DuePontiMagazine Dicembre 2010/Gennaio 2011

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Giorgio Pasotti fotografato da Emanuele Menduni; location Due Ponti Sporting Club

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edito da Edicomprint Web S.r.l. Via E. Brandizzi Gianni 34/36 - 00156 Roma Tel. 06.41.211.411 - info@edicomprint.it www.edicomprint.it direttore responsabile Sergio Greci redazione Marina De Benedictis - marina.debenedictis@yahoo.it coordinamento editoriale Daniele Manno grafica e impaginazione Luana Briglia, Cittagiardino - luana.briglia@fastwebnet.it responsabile marketing e r.e. Luigia Latteri - mkt_dueponti@dueponti.it hanno collaborato Alessandro Alto, Philippe Arnaud, Veronique Arnaud, Sergio Cocozza, Marina De Benedictis, Rossano De Cesaris, Michele de Feo, Mari Fisher, Cristiano Foschi, Manlio Giustiniani, Stefano Fonte dell’Olmo, Roberto Iacopini, Luigia Latteri, Patrizia Mancini, Luca Monterosi, Fabio Partigiani, Anna Pichierri, Irene Santalessi, Maurizio Sgroi crediti fotografici Tania Alineri, Astorina srl, Automobile Peugeot, Sebastiano Bontempi, Campari Press Office, Civita, Design HotelTM, Romano Ramin Ghermezian, Getty Images, Flaviana Martino, MB Management, Emanuele Menduni, Claudio Neri, Openmind Consulting, Noblesseoblige, Istockphoto. com, Luigia Latteri, Pirelli Press Office, Shutterstock.com, Francesco Scipioni stampa D’Auria Printing S.p.A. - AP Periodico Free Press pubblicazione registrata presso il Tribunale di Roma n°36/2010 del 24/02/2010

DUE PONTI SPORTING CLUB Via dei Due Ponti 48/a - 00189 Roma tel./fax 06.333.93.60 email info@dueponti.it - www.dueponti.it

\\ Cari lettori, eccoci giunti al fatidico numero di fine anno che, contemporaneamente, apre anche il tanto atteso 2011. Così, il vostro Due Ponti Magazine di dicembre/gennaio diventa più bello due volte, per festeggiare insieme i buoni propositi per l’anno che verrà. Come ci rivela, nell’intervista del mese, il Presidente Nicola Zingaretti ospite illustre nonché sportivo. In copertina, invece, compare l’attore Giorgio Pasotti ex agonista di arti orientali, da tempo impegnato nella recitazione e ora anche scrittore esordiente. Poi la cantante Fiorella Mannoia, un’artista che ama la musica e non solo. E tra un brindisi e l’altro, perdetevi pure tra le magnifiche immagini delle auto in ciak e le meraviglie dell’Ambasciata di Francia; o tra le leccornie di cioccolata e lo shooting fashion d’artista. La scelta è, come sempre, fantasiosa e varia per accontentare anche i più esigenti tra voi lettori, senza mai dimenticare il benessere psico-fisico che va coltivato tutti i giorni come un bene prezioso. Non mi resta che augurare a tutti un magnifico Anno Nuovo, all’insegna del nostro binomio preferito: sano divertimento e irrinunciabile sport.\\ < Giuseppe Giovannelli >

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di Pietro Tornaboni \\ Cari Soci,

di Emanuele Tornaboni \\ Cari Soci, un anno se ne va con tutte le nostre esperienze professionali e personali, per lasciare il posto a belle e inaspettate novità. Diamo quindi il benvenuto a nuove giornate di divertimento, mentre festeggiamo l’addio al 2010, in compagnia del Magazine del nostro Circolo. Questo mese entriamo all’interno delle location paradisiache internazionali, tra palme e mari cristallini, ma anche nei freddi igloo o nei fari a nord del mondo, per divertirci e passare delle sane giornate nuotando e sciando con la fantasia. Quindi in anteprima per voi, il mitico calendario Pirelli 2011 con il tema della mitologia. Se preferite, invece, passare le vostre serate in città per voi c’è il tradizionale appuntamento con gli spettacoli romani. E se amate il gossip, allora potete sbirciare nel Vip Cafè che vi offre una panoramica sugli eventi mondiali. A seguire, naturalmente, i successi del nostro gruppo agonistico che anche quest’anno ha partecipato con passione alla mitica Maratona di NY e i sani pregi dell’alimentazione mediterranea descritti dal Dr. Maurizio Sgroi, Nutrizionista e Medico dello Sport, Docente Tutor Università degli Studi Tor Vergata. E così via, a scoprire come il benessere si sposa con la gioia di vivere. Uno sfavillante 2011 a tutti! \\

C’è solo un modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.

ben 365 giorni di fitness e benessere anti-stress ci stanno aspettando! L’anno nuovo, infatti, ci porta i consueti buoni propositi e così, mentre si concludono tutti gli impegni che hanno costellato le nostre attività al Circolo, già siamo all’opera per la nuova stagione sportiva. Come non parlare, allora, in questo numero speciale del Magazine, di sana alimentazione consultando il nostro esperto Dr. Maurizio Sgroi che per due mesi ci accompagna alla scoperta di tutte le qualità della dieta mediterranea, per sconfiggere nel contempo le false credenze in fatto di cibo. Spazio poi alla “nostra” Maratona di New York, lasciando la parola a Luigia Latteri che in prima persona ci descrive le fatiche e gli entusiasmi del gruppo di agonisti che ogni anno si ritrovano nella Grande Mela per far parte di un mito. Quindi il consueto appuntamento con le gioie del tennis, grazie al nostro Istruttore Roberto Iacopini, per andar poi alla scoperta insieme a Fabio Partigiani del famigerato dolore muscolare, problema che può affliggere lo sportivo agonista e non. E ancora tanta attività fisica, ma anche tanta cultura e divertimento - tra auto, fashion, lusso - per passare il tempo libero nel modo migliore. In compagnia del nostro Due Ponti Magazine. Buon anno sportivo a tutti voi. \\

Il coraggio è la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce le altre. Winston Leonard Spencer Churchill (1874 - 1965)

Charles Pierre Baudelaire (1821 - 1867)

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< 08 > < ritratti> Giorgio Pasotti < 16 > < around the world > Brivido caldo < 26 > < intervista > Nicola Zingaretti < 32 > < supercar > Wrooom, si gira! < 42 > < fashion > Dumbo, dumbo, dumbooo… < 50 > < mostre > Palazzo Farnese < 56 > < food > Luxury Chocolate < 58 > < visual_food > Obiettivo sulla cioccolata

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< 60 > < food > News, indirizzi e curiosità sulla cioccolata < 62 > < intervista > Fiorella Mannoia < 70 > < spettacoli > Appuntamenti del mese < 78 > < bollicine > Champagne_deluxe < 84 > < anteprima > Pirelli The Cal 2011 < 92 > < vip cafè > Vip, glamour e fashion < 98 > < make_up > Il Rossetto. A fior di labbra


\\ overviewdpmag < tags: in questo numero_sommario_dicembre 2010_gennaio2011 >

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Inside_DuePontiMagazine < 103 > < editoriale > Il Due Ponti Mag e l’anno nuovo < 104 > < eventi > Buon compleanno Due Ponti Mag < 108 > < la Grande Mela > La maratona di New York < 114 > < consigli del medico > Alimentazione, diete e sport

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< 116 > < attività fisica > Il dolore muscolare e l’esercizio fisico < 120 > < scuola calcio kinder > Una “generazione in movimento” < 122 > < tennis > Le regole nel gioco < 116> < running > La preparazione invernale del corridore < 126 > < danza > Lezioni di danza

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dpmagincontri \\ < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro >

Introspettivo, amante della vita, eclettico. Giorgio Pasotti non è solo un attore affermato e uno sportivo con un passato da agonista. è un giovane uomo con un ottimo equilibrio interiore che ama in assoluto la libertà . Di pensiero e di espressione < di_Marina De Bendictis > < ph_Emanuele Menduni >

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\\ incontridpmag < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro >

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dpmagincontri \\ < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro > Giorgio Pasotti Location Due Ponti Sporting Club

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\\ incontridpmag < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro >

Ho imparato sul campo e ho recuperato studiando poi come autodidatta. Non ho avuto un vero maestro, perché ho ricercato un mio modo di fare questo lavoro. Mi sono applicato moltissimo. \\ Giorgio, il tuo sito web si apre accogliendo i visitatori con una bellissima poesia. Come mai? Si tratta delle poesie selezionate dai miei collaboratori fra tutte le proposte che mi giungono on line. Mi piace molto dare spazio ai giovani, interagire, avere un incontro con il pubblico anche attraverso questo mezzo. La tua carriera inizia in campo sportivo in Oriente, con le prime gare d’arti marziali. Poi il destino vuole che a Pechino tu sia chiamato a fare il primo film d’azione: un martial arts movie. Proprio così. Ho iniziato mentre ero in una città a nord di Pechino, famosa per le statue di ghiaccio. Mi ha chiamato una produzione di Hong Kong e ho partecipato al mio primo film insieme all’attore Liu Chia Hui, noto anche in Italia per “La Tigre e il dragone”. Nel frattempo studiavo presso quello che si può definire una sorta di Isef dove mi allenavo nelle arti marziali, per poi studiare come medico sportivo. Il cinema è stato un episodio, sino a quel momento, una parentesi realizzata per curiosità, per provare qualcosa di nuovo. Intanto vinci nel 1994 l’oro in Germania ai Campionati Europei. E nel ‘95 vai a Baltimora, poi a Roma. Cosa ti ha spinto, allora, verso la recitazione? Ho fatto il mio secondo film a Shangai e il terzo a Hong Kong sempre per curiosità, ma già sentivo in me la voglia di scoprire qualcosa di più… di cambiare. Il ’97 è infatti l’anno della svolta: in Italia, con Luchetti e Muccino. Nel ‘98 chiudi in bellezza con due ori e lasci l’agonismo per il cinema. In Italia un agente dello spettacolo, intanto, era venuto a sapere che recitavo all’estero nei film d’azione cinesi. Così la svolta è arrivata con il mio primo provino per “I piccoli maestri” di Luchetti. E quello che sino a quel momento era un modo di arrotondare i proventi di uno sport, come il wushu, che seppur agonistico non è pari al calcio, divenne la mia professione. I tuoi maestri. Ho imparato sul campo e ho recuperato studiando poi come autodidatta. Non ho avuto un vero maestro, perché ho ricercato un mio modo di fare questo lavoro. Mi sono applicato moltissimo. E poi per me passare dallo sport alla recitazione è stato naturale.

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dpmagincontri \\ < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro >

Faccio le cose spinto dalla curiosità, mi piace cambiare. Quest’anno ad esempio è uscito un mio libro per Mondadori “Dentro un mondo nuovo”…

Che cosa hanno in comune le due arti, secondo te? Molto. Una disciplina come la ginnastica artistica marziale, dove ci sono degli avversari immaginari, è già una sorta di recitazione anche se è soprattutto fisica. Sul set c’è il completamento verbale in più. Ma conoscere il mio corpo, con anni di disciplina, mi ha aiutato moltissimo a partire dal fisico per arrivare al mentale: il percorso inverso che si fa nelle scuole di recitazione. Secondo me ogni attore deve seguire ciò che più gli è congeniale, poi studiare l’aspetto culturale-recitativo per creare poi un proprio metodo, abbandonando tutto ciò che non serve più. Fare l’attore è un lavoro molto difficle, non è per tutti. Oggi con quale regista sogni di lavorare? A parte i miei modelli di ispirazione di tutti i tempi, come Bertolucci, Stone, Bergman, Fellini e Scola, mi piacciono molto i registi danesi e francesi. E mi piacerebbe ancora lavorare con Muccino, e poi con Sorentino e Garronne, Ferrari e Angelini. dueponti_magazine_12



dpmagincontri \\ < tags: giorgio pasotti_attore_sportivo_eclettico_cinema_fiction_teatro >

Da Pechino con furore

Sembri una persona eclettica: sport agonistico, cinema, fiction, teatro. Come ci sorprenderai, ancora? Faccio le cose spinto dalla curiosità, mi piace cambiare. Quest’anno ad esempio è uscito un mio libro per Mondadori – “Dentro un mondo nuovo” – ma in futuro vorrei approcciare anche con la regia e la sceneggiatura. Questo è un momento difficile per il cinema italiano e per la tv: preferisco stare a guardare per poi tornare sul set con dei personaggi interessanti. Per ora mi dedico ad altro e mi astengo dal banale, dal ripetitivo.

Giorgio è nato a Bergamo il 22 giugno del 1973. A sei anni inizia sotto la guida del padre a praticare le arti giapponesi e cinesi: karate, koboudo, wushu. Si trasferisce in Cina e comincia a collezionare trionfi nelle gare europee e internazionali, mentre studia presso l’Università di Educazione Fisica di Pechino. Nel frattempo, del tutto casualmente, Giorgio viene chiamato a partecipare a un film del genere martial arts movie. E così inizia la sua esperienza d’attore “fisico”, ma la svolta arriva poi dall’Italia con le sue memorabili interpretazioni in “I piccoli mestri” prima e “L’ultimo bacio” poi. Fiction tv (Distretto di Polizia), cinema, teatro, scrittura: da quel momento in poi Giorgio non si è più fermato, sorprendendo piacevolmnete il suo pubblico con proposte sempre nuove.

Oggi lo sport che posto occupa nella tua giornata? è sempre una parte fondamentale della mia vita, oggi anche di più perché è un’attività dedicata alla mia salute fisica. Quando sono arrivato a Roma diversi anni fa, il Due Ponti è stata la mia “casa sportiva”: grazie all’accoglienza dei Fratelli Tornaboni e alla loro ospitalità sportiva, il Circolo ha giovato moltissimo al mio benessere psico-fisico. Purtroppo oggi ho poche ore alla settimana per dedicarmi al relax e al rinnovo anti-stress, che è fondamentale per una buona serenità interiore. Del resto, amo praticare anche il nuoto e ho coltivato il pugilato parallelamente allo sci e al calcio. Le tue passioni, oltre lo sport. Musica e cinema. La musica è la consolle della mia vita, è un valore che va al di là del semplice piacere d’ascolto: è una compagna di viaggio, è qualcosa che rende tutto più dolce. Giorgio, secondo te cosa fa felice un uomo? Sicuramente la libertà: di pensiero, d’azione, di muoversi e viaggiare. A mia figlia insegnerò proprio questo valore, cioè la libertà di fare ciò che desidera nel rispetto altrui, la libertà di seguire il proprio istinto. Quindi libertà intesa a 360° nella sua più completa totalità. \\ < link: www.giorgiopasotti.it > dueponti_magazine_14

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brivido caldo

Tra palme, igloo, cime innevate e fari dismessi andiamo tutti a festeggiare la fine dell’Anno nelle location piÚ in del momento. Addio 2010. Benvenuto 2011! < di_Luca Monterosi > < ph_courtesy of designhotelstm, Openmindconsulting >

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dpmagaroutheworld \\ < tags: luxury travel_svezia_svizzera_jamaica_mexico_quebec_capodanno >

svezia. Copperhill Mountain Lodge \\ Un cinque stelle doc, immerso in un idilliaco paessaggio di montagna, il Copperhill Mountain Lodge è una vera gemma delle innevate cime svedesi membro di Design Hotels. L’architetto Bohlin, noto per il suo lavoro nell’icona dell’hi-tech Apple, ha creato 112 camere extra-lusso con una vista a 360° sulle Jämtland Mountains grazie alle splendide vetrate della location. L’area è una delle più belle in assoluto per sciare in Scandinavia e per questo a disposizione degli ospiti c’è lo Ski Club, prima di rifocillarsi nel ristorante gourmet Niesti. Infine la lussuosa Level Spa, toglierà ogni segno di stanchezza a fine giornata a tutti voi. Architetti: Peter Bohlin, Bohlin Cywinski Jackson (USA), AIX Arkitekter (Sweden). Interior Design: Koncept (Sweden). \\ < link: www.designhotels.com/copperhill >

Copperhill Mountain Lodge Una vera gemma immersa nella neve e nel ghiaccio: camere extra-lusso, ristorante e Level SPA. Per un Capodanno da sogno

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\\ aroutheworlddpmag < tags: luxury travel_svezia_svizzera_jamaica_mexico_quebec_capodanno >

svizzera. The Cambrian \\ Immerso in una valle delle Alpi Svizzere, presso il villaggio di Adelboden, The Cambrian offre uno dei paesaggi più spettacolari al mondo. Il design interno riflette subito la natura esterna, grazie all’uso di materiali semplici e alla vista spettacolare che si ammira già entrando nella mitica lobby dove campeggia un bellissimo camino in pietra. Piscina interna, piscina termale esterna, Finnish Sauna decorata con i lussuosi mosaici Bisazza, 750 mq di Spa; poi il Nova Restaurant, lo Scott’s Bar che diventano aree relax per mangiare o gustare un drink ammirando le montagne. 47 le camere indimenticabili, servizio impeccabile, design da urlo. Associato alla catena Design Hotels. Architetti: Peter Silling & Associates. \\ < link: www.designhotels.com/cambrian >

The Cambrian La splendida piscina termale esterna per rilassarvi mentre godote di uno dei paesaggi più spettacolari al mondo

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dpmagaroutheworld \\ < tags: luxury travel_svezia_svizzera_jamaica_mexico_quebec_capodanno >

jamaica. Rockhouse Hotel \\ Rockhouse Hotel di Design Hotels sembra una costruzione degna di Robinson Crusoe, posizionata proprio sulla costa vulcanica jamaicana fra le acque turchesi del Mar dei Caraibi. L’Hotel è costruito come un villaggio immerso nella natura e mimetizzato fra la flora del luogo, grazie agli appartamenti e ai bungalow ideati con materiali naturali e nel rispetto dell’Isola. Una piscina, una Spa completa di Massage Cabana, Caribbean Drench Hut e una sala yoga fanno di questo Hotel un sogno di relax. Il Rockhouse Restaurant titilla poi le papille gustative degli ospiti che possono scegliere tra le 20 “Villas” dove alloggiare nel lusso. Architetto/Interior Designer: Jean-Henri Morin (Australia).\\ < link: wwww.designhotels.com/rockhouse >

Rockhouse Hotel 20 “Villas” dove alloggiare nel lusso, una piscina, una SPA e una sala yoga

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dpmagaroutheworld \\ < tags: luxury travel_svezia_svizzera_jamaica_mexico_quebec_capodanno >

mexico. La Purificadora \\ Situato nel centro storico di Puebla, l’Hotel è la reinterpretazione di una vecchia location del XIX secolo adibita alla purificazione dell’acqua per il ghiaccio: La Purificadora, appunto, una costruzione all’insegna del minimalismo assoluto. L’architetto Ricardo Legorreta ha utilizzato infatti materiali naturali, come in origine, includendo pezzi di vetro, pietre ed elementi archeologici nelle mura. Sulla terrazza ha costruito una memorabile piscina di 30 mt. con vista sulla città, definita dall’UNESCO World Heritage Site. 26 camere, Spa, Restaurant, area Lounge per un luxury Hotel spettacolare e indimenticabile del prestigioso Gruppo Designs Hotels.\\ < link: www.designhotels.com/lapurificadora >

La Purificadora Nel centro di Puebla, definita dall’UNESCO, Patrimonio dell’Umanità, l’Hotel ha una piscina terrazzata di 30 mt

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dpmagaroutheworld \\ < tags: luxury travel_svezia_svizzera_jamaica_mexico_quebec_capodanno > Nord Québec – Iglou – Heiko Wittenborn

quebec. Le Manoir du Lac-Delage \\ Paesaggi fuori dal comune. Cime verdeggianti. Igloo nei ghiacci oppure alci in corsa. è il Québec, una regione ancora inesplorata che si apre al turismo grazie alla rinomata ospitalità degli abitanti. Hotel, ostelli, case private: 5800 location per passare una vacanza tra i boschi o in kajak sul fiume con l’imbarazzo della scelta. Domina il tutto una natura rigogliosa e piena di belle sosprese: 22 regioni da conoscere in un immenso territorio incontaminato. Il luogo ideale per staccare completamente la spina dal mondo stressante delle nostre città, magari ammirando i riflessi dell’aurora boreale.\\ < link: www.openmindconsulting.it > < link: lacdelage.com >

Manicouagan – Faro Pointe-des-Monts Pierre-Philippe Brunet

Iles-de-la-Madeleine Kayak, Sébastien Cloutier

Bonjour Quebec Parc de la Jacques-Cartier credits: Jean-Guy Lavoie

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dpmagintervista \\ < tags: nicola zingaretti_presidente provincia_tempo libero_passioni >

nicola zingaretti Quaranta minuti di corsa la mattina presto, poi subito in sella alla sua Vespa per andare in Provincia. Il Presidente Zingaretti ama il lavoro di gruppo fondato sulla fiducia reciproca e nel tempo libero preferisce una gita fuori porta e dell’ottimo vino. Ma la passione piĂš grande è la famiglia: l’amore incondizionato per le sue due figlie < di_Marina De Benedictis >

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\\ intervistadpmag < tags: nicola zingaretti_presidente provincia_tempo libero_passioni >

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dpmagintervista \\ < tags: nicola zingaretti_presidente provincia_tempo libero_passioni >

Nicola Zingaretti è nato l’11 ottobre 1965 a Roma. Vive con sua moglie e le sue due figlie

Tendenzialmente, almeno tre sere a settimana ceno a casa: ci tengo e faccio di tutto per mantenere l’impegno.

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\\ intervistadpmag < tags: nicola zingaretti_presidente provincia_tempo libero_passioni >

Prima di decidere, ascoltare tutti. E poi decidere. Non devono mai mancare fiducia, rispetto e lealtà. Ho una squadra di lavoro giovane, che ha molta voglia di fare.

Presidente, ci descriva una sua giornata tipo… Il primo momento della giornata lo passo con le mie figlie, che accompagno tutte le mattine a scuola. Quando posso vado a correre per una quarantina di minuti, mi faccio una doccia, prendo la vespa e vado a Palazzo Valentini per iniziare una giornata sempre ricca di incontri, conferenze stampa e riunioni. Tendenzialmente, almeno tre sere a settimana ceno a casa: ci tengo e faccio di tutto per mantenere l’impegno. Qual è segreto per lavorare in gruppo in armonia? Prima di decidere ascoltare tutti. E poi decidere. Non devono mai mancare fiducia, rispetto e lealtà. Ho una squadra di lavoro giovane, che ha molta voglia di fare. A volte discutiamo, è normale, ma siamo molto legati tra noi e c’è grande affetto oltre che stima reciproca. Due aggettivi per descrivere la sua Città. Preferisco dedicare a Roma una frase: la città più bella al mondo.

Dotare Roma del progetto che permette di accedere al servizio free-Internet è rivoluzionario. A novembre a Ponte Milvio e all’interno de “Il forno dei desideri” in Prati, ad esempio. Quali saranno gli altri punti wi-fi a Roma Nord e non solo? Entro la fine dell’anno ci saranno 500 aree WiFi attive, probabilmente anche prima. Moltissimi i luoghi straordinari e suggestivi, anche a Roma Nord, raggiunti dal servizio, come il Pantheon, Largo Argentina, Campo de’ Fiori, piazza del Popolo, il Foro Traiano, Fontana di Trevi, piazza di Spagna, il Teatro Marcello, la Bocca della verità, piazza Venezia e poi piazza Trilussa, villa Borghese, Piazza di Siena, o come la Casa del Cinema, la Casina Valadier, l’Acquario Romano, il parco dell’Appia Antica, il Giardino Zoologico. In più possono richiedere di fare parte della rete Provincia WiFi anche esercizi privati come ristoranti, bar, negozi, circoli sportivi che, in questo modo, hanno l’opportunità di offrire un servizio innovativo alla collettività e ai loro clienti. Quindi fatevi sotto. dueponti_magazine_29


dpmagintervista \\ < tags: nicola zingaretti_presidente provincia_tempo libero_passioni >

Sono tifoso della Roma e mi sono appassionato anche al rugby, ma preferisco limitarmi a fare lo spettatore.

Piatto e vino preferiti. La pasta e chiaramente i vini della provincia di Roma. In frigorifero non devono mai mancare... Una buona bottiglia di vino bianco. Un film di ieri, icona di sempre. Mi ha molto colpito “Au Revoire les Enfants”, Arrivederci Ragazzi, di Louis Malle. Se dovesse descrivere se stesso. Non ho mai amato descrivermi, mi sembra di peccare di presunzione. Preferisco lo facciano gli altri, anche con critiche. Penso sia il modo migliore per migliorare. La sua idea della politica. Vorrei citare Vittorio Foa, un grande: “Pensare agli altri oltre che a se stessi, al futuro oltre che al presente”. Un Capodanno ideale. Lo so che un tempo non avrei risposto così: ma ora la cosa più bella è vedere gli occhi delle mie figlie mentre guardano i fuochi dalla terrazza. I “buoni propositi” per il 2011. Continuare ad essere soddisfatto e felice di ciò che faccio. \\

Ci si potrà connettere anche a distanza dal punto situato nello specifico quartiere? Le aree nelle quali ci si può connettere a internet gratis senza fili sono situate in vari luoghi pubblici del territorio, all’aperto come al chiuso: biblioteche, centri d’impiego, punti di informazione turistica, piazze, parchi. Per connettersi alla rete ‘Provincia Wi-Fi’ basta trovarsi nel raggio di 100/150 metri circa da un hot-spot, l’area di copertura del segnale. La registrazione è gratuita, così come l’accesso alla rete. Quando non è impegnato in Provincia, come passa il suo tempo libero? Leggendo libri o guardando un buon film. Quando posso prendiamo la macchina e andiamo a fare una gita fuori Roma: la nostra provincia è piena di posti meravigliosi. Sappiamo che lei ama lo sport. Quali attività pratica? Anni fa giocavo a tennis e a basket. Da qualche tempo vado in palestra e la mattina presto vado a correre: è un bellissimo modo per iniziare la giornata. Sono tifoso della Roma e mi sono appassionato anche al rugby, ma preferisco limitarmi a fare lo spettatore… dueponti_magazine_30



dpmagsupercar \\ < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp >

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\\ supercardpmag < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp >

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Da 007 a Truffaut che si fan no belle s passando per Disne ul y quattroruo te compaio grande schermo. E e Totò, ecco le auto tr no anche nelle fictio a un ciak e l’altro, le dei fumet ti. Perché n e posano tra le st recitare è r una cosa s ip eria < di_Aless

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dpmagsupercar \\ < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp > DiabolikŠAstorina srl

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DiabolikŠAstorina srl


\\ supercardpmag < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp > Diabolik©Astorina srl

Diabolik©Astorina srl

\\ Diabolik. Jaguar E-Type Bellissima, sinuosa, iper-veloce, frutto dell’indimenticabile designer Malcolm Saye. è la E-Type di Diabolik ed Eva Kant che vediamo campeggiare nelle pagine del mitico fumetto noir in versione rigorosamente nera, per schizzare su e giù dal rifugio di Clerville ai luoghi dei colpi. Quattro freni a disco, struttura monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti, motore sei cilindri in linea, cilindrata di 3.8 litri, doppio albero a camme in testa alimentato da tre carburatori SU HD8 di 265 cv, velocità supersonica sino a 150 miglia/h (siamo nel 1961) pari a 240 km/h di oggi. < links: www.diabolik.it > < links: www.jaguar.com >

… la E-Type di Diabolik ed Eva Kant che vediamo campeggiare nelle pagine del mitico fumetto noir in versione rigorosamente nera…

Diabolik©Astorina srl

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dpmagsupercar \\ < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp > Getty Images

Getty Images

\\ Iron Man 2. Audi R8 Spyder Il supereroe amante delle supercar - Tony Stark (Robert Downey Jr.) – in questa seconda pellicola sceglieva la Spyder Audi R8. Nel primo “Iron Man” comparvero invece una Shelby Cobra, una Saleen S7, una Tesla Roadster , una Rolls-Royce Phantom. La R8 è una potentissima V10, dalla carrozzeria aerodinamica, accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi, velocità massima di 313 km/h. Nel cast stellare del n.2, diretto da John Favreau, anche la bellissima Scarlett Johansson. < link: www.audi.it >

\\ Herbie, il Supermaggiolino

Volkswagen New Beetle

Anno 2005. Finalmente, accanto al vecchio Maggiolino, compare la nuova versione New Beetle in “Herbie il Supermaggiolino”. Colore giallo girasole, carrozzeria rifinita con lunghe strisce nere sulle fiancate, il New Beetle ruba il cuore al protagonista un tempo innamorato della Lancia Beta Montecarlo. Ed è subito amore. < link: disney.go.com/disneypictures/herbie > < link: www.volkswagengroup.it > dueponti_magazine_36



dpmagsupercar \\ < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp >

\\ Agente 007 Casinò Royale

Aston Martin DBS Casinò Royale è l’auto guidata da Daniel Craig in “Casinò Royale” e “Quantum of Solace”. Carrozzeria sinuosa, in versione silver e black, questa elegantissima macchina targata 2006 è stata costruita in una versione ad hoc per la pellicola e poi distrutta per esigenze di copione in “Casinò Royale” ben tre volte, per un valore complessivo di 700.000 euro. < link: www.astonmartin.com >

\\ Agente 007 Goldfinger

Aston Martin DB5 Anno 1964. Il film “Goldfinger” sancisce la nascita della “coppia” Bond/Aston Martin proprio con la DB5, addizionata di alcuni optional per l’occasione come gli immancabili lanciarazzi e i sedili eiettabili. Una piccola parentesi in Bmw, e il binomio tra Agente 007 e Casa inglese diventa inossidabile. < link: www.astonmartin.com > dueponti_magazine_38


\\ supercardpmag < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp >

\\ Uccelli di Hitchcock

Aston Martin DB2 Siamo nell’anno 1963 e il geniale regista gira lo splendido “Uccelli”. Nella pellicola compare anche una indimenticabile Aston Martin DB2/4 Drop Head Coupé grigia, che fa da protagonista ad alcune importanti scene, guidata da Tipy Hedren. Una due porte biposto con motore anteriore a 6 cilindri, 149 cv, telaio tubolare e pianale rigido. Velocità massima 168 km/h, da 0 a 100 in 11,1 sec. < link: www.astonmartin.com >

\\ Agente 007 la morte può attendere

Aston Martin V12 Vanquish In “007 la morte può attendere”, pellicola del 2001, James Bond guida una versione super hi-tech della V12 Vanquish, ribattezzata nel film “Vanish” e dotata di una serie di aggiustamenti cinematografici. In primis la Vanish in realtà era una V8 a trazione integrale, con tutte le dotazioni da missione 007 che farebbero impallidire anche Diabolik in persona: due mitragliatrici a pompa con sistema di puntamento automatico sul cofano anteriore; due mitragliatrici e 4 razzi sotto la calandra frontale; pneumatici speciali chiodati; sedile eiettabile. Infine, il fatto di poter diventare invisibile. < link: www.astonmartin.com > dueponti_magazine_39


dpmagsupercar \\ < tags: auto_cinema_fumetti_ciak_wroom_bang_gulp >

\\ Francois Truffaut, Fabrizi e Totò. Fiat 500 La Fiat 500, nelle sue versioni anni ’70 e nella nuova serie, compare più volte al cinema: da “Effetto notte” del 1973 di Fracois Truffaut a ‘Only you - Amore a prima vista’ (1994) con Marisa Tomei e Robert Downey Jr.; in ‘Cq’ (2001) di Roman Coppola e naturalmente in Cars di Disney. Alla fine degli anni ’50, invece, nei “Tartassati” con Totò e Fabrizi nella versione Giardinetta; poi in 500!, James Tont operazione U.N.O; in Auguri professore, e in tv in “Linda e il brigadiere” o nel film d’animazione tv “Lupin III”. < link: www.fiatgroup.com >

©Automobiles Peugeot

\\ Il Tenente Colombo. Peugeot 403 Peter Falk, nella fortunatissima serie tv “Il Tenente Colombo” viaggiava a bordo di una mitica 403 grigia del 1959 con tettuccio apribile. Qui a sinistra nella versione del ’66, la 403 spicca nella sua carrozzeria firmata per la prima volta dal designer Pininfarina. Ricca di morbide curve, fari tondi, calandra ovale, tre motorizzazioni e oltre 1 milione di esemplari venduti, la 403 è il segno del successo della Casa francese. < link: www.peugeot.com >

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MELUZZI OROÊ ÊäÈ ÇnnÇ x{ÊUÊGIOVANNI CICALA ÊäÈ ££ä£ÎÎÊUÊHERZEL DAL 1840 - 06-4826195 LINEA OROÊ ÊäÇÇx ÓäääÎÇÊUÊDODDI PIEROÊ ÊäÈ xnn£ÓxÈÊUÊFUMIS - 06-6790403 OREFICERIA SALTINIÊ ÊäÈ nnäÇ££ÊUÊBAIANI SNCÊ ÊäÈ ÎÓ£äÈ{ÇÊUÊPANCRISIA SRL - 06-6791092 GIUSEPPE VALERIOÊ ÊäÇÇ £{ÈäÇÇäÊUÊDANY GIOIELLIÊ ÊäÇÇ£ ÇÇäänxÊUÊLIGUORI GIOIELLI - 06-76900640 LO SCRIGNOÊ ÊäÇÈx {{£ÎÓÎÊUÊGIOIELLI PIETRO GALLI - 0766-31126 BEZZI GIOIELLERIA SNC - 06-33220432ÊUÊ -/ - Ê 1, < " - 06-3728288

www.nanis.it


dpmagfashion \\ < tags: new york_manhattan_dumbo_fashion_style_retrò >

Photographer: Tania Alineri Art Director & Producer: Michele de Feo Make-up & Hair Style: Christyna Cliver Plant Stylist: Irene Hernandez Escorial Model: Sam Mae

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\\ fashiondpmag < tags: new york_manhattan_dumbo_fashion_style_retrò >

Body nero in latex, ecopelle e velo by American Apparel, décolleté con plateau by Bordello Shoes, leggins di velo nero by American Apparel

Dumbo, dumboo, dumbooo… < di_Michele de Feo > < ph_Tania Alineri >

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dpmagfashion \\

Dumbo, dumboo, dumbooo… Alla luce di un timido sole invernale, sul tappeto grigio dell’asfalto, mentre i taxi gialli sfrecciano, i tombini esalano le leggendarie folate di fumo e le donne della “Grande Mela” percorrono rapide le lunghe strade del centro, New York diventa ancora una volta cornice di moda e creatività. Confinante con il cuore di Manhattan, a pochi passi dal ponte di Brooklyn, “Dumbo”, dopo lo stato di abbandono che l’aveva visto spegnersi per anni, è oggi, grazie alle ingenti opere di riqualificazione, una delle zone più cool e di tendenza della capitale. dueponti_magazine_44


\\ fashiondpmag

Giacca in velluto nero by Y-3, leggings e culotte by American Apparel, décolletté in raso beige con tacco gioiello by Trash ‘n Vaudeville, accessori gioiello by Alexander McQueen

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dpmagfashion \\

“Dumboo, Dumbooo, Dumbooo” diventa così l’espressione e il sound del caos metropolitano di una delle città più colorate, multietniche, popolose e stravaganti del mondo. In un intrecciarsi di grattacieli e palazzi moderni che affiancano vecchi capannoni industriali riadattati, che nel fine settimana ospitano mostre d’arte, antiquariato e moda vintage, una donna scruta e vive con personalità questi angoli di strada.

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Body in raso con cappuccio nero by American Apparel, anelli by Alexander McQueen e décolleté con laccio in raso rosa e pizzo nero sovrapposto by Bordello Shoes



dpmagfashion \\ < tags: new york_manhattan_dumbo_fashion_style_retrò >

Body a corpetto in pizzo nero by American Apparel, minigonna a vita alta in latex nero American Apparel e scarpe maculate con tacco a spillo by Bordello Shoes

Mentre respira il sapore unico di questo quartiere, esprime se stessa attraverso il proprio stile, senza paura di svestirsi ed osare, seguendo il ritmo della metropoli, cogliendone le sue sfaccettate sfumature e riuscendo a mixare per i suoi abiti materiali nuovi e moderni, come il nylon al pizzo valentien, dal sapore retrò. Per un look che ci ricorda la “Pretty Woman” di Julia Roberts, il colore dominante dell’inverno è rigorosamente il nero.

Dumbo, dumboo, dumbooo… dueponti_magazine_48


\\ fashiondpmag < tags: new york_manhattan_dumbo_fashion_style_retrò >

Tania Alineri, photographer Nata a Roma sotto il segno della bilancia nell’ottobre dell’83, Tania Alineri è oggi una delle fotografe italiane più apprezzate sul panorama emergente di settore. Maturata, sin dai primi anni d’infanzia, una forte propensione per l’arte e le sue varie forme espressive, Tania, seguendo le orme del padre, fotografo anch’egli per passione, studia, sperimenta e coltiva il suo amore per la fotografia. Grazie agli studi universitari in ambito cinematografico, Tania sviluppa un occhio critico ed attento alle leggi dell’obbiettivo e della pellicola, riuscendo a mixare il carattere fotografico al mondo del cinema, tanto da riuscire a trasformare le sue immagini in scatti che sembrano i “frame” di un film. Dopo aver partecipato e vinto numerosi concorsi fotografici, nel 2005 espone al Detour di Roma la sua prima personale. Dopo neanche un anno espone al Multisensorial Lab e realizza con l’artista Liliana Moro il catalogo dal titolo “Written City”, edito dalla Gangemi e presentato con successo al MAXXI di Roma. Vince poi il prestigioso concorso internazionale KENZO – Flower by You e grazie alla forte visibilità ottenuta, inizia a pubblicare su Elle Tokyo, Taiwan e Cina, passando poi per Glamour, Donna Moderna, Grazia, Tu Style e tanti altri magazine di settore internazionali. Tania Alineri è indubbiamente l’esempio di come la creatività giovanile sia in continuo fermento e di come il carattere di un artista possa ancora riuscire a stupirci per la sua forte personalità espressiva. www.photomanagement.it

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dpmagmostre \\ < tags: palazzo farnese_mostra_ambasciata di francia_arte > Palazzo Farnese Galleria dei Carracci, Rapimento di Europa

Palazzo Farnese Galleria dei Carracci, volta. (foto di Zeno Colantoni)

Palazzo Farnese Galleria dei Carracci, dettaglio

Palazzo Farnese Galleria dei Carracci, Bacco

(foto di Zeno Colantoni)

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\\ mostredpmag < tags: palazzo farnese_mostra_ambasciata di francia_arte > Palazzo Farnese Galleria dei Carracci. Diana e Endymion

palazzo farnèse

Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia Dal 17 dicembre 2010 al 27 aprile 2011, Palazzo Farnese sarĂ aperto al pubblico su prenotazione, grazie a una mostra storica. Per rivivere gli antichi fasti in cinque secoli di arte attraverso 150 opere raffinatissime < di_Luca Monterosi > < ph_courtesy of Civita >

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dpmagmostre \\ < tags: palazzo farnese_mostra_ambasciata di francia_arte > Palazzo Farnese Busto di Adriano

Palazzo Farnese Marcello Venusti (copia da Michelangelo), Giudizio Universale (olio su tavola) Palazzo Farnese Statua di Venere Callipigia Palazzo Farnese Sala dei Fasti farnesiani, Allegoria della fama, Salviati Ambasciata (Foto Zeno Colantoni)

\\ Oltre 150 opere tra dipinti, statue, disegni, sculture, monete, arazzi e ceramiche faranno rivivere cinque secoli dell’affascinante storia del Palazzo: dai fasti cinquecenteschi della Famiglia Farnese, al periodo moderno, fino a questi ultimi 135 anni del Palazzo come sede dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Ecole Française de Rome. Una significativa scelta di opere della collezione Farnese verrà riportata nel luogo dove essa si formò grazie alla passione di questa famiglia. Le porte di Palazzo Farnese si apriranno quindi, accogliendo il ritorno del Museum Farnesianum: si ricomporranno le storiche sale degli Imperatori e dei Filosofi, i famosi Daci Prigionieri riprenderanno il loro posto ai lati del portone del grande salone accanto alla statua in porfido di Apollo, all’epoca detta Roma Triumphans, e all’Atlante. Il ritorno di queste opere antiche è dovuto ai generosi prestiti della splendida collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, anche grazie alle nuove tecnologie che permetteranno di ripopolare il cortile in modo virtuale con le imponenti sagome dell’Ercole Farnese, dell’Ercole latino, nonché del Toro Farnese. > segue > Palazzo Farnese Sala dei Fasti farnesiani. Papa Paolo III (Foto Zeno Colantoni)

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dpmagmostre \\ < tags: palazzo farnese_mostra_ambasciata di francia_arte > Palazzo Farnese Il cortile interno

Palazzo Farnese Sala dei Fasti Farnesiani. Francesco I e Carlo V

Palazzo Farnese Facciata su giardino di Vignola

Palazzo Farnèse Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia 17 dicembre 2010 - 27 aprile 2011 info e prenotazioni: 06.32810

La mostra è un’occasione unica per consentire al pubblico di rivivere i vividi colori dei “fasti farnesiani” che evocano gli splendori di una Corte ricca e colta. Storie incrociate di pontefici, cardinali, re, ambasciatori, artisti che nell’arco di cinque secoli, tra politica e arte, vissero e si incontrarono a Palazzo Farnese facendone un luogo eccezionale. L’esposizione, nata dalla volontà di Jean-Marc de La Sablière, Ambasciatore di Francia in Italia, è realizzata in collaborazione con il Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali, ed è curata dal prof. Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia Commissione per i Beni culturali della Chiesa, e dall’arch. Roberto Cecchi, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Catalogo Giunti. \\ < link: www.mostrapalazzofarnese.it >

< link: www.mostrapalazzofarnese.it > Palazzo Farnese Statua di Afrodite accovacciata con Eros

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dpmagluxury_chocolate \\ < tags: cioccolata_cioccolatini_lusso_passione_delizie_piacere >

Tutti i mesi un viaggio cioccolata. una dolce storia nell’universo cibo per farvi \\ La storia della cioccolata affonda le sue radici fin dalle popolazioni azteche. è stato grazie a Cristoforo Colombo portando alcuni semi di cacao in spagna, venire l’acquolina in bocca. Ma che il consumo della cioccolata servita come bevanda, ebbe la sua iniziale Questo mese vi “tentiamo” diffusione in tutta europa. Dovremo attendere la rivoluzione industriale nel 18° con la cioccolata secolo per assistere ad un diffuso consumo della cioccolata, non solo in Europa, < a cura di_Mari Fisher e Cristiano Foschi > < ph_shutterstock.com >

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ma in tutto il mondo. Il 19° secolo vede nascere alcuni dei marchi destinati a rimanere nella storia della cioccolata. 1826 Pierre Caffarel, 1875 Henry Nestlè, seguiranno Rodolphe Lindt ed altri importanti produttori del dolcissimo prodotto.\\ < tags: cioccolato_cristoforo colombo_aztechi_caffarel_lind_nestlè >


\\ luxury_chocolatedpmag < tags: cioccolata_cioccolatini_lusso_passione_delizie_piacere >

dolci trattamenti. la ciocco-terapia \\ Prima di affrontare il freddo invernale cosa c’è di meglio che coccolarsi con il cibo degli dei? Molti centri benessere in Italia offrono pacchetti di massaggi rilassanti e dolcissimi alla cioccolata che rilassano la mente, calmano ansia e stress, ed inoltre attenuano gli inestetismi della pelle. Si tratta di massaggi praticati con cioccolata calda ed oli a base di cacao, con cui si fanno anche maschere di bellezza, tutto pensato per addolcire la pelle e la mente. Il massaggio viene praticato lentamente, e la pasta di cacao deve essere abbastanza calda per dilatare i pori e permettere ai principi attivi contenuti nel fango di cacao di penetrare nel derma. Questo tipo di massaggio dura circa un’ora ma spesso può durare anche due ore. È una vera coccola da gustare con i sensi e la mente.\\ < tags: cioccoterapia_massaggi_inestetismi_sensi >

«La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!». Forrest Gump, (Tom Hanks) dal film “Forrest Gump” di Robert Zemeckis, 1994.

cioccolata. il piacere della cioccolata \\ “L’unico alimento scientificamente in grado di favorire l’attività sessuale è il cioccolato fondente”. Giacomo Casanova riderebbe, poichè lui lo aveva già scoperto nel 1700, affermando che neanche il migliore degli champagne sortisce il prodigioso effetto del cioccolato. Non a caso Gabriele D’Annunzio, celebre seduttore, mangiava cioccolato fondente prima di ogni incontro amoroso e l’imperatore Montezuma ne consumava fino a 50 tazze quotidianamente prima di entrare nel suo affollato harem.\\ < tags: cioccolata_Casanova_D’Annunzio_Montezuma >

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dpmagluxury_chocolate \\ < tags: luxury chocolat_dessert_passione_gusto_natale >

Joanne Harris. Chocolat \\ «C’è un fascino indescrivibile nel maneggiare anonimi blocchi di copertura grezza, nel grattugiarli a mano nei grandi paioli di ceramica – non uso mai il miscelatore elettrico – e dopo nel sciogliere, mescolare, provare ogni mossa accurata con il termometro per lo zucchero fino a quando si raggiunge la giusta gradazione di calore per ottenere la trasformazione».\\ < tratto dal romanzo di Joanne Harris, Chocolat (Garzanti, pag. 63) >

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\\ luxury_chocolatedpmag < tags: luxury chocolat_dessert_passione_gusto_natale >

La pazienza è come il cioccolato... Non è mai abbastanza! Christelle Heurtault

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dpmagluxury_chocolate \\ < tags: cioccolata_cioccolatini_lusso_passione_delizie_piacere >

Questo mese Due Ponti Mag vi propone due indirizzi dove poter gustare il piacere del cioccolato

\\ cioccolateria. Said Si chiama Said e si trova in via Tiburtina, nella zona di San Lorenzo. Fu fondato nel 1923 da Aldo De Mauro. Gravemente danneggiato dai bombardamenti del ’43, riprese la vendita di cioccolato e altre dolcezze nel 1956 grazie al figlio Bruno. Bruno De Mauro, la moglie Marcella, e i figli Fabrizio e Carla sono gli artefici della rinascita della fabbrica di cioccolato che vediamo adesso. Si entra da una piccola porticina, un pò nascosta rispetto alla strada, e ci si ritrova in un mondo completamente di cioccolata. Vetrine e vassoi ad ogni lato traboccano di praline, confetti, biscotti, torte, tavolette ovviamente di cioccolata. Ci si siede ai tavolini in stile retrò o si sprofonda su comode poltrone di velluto per gustare un’ottima cioccolata calda o un tè, accompagnati da biscotti assortiti. Qualità senza pari, cioccolate dalla giusta densità. Alle pareti mensole con libri, barattoli, cassetti di legno, e grandi vasi trasparenti con caramelle colorate, confetti e altro cioccolato. Ci si sposta verso il banco di pralineria fresca e si intravedono i macchinari d’ epoca… Said, dal 1923, antica fabbrica del cioccolato Roma, Via Tiburtina 135 (San Lorenzo) Telefono 06.44.69.204 www.said.it - said@said.it Orari: 10-22, (chiuso dom.)

\\ dolci acquisti. Torrefazione Adriatica Qui sarete accolti dal sorriso della famiglia Bertini e dall’intenso profumo di leccornie e caffè. Nella Torrefazione Adriatica è impossibile resistere: cioccolatini, cioccolate, torroni, torroncini, praline di grande qualità: Venchi, Domori, Baratti, Lindt, Leone, Flamigni, solo alcuni dei prestigiosi marchi (italiani e stranieri) dai quali farsi tentare. Nella Torrefazione, da poco rinnovata nella sua stigliatura, non mancano inoltre dolci, biscotti, paste artigianali, mieli, marmellate, thè, infusi, tonni e sott’olio, ricercatezze come formaggi di qualità italiani e francesi, salumi. Inoltre un’ampia selezione di vini, distillati italiani e non solo, whisky di pregio e rum. Imperdibili gli aperitivi a tema: ottimi calici di vino accompagnati da specialità culinarie e sfizi preparati da sapienti collaboratori. Post scriptum: non dimenticate di acquistare e regalare gli ottimi caffè in tantissime varietà. Torrefazione Adriatica Roma, Viale Adriatico 1e - Telefono 06.87.19.27.34

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dpmagincontri \\ < tags: fiorella mannoia_musica_interprete_passioni_brasile_emozioni >

fiorella mannoia L’amore per la gente del Brasile. Un carattere forte e deciso. Una passione totalizzante: la musica capace di regalare emozioni. Incontro con Fiorella Mannoia, un’artista a tutto tondo che sta per toccare i suoi primi quarant’anni di carriera < di_Marina De Benedictis > < ph_Sebastiano Bontempi_ Francesco Scipioni >

Fiorella, che cosa è la musica per te? è la mia vita. Ha condizionato tutte le mie scelte. è il lavoro che amo. Sanremo o XFactor per farsi conoscere? Io sono passata da Sanremo all’inizio della mia carriera, e anche successivamente, con successo. è un trampolino di lancio. Trovo valido anche XFactor anche se è una cosa diversa, un vero reality dove il pubblico ti “spia” tutto il giorno. Poi c’è “Amici” che insieme a Xfactor fa davvero tanto ascolto: allora perché disdegnare ciò che ci offre oggi la televisione? Noi musicisti abbiamo una visione un po’ romantica, non guardiamo mai ai televoti, ma è del tutto inutile fare opposizone a questa realtà. Certo, non tutti quelli che passano in tv avranno successo o mostreranno talento. Ma se uno non è un fuoco di paglia il programma sarà il suo primo punto di partenza. Poi è importante vedere che strada si prende, ma soprattutto lavorare sulla persona e poi sull’artista. Forse un giorno vedremo nascere una nuova Mina…

< Si ringrazia Zerosei Multimedia >

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\\ incontridpmag < tags: fiorella mannoia_musica_interprete_passioni_brasile_emozioni >

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dpmagincontri \\ < tags: fiorella mannoia_musica_interprete_passioni_brasile_emozioni >

… sto pensando a un nuovo disco, con molta calma. Ci vuole un progetto e c’è bisogno di tempo per elaborarlo…

Come hai preparato la tua voce all’inizio? Non ho mai preso lezioni di canto, perché il cantare per me viene da dentro, dall’anima. La tecnica serve magari per far durare la voce più a lungo nei concerti, ma le lezioni in realtà non servono ad imparare a cantare. Conta la propria personalità. Se hai qualcosa da dire, la strada la trovi. Un autore con il quale ancora non ti sei confrontata? Io sono un’interprete quindi ho cantato, si può dire, con tutti. Ad esempio con Paolo Conte non direttamente ma attraverso una collaborazione, poi ho interpretato Cremonini, Zero… Sono avvantaggiata perché posso scegliere, come interprete, ma non è una cosa così facile: ogni volta che riproponi una canzone di successo rischi che il pubblico malvolentieri accetti la nuova versione. Quando mi dicono che la mia interpretazione ha fatto scoprire significati e parole che nell’originale non erano stati colti, per me è una grande soddisfazione. Un tuo brano a cui sei molto legata e perché. Quello che mi contraddistingue più di tutti, e con il quale la gente mi identifica, è “Quello che le donne non dicono” per il quale nutro un sentimento di amore/odio come qualsiasi artista per la propria creazione più popolare. Da parte mia, una delle canzoni più belle che abbiano mai scritto è “O Que serà” di Chico Buarque: concentra l’essenza dell’essere umano, la forza della libertà. Io non amo cantare ciò che non suscita emozione. Una canzone, per colpire l’emotività, cosa deve contenere? Qualcosa con cui la gente si può identificare. Le canzoni ti mettono davanti a un mondo che hai vissuto, le leghi a certi momenti specifici. Dipende poi da chi le canta.

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dpmagincontri \\ < tags: fiorella mannoia_musica_interprete_passioni_brasile_emozioni >

… dopo Roma per me c’è Bahia e tutto il LatinoAmerica. Per la musica, “l’africanità”, la disperata bellezza, l’allegria…

Ora stai lavorando a un nuovo progetto? Sto pensando a un nuovo disco, con molta calma. Ci vuole un progetto e c’è bisogno di tempo per elaborarlo. Tempo libero: lo sport. Sono appassionata di cavalli ma non pratico più da vent’anni. Mentre da 15 mi alleno costantemente in palestra. Vado al Due Ponti con il mio Ipod e faccio ginnastica, aerobica, step per ben due ore, ma con tutta calma. Quando stai bene lo “esporti” perché l’equilibrio di sé, la coscienza di sé si vede. Altre passioni? Il cinema: Kubrick in primis. E il cinema italiano, che trovo ricco di talenti creativi. Noi italiani sappiamo lavorare sui sentimenti, come i francesi. A tavola Fiorella è... Attenta, ma non si priva di nulla. La dieta non la sopporto, la considero una tortura inutile. Quindi non ho ossessioni in merito. Sto solo attenta a non superare, da una vita, i miei 62 kg.

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Tre cose da ricercare nella vita. L’equilibrio in senso filosofico. La qualità della vita, ovvero la possibilità per tutti di avere un lavoro, uno stipendio; e la possibilità di vivere al di fuori dell’ambito professionale dedicando il tempo libero ai figli, agli amici, a se stessi. è una catena di benessere. Io sono privilegiata, perché ho tanto tempo libero ed è la più grande fortuna! Ma non posso certo pensare solo a me: tutti dovrebbero rivendicare il diritto ad avere il tempo libero, specialmente chi non ha scelta e non fa il manager per 12 ore al giorno. Luogo ideale per un viaggio. Dopo Roma per me c’è Bahia e tutto il Latino-America. Per la musica, “l’africanità”, la disperata bellezza, l’allegria. Vado tutti gli anni in Brasile, anche per il Progetto Axè, fondato da un italiano con cui collaboro. \\ < link: www.fiorellamannoia.it >



dpmagbenessere \\

redazionale pubblicitario

Foto di Cecilia Maria Zannini

La bellezza su misura Dallo sguardo al decollète, dal sorriso alla silhouette passando per la prevenzione. La bellezza è intesa oggi a 360° e personalizzata: nello Studio Medico Fischer \\ Lo Studio Medico Fischer, da oltre 50 anni sinonimo di eccellenza nell’estetica, riunisce al suo interno un’équipe multidisciplinare in grado di offrire un percorso personalizzato di bellezza, prevenzione e salute. La dott.ssa Valentina Lerro Fischer racconta la storia di una passione che è giunta alla terza generazione. D.ssa Fischer, quando nasce lo studio medico Fischer? Intorno a metà degli anni ‘50 quando mio nonno, Arpad Fischer, tornato dagli USA dopo una lunga formazione in chirurgia estetica, diventa a Roma pioniere di questa branca nel nostro paese. La sua passione è stata tramandata a suo figlio Giorgio Fischer, mio zio, e oggi a un intero gruppo di Specialisti che continuano ad inseguire l’ideale di bellezza a 360° che aveva sempre caratterizzato l’obiettivo dello studio. dueponti_magazine_68

Cosa intende quando parla di bellezza a 360°? Intendo dire che oggi la cura della bellezza non può prescindere da quella della salute; è per questo che nel nostro studio sono presenti specialisti di diverse discipline che curano ogni aspetto del concetto di bellezza. Dall’area odontoiatrica, che affronta tutte le esigenze ricostruttive ed estetiche del sorriso, a quella ostetrico-ginecologica e di chirurgia plastica, per rispondere su misura ad ogni necessità personale. \\


\\ benesseredpmag

Studio Medico Fisher Via della Camilluccia 643/a - Tel. 06.97610400 www.giorgiofischer.it - www.valentinalerro.it www.gabrielecricri.it - www.carlonuzzo.it

Studio Medico Fischer In queste foto l’accogliente studio medico dove l’equipe multidisciplinare vi seguirà in un percorso di benessere, bellezza, prevenzione e salute

L’équipe medica \\ Il dott. Carlo Nuzzo, odontoiatra, si occupa di prevenzione e delle tecniche ricostruttive ed estetiche più avanzate, con particolare attenzione alle diverse esigenze di ogni diversa età. Il suo lavoro mette a disposizione un ventaglio di soluzioni terapeutiche ed estetiche dalle quali scegliere: dall’apparecchio Invisalign che permette a giovani ed adulti di ottenere il corretto sorriso senza rinunciare all’estetica sociale, alle faccette in porcellana Lumineers, con le quali ottenere un sorriso unico e personalizzato in pochi passaggi totalmente indolori e senza dover alterare, nelle maggior parte dei casi, la morfologia dei propri denti, semplicemente vestendoli di un nuovo abito creato sui propri desideri. L’area specialistica di ginecologia ed ostetricia offre un servizio rivolto alla prevenzione e alla salute della donna, con particolare riguardo alle problematiche di

prevenzione oncologica, gravidanza, menopausa ed alle patologie cervico-vaginali e vulvari. L’obiettivo dell’équipe di chirurgia plastica (dott. Giorgio Fischer, dott.ssa Valentina Lerro Fischer, dott. Gabriele Cricrì) è quello di seguire il paziente dalla prevenzione (medicina anti-aging, fillers, tossina botulinica), passando per il trattamento delle lesioni cutanee (nei, macchie, foto-aging) fino all’intervento chirurgico personalizzato (dalla liposcultura al rimodellamento del seno, dal lifting all’impianto di grasso per il ringiovanimento di volto, mani e decollète senza trascurare la chirurgia del naso, delle palpebre e delle orecchie). \\ dueponti_magazine_69


dpmagappuntamenti \\ < tag: eventi_spettacoli_musica_teatro_appuntamenti_novità >

il Caravanserraglio

\\ piazza apollodoro. Caravanserraglio Fino al 23 dicembre 2010 Torna a viaggiare il Caravanserraglio, la rassegna di artigianato di qualità, design e moda ideata da Ciu Ciu Bosco e Flavia Donà dalle Rose.Il prossimo appuntamento natalizio, con le sue proposte di gioielli e accessori, sculture, abiti per donna, uomo e bambino e oggetti d’arredamento, e tante idee per i regali di Natale, si svolgerà in una nuova “location”, a Piazza Apollodoro 8 (spazio dell’ex circolo del tennis dei giornalisti), con ingresso anche da viale Tiziano 66. Aperto tutti i giorni fino al 23 dicembre, dalle 10,30 alle 20. Venerdì 17 ci sarà ancora un avvicendamento nel gruppo delle artiste e artigiane. Ai più piccoli sarà dedicato, a partire dalle 16, uno spettacolo di animazione con giochi e regalini per tutti. E per i grandi un brindisi per gli auguri di Natale. < link: www.caravanserraglio.info >

La pista di ghiaccio all’Auditorium

\\ auditorium parco della musica. Pista di ghiaccio “Sottozero” Fino al 7 febbraio 2011 Da dicembre si festeggia all’Auditorium il Natale fuori e dentro le sale con un caleidoscopio di spettacoli, allestimenti, mostre, concerti, marionette, laboratori e sorprese varie. Numerosi gli eventi per tutti i gusti, come il Festival Gospel. Sottozero, la tradizionale pista di pattinaggio quest’anno invece si ingrandisce e si sposta nell’area pedonale, diventando un vero e proprio Parco del Ghiaccio per grandi e piccini dove sarà possibile pattinare tutti i giorni. < link: www.auditorium.com>

\\ teatro sala umberto. I casi sono due Fino al 27 dicembre 2010

Un barone, che non ha avuto figli dalla moglie, vuole ritrovare il figlio che aveva avuto da una ballerina 40 anni prima, paga un’agenzia affinché lo ritrovi. Dalle tracce che vengono scoperte il barone arriva a dedurre che suo figlio è il cuoco, uomo di basso profilo morale e culturale, ladruncolo e bugiardo, che tiene in casa e che così viene “promosso” a rango di barone. L’agenzia poi dichiara di aver sbagliato e che il vero figlio è un altro, un dipendente statale di terzo livello un po’ tonto, una sorta di robot che fa tutto ciò che gli viene detto di fare. Il padre ha molti dubbi su chi sia realmente il figlio, almeno fino a quando non scopre che suo figlio deve avere nel sedere una “voglia”. Questa si scopre essere sopra al sedere del cuoco. Potrebbe finire così, ma nel finale il superficiale cuoco sviluppa uno straordinario pensiero e prende una decisione a sorpresa. < link: www.salaumberto.com > Carlo Giuffrè e Angela Pagano dueponti_magazine_70


a Prov estetica UITA: T A R G

\\ salutedpmag

vedere to potrai ulta s i r il ale delo fin nuov tuoorriso s Dr. Antonello Pavone Odontoiatra e protesista dentale Dr. Marco Bazzucchi Odontoiatra e protesista dentale Presso l’ambulatorio odontoiatrico “Apparecchio Invisibile.it® srl” Roma Parioli: Via Arno 88 - Tel. 06.85.35.38.28, Presso lo studio Bazzucchi-Pavone Eur - Roma sud: Via Vivanti, 201 - Tel. 06.52.90.258 www.studiobazzucchipavone.it

Il sorriso sulle labbra

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Finalmente è possibile perfezionare i propri denti con una efficace terapia estetica. Grazie alle faccette in porcellana ma anche al rivoluzionario apparecchio invisibile®. \\ Le nuove tecniche di odontoioatria estetica permettono oggi di modificare completamente i difetti della dentatura senza perdere tempo: dalla malposizione al colore dello smalto, dalla forma alle dimensioni dei denti. In che modo? Grazie alle faccette di porcellana ed all’apparecchio invisibile®. In che cosa consiste questa tecnica delle “faccette in porcellana”? “La procedura prevede una fase iniziale di studio per visualizzare quale sarà il risultato estetico finale. Vediamola nei dettagli: 1. Inizialmente è molto importante capire qual è l’obiettivo estetico che il paziente vuole raggiungere. Per questo è fondamentale capire quale è il sorriso ideale del paziente e questo si può ottenere semplicemente guardando i sorrisi presenti su giornali, riviste e pubblicità. Nei casi in cui il paziente vuole solamente ripristinare il sorriso che aveva molti anni prima e che è andato perso per varie cause (usura, cambiamento di colore, carie, digrignamento, ecc.) sono sufficienti delle vecchie foto del sorriso del paziente stesso. Generalmente già da questo primo colloquio è possibile avere un’idea e stabilire se sarà possibile esaudire i desideri del paziente. 2. Partendo da una foto dei denti e del sorriso del paziente vengono apportate delle modifiche digitali al computer. In questo modo viene simulato al pc il risultato estetico finale. Una volta che il medico ed il paziente sono soddisfatti del “risultato virtuale” ottenuto sulle foto si passa alla fase successiva.

3. Realizzare su dei modelli in gesso dei denti del paziente le modifiche decise e concordate nella fase precedente, in questo modo è possibile iniziare a “visualizzare” il risultato finale per quanto riguarda la forma e le dimensioni dei denti. 4. Realizzare delle faccette provvisorie da applicare “appoggiandole” sui denti del paziente. In questo modo si potrà visualizzare ed apprezzare la forma, le dimensioni ed anche il colore del “nuovo sorriso”. In particolare si possono richiedere ed apportare delle modifiche a questo “sorriso provvisorio” in modo da poter più liberamente e consapevolmente valutare e “costruire” l’estetica finale del proprio sorriso. Solo se il paziente è pienamente soddisfatto del lavoro e soprattutto del risultato estetico fino a qui raggiunto si può passare alla realizzazione delle faccette in porcellana vere e proprie. Nel caso in cui i denti avessero uno smalto perfetto e siano solamente “storti” (cioè malposizionati) è possibile allinearli con terapie ortodontiche estetiche di ultima generazione come “l’apparecchio invisibile®”. Quali sono i principali vantaggi delle faccette in porcellana? I vantaggi di questa metodica sono rappresentati dagli eccellenti risultati estetici che è possibile ottenere; dal ridotto tempo di realizzazione dell’intera terapia (dalle 2 alle 4 settimane per i casi più complessi); dall’elevata resistenza e durata: contrariamente a quanto si potrebbe immaginare le faccette in porcellana una volta applicate al dente sono molto resistenti e durature nel tempo. Addirittura le sue caratteristiche di resistenza sono paragonabili a quelle di un dente naturale. Dal fatto che la porcellana non altera né modifica negli anni il suo colore e la sua forma. Inoltre dato che non viene assolutamente utilizzato del metallo all’interno della porcellana anche con il passare del tempo l’estetica non subirà cambiamenti (come a volte può accadere con il bordo scuro delle vecchie corone). \\ dueponti_magazine_71


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\\ gran teatro. Alice nel paese delle meraviglie. Il musical Il 18 e 19 dicembre 2010 Alice nel Paese delle Meraviglie - Il musical porta in scena la favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini. Al pubblico verrà offerta la possibilità di ritrovare la poesia del mondo infantile e nel contempo di confrontarsi con i significati simbolici e reconditi della fiaba. Alice nel Paese delle Meraviglie - Il musical, è un family show pronto a coinvolgere ed emozionare grandi e piccoli rendendoli parte di un’avventura che difficilmente potranno dimenticare. Componente fondamentale dello spettacolo è la grande creatività espressa in tutti gli aspetti artistici: suggestioni di luci e colori, scenografie incantevoli, costumi spettacolari ed effetti visivi di grande impatto. < link: wwww.ilgranteatro.it >

Vincenzo Salemme e Benedetta Valanzano

\\ teatro olimpico. L’astice al veleno Dal 14 dicembre 2010 al 23 gennaio 2011 Protagonisti sono Barbara e Gustavo: lei è un’attricetta, amante delusa del regista dello spettacolo che sta provando, lui invece è un pony express che consegna doni per il Natale imminente. La vicenda si svolge il 23 dicembre nel teatro dove Barbara debutterà tra pochi giorni. In scena anche quattro figure molto particolari: sono le statue raffigurate nella scenografia, una lavandaia del cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario tratto dal Regno delle Due Sicilie, un munaciello, figura mitologica dell’iconografia popolare napoletana. Barbara (e il pubblico in sala) crede di essere l’unica a vederle vivere, ma quando in teatro arriva Gustavo col costume di Babbo Natale anche per lui le statue si muovono. Barbara vuole chiudere la relazione con il regista. Per questo vorrebbe invitarlo a una cena in teatro e avvelenarlo…< link: www.teatroolimpico.it >

Gli artisti durante una perfomance

\\ teatro vittoria. Kataklò Dal 22 dicembre 2010 Con la coreografia e regia di Giulia Sraccioli, torna a Roma Kataklò, uno degli spettacoli più innovativi e visionari del recente panorama teatrale mondiale. Uno spettacolo visionario e ricco di humor, dedicato alle discipline sportive dei Giochi Olimpici, che porta in scena il talento creativo di Giulia Staccioli, che firma la regia e le coreografie. Kataklò, che è autoprodotta e a cui va il merito di avere dimostrato in oltre 10 anni di attivita’ una caparbia creatività fuori dal comune, si è da tempo distinta per energia, versatilità e nel fare risultare di immediata suggestione e perfettamente leggibili le proprie creazioni. Questa volta è una carrellata di 20 quadri coreografici che 8 performer interpretano. < link: www.teatrovittoria.it > dueponti_magazine_72


\\ benesseredpmag

Il Dr. Veneroso della Casa di Cura Sanatrix ci spiega la tecnica della dieta del sondino e la micro-liposuzione associata. Per perdere peso già in 12 giorni \\ Dr. Veneroso, per perdere il grasso in eccesso la sua equipé utilizza con successo la tecnica del sondino? Ci spiega in cosa consiste? Si tratta di una metodologia di ultima generazione che permette di fornire al paziente una dieta di miscele nutrizionali attraverso un micro-sondino naso-gastrico di appena 2 mm. Il sondino è indolore e si applica nel naso mentre si beve un semplice bicchier d’acqua. Non c’è alcun bisogno di ricovero. Come avviene la somministrazione dell’alimentazione dietetica? Attraverso una pompa nutrizionale poco più grande di un telefonino cellulare, collegata con il sondino. La pompa somministra 24 h su 24 le miscele proteiche necessarie al fabbisogno quotidiano, senza che ci sia alcuno stimolo di fame, né perdita muscolare o indebolimento fisico. La persona puo’ così continuare a lavorare e a fare la vita di tutti i giorni, mentre perde il peso in eccesso. In genere bastano 10/12 giorni di terapia per eliminare il 10% del proprio peso. Una dieta di mantenimento di 2 settimane, dopo la rimozione del sondino, completa poi il tutto. La micro-liposuzione in abbinamento, invece, che risultati offre? è possibile eliminare, dopo aver terminato la dieta del sondino, con la lipo-scultura le adiposità rimanenti localizzate: come coulotte, fianchi, interno coscia, interno ginocchia. Si tratta di un vero rimodellamento finale, che si pratica attraverso l’utilizzo di micro-cannule che si inseriscono in micro-incisioni mirate non invasive, in day-hospital e in anestesia locale con sedazione. Entro pochi giorni si riprendono le normali attività quotidiane. Anche gli uomini possono sottoporsi alla up micro-liposuzione e alla dieta del sondino? eckh c Certamente. E con ottimi risultati. \\

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Dr. Stefano Veneroso Specialista in Chirurgia Generale Casa di Cura Sanatrix Via di Trasone, 61 - Tel. 06.86321981 Cel. 339.6604084 - www.stefanoveneroso.it dueponti_magazine_73


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Leo Gullotta

\\ teatro eliseo. Le allegre comari di Windsor Il 31 dicembre 2010 Fu per volontà della regina Elisabetta I che il Bardo riesumò Sir John Falstaff, fatto morire nella sua precedente opera, l’Enrico V: nacque così Le allegre comari di Windsor. Anche questa edizione, benché passati parecchi secoli, nasce sotto l’occhio vigile e severo della grande Regina: intrighi, scherzi e maramaldate sfileranno così secondo il divertito gusto shakespeariano. Protagonista della vicenda è Sir John con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua sovrabbondante figura, la sua pletorica simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile, endemica disonestà viziosa e bonaria. < link: www.teatroeliseo.it >

Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana

\\ gran teatro. Capodanno con Renzo Arbore Il 31 dicembre 2010 Musica italiana e napoletana, jazz e canzoni popolari, un mix di passioni, eleganza, divertimento e humor. Questo è ciò che ci si aspetta, e ciò che regalerà, Renzo Arbore! L’appuntamento è unico: con la sua Orchestra Italiana, l’artista pugliese di nascita si esibirà il prossimo 31 dicembre al Gran Teatro di Roma, che si trova in Viale Tor di Quinto. Questo è l’ennesimo appuntamento musicale della notte di Capodanno nella capitale che vede ancora un “peso massimo” su un palco: Arbore proporrà i suoi più grandi successi, le canzoni che hanno la storia della musica italiana e le grandi opere di quella napoletana, da sempre una sua grande passione < link: www.ilgranteatro.it >

Luca Barbarossa e Neri Marcorè

\\ auditorium conciliazione. Attenti a quei due Il 31 dicembre 2010 Arriva la strana coppia: il cantautore Luca Barbarossa e l’eclettico attore Neri Marcorè, impegnati con la tournée di “Attenti a quei due”, Inizio spettacolo: dalle ore 21.30. Un’amicizia nata da qualche anno tra due artisti Luca Barbarossa & Neri Marcorè che hanno molte passioni in comune: musica, cinema, teatro, letteratura, poesia, calcio e politica. Voglia di divertirsi e di divertire, di emozionare e di far conoscere al pubblico retroscena ed aneddoti dei loro rispettivi percorsi. Canzoni, imitazioni, satira, ma anche voglia di approfondire temi che riguardano tutti. < link: www.auditoriumconciliazione.it >

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\\ benesseredpmag

Thermage: il lifting della pausa pranzo Il nuovo trattamento non invasivo che riduce i segni dell’invecchiamento cutaneo. Ne parliamo con il prof. Massimo Monti, specialista in chirurgia generale e chirurgia plastica. “Il Thermage è un trattamento innovativo, importato dagli USA, che mediante un’apparecchiatura con tecnologia a radiofrequenza, brevettata e approvata dalla FDA americana, consente di contrarre e “tirare” la pelle, attenuare le rughe e rinnovare i contorno del viso. Insomma, una vera e propria procedura di rimodellamento semplice, veloce e soprattutto non chirurgico, che quindi non limita le normali attività della o del paziente, tant’è che negli USA è stato soprannominato il lifting della pausa pranzo”. Come funziona? “Il macchinario è dotato di un sofisticato manipolo che viene posto sulle zone da trattare e che rilascia una quantità controllata di energia a radiofrequenza. L’energia, sotto forma di calore, provoca un’uniforme contrazione delle fibre collagene (i “mattoni” della nostra pelle) con conseguente rimodellamento delle stesse fibre. Il risultato finale sarà quindi una pelle più tonica, distesa, che conferirà un aspetto più giovane. Il campo di applicazione riguarda oltre il viso anche la pancia, i glutei e le braccia”. Come viene effettuato il trattamento? “La paziente è invitata a presentarsi in clinica circa un’ora prima del trattamento per poter applicare una pomata anestetica locale sulle zone da trattare. Questo al fine di alleviare la sensazione di calore ed eliminare così ogni disagio. Il trattamento per il viso dura circa un’ora, ma varia in base alle zone da trattare. Al termine permane generalmente un lieve rossore della regione cutanea trattata, che tuttavia scompare nel giro di qualche ora”. Quali saranno gli effetti e quanto dureranno nel tempo? Nella maggior parte dei casi è sufficiente un’unica seduta con eventuali passaggi multipli, sempre durante la stessa seduta, nelle aree dove è presente maggiore lassità cutanea. Gli effetti benefici sul tono cutaneo durano generalmente non meno di 3 anni, con oscillazioni individuali. E’ importante sapere che il progressivo miglioramento cutaneo, legato al tempo di rimodellamento del collagene, è visibile gradualmente dopo 2 mesi e, in alcuni casi, in tempi ancor più brevi. C’è da aggiungere inoltre che tale trattamento può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno non essendovi controindicazioni all’esposizione solare dopo 10 giorni”.

Quali aree del corpo è possibile trattare? “Il Thermage nasce per il trattamento delle lassità cutanee principalmente del viso e del collo. è anche molto efficace nel trattamento dell’acne in fase attiva, in quanto riduce notevolmente gli inestetismi cutanei tipici del processo infiammatorio che ne è alla base. Trova inoltre applicazione nella riduzione della lassità cutanea addominale, tipico delle giovani donne che hanno da poco partorito o nella lassità cutanea dell’interno coscia e delle braccia, purché di modesta entità”. Quanto costa? “Il costo del trattamento dipende dalla superficie da trattare e comunque oscilla fra i 1.500 e i 3.000 euro. è necessario sottoporsi ad una prima visita per valutare le aree su cui eseguire il Thermage e concordare così la migliore sequenza del trattamento”.\\ < links: www.massimomonti.com>

PROF. MASSIMO MONTI Casa di Cura Sanatrix Via di Trasone, 61 - Tel. 06.86321981 Cel. 336.788358 - massimo.monti@uniroma1.it

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\\ Prof. Monti, cos’è il trattamento Thermage?


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Amii Stewart

\\ auditorium parco della musica. Amii Stewart Il 26 dicembre 2010 Il 26 dicembre, all’Auditorium Parco della Musica ci sarà il concerto della grande Amii Stewart che canterà le canzoni di Duke Ellington, accompagnata dalla Parco della Musica Jazz Orchestra. Si tratta di un concerto omaggio per uno dei più grandi compositori e musicisti del Novecento. Per l’occasione i brani di Ellington sono stati riarrangiati in una lunga suite in tre quadri, che si susseguiranno senza soluzione di continuità e che evocheranno altrettanti mood ellingtoniani. < link: www.auditorium.com >

Antonello Venditti

\\ auditorium parco della musica. Antonello Venditti Il 25_27_29_31 dicembre 2010 Antonello Venditti dedica al pubblico romano quattro concerti al Parco della Musica. Antonello salirà sul palco della Sala Santa Cecilia insieme ai suoi straordinari musicisti per donare al pubblico le sue canzoni più belle. Regali di Natale è una serie di quattro concerti unici ed irripetibili che si terranno tra Natale e Capodanno nella splendida cornice della Sala Santa Cecilia. Sul palco sarà accompagnato da: Derek Wilson (batteria), Fabio Pignatelli (basso), Alessandro Centofanti (tastiere), Danilo Cherni (tastiere), Toti Panzanelli (chitarre), Maurizio Perfetto (chitarre), Giovanni Di Caprio (chitarre), Amedeo Bianchi (sax), Sandy Chambers (corista) e da Julia St. Louis (corista). < link: www.auditorium.com >

Max Gazzè

\\ auditorium conciliazione. Max Gazzè Il 21 gennaio 2011 Il cantante italiano, dopo la sua intepretazione nel film Basilicata Coast To Coast, ben accolta da critica e pubblico, e il lungo tour estivo arriva a teatro per tutto l’inverno 2010. Venti tappe per la presentazione del suo sesto album “Quindi?”, pubblicato su etichetta Universal Music, contenente la colonna sonora del film Basilicata Coast to Coast “Mentre Dormi”, uno dei brani più trasmessi e venduti di tutto il 2010 e il nuovo singolo già popolare “A cuore scalzo”. È da molti considerato l’album più bello, riuscito e completo dell’artista: 12 tracce pervase di dolcezza senza mancare per questo della giusta dose di energia. < link: www.auditoriumconciliazione.it > dueponti_magazine_76


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l’isteroscopia diagnostica Il Prof. Marco Monti illustra la tecnica dell’Isteroscopia Diagnostica utile nella diagnosi delle patologie e delle malformazioni della cavità dell’utero.

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\\ Prof. Monti che cosa è l’isteroscopia diagnostica? L’isteroscopia è una metodica endoscopica, dal greco “guardo dentro”, molto importante nella diagnosi delle patologie e delle malformazioni della cavità dell’utero. Dopo che la donna può aver osservato delle irregolarità nel proprio ciclo mestruale, oppure dopo aver riscontrato un certo ritardo nell’arrivo di una tanto desiderata gravidanza, si rivolge al proprio ginecologo per una visita e per ottenere rassicurazioni sull’accaduto. Ed ecco, che dopo una accurata visita il ginecologo può consigliare una ecografia pelvica e, in caso di dubbi sulla interpretazione del referto, può richiedere una isteroscopia diagnostica. Dunque in quali casi è necessario eseguire una isteroscopia diagnostica? Come dicevamo è un esame che “guarda” dentro la cavità uterina e quindi è in grado di mettere in evidenza tutto ciò che in essa è contenuto: l’endometrio che è il tessuto di rivestimento della cavità, gli osti tubarici che sono i forellini di entrata delle tube di Falloppio attraverso le quali viaggia, nelle primissime fasi, l’ovulo fecondato, il canale cervicale che è il tramite di comunicazione tra l’ambiente vaginale e l’interno dell’utero. Quindi con l’isteroscopia diagnostica siamo in grado di sapere se i disturbi riferiti dalla donna dipendono dalla presenza di un polipo dell’utero, oppure di un fibroma endocavitario o anche di un setto dell’utero che è una sporgenza all’interno della cavità responsabile di forti dolori mestruali o anche di infertilità. In cosa consiste l’esame? Trattandosi di una metodica endoscopica si introduce un sottile strumento, l’isteroscopio appunto, costituito principalmente dall’ottica ( un canale metallico del diametro di 2 – 4 mm che contiene delle lenti) alla quale viene applicata una fonte di luce e una piccola telecamera che trasmette le immagini su un video. Per osservare la cavità uterina è necessario dilatare con un mezzo di distensione che può essere liquido o gassoso (anidride carbonica medicale). Le immagini possono essere conservate e stampate su carta fotografica avendo così la possibilità di condividere la diagnosi con il curante e confrontare tra loro i successivi controlli.

È un esame doloroso? L’esame può essere eseguito in modo ambulatoriale e non richiede alcun ricovero. Certamente deve essere eseguito in un ambiente idoneo richiedendo una particolare strumentazione. Non necessita di anestesia locale ne di sedazione se vengono impiegati strumenti di ridotte dimensioni e l’operatore abbia una elevata esperienza in questo tipo di esame. Il dolore che si può avvertire è paragonabile a quello mestruale e regredisce in pochi minuti dal termine della procedura. Esistono controindicazioni? Non è possibile eseguire l’esame se si ha la possibilità di una gravidanza in atto oppure in alcuni rari casi di malformazioni della portio uterina attraverso la quale non è possibile penetrare. Il pericolo maggiore è rappresentato dalla perforazione dell’utero, evento fortunatamente molto raro e scongiurabile anche dall’esperienza dell’operatore.\\ < links: www.marcomonti.com>

Prof. MArCo Monti Specialista in ostetricia e Ginecologia Casa di Cura villa Mafalda Via Monte delle Gioie, - 5 00199 Roma Tel. 06.86325085 - 06860941 - cell. 337806299 dueponti_magazine_77


dpmagbollicine \\ < tags: champagne_festeggiare_luxury_etichette >

champagne deluxe Bollicine che emozionano per un fine anno da ricordare < di_Manlio Giustiniani* > < ph_shutterstock.com > * Master Sommelier AIS

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\\ bollicinedpmag < tags: champagne_festeggiare_luxury_etichette >

Le bollicine sono la migliore colonna sonora per dare il benvenuto al nuovo anno e per sedurre la propria donna la notte di San Silvestro…

\\ Nel mese di dicembre si comincia a pensare ai preparativi delle festività e a cosa bere per il fantomatico cenone di Capodanno. E come festeggiare se non con lo champagne? Le bollicine sono la migliore colonna sonora per dare il benvenuto al nuovo anno, per sedurre la propria donna la notte di San Silvestro, visto il loro potere afrodisiaco. Le bollicine, infatti, regalano emozioni e lo champagne contiene la gioia, soffia alle orecchie una musica irresistibile che è la musica che il saggio Lorenzo Il Magnifico conosceva così bene: “chi vuol essere lieto sia, del doman non v’è certezza”. è sexy, allegro, è il vino dei re, un intramontabile mito. Ma quale etichetta scegliere: la piu antica, la più gloriosa o la più delicata al palato? Si può anche ricercare fra le pagine della storia e brindare alla maniera di Napoleone, di Churchill, di Mata Hari o dello Zar, ma sempre due sono i fattori che risultano essere predominanti per la scelta: il dolce piacere sensuale della degustazione e il design della bottiglia. Quale etichetta scegliere per il Capodanno 2011? Blanc des Blancs Les Chatillons 2000 Brut Grand Cru di Pierre Peters, che abbinerei ad un antipasto di ostriche beluga. Substance di Jacques Selosse, con una saporita spigola al sale. E per finire abbiniamo al dolce un magnifico Polisy Demi Sec 1996 di Jacques Beaufort. Penso che un fine anno bagnato da champagne così poliedrici non possa che essere il preludio perfetto per un nuovo anno davvero unico. \\ dueponti_magazine_79


dpmagmusthave \\ < tags: champagne_acque_griffate_campari_evian >

Colli di bottiglia Champagne griffati, acqua minerale a tiratura limitata, aperitivi d’arte contemporanea. Le bollicine diventano un business esclusivo per appassionati collezionisti < di_Stefano Fonte Dell’Olmo > < ph_Noblesseoblige Events; Campari Press Office >

\\ Dopo le precedenti collaborazioni internazionali con Christian La Croix e Jean Paul Gaultier, e dopo la bottiglia creata dalla sinergia con il Designer Sir Paul Smith che ha disegnato un tema festivo con colori vibranti che rimandano alle sue famose ‘strisce’ - Evian ci stupisce ancora con una collezione firmata questa volta dallo stili-

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photographer: Thierry Mugler

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dpmagmusthave \\ < tags: champagne_acque_griffate_campari_evian >

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dpmaganteprima \\ < tags: pirelli_the cal 2011_mithology_anteprima >

Pirelli The Cal 2011 Ajax, Erin Wasson

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Pirelli The Cal 2011 Flora, Elisa Sednaoui

mithology In anteprima per voi il nuovo Pirelli The Cal 2011 che questa volta è davvero mitico. Per la scelta del fotografo Karl Lagerfeld, per il tema mitologico ispirato alle leggende greco-romane. E per la presenza eccezionale di cinque modelli maschili < di_Marina De Benedictis > < photo_courtesy of Pirelli Press Office Milano >

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Due Po

dpmaganteprima \\ < tags: pirelli_the cal 2011_mithology_anteprima >

Pirelli The Cal 2011 Hera, Julianne Moore

Pirelli The Cal 2011 Apollo, Baptiste Giabiconi

\\ Mosca, 30 novembre 2010. Il Calendario Pirelli 2011, giunto alla sua 38esima edizione, è stato presentato in anteprima mondiale in una location sui generis: lo storico teatro “Stanislavsky and NemirovichDanchenko”. Dopo la Cina immortalata da Patrick Demarchelier nell’edizione 2008, il Botswana ritratto da Peter Beard nel 2009 e il Brasile di Terry Richardson per il 2010, “The Cal” 2011 è stato firmato dal genio creativo di dueponti_magazine_86

Karl Lagerfeld, artista e soprattutto esteta di fama mondiale. Lagerfeld ha dato vita nel suo studio a Parigi a “Mythology”, che rappresenta in 36 scatti una delle sue più radicate passioni: quella per le leggende e i miti del mondo greco-romano. L’origine dell’uomo e del mondo attraverso le avventure di dei, eroi ed eroine: 24 i soggetti fotografati da Lagerfeld, che ci propone foto esclusivamente realizzate in un pla-

stico bianco e nero, letteralmente ‘scolpite’ per rigore estetico e richiami alla scultura e ai suoi canoni classici. Tra le modelle immortalate, l’attrice americana Julianne Moore, le italiane Bianca Balti e Elisa Sednaoui, la danese Freja Beha Erichsen, la brasiliana Isabeli Fontana, le polacche Magdalena Frackowiak e Anja Rubik, l’australiana Abbey Lee Kershaw, l’indiana Lakshmi Menon, le statunitensi Heidi Mount e Erin Wasson, la russa Na-

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dpmaganteprima \\ < tags: pirelli_the cal 2011_mithology_anteprima >

tasha Poly, l’olandese Lara Stone e la canadese Daria Werbowy, l’austriaca Iris Strubegger e la giamaicana Jeneil Williams. Le 5 presenze maschili sono dei francesi Baptiste Giabiconi e Sebastian Jondeau, degli statunitensi Brad Kroenig e Garrett Neff e dell’inglese Jake Davis. “Attrici, modelle e modelli incarnano i nuovi eroi e raffigurano la nuova idea del bello”, di-

chiara Karl Lagerfeld, proponendoci, attraverso il Calendario Pirelli 2011, una rappresentazione ideale e immortale della bellezza. Bellezza, giovinezza, culto del corpo, desiderio senza punizione raffigurano la nuova idea del bello e rappresentano la modernità della mitologia. Karl Lagerfeld visionario, eclettico, iconico, sarebbe stato senza dubbio una mente illuminata del Secolo dei Lumi. Stilista,

fotografo, editore, designer e anche regista, Karl Lagerfeld ha costruito un universo in cui ogni linea è perfettamente controllata, ogni dettaglio importante. Da questa mente cartesiana è nato uno stile graffiante, ultramoderno e strutturato. Una allure, un atteggiamento che si trascrive attraverso codici grafici diventati firme inconfondibili. \\ < link: www.pirelli.it >

Pirelli The Cal 2011 Athena, Iris Strubegger

Pirelli The Cal 2011 Artemis, Daria Werbowy

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redazionale pubblicitario

\\ shoppingdpmag

Giki. English style Eleganza, lusso, unicità. E in più, un mood tutto speciale che impreziosisce lo shop di Corso Trieste: i nuovi accessori esclusivi selezionati personalmente da Maurizio Crocetti e dedicati a un pubblico amante delle cose belle e ricercate \\ Luci soffuse, caldi legni, moquette tono su tono. Al 136a di corso Trieste c’è Giki: dal 1963 lo shop esclusivo che è soprattutto un luogo dell’anima, dove ogni oggetto trova un senso nuovo perché espressione del classico stile old-english unito alle più attuali novità del mondo degli accessori d’élite. Ogni particolare da Giki non è mai lasciato al caso: dalla selezione di pregiati materiali d’alto artigianato alla scelta degli oggetti più raffinati, tutto viene organizzato personalmente da Maurizio Crocetti per rispondere alle diverse esigenze dei clienti con soluzioni dedicate. Ecco allora il bellissimo ombrello che scopre al suo interno la fodera doppiata a foulard con disegni in stile, i caschi personalizzati con la copertura in morbido

camoscio, le borse Fez Bag di Donatella Ravà a tiratura limitata, le ghette antipioggia per lei made in Norvegia (ideate sia per scarpe alte che senza tacco), le esclusive cerate scottish termosaldate. Poi c’è la scelta di calzature artigianali, pelletteria, cravatte, plaid originali scozzesi, scaldacollo in pelliccia e borse da lavoro secondo la storica tradizione familiare, che contraddistingue per gusto e stile lo shop Giki. Da ben 50 anni. \\ < links: www.giki.it >

Giki. Le scarpe dal 1936 Corso Trieste 136a - Tel. 06.8541331 - gikigiki@fastwebnet.it dueponti_magazine_89


dpmagvip_cafè \\ < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

VipCafè

I Vip non smettono mai di divertirsi. Ecco gli scatti durante i party che si sono svolti negli ultimi mesi dell’anno 2010. E poi... si ricomincia! < a cura di_Veronique Arnaud & Mari Fisher > < ph_courtesy of Noblesse Oblige; Getty Images; Rizzoli >

\\ il libro. Monica Bellucci Roma, 8 novembre 2010. Monica Bellucci presenta il suo libro fotografico edito da Rizzoli, che si apre con uno scatto inedito dell’attrice a soli 13 anni e si chiude con il suo pancione. Helmut Newton, Fabrizio Ferri, Richard Avedon: i maetri della fotografia di tutto il mondo ritraggono Monica in 248 pagine con la prefazione di Giuseppe Tornatore. Proventi delle vendite devoluti all’AGOP.

\\ bulgari. Rossellini Australia. Gold Coast, dicembre 2010. L’attrice Isabella Rossellini indossa un gioiello Bulgari per Save the Children, in occasione dell’Asia Pacific Screen Awards (Ph. Matt Carr/Getty Images)

\\ lancia. Keira Roma. Lancia Cafè, novembre 2010. L’attrice Keira Knightley al cocktail party finale del V Festival del Cinema. dueponti_magazine_90


\\ vip_cafèdpmag < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

\\ lancia cafè. Capotondi e di Placido Roma. Lancia Cafè, novembre 2010. Cristina Capotondi e Michele Placido stringono il premio “Musa & Diva” durante il Romafilmfest

VipCafè

\\ lancia cafè. Julianne Moore

\\ lancia cafè. John Landis

Roma. Lancia Cafè, novembre 2010. L’attrice Julianne Moore firma l’auto simbolo durante il V Festival del Cinema

Roma. Lancia Cafè, novembre 2010. Il regista John Landis firma l’auto simbolo durante il V Festival del Cinema

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dpmagvip_cafè \\ < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

Marco Bacini con Beppe Convertini Marco bacini con Antonio Rossi

Marco Bacini con Juri Chechi

\\ vip_party. Marco Bacini

B.day

Milano. Al dinner party del manager Marco Bacini dell’agenzia MB Management, numerosi vip a festeggiare il suo compleanno: Roberto Cavalli, i Campioni Olimpici Antonio Rossi e Jury Chechi, Melita Toniolo, Beppe Convertini, Maria Monsè, Diego Della Palma, Kris Reichert, Luca Abbrescia, Rudy Smaila, la Meteorina Anna Prete, Roberta Bregolin, lo stilista Massimo Sabbadin, lo scrittore Alan Parker.

Marco Bacini e Diego Della Palma

Marco Bacini con Melita Toniolo, Dennis e il blogger Jarod

Marco Bacini con Roberta Bregolin



dpmagvip_cafè \\ < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

Marco Bacini con Maria Monsè

Marco Bacini e Rudy Smaila

Marco Bacini con Anna Prete

Marco Bacini con Kris Reichert

Marco Bacini con Luca Abbrescia e Yan Agusto

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Marco Bacini con Mino Taveri



dpmagvip_cafè \\ < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

SheMale

Dario Ballantini e Corinne Clarie

Bruno Bilotta e Maurizio Veglianti

Natalie Caldonazzo e Daniele Guazzolini


\\ vip_cafèdpmag < tags: vip_eventi_festival_fashion_libri_glamour_presentazioni >

Lidia Vitale

Filippo Timi Marina Rocco

Nadia Bengala e Maria Monsè

Roberta Beta

Marta Zoffoli Brando Giorgi Angela Cotticelli

\\ l’evento. Roche Bobois Roma, 8 novembre 2010. Una serata da ricordare per i tantissimi ospiti accorsi allo showroom Roche Bobois di via dei Prati Fiscali 216 per l’evento di presentazione della linea Jean-Paul Gaultier pour Roche Bobois. Accolti da Daniele Guazzolini, padrone di casa e Maurizio Veglianti, organizzatore dell’evento, tanti volti noti della tv. A stupirli ci hanno pensato i performer, che si sono esibiti sia all’esterno che all’interno dello showroom, regalando un’atmosfera magica: mangiafuoco, trampolieri, uomini specchiati e She Male, la formidabile drag queen accompagnata dalle sue pantere mimo, che dopo aver attratto gli sguardi di tutti, è andata via a braccetto di Dario Ballantini (striscia la notizia) nei panni di Valentino.


dpmagmake_up \\ < tags: make_up_tendenze_autunno/inverno >

Rossano De Cesaris Make-Up Artist

Colore degli occhi, dimensione delle labbra e tinta dell’abito. Sono queste le variabili da non trascurare per un impeccabile make-up da festa < di_Rossano de Cesaris > < ph_shutterstock.com >

a fior di labbra: il rossetto \\ Le variabili da tenere presenti per la giusta scelta della tonalità di rossetto sono tre. La prima è il proprio colore di occhi, pelle e capelli: il rossetto dovrà essere in sintonia con i propri colori naturali (ad esempio, una rossa dagli occhi castani non dovrà mai applicare un rossetto fucsia, perché la tonalità fredda del rossetto striderebbe con quella calda dei suoi colori naturali). La seconda variabile da considerare è la dimensione delle labbra: sulle bocche grandi è preferibile applicare colori chiari o color carne, perché altrimenti quelli scuri le evidenzierebbero ancora di più, rendendole eccessive nell’economia generale del viso. Le bocche piccole invece reggono meglio le tinte vivaci e sgargianti, soprattutto perché le eventuali correzioni risultano meno evidenti e si camuffano meglio se si applidueponti_magazine_98

ca un colore scuro, anche se in realtà sono soltanto le labbra di medie dimensioni a risultare gradevoli truccate con colori accesi. La terza variabile è il colore del vestito: a volte risulta divertente e spiritoso usare sulle labbra lo stesso colore dell’abito, ovviamente se questi rientra nella gamma delle tonalità rossastre, rosate o aranciate. Inoltre, se si hanno i denti un po’ ingialliti, è bene tenersi alla larga dalle tinte rosa fucsia o viola (tutte le tonalità di rosso che contengono blu), perché renderebbero ancor più evidente il problema. Per applicare il rossetto, l’ideale sarebbe ricorrere a un pennellino apposito a lingua di gatto, più piccolo di quelli usati solitamente per sfumare gli ombretti, in quanto garantisce una maggiore precisione. Col pennello si preleva il colore dallo stick e lo si applica diretta-


dpmagmake_up \\ < tags: make_up_tendenze_autunno/inverno >

Buon anno! Per il trucco di Capodanno, Rossano consiglia rossetti di colore rosso in tutte le sue declinazioni: rubino, fuoco, ciliegia sia perché sono i colori molto di moda quest’anno sia perché contribuiscono a “scaldare” ulteriormente l’atmosfera delle feste. In abbinamento a un rossetto rosso va sempre usato un blush color pesca (quindi non rosato), che nelle occasioni serali può essere scelto anche nella versione perlata, cioè contenente particelle microriflettenti. Per gli occhi è consigliato un ombretto color brozo sulle palpebre e tanto tanto mascara. E se si decide di puntare soprattutto sugli occhi anziché sulla bocca, quest’anno va alla grande lo smoky eyes realizzato con tonalità come il blu notte e il viola scuro: ma a quel punto è meglio truccare le labbra con una “nuda” tonalità color carne.

mente sulla bocca, partendo dal centro della bocca, tirando il colore fino ai confini del disegno delle labbra. Applicare il rossetto direttamente dallo stick invece è un metodo assai più sbrigativo, ma il risultato è meno professionale perché più impreciso. Per rendere più lucido il rossetto, vi si può applicare sopra un gloss trasparente, facendo attenzione a portarlo entro un millimetro dal limite delle labbra, perché altrimenti sbaverebbe. I lucidalabbra colorati invece rappresentano un’ottima alternativa al rossetto: vanno applicati direttamente sulle labbra, (con o senza contorno a matita, a seconda delle esigenze del caso), il cui risultato è più trasparente e meno “saturo” rispetto all’effetto ottenuto col rossetto vero e proprio. Per far durare di più il rossetto, esiste uno stratagemma: applicare un primo strato di colore, successivamente tamponarlo con una velina e poi fissarlo con un po’ di cipria in polvere trasparente. Dopo che la cipria si sarà assorbita, applicate un nuovo strato di rossetto. Facendo in questo modo il colore durerà di più. \\ < link: www.rossanodecesaris.com >



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E r r ata c o r r i g e Il Bistrò. Nel n.3 del Due Ponti Mag, all’inaugurazione della nuova location del Circolo sono intervenuti gli amici di “Festa Italiana” (Rai 1, con Caterina Balivo), e non di Piazza Italia come erroneamente indicato nell’articolo. Ci scusiamo con gli interessati.

in questo numero_ eventi \\ buon compleanno due ponti mag report \\ la maratona di new york tennis \\ le regole del gioco alimentazione \\ dieta e sport

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\\ editorialedpmag < tag: editoriale_luigia latteri_notizie_news_due ponti sporting club >

editoriale. Il Due Ponti Mag e il nuovo anno \\ Eccoci a dicembre a celebrare il primo anno ricco di successi della nostra rivista, festeggiato con un party in pieno stile glamour, in tendenza con la linea editoriale che ci siamo dati. Naturalmente dedichiamo tanto spazio alla festa, per documentare nel giusto modo la voglia di divertirsi delle quasi mille persone intervenute, che hanno ballato fino alle due di notte grazie alla trascinante musica della A.A. Vendesi Band e poi del DJ Luca Tornesi. Oltre agli ormai tradizionali contributi tecnici di Fabio Partigiani, che ci parla del dolore muscolare in tutte le sue espressioni, e di Roberto Iacopini che scorre alcune fondamentali

…quasi mille persone intervenute, che hanno ballato fino alle due di notte, grazie alla trascinante musica della A.A. Vendesi Band e poi del DJ Luca Tornesi. regole del tennis per aiutare i soci a una “pacifica convivenza” sulla terra rossa, questo mese ci avvaliamo della collaborazione del Prof. Maurizio Sgroi, nutrizionista e medico dello sport, che illustra con estrema chiarezza la pericolosità dei falsi miti e delle credenze sbagliate nel settore dell’alimentazione, l’importanza di corrette abitudini e stili di vita, la necessità di personalizzare il programma dietetico, associando un’attività fisica costante. E questi sono aspetti coerenti con la filosofia di wellness abbracciata dal Due Ponti, che ha trovato in Ferrero un partner naturale nel puntare sulle giovani leve: diamo spazio all’inaugurazione della scuola calcio con la distribuzione dei kit e di un gadget Kinder + Sport, progetto sviluppato da Ferrero che punta alla diffusione dello sport e di una corretta alimentazione e uno stile di vita sano, dinamico e attivo. E per fare esercizio fisico divertendosi, ci sono i corsi di danza per le bambine a partire da tre anni dell’insegnante Anna Pichierri, autrice insieme a Patrizia Mancini (insegnante del corso danza adulti) dell’articolo che ci spiega le caratteristiche e i vantaggi di questa disciplina. Grande spazio anche alla spedizione dei nostri runners a New York per la Maratona, di cui ho fatto parte anche io che, infatti, narro in prima persona l’avventura delle 26,2 miglia più famose dl Mondo! Ci ritroviamo dopo le festività… Auguroni e buona lettura. \\ < Luigia Latteri >

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dpmageventi \\ < tags: compleanno_festa_duepontimagazine_vips_divertimento >

LA GRANDE FESTA PER IL DUEPONTIMAG < di_Lugia Latteri > < ph_romano ramin Ghermezian >

Tra musica dal vivo, brindisi, vip e tantissimi soci, si è svolta la festa per il primo anno di pubblicazione della nostra testata glam. Con tanto di torta con su il n.°1: buon compleanno Due Ponti Mag!

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\\ eventidpmag < tags: compleanno_festa_duepontimagazine_vips_divertimento >

\\ Venerdì 19 novembre, al Due Ponti Sporting Club, è stato festeggiato il primo anno della rivista Due Ponti Mag, con una grande serata all’insegna dell’ottima musica e del divertimento, iniziata con l’esibizione dal vivo della A.A.Vendesi Band e, dopo l’immancabile e classico soffio sulla mega candela che indicava il numero uno, proseguita, fino a tarda notte, con la trascinante musica del DJ Luca Tornesi. Un Circolo prestigioso come il Due Ponti, dedicato al culto del corpo e non solo, non poteva privarsi di un Magazine “patinato” come diretta espressione del senso di bellezza e benessere che pervade ogni sua iniziativa e il successo di pubblico registrato in questo primo anno dimostra che l’idea è stata ben accolta. La rivista molto glamour nasce dalla volontà di Emanuele e Pietro Tornaboni, in collaborazione con l’editore Giuseppe Giovannelli e la partnership di D’Auria Printing Group, per dar voce a un

circolo che è sempre stato un luogo particolare, dove sport e mondanità si sposano insieme nella ricerca della felicità, del divertimento e del benessere. Quasi mille i soci accorsi, per festeggiare, insieme a Emanuele e Pietro Tornaboni, questo importante traguardo vissuto e condiviso sin dal primo numero uscito a novembre dell’anno scorso. Tra questi, Nathalie Caldonazzo, affezionata e assidua socia del

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dpmageventi \\

dell’anno scorso. Tra questi, Nathalie Caldonazzo, affezionata e assidua socia del Due Ponti che ha contribuito al successo del Due Ponti Mag, prestando il volto per una copertina della rivista, ha fatto da madrina alla serata, spegnendo il “numero uno” e brindando con i fratelli Tornaboni, l’editore Giuseppe Giovannelli, la responsabile marketing Due Ponti Luigia Latteri, Beppe Governale della Governale ADV, Marina De Benedictis e Luana Briglia. \\

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dpmagreport \\ < tags: maratona di new york_running_evento_passione_emozioni >

La Maratona di New York

Emanuele Tornaboni con Lupi, Mollicone e Castrucci

report la grande mela < di_Lugia Latteri > < ph_Romano Ramin Ghermezian >

La Maratona di New York coinvolge ogni anno un gruppo di affezionatissimi soci che si allenano 365 giorni per affrontare questa gara oltreoceano sempre molto impegnativa. Con tanto entusiasmo e divertimento.

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\\ reportdpmag < tags: maratona di new york_running_evento_passione_emozioni >

Allenamento a Central Park

TEMPI Nicola De Luca 2:40 - Mario Napoli 3:11 Andrea Redaelli 3:20 - Luigia Latteri 3:22 Alessio Tuccini 3:30 - Emma Grenga 3:43 M.Alessandra Pizzi 3:54 - Elisabetta Mastrocesare 3:55 Enrico Guida 4:12

\\ La Grande Mela, il Grande Cuore: è quello dei newyorchesi, che coccolano i runners provenienti da tutto il Mondo nei giorni precedenti e successivi la gara. Ognuno dei 50.000 partecipanti è coccolato, apprezzato, viziato, come fosse un top runner dagli abitanti - oltre che dallo staff - che sin dall’arrivo a Staten Island incitano: con il classico “Good Luck” e poi con l’urlo di “Congratulation” quando all’arrivo, annientato dall’immane fatica, percorre una strada interminabile per ritirare la propria borsa, con i volontari che non smettono di sorridere e fare i complimenti. E’ questo uno dei motivi per cui la New York City Marathon è una delle più partecipate, per la quale quest’anno si sono mossi ben 4.000 Italiani, molti dei quali veri e propri habituée della gara, nonostante la difficoltà del percorso che ti strema fino alle viscere più profonde. La mia terza New York, la mia terza grande emozione di vivere un’esperienza difficile da descrivere, ma sicuramente gratificante, che dona una grande forza data dalla convinzione di aver compiuto una grande impresa. Parto da Roma, quasi disillusa, convinta dell’impossibilità di vivere nuove emozioni alla terza presenza. Che errore! La sgambata mattutina al Central Park, con i suoi meravigliosi colori autunnali, le passeggiate per le vie di Manhattan, incrociando altri partecipanti provenien-

ti da tutto il Mondo e i newyorchesi che appena capiscono che sei lì per la Maratona ti sorridono, la condivisione con i compagni di trasferta, la vicinanza dei compagni rimasti a casa che si fanno sentire vicini con auguranti e incoraggianti sms. Questo è solo l’anticipazione delle sensazioni che regala la gara. 7 novembre, ore 6. Il pullman parte dall’albergo per raggiungere Staten Island entro le 7, orario in cui viene chiuso il Ponte di Verrazzano. Le strade buie, ma mai deserte della “city that never sleeps”; gli atleti svegli e carichi di adrenalina che scambiano pareri su come affrontare la gara… Comincia ad albeggiare. Si arriva al Forte Wardsworth e, come soldati, “sbarchiamo” dal mezzo pronti alla battaglia! Ci aspettano 2 ore e 40 minuti prima della partenza, con un vento forte e freddo, ma l’attesa passa tra una battuta, una foto, lo spuntino per incamerare energie per i momenti di crisi. Quindi, ci dividiamo, ognuno consegna il proprio sacco da ritirare all’arrivo e si immette nel corridoio di partenza: l’inno “God Bless America” fa venire i brividi, poi un colpo di cannone e, sulle note di “New York, New York” si parte o, meglio, si comincia a salire! Cielo azzurro, limpidissimo, acqua a destra, dove si intravede qualche isolotto, e a sinistra dove la sagoma di Manhattan sembra dirti “Ti aspetto… son qui!”. dueponti_magazine_109


dpmagreport \\ Andrea Redaelli si concentra prima della gara

Luigia Latteri sulla First Avenue

Nicola De Luca sulla First Avenue

Le prime due miglia passano quasi in un batter d’occhio, nonostante la prima abbia la pendenza più dura di tutto il percorso, perché le emozioni e la gioia di vivere un momento che rimarrà dentro per sempre ti fa andare le gambe senza fatica. Così, ci si ritrova a Brooklyn, dove si percorrerà quasi metà della gara (la parte più facile) tra due ali di gente e un susseguirsi di band che allietano la corsa. Al km 21,1 la corsa passa sul Ponte Pulaski che segna la fine della prima metà di gara: il secondo ponte che porta al terzo distretto di New York, Queens, dove si percorrono circa 4 km, prima di attraversare l’East River sul temuto Ponte di Queensboro per approdare a Manhattan. Questo è il primo punto critico della corsa, perché ha una pendenza rilevante che arriva dopo 25 km di corsa. Accuso la fatica, ma vado avanti spinta dalla consapevolezza di vedere i supporter personali che so in attesa del mio passaggio sulla First Avenue, dove si arriva dopo il bagno di folla della Curva, con la C maiuscola, ovvero l’uscita dal ponte salutata da una folla urlante che, ancora una volta, mi fa venire i brividi! Mi accosto a sinistra perché so che i miei “tifosi” sono su quel lato e comincio a sbirciare i visi delle persone assiepate dietro la transenna… Ecco il primo gruppo: dueponti_magazine_110

ho ancora la freschezza di alzare la mano per dare il cinque e sorridere, poi alzo gli occhi: vedo davanti a me una marea di persone in una strada che sembra infinita, perché è una salita leggera ma continua di quattro miglia e coincide anche con il famoso “muro” del maratoneta, il momento in cui le energie possono finire. E, difatti, passo a fianco al secondo gruppo di amici ma non li vedo… solo un po’ più avanti sento una voce da dietro che mi chiama, mi giro, alzo il braccio per salutare e ringraziare, perché non si può immaginare quanto sia bello in momenti di fatica e di difficoltà sentire qualcuno che ti incita e ti fa sentire il suo appoggio. Adesso mi aspettano quasi 8 miglia di sofferenza assoluta, perché dopo i 33/34 km si convive con uno stato di dolore generale e si combatte solo per non mollare! Attraverso il Ponte Willis Avenue, passo per un breve tratto nel Bronx quindi, come leggo su un cartello che una ragazza alza al mio passaggio, “ultimo ponte (il Madison Avenue Bridge) ultimo distretto”, nuovamente Manhattan, quartiere di Harlem. Dopo tre miglia sulla Fifth Avenue, si entra al Central Park, ancora doloroso sali scendi in mezzo a tantissima gente, tra cui il “mio” gruppo che si è spostato dalla Fifth Avenue per seguire ancora un passaggio. Ormai il pubblico non ti molla! Tantissimo e urlante che, capendo la difficoltà del momento, spinge chiamando per nome i runners ormai distrutti. Al 41° km esco dal Central Park e percorro il lato stretto del polmone newyorchese, 59th Central Park South, tra due ali di gente, per entrare al Columbus Circle, nuovamente al Central Park in dirittura finale, davanti al mega schermo verso cui alzo lo sguardo, ma non riesco a trovarmi. Cartello: ultimi 800m. Penso “Un giro di circolo! Dài è finita”. Però il circolo è in piano, invece, il tratto che mi divide dal traguardo è una salita che, collocata in questo frangente, è durissima. Il traguardo non si vede se non dopo una curva,



dpmagreport \\ < tags: maratona di new york_running_evento_passione_emozioni > La Maratona di New York Emanuele Tornaboni e Romano Ramin Ghermezian, pur infortunati, hanno accompagnato i compagni di squadra alla partenza e hanno percorso quasi metà del percorso prima di ritirarsi

Hanno partecipato anche… I Parlamentari della maggioranza: Maurizio Lupi 3:45 Enrico Costa 3:47 E dell’opposizione: Sandro Gozi 3:50 Ivan Rota 3:55 L’ appassionato della corsa e fedelissimo della Maratona di New York : DJ Linus 3:29 (la prima volta sotto 3:30) Gli ex sportivi professionisti: Davide Cassani (ciclista) 3:31 Amelie Mauresmo (tennista) 3:40 Due celebri vincitori della City Marathon: Orlando Pizzolato 2:53 (vincitore nel 1984 e nel 1985) Franca Fiacconi 3:04 (vincitrice nel 1998)

percorsa la quale finalmente si intravede l’arrivo. Raccolgo ancora forze residue, cercando nei meandri più profondi del mio organismo ormai spossato e arrivo con la forza di sorridere a chi mi porge la medaglia e per lo scatto della classica foto. Ma non è finita! E’ necessario percorrere ancora quasi un miglio per raggiungere il mezzo dell’UPS adibito al deposito bagaglio in una colonna di persone dondolanti, claudicanti, silenziose. Un tremore mi percuote, ma adesso non sono brividi di emozione, ma di freddo e stanchezza. Finalmente, raggiungo il mezzo con il gruppo di pettorali in cui è compreso il mio. Non devo parlare: appena mi avvicino, l’addetto leggendo il numero, si affretta a cercare il mio pacco. Posso finalmente indossare indumenti pesanti e ricomincio a camminare alla volta dell’albergo. Nel cammino, incontro alcuni compagni di squadra. Commentiamo la prestazione, le sensazioni, narriamo i piccoli aneddoti della gara. E, ancora una volta, la stanchezza passa quasi in secondo ordine davanti alla sensazione di grande contentezza che si prova. Mi vengono in mente le parole pronunciate in un film di qualche anno fa da Cameron Diaz: “Ce la posso fare… in fondo ho finito la Maratona di New York!”. \\ dueponti_magazine_112



dpmagalimentazione \\ < tags: alimentazione_diete_sport_dimagrimento_massa grassa_massa magra >

alimentazione, diete e sport: illusioni e realtà Sin dall’antichità la principale attività dell’uomo è stata quella di procurarsi il cibo per sopravvivere. Oggi questa situazione si è paradossalmente capovolta < di_Maurizio Sgroi* > < ph_shutterstock.com >

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\\ Viviamo in un’epoca in cui vi è una grande abbondanza di cibo e la società attuale, soprattutto nei paesi più ricchi e dell’occidente industrializzato, ha ormai abbondantemente raggiunto il soddisfacimento dei fabbisogni primari. A quello che è stato, per tanto tempo, il primordiale oltre che primario bisogno dell’uomo, si è sostituita la necessità di doversi difendere da continui e martellanti messaggi commerciali e da modelli culturali di stampo consumistico, cercando di districarsi in una selva di offerte di tutti i generi, che spesso ingenerano confusione e disorientamento, e non ci consentono in tal modo di poter effettuare delle scelte veramente libere e consapevoli. E’ indubbio infatti che il consumo di alimenti, oggi, abbia subìto una

grande cambiamento, sia quantitativo che qualitativo. Sono state eliminate, almeno nel nostro e nei paesi industrializzati caratterizzati peraltro dall’allungamento dell’aspettativa di vita, le croniche carenze nutritive. Ma al contrario, per assurdo, è diventato attuale il problema opposto: gli squilibri e gli eccessi alimentari determinano malattie degenerative, patologie acute e croniche invalidanti, alterazioni metaboliche e funzionali, e accentuano i fattori di rischio correlati alle affezioni dell’apparato cardiocircolatorio, con un incremento del rischio di mortalità in ragione delle patologie associate. Sulla base di recenti rapporti statistici, l’OMS ha ormai calcolato un numero di obesi nell’intero pianeta superiore al miliardo!


\\ alimentazionedpmag < tags: alimentazione_diete_sport_dimagrimento_massa grassa_massa magra >

Relativamente alla situazione italiana, l’ISTAT ha evidenziato che più di un terzo degli adulti è in eccesso di peso e solo il 53% degli italiani è nella fascia espressione di normopeso! I giovani, complici i miti e i valori diffusi dalla pubblicità e dai media, sono i più esposti alle suggestioni consumistiche e hanno sostituito la dieta mediterranea, riscoperta e apprezzata in tutto il mondo, con modelli contrapposti assumendo atteggiamenti e comportamenti che contrastano con la salute, il benessere psicofisico e con il rispetto dell’ambiente. Per di più, dobbiamo prendere atto che lo stesso menu e le abitudini dei paesi mediterranei tendono ormai a uniformarsi a quelle dell’occidente più ricco e industrializzato e che tale omologazione avviene al

peggio, sostituendo ad esempio la frutta, i primi piatti e le verdure, preparati e conditi in maniera sana e tradizionale, con snack, hamburger, patatine o altri alimenti fritti in grassi o conditi con zuccheri e oli raffinati. Cosa fare dunque di fronte a un quadro così inquietante? Non ci si deve limitare alla sola prescrizione dietetica, ma si deve mirare principalmente a promuovere comportamenti diffusi e permanenti, in termini di abitudini corrette e sani stili di vita, coerenti cioè con la salute e il benessere dei cittadini, preparando soprattutto i giovani ad assumere atteggiamenti consapevoli e critici di fronte alle molteplici e differenziate offerte di mercato. Quest’opera di educazione deve mirare al recupero delle nostre tradizioni e alla valorizzazione del sistema alimentare mediterraneo, oggi ormai universalmente riconosciuto dagli esperti come il più sano, in quanto capace di sortire effettivi benefici sullo stato di salute. E nel contempo deve servire a sfatare falsi miti, tabù, mode, credenze e altri luoghi comuni che imperversano ormai nel settore dietetico: realtà, questa, frutto di un diffuso fenomeno di sub-cultura dilagante che si trasmette attraverso certe affermazioni, che nulla hanno in comune con la scienza degli alimenti e della nutrizione (del tipo: “la pasta fa ingrassare”, “l’ananas fa dimagrire”, “il pane gonfia”, “un periodo di digiuno disintossica”, ecc.), poiché prive di rigore scientifico e di ogni evidenza sperimentale. Da tali pregiudizi scaturiscono condotte che si rivelano oltretutto pericolose per la salute oltre che controproducenti. E i vari tipi di prodotti, metodi dimagranti e diete circolanti ne sono solo un esempio. Non soffermiamoci unicamente sul nostro peso alla bilancia (e non fidiamoci delle diete che promettono rapidi decrementi di peso e riduzioni delle circonferenze), ma cerchiamo di badare piuttosto alla qualità

del nostro effettivo dimagrimento. Infatti, quanto più un regime alimentare è ipocalorico, ferreo e restrittivo, e ancor più se non è supportato da un adeguato programma di esercizio fisico, tanto più la massa persa sarà rappresentata da massa magra (proprio quella che invece dobbiamo preservare!). E allo stesso modo, quanto più è rapido il calo di peso, tanto meno esso sarà rappresentato da massa grassa (quella che invece dobbiamo “bruciare”) e tanto meno il risultato sarà mantenuto nel lungo periodo. Regola d’oro, dunque, al fine di ottenere un effettivo quanto duraturo e benefico risultato, è quella di seguire un piano alimentare personalizzato, rappresentato da un programma dietetico a lungo termine, bilanciato ed equilibrato (che soddisfi cioè le esigenze metaboliche e di nutrienti del nostro organismo ed evitando assolutamente le diete “fai da te”), assolutamente associato a un programma individualizzato di esercizio fisico e di attività motoria. Grazie all’attività motoria, infatti, oltre agli innumerevoli, innegabili e ben noti benefici per tutto l’organismo, oltre ad incrementare la spesa energetica totale e a bruciare i grassi di riserva, si riesce a potenziare le strutture osteo-muscolari, contribuendo così a migliorare il rapporto massa magra/massa grassa, a tutto vantaggio della componente muscolare e minerale dell’organismo. Alcune ricerche hanno inoltre evidenziato una stretta e positiva correlazione tra il livello di attività fisica, le abitudini alimentari, la regolazione dell’introduzione calorica e il tono dell’umore. Tutto ciò conferma l’efficacia dell’attività motoria nell’ambito di un programma di controllo del peso nel lungo periodo. * Maurizio Sgroi, MD, PhD - Nutrizionista e Medico dello Sport - Docente Tutor Università degli Studi Tor Vergata Roma Studio autorizzato di Medicina dello Sport e Nutrizione “Diagnostica Olgiata”

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dpmagesercizio_fisico \\ < tags: allenamento_esercizio_dolore_muscolare_crampi >

dolore muscolare ed esercizio fisico Chiunque abbia eseguito un esercizio fisico intenso conosce bene le conseguenze dolorose dello sforzo < di_Fabio Partigiani > < ph_shutterstock.com >

\\ Il dolore muscolare collegato all’esercizio fisico in soggetti sani e senza lesioni rientra in una delle seguenti due categorie ben distinte: Indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata (Delayed Onset Muscle Soreness - DOMS) che tipicamente si risente il giorno dopo l’esercizio e può durare anche diversi giorni. Dolore causato da rigidità e contrazioni muscolari involontarie (crampi) che sopravvengono improvvisamente e durano diversi secondi I recettori del dolore Prima di affrontare la discussione sul dolore o indolenzimento muscolare, è necessaria una premessa sui recettori del dolore interni ai muscoli e sui meccanismi della loro attivazione. I recettori di dolore sono terminazioni nervose libere interne al tessuto che rispondono a stimoli chimici, meccanici e termici. Il dolore ha funzione di protezione dell’organismo. Gli stimoli che eccitano i recettori di dolore sono segnali inviati al cervello che indicano una lesione o danno (damage). Un esempio attinente al dolore muscolare è costituito da sostanze biochimiche liberate dalle cellule danneggiate che stimolano i recettori chimici e causano dolore. Tra queste sostanze troviamo: la bradichinina, le istamine, le prostaglandine, gli acidi, gli ioni di potassio e la serotonina. Indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata ( DOMS) Il DOMS è la sensazione dolorosa, di iperestesia, di dolore profondo e rigidità muscolare, che inizia alcune ore dopo l’esercizio. E’ tipico che ci si alzi al mattino con uno o tutti questi sintomi che ci ricordano, spiacevolmente, l’esercizio del giorno precedente. La gravità di questi dolori varia da un leggero disagio, ad un indolenzimento estremo che limita l’uso normale dei muscoli. Il DOMS insorge nelle prime 24 ore successive all’esercizio e generalmente la sua intensità raggiunge un massimo tra le 48 o 72 ore. In casi estremi il picco dueponti_magazine_116


dell’indolenzimento può ritardare fino a 4-5 giorni dopo l’esercizio. Esso, a seconda della gravità, decade e può scomparire da 48 ore a 2 settimane dopo l’esercizio. Movimenti eccentrici Molti studi hanno individuato con precisione nella componente eccentrica dell’esercizio lo stimolo che causa rottura o lesioni del tessuto muscolare e quindi induce il DOMS. Le azioni muscolari eccentriche comprendono la resistenza attiva all’allungamento del muscolo, per esempio abbassare un peso o scendere le scale e sono caratterizzate, rispetto ai movimenti concentrici, da un’elevata tensione delle fibre muscolari e del tessuto connettivo. Se queste forze elevate non sono abituali per il muscolo, esso può essere soggetto a lesioni. Gli indicatori fisiologici di lesioni muscolari a seguito di sforzi eccentrici osservati sono: il DOMS, la perdita prolungata di forza, la limitazione nell’escursione dei movimenti. Localizzazione del dolore Si è spesso osservato che il dolore o l’indolenzimento muscolare a seguito di lavoro eccentrico, è più accentuato nella zona dell’inserzione muscolo-tendinea. Per spiegare questa localizzazione sono state avanzate due ipotesi. La prima è che la lesione è più grave in questa regione in quanto rappresenta l’anello strutturale più debole nel muscolo, o anche perché le fibre muscolari in questa regione hanno un orientamento più obliquo e quindi vengono maggiormente sollecitate rispetto al resto del muscolo. La seconda ipotesi è che la maggiore percezione del dolore in questa regione sia dovuta ad una più elevata concentrazione di recettori afferenti del tipo IV. Anche se molto diffusa, questa seconda ipotesi non è confermata dalla letteratura sui recettori del dolore dato che, come abbiamo già descritto, i re-


dpmagesercizio_fisico \\ < tags: allenamento_esercizio_dolore_muscolare_crampi >

cettori del tipo IV si trovano associati ai vasi sanguigni e al tessuto connettivo di tutto il muscolo, e non specificamente all’inserzione muscolo-tendinea. Anzi, in alternativa si potrebbe ipotizzare che nell’inserzione muscolo-tendinea sia più probabile trovare recettori afferenti di tipo III, anche se la letteratura indica che sono associati a organi tendinei e non alla percezione di stimoli dolorosi. I crampi Il vero e proprio crampo muscolare è caratterizzato da una intensa contrazione improvvisa, brusca e involontaria, del muscolo in posizione accorciata. I crampi possono avere una durata che varia da qualche secondo a vari minuti. Un crampo può interessare un singolo muscolo o anche solo una sua parte. L’insorgere dei crampi muscolari nei soggetti che praticano attività sportiva e negli atleti è molto frequente e colpisce in percentuale maggiore maratoneti, ciclisti e triatleti. I crampi muscolari sembrano prevalere soprattutto in condizioni specifiche di sforzo. L’attività fisica prolungata che comporta perdita di liquidi per sudorazione è associata a crampi. Per quanto riguarda la localizzazione, l’incidenza dei crampi predomina nei muscoli dei polpacci e dei piedi. Prevenzione e cura dei crampi muscolari Attualmente il metodo più usato per prevenire i crampi muscolari in dueponti_magazine_118

quei soggetti che ne soffrono frequentemente è l’allungamento dei muscoli interessati con appropriati esercizi di stretching. Per gli atleti, e in generale per chiunque svolga un’attività sportiva, queste semplici raccomandazioni sono finalizzate a ridurre la probabilità di crampi muscolari indotti dall’esercizio: • Bere molto ed evitare la disidratazione • Assumere quantità adeguate, almeno la dose giornaliera raccomandata, di potassio, sodio, calcio e magnesio • Indossare un abbigliamento che non impedisca la circolazione del sangue • Progredire gradualmente verso l’esercizio intenso e/o prolungato • Eseguire esercizi di allungamento • Evitare di traumatizzare i muscoli cambiando improvvisamente le condizioni di esercizio La cura di un crampo in atto è semplice e diretta: il modo migliore per fermarlo è quello di stirare dolcemente il muscolo interessato. L’allungamento del muscolo aumenta la tensione, già elevata, sul tendine, per cui il cervello che riceve stimoli provenienti dai corpuscoli tendinei del Golgi, provvede a stimolare meccanismi inibitori per impedire la lacerazione del muscolo e del tendine.



dpmagkinder+sport \\ < tags: attività sportiva_kinder+sport_iniziativa_progetto_valori positivi >

Una “generazione in movimento” Aiutare i ragazzi a crescere è un compito impegnativo ma stimolante, perché i giovani rappresentano il nostro futuro < di_Luigia Latteri > < ph_Claudio Neri >

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\\ Per ogni individuo uno dei momenti centrali di crescita è l’attività sportiva, perché insegna a conoscere il proprio corpo, a valutarne i limiti, a cercare di superarli mettendosi alla prova, a stringere i denti per arrivare alla meta. Lo sport aiuta a crescere nel rispetto degli altri: ci sono regole da imparare e seguire, avversari da combattere con lealtà, compagni di squadra da aiutare o da cui farsi aiutare. La pratica dello sport insegna a vivere correttamente in un contesto sociale, a comportarsi in modo onesto di fronte alle difficoltà, a vincere e perdere senza distinzione. E’ proprio per questo che Kinder+Sport ha scelto il Due Ponti Sporting Club di Roma - una delle più grandi realtà nel campo del fitness a livello nazionale, vera e propria icona del “benessere” della Capitale - per iniziare una collaborazione che abbracci tutte le discipline sportive rivolte ai più giovani. E il Due Ponti Sporting Club - con i suoi 50.000 mq e un’innumerevole serie di servizi come 6 pa-

lestre, 3 piscine, 19 campi da tennis, SPA e centro di fisioterapia - è la sede ideale per sviluppare un progetto di eccellenza di questo tipo. Kinder e lo sport: un binomio inscindibile da anni. Perché lo sport è movimento, valori positivi, gioia di vivere. Kinder, che negli anni ha “nutrito i ragazzi come i campioni” generando per tutti i giovani sportivi un modello a cui ispirarsi, si è evoluto nel corso degli anni nel progetto di promozione sportiva giovanile Kinder+Sport, volto a creare una vera e propria generazione in movimento. Nasce così Kinder+Sport, il progetto sviluppato da Ferrero voluto e creato per diffondere e promuovere la pratica sportiva soprattutto per i più giovani. Un’idea che nasce dalla consapevolezza che una vita sana deriva da un’alimentazione equilibrata e soprattutto da una pratica corretta e costante di esercizio fisico. Kinder+Sport da anni collabora e supporta le principali federazioni ed istituzioni italiane ed euro-


Dopo il Circolo della Stampa Sporting di Torino anche il Due Ponti Sporting Club accoglie l’invito di Kinder +Sport facendosi promotore della diffusione dello sport giovanile. Nell’ottica di collaborazione tra Kinder +Sport e il Due Ponti Sporting Club sono da ricomprendersi e sviluppare tutte le attività rivolte agli under 18, con particolare attenzione alla promozione della pratica sportiva come sana e corretta abitudine quotidiana. Scuola calcio, scuola tennis e scuola di nuoto: queste le prime attività con le quali si è deciso di iniziare la partnership per la stagione 2010/2011 perché - senza dimenticare gli adulti - è proprio dai più piccoli che si deve cominciare. Per creare insieme una generazione che “cresce in movimento”.

pee per lo sviluppo di attività di promozione sportiva. In Italia, Kinder+Sport è Top Sponsor delle Nazionali Italiane di Volley, Main Sponsor dei Progetti Scolastici e Giovanili della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) Fornitore Ufficiale della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e Main Sponsor Under 14 della FIS (Federazione Italiana Scherma). A livello giovanile Kinder +Sport sostiene i Giochi della Gioventù, le Kinderiadi e i progetti Scuola e Giovani di Volley, i Trofei Giovanili e la Kinder+Sport Cup di atletica, il Trofeo Giovanissimi di Scherma. Attività sportive, tornei, manifestazioni agonistiche ed amatoriali, campionati, progetti scuola (dal 2006, tra volley e atletica, sono stati distribuiti più di 20.000 kit nelle scuole primarie e secondarie italiane), campi estivi. Sport, movimento, passione, ma soprattutto divertimento e voglia di fare attività fisica: solo nell’arco della scorsa stagione sono stati coinvolti più di un milione di ragazzi su tutto il territorio italiano. Testimonial ed ambasciatori del progetto sono Andrew Howe, Antonietta Di Martino, Alex Schwazer (atletica), Alessandra Sensini (vela), Fabrizio Macchi (ciclismo), Valentina Vezzali (scherma), Josefa Idem (canoa), Diana Luna (golf), ai quali si sono aggiunti i due campioni Under 18 Alessia Trost (atletica) e Josè Bencosme de Leon (atletica).


dpmagtennis \\ < tags: tennis_regole_giocatori_battute_doppio > fallo di piede

le regole nel gioco \\ Perché le regole ufficiali ci sono, co-

invasione di campo

Nel mio girovagare per i vialetti del nostro Circolo Due Ponti, m’imbatto, e molte volte sono chiamato in causa come giudice, in simpatiche e spesso rumorose discussioni su vari aspetti nell’interpretazione delle regole nel gioco del tennis < di_Roberto Iacopini >

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noscerle e metterle in pratica aiuta a mantenere il senso dell’agonismo tennistico e soprattutto in quel sano e gioioso agonismo amatoriale. Allo stesso modo va il rispetto delle regole non scritte, quelle cioè tramandate dai padri del tennis come, per esempio, dare sempre la mano alla fine del gioco al compagno o all’avversario. O adottare un abbigliamento che rimanga nell’ambito tennistico che sembra, a detta di molti tennisti, aiuti a completare la prestazione stessa, composta di gesti armoniosi ed eleganti. Sul campo di gioco è bene mantenere un atteggiamento rispettoso sia nei gesti sia nei toni, soprattutto nei confronti del compagno/avversario, ma anche nei riguardi di altri giocatori dei campi adiacenti. E’ fatto obbligo infine, utilizzare scarpe da tennis: esse non arrecano danni al terreno e, ancora più importante, vi salvaguardano da fastidiosi traumi alle caviglie e alle ginocchia. Ritornando sulle regole ufficiali, vediamo ora, quelle che più di altre si presentano nel tennis di tutti i giorni. 1. La riga è parte del campo, la palla è fuori quando c’è spazio fra lei e il segno lasciato dalla palla. 2. Toccare la rete con la racchetta o con una parte del corpo, quando la palla è in gioco, comporta la perdita del punto. 3. Colpire la palla al di là della rete, più chiaramente nel campo avversario, è considerata invasione di campo, quindi si perde il punto. 4. Non è invasione invece, se la racchetta oltrepassa la rete dopo aver colpito la palla nel proprio campo. 5. Il giocatore colpito dalla palla, in qualsiasi parte del corpo, perde il punto.

6. La palla è da considerarsi fuori, soltanto dopo che ha toccato terra. Colpire una palla stando fuori dalle righe del campo e sbagliarla si perde il punto; se invece è mandata nel campo avversario, il gioco ha continuità. 7. Il giocatore alla battuta, non deve toccare la linea di fondo campo o stare all’interno della stessa con i piedi (fallo di piede), ma deve stare al di fuori di essa, senza cambiare posizione. Può comunque saltare per colpire la palla più in alto. 8. Nel gioco del doppio, accade spesso che un giocatore batta quando non è il suo turno. Quando ci si accorge dell’errore, si cambia e batte il compagno cui spettava quel turno di battuta, pur mantenendo validi i punti precedenti. Se ci si accorge dell’errore finito il gioco, l’ordine di battuta rimane così alterato. 9. Se c’è errore, invece, nell’ordine di ribattuta esso rimane così alterato fino alla fine del gioco; dopo di ciò i giocatori che ribattono assumono le posizioni prestabilite. 10. Vi siete mai imbattuti a dover ribattere una palla, che cadendo nel vostro campo e molto vicino alla rete, ritorni all’indietro per un effetto esagerato? Se vi capita, sappiate che potete colpirla oltrepassando la rete con la racchetta senza incorrere nell’invasione di campo; ma non dovete toccare la rete. 11. Il giocatore è responsabile, nel bene e nel male del suo campo; con ciò intendo dire, che prende il punto quando chiama il “no” della palla fuori, ma lo perde se chiama fuori una palla che è buona. Le regole, stabiliscono le fondamenta e la guida, come nella vita e così nello sport, ma solo il buon senso le mantiene efficaci nel tempo. A tutti, i migliori Auguri di Buone Feste.


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il lusso alla portata di tutti Fashion e glamour, nel nuovissimo show-room GemmaGì di Ponte Milvio \\ Giovane, frizzante, elegante, fashion, inconfondibile ed eterno, questo è il gioiello in argento di GemmaGì. Nate dalle idee di Raffaella Serrapiglia Sestini, le creazioni sono interamente Made in italy e artigianali. Nel laboratorio, la sperimentazione e la ricerca della creatrice trovano espressione in Silver Jewel di gusto, raffinati e unici. Infatti la filosofia di GemmaGì è proprio quella di donare a ciascuno il gioiello perfetto per ogni occasione. \\ < links: www.gemmagi.it >

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dpmagrunning \\ < tags: running_preparazione_potenza muscolare_velocità_mezzofondo_fondo >

La preparazione invernale del corridore L’atleta che si allena tutto l’anno ha diversi obiettivi a seconda del periodo che vive. Il talento sportivo in questa disciplina è in grado di seguire una preparazione tecnica e molto specifica rivolta al suo particolare scopo che varia di stagione in stagione < di_Sergio Cocozza >

\\ Durante la stagione autunnale e quella invernale si preferiscono mezzi di allenamento meno specifici, anche se sempre orientati nella direzione della gara prescelta. Vorrei separare le preparazioni per un velocista, un mezzofondista veloce e un corridore di distanze lunghe. Vi è una parte dell’allenamento comune di potenziamento muscolare, di sviluppo coordinativo, di andature tecniche legate alla tecnica di corsa, ma quando scendiamo nella parte dell’allenamento specifico i mezzi si differenziano molto e non è consigliato l’allenamento insieme. Nel velocista si privilegerà sempre la forza veloce, la rapidità di movimento e la potenza muscolare. I mezzi preferiti sono la potenza, la capacita alattacida e quella lattacida per quanto riguarda i meccanismi energetici di questa specialità. Nel mezzofondista veloce ci occuperemo sempre di velocità di movimento ma in forma più continua e prolungata, mentre useremo di più la capacità lattacida e una buona resistenza aerobica (con una predilezione per la potenza aerobica). Nel fondista ci orienteremo verso il rafforzamento muscolare, la costruzione di una buona forza resistente collegata a una resistenza sempre più pronunciata. Il tutto condito con molta potenza aerobica e buone sollecitazioni lattacide. Riportiamo qui di seguito tre tabelle settimanali di allenamento invernale per un velocista, un mezzofondista e un fondista. dueponti_magazine_124

Velocità 1° allenam-Riscald.+potenziamento muscolare con esercizi sul posto, andature, tecnica di corsa.velocità in salita su distanze brevi/medie 6x30-6x60mt-6x80mt-1x300mt rec. tornando di passo+stret. e mobilità articolare 2° allenam.-Riscal. tecnica di corsa con andatura sul campo (solo con tecnico/ allenatore)+6x200mt velocità submassimale circa 96% del massimale + stretc.e mobilità articolare 3°allenam.-Riscald.+potenz.muscolare sul campo+ variazioni aerobiche:(2’+1’)x4 serie rec.2’ di corsetta+stretc. 4°allenam.-Riscald.+allenamento piramidale:500-400-300-200-200-300400-500mt rec.3’ tra corsetta e passo. Velocità molto sostenuta durante le ripetute. 5°allenam.- Riscald.+tecnica di corsa con andature in pista o su terreno simile (solo con tecnico)+velocità in piano:3x30-4x60-5x801x200 velocità submassimale e rec.2’ di passo Mezzofondo 1° allenam. Riscald.+potenz.muscolare su campo+potenza aerobica:variazioni su percorso ondulato e in natura. (5’-3’-1’)x 4 serie rec.2’ di corsa+stretc. 2°allenam. Resistenza aerobica:10 km a velocità media.circa 92% della soglia aerobica+ stretch. e mobilità articolare 3°allenam. Riscald.+tecnica di corsa su campo (solo con allenatore)+salite:(300-200-100mt) x4 serie rec. tornando in corsetta o 2’/3’ 4° allenam. resitenza aerobica:14 km di corsa lenta/lunga+6 allunghi da 80 mt veloci su erba 5°allenam. Riscald.+capacità lattacida: 6x400mt rec. 5’ velocità submassimale

Fondo 1°allenam.Riscald.+potenz.muscolare in forma di circuito prolungato+variazioni di corsa:(8’5’-2)x 3 serie’ rec.2’di corsa+stretc. e mobilità articolare 2°allenam.15 km di corsa lenta ad una velocità dell’88% della velocità di gara + stretch. 3°allenam.salite(400-200)x4/5 serie rec. tornando di corsetta+2000 mt sostenuti in piano 4°allenam. 15km di corsa (idem 2° allenamento) 5°allenam. capacità/potenza aerobica. corsa media: da 12 a 16 km di corsa al 92/94% della velocità di gara.+stretc.e mobilità articolare Gli allenamenti suindicati sono indicativi dello stato di allenamento, della storia sportiva, delle condizioni psicofisiche dell’atleta e non possono essere presi come assoluti e rigidi schemi di addestramento fisico. La più grande capacità che è richiesta ad un atleta è quella di diventare lui stesso il migliore allenatore di se stesso; di ascoltare il proprio stato mentale e fisico e regolare l’armonia tra l’allenamento e la propria vita. Per ottimizzare la resa prestazionale si raccomanda comunque di affidarsi ad un trainer esperto di atletica leggera con specializzazione per le corse. Inoltre, si raccomanda sempre di fare una buona alimentazione equlibrata, di bere molta acqua e di riposare sufficientemente.\\

Prof. Sergio Cocozza Insegnante di educazione fisica e tecnico di atletica leggera



dpmagdanza \\ < tags: danza_musica_benessere_divertimento >

lezioni di danza Tutte le lezioni mirano al benessere e al divertimento. Non c’è competizione, ma una ricerca continua su se stessi

< di_Anna Pichierri e Patrizia Mancini > < ph_Flaviana Martino - Adriano Thorel >

\\ Lo studio di alcune delle posizioni chiave della danza, lo streching e legare un movimento con l’altro seguendo la musica, non necessariamente facendo coreografia, riescono a dare quell’armonia corpo/ mente di cui sia il corpo che la mente ne gioiscono! Il motto è: no stress! Lezione di 1 ora (a cui prendono parte alcuni professionisti) Strutturata interamente come un riscaldamento del corpo, come nella lezione accademica della danza moderna, quindi molto streching,aperture, sbarra a terra, ma anche esercizi per i glutei, addominali, equilibri, pliè, etc. Lezione di 1 ora Strutturata con un riscaldamento che comprende di volta in volta parti del riscaldamento della lezione precedente e poi studio di passi base, che cambiano anch’essi di volta in volta. (piccole coreografie a richiesta). Lezione di 1 ora (power dance) Dove si alternano passi base allo streching, agli equilibri, agli esercizi per i glutei, gli addominali etc.

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Patrizia Mancini. Danzatrice, coreografa Nasce a Roma il 23 dicembre del ‘70. A seguito di una formazione scolastica improntata sugli Studi artistici, si dedicherà poi esclusivamente allo spettacolo. Dopo aver studiato danza classica, all’età di quindici anni al balletto di Roma, continua poi allo IALS frequentando classi di vari stili di danza moderna come il jazz, hip-hop e lyrics. Non trascura studi di canto e recitazione e incomincia a lavorare come ballerina nel 1989, facendo parte di cast dei più importanti varietà televisivi come “Domenica in”,”La Corrida”, “Fantastico”,”Scommettiamo che?”, ”Fantastica Italiana” ed altri. Prosegue la sua carriera per oltre trenta trasmissioni televisive e incrementa la sua esperienza professionale studiando danza jazz alla Steps di New York, e approfondisce la conoscenza della danza del ventre in Egitto. Ha lavorato come assistente alle coreografie in alcuni show televisivi e come coreografa in spettacoli teatrali minori; debutta come coreografa al Sistina nel 2006 in “Squali”.



dpmagnext_mag \\ < tags: nel prossimo numero_anticipazione_febbraio 2011 >

< food > Dolcezze & prelibatezze dal nettare delle api

< fashion > Dettagli dalle sfilate all’insegna del glamour

< around the world > English style Da Londra in su nei boutique hotel

< supercar > Le ultimissime dai Saloni dell’ automotive

< due ponti sporting club > Tante novità per affrontare con energia il nuovo anno < due ponti sporting club > I nuovi appuntamenti dell’anno

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