GUBBIO quindicinale d’informazione Giovedì 8 Febbraio 2018 Anno VI Numero 85
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IL FANTASMA DELL’OPERA
IL PUC DI SAN PIETRO CON IL PARCHEGGIO MULTIPIANO DI VIA FONTE AVELLANA DOVEVA ESSERE COMPLETATO ENTRO IL 2017, SECONDO QUANTO STABILITO NEL 2013 DALL’ALLORA COMMISSARIO MARIA LUISA D’ALESSANDRO. L’OPERAZIONE PUBBLICA È INVECE UN FALLIMENTO DELLA POLITICA CON UN ECOMOSTRO INCOMPIUTO TRA I COSTI RADDOPPIATI FINO A 12 MILIONI DI EURO E IL LIVELLO -2 SOPRAFFATTO DA INCURIA, MUFFA E ATTI VANDALICI
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COPERTINA
Parcheggio emblema di un fallimento politico
IL PUC DI SAN PIETRO ANCORA INCOMPIUTO NONOSTANTE LA ROAD MAP TRACCIATA NEL 2013 DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE, MARIA LUISA D’ALESSANDRO. APPALTO AVVIATO NEL 2007 CON GORACCI SINDACO, COSTI RADDOPPIATI FINO A 12 MILIONI, ECOMOSTRO CONTESTATO DA TUTTI E CON IL LIVELLO -2 GIÀ SOPRAFFATTO DAL DEGRADO. STIRATI PUNTA A RECUPERARE LA PALESTRA di MASSIMO BOCCUCCI
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L’ecomostro di San Pietro è là, sotto gli qualificazione della palestra è finalizzata a occhi di tutti, senza una prospettiva certa. farne uno spazio di incontro e di eventi per Il parcheggio multipiano, avviato nel 2007 la collettività, in tandem con la dirimpetcon Goracci sindaco, è un’operazione politaia biblioteca Sperelliana e la sala dell’ex tica tra le più fallimentari della storia eugurefettorio del complesso di San Pietro. bina con i costi quasi raddoppiati, arrivati ALTRI SOLDI PUBBLICI Il finanziamenfino a 12 milioni compresa la buonuscita to nello specifico per la palestra è di circa ai privati di 1,2 milioni. È un vergognoso 300mila euro, e rientra tra le maggiori riscempio urbanistico finito sotto inchiesta strutturazioni finanziate dal Gal sul territodella magistratura per l’iter e la realizzario per un oltre due milioni di euro. Entro L’ingresso del parcheggio multipiano zione dell’appalto, tra i timori per i parail prossimo 28 febbraio è annunciata la metri economici irrealistici fin dall’inizio e le regole del gioco presentazione del progetto esecutivo, per poi far partire il bancambiate in corso d’opera. Dal dicembre 2016 è aperto il livello do e affidare i lavori. Gli spazi interni della struttura, da anni -2 del parcheggio multipiano di via Fonte Avellana ed è già sodismessa e in stato di completo abbandono, troveranno una praffatto dal degrado, in preda ad allagamenti, muffa e atti vannuova suddivisione per garantire un’articolazione polivalente. dalici. Il resto è una massa informe di cemento esteticamente Verrà rivisto anche lo spazio esterno dove l’impresa locale Vainguardabile e per nulla funzionale, con la facciata davanti il gnarelli Srl con il geometra Giancarlo Brugnoni aveva predicomplesso monumentale di San Pietro che è un pugno in ocsposto un’area verde ben curata e poi totalmente abbandonata chio, tanto è brutta e avulsa dal contesto. dal Comune che non si è mai preoccupato della benché minima ROAD MAP SALTATA Maria Luisa D’Alessandro, commissamanutenzione. rio straordinario del Comune per un anno dal 2013, attuale preVIA LA BARRIERA Viene ritenuto un passo primario la riafetto a Fermo, aveva stilato un road map per completare l’opepertura dell’accesso frontale alla struttura, così da rimuovere ra entro il 2017. Ma la faccenda si è rivelata intricatissima, con la barriera che attualmente separa l’ex palestra dal resto, speil primo atto del sindaco Filippo Mario Stirati di dare seguito cie in funzione del completamento del parcheggio interno, sul al lodo arbitrale che ha portato 1,5 milioni di euro nelle casse quale la Giunta Stirati sta valutando la possibilità di emettere dei privati che hanno abbandonato il campo riconsegnando la un bando a evidenza pubblica per assegnare il resto dei box a proprietà al Comune. Oggi Stirati riparte dalla vecchia palestra, privati, così da racimolare altri soldi di cui il Comune, divoramediante un’altra operazione progettuale anticipata e sosteto dai debiti, non dispone. Stirati intende completare l’opera nuta dal Gal (Gruppo di azione locale Alta Umbria), denomiquanto prima, con la consapevolezza che l’impatto dell’econonata “Riqualificazione funzionale della palestra di San Pietro mostro continua a suscitare critiche ed è diventato l’emblema attraverso la realizzazione di uno spazio polifunzionale”. La ridella peggior politica.
ARTE
A luglio la città ospiterà un’esposizione con le opere dei maestri del grande pittore
GUBBIO CAPITALE DELLA CULTURA: UNA MOSTRA CON LA SCUOLA DI GIOTTO
La lunga scia che le festività natalizie si sono portate dietro, con dati turistici tornati a livelli superiori rispetto ai periodi preterremoto e una rinnovata fiducia che è sembrata ripercuotersi a cascata un po’ in tutta la città, potrebbe trarre ulteriore linfa da uno degli eventi più attesi del cartellone artistico regionale. A partire dal mese di luglio Gubbio diventerà uno dei centri di maggiori richiamo nazionale grazie alla mostra intitolata “Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi”, una delle più grandi mai realizzate nel territorio comunale, paragonabile per la straordinaria varietà di opere in esposizione a quelle che nei decenni scorsi diedero grosso risalto a livello internazionale (si ricordi, su tutte, la mostra sulla maiolica di Mastro Giorgio della fine degli anni ’90). Un evento più unico che raro che lega la città a un preciso periodo storico (a cavallo tra la fine del 1200 e la seconda metà del 1300) e che giocoforza finisce per esaltare una fase del Medioevo che vide la comunità eugubina tra le più attive in ambito artistico e non solo. Logica allora la conclusione della mostra nei giorni in cui si celebrerà l’edizione 2018 del Festival del Medioevo, in programma dal 4 a 7 ottobre 2018 (ma non è escluso che venga prorogata almeno fino al successivo ponte di Ognissanti). ESPOSIZIONE UNICA A Gubbio sono attese opere da importanti musei nazionali, alcune delle quali concesse eccezionalmente. Tra queste vale la pena ricordare la “Maestà di Cortona” di Pietro Lorenzetti, datata intorno al 1315 e raramente esposta fuori dal Museo Diocesano della città toscana, ma anche e soprattutto il trittico del cosiddetto “Maestro Espressionista” del monastero di Santa Chiara di Assisi, artista della scuola di Giotto la cui opera è considerata una delle più importanti del primo Trecento e al tempo stesso tra le più difficili da ammirare (si tratta in pratica di una prima assoluta fuori dagli spazi del monastero assisiate). Per più di due anni l’ufficio Servizio Cultura del Comune di Gubbio ha lavorato con pazienza e grande determinazione per riuscire ad allestire una mostra capace di ospitare pezzi rari e di grande valore, tali dunque da richiamare un numero di visitatori assai ampio e su vasta scala. La mostra si comporrà principalmente di pitture su tavola ma non mancheranno alcune sculture, minia-
ture e documenti risalenti all’epoca in cui visse Giotto, alla cui scuola si formarono numerosi artisti che pur senza godere della medesima fama hanno saputo realizzare opere di inestimabile valore. BIGLIETTO UNICO E ART BONUS Assieme al Comune di Gubbio, alla Diocesi eugubina e al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Polo Museale Umbro, la mostra è patrocinata dalla Regione Umbria, che si farà carico di una campagna a livello nazionale valorizzando l’esposizione eugubina assieme a quella che in contemporanea verrà allestita tra Trevi, Montefalco, Spello e Scheggino, sempre legata al medesimo periodo storico ma a un altro contesto geografico, vale a direi agli allievi di Giotto nell’Umbria meridionale. Entrambe rappresentano quanto di meglio l’Umbria potrà offrire in ambito artistico nel corso di tutto il 2018. Grazie alla partnership con “Civita”, uno dei maggiori protagonisti nel panorama italiano per l’allestimento e l’organizzazione di mostre ed eventi espositivi, Gubbio s’è assicurata anche un canale preferenziale tale da consentirle di raggiungere platee quanto più vaste su tutto il territorio nazionale. La mostra avrà un biglietto unico d’ingresso e verrà ospitata in tre sedi: all’interno del Palazzo dei Consoli, presso il Museo Diocesano e nelle stanze di Palazzo Ducale. Una decisione che tiene conto sia della richiesta di spazi espositivi, sia del suo significato simbolico, riunendo quelli che all’epoca erano i centri di potere cittadini in ambito politico e spirituale, salendo fin sulla parte superiore della città. L’obiettivo finale è quello di proporre una mostra “virtuosa”, non fine a se stessa ma capace di mettere al primo posto l’indagine conoscitiva sulla città e sul valore delle opere che possiede. Un’occasione unica anche per poter promuovere il restauro di alcuni pezzi che fanno parte del grande patrimonio locale. Da qui l’invito alla cittadinanza a collaborare attraverso il progetto Art Bonus, che consente a mecenati e benefattori di usufruire di un credito d’imposta del 65% sul contributo versato, oltre alla riconoscenza e alla gratitudine eterna di un’intera comunità. Un altro segnale forte di riscossa per una città capace di ergersi a grande protagonista sulla scena nazionale.
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Anche nel Comune di Gubbio sono molte le opere che attendono un contributo. Scopri come poter partecipare e lasciare una traccia nella storia millenaria della città
PER INFORMAZIONI E CONTATTI È POSSIBILE RIVOLGERSI AL Servizio cultura e sviluppo economico Mail: serviziculturali@comune.gubbio.pg.it Tel.: 075 923 77 04
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ATTUALITÀ
INPS VIA DA SAN MARTINO VUOLE GRATIS I LOCALI COMUNALI LA DIREZIONE REGIONALE DELL’ISTITUTO DI PREVIDENZA NON INTENDE RESTARE A PALAZZO BENVEDUTI PERCHÉ L’IMMOBILE È PRIVATO. TORNA IN BALLO VIA DELLA REPUBBLICA E IL COMUNE CI GUADAGNERÀ
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di MASSIMO BOCCUCCI Sono tornati i timori. E più forti di prima per vizi importanti come le scuole dell’obbligo, il trasloco da San Martino e da via Gabrielli anche se la Giunta Stirati pensa di trasferire dell’Inps, che minaccia di lasciare Gubbio se a palazzo Benveduti l’ufficio di collocamenla Giunta Stirati non gli affiderà in concessioto e altri servizi. Per il Comune la soluzione ne gratuita dei locali di proprietà comunale. dell’Inps di via Repubblica avrebbe un tornaIl sindaco Filippo Mario Stirati aveva assicuconto economico gravitando attorno ai parrato la permanenza il mese scorso al prancheggi a pagamento gestiti dalla indebitata zo sociale della Società Operaia di Mutuo società partecipata Gubbio Cultura e MultiSoccorso, proprietaria di palazzo Benveduti servizi. Si calcola che ogni anno circa 10mila L’attuale sede Inps di Palazzo Benveduti che dal 1993 ospita gli uffici dell’istituto di utenti dall’intero comprensorio eugubinoprevidenza sociale. Ora però la direzione regionale dell’Inps ha gualdese si rivolgono agli uffici dell’Inps. L’abbandono di palazfatto sapere di non poter restare in quel palazzo perché è privazo Benveduti fa temere un altro contraccolpo per la presenza to. Poco importa all’Inps se il Comune è pronto a stipulare una all’interno anche dell’Agenzia delle Entrate che si ritroverebbe convenzione con la Società Operaia, facendosi carico delle specome unico servizio isolato in quel contesto. “Posso assicurare se di affitto nelle formule possibili per scongiurare l’intervento ha detto Stirati il mese scorso - che faremo di tutto per garantire della Corte dei Conti. L’istituto vuole locali pubblici, così torna la permanenza dell’Inps a San Martino e siamo a buon punto. in ballo la soluzione che la Giunta Stirati aveva prospettato nei Aggiungo che ci sarà la possibilità di ubicare nella stessa sede mesi scorsi di concedere a titolo gratuito degli spazi all’interno anche altri uffici pubblici e uffici di altri enti”. La posizione della del palazzo comunale di via della Repubblica dove ci sono gli ufdirezione regionale complica però i piani e torna a sollevare prefici del turismo. occupazioni per le ripercussioni sulle attività commerciali e con un danno economico per la stessa Società Operaia. TORNACONTO ECONOMICO Per il quartiere di San Martino sarebbe un altro duro colpo alla vitalità dopo aver perso già dei ser-
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POLITICA
La galassia comunista torna alla carica
I SIMBOLI E L’EREDITÀ DEL VECCHIO PCI IN 12 SIGLE DIVERSE ANCHE SE RAGGRUPPATE. A GUBBIO PER ORA LA SINISTRA È RAPPRESENTATA DA PD, LIBERI E UGUALI E POTERE AL POPOLO CHE CANDIDA FABIO SEBASTIANI E GAETANO TINTI AL SENATO E MICHELA MONARCHI ALLA CAMERA C’era una volta il Partito Comunista Italiano. A Gubbio governava da solo, talvolta coi socialisti. Poi, il Pci si è trasformato in Pds-Ds-Pd imbarcando socialisti, democristiani e cattocomunisti, mentre alla sua sinistra si è costituita Rifondazione Comunista che sotto il Campanone ha vissuto un decennio d’oro dal 2001 al 2011 con percentuali da record e l’epilogo di un’intera classe politica arrestata e processata per presunti abusi di potere. La galassia comunista si riorganizza e torna alla carica, in Italia (tra i 75 simboli ammessi per le elezioni del 4 marzo) e a Gubbio. Il Pd è la sinistra in salsa mista, con dentro di tutto di più, e Andrea Smacchi leader incontrastato. Liberi e Uguali ha come riferimento Michele Sarli, già assessore ai tempi di Paolo Barboni, che aveva aderito a Mdp di Bersani e D’Alema, e che potrebbe avere come compagno di viaggio il consigliere comunale Pavilio Lupini, già assessore coi sindaci Ubaldo Corazzi e Orfeo Goracci. A proposito di Goracci, si è fatto vivo su Facebook criticando Berlusconi, Renzi, Grasso & C e i 5 Stelle per dirsi “meno distante da Potere al Popolo non tanto per un successo a marzo quanto in prospettiva futura”. TRE CANDIDATI Il rinato Pci è guidato da Fabio Sebastiani, segretario provinciale e reggente locale dopo i trascorsi da segretario del Circolo Lenin di Rifondazione, e ha la sua sede in piazza 40
Martiri dopo i tempi d’oro di largo Domeniconi. Il Pci ha deciso di aderire alla coalizione Potere al Popolo ispirata dall’associazione Je so’ pazzo che partendo da Napoli ha messo insieme anche Rifondazione, Sinistra Anticapitalista e il sindacato Usb. Sebastiani, 49 anni, è candidato di Potere al Popolo nel Collegio uninominale di Perugia del Senato (territorio provinciale esclusa Foligno), mentre al proporzionale del Senato nello stesso collegio c’è il 56enne Gaetano Tinti (Sinistra Anticapitalista) e alla Camera nel Collegio proporzionale Perugia 2 (area Gubbio, Assisi, Città di Castello, Foligno, Gualdo Tadino, Umbertide) c’è la 39enne Michela Monarchi. A Rifondazione resta legata Katia Mariani, già segretario dello stesso partito. Sotto le insegne rosse c’è, inoltre, sulla scena nazionale Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni, che sta con Grasso e la Boldrini. La falce e martello compare nei simboli del Partito Comunista di Marco Rizzo e nel contrassegno “Per una sinistra rivoluzionaria” che ingloba il Partito Comunista dei Lavoratori di Ferrando (a Gubbio ha avuto come riferimento Fabio Vergari oggi ritiratosi). C’è infine Campo Progressista di Giuliano Pisapia, l’ex sindaco di Milano che ha provato invano ad accordarsi con Renzi e i piddini. In questa galassia comunista di 12 sigle sarà contento Emanuele Fiano del Pd che ha passato gli ultimi mesi a dare la caccia ai fascisti. M.Boc.
Menù di Pesce
Menù di Carne
Spiedino di salmone e mango su crema di peperoni rossi e porro
Cuori di croissant ripieni di salsiccia e fonduta
Insalatina di scampi-pompelmi e rucola
Soffiato leggero con crema di castelmagno-porcini e guaniale croccante
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Tortelli ripieni di spigola con salsa di gamberi al vin santo
Tagliatelle con porcini e mirtilli
FIletto di cernia al tartufo con timballo di patate e verdure
Lombatina di maiale al cacao-caffé e pere con timballo di patate e verdure
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Processo Goracci, battaglia sul giudice
ATTUALITÀ
VA SEMPRE PIÙ PER LE LUNGHE IL PROCESSO TRUST SUI PRESUNTI ABUSI DI POTERE DELL’EX SINDACO E ALTRI EX AMMINISTRATORI. PER LA DIFESA È INCOMPATIBILE UN COMPONENTE DEL NUOVO COLLEGIO GIUDICANTE Continuano ad allungarsi i tempi del processo Trust sui presunti abusi di potere dell’ex sindaco Orfeo Goracci, che vede coinvolti in tutto 8 persone tra ex amministratori e politici (Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili, Graziano Cappannelli), dipendenti ed ex dirigenti (Paolo Cristiano, Lucia Cecili, Nadia Ercoli, Umberto Baccarini). Si è insediato il nuovo collegio giudicante al tribunale di Perugia, con Alessandro Pazzaglia presidente al posto di Gaetano Mautone che ha lasciato per trasferimento a Viterbo, e i legali di Goracci, avvocati Franco Libori e Marco Marchetti, hanno subito avanzato un’eccezione con il conseguente ulteriore rinvio dell’udienza. Con Pazzaglia, unico presente anche nel precedente collegio giudicante, ci sono i giudici Matteo Cavedoni e Paolo Sconocchia, ma secondo i difensori di Goracci, la posizione del giudice Sconocchia non è accettabile poiché incompatibile con il ruolo di precedente giudice in una causa di lavoro intentata nei confronti del Comune e di Goracci dalla funzionaria comunale Nadia Minelli, una testimone chiave dell’accusa nel processo
Trust avendo fatto rivelazioni sulle situazioni gestite da Goracci. Sconocchia ha fatto parte del collegio nella fase iniziale della vertenza di lavoro e venne poi sostituito (si arrivò a una transazione economica in favore della Minelli). RIPARTE DA ZERO Il nuovo presidente Pazzaglia ha sospeso l’udienza, il 15 gennaio scorso, rimettendo gli atti al presidente del tribunale di Perugia, Mariella Roberti. Il processo riparte da zero poiché le difese hanno esercitato la possibilità di non tenere conto delle testimonianze fin qui raccolte dal precedente collegio giudicante. Si stanno allungando i tempi a dismisura e incombe la prescrizione, peraltro già scattata in alcuni episodi già in sede di udienza preliminare prima del rinvio a giudizio. I termini sono scaduti anche per altri reati. Gli imputati possono decidere di rinunciare alla prescrizione chiedendo di andare sino in fondo con il giudizio e le relative sentenze. Gli imputati hanno sempre dichiarato la propria innocenza, dicendosi estranei ai fatti contestati e sostenendo di aver agito nel rispetto delle leggi. M.Boc.
CATASTO, MULTATO IL COMUNE: CORTE DEI CONTI IN AGGUATO
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Il Comune di Gubbio è stato multato per 1.570 euro per il mancato aggiornamento catastale di alcuni immobili di proprietà. È stato applicato lo sconto pagando entro il 3 febbraio la somma di 530 euro. Il Comune ha deciso per il pagamento stando a quanto previsto nella determina dirigenziale numero 35 del 15
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“Alla scoperta di Portofino, dell’Abbazia di S. Fruttuoso e dei borghi delle Cinque Terre, per proseguire in Toscana alla volta di Carrara, la città dei marmi, Lucca con la sua pianta e stella e Pisa con la sua torre”
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POLITICA
MARINI FURBACCHIONA, NON PARLA DI GUBBIO
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE NELLE PAGELLE BOCCIA PERUGIA, PROMUOVE I COMUNI AMMINISTRATI DAL PD E SORVOLA SU STIRATI. PROVE D’INTESA CON GIULIETTI Politici sempre furbacchioni. Anche Catiuscia Marini, presidente della Regione, che nel fare le pagelle su come se la passano le amministrazioni comunali dell’Umbria, ha bocciato Perugia (governata dal centrodestra), ha promosso Terni (senza alcun riferimento ad arresti e inchieste naturalmente), Foligno e Città di Castello, mentre non ha speso mezza parola su Gubbio. Chissà se il silenzio sia legato alla situazione “ibrida” di un sindaco che viene dal Pd e potrebbe rientrarci insieme a quanti l’hanno già fatto dopo essere usciti nel 2014 per aderire alla lista civica “Liberi e Democratici”, messa in piedi proprio dai piddini fuoriusciti tra gli stracci che volavano. La Marini tace su Gubbio perché Gubbio da quattro anni è qualcosa di politicamente indefinito, nel solco di una tradizione aperta nel lontano 1993 tra una sinistra che governa e un’altra che fa opposizione, con cambi di casacca e di ruoli per le persone che girano e rigirano (qualcuno in sella da
tempo immemore). Incide pure il fatto che su Gubbio ci si capisce sempre poco e la Marini niente di più logico che preferisca tenersi le mani libere ritrovandosi piddini che entrano ed escono dal partito. ACCORDO CON GIULIETTI In questa fase meglio non parlare - ha calcolato la Marini - e pensare agli accordi per le prossime elezioni politiche di marzo. Il Pd eugubino punta a ricompattare tutti attorno a Renzi e Gentiloni, ma soprattutto attorno al parlamentare umbertidese Giampiero Giulietti, che cerca un po’ di pace (e voti) nell’asse con Gubbio visto il caos nella sua Umbertide dopo il siluro al sindaco Locchi e il commissariamento. Tira di accordo che coinvolgerebbe anche lo stesso Stirati oltre a larga parte di Liberi e Democratici, aspettando le mosse di Scelgo Gubbio (potrebbe non dare indicazione di voto) e Psi (farà quel che dicono Nencini e Rometti).
CIMITERO, IN ALCUNI PUNTI DOMINANO INCURIA E DEGRADO
Versano nel degrado, in pessime condizioni, alcuni punti del cimitero civico in via del Crocefisso. Ci sono zone fatiscenti, in qualche caso prende il sopravvento la muffa, con danni anche alle coperture in vetro. In una situazione specifica c’è chi ha pensato di rimediare mettendoci una toppa. Si tratta in particolare dell’unica ala più moderna del complesso munita di ascensori. Quando piove la situazione peggiora, con la fuoriuscita di acqua sporca tra i disagi dei cittadini che per portare i fiori ai propri cari devono munirsi di ombrelli e incerate. Non ha dato risultati
pratici un incontro con il sindaco Filippo Mario Stirati, così come non ci sono stati interventi dopo varie telefonate intercorse che gli amministratori e i tecnici comunali. C’è chi denuncia il rimpallo delle responsabilità, mentre parti delle strutture vanno in malora lasciate nel più totale abbandono e nell’incuria. Ci sono segnalazioni con toni forti e anche ironici rispetto alle attenzioni del Comune che non interviene. Non si escludono esposti e iniziative per indurre l’Amministrazione Comunale ad assumere iniziative per risolvere le problematiche.
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ATTUALITÀ
MIGRANTI, L’ACCOGLIENZA COSTERÀ ALTRI 2,3 MILIONI
PROROGATO LO SPRAR PER TRE ANNI. IN ATTESA DEL NUOVO BANDO, IL CONTROLLO RESTA IN MANO ALL’ARCI PERUGIA CHE NEL 2017 HA GESTITO IN UMBRIA CIRCA 12 MILIONI. SODDISFAZIONE DALLE STANZE COMUNALI. CRITICO IL CONSIGLIERE GAGLIARDI: “IL SINDACO EVITA DI SCENDERE NEI PARTICOLARI”
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Prorogato per il triennio 20182020 il progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) sull’accoglienza e gestione nel territorio eugubino di 40 immigrati extracomunitari: l’ha deciso la Giunta Stirati che ha adottato una delibera per confermare e prolungare l’operazione per la quale è prevista una spesa di due milioni dal governo e circa 300mila euro dalle casse comunali. Saranno gli uffici dell’ente a predisporre il nuovo bando: non essendo al momento indicato alcun termine, il programma di protezione dei rifugiati è stato lasciato in affidamento all’Arci di Perugia. “In gran silenzio - ha detto il consigliere comunale Francesco Gagliardi del centrodestra - la giunta comunale al gran completo ha deciso di prorogare volontariamente il progetto Sprar forte del positivo impatto che questo strumento di accoglienza ha finora avuto sullo sviluppo del territorio. In attesa che gli uffici comunali predispongano il nuovo bando, c’è la conferma dell’Arci di Perugia, leader in Umbria nel business degli immigrati visto che nel 2017 ha gestito circa 12 milioni di euro sull’intero territorio regionale. Nel 2019 scade il mandato di Stirati ma il sindaco, incurante di questo aspetto, assume obblighi che gli eugubini dovranno onorare con le loro tasche”. OPERATO DOVERSO L’Amministrazione Comunale difende la scelte di “proseguire la positiva esperienza dell’accoglienza controllata e della gestione nel territorio eugubino di migranti, in
accordo con la Prefettura e sulla base del decreto del Ministero dell’Interno. Abbiamo avviato da tempo una nuova fase nelle politiche di accoglienza e gestione che ha dato risultati estremamente positivi, finalizzata all’integrazione e a interventi di utilizzo sociale. Questo ha permesso non solo di limitare gli arrivi, che sono fermi complessivamente da tempo a circa 40 presenze, ma ha bloccato gli arrivi incontrollati assegnati in prima accoglienza dalla Prefettura, come accade in altri Comuni non aderenti allo Sprar. Occorre avere una visione chiara e non strumentalizzare un operato doveroso e responsabile di fronte a un problema che è impossibile ignorare, come quello dei flussi migratori che sta attraversando la nostra epoca e le nostre coscienze”. QUESTIONE SOLDI Ma Gagliardi contrattacca: “Sulla questione immigrati l’amministrazione comunale evita di parlare di soldi, di quelli messi a disposizione dallo Stato e di quelli tirati fuori dalle casse comunali. Il sindaco evita di scendere nei particolari e nasconde l’assistenzialismo fine a se stesso che la sua amministrazione ha deciso di foraggiare con i soldi degli eugubini. Gli immigrati gestiti dall’Arci di Perugia come passano le loro giornate? Quale integrazione è stata finora realizzata? Che benefici ha ricevuto la comunità eugubina? Domande scomode, alle quali è facile replicare tacciando gli interroganti come razzisti”. M.Boc.
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LA STORIA
La principessa Shaika tra vicoli e palazzi
È RIMASTA AFFASCINATA LA FIGLIA DELLO SCEICCO PRIMO MINISTRO DEGLI EMIRATI ARABI E MOGLIE DEL FIGLIO DEL RE DEL BAHREIN: HA VISITATO GUBBIO IN INCOGNITO, PRANZANDO AL PARK HOTEL “AI CAPPUCCINI” Raccontano che Shaikha sia rimasta ammaliata davanti alla bellezza dei vicoli e dei palazzi del centro storico. Ha girato in incognito qualche settimana fa godendosi l’architettura e l’arte con il pranzo al Park Hotel “Ai Cappuccini”. Quando è tornata a Rimini, la base da cui è rientrata a casa dopo un tour da turista senza voler dare nell’occhio, ha confidato di essere rimasta affascinata da Gubbio. Per la principessa Shaikha bint Mohammed bin Rashed Al Maktoumm, venticinquenne figlia dello sceicco primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti nonché emiro di Dubai e moglie di Nasser bin Hamad Al Khalifa figlio del re del Bahrein, è stato un viaggio di piacere che ha definito indimenticabile, alla scoperta di tesori che le erano sconosciuti. Si è presentata con il gigantesco aereo di Stato con la bandiera degli Emirati sulla coda, parcheggiato all’aeroporto “Fellini” di
Rimini. La principessa in vacanza aveva in programma la visita di centri storici: in Umbria unica tappa Gubbio, poi un po’ di Marche e la Repubblica di San Marino. Ha soggiornato in un hotel a cinque stelle di Cesenatico, occupando cinque camere e con una quindicina di persone al seguito oltre alle guardie del corpo. La figlia dello sceicco si è spostata a bordo di una lussuosa Mercedes sempre protetta dalla scorta, ma alle porte del centro di Gubbio ha fatto in modo di non suscitare tanto clamore entrando su un’auto di più piccola cilindrata. Sicuramente non ha babato a spese riportando parecchi souvenir. Il padre non figura ufficialmente tra gli uomini più ricchi del mondo, essendo un sovrano, ma si pensa che abbia un patrimonio di oltre 16 miliardi di dollari, con 23 figli avuti da due mogli. R.Bar.
LA POETESSA ANNA BUONINSEGNI A CASA LEOPARDI
La poetessa e scrittrice Anna Buoninsegni ha rappresentato l’Umbria al convegno “Patrie poetiche - Da Leopardi a Walcott” che si è svolto a Recanati il 22 e 23 dicembre scorso presso l’auditorium del “Centro Mondiale di Poesia”. La scelta della commissione tecnico-scientifica, presieduta dal sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, dall’onorevole Massimo Bray, dal presidente del Centro Mondiale della Poesia di Recanati Umberto Piersanti, è motivata “per gli alti meriti letterari” di Anna Buoninsegni, capo ufficio stampa del Comune, che ha tenuto una lectio magistralis sul
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tema “Siena tra natura e sogno nella poesia di Mario Luzi”, approfondendo il rapporto che ha unito il poeta alla città toscana e alla vicina val d’Orcia. Anna Buoninsegni è anche giornalista ed editore di “Unaluna”, fondata dall’indimenticato marito Alessandro Sartori. Ha pubblicato vari libri di racconti e di poesia, con premi e riconoscimenti speciali, tra cui “Poeta dell’anno”. Nel 2000 ha vinto il Premio Internazionale “Eugenio Montale” e sue poesie sono uscite nell’Almanacco dello Specchio 2009 edito da Mondadori. È presente in varie antologie italiane ed è tradotta in numerosi Paesi.
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LICEO MAZZATINTI, MAI COSÌ TANTI ISCRITTI
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PANFILI, GORACCI E NERI SI GODONO I VITALIZI
Il polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” ha fatto il pieno di iscritti alle prime classi del prossimo anno scolastico, con numeri senza precedenti: sono 210, rispetto ai 181 dell’anno scorso quando già il liceo aveva fatto la sua performance migliore negli indirizzi classico, scienze umane, scientifico, artistico, scientifico-sportivo. Si aggiunge anche lo storico sorpasso sul tecnico “Cassata-Gattapone” che si è fermato a 182, registrando un saldo negativo di una ventina di studenti sia rispetto agli iscritti del 2017 e a quanti sono in uscita dalle quinte classi. Il dirigente Maria Marinangeli (nella foto) si appresta a
Vitalizi ai politici: non sono un diritto assimilabile alla pensione, smentendo il pretesto dei “diritti quesiti”, ma veri e propri privilegi come sentenziato in buona sostanza dalla Corte Costituzionale e dal Consiglio di Stato, alle spalle dei cittadini e anche in tempi di crisi economica. In Umbria nel 2017 ne sono stati pagati 104, con tanto di reversibilità alle vedove, per un importo complessivo di 3.890.224 euro. L’assegno mensile più ricco l’ha percepito l’anno scorso Carlo Liviantoni (7.576,96 euro), mentre il più basso è andato alla vedova di Sergio Romano Ercini (949,80 euro). Dal 2015 i vitalizi sono stati aboliti per i nuovi eletti, ma attenzione perché sono aumentati gli stipendi che raggiungono anche 9.300 euro al mese per chi accumula oltre al ruolo di consigliere regionale anche la presi-
PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO IN 210 ALLE PRIME CLASSI DEL POLO LICEALE. IL “CASSATA-GATTAPONE” ARRIVA A 182
IN UMBRIA NEL 2017 SONO STATI PAGATI 104 VITALIZI, PER UN TOTALE DI QUASI 4 MILIONI DI EURO. BENEFICIARI ANCHE I TRE EX SINDACI
varare 9 prime classi, una in più del 2017, con tre sezioni dello scientifico, due al classico e due alle scienze umane, una allo sportivo (28 iscritti, altro record) e una all’artistico (20). Il saldo positivo rispetto ai giovani in uscita (130) porterà a circa 880 il totale della scuola nel 2018-2019. L’exploit liceale è ancor più accentuato tenendo conto del calo di popolazione scolastica delle terze medie a Gubbio (262 contro 282 nel 2017). Si pone un problema di spazi ormai insufficienti nelle due sedi. Al “Cassata-Gattapone” si scenderà da 11 a 10 prime classi (si teme 9) con gli indirizzi professionale e commerciale (tra i 10) ad alto rischio. Al preside David Nadery mancano soprattutto gli iscritti dalla media “Mastro Giorgio-Nelli”. I due istituti eugubini hanno confermato la presenza di studenti da Gualdo Tadino con 13 a testa (l’anno scorso 17 al Cassata-Gattapone e 9 al Mazzatinti), oltre che dalla fascia comprensoriale e dalle zone di Cantiano e Cagli.
denza di commissioni e altri incarichi con l’aggiunta di indennità e gettoni. CONTI IN TASCA Ci sono tre ex consiglieri comunali eugubini che hanno ricoperto l’incarico di consigliere regionale e ora si godono i vitalizi, in aggiunta per Panfili e Neri alla pensione maturata nel percorso professionale con i contributi figurativi versati anche quando hanno lasciato il mestiere per ricoprire incarichi politico-istituzionali. L’ingegnere Sanio Panfili ha ottenuto nel 2017 l’assegno più alto tra gli eugubini beneficiari: 4.043,42 euro al mese. A seguire Orfeo Goracci che l’anno scorso ha percepito 3.706,76 euro al mese, continuando nel frattempo a fare l’insegnante elementare con il regolare stipendio e aspettando di aggiungere un altro vitalizio (quello da parlamentare) e un’altra “pensioncina” per i 9 anni da sindaco. Il professor Pier Luigi Neri nel 2017 si è visto corrispondere un vitalizio mensile di 3.689,53 euro. M.Boc.
PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI
A cura di ANNALISA BOCCUCCI
L’ora più buia, il dilemma di Winston Churchill
LA PELLICOLA DIRETTA DA JOE WRIGHT RACCONTA LA PIÙ GRANDE CRISI POLITICA DELLA STORIA INGLESE Siamo nel maggio 1940, le truppe hitleriane hanno quasi completato l’invasione dell’intera Europa occidentale e a Londra le dimissioni dell’allora primo ministro Neville Chamberlain hanno tradotto in panico e insoddisfazione la linea politica seguita finora dal governo inglese. La nomina di un nuovo primo ministro era la strada giusta da seguire, anche se Winston Churchill sembrava essere la persona meno adatta a ricoprire questo ruolo. L’ora più buia racconta la complessità di una scelta che avrebbe cambiato il destino dell’Inghilterra e dell’Europa, ma soprattutto racconta un personaggio, un uomo e un politico di grande spessore storico. Subito dopo la nomina, Winston Churchill si trova di fronte ad una decisione difficile e rischiosa: accettare un compromesso di pace con la Germania, servendosi della mediazione offerta
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Un interrogativo agli Organismi Comunali responsabili del traffico automobilistico. In questo periodo si tengono degli incontri tra i vari Organismi per esaminare il problema della circolazione automobilistica, inclusi mezzi pesanti, sulla strada statale nel tratto Mocaiana-Branca. Problema che richiede urgenti provvedimenti, visto che vi sono stati già 7 incidenti mortali. Tra le proposte vi è quella di installare dei controllori di velocità (speed check) per dissuadere a percorrerla infrangendo i limiti di velocità o non osservando le indicazioni stradali. Questi controllori, va detto, sono stati installati da alcuni anni in via Cinque Colli ma non sono mai entrati in funzione. Eppure è stato impiegato denaro pubblico per la loro installazione. Lungo la strada si notano automobilisti con in mano il cellulare che transitano
Tel. 075 925 32 93 Fax 075 925 34 43
dall’Italia di Mussolini, oppure difendere gli ideali liberali di una nazione che si oppone fortemente all’aggressività del regime nazista, confidando in una fortunata rivalsa delle truppe asserragliate sulla spiaggia di Dunkerque. Il confronto con un titubante e insicuro Re Giorgio VI, la silenziosa opposizione del partito Conservatore, dal quale lo stesso Churchill proveniva e lo smarrimento creato dalle ambigue decisioni di Chamberlain nell’opinione pubblica, costruiranno l’ora più buia del titanico protagonista, da sempre deciso nel difendere la superiorità degli elementi fondanti della politica britannica: libertà e democrazia. La pellicola, diretta da Joe Wright e con 6 nominations agli Oscar, è il ritratto di uno straordinario Winston Churchill che, interpretato da uno stupefacente Gary Oldman, si serve della sua vena ironica e sregolata per mostrare tutte le debolezze di un uomo e di un politico assolutamente convinto che la libertà porterà alla vittoria.
velocemente e nemmeno si fermano in prossimità delle strisce pedonali, ma non si vedono gli agenti per garantire la sicurezza. Se non vi sono stati incidenti lo si deve unicamente al senso di responsabilità e di “educazione stradale” delle persone, e questo aspetto è molto importante. Lunedì 29 gennaio sul quotidiano “La Nazione” è stata pubblicata un’intervista al Presidente dell’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) che rispondendo a una domanda del giornalista ha affermato: “La sicurezza stradale è uscita dai radar della politica… occorre un intervento immediato per limitare l’uso dei cellulari… non vale la pena rovinarsi la vita per una mancata precedenza”. Qual è dunque la risposta all’interrogativo? Grazie. DON MENOTTI STAFFICI
Cell. 339 6607852 Deposito Gualdo Tadino
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LA ROCCA
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MESSAGGI DA BARBIANA Quando don Milani arrivò giovanissimo a Barbiana nel dicembre 1954, la prima cosa che fece per il suo nuovo popolo (poche famiglie sparse tra le poche case sul monte Giovi) fu di comprare un pezzo di terra del cimitero vicino alla canonica. Aveva capito che quella gente si sentiva abbandonata e pensava che un prete giovane e preparato come lui sarebbe restato pochi anni prima di provare a fare carriera con ben altri incarichi. Con quell’acquisto don Milani assicurava al suo popolo che sarebbe sempre rimasto in quella terra. A tutto questo viene da pensare ascoltando ciò che molti dicono del nuovo, giovanissimo vescovo di Gubbio: se ha accettato dopo che altri hanno rinunciato - si mormora - lo avrà fatto perché, giovane e preparato com’è, vedrà Gubbio come un trampolino di lancio per una futura carriera... si fermerà poco. Proprio per questo sarebbe bello un gesto efficace, sullo stile di don Milani (figura tra l’altro molto amata, anche se fraintesa, dal clero eugubino). Non pensiamo all’acquisto di un loculo, ci mancherebbe, ma perché non fare una solenne promessa pubblica di non accettare altri incarichi futuri che lo allontanassero da Gubbio? Sarebbe un modo per smentire certe voci e per dare concretezza a quell’amore che lega per sempre il pastore al suo gregge.
IUS SOLI E VANGELO Tra i tanti disastri compiuti, almeno stando a una prospettiva autenticamente cattolica, dalla legislatura appena conclusa (matrimonio gay, divorzio breve, eutanasia camuffata da testamento biologico), almeno uno non si è riusciti a farlo: approvare il cosiddetto “ius soli” (diritto del suolo). Nella confusione che regna ormai sovrana nel mondo cattolico, diversi fedeli e, purtroppo, molti uomini di Chiesa, sono tra i maggiori delusi di questa mancata approvazione. È un fatto che durante le ultime vacanze natalizie, le orecchie dei poveri fedeli sono state martoriate da omelie tutte inneggianti non al Natale, ma all’accoglienza senza “se” e senza “ma” degli immigrati. Bergoglio si è spinto addirittura a identificare Gesù con i profughi che non trovano accoglienza, generando non poco imbarazzo in chi ogni tanto abbia almeno sfogliato il Vangelo: la sacra famiglia si spostava infatti da Nazareth a Betlemme all’interno della stessa nazione e quando, per la persecuzione di Erode, sarà costretta a fuggire in Egitto lo farà solo per qualche anno e provvederà al sostentamento con i propri averi, tra cui l’oro regalato a Gesù dai Magi. Come sempre è difficile ingabbiare il vangelo nelle maglie dell’ideologia.
a cura di LUIGI GIRLANDA CITTADINI ONORARI DEL CIELO Il grande sant’Agostino scrisse il suo capolavoro “De civitate Dei” (la città di Dio) tra il 413 e il 426, dopo cioè il disastro del sacco di Roma, ad opera dei Visigoti di Alarico, che segnò l’inizio del declino definitivo dell’Impero romano, la più grande potenza militare e politica che il mondo avesse mai conosciuto. Tra i tanti insegnamenti contenuti in quel capolavoro, spicca l’idea che un cristiano non è cittadino di questo mondo dove, come mostrava il tracollo dell’invincibile - così si credeva - impero, tutto passa e tutto viene distrutto, ma è cittadino del Cielo, di quella “città di Dio” che spicca nel titolo dell’opera. Basta consultare Wikipedia per scoprire che «il termine latino civitas non dovrebbe essere tradotto come città, ma si dovrebbe parlare piuttosto di cittadinanza». La Tradizione cattolica, infatti, ha sempre visto la vita del cristiano in questo mondo come un esilio dalla vera patria che è il Cielo. Nella preghiera “Salve Regina” si chiede alla Vergine di mostrarci “dopo questo esilio” Gesù. Tutto questo stride fortemente con il concetto stesso di “cittadinanza onoraria” da riservare a un vescovo, come è accaduto a Gubbio con Ceccobelli. Un ministro di Dio è “onorato” di essere cittadino del Cielo, non di una città della Terra. Bisognava forse rifletterci bene prima di proporla e, temiamo, anche prima di accettarla.
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CALCIO
Le dimissioni di Pannacci Lo scoramento di Notari IL GUBBIO STENTA E CON UN MERCATO A FARI SPENTI (DUE ARRIVI, CINQUE PARTENZE) TIENE BANCO L’ESTERNAZIONE DEL DIRETTORE SPORTIVO E LA REAZIONE DEL PRESIDENTE, DECISO A TENERE DURO
Si era dimesso Giuseppe Pannacci dopo la sconfitta al “Barbetti” col Mestre. E Sauro Notari prontamente aveva replicato all’amico prima che al direttore sportivo che in quel caso se ne sarebbe andato pure lui. Il caso è scoppiato e rientrato in un baleno, ma ha lasciato il segno in un ambiente depresso tra i risultati scarsi, sempre meno tifosi allo stadio (contro l’Albinoleffe il record negativo di 163 paganti e non più di 250 persone sugli spalti con giusto l’ombra dei 535 abbonati) e una società ridotta all’osso con Notari rimasto praticamente solo, al quale viene legittimamente riconosciuto l’impegno economico personale e che trova conforto nella presenza degli amici più fidati come Pannacci e il team manager Luciano Ramacci. Il mercato si è chiuso con due arrivi (il ritorno di Bazzoffia e il secondo portiere Battaiola) e cinque partenze (Paramatti, De Silvestro, Conti, Fumanti e Costa). Notari, nel subordinare alle uscite ogni operazione in entrata, aveva prospettato un centro-
campista di spessore e di prospettiva ma non se n’è fatto nulla, così come lo stesso presidente aveva fatto intendere sulla possibilità dell’approdo di un attaccante. Nel gennaio 2016 il bilancio della sessione di mercato a gennaio aveva registrato tre partenze (Narciso, Pollace e Musto), con quattro arrivi (Piccinni dal Matera con contratto fino al giugno 2019, Zandrini, Lafuente e Stefanelli). Nel primo anno della gestione Notari (2014-2015), finito con l’amara retrocessione in Serie D, gli unici movimenti furono l’arrivo di Turino dal Napoli (giocava a Vicenza) a fronte dell’uscita di un’altra punta, Luperini, passata al Melfi. Il mercato invernale del 2015-2016 in Serie D è stato invece rivoluzionario e decisivo per la rimonta culminata con il ritorno nei professionisti: a dicembre arrivarono infatti dieci giocatori (Bartoccini, Di Maio, Zuppardo, Degrassi, Crocetti, Sciamanna, Cuccia, Kalombo, Proietti, Bazzucchi) e se ne andarono in otto (Zanin, Saias, Fondi, Marianeschi, Minnozzi, Balistreri, D’Aiello, Cordova). M.Boc.
LA NOMINA L’incarico è stato conferito dal Comitato regionale umbro della Lega Nazionale Dilettanti
FERNANDO SEBASTIANI NUOVO DELEGATO DI ZONA FIGC
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Il professor Fernando Sebastiani, 72 anni, è il nuovo delegato distrettuale di Gubbio del Comitato regionale umbro della Lega Nazionale Dilettanti. Ha assunto l’incarico che, da metà dello scorso ottobre, ha visto come reggente Danilo Paciotti, consigliere dello stesso Cru presieduto da Giuseppe Palmerini. La reggenza si è resa un passaggio obbligato dopo le dimissioni di Luca Zebi, presentate ai primi di ottobre per divergenze con i vertici del Cru, con collegate quelle di Rodolfo Biccheri da vicedelegato e dei collaboratori Marcello Nuti, Monia Pastorelli ed Edoardo Paccamonti, oltre al segretario Maria Pia Maurizi con questo ruolo esercitato da Valerio Branda come facente funzioni. Se-
bastiani, uomo di sport con competenze e riconosciute capacità relazionali, vanta una lunga e qualificata esperienza di istruttore di calcio nel settore giovanile a partire dai Primi Calci, con un’intensa e sempre apprezzata attività professionale nella scuola e anche in altre discipline come tennis e nuoto. Ha concluso la sua operatività sul campo, dopo essere stato prezioso riferimento della scuola calcio Atletico Gubbio, per mettersi in gioco in questo nuovo incarico dirigenziale. Il delegato di zona è chiamato soprattutto a intrattenere relazioni istituzionali e con le varie realtà sportive, in un ambito territoriale molto dinamico vista la presenza di una fiorente attività giovanile.
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Sono davvero tante 600 panchine, in un percorso che Giorgio Bellucci ha cominciato 21 anni fa al Costacciaro in Terza Categoria con la vittoria del campionato. Dai settori giovanili alla Serie D, dopo i trascorsi da attaccante anche con la maglia del Gubbio che ha poi ritrovato da allenatore nel settore giovanile con Stefano Giammarioli direttore sportivo e collaborando con i tecnici Fulvio Pea e Vincenzo Torrente. Quel traguardo l’ha superato il 20 gennaio scorso (ora è a quota 602). Oggi sta dando anima e corpo alla scuola calcio del Fontanelle Branca, realtà in costante crescita che ruota attorno a lui, Giorgio Buttò e Massimiliano Lazzoni accanto alla dirigenza, guidando la Juniores che dopo una straordinaria cavalcata la stagione scorsa ha conquistato il campionato regionale A1. Anche quest’anno Bellucci e la squadra sono protagonisti lottando con il Campitello capolista. Chi lo conosce, sa che Bellucci getta sempre il cuore oltre l’ostacolo con la grinta, la competenza e quel senso di disciplina che ne fanno un istruttore prima che un allenatore.
IL MONDO DI BALDONE CAMPANARO RACCONTANTO DA FRANCOBALDO CHIOCCI
La penna di Francobaldo Chiocci, giornalista di lungo corso alla direzione di testate importanti e inviato speciale per eventi che hanno fatto la storia, per raccontare una storia eugubina davvero particolare. “Il mondo di Baldone campanaro” è il libro che, presentato il 20 gennaio scorso presso la taverna di Sant’Antonio in via Fabiani, racconta di Mauro Mengoni de Baldone. Come si può meditare e sorridere sul passato coniugato al presente, e come si possono meglio esorcizzare il patetico e l’enfatico se non con la battuta, la presa per i fondelli, la gomitata, l’aneddoto, la gloria o la vergogna di un soprannome, se non con la verve e l’arguzia di un formidabile e inesauribile barzellettiere, cantastorie e mentore vicino di casa o compagno di bisbocce? Uno che parli da testimone dell’inverosimile anche quando testimone non lo è ma la sa raccontare, e se pensa che tu sia ascoltatore incredulo ti prende per un braccio e ti assicura: “Son barzellette vere, solo qualcuna in parte”. A Gubbio è Mauro de Baldone.
ADDIO “TACCHE” CERAIOLO SPECIALE
Spirito e tempra da ceraiolo Umberto Vispi, per tutti ‘l Tacche. Se n’è andato a 87 lo scorso 19 gennaio. Ha rappresentato, con la fede Santubaldara, un’intera generazione di eugubini dediti all’antica arte muraria con un ruolo di prima piano nell’Università dei Muratori, di cui è stato anche economo e presidente onorario. È stato Capodieci di Sant’Ubaldo nel 1965 e secondo Capitano nell’edizione dei Ceri del 1980 accanto a Luigi Scavizzi. Un’altra passione forte l’ha avuta per i colori rossoblù con suo cugino, il professor Giuseppe Vispi, presidente per lunghi anni. Il 20 gennaio i funerali nella chiesa di San Domenico hanno visto la presenza di tanti l’ultimo saluto stringendosi nel cordoglio ai familiari, con la moglie Fernanda e i figli Gabriella e Antonio.
A GIACOMO MARINELLI ANDREOLI IL PREMIO “COMUNICARE L’EUROPA”
Giacomo Marinelli Andreoli, giornalista e scrittore, direttore di Trg, autore del libro di successo “Nel segno dei padri”, ha ricevuto il Premio “Comunicare l’Europa”, consegnatogli a Roma, in una cerimonia con altri insigniti del riconoscimento in varie sezioni, presso la biblioteca della Camera dei Deputati.
LEONARDO LISPI LAUREATO IN MANAGEMENT A MILANO
Ha completato il suo percorso di studi Leonardo Lispi che, lo scorso 21 dicembre, ha conseguito la laurea magistrale in management engineering al Politecnico di Milano con 110 e lode. Un traguardo raggiunto con impegno, sacrificio e tenacia dimostrati da Leonardo nel cammino lungo 5 anni supportato dal sostegno dei familiari. L’epilogo di questo viaggio lo ha portato a realizzare un brillante lavoro di ricerca, sotto la guida e supervisione del professor Alberto Portioli Staudacher. Leonardo affronterà con passione e determinazione tutte le future sfide alla ricerca di nuove soddisfazioni. Martin Luther King diceva che tutti noi dobbiamo cercare di scoprire cosa siamo chiamati a fare e, una volta trovato, metterci a farlo appassionatamente. Felicitazioni a Leonardo.
NUMERI UTILI
Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale
075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537
FARMACIE
COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134
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Il prossimo numero sarà in distribuzione da
GIOVEDÌ 1° MARZO 2018
15
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