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Mercoledì 30 Novembre 2016 Anno IV Numero 64
quindicinale d’informazione www.15giorni.it
VOGLIA DI REAGIRE RICONQUISTARE I TURISTI E RIPORTARE LA CITTÀ AI LIVELLI DI CRESCITA DEGLI ARRIVI E DELLE PARTENZE PRIMA DELLE SCOSSE DI FINE AGOSTO. L’ASSESSORE AL TURISMO, ODERISI NELLO FIORUCCI, INVITA A FARE SQUADRA E ANNUNCIA UNA SERIE DI INIZIATIVE
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COPERTINA
Fiorucci: “Fare sistema per riconquistare i turisti”
INTERVISTA ALL’ASSESSORE AL TURISMO. PREVISTE CAMPAGNE PUBBLICITARIE E INIZIATIVE STUDIATE PER RIPRENDERE IL FILO DOPO I DATI IN FORTE ASCESA BRUSCAMENTE INTERROTTI DAL 24 AGOSTO DOPO LA PRIMA SCOSSA DI TERREMOTO. È PRESSANTE L’INVITO A LAVORARE UNENDO LE FORZE di MASSIMO BOCCUCCI Voglia di reagire. La città mette in campo tutta se stessa, con le migliori sinergie per cercare di tornare ai livelli di agosto quando, fino alla prima scossa, i dati sugli arrivi e le partenze erano in prepotente ascesa. La paura è il vero danno che ha Turisti in Piazza Grande lasciato il terremoto con la fuga dei turisti che preoccupa intanto per il prossimo ponte dell’Immacolata e le festività natalizie. Con Oderisi Nello Fiorucci, assessore al Turismo, vediamo come stanno le cose. Come si esce da questa situazione dopo gli effetti collaterali pesantissimi del terremoto? “Ogni strategia è subordinata al perdurare del sisma e al conseguente impatto mediatico, particolarmente forte sulla domanda italiana di turismo. Il turista tende a dimenticare velocemente le situazioni che incidono emotivamente sulle sue scelte di vacanza e, confidando su questo, il mio impegno è di concentrare risorse maggiori sulla comunicazione e sulla promozione di linee di offerta dirette ai segmenti e nicchie di domanda individuate come prioritarie dal Piano di marketing strategico adottato da questa Amministrazione Comunale all’inizio dell’anno. Tutto questo va fatto in collaborazione con gli operatori economici del settore e di tutti i comparti attivati dalla presenza di turisti. Si fonda sull’attrattività e la capacità competitiva di Gubbio che è sicuramente elevata, come dimostrano gli strepitosi dati in termini di arrivi e presenze, ben superiori alla media italiana, ottenuti fino al 24 agosto, specialmente rispetto alla domanda estera”. Quali iniziative state mettendo in campo e con quali prospettive? “L’Amministrazione Comunale sta operando su vari fronti. Sappiamo che la comunicazione a livello nazionale e internazionale non è nelle nostre possibilità, perciò stiamo coordinandoci con la Regione per sfruttare al meglio le azioni promozionali e di sostegno alle imprese che si stanno attivando a quel livello. In parallelo, stiamo verificando la possibilità di collaborare con altri territori, valutando in primo luogo le possibili progettualità da costruire con il Gal Alta Umbria. Abbiamo, infine, predisposto un piano straordinario di comunicazione finanziato con le nostre risorse che ha come primo obiettivo il Natale, ma che si dovrà sviluppare con continuità su un arco temporale più lungo con l’obiettivo di sostenere la ripresa turistica nel 2017”. Ci sono delle possibilità di rientrare in circuiti anche per fondi statali e regionali a sostegno dei danni indiretti? “Sono fiducioso, ma è un tema ancora tutto da sviluppare e capire su cui è fondamentale l’azione di rappresentanza degli interessi delle imprese del settore turistico e commerciale avviata dalle associazioni di categoria a livello regionale”. In che modo stanno reagendo gli operatori del settore? “Ho potuto con soddisfazione costatare alcune reazioni estremamente positive di operatori che si sono messi in gioco proponendo sui social dei video molto originali che riescono a
comunicare la piena agibilità turistica del territorio e delle nostre imprese. Quello che ritengo essenziale è che gli operatori riescano a trovare forme unitarie di rappresentanza delle loro più che giuste esigenze, possibilmente unendosi a piattaforme di rappresentanza sul piano regionale”. Quanto teme che puntare tutto sul turismo per risollevare la città dalla crisi economica, produttiva e occupazionale locale sia rischioso per i fattori destabilizzanti? “Il turismo, guardando alla nostra realtà, non può essere il comparto che risolve magicamente tutti i problemi occupazionali e di sviluppo economico, però è sicuramente un potente catalizzatore di tutte quelle filiere produttive, dall’agricoltura di qualità all’artigianato artistico alla cultura e al terziario avanzato, che possono diventare nel loro insieme il vero volano di sviluppo del nostro territorio fornendo occupazione ai giovani”. Subito dopo le scosse l’Amministrazione Comunale ha evitato ogni allarmismo, mentre altri Comuni anche vicini hanno subito fatto l’elenco dei problemi: c’è una linea che ripaga di più? “Qui bisogna essere assolutamente corretti e coerenti: l’attuale assenza di danni diretti provocati dal sisma sugli edifici, con esclusione di pochi casi in cui il principale imputato è la cronica scarsità di risorse per azioni programmate di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio culturale, mi fa considerare corretta la nostra posizione. Questa scelta ci consentirà di essere presenti in maniera autorevole in tutti i tavoli in cui si dovrà, invece, decidere su come rilanciare il turismo: è poco credibile proporsi L’assessore Nello Oderisi Fiorucci contemporaneamente come territorio danneggiato dal sisma e destinazione turistica sicura e attrattiva per il turismo”. Quali sono gli elementi di maggior criticità nel sistema turistico eugubino? “Semplificando al massimo, dovessi indicare un fattore critico di forte rilievo, direi la capacità di fare realmente sistema fra i diversi attori del nostro sistema di offerta”.
UNA VOCAZIONE TURISTICA
Laureato in giurisprudenza, Oderisi Nello Fiorucci si è specializzato a partire dal 1985 nello studio del marketing e del management applicato alle destinazioni turistiche e alle imprese del settore del turismo presso il Centro Studi sul Turismo di Assisi. Ha insegnato per oltre un oltre un decennio nell’ambito dei corsi di laurea di Economia del Turismo dell’università di Perugia e ha operato con continuità come formatore e consulente. Attualmente è partner di Incipit Consulting, società specializzata in consulenza a territori e imprese turistiche e nella formazione manageriale.
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POLITICA
Referendum, battaglia nel PD IL VOTO DEL 4 DICEMBRE SI PORTA DIETRO UNA FORTE CONNOTAZIONE LOCALE: I PIDDINI DI PIAZZA ODERISI PERDONO SEMPRE QUANDO C’È IN BALLO IL GOVERNO DELLA CITTÀ PER POI RITROVARSI NELLE CONSULTAZIONI NAZIONALI E REGIONALI
Strano partito il Pd e ancor più quello di Gubbio. E strani gli elettori eugubini capaci nello stesso giorno, ricordando il 25 maggio 2014, di portarlo al record della percentuale alle Europee (59%) e al minimo storico alle Comunali (19%). Cosa succederà il prossimo 4 dicembre? È vero che non è un voto ai partiti né alle coalizioni o ai candidati, però la connotazione politica è molto forte. Piazza Oderisi è ufficialmente schierata per il Sì, sebbene vi sia qualche mugugno in ordine sparso. Alcuni confidano, infatti, di essere schierati per il No e viene spesso ricordato come parte della classe dirigente, che occupa ruoli chiave, non era renziana avendo sostenuto alle primarie per il segretario dapprima Bersani e poi Cuperlo. Non è poi un mistero che molti ex piddini passati nelle liste civiche che governano la città - su tutti il sindaco Filippo Mario Stirati e il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Biancarelli - sono chiaramente schierati per il No. Ci sono di mezzo i contenuti del referendum, ma anche i rapporti di forza e le lotte di potere per la leadership del partito.
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di MASSIMO BOCCUCCI
Le fratture interne al centrosinistra e soprattutto nel Pd, che a Gubbio dal 1993 fronteggia le spaccature e i cambi di casacca, gettano incertezze sull’esito di questa prossima tornata elettorale pur tenendo conto che le consultazioni sovracomunali, ovvero le Regionali e le Politiche, hanno sempre registrato un ritorno dell’elettorato sotto lo stesso tetto facendo recuperare al Pd i numeri e le percentuali. Bisogna capire quanto peso sta avendo la dirigenza di piazza Oderisi nella campagna elettorale refendaria, se cioè sarà lo stesso che ha dato pessimi risultati alle Comunali. Il comunicato stampa tutto in politichese e cerchiobottista della lista civica Liberi e Democratici, azionista di maggioranza dell’Amministrazione Stirati, rivela che il fronte del centrosinistra che governa la città è diviso anche tra gli stessi antagonisti del Pd. Forse perché c’è chi vuole tenersi le mani libere, magari con l’idea che prima o poi nel Pd proverà a tornare. Del resto, il Pd eugubino è spesso apparso come la hall di un albergo dotato di porta girevoli tra chi va, chi viene e chi torna.
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LE RAGIONI DEL SI
LE RAGIONI DEL NO
di ANDREA SMACCHI * La mia scelta convinta per il Sì al prossimo referendum costituzionale è dettata da una semplice ma fondamentale constatazione: il nostro Paese è completamente bloccato e non possiamo più permetterci di andare avanti in questo modo. Siamo a un bivio importante sia per la tenuta del nostro sistema democratico che di quello economico. Abbiamo avuto 63 governi in 70 anni, ci voglioni oltre 500 giorni di media per approvare una legge, con enti inutili e costi della politica non più sostenibili. Votare Sì significa restituire una speranza concreta e scommettere sul rilancio del nostro Paese; ne va della nostra credibilità, della nostra capacità di ridare una prospettiva e un futuro alle nostre comunità. Questa riforma, con la fine del bicameralismo paritario, l’istituzione del Senato delle Autonomie, la riduzione dei costi della politica e l’eliminazione degli enti inutili, prova a dare quelle risposte che i soloni del No, da sempre aggrappati alla poltrona, ai privilegi e ai propri orticelli di potere, non hanno mai voluto dare. In questi ultimi giorni di una campagna elettorale a tratti dura e volgare, sostenere il Sì significa ancora di più ascoltare e parlare con la gente, entrare nel merito, smontando le tante bugie che vengono raccontate sulla riforma e che hanno come fine esclusivo quello di disorientare e ingannare gli elettori. Il 4 dicembre non dobbiamo pensare al futuro di Renzi o a quello del Governo, il 4 dicembre è in gioco il futuro e la credibilità del nostro Paese. Orgoglioso di votare Sì. * CONSIGLIERE REGIONALE
di GIUSEPPE BIANCARELLI * Negli ultimi tempi i diritti fondamentali delle persone (salute, lavoro, istruzione, pensione) si sono fortemente affievoliti: la Costituzione deve essere attuata proprio per potenziare questi diritti. Di sicuro non va riformata attraverso una confusa trasformazione del Senato, ridotto a un dopolavoro di consiglieri regionali e sindaci, e neppure attraverso un’abnorme supremazia dello Stato centrale, e delle sue inefficienze, a discapito delle Autonomie. La concentrazione di tutti i poteri sul premier, in combinazione con la nuova legge elettorale ipermaggioritaria, ridurrà ampiamente gli spazi reali di democrazia e di rappresentanza sociale, esponendoci a pericolose derive. La gravità della crisi economica impone piuttosto di unire il Paese, non certo di dividerlo in un lacerante referendum. La riduzione dei costi della politica è una colossale illusione propagandistica: i nostri consiglieri regionali, grazie al sistema dei rimborsi forfettari, ogni mese continueranno ad intascare tranquillamente 9.300 euro puliti. Gli eugubini valutino bene: in nome dell’interesse nazionale lo Stato potrà, tra l’altro, autorizzare sul nostro territorio impianti di incenerimento dei rifiuti e gasdotti ad alto impatto ambientale, pure in zona sismica, senza neanche sentire la popolazione e le sue rappresentanze istituzionali. Con la riforma che seguirà, in tempi brevi, verranno istituite le nuove macroregioni dove il nostro territorio sarà ulteriormente marginalizzato. * PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
SMACCHI: “DIAMO AL PAESE UNA SPERANZA”
BIANCARELLI: “DIFENDIAMO LA DEMOCRAZIA”
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ATTUALITÀ
Ora i furti neanche si denunciano più
STATISTICHE FALSATE PERCHÉ MOLTI EPISODI VENGONO RESI PUBBLICI MA SENZA RIVOLGERSI ALLE FORZE DELL’ORDINE. A FRONTE DEI DANNI CON UN BOTTINO MODESTO, C’È CHI PREFERISCE ORGANIZZARSI DA SÉ di MASSIMO BOCCUCCI
C’è chi si arrangia da sé, come piazzare le barriere new jersey davanti al proprio negozio o tenere in casa a portata di letto la pistola o il fucile regolarmente denunciati e col porto d’armi. Non è solo una psicosi quella dei furti, ma un fenomeno in continua crescita. Ormai non ci si può più fidare delle statistiche perché in molti, quando i malviventi lasciano i danni ma se ne vanno via con un bottino modesto, rinuncia a sporgere denuncia preferendo evitare i risvolti burocratici che aggiungono disagi. Al Dieffe Bike Sport, il negozio di biciclette di valore in via Leonardo da Vinci visitato tre volte dai ladri in pochi mesi, hanno pensato di piazzare dei dissuasori in cemento, gli spartitraffico che vengono utilizzati lungo le strade (nella foto). È la risposta alla dinamica dei furti subiti tutti con la stessa modalità: i malviventi hanno sempre sfondato la vetrina utilizzando dei veicoli. Per questo i proprietari, ai quali hanno portato via complessivamente una trentina di biciclette per un valore di circa 100 mila euro (una decina vennero recuperate in un’occasione), hanno deciso di ricorrere a questo espediente attrezzandosi da soli per scoraggiare i male intenzionati.
I ladri non si pongono particolari problemi nel mettere a segno i furti. Vengono presi di mira abitazioni, bar e scuole. In un bar di via Madonna di Mezzo Piano è stata forzata la porta d’ingresso portando via la macchinetta cambiavaluta. All’ITC “Matteo Gattapone” è stata divelta una porta laterale per raggiungere il bar interno a caccia di soldi con un bottino modesto, mentre nelle due sedi del polo liceale “Giuseppe Mazzatinti”, in piazzale Leopardi e via dell’Arboreto, sono stati più i danni del bottino (giusto qualche merendina). Le scuole dovrebbero essere dotate di sistemi di allarme ma la Provincia non ha i soldi neanche per garantire le manutenzioni minime e scarica tutto sui presidi. In via Venata un furto è stato sventato verso le tre di mattina perché in quel momento stava uscendo di casa un residente che si è trovato di fronte due persone incappucciate dirette verso la sua abitazione. Alla vista del proprietario, i due hanno preferito dileguarsi a bordo di una Bmw nera con un complice alla guida. L’uomo si è sfogato su Facebook raccontando la disavventura.
DAL COMUNE PROROGA DI TRE MESI PER LA TARI
Il Comune di Gubbio ha deciso di prorogare fino al 28 febbraio 2017 il pagamento della rata a saldo della TARI, la tassa sui rifiuti, altrimenti prevista per la fine di novembre. La decisione, che riguarderà tutte le categorie di contribuenti, si lega alla necessità di non gravare eccessivamente sulle famiglie e gli esercenti eugubini a seguito anche della contrazione economica fatta registrare dopo le scosse che hanno messo in ginocchio alcuni comuni della bassa Umbria alla fine do ottobre, ma che in un modo o
nell’altro hanno finito per interessare tutta la regione con cali drastici delle prenotazioni turistiche e criticità anche legate ai tradizionali mercati lavorativi. “Come amministrazione ci stiamo impegnando per adottare misure a sostegno della collettività”, ha spiegato il sindaco Filippo Mario Stirati. “La proroga del pagamento della TARI è un alleggerimento delle notevoli difficoltà a far fronte nell’immediato al pagamento delle spese fisse, contrastando le ripercussioni economiche rilevanti per tutto il territorio”.
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ATTUALITÀ
Palestre, la Provincia mette nei guai il Comune VERSANO IN CONDIZIONI DISASTROSE GLI SPAZI PER L’ATTIVITÀ SPORTIVA DELLE SCUOLE. NON CI SONO I SOLDI E LA DECISIONE DI AFFIDARLE ALLE SOCIETÀ NON STA DANDO RISULTATI. LA DENUNCIA DI MAURO SALCIARINI COME GENITORE E CAPOGRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Basta guardarle per toccare con mano come sono ridotte le palestre delle scuole. Senza manutenzioni la situazione peggiora giorno dopo giorno. Della manutenzione straordinaria manco a parlarne e quella ordinaria langue mettendo i dirigenti degli istituti scolastici cittadini in continua difficoltà. La Provincia ha cominciato a scaricare la gestione delle palestre ai Comuni
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di MASSIMO BOCCUCCI
ammettendo senza tanti giri di parole di non avere i soldi per fare fronte alle necessità. Il Comune di Gubbio, attraverso una convenzione, ha preso in carico le palestre affidandone la manutenzione ad associazioni sportive che le utilizzano anche per altre iniziative che nulla c’entrano con lo sport, comprese le feste e i raduni. Non ci sono controlli, sulle modalità di utilizzo nelle ore extra-scolastiche pure per quanto attiene gli orari di accesso e le pulizie. Sono impraticabili gli spogliatoi della palestra dell’Ipsia, Itc e scuola media Nelli in via Leonardo da Vinci, mentre nella struttura di via dell’Arboreto del polo liceale risultano installati dei supporti nel timore di cedimenti. LA DENUNCIA A una riunione dei consigli di classe al plesso della scuola Nelli è stato posto il problema con la presenza, tra i genitori, del consigliere comunale Mauro Salciarini, capogruppo del Movimento 5 Stelle, al quale sono stato mostrati i locali fatiscenti. “Non pensavo che la situazione fosse così drammatica - ha spiegato Salciarini - tanto che ho preparato un dossier foCENTRO SALUTE tografico (alcune foto le vedete corredate all’articolo) e anche i genitori si sono mobilitati per testimoniare l’indecenza della palestra. È incredibile che si debbano vedere degli spazi ridotti in questo modo, alla faccia della legge cosiddetta della buona scuola”. Va all’attacco Salciarini del sistema istituzionale che vede sulla carta le Province soppresse ma di fatto operative, pur senza disporre delle risorse economiche per le manutenzioni essendo per lo più destinate al pagamento degli stipendi di funzionari e dirigenti. “Le palestre sono quasi tutte strutture provinciali con l’ente che di continuo ha comunicato ai Comuni - denuncia l’esponente pentastellato - di non avere i fondi e di essere quindi costretto a chiuderle se la singola amministrazione locale non si fa carico delle esigenze. Dunque, l’alternativa è che il Comune prenda le palestre in gestione forzata o indotta sebbene abbia a sua volta problemi economici. L’ultima riforma della scuola ha lasciato irrisolta la sostanza delle problematiche”.
SANITARIA
IL CASO
I BALESTRIERI MERITANO UNO SPAZIO NELLA STORIA
È CALATO IL SILENZIO, DOPO LE POLEMICHE, SULLA LEGITTIMA RICHIESTA DELLA GLORIOSA SOCIETÀ DI VEDERSI RICONOSCIUTA L’INTITOLAZIONE DI UNO SPAZIO PUBBLICO CHE SI PUÒ TROVARE RAPIDAMENTE. RETROSCENA: È STATA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A PROPORGLI LARGO DEL BARGELLO Dalle furibonde polemiche si è passati all’assoluto silenzio ben più assordante perché sembra che il problema sia l’intitolazione di uno spazio pubblico ai gloriosi balestrieri. Sia chiaro un punto: questa storica società porta avanti una tradizione di grande valore e vanto della città, e su questo non ci sono divisioni né equivoci, e come tale merita di entrare nella toponomastica. Tanto più che, con tutto il rispetto e la considerazione, ci sono già entrati gli sbandieratori nati nel 1969 e i volontari che dal 1981 realizzano l’Albero di Natale più grande del mondo. Lo merita ancora di più chi è custode da secoli di una manifestazione come il Palio con Sansepolcro ed esalta l’arte del tiro con la balestra antica all’italiana. Poco importano i meccanismi e le mosse della politica, che di danni ne fa parecchi: qui si ragiona sul valore culturale di un’impronta come quella dei balestrieri che fanno parte del miglior corredo cromosomico eugubino. TROVARE UN LUOGO La questione è trovare un luogo idoneo da intitolare ai balestieri, osservando che non è certo un problema apporre al contempo una targa sul palazzo del Bargello che lo evidenzi anche come la sede della società. La convinzione diffusa è che non si debba cambiare la denominazione del nucleo del Bargello (palazzo, largo e fontana), al di là delle vere Il presidente Marcello Cerbella origini storiche e dell’au-
tenticità o meno. Si può trovare subito una via, o un luogo anche nelle immediate vicinanze del Bargello, da poter intitolare ai balestrieri e che ne perpetui l’immagine e la memoria accanto ai riti ormai consolidati. Non ci vuole molto a spazzare via le polemiche e riprendere con dignità e lungimiranza il filo del discorso: basta semplicemente individuare un luogo, una via o un altro spazio, magari senza intitolazione o che ricorda qualcuno che la collettività ha ampiamente rimosso dalla memoria. Non serve un summit politico-istituzionale né mettere in piedi chissà quale baraccone. Si prenda una mappa aggiornata della toponomastica e si faccia un rapido confronto con gli storici e gli stessi balestrieri per arrivare alla soluzione. Il silenzio è un’offesa per i balestrieri più di quanto lo siano state le polemiche sul Bargello. IL RETROSCENA Emergono poi, dagli stessi balestrieri, delle ricostruzioni su come sono andate le cose. Raccontano di non essere stati loro a proporre l’intitolazione di quello specifico luogo ma di Largo del Bargello aver loro ricevuto dall’Amministrazione Comunale la proposta del Bargello che ha poi trovato sostegno e spinta nella relazione dello storico locale Fabrizio Cece. La parentesi circoscritta al Bargello può essere archiviata abbandonando ogni sterile discussione per le reazioni popolari e culturali che sono state avanzate. Questa rivelazione in fondo riconduce ancora di più alla sostanza della questione di fondo che va evidenziata: i balestrieri meritano tutta la considerazione e l’ammirazione per quanto rappresentano nel tessuto storico cittadino, e meritano sicuramente l’identificazione in un luogo a imperitura memoria. Trovarlo richiede un impegno minimo e un’azione istituzionale senza esitazioni, dietrologie o calcoli. M.Boc.
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Pochi operai e tanti disagi nei cantieri sulle strade LUNGHE CODE E PROTESTE VERSO LA GALLERIA DELLA CONTESSA E SULLA PIAN D’ASSINO TRA IL BIVIO PER PIETRALUNGA E CAMPOREGGIANO. SEMAFORI ATTIVI MENTRE I LAVORI PROCEDONO A RILENTO CON IL PERSONALE RIDOTTO
L’attività va a rilento, il personale è ridotto e in certi momenti della giornata i cantieri sono deserti. Così dominano le lunghe code, talvolta incessanti nell’arco della giornata, con disagi ed emissioni continue dagli scarichi delle auto incolonnate. È caos sulla strada della Contessa a ridosso della vecchia decrepita galleria, così come sulla Pian d’Assino nel tratto a ovest tra il bivio per Pietralunga e Camporeggiano. La situazione è diventata insostenibile e sta scatenando lamentele e polemiche, con segnalazioni per denunciare i tempi incontrollati dei lavori e la presenza sui cantieri di pochissimi operai. Nella galleria della Contessa viene fatto notare che per ore e ore non c’è traccia del personale in attività in certe fasce orarie durante il giorno. La situazione migliora decisamente la sera, e nei fine settimana, quando l’impianto semaforico viene disattivato e la bretella di collegamento con l’Adriatico torna alla normalità con il doppio senso di circolazione senza intralci. Si susseguono le pressioni perché i lavori, tanto sulla Contessa quanto lungo la Pian d’Assino dove ci sono
due cantieri ravvicinati, siano condotti rapidamente e soprattutto a pieno ritmo con quanto più personale, rispetto al numero esiguo di operai impiegati. La questione è finita anche in Regione per l’intervento del consigliere Andrea Smacchi (Pd) che ha posto l’accento sui tempi lunghi dei lavori con l’aumento di disagi e problematiche. Questa situazione mette in difficoltà gli eugubini, quanti transitano sulle due strade per motivi di lavoro e i turisti. Si teme, a proposito di disagi uniti ai riflessi indiretti del terremoto, anche per i prossimi appuntamenti di richiamo come l’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo, prevista il 7 dicembre, con il tradizionale raduno dei camperisti (ne sono attesi oltre un migliaio). “È richiesta una più accurata pianificazione, soprattutto in relazione ai tempi”, ha fatto presente Smacchi che ha chiamato in causa la Giunta Regionale. Si attendono gli effetti pratici della segnalazione in Regione dopo che più volte in passato ci sono state situazioni simili con reazioni di protesta. “Non si discute - osserva Smacchi - la bontà degli interventi di manutenzione, necessari e urgenti, ma è sempre opportuna una migliore programmazione”.
IL CASO Versa in condizioni pietose la bretella che porta all’innesto con la nuova superstrada verso Perugia
BRANCA-SCHIFANOIA TRA LAVORI E BUCHE È il tratto di strada più vecchio la Branca-Schifanoia che s’innesta sulla Perugia-Ancona. È aperto il cantiere per il rifacimento del manto stradale da circa cinque mesi e nonostante questo imperversano le buche oltre ai disagi per il restringimento della corsia. La situazione sta degenerando dopo l’inaugurazione in pompa magna, nel luglio scorso, della nuova bretella da Casacastalda verso Perugia con la presenza del premier Matteo Renzi. A Renzi nessuno ha fatto vedere cosa stava succedendo sulla Branca-Schifanoia mentre si magnificava la fine dell’altro intervento atteso da un numero infinito di anni. Fatto sta che finita la festa dell’inaugurazione sono progressivamente peggiorate le condizioni di quello snodo che collega Branca alla prima uscita per Casacastalda del nuovo tratto. In diversi momenti della giornata il cantiere è praticamente deserto. I lavori vanno a rilento e i disagi si moltiplicano non
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avendo comunicazioni sul termine dell’intervento. Non è tutto: le condizioni di larga parte della strada, dominata dai mezzi pesanti, sono veramente pietose con le buche che imperversano. Il fondo stradale è sconnesso e rovinato in parecchi punti. La situazione si sta facendo intollerabile proprio per la lentezza dei lavori che complicano il regolare transito dei veicoli. Il restringimento della carreggiata coincide infatti con il fondo disastrato. Aumentano così i disagi e soprattutto i pericoli nel flusso quotidiano delle auto e dei camion. È un altro segno del decadimento perché a fronte di un tratto nuovo inaugurato (da completare ma comunque aperto al traffico con effetti positivi) c’è la gestione precaria di tratti consolidati.
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CENTRO ANZIANI, PETIZIONE PER LA SEDE
INOLTRATA LA RICHIESTA, CON 49 FIRME, AL SINDACO STIRATI PER MAGGIORI SPAZI INDICANDO IL COMPLESSO DELL’EX OSPEDALE IN PIAZZA QUARANTA MARTIRI AL POSTO DELL’ATTUALE RITROVO IN VIA DI FONTE AVELLANA A SAN PIETRO
Non c’è molto spazio per i circa 450 associati e perché il salone principale ne contiene al massimo una settantina, così per la sede del centro anziani è partita una mobilitazione che, attraverso una petizione popolare rivolta al sindaco Filippo Mario Stirati, punta ad avere nuovi e più ampi spazi indicando come soluzione preferita il complesso dell’ex ospedale in piazza Quaranta Martiri. Attualmente ci sono spazi angusti con poche possibilità di muoversi e fare attività. Così al centro in via di Fonte Avellana c’è chi si è mobilitato, tra iscritti e non, per chiedere al Comune degli spazi diversi. È stata consegnata una petizione con 49 firme. Si chiede di prendere in considerazione la proposta di trovare una sede nuova, sempre in posizione centrale e di facile accesso, sfruttando la vastità di spazi che sono disponibili all’interno dell’ex ospedale utilizzato solo in parte per la presenza di qualche servizio sanitario. Quel tipo di collocazione viene vista nella petizione popolare come una buona soluzione, demandando comunque all’amministrazione comunale una verifica ed eventuali altre ipotesi.
LE INIZIATIVE Il centro anziani è un’associazione di promozione sociale, regolarmente iscritta all’apposito albo regionale, la cui attivazione risale a 28 anni fa ed è attualmente presieduta da Enrico Buttò, ex funzionario comunale. Il centro è aperto ogni giorno e organizza diverse iniziative per favorire il ritrovo e la socializzazione delle persone della terza età. È considerato uno dei punti di ritrovo più dinamici e intraprendenti nel quartiere di San Pietro, a ridosso del complesso monumentale e davanti al parcheggio multipiano in costruzione, con due accessi, un salone e altri spazi, compresi il bar e la cucina. Vi si organizzano tornei di carte, incontri e anche feste danzanti con gli immancabili appuntamenti in momenti particolari dell’anno come in occasione della notte di San Silvestro. Al momento il presidente Buttò non ha ricevuto comunicazioni ufficiali né il centro è stato ufficialmente coinvolto in questa richiesta di cambio della sede. C’è la volontà, da parte del centro, di verificare le migliori soluzioni se la Giunta Stirati prenderà in considerazione l’eventualità di uno spostamento. M.Boc.
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VIABILITÀ
Via Perugina ostaggio della soprintendenza
LA SCOPERTA (SCONTATA) DI REPERTI DI EPOCA ROMANA STA ALLUNGANDO A DISMISURA I TEMPI DEI LAVORI IN UN TRATTO NEVRALGICO DI ACCESSO ALLA CITTÀ. TUTTO È BLOCCATO IN ATTESA DELLE DECISIONI DEGLI ORGANI DI TUTELA CHE SE LA PRENDONO COMODA di MASSIMO BOCCUCCI
ve sul completamento del rifacimento di via In via Perugina è tutto bloccato, con i tempi Perugina. I lavori vengono seguiti da un’apche si allungano a dismisura per la riapertuposita commissione nominata d’intesa con ra nel tratto interessato dai lavori. Dopo otto la Soprintendenza che se la prende comoda mesi, la via è ostaggio della Soprintendenza sui pronunciamenti e le procedure da seguidopo il ritrovamento, scontatissimo, di reperre per conciliare la doverosa azione di salvati archeologici. Si tratta deiresti della stanza guardia con l’esigenza di non penalizzare un di un edificio di epoca romana con tanto di tratto nevralgico di collegamento. mosaico, venuti alla luce nel tratto interessaL’impresa locale Tecnoservice di Riccardo to dalla posa della rete fognante. I sopralluoIl lato Sud del cantiere di Via Perugina Bei, in attesa delle decisioni della Soprintenghi ci sono stati ma delle decisioni neanche denza, sollecitata ripetutamente da Stirati, ha impegnato gli opel’ombra, così continuano a frenare i lavori di ammodernamenrai nella realizzazione e completamento dei marciapiedi e delle to in uno snodo cruciale di collegamento con il centro storico. altre infrastrutture previste nel progetto. Adesso si attendono Viene rosa la vita impossibile a residenti, commercianti e quanti disposizioni su come proseguire, perciò il sindaco ha chiesto un devono ripiegare sulle vie alternative. La Soprintendenza ha imincontro con la soprintendente Marica Mercalli. Sono tornati posto la sospensione dell’intervento per valutare come tutelare alla carica residenti e commercianti, con le associazioni di cae recuperare questi reperti. Non nasconde la propria preoccutegoria mobilitate per chiedere una riapertura anche parziale pazione il sindaco Filippo Mario Stirati sull’allungamento dei della via durante il periodo natalizio. Non serve certo cambiare tempi per sistemare il tratto dall’incrocio con via del Mausoleo a la Costituzione per riorganizzare gli enti e i carrozzoni pubblici, quello con viale on Minzoni che sarà rimosso per fare posto a una che dovrebbero essere chiusi o riconvertiti se non rispondono rotonda studiata appositamente. Questi ritrovamenti archeoloalla logica dell’efficacia, efficienza e tempestività decisionale. La gici sarebbero finiti all’attenzione degli organi centrali nazionali. Soprintendenza non dovrebbe essere sottratta a questa logica. E Non colgono certo di sorpresa le scoperte, date le caratteristicosì com’è si rivela quotidianamente un problema più che qualche del luogo che è vicino all’area archeologica della Guastuglia. cosa di utile. Questa situazione però crea disagi e rende incerte le prospetti-
LA POLEMICA Perugia e Todi hanno viste confermate le autorizzazioni e le location utilizzate nel Natale 2015
PISTA DI GHIACCIO, FIGLI E FIGLIASTRI IL PATTINAGGIO NATALIZIO È STATO RELEGATO NELLA PIAZZETTA DI SANT’ANTONIO DOPO CHE LA SOPRINTENDENZA HA NEGATO L’AUTORIZZAZIONE PER PIAZZA GRANDE, CONCESSA L’ANNO SCORSO
aver usato metri e misure diverse. L’inIn piazza Grande no, ma a Perugia e Todi terpretazione discrezionale del dirigente invece sì come l’anno scorso e come se di turno alla Soprintendenza torna a far nulla fosse. Non si dà pace il sindaco Fidiscutere, come se le leggi fossero semlippo Mario Stirati, letteralmente furioso pre adattabili al pensiero di chi è chiaperché la Soprintendenza ha messo il mato ad applicarle tra le contraddizioni veto sulla pista di pattinaggio in piazza continue. “Ci siamo fatti sentire - spiega Grande per le festività natalizie, dopo Stirati - perché Gubbio merita rispetto l’autorizzazione concessa invece l’ane considerazione. Siamo noi eugubini i no scorso, mentre in altre realtà come primi ad aver a cuore il patrimonio della Perugia e Todi non si sono fatte storie L’installazione in Piazza Oderisi città e non accettiamo lezioni da buroconfermandone la presenza nelle piazze crati che penalizzano senza confrontarsi con le istituzioni locali. principali come in passato. “La decisione ci ha colto di sorpresa L’anno scorso la pista di pattinaggio non ha creato problemi in - dice Stirati - e non la condividiamo. Non è questo il modo di piazza Grande ed è stata un elemento di forte attrazione che aiutare le comunità in momenti difficili per gli effetti indiretti sotto Natale ha reso ancora più viva la parte del terremoto. Gubbio non ha avuto alcun alta del centro storico. È intollerabile, oltredanno ed è impegnata a risaltare la propria tutto, che in altri casi siano state giustamenattrattività con lo spirito d’iniziativa di molti te confermate le autorizzazioni rilasciate in operatori del settore turistico”. Durissime passato, mentre per Gubbio sia scattato un le critiche alla Soprintendenza sia per aver veto incomprensibile in assenza di situaziocostretto lo spostamento della pista di patni diverse. Questa è una penalizzazione diftinaggio nell’angusta piazza Oderisi lungo ficile da comprendere e da accettare”. corso Garibaldi, sacrificata tra antichi paM.Boc. lazzi in un contesto poco consono, e sia per La pista in Piazza della Repubblica a Perugia
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IL FASCINO DEL BALLET OF MOSCOW IN UMBRIA IL 12 DICEMBRE
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La bellezza coinvolgente ed ammaliante della danza e del balletto russo è pronto ad ammaliare ancora una volta il popolo umbro. Toccherà a “Lo Schiaccianoci” proposto dal Ballet of Moscow rendere ancor più magica l’atmosfera in vista delle festività natalizie, con la produzione pronta ad essere portata sul palcoscenico il prossimo 12 dicembre a Teatro Nuovo “Giancarlo Menotti” di Spoleto. Un evento che abbraccia idealmente tutta l’Umbria, messo in serio pericolo dalle scosse di terremoto che alla fine di ottobre hanno colpito in maniera piuttosto intensa il comune spoletino e che di fatto hanno esposto l’organizzazione al rischio di una grossa spesa difficile da poter sostenere. Vista l’eccezionalità dell’evento e la bravura degli interpreti (i ballerini internazionali Natalia Lazebnikova e Sergeii Kliachin), da qualche settimana è partito un vero e proprio tam tam che ha riguardato un po’ tutti i comuni della regione, portando all’attenzione degli appassionati e non solo l’evento programmato per il prossimo 12 dicembre. La favola de “Lo Schiaccianoci” è uno dei balletti più famosi della storia della danza classica, una fiaba che si rivolge soprattutto ai bambini perché fatta di dolciumi, soldatini, alberi di Natale, fiocchi di neve che danzano, topi cattivi, prodigi, principi azzurri e fatine, ma capace di ammaliare anche i grandi. Per info e prenotazioni è possibile contattare lo 0743.47967 (infoline 334.1891173) oppure acquistare il proprio biglietto in prevendita sul circuito Ticketitalia.
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LETTERE IN REDAZIONE
L’ECUMENISMO RICHIEDE DIALOGO E PREGHIERA
Che cos’è l’ecumenismo? Per spiegarlo prenderò in prestito le parole autorevoli di un intervento di Benedetto XVI del 24 gennaio 2011, quando ricevendo in udienza una delegazione della chiesa evangelica luterana tedesca volle sottolineare proprio i due pilastri dell’ecumenismo: dialogo e preghiera comune. Rallegrandosi per il fatto che la delegazione luterana fosse giunta a Roma a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si celebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio, il papa emerito affermò che in questo modo i rappresentanti tedeschi dimostravano “che tutto il nostro anelito all’unità può recare frutti soltanto se radicato nella preghiera comune”. Ha detto testuali parole: “Nonostante le differenze teologiche che continuano a esistere su questioni in parte fondamentali, è cresciuto un “insieme” fra noi, che diviene sempre più la base di una comunione vissuta nella fede e nella spiritualità fra luterani e cattolici. Quanto già raggiunto rafforza la nostra fiducia nel proseguire il dialogo, perché soltanto così possia-
mo rimanere insieme lungo quella via che in definitiva è Gesù Cristo stesso”. L’impegno della Chiesa cattolica per l’ecumenismo, spiegò il pontefice, “non è una mera strategia di comunicazione in un mondo che muta, ma un impegno fondamentale della Chiesa a partire dalla propria missione. Anche se sorgono sempre nuove difficoltà, guardiamo con speranza al futuro. Anche se le divisioni dei cristiani sono un ostacolo nel modellare pienamente la cattolicità nella realtà della vita della chiesa, come le è stato promesso in Cristo e attraverso Cristo, confidiamo nel fatto che, sotto la guida dello spirito santo, il dialogo ecumenico, quale strumento importante nella vita della chiesa, serva a superare questo conflitto. Ciò avverrà, in primo luogo, anche attraverso il dialogo teologico, che deve contribuire a un’intesa sulle questioni aperte, che sono un ostacolo lungo il cammino verso l’unità visibile e la celebrazione comune dell’eucaristia come sacramento dell’unità fra i cristiani. Il dialogo ecumenico non può più essere scisso dalla realtà e dalla vita nella fede nelle nostre chiese senza recare loro danno”, proseguì Benedetto XVI ricordando che nel 2017 ricorreranno i 500 anni dall’affissione delle tesi di Martin Lutero sulle indulgenze. Aggiungendo poi che “in quell’occasione luterani e cattolici avranno l’opportunità di celebrare in tutto il mondo una comune commemorazione ecumenica, di lottare a livello mondiale per le questioni fondamentali, non sotto forma di una celebrazione trionfalistica, ma come un professione comune della nostra fede nel dio uno e trino, nell’obbedienza comune a nostro signore e alla sua parola”. “Dobbiamo attribuire un posto importante alla preghiera comune e alla preghiera interiore rivolte a nostro signore Gesù Cristo per il perdono dei torti reciproci e per la colpa relativa alle divisioni. Di questa purificazione della coscienza fa parte lo scambio reciproco sulla valutazione dei 1500 anni che hanno preceduto la riforma e che perciò sono a noi comuni”. Richiamando poi il tema della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dell’2011, “erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere (At, 2, 42) e in questi quattro atti e comportamenti i primi cristiani erano costanti, e quindi la comunità cresceva con Cristo”. In questo contesto, concluse auspicando che “questa testimonianza, straordinaria e visibile al mondo, dell’unità della chiesa primitiva” fosse “anche per noi sprone e norma per il nostro cammino ecumenico comune nel futuro”.
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DON STEFANO BOCCIOLESI RESP. UFFICIO ECUMENICO E DIALOGO INTERRELIGIOSO DIOCESI DI GUBBIO
ENPA, UNA GARANZIA PER TUTELARE GLI ANIMALI
Ogni promessa per me è debito. Mi ero promesso di scrivere una lettera pubblica per ringraziare i personaggi di una storia che si è conclusa con un lieto fine: Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, sezione di Gubbio. Mi permetto di aggiungere la lettera “g” finale per indicare la parola garanzia di una protezione speciale da parte di volontari e volontarie che ogni giorno svolgono una vera missione nei confronti dei nostri amici animali abbandonati e in difficoltà. Molti avranno letto e seguito sul mio profilo Facebook, William Scesi, la triste vicenda della piccola gattina Jhobby da me trovata in fin di vita con il muscolo della zampa lesionato, con la mandibola fratturata e l’orecchio sinistro spuntato. Dalla diagnosi si è subito dedotto che solo un forte calcio poteva aver infortunato la gattina. Mi sono rivolto al veterinario Marco Paciotti che dopo una settimana ha deciso per l’amputazione della zampina destra. L’intervento era difficile e non dava la certezza di sopravvivenza, inoltre come giusto che sia aveva un costo. Non sapendo cosa fare ho immediatamente cercato l’aiuto dell’Enpa che nel giro di un giorno (voglio sottolineare il fattore del tempo perché in questa Italia burocratica non è semplice trovare persone così disponibili di fronte a un’urgenza), e se Jhobby è salva bisogna ringraziare il tempestivo intervento di queste signore che hanno organizzato
tutto e mi hanno permesso di tenere la piccola gattina. Nei giorni dopo l’intervento ho incontrato la signora che ha seguito il mio caso. Ho chiesto: cos’è l’Enpa? Mi ha risposto: siamo delle persone che durante le domeniche e anche nelle festività si recano volontariamente al canile comunale per pulire e far mangiare gli animali. Ho fatto presente: vi fa onore. Ho chiesto ancora: come si sostiene economicamente l’Enpa? Mi ha risposto: riceviamo un piccolo incentivo dalle comunità montane poiché svolgiamo attività all’interno del canile nei giorni festivi, inoltre abbiamo un sistema di tesseramento di 25 euro l’anno oltre a poter contare su qualche piccola donazione. Care amiche, la lettera “g” che ho aggiunto sta a indicare la parola più reale in questa storia, ovvero grazie per quanto avete fatto e per quanto state facendo. Gesù ha detto di amare il prossimo come te stesso, non ha specificato chi fosse in mio prossimo. Ogni creatura vivente è il nostro prossimo, Dio considera volontariato ogni volta che accogliamo le sue creature indifese e bisognose d’aiuto, sia che si tratti dell’uomo che di animali. Ho deciso: sarò il prossimo tesserato dell’Enpa. Saluto ringraziando anche il veterinario Marco Paciotti che ha dimostrato nei miei confronti massimo disponibilità e professionalità.
WILLIAM SCESI
UN AIUTO CONCRETO CONTRO TRUFFE E RAGGIRI
Si è concluso il primo ciclo di appuntamenti legati dell’informazione sulle truffe che hanno coinvolto la città di Gubbio e le frazioni di Casamorcia-Raggio e Torre Calzolari. La Cooperativa “Il Sicomoro” in collaborazione con il Comune, il Centro Socio Culturale S. Pietro, l’Università della Terza Età, la Parrocchia di Casamorcia e il Circolo Anspi di Torre Calzolari, ha organizzato gli incontri
con la preziosa partecipazione del Comando Compagnia Carabinieri nella persona del Capitano Pier Giuseppe Zago e dei suoi collaboratori. Gli incontri hanno avuto lo scopo di sensibilizzare la popolazione, in particolare gli anziani, su tematiche legate soprattutto alle truffe, aiutandoli a non cadere vittima di raggiri che negli ultimi tempi si sono rivelati sempre più frequenti.
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di LUIGI GIRLANDA
IL FLOP DEL GIUBILEO E DELLA CHIESA ALLA MODA
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Il Giubileo della misericordia stile Bergoglio è stato un flop. In Vaticano si tenta di nasconderlo in tutti i modi, ma la realtà dei fatti è impietosa e non lascia margini di dubbio. A dirlo sono infatti tutti gli operatori del turismo, cioè coloro che per primi hanno il polso reale della situazione. Alla luce degli ultimi dati, aggiornati a ottobre 2016, si percepisce chiaramente che non solo il Giubileo non ha attirato pellegrini a Roma, ma paradossalmente ha addirittura peggiorato la situazione rispetto agli anni precedenti. Il più categorico nel suo giudizio è Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma: «Da gennaio 2016 a luglio, gli arrivi sono aumentati dell’1,5%, ma l’anno scorso, rispetto all’anno precedente e nello stesso periodo considerato, l’incremento era stato del 4,61%. Questo significa che siamo cresciuti molto di più quando il Giubileo non c’era». I dati più negativi sono quelli degli alberghi di bassa categoria, solitamente i più avvantaggiati dal “turismo religioso”, visto che i pellegrini scelgono maggiormente il pernottamento a basso costo. Nel periodo gennaio/luglio 2016, infatti, gli alberghi a una stella hanno segnato una diminuzione dello 0,08% degli arrivi e dell’1,03% delle presenze, mentre quelli a due stelle del 2,69% delle presenze e del 2,33% degli arrivi. Non è andata meglio nemmeno a bar e ristoranti. «La flessione degli incassi – spiegava lo scorso settembre Claudio Pica, presidente dell’Associazione esercenti di Roma e Provincia - è intorno al 6-8% da inizio del Giubileo ad oggi, quando invece avevamo stimato un incremento di almeno il 10% degli affari. Gli esercenti hanno grossi problemi ad essere in regola con i pagamenti ai fornitori e a mantenere gli stessi livelli occupazionali». Per quanto concerne il settore dei trasporti, il tracollo è senza possibilità di appello. Lo ricorda Paolo Delfini, presidente Cna trasporto: «Prima del Giubileo registravamo una media di 400 pullman al giorno. Oggi siamo al 60/70 per cento in meno, un danno notevole per il settore. Basta vedere che nelle zone a più alta concentrazione di pellegrini, come ad esempio via della Conciliazione o via Gregorio VII, altezza San Pietro, non si registrano per nulla file di pullman o traffico». E sul fronte commercio? Peggio che mai. Per David Sermoneta, presidente dell’Associazione Piazza di Spagna «questo turismo non è certo quello che spende nei negozi del centro per fare shopping». Ma
LA ROCCA
neppure nelle vie più periferiche si è registrato il minimo movimento da poter imputare al Giubileo. Dati impietosi, dicevamo, forniti da fonti insospettabili e qualificate. Da parte cattolica, per tentare una qualche imbarazzante giustificazione del flop, qualcuno sostiene che il successo di un Giubileo non può misurarsi con i dati delle presenze dei pellegrini. E invece è proprio con questi dati che i paladini del nuovo corso bergogliano devono misurarsi e confrontarsi, visto che ai fedeli cattolici si chiede di inghiottire senza lamentarsi troppo tutte le stravaganze di papa Francesco, dal “non esiste un Dio cattolico” al “chi sono io per giudicare?”, passando per i vari “buongiorno, buonasera e buon pranzo”, visto che così, dicono, si avvicinano le persone alla Chiesa. In realtà, sembra piuttosto che si stia verificando uno di quei fenomeni che la saggezza popolare ha compendiato nel detto: “chi sposa il mondo, rimane presto vedovo”. Una verità che nel mondo cattolico ci si ostina a non prendere sul serio, nonostante si sia sperimentato drammaticamente più volte che tutte le “invenzioni” per attirare la gente, quasi che la verità cattolica non abbia forza attrattiva in se stessa ma debba diventare appetibile grazie alle nostre strategie pastorali, si sono rivelate fallimentari. Si iniziò con l’ottimismo spensierato dopo il Concilio Vaticano II, che avrebbe dovuto finalmente rendere la Chiesa più vicina agli uomini del nostro tempo. Ebbene, già Paolo VI, a pochi anni dalla chiusura del Concilio, ammise amaramente: “Col Vaticano II ci aspettavamo la primavera e invece è venuto l’inverno”. Stessa cosa avvenne con la riforma della messa. Finalmente gli uomini capiranno la liturgia e le chiese si riempiranno, si sbandierava da ogni parte. Sul “capire” si può avanzare qualche dubbio, visto che la stragrande maggioranza dei cattolici non sa rispondere o dà risposte sbagliate alla semplice domanda “che cosa è la messa?”, ma sull’auspicato riempirsi delle chiese il dato è certo: la frequenza alla messa è passata dal 70% al 18%. I fedeli, come si dice, hanno votato con i piedi e se ne sono andati via. Una chiesa che abbraccia lo stile del mondo non diventa più attraente, ma semmai più banale e insipida. Cristo ha comandato ai suoi discepoli di essere “il sale della Terra”, non il miele che, come è noto, può anche piacere più del sale, ma dopo due cucchiaini stomaca…
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Ricapitalizzazione Gubbio Operazione da 300.ooo euro NUOVA OPERAZIONE SOCIETARIA IN CASA AS GUBBIO SULLA FALSARIGA DI QUELLA DELLO SCORSO ANNO. I SOCI PRONTI A VERSARE SOLDI FRESCHI DOPO AVER APPROVATO IL BILANCIO DELLA PASSATA STAGIONE
Il bilancio economico della stagione scorsa apre delle riserve economiche del club utili ad abbassaun’altra fase di ricapitalizzazione societaria, proprio re il monte soldi da versare, verificando la riparticom’è avvenuto un anno fa di questi tempi. Il passivo zione delle quote in essere e da ripartire secondo la nuova ricapitalizzazione pianificata. Non si tratta di della stagione 2015/2016 che ha riportato il Gubbio in Lega Pro è di circa 300.000 euro, un pò meno di un adempimento formale ma particolarmente soquello registrato nella stagione 2014/2015 che si stanziale perché la ricapitalizzazione è un atto doSauro Notari era chiusa con l’amara retrocessione nei dilettanti. vuto non rinviabile dal momento che le perdite non Il presidente Sauro Notari ha già impostato il percorso con gli possono superare taluni livelli percentuale del capitale sociale (l’A.S. Gubbio 1910 Srl ha 10 mila euro di capitale sociale). Quealtri soci, Fernando e Filippo Barbetti, Rodolfo Mencarelli e ste procedure sono del tutto sganciate dal progetto tecnico e Marco Fioriti, per mettere a punto il piano economico di riendagli impegni legati alla gestione riferita, per esempio, agli imtro che verrà perfezionato sfruttando tutto il tempo a disposizione. Le operazioni della ricapitalizzazione, con il versamento pegni assunti con l’Erario di rimborso rateale di vecchi impordi denaro fresco, potrebbero chiudersi a gennaio. ti attraverso Equitalia. Notari e i soci intendono assolvere gli All’atto pratico, i quattro soci attuali (considerando i Barbetimpegni assunti e tutti gli adempimenti previsti nelle modalità concordate e fissate dalle scadenze. ti padre e figlio come nucleo unico familiare) sono chiamati a garantire circa 60mila euro a testa, considerando che ci sono M.Boc.
DAL CAMPO Tre vittorie di fila (senza subire reti), vetta a portata di aggancio: Magi non è più una sorpresa
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UNA CLASSIFICA SORPRENDENTE DICEMBRE È IL MESE CHIAVE
un passato non troppo lontano col quale non Ne parlano tutti come la grande rivelazione mancano le analogie. della stagione. Del resto lassù in mezzo a Il Gubbio che ha saputo introdursi silente ma squadre con nomi altisonanti come Reggiacon grande efficacia nella lotta al vertice ha na, Venezia, Parma, Sambenedettese, Padoblindato la difesa, con Antonio Narciso che ha va, Pordenone o Bassano, tutte costruite per finalmente ritrovato il sorriso e quella serenivincere e con disponibilità economiche ben tà di cui certo non aveva goduto nelle prime superiori alla media, fa bella mostra di sé il gare in cui Magi l’aveva promosso a titolare Gubbio di Giuseppe Magi, matricola terribile in un campionato che a più di un terzo del Candellone esulta dopo il gol a Mantova al posto di Volpe. Ma anche l’attacco va che è una meraviglia, trascinato da quel folletto che di nome fa Dacammino si sta rivelando prodigo di consigli e pieno di buoni niele Ferretti e che di perle d’autore ne regala quasi una a setpropositi. Il filotto messo a segno contro Santarcangelo, Fano timana (quelle con Fano e Mantova valevano da sole il prezzo e Mantova ha rilanciato le ambizioni dei rossoblù, tornati finaldel biglietto). Si può parlare di scommessa abbondantemente mente a vestire la casacca tradizionale a due bande (diciamoci vinta, perché con 28 punti a referto dopo 15 giornate (e 15 di la verità: la versione estiva a strisce quasi faceva pensare che vantaggio sulla zona play-out) il buonsenso vuole che si guarin campo andasse un’altra squadra…) ma capaci soprattutto di di avanti con convinzione, magari blindando un posto play-off regalare gioie ed emozioni come nei giorni più belli e felici. Il (quest’anno li disputerà anche la 10a classificata) e provando popolo eugubino timidamente si è rimesso in marcia tornando a dar fastidio agli squadroni “condannati” a vincere. La settia sostenere in buon numero (soprattutto in trasferta) la squamana alle porte darà modo di ricevere le prime risposte: le dra di Magi, allontanando le polemiche e festeggiando anche sfide contro Reggiana (4 dicembre alle 14,30), Venezia (il 7 in l’agognato ritorno alle buone abitudini, con le gare del giroLaguna) e Bassano (domenica 11, ore 14,30) sembrano essere ne B che dalla prima settimana di dicembre torneranno nella messe lì apposta per spiccare il volo. Non dovesse essere così, canonica collocazione domenicale (e sarà così fino a maggio). l’orizzonte sarebbe comunque abbondantemente sereno. Potrebbe essere la spinta definitiva per riportare tanta gente R.Bar. allo stadio e provare a sognare, magari rinverdendo i fasti di
TENNISTAVOLO GUBBIO, NOVEMBRE MAGICO: LA PRIMA SQUADRA È CAMPIONE D’INVERNO
S’è chiuso un mese trionfale per le due formazioni del Tennistavolo Gubbio, condito da tanti successi e da una crescita costante e ormai sotto gli occhi di tutti. Le ultime due perle sono arrivate nelle sfide dello scorso 26 novembre che hanno visto il Gubbio TT (Serie D1) imporsi sull’Endas di Perugia grazie alle straordinarie prove di Francesco Vitali, Giacomo Santillo e Francesco Ghiandoni, buone per consegnare agli eugubini il titolo di campioni d’inverno con due gare d’anticipo. Un esempio seguito pedissequamente anche dai ragazzi dell’Ikuvium TT (Serie D2) che hanno superato per 5-4 il TT Spoleto al termine di una gara emozionante e piena di colpi di scena, con Solazzi, Cerbella e Picciolini capaci di tenere botta nel momento di maggiore difficoltà (sotto 1-3), mantenendo così l’imbattibilità. (Per seguire le vicende dalla società c’è l’account Twitter @ASDGubbioTT o l’hastag #aTTentailupi.
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IL GIOVANE DI GUIDONIA MONTECELIO È NATO SENZA UNA GAMBA E GIOCA NELLA NAZIONALE AMPUTATI. AL LICEO HA PRESENTATO IL LIBRO “NATO COSÌ” CON I RINGRAZIAMENTI PER LA GIORNALISTA EUGUBINA ROSSELLA ALIMENTI
Nel suo primo libro “Nato così”, ha pensato bene di ringraziare Rossella Alimenti, giornalista Rai figlia dell’eugubino mai dimenticato Dante Alimenti storico vaticanista della tv pubblica. E allora è stato del tutto naturale immaginarlo, prima o poi, a Gubbio a raccontare la sua storia. Eccolo il legame eugubino di Arturo Mariani, che nell’auditorium del liceo in via dell’Arboreto ha presentato il 18 novembre scorso una pubblicazione speciale che condensa la sua vita trasmettendo emozioni pure. Arturo ha 23 anni, è di Guidonia Montecelio, ed è nato con una sola gamba ma capace di affrontare la propria esistenza con tenacia e carica positiva, tanto da diventare calciatore e di arrivare a vestire la maglia della Nazionale amputati. Il diario, edito da Croce, è sempre accompagnato, nelle presentazioni in giro per l’Italia, da un video realizzato da Rai Sport dove si vedono le immagini di un bambino che era già pronto a sfidare i propri limiti andando incontro alla vita. Arturo tiene sempre a ricordare l’importanza della sua famiglia, che gli sta quotidianamente accanto e lo segue, così come la fede cristiana e le amicizie che lo circondano. “Non sono mancati momenti difficili - ha detto nel suo incontro a Gubbio - ma ho trovato sempre la forza interiore e il sostegno di persone vicine a cui affidarmi. Molti hanno pudore nel definire la mia condizione. Ho una sola gamba ma non sono nè handicappato, nè diversamente abile. Sono semplicemente Arturo”.
IN LIBRERIA Una pubblicazione di Paolo Salciarini sul complesso monumentale che ospita la Casa Famiglia
SANTA LUCIA IN UN LIBRO TRA STORIA E MISSIONE
Ha messo solide radici la Casa Famiglia nel borgo di Santa Lucia, grazie alla funzione sociale e al recupero del complesso monumentale di pregio che il Comune ha affidato alle amorevoli cure di Madre Dorotea Mangiapane e della Congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto in Roma. L’edificio storico è stato da sempre l’accogliente e sano rifugio di bambini, giovani e ragazze madri in difficoltà che hanno trovato e trovano ospitalità fin da quando era un orfanotrofio dopo la prima guerra mondiale per poi trasformarsi in istituto. Le ferite del terremoto non hanno scalfito l’impegno solidale e c’è stata una grande forza di reazione, per questo Madre Dorotea ha trasformato il complesso in una grande casa sempre pronta ad accogliere a braccia aperte chi ha bisogno. Tutto questo impegno quotidiano e il recupero dello stabile sono racchiusi adesso in un libro scritto da Paolo Salciarini, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. “Santa Lucia. La sua storia. Il suo servizio agli ultimi” è il
titolo del volume realizzato con la collaborazione della stessa madre superiora e di Fabrizio Girelli, Anna Radicchi, Francesco Maciucci, Enzo Fagiani, Gaetano La presentazione in Comune Menichetti, Roberto Procacci con l’apporto rimarcato, da parte dello stesso autore, del direttore didattico in pensione Giancarlo Sollevanti. Si va alla scoperta dei tesori architettonici, artistici e valoriali del complesso e della Casa Famiglia di Santa Lucia con una serie di foto particolarmente suggestive che ne scandiscono il tempo. C’è un racconto dalle origini ai giorni nostri passando attraverso le ristrutturazioni e lo sviluppo della funzione verso la collettività, comprendendo anche l’impronta dell’associazione Amici di Madre Lalia, che sostiene la fondatrice della congregazione religiosa romana. Il principio che il complesso è al servizio della comunità diventa il filo conduttore e ispira la pubblicazione che vuole essere un contributo alla memoria storia e culturale di un luogo speciale per la città e il suo centro storico.
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GIORNALISTA EUGUBINO
FINO ALL’8 DICEMBRE
Il giornalista eugubino Simone Filippetti del Sole 24 Ore ha vinto il premio “State Street 2016” sezione “Nuovi Media”. Lo ha deciso la giuria presieduta da Andrea Beltratti, docente di economia politica all’università Bocconi, che ha valutato l’articolo “Lactalis e Parmalat, storia di un matrimonio problematico”. Filippetti, 43 anni, ha iniziato a Gubbio la sua attività giornalistica per poi entrare all’ateneo Luiss “Guido Carli” di Roma. Dal 2008 è alla redazione centrale del Sole 24 Ore. Questo premio State Street, istituito in Gran Bretagna nel 2002 e successivamente esteso alla Germania nel 2005 e all’Italia nel 2011, sostiene e promuove il giornalismo italiano in campo economicofinanziario premiando quanti si sono distinti per stile, accuratezza, capacità divulgativa o di analisi. I candidati sono stati valutati da una giuria indipendente con accademici e rappresentanti di gruppi aziendali.
Ha preso il via lo scorso 29 novembre la Novena in onore dell’Immacolata Concezione, patrona di Gubbio. Nella Chiesa di San Francesco tutti i giorni alle 17,30 è prevista la recita del rosario cui seguirà alle 18 la santa messa (tutti i giorni in diretta su TRG1, canale 111), officiata a turno dai rappresentanti delle varie parrocchie della Diocesi eugubina. Quest’anno il predicatore della novena, chiamato a proporre le omelie delle funzioni eucaristiche, sarà il parroco di San Secondo, don Pasquale Criscuolo, canonico regolare lateranense. Come da consolidata abitudini, le celebrazioni in onore dell’Immacolata non si limiteranno all’eucarestia quotidiana del periodo della novena, ma verranno estesi anche ad alcuni appuntamenti in programma alle ore 21. Nel dettaglio: giovedì 1° dicembre ci sarà l’omaggio di associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali, venerdì 2 dicembre l’omaggio dei giovani, sabato 5 dicembre alle 15 quello dei cresimandi e in serata alle 21 quello dei membri ufficiali degli uffici pastorali diocesani. Giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, alle 18 il vescovo Mario Ceccobelli officerà la cerimonia conclusiva con l’incoronazione dell’immagine votiva della “Madonna della Misericordia” con una nuova corona.
PREMIO “STATE STREET” A SIMONE FILIPPETTI
NOVENA DELL’IMMACOLATA, LE INIZIATIVE A S.FRANCESCO
ANNUNCI ATTIVITÀ
CENA DI SOLIDARIETÀ
MONTA A CAVALLO!, IL 2 DICEMBRE INIZIATIVA PER I TERREMOTATI
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Vendesi o affittasi locale artigianale di 80mq presso C.C. “Contessa” a Gubbio. Info: 380.1461369
Appuntamento venerdì 2 dicembre sotto gli Arconi del palazzo dei Consoli in via Baldassini con l’iniziativa Monta a cavallo! organizzata da una serie di associazioni eugubine con il patrocinio del Comune e della Diocesi. Si tratta di una cena solidale per la comunità di Monte Cavallo (provincia di Macerata), piccolo comune all’interno del parco dei monti Sibillini, colpita dalla nuova sequenza sismica che ha interessato le regioni di Umbria e Marche nell’ultima settimana di ottobre. Alla serata sarà presente anche Piero Cecoli, sindaco di Monte Cavallo, che ha risposto ben volentieri all’invito partito dai tanti volontari eugubini che nel corso delle passate settimane hanno visitato i luoghi colpiti dal terremoto, sostenendo la popolazione nei giorni dell’emergenza più acuta.
NUMERI UTILI
Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Emergenza Sanitaria Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Guardia Forestale Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale
075.92371 075.9270801 075.9270744 118 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537
FARMACIE
COMUNALE Piazza 40 Martiri 10 075.9272243 CECCARELLI Via L. da Vinci 50 075.9222471 LUCONI Via Perugina 151/B 075.9273783 PIEROTTI Via Campo di Marte 46 075.9220635 CARDINALI Loc. Casamorcia 075.9255131 MONACELLI Frazione Padule 075.9291235 BRANCA Via Ponte Rosso 075.9256122 TOMARELLI Loc. Scritto 075.920134
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GUBBIO
www.livegubbio.it / www.15giorni.it Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Martedì 29 Novembre 2016 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013
Il prossimo numero sarà in distribuzione da
GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016
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