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1.3. Il rapporto con le Strategie nazionale e regionali
1.3. Il rapporto con le Strategie nazionale e regionali
L’Agenda 2.0 rappresenta una chiave di lettura trasversale delle politiche ai diversi livelli, e non un nuovo piano separato dagli altri, con la definizione di obiettivi quali-quantitativi a partire dalle principali azioni già in atto o programmate (Scenario Programmatico) mentre i Patti regionale e metropolitano su lavoro e clima sottoscritti a fine 2020 e inizio 2021, per sostenere la ripresa dopo la grave crisi pandemica internazionale dal Covid-19, ne costituiscono lo Scenario Obiettivo. Il riferimento prioritario è rappresentato dal Green Deal europeo con in evidenza le strategie di neutralità climatica e di transizione ecologica ed energetica e i relativi obiettivi al 2030 e 2050, come espresso dai diversi documenti comunitari a corollario come il Piano d’azione per l’economia circolare (marzo 2020)22 il Patto europeo per il clima (dicembre 2020)23. Fra gli altri temi ritenuti strategici, la riduzione dell’inquinamento, la promozione della mobilità sostenibile e il ripristino degli ecosistemi e della biodiversità. La redazione dell’Agenda 2.0 si è svolta in uno stretto rapporto con la Strategia nazionale e con la Strategia della Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo sostenibile di cui è ormai conclusa la definizione, inserendosi all’interno delle principali strategie e politiche dell’Unione Europea. A livello nazionale, l’attuazione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS, 2017)24, in stretta connessione con i documenti programmatici annuali quali il Documento di economia e finanza (DEF) che contiene il Programma nazionale di riforma (PNR), e con il nuovo Piano nazionale per l’energia e il clima (PNIEC, 2020)25, si prefigge la definizione di un programma strategico in un orizzonte di lungo periodo, coerentemente con gli impegni sottoscritti anche dal nostro Paese nel settembre del 2015, nel declinare gli obiettivi strategici dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite nell’ambito della programmazione economica, sociale ed ambientale. Il legame tra lo stato dell’ecosistema, il benessere sociale e le prospettive economiche appare essenziale per la crescita del territorio, per le politiche infrastrutturali e per avviare l’Italia ad uno sviluppo duraturo grazie a politiche pubbliche che sappiano agganciare la crescita economica, assicurando servizi, infrastrutture e tecnologie sostenibili ed efficienti e puntando sulla qualità ambientale e la riduzione delle emissioni climalteranti e degli impatti sulla salute umana e sull’ambiente. La Strategia nazionale aveva una durata triennale e il ministero per la Transizione ecologica, subentrato al ministero dell’Ambiente, la sta aggiornando con un percorso che si concluderà con la Conferenza nazionale per lo sviluppo sostenibile prevista nel dicembre 202126 . Gli indicatori selezionati per l’Agenda 2.0 della Città metropolitana comprendono i 43 individuati dal Tavolo di lavoro per la definizione degli indicatori per la Strategia nazionale. Nella definizione del posizionamento è stata considerata anche la proposta del ministero della Transizione ecologica di ampliare il set di indicatori sulla base del confronto con le amministrazioni territoriali. Uno degli obiettivi principali di questa analisi è stata infatti la necessità di tenere conto del contributo delle città metropolitane al conseguimento degli obiettivi individuati dalla Strategia nazionale. Per l’aggiornamento della Strategia nazionale è di fondamentale importanza il percorso di definizione delle Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile27 e delle Agende metropolitane28 che è in pieno svolgimento. Assume inoltre una grande rilevanza, anche ai fini dello sviluppo dell’Agenda 2.0 della Città metropolitana, il progetto «Policy coherence for sustainable development: mainstreaming the SDGs in italian decision making process to enforce the paradigm shift», realizzato nel quadro del programma di sostegno per le riforme strutturali della DG Reform della Commissione europea, che è realizzato dal ministero della Transizione ecologica con la consulenza dell’OECD e ha lo scopo di verificare la coerenza delle politiche per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile29 . L’aggiornamento della Strategia nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è collegato al Piano nazionale inviato alla Commissione europea il 25 aprile 202130, in attuazione del programma Next generation Ue, il più
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22. https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:9903b325-6388-11ea-b735-01aa75ed71a1.0020.02/DOC_1&format=PDF. 23. https://europa.eu/climate-pact/system/files/2020-12/20201209%20European%20Climate%20Pact%20Communication.pdf. 24. https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio_immagini/Galletti/Comunicati/snsvs_ottobre2017.pdf. 25. https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/PNIEC_finale_17012020.pdf. 26. https://www.minambiente.it/pagina/strategia-nazionale-lo-sviluppo-sostenibile. 27. https://www.minambiente.it/pagina/il-contributo-dei-territori-regioni-province-autonome-e-citta-metropolitane-le-strategie. 28. https://www.minambiente.it/pagina/il-contributo-dei-territori-regioni-province-autonome-e-citta-metropolitane-agende. 29. https://www.oecd.org/gov/pcsd/public-governance-sdgs/policy-coherence-for-sustainable-development-mainstreaming-the-sdgs-initalian-decision-making.htm. 30. https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR_0.pdf.