RICCIONE | VILLA FRANCESCHI & VILLA MUSSOLINI| 14.12.2013 > 9.02.2014 | TERRA BRUCIATA Leonardo Pivi

Rimini FAR Fabbrica Arte Rimini

Inaugurazione Sabato 14 dicembre ore 18.00

Riccione Villa Franceschi Villa Mussolini

Inaugurazione Domenica 15 dicembre ore 17.00

Terra bruciata Leonardo Pivi a cura di M arco Senaldi

14.12.2013 9.02.2014

Rimini FAR Fabbrica Arte Rimini Piazza Cavour tel 0541.704416 Orari: 16.00/22.00 LunedĂŹ chiuso www.museicomunalirimini.it

ingresso libero

Riccione Villa Franceschi Via Gorizia, 2 Tel. 0541.693534 Villa Mussolini Via Milano, 31 Orari: 10.00/13.00 16.00/19.00 LunedĂŹ chiuso www.riccione.it www.riccioneperlacultura.it

ingresso libero

Terra bruciata Leonardo Pivi a cura di M arco S enaldi

14.12.2013 9.02.2014

_Terra bruciata, 2011, dipinto olio su tavola e materiale organico cm, 150x70

Leonardo Pivi Il lavoro artistico di Leonardo Pivi (Cesena, 1965) nasce da una inclinazione verso il meticciato linguistico, l’incrocio formale, il gusto per il bizzarro e l’inusitato, sostenuto da una perfetta padronanza dei mezzi artistici adottati. Che si tratti di pittura, di scultura, di mosaico, di collage o che i materiali in gioco siano pietra, tessere musive, metalli preziosi, o elementi naturali come ossa, piume, nidi d’uccello, o viceversa oggetti tecnologici come led luminosi, cemento o resine – non fa differenza: tutto viene piegato all’esigenza espressiva dell’artista.

Il risultato è un complesso e stratificato archivio di segni, dove – come in una enciclopedia medievale – emblemi e indizi si mescolano incessantemente: pinocchi disarticolati e sofferenti affiancano idoli di sapore azteco scolpiti su pietre dalle dimensioni lillipuziane, teste di mucca marmoree dagli occhi di smeraldo fissano celebrità dello spettacolo pietrificate nel mosaico di se stesse.

Come per magia le opere di Pivi “solidificano” il flusso indistinto di parvenze, figure,

Marco Senaldi 2013

_Il trasformista, 2009, micromosaico su rivista, cm, 30x21

Terra bruciata

rappresentazioni, che ogni giorno, implacabilmente, gli eserciti massmediali ci rovesciano addosso. In questo modo, forniscono un antidoto a questo diluvio: ci costringono a soffermarci sulle “apparenze”, impedendoci di sbarazzarcene, come faremmo sbrigativamente con un vecchio giornale, o con una mail non richiesta.