Arte al Centro 2018 / Art at the Centre 2018

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XXI EDIZIONE V i a S e r r a l u n g a 2 7 - 1 3 9 0 0 B i e l l a - I t a l y - t e l . + 3 9 0 1 5 2 8 4 0 0 - f o n d a z i o n e p i s t o l e t t o @ c i t t a d e l l a r t e . i t - w w w. c i t t a d e l l a r t e . i t

S Questa, assunta la decisione di

i parte da un’AMBASCIATA del Terzo Paradiso.

avviare un Percorso Demopratico nel proprio territorio, cerca uno o più partner, soggetti attivi nella propria regione che sentano la necessità di cooperare alla realizzazione del Percorso. Cercherà anche di stabilire una buona relazione collaborativa con le istituzioni, in particolare con il sindaco e la giunta comunale. Si entra nella prima fase, quella del CORO. Il primo passo è realizzare una mappatura di organizzazioni attive nel territorio. La MAPPATURA è un processo specifico, ispirato alle tecniche di indagine di sociologia urbana, che Cittadellarte ha sviluppato nella sua esperienza di UNIDEEUniversità delle Idee e realizzando la direzione artistica della Biennale di Arte Urbana di Bordeaux nel 2011. Le organizzazioni sono individuate sulla base della griglia dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, unitamente ai criteri che Cittadellarte ha elaborato per il sito www.geographiesofchange.net. L’Ambasciata individua un gruppo da 6 a 15 persone a cui affidare il compito di realizzare la mappatura. Questi seguono un workshop intensivo di 3 giorni a Cittadellarte dedicato ad acquisire le conoscenze e competenze necessarie. Nel realizzare la mappatura, i mappatori mirano a costruire una lettura del territorio attraverso le voci e le storie di alcuni protagonisti. Il numero minimo di soggetti mappati è 50. Il massimo è 100. Si raccolgono dagli archivi esistenti già disponibili sul territorio o si producono nuovi materiali; prevalentemente si tratterà di video-interviste, fotografie, testi, materiali promozionali e descrittivi, manufatti e prodotti emblematici. L’insieme di questi materiali si traduce in un mostra, dispositivo espositivo adatto al racconto sintetico di una realtà complessa e alla fruizione da parte di un audience allargata. La mostra viene realizzata in uno spazio aperto, gratuito, significativo per i cittadini e per un periodo di tempo di almeno due mesi. La mostra viene realizzata con la consulenza di Cittadellarte. L’Ambasciata comunica la mostra alla città innanzitutto attraverso le reti dei soggetti mappati. In questo stadio si pongono le basi per molte delle collaborazioni che saranno importanti per l’intero Percorso. In particolare occorre già fin d’ora collegarsi con soggetti che di professione fanno ricerca: università, centri studio, fondazioni etc... e gli uffici del Comune. A questo proposito è essenziale la stipula di un protocollo di intesa firmato da tutti i soggetti promotori in cui si definiscono gli obiettivi, l’impegno e le modalità della partecipazione di ciascuno. Siamo pronti per avviare la fase 2, il FORUM. Le organizzazioni mappate sono invitate al Forum, al quale partecipano idealmente 100 soggetti. Occorrerà dunque integrare il gruppo dei partecipanti. Per partecipare al Forum, ogni organizzazione dà incarico formale a un proprio membro. Questo è un passaggio essenziale. L’Ambasciata individua, con i partner e i mappatori, i TEMI EMERGENTI su cui impostare il Forum. Si tratta delle aree critiche e strategiche che la mappatura permette di leggere. Così come per la fase 1 si è formata una squadra di operatori diretti, altrettanto avviene per il Forum; occorre infatti individuare i FACILITATORI. Si tratta di 10 persone che coordinano le attività dei tavoli di lavoro che si costituiranno durante il Forum. La loro formazione matura attraverso un incontro con Cittadellarte in situ, cioè sul territorio dell’Ambasciata. Il Forum si svolge in uno spazio in cui si possano organizzare la sessione

coStellazioni deMopratiche p.2

centro aperto seMiurBani p.4

Forum Rebirth - L’Avana, 27-29 novembre 2017 / Rebirth forum - havana, November 27- 29, 2017. Photo: gabriel guerra Bianchini.

dEmOprAXIA, ISTruZIONI pEr L’uSO plenaria e i 10 tavoli di tavoro. La plenaria si svolge ponendo un circolo (sedute disposte su una o più file se lo spazio è ridotto) al centro del quale si colloca un dispositivo simbolico: dal simbolo del Terzo Paradiso ad altri eventualmente ideati e realizzati dall’Ambasciata. Anche in questo passaggio Cittadellarte offre come supporto la propria esperienza. I primi due giorni del Forum affrontano le questioni che articolano in forma di domanda i temi emergenti. Alternanza di sessione plenaria e di tavoli di lavoro facilitati. Il Forum si chiude il terzo giorno con una sessione pubblica nella quale si presenta la CARTA DEL FORUM, una lista di proposizioni e intenzioni progettuali nella quale si riconoscono i partecipanti. Questa Carta è lo strumento essenziale per la continuazione del Percorso. Essa dà avvio al CANTIERE, la fase 3. Il Cantiere segue due linee di sviluppo parallele e in alcuni passaggi anche coincidenti. La prima è la linea della negoziazione interna. Ogni partecipante al Forum rientra nella propria organizzazione e restituisce il mandato presentando la Carta del Forum. Ne segue un processo di discussione all’interno di ogni organizzazione. Le proposizioni sono accolte, scartate, confutate, modificate, arricchite. Qui si articola il primario canale di impatto del Percorso Demopratico. L’Ambasciata tiene i contatti con tutti i 100 soggetti che hanno partecipato al Forum e ascolta e raccoglie il loro riscontro sulla continuazione del lavoro all’interno della propria organizzazione. La seconda linea di sviluppo del Cantiere è rappresentata dai FO-

d em o p r axy, iNstruCtioNs f o r us e RUM INTERMEDI, gruppi di lavoro organizzati dall’Ambasciata in base a caratteristiche specifiche come tematiche, natura delle organizzazioni, opportunità di progetti comuni, e altre possibili ragioni che permettono di costituire gruppi di lavoro ristretti (fino a 20 organizzazioni). I Forum Intermedi si costituiscono e incontrano allo scopo di perseguire obiettivi che superano i confini delle singole organizzazioni. Fondamentale nei Forum Intermedi è la partecipazione delle università, centri studio, fondazioni di ricerca. Esito finale o obiettivo dei Forum Intermedi è una proposta articolata e circostanziata che l’Ambasciata e i partner coinvolti possano portare alle istituzioni. Qui il Percorso Demopratico entra nella fase 4, quella del RACCORDO con la compagine istituzionale. I modi di questa fase possono essere molti. Un esempio è la costituzione di un accordo finalizzato a presentare al consiglio comunale una proposta di iniziativa (oppure un set di proposte) a cadenza stabilita (6 mesi, 3 mesi, 1 mese). Il consiglio comunale assume l’impegno di considerare le proposte, discuterle e votarle. Naturalmente esse saranno respinte, accolte, modificate secondo le

normali forme di svolgimento delle procedure istituzionali. Infine, nel corso dell’intero Percorso l’Ambasciata si dota di almeno 2 strumenti: Il CENSIMENTO: una costante rilevazione del numero di organizzazioni partecipanti e dei loro iscritti. Strumento essenziale per la legittimazione e la valutazione dell’impatto; Il BOLLETTINO: una forma di racconto (digitale e/o cartaceo) che documenti ogni attività. Paolo Naldini, Direttore Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

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t all starts with a Third Paradise EMBASSy, which, having decided to activate a Demopractic Process on its territory, looks for one or more partners, subjects active in the area who feel the need to cooperate in the realization of the process. It will try to establish a good collaborative relationship with the institutions, in particular with the mayor and the city council. We e n t e r t h e f i r s t p h a s e , t h e CHOIR, whose first step is to re-

alize a mapping of the organizations active on the territory. The MAPPING is a specific procedure, inspired to the techniques of urban sociological investigation, which Cittadellarte has developed throughout its experience of UNIDEE-University of Ideas and assuming the artistic direction of the Bordeaux Biennale of Urban Art in 2011. Organizations are identified on the basis of the list of the UN’s 17 Sustainable Development Goals, along with the cr iter ia Cit tadella r te has elaborated for the website www.geographiesofchange.net. The Embassy identifies a group of 6 to 15 people entrusted to carry out the mapping. These “mappers” follow a three-day intensive workshop in Cittadellarte, to acq ui r e th e r e l eva nt k nowl e dg e and skills. Doing the mapping, they aim at producing a reading of the territory through the voices and stories of some of the protagonists. The minimum number of the mapped subjects is 50, the maximum is 100. Existing material already available is gathered, and new one is produced; it is mainly video interviews, photographs, texts, promotional and descriptive material, emblematic objects and products. This collection translates into an exhibition, a suitable device to narrate and synthesise a complex reality, making it available to a wide audience. The exhibition is realized in an open and free space meaningful for the citizens and for a period of least two months, under the advice of Cittadellarte. The Embassy communicates the exhibition to the city first and foremost through the network of the mapped subjects. During this phase, the basis for most of the relevant collaborations for the entire Process are laid. In particular, extremely important is the early involvement of professionals from the researching field: universities, study centres, foundations, etc., and of the offices of the city administration. In regards to this matter, it is essential to stipulate a protocol agreement, signed by all the promoters, defining the objectives, the commitment and the modalities of participation of each subject. We are now ready for phase 2, the FORUM. The mapped organizations are invited to the Forum, whose participants are ideally 100. This group needs to be integrated. To take S Eg u E a pag . 2

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con tinu es on page

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riattivazione urBana e Sociale p.4

la Mappa non È il territorio

( Montedell arte )

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MiSSione vita e Spac3 p.7

il coSMo in una Mano p.7


2 continua da pag.1

COSTELLAZIONI demopratiche / continues from page 1

part in the Forum, each organization formally elects one of his members as its representative. This is an essential step. The Embassy, together with its partners and mappers, identifies the EMERGING ISSUES around which to develop the Forum. They are critical and strategic areas the mapping has allowed to determinate. The way a team of direct operators is formed for phase 1 (the mappers), the Forum requires the selection of FACILITATORS: 10 individuals who will coordinate the activities of the work tables constituted in the course of the Forum. Their development culminates with a meeting with Cittadellarte on site, i.e. on the territory of the Embassy. The Forum is held in a space where both the plenary session and the 10 work tables can be organized. The plenary is conducted forming a circle (of one of more rows of seats depending on the size of the room) around a symbolic device: from the sign of the Third Paradise to any others, possibly conceived and realized by the Embassy. Also at this stage, Cittadellarte offers the support of its experience. The first two days of the Forum deal with the questions articulating the emerging issues in actual interrogatives. The Forum concludes on the third day with a public session presenting the CHART OF THE FORUM, a list of propositions and intentions reflecting the thoughts of the participants. This Chart is an essential instrument for the continuation of the Process. In fact, it triggers phase 3: the WORKING SITE. The Working Site follows two parallel – sometimes coinciding development lines. The first is the one of internal negotiation. Each participant in the Forum returns to their organization and resign the mandate presenting the Chart of the Forum. A moment of discussion within the organization ensues. The propositions are accepted, discarded, contested, modified, improved. It is the structuring of the main channel of impact of the Demopractic Process. The Embassy keeps in touch with all the 100 subjects who par ticipated in the Forum and listens to the feedback about the continuation of the work within the different organizations. The second line of developm e n t o f t h e Wo r k i n g S i t e i s represented by the INTERMEDIATE FORUMS, work groups organized by the Embassy according to specific elements like themes, nature of the organizations, opportunity to take par t in shared projects, and other possible features allowing to form restricted work groups (of maximum 20 subjects). The Intermediate Forums are constituted and meet with the aim of achieving objectives beyond the scopes of the single organizations. Fundamental in the Intermediate Forums is the participations of universities, study centres and researching foundations. The objective of the Intermediate Forums is an articulated and circumstantial proposal which the Embassy and its par tners can take to the institutions.

2018

COS TELLA ZIONI d e m o p r atic h e

Michele Cerruti But e Jua n Sa ndova l (Education Office / A rt Office, Citta della rte )

l’ i m p atto sociale d i C itta d ella r te

demopractic CONSTELLATIONS

consulenza scientifica / scientific consultanc y: Socia lFa re

Ci t ta d el l a rt e’s s o ci a l i m pac t

“È tempo che l’artista prenda su di sé la responsabilità di porre in comunicazione ogni altra attività umana”. M. Pistoletto, Manifesto Progetto Arte, 1994

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’ambizioso progetto dell’Arte di farsi carico delle sfide della contemporaneità e di essere generatrice di una nuova civiltà è la missione che Cittadellarte ha assunto in vent’anni di azioni e di pratiche. Il suo racconto è un articolato Universo non solo di idee, ma soprattutto di soggetti, di attori e di persone. Stelle che si compongono, si generano e rigenerano nella loro relazione e attraverso centinaia di progetti, mostre, seminari, azioni e cantieri a scala locale e interlocale. COSTELLAZIONI è un processo collettivo di autoriflessione attivato da Cittadellarte per studiare e ripensare il suo impatto sociale. La mostra rilegge vent’anni di progetti e di esperienze caratterizzate ciascuna da una diversa costellazione di attori, e che possono essere descritte attraverso quattro aree di impatto o driver. Ciascuna area è poi specificata attraverso un articolato modello di indicatori quantitativi e qualitativi che permettono di “valorizzare l’intangibile”, ovvero misurare l’innovazione sociale portata da Cittadellarte, caso pilota di un modello di lavoro applicabile alle progettualità del territorio, alla rete delle ambasciate e, più in genere, all’Arte per la trasformazione sociale praticata nel mondo.

COSTELLAZIONI è cioè la narrazione dinamica non tanto di ciò che Cittadellarte è, quanto piuttosto di ciò che Cittadellarte fa nella vita delle persone. Ovvero degli ininterrotti percorsi di generazione di Consapevolezza, di produzione di Conoscenza, di attivazione di Co-Responsabilità e di stimolo alla Creazione che in questo luogo si coltivano. E del modo in cui riescono a cambiare la società. Michele Cerruti But, Ufficio Educazione, Cittadellarte

Progetto dell’installazione / Installation project

“The time has come for artists to take on the responsibility of establishing ties among all other human activities”. M. Pistoletto, The Progetto Arte Manifesto, 1994

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oping with contemporary challenges and generating a new civilization is the Art’s ambitious project Cittadellarte has embarked on as a mission in its twenty years through actions and practices. Its tale is a structured Universe of not only ideas, but also subjects,

actors and people. Stars that materialize, generate and regenerate themselves in their mutual connections and through hundreds of projects, exhibitions, seminars, actions and working sites on a local and interlocal scale. CONSTELLATIONS is a collective process of self-reflection activated by Cittadellarte to analyse and rethink its social impact. The exhibition presents twenty years of experiences and projects, each characterized by a different constellation of actors, and which can

Here, the Demopractic Process enters phase 4: the CONNECTION with the institutions, which can happen with many different modalities. One example is an agreement finalized to present the city council with the proposal of an initiative (or set of initiatives) every specific amount of time (1 month, 3 months, 6 months). The city council commits to evaluate the proposals, discuss and vote them. They will be rejected, accepted, modified following the standard practice of institutional procedures.

be described through four drivers or impact areas. Each area is then detailed through an articulated model of quantitative and qualitative indicators allowing to “measure the intangible”. The model Cittadellarte adopted to evaluate the social innovation it implemented represents a pilotscheme which could be a criterion suitable for local project, for the embassies network and, more generally, for socially engaged art as practiced all over the world. CONSTELLATIONS is therefore

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Finally, in the course of the entire process the Embassy has gained at least two instruments: the CENSUS, a constant survey of the number of participating organizations and their members, an essential tool to legitimize and evaluate the impact; the BULLETIN: a form of narrative (on line or on paper) documenting all the activities. Paolo Naldini, Director Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

Mostra a cura di / exhibition cur ated by

Photo: Alejandro Vasquez Salinas

the dynamic narration of what Cittadellarte does in the life of people rather than what Cittadellarte is for people. It is about its constant strive for raising Awareness, producing Knowledge, activating Co-Responsibilities and stimulating Creation. And about the way this visible attempt is changing society. a central theme, that is to say, the global civilisation” (M. Pistoletto, “UNIDEE, the concept”, in Journal 1999, p. 39) Michele Cerruti But, Education Office, Cittadellarte

estructura è un progetto di creazione collaborativa, partecipata e processuale che invita gruppi di persone a dialogare sui valori fondamentali della vita attraverso un’esperienza ludica. Il gioco è nato come strumento per l’osservazione del territorio delle province cubane con l’intenzione di disegnare una nuova cartografia di attori culturali e delineare una geografia di trasformazione. A Biella il gioco sarà impiegato per raccogliere informazioni sui valori condivisi tra i diversi attori che operano nel campo della trasformazione sociale con i quali Cittadellarte collabora. I dati che emergeranno durante il gioco sono uno degli strumenti che Cittadellarte mette in campo per analizzare l’impatto sociale delle proprie attività. A metà strada tra arte, gioco e ricerca sociale, il progetto rientra nell’ambito della cartografia sociale, che incentiva forme di socialità orizzontale in una microdimensione. (d)estructura è un tentativo di destrutturare la teoria piramidale dei bisogni umani sviluppata da Abraham Maslow nel 1943 per creare nuove strutture collettive che rappresentino la voce di chi le ha costruite e si è manifestato attraverso le proprie esperienze. Il gioco consiste in una conformazione collettiva di una struttura basata su tessere colorate a cui sono associati i valori degli scopi e obiettivi che concretizzano, a livello immaginario, uno stato di vita ottimale. Giocandoci, (d)estructura mostra come le decisioni individuali condizionino quelle collettive e viceversa. Il progetto è stato creato dal collettivo El puente_lab (Juan Esteban Sandoval e Alejandro Vásquez Salinas) con Mariangela Apon-


L’università a Cittadellarte • (d)estructura

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L’università a Cittadellarte “ Un v asto contenito r e d i p ensie r o ”

Cittadellarte’s university “A v a s t c o n ta i n e r o f t h o u g h t ”

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NIDEE è Cittadellarte. D’altro canto, Cittadellarte si apre (nel 1998) proprio come uno spazio di pensiero, di formazione, di dibattito: l’università delle idee. In vent’anni di attività, UNIDEE ha mutato spesso la sua natura, passando da una forma di residenza lunga a quella di residenza più abbreviata, fino a quella dei moduli intensivi di alta formazione. Nelle sue trasformazioni vive ha sempre mantenuto saldo il legame con quel documento di intenti che nel ’99 ne dichiarava gli obiettivi e ne definiva il carattere, con una capacità di visione e di adattabilità alla contemporaneità che sono formidabili. Oggi le condizioni sono cambiate di nuovo: le condizioni per pensare a un programma di residenze, ma anche quelle per strutturare un programma di moduli di alta formazione. È una grande sfida, quella che Cittadellarte sta affrontando: ovvero quella di trasformare UNIDEE in un’istituzione per l’alta formazione riconosciuta a livello internazionale anche in termini formali. Percorso in cui diventa fondamentale la rete delle ambasciate, luoghi in cui i corsi possono trasformarsi in esperienze concrete e da cui è possibile anche attrarre potenziali studenti. E indispensabile è la rete delle istituzioni formative internazionali, con cui Cittadellarte ragiona e collabora. È un percorso complesso, che si caratterizza da un lato per l’apertura di un percorso formativo di tipo accademico di primo livello (corsi

di laurea) e di master universitari. E, dall’altro, per un ripensamento dei moduli intensivi e delle residenze, il vero cuore di UNIDEE, in una struttura curata in grado di sostenere tutti i programmi formativi di Cittadellarte, riconosciuti e non, come spina dorsale. E farsi, soprattutto, generatrice di pensiero, con lo scopo di “raccogliere le forze creative disponibili intorno ad un tema centrale che è quello di una nuova concezione di civiltà a dimensione globale” (M. Pistoletto, “UNIDEE, il concetto”, in Journal 1999, p. 39). Valeria Cantoni e Michele Cerruti But, Ufficio Educazione, Cittadellarte

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NIDEE is Cittadellarte. Cittadellarte actually opened its doors (in 1998) as a space of thought, education, debate: a university of ideas. In its twenty years of activity, UNIDEE has often modified its nature, changing from a long to a short residency format to intensive modules of Higher Education Modules. Throughout its operative transformations, it has always kept a solid link with the document of intention which declared in 1999 its objectives and defined its character, with formidable talent for vision and ability to adapt to contemporaneity. World changed again. Theoretical and pratical conditions for edu-

( d ) est r u ct u r a te Núñez, e curato da Laura Salas Redondo, Erick González León e Cecilia Guida nel contesto del Forum Rebirth e del Cantiere ad esso collegato a L’Avana. Juan Sandoval, Ufficio Arte, Cittadellarte

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estructura is a collaborative, participatory and procedural creative project inviting groups of people to dialogue about the fundamental values of life through a ludic experience. The game was created as an instrument for the observation of the territory of the Cuban provinces with the intention of drawing a new cartography of the cultural actors and to delineate a geography of transformation. In Biella, the game will be used to collect information about the values shared among the different actors operating in the field of social transformation with whom Cittadellarte collaborates. The data emerging in the course of the game will be one of the instruments

allowing Cittadellarte to analyse the social impact of its own activities. Halfway between art, play and social research, the project is part of the social cartography postulates, stimulating horizontal social forms in a micro dimension. (d)estructura is an attempt to deconstruct the pyramidal theory of human needs developed by Abraham Maslow in 1943 to produce new collective structures that represent the voices of those who construct them and who manifest themselves through their own experiences. The game consists in a collective conformation of a structure based on coloured pieces on which a value is attached to the goals and objectives that embody, at an imaginary level, an optimal state of life. When played, (d)estructura shows how individual decisions affect collective ones and viceversa. The project was created by the collective El puente_lab (Juan Esteban Sandoval and Alejandro Vásquez Salinas) with Mariangela Aponte Núñez, and curated by Laura Salas Redondo, Erick González León and Cecilia Guida in the context of the Rebirth Forum and the relative Working Site in Havana. Juan Sandoval, Art Office, Cittadellarte

Foto scattata durante il modulo UNIDEE / Photo taken during the UNIDEE module “Trauma & Revival: Contemporary Encounters. A project co-funded by the Creative Europe Programme of the EU”, 2017. Credits: UNIDEE.

cation push Cittadellarte to imagine both a new form of residency programme and a different Higher Education Modules Programme. Cittadellarte is facing a great challenge: promoting UNIDEE to an institution for higher education acknowledged in formal terms at an international level. Essential for this development is the network of embassies, contexts in which the courses can turn into concrete experiences and from which we can attract potential students. Also indispensable is the network of international educational institutions, with which Cittadellarte discusses and collaborates. It is a complex process, characterized on one hand by the start of a new educational programme of an academic type of both first level (degree courses) and master degree courses, and on the other by a rethinking of the intensive modules and residencies, the core of UNIDEE, as a structure designed to support all of Cittadellarte’s educational programmes, formally recognized or not, as its backbone. It wants to become, above all, a generator of thought, with the aim of gathering “creative potential around a central theme, that is to say, the global civilisation” (M. Pistoletto, “UNIDEE, the concept”, in Journal 1999, p. 39) Valeria Cantoni e Michele Cerruti But, Education Office, Cittadellarte


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CENTrO ApErTO semiurBANI • rIATTIvAZIONE urBANA E SOCIALE

2018

C E N T rO A p E r T O s em i u r B A N I SEmIurbaNi opeN CeNtre

Il Centro Aperto Semiurbani è anche luogo di racconto e approfondimento delle attività sviluppate dalla piattaforma/laboratorio “Costellazioni demopratiche” dedicata all’impatto sociale di Cittadellarte e della sua rete sul territorio. Il recupero dell’edificio diventa simbolico del processo di rigenerazione dell’area urbana oggetto dell’intervento. Anche le modalità di recupero, progressivamente orientate dal coinvolgimento della comunità attraverso i partecipanti, sono un segnale chiaro dell’idea di “centro aperto” che intendiamo trasferire. Emanuele Bottigella, Ufficio Architettura, Cittadellarte Ruggero Poi, Direzione Ambienti d’Apprendimento e Scuole, Cittadellarte

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l progetto ha previsto il recupero di una vecchia officina-carrozzeria inserita nel complesso di Cittadellarte, posta nelle adiacenze dell’edificio n.o.v.a.civitas Nuovi Organismi di Vita Abitativa. L’edificio, riqualificato da un essenziale recupero architettonico, è dedicato al Centro Aperto Semiurbani, spazio comune organizzato e promosso dalla Città di Biella e Cittadellarte, riservato a progetti che gli abitanti e le realtà culturali, educative e sociali dei quartieri Chiavazza e Riva, stanno sviluppando. Quello che intendiamo fare è creare un sistema di comunicazione diretto tra Cittadellarte e Comune di Biella, con le realtà del terzo settore (ad esempio il Distretto Sociale, le associazioni di quartiere e le cooperative ), con le scuole e con altri soggetti associativi presenti sul territorio, per far percepire fisicamente, in un luogo specifico, la progettazione condivisa che sta avvenendo sull’area urbana di Biella. In questo senso Cittadellarte offre uno spazio aperto e organizza una serie di incontri e attività che rendano il Centro Aperto un raccordo fisico tra le organizzazioni e le progettualità. Il 25 maggio 2018, nell’ambito dell’inaugurazione del nuovo percorso di mostra di Arte Al Centro, il progetto viene comunicato alla città: durante questa giornata, infatti, è organizzata una conferenza sul tema della rigenerazione urbana, in cui si presentano le azioni di apertura e di rete che il Centro Aperto vuole stabilire. Alcuni eventi che fanno parte del programma del Centro Aperto per il biennio 2018/2019: • giornate di urban walking • giornate dedicate alle aree verdi • pic nic di quartiere • presentazioni e incontri presso il Centro Aperto • comunicazione delle principali progettualità cittadine • progettazione di interventi condivisi

create london

C o m p a ny D r i n ks / B a r k i n g a n d D a g e n h a m , L o n d r a /L o nd o n, 2 015

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reate London è una ONLUS che esplora i modi in cui gli artisti possono contribuire alla vita delle persone nelle città. La sua attività si concentra nella zona est di Londra (l’East London), che ospita più artisti e organizzazioni artistiche di qualsiasi altro luogo d’Europa, e che è una delle aree più po-

vere del Regno Unito. Create aiuta gli artisti a connettersi più strettamente con le comunità attraverso un ambizioso programma di progetti. A differenza di una galleria o un teatro, Create non ha uno spazio ben definito, preferendo invece agire in luoghi in cui le persone si ritrovano quotidianamente.

he project consists in the salvaging of an old body shop included in Cittadellarte’s complex, in an area adjacent to the n.o.v.a.civitas (New Organisms of Habitative Life) spaces. The building, redeveloped through an essential architectural restoration, is dedicated to the Semiurbani (urban seeds) Open Centre, a common space managed and promoted by the City of Biella and Cittadellarte, reserved for projects which citizens and cultural, educational and social organizations from the Chiavazza and Riva neighbourhoods are developing. We want to create a system of direct communication between Cittadellarte and the City of Biella, with representatives of the third sector (e.g. the Social District, the neighbourhood associations and the cooperatives), with schools and with other local associations, to create a physical perception, in a specific place, of the shared planning taking place in Biella’s urban area. With that objective, Cittadellarte offers an open space and plans a series of events and activities which make the Open Centre an actual link between the organizations and the projects. On 25th May 2018, in the context of the opening of Art at the Centre’s new exhibitions, the project is communicated to the City: the programme of the day in fact includes a conference on the theme of urban regeneration, in which the actions of openness and networking the Open Centre intends to carry out are presented. Here are a few of the events from the Open Centre’s programme for the years 2018/2019: • urban walking days • days dedicated to the green spaces • neighbourhood picnics • presentations and events at the Open Centre • communication of the main projects of the city • planning of shared interventions The Semiurbani Open Centre is also a place to report and analyse the activities developed by the platform/laboratory “Demopractic constellations”, investigating the social impact of Cittadellarte and its network on the territory. The salvaging of the building becomes a symbol of the process of regeneration of the urban area in question. The modalities of reclaim, progressively orientated by the involvement of the community through its participants, give a clear indication of the idea of “open centre” we want to convey.

Emanuele Bottigella, Architecture Office, Cittadellarte Ruggero Poi, Learning Environments and Schools director, Cittadellarte

Create è stato fondato 10 anni fa per sviluppare e curare l’eredità culturale delle Olimpiadi del 2012 a Londra. È l’ideatore di diversi progetti a lungo termine tra cui il Blackhorse Workshop, l’Open School East e Company Drinks, oltre ad alcune delle commissioni culturali e artistiche più straordinarie ed efficaci che l’East London abbia visto negli ultimi dieci anni, come you Me Bum Bum Train, il successo internazionale Dominoes di Station house Opera e Folly for a Flyover di Assemble. Create continua a lavorare in modo multisciplinare ed esplora le istanze in cui l’operato degli artisti incontra altre discipline come l’urbanistica, l’architettura, la municipalità, l’imprenditorialità e il design.

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reate London is a charity that exists to explore the ways artists can contribute to the lives of people in cities. Its work is primarily focused in East London, home to more artists and art organisa-

tions than anywhere in Europe, and one of the most economically deprived par ts of the UK. Cre ate helps artists to connect more closely with communities through an ambitious programme of projects. Unlike a galler y or theatre, Create has no fixed public space, preferring to work in the places people encounter every day. Create was founded ten years ago to develop and curate a cultural legacy for the 2012 Olympic Games in East London. It is behind longterm projects including the Blackhorse workshop, the Open School East and Company Drinks as well as some of the most striking and effective art and culture commissions East London has seen over the last ten years, including you Me Bum Bum Train, Station House Opera’s international hit Dominoes, and Assemble’s Folly for a Flyover. Create continues to work in a multi-disciplinary way and explores where the work of artists meets other disciplines including urbanism, architecture, municipality, entrepreneurialism and design.

Assemble, Folly for a Flyover, Londra/London, 2011

n.o.v.a.civitas Cittadellarte - Fondazione Pistoletto Ufficio Architettura

riattivazione urBana e Sociale, un archivio in divenire mostra a cura di Arch. Emanuele Bottigella (Ufficio Architettura, Cittadellarte) e Arch. Francesca Chiorino, Juan Sandoval (Ufficio Arte, Cittadellarte) Negli spazi di n.o.v.a.civitas, dove ha sede il Coworking di progettazione sostenibile, apre, in occasione di Arte al Centro, una sintetica mostra/archivio che prende in rassegna progetti di riattivazione urbana, soffermandosi in particolare su alcuni interventi del collettivo multidisciplinare londinese (architettura, design e arte) Assemble, che collabora in stretta connessione con l’associazione Create London. Il progetto Riattivazione urbana e sociale, un archivio in divenire stabilisce un forte collegamento con alcuni testi che fanno parte della Biblioteca di Architettura di Svolta (una selezione di libri sulla rigenerazione urbana), alimentando un dialogo tra i progetti rassegna e la biblioteca stessa. Il fine è creare una piattaforma di ricerca sul tema della rigenerazione urbana per sollecitare i visitatori ad intraprendere un percorso autonomo di indagine per innescare sul territorio locale fenomeni analoghi, in costante dialogo con quanto accade a livello globale.

n.o.v.a.civitas Cittadellarte - Fondazione Pistoletto Architecture Office

UrBan and soCial reaCtiVation, an arChiVe in progress exhibition curated by Emanuele Bottigella (architect, Architecture Office, Cittadellarte) and francesca Chiorino (architect), Juan Sandoval (Art Office, Cittadellarte) In the n.o.v.a.civitas offi ces, which host the coworking space for sustainable design, Art at the Centre presents a synthetic exhibition/archive showcasing projects of urban reactivation, and in particular a few interventions by the London multidisciplinary collective (architecture, design and art) Assemble, which operates in close collaboration with the association Create London. The project urban and Social Reactivation, an archive in progress establishes a strong connection with some of the texts from the Library of Turning Point Architecture (a selection of books on urban regeneration), feeding a dialogue between the interventions presented and the library itself. The objective is to create a research platform on the theme of urban regeneration to stimulate visitors to start an autonomous process of investigation so as to trigger similar phenomena on their local territories, in constant dialogue with global events.


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LE STANZE dELLA mOdA SOSTENIBILE • LA mAppA NON È IL TErrITOrIO

LE STANZE dELL A mOdA SOSTENIBILE I

the rooms of sustaiNable fashioN

l Museo del Presente ospita la mostra “Le stanze della moda sostenibile”. L’esposizione curata da Cittadellarte Fashion B.E.S.T. (Best Ethical Sustainable Trend), che ha come filo rosso il binomio caratterizzato da moda e sostenibilità, mette in luce un intreccio innovativo tra alcuni dei più importanti brand e designer nazionali e internazionali del settore moda, che condividono storie e progetti orientati a un responsabile impatto sociale. Il fulcro della mostra è l’opera di Michelangelo Pistoletto “Porte-Uffi zi”, che è una rappresentazione spaziale della filosofia di Cittadellarte e del suo impegno nel portare l’intervento artistico in ogni ambito della società. L’installazione è infatti composta da cornici lignee che formano il perimetro di stanze e porte, le quali presentano alla loro sommità alcune parole chiave. Questa struttura mette in comunicazione varie aree sociali, le stesse indicate nelle porte. Nello specifico, ogni stanza ha due “ospiti” che mettono in luce casi-studio e progetti sostenibili: undici istituzioni che, a loro volta, presentano uno o più progetti, storie che abitano Le stanze della moda sostenibile. Oltre agli undici spazi per altrettante realtà sostenibili, c’è una dodicesima parola chiave all’uscita delle stanze dell’opera: l’arte, come se l’intera struttura poggiasse proprio su questo macro-ambito. L’arte di Pistoletto e Cittadellarte, così, assume la forma di una casa che accoglie nelle proprie stanze le parole e le azioni dei protagonisti della moda sostenibile. La mostra è quindi composta da stazioni installative che si raccontano sulla base di tre elementi: gli abiti, componente principale della mostra; i tweet di 140 caratteri, che sono stati cuciti manualmente su specifici tessuti indicando motivazioni e descrizioni dei progetti; i fi lmati, che permettono un approfondimento mirato a

Photo: Damiano Andreotti

mostrare i materiali di ricerca e sviluppo dei soggetti partecipanti. La mostra congiunge imprese, brand, designer e istituzioni, racconta l’intera filiera della moda sostenibile e si propone come piattaforma per lo studio e la formazione continua dei partecipanti ai corsi di B.E.S.T. Luca Deias social media e Journal, Cittadellarte

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he Museum of the Present hosts the exhibition “The Rooms of Sustainable fashion”. Curated by Cittadellarte Fashion B.E.S.T (Best Ethical Sustainable Trend) along the fil rouge of fashion and sustainability, it highlights an innovative intertwining among some of the most important national and international fashion brands and designers, who share stories and projects aiming at a responsible social impact. Central to the exhibition is Michelangelo Pistoletto’s work “Porte-Uffizi”, which is a spatial representation of Cittadellarte’s philosophy and its commitment to taking art into all sectors of society. The installation is in fact composed of wooden frames forming the perimeters of rooms and doors, each displaying a key word at the top. This struc-

ture physically connects the social areas mentioned above the doors. Specifically, each room has two “guests” showcasing sustainable case studies and projects: eleven institutions presenting one or more projects, stories inhabiting The Rooms of Sustainable Fashion. Beyond the eleven areas, at the exit of the rooms you’ll find the word “art”, as if the whole structure laid on this macro-sector. Pistoletto’s art and Cittadellarte thus assume the shape of a home welcoming into its rooms the words and actions of the protagonists of sustainable fashion. The display consists of separate installations structured on the basis of three elements: the clothes, the main component of the exhibition; the tweets of 140 characters hand-stitched on special fabrics detailing the projects’ motivations and descriptions; the videos offering an in-depth analysis of the research and development material of the participant subjects. The exhibition brings together companies, brands, designers and institutions, recounts the whole supply chain of sustainable fashion and offers itself as an educational platform for the participants in the B.E.S.T. courses. Luca Deias social media and Journal, Cittadellarte

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a mappa non è il territorio (Montedellarte) è un libro d’artista, un video e un’installazione che visualizzano il processo e il risultato artistico di Montedellarte. Le persone a volte confondono la rappresentazione della realtà con la realtà stessa. La mappatura di un territorio non costituisce quindi il territorio reale. Nonostante i nostri sforzi per controllare il mondo intorno a noi, spesso falliamo. La percezione non sempre coincide con la realtà. Il 1° ottobre 2017, l’artista belga Griet Dobbels ha realizzato l’evento artistico chiamato Montedellarte sul Monte Cucco, vicino a Biella. Un gruppo di escursionisti ha fisicamente tracciato una mappa nel paesaggio camminando lungo una curva di livello. Persone da ogni parte del mondo hanno potuto guardare e partecipare all’escursione attraverso il sito online e l’app. Il libro d’artista prende la forma di una mappa geografica stratificata ed è un tentativo di controllare il caos del processo attraverso un’azione di mappatura intensiva. L’installazione consiste in due piani luminosi ed è concepita come presentazione tridimensionale del libro d’artista. Il video è una compilation di spezzoni delle riprese dell’evento e fotografi e scattate dagli escursionisti mentre camminavano lungo la linea di livello. Lentamente ma indubbiamente, il paesaggio viene rivelato.

la Mappa non È il territorio

(Montedellarte) the Map is not the territorY

(Montedellarte) mostra di / exhibition by griet Dobbels a cura di / curated by Els Vermeersch 25.05.2018 - 05.08.2018

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he Map is not the Territory (Montedellarte) is an artist’s book, a video and an installation visualising the artistic result and process of Montedellarte. People sometimes confuse the representation of reality with reality itself. The mapping of a territory, therefore, does not constitute the actual territory. Despite our best effor ts to control the world around us, we often fail. Perception does not always coincide with reality. On 1 October 2017, Belgian artist Griet Dobbels produced the art happening Montedellarte on Monte Cucco in Biella. A group of hikers drew a physical map in the landscape by walking along a contour line. People from all over the world could watch and participate in the hike via the project website and app. The artist’s book takes the form of a layered geographical map and is an attempt to control the chaos of the process through intensive mapping. The installation consists of two light boxes and is conceived as a 3D presentation of the ar tist’s book. The video is a compilation of the footage recorded during the art happening and the photographs taken by the hikers while walking along the contour line. Slowly but surely, the landscape is revealed.

Escursionisti che camminano lungo la curva di livello, 1° ottobre 2017, immagine fornita dagli escursionisti / hikers walking along the contour line, 1 October 2017, image submitted by the hikers

Perito che misura la curva di livello sul Monte Cucco / Surveyor measuring the contour line on Monte Cucco

mINImum prIZE Il Minimum Prize è un premio che si pone al minimo grado rispetto ai massimi premi destinati ai grandi personaggi che hanno dedicato la loro vita alla causa della pace o del progresso civile nel mondo. Il Minimum Prize vuole essere alla base della ricerca, lo stimolo e il movente di un processo che punta ad un traguardo di valori nelle nuove prospettive di civiltà. È un premio di partenza anziché di arrivo. È un riconoscimento che celebra chi si fa promotore di una trasformazione sociale responsabile. È inteso come rapporto primario tra le persone che, attraverso l’interazione delle differenti singolarità, produce la grande svolta della civiltà umana. Minimum come embrione, come principio generativo di nuova società, come chiave d’ingresso ad uno stadio evolutivo in cui la creatività e la scienza umana trovano i modi per convivere con l’intelligenza della natura. Giunto alla

tredicesima edizione, il Minimum Prize viene assegnato quest’anno a Create London. MOTIVAZIONI Create London costruisce spazi per apprendere a praticare l’abitare come dispositivo trasformativo e a negoziare con le comunità il senso di questa pratica. Create ridefinisce il ruolo dell’arte nel contesto sociale, edifica ponti, fatti di relazioni e collaborazioni. Edifi ca anche porzioni fisiche della città costruita. Rigenera aree urbane insieme alle comunità che le abitano le quali, attraverso i percorsi promossi da Create, si scoprono e attivano come tessuto sociale, maglia di consistenza del vivere insieme. Queste reti innescate e stimolate dai progetti di Create ri-articolano e moltiplicano quel rapporto minimum che collega una a una le persone: lungo questo rapporto scorre la linfa sociale, fatta di intelligenza, emozioni,

MINIMuM PRIZE EDITIONS: progetti, sogni e bisogni. Questo rapporto minimum è la precondizione di ogni agenzia che superi il livello individualizzato, parcellizzato, monadico del vivere moderno. I progetti di Create svolgono un’azione di enzima e fermento in questa fase cruciale del processo sociale: il passaggio da uno a due, a molti, a tutti. Paolo Naldini, Direttore Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

T h e M i ni mum Pr ize i s a pr ize placed at the minimum level compared to the ones destined to big personalities who have dedicated their lives to the peace or the civil progress cause. The Minimum Price wants to be at the basis of the research, the incentive and the motive of a process aiming at the values of new civilization perspec-

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tives as an objective. It is a starting rather than an achievement award. It is an acknowledgement celebrating who promotes a responsible social transformation. It is meant as a primary relationship among people producing a big change in human civilization through the interaction of single units. Minimum like an embryo, like a principle generating a new society, like an access key to an evolutionary stage where creativity and human science find ways to live with the intelligence of nature. This year at the 13th edition, the prize is awarded to Create London. MOTIVATION Create London realizes spaces where to learn to practice inhabiting as a transformative device and to negotiate the sense of this practice with the communities. Create redefines the role of art in the social context, and builds bridges made of relationships and collaborations.

It also erects physical por tions of the built city. It regenerates urban areas together with the communities inhabiting them, which, through the processes promoted by Create, discover and activate themselves as social fabric, a woven texture of shared living. The networks started and facilitated by Create’s projects re-articulate and multiply that minimum relationship connecting people to one another: the relationship along which the social lymph runs, made of intelligence, emotions, projects, dreams and needs. This minimum relationship is the precondition of each agency that overcomes the individualized, compartmentalized, monadic level of modern living. Create’s projects act like an enzyme in this crucial phase in the social process: the passage from one to two, to many, to everybody. Paolo Naldini, Director Cittadellarte - Fondazione Pistoletto

2001 - I edition Sislej Xhafa con/with DIAFA 2002 - II edition Tal Adler 2003 - III edition progettozingonia 2004 - IV edition Jamil hilal e/and Ilan Pappe 2005 - V edition Richard Stallman 2006 - VI edition ReMida 2009 - VII edition Dipartimento Educazione Castello di Rivoli 2012 - VIII edition Jeanne van heeswijk 2013 - IX edition Charles Esche 2014 - X edition Emergenza Primavera 2016 - XI edition El Puente_lab e/and Juan E. Sandoval 2017 - XII edition Cucula


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opere di pistoletto

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a mostra si apre con una serie di quadri specchianti che rappresentano a tutti gli effetti il fondamento dell’opera di Pistoletto. Elaborato definitivamente nel 1962, il metodo di realizzazione consiste nel riportare una fotografia a dimensioni reali con la tecnica serigrafica su lastre di acciaio inox lucidate a specchio. La fotografia viene utilizzata per ottenere oggettività e al tempo stesso la superficie specchiante include tutto ciò che il mondo presenta davanti al quadro, facendo trovare lo spettatore all’interno dell’opera. Se la fotografia rappresenta il passato, lo specchio racconta il presente: il quadro specchiante diventa così il luogo d’incontro di questi due momenti realizzando una compresenza di staticità e dinamicità, unicità e molteplicità, presenza e assenza. In molti casi i quadri specchianti poggiano direttamente sul pavimento: questa soluzione fa sì che essi aprano un varco attraverso il quale l’ambiente in cui sono esposti si prolunghi nello spazio virtuale dell’opera. Con lo specchio si apre una duplice prospettiva, frontale e retrovisiva, che ingloba interamente lo spettatore, il quale diviene il vero protagonista dell’opera. La collezione continua con l’opera Gabbia Specchio (1973-1992); l’istallazione, composta da cinque coppie di specchi, nasce dalla constatazione che la superficie specchiante può riflettere qualsiasi cosa tranne se stessa. Affinché lo specchio possa auto-riflettersi occorre dividerlo in due parti: riducendo progressivamente l’angolo che si genera sull’asse della divisione degli specchi, all’interno dell’opera si moltiplicano le superfici specchianti che continuano a crescere verso l’infinito e che testimoniano come la moltiplicazione derivi in realtà da un’originaria divisione. Al centro della sala è collocata la Venere degli stracci (1967): l’opera esprime un incontro e al contem-

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o p e r e pistoletto’s works d i p istoletto

la collezione storica di Cittadellarte Cittadellarte’s historic collection

1. Michelangelo Pistoletto, Venere digli stracci / Venus of Rags, 1967. Michelangelo Pistoletto, Cinque Pozzi / Five Wells, 1966. Photo: Enrico Amici. 2. Michelangelo Pistoletto, Segno Arte, 1976-1993. Photo: Pierluigi Di Pietro. 3. Michelangelo Pistoletto, Persone in coda / People queueing, 1962-2013. Michelangelo Pistoletto, Gabbia / Cage, 1962-1973. Michelangelo Pistoletto, Uomo con il cappello di paglia / Man with Straw Hat, 1962-1973. Michelangelo Pistoletto, Cavalletto con tela a colori / Easel with Canvas in colour, 1962-1982. 1

Photo: Eleonora Angius.

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po un contrasto tra due opposti. Da un lato troviamo i canoni della bellezza neoclassica, dell’equilibrio e dell’armonia rappresentati dalla dea, dall’altro la massa multicolore e disorganizzata degli stracci diventa metafora dello scarto, del consumismo (anzi, di un “consumismo consumato” come lo descrive Pistoletto) e più in generale dell’epoca contemporanea e dei suoi continui mutamenti. Stracci e Venere sono due realtà distinte provenienti da epoche e storie diverse, ma insieme formano un terzo elemento che si esprime proprio nella complessità del mondo in cui l’Artista decide di intervenire con un impegno etico e sociale. Proseguendo nella collezione si incontra il Segno Arte: il simbolo dell’Arte che per Pistoletto si genera dall’unione di due triangoli equilateri e che è realizzato in diversi oggetti quotidiani come un tavolo, una panca, un armadio, una porta, un tavolo da ping pong. La forma del simbolo ricalca quella di un essere umano con braccia e gambe nella loro massima estensione; l’attenzione dell’osservatore si concentra nel punto in cui i due triangoli che formano il simbolo si incontrano: l’ombelico. L’essere umano è caratterizzato da

una parte “alta”, dominata dal cervello e dalla razionalità, e da una parte “bassa” strettamente legata al sesso, all’impulso e all’istinto. Come avviene della Venere degli stracci, anche in questo caso due realtà opposte danno vita a un terzo elemento: l’unicità della dimensione umana caratterizzata dalla più preziosa delle sue facoltà, quella di creare. Conclude la collezione Luogo di raccoglimento multiconfessionale e laico, omonima istallazione progettata per la prima volta da Pistoletto nel 1998 a Marsiglia all’interno dell’Istituto oncologico Paoli-Calmettes. Si tratta di uno spazio ripartito in cinque piccole cappelle che dal centro condiviso si aprono come petali di un fiore; quattro di questi ambienti sono dedicati a religioni, mentre il quinto è riservato al pensiero laico. Nella zona centrale si trova l’opera Metro cubo d’infinito realizzata nel 1966 e composta da sei specchi con la parte riflettente rivolta all’interno, in modo che si generi un’infinita moltiplicazione di cubi specchianti. Non è un caso che Pistoletto abbia deciso di inserire un’opera d’arte al centro di un luogo condiviso da varie religioni monoteiste: il suo

percorso artistico, variegato eppure lineare, lo ha condotto a teorizzare che l’arte abbia la facoltà di porsi al centro della dimensione sociale, culturale e anche spirituale dell’uomo e che l’artista debba assumersi la responsabilità di farsi portatore di un cambiamento in ogni ambito della società. Elena Rosina

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he exhibition opens with a series of mirror paintings, essentially representing the foundation of Pistoletto’s work. Finalized in 1962, the realization technique consists in reproducing a life size photograph on a sheet of polished stainless steel through silk printing. Photography is used to obtain objectivity, at the same time the reflective surface includes anything the world presents in front of the mirror, the spectators find themselves within the work. If the photograph represents the past, the mirror reflects the present: the mirror painting therefore becomes the meeting point of these two moments, simul-

taneously presenting stillness and dynamism, uniqueness and multiplicity, presence and absence. In many cases the mirror paintings stand directly on the floor: this solution allows for the exhibition space to extend into the virtual space of the work. With the mirror, a double perspective opens itself, forwards and backwards, which entirely encloses the spectator, who becomes the real protagonist of the work. Next we find the work Mirror-Cage (1973-1992). This installation, made of five pairs of mirrors, was born from the consideration that a mirror can reflect anything but itself. In order for the mirror to be able to reflect itself, it needs to be divided into two: progressively reducing the angle of divergence of the mirrors, within the work the reflecting surfaces multiply themselves growing to infinity, showing how multiplication is in fact the result of a process of division. In the middle of the room stands the Venus of the Rags (1967): the work represents a meeting and at the same time a contrast between two opposites. On one hand, we have the aesthetic canons of neoclassical beauty, balance and harmony embodied in the goddess; on the

other, the colourful and disorganized heap of rags becomes a metaphor for wastage, for consumerism (or for a “consumed consumerism”, as Pistoletto describes it) and more generally for the contemporaneity and its continuous changing. Rags and Venus are two distinct realities coming from very different contexts, but together they form a third element which expresses itself in the complexity of the world in which the artist decides to act with ethical and social commitment. Further on through the collection we find the Segno Arte: the symbol of Art, which, for Pistoletto, is generated by the joining of two equilateral triangles and realized as ordinary objects like a table, a bench, a wardrobe, a door, a ping pong table. The form of the symbol traces the shape of a human being with stretched arms and legs; the observer is drawn to the point where the two triangles meet: the navel. The human being is defined by an upper half dominated by the brain and rationality, and a lower half dominated by the sexual organs, impulse and instinct. As with the Venus of the Rags, two opposites create a third element: the uniqueness of the human dimension characterized

by the most precious of its faculty, the ability to create. The collection concludes with the Multiconfessional and Secular Place of Meditation, an installation originally devised by Pistoletto in 1998 for the Oncological Institute Paoli-Calmettes in Marseille. It consists of five little chapels arranged around a shared centre like petals of a flower; four of these spaces are dedicated to a religion, while the fifth represents the laic thought. In the central area we find the work Cubic Metre of Infinity, realised in 1966 and composed of six mirrors with their reflective surfaces facing inward, in order to generate an endless multiplication of mirroring cubes. It is not by chance that Pistoletto decided to inser t a work of ar t in the middle of a space shared among different monotheist religions: his diverse but linear artistic development has led him to theorize that art has the faculty to place itself at the centre of the social, cultural and even spiritual dimension of the human being, and that the artist must assume the responsibility of bringing change into every sector of society. Elena Rosina


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Missione VITA e Spac3 • Il cosmo in una mano • TERME CULTURALI

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Missione VITA e Spac3

VITA Mission and Spac3

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Paolo Nespoli and the Third Par adise

Paolo Nespoli e il Terzo Paradiso

’astronauta italiano Paolo Nespoli è stato uno dei protagonisti della missione VITA (acronimo di Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità), rimanendo in orbita a bordo della ISS – Stazione Spaziale Internazionale per 139 giorni, dal 28 luglio al 14 dicembre 2017. L’obiettivo della missione è stato studiare come un ambiente di microgravità influisca sulla salute dell’organismo umano, dal punto di vista fisiologico e biologico. In questo contesto, il Terzo Paradiso è stato selezionato dalle agenzie ASI ed ESA quale elemento centrale del logo della missione, grazie alla collaborazione con RAM radioartemobile, piattaforma per l’arte contemporanea, e, naturalmente, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. è una scelta storica: per la prima volta è stato un simbolo umanistico – nato dall’arte per rappresentare un nuovo mito per la sopravvivenza umana - a essere utilizzato come logo per una missione spaziale. Nell’immagine sono tre gli elementi in evidenza: ai due lati un filamento di DNA a richiamo della vita e della scienza e un libro che rappresenta la cultura e l’istruzione, al centro la Terra come simbolo dell’umanità. Il logo è anche caratterizzato dai colori della bandiera italiana, a sottolineare la nazionalità dell’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli e dell’ASI. Lo stesso Nespoli ha avuto l’occasione di illustrare le peculiarità della missione e del segno-simbolo di Pistoletto in due prestigiose occasioni: il 19 febbraio 2018 al Quirinale, ospitato dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, e poi a marzo, quando ha partecipato a una puntata del programma televisivo della Rai “Che tempo che fa”. Nel contesto della missione spaziale, il contributo artistico non si è limitato al logo, ma è stato portato avanti con l’app SPAC3. Si tratta di un progetto sviluppato da ESA insieme a RAM radioartemobile, in collaborazione con ASI e Cittadellarte. Essa consente a migliaia di utenti di tutto il mondo di utilizzare l’applicazione e i social network per creare un’immagine mixando una fotografia scattata da Nespoli nello spazio con una propria. Nell’opera risultante è integrato il simbolo del Terzo Paradiso. I partecipanti scelgono, come tema di ispirazione, uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ideati per risolvere le principali sfide globali come la povertà, la fame, il consumo sostenibile e la pace. Tutte le immagini partecipanti sono caricate su un sito internet, dove danno vita a una straordinaria opera collettiva socialmente impegnata. Arte e scienza dunque insieme in un’iniziativa innovativa che Cittadellarte e RAM hanno presentato al MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per un concorso su tutto il territorio nazionale (per maggiori informazioni scrivere a spac3@cittadellarte.it). Luca Deias social media e Journal, Cittadellarte

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talian astronaut Paolo Nespoli was one of the protagonists of the VITA mission (acronym for Vitality, Innovation, Technology and Ability), spending 139 days, from 28th July to 14th December 2017, in orbit on board of the ISS – International Space Station. The objective of the mission was to study the ways a microgravitational environment affects human health, from both a physiological and biological point of view. In this context, the Third Paradise was selected by ASI and ESA (International and European Space Agencies) as the central element of the logo for the mission, thanks to the collaboration of RAM radioartemobile, a platform for contemporary art, and, of course, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. It is a historical choice: for the first time a humanistic symbol - created by art to embody a new myth for human survival - has been used as the logo for a space mission. The image highlights three elements: at the sides a DNA strand recalling life and science and a book representing culture and education, in the centre the Earth as the symbol of mankind. The logo is characterized by the colours of the Italian flag, to emphasise the nationality of ESA astronaut Paolo Nespoli and of ASI. Nespoli himself has had the opportunity to illustrate the peculiarities of

Terme C u lt u r a l i Dipartimento per le scuole e gli ambienti d’apprendimento Learning Environments and Schools department

Cittadellarte si propone come “Social School”, intesa come una school of society, cioè una “scuola di società”: un luogo dove gli ambiti della formazione formale e informale possono trovare continuità, complementarietà, spunti di confronto. Una scuola di società per tutte le età, in cui le specializzazioni e i settori ritrovano nel processo creativo la componente di sviluppo, crescita e coesione per le persone. Nell’ambito delle attività educative per la scuola Cittadellarte progetta e realizza visite, workshop, settimane di alternanza scuola/lavoro, seminari e mostre tematiche. Quest’anno i percorsi di approfondimento sono dedicati al tema del mito: la “parola della narrazione”, che non spiega le logica delle cose, ma ne racconta la formazione. “C’era una volta” è l’inizio delle favole e in fondo dei miti. Capire l’inizio, l’origine della storia è fondamentale per seguirla fino in fondo e farla propria, così da poterla continuare a narrare. Narciso (consapevolezza), Venere (creazione) e i “miti della mela” (conoscenza) saranno i primi protagonisti di esperienze e visite che partendo dal lavoro di Michelangelo Pistoletto ci condurranno fino alle Terme Culturali di Cittadellarte. Ruggero Poi, Direzione Ambienti d’Apprendimento e Scuole, Cittadellarte

Cittadellarte wants to be a “Social School”, intended as a school of society: a place where the fields of formal and informal education can find continuity, complementarity and inputs for discussions. A school of society for all ages, whose specializations and sectors find in the creative process an element of development, growth and cohesion among people. In its programme of educational activities for schools, Cittadellarte develops and carries out visits, workshops, work placement weeks, seminars and themed exhibitions. This year, the in-depth programme is dedicated to the theme of the myth: the “word of narration”, which doesn’t explain the logic of things, but tells us about their formation. “Once upon a time” is the beginning of fairy tales and fundamentally of myths too. Understanding the origins of a story is essential to be able to follow it till the end and make it our own, so that we can keep narrating it. Narcyssus (awareness), Venus (creation) and the “myths of the apple” (knowledge) are going to be the first protagonists of our experiences and visits, which, starting from Michelangelo Pistoletto’s work, will lead us to Cittadellarte’s Terme Culturali. Ruggero Poi, Learning Environments and Schools director, Cittadellarte

Scie n z a e a rt e insie m e pe r il pi a n e ta Science and art together for the planet

Credit: Paolo Nespoli, Instagram @astro_paolo

the mission and of Pistoletto’s sign-symbol in two prestigious occasions: on 19 th February 2018 at the Quirinale, where he was invited by the President of the Italian Republic Sergio Mattarella, and then in March, when he participated in the RAI television programme “Che tempo che fa”. In the context of the space mission, the artistic contribution was not limited to the logo, but extended to the app SPAC3. It is a project developed by ESA with RAM radioartemobile in collaboration with ASI and Cittadellarte. It has allowed thousands of users all over the world to use the app and the social networks to create an image combining a photograph taken by Nespoli in space with one of their own. The resulting picture has the Third Paradise integrated in it. The participants choose, as theme of inspiration, one of the 17 Goals of Sustainable Development, defined to solve main global challenges like poverty, hunger, sustainable consumption and peace. All the entries are loaded on an internet site, where they create an extraordinary socially engaged collective artwork. Art and science therefore together in an initiative which Cittadellarte and RAM have presented to the MIUR (the Ministry of Education, University and Research) for a national competition (please write to spac3@cittadellarte.it for further information). Luca Deias social media and Journal, Cittadellarte

Il cosmo in una mano The Cosmos in your Hand

Photo: Roberta Colombo

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’intitola “Il cosmo in una mano” la mostra interattiva rivolta espressamente ai bambini in età di scuola dell’infanzia e primaria. Diverse centinaia di piccoli astronomi hanno già avuto l’occasione di entusiasmarsi a scuola, toccando con mano il sistema solare, le costellazioni, gli atomi, il giorno e la notte in un ciclo di laboratori a “domicilio”... A Cittadellar te la scienza, e la conoscenza che porta come approccio, come processo e come esito, sono ingredienti costitutivi del Terzo Paradiso. Questo nuovo mito congiunge natura e artificio, la scienza e gli studi umanistici. La mostra apre lo “spazio” della ricerca ai visitatori, invitati a toccare con mano, a vedere in prima persona, a interagire con dispositivi che rappresentano il meraviglioso incorporato nel cosmo e la straordinaria capacità umana di comprendere e apprendere.

Il percorso ora si apre alle famiglie e alle scuole in uno spazio definito e appositamente dedicato. L a mostra è curata da Associazionedidee e allestita da E20progetti. Promossa dall’associazione Arcipelago Patatrac e da Stilelibero, è stata sostenuta dalla Compagnia di SanPaolo, dalla Fondazione CRB e dalla Fondazione CRT. L’esperienza, nata per far parlare e far agire i piccolissimi, ci rivela come esista, se stimolato, un interesse precoce per le cose che riguardano la ricerca scientifica e le domande sull’universo. La mostra è consigliata a tutte le maestre e i maestri che intendono fin da subito avvicinare con interesse i loro bambini ai temi scientifici e sarà aperta ogni seconda domenica del mese alle famiglie che intendono passare un’ora in maniera attiva e divertente. Ruggero Poi, Direzione Ambienti d’Apprendimento e Scuole, Cittadellarte

“T

he Cosmos in your Hand”, this is the name of the interactive exhibition specifically conceived for children from nursery and primary schools. A few hundreds little astronomers have already had the opportunity to get excited at school, touching with their own hands the solar system, the constellations, the atoms, the day and night in a series of laboratories “delivered” to their classrooms... In Cittadellarte, science, and the knowledge deriving from it as an approach, a process and a result, are integral parts of the Third Paradise. This new myth combines nature and artifice, science and humanistic studies. The exhibition opens the “space” to the research of the visitors, invited to touch with their own hands, see for themselves and interact with devices representing the wonders of the cosmos and the extraordinary human ability to understand and learn.

The process is now open to families and schools in a defined and specifically reserved space. The exhibition is curated by Associazionedidee and set up by E20progetti, promoted by the association Arcipelago Patatrac and Stilelibero and supported by Compagnia di SanPaolo, Fondazione CRB and Fondazione CRT. The experience, created to talk and interact with the younger children, reveals the existence – when stimulated – of a precocious interest for things related to scientific research and questions about the universe. The exhibition is recommended to all the teachers who want to involve their pupils with scientific topics from a very early age and will be open the second Sunday of every month for families who want to spend an hour in an active and enjoyable way. Ruggero Poi, Learning Environments and Schools director, Cittadellarte


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cittadellarte f.a.q.

2018

citta d ella r te f. a .q . Che cos’è Cittadellarte?

u n i n n ova t i vo m o d e l l o d i è istituzione artistica e culturale che implica l’arte nei diversi settori della società come enzima trasformatore fondato sul binomio autonomia/responsabilità. 2. è il luogo dove fare esperienza di un modo di vivere fondato sulla visione del Terzo Paradiso, di cui Cittadellarte è la sede originaria. 3. è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale, riconosciuta nel 1998 dalla Regione Piemonte e con essa convenzionata. 1.

Come si può partecipare?

• visite guidate di breve durata, un primo contatto con Cittadellarte, le sue radici, i suoi luoghi e le sue attività, in vista di ritornarvi per approfondire; oppure • soggiorni brevi di uno o alcuni giorni dedicati a conoscere e sperimentare direttamente nella pratica i principi del Terzo Paradiso partecipando ai programmi delle Terme Culturali, i cui trattamenti sono finalizzati a risvegliare ed esercitare sensibilità e facoltà sopite o da “allenare”; oppure • la partecipazione a UNIDEE Università delle Idee, una “scuola” articolata per moduli residenziali settimanali che possono comporre un percorso di studi pluriennale autodefinito dal partecipante stesso secondo i propri specifici bisogni e interessi; oppure • f orme di co-working che implicano di stabilire a Cittadellarte la propria attività lavorativa; oppure

•o perare ciascuno nel proprio contesto territoriale, anche molto distante da Biella, assumendo le vesti e le funzioni di ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso, sviluppandone la filosofia e le pratiche in relazione alla propria vocazione e alle opportunità locali.

Quante persone frequentano Cittadellarte all’anno?

Circa 50 mila, compresi gli studenti, i coworker, i clienti del mercatino Let Eat Bi e del Coffee Restaurant Crossquare…

Che tipo di struttura è la sede di Biella?

È un pregevole complesso di archeologia industriale, ex manifattura laniera (sec. XIX), tutelato dal Ministero dei Beni Culturali. In totale circa 20 mila metri quadrati. L’impatto urbanistico della rigenerazione attuata dalla Fondazione Pistoletto dagli anni ’90 è stato molto significativo.

della prima celebrazione del Rebirth-day nasce la figura dell’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso. L’ambasciatore rappresenta sul territorio a lui prossimo l’idea stessa del Simbolo del Terzo Paradiso: una prospettiva che l’arte offre alla società, dal punto di vista culturale, politico, economico, civile, spirituale. Organizza il Rebirth-day (il 21 dicembre di ogni anno) e altre attività. Se riesce, organizza il Forum Rebirth e il conseguente Cantiere di un anno.

Come si diventa ambasciatori Rebirth/ Terzo Paradiso?

Prima si può diventare sostenitore del Terzo Paradiso attraverso la realizzazione di un evento collegato al progetto Rebirth, compresi quelli eventualmente organizzati in occasione del Rebirth-day. Successivamente si può ottenere la nomina ad ambasciatore, richiedendola direttamente a Cittadellarte. Un ambasciatore può anche segnalare a Cittadellarte un sostenitore proponendone la nomina ad ambasciatore.

How can you take part? • short guided tours, a first contact with Cittadellarte, its roots, its spaces and its activities, in anticipation of coming back to find out more; or • short stays of one or a few days dedicated to discovering and experimenting in practice with the principles of the Third Paradise participating in the programmes of the Terme Culturali, whose treatments aim at awakening and exercising sensibilities and faculties which are numb or in need of “training”; or • the participation in UNIDEE – University of Ideas, a “school” organized in residential weekly modules which can develop into a multi-year course of studies defined by the participants themselves according to their specific needs and interests; or • f orms of coworking implying establishing one’s business in Cittadellarte; or • operating each in one’s own territory – which might be very far from Biella – assuming the role and functions of Rebirth/Third

Paradise ambassador, developing its philosophy and practice in relation to one’s vocation and the local opportunities.

How many people spend time in Cittadellarte every year?

About 50.000, including students, coworkers, customers of the Let Eat Bi vegetable market and of the Crossquare Coffee Restaurant, etc.

What type of building does Cittadellarte occupy? Cittadellarte is located in a fine industrial archaeology complex, a 19th century wool mill under the tutelage of the Ministry of Cultural Heritage. It covers a space of about 20.000 sq. m. The regeneration of the area carried out by the Foundation in the ’90s was extremely significant in terms of its urban impact.

Why is it defined a community?

First of all because over 30 separate juridical subjects are based in Cittadellarte; not only Fondazione Pistoletto onlus then, but different organizations of social and cultural promotion, limited

companies and professionals. Besides, over 100 entities in the world have assumed the denomination of Embassies.

What are the Rebirth/ Third Paradise embassies?

The figure of the ambassador was established on 21st December 2012, on the occasion of the first Rebirth-day. The ambassadors represent the idea itself of the symbol of the Third Paradise on the territory they live in: a perspective art offers society, from a cultural, political, economical, civil and spiritual point of view. They organize the Rebirthday celebrations (on 21st December of each year) and other activities. If in a position to do so, they plan a Rebirth Forum and the subsequent one-year-long Working Site.

How do you become a Rebirth/Third Paradise ambassador? You can start by becoming a Third Paradise supporter through the realization of an event linked to the Rebirth project, possibly on the occasion of the Rebirth-day. You can then be nominated ambassador applying directly to Cittadellarte. An ambassador can also recommend somebody else for the role.

Perché si dice che sia una community?

Prima di tutto perché hanno sede a Cittadellarte piu di 30 soggetti giuridici differenti; non solo la Fondazione Pistoletto onlus, dunque, ma diverse associazioni di promozione sociale e culturale, s.r.l. e p rofe s sioni sti. Inoltre, si sono costituiti nel mondo più di 100 soggetti che hanno assunto la denominazione di Ambasciate.

Che cosa sono le ambasciate Rebirth/ Terzo Paradiso?

Il 21 dicembre 2012 in occasione

What is Cittadellarte?

i t’s an innovative model of artistic and cultural institution implying art into the different sectors of society as a transforming enzyme based on the binomial autonomy/ responsibility. 2. i t’s a place where to experience a way of life in line with the vision of the Third Paradise, which has in Cittadellarte its original seat. 3. it’s a non-profit organization recognized by and under the patronage of Regione Piemonte since 1998. 1.

journal.cittadellarte.it Journal: l’informazione con l’arte al centro information with art at the centre

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto della contemporaneità: il rapporto tra individuo e consesso sociale, tra libertà e responsabilità, tra autonomia e appartenenza, tra appropriazione e condivisione, la sostenibilità dei sistemi economici, l’etica dei modi della convivenza, la formazione e la motivazione all’impegno diretto per il cambiamento portato in ogni ambito della vita sia a livello individuale, sia nelle dimensioni organizzate e collettive, da quelli più profondi come il campo della spiritualità e della politica a quelli più pratici come l’economia, la moda, l’architettura, l’alimentazione.

In un complesso industriale otto- e novecentesco, al centro del distretto laniero biellese, ancora di rilievo mondiale per qualità ed eccellenza, Michelangelo Pistoletto (massimo artista italiano vivente secondo la pubblicazione L’arte contemporanea italiana nel mondo: analisi e strumenti / Pier Luigi Sacco, Walter Santagata, Michele Trimarchi, Milano: Skira, 2005 promossa dal Ministero dei Beni Culturali, Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2003 ed insignito del Premio Imperiale del Giappone “Nobel per le Arti” nel 2013) ha avviato negli anni ’90 e realizzato, insieme a un gruppo di ricercatori ed esperti, un laboratorio collettivo; un’organizzazione dove confluiscono non solo artisti, ma anche promotori della sostenibilità nel mondo della moda, imprenditori sociali che sviluppano filiere di economia solidale partendo dalla terra e dall’agricoltura, architetti impegnati nella progettazione e realizzazione di moduli abitativi sostenibili e altri brillanti operatori impegnati in ogni campo in cui l’intelligenza umana sia chiamata ad interagire con la saggezza della natura. A Cittadellarte i diversi campi di conoscenza e attività si connettono per affrontare le grandi sfide

In a 19 th and 20 th century industrial complex, at the centre of the Biellese wool district, still globally relevant for quality and excellence, Michelangelo Pistoletto (the major living Italian artist according to the publication L’arte contemporanea italiana nel mondo: analisi e strumenti / Pier Luigi Sacco, Walter Santagata, Michele Trimarchi, Milano: Skira, 2005 promoted by the Ministry for Cultural Heritage, Leone d’oro to the career at the 2003 Venice Biennale and awarded Japan’s Praemium Imperiale “Nobels for Arts” in 2013) has realized, starting in the ’90s and with the help of a group of researchers and experts, a collective laboratory: an organization which gathers not only artists, but also promoters of sustainability in the fashion world, social entrepreneurs who develop supply chains of ethical economy starting from the earth and agriculture, architects engaged in planning and building sustainable housing modules, and other brilliant operators engaged in every field in which human intelligence is called to interact with nature’s wisdom. In Cittadellarte the different fields of knowledge and activity connect to face jointly the great challenges of contemporaneity: the relationship between individual and society, between freedom and responsibility, between autonomy and belonging, between appropriation and sharing, the sustainability of the economical systems, the ethics of the ways of coexisting, the education and motivation to contribute to generate a change in every sector of life both in its individual and in its organized and collective dimension, from the deepest spheres like spirituality and politics to the most practical ones like economics, fashion, architecture, food.

ORARI terme culturali / terme culturali opening time: sabato e domenica dalle 11:00 alle 19:00 / Saturday and Sunday from 11 am to 7 pm. dal martedì al venerdì su prenotazione / from Tuesday to Friday by booking in advance +39 015 0991461 - +39 015 28400 - termeculturali@cittadellarte.it

Per contatti / Contact us: fondazionepistoletto@cittadellarte.it - +39 015 28400 - www.cittadellarte.it

President Giuliana Carusi Setari

Translations Elena Pasquali

Vice President Maria Pioppi

Graphic Design Liudmila Ogryzko

Artistic Director Michelangelo Pistoletto

Web Daniele Garella

Director Paolo Naldini Assistant to the Director, Project Management Marina Maffei

Journal Editor Luca Deias Editor in Chief Daniel Tarozzi

Art Office Director Juan Esteban Sandoval Assitant to the director Andrea Abate Exhibition setting up assistants: stage - convenzione IULM Milano Chiara Pieri Rebecca Maslowsky Realization of the wooden furnitures for Semiurbani Maria Adele Gamba Michelangelo Pistoletto’s Assistant Alessandro Lacirasella Nourishment Office - Let Eat BI Armona Pistoletto Assistant Francesca Favaro Press and Communication Office Margherita Cugini Press office assistant Giulia Marostica

cittadellarte edizioni, Biella, 2018. Stampa su carta certificata / Printed on paper certified: F.S.C. Forest Stewardship Council, E.C.F. Elemental Chlorine Free

Social Media Francesco Saverio Teruzzi Luca Deias System Administration MICROMEGA STUDIO snc Architecture Office and coworking — n.o.v.a.civitas Emanuele Bottigella Armona Pistoletto Learning environments, Guides and Mediators Ruggero Poi Veronica Ragozzi Alessandro Baroni Roberta Colongo Education Office — Unidee-University of Ideas: Higher education Director Valeria Cantoni Coordinator Michele Cerruti But Residency programs Clara Tosetti Annalisa Zegna

Via Serralunga 27 13900 Biella - Italy

Cittadellarte Fashion B.E.S.T. Olga Pirazzi Advisor Silvio Betterelli Central Coworking Armona Pistoletto Andrea Abate Rebirth /Third Paradise Ambassadors’ Coordinator Francesco Saverio Teruzzi Network Developer Fortunato D’Amico HYDRO Better Places Administration Roberto Melis Luciana Friaglia Annalisa Marchioro Archive Marco Farano Store and Library Elena Pasquali Restaurant - Caffetteria Crossquare Facilities Salvatore Falcone Sandra Ottino in partnership with: Regione Piemonte with the support of: Fondazione Zegna Compagnia di San Paolo Fondazione CRT


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