgisti più prestigiosi dell’epoca e, insieme al cardinale Bacci, scrisse un’accorata lettera a Paolo VI in cui si leggevano, tra le altre cose, le seguenti inequivocabili parole: il nuovo messale “rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa”. Basti pensare che, come rilevato dai due prestigiosi mittenti, nel nuovo messale (che era già stato pubblicato e distribuito in migliaia di esemplari), mancava perfino la parola “sacrificio” per definire la Santa Messa.

Paolo VI corse ai ripari, facendo ritirare tutte le copie già distribuite e correggendo la definizione dell’equivoco messale.

Ma la messa restò quella. Paolo VI, come detto, esiliò il sospetto Bugnini, padre del messale, ma ci lasciò intatta la sua opera.

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A cura di ANNALISA BOCCUCCI

L’uomo che uccise Don Chisciotte L’esigenza di uno sguardo puro

TERRY GILLIAM RISPOLVERA IL CAPOLAVORO DI MIGUEL DE CERVANTES TRA MEMORIA, SOGNO E ILLUSIONE Il confronto con uno dei protagonisti più bizzarri e particolari della letteratura occidentale pone alcuni spunti di riflessione fondamentali per procedere con l’attualizzazione e l’individuazione dei valori universali che caratterizzano il personaggio nato dal genio di Miguel de Cervantes quattro secoli fa.

Nel proporre la visione del film di Terry Gilliam, “L’uomo che uccise Don Chisciotte”, presentato alla settantunesima edizione del Festival di Cannes, è necessario cercare una risposta alla seguente domanda: perché vedere un film che si ispira a Don Chiosciotte nel 2018? Cosa può cogliere lo spettatore contemporaneo nella follia e nel disincanto di quel protagonista immortale?

Lo scopo del regista è proprio quello di mostrare quanto la purezza incontaminata dell’animo e lo sguardo sognante sulla realtà siano da considerare efficaci armi di distruzione del cinismo,

tanto di moda nei tempi moderni e dell’eccesso di attenzione prestato al valore del denaro e del successo.

La pellicola racconta la storia di Toby, un esuberante e talentuoso regista di spot che si trova in Spagna sul set di un lavoro ispirato proprio a Don Chisciotte. La storia inizia a prendere forma in seguito ad un incontro tra il protagonista e un venditore ambulante di dvd pirata, grazie al quale Toby entra in possesso di una sua opera giovanile girata in un piccolo villaggio della Spagna e modellata sulle vicende del cavaliere Don Chisciotte e del suo fedele scudiero Sancho Panza.

La visione di quel lavoro farà riaffiorare nel protagonista ricordi preziosi e forti che porteranno ad innescare un vorticoso susseguirsi di vicende che intrecciano il sogno, l’illusione e la follia ad una realtà che allenta sempre di più i suoi netti e schematici confini, portando lo spettatore a riconoscere quella dose di pura bontà che incondizionatamente vive nel Don Chisciotte di Cervantes e che deve necessariamente attraversare le barriere del tempo e giungere intatta fino a noi.

L’EVENTO Serata speciale con i volontari della frazione. E due coppie festeggiano 50 anni di vita insieme

COLONNATA IN FESTA PER LE NOZZE D’ORO

Colonnata è una realtà sempre particolarmente attiva. E le occasioni per festeggiare non mancano, come l’appuntamento presso i locali della Pro Loco con il presidente Enzo Ragni che ha voluto fare le cose in grande per ringraziare tutti i volontari impegnati a dare una mano per organizzare la festa. L’appuntamento annuale della festa rappresenta un evento imperdibile per molti eugubini ed amici che nel mese di luglio visitano questa piccola e sempre dinamica frazione della zona sud del Comune. Alla serata dei ringraziamenti erano presenti e hanno portato il loro saluto il vescovo

Luciano Paolucci Bedini, accompagnato dal parroco don Lanfranco Conti, il sindaco Filippo Mario Stirati e il consigliere regionale Andrea Smacchi, che gioca in casa in quanto nato e cresciuto a Colonnata.

Nell’occasione sono state festeggiate due coppie della frazione che hanno tagliato il traguardo delle nozze d’oro: Ubaldo Smacchi ed Elena Bebi, genitori del consigliere regionale Andrea Smacchi, e Bruno Fabbretti e Fiorella Vantaggi. Il presidente Enzo Ragni, a nome della comunità locale, ha donato un quadro ricordo dei 50 anni di vita passati insieme.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

DICIAMO BASTA AGLI ANIMALI NEI CIRCHI

Riteniamo sia necessario dire no alla presenza degli animali nei circhi, cosa che diverse città, regioni e paesi hanno già fatto. Siamo infatti convinti che anche il “migliore” circo, che non contempli bastonate, fruste, pungoli elettrici o catene, mortifichi gli animali così come ci insegna Roberto Marchesini, uno dei più importanti etologi italiani quando afferma che, nonostante i rischi della vita selvatica, “... se le zebre potessero fuggire dal circo lo farebbero per andare nella savana e non perché prive di saggezza, quanto perché solo lì la zebra può pienamente realizzare la sua dimensione esistenziale”, aggiungendo poi che “un circo è diseducativo non solo per l’aspetto etico, quindi per la sofferenza che implica e per il fatto di ridurre gli animali a oggetti, ma anche perché indirizza in senso contrario l’interesse del bambino mostrandogli una natura spogliata e disarticolata, una natura morta ove gli animali, seppur in vita, ricordano il laboratorio del tassidermista (o imbalsamatore)”.

Anche i veterinari italiani sono intervenuti sulla questione, il 5 maggio 2017, attraverso una nota ufficiale della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) che afferma: “Nel

2015 la professione medico veterinaria europea (FVE) ha voluto dichiarare pubblicamente che nei circhi non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze etologiche siano garantiti, nonostante le attività svolte dai medici veterinari in materia di prevenzione e di terapia delle malattie degli animali. Per questo la soluzione non può che essere la progressiva dismissione degli animali dai circhi come prevista dal Disegno di Legge 2287- bis sul Codice dello Spettacolo”. Nonostante ciò la Lega Anti Vivisezione fa sapere che nonostante l’impegno assunto dal Governo il 24 settembre 2013 (Ordine del giorno G9.205 del Senato) nella direzione dell’azzeramento dei contributi al circo, “ogni anno lo Stato finanzia con più di 3 milioni di euro lo spettacolo con animali contribuendo alla loro sofferenza”. È dunque necessaria una presa di coscienza come cittadini, genitori, educatori e politici che riconosca il valore dell’alterità, del rispetto dei bisogni dell’altro, diverso da noi, abbandonando la visione antropocentrica dell’uomo padrone del pianeta che dispone, senza rispetto, della vita degli altri esseri viventi che lo abitano.

ASSOCIAZIONE AMICI DI CESARE

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BOCCE

La Bocciofila Eugubina vuole farsi largo in Serie A

RINNOVATE AMBIZIONI PER LA COMPAGINE EUGUBINA, CHE PUNTA FORTE SUL TALENTO DI LUCIO VALENTINI. SALE L’ATTESA PER IL MEMORIAL “ANGELO BARBETTI” IN PROGRAMMA DOMENICA 11 NOVEMBRE

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Entra nel vivo la stagione della Bocciofila Eugubina, la società del presidente Francesco Spaziani che con oltre 130 tesserati e una quarantina di atleti che partecipano attivamente ai campionati regionali e nazionali è una delle più numerose dell’intera regione. Una realtà che a Gubbio opera con continuità da 35 anni e che si appresta a vivere una stagione densa di significati, con la formazione che partecipa alla Serie A che dopo tanti anni ha fatto capire di voler lottare nelle posizioni che contano. “Di sicuro quest’anno partiamo con rinnovate ambizioni – spiega Spaziani – questo lo si deve in buona misura anche ai risultati ottenuti nelle stagioni passate, tali da consentirci oggi di arrivare molto più preparati negli appuntamenti che contano. Poi mi preme ricordare anche che dopo tanti anni è tornato alla base un giocatore come Lucio Valentini che mezza Italia ci invidia, e che come tale rappresenta per noi un’autentica punta di diamante”.

VERSO IL MEMORIAL “BARBETTI” L’attività della Bocciofila Eugubina non si limita però soltanto alla prima squadra, impegnata nel campionato di Serie A. Nelle altre tre categorie (dalla B alla D) sono tanti gli atleti che proveranno a mettersi in mostra e che già hanno cominciato a giocare sui campi di tutta l’Um-

di ROBERTO BARBACCI

bria. L’appuntamento più sentito è però quello in programma domenica 11 novembre al bocciodromo di via del Bottagnone, teatro dell’edizione 2018 del Memorial “Angelo Barbetti” che vedrà contrapposti i migliori interpreti della regione e non solo. “Sarà una giornata al solito molto intensa – riprende Spaziani – nella quale cercheremo di onorare al meglio il ricordo di un grande amico di tutto l’ambiente bocciofilo eugubino. Curiosamente in quella che è la nostra gara di casa non si è mai imposto un giocatore eugubino di categoria A e ci teniamo a far si che quest’anno si possa riuscire a sfatare il tabù”. Il regolamento prevede che al mattino, su più campi della regione, vengano disputate le eliminatorie alla quale dovrebbero prendere parte divise nelle varie categorie, non meno di 250 coppie, in rappresentanza di tutte le società umbre. Poi nel pomeriggio, a partire dalle 15, via alla fase finale con partite a eliminazione diretta giocate in coppia. “Sarà un evento per tutta la città, poiché l’ingresso è libero e ci sarà modo di assistere da vicino a tutte le fasi salienti della competizione. Negli anni molti giovani si sono avvicinati alla nostra realtà e crediamo che questa possa essere l’occasione giusta per farla conoscere ancora Lucio Valentini a più persone”.

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CALCIO Il presidente Notari ha investito tanto per cavalcare le ambizioni: monte ingaggi elevato per le punte

ATTACCO STELLARE DA 250.000 EURO

ad attaccare: due attaccanti puri, più Casiraghi Sauro Notari l’ha sempre pensato e detto tantrequartista e Casoli mezzala. È vero che Casoli è te volte: il presidente vuole riportare il Gubbio stato utilizzato da centrocampista, ma è accaduin Serie B. E stavolta per provarci ha deciso di to in squadre particolarmente forti e ambiziose. investire tutto sull’attacco. Mai nella storia rosSi tenga peraltro conto del fatto che l’attaccante soblù, negli anni di Serie C, c’era stato un moneugubino ha avuto come allenatore Gaetano Aute ingaggi così alto per le punte. Gli stipendi del teri specialista nel gioco ultra-offensivo e amanparco attaccanti ammontano complessivamente te del possesso palla a tutti i costi con organici a 250mila euro netti. Ettore Marchi guida con Bomber Ettore Marchi di alto livello oltre che molto costosi. Sandreani 80mila euro netti, segue Giacomo Casoli con 70, ama giocarsela e fa leva sul peso specifico dei big, ritrovandosi quindi Alessio Campagnacci ed Elio De Silvestro con 40mila a gestire giocatori dalla forte esperienza come Marchi, Campaeuro a testa, infine al minimo sindacale c’è Ignazio Battista con gnacci e Casoli. circa 20mila che completa il quadro. Non pesano nell’econoI quattro under che Notari vuole sempre in campo, puntando a mia degli ingaggi i giovani Vincenzo Plescia, preso in prestito a ottenere i circa 500mila euro incassati dai contributi federali la titolo totalmente gratuito dall’Empoli, e il baby Camillo Taverstagione scorsa, vengono al momento schierati in difesa (pornelli promosso dalle giovanili. tiere e terzini), alternando per l’altro posto Luca Ricci, MassiCon l’avvento di Casoli e i primi risultati, si è drasticamente rimo Conti nelle ultime due partite e una punta. Non è facile dotto lo spazio per i più giovani, soprattutto Tavernelli e Batconciliare la linea verde in una squadra che ha 6 giocatori dai tista. È aumentata al contempo la vocazione offensiva della trent’anni in su e con altri punti fermi (vedi Casiraghi), considesquadra perché, al di là del cambio del modulo (dal 4-3-3 al rando che Notari vuole vincere e al contempo cerca quanti più 4-3-1-2 con Casiraghi riproposto nel suo ruolo di trequartista), contributi federali. vengono schierati contestualmente quattro giocatori portati M.Boc.

MOTORI Su iniziativa del CECA, dopo il grande successo del Masters, installato un cippo a ricordo del pilota.

FAGIOLI VIGILA SUI “SUOI” TORNANTI

ti. Il Masters è stato davvero emozionante: tutto Una ceramica raffigurante Luigi Fagioli posta ha funzionato alla grande, dal Comune abbiamo in cima ai tornati della gola del Bottaccione. È avuto grande collaborazione, la città ha risposto l’iniziativa voluta dal Comitato Eugubino Corse come meglio non avrebbe potuto e i complimenAutomobilistiche a conclusione di un periodo a ti della FIA ci hanno fatto immensamente piacedir poco intenso che ha visto il presidente Luca re. È stato un successo sotto ogni punto di vista Uccellani e i suoi collaboratori impegnati prima L’inaugurazione del cippo ed è giusto da eugubini andarne fieri e orgoglionella realizzazione del 53° Trofeo “Luigi Fagioli”, si”. E mentre già si pensa al “Fagioli” del 2019 (la gara è stata quindi del FIA Hill Climb Master che ha portato a Gubbio e diniscritta al CIVM e si correrà il 24-25 agosto) l’assessore Gabrietorni migliaia di appassionati e addetti ai lavori, offrendo alla le Damiani ha voluto a sua volta ringraziare il CECA: “Gubbio città e al mondo un evento senza precedenti. L’installazione conferma la sua vocazione di città dello sport, adatta anche ad del cippo dedicato a Fagioli, commissionato al ceramista Leoospitare grandi eventi. Bello il gesto di voler dedicare questa nardo Fumanti, ha chiuso idealmente il programma 2018 del scultura a Fagioli, segno tangibile dell’amore di una comunità CECA. “Un gesto per noi molto significativo - spiega Uccellani nei confronti di un pilota che ha fatto davvero la storia dell’au- che vuol testimoniare la presenza di un grande campione, detomobilismo italiano”. terminante per rendere possibile tutti gli eventi appena passa-

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BICCHIELLI COLPISCE ANCORA SUO IL “MEMORIAL MENCARELLI” L’undicesima edizione del Memorial “Massimo Mencarelli”, che lo scorso 20 ottobre ha messo di fronte i balestrieri della società eugubina, è stato vinto da Giampiero Bicchielli, già maestro d’armi e trionfatore a Sansepolcro nell’ultimo Palio a settembre. Bicchielli è stato l’ultimo a tirare e ha sbaragliato il campo. Sulla pagina social della società, la vittoria di Bicchielli è stata salutata così: “Abbiamo finito gli aggettivi: da più parti è addirittura partita la richiesta per ibernare il maestro d’armi e conservarlo nei secoli!”.

Bicchielli ha preceduto Piero Sannipoli e Antonio Madonnini.

GLI OCCHI LUMINOSI DI NORINA CI GUARDANO

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Ha lottato fino all’ultimo con la dignità e quell’essere donna, moglie e madre amata e rispettata tra i cari, gli amici e nella comunità eugubina che l’ha conosciuta. Norina Battistelli, nel legame indissolubile con Vinicio Rosati e i figli Giuseppe, Cinzia e Lucia, ha lasciato gli occhi luminosi che dal cielo continueranno a guardarci.

Ha lasciato la qualità e la cortesia professionale che nel settore della ristorazione e della ricettività hanno evidenziato una decennale impronta con la passione e la competenza trasmesse ai figli.

Norina e Vinicio, che il 13 ottobre scorso avevano festeggiato le nozze d’oro, rappresentano insieme un pezzo di storia della città. È bello solo pensare ai tanti che hanno condiviso con lei e con l’intera famiglia Rosati i giorni più belli della propria vita, trovando il senso di ospitalità e l’essere parte di una gioia e di una festa. Rosati Ospitalità non è mai stato soltanto uno slogan, così come gli occhi luminosi, il sorriso e la cortesia di Norina non sono mai stati un modo per trattare con le persone ma da condividere.

M.Boc.

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A breve arriveranno nuovi contenuti per allargare ulteriormente l’offerta di informazione e soddisfare la curiosità dei tanti lettori che ci hanno dato fiducia.

FESTA DEL DONATORE, L’AVIS SALE A S.UBALDO

Torna come ogni anno l’appuntamento con al Festa del Donatore della sezione AVIS di Gubbio, che nell’occasione festeggia i 64 anni dalla sua fondazione. Sabato 27 ottobre presso i locali del convento di Sant’Ubaldo il presidente Loris Ghigi aprirà i lavori dell’assemblea subito dopo la funzione eucaristica celebrata in basilica, in programma alle 16,30.

Sarà l’occasione per premiare alcune eccellenze dell’associazione con l’omaggio ai donatori veterano Evaristo Sannipoli e Massimo Palazzari, per poi proseguire con la consegna delle beneeranze, gli attestati alla donatrice più giovane del 2018 Caterina Fecchi, al donatore più giovane del 2018 Luigi Chiocci e quella del premio “Amico dell’AVIS” all’associazione Aquilonisti Eolo Gubbio. Tra gli ospiti della erata anche il presidente dell’AVIS di Paese (TV) Michele Marconato. La giornata si concluderà con la cena presso il Ristorante “La Funivia”, serata allietata dai Foreign Sales.

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Il prossimo numero sarà in distribuzione da

MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE 2018

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