15 Giorni - Numero 83 - 15 Dicembre 2017 by VivoGubbio

GUBBIO Anno V Numero 83 Venerdì 15 Dicembre 2017

quindicinale d’informazione www.15giorni.it

ESCLUSIVA

SI “SALDI” CHI PUÒ

LA STORIA DI CRISTINA TOTERI, PROFESSIONE SALDATORE. HA 25 ANNI E SI È MESSA IN GIOCO: DOPO AVER FATTO UN CORSO A PERUGIA, L’HA CHIAMATA LA DUCATI E A BOLOGNA HA SUPERATO UNA SELEZIONE. ORA LAVORA PER I PILOTI DELLA MOTOGP. LA VOGLIA DI ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO L’HA STIMOLATA PER CERCARE LA SUA STRADA MIGLIORE: “TUTTO È COMINCIATO PER GIOCO, ADESSO MI SENTO REALIZZATA”

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COPERTINA

Datele una saldatrice e conquisterà il mondo

UN AMICO FABBRO LE HA FATTO PROVARE PER GIOCO A SALDARE DUE PIASTRE D’ACCIAIO E ADESSO CRISTINA TOTERI, 25 ANNI, È UNA PROFESSIONISTA DEL REPARTO CORSE ALLA DUCATI. HA FATTO UN CORSO A PERUGIA SCOPRENDO DI AVERE PASSIONE E QUALITÀ. LA CASA DI BORGO PANIGALE L’HA SELEZIONATA FACENDONE UN PREZIOSO PUNTO DI RIFERIMENTO DEL TEAM di MASSIMO BOCCUCCI

Il diploma al liceo classico con un bivio davanti per decidere cosa fare. In testa soprattutto la voglia di cercare la propria strada. A Cristina Toteri è capitato di trovare un primo lavoro mentre studiava all’interfacoltà di agraria e veterinaria a Perugia. Da quel moCristina Toteri mento è scattata una molla: voleva realizzarsi, al di là degli studi. È bastato che un amico fabbro le facesse per gioco provare a saldare due piastre d’acciaio. Ecco l’episodio che cambia la vita. Ha deciso di iscriversi a un corso per saldatore attraverso “Garanzia Giovani” e nel giro di qualche mese si è aperta la prospettiva che la rende felice. “L’ho trovato interessante - confessa - e il mio amico mi ha stimolata dicendomi che quel tipo di figura è molto richiesta sul mercato del lavoro”. Oggi Cristina, 25 anni, è saldatore professionista alla Ducati, nel reparto corse della prestigiosa casa di Borgo Panigale a Bologna. Ci lavora dal 19 giugno con un primo contratto fino a dicembre 2018 e la speranza di poter rimanere visto quanto ha già saputo farsi apprezzare. SCUOLA DI SALDATURA Alla radio ha sentito l’offerta della New Weld Tecnology, una scuola di saldatura con sede a Perugia. Offrivano un corso agli interessati e si sono ritrovati in una ventina. È durato, l’anno scorso, da maggio a settembre, compresa la fase del tirocinio per dosare teoria e pratica. Alla fine del corso le hanno rilasciato un patentino. Pure qui c’ha messo lo zampino il destino. “Avevo fatto domanda per l’Esercito - rac-

conta -, ero incuriosita. Avevo superato la prima selezione e i test al centro reclutamento di Foligno. Avevo un piccolo problema di salute e mi sono dovuta arrendere. Se fossi entrata nell’Esercito non avrei fatto il corso di saldatura: nello stesso giorno dell’esclusione sono stata ammessa al corso”. Le è bastato completarlo per iniziare a lavorare in una ditta di Umbertide dove recuperava parti in alluminio delle auto. L’esperienza è durata 7 mesi, finché si sono aperte le porte della Ducati. Ha ricevuto una chiamata dalla New Weld Tecnology che era stata contattata proprio dalla casa bolognese in cerca di figure specializzate per saldare i telai delle MotoGp. La scuola perugina ha indicato tre di quei giovani che avevano sostenuto il corso: Cristina e due ragazzi perugini. SELEZIONE RIUSCITA “Siamo andati a Bologna - ricorda - per fare un colloquio sul tipo di attività. Poi c’è stata una prova manuale sulle capacità pratiche. È passata meno di una settimana e mi hanno preso allestendo un laboratorio con attrezzatura di alto livello”. Cristina vive a Casalecchio di Reno, pochi chilometri dal quartiere generale della Ducati a Borgo Panigale. L’hanno inserita nel reparto Ducati Corse e ha avuto modo di conoscere i campioni della scuderia, da Andrea Dovizioso a Jorge Lorenzo, dal ternano Danilo Petrucci a Michele Pirro. “Sono ragazzi alla mano, ci hanno presentati e ho potuto scambiare qualche parola”, dice Cristina che Cristina mentre salda un pezzo

ha anche avuto l’opportunità di respirare l’aria dei test della MotoGp a Misano preparandosi a vivere qualche esperienza direttamente sul campo appena si presenterà l’occasione. TOTALE SOSTEGNO Si è messa in gioco senza porsi limiti. Cristina e la passione per le moto Quando l’hanno chiamata non era del tutto sicura, ma voleva farsi valere. “Mi sono trovata subito bene - spiega -, apprezzata e valorizzata. Ho visto attenzione e curiosità attorno a me, mi hanno fatto domande guardando come lavoro. Mi assistono in tutto, se serve qualcosa non fanno mancare proprio nulla. Sono seguita da un tutor inglese, Neil, che ha fatto telai per tutta la vita e sta passando il testimone. Faccio le saldature a Tig e anche delle piccole riparazioni su attrezzature e scarichi. Sono contenti del mio lavoro”. Inevitabile farsi coinvolgere emotivamente anche nelle gare: “Sono diventata una tifosa. La passione per le moto e i motori c’è sempre stata, pur non avendo avuto mai un benia-

mino. Adesso tifo tutti i nostri piloti, senza distinzione. Sono umili, viene naturale fare il tifo”. FATTORE FAMIGLIA Cristina ha sempre fatto scelte coraggiose, perfino la passione per il braccio di ferro, da praticante e soprattutto arbitro (“Ma adesso ho poco tempo e ho dovuto mollare un po’”), sostenuta dalla famiglia, con la mamma Serenella, che ha superato qualche diffidenza iniziale, il papà Aurelio e la sorella Lucia, orgogliosi di vederla felice e realizzata. Del resto, il magico mondo Ducati qualche segno lo lascia. “È un’azienda bellissima - sottolinea -, tiene molto al lavoro dei dipendenti con le migliori condizioni, dalla mensa ai servizi e la piena tranquillità perché sono libera di gestire l’attività. Vengo ascoltata e posso dare consigli, in questo modo si può rendere al meCon il pilota Miche Pirro glio”.

QUELLA MATTINA AD ATTENDERE DOVI ALL’AEROPORTO

Era l’alba di un giovedì mattina e in piena pianura padana faceva freddo, come sempre del resto a quell’ora. All’aeroporto “Marconi” di Bologna era in arrivo un volo dalla Spagna che stava riportando a casa Andrea Dovizioso, reduce da due giorni di test a Jerez sulla pista dove la domenica precedente aveva tentato sino all’ultimo di contendere il titolo mondiale a Marc Marquez. Una stagione straordinaria, quella del Dovi, tanto da suggerire agli operai Ducati rimasti in Italia di fargli una sorpresa e andare a salutarlo all’aeroporto. Cristina era tra coloro che hanno voluto tributare l’omaggio al pilota forlivese per la straordinaria stagione grazie alla quale ha valorizzato tutto il grande lavoro del reparto corse.

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ATTUALITÀ

ASTA DI FABBRICATI E TERRENI, ARRIVANO POCHI SOLDI L’ULTIMA CESSIONE DI IMMOBILI COMUNALI HA PORTATO NELLE CASSE DELL’ENTE APPENA 63MILA EURO A FRONTE DI 6 MILIONI E MEZZO PREVENTIVATI. NESSUN INTERESSE PER LO STORICO PALAZZO PALMI IN VIA XX SETTEMBRE. ORA POTREBBERO ABBASSARSI I PREZZI

Il Comune aveva messo nel conto la possibilità di incassare quasi 6 milioni e mezzo, invece si dovrà accontentare per adesso di 63.857,06 euro. Si tratta delle briciole, con cui non si possono certo fare investimenti né tantomeno, soprattutto, trovare risorse per sanare i pesanti debiti. L’ultima asta pubblica ha visto acquirenti soltanto per quattro immobili comunali su un elenco corposo che comprende, tra l’altro, due porzioni dello storico palazzo Palmi in via XX Settembre, ex scuole non più utilizzate ed edifici rurali. Ogni tanto il Comune ci riprova aggiornando l’elenco dei beni immobili da mettere sul mercato e rivedendo al ribasso la base d’asta. I risultati delle aste pubbliche sono praticamente ai minimi termini, per stessa ammissione della Giunta Stirati. Non ne ha fatto mistero l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Giordano Mancini, che registra come da un paio di anni la vendita di beni comunali non produce che qualche migliaio di euro che servono giusto per coprire qualche buco nella voragine contabile aperta a palazzo Pretorio. ABBASSARE I PREZZI Dal Comune hanno fatto sapere che sull’ultimo bando ci sono state diverse manifestazioni di interesse, sopralluoghi e richieste di informazioni superiori al passato. Ma all’atto pratico, tutto si è drasticamente ridimensionato quando si

è trattato di concretizzare l’interesse con la presentazione delle offerte in busta chiusa. Per l’assessore Mancini il problema principale è che i parametri da applicare, su indicazione degli uffici, sono più alti dei valori di mercato. Sembra l’avvisaglia di un abbassamento dei prezzi: si vedranno gli eventuali effetti sul prossimo bando di vendita. La Giunta Stirati deciderà come utilizzare i 63.587,06 euro nel mare magnum dei debiti comunali. PROSSIME MOSSE Sul fronte degli investimenti, l’assessore Mancini riversa le attenzioni sull’ex ospedale di piazza Quaranta Martiri, la ripavimentazione di via Cairoli (si prevede l’appalto nel giugno 2018 con un investimento di 500mila euro) e tutto il capitolo delle opere di urbanizzazione con le operazioni avviate per l’area di via Benedetto Croce, fino al restauro di opere d’arte dei secoli XIII e XIV destinate a una mostra dal forte impatto e richiamo.

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POLITICA

Pd, progetto “Gubbio 2020” per riprendere il Comune APERTO UN PERCORSO PER STILARE IL PROGRAMMA ENTRO IL PROSSIMO GIUGNO E VARATA DA SMACCHI LA SEGRETERIA CON L’OBIETTIVO DI TORNARE AL GOVERNO DELLA CITTÀ di MASSIMO BOCCUCCI

La squadra del segretario del Pd eugubino Andrea Smacchi

Si chiama progetto “Gubbio 2020”. È la nuova frontiera aperta dal Pd per tornare nel 2019 al governo della città, da vedere se mettendosi al fianco di Stirati (che ha già annunciato la sua ricandidatura) oppure in proprio con altri compagni di viaggio tutti da decidere. Si tratta di una piattaforma programmatica che vuole fissare, entro giugno 2018, le linee politico-amministrative che costituiranno il piano operativo. Di questo progetto è responsabile Calogero Alessi, nominato presidente dell’assemblea dell’Unione Comunale. “Vogliamo preparare una proposta completa per la città - dice Smacchi -, il centrosinistra senza il Pd non potrà governare perché le condizioni del 2014 sono cambiate. Ci proponiamo come un partito inclusivo e pronto a mettere in campo tutte le migliori esperienze. Per questo sono state assegnate delle deleghe che diano risposte e trovino soluzioni per il rilancio di una città troppo in difficoltà e dove i nostri giovani non hanno prospettive. Ho accettato di essere il segretario, con un compito gravoso accanto a quello istituzionale di consigliere regionale, perché mi è stato chiesto all’unanimità”. NUMERI E AMBIZIONI L’Unione Comunale, passata da 50 a 60 membri, ha 42 nuove persone e il 20% di donne rispetto alla media provinciale del 12%, con il doppio di iscritti in relazione agli abitanti rispetto agli altri territori. Alessi spiega che “il Pd ha Calogero Alessi aperto una fase nuova e facendo tesoro degli errori commessi mette al centro delle attenzioni il bene della città”. Nella segreteria ci sono soggetti che nel 2014 hanno lasciato il Pd per sostenere Stirati: chissà se questo possa considerarsi in funzione di una possibile alleanza nel 2019 con lo stesso Stirati oppure un pentimento da parte di quei soggetti che sono rientrati nel partito. “I percorsi vanno al di là della fase congressuale - spiega Smacchi -, il ritorno di alcuni nel Pd c’è stato già dopo il primo anno dopo le elezioni del 2014. E’ il loro partito naturale. Nel 2014 non ci siamo trovati. Ora stiamo recuperando tutte quelle persone che vengono dal Pd”. LE DELEGHE La segreteria di Smacchi, che ha per sé le deleghe dei rapporti istituzionali, il progetto Gubbio 2020 e l’area comunicazione, ha come vicesegretari Raffaello Di Benedetto, con delega all’organizzazione del partito e radicamento territoriali, e Giuliano Bettelli con delega al tesseramento e al coordinamento dei dipartimenti tematici. Giuseppe Merli ha la delegato all’istruzione, formazione e lavoro, Eddio Rondelli all’economia, credito, caccia e pesca, Spartaco Capannelli al

centro storico, mobilità, lavori pubblici, beni culturali e aziende partecipate, Diego Pierotti alla cultura, arte e musica, politiche giovanili, Gianni Fabbretti all’urbanistica, rigenerazione urbana, politiche paesaggistiche, Nicola Aloia all’ambiente, energia e rifiuti, Claudio Ruspi all’agricoltura e politiche comunitarie, Giorgia Vergari alla pari opportunità e immigrazione, Emanuela Ghiandoni alla sanità e welfare, Luca Naticchi alle attività produttive, politiche del lavoro e della sicurezza, Mario Salciarini alle infrastrutture, politiche territoriali, patrimonio e aree interne, Luca Cuccarini ai rapporti con le associazioni, comitati, pro loco, frazioni e sport, Francesco Filippetti (membro esterno) al commercio, turismo, artigianato, servizi e professioni.

IL PSI CONFERMA PASSAMONTI INTESA TRA DI BACCO E RICCI

Valeria Passamonti è stata confermata alla guida della segreteria del Psi, mentre vice è stato eletto Francesco Matteucci. Nel partito è confermata anche la presenza dell’assessore Gabriele Damiani. È stata raggiunta un’intesa tra Pasquale Di Bacco dei “Popolari per Gubbio” e il consigliere regionale Claudio Ricci, già sindaco di Assisi e contendente di Catiuscia Marini alle ultime elezioni regionali sostenuto dal centrodestra. L’accordo è nel segno della “volontà di cambiare l’Umbria costruendo una concreta alternativa”.

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IL CASO

Caos scuola, ci sono troppi indirizzi per 17 classi

STUDENTI IN CALO E GUALDO TADINO RIVENDICA DUE NUOVI INDIRIZZI CONTRO OGNI LOGICA E I PARERI NEGATIVI DEI TECNICI. LA SCUOLA È IN MANO ALLA POLITICA CON IL SINDACO GUALDESE PRESCIUTTI CHE FA PRESSIONI SUL PD E LA REGIONE

Si scontra con la realtà impietosa dei numeri la querelle aperta da Gualdo Tadino che per fronteggiare la carenza di iscrizioni all’istituto superiore “Casimiri”, dopo aver perso l’anno scorso una classe con qualche indirizzo traballante perché senza adesioni, ha chiesto l’attivazione di due nuovi indirizzi (grafica e comunicazione; professionale per l’agricoltura e i servizi rurali) praticamente già presenti sul territorio comprensoriale perché al Mazzatinti c’è l’artistico e al Cassata c’è l’agrario. La scuola è in mano alla politica, con il sindaco gualdese Massimiliano Presciutti che fa pressioni sul Pd (il suo partito) e la Regione. Gualdo ha trovato il pronunciamento favorevole del consiglio provinciale di Perugia, del quale fa parte Presciutti. La Giunta Regionale ha prospettato di concedere l’indirizzo grafica e comunicazione, già richiesto l’anno scorso fuori tempo massimo, e non l’agrario (Presciutti promette battaglia perché li vuole entrambi), mentre ci sono le valutazioni tecniche dei dirigenti scolastici Maria Marinangeli del liceo e David Nadery del polo tecnico, e soprattutto dell’Ufficio Scolastico Regionale, che evidenziano la proliferazione degli indirizzi scolastici senza che le norme vigenti lo consentano. Marinangeli e Nadery hanno fatto notare come si tratti di indirizzi doppioni e che l’eventuale attivazione di un nuovo indirizzo ne prevede la contestuale chiusura di un altro.

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MENO CLASSI La mappa della popolazione scolastica per il prossimo anno 2018/2019 scoraggia oltretutto qualunque aggiunta di indirizzi. Si ipotizza, come proiezione plausibile, l’attivazione sul territorio di 17 prime classi nel prossimo anno scolastico sugli ambiti territoriali Gubbio, Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Su queste aree, qualora venissero istituiti altri indirizzi senza chiuderne altri, si arriverebbe a quota 23 (24 se Presciutti ottenesse pure l’agrario), e precisamente 10 al polo tecnico Cassata-Gattapone, 5 al polo liceale Giuseppe Mazzatinti, 6 (forse 7) al Raffaele Casimiri di Gualdo Tadino e 2 a Nocera Umbra. I conti non tornano. L’aumento degli indirizzi scolastici senza regole ferree che tengano conto dei riscontri tecnici e non dell’assalto alla diligenza da parte della politica, porterebbe un disorientamento e un aumento di costi per la formazione degli organici del personale docente e non. Il colmo è che a Gualdo è partita la campagna pubblicitaria di entrambi i due indirizzi, facendo riferimento all’iter di approvazione ma proponendoli di fatto come una opzione. PESO POLITICO A Gualdo il sindaco e la sua maggioranza si sono scagliati contro i dirigenti dei poli superiori di Gubbio trovando terreno fertile per gli intrecci interni e collaterali all’Amministrazione Comunale e nel Pd. A Gualdo parlano di visione “Gubbio centrica” e di “Repubblica Popolare di Gubbio” sebbene i due dirigenti in questione eugubini non siano. Presciutti e la sua maggioranza hanno parlato anche di carriere dei dirigenti, sebbene i presidi non abbiano carriere avendo già un ruolo che è professionale e non elettivo. Le carriere ce l’hanno soprattutto i politici che hanno fatto degli incarichi istituzionali un lavoro.

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PARCHEGGIO DI SAN PIETRO TRA INCURIA E VANDALI

Il parcheggio multipiano di San Pietro continua a far discutere. Su Facebook compiaiono foto eloquenti e commenti impietosi. L’opera pubblica, certamente la più costosa e disastrata della storia cittadina, è in preda all’incuria, sebbene sia stata inaugurata appena un anno fa, e agli atti vandalici che si susseguono senza soluzione di sosta. Sono un problema sempre più grave gli allagamenti che lasciano ruggine e disagi anche nei pressi degli ascensori e lungo le scale. I parcheggi con striscia rosa sono pressoché inagibili perché troppo stretti e a ridosso delle colonne. Lasciano il segno anche gli atti vandalici nonostante la promessa da parte del Comune di vigilanza e telecamere: uno dei tubi dell’impianto antincendio è stato messo fuori uso poiché divelto e incendiato, probabilmente per una mera bravata. Negli spazi per le scale e gli ascensori vengono gettati di rifiuti di ogni genere senza alcun intervento di pulizia e manutenzione minima. Si trovano soprattutto abbandonate plastiche, mozziconi di sigaretta, bottiglie e vetri.

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L’INIZIATIVA L’attivismo dei privati attiva risorse sempre più importanti e decisive per il territorio

UN PROGETTO DA 1,8 MILIONI CON ANCE E UNIVERSITA’ DEI MURATORI

per la cooperazione allo sviluppo l’approvaAncora una volta i privati fanno la differenzione) deve appoggiarsi necessariamente a za portando risorse economiche vitali per un Comune ente pubblico capofila. L’Ance e il territorio sulle quali la politica è poi pronil Cesf avrebbero potuto indirizzare il prota a mettere le mani e il cappello. Lo si deve getto con il relativo finanziamento in quaspesso ai ruoli che gli eugubini rivestono e lunque altro Comune della provincia di Peal loro senso di appartenenza, com’è dimorugia. In questa operazione intervengono strato con la Fondazione Cassa di Risparil governo dello Stato di Palestina, il Regno mio di Perugia (mai un soldo prima dell’avHascemita di Giordania e le Associazioni di vento di Carlo Colaiacovo alla presidenza), La presentazione in Comune Costruttori “Palestinian Contractors Union” l’Anas (poche attenzioni prima del coinvole Jordanian Construction Contractors Association”. Ci saranno gimento di Rocco Girlanda a livello di parlamento, governo la promozione e diffusione delle competenze delle maestrane poi nella stessa organizzazione) e ora anche l’Ance, l’assoze eugubine, lo sviluppo di modelli d’investimento attraverso ciazione dei costruttori edili della provincia di Perugia di cui il trasferimento, adattamento e implementazione in Palestina è presidente Giancarlo Brugnoni con un’altra eugubina coine in Giordania di pratiche effiaci per lo sviluppo di competenze volta, Bernardetta Radicchi che nella stessa Ance guida il Cesf nel settore delle costruzioni. Saranno operative nel Governa(Centro edile sicurezza e formazione). Si deve a loro, insieme torato di Ramallah e Al-Bireh - Cisgiordania (Palestina) e nel all’Università dei Muratori, se arriveranno quasi 1,8 milioni di Governatorato di Amman (Giordania). Il Comune ha svolto euro che avrebbero potuto prendere un’altra strada, perché una funzione tecnico-burocratico per gli adempimenti normail progetto “Poli Integrati per la Formazione e la Qualificazione tivi previsti tra soggetti pubblici. Professionale e Imprenditoriale nelle Costruzioni in Palestina M.Boc. e Giordania” approvato per Gubbio dall’Aics (Agenzia italiana

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ATTUALITÀ

Rifiuti, c’è il rischio di altre stangate

L’UMBRIA NON SA COME RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA CHIUSURA DEL CICLO DI RACCOLTA E GUBBIO STA A RIMORCHIO NEL CARROZZONE POLITICO-GESTIONALE CHE CERCA SOLUZIONI DESTINATE A RIPERCUOTERSI SULLE TARIFFE A CARICO DI FAMIGLIE E IMPRESE di MASSIMO BOCCUCCI

Li chiamano “tavoli”, e uno tira l’altro. Ci si accomoda, da una parte la politica e dall’altra soggetti direttamente o indirettamente collegati (dai gestori ai sindacati), per dibattere e cercare mediazioni possibili e impossibili. Come sui rifiuti. L’ultimo “tavolo” in materia ha visto l’assessore regionale all’Ambiente, la tifernate Fernanda Cecchini amica per la pelle del presidente Catiuscia Marini, incontrare il consiglio direttivo dell’Auri, il carrozzone dell’Autorità umbra per rifiuti ed idrico, di cui è presidente Cristian Betti, sindaco piddino di Corciano e istituito dalla stessa Regione, che le ha illustrato le linee strategiche della proposta di Piano d’ambito per la gestione integrata dei rifiuti sull’intero territorio regionale. Dove sta la fregatura? Magari nelle prossime bollette della famigerata Tari. Per l’assessore Cecchini è stato “un primo momento di confronto in un clima di positiva collaborazione fra la Regione e l’Auri, sul lavoro che lo stesso organismo sta portando avanti per la predisposizione di uno strumento, all’insegna dell’innovazione impiantistica e ambientale, che verrà adottato in tutta la regione e con cui si apre una fase nuova per la gestione dei ciclo dei rifiuti”. I PERCORSI Dall’aprile scorso, facendo seguito alla legge regionale del 2013, l’Auri ha ereditato tutte le funzioni amministrative in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata di rifiuti sull’intero territorio dell’Umbria, subentrando agli Ati in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi. Da giugno la

Giunta Regionale si è adoperata per individuare indirizzi volti a ottenere entro l’anno un quadro consolidato dell’ambito regionale che “consentirà per la prima volta - sostiene Cecchini - di avere una ricognizione completa e approfondita delle situazioni in essere e quindi una proposta di interventi necessari a soddisfare il fabbisogno regionale”. L’Auri ha definito un documento tecnico che i sindaci umbri sono chiamati a esaminare a stretto giro. Il Piano d’Ambito dovrà dare alla Regione ogni elemento per valutare tutte le necessità, compresa quella di un eventuale aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. NODO CHIUSURA CICLO Resta aperto per l’Umbria il nodo della chiusura del ciclo dei rifiuti, cioè dove destinare la percentuale (ancora intorno al 40%) di rifiuti indifferenziati che sono destinati alle discariche, peraltro pressoché sature e con problemi di gestione come per Gubbio con Colognola tra indisponibilità economiche (debiti compresi), cattivi odori e timori di inquinamento denunciati dai residenti della zona. Il risultato, mancando un impianto di incenerimento o termovalorizzazione, è quello di dover dirottare fuori regione questa massa di immondizia in impianti, con costi elevati che si riflettono poi sulle tariffe rifiuti dei Comuni e dunque sulle tasche dei cittadini. Le buone intenzioni sulla raccolta differenziata non ha portato a oggi alcun giovamento: basta guardare le bollette della Tari in continua crescita, a Gubbio come altrove.

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Telecamere, ansie e timori TRA I CITTADINI CI SONO DIFFUSI MALUMORI: SI PARLA DI MOSSA IMPOPOLARE, DI UN SISTEMA PER CERCARE SOLDI TRA MULTE E SPESE PER I PARCHEGGI CON IL RISCHIO DELLA DESERTIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO. STIRATI NON CI STA: “OPERAZIONE DI CIVILTÀ, LA CITTÀ CI GUADAGNERÀ” Quando verranno attivate da metà gennaio le telecamere ai varchi del centro cittadino, si vedranno gli effetti pratici su come la prenderanno realmente i cittadini che intanto stanno esternando diffusi malumori. C’è chi la considera una mossa politica molto impopolare dell’Amministrazione Stirati, chi lo ritiene un nuovo sistema per cercare altri soldi visti i bilanci comunali disastrati (tra le multe e le spese per i parcheggi che dovranno accollarsi anche i residenti) e chi avanza dubbi sulle ripercussioni per il centro storico in fatto di presenze dall’esterno che potrebbero essere frenate dal timore di venire ripresi. Il sindaco Filippo Mario Stirati difende con ogni convinzione questa operazione: “Voglio fugare le preoccupazioni. Siamo ancora nella fase di allestimento a cui seguirà un periodo di prova. C’è tutto il tempo per capire e conoscere la reale portata di un intervento che non vuole essere vessatorio ma al contrario contribuirà a migliorare la vivibilità, le attrattive, le attività commerciali. Sarà tutto chiaro negli incontri con residenti, cittadini, esercenti in-

teressati, fornendo tutte le spiegazioni utili. I varchi elettronici non sono un sistema per fare cassa”. LE FINALITÀ Per il sindaco le telecamere “sono una misura civile per restituire decoro estetico e godibilità alle vie e piazze di Gubbio, per valorizzare e non per mortificare. Le Ztl (Zone a traffico limitato) in Italia e in Europa sono state introdotte per salvaguardare centri storici di pregio come il nostro e non per una volontà repressiva e sanzionatoria. Non saranno introdotte nuove disposizioni ma verranno rispettate quelle già esistenti, troppo spesso violate a danno della collettività”. Stirati rimarca che “nessuna restrizione viene adottata ma saranno arginate le infrazioni, le soste selvagge, le scorribande notturne”. Stirati assicura che saranno garantite fasce orarie con diritto di accesso per residenti e verranno studiate anche forme incentivanti per valorizzare il centro storico e le attività commerciali “che trarranno beneficio da queste misure - evidenzia il sindaco -, come dimostrato in altre città”.

NUMERI RECORD Presenze a livelli elevati per l’Immacolata. La soddisfazione del presidente Pastorelli

CAMPER CLUB, FESTA DOPO IL BOOM DEL RADUNO

Numeri importanti per il tradizionale raduno dei camperisti, il 16° della serie, in occasione dell’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo e del ponte dell’Immacolata. Il Camper Club Gubbio ha registrato la presenza complessiva di 822 mezzi provenienti da ogni parte d’Italia, di cui 329 iscritti al raduno e 493 ospitati nei parcheggi gestiti in collaborazione con la Protezione Civile. Sono poi state stimate in oltre 500 le presenze di camper che pur non essendo state registrati hanno stazionato in città. L’associazione dei camperisti ha espresso, in una nota del presidente Francesco Pastorelli, “gratitudine nei confronti dell’Amministra-

zione Comunale per il sostegno avuto, sottolineando quanto sia stata importante la collaborazione ricevuta dalla rivista PleinAir che, grazie alla diffusione dell’evento riportato nelle sue 79.000 copie diffuse sul territorio nazionale, ha contribuito al successo. Un particolare ringraziamento deve essere rivolto alla Protezione Civile che con la sua organizzazione e professionalità ha reso possibile la gestione in massima sicurezza della manifestazione, oltre ai soggetti privati, istituzionali e le attività commerciali che hanno strettamente collaborato nell’occasione, non dimenticando il contributo per l’assistenza sanitaria data da Gubbio Soccorso”.

DIOCESI

MISSIONE PARADISO

IL VESCOVO LUCIANO PAOLUCCI BEDINI HA PRESO POSSESSO DELLA DIOCESI. È CHIAMATO A UN COMPITO DELICATO E COMPLESSO: GUIDARE IL POPOLO SULL’IMPERVIA VIA DELLA SALVEZZA di MASSIMO BOCCUCCI

Gli è stato tributato l’omaggio solenne e partecipato, tra lunghi applausi e grida di giubilo, strette di mano e abbracci, flash dei cellulari quando Luciano Paolucci Bedini è passato nella gremita chiesa di San Domenico che l’ha salutato come nuovo vescovo della diocesi di Gubbio, successore di Mario Ceccobelli e 60° del patrono Sant’Ubaldo. Mons. Luciano Paolucci Bedini Il 3 dicembre è nella storia. L’attende un compito delicato e complesso, in una realtà segnata dalle rinunce di chi prima di lui era stato indicato come vescovo. Un motivo dev’esserci se qualcuno prima di Paolucci Bedini ha preferito restare dov’è. Il neo vescovo lo sa. Studierà a fondo questa realtà, non si farà prendere dalla ricerca del consenso (Sant’Ubaldo ne ha subite parecchie dal suo stesso popolo), presterà attenzione guardandosi dai tanti “farisei” che abbondano in sorrisi e frasi studiate a tavolino con una massiccia dose di perbenismo di facciata. L’approccio di Paolucci Bedini è stato nel segno della disponibilità, apertura e vicinanza. “Sono alleato nel bene comune, un cittadino appassionato e partecipe alle vicende che riguardano il bene delle comunità. Sarò attento e disponibile al dialogo combattendo l’indifferenza e mettendo al centro di ogni azione i desideri e le speranze dei giovani, la fatica e la solitudine degli anziani, l’affanno delle famiglie”, ha

detto davanti ai sindaci del territorio diocesano che l’hanno incontrato in piazza Grande prima della cerimonia. RITO SPETTACOLARE Quando hanno risuonato, entrando in chiesa, le note del “Te Deum” di Marco Antonio Charpentier, popolare sigla dell’Eurovisione splendidamente eseguita dalla banda musicale cittadina con i Cantores Beati Ubaldi diretti da Renzo Menichetti, si è avuta l’esatta percezione che stava per compiersi un rito magico e spettacolare, intensamente vissuto tra un stuolo di almeno duecento tra cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi, seminaristi e diaconi, oltre a una festante numerosa carovana marchigiana. È una “Missione Paradiso” la sua, come si conviene al pastore chiamato a guidare le anime sull’impervia via della Salvezza in una terra più difficile e problematica di quel che appare, al di là dell’incantevole bellezza tramandata. Durante la formula di rito per l’ordinazione episcopale pronunciata dal cardinale Edoardo Menichelli, con al fianco il cardinale Gualtiero Bassetti e il vescovo emerito Ceccobelli, il silenzio è stato rotto dal pianto di un bimbo e l’applauso dei presenti. SEGNI SPECIALI La commozione ha preso il sopravvento in Paolucci Bedini, jesino di nascita e con i suoi 49 anni il più giovane vescovo d’Italia. Ha trovato intanto i primi segni straordinari della tradizione, dal saluto del campanone al quale ha reso omaggio con ampi gesti rivolti ai campanari, a quello degli sbandieratori che gli hanno donato una bandiera con lo stemma episcopale, fino alla stella cometa dell’Albero di Natale più grande del mondo accesa in via straordinaria. Segni davvero speciali.

DIOCESI

“STUPITO E CONQUISTATO” IL VESCOVO PAOLUCCI BEDINI HA RIPERCORSO LE EMOZIONI DELL’INSEDIAMENTO AFFIDANDO LE SUE SENSAZIONI AL MENSILE DIOCESANO “CAMMINIAMO” Celebrazioni, incontri, eventi religiosi e a livello istituzionale, riunioni conviviali: sono frenetici gli appuntamenti del nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini, che si muove a tutto tondo dal quartier generale del Vescovado in via XX Settembre dove si è stabilito. Sul mensile diocesano “Camminiamo” ha firmato il suo primo intervento, che è un saluto ai fedeli e un modo per ripercorrere le emozioni dell’insediamento. “Cominciamo insieme questo nuovo cammino di Chiesa - scrive il prelato -. Il mio cuor ancora vibra per la grande gioia e la forte emozione di domenica 3 dicembre. Sto ancora cercando di rendermi conto del grande dono che il Signore mi ha fatto e della seria responsabilità che la Chiesa mi affida. Ma ho negli occhi impresse ancora le tante immagini di stupore, di entusiasmo, di festa, di raccoglimento e di preghiera che hanno raccontato quella lunga giornata. Sono grato a tutti voi, e vorrei poter esprimere, a ciascuna e a ciascuno, questa mia profonda gratitudine per la grande manifestazione di fede e di accoglienza che mi avete donato. Le tante mani che ho stretto, gli abbracci, i sorrisi, e le parole di augurio gridate davanti a tutti, come quelle sommesse che mi avete sussurrato all’orecchio per affidarmi alcune fatiche e tante speranze. Questa è la bellezza della Chiesa! La comunione

delle sorelle e dei fratelli che si fidano del Signore e verso di lui si accompagnano reciprocamente, soccorrendosi a vicenda nelle mancanze di ciascuno. I prossimi giorni saranno importanti, per me, per cominciare a conoscere e a prendere in mano la vita di questa nostra diocesi. Vi chiedo pazienza e fiducia, perché io possa capire le situazioni ed entrarci dentro con il mio contributo. Questo tempo di Avvento, tempo di attesa e di nuovi inizi, sarà una guida preziosa su cui incontrarci, ascoltarci, iniziare a condividere le cose che ci affascinano e ci fanno gioire, come quelle che ci spaventano e ci danno dolore. Il Signore che è venuto a vivere da uomo come noi, che viene ogni giorno accanto a noi, e che verrà alla fine per donarci la gioia eterna, vi benedica, vi protegga e vi custodisca! Dunque, con fede grande, speranza forte e amore concreto, camminiamo! Volendo abbracciarvi tutti, contate sulla mia preghiera per ognuno, come io conto sulla vostra”.

Il saluto delle istituzioni in Piazza Grande

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Ceccobelli saluta con uno schiaffo al Comune IL CASO

“MI BASTAVA LA PATENTE DI MATTO ONORARIO”: QUESTO L’IRONICO COMMENTO DEL VESCOVO EMERITO SULLA CITTADINANZA ONORARIA DECISA IL 28 NOVEMBRE SCORSO DAL CONSIGLIO COMUNALE TRA VOTI CONTRARI, ASTENSIONI E FUGHE DALL’AULA. SULLA VICENDA PESA IL “CASO BOTTACCIOLI” di MASSIMO BOCCUCCI

Tutto poteva pensare il vescovo emerito Mario Ceccobelli meno che la cittadinanza onoraria gli venisse riconosciuta dal consiglio comunale con quelle modalità, tra voti contrari, astensioni e fughe dell’aula. La spaccatura politica, nel metodo al di là del merito, ha impresso un segno. E l’ex vescovo di Gubbio si è lasciato andare a un laconico commento pieno di ironia: “Mi bastava la patente di matto onorario”, ha confidato. Tanto più che nei commenti popolari - questo Ceccobelli l’ha avvertito per primo - stonava subito il fatto che analogo riconoscimento non fosse stato riconosciuto al suo predecessore Pietro Bottaccioli, nativo di Umbertide e che a Gubbio ha speso tutta una vita di impegno, restando fino l’ultimo dei suoi giorni quando proprio il suo successore glielo ha chiesto. Anche il nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini ha chiesto a Ceccobelli di restare, ma il prelato marscianese di nascita e perugino d’adozione ha fatto altre scelte ritirandosi a Collevalenza con quel posto che gli è stato prospettato in Curia a Perugia. BRUTTA FIGURA Si è spaccato il consiglio comunale il 28 novembre scorso, dopo due ore di intenso dibattito. La proposta è stata definita dal sindaco Filippo Mario Stirati laica e di riconoscenza per la collaborazione istituzionale del prelato, pur togliendo dalla motivazione (per un emendamento del Pd che ha votato a favore) i meriti per il ritorno della Lumsa. A veder bene, il segno lasciato da Ceccobelli sul fronte sociale è stato proprio l’impegno nell’operazione Lumsa, insieme a quello ancor più decisivo di Carlo Colaiacovo, presidente onorario della

Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha finanziato i lavori di adeguamento dell’ex seminario. Il conferimento della cittadinanza onoraria a Ceccobelli ha raccolto 17 voti a favore su 21 presenti in aula, con assenti Francesco Gagliardi del centrodestra (aveva già preso le distanze nei giorni precedenti), Luca Barilari del Pd e nelle file della maggioranza di Alessio Bazzurri e Moreno Zebi. Hanno votato contro Mauro Salciarini e Sara Mariucci dei 5 Stelle, rimarcando il mancato coinvolgimento delle minoranze (mentre l’altro grillino Rodolfo Rughi si è unito alla maggioranza), e Pavilio Lupini di Gubbio Libera che ha parlato di procedura non corretta. Si è invece astenuto Francesco Zaccagni della lista civica di opposizione “Impegno per Gubbio” che ha parlato di “modalità sbagliata e di proposta indebolita dall’emendamento del Pd che ha stralciato dalla proposta l’impegno di monsignor Ceccobelli per il ritorno della Lumsa a Gubbio”. LE MOTIVAZIONI Tra i favorevoli sono emerse le più disparate considerazioni su Ceccobelli per motivare il conferimento: “È un uomo buono che ha fatto il bene per Gubbio”, quindi “È un bell’atto sotto le feste natalizie”, fino alla proposta di Mattia Martinelli (Scelgo Gubbio) e Aldo Cacciamani (Liberi e Democratici) di prevedere per tutti i vescovi il riconoscimento automatico della cittadinanza onoraria modificando lo statuto. Era stato critico Gagliardi nell’annunciare la sua non partecipazione al voto, evidenziando “i ben altri problemi irrisolti che attanagliano la città” e i “tempi immaturi della decisione”, fino a ricordare che “al cardinale Ennio Antonelli vescovo a Gubbio dal 1982 all’89 la cittadinanza onoraria è stata conferita nel 2006 dando il tempo per delineare i contorni della figura dell’alto prelato, incastonati e sedimentati nell’esperienza eugubina”, definendo “stridente la profonda differenza tra il metodo di allora e quello di oggi”.

Nel cuore di Cantiano, immersa nella storia

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ATTUALITÀ

Il business dei parcheggi

SONO SEMPRE PIÙ RIDOTTI GLI SPAZI LIBERI E CON DISCO ORARIO DA PIAZZA QUARANTA MARTIRI RISALENDO L’ACROPOLI. L’AMMINISTRAZIONE HA STUDIATO CONDIZIONI “AGEVOLATE” PER I RESIDENTI RIBADENDO DI NON VOLER IN ALCUN MODO OPERARE IN MANIERA VESSATORIA VERSO I CITTADINI

Il proliferare delle strisce blu, tra riserva del posto di sosta, con tariffa quelle di nuova istituzione e le formule ordinaria: giornaliero 8,00 euro; setideate dall’amministrazione comunatimanale 20,00 euro; mensile 60,00 le per far pagare residenti e avventori euro; trimestrale 150,00 euro; semeda ogni dove attraverso abbonamenti strale 250,00 euro; annuale 400,00 e tariffe per ogni ora, è un modo lameuro. Tariffa per autorizzati all’interpante per portare soldi nelle casse no della Ztl: giornaliero 4,00 euro; setdella Gubbio Cultura e Multiservizi timanale 10,00 euro; mensile 30,00 Srl, la società di proprietà del Comune euro; trimestrale 75,00 euro; semeche ha debiti certificati per un milione strale 125,00 euro; annuale 200,00 e mezzo di euro. La nostra redazione euro. Tariffa per residenti e attività ha ricevuto telefonate e segnalazioni commerciali nelle aree pedonali di L’imbocco del parcheggio di Piazza Quaranta Martiri di cittadini infuriati. Gli ultimi provvepiazza San Giovanni e zone limitrofe e dimenti riguardano il parcheggio a pagamento di piazza Quapiazza Quaranta Martiri (in particolare via Massarelli, via Gioranta Martiri storicamente affidato, dai tempi di Goracci, alla ia, via Nuti, via della Repubblica, via Ubaldini, piazza San GioGubbio Cultura, ed entreranno in vigore dal prossimo primo vanni, via Piccardi, via Beni, traversa via Beni, via Cristini, via gennaio. “La finalità è di creare condizioni agevolate - dice il delle Conce, via dei Battilana, via della Pescheria): mensile 5,00 sindaco Filippo Mario Stirati -, sia per gli autorizzati della Ztf euro; annuale 60,00 euro. Il parcheggio a pagamento di piazza (Zona a traffico limitato) che per i residenti dell’area pedonale Quaranta Martiri regolamentato con accesso meccanizzato sarà nonché in piazza Quaranta Martiri, piazza San Giovanni e aree attivo 24 ore su 24 tutti i giorni, a esclusione dei giorni e delle limitrofe, in quanto le aree di sosta alternative non a pagamenore di svolgimento del mercato settimanale. Nell’area di sosta to si trovano più distanti rispetto agli altri residenti nel centro di piazzale Frondizi sono esentati dal pagamento della tariffa storico”. Per Stirati “l’amministrazione non ha nessun interesse i titolari di permesso di circolazione categoria “R” (Residenti), a operare in maniera vessatoria, la nostra politica è incentivare così come nell’area di sosta di piazza Quaranta Martiri regolalo sviluppo economico del centro storico e sostenere le attività mentata a parcometro sono esentati dal pagamento della tariffa commerciali tutelando nel contempo il decoro della città e dei i residenti in piazza Quaranta Martiri, via Massarelli, via Gioia, suoi residenti”. via Nuti, via della Repubblica, via Ubaldini, piazza San GiovanLE TARIFFE È introdotta una tariffa notturna di 1,50 euro, dalle ni, via Piccardi, via Beni, traversa via Beni, via Cristini, via delle ore 20 alle 8 del mattino seguente. Sono stabiliti abboname Conce, via dei Battilana, via della Pescheria. nti per le aree comunali di sosta a pagamento, senza diritto alla M.Boc.

21 GENNAIO

3-4 FEBBRAIO

Galleria Borghese BERNINI

Padova e Venezia

Partenza da Gubbio e sosta per la colazione (inclusa). Arrivo a Roma e alle 11 ingresso a Villa Borghese per la Mostra di Bernini. In esposizione più di 80 opere provenienti da tutto il mondo. Visita guidata sia alla mostra che a Villa Borghese. Pomeriggio libero. Rientro a Gubbio ore 17. Assicurazione medicobagaglio inclusa. Accompagnatore Giringiro Viaggi

1° giorno: partenza da Gubbio alla volta di Padova e sosta per la colazione (inclusa). Visita guidata della Basilica di Sant’Antonio e a seguire pranzo di gruppo (incluso). Nel pomeriggio, visita guidata del centro città e della Cappella degli Scrovegni. Al termine trasferimento in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: colazione in hotel e trasferimento in battello a Venezia. Intera giornata a disposizione dei clienti per vivere il Carnevale tra Piazza San Marco e le Calli di Venezia. Ore 16 rientro (pranzo e cena liberi). Assicurazione medico-bagaglio inclusa. Accompagnatore Giringiro Viaggi

ISCRIZIONI ENTRO IL 29.12 PER INFORMAZIONI SU ENTRAMBE LE OFFERTE VIA CAMPO DI MARTE 47 GUBBIO TEL. 075.9271540

ISCRIZIONI ENTRO IL 15.01

SOCIALE

IL CANILE CERCA SOLDI PER MIGLIORARE L’ACCOGLIENZA

LA STRUTTURA COMPRENSORIALE DI FERRATELLE HA RAGGIUNTO RISULTATI IMPORTANTI E PUNTA A CRESCERE ANCORA. L’APPELLO DELLE ISTITUZIONI: “FONDAMENTALE INCENTIVARE LE ADOZIONI” Il canile comprensoriale di Ferratelle sotto i riflettori, punto di riferimento per l’accoglienza degli amici a quattro zampe che cercano un rifugio e aspettano di trovare una famiglia. Per farlo conoscere e sensibilizzare una maggiore attenzione per migliorarne le condizioni. Il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore Alessia Tasso hanno partecipato all’iniziativa pubblica per far conoscere la struttura, incontrando gli organizzatori dell’evento, le associazioni Animal Mind Italia, Enpa delegazione di Gubbio e Gentle Team, con i rappresentanti dell’Usl della Comunità Montana Alta Umbria che lo gestisce. “La finalità di questa struttura dovrebbe essere quella di uno stallo temporaneo in attesa di adozione - dicono Stirati e Tasso - ma troppo spesso non è così, e i cani permangono a lungo in uno spazio, che pure con tutte le migliorie risulterà sempre inadatto rispetto a una famiglia. Perciò è fondamentale l’adozione: chi cerca un animale domestico per compagnia o per i propri bimbi, è importante che si rivolga al canile, dove troverà sicuramente quello che desidera e compirà un gesto umanitario. Da parte nostra cercheremo di mettere in campo tutti gli interventi possibili per migliorare la struttura, che riesce a ospirare e seguire tanti animali grazie all’azione quotidiana, al sacrificio e all’impegno di tanti volontari e delle associazioni che

li rappresentano, a cui va la nostra riconoscenza e gratitudine”. SERVONO SOLDI Per un maggiore coinvolgimento, con la partecipazione e sulla sensibilità di tutti, si cerca di far conoscere quanto più da vicino la reale condizione del canile e degli animali ospitati, confidando di promuoverne maggiori adozioni e migliorare la qualità della permanenza. Servono soprattutto soldi per la realizzazione di un impianto di climatizzazione nei box. Infatti, per quanto il canile sia stato migliorato - viene fatto notare -, il freddo e l’umidità creano notevoli disagi ai cani, e stare con le zampe sempre bagnate provoca infezioni e micosi. Frequentemente i cani scivolano riportando in alcuni casi delle ferita”. Il 2 dicembre scorso, con la visita al canile c’è stata una parte pratica per la gestione dei cani da parte delle istruttrici cinofile dell’associazione Gentle Team, fino all’illustrazione, presso l’hotel Beniamino Ubaldi, delle normative regionali sulla lotta al randagismo e sul benessere animale, a cura di Ernesta Cambiotti, presidente dell’associazione Animal Mind Italia e coordinatrice regionale del nucleo di guardiem zoofile Nogez, e di Maria Rita Bonci, veterinaria dell’Usl e responsabile del canile sanitario. È stata inoltre illustrata una parte teorica con le istruttrici cinofile Sara Mancini e Clara Gregori.

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A Natale celebra la migliore tradizione della cucina eugubina Menu della Vigilia di Natale Salmone Marinato al Profumo di Limone Insalatina di Mare Zuppetta di Cozze e Vongole

Carpaccio di Salmone Marinato al Pepe Rosa Insalatina di Mare dell’Adriatico Soutè di Cozze e Vongole

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Passatelli in Brodo di Pesce Taglierini ai Frutti di Mare

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Menu di Natale Carpaccio di Vitello al Profumo di Agrumi Bruschette Miste Delizie Calde del Bosone Garden *** Cappelletti in Brodo Ristretto di Cappone Risotto con Funghi Porcini e Tartufo *** Tagliata agli Aromi Gobbo in Parmigiana *** Dolce della Casa

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STORIA

Suggestioni e tesori nella chiesina delle Volte TRA NOGNA E SIOLI ALLA SCOPERTA DI UN PICCOLO LUOGO ANTICO DEDICATO ALLA MADONNA E DI CUI PARLANO ANCHE LE MAPPE SETTECENTESCHE DEL GHELLI. LA FAMIGLIA DI WILLIAM SCESI SI È IMPEGNATA PER RECUPERARE UNA TELA PREZIOSA, ATTUALMENTE SOTTOPOSTA A RESTAURO

al centro è presente lo stemma della famiglia La piccola chiesa di Santa Maria delle Volte Trombetti di Gubbio, probabilmente dipinsi trova tra le frazioni di Nogna e Sioli nella to in un secondo momento quando il quadro zona di Camporeggiano, superati Zangolo e venne restaurato da Giuseppe Reposati nel il castello di Carbonana. Una deviazione por1762 come è attestato dalla scritta sul retro ta all’agriturismo Le Volte: questa chiesina è della tela. I diversi interventi sulla tela non parte integrante del complesso residenziale. permettono una facile attribuzione, ma con Ne segnala la presenza anche il Ghelli nel suo ogni probabilità si tratta di un dipinto uscito lavoro di redazione delle mappe catastali del dalla bottega eugubina di Virgilio Nucci nel Comune, realizzato tra il 1759 e il 1767. Figura XVII secolo. Nella relazione della visita pastoin una delle 27 mappe catastali e precisamenrale del 9 luglio 1855 del vescovo Innocenzo te in quella di Sant’Angelo d’Assino al vocaboSannibale è scritto che la chiesa detta delle lo Le Volte di Sopra. Il disegno della mappa è Volte è nella parrocchia di San Clemente di riprodotto sull’opera di Adolfo Barbi “Atlante geografico del territorio di Gubbio nel 1700”, a Nogna e appartiene ai fratelli eugubini Domenico e Antonio Stirati che ne curano la cupagina 78. Della chiesa si hanno notizie sin dal stodia e provvedono alle necessità. La festa è 1334. È probabile che la primitiva chiesa fosse La tela sottoposta a restauro celebrata nella seconda domenica di ottobre. ricompresa nel Castrum Pagani. l’antichissimo L’immagine riportata in questa pagina è una riproduzione fecastello dei Conti di Pagano che si trovava al confine tra Sioli e dele dell’ultimo restauro del dipinto originale, a cura della reNogna. Vicino alla chiesina sono state trovate nel terreno arstauratrice eugubina Maria Assunta Albini e commissionata mille finemente conciate di archi trecenteschi. L’attuale strutdalla famiglia Scesi. Oggi la tela originale è sottoposta a un’attura non è quella originale, ma si tratta di una ricostruzione tenta attività di restauro con l’auspicio di rivederla dietro l’aldel 1550-1660. tare della chiesina delle Volte. La restauratrice Maria Assunta SUGGESTIVA TELA L’interno è costituito da una piccola naAlbini, il direttore dell’ufficio beni culturali della diocesi Paolo vata con un altare su cui è posta una tela raffigurante la VerSalciarini e William Scesi hanno collaborato per ricostruire e gine Maria in trono con in braccio Gesù Bambino e con i Santi far conoscere questa storia. Ubaldo, pontificalmente vestito, e Barnaba Apostolo. In basso

CANTIERE CHIUSO Ha riaperto i battenti la chiesa madre dopo i lavori di restauro eseguiti da Ikuvium Rc

PORTE APERTE IN CATTEDRALE

Ha ritrovato tutto il suo splendore la cattedrale, con la riapertura del portone che la rende di nuovo visitabile e fruibile. È un gioello in stile gotico la chiesa madre della città, dedicata ai santi Mariano e Giacomo, martiri a Lambaesis in Numidia e le cui reliquie sono conservate sotto l’altare centrale. La costruzione è iniziata verso la fine del XII secolo per iniziativa del vescovo Bentivoglio con successivi interventi e restauri che tra il 1913 e il 1918 hanno ripristinato internamente l’aspetto originale eliminando le sovrastrutture tardo-barocche. La cattedrale ha riaperto i battenti il 2 dicembre scorso, mentre per il 17 è stata organizzata dalla curia con in prima linea il nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini un’iniziativa di preghiera, animazione, visite guidate e celebrazione liturgica. La cattedrale è stata chiusa nel novembre 2016 perché sono caduti a terra alcuni frammenti dai

resti di un affresco trecentesco che decora una delle pareti, emerso nel passato durante i lavori di consolidamento, mentre nel luglio scorso è iniziato l’intervento per la messa in sicurezza e il ripristino dell’agibilità. Questi lavori, effettuati dalla ditta locale Ikuvium Rc, sono stati possibili grazie al sostegno della Conferenza episcopale italiana (Cei) che ha attivato un protocollo d’intesa con l’allora commissario straordinario del governo Vasco Errani e con il Ministero dei Beni Culturali per il recupero del patrimonio danneggiato dagli eventi sismici cominciati il 24 agosto 2016. MADONNA DEL PRATO Restano invece ben visibili le transenne davanti la chiesa della Madonna del Prato sulla centralissima e ripavimentata via Perugina. I sopralluoghi effettuati nel settembre 2016 hanno evidenziato l’aggravarsi di situazioni d’instabilità già presenti in precedenza e l’aprirsi di nuovi distacchi. Spostati i banchi, ci si è accorti che il pavimento in cotto si è avvallato al centro, in corrispondenza della tomba della Confraternita di San Francesco di Paola. L’attività liturgica e pastorale è stata trasferita al prefabbricato di via Perugina dove già la comunità parrocchiale ha trovato ospitalità dopo il terremoto del 1984.

ATTUALITÀ

Turismo in grande ripresa, dicembre si apre col botto TANTISSIME PRESENZE NEL PONTE DELL’IMMACOLATA, MA LE PRENOTAZIONI GIÀ REGISTRATE IN VISTA DELLE SETTIMANE PIÙ “CALDE” DEL PERIODO NATALIZIO RIMETTONO GUBBIO AL CENTRO DELLA CARTINA GEOGRAFICA DEL TURISMO NAZIONALE. L’EFFETTO-SISMA STAVOLTA FUNZIONA AL CONTRARIO di ROBERTO BARBACCI

Un anno dopo il quadro è radicalmente cambiato. E Gubbio può dire di essere sulla strada di un pronto riscatto. Almeno a livello turistico, perché le presenze toccate nel ponte dell’Immacolata sono state solo l’incipit di un mese nel quale a livello ricettivo la città è pronta a fare la sua parte. Prenotazioni in vertiginosa ascesa con alberghi, agriturismi e strutture private prese d’assalto dai turisti, che evidentemente hanno scelto di tornare in Umbria dopo che lo scorso anno vennero tenute alla larga dalla sequenza sismica che sin dall’estate aveva scosso il Centro Italia, con l’Umbria martoriata in special modo a partire dalla fine di ottobre. Mantenute dunque le attese dei mesi scorsi, quando già segnali di ripresa erano stati registrati a livello di presenze. Con il boom del turismo natalizio Gubbio si appresta ora a chiudere il 2017 con percentuali decisamente in aumento, tanto che per la prima volta dopo diversi anni in città si è tornati a respirare un aria di diffuso ottimismo. E le numerose prenotazioni già registrate in vista delle settimane “più calde” del periodo natalizio lasciano presagire scenari se possibile ancora più allettanti. È PASSATA ‘A NOTTATA L’exploit dei camperisti (più di un migliaio quelli arrivati in città) ha completato un quadro che albergatori e ristoratori non hanno esitato a definire decisamente positivo. Gubbio, un po’ come tutta l’Umbria, è tornata a essere una meta ambita e i numeri attuali si spiegano anche con

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la scelta di tanti visitatori di privilegiare quei posti che un anno fa, proprio a causa del terremoto, vennero ritenuti poco sicuri o comunque inadatti per trascorrere periodi di vacanza, tanto da far fioccare disdette e cambi dell’ultim’ora. Questo è quello che gli operatori del settore hanno riscontrato parlando con i clienti, che in un certo qual modo hanno voluto ridare un po’ di ossigeno a un tessuto economico locale uscito con le ossa rotte dalla seconda parte del 2016, semplicemente scegliendo di tornare nei luoghi che avevano scelto icome destinazione ideale per le loro vacanze. I numeri, insomma, non sono figli di campagne ad hoc, quanto piuttosto dell’immensa fama di cui Gubbio gode incondizionamante da sempre. ALBERO AMBASCIATORE Il ponte dell’Immacolata ha beneficiato dell’accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo, vetrina sempre più performante per la città tanto che numerosi organi di informazione hanno ripreso la notizia dell’accensione effettuata dall’astronauta italiano Paolo Nespoli. Peraltro l’Albero di Gubbio campeggia già da qualche settimana in alcuni dei luoghi più affollati delle metropoli (vedi stazioni e aeroporti), essendo parte integrante della campagna di promozione turistica effettuata dalla Regione Umbria. E a Milano lo scorso fine settimana si è tenuto persino un flash mob in piazza Duomo ispirato proprio all’albero eugubino.

Orari d’apertura Da Martedì a Sabato 8-13 / 16,30-19,30 Giovedì e Domenica 8-13

LA MOSTRA

I DINOSAURI TIRANO SEMPRE EXTINCTION PIACE A TUTTI NOTEVOLI RISCONTRI NELLE PRIME SETTIMANE DI APERTURA DELLA NUOVA ESPOSIZIONE PRESSO IL COMPLESSO DI SAN BENEDETTO. FINO AL 7 GENNAIO TANTE PROPOSTE CON LABORATORI PER GRANDI E PICCINI, ALL’INSEGNA DEL DIVERTIMENTO E DELLA CONOSCENZA C’è una mostra che continua a raccogliere consensi e a stimolare l’interesse di migliaia di visitatori. È quella dedicata ai dinosauri, che dallo scorso 3 dicembre sono tornati protagonisti nello scenario del complesso di San Benedetto con Extinction, Prima e dopo la scomparsa dei dinosauri. La mostra, realizzata da GeoModel e curata dai paleontologi Simone Maganuco e Stefania Nosotti, arriva a Gubbio con un’altra rappresentazione fedele di un mondo che continua a riscuotere attenzioni e consensi sempre maggiori. Un percorso che affascina grandi e piccini, che propone peraltro un programma accattivante fatto non soltanto di visite ma anche di laboratori creativi, escursioni e iniziative rivolte soprattutto ai bambini e al mondo della scuola. A curare il tutto l’Associazione Paleontologica APPI che ha predisposto ogni minimo dettaglio nei giorni immediatamente precedenti all’inaugurazione della mostra. BAMBINI PROTAGONISTI Fitto è il programma delle settimane a cavallo delle feste: si comincia nel week-end 16-17 dicembre con il Dinoshow, laboratorio creativo dove ogni bambino potrà ricreare il proprio ambiente preistorico utilizzando tutta la fantasia di cui dispone. Nel fine settimana successivo (23-24 dicembre) spazio al Preistopuzzle, una vera e propria attività di “ricostruzione” dei vari animali preistorici presenti all’interno della mostra. Il 26 e il 30 dicembre è tempo di LanterDina, un laboratorio sempre

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rivolto ai bambini che dovranno realizzare delle proiezioni sulle quali raffigureranno alcuni personaggi preistorici. Infine il 6 e il 7 gennaio si potranno ricomporre a livello tridimensionale alcuni modelli di dinosauri in scala, ma in un modo decisamente diverso dai canoni tradizionali e con utilizzo di bulloni e avvitatori. ORARI E INFORMAZIONI LaLformula dinosauri a Gubbio piace e continua a raccolgiere consennsi. Un filone inaugurato già negli anni passati che di fatto ha connotato la città di una vera e propria vocazione per un settore da sempre molto ricercato, che certamentre trae linfa dalle ricerche condotte negli anni nella vicina Gola del Bottaccione da studiosi ed esperti di fama internazionale. La mostra è aperta il venerdì dalle 14,30 alle 19, oltre a sabato, domenica e festivi nei quali effettua orario continuato dalle 10 alle 19 (chiusura cassa ore 18) offrendo ai visitatori la possibilità di effettuare un percorso in cui ricostruzioni scientifiche, sezione making of, una sorta di laboratorio per “riportare in vita” i dinosauri, e produzioni fantastiche raccontano un dialogo ininterrotto tra Preistoria e mondo contemporaneo. Per ragioni organizzative la mostra resterà chiusa lunedì 25 dicembre. Ma sarà comunque un dicembre ricco di eventi per i visitatori di Extinction, altro tassello di grande richiamo turistico per Gubbio in un periodo decisamente carico di presenze. R.Bar.

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ATTUALITÀ

L’albero che guarda nello spazio

BRILLA DA 37 ANNI LA DECORAZIONE LUMINOSA DA GUINNESS DEI PRIMATI SUL MONTE INGINO. PAOLO NESPOLI DALLA SOYUZ GLI HA RESO OMAGGIO: “UNA GRANDE REALIZZAZIONE CHE NASCE DALLO SPIRITO, LA PASSIONE E LA COLLABORAZIONE DI TANTI VOLONTARI PROPRIO COME LE NOSTRE MISSIONI”. I SEGNI DEL NATALE ANCHE IN PIAZZA GRANDE, A SAN MARTINO E SAN PIETRO Più vicino allo spazio. Stavolta ancora di più perché l’Albero di Natale più Grande del mondo, disegnato per 650 metri sul monte Ingino, si è legato all’orbita cavalcando il cielo e l’atmosfera. La sorpresa per l’accensione è stata il countdown, come se fosse un vero lancio spaziale con il coinvolgimento dei presenti nella cerimonia che ha visto il messaggio speciale arrivato dall’astronauta Paolo Nespoli e da Vita (Vitality, innovation, technology, ability), la missione dell’Agenzia spaziale internazionale che dal 28 luglio scorso per 6 mesi lo vede in orbita con la Soyuz MS-05 e con a bordo anche il comandante russo Sergei Ryazansky e l’americano Randy Bresnik per effettuare oltre 200 esperimenti per lo più biomedici e il resto tecnologici. Suggestioni autentiche quando si accendono le luci dell’Albero, come il 7 dicembre scorso sotto gli occhi per la prima volta del neo vescovo Luciano Paolucci Bedini che si è goduto lo spettacolo spendendo parole di ammirazione per la decorazione da Guinness dei Primati. SFIDA SENZA CONFINI “Una sfida - ha detto Nespoli salutando Gubbio - quella di conoscere il mondo che ci circonda al di fuori della terra”. Nespoli ha speso parole per quella che ha definito “una grande realizzazione che nasce dallo spirito, la passione e la collaborazione di tanti volontari proprio come le nostre missioni”. L’ingegnere Lucio Costantini, presidente del comitato di volontari che conta 53 soci e dal 1981 realizza l’Albero, ha fatto riferimento alle “emozioni di ricevere un messaggio dallo spazio. Condividiamo l’assoluta necessità di collaborare e lavorare assieme se si vogliono conseguire grandi risultati, senza protagonismi né personalismi, portando ciascuno le proprie doti, il carattere e e anche i difetti ma sempre in amicizia. Con umiltà, chiediamo di accogliere questo messaggio anche alla Chiesa eugubina affinché non renda vano il grande dono che ci

L’albero con la ruota panoramica nello scatto di Giampaolo Pauselli

è stato fatto con il nuovo vescovo e alla politica perché trovi il coraggio di riportare la persona umana e i bisogni delle nostre comunità al centro di ogni sua azione. QUANTI SEGNI Ci sono altri segni del Natale che rendono Gubbio ancora più attraente tra il pienone di turisti (compreso un migliaio di camper per il ponte dell’Immacolata), le luminarie e le iniziative, come il trenino addobbato e il presepe colorato in fondo a via Dante davanti la Porta di Sant’Agostino. In piazza Grande fanno bella mostra un albero gigante e ai piedi un presepe a grandezza naturale con le statue della natività realizzate dall’azienda bolzanina Thun. C’è il presepe vivente a San Pietro, giunto alla settima edizione per iniziativa dell’associazione “Insieme” che per l’occasione passa il testimone organizzativo all’associazione del quartiere. E a San Martino imperdibile la suggestiva “Via del presepe”, un allestimento a dimensione naturale nei vicoli del quartiere e sul letto del torrente Camignano.

L’INIZIATIVA Curata dall’Associazione La Medusa, l’esposizione raccoglie opere provenienti da tutta Italia

A SANTA MARIA IL MAESTRO MAGGIO CON LA MOSTRA D’ARTE PRESEPIALE

L’arte del presepe in mostra presso la Chiesa di Santa Maria Nuova. Un appuntamento che si ripete per il secondo anno e che vede tra i fautori il maestro napoletano Salvatore Maggio, capace di allestire un’esposizione che racchiude in sé tutta l’originalità dei maestri storici e la capacità di attuare forme e figure moderne. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione Presepisti Italiani ed è stata allestita dall’Associazione Culturale La Medusa. Aperta lo scorso 6 dicembre, e inaugurato nella mattinata di venerdì 8, la mostra espone tra gli altri pezzi delle collezioni di Bruno Nelli e Annamaria Baldelli, oltre che numerose opere realizzate in prima persona da Maggio. “Sono molto contento di questa opportunità che la città di Gubbio mi offre per il se-

condo anno di fila – ha spiegato il maestro napoletano – e onestamente la cornice della Chiesa di Santa Maria Nuova, con alle spalle gli affreschi del Nelli, rendono il tutto ancor più unico e particolare. È bello vedere tantissimi espositori provenienti da tutta Italia, desiderosi di mettere a disposizione della collettività quello che per noi tutti rappresenta un motivo di vanto e orgoglio senza eguali. Tutto questo nasce anche attraverso la grande passione e attenzione ai dettagli dell’Associazione La Medusa e la collaborazione di numerose componenti locali, vedi il Quartiere di San Pietro che il prossimo 6 gennaio, giorno di chiusura dell’esposizione, curerà una visita guidata all’interno della mostra direttamente collegata con il presepe vivente curato dall’associazione stessa”.

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Natale in musica tra Jazz, Classica e Gospel

CULTURA

TRE APPUNTAMENTI DA NON PERDERE: IL 16 DICEMBRE AL CENTRO SERVIZI SANTO SPIRITO, IL 22 NELLA CHIESA DI SAN DOMENICO A SAN MARTINO E IL 23 AL TEATRO COMUNALE

Natale in musica. E ce n’è per tutti i gusti. Imperdibili tre appuntamenti che vi invitiamo a seguire. JAZZ Sabato 16 dicembre alle ore 21.30 presso il centro servizi Santo Spirito Concerto di Natale con Pippo Matino Special Quartet, organizzato dal Jazz Club Gubbio con il patrocinio del Comune. Pippo Matino Insieme a Pippo Matino al basso elettrico, direzione e arrangiamenti, ci sono Silvia Barba (voce), Roberto “Skianovic” Schiano (trombone) e Claudio Romano (batteria). Uno speciale impatto ritmico e sonoro, la melodia del mediterraneo: questi gli ingredienti del concerto che ripercorre e rilegge la musica di Lucio Dalla, Ivano Fossati e Pino Daniele con influenze jazz e funky proprie di Joe Zawinul e Wather Report, omaggiando anche grandi figure del ‘900 come Steve Wonder e Beatles. SAN DOMENICO Torna la grande musica del Concerto sotto l’Albero, venerdì 22 dicembre alle ore 19 nella chiesa di San Domenico a San Martino, iniziativa del Comune e l’associazione Amici della Musica, con il patrocinio della Regione, il contributo della Fondazione Perugia Musica Classica e Camera di Commercio di Perugia, e la collaborazione di Colacem e Park Hotel “Ai Cappuccini”. Protagonista Anna Tifu Chamber Orchestra con la violinista Anna Tifu e Fabio Furia bandoneon. Anna Tifu, stella italo-rumena, è considerata una delle giovani interpreti più apprezzate della sua generazione, debuttando a soli 11 anni come solista e vincendo vari premi nei concorsi internazionali. Ha suonato nelle formazioni La violinista Anna Tifu più prestigiose del mondo e nel

2011 è stata invitata da Andrea Bocelli come solista in occasione di suoi numerosi concerti in Italia e all’estero. È stata anche testimonial della campagna pubblicitaria 2011 di Alitalia, assieme a Riccardo Muti, Gabriele Tornatore ed Eleonora Abbagnato. Informazioni e acquisto biglietti in prevendita su www.concertosottolalbero.it. GOSPEL AL TEATRO Concerto al teatro comunale, sabato 23 edicembre alle ore 21.15, degli Angels Gospel sotto la direzione di Giovanni Bartolini. Ci sarà anche l’orchestra con il quartetto d’archi Giulia Capacci (violino), Francesca Del Bianco (violino), Martina Surace (viola) e Tommaso Bruschi (violoncello), il solista di cornamusa Goffredo Degli Esposti, i musicisti Maurizio Pugno (chitarra e arrangiamenti), Lorenzo Cannelli (pianoforte e arrangiamenti), Alessandro Panfili (batteria) con le novità Franz Piombino al basso e Michele Fondacci alla batteria. Sarà una serata di preghiera in musica, con il giusto spazio alle improvvisazioni e al canto dell’anima. Da anni il coro è “genitore” a distanza dei gemellini africani Sciusciai e Asmara, ricordando anche l’esperienza di tre anni all’Edificio Scolastico di via Perugina con i bambini delle elementari. Il coro prosegue l’attività tra musica e solidarietà sia nella Comunità di Capodarco con i ragazzi portatori di handicap e sia collaborando con l’Astenotrofio Mosca, dove sabato 16 dicembre alle ore 15.30 è in programma un concerto. Nel 2018 è annunciata l’uscita del primo dvd live corredato da un cd sempre live, reso possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Infine, l’organizzazione del Gospel Connection Project ha invitato gli Angels Gospel a partecipare, come coro italiano, all’edizione internazionale di gospel che si terrà a Londra il prossimo 18 marzo.

APPUNTAMENTI La Banda Musicale si esibirà il 25 novembre a Santa Maria, il 26 un evento internazionale

A MADONNA DEL PONTE DI SCENA LE MUSICHE NATALIZIE ARGENTINE

A Madonna del Ponte le feste fanno rima con… concerto. Quello tradizionale della Banda Musicale diretta dal maestro Stefano Mancini, che come da consolidata abitudine concluderà il suo percorso annuale nel concerto del 25 dicembre (ore 17) presso la Chiesa di Santa Maria al Corso. Un’occasione per vedere all’opera tanti giovani musicisti che nei mesi scorsi si sono avvicinati alla grande famiglia della banda, grazie anche al lavoro svolto dai maestri che da anni seguono le giovani leve, consentendo di avere un ricambio costante e mettendo in mostra alcuni tra i giovani più interessanti del panorama locale. Le musiche natalizie saranno preminenti nel programma redatto dal maestro Mancini, che riproporrà anche Sbandiamo, il brano scritto dsa Jacob De Haan in occasione dell’evento dello scorso agosto.

OMAGGIO ARGENTINO Martedì 26 dicembre, alle 18 nella Chiesa Madre del Salvatore di Madonna del Ponte è in programma “Noche anunciada… noche de amor”, proposto dall’Ensemble Floriano Canal che nell’occasione si esibirà su un programma interamente dedicato alla musica argentina, con l’esecuzione di Navidad Nuestra di Ariel Ramirez, Ave Maria di Astor Piazzolla e Misa a Buenos Aires di Martin Palmeri. Assieme all’Ensemble Floriano Canal, che farà gli onori di casa, presenti i cori Decanter e Alitalia, i solisti Catiuscia Marionni soprano, Pablo Cesar Cassiba tenore, Massimo Di Stefano baritono, l’Orchestra da Camera di Gubbio, Martin Palmeri pianoforte e Massimo Stantostefano a bandoneon. Il concerto verrà proposto il 23 dicembre a Roma nella Basilica di Sant’Eustacchio.

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Natale

d’incanto

ATTUALITÀ

INPS, LA SEDE È SALVA: RESTA A PALAZZO BENVEDUTI

IL COMUNE DOVRÀ IN QUALCHE MODO ACCOLLARSI L’AFFITTO DEI LOCALI PER SCONGIURARE LO SMANTELLAMENTO DELL’UFFICIO PUBBLICO L’Inps resterà a San Martino. Niente smantellamento e sede confermata nello storico palazzo Benveduti in via Gabrielli. Il sindaco Filippo Mario Stirati l’ha annunciato solennemente il 10 dicembre scorso ospite al Park Hotel “Ai Cappuccini” al convivio sociale della Società Operaia di Mutuo Soccorso, che con oltre 500 soci è proprietaria di quei locali. Sarà il Comune ad accollarsi in qualche modo l’affitto che l’Inps non vuole più pagare. Ormai da mesi c’è apprensione per il destino di questo ufficio pubblico, dopo la chiusura o il mantenimento a fatica di altri sportelli che cercano sedi senza dover pagare la locazione aspettando l’aiuto dei Comuni, pressati dai cittadini e a livello politico per impedire la chiusura. Fecero rumore l’ufficio del giudice di pace, ora attivo in via Cavour, riottenuto sobbarcandosi costi significativi d’intesa con Gualdo Tadino e i Comuni della fascia comprensoriale, e l’Archivio di Stato salvato almeno per i prossimi 5 anni grazie a un accordo di comodato d’uso gratuito siglato tra lo stesso Archivio e i francescani proprietari dell’immobile.

LA MOBILITAZIONE La vicenda dell’Inps era emersa nell’aprile scorso con un’interpellanza del consigliere comunale Mauro Salciarini del Movimento 5 Stelle, che ha evidenziato come l’Inps abbia prospettato su scala nazionale un piano di contenimento della spesa che prevede la chiusura entro il 2017 di tutte quelle sedi dove paga l’affitto dei locali. Attorno all’ufficio di Gubbio ruota un’utenza di almeno 200 persone a settimana dall’intero comprensorio, con la presenza pure di uno sportello Inail. Hanno lanciato l’allarme chiusura anche il Pci a giugno e a ottobre il consigliere regionale Andrea Smacchi del Pd. Stirati ha ripetutamente espresso la volontà del Comune di non perdere la sede, sottolineando come l’Inps avesse bisogno di un locale di almeno 300 metri quadrati a titolo gratuito con il rischio di un intervento della Corte dei Conti.. M.Boc.

PARCO RANGHIASCI, LUPINI DENUNCIA IL DEGRADO

La situazione di Parco Ranghiasci è finita nel mirino delle opposizioni, con Pavilio Lupini di Gubbio Libera che ha chiesto lumi sul progressivo abbandono della struttura da parte dell’amministrazione comunale. “Tre anni fa, con una certa enfasi, vennero utilizzati dei finanziamenti comunitari per inaugurare un’attività didattica e formativa a Gubbio all’interno del Villino Malvardi. Oggi quelle risorte risultano essere state sprecate poiché la scuola è stata trasferita altrove in un’immobile di proprietà privata, col villino rimasto abbandonato (e lo stesso dicasi del bar). Progressivamente l’intero parco è finito in uno stato di degrado e abbandono. Eppure si tratta di un importantissimo patrimonio storico-culturale, oltre che paesaggisticoambientale, di una terrazza sulla città storica, luogo di grande interesse scientifico ma anche di svago”.

VIABILITÀ

Strada della Contessa prigioniera dei camion

TRANSITANO I MEZZI PESANTI A OGNI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE CONDIZIONANDO IL TRAFFICO TRA CODE E PERICOLI. TUTTO TACE SUL FRONTE VIARIO OVEST PER LA MOCAIANA-BIVIO PIETRALUNGA La tragedia che è costata la vita, il 15 novembre scorso, al giovane Cristian Fiorucci. Ma anche le interminabili code per il transito continuo dei mezzi dei mezzi pesanti. La vecchia decrepita strada della Contessa resta un problema grosso e irrisolto. Se ne parla da vent’anni. A turno i politici, di ogni appartenenza e a ogni tornata elettorale, hanno promesso l’ammodernamento ma non si va oltre qualche intervento di routine che sistema qualche tratto e la solita galleria. La competenza del tratto stradale è tornata all’Anas, stando agli annunci di qualche tempo fa, ma serve una svolta tanto sul fronte umbro quanto sul versante marchigiano sebbene la confinante regione sia presa esclusivamente dalla Fano-Grosseto, inserita nell’ultimo piano triennale Anas con un prospettato investimento di 1,4 miliardi di euro. In questo piano ci sono pure 227 milioni per il completamento della Pian d’Assino, nel tratto a ovest fino a Montecorona. DIMENTICATA Non c’è traccia in nessun prospettato finanziamento pubblico della Contessa, una strada dimenticata nonostante dal lontano 2005 vi sia un progetto di riammondernamento completo finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, per l’interessamento di Carlo Colaiacovo, che con un pacchetto di circa 200-250 milioni, potrebbe andare in porto. È tornato a farsi sentire Giuseppe Brunelli di Azione Socialista, rilanciando la questione a stretto contatto con attuale dirigente Anas Rocco Girlanda. Intervenuto più

volte su questa vicenda, Brunelli ha fatto sapere di essere inascoltato in Umbria avendo invece trovato sostegno negli ambienti politici pesaresi, in particolare da parte del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che è anche membro nazionale della segreteria del Pd. Ricci ha garantito un forte impegno per la viabilità, non solo per accelerare sulla Fano-Grosseto ma anche per dare uno sbocco definitivo alla Contessa che garantirebbe un completamento delle arterie tra Umbria e Marche, da aggiungersi alla definitiva ultimazione della Perugia-Ancona prevista per il 2018. L’ipotesi è inserire l’ammodernamento della Contessa nel prossimo piano triennale Anas 2019-2022. Per Brunelli “se non ci muove subito, poi sarà troppo tardi”, premendo nella considerazione che il completamento della FanoGrosseto richiederà comunque molti anni mentre un intervento sulla Contessa potrebbe esaurirsi in poco tempo. PIAN D’ASSINO Tutto tace, infine, sul tratto a ovest della Pian d’Assino nel tratto da Mocaiana al bivio per Pietralunga di 3,7 chilometri, con un investimento complessivo di circa 76 milioni di euro. Sono previste tre gallerie lunghe complessivamente 1,3 chilometri, pari a circa il 35% del tracciato, quattro viadotti e tre sottopassi. Non è dato sapere se la ditta aggiudicataria dell’appalto dall’ottobre 2016, la Collini Spa di Trento, abbia completato il progetto esecutivo, le procedure d’esproprio e l’attivazione del cantiere. Tempi lunghi, come al solito. Nonostante le promesse e i toni trionfalistici dei politici di turno.

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ATTUALITÀ

Tassazione pensioni estere, c’e’ l’ennesimo salasso

DOPO I CONTROLLI EFFETTUATI NEL 2016 DALLA GUARDIA DI FINANZA, CON SANZIONI FINO AL 120%, SI CERCA ANCORA DI CAPIRE COME INTERPRETARE LA NORMA. INTERROGAZIONE IN REGIONE DI SMACCHI C’è una mobilitazione politica, compresa un’interrogazione in Consiglio Regionale di Andrea Smacchi del Pd, sulla tassazione dei trattamenti pensionistici per il lavoro all’estero. La convenzione tra l’Italia e il Lussemburgo che risale al 1981 vieta le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio con il fine da un lato di prevenire le evasioni fiscali e dall’altro rappresenta un importante strumento di politica internazionale tributaria volto ad evitare che uno stesso soggetto sia tassato due volte in due stati diversi. Dai controlli effettuati nel 2016 dalla Guardia di Finanza su incarico dell’Agenzia delle Entrate di Perugia sui redditi non dichiarati nel modello, sono scattate delle pesanti sanzioni, pari al 120% dell’imposta, a carico di questi soggetti che sono in particolare persone del comprensorio dell’Alto Chiascio che negli anni 60 emigrarono in Lussemburgo. Occorre fare chiarezza sull’esigibilità delle somme richieste alla luce dei diversi pareri discordanti che si sono susseguiti negli anni da parte dell’Inps,

delle Commissioni Tributarie e delle Direzioni Regionali e che non chiariscono quindi la certezza o meno della norma. Si parla di somme da restituireche si aggirano intorno a 25-30mila euro. L’interrogazione di Smacchi alla Giunta Regionale mira a conoscere quali azioni intende intraprendere l’esecutivo di Catiuscia Marini per risolvere questa problematica al fine di ottenere la non applicazione delle sanzioni tributarie almeno in presenza di obiettiva incertezza della norma. La Lega Nord chiede di accelerare i tempi su una questione sollevata da un anno. A schierarsi dalla parte dei pensionati tornati in Italia dopo decenni. I consiglieri Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, insieme alla referente territoriale di Gualdo Tadino, Alessia Raponi e al vicesegretario Virginio Caparvi, hanno annunciato una proposta di risoluzione in prima Commissione Consiliare. Viene chiesto un emendamento alla legge vigente che ne stabilisce l’aspetto finanziario.

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PRESSIONI E PASSERELLE PER PORTARE I CERI NELL’UNESCO

INIZIATIVA ISTITUZIONALE E CULTURALE A ROMA CON LA PARTECIPAZIONE DEL SINDACO FILIPPO MARIO STIRATI IN UN PASSAGGIO RITENUTO “STRATEGICO” PER LA CANDIDATURA EUGUBINA Pressioni costanti e passerelle istituzionali per cercare di portare i Ceri con la Rete delle feste con le macchine a spalla tra i beni immateriali dell’Unesco. Rientra in questa prospettiva la partecipazione del sindaco Filippo Mario Stirati al convegno di studi nella prestigiosa sede della Commissione Nazionale Italiana Unesco, sul tema “Storie di restauro tra pratiche d’uso, conservazione e memoria”, organizzato il 14 dicembre sotto l’egida del ministero e con i saluti introduttivi, oltre che del sindaco Stirati, di Caterina Bon Valsassina direttore generale per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del MiBACT, di Francesco Scoppola direttore generale Educazione e Ricerca del MiBACT. All’attenzione della Commissione Nazionale Unesco

proprio il restauro dei Ceri, con gli interventi di Tiziana Biganti, storico dell’Arte Polo Museale dell’Umbria, Patrizia Cirino antropologa Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri, quindi su i Ceri del museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari tra acquisizione, esposizione, manutenzione e repatriation con Stefania Baldinotti, antropologa dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, Francesco Mariucci storico dell’arte del Comune e Roberto Fofi restauratore del gruppo di lavoro del restauro dei Ceri. È considerati dal sindaco Stirati “un passaggio che consolida il cammino intrapreso dalla nostra amministrazione, con costanza e tenacia, e rende più vicino il traguardo dell’inserimento della Festa dei Ceri tra i Beni Immateriali

PREMIAZIONE L’artista eugubino ha realizzato due premi consegnati a Firenze ai campioni Zlatanov e Pippi

IL VOLLEY NELLE CERAMICHE DI RAMPINI

Ha trovato risalto l’arte ceramica di Giampietro Rampini nella giornata speciale del 30 novembre scorso a Firenze in occasione dei sorteggi per i mondiali di pallavolo in programma nel 2018 in Italia e Bulgaria. “Azzurro è per sempre” è il titolo del premio alla carriera assegnato a due ex giocatori della Nazionale italiana di volley e c’è stata la presenza dell’artista eugubino Giampietro Rampini, chiamato a realizzare due manufatti in ceramica, consegnati nel salone dei 500 a Palazzo Vecchio. I due premi alla carriera sono stati assegnati a Hristo Zlatanov e Samuele Pippi che li hanno ricevuto dal presi-

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Giampietro Rampini, i premiati e Bertoli

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dente della Fipav. Le opere rappresentano un pallone di volley griffato da uno scudetto tricolore, sorretto da una mano in un gesto che richiama l’immagine della schiacciata. La realizzazione di questi manufatti realizzati da Rampini, di cui si ricordano i trascorsi da allenatore di pallavolo, è venuta su iniziativa del consigliere federale Franco Bertoli che negli anni si è legato a Gubbio anche attraverso la manifestazione pallavolistica “Spirito di squadra”, ideata in memoria di Francesco Rampini, il figlio di Giampietro prematuramente scomparso nel 2012. R.Bar.

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In un libro il paesaggio rurale delle serre di Burano INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE INSIEME. RACCOGLIE L’ESPERIENZA MATURATA LA SCORSA ESTATE NELL’AMBITO DI DOC FEST 2017, QUANDO VENNE ISTITUITA LA SEZIONE DOC NATURA/CULTURA

Il paesaggio rurale delle serre di Burano in un libro, Edizioni Fotolibri, pubblicato per iniziativa dell’associazione Insieme con il patrocinio del Comune. La pubblicazione, firLa presentazione in Comune mata dal professor Bruno Ronchi dell’Università della Tuscia, e dall’avvocato Mario Monacelli, raccoglie l’esperienza realizzata nell’ambito del Gubbio Doc Fest 2017 che ha dedicato ampio spazio alle eccellenze paesaggistiche e rurali del territorio come la Serra di Burano, e i contributi del convegno di approfondimento di quella zona. Il festival estivo ha dedicato la sezione Doc Natura/Cultura a vita, sapori e colori dell’Appennino umbro-marchigiano con una serie di iniziative per la conoscenza del territorio e delle risorse, come i prodotti agro-alimentari di qualità, con la finalità di candidare la Serre di Burano, oggi classificate come sito di interesse comunitario, a far parte del Registro Nazionale del Paesaggio Rurale Storico del MIBAAC. “Il libro è un lavoro significativo - dice il vicesindaco, Rita Cecchetti - frutto di un impegno non casuale ma inserito nell’attività ormai consolidata del Gubbio Doc Fest che si è aperto a stimoli legati al territorio e alla sua valorizzazione. È un lavoro ricognitivo che mette in luce le varie tematiche, tirando le fila di una storia umana e di uno sviluppo geografico nel tempo, corredato da bellissime

CAPITANO D’Anna Ridolfi

Le ragioni del 4-1-4-1

Il Gubbio ha cominciato la stagione con il 4-3-3, poi ad Ascoli (il 26 ottobre nel famoso 2-2 in doppia rimonta) molto è cambiato a livello di uomini (via la punta Vettraino e dentro il centrocampista Marchionni, con Loviso centromediano assistito dal corridore Guerri) e conseguentemente di modulo (4-1-4-1). Proviamo a ragionare sulla metamorfosi tattica del tecnico rossoblù. Il 4-3-3 ha come presupposto l’utilizzo di tre attaccanti, ovvero un centravanti e due esterni offensivi. Acori ad Ascoli ha fatto due mosse che hanno mutato l’as-

immagini. È tanto più importante in quanto si inserisce agevolmente in un’operazione di più ampio respiro che vede il Comune di Gubbio capofila delle Aree Interne e del recupero proprio di luoghi che hanno subito nel tempo spopolamento e disagio nello sviluppo. E il buranese ne rappresenta le valenze più emblematiche, in un’area di grande fascino da un punto di vista ambientale e per le potenzialità di rilancio produttive, come l’allevamento della razza chianina e produzioni di specifiche colture, ma isolata rispetto alle vie di comunicazione, segnata da un calo progressivo dei residenti. Importante il rapporto con le scuole e con i giovani, che possono così avvicinarsi alla conoscenza di una storia che riguarda tutti”. Il territorio delle Serre di Burano è considerato un insieme di emergenze paesaggistiche di grande valore, legate alla natura geologica e all’incessante opera dell’uomo agricoltore, allevatore, selvicoltore. Si tratta di un vero mosaico complesso, dove ogni borgo sembra presidiare il paesaggio rurale faticosamente modellato attraverso i secoli. Il libro raccoglie le foto di Marcello Migliarini, presentate nella mostra “Il paesaggio rurale delle Serre di Burano” allestita al Doc Fest, e una serie di contributi su aspetti storici, geografici e naturalistici di quella vasta e bellissima area, per buona parte nel territorio eugubino.

ORARIO CONTINUATO

setto e l’atteggiamento sul campo perché ha rinunciato dalle 9 alle 21 a un attaccante di ruolo dare maggiore equilibrio al centroa per partire dal 16 Dicembre campo con Marchionni chiedendo a Mancosu di stare più aperto tutte lee piazzando Domeniche sulla linea esterna dei centrocampisti Loviso a fare da cerniera davanti la difesa. Questa mutazione è sostanziale. Perciò il Gubbio di oggi non fa il 4-3-3 (è chiaro che quando attacca possono salire tutti... e vale per qualunque squadra) ma un più equilibrato e abbottonato 4-1-4-1 che dato il livello e le caratteristiche dell’organico pare davvero la soluzione ideale trovata dall’allenatore.

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FORSE IL COMPLEANNO DI GESÙ È DAVVERO IL 25 DICEMBRE

Davvero Gesù è nato il 25 dicembre? Provate a porre questa semplice domanda a qualsiasi sacerdote o pseudo esperto di religione e la cosa più probabile che vi può capitare è di essere guardati con un sorrisetto di compatimento, come quelli che si riservano di solito ai bambini che fanno domande ingenue e puerili. Nove volte su dieci, la rispostina trita e ritrita sarà che il 25 dicembre è una data che la Chiesa ha scelto per “cristianizzare” il culto pagano del dio Sole. Premesso che, dal punto di vista della fede, nulla cambierebbe se davvero le cose fossero andate così, ci sono comunque un paio di obiezioni alla teoria che il 25 dicembre sia solo, per così dire, una “data simbolica”. In effetti, il solstizio d’inverno - data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus - cade il 21 dicembre e non il 25. In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte. Ma allora quando è nato davvero Gesù? Possibile che la Chiesa primitiva non abbia avuto modo di saperlo, magari proprio dalla Madonna (che restò accanto ai discepoli di suo figlio per tutta la sua vita) e di fissare così la data del Natale proprio nel vero giorno del compleanno di Gesù? Ebbene, la scoperta archeologica più importante dal punto di vista religioso del secolo scorso sembra gettare nuova luce sul fatto che il 25 dicembre potrebbe essere davvero il giorno esatto del compleanno del Figlio di Dio. Si tratta del famoso ritrovamento a Qumran (1947), nei pressi del Mar Morto a pochi chilometri da Gerusalemme, dei preziosi rotoli nascosti dagli Esseni (un gruppo religioso del tempo di Gesù) in alcune grotte, nel 70 d.C., per proteggerli dalla distruzione a cui stava per andare incontro l’Israele del tempo per opera dei Romani. Tra i numerosi (e preziosissimi) testi ritrovati nelle grotte di Qumran c’è anche il “Libro dei Giubilei”, grazie al quale è stato possibile ricostruire minuziosamente la turnazione attraverso cui le varie classi sacerdotali del tempo di Gesù officiavano i vari riti nel tempio di Gerusalemme (distrutto per sempre dai Romani proprio in quel drammatico 70 d.C.). Cosa c’entra tutto questo con la nascita di Gesù? C’entra eccome. L’unico appiglio cronologico che i vangeli ci forniscono sul tempo in cui sarebbe avvenuta la nascita di

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Gesù è infatti legato a un sacerdote: Zaccaria, padre di Giovanni Battista, che ha una visione di san Gabriele arcangelo (lo stesso che poi visiterà la Madonna a Nazareth), mentre sta officiando nel tempio di Gerusalemme. L’angelo, come sanno tutti, rivela a Zaccaria che sua moglie Elisabetta avrà un figlio, Giovanni Battista appunto. Da questo episodio è possibile, con un po’ di pazienza (ma ne vale davvero la pena), ricostruire tutta una serie di eventi collegati. Infatti, quando l’arcangelo Gabriele appare a Maria, oltre a dirle che sarà madre del Messia, le comunica che anche la sua parente Elisabetta aspetta un figlio ed è al sesto mese di gravidanza. Maria si precipita da Elisabetta e scopre che è tutto vero quello che le aveva detto l’angelo. Quindi, stando al vangelo di Luca (l’unico che riporta questi episodi) tra Gesù e suo “cugino” Giovanni ci sono sei mesi di differenza. Infatti la Chiesa, come è noto, celebra la nascita del Battista sei mesi prima di quella di Gesù (il 24 giugno, come sanno bene gli eugubini che festeggiano san Giovanni con particolare devozione). L’annuncio a Maria - come è ovvio - è avvenuto nove mesi prima della nascita di Gesù (e infatti la Chiesa celebra l’Annunciazione a Maria il 25 marzo). Il concepimento del Battista sarebbe invece avvenuto nove mesi prima del 24 giugno (ovvero il 24 settembre). Ma come si fa a sapere se queste date hanno un vero aggancio con la storia? Ebbene, l’evangelista Luca quando parla di Zaccaria fa una precisazione importante: era un sacerdote che apparteneva alla classe di Abìa e, quando ha la visione dell’angelo, “officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale” (Lc. 1, 8s). Di quell’usanza, dopo la distruzione del tempio nel 70 d.C. nessuno ha saputo più nulla, fino a quando non si sono ritrovati i rotoli di Qumran e il “Libro dei Giubilei” di cui parlavamo. Ebbene, non senza emozione oggi sappiamo con certezza che la classe di Abìa (quella cioè di Zaccaria) officiava nel tempio nei pochi giorni che vanno dal 23 al 30 settembre. Ed ecco che tutto torna alla perfezione: annuncio a Zaccaria del concepimento di Giovanni, annuncio a Maria, nascita del Battista e nascita di Gesù. Il 25 dicembre, lungi dall’essere una data simbolica, ha molte probabilità di essere davvero il giorno in cui il Figlio di Dio ha respirato per la prima volta l’aria di questo nostro mondo che è venuto a salvare.

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FESTA DEI CERI

Ceri, dopo le feste tocca all’elezione dei Capodieci COMINCIA A SCALDARSI IN CLIMA ATTORNO ALL’EDIZIONE 2018 DELLA FESTA. PRIMA DI NATALE C’È L’INVESTITURA DEI CAPITANI FRANCESCO ROSSI E MARCO GUARDABASSI, POI IL 14 GENNAIO SARÀ TEMPO DI ELEGGERE I TRE CAPODIECI ATTRAVERSO IL MECCANISMO DEL VOTO POPOLARE di ROBERTO BARBACCI

gennaio. Presto ancora per dire chi potranno Gennaio è vicino e con esso si avvicina anche il primo grande momento di ritrovo dei tanessere i protagonisti che dovranno ricevere ti ceraioli, pronti a risvegliarsi dopo mesi nei il voto delle rispettive assemblee ceraiole: al momento di andare in stampa nessuno dei quali l’attenzione si è spostato sulla vita di tre Ceri ha ufficializzato le candidature, con tutti i giorni. E per quanto è vero che a Gubbio Sant’Ubaldo che le renderà note soltanto il si parla di Ceri si parla tutto l’anno, l’arrivo del nuovo anno preannuncia il ritorno alle urne, giorno prima del voto (e da quando non c’è con la moltitudine ceraiola chiamata a eleggepiù il “giro” delle zone risulta più complicaLa triade dei Capodieci 2017 to individuare i nomi dei papabili, con dinare i tre Capodieci di brocca dell’edizione 2018. miche in continuo divenire). I ceraioli di San Giorgio, freschi Prima però toccherà ai Capitani ricevere l’investitura in vista di rinnovo dello Statuto che resterà in vigore per i prossimi 6 della festa del prossimo 15 maggio: Francesco Rossi e Marco anni, ricominceranno il “giro” dalla manicchia di Sant’Agostino. Guardabassi, rispettivamente Primo e Secondo Capitano, riceI candidati verranno resi noti a inizio gennaio in un’apposita veranno un ideale passaggio di testimone da Giorgio Fiorucci e Marco Moscatelli, coloro che hanno guidato la corsa lo scorso 15 rinuine e non potranno essere meno di due e più di tre (in tal caso ci sarà la “scrematura” in manicchia). Infine Sant’Antonio maggio. La piccola ma sentita cerimonia si terrà presso la sede sceglierà il proprio Capodieci in una delle zone della manicchia dell’Università dei Muratori nella Chiesetta di San Francesco esterna: la riunione per l’ufficializzazione dei nomi è in prodella Pace il prossimo 16 dicembre, e di fatto aprirà ufficialmengramma venerdì 15 dicembre in taverna. Quello santantoniaro te la lunga marcia di avvicinamento all’edizione 2018. sarò anche il primo Capodieci a ricevere l’investitura ufficiale CAPODIECI A GENNAIO Passate le festività natalizie, come detto, toccherà ai Capodieci in quello che ormai è da considenel corso della serata dei festeggiamenti in onore del santo, prevista mercoledì 17 gennaio. rarsi un vero e proprio election day, in programma domenica 14

DAL 19 DICEMBRE TORNA IN VENDITA L’ALBUM FOTOGRAFICO 2017

Torna l’appuntamento con l’album fotografico “I Ceri - La Festa 2017”, iniziativa promossa e curata da 15Giorni e PhotoStudio. L’opera ripropone gli scatti più significati degli appuntamenti ceraioli dell’anno appena trascorso, a cominciare dalle immagini della festa del 15 maggio e a seguire quelle di Ceri Mezzani, Piccoli, del St. Ubaldo Day di Jessup, delle rievocazioni in onore di Sant’Ubaldo della città gemellata di Thann e anche delle celebrazioni sul Col di Lana in occasione

del centenario della corsa dei Ceri lungo la spianata di Pian di Salesei, iniziativa fortemente voluta dall’Associazione Eugubini nel Mondo cui hanno risposto presenti tutte le realtà legate al mondo ceraiolo, oltre alle istituzioni. Oltre 900 scatti per un’opera che al solito viene proposta a un prezzo irrisorio (pensando al valore della stessa) di 15 euro, che potrà essere acquistata nelle edicole e nelle librerie cittadine a partire dal 19 dicembre. Insomma, un perfetto regalo di Natale…!

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La musica dance/elettronica sbarca in radio con Qlinique

DEBUTTO RADIOFONICO PER I RAGAZZI CHE DAL 2013 HANNO DATO VITA AL PROGETTO CHE PROMUOVE L’AGGREGAZIONE ATTRAVERSO LA MUSICA. ALLESTITO UNO STUDIO DI REGISTRAZIONE MODERNISSIMO Un manipolo di ragazzi con la passione per la musica. Ma in realtà la vera passione è quella per la vita, intesa come voglia di socializzare e trascorrere quanto più tempo assieme, magari investendolo per finalità differenti dai consueti canoni quotidiani. Nasce così il progetto Qlinique, un’aggregazione nel vero senso della parola, una “sfida” per tentare di fare qualcosa di nuovo portando una ventata di novità nel vissuto locale, strizzando l’occhio alla “musica elettronica”.

A quasi cinque anni di distanza i “ragazzi” di allora stanno divenendo gli adulti di oggi, con le loro esperienze e la loro voglia di continuare a sperimentare nuovi orizzonti e idee sempre più avvincenti. Così dopo le tante serate organizzate a Gubbio, cui hanno fatto seguito anche apparizioni fuori dai confini locali (ad esempio le serate tenute a Milano all’Hollywood e all’Old Fashion), la sfida tentata dai ragazzi del Qlinique è stata quella di allestire un vero e proprio studio di registrazione radiofonico, dove lentamente le idee hanno preso forma al punto da sfociare nella realizzazione di un vero e proprio programma dal titolo Scratch it, music stories by Qilinque, in onda ogni settimana sulle frequenze di RGM Hit Radio. Un contenitore dedicato alla musica elettronica e dance, con un occhio di riguardo per i deejay più in voga, le curiosità legate ai festival e le tante storyteller sui club che hanno fatto la storia di questo particolare settore musicale. Un programma realizzato grazie alla collaborazione di tanti ragazzi, arricchito anche con rubriche e servizi che non potranno che rendere ancor più piacevole l’ascolto. Il primo appuntamento è in programma venerdì 22 dicembre alle 14,15. Il primo, si spera, di una lunga serie.

IL 21 DICEMBRE

A S. PIETRO IL NATALE DI UNA VOLTA

L’Associazione Centro Sociale San Pietro promuove per il giorno 21 dicembre dalle ore 17 presso l’ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana un evento sul Natale raccontato dai nostri “vecchi”. Con la partecipazione di: Nuti Giuseppe, Corvo Daniella, Mario Ronchi, Covre Valeria, Danilo Sannipoli, Ubaldo Orlandi, Silvia Baldelli (Aratorio familiare) Teresa Spataffi, la piccola Aurora Pascolini. Interventi musicali Maurizio Ceccarelli, Sara Jane Ceccarelli, Claudia Fofi, Marco Buttò, Enrico Buttò, Anna Faccenda, Beatrice Goracci. Coordinamento: Claudia Fofi. L’evento terminerà con la visita al presepe dell’Associazione e lo scambio di auguri di Buon Natale.

A cura di ANNALISA BOCCUCCI

PILLOLE LETTERARIE & DINTORNI

A Christmas Carol, il classico che descrive la gioia del Natale

CHARLES DICKENS RACCONTA IL VALORE DELL’AMORE PER GLI ALTRI AL DI LÀ DEL TEMPO

A Christmas Carol, tradotto dall’inglese Canto di Natale, è un’istituzione natalizia, un classico irrinunciabile che ogni bambino dovrebbe ascoltare dalla voce dei propri genitori, o che quanto meno dovrebbe avere la possibilità di leggere, identificando in esso l’idea, il profumo e il calore del Natale. La vicenda di redenzione del vecchio e scorbutico Scrooge, al quale i tre spiriti del Natale appaiono la notte della vigilia con l’intento di farlo riflettere sul comportamento misantropo e acido tenuto nel suo contatto con gli altri, che negli anni lo ha portato a crearsi una dura corazza di rifiuto e di chiusura. Il pentimento del vecchio protagonista è un messaggio di speranza e una delle riflessioni più sincere e spontanee sul signi-

ficato che ognuno di noi dovrebbe trovare nel Natale: in questo momento di ritrovo e di condivisione in cui è necessario recuperare l’apertura verso l’altro, che sia esso un amico, un familiare, un conoscente o una persona mai incontrata prima. Questo racconto è un classico di Dickens che porta con sé tutte le tematiche tipiche dell’indagine di uno dei più famosi romanzieri inglesi: dalla piaga della fame allo sfruttamento del lavoro minorile che, oltre a farci riflettere su quanto il Natale non può avere per tutti lo stesso dolce sapore, ci consegna una fotografia molto realistica dell’Inghilterra ottocentesca. L’invito a leggere questo testo, proposto in tante versioni sul grande schermo e reso dalla Disney un gradevole film d’animazione, è un augurio particolare, un augurio a costruirsi un’idea del Natale personale e irrinunciabile, da difendere e riconoscere anche da grandi, anche lontani dalla propria famiglia e dai propri luoghi del cuore.

RIBALTA La mamma della famosissima modella Naomi è passata a Gubbio, posando per un servizio su Vogue

VALERIE MORRIS CAMPBELL TESTIMONIAL A SORPRESA

In posa sotto il palazzo Ducale con alle spalle sullo sfondo il palazzo dei Consoli ma anche a spasso in via dei Consoli, con tanto di foto su Vogue: la visita a Gubbio è dell’anno scorso ma la foto in città Valerie Morris Campbell, mamma della top model Naomi Campbell, è finita su Vogue della settimana scorsa con il commento sulla sua pagina Facebook “Enjoy a lovely time in Gubbio”. Daniela Mencarelli, del Relais Ducale Mencarelli Group, le rende omaggio salutandola. Nel servizio di Vogue dedicato a una mamma molto giovanile, che fotografata accanto a sua figlia sembra esserne

sorella maggiore correndo tra le due 18 anni di differenza, c’è spazio nella gallery fotografica, nel numero della scorsa settimana, anche per un screenshot tratto dalla pagina facebook di mamma Campbell. La foto è stata scattata da un amico di famiglia di origini eugubine, Filippo Clementi, che vive in Lussemburgo e conosce la famiglia della celebre top model. Con lui Valerie Campbell ha potuto visitare la città di pietra e regalarsi questo scatto lasciato sul popolare social network e ripreso dalle colonne di Vogue. La foto risale appunto all’estate di un anno fa.

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PANETTONI, PANDORI E TORRONI ARTIGIANALI, IL GUSTO “BUONO” DELLE FESTE

I grandi lievitati della tradizione sono dolci tipici della pregiata gastronomia italiana. Al Vapoforno Vispi “Iaio” si preparano seguendo la tradizione, con tante ore di lievitazione naturale e ingredienti freschi di primissima qualità.

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ANNALISA CI HA PRESO GUSTO TRIONFO ALLA COPPA SHOTOKAN LA CAMPIONESSA DI KARATE, SPECIALITÀ KATA, SI È RIPETUTA NELLA REGINA DELLE COMPETIZIONI A LUCCA DOPO LE DUE MEDAGLIE D’ORO AL MONDIALE DI TREVISO. CHIUSA ALLA GRANDE UN’ANNATA CHE DEFINIRE D’ORO È POCO. PROSSIME SFIDE L’EUROPEO 2018 E I MONDIALI 2019

Ha vinto ancora Annalisa Casini. Di coppe e medaglie ha la casa piena. Dopo le due medaglie d’oro al Mondiale Wska, con il titolo individuale e a squadre conquistato a fine settembre a TreviAnnalisa assieme al fidanzato Nicola so, la 25enne eugubina campionessa di karate specialità kata si è ripetuta conquistando il 2 dicembre scorso al palasport di Lucca la 49a Coppa Shotokan che è la regina delle competizioni nazionali open. Annalisa è salita sul podio più alto nell’individuale, così come ha fatto il fidanzato Nicola Bianchi a livello maschile. La Coppa Shotokan, in un unico confronto di kata e kumite, è aperta per la fascia d’età che va da 16 a 35 anni. Questo rende ancor più difficile primeggiare rispetto al campionato Italiano in cui c’è la classica divisione anagrafica. Ora Annalisa, che vive e si allena a Viareggio, si carica ancora di più per i prossimi impegni, dagli Europei del 2018 ai Mondiali del 2019 in Cile. Grande festa in famiglia,

dal babbo Corrado che le ha trasmesso la passione alla mamma Veronica con la sorella Ilaria. EMOZIONI E RICORDI “È stato elettrizzante - dice - ricreare in due competizioni cosi importanti lo stesso stato mentale di carica e benessere che mi ha permesso di tirar fuori le migliori potenzialità. Sono molto felice di aver avuto due esperienze positive che mi hanno insegnato a non mollare e a mantenere il più alto livello possibile. Vorrei ringraziare il mio maestro Mauro Gori e chi mi ha aiutato nel percorso, dal mio compagno Nicola al primo maestro Gaetano Pierotti e il grande amico maestro Mirko Saffiotti”. Proprio Nicola, il fidanzato, ha sottolineato come “gli sforzi e i sacrifici a cui ci siamo sottoposti hanno ripagato con grandi soddisfazioni. Mi fa sorridere non avere più posto in casa nostra per le coppe”. M.Boc.

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Lucia Ferranti e Simba, un podio che vale tanto AGILITY

IL BINOMIO EUGUBINO PROTAGONISTA ALLE FINALI NAZIONALI CSEN-FIDASC DOVE HA CONQUISTATO IL TERZO POSTO NELLA PROPRIA CATEGORIA. PER LE COPPIE DI IKUVIUM DOGS RISULTATI LUSINGHIERI di ROBERTO BARBACCI

C’è anche Gubbio nell’elite nazionale di Agility Dog, disciplina che sta raccogliendo sempre più consensi tanto da essere entrata negli ultimi tempi anche nell’orbita di un possibile coinvolgimento a livello olimpico. Una realtà che La delegazione Ikuvium Dogs s’è radicata anche nella città dei Ceri grazie all’attività di Ikuvium Dogs, la formazione eugubina che compete da anni a livello regionale e che a quanto pare ha cominciato a fare breccia anche nel confronto con le altre regioni. Agli ultimi campionati italiani Csen-Fidasc, disputati a Cattolica nel week-end 8-10 dicembre, i binomi eugubini hanno dato dimostrazione di grande competitività conquistando risultati lusinghieri che denotano una crescita ormai lampante. La copertina se l’è presa Lucia Ferranti che in coppia con Simba ha conquistato il terzo posto assoluto nella categoria Agility Fidasc, salendo sul podio al termine di una gara avvincente che l’ha vista in lizza fino all’ultimo per la vittoria finale. Un risultato straordinario per il binomio eugubino, capace di mettere assieme l’esperienza giusta durante le tappe regionali che hanno preceduto l’appuntamento romagnolo, nel quale sono arrivati oltre 600 binomi da ogni parte d’Italia. SQUADRA CHE VALE Le altre coppie di Ikuvium Dogs che hanno conquistato la qualificazione alle finali nazionali hanno saputo

interpretare nel miglior modo possibile il percorso, ottenendo a loro volta risultati di tutto rispetto. I binomi in questione (Livia Sommer con Gastone, Gabriele Lepri con Ares e Assunta Calzuola con Licia) hanno ulteriormente avvaloLucia Ferranti sul podio rato la trasferta della società eugubina, che vanta sul territorio un seguito crescente al punto da poter considerare la partecipazione alle finali di Cattolica alla stregua di un punto di partenza, e non certo di arrivo. Un pensiero espresso in prima persona da Livia Sommer, educatrice che ha seguito passo dopo passo i progressi dei vari binomi, fino a creare un movimento che negli anni ha proposto Gubbio come una delle società di riferimento dell’intero settore. regionale. MOVIMENTO IN CRESCITA L’Agility Dog è una disciplina che prevede una profonda interazione tra il cane e il suo conduttore, e consiste principalmente nell’affrontare un percorso di lunghezza variabile attrezzato con diversi ostacoli, il tutto allo scopo di evidenziare caratteristiche come intelligenza, reattività e agilità dei cani impegnati. Una disciplina che in Italia conta un numero sempre maggiore di appassionati, tanto da aver raggiunto livelli di visibilità di tutto rispetto con numerose testate giornalistiche (vedi TG5) che periodicamente documentano gli appuntamenti più rilevanti a livello nazionale.

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La nuova vita di Marchi

IL CAPITANO DEL GUBBIO NON FA PIÙ SOLO L’ATTACCANTE: GIOCA IN OGNI ZONA DEL CAMPO DANDO L’ANIMA PER LA CAUSA ROSSOBLÙ. “TENGO A QUESTA MAGLIA, SONO TORNATO PER DARE TUTTO ME STESSO”. IL TECNICO PAGLIARI NON HA DUBBI: “È STRAORDINARIO, SA ASSUMERSI LE RESPONSABILITÀ” È cambiato qualcosa nella sua vita da bomber. Ettore Marchi, che il 6 novembre scorso ha compiuto 32 anni, è passato attraverso una metamorfosi. Centravanti, seconda punta o esterno d’attacco: nella carriera, sempre nei professionisti con 418 presenze tra campionato e Coppa Italia dalla Ettore Marchi Gubbiofans Serie C2 alla B, ha visto da vicino la porta avversaria con l’obiettivo dichiarato di prendere la mira per lasciare il segno. Quest’anno, tornato a Gubbio a distanza di 11 anni, sta vivendo una trasformazione perché si sta mettendo in gioco a tutto campo senza curarsi del ruolo. E’ carico, motivatissimo, onorato di essere il capitano. La formazione rossoblù è partita tra mille difficoltà, con il cambio di allenatore da Giovanni Cornacchini a Dino Pagliari, e Marchi cerca una dimensione più di squadra e per i compagni che per se stesso a livello personale. Vuole dare qualcosa di più, anzi molto di più per la causa: eccolo quindi proporsi trequartista, mezzala, difensore aggiunto. Macina chilometri in mezzo al campo, un motorino perpetuo manco fosse un centrocampista di fatica.

di MASSIMO BOCCUCCI

ANIMA E CUORE “Ci tengo tantissimo, sono tornato per dare il massimo e c’è bisogno di tutti per migliorare le cose”, confessa con una spiegazione più che logica davanti a così tanto ardore. Le statistiche della carriera gli consegnano 101 gol in gare ufficiali, di cui 94 in campionato (6 in questa stagione) compresi playoff (a Benevento in C1 nel 2013-2014) e playout (a Bellaria in C2 nel 2008-2009), ricordando il biennio dorato alla Pro Vercelli dal 2013 con 34 reti complessive e in mezzo la promozione in B da protagonista assoluto. Marchi si è lasciato alle spalle due stagioni sofferte tra la Reggiana in C l’anno scorso (un gol in Coppa Italia) e la precedente a Vercelli in B con 4 reti, con il ricco contratto in Emilia che ha rescisso l’estate scorsa di fronte al corteggiamento serrato del presidente Sauro Notari che gli ha fatto firmare un contratto triennale. PAGLIARI STRAVEDE Marchi sta ripagando la fiducia con i gol e le prestazioni che sono state sempre di sostanza e di forte impegno anche nei momenti più difficili di inizio campionato. “È un ragazzo straordinario che è pronto a tutto. Si assume le responsabilità come fa un capitano che sa di avere onori e oneri”, ha detto di lui Pagliari che gli concede la licenza di tirare, segnare e muoversi come meglio crede nei meccanismi di una squadra alla ricerca di un passo più spedito in classifica.

UBALDO CECILIONI, UNA LEZIONE DI VITA PER I GIOVANI DI OGGI

Sarà l’atleta paralimpico Ubaldo Cecilioni a offrire un valido spunto di riflessione ai tantissimi tesserati del settore giovanile di Fontanelle nel consueto incontro formativo che precede le festività natalizie. Un appuntamento al quale tiene molto la società eugubina, da sempre particolarmente attenta a proporre ai propri ragazzi qualcosa che esuli dal semplice aspetto tecnico. Cecilioni è un esempio di virtù e abnegazione: nello sport ha trovato la forza per rialzarsi e attraverso lo sport ha saputo ricreare attorno a sè un con-

testo che oggi lo pone ai vertici a livello nazionale. Il suo è un grande insegnamento di vita e sabato 16 dicembre alle 21, presso la Sala Refettorio di San Pietro, Ubaldo parlerà ai ragazzi e alle loro famiglie raccontando quella che è stata la sua esperienza di vita. Per Fontanelle sarà l’ennesimo appuntamento da ricordare di una fine d’anno di per sè già intensa, con le formazioni Juniores A1 e Giovanissimi A2 ai primi posti nei rispettivi campionati e un movimento che è arrivato a afondare quota 270 iscritti.

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IL 29 DICEMBRE

LA RICORRENZA

CARABINIERI IN FESTA NEL SEGNO DELLA VIRGO FIDELIS

È sempre una festa speciale per i Carabinieri la ricorrenza della Virgo Fidelis, protettrice dell’Arma, solennizzata il 26 novembre scorso dalla Compagnia Carabinieri di Gubbio, guidata dal capitano Pier Giuseppe Zago, e dalla sezione eugubina dell’Associazione Nazionale Carabinieri presieduta dal maresciallo maggiore Giampiero Giurelli. La cerimonia, che si è svolta nella chiesa di San Francesco con il raduno conviviale al ristorante Picchio Verde con la partecipazione di 164 tra carabinieri, soci e simpatizzanti, ha avuto un particolare significato per i saluti e ringraziamenti al vescovo Mario Ceccobelli nel momento del congedo da pastore della Diocesi, per l’amicizia e vicinanza spirituale nei 12 anni di missione pastorale. È stato donato a monsignor Ceccobelli un quadro raffigurante il vescovo che incontra due carabinieri nel centro storico di Gubbio. L’associazione ha premiato due appuntati in pensione per l’attaccamento: il 97enne Cesare Vagnarelli e il 91enne Saverio Marmora, sempre iscritti alla sezione della Benemerita.

L’INIZIATIVA

CARTOLINA DEL PELLEGRINO, L’IMMAGINE È DI ELIA GRILLI

Ha la mano buona, la creatività e il talento il ventiquattrenne Elia Grilli che ha realizzato la nuova immagine della Cartolina del Pellegrino per il 2018 legata al Sentiero Francescano della Pace. Verrà distribuito dalla PiccolAccoglienza. L’abilità di disegnatore lo porta a fissare San Francesco che guarda amorevolmente Sant’Ubaldo quando, dopo aver lasciato Assisi si reca a Gubbio e qui trova ospitalità presso la famiglia amica degli Spadalonga vestendo il saio protopito. “Grazie all’amico Simone Minelli - ha postato Elia Grilli su Facebook – per avermi dato questa possibilità”.

NUMERI UTILI

Centralino Comunale Centralino Osp. Branca Pronto Soccorso Numero Verde Farmacie Guardia Medica Sez. Croce Rossa Gubbio Soccorso Misericordia Gubbio Carabinieri Vigili del Fuoco Vigili Urbani Cimitero Civico IAT Servizio Taxi Carabinieri Forestali Guardia di Finanza Centrale ENEL Canile Curia Vescovile ACI Soccorso Stradale

075.92371 075.9270801 075.9270744 800.829058 075.9239468 075.9273500 075.9277779 340.3859797 075.9235700 075.9273722 075.9273770 075.9237690 075.9220693 075.9273800 075.9272585 075.9273789 800.900.800 075.9274963 075.9273980 075.9220795 333.5224537

LE MUSICHE DI NATALE DEI CANTORES

Natale è musica. E attraverso le dolci melodie, rassicuranti e familiari, tutti riescono ad aprire il cuore allo spirito di pace e gioia che si respira per le strade e nelle case, attorno agli alberi addobbati e davanti ai presepi illuminati. Natale e musica. Il connubio per eccellenza che, anche quest’anno, sarà celebrato dalla Cantores Beati Ubaldi con l’ottava edizione del concerto “Le Musiche di Natale”. Il consueto appuntamento è in calendario per il 29 Dicembre alle 21.15, nella suggestiva cornice della Chiesa di san Pietro a Gubbio, Tempio della Musica. Special guests dell’evento saranno il soprano Lucia Casagrande Raffi e il Maestro Angelo Cicillini (primo violino) che, insieme ad un’orchestra sinfonica di circa 50 elementi diretta dal Maestro Renzo Menichetti, regaleranno al pubblico un emozionante programma natalizio da Bach a Bizet, da Mozart a Beehetoven, passando per le immancabili, tradizionali melodie del Natale, arricchite dai prestigiosi arrangiamenti del maestro Mack Wilberg. Scrive Charles Dikens: “...Natale è un bel momento. Un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono. L’unico momento nel lungo anno, in cui gli uomini e le donne sembrano aprire consensualmente e liberamente i loro cuori, solitamente chiusi.” I Cantores rinnovano l’invito alla presenza per celebrare insieme questo autentico Spirito del Natale.

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Società Editrice Infopress srl Mail redazione@15giorni.it Direttore Commerciale: Giancarlo Barbacci Tel. 339.5744413 Mail giancarlo.barbacci@libero.it Direttore Editoriale Massimo Boccucci Direttore Responsabile Roberto Barbacci Collaboratori: Annalisa Boccucci, Luigi Girlanda Stampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG) Chiuso in redazione: Mercoledì 13 Dicembre 2017 Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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