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2.2. Gli obiettivi quantitativi e gli indicatori
2.2. Gli obiettivi quantitativi e gli indicatori
Nel definire il posizionamento della Città metropolitana è stato selezionato un cruscotto di 77 indicatori riferiti ai 17 goal dell’Agenda ONU 2030, in grado di analizzare il contesto metropolitano e di confrontarlo con quello regionale e nazionale. La selezione degli indicatori scelti per monitorare i progressi della Città metropolita è stata fatta coerentemente con la Proposta del ministero della transizione ecologica di attribuzione degli indicatori della strategia nazionale di sviluppo sostenibile agli Obiettivi strategici nazionali (OSN) e con il primo Rapporto ASviS sui Territori (15 dicembre 2020)4 . È stata considerata anche la proposta del ministero della Transizione ecologica di ampliare il set di indicatori definito dal Tavolo indicatori SNSvS per associare a ciascun Obiettivo strategico nazionale (OSN) alcuni possibili ulteriori indicatori sulla base delle interlocuzioni con le amministrazioni territoriali e con gli attori non statali del Forum. Uno degli obiettivi principali di questa analisi è stato quello di tenere conto del contributo delle politiche e delle azioni messe in campo dalle Città metropolitane per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia nazionale. Sulla base degli indicatori selezionati sono individuati i relativi obiettivi quantitativi definiti dalla programmazione europea, nazionale e regionale, offrendo una valutazione della distanza da essi del territorio analizzato in base all’evoluzione nel tempo. Gli obiettivi quantitativi sono definiti in base alla seguente gerarchia: A) valori definiti dai livelli istituzionali (ONU, Unione europea, Governo italiano, Regione Emilia-
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Romagna); B) in assenza di un valore definito a livello istituzionale, l’obiettivo è stato individuato attraverso il confronto con i quattro Paesi europei più simili all’Italia (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) prendendo il best performer tra questi Paesi nell’ultimo anno disponibile; C) se l’indicatore utilizzato non permette il confronto con i Paesi europei, per la definizione dell’obiettivo ci si è basati sul giudizio degli esperti dei gruppi di lavoro dell’ASviS; D) se l’indicatore non permette il confronto con i
Paesi europei e non è disponibile una valutazione degli esperti, l’obiettivo è stato individuato nel best performer tra le regioni italiane a statuto ordinario; E) se nessuno dei criteri sopra esposti consente di definire l’obiettivo, si utilizza la metodologia di
Eurostat nel valutare l’andamento degli indicatori senza un obiettivo, utilizzando l’incremento dell’1% annuo rispetto all’anno base 2010 (ad esempio, obiettivo 2030 +/-20% rispetto al 2010). I dati più recenti sono riferiti al 2019 e l’analisi non può tenere conto degli effetti che la crisi pandemica ha avuto sull’andamento degli indicatori legati agli obiettivi quantitativi. Ciononostante, l’analisi permette di valutare la direzione del contesto metropolitano e regionale nel corso del tempo, utile anche al fine di calibrare le azioni da intraprendere nel post-crisi da Covid-19. Per valutare il raggiungimento degli obiettivi quantitativi è stata usata la metodologia Eurostat, che prevede la valutazione dell’intensità e del verso con cui l’indicatore si sta muovendo rispetto all’obiettivo prefissato attraverso il metodo delle «frecce»5 . Tale valutazione dipende dal rapporto tra il tasso di crescita effettivo e quello necessario per raggiungere l’obiettivo e prevede quattro possibili valutazioni (Figura 1) con le relative frecce con un colore (verde o rosso) diverso e una diversa inclinazione: 1) progressi significativi, l’obiettivo verrà raggiunto.
Viene indicato con una freccia verde orientata verso l’alto; 2) progressi moderati, l’obiettivo non verrà raggiunto ma la direzione è quella giusta. Viene indicato con una freccia verde orientata diagonalmente verso l’alto; 3) progressi insufficienti, l’obiettivo non verrà raggiunto a causa di una tendenza solo leggermente positiva. Viene indicato con una freccia rossa orientata diagonalmente verso il basso; 4) allontanamento dall’obiettivo, si sta procedendo nella direzione sbagliata. Viene indicato con una freccia rossa orientata verso il basso. 5) quando l’obiettivo risulta già raggiunto è contrassegnato da una «v» verde. Il tasso di crescita effettivo è calcolato sulla base dei dati relativi all’anno base e all’ultimo anno considerato, mentre quello teorico rappresenta quello richiesto per raggiungere l’obiettivo rispetto al livello dell’indicatore nell’anno base. In questa sede si sono fornite due scale temporali di analisi, di lungo periodo (almeno 10 anni) e di breve periodo (5 anni) quando i dati sono disponibili per la serie storica. Ciò permette di valutare anche eventuali differenze registrate nel corso del tempo, che sono molto utili anche al fine di
4. https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/RAPPORTO_ASviS_TERRITORI_2020.pdf. 5. Eurostat, Sustainable development in European Union, giugno 2019, pp. 24-29.