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Goal 10 - Ridurre le disuguaglianze
GOAL 10. RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
Obiettivi quantitativi e altri indicatori
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Obiettivi quantitativi
Target 10.4 - Entro il 2030 raggiungere quota 4,2 nell’indice di disuguaglianza del reddito disponibile
6,5
6,0
5,5
5,0
Breve periodo Lungo periodo
Emilia-Romagna
Nord
Italia
4,5
4,0
3,5
3,0
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2030 Emilia-Romagna Nord Italia
Obiettivo: Best performer europeo | Fonte: Istat | Unità di misura: rapporto fra il reddito equivalente totale ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il più basso reddito. Metodologia B.
Figura 25
In assenza di una definizione a livello istituzionale, si è effettuato un confronto dell’indice di disuguaglianza del reddito disponibile al netto delle imposte con il migliore dei Paesi europei più simili all’Italia (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e si è individuato l’obiettivo di quota 4,2 da raggiungere entro il 2030 (Figura 25). L’indicatore fornisce dati solo per il livello regionale. La media del Nord e quella nazionale registrano, negli ultimi 5 anni, un aumento delle disuguaglianze economiche che causa un allontanamento dall’obiettivo, al contrario della media regionale che evidenzia un debole miglioramento dell’indice. L’Italia segnala una tendenza negativa anche nel lungo periodo evidenziando come le disuguaglianze economiche stiano aumentando ininterrottamente dallo scoppio della crisi economica in poi. Diversamente la media regionale e del Nord evidenziano una tendenza di lungo periodo complessivamente stabile che le porta nel 2018 ad attestarsi in prossimità dell’obiettivo.
Altri indicatori
Goal 10 - Ridurre le disuguaglianze
Target Indicatore
10.2 Rapporto tra il tasso di occupazione giovanile quello totale (anno 2019)
10.2 Emigrazione ospedaliera in altra regione (anno 2018)
10.4 Tasso di migratorietà degli italiani di 25-39 anni con titolo di studio terziario (anno 2018)
10.4 Indice di disuguaglianza del reddito al lordo delle imposte (anno 2015) Italia 10,4 ultimo/primo quintile E-R 7,7 ultimo/primo quintile CM 9,3 ultimo/primo quintile
10.7 Permessi di soggiorno di lungo periodo su totale degli stranieri extra-UE (anno 2020)
Dati ultimo anno disponibile per livello
Italia 0,54 giovani/totale E-R 0,58 giovani/totale CM 0,53 giovani/totale
Italia 6,5 % E-R 4,1 % CM 2,2 %
Italia -4 saldo migratorio / residenti E-R 16,2 saldo migratorio / residenti CM 38,4 saldo migratorio / residenti
Italia 65,1 % E-R 67,0 % CM 56,7 %
Valutazione di breve periodo livello CM
Figura 26 - Altri indicatori e dati ultimo anno disponibile Valutazione di lungo periodo livello CM
Nell’ultimo anno nel quale i dati sono disponibili (Figura 26), la Città metropolitana si posiziona su un livello migliore della media regionale e nazionale per gli indici relativi all’emigrazione ospedaliera e al tasso di migratorio dei laureati. Infatti Bologna risulta essere la Città metropolitana più attrattiva di tutta Italia. Al contrario il gap occupazionale giovanile e la quota di stranieri con permessi di soggiorno di lungo periodo evidenziano per Bologna una situazione peggiore di quella regionale e di quella nazionale. Anche l’indice di disuguaglianza del reddito disponibile a Bologna al lordo delle imposte risulta più alto della media regionale ma comunque migliore di quello italiano. Se si analizza l’andamento di breve periodo è possibile osservare come la maggior parte degli indici analizzati presentino un trend favorevole. Fa eccezione la quota di stranieri con un permesso di soggiorno di lungo periodo che diminuisce di 3,5 punti percentuali dal 2015 al 2020.
Le azioni
Livello nazionale e regionale Principali azioni già in atto o programmate (Scenario Programmatico) L’obiettivo di riduzione delle disuguaglianze investe diversi ambiti sociali ed economici tra i quali si sono individuati come prioritari il contrasto all’evasione fiscale, il supporto alla non autosufficienza e il contrasto alle disuguaglianze territoriali, in quanto gli interventi economici sono affrontati nel goal 1. Sconfiggere la povertà, quelli educativi nel goal 4. Istruzione di qualità, quelli per il lavoro nel goal 8. Lavoro dignitoso e crescita economica e quelli per la casa nel target 11.1. Politiche abitative. Per il contrasto alle disuguaglianze territoriali l’Italia ha previsto il Piano Sud 2030 e il Programma straordinario per le periferie in corso di attuazione, la Regione Emilia-Romagna ha attuato 4 strategie per le politiche di sviluppo territoriale delle aree interne. Quanto alla non autosufficienza, la dotazione del Piano nazionale 2019-21 è aumentata. La Regione Emilia-Romagna, oltre al fondo di proprio interesse FRNA, ha avviato un Piano d’azione per la popolazione anziana. Un focus specifico è dedicato al tema dell’immigrazione (target 10.7), di forte attualità per l’intero Paese che ha recentemente introdotto nuove forme di regolarizzazione per il lavoro sommerso, ha stipulato l’accordo di Malta per la ricollocazione dei migranti soccorsi in mare e ha introdotto una modifica della normativa sulla protezione umanitaria. La Regione Emilia-Romagna ha quattro progetti in corso nel quadro di programmazione nazionale (FAMI) e un’azione di sistema in accordo con ANCI.
Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) (Scenario Obiettivo) M5C1. Politiche per il lavoro. • Investimenti: 1.1. Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti. • Riforme: 1.2. Interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
M5C2. Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore. • Investimenti: 1.2. Percorsi di autonomia per persone con disabilità. • Riforme: 1.1. Legge quadro per le disabilità. M5C3. Interventi speciali per la coesione territoriale. • Investimenti: 1. Strategia nazionale per le aree interne.
Patto della Regione Emilia-Romagna per il lavoro e per il clima (Scenario Obiettivo) Obiettivo strategico 3. Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri. • Incrementare l’attuale dotazione di risorse del
FRNA e realizzare una nuova programmazione dei servizi per le persone più fragili, in chiave di residenzialità, domiciliarità e prossimità territoriale, incentivando soluzioni innovative anche grazie alla coprogettazione con il Terzo Settore, a partire dalle esperienze di cohousing, social housing e senior housing, investendo anche risorse del PNRR.
Vanno inoltre intensificati gli interventi a supporto dei caregiver, dei progetti di vita indipendente e del “Dopo di Noi” valorizzando la preziosa collaborazione con il tessuto associativo. • Rafforzare i percorsi di inclusione delle cittadine e dei cittadini stranieri attraverso 3 assi: potenziamento delle loro competenze, qualificazione in senso interculturale dei servizi di welfare universalistici e promozione di un lavoro di comunità e di reciproca conoscenza e interazione.
Livello Città metropolitana
Goal 10 - Principali azioni degli Scenari Programmatico e Obiettivo della Città metropolitana, obiettivi e indicatori specifici
Target Azioni Scenario Programmatico Azioni Scenario Obiettivo (Patto per il lavoro e lo sviluppo sostenibile della CM, 2021) Policy e/o progetti del PSM 2.0 e indicatori specifici
10.2 Non autosufficienza. Costruzione di una rete di servizi a sostegno degli anziani e delle persone non autosufficienti (PSM 2.0 2018, 4, VII, D, 4, p. 80). Piani di zona per la salute e il benessere sociale 2018-2020, monitoraggio sull’attuazione 2019. Azioni maggiormente innovative alle schede 6, 20, 21 e 36. Mobilità casa-lavoro di persone in condizione di disabilità, bando per l’assegnazione di contributi nel 2020 (ca. € 300.000 dai fondi regionali).
Progetto 3.2 Programmazione innovativa dei servizi e ricomposizione delle filiere dei servizi.
Ricomposizione servizi per disabili. Ripensamento del sistema dei servizi per anziani con l’utilizzo degli strumenti digitali, l’incremento di soluzioni abitative innovative - prioritariamente attraverso la rigenerazione urbana - , lo sviluppo della domotica anche in appartamenti ERP e la realizzazione di servizi di assistenza comunitaria. Policy: Costruzione di una rete di servizi a sostegno degli anziani e delle persone non autosufficienti.
10.2 Diseguaglianze territoriali. Progetto COnvergenze MEtropolitane BOLOGNA (2017-2019): 31 interventi di riqualificazione urbana, rigenerazione aree produttive e percorsi ciclopedonali che ambiscono a collegare tra loro i Comuni del territorio per un totale di ca. € 40 mln (Programma straordinario di intervento sulle periferie, 2016; PSM 2.0 2018, 4, II, A, 1, p. 36) .
Progetto 2.1 Programmi metropolitani di rigene-
razione. Finanziare attraverso il Fondo perequativo i Programmi di rigenerazione metropolitani stimolando le progettualità nei diversi contesti territoriali e contribuendo al contrasto delle fragilità economiche, sociali e demografiche. Progetti 2.2 Rigenera-
zione e innovazione nell’Appennino bolognese; 2.4 Rigenerazione nella pianura bolognese.
Policy: Bando periferie (interventi di rigenerazione e piste ciclabili). Indicatori: stato di attuazione di 9 interventi di riqualificazione, 5 terminati (o in fase di collaudo) e 4 in fase di esecuzione al 31/5/2021; dei 17 interventi per percorsi ciclopedonali, 3 progettati o in fase di gara, 5 in fase di esecuzione e 9 terminati (o in fase di collaudo) al 31/5/2021.
10.2 Coesione territoriale. Patto per Bologna, 27 interventi strategici articolati in 4 aree tematiche (Infrastrutture, Ambiente, Turismo e cultura, PA) per € 134,80 mln di cui € 107 mln dal Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020 (delibera CIPE n. 75 del 7.8.2017) (PSM 2.0 2018, 4, II, A, 1 p. 36). Policy: Piano operativo della città metropolitana di Bologna, FSC 2014-2020 (Patto per Bologna). Indicatore: 76% in fase di progettazione e 24% in fase di cantiere/lavori terminati al 31.12.2019.
10.7 Integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati. CTSS: coordinamento e integrazione di interventi e servizi specialistici; promozione dell’accesso ai diritti di cittadinanza; programmazione per l’insegnamento della lingua italiana; formazione interculturale degli operatori; iniziative di sensibilizzazione della popolazione italiana (PSM 2.0 2018, 4, VII, E, 1 e 2, p. 82).
10.7 Sistema SPRAR/SIPROIMI metropolitano. Costituzione nel triennio 2019-2021 di un Servizio metropolitano per la programmazione e la co-progettazione e di interlocuzione con il sistema di prima accoglienza straordinaria CAS (PSM 2.0 2018, 4, VII, E, 3 p. 82).
10.7 Rete anti-discriminazione. La CM insieme al Comune di Bologna coordina la rete metropolitana contro le discriminazioni, composta da 37 presidi di associazioni, sindacati, enti locali e cooperative snodo del Centro regionale contro le discriminazioni (Protocollo d’intesa 26.1.2007). Dall’a. s. 2017-2018 sono state coinvolte un gruppo di classi terze delle scuole superiori con un ruolo attivo della Fondazione scuola di pace di Monte Sole. Progetto: Portale metropolitano Associazioni impegnate nella formazione linguistica. Progetto: Progetto regionale “Futuro in corso 2” e Progetto metropolitano “Conoscenze”.
Progetto: Azioni di sostegno all’orientamento ed inserimento scolastico minori stranieri non accompagnati. Indicatore: n. allievi coinvolti, 29 nel 2019.
Progetto: Manuale per attivista contro le discriminazioni. Progetto: Trame educative.
Livello Comune di Bologna Principali azioni già in atto o programmate (Scenario Programmatico) Il Comune interviene per la non autosufficienza con misure di sostegno economico, servizi di comunità, servizi di trasporto, servizi e interventi domiciliari, servizi per l’accessibilità, servizi residenziali e semiresidenziali, tempo libero e sport. Nell’ambito del Programma straordinario di intervento sulle periferie del 2016, su stanno realizzando il Progetto Paesaggio Pilastro e l’intervento sull’ex parcheggio Giuriolo con una dotazione di 18 milioni di euro. In materia di migranti e richiedenti asilo il Comune tramite l’ASP, con il supporto delle realtà del terzo settore, deve garantire interventi di accoglienza integrata, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento sociale ed economico. È attivo un servizio centralizzato di Mediazione interculturale e interpretariato sociale.