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Goal 5 - Parità di genere
GOAL 5. PARITÀ DI GENERE
Obiettivi quantitativi e altri indicatori
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Obiettivi quantitativi
Target 5.5 - Entro il 2030 dimezzare il gap occupazionale di genere rispetto al 2020
0,9
0,8
0,7
Breve periodo Lungo periodo
CM di Bologna
Emilia-Romagna Nord
Italia
0,6
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 CM di Bologna Emilia-Romagna Nord Italia
Obiettivo: Pilastro europeo per i diritti sociali | Fonte: Istat | Unità di misura: rapporto tra il tasso di occupazione femminile di 20-64 anni sulla popolazione di 20-64 anni e quello maschile. Metodologia A.
Figura 12
L’obiettivo individuato è contenuto nel Piano di azione sul pilastro europeo dei diritti sociali5 che prevede il dimezzamento entro il 2030 della differenza occupazionale di genere rispetto al 2020. Come evidenziato dalla Figura 12, tutti i livelli presentano un miglioramento dell’indice per tutto il corso della serie storica. Ma solo la Città metropolitana e la Regione Emilia-Romagna presentano una tendenza di breve periodo che consente di avvicinarsi all’Obiettivo. Se invece si analizza la tendenza degli ultimi 15 anni solo la media del Nord e quella nazionale presentano una valutazione positiva del trend. La Città metropolitana si distingue per un livello dell’indicatore significativamente migliore rispetto al resto dei territori analizzati per tutto l’arco temporale considerato. Altri indicatori Rispetto alla parità di genere la Città metropolitana presenta una situazione migliore della media nazionale e regionale per entrambi gli indici analizzati (Figura 13). Bologna registra una quota di amministratori comunali donne di origine elettiva maggiore di quella nazionale (+7,5 punti percentuali) ed un migliore rapporto di femminilizzazione della retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti. Anche l’analisi delle serie storiche evidenzia un quadro promettente per Bologna in quanto entrambi gli indicatori sono migliorati nel corso del tempo.
Goal 5 - Parità di genere
Target Indicatore
5.5 Quota di amministratori comunali donne di origine elettiva (anno 2019)
5.a Rapporto di femminilizzazione della retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (anno 2018)
Dati ultimo anno disponibile per livello
Italia 32,9 % E-R 38,0 % CM 40,4 %
Italia 0,69 femmine/maschi E-R 0,67 femmine/maschi CM 0,70 femmine/maschi
Valutazione di breve periodo livello CM
5. Cit.
Figura 13 - Altri indicatori e dati ultimo anno disponibile Valutazione di lungo periodo livello CM
Le azioni
Livello nazionale e regionale Principali azioni già in atto o programmate (Scenario Programmatico) La sfida di raggiungere l’eguaglianza di genere passa attraverso una serie molteplice di aspetti. In tema di occupabilità e occupazione, a livello nazionale si sono privilegiati la decontribuzione e gli incentivi a favore di situazioni di fragilità, mentre la Regione opera attraverso meccanismi di premialità sui bandi POR FERS. Relativamente alla questione della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, se l’Italia sta prevedendo azioni di supporto alla genitorialità e di sostegno ai caregiver familiari, l’Emilia-Romagna ha favorito in modo crescente il lavoro agile del proprio personale ancor prima dell’emergenza Covid-19. La rappresentanza di genere è promossa ai livelli nazionale e regionale con norme sulle elezioni e, limitatamente al primo per competenza, sul controllo delle società quotate e società pubbliche. Il preoccupante fenomeno della violenza di genere è affrontato con un Piano nazionale (2017-2020) e uno Regionale (2017) e con l’inasprimento della repressione penale e l’aumento della tutela delle vittime.
Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) (Scenario Obiettivo) M1C1. Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA. • Investimenti: 3.1 Rafforzare l’Ufficio del processo e superare le disparità tra tribunali; 3.2. Rafforzamento dell’Ufficio del processo per la Giustizia amministrativa.
M5C1. Politiche per il lavoro. • Investimenti: 1.2. Creazione di imprese femminili; 1.3. Sistema di certificazione della parità di genere.
Patto della Regione Emilia-Romagna per il lavoro e per il clima (Scenario Obiettivo) Obiettivo strategico 3. Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri. • Nell’ambito della contrattazione collettiva incentivare strumenti di flessibilità e conciliazione - quali ad esempio i congedi parentali - che consentano di rispondere sia ai bisogni delle aziende che a quelli delle lavoratrici e dei lavoratori. • Progettare politiche innovative in collaborazione con il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere e il diffuso associazionismo attivo sui temi dei diritti civili, sociali e di genere.
Livello Città metropolitana
Goal 5 - Principali azioni degli Scenari Programmatico e Obiettivo della Città metropolitana, obiettivi e indicatori specifici
Target Azioni Scenario Programmatico Azioni Scenario Obiettivo (Patto per il lavoro e lo sviluppo sostenibile della CM, 2021) Policy e/o progetti del PSM 2.0 e indicatori specifici
5.1 Mercato del lavoro. Promozione multi-stakeholder di strategie e azioni per orientare le ragazze verso i settori e i ruoli in cui sono meno rappresentate, con particolare attenzione all’ambito scientifico e tecnologico, e in generale per contrastare stereotipi e discriminazioni di genere in tutti i contesti. Collaborazione con il sistema produttivo e il territorio per la costruzione di politiche formative e occupazionali capaci di contrastare le discriminazioni di genere (PSM 2.0 2018).
Progetto 1.5 Donne e lavoro, per la promozione delle politiche di parità e di conciliazione nel
mondo del lavoro. Azioni di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni di genere nell’istruzione e nella formazione. Ripensamento e ristrutturazione del sistema dei servizi educativi e dei servizi per le persone anziane e disabili. Promozione dell’imprenditorialità femminile. Policy: Sviluppo di pratiche di Responsabilità sociale in ottica di pari opportunità. Progetto: Iniziative di contrasto al gap di genere e a stereotipi realizzate nel sistema educativo (es. Technoragazze, Sono cose da maschi?, ecc.).
5.1 Conciliazione vita-lavoro. Sviluppo di una strategia di responsabilità sociale di territorio, con riferimento alle politiche di welfare aziendale e di pari opportunità. Diffusione delle buone pratiche messe in campo dalle imprese del territorio metropolitano e coinvolgimento delle piccole-medie imprese (PSM 2.0 2018, 4, VII, A, 7, pp. 75-76).
Progetto 1.5 Donne e lavoro, per la promozione delle politiche di parità e di conciliazione nel
mondo del lavoro. Varietà, flessibilità e accessibilità degli strumenti di conciliazione. Circuito virtuoso delle buone prassi sulle misure di welfare aziendale/ territoriale. Policy: Sviluppo di pratiche di Responsabilità sociale in ottica di pari opportunità.
5.2 Violenza di genere. Accordo metropolitano per la costituzione di una Stanza rosa per Unione presso le Stazioni dei Carabinieri per aiutare e sostenere, chi ha subito violenza, a denunciare l’accaduto in un ambiente protetto e riservato (22 giugno 2018; PSM 2.0 2018, 4, VII, D, 5, p. 80).
Progetto 1.5 Donne e lavoro, per la promozione delle politiche di parità e di conciliazione nel
mondo del lavoro. Costruzione di un percorso strutturato per l’uscita dall’emergenza delle donne che hanno subito violenza e maltrattamenti. Policy: Accordo per la realizzazione di attività e interventi di accoglienza, ascolto e ospitalità per donne che hanno subito violenza. Indicatore: n. posti disponibili per accoglienza, 36 nel 2019.
Livello Comune di Bologna Principali azioni già in atto o programmate (Scenario Programmatico) Il Comune di Bologna, per competenza, rafforza il sistema integrato educativo di cui al goal 4, intende valorizzare la componente femminile in tutti gli organi societari e sostiene i servizi del Centro antiviolenza.