15 Giorni - Numero 72 - 8 Maggio 2017 by VivoGubbio

GUBBIO quindicinale d’informazione Lunedì 8 Maggio 2017 Anno V Numero 72

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“FATE I BRAVI...

ALLA VIGILIA DELLA FESTA DEI CERI IL FORTE MONITO DI MONSIGNOR FAUSTO PANFILI, RETTORE DELLA BASILICA DI SANT’UBALDO: “IMPEDIRÒ A CHIUNQUE DI MACCHIARSI DI COMPORTAMENTI IRRIGUARDOSI. SE NECESSARIO NON LI FARÒ ENTRARE E DOVRANNO INGINOCCHIARSI PER CHIEDERE PERDONO AL PATRONO E RICONCILIARSI”

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FESTA DEI CERI

“Non saranno tollerati certi comportamenti”

IL RETTORE DELLA BASILICA DI SANT’UBALDO, MONSIGNOR FAUSTO PANFILI, È DECISO A CONTRASTARE LE SITUAZIONI NEGATIVE CHE CARATTERIZZANO L’EPILOGO DELLA FESTA DEI CERI. “SONO PRONTO A NON FAR ENTRARE CHI SI MACCHIERÀ DI BRUTTI GESTI - RIVELA - E GLI CHIEDERÒ DI INGINOCCHIARSI PER FARSI PERDONARE DAL PATRONO, RICONCILIANDOSI PRIMA DI PRESENTARSI DAVANTI ALL’URNA” di ROBERTO BARBACCI

Non ci si stanca mai di parlare dei Ceri. Ognuno occasione è buona per farlo, spesso provando a volgere lo sguardo al passato per trovare un senso a ciò che viene tramandato da generazioni. Capita frequentemente, però, di dimenticarsi di certi comportamenti che pure meriterebbero un’attenzione particolare, perché è fin troppo facile sminuirne la portata lasciando che a prevalere sia la parte più impulsiva e meno attenta a valori come rispetto e devozione. Monsignor Fausto Panfili è rettore della basilica di Sant’Ubaldo dalla fine del 2012. Quella alle porte sarà la sua quinta festa vissuta sotto l’urna del patrono, e nelle precedenti quattro ha avuto modo di osservare da vicino tanti comportamenti che sono spessi sfociati in qualcosa di avulso dal contesto, in netta contraddizione con il messaggio che sta nell’atto di amore e devozione nei confronti di Sant’Ubaldo. Si parla, beninteso, di ciò che accade all’interno del chiostro dopo la fine della corsa, e quanto ha avuto modo di esternare a diversi fedeli prescinde dalle dinamiche che regolano le fasi finali della festa. SCENE VISSUTE “I primi tempi da rettore in cui aspettavo i Ceri appena fuori dalla basilica - dice - rimasi molto deluso nel vedere alcuni ceraioli, anche dello stesso Cero, litigare per futili motivi sotto gli occhi di tanti altri ceraioli. Capisco che in certi momenti si faccia fatica a mantenere la calma, presi dalla foga della corsa e da tante altre situazioni legate a una giornata comunque piena di emozioni contrastanti. Quanto ho visto però mi ha suggerito immediatamente di affrontare la questione, qualora si fosse riproposta”. INVITO ALLA COMPOSTEZZA Così lo scorso anno monsignor Panfili ha deciso di indossare il piviale e attendere l’ingresso dei Ceri e delle statue lignee dei santi sull’uscio della basilica, vigilando attentamente. Il rettore aveva pensato a un piano d’intervento, qualora si fossero ripetute certe scene deplorevoli che non fanno onore allo spirito della festa. “Ho portato il microfo-

na buona u i t t u t a a r u g Au

Festa dei Ceri

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no in tasca - ricorda -, pronto a utilizzarlo per richiamare tutti all’ordine e alla compostezza se ce ne fosse stato bisogno. Lo avrò con me anche quest’anno, auspicando di poter riscontrare, come avvenuto lo scorso anno, un clima di compostezza, raccoglimento e devozione. Se così non fosse, impedirò a chiunque di macchiarsi di comportamenti irriguardosi verso i valori della festa e soprattutto verso il patrono. Gli impedirò, se necessario, di entrare all’interno della basilica perché il chiostro è già di per sé uno spazio sacro. E chiederò loro di inginocchiarsi e chiedere perdono, perché prima di presentarsi davanti all’urna dovranno riconciliarsi con i loro fratelli”. VALORI DA PRESERVARE L’esortazione del rettore è forte e chiara, fatta apposta per scuotere le coscienze. “È bene che qualcuno prenda posizione - riflette - perché non si può e non si deve tollerare qualsiasi cosa dimenticando il resto per passare solo da buonisti. Bisogna ricordarsi sempre il senso autentico della festa e in onore di chi si fa. All’interno del chiostro, così come in basilica, il comportamento di ciascuno deve essere irreprensibile”. I valori ci sono e vanno preservati come patrimonio cromosomico. “Non lego tutto questo - osserva monsignor Panfili - agli appelli che vorrebbero vedere i tre Ceri girare assieme, pur se ho constatato che ogni qualvolta il Cero e la statua del santo di Sant’Ubaldo vengono “scavijati” da soli, la maggior parte dei ceraioli presenti non manca di esprimere il proprio disappunto. Non mi addentro nella questione: ciò che conta veramente è lo spirito con il quale si deve entrare nel chiostro. Si deve essere spinti dalla voglia di condividere con tutti i ceraioli quel momento, con la fierezza dell’atto di devozione fatto durante la giornata e il desiderio di rendere omaggio al patrono assieme a tutto il popolo. Perché l’aspetto spirituale è imprescindibile per comprendere a fondo la nostra festa. E i comportamenti sono una parte essenziale”.

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PROGETTO “CITTADINI IN ERBA”

“L’indifferenza opera potentemente nella storia: spesso il male che si abbatte su tutti non è tanto dovuto all’iniziativa dei pochi che operano, quanto all’indifferenza e all’assenteismo dei molti. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è il peso morto della storia.” Antonio Gramsci Sono stati organizzati dal Rotary Club Gubbio, presso le classi, degli Il progetto “Cittadini in erba”, promosso ed organizzato dal Roincontri con influenti personalità quali formatori esperti in materia tary Club Gubbio, in collaborazione con la Scuola Secondaria di I di risorse umane e valori giovanili e del mondo giuridico/legale, in grado “Mastro Giorgio-Nelli” di Gubbio, ha trovato coinvolti alcuni particolare illustri “mentori” hanno incontrato i ragazzi, la Dott.ssa RAGAZZI delle Scuole Medie della nostra Città, in particolare due Francesca Maiotti , la Dott.ssa Giusy Vita e il Magistrato Dott. Paoclassi prime, la 1° C assistita dagli Insegnanti Donatella Carnevalo Micheli, che sono stati in grado di avviare un dibattito con gli stesli e Leonardo Clementi e la 1° I con le Insegnanti Chiara Baldinelli si e di guidarli con idee e competenze, alla individuazione delle proe Francesca Pierini e due classi seconde, la 2° B insieme agli Inseblematiche e degli ambiti di maggior interesse relativi al RISPETTO gnanti Adele Codignoni e Leonardo Clementi e la 2° L, grazie alle delle regole e la CONSAPEVOLEZZA DEI DIRITTI E DEI DOVERI, Insegnanti Antonella Bartocci e Lucia Angeloni. al fine di redigere, con l’aiuto del corpo insegnante, singole opere Il RISPETTO è indubbiamente un grande valore, uno di quelli imprequali manifesti con slogan affissi in Città ed elaborati, i cui contenuti scindibili, che non possiamo permetterci di perdere, anzi dovremsaranno condivisi e utilizzati per la stesura di un questionario. mo approfondirlo proprio per vivere meglio; una società formata da Gli alunni che hanno preso parte al progetto: cittadini persuasi di avere solo diritti non è una comunità di persone Classe 1° C: Anastasi R, Angeletti G., Bacci S., Barilari M., Bianchi libere ma una moltitudine dove impera la legge del più forte. Senza E., Biba C., Brunelli V., Cecchini M.V., Fiumana S., Giacometti G., Lilli doveri non c’è libertà. Senza doveri anche i diritti si trasformano in C., Marchi L., Migliarini A.C., Monarchi F., Palazzari A., Passeri F., privilegi. Dove prevalgono la diffidenza ed il sospetto, la vita è più Pegula E.D., Picchi L., Pierotti M., Radicchi D., Rossi A., Salciarini A., difficile e faticosa: ognuno è costretto a fare da solo, non può conScarinci A., Smacchi G., Vinti R. tare sugli altri, anzi li tiene a distanza, come potenziali minacce e Classe 1° I: Abelino Hernandez J., Antonioli Ferranti L., Bartocci A., questo finisce per rinnegare il senso ed il valore di una comunità. Battistelli I., Bianconi N., Brugi E., Cancellotti C., Cippiciani N., Cirillo Questa la finalità del progetto che ha perseguito tali obiettivi P., Dimitrievska S., Fiorucci T., Frati L., Girlanda F., Lepri M., Mari• Sensibilizzare gli alunni sull’importanza del rispetto, dell’educanetti G., Minelli M.L., Minelli R., Monacelli M., Pauselli G., Pino A., zione alla convivenza civile; Rossi L., Rossi M., Sannipoli M. • Far porre loro l’attenzione sul concetto di fiducia intesa a riscopriClasse 2° B: Bellucci M., Bettelli A., Bettelli T., Bianconi G., Brunetti re il valore della comunità; G., Cecchetti J., Cernicchi N., Crociani E., Filippini E., Ghirelli C., Gia• Promuovere il rispetto di se stessi e degli altri attraverso l’analisi cometti C., Longetti A., Mastrapasqua A., Mearini A., Menghini I., dei doveri per arrivare a superare l’individualismo e sviluppare l’inNicoli A., Passeri T., Ragni N., Rampini S., Rughi C., Tasso E., Tognoteresse nei confronti del bene comune; loni L. Tresoldi N., Vagnarelli A., Vagnarelli G., Ventanni V. • Offrire lo spunto per promuovere la conoscenza e l’esperienza Classe 2° L: Asllani C., Baciotti A., Bejdo D., Benedetti M., Bossi M., del rispetto dei diritti e dei doveri nel contesto sociale ed ambienBossi Sukiam A., Cambiotti I., Cipriani A., Fioroni E., Giglio M., Lepri tale, come mezzo per rafforzare negli alunni la consapevolezza del A., Mariucci G., Minelli D., Minelli S., Paffi M., Pierotti L., Pierucci T., proprio essere cittadini appartenenti ad una comunità sempre più Terradura Vagnarelli E., Vagnarelli M., Zitouni S. variegata.

FESTA DEI CERI

HILARITER, VOGLIA DI RADICI

GLI EUGUBINI HANNO RISPOSTO ANCORA UNA VOLTA IN MASSA ALL’INIZIATIVA PROMOSSA DA UN GRUPPO SPONTANEO DI CERAIOLI. SI INTENSIFICANO I PREPARATIVI PER IL CENTENARIO SUL COL DI LANA Il ciclo di incontri di Hilariter prosegue senza sosta e soprattutto, cosa non sempre così scontata quando ci si confronta in ambito ceraiolo, continua a riscuotere unanimi conL’incontro a Palazzo Ducale sensi. È stato così anche in occasione della serata organizzata lo scorso 1° maggio a Palazzo Ducale, nella quale il prof. Paolo Belardi ha incentrato il dibattito sulla forma dei Ceri e sui motivi che avrebbero caratterizzato la struttura degli stessi. Una serata molto partecipata e di grande impatto, col professore perugino (ma eugubino d’adozione) che ha ribadito la convinzione che a realizzare e plasmare le forme dei tre Ceri non sia stato un semplice artigiano, ma una mano esperta e di grande impatto artistico, tanto da non escludere che possano essere state realizzate all’interno della corte di Federico da Montefeltro. “All’epoca in quella corte c’erano i massimi esponenti del tempo e per Gubbio potrebbe essere solo un motivo di vanto sapere che in quelle stanze possano aver visto la luce i Ceri così come li vediamo

oggi. Tra l’altro definirli semplici macchine è riduttivo: si tratta di vere e proprio opere d’arte, a cominciare dai rilievi ornamentali che peraltro si trovano in larga parte riprodotti anche in numerose opere pittoriche e architettoniche dell’epoca di Federico. È possibile dunque che in quel contesto i Ceri siano stati trasformati da elemento monolitico coperto di cera a struttura artistica perfetta così come c’è stata tramandata fino ai giorni nostri”. INIZIATIVE Il ciclo di appuntamenti di Hilariter è organizzato e curato da un gruppo spontaneo di ceraioli di tutti e tre i Ceri, volto unicamente a riscoprire le radici della festa e alcune peculiarità del passato troppo spesso dimenticate sull’altare dell’eccesiva “modernizzazione” degli aspetti collaterali legati alla festa, che spesso sfociano in discussioni legate quasi esclusivamente alla corsa o alle celebrazioni di singole figure. Nel corso della serata sono stati presentati anche i lavori di progettazione del Ceri che saranno portati sul Col di Lana nel primo week-end di agosto, quando sono previste le celebrazioni del centenario della corsa avvenuta al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. R.Bar.

I PROTAGONISTI DI UN MESE SEMPRE SPECIALE

Con la discesa dei Ceri avvenuta domenica scorsa, 7 maggio, si è aperto ufficialmente il calendario degli eventi clou legati alla Festa dei Ceri e quindi alle celebrazioni ubaldiane del mese di maggio. L’attesa nei giorni a venire sarà sempre più spasmodica per l’edizione 2017 della festa, che si preannuncia davvero particolare e indimenticabile per i capitani Giorgio Fiorucci e Marco Moscatelli, l’alfiere Francesco Rossi e il trombettiere Marco Tasso, così come per i capodieci di corsa Roberto Guidarelli (Sant’Ubaldo), Pietro Tognoloni (San Giorgio) e Saverio Borgogni (Sant’Antonio). Domenica 21 maggio l’omaggio devozionale a Sant’Ubaldo verrà reso dai ceraioli più giovani nel giorno in cui si celebra la Festa dei Ceri Mezzani, con i capodieci Marco Radicchi, Matteo Rughi e Alessandro Miti che guideranno la corsa dei rispettivi Ceri. Venerdì 2 giugno il quadro si completerà con la Festa dei Ceri Piccoli, celebrazione della massima spontaneità con tanti ceraioli in erba pronti a dare la loro prima “spallata”. I capodieci saranno Antonio Rossi, Giordano Angeletti e Giovanni Marinelli Andre-

oli. Qualche eugubino parteciperà invece sabato 27 maggio a Jessup al St. Ubaldo Day, ovvero la rievocazione della Festa dei Ceri in territorio americano, così come avviene da oltre 100 anni per merito degli emigrati eugubini che raggiunsero la costa orientale degli Stati Uniti a inizio del ‘900. Modalità differenti ma stessa devozione nei confronti del Santo Patrono Ubaldo, con i tre Ceri che verranno guidati da Mario Hanyon (Sant’Ubaldo), William Celuck (San Giorgio) e Christopher Nicastro (Sant’Antonio), con Nick Rodio sr. primo capitano e Bernard Fagnani secondo capitano (nella foto). Una delegazione di Jessup, al solito, sarà presente a Gubbio a cavallo del 15 maggio, sempre più integrata all’interno della festa eugubina. R.Bar.

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ATTUALITÀ

Il giallo delle telecamere nel centro storico

L’ATTIVAZIONE ERA STATA ANNUNCIATA PER APRILE. SONO CONTRARI SOPRATTUTTO I COMMERCIANTI. LA GIUNTA STIRATI LE HA PRESENTATE COME UNO STRUMENTO PER CONTROLLARE IL TRAFFICO DENTRO LE MURA E AL CONTEMPO PER PREVENIRE LA DELINQUENZA, MA CON UN AGGRAVIO DEI COSTI di MASSIMO BOCCUCCI

Sono state annunciate ormai da tempo le telecamere ai varchi di accesso del centro storico. Il sindaco Filippo Mario Stirati ne aveva prospettato l’attivazione ad aprile, ma tutto in buona sostanza si è bloccato e si è aperta una discussione tanto sull’opportunità dello strumento quanto sulle caratteristiche dell’impianto. La GiunPorta Santa Lucia ta Stirati le ha presentate come uno strumento per controllare il traffico dentro le mura e al contempo per monitorare le aree come forma di prevenzione dalle irruzioni dei delinquenti che stanno sempre più condizionando la vita dei cittadini con gli episodi a raffica registrati negli ultimi tempi. Il sistema di controllo delle auto è infatti diverso dalla videosorveglianza, che richiede una strumentazione integrativa con un considerevole aggravio di costi. Il Comune si sarebbe dotato della strumentazione per rilevare le targhe dei veicoli che accedono sotto l’occhio delle telecamere, mentre nulla è dato sapere se

l’impianto da installare comprenda anche la videosorveglianza. PRESSIONI DEI COMMERCIANTI Ci sono pressioni da parte dei commercianti perché la questione venga approfondita rinunciando al giro di vite sugli ingressi, che dagli stessi operatori viene visto soprattutto come un modo per fare cassa senza risolvere il problema della vivibilità del centro. Ci sono esercenti storici che ritengono l’attivazione delle telecamere un colpo di grazia alla vitalità dell’acropoli a fronte delle problematiche aperte, ritenute prioritarie da fronteggiare, come la condizione delle pavimentazioni, la carenza di parcheggi e la crisi economica generale che non accenna a diminuire e avrebbe bisogno - sostengono i commercianti - di iniziative per il rilancio e non di provvedimenti restrittivi o repressivi. Ci sono settori della maggioranza che vorrebbero rinviare l’operazione in tempi diversi e questo potrebbe indurre il sindaco a soprassede almeno per ora. C’è chi è pronto a reagire all’attivazione delle telecamere prendendo in considerazione la prospettiva di chiudere il proprio negozio nel centro storico per trasferirsi nell’immediata periferia.

TUTTI GLI OCCHI SUL MURETTO

Viene adottata ogni anno l’ordinanza comunale che vieta il giorno dei Ceri di starsene seduti (o meglio ammassati) sul muretto di piazza Grande per seguire la festa. È stato nel tempo sempre un triste rituale che rimane puntualmente lettera morta lasciando la sensazione che l’ordinanza sia in realtà soltanto un modo per sollevare ogni responsabilità. Stavolta ci sono più attenzioni, anche per gli esposti alla Procura della Repubblica di Perugia sulla mancata messa in sicurezza di cui si parla da anni e che era stata adottata nel maggio 2014 con provvedimento dell’allora

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commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro cui era seguito l’espletamento della gara d’appalto per la posa di una rete di sicurezza secondo un progetto redatto da un’apposita commissione tecnica con il coinvolgimento della Soprintendenza. Quella gara è stata dapprima congelata e poi revocata a distanza di svariati mesi con una correlazione tra l’iter dirigenziale-tecnico dovuto e l’intervento politico.

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Un delirio i lavori in via Perugina

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I TEMPI SI ALLUNGANO: LA GIUNTA STIRATI AVEVA ANNUNCIATO L’APERTURA PER I CERI MA L’ARCHEOLOGA PAGATA CON TARIFFA ORARIA DAL COMUNE STA FACENDO CATALOGARE OGNI PIETRA E SI SONO GIÀ RIEMPITI ALMENO 25 BANCALI. RISOLTA LA SITUAZIONE DOVE STA SORGENDO IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE CONAD Le due facce di via Perugina. Si è risolta la situazione a sud dove si lavora per insediare il nuovo polo commerciale Conad, mentre a nord nel tratto dell’Edificio Scolastico tutto si complica e i tempi si allungano perché ogni pietra antica ritrovata viene repertata sotto l’occhio della Soprintendenza. All’incrocio con la zona di Ferratelle si sono superati i disagi denunciati dall’attività florovivaistica Il Garden che chiedeva uno slittamento dell’intervento. L’impresa locale Tecnoservice di Riccardo Bei ha attuato un piano che ha visto gli operai impegnati perfino di notte sotto la pioggia utilizzando tre pompe per lo smaltimento dell’acqua che cadeva incessante e copiosa. È stata scongiurata l’attività del cantiere a ridosso della festa dei Ceri e si stringono i tempi per l’apertura (prevista a settembre), tenendo conto delle problematiche emerse a causa delle difficili condizioni infrastrutturali a livello di reti tecnologiche, non calcolate dagli uffici tecnici comunali, che hanno costretto Conad alle pesanti variazioni progettuali. Tutto è stato fatto in

tempi record, con lo smantellamento dei tre semafori, a dimostrazione di una fortissima volontà di portare avanti l’intervento cercando di ridurre ai minimi termini i tempi e disagi. PIETRE CATALOGATE Non è così, invece, per i neanche 100 metri a nord dove il cantiere è partito il 18 aprile 2016 per essere poi bloccato fino alla ripresa in questi ultimi mesi per poi procedere tuttavia a rilento. Era stata prospettata dalla Giunta Stirati la riapertura della via per il periodo dei Ceri, ma la faccenda si è complicata poiché la Soprintendenza segue i lavori, con un’archeologa pagara a tariffa oraria dal Comune, e cataloga anche la più piccola pietra antica che inevitabilmente emerge perché la strada insiste su un’area dalla forte impronta di epoca romana. Per questo l’intervento, che vede impegnata la stessa ditta locale Tecnoservice, è destinato a proseguire non si sa bene ancora per quanto tempo, tra i disagi e le continue proteste di residenti e commercianti. M.Boc.

PRIMARIE PD, SMACCHI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Il consigliere regionale Andrea Smacchi farà parte della nuova assemblea nazionale del Pd dopo l’esito delle primarie che a Gubbio hanno visto al voto in 1.414. La mozione Renzi ha fatto la parte del leone con l’85,86%,

percentuale più alta della media regionale e nazionale, davanti all’11,15% di Orlando (rappresentato a Gubbio da Nicola Maria Aloia) e il 2,97% di Emiliano. La mozione Renzi, sostenuta da Smacchi, ha vinto in tutti i 5 seggi con il risultato più alto ottenuto al seggio 4 di Padule con 320 preferenze su 344 votanti.

ATTUALITÀ

VARIANTE AL PIANO REGOLATORE DIETRO “L’ORO DI GUBBIO” CAMBIAMENTI IN VISTA A LIVELLO URBANISTICO. PREVISTO IN AUTUNNO UN DOCUMENTO OPERATIVO SULLE LINEE D’INDIRIZZO DI FREYRIE. MISTERO SUL PALAZZO EX ORFANELLE E IL VECCHIO MATTATOIO: SONO TRA I BENI IN VENDITA E L’ARCHITETTO MILANESE NE PREVEDE LA TRASFORMAZIONE IN CENTRI

di MASSIMO BOCCUCCI Si va verso una variante generale al Piano Regolamente importante è il contributo dei quattro tavoli tore. A questo stanno pensando settori della magtematici con un ampio coinvolgimento”. Dall’oppogioranza, con in testa i professionisti locali coinvolti sizione si sollevano scetticismo - per la mancanza anche se da esterni nell’azione di governo della codi soldi e nel timore che tutto resti all’atto pratializione di Stirati. Sarebbe questa la strategia dietro co un libro dei sogni - e critiche per la parcella di l’operazione denominata “L’Oro di Gubbio” presen46.291,68 euro destinata a Freyrie, con incarico tata come un percorso progettuale per rigenerare fiduciario, per l’elaborazione del masterplan. “Il cola città, ripensando alla destinazione d’uso di terrestoso documento dell’architetto milanese può riteni, spazi e contenitori pubblici storici. È il percorso nersi tutta fuffa perché, a parte le sedie a sdraio in Leopolo Freyrie e Stirati aperto dal sindaco Filippo Mario Stirati e messo a piazza Grande per sollazzarsi al sole, contiene una punto nelle sue linee generali d’indirizzo dall’architetto Leopoldo lunga serie di interventi senza un euro di copertura finanziaria e Freyrie. Nel lancio di idee e progettualità sono coinvolti politici, dovrebbe preparare alla predisposizione della variante generale esperti, tecnici e giovani locali che per il futuro urbanistico del terrial piano regolatore. Nella maggioranza hanno detto che vogliono torio hanno cominciato a elaborare soluzioni sulle quali ci saranno sognare, ma sarebbe opportuno che lo facessero con il loro portamomenti di approfondimento e di sintesi per definire poi le scelte foglio e non con quello degli eugubini”. che potrebbero tradursi in una variante generale al piano regolaDUE EDIFICI NEL MIRINO C’è nell’operazione un mistero sul tore vigente e adottato nel 2007 con Goracci sindaco. È previsto, destino di edifici come il palazzo Ex Orfanelle in via XX Settembre secondo quanto annunciato dalla lista civica “Liberi e Democratici”, e il vecchio mattatoio in via della Piaggiola ormai in disuso e diun documento operativo che il consiglio comunale approverà enroccato. Questi due stabili sono inseriti (fin dai tempi di Goracci tro l’autunno. Questo si propongono il sindaco e la maggioranza, così come da Guerrini e poi Stirati) nell’elenco dei beni comunache con “Liberi e Democratici” esalta la prospettiva. li in vendita per provare a incassare soldi freschi. Ma l’architetto Freyrie nel suo piano ne prevede invece la trasformazione e l’utiLE PROSPETTIVE “È stata aperta la discussione - spiega il movilizzo come centri speciali da rivitalizzare e sfruttare destinandovi mento di maggioranza - sul futuro urbanistico, ambientale e sociarisorse per il recupero. Il sindaco Stirati ha fatto sapere che le due le della città. L’Amministrazione Comunale non ha inteso proporre prospettive non sono in contrapposizione ma si tratta di due opun prodotto preconfezionato, ma ha avviato un laboratorio aperzioni. to alla cittadinanza, agli esperti e alle altre istituzioni. Particolar-

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BOTTACCIONE, L’ACQUEDOTTO ATTIRA I LADRI

È bastato poco per vedere trasformato l’incantevole percorso dell’acquedotto medioevale, recuperato all’antico splendore sul costone roccioso lungo la gola del Bottaccione, in un luogo appetibile per i malviventi che continuano a non fermarsi davanti a niente per consumare i furti. È successo a due famiglie che avevano deciso di trascorrere un paio d’ore a godersi una salutare passeggiata e una vista mozzafiato dall’alto, mentre sul piazzale antistante il laghetto c’è chi ha pensato di forzare e danneggiare le auto parcheggiate. Ci ha rimesso soprattutto Tiziana Zeppa, avvocato e insegnante all’ITIS Cassata, che ha ritrovato la propria auto aperta senza più la borsa lasciata all’interno e che con-

teneva 200 euro, carte di credito, documenti, il cellulare e altri effetti personali. Sono stati allertati i carabinieri e i vigili urbani. Sui tavoli nell’area del laghetto, sotto il condotto dell’antico acquedotto, c’era seduta qualche persona che a quanto pare non si sarebbe accorta di nulla mentre le due auto venivano forzate. La polizia municipale, alla luce degli episodi registrati, ha deciso di prevedere quotidianamente dei pattugliamenti. La sorpresa c’è stata quando un gruppo di giovani ha notato una borsa nel fiume sottostante il Bottaccione. I ragazzi si sono adoperati per recuperarla e hanno trovato all’interno i documenti dell’avvocato Zeppa, contattata per rientrare in possesso di ciò che restava.

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A cura di ANNALISA BOCCUCCI

Il Sistema Periodico : Primo Levi e il valore della contaminazione

A 30 DALLA MORTE, L’AUTOBIOGRAFIA DEL CHIMICO-SCRITTORE RIBADISCE LA RICCHEZZA DELL’ESSERE IBRIDI Sono trascorsi trent’anni dall’11 aprile 1987, giorno in cui la notizia del suicidio di Primo Levi ha provocato dolore e incomprensione. Una morte inaspettata, misteriosa e inspiegabile; la morte di un autore complesso e sfaccettato, che ha cercato di raccontare l’esperienza ad Auschwitz, la sua vita e l’influenza che il suo lavoro di chimico ha avuto su tutto questo in un modo del tutto unico e ancora profondamente attuale. Il legame tra la chimica e la sua attività di scrittore emerge in maniera sconvolgente e originale in un testo al quale non si pensa quasi mai quando si fa riferimento all’opera di Levi, ma che al contrario costituisce una delle sintesi più riuscite delle contraddizioni della sua “anima sola, capace e senza saldature”. Il testo in questione è Il Sistema Periodico, un’autobiografia sorprendentemente sviluppata mediante il collegamento con i ventuno elementi della tavola periodica, ognuno dei quali costituisce un titolo del capitolo. In un contesto storico dominato dall’ossessione della purezza della razza, Levi manifesta l’orgoglio di farsi interprete dell’impurezza, di quell’impurezza che fa sì che “la ruota giri”, che “la vita viva” e non se ne rende conto solo in quanto ebreo, ma so-

prattutto in quanto chimico e scrittore, scienziato e filosofo; dotato di un vantaggio che gli deriva proprio dallo studio di una disciplina come la chimica, percepito come un privilegio e mai un ostacolo, come una ricchezza e non di certo un limite. La capacità di guardare il mondo con le lenti del chimico, utili al nostro autore soprattutto nel capovolto mondo di Auschwitz, permette di capire quanto molto spesso definire chi è l’artista, chi lo scrittore, chi il filosofo e chi lo scienziato, alla luce anche dell’esperienza di autori come Calvino e Gadda che come Levi hanno avuto contatti con il mondo scientifico, sia complesso e mai in grado di sfuggire all’occhio critico di chi rende tutte le esperienze di studio un tesoro da difendere e valorizzare. In questo senso la lezione di Levi e del suo testo è attuale dopo 30 anni: si discute ancora molto sul considerare o meno Giacomo Leopardi un filosofo o sul definire De Andrè, Gaber e Gaetano poeti; il chimico-scrittore, il centauro Levi non avrebbe avuto esitazioni nel mettere in evidenza quanto il non fissarsi, il mantenersi fluidi, soprattutto nel contatto con il sapere e nel contributo al produrre arte, sia una prerogativa fondamentale della mente e dell’ anima dell’uomo.

IL CASO Rischia il taglio la sezione di Gubbio. Da Roma è partita la direttiva che vuole evitare i canoni d’affitto

INPS: SEDE GRATIS, ALTRIMENTI CHIUDE

Chiuderà i battenti la sede di via Gabrielli dell’INPS se il Comune non si accollerà in qualche modo il canone di affitto della sede attuale o non ne concederà gratuitamente un’altra di almeno 300 metri quadrati. La sede di Gubbio rientra infatti in un piano su scala nazionale di ridimensionamento messo a punto dall’ente previdenziale per ridurre i costi di gestione. Se i territori intendono mantenerle operative, dovranno accollarsi le spese: questo vale anche per Gubbio. L’INPS ha previsto la chiusura entro l’anno di tutte quelle sedi per le quali paga l’affitto dei locali. Gli spazi attivi a San Martino sono di proprietà della Società Operaia di Mutuo Soccorso e registrano un’utenza di almeno 200 persone a settimana provenienti da tutto il comprensorio. In quei locali, oltre all’INPS, c’è pure lo sportello dell’INAIL. Il rischio di uno smantellamento è stato sollevato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Filippo Mario Stirati ha espresso la volon-

tà del Comune di non perdere la sede dell’INPS, evidenziando al contempo la problematica di dover reperire, non togliendo al centro storico l’ennesimo servizio pubblico, una soluzione a titolo gratuito. Ammesso che il Comune possa trovarlo, concederlo gratis potrebbe però far scattare l’intervento della Corte dei Conti che ha già dei fascicoli aperti sulle vicende amministrative eugubine, ricordando gli esposti sull’operazione Lumsa nell’ex seminario e sui debiti della Gubbio Cultura e Multiservizi. Ormai la rete dei servizi è sottoposta alle decisioni del governo e degli enti nazionali che scaricano sulle realtà territoriali i costi dei servizi per gravare sempre più sulle tasche delle famiglie, come accaduto per il giudice di pace e l’Archivio di Stato.

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ATTUALITÀ

Discarica, battaglie e denunce TENSIONE ALLE STELLE SULL’AMPLIAMENTO DI COLOGNOLA PER INCASSARE SOLDI. LE OPPOSIZIONI CAVALCANO LA PROTESTA POPOLARE. STIRATI RIVENDICA LA LEGITTIMITÀ E CORRETTEZZA DELL’OPERAZIONE. SOSPETTI SULLE REALI CONDIZIONI DEL LUOGO, DA TEMPO NEL MIRINO DEI MAGISTRATI DI PERUGIA

È alle stelle la tensione attorno alla discarica di CoSITUAZIONE CEMENTIFICI Il sindaco Filippo Malognola. La maggioranza di Stirati ha deciso di dare rio Stirati rivendica la trasparenza dell’operazione pieno mandato alla Giunta Comunale per chiedere e sottolinea che in materia di rifiuti si punta a potenalla Regione di aumentare i volumi per accogliere ziare la raccolta differenziata e a scongiurare pratiulteriori rifiuti fino a 100 mila tonnellate, arrivando che alternative per lo smaltimento, come l’incenerise possibile anche a 150 mila, per incassare soldi da Discarica di Colognola mento nei cementifici eugubini che peraltro stanno reinvestire in parte nella gestione post mortem. Ma le proterinunciando in partenza a ogni possibilità in tal senso pur in ste si amplificano, con la posizione fortemente critica dei resipresenza di leggi nazionali che autorizzano a bruciare i rifiuti denti della zona di Padule che sono pronti a dare battaglia con ritenendolo un sistema di maggiore garanzia per la salute riiniziative e denunce, mentre si avanzano sospetti sulle reali spetto all’uso delle discariche ormai sempre più malridotte e condizioni della discarica. C’è un filone d’inchiesta aperto da inquinate. La situazione si sta facendo oltremodo delicata tra tempo dalla Procura della Repubblica di Perugia su alcuni pasl’insurrezione popolare e la protesta cavalcata dalle opposiziosaggi delle gestioni passate e sul giro di denaro arrivato nelle ni che hanno reso rovente il Consiglio Comunale dedicato alla casse comunali, dal conferimento dell’immondizia proveniente questione, mettendo in discussione con Francesco Gagliardi dall’Umbria e da fuori regione, con il relativo utilizzo di quei (centrodestra) perfino la legittimità della seduta per un tarfondi incassati. Il Movimento 5 Stelle fa sapere che a Colognola divo deposito degli atti come ha ammesso anche il segretario il muretto di contenimento non regge e che ci sono problemi generale Ernesto Barocci mentre ha deciso di tirare dritto il legati alle acque in superificie e sotterranee certificati dall’Arpresidente del consiglio comunale, Giuseppe Biancarelli, fipa. nito nella bufera e tacciato per uomo di parte.

ASFALTI NEL CENTRO STORICO, DISCUSSIONE INFINITA

Aspettando l’Oro di Gubbio, per ora si conosce soprattutto l’Oro... Nero di Gubbio, con riferimento al catrame utilizzato per asfaltare le vie più belle del centro storico. L’ultimo in ordine di tempo è l’intervento che ha riguardato il secondo bughetto (che da anni necessitava di un intervento, dato che il precente manto d’asfalto era fortemente deteriorato) che ha contribuito

Nuovo asfalto sul secondo bughetto

a riaccendere i riflettori su un tema del quale si continua a dibattere tra progetti, prospettive, operazioni di recupero e rilancio. Qualcuno nel vedere i mezzi in azione ha riproposto il solito tema della politica specializzata nelle “toppe”, specie quando si avvicina la festa dei Ceri. Chissà cosa ne pensa il famoso architetto milanese Leopoldo Freyrie...

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NUOVO VESCOVO, CORSA A OSTACOLI

LA NOMINA SI FA ATTENDERE, MENTRE A FIDENZA L’AVVICENDAMENTO È AVVENUTO IN DUE MESI. CLAMOROSA INDISCREZIONE DAGLI AMBIENTI ECCLESIASTICI: ANCHE PADRE FERDINANDO CAMPANA AVREBBE FATTO UN PASSO INDIETRO. MONSIGNOR CECCOBELLI SI DICE TRANQUILLO di MASSIMO BOCCUCCI La nomina del nuovo vescovo si fa attendere e si guarda con particolare attenzione e attesa alle procedure per l’individuazione, con indiscrezioni da ambienti ecclesiastici su presunte rinunce da parte di candidati. L’ultimo della serie sarebbe il 60enne Padre Ferdinando Campana, ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche, che veniva dato per certo dopo le candidature sfumate di Stefano Brizi vicario a Pesaro e Paolo Giulietti vescovo ausiliario a Perugia. Il francescano avrebbe invece frenato lasciando la Nunziatura Apostolica con la pratica in sospeso per la successione di Mario Ceccobelli, che è dimissionario dal 14 agosto scorso quando ha compiuto 75 anni. Ci sarebbero nell’antica diocesi eugubina delle questioni di varia natura che avrebbero l’effetto di frenare l’investitura del nuovo presule. Il vescovo Ceccobelli ha parlato ripetutamente della sua successione, non indicando espressamente i termini ma lasciando intendere tempi brevi e dicendosi comunque tranquillo sull’iter per l’avvicendamento. Al momento lui resta nell’incarico con le dimissioni non accettate, sebbene a distanza di oltre 8 mesi non abbia ricevuto una comu-

nicazione ufficiale di proroga, com’è stato invece a Perugia per il cardinale Gualtiero Bassetti che ha compiuto 75 anni lo scorso 7 aprile, e soprattutto come successe quando l’8 febbraio 2003 Pietro Bottaccioli raggiunse l’età del pensionamento restando fino alla nomina di Ceccobelli ufficializzata il 23 dicembre 2004. CASO FIDENZA Il silenzio su qualunque decisione, la nomina o la proroga per lettera, viene interpretato in certi ambienti come la conferma di problematiche aperte per l’individuazione del nuovo vescovo, con le candidature più attenzionate di Brizi e del cagliese don Marco Presciutti rimaste senza un seguito. Dal Vaticano si muovono con una certa logica se è vero che per esempio a Fidenza, in provincia di Parma (conta circa 70 mila abitanti), il successore di Carlo Mazza, che ha compiuto 75 anni lo scorso 17 gennaio, ha visto nominato già il 17 marzo il successore Ovidio Vezzoli, 61 anni, arrivato dalla diocesi di Brescia e docente di liturgia presso l’istituto superiore di scienze religiose promosso dall’università Cattolica di Milano. Per Gubbio invece ci sono soltanto le più disparate indiscrezioni.

PROSEGUONO I PELLEGRINAGGI A SAN GIROLAMO

S’è rinnovata come ogni anno la tappa del pellegrinaggio mariano al Monastero di San Girolamo dedicata ai protagonisti dell’edizione corrente della Festa dei Ceri. Sabato 6 maggio capitani e capodieci sono saliti lungo i tornanti che da San Marziale portamo all’eremo dove mons. Cecco-

belli ha poi presieduto la cerimonia eucaristica. I pellegrinaggi a San Girolamo proseguiranno tutti i sabati del mese di maggio (ore 7,30, a seguire la messa) per concludersi mercoledì 31 con l’ultima ascesa dalle 20,30 a conclusione del mese mariano, con la recita del rosario e la funzione finale.

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L’Augurio a tutti di una Buona Festa dei Ceri

IL CASO

POLITICI NEGLI UFFICI COMUNALI I DIPENDENTI SI LAMENTANO ESPONENTI DELLA MAGGIORANZA PASSANO ORE E ORE A PALAZZO PRETORIO E NELLE SEDI DISTACCATE PARLANDO CONTINUAMENTE CON DIRIGENTI E FUNZIONARI. SCATTANO LE SEGNALAZIONI

Cosa ci fanno, per ore e ore, i politici negli uffici di dirigenti e funzionari del Comune? Sono gli stessi dipendenti a far notare la cosa, che definiscono senza mezzi termini un’anomalia. Ci sono esponenti della maggioranza, che ricoprono ruoli anche di primo piano o sono coL’ingresso di Palazzo Pretorio munque strettamente collegati, che passano intere giornate, o si fanno vedere di tanto in tanto, negli uffici comunali dove chiedono e consultano di tutto di più. La situazione è abbastanza singolare, tanto che qualche dipendente esterna disagio e rivela di aver “segnalato” la faccenda che alimenta analisi e discussioni di ogni genere. In generale, la correlazione insistita tra i politici e la pubblica amministrazione aumenta il rischio di pressioni, commistioni e manovre. Ne sa qualcosa Gubbio per le note vicende sfociate nella cronaca giudiziaria. L’invadenza della politica è talvolta senza freni né limiti, nonostante il Decreto Legislativo del 3 febbraio 1993 numero 29, conosciuto come Legge Bassanini, avesse tentato di scavare finalmente un solco tra l’indirizzo politico-partitico e l’amministrazione pubblica. È mancata, e manca ancora, una definitiva applicazione tanto che assistiamo, anche a Gubbio, a una costante sovrapposizioni di compiti e responsabilità perché - ecco la vera anomalia delle discutibili normative italiane - una sostanziosa parte dello stipendio di dirigenti e

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di MASSIMO BOCCUCCI funzionari è determinato dallo stesso potere politico che dunque controlla e può condizionare. A Gubbio si è assistito ad atti assunti da dirigenti, con procedure del tutto espletate, e poi misteriosamente bloccati per l’ingerenza della politica. Questa storia della presenza costante dei politici negli uffici comunali potrebbe avere dei risvolti e un seguito tutto da verificare.

IN ARRIVO NUOVI PARCHEGGI A PAGAMENTO

Aumentano le strisce blu perché dai parcheggi a pagamento il Comune conta di ricavare quanti più soldi da destinare soprattutto al risanamento dell’indebitata Gubbio Cultura e Multiservizi Srl di cui è unico proprietario e che gestisce i parchimetri. Vengono incrementati gli spazi regolati dal parchimetro secondo un programma deciso dalla Giunta Stirati, come sta succedendo in piazza Quaranta Martiri verso l’impianto semaforico, quindi al piano superiore all’aperto del parcheggio della funivia e a breve anche lungo via del Teatro Romano. Si sta aprendo la delicata questione dell’armonizzazione tra gli spazi a pagamento, quelli riservati agli autorizzati del centro storico e quelli liberi regolati o meno da disco orario. Ci sono norme che fanno riferimento a una proporzione tra numeri e percentuali dei posti auto per garantire il diritto ai residenti di non piegarsi completamente alle manovre di un Comune per fare continuamente cassa, contribuendo all’aumento della tassazione anche in forma indiretta come questa. C’è chi intende operare una ricognizione e si appresta a richiedere al Comune la mappatura completa dei parcheggi a pagamento e non, per valutare un esposto e aprire eventualmente un contenzioso nella convinzione che non si possano equiparare i parcheggi nel centro cittadino, all’interno e a stretto ridosso delle mura urbiche, con quelli di centri commerciali e aree largamente periferiche. Si pone poi un altro problema come l’anomalia dei parcheggi nel centro storico che risultano, soprattutto nei quartieri di San Pietro e San Martino, praticamente attaccati ai muri delle abitazioni quando per legge dovrebbero essere distanziati di almeno un metro per consentire il passaggio dei pedoni. La riattivazione dei parchimetri a Sant’Agostino nel piazzale della funivia ha suscitato le proteste degli abitanti della zona, commercianti, albergatori e ristoratori che, anche sui social, lanciano accuse sulle continue iniziative dell’amministrazione comunale finalizzate a incassare denaro. I residenti si lamentano per i disagi e le ricadute sui conti familiari, mentre gli operatori economici evidenziano una penalizzazione a livello turistico. Il sindaco Filippo Mario Stirati evidenzia come tra San Pietro, nel livello -2 del parcheggio multipiano, e Sant’Agostino in via del Cavarello vi siano oltre duecento posti auto gratuiti. M.Boc.

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

IDEE E PROPOSTE PER L’AREA INTERNA

LETTERE IN REDAZIONE

L’INGEGNERE MAURO PANICO HA TRASMESSO AI SINDACI DEL TERRITORIO UN DOCUMENTO ARTICOLATO PER FAVORIRE PROGETTUALITÀ E PERCORSI FINALIZZATI ALLO SVILUPPO. DAI COMUNI PER ORA NESSUNA RISPOSTA

Ho inviato, lo scorso 2 marzo, una Pec con diverse proposte ai sindaci di tutti i Comuni dell’Area Interna Nord Est (Gubbio, Gualdo Tadino, Montone, Pietralunga, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico, Nocera Umbra), come punto di partenza per un dialogo costruttivo da integrare. A oggi nessuno ha avuto interesse e volontà di rispondere. Considero questo comportamento grave e deludente, soprattutto pensando alla disponibilità di circa 10,5 milioni di euro per lo sviluppo di questo territorio con interventi strategici e non attraverso delle azioni ordinarie che possono fare benissimo ricorso ad altre misure. Sicuramente le proposte avanzate dai Comuni sono meritevoli ma, non essendomi stata data la possibilità di un confronto, non le conosco, come immagino la maggior parte dei cittadini. Le linee guida delle Aree Interne prevedono una partecipazione quanto più allargata e condivisa con tutti i soggetti del territorio, che per quanto mi riguarda non c’è stata. In estrema sintesi, ci sono molti programmi europei che pur mettendo a disposizione tanti soldi a fondo perduto per progetti innovativi, purtroppo non vengono utilizzati. Da qui l’idea di individuare un gruppo di persone tra dipendenti pubblici e soggetti privati che quotidianamente colgano le opportunità per tutta l’Area Interna Nord Est e che finora sono state perse. Dovranno studiare e selezionare, tra i tanti bandi presenti nei programmi europei, quelli in cui coinvolgere le aziende già presenti nel territorio, quelle che potranno nascere e quelle che vorranno insediarsi qui. Dovranno aiutare le imprese a presentare le domande, a trovare i partners europei (e non solo) che potranno essere necessari per realizzare i progetti, a selezio-

L’ingegnere Mauro Panico risiede a Scheggia ed è operativo a livello internazionale come libero professionista consulente industriale. È ingegnere chimico con specializzazione in processi e in biotecnologie, dottorato di ricerca nei settori dei processi di ossidazione avanzata per il trattamento delle acque e master di secondo livello nella gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti contaminati. È stato responsabile di laboratorio chimi-

nare le tecnologie e le metodologie innovative da utilizzare, e infine a promuovere e divulgare i risultati degli stessi progetti. Fin qui la strategia generale. Ho poi introdotto alcune azioni innovative e specifiche che considero strategiche: realizzare un supporto per le startups del territorio, cioè per le nuove imprese innovative sia pronte a partire e sia in fase di sviluppo delle proprie idee imprenditoriali, con degli aspetti unici rispetto al panorama internazionale; realizzare un progetto di riciclo totale di alcuni specifici rifiuti per ridurre i costi ai cittadini e per creare un servizio pubblico con mezzi elettrici o comunque ecosostenibili; realizzare un involucro innovativo per le bottiglie dell’acqua (avendo diverse aziende del settore nel territorio) usando bioplastiche-biopolimeri in modo da avere un prodotto di altissima qualità ambientale e un’eccellenza produttiva locale; realizzare sinergie tra varie fonti rinnovabili che raramente vengono fatte, in modo da garantire reddito alle imprese e servizi di qualità ai cittadini, con beneficio di tutti. Non dimentichiamo che quanto descritto avrà anche delle fortissime ricadute di promozione e dunque turistiche per tutto il territorio, con vantaggi per gli operatori delle attività ricettive, dei servizi e di quelle commerciali. Considero i temi proposti la punta dell’iceberg, sia per quanto di buono si può fare collaborando e impegnandosi insieme e sia per le prossime cose da fare qualora chi di dovere continui a restare in silenzio, ignorando o peggio rifiutando la disponibilità a collaborare su argomenti che chiunque potrà riconoscere utili per il sostegno e lo sviluppo del nostro territorio. ING. MAURO PANICO

co all’azienda Icat e all’Università di Bologna, di processo per la progettazione degli impianti del settore ambientale presso Cooprogetti, manager per lo sviluppo di Nomisma, direttore tecnico per un impianto di trattamento dei rifiuti elettronici (Raeegest), tecnico responsabile per lo sviluppo di progetti europei di Nomisma, Gruppo del Barba e altre aziende estere con sede a Bruxelles, a Londra e Lussemburgo.

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I PASTORI VOGLIONO LA CHIESA POVERA, I FEDELI LI ACCONTENTANO

C’è grande preoccupazione in Vaticano per il calo vertiginoso di firme per la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica. Si tratta di una tendenza costante degli ultimi anni, ma l’allarme dei vertici della C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) è davvero al massimo grado perché nel 2017 il calo di introiti rischia di essere devastante. Alcune stime parlano di 150 milioni di euro in meno. E visto che il tema “denaro” è uno dei pochi valori non negoziabili che, nonostante le aperture e i cambi di rotta della neochiesa bergogliana, resta sempre prioritario per cardinali e vescovi, ecco che negli ultimi mesi molte voci autorevoli hanno cercato di correre ai ripari. “Negli ultimi dieci anni - ha dichiarato don Ivan Maffeis, portavoce della Cei - mai la Chiesa ha toccato livelli di così bassa credibilità e proprio per la cattiva gestione del denaro”. E anche mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina ed ex assistente spirituale di Azione Cattolica, si è espresso con parole forti: “L’erosione è cominciata da un po’ di anni e la prima ragione di questo fenomeno è dovuta alla non chiarezza di dove vanno questi fondi. Se fossimo più trasparenti ci sarebbe maggiore fiducia, è chiaro. E ci vuole più controllo”. Anche per quanto concerne le libere offerte dei

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fedeli per il sostentamento del clero il calo è vertiginoso. Nella diocesi di Gubbio, per esempio, gli ultimi dati disponibili pubblicati su “Camminiamo” (il foglio di collegamento ufficiale della diocesi) parlano di un drastico calo del 21% tra l’anno 2014 e il 2015. Tra le ragioni individuate, compare la “poca trasparenza nel fare promozione nelle Parrocchie”. In realtà, al di là della trasparenza, quello che nessuno sembra voler prendere seriamente in considerazione è il senso di smarrimento e delusione che pervade ormai il mondo cattolico. Molti fedeli si chiedono perplessi che senso abbia continuare a finanziare, con il proprio 8 per mille, una chiesa che sembra aver abbandonato la sua missione di essere annunciatrice della Verità che salva per abbracciare, al contrario, posizioni decisamente più comode e politicamente corrette. Cosa pensare, per esempio, della ossessiva campagna a favore dei migranti che, come un mantra, viene ripetuta da ogni pulpito un giorno sì e l’altro pure? I fedeli si chiedono come mai, ad esempio, lo stato del Vaticano, che è notoriamente uno dei più rigidi al mondo verso chi non ha un permesso di soggiorno, non comincia a dare l’esempio accogliendo qualche profugo stabilmente, invece di limitarsi ai soliti spot pubblicitari di qualche pranzo offerto, magari in chiesa, in qualche ricorrenza speciale. Molti si domandano, inoltre, a quale utilizzo vengono destinate le centinaia di strutture che, anche a Gubbio, alcuni conventi di ordini religiosi possiedono, senza che mai venga aperta gratuitamente una sola camera a qualche bisognoso. I più accorti, inoltre, avvertono con disagio il tradimento del vangelo e della dottrina cattolica, che non insegnano certo l’accoglienza a ogni costo, come vorrebbe il nuovo vangelo della neochiesa bergogliana, ma, più realisticamente, il dovere per il cristiano di creare le condizioni affinché le persone non emigrino dai propri paesi. Cosa dire inoltre delle ossessive prediche pauperistiche che, dal Papa alla stragrande maggioranza dei parroci, vengono propinate ogni giorno alle povere orecchie dei fedeli? Dopo certi pistolotti, molti si sentono messi sotto accusa, quasi che l’onesto lavoro e il relativo guadagno siano incompatibili con il vangelo. Ma allora perché dare soldi a una Chiesa che, contro il vangelo, ritiene la povertà un bene, invece che una disgrazia? Una chiesa che ha smarrito il senso dell’autentica povertà evangelica, che nulla ha a che fare con la trasandatezza, come può poi avere il coraggio di chiedere l’8 per mille di quei redditi che continuamente demonizza? Si predica, mistificando il vangelo, una Chiesa povera? E allora si abbia il coraggio di rinunciare ai contributi economici. Nella neochiesa di oggi va tanto di moda l’ecumenismo, declinato in tutte le varianti possibili. Ci si è addirittura inventati un ecumenismo “del sangue”, alludendo al fatto che il martirio per Cristo accumuna fedeli di ogni confessione cristiana. Bene, forse i fedeli oggi si stanno orientando verso un ecumenismo “dei soldi”, così che magari il calo dell’8 per mille per la Chiesa cattolica sarà compensato dall’aumento per valdesi, protestanti, ortodossi e compagnia bella. Saranno contenti i paladini della Chiesa povera ed ecumenica.

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Magi confermato, ma se parte spuntano Galderisi e Torrente

DOPO UN BIENNIO DI GRANDI SODDISFAZIONI, L’ALLENATORE PESARESE TRATTA PER ALLUNGARE IL CONTRATTO FINO AL 2019. C’È CHI, COME IL PIACENZA, PENSA A LUI. NOTARI E PANNACCI SPERANO DI ANDARE AVANTI COSÌ. PLAY-OFF CON LA SAMB

Ci sono tutte le condizioni perché Giuseppe Magi possa proseguire lo straordinario lavoro cominciato quando arrivò due stagioni fa, tra mille incognite dopo la retrocessione in Serie D, riportando subito il Gubbio nei professionisti. Quell’impronta particolarmente positiva si è rivista in questa stagione con la squadra piena di esordienti nella categoria (compreso il mister) e capace di qualificarsi ai playoff suscitando consensi, fino a rappresentare una rivelazione del girone più affascinante e difficile da un po’ di tempo a questa parte. Diciamo che al 60% sarà ancora lui l’allenatore del Gubbio: lo vogliono il presidente Sauro Notari e il presidente Giuseppe Pannacci al punto da avergli già proposto un prolungamento del contratto, in scadenza nel 2018, fino al giugno 2019. SUMMIT A QUATTRO Ne stanno parlando Notari, Pannacci e Magi: si può fare. Se ne parla nei summit a quattro, presente anche il team manager Luciano Ramacci, in cui vengono approfonditi degli aspetti programmatici e di prospettiva cercando di gettare le basi. La blindatura del tecnico pesarese dovrà essere semmai in tempi brevi perché il suo nome sta circolando: Magi è sotto i riflettori ed è attenzionato da più parti. A lui sta facendo un pensierino il Piacenza, da due stagioni guidato

di MASSIMO BOCCUCCI

da Arnaldo Franzini (stava alla Pro Piacenza penalizzata due anni fa quando il Gubbio retrocesse ai playout e lui si salvò contro il Forlì). E di Beppe Magi Magi in giro si parla parecchio. DUE ALTERNATIVE Qualora dovesse andare via, Notari e Pannacci hanno già in testa due alternative: il sogno è Vincenzo Torrente (51 anni), rientrato in pista al Vicenza che lotta per salvarsi dopo l’esperienza la stagione scorsa alla Salernitana in Serie B fino a febbraio 2016, mentre più realistica al momento la candidatura di Giuseppe Galdersi (54), esonerato a fine marzo dalla Lucchese nel girone A della Lega Pro. Si legano a entrambi due periodi positivi della storia rossoblù: indimenticabile la doppia promozione di Torrente e nel caso di “Nanu” i playoff in C2 conquistati in rimonta nel 2003-04 subentrando a Ruggero Cannito a due mesi dalla fine con Giovanni Urbani presidente e Claudio Crespini direttore sportivo. PLAY-OFF Grazie al 3-2 sul Modena nell’ultima giornata della stagione regolare il Gubbio s’è garantito il sesto posto finale e potrà affrontare in casa la sfida secca con la Sambenedettese, godendo di due risultati su tre al 90’. Chi passa trova il Lecce.

GIAMMA, GRILLI E BELLUCCI NELLA CREMONESE DA B

Sei anni dopo la promozione ottenuta a Gubbio, Stefano Giammarioli ha concesso il bis: la Cremonese che lui stesso ha costruito e affidato ad Attilio Tesser, al termine di una straordinaria rimonta, ha conquistato la promozione in Serie B a spese dell’Alessandria, cavalcata coronata dalla valanga di emozioni che si sono susseguiti nel match decisivo

con il Racing Roma, vinto 3-2 in rimonta. Con Giammarioli a Cremona fanno festa anche Massimiliano Grilli (addetto agli arbitri) e Matteo Bellucci, portiere classe 1997 che è stato sempre in prima squadra andando in panchina per tutta la stagione. Nelle file grigiorosse milita anche l’ex difensore rossoblù Ivan Marconi, fedelissimo del Giamma.

EXPLOIT L’attaccante del Carbonesca ha siglato 28 reti in 24 gare: è il secondo più prolifico di tutta la regione

TOTERI È DAVVERO UN BOMBER DI RAZZA

la classifica dei marcatori. Ma è l’obiettivo raggiunto Un’annata così è di quelle che lasciano il segno. Per dalla squadra ad aver reso straordinaria questa annaGiacomo Toteri, ma un po’ per tutto il Carbonesca ta”. Toteri, che aveva già siglato 17 reti nel passato che nel prossimo fine settimana proverà a dare la torneo, è esploso letteralmente trascinando il Carboscalata alla Prima Categoria affrontando il Promano nesca al terzo posto finale e ingaggiando un duello a nella finale play-off del girone A di Seconda dopo aver distanza per il trono di massimo cannoniere umbro superato il Real Padule in una sfida densa di significati con l’attaccante del Papigno Alessandro Bruschi (gilo scorso 6 maggio. Trascinata dai gol del suo bomber Paciotti con Toteri rone D) che ha chiuso la stagione a 29 centri. “I nuprincipe, cannoniere da 27 reti in 23 gare disputate meri però rimangono eccezionali e posso solo dire grazie a tutta (media di 1,17 gol a partita) e terminale offensivo di un collettivo la società e alla squadra che ha saputo mettermi nelle condizioni che ha saputo esaltarsi sotto la guida di Massimiliano Lazzoni. di rendere sempre al massimo”. E la Toteri-mania è scoppiata “La verità è che siamo un gran bel gruppo dove tutti riescono anche sui social, tanto che su Facebook c’è una pagina dedicaa sacrificarsi per i compagni”, spiega Giacomo. Cui non manca ta proprio all’attaccante denominata “Giacomo Toteri Bomber certo l’umiltà per riconoscere i meriti di un’organizzazione che di Razza”: “Diciamo che ho tanti amici ai quali evidentemente ha saputo esaltare le proprie caratteristiche. Al resto ha pensato serve qualcosa da fare durante la giornata… è iniziato tutto per il bomber, capace di firmare il 56% del totale stagionale di gol gioco, ora mi dicono che sono più di 200 le persone che seguono (27 su 48), aggiungendone poi uno (quindi fanno 28) nella semila pagina… non mi aspettavo tutto questo seguito, ma ripeto, il finale play-off contro il Real Padule, vinta per 3-1 sabato scorso. merito va esteso a tutti i miei compagni”. Pronti a salire a Pro“Però non si vince e non si segna da soli. Ci sono tanti rigori, ci mano e tentare l’ultima grande impresa della stagione. Con un sono state soprattutto all’inizio tante triplette (due, e pure una Toteri così, nulla è impossibile… R.Bar. quaterna) che mi hanno permesso di andare subito in fuga nel-

ANNIVERSARIO DI NOZZE

ADOLFO ED ELVIRA 69 ANNI INSIEME

È un traguardo davvero ragguardevole quello raggiunto nelle scorse settimane da Adolfo Anemone e Elvira Giretti: hanno festeggiato 69 anni di matrimonio, e per l’occasione grande è stata la festa con familiari e amici. Un augurio speciale è stato rivolto alla coppia dai figli, dai nipoti e dai pronipoti, che possono beneficiare di un esempio di longevità unico nel suo genere.

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Cedesi quota societaria per attività ben avviata nella ristorazione a Gubbio. Info: 349.8482965 Cedesi attività di Edicola in zona San Pietro, comprensiva del chiosco. Ben avviata, con tutte le licenze in regola, clientela fidelizzata e in ottima posizione. Info: 331.1943862 Cedesi attività di bar ben avviata con clientela e attrezzature, cucina e possibilità di trasformarlo in vineria, stuzzicheria, spaghetteria. In pieno centro storico di Gubbio. Ottimo investimento euro 15.000 vero affare. Vendo per motivi familiari. Info: 340.8046497 Vendesi o affittasi locale artigianale di 80mq presso C.C. “Contessa” a Gubbio. Info: 380.1461370

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TORNEO GIOVANILE

IN PIAZZETTA, IL CALCIO È TORNATO A CASA

Un successo annunciato, perché riportare il calcio nel proprio alveo prediletto, cioè le piazze e le vie del centro storico, ha prodotto immediatamente quella scintilla che ha riacceso passione, entusiasmo e un po’ di sana nostalgia. Si sono divertiti i tanti ragazzi classe 2008 e 2009 che lo scorso 1° maggio hanno preso parte al torneo di calcio a cinque denominato “In Piazzetta”, organizzato dal settore giovanile dell’ASD Fontanelle Branca. Piazza Bosone, Piazza Oderisi e Piazza San Pietro si sono riempite di giovani calciatori che si sono divertiti e hanno fatto divertire, coinvolgendo tanti passanti e le rispettive famiglie.

MUSICA E ASSOCIAZIONISMO

PREPARATIVI PER I 25 ANNI DELLA BANDA DI MADONNA DEL PONTE

La magia delle note racchiuse in uno spazio unico e al tempo stesso intimo e personale. Ciò che ha permesso alla Banda Musicale di Madonna del Ponte di omaggiare per il secondo anno di fila l’indimenticato Roberto Minelli, musicista che proprio nelle file della banda della sua parrocchia mosse i primi passi. A quasi tre anni dalla scomparsa, il ricordo è stato ancora una volta sentito e commosso. C’era anche il maestro Fulvio Falleri nella Chiesa di Santa Maria del Corso nel tradizionale concerto pasquale nel quale si è esibito per la prima volta assieme al figlio Tommaso. Il maestro ha suonato col sax che fu di Roberto, strumento costruito passo dopo passo proprio durante le tante lezioni tenute al conservatorio. Tommaso si è esibito col basso in un duetto davvero inedito e che ha riscosso un grande successo. La banda si è esibita nella seconda parte del concerto presentando al solito nuovi musicisti (la scuola tenuta dai musicisti più esperti della banda continua a sfornare giovani talenti) e procedendo poi alla consegna della seconda borsa di studio intitolata alla memoria di Roberto Minelli, che la presidentessa Giovanna Pilotto ha consegnato a Leonardo Bellucci. L’attività 2017 proseguirà ora con l’organizzazione di due eventi estivi di notevole rilevanza: il 1° luglio è in programma la serata celebrativa per i 25 di vita della Banda Musicale di Madonna del Ponte, che venne ricostituita nel 1992 dall’allora parroco don Franco Canichella (esistono documenti che ne attestano l’esistenza già negli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale), nella quale torneranno ad esibirsi tantissimi musicisti che negli anni hanno fatto parte della banda. Poi il 27 agosto l’appuntamento è per la 15esima edizione di Sbandiamo.

FARMACIE

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Il prossimo numero sarà in distribuzione da

VENERDÌ 26 MAGGIO 2017

LA BACHECA DI Gli annunci e le segnalazioni dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

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