15 Giorni - Numero 87 - 22 Marzo 2018 by VivoGubbio

GUBBIO quindicinale d’informazione Giovedì 22 Marzo 2018 Anno VI Numero 87

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GRILLINI DA CORSA

TRIONFATORI ANCHE A GUBBIO I 5 STELLE CON IL 36,7% E LA LEGA COL 17,4. ORA LA SINISTRA HA PAURA DI PERDERE IL COMUNE. PREOCCUPATA LA MAGGIORANZA DI STIRATI IN VISTA DEL 2019, MENTRE IL PD NON È ANDATO OLTRE IL 25%. RIDOTTI AI MINIMI TERMINI LIBERI UGUALI E POTERE AL POPOLO CHE SE LA PRENDE CON GORACCI

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COPERTINA

Grillini alla conquista di palazzo Pretorio

LE URNE HANNO CAMBIATO PER LA PRIMA VOLTA IL QUADRO POLITICO CITTADINO. I 5 STELLE SI CANDIDANO A GUIDARE IL COMUNE DOPO AVER PRESO 6.862 VOTI. COLPO GROSSO ANCHE DELLA LEGA A QUOTA 3.244. PREOCCUPATI LA MAGGIORANZA DI STIRATI E IL PD. POTERE AL POPOLO ACCUSA GORACCI DI ESSERSI DEFILATO di MASSIMO BOCCUCCI

L’onda grillina e leghista si è fatta sentire sindaco. L’identikit? Profilo giovanile e dinfortemente anche a Gubbio. Non era così torni, preso dalla società civile e con capascontato. Vale ricordare l’ultima tornata cità manageriali. È preoccupato Stirati, che elettorale quando nel dicembre 2016 averilanciando la sua ricandidatura (anticipata va vinto il Sì al referendum di Renzi, con il al nostro giornale) ha mandato messaggi 53,70%, ed era venuto spontaneo sintetizzaal centrosinistra perché si riorganizzi. Ed è re quel risultato con un eloquente “Gubbio scattato l’allarme nel Pd, che aveva visto il ha votato come gli italiani all’estero”, vista sindaco Stirati presente alle proprie iniziatila contrapposta valanga di No largamente ve elettorali. Il consigliere regionale Andrea maggioritari nel Paese. Stavolta è andata diSmacchi ha preso le distanze dal sindaco versamente. Alle ultime elezioni Politiche 5 Stelle a Torre in un incontro post voto (salta la prospettiva dell’intesa?) e al coni 5 Stelle fanno fatto boom con il 36,7% alla Camera, ovvero tempo registra delle fratture interne all’Unione Comunale per 6.862 voti (al Senato 35,6%). Un botto che si è sentito in tutti i il tonfo elettorale. seggi del territorio comunale, dove l’affluenza (79,34%) è stata POTERE AL POPOLO L’endorsement di Orfeo Goracci non superiore a quella della media nazionale (73,1%) e regionale è bastato: Potere al Popolo ha raccolto pochissimo con i can(78,3%). E’ andata forte la Lega ottenendo il massimo storico didati eugubini Fabio Sebastiani, Gaetano Tinti e Michela del 17,4% con 3.244 voti (16,8% al Senato), mentre è calato Monarchi. L’adesione annunciata su Facebook dall’ex sindaco paurosamente il Pd con il 25% e 4.676 voti (26,5% al Senato). è stata fin troppo riduttiva secondo i fedelissimi della sinistra Cifre da prefisso telefonico per le due forze della sinistra raradicale. C’è chi ha infatti accusato apertamente Goracci di esdicale, Liberi e Uguali fermo al 2,4% con 453 voti e Potere al sersi completamente disinteressato della campagna elettorale, Popolo all’1,2% con 215 voti. specie nei confronti di chi si era invece mobilitato a suo tempo SCENARI PER IL 2019 I grillini portano l’onore e l’onere di un per lui. Stanno volando gli stracci, compresa l’ironia dei diretrisultato così roboante tanto da dover lanciare la sfida per la ti interessati sui vitalizi e le prebende di Goracci. È riaffiorata conquista l’anno prossimo del Comune governato ininterrottaperfino la facile battuta “Caro compagno te lavora che io mamente dalla sinistra. Tutto passerà per la scelta del candidato a gno”. E stavolta tutta interna all’ultrasinistra eugubina.

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Salciarini: “I cittadini si fidano di noi”

POLITICA

IL TRIONFO ELETTORALE DEI 5 STELLE APRE NUOVE PROSPETTIVE. INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE CHE LANCIA LA SFIDA PER LE ELEZIONI COMUNALI DEL 2019. “SIAMO PRONTI PER GOVERNARE LA CITTÀ. IL RISULTATO CI DÀ FIDUCIA, RESPONSABILITÀ, SPERANZA E PREMIA IL GRANDE LAVORO SVOLTO. SOPRATTUTTO DIMOSTRA CHE L’ELETTORE NON HA PIÙ ALCUN TIMORE NEI NOSTRI CONFRONTI” di MASSIMO BOCCUCCI

Salciarini, a Gubbio vale ancora di più il vostro risultato elettorale considerando il peso consolidato del Pd e della sinistra radicale? “Certamente. Si è trattato di uno spostamento di voti sia dal Pd che da Forza Italia. La Lega cannibalizza Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma fatica ad andare verso l’elettorato moderato. Questo risultato denota un affrancamento dal Pd e dalle vecchie logiche politiche clientelari a seguito di un mutato contesto economico e sociale a livello locale”. Movimento 5 Stelle e Lega si sono rivelati molto forti anche qui: è il segno di un cambiamento che pure l’elettorato eugubino cavalca e si aspetta? “I segni erano chiari anche alle precedenti elezioni e non sono stati percepiti. La stampa su questo si è fatta cogliere di sorpresa. Il cambiamento in atto è andato via via configurandosi da qualche anno, a seguito dell’adozione di riforme politiche che hanno perso di vista la centralità del benessere dell’individuo e della società. Molti cittadini, inoltre, iniziano a interessarsi di politica e tanti di questi sono giovani. Questo è un buon segno”. Avete ospitato i candidati eletti alla vigilia del voto: quali impegni gli chiederete per il territorio? “Il programma nazionale è stato scritto anche con la nostra collaborazione, come con quella di tutti gli altri comuni. La loro presenza era importante per testimoniare una rete di supporto 5 Stelle sulla quale può contare ogni consigliere comunale. Abbiamo ottenuto un forte impegno per il nostro nuovo programma comunale, che vedrà alcune innovazioni, nel commercio e nella produzione cementiera”. Vi sentite più responsabilizzati dopo questo risultato pensando alle elezioni Comunali del prossimo anno? “Sicuramente è un risultato importante essere la prima forza politica. Durante la precedente campagna elettorale venivamo dal nulla, ora siamo parte di una rete e conosciamo vita, morte

e miracoli di tutte le forze eugubine. Ci dà fiducia, responsabilità, speranza e premia il nostro lavoro. Soprattutto dimostra che l’elettore non ha più alcun timore nei nostri confronti rispetto all’inizio”. Come spenderete i voti alla Camera in vista del 2019? “L’obiettivo è quello di andare al ballottaggio alle Comunali del prossimo anno”. Le urne hanno bocciato anche l’Amministrazione Stirati? “In un Comune come il nostro, mettere in correlazione i voti delle politiche alle amministrative locali non è possibile, o quantomeno complicato. Il sindaco Stirati ha scelto la via del Pd e l’esito è sotto gli occhi di tutti. Forse è stata avventata e poco coerente con la precedente campagna elettorale. Di sicuro l’amministrazione Stirati nei confronti della Regione ha sempre mantenuto diciamo un certo aplomb. E diciamo che a palazzo Donini la nostra considerazione come città non è delle migliori”. Lei pensa che il Pd dopo questo risultato sosterrà la ricandidatura di Stirati? “Questo non possiamo saperlo ma lo scopriremo presto. Il Pd di questi ultimi anni ha sempre dimostrato di sostenere chiunque possa essere funzionale al raggiungimento di posizioni di potere. Credo che escano con le ossa abbastanza rotte dalle urne: il risultato necessita di una riflessione approfondita”. Quale scenario politico prevede per la città dopo questa tornata elettorale? “È prematuro. La ferita del Pd è ancora aperta per poter intravedere una strategia o almeno una voce comune. L’azione di avvicinamento Stirati-Pd ci sembra a questo punto sub judice e con un centrodestra che cresce nel consenso. La nostra azione sarà molto chiara e prevista dallo statuto: cercheremo di conquistare il ballottaggio senza nessuna alleanza pre-voto e continueremo a lavorare mantenendo il nostro carattere identitario al servizio della città e dei cittadini”.

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ATTUALITÀ

AUTOVELOX SPIETATI STRADE POCO SICURE

CONTROLLI A TAPPETO SULLA PIAN D’ASSINO E ANCHE ALLE PORTE DEL CENTRO STORICO, MENTRE MONTA LA PROTESTA PER IL FONDO STRADALE MALRIDOTTO. VIGILI URBANI PRONTI A COLPIRE. È IN ARRIVO “VERGILIUS” CHE FUNZIONA COME UN “TUTOR” AUTOSTRADALE. E C’È GIÀ CHI PENSA DI TORNARE A TRANSITARE SUL VECCHIO TRATTO NEL TIMORE DI CODE E PROVVEDIMENTI Controlli e multe a raffica sulla variante della strada statale Pian d’Assino, da Branca a Camporeggiano, così come nell’immediata periferia cittadina. I vigili urbani hanno messo in campo gli autovelox, facendo i pattugliamenti pure a ridosso del centro storico con la segnaletica di avvertimento posta a pochi metri senza che l’automobilista possa rendersi conto di nulla. Si registrano in poche ore decine di contravvenzioni a ogni pattugliamento nei pressi di Padule, finendo nel mirino e braccate anche a ovest tra Semonte e Camporeggiano. Vigili urbani in agguato pure alle porte del centro storico, come nella zona della Vittorina lungo la discesa dove la pattuglia si nasconde pronta a colpire. I pattugliamenti con la dotazione di autovelox vengono effettuati soprattutto nei fine settimana e si rilevano spesso velocità ben al di sopra del limite. Tra le aspettative di sicurezza e controlli, c’è il tornaconto degli incassi di cui beneficiano il Comune e la stessa Polizia Locale con la previsione di introiti per 525mila euro inseriti dalla Giunta Stirati nel bilancio di previsione 2018. TRAFFICO IN AUMENTO La presenza delle pattuglie sulla Pian d’Assino a est, verso la Perugia-Ancona, è una risposta agli incidenti che hanno portato lutti e disperazione. Il tratto di strada a due corsie, del tutto inadeguato senza protezione, registra un co-

stante aumento del traffico perché utilizzato per raggiungere Perugia per l’abbandono del vecchio collegamento dell’Eugubina attraverso Scritto. Ci sono sempre più mezzi pesanti e i veicoli sfrecciano, con gli automobilisti sicuri di poter effettuare sorpassi sebbene gli spazi della strada lo consentano solo in determinate condizioni meteo e senza traffico nel senso di marcia inverso. A fronte dei controlli, la Pian d’Assino è nata già vecchia e poco sicura, oltre che presentando un fondo stradale spesso malridotto anche per il transito continuo dei mezzi pesanti. L’incremento del traffico ha peggiorato la situazione. ARRIVA VERGILIUS È stato annunciata dal prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, l’attivazione tra qualche mese di “Vergilius” come soluzione per fronteggiare gli eccessi di velocità. Lungo il tratto stradale da San Marco a Branca, a cura di Anas, ci sarà il sistema di controllo della velocità assimilabile al “Tutor” in uso sulle autostrade. Si tratta di un sistema di rilevazione dei tempi di percorrenza che permette di quantificare anche la velocità e comminare sanzioni a chi dovesse superare quel tratto stradale in tempi inferiori a quelli di sicurezza. R.Bar.

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POLITICA

Rotatoria, strade e discarica Alessia Tasso accetta le sfide INTERVISTA ALL’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E AMBIENTE SULLE NOVITÀ DEL MOMENTO E LE QUESTIONI APERTE DA TEMPO di MASSIMO BOCCUCCI

Ha i nodi più grossi da sciogliere l’assessorato ai Lavori Pubblici e Ambiente per le tante problematiche quotidiane con le novità della rotonda in piazza Quaranta Martiri, le telecamere nel centro storico ma anche le grane più complicate della condizione delle vie e della discarica. Alessia Tasso ha raccolto le sfide. Quali umori popolari avvertite attorno alla nuova rotonda all’ingresso della città? “Personalmente ho ricevuto pareri molto positivi. La problematica del traffico nell’area dei semafori era molto sentita e la soluzione anche piuttosto semplice. I cittadini apprezzano molto quando l’Amministrazione Comunale interviene per risolvere problemi legati alla quotidianità”. Molte vie del centro storico e della periferia versano in condizioni di degrado e pericolo: avete messo a punto un cronoprogramma di interventi? “Nel 2015 abbiamo investito quasi un milione di euro nella manutenzione straordinaria delle strade dell’espansione e delle principali frazioni. Questi interventi ci hanno permesso di poterci concentrare su poche altre situazioni critiche sulle quali interveniamo sia con la manutenzione ordinaria che con un programma di interventi che progressivamente interesserà via Cairoli, via Concioli, via di Porta Romana, la cosiddetta strada di Spara e parte del percorso francescano in frazione Valdichiascio”. Come pensa che verrà accolta l’attivazione delle telecamere nel centro storico? “Credo che questo sia un intervento necessario per far convivere esigenze diverse e contrastanti: il commercio, il turismo, la residenza e il pregio architettonico del centro storico. La comprensibile diffidenza iniziale si trasformerà in una valutazione positiva”. Quante risorse economiche ci sono per gestire la viabilità interna e l’arredo urbano? “Per la manutenzione ordinaria ci sono risorse limitate, con le quali riusciamo a fronteggiare l’emergenza e programmare qualche intervento. Fortunatamente riusciamo a recuperare spazi sul fronte degli investimenti, con interventi più consistenti”.

La pesante situazione economico-finanziaria del Comune in che misura tarpa le ali a chi amministra? “Sicuramente rispetto alle idee che una persona esterna all’Amministrazione Comunale immagina di poter realizzare, le risorse sono estremamente limitate. Questo non impedisce però di fare interventi strutturali e significativi, come l’ampliamento del porta a porta e i grandissimi investimenti sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Basta farlo gradualmente e con programmi a lungo termine”. C’è la possibilità di completare il parcheggio dell’ex seminario per superare l’emergenza di una larga parte che si allaga a ogni pioggia? “La sistemazione del parcheggio dell’ex seminario fa parte insieme ad altri interventi di un ambizioso progetto sulla mobilità che il sindaco Stirati ha inserito nella pianificazione delle aree interne. Nell’immediato stiamo riflettendo su una soluzione temporanea volta ad evitare gli allagamenti con un sistema di pompe”. La discarica di Colognola resta un’emergenza: quali prospettive concrete ci sono? “La discarica, secondo l’autorizzazione vigente, completerà la sua capienza entro metà anno. A oggi però le risorse economiche per la sua gestione post operativa non ci sono. Per questo abbiamo avviato una riflessione su un potenziale ampliamento dell’impianto con il solo scopo di avere le risorse necessarie per poterlo chiudere. Attendiamo sviluppi a livello regionale sulle ipotesi di chiusura del ciclo dei rifiuti”. Il risultato elettorale, che ha premiato 5 Stelle e Lega anche a Gubbio, è un segnale per voi? “Questo risultato è un segnale per tutti coloro che si occupano di politica. I cittadini hanno manifestato stanchezza e frustrazione verso un modo di fare politica volto esclusivamente al mantenimento del potere e delle posizioni di pochi privilegiati. Questo segnale è andato a livello nazionale, regionale e locale a svantaggio del Pd. Da qui bisogna ripartire per ricostruire un centrosinistra serio e competitivo”. Si va verso un’alleanza tra l’attuale maggioranza e il Pd alle elezioni Comunali del 2019? “Questa riflessione spetta alla coalizione che ha sostenuto il professor Stirati. Io continuo a credere molto nel progetto che ha portato all’elezione del sindaco”.

DALLA REGIONE PERMESSI SISMICI IN TEMPI BIBLICI

Per costruire nuove abitazioni servono anche, tra gli altri adempimenti tecnico-burocratici, le autorizzazioni sismiche. Questi adempimenti fanno capo chissà perché alla Regione invece che ai singoli Comuni. Fatto sta che erano previsti 60 giorni per evadere la pratica inoltrata, più eventuali altri 30 giorni in caso di richiesta integrazione della stessa pratica, ma i tempi si sono dilatati a dismisura. Ci sono situazioni in sospeso da lunghi mesi, mentre l’unica preoccupazione della Regione è stata quella di adottare una delibera con la quale, per paura di ricorsi e contenziosi, non si ritengono per ora più vincolanti i termini fissati dal momento che viene evidenziata una carenza di personale. Incredibile ma vero, tenendo conto che per esempio al Comune di Gubbio c’è uno stuolo di ingegneri e tecnici e che l’area tecnica prevede addirittura tre responsabili come caso più unico che

raro nell’intero Paese. Le lamentele vengono pure da Gubbio, dove imprenditori e studi tecnici fanno continue pressioni e vedono bloccate le proprie attività in mancanza dei permessi previsti dalle normative. La Regione ha annunciato che a fine marzo sarà attivata la procedura per integrare il personale deputato a vagliare le pratiche edilizie per questo tipo di autorizzazioni, rimarcando il fatto che gli uffici preposti al settore terremoto sono intasati dalle pratiche strettamente legate alle zone colpite. Ancora una volta, però, la burocrazia diventa nemica dei cittadini e complica la vita di imprenditori, tecnici e conseguentemente delle famiglie perché gli uffici pubblici non vengono gestiti come si deve e il sistema politico di potere si conferma un ostacolo nell’esercitare un’attività che ostacola invece di venire incontro alle esigenze.

LA REPLICA

Biancarelli: “Il Comune non è in dissesto”

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DOPO LE RIVELAZIONI E LE POLEMICHE SULLA PESANTE SITUAZIONE DEBITORIA CUI È COSTRETTA A FAR FRONTE L’AMMINISTRAZIONE EUGUBINA A seguito delle note problematiche di finanza pubblica generale, molti enti locali in Italia versano in tale situazione alla quale non sfuggono neanche importanti Comuni umbri come Terni, Spoleto, Orvieto, in dissesto oppure obbligati a imponenti misure di riequilibrio dei conti. Non è il caso del Comune di Gubbio come si evince, in particolare, dalla “Tabella dei parametri di deficitarietà” allegata al bilancio di previsione 2018 e munita di tutti i pareri tecnici e di revisione indipendente prescritti. Nello specifico, la tabella individua ben dieci parametri dai quali desumere lo stato di dissesto che, per il Comune di Gubbio, risultano tutti negativi. L’ultimo numero di 15Giorni contiene un’intervista su tematiche connesse al rappresentante consiliare del il cibo è da sempre centrodestra il quale, peraltro, non si pronuncia sull’esistenza o meno amico del dissesto. del’uomo Questa nota è redatta al fine di evitare il comprensibile disorientamento della pubblica opinione che titoli e articoli possono

BUONO E SANO

CAMBIA STILE DI VITA

Il presidente Biancarelli non accenna alle voragini contabili della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente di proprietà del Comune, né a quelle della discarica di Colognola e del Puc di una equilibrata Sansana, Pietro. Non accenna neanche ai milioni non versati delle tasse comunali, parte dei quali sono da ritenersi ormai inesigibialimentazione per li tra società fallite e altre situazioni legate alla devastante crisi

sempre!

di GIUSEPPE BIANCARELLI *

ingenerare e per garantire la massima serenità di giudizio e l’assoluta autonomia dell’assemblea cittadina sui conti del Comune. La Prima Commissione del Consiglio Comunale, nel corso di diverse riunioni, ha svolto le sue funzioni istruttorie sulla proposta di bilancio esprimendo un parere conclusivo senza che, in nessuna fase dei suoi lavori, emergessero problematiche. Semmai, le criticità riguardano i ben noti vincoli imposti ai Comuni nella gestione, la scarsità di risorse determinata dalla crisi e, in talune circostanze, il pesante fardello ereditato. Resta ovviamente aperto il legittimo confronto delle forze politiche oscillante tra due poli dialettici contrapposti riassumibili nel binomio “abbiamo fatto il meglio possibile” e “si poteva fare molto meglio”. In generale, le sentenze che dichiarano il dissesto, specialmente quando esse siano infondate, non si pronunciano sui giornali o sui social ma all’interno delle istituzioni. * PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

economica. Mancano minimo 13 milioni di euro e potrebbero essere di più. Si fa riferimento a fasi istruttorie e di controllo, che però non dovrebbero essere diverse da quelle che in passato non hanno permesso al Comune di scoprire i debiti dalla Gubbio Cultura. E come disse il Marchese del Grillo al fattore che barava: “Se me freghi su questo, me ne freghi su tutto” M.Boc.

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IL CASO

I DANNI DEL PIANO REGOLATORE: MOLTI TERRENI ABBANDONATI LA PEREQUAZIONE IMPOSTA DAL COMUNE STA LASCIANDO PESSIMI SEGNI IN ZONE DOVE SONO SORTE ABITAZIONI E ATTIVITÀ COMMERCIALI. VIENE VALUTATA LA POSSIBILITÀ DI ABBASSARE L’INDENNIZZO, ORA DI CIRCA 40 EURO AL METRO QUADRATO, COME ALTERNATIVA ALLA CESSIONE DI APPEZZAMENTI In via della Piaggiola, lungo la strada nei pressi dell’eliporto, c’è uno dei terreni abbandonati al proprio destino, tra erbacce e desolazione in mezzo a quartieri e lottizzazioni con abitazioni e attività commerciali. È l’eredità pesantissima del piano regolatore in vigore dal 2007 che prevede la perequazione a favore del Comune, tra le elargizioni economiche e gli appezzamenti di terra (nella misura del 35% come fissato dal regolamento) nelle aree e comparti edificabili. Mentre sono stati costruiti appartamenti e negozi, si possono trovare nella stessa zona lottizzata i terreni recintati che si presentano in modo squallido perché completamente lasciati a se stessi senza alcuna prospettiva per l’utilizzo né come spazio verde per giochi oppure altre destinazioni d’uso. Il Comune non interviene e l’impatto ambientale è pessimo. Sono diverse le situazioni incresciose nell’immediata periferia con le famiglie che esprimono malumore e si sorprendono di come un quartiere bene urbanizzato dai privati, con le imprese edili che si sono

fatte carico di tutti gli interventi e continuano a farlo, risulti rovinati da strisce di terra incolte, proprio come in via della Piaggiola dove un nuovo quartiere vede lungo la strada un terreno completamente in disuso. I casi sono svariati e la situazione si fa pesante. REVISIONE IN ARRIVO Il sindaco Filippo Mario Stirati si è impegnato a rivedere entro quest’anno il piano regolatore, adottato a larga maggioranza dal consiglio comunale ai tempi di Orfeo Goracci, nella parte che riguarda la perequazione, con la volontà dichiarata di cambiare certi meccanismi e l’impatto economico. Il Comune sta valutando la possibilità di abbassare l’indennizzo, attualmente di circa 40 euro al metro quadrato, come alternativa alla perequazione in terreni. Questo porterebbe i lottizzanti (privati o imprenditori edili) ad ampliare i lotti nelle aree edificabili, anche se gli importi da versare al Comune rischiano comunque di ricadere sugli acquirenti in una crisi economica sempre più devastante.

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Telecamere in azione Attenti alle multe

IN PARTENZA LA FASE SPERIMENTALE: DOPO UN MESE SCATTERANNO LE CONTRAVVENZIONI DA 122 EURO. IL SINDACO STIRATI DIFENDE LA SCELTA: “DOBBIAMO COMPIERE TUTTI UN SALTO CULTURALE E NON CI SARÀ IL COPRIFUOCO”. MA RESIDENTI E COMMERCIANTI TEMONO UN’ULTERIORE DESERTIFICAZIONE DEL CENTRO di MASSIMO BOCCUCCI

L’accendiamo? Sì, l’accendiamo. Poi si vedrà l’effetto che fa. Residenti e commercianti del centro storico temono che l’attivazione dei varchi elettronici possano rivelarsi un altro duro colpo allo spopolamento e desertificazione. Il sindaco Filippo Mario Stirati rivendica la bontà della scelta: “Dobbiamo compiere tutti un salto culturale - dice -, non ci sarà il coprifuoco né una restrizione negli accessi”. In partenza la fase sperimentale, in mezzo agli incontri pubblici e una campagna di sensibilizzazione. Poi, dopo circa un mese, scatteranno le contravvenzioni da 122 euro. L’obiettivo principale - sottolinea ripetutamente Stirati - è salvaguardare la vivibilità e gli interessi di residenti, commercianti e turisti e nel contempo rispettare il decoro di una città storica. “Vanno evitate - osserva il sindaco specie nelle ore notturne le scorribande e i parcheggi selvaggi. Il nostro centro storico a differenza di altri è molto abitato con circa 3.000 residenti e nuclei familiari con una media di duetre auto a testa”. GLI ORARI La fascia oraria di apertura dei varchi è, per ora, unica: va dalle 7 alle 13 e dalle 15 alle 20 nei giorni feriali, mentre nei giorni festivi dalle 7 alle 11. Si andrà verso una graduale diversificazione. Il Comune intende andare a regime nel periodo estivo, raccogliendo osservazioni e proposte. Pre-

vista l’eliminazione delle sbarre di accesso al centro, con una regolamentazione di scarico-carico delle merci negli orari prestabiliti. C’è la volontà di ottimizzare i posti auto a ridosso del centro, circa 2.000 tra i vari parcheggi individuati dal piano della mobilità. “Abbiamo garantito - spiega Stirati - la possibilità per i residenti e commercianti del centro di utilizzare in abbonamento il parcheggio di piazza Quaranta Martiri e i posti intorno ai giardini. Anche il parcheggio dell’ex seminario a San Martino andrà completato nella parte ancora non adibita, con uno stanziamento previsto di 350 mila euro”. LE REGOLE Sono 13 le telecamere gestite da un software, posizionate agli accessi e alle uscite delle porte di Santa Lucia, Santa Croce, Sant’Agostino, San Pietro, via Cavour e via Mazzatinti, in via Fonte Avellana, via della Repubblica, sul ponte di San Martino. Posizionate telecamere esterne in altrettante rotatorie (Contessa, via Parruccini, via Perugina) e nella zona del cimitero comunale. Nel data base sono stati inseriti i residenti autorizzati e gli aventi diritto con permessi (come i disabili) che possono registrare fino a tre targhe per trasporti funzionali, usandole a turno. L’unità centrale dei varchi elettronici, situata al comando dei vigili urbani, rileva solo le targhe dei veicoli non autorizzati: entro le 48 ore successive è possibile segnalare il motivo dell’ingresso, prima che scatti la sanzione.

LA CURIOSITÀ La sede del liceo ”Mazzatinti” risulta irreperibile sui navigatori satellitari e su Google Maps

NON SI RITROVA PIAZZALE LEOPARDI

Inutile cercare piazzale Leopardi sul EQUIVOCI E INCONGRUENZE Sono navigatore satellitare. Non lo troverecapitati degli equivoci legati proprio te neanche su Google Maps e neppualla ricerca del dirigente scolastico, re in una targa che di solito viene apcon la convinzione di quanti arrivano posta per indicare vie e piazze. Quel da fuori Gubbio che la sede amminipiazzale è un fantasma sebbene non strativa del liceo sia a Scheggia. La si tratti di un riferimento viario quasituazione è decisamente curiosa se lunque, ma dell’ubicazione principale non paradossale, perché storicamente del liceo “Giuseppe Mazzatinti”. Piazpiazzale Leopardi, ovvero l’area circozale Leopardi esiste nella toponomascritta del plesso scolastico situata tra stica cittadina e sulla carta intestata via Carducci e via Foscolo, è il riferidella scuola, oltre che in tutte le comento del liceo “Mazzatinti” tanto da municazioni ufficiali, però non ve n’è non immaginare minimamente che PIazzale Leopardi con l’ingresso del Mazzatinti alcuna traccia se qualcuno lo cerca sia escluso dai navigatori e non si caarrivando da fuori. Impossibile trovarlo, neanche sulle App dei pisce perché. Su Google maps l’indicazione del liceo “Mazzacellulari che indicano le vie di qualunque città. C’è di peggio: gli tinti” porta alla sede distaccata dello scientifico e artistico in via insegnanti chiamati a fare le supplenze e che arrivano da fuori dell’Arboreto (peraltro è erroneamente riportata via Arboretum città, oltre che i genitori interessati ad accompagnare i figli nel che non esiste). Il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore Gaperiodo dell’orientamento per la scelte dell’istituto superiore, briele Damiani, che ha la delega al settore, sono stati informati vengono dirottati niente meno che a Scheggia Pascelupo dove assicurando l’interessamento per capire dove sta l’inghippo. c’è via Leopardi e la sede di una scuola dell’infanzia, primaria Dall’ufficio anagrafe del Comune fanno sapere che si tratta di e secondaria, manco a farla apposta che con il liceo di Gubbio problemi di comunicazione e si è in presenza di situazioni sclecondivide per questo anno scolastico lo stesso dirigente, Maria rotizzate: non è soltanto il caso di piazzale Leopardi poiché riMarinangeli. sultano escluse anche altre vie, specie nelle frazioni.

ATTUALITÀ

Danno erariale al liceo, nei guai due ex dirigenti

LA CORTE DEI CONTI CONTESTA SPESE FUORI ORDINANZA TRA VIAGGI, ALBERGHI E PRESTAZIONI PER CIRCA 68MILA EURO A DARIO MISSAGLIA E ANNA MARIA MONACELLI, OGGI IN PENSIONE, CHE RIVENDICANO LA BONTÀ DEL PROPRIO OPERATO. LE DIFESE EVIDENZIANO LA MANCANZA DI RILIEVI DEI REVISORI DEI CONTI, LA PRESCRIZIONE DELL’AZIONE CONTABILE E LA PREGRESSA ARCHIVIAZIONE DELL’INCHIESTA PENALE

di amministrazione e da contribuzioni La Corte dei Conti ha messo gli occhi dei genitori. La Corte dei Conti contesulle spese fuori ordinanza, compresi sta anche mandati di pagamento, che pranzi al ristorante e pernottamenti in ritiene illegittimi, emessi per il progetalbergo, fatte in passato al liceo “Giusepto alternanza scuola-lavoro anche nei pe Mazzatinti”. Per il vice procuratore confronti dell’ex preside, mentre la Moregionale Pasquale Principato ci sono nacelli si sarebbe liquidata le ferie non circa 68mila euro di spese non giustifigodute sebbene la normativa lo vieti. cati che hanno portato alla citazione in C’è pure una lista di pagamenti alla Mogiudizio per danno erariale ani danni nacelli come “compenso incentivante”, della scuola l’ex preside Dario Missafino alle prestazioni specialistiche svolglia e l’ex dirigente dei servizi amminiL’ingresso del Polo Liceale Mazzatinti te in occasione dei lavori, finanziati in strativi Anna Maria Monacelli. Da una parte dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Gubbio, per segnalazione di Maria Marinangeli, successore di Missaglia, l’ampliamento della scuola. Dall’attività ispettiva - rimarca il è scaturita un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale e l’ingiudice Principato - sono emerse inoltre modalità anomale con dagine della magistratura contabile. Tra le carte dell’inchiesta le quali il liceo “Mazzatinti” acquistò i biglietti per i viaggi, oltre figurano pernottamenti in albergo e pranzi pagati dalla scuola a risultare frequenti ricorsi a prelievi in contanti presso l’istial dirigente Missaglia che, secondo la Procura, non aveva motituto tesoriere e i pagamenti con carte di credito. Tra i rimborvo per dormire a Gubbio e non tornare a Città di Castello dove si effettuati anche il pagamento di multe elevate dalla polizia aveva la residenza. Rimborsi di vario genere contestati anche municipale. L’ex preside Missaglia e l’ex dirigente Monacelli ad Anna Maria Monacelli. I legali difensori, Davide Ronchetti hanno sottolineato, nelle memorie difensive e in audizione, la e Mario Bruto Gaggioli Santini, hanno evidenziato la manbontà del proprio operato. La Procura ha chiesto la condanna canza di rilievi dei revisori dei conti, la prescrizione dell’azione di entrambi al pagamento del danno prodotto. Si attende ora contabile e la pregressa archiviazione dell’inchiesta penale. la sentenza. LE CONTESTAZIONI Tra le contestazioni ci sono i soldi percepiti dalla Monacelli per progetti e incarichi finanziati da avanzi

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LAVORO

EX SIRIO, MAIO SE N’E’ ANDATO PREOCCUPAZIONI SUL FUTURO SUBENTRA ECOERIDANIA SPA, COLOSSO GENOVESE, DOPO CHE LA FAMIGLIA ABRUZZESE SI È CHIAMATA FUORI DAL SETTORE DEI RIFIUTI OSPEDALIERI PER PUNTARE ESCLUSIVAMENTE SULLA RACCOLTA DEI RIFIUTI INDUSTRIALI SPECIALI E LA GESTIONE DELLE DISCARICHE Quale futuro per l’ex Sirio Ecologica? L’azienda di Padule, specializzata nello smaltimento dei rifiuti ospedalieri, è uscita dal Gruppo Maio e le prospettive sono tutte da verificare con i 6 dipendenti preoccupati. Maio.Com non fa più parte delle aziende del gruppo della famiglia Maio che dapprima deteneva l’ex Sirio con la Maio Guglielmo Srl. Ora c’è EcoEridania Spa, azienda genovese. Ci sono diffuse preoccupazioni a livello politico e sindacale, dopo che anni orsono l’allora amministrazione Goracci e i sindacati lasciarono, nel gran silenzio durato mesi, che l’ex Sirio Ecologica chiudesse i battenti. Bisogna vederà se l’attuale sede eugubina interesserà o meno e quale destino potrà profilarsi. Ci potrebbero essere dei trasferimenti del personale in un un impianto di Montemorciano, nel pesarese, e a Padule potrebbe resterebbe un presidio con un’attività molto limitata. Saranno decisivi i prossimi tre-quattro mesi. LE ORIGINI Tutto questo perché ha cambiato strategia il gruppo Maio. Quarant’anni fa il capostipite Guglielmo Maio partiva nella sua Castel Frentano, in provincia di Chieti, con le prime raccolte delle lastre radiografiche. Era l’origine di una complessa e affermata realtà nel settore dei rifiuti ospedalieri. Il gruppo ha abbandonato il gioiello di famiglia e cambia strategie, cedendo il ramo alla EcoEridania Spa di Genova, colosso nazionale del settore. La vendita avrebbe fruttato sui 60-70 milioni di euro. Lo spazio rifiuti ospedalieri era divenuto sempre più ristretto, quindi la Maio Group ha cambiato visione di mercato puntando

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esclusivamente sulla raccolta dei rifiuti industriali speciali, pericolosi e non, e gestione delle discariche. Con un fatturato di 200 milioni di euro l’anno e 450 dipendenti totali, l’azienda abruzzese modifica anche il brand con Maio.Com. Così la più moderna Guglielmo Maio Srl, nata nel 1983, cambia anche veste oltre che parte del know-how. HOLDING E RAMI Le attuali figure di vertice, Francesco Maio e i figli Guglielmo e Valentina, gli autori dell’inedita e storica salita nel calcio in Serie B della Virtus Lanciano, muovono su altri fronti di interessi e li fortificano attraverso il Gruppo Arena Holding, la cassaforte di famiglia, che ingloba le società Bleu (Puglia), Cosmer (Napoli), Aeg (Camastra, in provincia di Agrigento), Ecofer (Roma) e la Dupont di Gubbio, con cui ora i Maio si aprono una finestra verso il nord. E poi c’è Thu e Brema Ambiente. Con la vendita dell’asset rifiuti ospedalieri se ne va un pezzo della storia dei Maio. Una modifica strategica ma che non muta la mission di fondo in merito alla gestione del ciclo completo dei rifiuti; dalla progettazione, realizzazione e gestione di discariche, quindi intermediazione e bonifiche ambientali, recupero energetico da fonti rinnovabili. In particolare, la società Maio punta ora i principali interessi sulle discariche. Quella colossale di Canosa di Puglia - che portò anche guai giudiziari per Francesco Maio, arrestato e poi assolto per presunto reato ambientale - ha ottenuto l’ampliamento. E poi c’è Roma con la discarica di Santa Palomba. R.Bar.

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CULTURA

Lisippo, sentenza attesa da un momento all’altro

IL TRIBUNALE DI PESARO STA PER PRONUNCIARSI SUL DUELLO PER IL RECUPERO DA PARTE DELLO STATO ITALIANO DELL’OPERA D’ARTE RINVENUTA IN MARE DAI PESCATORI DI FANO NEL 1964 E DETENUTA DAL 1977 DAL PAUL GETTY MUSEUM A MALIBÙ DOPO ESSERE PASSATA PER LA FAMIGLIA BARBETTI La sentenza è attesa da un momento all’altro sul caso del Lisippo conteso. Al tribunale di Pesaro si è completato il dibattimento per il recupero da parte dello Stato italiano della preziosa opera d’arte rinvenuta in mare dai pescatori di Fano nel 1964 e detenuta dal 1977 dal Paul Getty Museum a Malibù, in California. In questa storia c’è di mezzo Gubbio, con la famiglia Barbetti che a suo tempo ha posseduto la statua e il giudice Sergio Matteini Chiari che si è occupato dell’intricato caso. Sono mobilitate le istituzioni marchigiane dopo la sentenza di confisca da parte del tribunale di Pesaro, successivamente annullata dalla Cassazione per vizi procedurali. Per la Regione Marche e per il Comune di Fano, la restituzione della statua del Lisippo allo Stato da parte del JP Getty Museum è un obiettivo da perseguire con grande determinazione, trattandosi di un’opera considerata di grande valore storico artistico, finita negli Stati Uniti nelle circostanze oggetto di controversia. “L’Atleta di Fano”, statua attribuita allo scultore greco ripescata nell’Adriatico e sbarcata a Fano, viene rivendicato.

ULTIMA BATTAGLIA Il giudizio con battaglia in aula, dove si sono ricostruiti i fatti storici del ritrovamento e soprattutto la condotta del Getty Museum, in sostanza verte sulla buona o cattiva fede dell’acquisto della statua da parte del museo americano (per 3,95 milioni di dollari, una cifra mai pagata fino allora nel mercato dell’arte) dal commerciante tedesco Heinz Herzer, che l’aveva a sua volta acquisita dagli imprenditori Barbetti, i quali l’avevano comprata per 3,5 milioni delle vecchie lire dai pescatori fanesi. È stato stabilito che la confisca si deve escludere se il bene appartiene a un soggetto estraneo al reato quando questi dimostri di esserne divenuto proprietario in buona fede. La buona fede è sostenuta dal Getty Museum ed è contestata da pubblico ministero e l’Avvocatura dello Stato. Uno dei punti ribaditi dai legali del Getty Museum è il disinteresse dello Stato italiano verso la statua all’epoca dei processi umbri, conclusi con l’assoluzione dei Barbetti e del prete Nagni accusati di ricettazione, provato dal fatto che esso non si costituì parte civile. Il pubblico ministero ha più volte sostenuto che non fu disinteresse bensì la conseguenza di una cortina tenace e omertosa di segretezza e clandestinità, che è stata diradata solamente dopo decenni, tanto che tuttora è formalmente aperta un’inchiesta della Procura di Pesaro.

LA RICORRENZA Festeggiati i 10 anni di attività della struttura comprensoriale tra immagini ed emozioni

CHE FESTA DI COMPLEANNO PER L’OSPEDALE DI BRANCA

Un compleanno speciale per l’ospedale di Branca. Dal marzo 2008 al marzo 2018: un percorso di 10 anni che ha visto crescere la struttura comprensoriaIn tanti accorsi per il decennale le che ha preso il posto del complesso di piazza Quaranta Martiri e del Calai. Le bandiere colorate degli sbandieratori di Gubbio e i figuranti dei Giochi de le Porte di Gualdo Tadino hanno salutato e scandito, il 10 marzo scorso, la ricorrenza del decennale. Una festa e un modo per sottolineare il lungo cammino passato attraverso l’integrazione dei territori e lo sviluppo delle professionalità e tecnologie. Presenti i direttori generali Usl, dall’attuale Andrea Casciari a ritroso con Vincenzo Panella che l’ha inaugurato ed Emilio Duca. Rita Cecchetti, vicesindaco di Gubbio che ha portato il saluto di Filippo Mario Stirati, e il sindaco gualdese Massimiliano Pre-

sciutti hanno rimarcato l’operazione che, voluta dai sindaci Ubaldo Corazzi e Rolando Pinacoli fino all’impronta inaugurale con Orfeo Goracci e AnI direttori di ieri e di oggi gelo Scassellati, ha permesso all’Alto Chiascio di dotarsi di una struttura unica. Teresa Tedesco, direttore del presidio, ha rimarcato il gioco di squadra con i risultati e le nuove sfide, come le sinergie con i medici di base per gestire i malati cronici. Sottolineati i contributi dei privati, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia con l’intervento del presidente onorario Carlo Colaiacovo e le associazioni (ha preso la parola Carlo Crocetti dell’Anaca di Gualdo). In un video, realizzato da Giampaolo e Donatella Pauselli, sono state ripercorse le tappe con le testimonianze degli operatori. Alla fine la torta e pure un po’ di emozione.

FESTA DEI CERI

In piazza Grande meno gente e nessuno sul muretto VARATE LE MISURE DI SICUREZZA PER IL 15 MAGGIO. OPERAZIONI DI PREFILTRAGGIO CON UNA DRASTICA RIDUZIONE DI PRESENZE PER L’ALZATA. PREVISTI GLI STEWARD E LA VIDEOSORVEGLIANZA Un prefiltraggio con la conta sommaria di quanti potranno accedere in piazza Grande dalla capienza drasticamente ridotta (non si potrà arrivare ai circa 13mila visti in passato), il divieto tassativo di portare zaini, contenitori ingombranti di ogni genere e passeggini, un lungo

tappeto a spunzoni per impedire di stare sul muretto: sono queste le misure più restrittive per il prossimo 15 maggio secondo il progetto d el Comune, redatto dall’ingegnere Matteo Costantini insieme agli uffici comunali, per garantire la sicurezza in piazza Grande al mattino per l’Alzata. Le stringenti misure imposte dal decreto post-Torino, che condiziona fortemente numerose manifestazioni pubbliche e folcloristiche, saranno applicate senza drastiche riduzioni (in piazza Grande

non potrebbero entrare più di 4.800 persone applicando alla lettera le norme) tenendo conto della connotazione della festa caratterizzata da spirito di partecipazione diffusa e spontaneità. STEWARD E TELECAMERE È stato definito un piano sottoposto al prefetto Antonio Cannizzaro e al questore Giuseppe Bisogno dopo l’impegno del “Tavolo dei Ceri” coordinato dal sindaco Filippo Mario Stirati con le forze dell’ordine e le componenti ceraiole. Questo piano ha escluso i temuti tornelli. Ci saranno controlli con il ricorso agli steward in piazza per il deflusso delle persone. Previsti la limitazione dei posti per l’ingresso nella sala dell’Arengo che verrà consentito ai soli ceraioli e sopra una certa età, la segnaletica per le vie di fuga, le postazioni sanitarie e una sala operativa all’interno di palazzo Pretorio con telecamere sulla piazza.

E SI COMINCIA A PENSARE ALLA CORSA

A margine del dibattito sulla sicurezza si comincia a pensare anche alla corsa del prossimo 15 maggio. Nelle ultime settimane sono andate completandosi le terne dei capodieci di mezzani e piccoli, dopo che nella prima metà di gennaio erano stati eletti Fabrizio Martini, Giorgio Angeloni e Giovanni Vantaggi, affiancatisi ai capitani Francesco Rossi e Mauro Guardabassi. Per quanto i riguarda i mezzani, Sant’Ubaldo ha scelto Michele Pauselli (Case Popolari), San Giorgio dalla manicchia di Semonte Giorgio Panfili, Sant’Antonio dalla manicchia interna Lorenzo Martella. La corsa dei piccoli verrà guidata da Giuseppe Pierucci (Sant’Agostino) per il cero di Sant’Ubaldo, da Alessandro Salciarini (San Martino) per San Giorgio e da Francesco Pierucci (muta de Ontano) per Sant’Antonio. HILARITER Nelle ultime settimane sono proseguiti gli incontri di riflessione sulla Festa dei Ceri dal titolo “Hilariter - Sulle spalle, nel cuore”. Dopo la serata organizzata presso la Basilica di Sant’Ubaldo (relatore don Claudio Ubaldo Cortoni), il maltempo ha costretto a posticipare l’evento in programma lo scorso 17 marzo lungo gli stradoni del monte Ingino. Resta confermato per venerdì 4 maggio l’appuntamento presso il Centro Servizi Santo Spirito con “Dove l’anno è un giorno”, che sarà guidato da don Armando Minelli e Giancarlo Gaggiotti.

ECONOMIA

Investimenti e operazioni finanziarie, diocesi coinvolta ATTENZIONI RIVOLTE AL CLIMATE CHANGE E A COME SI STANNO MUOVENDO I GRANDI INVESTITORI INTERNAZIONALI SUL VERSANTE DELLE FONTI FOSSILI

Investimenti e operazioni finanziarie coinvolgono la Diocesi di Gubbio, così come altre vedi Assisi, Caserta e Pescara. Ne ha parlato il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” con un articolo a firma di Vitaliano D’Angerio. L’uscita del gruppo assicurativo Generali dal carbone (due miliardi di euro di disinvestimenti) ha riportato sulla scena nazionale l’attenzione sul climate change e su come si stanno muovendo i grandi investitori internazionali sul versante delle fonti fossili. Gli impegni a disinvestire ammontano nel mondo a 6,1 trilioni di dollari e fra i colossi che hanno preso questo impegno vi sono compagnie assicurative come Allianz, Swiss Re, Lloyd’s, banche come Nordea e Sarasin. È quanto emerge dall’ elenco di aderenti all’iniziativa #Divestment (www.gofossilfree.org), movimento nato nel 2011 nei campus universitari americani dove gli studenti chiesero ai loro atenei di non investire più il patrimonio in carburanti fossili. Sono 837 le istituzioni che nel mondo hanno detto sì a questa iniziativa, tra loro vi è il fondo sovrano norvegese (Rockfeller Brothers Fund) e anche istituzioni religiose, tra cui appunto la Diocesi di Gubbio, oltre agli ordini come i Gesuiti. Ci sono gruppi definiti “For Profit”, in totale 24, alcuni quotati nelle piazze finanziarie internazionali e altri no. Soltanto 10 hanno scelto

un disinvestimento totale dalle fonti fossili. Le restanti aziende, con un peso maggiore dal punto di vista finanziario, hanno per esempio deciso di uscire per ora soltanto dal carbone: è il caso dell’olandese Aegon, della svizzera Banca Sarasin e del gigante britannico Lloyd’s. Axa IM, la società di asset management della compagnia francese omonima, ha invece scelto di uscire dal carbone e anche dalle sabbie bituminose, da cui si estrae appunto bitume simile al petrolio. Allianz e Nordea, a loro volta, hanno seguito la strada di un disinvestimento parziale dai fossil fuel, così come Swiss Re. La scelta di Trieste Generali in particolare non soltanto ha annunciato ieri l’uscita graduale dal carbone ma ha informato il mercato che realizzerà anche investimenti green per 3,5 miliardi di euro entro il 2020. Investimenti in particolare in green bond e green infrastructure. Che tipo di obbligazioni verdi verranno sottoscritte dal Leone di Trieste? Su questo tema c’è flessibilità, fanno sapere dal gruppo, poi valuteranno il sottostante del green bond che verrà proposto. Non viene dunque escluso quindi un investimento anche in titoli di Stato green, sebbene per ora sia tutto ancora in fase di analisi.

I RITI E GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA SANTA

La settimana santa è alle porte e con essa si rinnovano gli appuntamenti che la Chiesa eugubina dedica al culmine dell’anno liturgico. Un momento particolarmente atteso da tantissimi fedeli, in parte anche dal vescovo mons. Luciano Paolucci Bedini, alla prima Pasqua celebrata nella diocesi. Il programma sarà preceduto sabato 24 marzo dalla Giornata Diocesana della Gioventù, che alle 18,30 vedrà i giovani riunirsi presso l’Oratorio Don Bosco e alle 21 spostarsi in Cattedrale per una veglia di preghiera. Domenica 25, con la celebrazione della Domenica delle Palme (con la processione che partirà dalla Cappella Ranghiasci per dirigersi in Cattedrale), si apriranno i riti della settimana san-

ta, che proseguiranno martedì 27 con l’ultima stazione quaresimale, mercoledì 28 alle 17,30 con la Messa Crismale in Cattedrale, giovedì 29 con la Messa in Cena Domini in Cattedrale (ore 18,30: a seguire adorazione eucaristica fino alle 24, e così anche in molte chiese dove verrà allestito l’Altare della Reposizione, più comunemente noti come “sepolcri”), venerdì 30 con la celebrazione della Passione (ore 15,30). Alle 19 da San Domenico partirà la Processione del Cristo Morto, momento di suggestione unica e profonda devozione. Sabato 31, a partire dalle 21,30, Veglia Pasquale in Cattedrale cui seguirà domenica 1° aprile alle 11,15 la messa solenne del giorno di Pasqua. R.Bar.

SIMONE SALVATO DAL DEFIBRILLATORE

SCENE DI PANICO IN UN NEGOZIO DI VIALE DELLA RIMEMBRANZA. IL 43ENNE TITOLARE SI SENTE MALE E SCATTANO I SOCCORSI. DECISIVO L’INTERVENTO DELL’APPARECCHIO IN DOTAZIONE AL LICEO “MAZZATINTI” Simone ha avuto vicino il suo angelo custode. Si è trovava lì e gli ha praticato il massaggio cardiaco. In sentito male nel proprio negozio in viale della Ripochi secondi la situazione è stata messa sotto conmembranza, dopo che la commessa era uscita per trollo, mentre l’ambulanza stava arrivando dall’ospequalche minuto e che rientrando l’ha trovato disteso dale di Branca. a terra in condizioni difficili perché praticamente esaSTA MEGLIO Simone è stato prontamente traspornime. È scattato l’allarme. Dalla farmacia, di fronte tato al pronto soccorso e al reparto di cardiologia al negozio del 43enne riverso a terra, non potevano con le condizioni di salute che sono andate progresfare molto perché il defibrillatore in quel momento sivamente migliorando proprio grazie agli effetti di non era funzionante. E allora è partita la chiamata, quel tempestivo intervento in quei concitati minuti. I oltre che al 118, alla vicina sede del liceo “Giuseppe sanitari a Branca monitorano le condizioni dell’uomo Il defibrillatore del Liceo Mazzatinti” che ha in dotazione l’apparecchio perche sta reagendo positivamente alle cure. Dotarsi del fettamente attivo e si è mobilitato per prestare i soccorsi. Il defibrillatore, come conferma una volta di più questo episodio, defibrillatore è stato portato dal personale della scuola, con la è una risposta forte ed efficace ai problemi cardiaci che sorgopresenza di due insegnanti, direttamente nel negozio dell’uono improvvisamente e che richiedono un tempestivo quanto mo che aveva avuto un violento attacco cardiaco. Sono interefficace intervento per rianimare il soggetto colpito da attacco venuti un medico di base e un’infermieria che casualmente si scongiurando le estreme conseguenze. M.Boc.

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“Un imprenditore intelligente amante della sua città”: il sindaco Filippo Mario Stirati ha ricordato così Giancarlo Brugnoni, che a 66 anni è morto improvvisamente nella notte del 3 marzo scorso all’ospedale di Siena. Era amministratore e legale rappresentante dell’impresa locale Vagnarelli Srl e della Calcestruzzi Gubbio Spa del gruppo Financo Colacem. Dal 2015 ricopriva l’incarico di presidente di Ance Perugia, successore di Massimo Calzoni scomparso a febbraio, e dall’ottobre scorso quello di vicepresidente di Ance Umbria. Il cordoglio, anche ai funerali celebrati il 6 marzo scorso nella chiesa di San Secondo officiati dal parroco Don Pasquale Criscuolo, ha visto coinvolti l’imprenditoria regionale e il calcio visto il suo profondo legame con i colori rossoblù perché dirigente per trent’anni, ricordandone i ruoli di amministratore unico e poi di vicepresidente nella scalata fino alla Serie B quando è stato il capofila dell’operazione che ha permesso nel 2011 in tre mesi di ammodernare e adeguare lo stadio Barbetti portato a modello a livello nazionale. Era sempre disponibile, con generosità e spirito collaborativo, nei confronti della città e delle istituzioni. GRANDE COMMOZIONE Si è unito ai messaggi per la famiglia, alla moglie Lorenza, la figlia Sara e il genero Alessandro Sirleo, anche l’ingegnere Carlo Longhi, l’ex arbitro internazionale com-

di MASSIMO BOCCUCCI ponente della commissione impianti della Federcalcio che ha seguito tutto l’iter per i lavori al Barbetti esprimendo ripetutamente giudizi positivi sull’operato della società e in particolare di Brugnoni con il quale nel tempo aveva mantenuto cordiali rapporti. Messaggi anche da Vincenzo Torrente, che ha guidato il Gubbio dalla C2 alla B, e Fabrizio Castori allenatore del Cesena che lo aveva conosciuto. Il vicepresidente di Ance Perugia, Moreno Spaccia, e il consiglio direttivo ne hanno ricordato “con grande commozione le doti umane e imprenditoriali sia alla guida delle aziende di famiglia che di Ance Perugia che non aveva abbandonato neanche nei mesi della malattia”. La vicinanza alla famiglia è stata espressa dall’Università dei Muratori con il presidente Fabio Mariani, dal presidente di Ance Umbria, Stefano Pallotta (“Ho avuto modo di apprezzare le qualità di imprenditore e dirigente, ricordandolo in tante battaglie a difesa degli interessi dei costruttori umbri”), e dagli imprenditori del sistema Confindustria, con il presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, il vice Luca Tacconi, il consiglio di presidenza e Matteo Minelli presidente della sezione territoriale eugubinogualdese di cui Brugnoni era consigliere.

VIABILITÀ

Una palazzina con servizi nell’area dei camper

APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO DAL CONSIGLIO COMUNALE: OPERAZIONE DA 270MILA EURO A CARICO DELL’ASSOCIAZIONE CAMPER CLUB GUBBIO

Spazio attrezzato con palazzina e servizi nell’area camper di via del Bottagnone a ridosso dello stadio Barbetti, il bocciodromo e le scuole superiori “Cassata” e “Mazzatinti”. È stato infatti approvato dal consiglio comunale il progetto definitivo messo a punto con l’impegno dell’associazione Camper Club Gubbio che si farà carico dell’operazione. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha sottolineato l’importanza di questo settore di forte richiamo per l’intera ricettività turistica, in un ambito che continua a essere in espansione e che ogni anno vede considerevoli presenze soprattutto in occasione di particolari eventi, come il 7 e 8 dicembre per l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo. È stata messa a punto una nuova convenzione da parte del Comune con l’associazione per l’utilizzo di suolo pubblico, così da poter dare continuità alla gestione dell’area attrezzata per la sosta di camper e che adesso con questo nuovo progetto prevede, appunto, anche la realizzazione di un blocco servizi

su una superficie di 100 metri quadrati. Si tratta di un edificio a un piano a pianta rettangolare destinato a uffici e servizi igienici, con un ulteriore piano completamente interrato destinato a magazzino. L’operazione richiede un investimento di 270mila euro che saranno a carico del Camper Club e a sconto dei canoni di locazione. “È un’operazione pragmatica - ha detto Stirati volta ad ampliare e diversificare l’offerta ricettiva e la capacità di accoglienza in una città come Gubbio che si sta fortemente accreditando con linee di prodotto specifiche e attrattive mirate a target precisi». L’associazione si sta impegnando fortemente ormai da anni per sviluppare l’accoglienza nel turismo camperistico. Il consiglio direttivo, in carica dall’anno scorso, è molto attivo sotto la guida del presidente Francesco Pastorelli, con vice Raffaele Mazzacrelli, segretario Raffaello Di Benedetto, tesoriere Massimo Marcelli e consiglieri Alessio Alunno, Luciano Fiorucci, Patrizio Grelli, Alfio Petrini, Antonio Scavizzi, Francesco Stocchi e Sergio Tomassoli.

DAL CCRR UNA DONAZIONE PER L’ASSOCIAZIONE L’IMPEGNO

All’interno dei progetti di solidarietà prevista nel programma annuale, il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Gubbio, rappresentato dal sindaco Nicolò Spadoni, ha destinato all’Associazione Onlus “L’Impegno” il ricavato della festa 2018 del CCRR, a favore dunque delle missioni e dei progetti in Burkina Faso portati avanti dal sodalizio guidato dal dott. Luigi

TOUR DI GRUPPO

Panata. Con una cerimonia in Comune, alla presenza dell’Assessore Gabriele Damiani, è stata consegnata una donazione di 300 euro. Il dott. Panata, a nome di tutta l’associazione, ha voluto ringraziare il CCRR, illustrando poi ciò che è stato fatto negli ultimi tempi, con particolar riferimento all’ultima visita nel cuore dell’Africa avvenuta nelle scorse settimane.

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IL CASO

Canile, denunce e polemiche ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA DI UNA SIGNORA PER I MALTRATTAMENTI AI CANI E LE CONDIZIONI PESSIME DELLA STRUTTURA DI FERRATELLE. NON S’È FATTA ATTENDERE LA REPLICA DEL SINDACO STIRATI: “LA GESTIONE È CORRETTA E CI SFORZIAMO PER MIGLIORARE”

Indagano i magistrati sulla situazione al canile di Ferratelle. La denuncia è pesante: cani maltrattati, disagi nella struttura attiva in un luogo condizionato dalle ripercussioni quando piove, fa freddo o c’è il caldo rovente, lotte intestine per la gestione del luogo che necessita di una maggiore custodia. Infuria la polemica, tra lettere, post sui social e appunto le denunce sui tavoli della Procura della Repubblica di Perugia. È preoccupata e imbarazzata la Giunta Stirati costretta a fronteggiare la situazione. Sono un centinaio i cani ospitati, di cui un’ottantina nel rifugio, con circa 130 adozioni promosse nel 2017 con l’impegno dei volontari. La signora Francesca Paxia, che vive a Perugia, si è trovata a un evento al canile di Ferratelle con un’amica, ed è rimasta negativamente impressionata avendo preso un cane, Camilla, in pessime condizioni di cui nessuno aveva informato. “C’erano enormi problemi di salute - racconta Paxia -, cronicizzati per la sua permanenza nel canile, che hanno reso più difficile il compito di restituire una vita nuova. Ci sono riuscita lo stesso, convinta che fosse stato solo un caso e sono tornata a Gubbio. È arrivato così il turno di Samira e Susanna, pure stavolta fatte uscire senza che mi fossero indicate patologie e rivelatesi gravemente malate e turbate”.

COSTI DI GESTIONE Il Comune spende circa 75mila euro l’anno e la somma è stabilita sulla base della popolazione residente. Nel bilancio preventivo sono inseriti 30mila euro per alcuni interventi migliorativi del canile per ampliare l’ambulatorio medico, creare un pozzo per l’approvvigionamento idrico e attivare un impianto termico. La gestione è attualmente affidata in regime di proroga alla Comunità Montana dell’Alta Umbria, occupandosi di pulizia, alimentazione e sgambatura tramite l’Agenzia forestale regionale, e il Comune non esclude di riprenderlo. Il servizio veterinario della Usl confida sugli effetti della prevenzione per ridurre l’abbandono dei cani attraverso il microchip e sui controlli nel territorio attraverso la maggior applicazione delle regole dell’anagrafe canina, ricordando l’obbligo di denuncia di cucciolate e la sterilizzazione programmata. STIRATI NON CI STA “Non possiamo accettare - reagisce il sindaco Filippo Mario Stirati - che venga strumentalmente demolita l’immagine di una città e di una gestione corretta e sottoposta a verifiche anche della vigilanza. Intensificheremo le azioni di sensibilizzazione nei confronti dell’associazionistico e nelle scuole affinché vengano promosse le adozioni e siano scoraggiati gli abbandoni”. M.Boc.

PARTE LA LOTTERIA PER LA RACCOLTA FONDI INIZIATIVA DELLA FAMIGLIA DEI SANTANTONIARI. SONO IN VENDITA I BIGLIETTI: IL RICAVATO SERVIRÀ PER POTENZIARE LA STRUTTURA DI FERRATELLE DOPO LE DENUNCE PRESSO LA PROCURA DI PERUGIA

Una lotteria per il canile comprensoriale che ha bisogno di migliorie strutturali, specie dopo le recenti polemiche furibonde e un esposto-denuncia alla procura di Perugia per presunti maltrattamenti dei cani. La “Lotteria a 4 zampe” è organizzata dalla Famiglia dei Santantoniari, al cui interno ci sono soggetti collegati alle associazioni di tutela degli animali e professionisti del settore, in collaborazione con il Comune. Viene considerata dal sindaco Filippo Mario Stirati “un’operazione positiva che rasserena gli animi, accesi in questi ultimi mesi dopo le adozioni di alcuni cani, intorno alle condizioni anche sanitarie della struttura e dei cani presenti”. Il Comune destina 75mila euro l’anno, su uno stanziamento di 95mila con la partecipazione degli altri Comuni della fascia appenninica, alla struttura di Ferratelle, che viene gestita dalla Comunità montana Alta Umbria con l’apporto del settore veterinario della Usl e delle associazioni Enpa e Animal Mind. Il canile è stato realizzato in due fasi diverse, la prima negli anni ‘70-’80 quando ancora vigeva la pratica di sopprimere i cani randagi dopo un periodo di detenzione.

OPERA DI SENSIBILIZZAZIONE “Intendiamo adoperarci - spiega Stirati - affinché la struttura sia un luogo aperto alle collaborazioni di tutti, incentivando le frequentazioni e le presenze, pur nel rispetto di regole necessarie e concordate, con compiti e ruoli definiti, orari di accesso e prescrizioni”. La Famiglia dei Santantoniari annuncia una visita alla struttura e l’avvio, cominciando dalla lotteria, di una campagna di sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei cani, incoraggiando le adozioni e stimolando una maggiore responsabilità nel combattere gli abbandoni attraverso unapromozione pure nelle scuole. GLI INTERVENTI “Cercheremo di coinvolgere più ceraioli possibili - osserva il presidente santantoniaro Alfredo Minelli -, visto che ci vogliono molte persone generose per rendere un canile all’altezza dei tanti compiti. Finalizzeremo la raccolta fondi per contribuire alle tettoie di copertura di alcuni box, all’acquisto di cucce coibentate e al miglioramento della climatizzazione. Concorderemo gli interventi con l’Amministrazione Comunale e il gestore”.

NEMMENO LA PIOGGIA HA FERMATO I FOCARONI IN CENTRO

Nemmeno la pioggia caduta copiosa soprattutto nelle prime ore serali ha fermato l’ormai tradizionale appuntamento con i Focaroni di San Giuseppe, iniziativa curata dall’Università dei Falegnami in collaborazione con i quattro quartieri del centro storico. Suggestive le immagini dei grandi fuochi accessi nonostante il maltempo, ma tra tutti ha impressionato in modo particolare quello

realizzato sul letto del fiume Camignano, la cui portata decisamente abbondante ha creato un effetto di straordinaria bellezza, con il fuoco che ha “galleggiato” nonostante la forza dell’acqua. Nella giornata di lunedì 19 marzo l’Università dei Falegnami, in testa il presidente Roberto Filippetti, ha celebrato la ricorrenza del santo patrono.

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LA ROCCA

L’IRONIA DI BENEDETTO XVI Sono ben cinque anni che in Vaticano cercano disperatamente di far dire a papa Benedetto XVI che Bergoglio è bello, buono, saggio, preparato, santo e papa. E, puntualmente, Ratzinger svicola con signorilità, maestria e, soprattutto, ironia. Lo ha dimostrato anche nell’ultimo assalto dei seguaci di Bergoglio che sono arrivati addirittura a “taroccare” una foto di una lettera di Ratzinger. Qualche giorno fa, infatti, monsignor Viganò - Prefetto per le Comunicazioni della Santa Sede - in preda a un orgasmo incontenibile leggeva entusiasta una lettera in cui papa Benedetto sembrava esaltare Bergoglio. Subito titoloni su giornali e social con la “notizia” che Ratzinger denunciava lo “stolto pregiudizio” contro Bergoglio, accompagnati da una foto “strana” dove alcuni libretti coprivano un’intera pagina della lettera e alcune parole erano “sfocate” e illeggibili. È bastato attendere un solo giorno e gli altarini sono stati miseramente scoperti. La lettera di Ratzinger era una risposta alla richiesta di scrivere una prefazione a dei libretti di lode a Bergoglio. Nella parte artatamente nascosta, papa Benedetto XVI scrive che non farà la prefazione perché non li ha letti né intende farlo visto che ha altro da fare...

LA MALAFEDE DEL VATICANO Oltre all’ironia di Benedetto XVI, ciò che colpisce nella vicenda della lettera “taroccata” dai seguaci di Bergoglio è la completa malafede di monsignor Viganò. In effetti, ogni giorno emergono fatti incontestabili (perché ammessi dalla stessa Santa Sede). La lettera di papa Benedetto era dello scorso 7 febbraio. Ad originarla è stata la richiesta di prefazione per alcuni librettini di teologi che lodano Bergoglio. Ratzinger ovviamente rifiuta ma, probabilmente per semplice cortesia, scrive un passaggio in cui dice che tali librettini testimoniano che in Bergoglio c’è anche una qualche preparazione teologica. Ai seguaci di Bergoglio non è parso il vero di poter usare queste poche parole. Ma il problema è che il resto della lettera, oltre a demolire i libretti, demolisce anche alcuni autori, che in passato, scrive Ratzinger, “hanno contestato l’autorità papale e lavorato per opporsi al magistero”. Della serie: chi oggi loda Bergoglio sono proprio i nemici di san Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Ma, ha pensato Viganò, si può sempre censurare questo passaggio con una foto della lettera coperta dai librettini e alcune righe rese illeggibili... dimenticando però che le bugie hanno le gambe corte.

a cura di LUIGI GIRLANDA L’INGENUITÀ DEI BERGOGLIANI Il caso della lettera “taroccata” dai fan di Bergoglio in Vaticano, aiuta anche a capire quanto sia manipolabile a piacere l’opinione pubblica di questa nostra società che, a parole, si dice “critica, adulta ed emancipata”, ma nei fatti è disposta a bersi tutto quello che i media propinano. È bastata la notizia che Benedetto XVI avrebbe denunciato “lo stolto pregiudizio su Bergoglio”, per vedere i fan del prelato argentino catapultarsi “stoltamente” sui social network a lanciare i messaggi più sconclusionati. Non solo alcuni soliti sacerdoti di casa nostra, che su Facebook continuano indisturbati a fare il buono e il cattivo tempo (usando anche pagine ufficiali della Diocesi), ma perfino persone preparate e di cultura. Un docente della facoltà di Filosofia di Perugia, dopo pochi minuti dalla “notizia” della lettera di Ratzinger, è arrivato a scrivere che finalmente Ratzinger aveva, con le sue parole, addirittura risposto “ai dubia” dei cardinali che avevano chiesto chiarimenti sulle proposizioni equivoche contenute nel documento “Amoris Lætitia”. Qualcuno, con facile ironia, ha detto che stavolta i “bergogliani”, con il loro entusiasmo incontrollato, hanno proprio rischiato di fare la figura dei “bergoglioni”...

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A cura di ANNALISA BOCCUCCI

La teoria del tutto, l’eredità lasciata da Stephen Hawking

LA VITA DELLO SCIENZIATO INGLESE RACCONTATA IN UN FILM CHE NE APPROFONDISCE TUTTE LE SFACCETTATURE A pochi giorni dalla sua morte è d’obbligo operare un’accurata riflessione sull’immensa eredità lasciata da una delle più grandi menti degli ultimi anni. Il contributo di Stephen Hawking ha lasciato un’impronta indelebile nel nostro modo di guardare l’Universo, di indagarlo, di interrogarci su ciò che ci circonda e sulle leggi che ne regolano il funzionamento. La teoria del tutto è un film che approfondisce in modo completo la sua vita e il suo lavoro, analizzati alla luce dell’amore provato per Jane Wild, studentessa di lettere a Cambridge, sua storica compagna e testimone delle sue grandi scoperte. L’interpretazione di Eddie Redmayne, che gli ha permesso di conquistare il premio Oscar come miglior attore protagonista nel 2015, restituisce uno Stephen Hawking intenso e complesso: impegnato nell’elaborazione delle grandi teorie sull’inizio

senza confini dell’Universo e sulla termodinamica dei buchi neri, ma soprattutto deciso ad imporsi, grazie anche all’aiuto di sua moglie Jane, su una malattia difficile come la Sla, diagnosticatagli a 21 anni e ferocemente sempre più presente nella sua quotidianità. Nel contesto culturale contemporaneo, sempre più abituato all’approssimazione, alla semplificazione e alla “presunzione di conoscenza”, ricordare e tenere sempre a mente l’esempio del lavoro costante e instancabile di un uomo, di uno scienziato che non ha mai smesso di conoscere, approfondire e problematizzare risulta doveroso, anzi obbligatorio. Stephen Hawking non si è mai stancato di andare oltre, di superare dei limiti intrinseci alla nostra cultura e tradizione filosofica fortemente schiava di concettualizzazioni estreme e inclusive, ormai non più necessari e sufficienti a rispondere a molti dei problemi di oggi.

L’APPUNTAMENTO Ufficializzata la quarta edizione dal 26 al 30 settembre, dedicata al tema degli “altri”

I BARBARI MIGRANTI AL FESTIVAL DEL MEDIOEVO

I barbari. Invasori e migranti, la scoperta degli “altri”. Tra la storia e l’attualità il Festival del Medioevo che per la sua edizione del 2018 ha ufficializzato la tematica principale e l’appuntamento dal 26 al 30 settembre. La manifestazione è incentrata sulla divulgazione storica ed è unica nel suo genere nel panorama nazionale. Sarà un viaggio in cinque giorni ma lungo dieci secoli, con la scoperta degli “altri” come filo conduttore. Barbari, stranieri, sconosciuti, invasori e migranti: nuove genti sul palcoscenico della storia, miscelate tra i commerci e le guerre, capaci di trasformare in profondità i costumi, le abitudini e le parole della vita quotidiana. Federico Fioravanti, presidente dell’associazione culturale che organizza l’evento in collaborazione con il Comune, intende focalizzare in questa quarta edizione la marcatura dei confini, i limiti mutevoli della storia e della geografia. Sarà un racconto infinito, fatto di incontri e di scontri: dagli Alemanni ai Vandali, dai Pitti agli Unni, poi i Visigoti e gli

Ostrogoti, i Sassoni, gli Angli e i Franchi. Svevi, Slavi e Berberi, fino al dominio dei Longobardi, la civiltà dei Bizantini. Mongoli e Turchi, l’epopea dei Vichinghi, Arabi e Normanni. Verranno chiamati a raccolta i più importanti storici italiani ed europei, con scrittori, giornalisti e personaggi dello spettacolo tra lezioni di storia, interviste e la formula del faccia a faccia. Tutti gli incontri saranno a ingresso libero. Il festival è reso più attraente da eventi collaterali come mostre, rievocazioni, film, concerti, spettacoli, giochi di ruolo e visite guidate. Ci saranno la fiera del libro medievale, i miniatori e calligrafi dal mondo, le botteghe e i mestieri. L’artigianato medievale, la tavola rotonda del web con i siti specializzati sul medioevo, giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati ai bambini. Tutto il programma e gli aggiornamenti su www.festivaldelmedioevo. it, oltre che sulla pagina facebook.

La posta dei lettori all’indirizzo redazione@15giorni.it

LETTERE IN REDAZIONE

VIA DELL’ARBORETO, LA ROTATORIA È UNA TRAPPOLA

Noncuranza e pericolo continuo da due settimane transitando la rotatoria di via dell’Arboreto. Possibile che nessuno, a cominciare dai vigili urbani che ogni giorno si recano nella zona per regolarizzare il flusso del traffico dovuto alla presenza delle scuole, oltre che forze dell’ordine, amministratori e consiglieri comunali, dopo tutto questo tempo non abbia sentito il dovere di segnalare il problema o intervenire? Mi riferisco a un cordolo in cemento non allineato con gli altri che si trova nella traiettoria di percorrenza all’interno della rotatoria indicata, tra l’altro quotidianamente percorsa anche dai dipendenti che si recano al capannone del Comune dove peraltro operano anche gli addetti alla segnaletica stradale. Eppure niente. Qualche giorno fa ho avuto la tentazione di fermarmi e rimette-

re a posto il cordolo, seppure alla meno peggio, per rendere quantomeno più lineare la limitazione della carreggiata che ha un raggio di curvatura strettissimo. Poi, però, ho riflettuto sul fatto che un possibile incidente o danno alle auto mi avrebbe potuto vedere persino responsabile per il semplice fatto di essere intervenuto senza averne la competenza. Semplicemente mi aspetto un maggiore senso di responsabilità e del dovere in relazione alle mansioni svolte. Siamo forse troppo abituati a pensare che ci siano sempre altri ad agire, a segnalare, a intervenire, a risolvere un problema in prima persona. Si dirà, ma in fin dei conti cosa vuoi che sia un cordolo? Dal mio punto di vista, qualcosa molto vicino a un “con-dolo”. RENZO MENICHETTI

E ANCHE IL MANTO STRADALE NON È DA MENO Evidentemente i guai di via dell’Arboreto non si esauriscono unicamente nella rotatoria citata nell’articolo sopra riportato. Un’altra segnalazione giunta in redazione fa riferimento al pessimo stato del manto stradale nel tratto che collega la strada con via Madonna di Mezzo Piano. L’ondata di neve e gelo che ha caratterizzato l’ultima settimana di febbraio ha prodotto un progressivo deterioramento dell’asfalto,

che si presenta ora in ambedue i sensi di marcia particolarmente sconnesso e con più di una buca, autentiche trappole per gli ammortizzatori degli ignari automobilisti. Come spesso capita, anche in questo caso sui social è partito un appello affinché vengano presi provvedimenti per porre rimedio a una situazione di particolare disagio, dal momento che la via è andata aumentando il flusso di veicoli in transito.

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MARIA LETIZA E SIMONA TRA LE GRANDI DEL NUOTO REGIONALE

A PASQUETTA I TALENTI DEL FUTSAL PRONTI A INFIAMMARE GUBBIO

A primavera sbocciano i primi fiori, ma a ben vedere nel caso di Maria Letizia Martina e Simona Minelli si può parlare ormai di una fioritura che non conosce stagione. Perché le due giovani atlete eugubine, tesserate con la Thebris Nuoto di Ponte Felcino, non perdono occasione per confermare la bontà del proprio potenziale. Ai campionati regionali primaverili disputati nella prima metà di marzo all’interno del complesso del Pellini di Perugia le due ragazze non si sono lasciate sfuggire l’occasione per aggiungere qualche metallo al loro medagliere. La Martini ha compiuto un vero e proprio exploit centrando la vittoria sia nel 200 metri misti (tempo di 2’30”90) che

Il grande futsal sbarca a Gubbio con due appuntamenti di indubbio spessore. Il primo è per veri intenditori: lunedì 2 aprile, nel giorno di Pasquetta, andrà in scena il primo torneo “Città di Gubbio” che vedrà ai nastri di partenza 8 formazioni della categoria Giovanissimi (2003-2004), inclusi i campioni d’Italia in carica della Lazio, presenti peraltro con due formazioni (una elite e una sperimentale). Con i biancocelesti attesi anche Acqua e Sapone (Città Sant’Angelo-Pescara), Bagnolo (Reggio Emilia), Five to Five (Pisa), Città di Norcia e Cus Ancona. A fare gli onori di casa il Fontanelle allenato da Giorgio Buttò, campione regionale in carica e destinato a concedere il bis a stretto

AI CAMPIONATI REGIONALI DI PERUGIA LE DUE EUGUBINE HANNO DATO SPETTACOLO: DUE ORI PER LA MARTINI, TRE PODI PER LA MINELLI

SU INIZIATIVA DEL SETTORE GIOVANILE DI FONTANELLE ALLESTITA UNA COMPETIZIONE CON 8 TRA LE MIGLIORI SQUADRE ITALIANE

nei 400 misti (tempo di 5’20”33) abbassando sensibilmente il proprio primato personale e lasciando le rivali della Categoria Juniores a distanza di sicurezza con straordinaria regolarità. La Minelli, che gareggia con le Cadette-Senior, è salita sul terzo gradino del podio nei 200 dorso (ottenendo anche il secondo tempo assoluto all’interno della propria categoria) nuotando in 2’20”82 e si è poi confermata chiudendo al secondo posto nei 50 e nei 100 metri dorso. Risultati eccellenti che partono da lontano, vale a dire anche dalla preparazione invernale che ha consentito alle due atlete di presentarsi in grande forma all’appuntamento più importante della stagione, coinciso proprio con gli assoluti regionali in vasca corta. A seguire Maria Letizia e Simona è in prima persona il tecnico Massimiliano Meniconi, a suo modo artefice della crescita delle due ragazze che si allena quotidianamente riuscendo a conciliare con straordinaria passione, dedizione e forza di volontà gli impegni agonistici e quelli non meno importanti a livello scolastico. Per le due eugubine non ci sarà molto tempo per riprendere fiato: la stagione all’aperto si avvicina e l’obiettivo di entrambe è quello di cercare di inseguire nuovi traguardi, proseguendo nel percorso brillantemente intrapreso. R.Bar.

giro di posta (16 vittorie nelle prime 16 gare stagionali), tanto da aver messo nel mirino la seconda partecipazione consecutiva alla final eight scudetto. La manifestazione si svolgerà sui parquet della Polivalente (dove nel pomeriggio è prevista la finalissima) e della Palestra di San Marco, con la formula che prevede gare a eliminazione diretta dai quarti fino alla finale (e relative gare per i piazzamenti). Una vetrina di grande risalto per Gubbio, dove sono attese più di un centinaio di persone tra atleti, staff e famiglie. Il torneo ha ricevuto il patrocinio della Divisione Calcio a 5 della LND e del comune di Gubbio. L’organizzazione prevede accanto allo staff del Settore Giovanile di Fontanelle la presenza del Circolo ANSPI Fontanelle-San Secondo, che curerà gli aspetti legati al pranzo degli atleti. TORNEO DELLE REGIONI A fine aprile Gubbio ospiterà anche alcune gare della prima fase del Torneo delle Regioni, la competizione nazionale che racchiude i migliori talenti regionali. L’Umbria ha ricevuto l’incarico di organizzare l’edizione 2018 e tra le sedi selezionate per le gare c’è anche la città eugubina, che metterà a disposizione la Palestra Polivalente. Anche in questo caso sono attese diverse delegazioni in città, con diffusi benefici per tutto il territorio. R.Bar.

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Cipiciani, gas a manetta Nel 2018 c’è la Pirelli Cup

IL 28ENNE PILOTA EUGUBINO PRONTO A DARE BATTAGLIA IN UNA NUOVA CATEGORIA DOVE RITROVERÀ TUTTI I RIVALI DEGLI ULTIMI ANNI: “IL VERO PROBLEMA È LA MANCANZA DI FINANZIATORI, OGNI ANNO È PIÙ DIFFICILE RIPARTIRE. MA NEL 2017 HO CHIUSO ALLA GRANDE E LE MOTIVAZIONI NON MI MANCANO” di ROBERTO BARBACCI

“Ero all’esordio nella categoria e dopo un Ci si tuffa in una nuova annata con le stesse sensazioni di sempre. Nel bene e nel male, avvio difficile sono riuscito a progredire e agli occhi di Lorenzo Cipiciani si presenta a crescere come volevo”, aggiunge Cipiciani. Che nel 2018 ha deciso di iscriversi alla la solita montagna da scalare. Una passione Pirelli Cup, campionato all’interno della sconfinata è la migliore alleata sulla strada Coppa Italia Velocità (CIV) aperto alle classi che conduce a una stagione piena di buoni propositi, ma che come da abitudine dovrà 600 open e 1000 open. “Una sfida intrigante, fare i conti con le ristrettezze di un mondo, dove peraltro ritroverò molti dei duellanti Cipiciani in sella alla sua Honda della passata stagione e anche del Bridgequello del motociclismo, dove riuscire a comstone 2016 (quello nel quale si laureò campione). Peraltro mi petere ad armi pari con i migliori è divenuta impresa ardua. “I presenterò con la moto dello scorso anno, che passo dopo passo problemi sono quelli di sempre, e naturalmente riguardano la è diventata molto performante e che come tale mi garantisce composizione del budget”, spiega il 28enne centauro eugubiun’ottima base di partenza. Con ogni probabilità però non avrò no. “Ogni anni che passa le risorse economiche diminuiscono, gli sponsor si dileguano e si fa fatica a racimolare anche poche a disposizione il team delle ultime due stagioni, poiché impegnato su altri fronti, e questo aumenta le incognite alla vigilia centinaia di euro. Uno cerca di fare il possibile e di arrangiarsi del via ufficiale, previsto al Mugello nel week-end 14-15 aprile con tutte le forze di cui dispone, ma è evidente che così facendo (e sarà una tappa doppia con due gare in due giorni). La vosi disperdono energie e si finisce per trascurare l’aspetto sporglia di andare avanti è forte, ma ammetto che le difficoltà sono tivo e competitivo”. sempre maggiori e servirà tanta determinazione. Ho la consaNUOVI STIMOLI Lorenzo viene da un 2017 importante, dove ha saputo mettersi in mostra in un campionato di grande spespevolezza di poter essere competitivo da subito, ma da soli si fa molta più fatica”. Meriterebbe una chance a 360 gradi, il bravo sore come il National Trophy. Ha sfiorato il podio in due occaLorenzo, che al solito si rimboccherà le maniche e farà il possisioni, ha duellato stabilmente nella seconda parte di stagione bile per farsi trovare pronto quando abbasserà la visiera. con i migliori, dimostrando di avere la stoffa del fuoriclasse.

LA FESTA DEL CROSS E I BENEFICI DELLO SPORT SULLA COMUNITÀ

Da tre anni ai vertici nazionali. Per organizzazione, dedizione e per la bravura con la quale la Gubbio Runners riesce a gestire una manifestazione che mai come quest’anno ha dovuto fare i conti con le bizze del maltempo. La Festa del Cross è ormai una realtà consolidata e di indiscusso valore, con la FIDAL che ha voluto ringraziare tutta la comunità eugubina per la splendida accoglienza e la grande efficacia nella gestione della due giorni di gare. Da

qui a dire che Gubbio possa diventare la tappa fissa dell’appuntamento di fine stagione ancora ce ne passa, ma in pochi si sorprenderebbero se tra un anno il sodalizio guidato da Enrico Ceccarelli dovesse ricevere per il quarto anno di fila l’organizzazione della rassegna. Intanto albergatori e ristoratori ringraziano per l’ennesimo exploit prodotto dallo sport, un bene da preservare sul quale il Comune è deciso a puntare anche in ottica futura.

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LOGGE SOPRAFFATTE DA PICCIONI ED ERBACCE

C’è un sempre più affollato ritrovo per i piccioni, che trovano ospitalità rifugiandosi giorno e notte nel loggiato superiore delle Logge dei Tiratori sopraffatto dalle erbacce e in una condizione di progressivo degrado sotto gli occhi di tutti. Sono situazioni indicative di abbandono e trascurezza sebbene vi sia un progetto di riqualificazione di cui non si hanno più notizie. L’immagine di piccioni ed erbacce che dominano la scena fanno il giro dei social con qualche commento sarcastico, dopo le scorribande polemiche di chi ha avversato il progetto di sistemazione nella parte inerente la vetrata protettiva. Il futuro del complesso monumentale sta nel piano predisposto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, proprietaria dello storico immobile, con lo stanziamento previsto di circa tre milioni di euro. Ma questo programma d’intervento resta al momento in sospeso dopo aver superato tutto l’iter tecnico-burocratico, con il via libera ricevuto a livello ministeriale, di Soprintendenza e Comune, fino a superare i ricorsi. Il loggiato superiore, seicentesco rispetto alla parte inferiore che risale al 1300, dovrebbe diventare una sala mostre e convegni con un’importante opera di recupero e valorizzazione studiata dalla Fondazione Carisp d’intesa la Soprintendenza anche per quanto riguarda la posa di una vetrata speciale.

IL ROTARY PREMIA LE IDEE DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Il Rotary Club Gubbio ha portato a termine il “Concorso di idee” per la riqualificazione dello spazio urbano ricompreso tra Via Leonardo da Vinci, Viale Parruccini e Via Rousseau a Gubbio, in collaborazione con il Comune di Gubbio e con il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Perugia, del Gal “Gruppo di Azione Locale Alta Umbria”, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dell’Ordine degli Architetti di Perugia. L’iniziativa è stata motivata dalla finalità di promuovere una rigenerazione dell’ambito urbano in oggetto e la sua trasformazione in un luogo a servizio della comunità locale. Sono state presentate 20 proposte progettuali, giudicate da una Commissione Tecnica e da una Giuria Popolare. La graduatoria finale ha premiato “Taking Part -Taking Park”, autore l’architetto Riccardo Ceffarelli, coadiuvato da Andrea Bianchini e Federico Malfagia. A loro il punteggio finale di 91 e un premio da 1.500 euro.

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

A SAN MARCO E AL BAR EUROPA SFIORATE VINCITE MILIONARIE

Per qualche minuto a Gubbio è tornata a respirarsi l’aria delle grandi occasioni. A distanza di poco più di 6 anni da quando venne centrato il 6 al Super Enalotto da 65 milioni di euro, la città ha sfiorato una nuova “impresa”: nell’estrazione del 7 marzo a San Marco è stata giocata una combinazione che ha prodotto un 5 da 49mila euro, mentre nell’estrazione del 13 marzo, grazie alle quote di un sistema nazionale Sisal, a Gubbio si sono registrate 5 vincite del valore di 7.200 euro ciascuna Nulla a confronto dell’exploit del settembre del 2011, ma la riprova di una città dove la fortuna si ferma volentieri...

VENTOMANIA PORTA IN CITTÀ OLTRE 2000 AQUILONISTI

Si rinnova nel week-end 24-25 marzo l’appuntamento con Ventomania, la manifestazione giunta alla 33esima edizione, organizzata da Aquilonisti Eolo Gubbio con il patrocinio della Giunta Regionale e dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria e del Comune di Gubbio. Un evento che richiamerà in città tantissimi appassionati ma anche molti curiosi, da sempre affascinati dal richiamo delle splendide opere che volteggiano nei pressi del Teatro Romano. Soddisfazione è stata espressa in sede di presentazione dal presidente Francesco Pierotti, che ha illustrato tutte le novità della rassegna e ripercorso anche la lunga avventura di Ventomania, cominciata nel 1984 e divenuta soprattutto negli anni ’90 una tra le manifestazioni internazionali più note e conosciute. A Gubbio arriveranno aquilonisti da tutta Italia, ma non mancheranno presenze dall’estero (si calcolano circa 2.000 partecipanti). Tra le iniziative in programma ce ne sarà una realizzata in collaborazione con i Vigili del Fuoco dal titolo Pompieropoli, oltre ad alcune studiate appositamente per i bambini.

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