Presidente del Consiglio D’Amministrazione Il saluto del
Benvenuti !
Q
uesta nuova edizione del nostro manuale di vendita saprà, speriamo, mettere in evidenza le immense risorse turistiche della nostra Grande Isola che non finiscono mai di essere messe in valore. Malgrado la crisi finanziaria internazionale che non ci risparmia, gli operatori privati non hanno, in effetti, mai smesso di creare nuovi prodotti e di migliorare le loro prestazioni.
Le loro azioni, sono coordinate dall’insieme degli Uffici Regionali del Turismo (ORT), le associazioni professionali, e l’Ufficio Nazionale (ONTM) giustamente al fine di apportare una dimensione durabile allo sviluppo dell’insieme delle nostre attività. I turisti « responsabili », attirati dai nostri circuiti « avventura & scoperta » hanno sempre più l’assicurazione di poter visitare il nostro paese impattando il meno possibile il suo fragile ambiente naturale e nel totale rispetto delle accoglienti popolazioni locali. Congiuntamente le ORT e l’ONTM continuano ad essere regolarmente in contatto con i mercati mondiali partecipando a numerosi saloni internazionali o formando e informando i nostri parteners. Educationals e viaggi per la stampa sono stati organizzati per permettere ai professionisti di giudicare « in loco » della tranquillità che regna nel paese nel momento in cui questo si vede proporre dei nuovi orizzonti portatori di speranze. Possa questo manuale di vendita incitarvi nel promuovere una destinazione emergente dalle attrazioni cosi’ endemiche come la sua flora e fauna che marcano i nostri paesaggi armoniosi estremamente diversificati. Eric KOLLER Presidente del Consiglio di Amministrazione
Il saluto del Direttore
Esecutivo Tonga soa !
L’
edizione di questo nuovo manuale di vendita denota la nostra volontà di sostenere pienamente i nostri parteners, che, quotidianamente, rispondono alle domande sempre più pertinenti dei viaggiatori sulla nostra bella destinazione. L’innovazione più importante, rispetto alle edizioni precedenti sta nella messa in evidenza dei descrittivi dei circuiti. Ia nostra volontà era di andare oltre i contenuti dei dépliants, facilitando una lettura rapida e semplice del documento. Quest’ultimo contiene inoltre, informazioni dettagliate sugli spots più importanti dei circuiti evocati, per arricchire le argomentazioni dei nostri parteners agenti di viaggio.
La biodiversità del Madagascar costituendo il nostro prodotto faro, abbiamo particolarmente accentuato questo manuale di vendita sulle aree protette gestite da Madagascar National Parks. Infine, per gli appassionati dei viaggi a tema, numerose informazione sono fornite in questo prezioso documento. Auguriamo a tutti i nostri parteners, un’utilizzazione fruttuosa di questo manuale. Vola RAVELOSON Direttore Esecutivo
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5 buone
ragioni per vendere
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Almeno
Madagascar 1. Qualche
circuito consigliato pagina 7-13
2. Una natura Madagascar é una destinazione eccezionale a causa del turismo molto diversificato che vi si puo’ praticare, e che si articola intorno a degli assi portanti. Citiamo specialmente il balneare e la sua gamma di attività nautiche, le tendenze attuali del turismo che favoriscono la preservazione della natura e un rispetto reciproco tra tutte le parti interessate, gli sports d’avventura per i quali Madagascar puo’ essere un’immenso terreno di gioco, o ancora la scoperta sia del paese che della cultura e delle tradizioni delle sue regioni.
unica al mondo
1 | UN PICCOLO CONTINENTE SU UNA GRANDE ISOLA La ricchezza della sua offerta fa si che Madagascar non puo’ lasciarsi rinchiudere in clichés riduttori, ed ha il suo posto tra le primissime scelte di viaggio. Dai marosi dell’Oceano Indiano alla serenità del litorale occidentale, dalla sua freccia settentrionale all’arco quasi perfetto della sua costa sud, i siti si seguono ma non si somigliano. In termini di civilizzazione, la malgascità ha anche saputo coltivare la diversità ereditata da lontane radici migratorie, e questo fa a volte della Grande Isola un paese-mistero da qualche parte tra Africa e Asia. Ecco cosa intriga, che attira e che seduce.
2 | UN TASSO DI ENDEMICITA’ DELLA NATURA RARAMENTE RAGGIUNTO Il primo fondo di commercio del turismo del Madagascar é la sua natura la cui endemicità raggiunge l’80% per la fauna e 90% per la flora. Scegliamo per illustrare l’infatuazione che puo’ suscitare, questo turismo di nicchia certo minoritario in termini di arrivi poiché molto specialistico : l’osservazione degli uccelli. Il birdwatcher puo’ venire da molto lontano – c’é un club degli amici del Fody di Madagascar negli Stati Uniti – ma sa già cosa vuole e cosa troverà in Madagascar. Osserva, fotografa, recensisce, e non esita ad uscire di notte nella foresta. Natura-Passione quanto ci prendi !
3 | UNA TERRA D’APPLICAZIONE DEL TURISMO DURABILE Dobbiamo ringraziare l’erosione ? In un certo senso si, poiché le dobbiamo il fatto d’aver inciso questi capolavori che hanno per nome Isalo, Bemaraha e tanti altri ancora, e che sono altrettanti argomenti forti del turismo della destinazione. Ma c’é un’altra erosione che si conta, non più in decine di millioni di anni, ma in termini di generazioni in pericolo, e che risulta da una pressione tanto incosciente che suicidariadell’uomo sul suo stesso ambiente. Il turismo durabile é più che una moda ed agisce contro questa logica di distruzione, forte di un’etica che unisce il visitatore ed il visitato. In Madagascar é ormai ben presente, meglio compresa ed i suoi poli si moltiplicano in tutte le regioni.
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4 | PIU’ LONTANO CHE LA STRADA, IL TURISMO DI AVVENTURA
pagina 14-21
3. Tra terra
Agli adepti del turismo sportivo la Grande Isola offre più terreni d’avventura di quanti ne potranno percorrere. Gli operatori hanno identificato da molto tempo le potenzialità del paese nella materia e lo standard delle loro prestazioni si é regolarmente migliorato, aprendo delle porte sempre nuove agli amanti di sensazioni forti, naturali, autentiche. Forse non troverete migliore ambasciatore di questo turismo che il Tsaranoro nell’Andringitra, uno spot di scalate mondialmente conosciuto e rincorso. Gli sfidant delle cime tedeschi che furono i primi ad attaccarsi alle sue big walls di granito nel 1995 se ne ricordano ancora…
e mare
pagina 22-25
4.
Sports all’aria aperta pagina 26-29
5.
5 | MARI PER TUTTI I GUSTI
Patrimonio e cultura pagina 30-35
6. Il Turismo
Con il suo litorale di 5000 Km, Madagascar é infine sinonimo di vasti spazi marini dove ci sono mari e coste per tutti i gusti. Le acque malgasce sono ricche in attività offerte agli appassionati, dall’immersione in fondali tra i più belli al mondo alla navigazione d’isola in isola a bordo di barche bianche, passando per l’osservazione delle balene Megaptera da luglio a settembre.
Durabile
pagina 36-39
7. Al patrimonio
Mondiale dell’UNESCO
Molteplici destinazioni in una sola ? Cosi’ é Madagascar ed i « suoi » tipi di turismo. A presto !
pagina 40-43
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circuito consigliato
Madagascar, terra misrteriosa, non si apre che a colui che sa ascoltare e comprendere, a colui che prende il tempo di scoprire. Andare oltre le sue spiaggie e i suoi lagons, uscire dai sentieri battuti e imparare a conoscere e amare questo popolo tradizionalmente accogliente. Madagascar dai paesaggi a togliere il fiato, incrocio di culture e tradizioni che ne fanno un paese d’eccezione, una terra unica. Terra d’avventure, santuario della natura : altrettanti qualificativi per descrivere Madagascar. Lasciatevi guidare per un viaggio semplice ma appassionante di scoperte insolite e originali…
CIRCUITO GRANDE SUD 14 giorni / 13 notti GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO-IVATO GIORNO 2 : ANTANANARIVO -VisitadellaCittàAlta,custodedellamemoriadellacittàdeiMille : Palazzi, chiese in pietra, place royale, le vecchie case borghesi, belvedere con vista sulla Città Bassa e la pianura circostante ... - La Città Media e la Citta Bassa : negozi e mercati di artigianato, le caratteristichescalinatedellacittà,contrastiarchitetturali,,.edificie piazze storiche ... - La collina di Ambohimanga : culla della monarchia Merina. Sito culturaleiscrittoalPatrimonioCulturaleMondialedell’UNESCO. -PossibilitàdiincludereIlafyedilsuopiccoloRova(anticaresidenza reale).
GIORNO 3 : ANTANANARIVO > ANTSIRABE -PrimasezionedelN7traAntananarivoeTulear.Caratteristicipaesaggi delle AlteTerre, villaggi e campi a perdita di vista, bancarelle di commerciantilungolastrada...-StopaAmbatolampy :Visitaalle botteghe di artigiani che lavorano l’alluminio.- Antsirabe : città termaledascoprireinpoussepousseoinciclopousse.importante centro del settore alimentare e tessile. Artigianato di qualità, in particolarelalavorazionedellepietredureesemi-preziose.Possibilità di passeggiate nei villaggi..
GIORNO 4 : ANTSIRABE > AMBOSITRA > FIANARANTSOA -Ambositra1h30diautodaAntsirabe.Capitaledellalavorazionedel legno,fortementeispiratadallavicinanzadeiZafimanirylacuiarteè registratanelPatrimonioCulturaleMondialedell’UNESCO.Visitaalle botteghe di artigiani e scultori. -ContinuazioneversoFianarantsoa(3h30)perunastradatortuosa attraversounodeipiùbeipanoramidelleAlteTerre :forestediTapia, colline e valli punteggiate da villaggi tipici, risaie a terrazza ...
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1. Qualche
GIORNO 5 : FIANARANTSOA > MANAKARA
GIORNO 10 : PARCO NAZIONALE ISALO
-IltrenoFianarantsoa-Manakaraeilsuopercorsonelcuoredella foresta pluviale, a volte lungo il fianco di una scogliera. Una ferroviatralepiùripidealmondodisseminatadi21tunnels,42 ponti e 12 stazioni su solo 163 km.
-Trasferimentoperunagiornatadiscoperta,aipiedidiunodei piùgrandiepiùvisitatiParchidelMadagascar.Diverseopzioni secondo i vostri centri di interesse e capacità fisiche per la marcia :piscinanaturale,canyons,rilieviruiniformiunicinelloro genere…
GIORNO 6 : MANAKARA ED IL CANALE DEI PANGALANES
CIRCUITO DEL NORD 8 giorni / 7 notti GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO GIORNO 2 : ANTANANARIVO > DIEGO SUAREZ
GIORNO 11 : RANOHIRA > TULEAR > IFATY
-PossibilitàdigitainpirogasulCanaledeiPanganalesapartire daManakara.Questocorsod’acquacorreparalleloallacostada Farafangana al Sud-Est fino al nord di Tamatave. -TrasferimentosustradaversoRanomafana(3h30)secondosito termaledelMadagascar.ScopertadelpaeseTanala,letteralmente « ilpopolodellaforesta »,conisuoivillaggicostruiticontronchi e foglie degli alberi.
-Capoancorapiùasud,attraversoivillaggi-fungodeiricercatoridi zaffiritraiqualiilpiùfamosoèIlakaka.LaNazionale7poipassa attraversoilParcoNazionalediZombitseVohibasia,riccodiflora efaunanellasuaparteorientale.Marciafacileallascopertadei tesori del parco. -Tulear,quasiacavallodelTropicodelCapricorno.Possibilitàdi visitareilMuseodelleArtietradizionioraliMahafalyripercorrendo gliusiedicostumideipopolidelSud.ContinuazioneversoIfaty.
GIORNO 8 : RANOMAFANA > FIANARANTSOA > AMBALAVAO
GIORNO 12 : IFATY
GIORNO 7 : MANAKARA > RANOMAFANA
-VoloadestinazionediDiegoSuarez(1h30)lacapitaledelnord conlasuapopolazionecosmopolita,lesuecaseacolonnate,una flottaditaxi4L,esoprattuttolabaia,annoveratanell’Associazione delle baie più belle del mondo. -VisitaalParcoNazionaledellaMontagnad’Ambra,neipressidi Joffreville,adunatrentinadikmasudovestdellacittà.Ilparco piùanticodelMadagascar,unveroparadisopergliamantidella naturaepergliescursionistisportivi,edancheunbacinod’acqua per l’intera regione. Possibilità di passare la notte in loco o tornare a Diego Suarez.
GIORNO 3 : DIEGO SUAREZ > LE 3 BAIE > DIEGO SUAREZ
-IvillaggidipescatoridiIfatysituatiadunatrentinadikilometri a nord di Tulear. Diverse attività possibili : gite in piroga a bilanciere,nuotatenellagonprotettodaunabarrieracorallina, immersioniosnorkeling,escursioninell’entroterraperesplorare laforestadibaobabedispine,incontriconlapopolazioneVezo econilsuomododivivereorientatoversoilmareneivillaggidi Ifaty e di Mangily. -Visita al Parco Reniala, osservazione di molte specie di fauna selvatica(uccelli,lemuri,tartarughe)eFlora(dibaobab,euforbie e diverse piante spinose) endemiche del Sud.
-VisitaguidatadelParcoNazionalediRanomafana,classificatoal PatrimonioNaturaledell’Umanitadapartedell’UNESCO.Scoperta delle principali varietà animali e vegetali della Costa Est. -prosecuzionesustradaperFianarantsoa(1h) :Visitaapiedidella CittàVecchiaclassificatazonadiinteressestoricoearchitetturale. -Ambalavao(1h30) :cittàdelvinomalgascioeimportanteluogo del mercaton degli zebù (tutti i mercoledì e giovedì). -Scopertadellafamosacartaantemororicavatadallacorteccia degli alberi, e del tessuto Betsileo « arindrano ».
GIORNO 9 : AMBALAVAO > RANOHIRA
-Brevetrasferimento(45minuti)inautoalvillaggiodiRamena poicontinuazioneallascopertadelle3baie :BaiadelleDunes, BaiadeiPiccionielabaiadeiSakalava.Sabbiabiancaeacqua turcheseinunasplendidacornice.PerlaBaiadeiSakalava,una scelta in « più » con la possibilità di praticare il kitesurf. - A metà strada tra Diego Suarez e Ramena, la Montagna dei francesiconlesuestazionidellaViaCrucis,irestidiunpassato militare,érinomatatragliamantidellascalata.Superbavista sulla baia di Diego Suarez ed il suo Pan di Zucchero.
GIORNO 4 : DIEGO > TSINGY ROSSO > GLI TSINGY DELL’ANKARANA
GIORNO 13 : IFATY > TULEAR > ANTANANARIVO
-TrasferimentosustradaversoRanohira(1/2G)senzadimenticare unasostaallaAnjaReservevicinoadAmbalavaoperfamiliarizzare con la gestione del turismo degli abitanti dei villaggi.Tipico paesaggiodelmedio-sudmalgascioconlasavanadisseminata dibaobab,letombetradizionali,imassiccirocciosieledistese desertiche.Passaggiosimbolicoattraversole« portedelSud » prima di attraversare la città Ihosy. - Primi « contatti » con il Parco Nazionale dell’Isalo : centro di interpretazione,tramontoattraversola« finestradell’Isalo »...
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Transfer(1h15)d’Ifatyall’aeroportodiTulearevoloperAntananarivo.
-1h30distradapergliTsingyrossid’Irodo.Proseguimentoper il villaggio di Ankarana (2h15) attraversando il villaggio di Anivoranoeillagosacrodoveicoccodrillisonoveneratidalla popolazionelocale.ArrivoaMahamasinaingressoestdegliTsingy diAnkarana.Primavisita.RitornoaMahamasinaperlacenaed il pernottamento.
GIORNO 14 : ANTANANARIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RIENTRO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
GIORNO 5 : PARCO NAZIONALE DEGLI TSINGY DELL’ANKARANA > AMBANJA - Accompagnati da una guida locale, visita a piedi del Parco Nazionale degliTsingy dell’Ankarana. Diverse possibilità di circuiti,sia :gliTsingyRary,laGrottadeiPipistrelli,laperditadei fiumi, Torrette degli Tsingy ... -SicontinuaperAmbanja(3h30)traiboschidiRavinala(alberi delviaggiatore),piantagionidicaffè,dicacaoediylang-ylang.
- Fine della giornata al Mont Passot per assistere ad uno spettacolare tramonto sul Canale di Mozambico.
GIORNO 7 : NOSY KOMBA E NOSY TANIKELY -Escursioneperl’isoladiNosyKombaoisoladeilemuri,notaanche per il ricamo delle donne-artigiani dell’isola. - Continuazione in barca per Nosy Tanikely ed il suo parco sottomarinonotoperlaricchezzaelabellezzadeisuoifondali.
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GIORNO 6 : AMBANJA > NOSY BE
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-MattinaprestotrasferimentoinautoperAnkify(30min)traversata in barca (30 min) verso Nosy Be. -VisitaairestidiMarodoka,anticoborgodicommerciantiarabi eindianioggisepoltosottolavegetazione,escopertadelParco NazionalediLokobe,forestanaturaletipicadellaregionedel Sambirano. - Visita alle distillerie ylang ylang e di altri olii essenziali.
GIORNO 8 : NOSY BE > ANTANANRIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RIENTRO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
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CIRCUIT EST 7 giorni / 6 notti
CIRCUITO OVEST 8 giorni / 7 notti
GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO-IVATO GIORNO 2 : ANTANANARIVO > ANDASIBE
GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO-IVATO
-PartenzasustradaperAntsirabe138km.dallacapitalesullastradaRN2o strada di Tamatave. - Sosta al Madagascar Exotic, una fattoria d’allevamento di farfalle, di camaleonti e di rettili endemici. -MoramangaadunatrentinadikilometriprimadiAndasibe,unacittà-incrocio dellaregioneCentro-EstchehasegnatolastoriadellaGrandeIsola.Ineffetti haacquisitonuovorilancioconlosfruttamentonellasuavicinaregionedel cobaltoedelnickelgraziealproggettoAmbatovy.Unainteressantevisitada effettuare é quella al Museo della Gendarmeria.
GIORNO 2 : ANTANANARIVO > MORONDAVA -Volo(45 mn)perMorondava,cittàinpienosviluppoturistico situata sulla costa Ovest. - Escursione in piroga (15 mn) verso il villaggio di Betania per uncontattocalorosoconipescatori.Estensionepossibilefino aLovobe,all’uscitadelfiumeKabatomenaelasuaspiaggiadi sabbia fine.
GIORNO 3 : MORONDAVA > BELO SULLA TSIRIBIHINA > BEKOPAKA
GIORNO 3 : ANDASIBE > AKANIN’NY NOFY -VisitaguidataalParcoNazionalediAndasibe-Mantadia,compostodadue areeprotette :ilParcoMantadiaelaRiservaSpecialed’Indrid’Analamazaotra Centro di Interpretazione, sentieri ben tracciati, aree per il camping. -Continuazionesulla strada (2h30 circa) verso il villaggio di Manambato, situatosullerivedellagoRasoabe,poinavigazionesulCanaledeiPangalanes indirezionediAkanin’nyNofyletterlmente« ilnidodisogno »sullerivediun lago, quello di Ampitabe.
Trasferimento di una giornata (8 ore) in fuoristrada per Belo sullaTsiribihinaedopodichétraversatadelfiumeresocelebre dallecerimoniedelFitampoha.Unpaesaggiodibushspinosoe di savana arida dove il baobab é il re. La traversata del fiume Manamboloterminaquestopercorsoeffettuatoinundecoro maestoso.
GIORNO 4/5 : BEKOPAKA E GLI TSINGY DI BEMARAHA
GIORNO 4 : AKANIN’NY NOFY > CANALE DEI PANGALANES > TAMATAVE -AAkanin’nyNofyoltrealleattivitànauticheepasseggiateinforesta,visita della riserva privata il Palmarium. -Navigazione(3h)indirezionedelNordfinoalportofluvialediTamatave.Una dellepiùbelleporzionidelCanaledeiPangalanesconilsuosuccedersidilaghi lenassedeipescatori,ivillaggiricopertidiunavegetazionelussureggiante. -Tamatave, primo porto del Madagascar e importante zona del turismo nazionale.E’daquichepartonopernave,afineanno,lespedizionidiletchia destinazione delle buone tavole europee.
GIORNO 5/6 : TAMATAVE > SAINTE MARIE -Voloadestinazionedell’IsoladiSainteMarie(45 mn).Soggiornoliberoinun luogopreservatodalturismodimassaemolto« natura »all’immaginedelsuo capo-luogo Ambodifotatra. Tuttounventagliodiattivitàsuterracomeinmare :passeggiateapiedioin VTT,escursioniversoisitipittoreschidell’isolatracuil’IleauxNatteseiluoghi
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chepreservanoilricordodell’epocadellafilibusta, immersioniinspotsconosciutimondialmente… - Nella stagione (da giugno a settembre), safarisbalene molto ben organizzati.
GIORNO 7 : SAINTE MARIE > ANTANANARIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RIENTRO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
- Visita degli Tsingy di Bemaraha sicuramente il luogo più spettacolaredelMadagascar.Unluogofuoridalcomune,iscritto al Patrimonio dell’UNESCO dal 1990 ! -Ilprimogiornoinpiroga,scopertadellegoledelManambolopoi passeggiatasuicircuitid’Ankeligoaed’Andadoanyneicanyons ed i labirinti alla scoperta della genesi degli Tsingy. -Ilsecondogiorno,trasferimentoinfuoristradaa17Kmalnorddel villaggiodiBekopakaperraggiungerelegiganteschecattedrali dicalcare,ladensaretedicanali,icrepacciprofondi,iblocchidi calcarealameoapunteaccuminatecheformanogliTsingy.Dal loro « tetto » una magnifica vista su 360° del massiccio.
-ContinuazionesuMorondavaconunainevitabilesostaall’allée deibaobabssacroPrimoMonumentoNaturaledelMadagascar. Superbo tramonto da immortalizzare.
GIORNO 6/7 : BEKOPAKA > KIRINDY > MORONDAVA
GIORNO 8 : MORONDAVA > NTANANARIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RIENTRO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
-RitornoversoKirindiperunavisitadiquestoParcoNazionalee della sua foresta densa e secca. - Possibilità di effettuare una visita notturna.
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CIRCUITO SAVA 8 giorni / 7 notti
CIRCUITO SUD EST 5 giorni / 4 notti
GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO-IVATO GIORNO 2 : ANTANANARIVO > SAMBAVA
GIORNO 1 : ARRIVO ALL’AEROPORTO DI ANTANANARIVO-IVATO GIORNO 2 : ANTANANARIVO > FORT DAUPHIN
-Volo(1h15)adestinazionediSambava,unadelle4grandilocalitàdelleSava. -Una giornata consacrata alla visita di un laboratorio di trattmento della vaniglia e della piantagione dei cocchi Soavoanio.
-trasferimentoperilvoloadestinazionediFortDauphin,unacittàin pienamutazionedovelerichezzedelturismocoabitanoconquelledello sfruttamentodell’ilmenite.FortDuphinpossiedeugualmenteunnuovo porto,quellodiEhoala,chepuo’accoglierele« cittàgalleggianti »di crociere internazionali. -Numerosepossibilitàdivisite,ascelta :RiservaPrivatadiNahampoana, GiardinoBotanicodiSaïadi,MuseodiFortFlancourt,oppuremolto semplicementefarnientesuunaspiaggiacomequelladelLibanona.
GIORNO 3/4/5 : MANANTENINA > PARCO NAZIONALE DI MAROJEJY - Partenza per Manantenina, sulla strada di Andapa. - Inizio della visita del Parco Nazionale di Marojejy, uno dei più maestosi massicci montagnosi del Madagascar, culminante a 2 132 m. -AccampamentoalcampoMantella(altitudine450m),dotatodicucina,ripari, sanitari. -Proseguimentodell’ascensioneversoilcampoSimpona(775m).Passaggio moltobenvisibiledallavegetazionedellaforestadibassaaltitudineaquella dialtaaltitudine.AccampamentoalcampoSimpona,dotatodeglistessi servizi. -Smprepiùinalto !Traverstadellaforestatropicaleumidadialtamontagna. Incima,vistapanoramicasututtalaregione,chesiallungafinoall’Oceano Indianoquandoc’ébeltempo.AccampamentoalcampoMarojejya,dotatodi cucina e sanitari.
GIORNO 6 : MAROJEJY > MANANTENINA > SAMBAVA - Ridiscesa su Manantenina e continuazione su strada per Sambava . -PossibilitàdieffettuareunapartedelpercorsoinpirogasulfiumeBemarivo.
GIORNO 7 : SAMBAVA > ANTALAHA > SAMBAVA -UnpassaggioassolutamentedanondimenticareadAntalaha,capitale mondiale della vaniglia, a 90 km a sud di Sambava… -PossibilitàdiescursioneinpirogatradizionalesuifiumiAnkaviaeAnkavanana.
GIORNO 3 : LA BAIA DI LOKARO -EscursionediunagiornataallaBaiadiLokaro.Trsferimentoinautoe poiinbarcaattraversoicanalistrettichecolleganounamoltitudinedi piccolilaghicostierilungolabaiadiFortDauphin(lagoLanirano,lago Ambavarano,fiumeAnony…)Unadiquestepartidimondocomenon ne esistono altrove.
GIORNO 4 : IL PICCO SAINT LOUIS ED IL LAGO DI VINANIBE -AscensionedelPiccoSaintLouis(529m)perapprezzarealsuogiusto valore la bellezza di Fort Dauphin e della sua Riviera. - Passeggiata finale in piroga sul piano d’acqua di Vinanibe.
GIORNO 5 : FORT DAUPHIN > ANTANANARIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RITORNO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
GIORNO 8 : SAMBAVA > ANTANANARIVO > VOLO INTERNAZIONALE DI RIENTRO (O CONTINUAZIONE DEL VOSTRO PROGRAMMA A LA CARTE).
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2. Una natura
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unica al mondo
LA FAUNA | LA FLORA | BIRDWATCHING | WHALEWATCHING I LAGHI | I SITI RAMSAR | LE MERAVIGLIE DELLA GEOLOGIA | PARCHI ZOOLOGICI E BOTANICI
Il più bel scarabeo dell’Isola é certamente lo scarabeo giraffa rosso e bianco, cosi’ chiamata a causa del suo collo smisurato. Tra le 400 specie di ragni, la sola veramente pericolosa é la giustamente chiamata vedova nera.
I rettili e gli anfibi I camaleonti potrebbero simbolizzare Madagascar allo stesso titolo dei lemuri. I due terzi delle specie mondiali vivono sulla Grande Isola, dalla più piccola (il Chamaleo Nasatus di 10 cm) alla più grande (il Chamaleo Oustaleti di 70 cm). Specie protetta Il Coccodrillo del Nilo si concentra in certe regioni dei grandi fiumi. Temuti o venerati, questi sauri hanno a volte un posto predominante in alcune credenze popolari che li assimilano agli antenati.
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Le tartarughe terrestri, tra cui la tartaruga radiata e quella a soc, sono delle specie in pericolo poiché fanno oggetto di un’inquietante traffico. Diverse specie di tartarughe di mare si possono osservare nei recifs corallini, depositando le loro uova sulle spiagge deserte. Le rane sono tra le creature più colorate dell’Isola, componendo dei balletti multicolori sulla vegetazione dei terreni umidi. Più di 150 specie ne sono state recensite, e altre sono in fase di identificazione.
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I Mammiferi Il Fosa con il suo procedere da puma, é il più grande dei carnivori malgasci. 5 specie di manguste sono endemiche, tra cui quella a coda anellata della Montagna d’Ambra. I Tenrecs che somigliano a dei ricci sono molto prolifici con delle portate che possono raggiungere i 32 individui. Quanto ai pipistrelli questi si diversificano in 28 specie. Gioielli della fauna dell’Isola, i lemuri sono dotati di grandi occhi che facilitano la visione notturna e di un manto peloso sovente denso, a volte lanoso. I più piccoli, i Microcèbes, non sono
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Gli scienziati hanno contabilizzato circa 100 000 specie di invertebrati tra cui numerosi insetti stecco, mante religiose, falene, millepiedi, ed altre libellule e scarabei. Tra le 3 000 specie di farfalle, più di 2 900 sono endemiche. Potremo citare la più grande farfalla al mondo, l’Argema Mittrei che raggiunge i 30 cm di apertura, la Chrisiridia Madagascariensis dai colori brillanti, o ancora la farfalla porta-coda Papilo Delalandei.
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Si caratterizza per il suo fortissimo tasso di endemicità e l’assenza di grandi predatori. A parte i sauri e qualche varietà di scorpioni e di scolopendre, quasi non esiste alcuna specie animale pericolosa per l’uomo.
Gli invertebrati
92% delle specie di pesci d’acqua dolce, sono endemici. Lato mare, le barriere coralline ospitano una moltitudine di pesci di ogni forma e colore, oltre alle specie notevoli come le mante. Nelle acque di Nosy Be si incontrano in certi periodi dell’anno i più grandi pesci del mondo, gli squali balena oltre che, se la fortuna entra in gioco, il più vecchio che é il celacanto.
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LA FAUNA
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I pesci
più grandi di un pollice allorché l’Indri raggiunge la taglia di un ragazzetto. Il lemur Catta é familiare ai turisti grazie alle sue arie da star ed al suo contatto facile. L’Aye Aye salvato dall’estinzione negli anni sessanta resta, per quanto lo riguarda, un’enigma per la scienza. La scoperta di nuove specie é ancora lontana dall’essere terminata. Citiamo tra i vari l’Allocebus Trichotis di 80 grammi di cui si credeva la specie estinta (1997), il Lepilemur Mitsinjonensis scoperto, come il suo nome lo indica dalle parti di Mitsinjo (2004). Il Mirza Zaza di 300 gr, ed il Lehilahy Tsara, una traduzione letterale del nome di Steve Goodman, uno scienziato del Field Museum di Chicago (2005).
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WHALEWATCHING
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Ka
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• Più al nord, la Baia d’Antongil é anche un santuario delle balene. Lo spettacolo dei balletti e salti fuori dall’acqua di questi giganti dei mari si puo’ ammirare dalla barca, o stando ben all’asciutto dalla sommità di Nosy Mangabe. • Nosy Be non é da meno, con anche un « più » consistente ad abbinare l’osservazione con delle escursioni inter-isole. Da notare che altri cetacei come i delfini o le balene ci possono essere visti per
© CetaMada
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tutto l’anno, ottobre e novembre non sono da meno essendo da parte loro i mesi dell’inoffensivo squalo-balena. • Si potranno anche citare altri luoghi privilegiati come la Baia du Courrier presso Diego Suarez, o anche Anakao dove dei gruppi hanno preso l’abitudine di folleggiare intorno a Nosy Ve : niente da dire, questi ospiti venuti dal freddo hanno buon gusto !
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• Ankarafantsika all’est di Majunga sulla RN4 ospita i 2/3 delle specie conosciute di tutta l’isola. Il Mésite Varié e il Vanga di Van Dam sono sufficenti per farci venire ornitologi del mondo intero. • Gli isolotti del delta della Betsiboka a 20 km a volo d’uccello da Majunga sono uno spot d’osservazione di più di 60 specie d’uccelli acquatici tra cui l’Ibis Sacro. • In questa stessa regione, il Lago Kinkony (secondo più grande lago del Madagascar) ed il suo complesso sono uno spot maggiore d’osservazione, per non citare che il Râle d’Olivier, il Gravelot, l’Ibis Sacro, o ancora l’Aquilq Pescatrice. E’ anche un rifugio per migliaia di uccelli migratori che vanno dalle anitre selvatiche ai fenicotteri rosa
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luogo
• Lo spot più corrente e frequentato é l’Isola Sainte Marie e più precisamente il suo Canale dove, appena nati, i balenotteri possono evoluire a loro agio a fianco della madre. Soprattutto non separarli ! I safari marini si prolungano sovente la sera con delle conferenze molto istruttive. Quanto al Festival delle Balene che prende il posto delle manifestazioni anteriori, beneficia del patrocinio di un celebre animatore TV mondialmente conosciuto.
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Qualche importante dell’ornitologia :
passando per gli aironi. • L’Area Protetta di Tsinjoriake presso Tuléar é reputata per la sua avifauna comprendente specialmente 7 delle 10 specie endemiche del Sud. • Tsimanampesotse a 40 km al sud d’Anakao possiede ugualmente una avifauna molto interessante : Couas, piccioni verdi, rapaci, senza dimenticare le spettacolari colonie di fenicotteri rosa. • L’isola di Nosy Ve al largo della spiaggia d’Anakao é il santuario di numerose colonie di uccelli ben protette dal carattere sacro del posto per certi Vezo. • Alla periferia d’Antananarivo, il Parc Tsarasaotra, primo sito privato Ramsar al mondo vede transitare ogni anno migliaia di uccelli di più di 60 specie. • Il corridoio forestiero d’Anjozorobe a 2 ore di strada dalla capitale costituisce una delle ultime vestigia di foresta naturale delle Alte Terre. Possiede una biodiversità eccezionale dove riterremo 74 specie di uccelli che ne fanno un luogo di appuntamento apprezzato dai birdwatchers. • A 140 km d’Antananarivo sulla RN2, il Parco Nazionale d’Andasibe ospita 16 ordini di uccelli che comportano più di 120 specie. In effetti tutti i Parchi Nazionali del Madagascar possiedono un’importante componente avifauna, ma alcuni offrono più facilità che altri per l’osservazione.
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Il numero delle specie malgasce di uccelli (285) é relativamente modesto. Ma su questo totale, 110 sono endemiche ed é questa una proporzione raramente raggiunta altrove.
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Tra luglio e settembre, le balene Megattera vengono a partorire e ad accoppiarsi nelle acque malgasce dopo aver percorso più di 5000 km dall’Antartico. La loro osservazione obbedisce a delle norme severe di buona condotta, sia per non stressare le balene che per garantire la sicurezza dei turisti.
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Birdwatching
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LA FLORA Nel regno vegetale Madagascar ha conosciuto una diversificazione esplosiva di specie legate all’estrema varietà delle zone ecologiche ed alla suddivisione delle regioni.
Le Terre Centrali Sono le meno ricche ma le lastre rocciose e le cupole granitiche possono possedere delle belle piante dalle graziose inflorescenze come ad Angavokely all’est di Antananarivo. I bordi particolarmente all’ovest e al sud sono ricchi in flora xerophila dattata a condizioni difficili grazie ad un sistema di accumulazione di acqua. La pianta-sasso per esempio é molto frequente nei massicci dell’Itremo ad ovest di Ambositra o dell’Ibity nella regione di Antsirabe, con i suoi fiori che spuntano al livello del suolo.
L’Ovest
Il Sud
E’ il reame della savana e dei baobabs di cui Madagascar conta 7 specie contro 2 per l’Australia e una sola per tutta l’Africa. I vegetali, hanno qui delle particolarità piuttosto insolite : Euphorbes in pino parasole, liane le cui branches non appaiono che nella stagione della pioggia, pachypodium a forma di bottiglia dal lungo collo, ed una bellissima felce che ha messo radici in questi luoghi di aridità frequente : la Platycerium Quadridichitium.
Il Bush é un’ambiente naturale eccezionale fatto di una vegetazione bassa, spinosa, e xerofila adattata ad un pluviometro inferiore ai 500 mm l’anno. Le Didieracee Non ci passano inosservate, dai rami in battaglia dell’Alluandia Humberti ai tentacoli dell’albero-piovra. Le Kalanchoe possono pretendere il premio dell’originalità con le foglie in tricorno del Beharensis. Nella famiglia dell’Aloes (38 specie), l’Aloe Vombe é forse la più bella pianta del Madagascar. Di un’altezza che oltrepassa i 6 metri, puo’ portare fino a cento grappoli di fiori di un rosso scarlatto.
L’Est La foresta dell’Est fornisce all’uomo cibo, rimedi, abiti, materiali per costruzioni, utensili, ornamenti… La sua endemicità é stimata a 90%. E’ l’ambiente preferito delle essenze d’alberi preziosi che suscitano sovente concupiscenze, e delle orchidee dalle dimensioni e dai colori differenti come l’Aeranthes la cui florescenza arriva ai 60 cm, dove troviamo la Cymbidiella Rhodichila con i suoi fiori a grappolo gialli macchiati di punti verdi. Ma l’albero che simbolizza al meglio l’Est dell’Isola é l’Albero del Viaggiatore o Ravinala con le sue foglie a ventaglio e la sua riserva di acqua che dicono essere fresca. Diffidenza comunque !
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I LAGHI Troppo spesso oscurati dal mare, i piani d’acqua interni del Madagascar meritano una migliore attenzione. • A 120 km dalla capitale, per la RN1, il Lago Itasy estende la sua macchia in un decoro tormentato di flussi di lava e di campi basaltici. E’ circondato da una costellazione di una quarantina di altri piccoli laghi di pianura o di cratere. • A Antsirabe (169 km da Antananarivo per la RN7), Tritriva é il più famoso lago di cratere del
Madagascar con le sue pareti a picco et le sue acque scure che si abbassano durante la stagione delle piogge e rimontano nella stagione secca. • A 70 km sulla RN2 Con una biforcazione al livello di Ambatoloana, le rive del Lago Mantasoa custodiscono le vestigia della prima industria creata verso il 1837 da Jean Laborde. • Nella parte continentale della provincia di Tamatave, la più grande distesa d’acqua dell’isola fu battezzata « Alaotra » dai suoi immigranti malesi. Opita una fauna endemica rara come il Bandro o hapalemur dei bambù, o l’Onjy, un’anitra selvatica in via di estinzione.
• Nel Sud, Tsimanampesotse é indissociabile dell’immagine di colonie di fenicotteri rosa, oltre alla presenza nelle sue acque del pesce cieco Typholeotis il cui mistero ha intrigato il Comandante Cousteau. A 60 km a Sud-Est di Tulear il plateau di Ifanaro allinea una successione di laghi in gradini prospicenti il fiume Onilahy. • Menzioniamo ancora tre casi e non sono i minori per completare questa lista : all’Est il Lago Rasoabe a Manambato che é generalmente il primo contatto del turista con il Canale dei Pangalanes. Al Nord, il Lago di Anivorano, sulla strada di Ambilobe e i suoi sacrifici rituali ai coccodrilli, e i Laghi Sacri di Nosy Be che si possono ammirare a partire dal Mont Passot.
biodiversità, dei siti di riproduzione dell’avifauna ed un serbatoio permanente di risorse acquatiche.
suoi bacini versanti, Tamatave (9 993 ha) • Il fiume Nosivolo ed i suoi affluenti, Tamatave (358 511 ha) • Il lago Alaotra ed i suoi bacini versanti, Tamatave (722 500 ha) • Il lago Tsimanampesotse, Tulear (45 604 ha) • Le zone umide di Bedo, Tulear (1962 ha) • Il parco privato di Tsarasaotra, Antananarivo (27 ha).
La Mangrovia E’ un miscuglio strano di foreste anfibie il cui albero più conosciuto é la mangrovia arroccata sulle sue radici-trampolo. Suo cugino, il Manglier rosso, per quanto lo riguarda ha delle radici che spuntano fuori dall’acqua alla maniera di un boccaglio. Uno scherzo di Dama Natura ! Qualche localizzazione : Ambondrolava a 12 km al nord di Tulear, Antsahampano e la Riserva Forestiera di Ambohidravy nella regione di Ambanja, la costa Est di Sainte Marie, e quelle Nord e Est di Nosy Be.
I SITI RAMSAR Le zone umide iscritte sulla lista internazionale Ramsar provvedono ai mezzi di sussistenza per le comunità, queste rinchiudono piante medicinali, acqua potabile prodotti legnosi utilizzati per l’energia e l’artigianato. Sono anche dei luoghi di concentrazione della
Madagascar possiede 9 siti iscritti su questa lista : • Il complesso dei laghi di Manambolomaty, Majunga (7 491 ha) • Il lago Kinkony, Majunga (13 800 ha) • La zona umida di Mandrozo, Majunga (15 145 ha) • La palude di Torotorofotsy ed i
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Il Makay C’é ancora tutto da imparare sul Makay che, qualche anno fà era ancora un perfetto sconosciuto. Si tratta di un massiccio ruiniforme di 150 km su 50 al nord dell’Isalo dove sono intrappolati canyons, cupole, e foreste di roccia in un densa rete di corsi d’acqua costellati da numerosi laghi interni. Tutte queste forme prtano la firma di una erosione che si é diffusa su molti milioni di anni, formando un’insieme di arenaria gialla unica al mondo. L’accesso non é facile, da Ranohira fino ad un minuscolo villaggio di nome Beronono, terminus obbligatorio per le auto, dopo aver attraversato il Mangoky all’altezza di Beroroha. Ma l’arrivo, la bellezza del Makay ha un profumo di ricompensa.
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MERAVIGLIE DELLA GEOLOGIA L’Isalo
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Una delle prime curiosità naturali del Madagascar, l’Isalo al km. 707 della RN7 é costituito di arenaria che data del giurassico. Le sue parti Sud e Est sono costituite da strati la cui resistenza all’erosione é irregolare, da cui il loro rilievo ruiniforme fatto di blocchi che sembrano in un equilibrio instabile, e le famose figure che ci sono scolpite, che ricordano uno stivale, un leone alla ricerca, una finestra, e soprattutto l’emblematica Regina dell’Isalo. L’Ovest ed il Nord allineano per quanto li riguarda, delle barriere rocciose scolpite di gole strette.
Gli Tsingy Gli Tsingy sono tra i siti più spettacolari del Madagascar con le loro creste appuntite. • I più celebri sono quelli di Bemaraha a 180 km al nord-ovest di Morondava, classificati al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1990. • L’Ankarana a 150 km a sud di Diego Suarez, anche lui é emerso in seguito a grandi movimenti tettonici e deve ad una ineluttabile erosione d’essere divenuto un gioiello del turismo del Nord. • A 2 ore di strada da questa stessa città, gli Tsingy Rossi sono una sosta inconturnabile per i turisti, sia per le loro forme e colori che per il dinamismo delle azioni condotte dal loro comitato di gestione in materia di artigianato di qualità. • Una menzione anche per gli Tsingy di Namoroka a 50 km al sud di Soalala nella regione di Majunga, accessibili tramite una pista decisamente sportiva.
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La speleologia e le escursioni sotto terra procurano la strana sensazione di entrare in un’altra dimensione. Le Grotte di Anjohibe (accesso a partire da Majunga per 18 km di strada asfaltata e 75 km di pista) presentano un’impressionante rete di sale comunicanti su diversi kilometri. Le Grotte di Andranomilitsy a 10 km di Ihosy nell’Ihorombe sono in una discesa molto marcata su un centinaio di metri e si aprono poi su una grande sala ornata di concrezioni. Sempre nel sud, delle immersioni speleologiche riservate ai professionisti sono possibili a Tsimanampesotse. Al programma, grotte, gallerie sotterranee, ossa di animali e pesci ciechi. Last but not least, l’Ankarana a 150 km al sud di Diego Suarez possiede tutto un’insieme di grotte di cui alcune racchiudono delle sepolture reali. In queste profondità, si snoda la più lunga rete di acque sotterranee dell’Africa (110 km).
PARCHI ZOOLOGICI E BOTANICI
i « fosa » unici felini del Madagascar, gli incontornabili lemuri, e gli anfibi del vivarium prima di gustare indovinate cosa e perché no : una buona bistecca di coccodrillo. • Ivoloina a 11 km al nord di Tamatave é dapprima stata un giardino sperimentale prima di essere trasformato in Parco negli anni 80. Lemuri dominati dalla famiglia dei Lemuridae diurni, tartarughe radiata e serpenti impressionanti ma inoffensivi, uccelli e anfibi, senza dimenticare la pista nella foresta di 4,5 km e le passeggiate in piroga sul lago. • A 12 km da Tulear, l’Arboretum d’Antsokay possiede una collezione de più di 1000 specie vegetali di cui circa 700 del sud malgascio. Qui siamo nella regione più arida del paese. La scoperta si fa su sentieri ben tracciati, rinforzati da cartelli di interpretazione. • Endemika a 10 km appena dall’aeroporto di Sainte Marie é un condensato della biodiversità di questa piccola isola. Palmeti, orchidee e pandanus, lemuri, rettili e uccelli, la visita guidata puo’ prendere, seconso la vostra volontà, tra i 45 mn e le 2 ore di tempo. • Il Palmarium a Akanin’ny Nofy a sud di Tamatave é una Riserva Privata sulle rive del Canale dei Pangalanes. Il suo giardino botanico comporta migliaia di palme le cui varietà sono rare. Per la fauna, citeremo più particolarmente i rettili e una decina di varietàdi lemuri in libertà.
• A Antananaivo, il Parco di Tsimbazaza con le sue collezioni puo’ essere una buona introduzione nella materia prima di un vero incotro su vasta scala con la fauna e la flora dell’isola. Nella sua parte sud si trova un Museo de Paleontologia e di Etnologia dipendente dell’Accademia Malgascia. • A 22 km dalla capitale sulla RN1, il Lemur’s Park ha questa particolarità di ospitare tra gli altri ospiti, dei lemuri sequstrati a dei trafficanti e proprietari clandestini. Una passeggiata in un ambiente tranquillo permette di osservare da più vicino 9 specie di questi animali emblematici. Lato botanico il Parco conta più di 170 specie di piante di cui la maggior parte endemiche del Madagascar. Visita tutti i giorni salvo il lunedi’. • A 5 minuti dall’aeroporto di Ivato, Croc Farm é un centro di allevamento e di riproduzione di coccodrilli. Si visitano a portata di mano, un grande grazie alle protezioni ! Ci si attarderà anche davanti agli struzzi,
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Le grotte
3. Tra terra 3
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ISOLE DEL MADAGASCAR Un po’ alla maniera delle bambole russe, Madagascar é una grande isola circondata da piccole isole, le quali formano a loro volta degli arcipelaghi con degli isolotti in capo al mondo ancora più piccoli. • Parliamo di Nosy Be, consacrata la più bella isola dell’Africa da Trip Advisor, e dei suoi satelliti attraverso un’attività che contribuisce alla sua immagine di marca : la navigazione a vela. Tutto comincia al porto del Cratere trasformato nel 2008 in una veritabile marina con un pontone di 20 m, diversi servizi, ed un vecchio vagone trasformato in ristorante. Più di un centinaio di mono e multiscafi incrociano nelle acque di Nosy Be, di cui una ventina destinati a delle attività commerciali. Gli isolotti che sono altrettanti scali possibili portano dei nomi che cantano ed hanno tutti una loro immagine dominante : Nosy Komba (lemuri in libertà e ricamatrici), Nosy Tanikely (fauna marina eccezionale, farfalle, pipistrelli, paille en queue), Nosy Iranja (cono di 600 m, luogo dove le tartarughe di mare vengono a deporre le uova), Nosy Sakatia (pesca sportiva fondi corallini intagliati da passaggi e canyons sottomarini), le Mitsio a nord-est composte d’un’isola principale, la Grande Mitsio da una miriade di piccoli paradisi tra i quali Ankarea, o ancora Tsarabanjina. Il sorvolo sarebbe incompleto se
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• Nosy Mangabe a 5 km al sud di Maroantsetra é la più grande isola della Baia di Antongil. E’ qui che secondo il suo slogan, « la foresta incontra il mare » poiché scende letteralmente al livello dell’acqua. Un luogo ideale per passeggiate e per l’osservazione della fauna sia terrestre che marina. • Nosy Ve, difronte ad Anakao nel sud-ovest, era un’antico rifugio di pirati e di negrieri. Oggi fa la felicità dei subacquei e degli appassionati di snorkelling, é anche il luogo di nidificazione di diverse specie d’uccelli tra cui il phaeton rosso e il paille en queue. • L’Ile aux Prunes Dai contorni cosi’ familiari e pertanto molto poco e assolutamente non conosciuta é una piccola isola ovale al largo di Tamatave. Attraversata da sentieri ombreggiati da palme, é circondata da una barriera di corallo e ospita una specie endemica di pipistrelli. • E molte altre ancora, come questi isolotti a sud-ovest di majunga che racchiudono le vestigia arabe che datano del 16° secolo, e attirano molti amanti del mare.
dimenticassimo le Radama, delle vere isole-mistero separate da Nosy Be dalla penisola di Ampasindava. Qui anche i nomi cantano, con Kalakajoro (la più bella spiaggia delle Radama), Nosy Ofy e la sua sabbia bianca, o ancora l’isola Valiha la ben nominata. Il pieno di immagini da cartolina é fatto, ritorno alla marina… • Sainte Marie Non ne ha l’aria, ma anche lei é un’arcipelago. Una « Grande Terra » tutta in lunghezza per cominciare, dove nessun punto é a più di 3 km dal mare. Ambodifotatra il capo-luogo, chiamato anche Sainte Marie Città, é una sorta di capitale-museo che coltiva tranquillamente il suo passato all’ombra dei manghi e dei cocchi. Vengono in seguito : l’Ile aux Nattes al sud, separata dalla grande terra da un braccio di mare de 400 m qui non circolano ne’ auto ne’ quad, nenche biciclette ! L’Ilot Madame, Che assunse un ruolo centrale nella storia dell’isola poiché qui che accostavano le navi dal tempo della Compagnia delle Indie. L’Ile aux Forbans, antico rifugio dei pirati al centro della baia di Ambodifotatra. L’Ile aux Baleines, Indissociabile dalla leggenda di Boraha l’antenata dei Saint-Mariens. Le tre Ilots aux sables che esercitano il ruolo di barriera ai marosi dell’oceano. • Nosy Lava, a 30 mn di battello da Analalava nel NordOvest, ospitava un penitenziario di cui il solo ricordo ispira ancora timore. Un pugno di vecchi detenuti, non avendo nessun posto dove andare, sono restati sul luogo con i loro ricordi. Vegetazione lussureggiante, villaggio di pescatori e acque cristalline.
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ISOLE DEL MADAGASCAR | BARRIERE CORALLINE PESCA IN MARE | IMMERSIONI SUBACQUEE | CROCIERE MARITTIME
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IMMERSIONI SOTTOMARINE La costa Sud-Oveste la sua barriera corallina offrono un favoloso mondo sottomarino. Al nord di Tulear, Salary e Ifaty figurano tra i migliori siti di villeggiatura dell’isola, e possiedono dei Centri d’immersione ben equipaggiati in istruttori e materiale. Più al nord ancora, gli isolotti al largo di Andavadoka o di Belo sur Mer, sono degli spots in capo al mondo apprezzati dagli esperti. Al sud di Tulear, le acque di Anakao e dell’isola di Nosy Ve che gli sta di fronte sono un vero acquario rigoglioso di pesci multicolore dai nomi esotici. Oltre il recif, i subacquei più esperti potranno essere tentati dall’incontro con gli squali a punta bianca raramente aggressivi per l’uomo.
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CROCIERE MARITTIME Le « città galleggianti » generalmente programmano il loro passaggio tra dicembre e aprile. Costa Crociere ha iniziato ad includere Madagascar tra i suoi scali Oceano Indiano dal 2007 con Nosy Be, Diego Suarez e Tamatave quali porti interessati. L’Americana Prestige Cruises l’ha seguita nel 2010. Fort Dauphin all’estremo Sud-Est conferma la sua presenza nel circuito con il suo nuovo porto di Ehoala innaugurato nel 2009. Il porto ha ricevuto 16 500 crocieristi dal 2010 al 2013, e l’anno 2014 é iniziato sotto i migliori auspici con il passaggio quasi simultaneo in gennaio di questi due giganti che sono la Msc Sinfonia e la Msc Opera della compagnia Msc Cruise. La crociera ? Una manna venuta dal mare…
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I centri più importanti si trovano principalmente nell’Ovest ed il Nord-Ovest. A Antsanitia vicino Majunga si praticano diversi tipi di pesca, dalla pesca al lancio al bilanciere passando per la traina e per il sistema jig. Ci si puo’ anche dedicare alla pesca d’altura (tonni, pesce spada, marlins, carangidi, barracuda…). Dalla Baia di Narinda al Capo Sébastien passando per le Isole Radama e le Isole Mitsio, le acque sono ricchissime di pesce e le battute di pesca si fanno anche in compagnia di professionisti su barche ben equipaggiate. Queste eccellenti condizioni proseguono più a Nord nella Baia di Diego stessa, dove si pratica, tra le altre la traina costiera, la pesca al popper o alla palangrotta. Sulla Costa Est a Sainte Marie, la pesca alla traina e sempre promettente con tutta una gamma di possibilità quali il marlin nero, il tonno giallo il carangide, l’angoho, o ancora il barracuda. Ricordiamo infine che la pratica del « No Kill » che consiste a rimettere in acqua le prese effettuate é in espansione. E’ un comportamento da rispettare.
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PESCA IN MARE
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Sports all’ aria aperta PERCORSI PEDESTRI | SCALATE | PARAPENDIO SLACKLINE | TREE CLIMBING | BASE JUMP / KAYAK E RAFTING | WINDSURF, KITESURF, KAYAK DI MARE | PAGAIA /MOTO E QUAD
Montagna dei Francesi, Windsor Castle, tour della baia, fianchi della Montagna d’Ambra… Vista la profusione dei poli di interesse
Amiamo anche correre sull’isola dei Profumi con il Nosy Be Trail (1° edizione nel 2014), e la corsa di montagna Maki Run. Una menzione particolare infine per l’Ultra Trail O Plateaux (UTOP) che collega Antannarivo e Mantasoa con una partenza di notte ed un itinerario in aperta campagna che non tocca mai la Nazionale. La partecipazione straniera é in aumento di anno in anno.
Gli spots di scalate del Madagascar sono di assoluta prima qualità. Intorno a Diego Surez e a 10 mn dal centro città, la Montagna dei Francesi offre uno strato calcare da 60 a 150 m dove 180 vie diversificate sono tracciate. L’Arcipelago di Nosy hara ad una mezza giornata dalla capitale del Nord é un sito importante della tripla « scalata-immersione-farniente » dove l’operatore ha previsto per alloggio delle camere troglodite (traducete tagliate nella pietra !). Sua Maestà lo Tsaranoro al bordo del parco dell’Andringitra da parte sua fa correre i professionisti di tutto il mondo, al punto tale che un grande costruttore di auto giapponese ha incluso le sue impressionanti pareti granitiche in una delle sue campagne pubblicitarie.
SLACKLINE Avanzare su un cavo come un funambolo, questa é dunque la promessa del slackline. La regione di Diego Suarez si presta idealmente per questa nuova pratica. Sopra le acque turchesi del canale di Monzambico, sulla spiaggia, in mezzo alle montagne, gli appassionati troveranno in questa regione un grande terreno di giochi per dedicarsi a questo sport.
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Treks e passeggiate accoppiate al turismo solidare sono ugualmente di attualità a Fianarantsoa, la capitale della regione Betsileo, verso siti quali halazana (a 5 km), le caverne di Mitongoa (a 15 km), o la Montagna Vatosola (a 3 km).
Parallelamente agli sforzi di riorganizzazione e di promozione dei siti (Cascate d’Andriamamovoka, Cascate della Morte, lago Antsikira…) la regione d’Alaotra Mangoro ad centinaio di kilometri ad est della capitale ha avuto l’idea di dotarsi di un Club dgli escursionisti che servirà da locomotiva.
Per quanto riguarda i Raids Pedestri, quello dell’Isalo ha luogo tradizionalmente nel mese di luglio su tre categorie : mini (22 km), semi (40 km), ed il Grand Raid (80 km). © Momo Trek
Niente di più sano che ritornare al buon uso delle gambe ! Un grande grazie all’Ufficio Regionale del Turismo di Analamanga (Antananarivo che ha avuto l’idea di programmare regolarmente durante la stagione secca delle passeggiate alla scoperta degli alti luoghi della Storia dell’Imerina.
SCALATE
in questa parte la più stretta del Madagascar, Diego Suarez non é da meno con tutto un ventaglio che va dalle escursioni di mezza giornata ai trekking di diversi giorni.
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PERCORSI PEDESTRI
Antsirabe e la regione del Vakin’Ankaratra sono i pionieri delle passeggiate nei villaggi con degli itinerari specifici in siti predisposti e case tradizionali. Portano all’incontro con i paesani delle Alte Terre, fabbri, o ancora cercatori di pietre, in un paesaggio che alterna le pianure alla media montagna.
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Evoluire di albero in albero a pochi metri dal suolo : che esperienza !! Madagascar con i suoi alberi endemici eccezionali si presta meravigliosamente bene a questa nuova attività. Dalla passerella su tavole, le tirolesi, l’attraversamento delle reti e il forest surf ; la regione di Diego Trabocca di buoni spots per debuttare in questa pratica.
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PARAPENDIO
A Nosy Be, diversi hotels sono equipaggiati per le attività nautiche. La stagione del Kitesurf va in generale da luglio a dicembre. Il windsurf si pratica durante tutto l’anno. Quanto ai Kayaks di mare, alcuni prestatari propongono degli itinerari come quello che va dalla costa ovest all’Isola di Sakatia. Per la storia, il Sud-africano Riian Manser ha impiegato undici mesi (agosto 2008-luglio 2009) per chiudere il giro del Madagascar in kayak. 5 000 km in solitario alla forza del polso e mentale, difficile fare meglio…
BASE JUMP
Diego Suarez alla congiuntura del Canale di Monzambico e l’Oceano Indiano offre agli appassionati il loro mare promesso. Raids in jetski, vela e kayak di mare, ma anche windsurf e kitesurf con la complicità del Varatraza che soffia 8 mesi l’anno. La Baia dei Sakalava é uno spot di rinomanza mondiale dove degli istruttori diplomati possono dispensare dei corsi con l’equipaggiamento completo (caschi, gilets, harness). All’estremità Sud-Est dell’isola, Fort Dauphin dove soffia il Tioka Atimo é anche un sito propizio agli sport nautici.
Questo sport spettacolare non é proprio popolare, si rivolge piuttosto agli manti di sudori freddi e di vampate di adrenalina. Lo Tsaranoro offre dei super-salti che attirano sovente delle spedizioni internazionali.
KAYAK E RAFTING Alcune discese possono essere effettuate in piena autonomia, ma é preferibile passare tramite un’operatore che fornisce guide qualificate, timonieri e materiale per il fiume. Citiamo qualche percorso interessante : il Mangoky che si getta nel Canale di Monzambico a nord di Morombe. Il Faraony tra Fianarantsoa e Manakara, effettuabile nella eventualità di un programma combinato treno-canoë (prendere il treno a Grande Vibrazione Fianarantsoa-Manakara e scendere a Manampatrana). In piena foresta dell’Est, il Maningory, un fiume molto sportivo con impressionanti passaggi schiumosi. Emozioni garantite. La Lily nell’Itasy, la cui discesa nella stagione delle piogge si fa in due fasi. La molto saggia Katsaoka, nella vicina campagna di Tananarive.
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LA PAGAIA
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Profittate del vostro soggiorno in Madagascar per scoprire il nuovo sport alla moda nei centri nautici. Il Nord-Ovest, e più particolarmente Diego Suarez, permette agli adepti di divertirsi in tutta sicurezza. Con un poco di pratica, potrete navigare nei lagons orlati di sabbia bianca.
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Gli spazi malgasci sono ancora poco intasati per le restrizioni di volo e i fili elettrici. Tre regioni si prestano idealmente alla passione degli emuli di Icaro che ci usufruiscono di buone termiche : quelle di Antananarivo e delle sue colline, dell’Itasy e i suoi vulcani spenti, e certamente dell’Andringitra, la sola a offrire un ambiente realmente montanaro con le sue valli incastrate, le sue cascate e le sue pareti vertiginose.
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WINDSURF, KITESURF, KAYAK DI MARE
MOTO E QUAD Madagascar é un paese dove gli appassionati della scoperta amano andare ancora più lontano della strada. Al Sud, dei raids quad che possono prendere diversi giorni attraversano il Bush, corrono paralleli ai lagons e le mangrovie, rimontano i letti dei fiumi in secca, o attraversando altri su delle macchine con galleggianti. Intorno alla capitale le innumerevoli piste in terra in un paesaggio ricco di valli, sono altrettanto invitanti. A Sainte Marie diversi circuiti portano all’incontro della fauna e della flora senza dimenticare le immense spiagge deserte. Alla Punta Nord, la scelta dell’itinerario va dalle numerose baie alla Mer d’Emeraude Via il Cap Diego.
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CITTA’ DI UN TEMPO | GRANDI FESTE PERIODICHE UN’ECCEZIONE CULTURALE I MIKEA | GIOCHI E SPORTS TRADIZIONALI | FEDE E CREDENZE | FESTIVALS MUSICALI ARTIGIANATO
CITTA’ DI UN TEMPO
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Patrimonio e cultura
dopo il restauro della sua parte esteriore in pietra. Per la piccola storia, la sua nuova copertura del tetto in ardesia di Trélazé é esattamente la stessa che quella del Castello di Versailles. • Nel Sud-Est dopo diversi tentativi d’impiantazione, dei coloni fondarono nel 1643 una piazza-forte che battezzarono Fort-Dauphin. La coabitazione con le tribù fu uno smacco totale, che fece si’ che nel 1674 i sopravvissuti imbarcarono per l’isola Bourbon, antico nome della Réunion, per formarci la primissima colonia di popolamento con qualche donna malgascia. Tra queste, Louise Tserana che fu dapprima la sposa d’Antoine Payet detto Laroche prima di risposarsi con Etienne Grondin. Lei é in qualche maniera la nonna dei « piccoli bianchi » che furono alle origini delle popolazioni di Cilaos, Mafate o Salazie, con dei nomi tipicamente malgasci. • Nel 1697, un capitano della Compagnia delle Indie Orientali rapporta che i pirati avevano edificato a Sainte Marie una base di almeno 1500 abitanti protetta da 50 cannoni. Ci si trovavano pensioni, sale da gioco, mercati degli schiavi, case chiuse. Tra gli ospiti celebri di questi luoghi figuravano Henry Every e Thomas Tew che riuscirono a catturare il convoglio del Gran Mogol, Wiliam Kidd che affondo’ la sua fregata a Sainte Marie prima di ritornare a New York, e soprattutto Levasseur detto La Buse che fini impiccato nel 1730 e di cui molti romantici continuano a cercare il tesoro. • Impossibile, in fine dimenticare la Repubblica di Libertalia di cui parla Daniel Defoe nel suo libro la Storia Generale dei più Famosi Pirati apparso nel 1726, e che sarebbe stata fondata nella Baia di Diego Suarez dal gentiluomo provinciale Misson ed il prete domenicano Caraccioli. La città sarebbe stata dotata di un Esecutivo eletto per tre anni, di un Parlamento, ed anche di una sua propria lingua, prima di essere completamente rasa dalle tribù vicine. La realtà di Libertalia comincia ad essere messa in dubbio a partire dal 1980 da critici e storici per i quali non sarebbe mai esistita se non nella fantasia di uno scrittore. Poco importa, i miti sono eterni…
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• Ambanoro o Marodoka, a 5 km da Hell Ville, é stata la seconda capitale di Nosy Bedopo Tafondro e prima dell’attuale capo-luogo. Creata dagli arabi, era diventata una piccola agglomerazione prospera dove si negoziavano l’oro, gli schiavi, le spezie, i carapaci delle tartrughe. Gli indiani ci si intallarono verso il 1839, privileggiando il commercio con Bombay e Zanzibar. Marodoka é oggi sommersa dalla vegetazione. Il sito é l’oggetto di un circuito turistico-culturale gestito dall’Associazione Ravinala. • Gli « Amici della vecchia Tamatave » raggruppati in seno alla A.TOA sanno leggere nel passato della loro città, cosa che non é alla portata di tutti : delle piazze da rinverdire, quale la Piazza Bien Aimé ed i suoi baniani piantati secondo i segni astrologici malgasci. Le case creole diverse da quelle della Réunion poiché costruite su palafitte per premunirsi dall’umidità. I grandi edifici commerciali di cui alcuni risalgono alla fine del 19° secolo…Tutta un’identità da riscoprire. • La Vecchia città di Fianarantsoa, chiamata anche Tanàna Ambony o la Città Alta é un’eccezionale insieme di architettura urbana i cui elementi sono stati conservati, o riabilitati in stretta conformità con l’originale. E’ piacevole passeggiare nel labirinto dei suoi stretti camminamenti e nel disordine delle sue case dalle colonne di mattoni e tetti di tegole. E’ un luogo di vita dal fascino « retro » interdetto agli automobilisti, e dichiarato Zona Protetta di Interesse Storico e Architetturale dal 1999. • Un’altra vecchia Città, quella di Antananarivo, E’ nata in cima ad un picco roccioso che la rendeva praticamente imprendibile. Si scopriranno le viuzze pavimentate, le chiese in pietra di taglia di cui due delle 4 Memorial Churches costruite in ricordo dei martiri della grande persecuzione condotta dalla Regina Ranavalona I, le vecchie dimore con il colonnato, i belvedere, e soprattutto il Palazzo della Regina il cui sito é di nuovo aperto al pubblico
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GRANDI FESTE PERIODICHE • Il Fitampoha é un grande classico dei Sakalava del Menabe durante il quale le reliquie reali sono inviate da Belo-sulla-Tiribina fino ad Ampasy, portate da uomini in perizoma e fascie rosse. Sono allora allineate sotto una tenda bianca intanto che cominciano le festività e durante una buona settimana. Durante il bagno delle reliquie é vietato portare scarpe o attraversare il fiume. • I Sakalava del Boina hanno una cerimonia identica che si chiama qui il Fanompoambe. Le reliquie reali (qualche dente e vertebre) sono considerate come degli intercessori tra Zanahary-Dio e gli uomini, e venerate come tali. Sono bagnate nel sangue di toro accuratamente ordinate, e non raggiungeranno il loro posto nel santuario che dopo averne fatto 7 volte il giro. • Lo Tsanga-Tsainy é una cerimonia rituale che gli Antakarana dell’estremo Nord del paese celebrano tutti i 5 anni. Si tratta di rinnovare l’albero che porterà i colori del popolo antakaarana per i cinque prossimi anni. Preceduto da un pellegrinaggio nei luoghi sacri, la messa nel terreno dell’albero é l’occasione per un’immensa riunione di gioia sotto l’egida del re abituale in tenuta imperiale e portato su una portantina. • Il Sambatra che avrà luogo tutti i 7 anni é la grande festa d’identità degli Antambahoaka del Sud-Est. Si tratta di una circoncisione collettiva tenuta ad una data fissata dagli astrologi, e durante laquale tutti i ragazzi nati durante i 7 anni precedenti sono ufficialmente ammessi in seno alla società antambahoaka. ha luogo a Mananjary e dura 8 giorni.
UN’ECCEZIONE CULTURALE, I MIKEA La loro foresta di spine si estende su 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza tra Tulear e Morombe. Principale caratteristica : in questo universo senza ombra non c’é neanche acqua, appena qualche deposito da raccogliere nell’incavo degli alberi hazomanitse dopo delle piogge più che rare ! Dunque come sopravvivere in queste condizioni ? I Mikea ne hanno il segreto, poiché per niente al mondo lascerebbero questo ambiente da cui non escono praticamente mai.
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Il loro principale alimento é il baboho, una patata dolce i cui tubercoli crescono nella sabbia alla profondità del braccio di un’uomo. Di un colore leggermente latteo, ricorda l’anguria e consumarlo equivale sia a bere che a mangiare ! Ci si aggiungono i prodotti della raccolta tra cui il miele selvaggio. Ne zuppe ne brodi per contro, causa mancanza di acqua, giusto delle grigliate di porcospino per gli extras. I Mikea fanno parte di coloro che il regista mondialmente conosciuto di films etnografici Jean-Pierre Dutilleux chiama i Popoli Primi. In questa classificazione sono vicini alla tribù amazzonica dei Txucarramae, gli Asmat della Nuova Guinea, i Mursi di Etiopia, e soprattutto i Kayapos del celebre Capo Raoni che Dutilleux ed il cantante Sting hanno contribuito a far venire in Europa per una campagna di sensibilizzazione contro la deforestazione. « I Mikea sono delle genti dolci e tranquille che non sono mai state sottomesse a nessuno » dicono di loro i vicini Vezo e Masikoro. Sempre é che la loro foresta é oggi seriamente minacciata dai carbonai e gli agricoltori. Si parlerà un giorno di loro al passato ?
GIOCHI E SPORTS TRADIZIONALI • Il Fanorona é un gioco celebrale assimilato ad una iniziazione alla strategia di combattimento. Ogni giocatore dispone di 22 pioli che manovra nello scopo « di mangiare » quelli dell’avversario. Contrariamente al gioco degli scacchi che richiede un silenzio assoluto, gli spettatori possono intervenire, a discrezione dei giocatori tener conto o no dei suggerimenti. Si racconta che un principe ereditario perse il suo diritto al trono poiché invece di rispondere alla convocazione del re preferi’ terminare la sua partita di Fanorona… • Gli sports tradizionali sono a volte violenti. E’ il caso del Moraingy, un misto di lotta e di boxe senza protezione. Il lottatore non ha avversari programmati, lancia la sfida percorrendo l’arena, il pugno alto. • Il Savika betsileo per suo conto é una tauromanzia senza messa a morte per il toro, ma con certi rischi per il lottatore che non ha che le sue mani nude ed il suo stratagemma. Si tratta per lui di attaccarsi alle corna o alla bozza della forza bruta che gli é opposta, ed averlo all’usura mantenendosi il più possibile attaccato. Ambositra é l’alto-luogo di questa lotta molto spettacolare indissociabile dalle grandi feste betsileo. • I combattimenti dei galli sono quasi una istituzione, ed hanno il loro campionato di Madagascar. La preparazione intensiva del gallo puo’ durare 10 mesi prima del grande debutto. L’arena é uno spazio chiuso dove soli sono ammessi l’arbitro, i due combattenti, ed i loro allenatori rispettivi che qui chiamano « jockey ». Costui consiglia il suo protetto a voce bassa, lo cosparge d’acqua per rinfrescarlo, si piazza giudiziosamente per proteggerlo dal sole con la sua obra. Tutta un’arte…
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ARTIGIANATO
• Il concetto di « antenato » a chi si accreditano poteri di intervento nella vita degli umani é ancora molto vivo nel pensiero malgascio. Ecco perché le famiglie tradizionaliste (che non devono essere assimilate a tutta la società malgascia) procedono al « retournement » dei loro morti o Famadihana, con la convinzione che si tratta in questo caso della garanzia di una benedizione. Nel Sud, le tombe possono essere dei veritabili mausolei dipinti con colori vivi da cui ogni tristezza sembra bandita. E a Tananarive stessa, una città molto cristiana, esistono ancora sette « Doany » dove si pratica il culto degli antenati reali accompagnato da sedute di guarigione.Vicino a crani di zebù e piante sacre « Hasina », i colori rosso e bianco sono onnipresenti. • Il cristianesimo rimane la religione dominante sotto le sue diverse denominazioni. Ma esistono anche delle congregazioni fondamentaliste proprie al Madagascar che si chiamano « Toby », e di cui una delle più rappresentative é quella di Soatanàna vicino a Fianarantsoa. Abiti integralmente bianchi obbligatori, e riti bibblici seguiti alla lettera il lavaggio dei piedi. I turisti ci sono cordialmente accolti. • Un’ultima menzione, forse insolita, la domenica mattina dal Padre Pedro a Akamasoa. Numerosi turisti chiedono che questa messa sia iscritta nel loro programma a Tananarive. Il carisma dell’ Ospite e maître del luogo aggiungendosi ai cantici ritmati ed ai passi della coreografia dei giovani parrocchiani salvati dall’inferno della strada, é un momento di fervore intenso e di colore.
L’artigianato ha un dimensione culturale, essendo l’espressione di un certo genio popolare. Per prova, l’arte del legno Zafimaniry é iscritta al Patrimonio Immateriale Mondiale dell’UNESCO. I numerosi mercati artigianali della Capitale, oltre che i negozi specializzati sono un punto di convergenza dell’artigianato di tutte le regioni : intarzio e sculture, arte del ferro, seta grezza, carta antemoro, merletto e ricamo, pietre, ceramiche, opere in corno, sabbia in bottiglia, vimini, quadri, bambù, eggetti fatti con materiali di recupero, etc…
FESTIVALS MUSICALI • Donia, Una componente inevitabile dell’immagine di Nosy Be, siamo alla sua 21 esima edizione in questo mese di giugno 2014, questo Festival di musica tropicale é riconosciuto come essere il più importante in questa parte dell’Oceano Indiano. Appuntamento annuale degli artisti delle isole-sorelle,é preceduta da un carnevale in cui i partecipanti rivalizzano d’immaginazione, e danno per un momento all’Isola dei Profumi un tocco che sembra venire dritto dritto…d’oltre Atlantico. • Madajazzcar dal canto suo é iscritto all’agenda dei grandi Festivals di jazz del mondo, ed é l’avvenimento culturale per eccellenza di ogni mese di ottobre principalmente a Antananarivo e con qualche antenna in provincia. Il comitato d’organizzazione lavora in collaborazione con le ambasciate, le quali ne fanno una questione di onore d’inviare dei grossi calibri del jazz del loro paese. • Hira Gasy Makotrokotroka é una buonissima iniziativa dell’Ufficio Regionale del Turismo d’Analamanga e della Comune Urbana di Antananarivo con lo scopo di promuovere una faccetta della cultura dell’Imerina attraverso le Hira Gasy. L’edizione 2014 ha visto la partecipazione di 22 troupes le quali si incontrano per coppia. Il Festival ha il vantaggio di aver luogo durante la alta stagione turistica sulle principali piazze storiche della capitale.
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Una nota speciale per quanto riguarda la RN 7 che per molte ragioni potrebbe meritare il nome di Strada dell’Artigianato. Un’asse che attraversa tre povincie e dove, per riprendere la frase di un grande viaggiatore, « non si smette mai di fermarsi » • Behenjy al PK 47 : fabbricazione di un succulento foie gras artigianale. • Ambatolampy al PK 68 : un centinaio di fonderie specializzate nelle pentole in alluminio. Confezione di bigliardini, bigliardi e sculture in alluminio. • Antsirabe al PK 169 : laboratori di lapidari, con artigiani della pietra tra i più abili dell’Isola. Uno degli ultimi siti dove si fabbricano ancora le « bonbon gasy » multicolori che sono totalmente sparite dal paesaggio urbano.
perle. Si ammirerà ugulmante la decorazione delle case a « varangue ». • Ilakaka al PK 734 : sinonimo di zaffiro e di sogni di ricchezza, con sovente dei metodi rudimentali di sfruttamento effettuati da immigrati di tutti gli orizzonti. • Tulear al PK 950 : una buona idea per un’oggetto souvenir caratteristico in questa città quasi a cavallo sul Tropico del Capricorno, i gioielli in argento.
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FEDE E CREDENZE
• Ambositra al PK 259 : Capitale indiscutibile della scultura su legno e dell’intarsio. Mobili e utensili Zafimaniry. Laboratori di tessitura della seta grezza il cui baco é raccolto nella foresta di Tapia, un’albero endemico del Madagascar. • Fianarantsoa al PK 410 : appuntamento con l’artigianato della regione. Inizio della strada del vino dove piccoli coltivatori collaborano con le grandi società. • Ambalavao al PK 466 : papier antemoro e tessuti betsileo « arindrano » a volte orlati di
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6. Il Turismo
Durabile
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MADAGASCAR NATIONAL PARKS | ANDAVADOKA VOHIMANA E VOHIBOLA | ANJOZOROBE BELO SUR TSIRIBIHINA | MAROFANDILIA ANJA E AMBOHIMAHAMASINA NOSY BE E TUTTI GLI ALTRI
MADAGASCAR NATIONAL PARKS, GESTORE UFFICIALE DEI PARCHI NAZIONALI
VOHIMANA ET VOHIBOLA, VERSO I PANGALANES
A parte il fatto di essere un serbatoio genetico, le Aree Protette esercitano nello stesso tempo un ruolo ecologico, educativo e economico. La loro regola é quella di destinare 50% dei diritti di entrata incassati, allo sviluppo delle popolazioni locali, allegerendo allo stesso tempo le pressioni che metterebbero in pericolo le risorse naturali dei Parchi. Si possono citare : • L’implicazione di uomini e donne nelle attività ecoturistiche • La creazione di impieghi e di prestazioni di servizi tipo il guidaggio, il facchinaggio, il controllo, il trasporto in carretta o piroga, l’alloggio e la ristorazione. • Il finanziamento di microproggetti comunitari.
Questi due frammenti di foresta sono tra i meglio conservati del litorale Est. L’Ong l’Uomo e l’Ambiente ci ha impiantato numerosi programmi di sviluppo in armonia con la natura : distillerie di olii essenziali, vivai di rimboscamento, formazioni agricole, centro di sanità…Ci si é trapiantato un’interessantissimo piano turistico con al programma visita del villaggio dei pescatori, visita della distilleria e del vivaio con partecipazione al rimboschimento delle zone degradate, interpretazione delle piante ed osservazione degli uccelli acquatici…
ANDAVADOKA A SUD DI MOROMBE
Questo piccolo villaggio in capo al mondo ha già ottenuto il premio Equateur del Pnud difronte a 24 finalisti selezionati tra 300 proggetti originari di 70 paesi. Funzionante dal 2003, il Proggetto Andavadoka é stato iniziato dall’Ong Blue Venture in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine. L’obbiettivo é stato di dimostrare ai pescatori i benefici rapportati grazie ad un’utilizzazione razionale delle risorse. Si é cosi’ incamminati verso la creazione di un’Area Marina Protetta che ha spontaneamente ricevuto l’adesione di 23 altri villaggi della regione.
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IL CORRIDOIO FORESTALE D’ANJOZOROBE A due ore di strada da Antananarivo, importante luogo del birdwatching, il corridoio forestale d’Anjozorobe é una delle ultime vestigia di foresta naturale delle Alte Terre. Delle iniziative che mirano a valorizzare sia la biodiversità che gli abitanti sono state condotte, e riuscite, dall’ Ong Fanamby e da operatori privati. Citiamo tra le altre la creazione di una associazione comunitaria paesana, l’assegnazione di impieghi diretti e di benefici indiretti, la promozione dell’agricoltura biologica tramite una prassi di commercio equitabile, lo stabilirsi di una relazione privilegiata tra l’ecoturismo e le attività economiche delle popolazioni. Questo tipo di schema é stato applicato ad altre regioni, più specificatamente il Menabe ad ovest dell’isola.
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Il messaggio ai visitatori é semplice e chiaro : l’impronta dei vostri passi in questi luoghi appoggia lo sviluppo delle popolazioni della regione il tutto preservando la natura. Da semplice spettatore, il turista diventa un’attore a tutti gli effetti.
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BELO SULLA TSIRIBINA E LE SUE MANGROVIE
ANJA E AMBOHIMAHAMASINA, NELLA REGIONE DI AMBALAVAO
« Conservare e proteggere per l’avvenire dei nostri figli ». E’ intorno a questo slogan che diverse comuni rurali dei distretti di Belo sulla Tsiribihina e di Morondava si sono raggruppate dal 2006 per preservare le loro risorse naturali. L’iniziativa é da mettere a credito dell’Organismo Pubblico di Cooperazione Intercomunale Alokaina il cui programma va dalla presa di coscienza tramite le stazioni radio locali alle azioni di sorveglianza, di rimboschimento e di restaurazione.
• Il sito d’Anja a 11 km a sud di Ambalavao, é gestito dall’associazione paesana Anja Miray che ha ricevuto il Premio Equateur iniziativa del PNUD nel 2012, con 24 altre comunità meritevoli di tutto il mondo. Questa onorificenza é dedicata ai migliori esempi di soluzioni locali di sviluppo per gli uomini e la natura. A forza di lavoro e di convinzione, Anja accoglie oggi più di 6000 visitatori l’anno. • A Ambohimahamasina ad est di Ambalavao, i paesani sono stati formati in materia di alloggiamento e di iniziazione dei turisti a delle attività come la tessitura, la lavorazione del vimini, a forgiare, ai lavori nelle risaie. Questi sono dei momenti indimenticabili di scambio. Ci si troveranno anche delle buone guide locali per delle escursioni principalmente sulla Montagna d’Ambondrombe, soggiorno delle anime dei defunti secondo la leggenda.
MAROFANDILIA, A 20 km DAL VIALE DEI BAOBABS ©Transcontinents/RichardBohan
Situato nel cuore stesso di un sito di conservazione dell’Ong Fanamby, quello di Menabe Antimena, questo piccolo villaggio ha visto una trasformazione radicale delle mentalità grazie a tutta una serie di azioni che vanno dalla sensibilizzazione sugli impatti negativi dei tagli selvaggi di alberi all’utilizzazione esclusiva dei legni morti per l’artigianato, passando per la creazione di vivai e rimboschimento. Un negozio di artigianato di scultura obbediente a queste norme é stato aperto, con una ripartizione equa del reddito tra lo scultore a chi viene la parte più grossa, la commissione per le guide che portano il cliente, l’Associazione, e certamente le imposte e tasse. Il loro messaggio ? Comprando questi oggetti contribuite al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, alla promozione della cultura sakalava, ed alla conservazione delle richezze naturali del Menabe Antimena. Citiamone qualcuna : 8 specie di lemuri, le manguste a righe strette, la tartaruga a coda piatta, il fosa, ed il topo saltatore gigante Vositse.
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NOSY BE SI IMPEGNA PER UN TURISMO DURABILE Nosy Be non solamente l’abbronzatura ! l’idea di una Carta in favore del Turismo Durabile ci é stata concepita nel 2011 dal Raggruppamento Interprofessionale dell’Hotellerie e del Turismo in partenariato con la cooperazione tedesca, associando anche l’Ufficio Regionale del Turismo, l’Alliance Française e la Camera di Commercio e dell’Industria. L’impresa, pilotata dal consultante Richard Bohan ha richiesto sin dalla partenza una buona identificazione dei parametri da rispettare e da applicare sul piano ambientale, sociale e comunitario, senza dimenticare l’importante settore della formazione. Tra l’altro, la sua riuscita era tributaria di un’autentico impegno tutt’altro che la pura forma da parte degli operatori. E cosi’ fu il caso ! Per la prima stagione, il Comitato di controllo e di valutazione presieduti dal Direttore Regionale del Turismo, tre rappresentanti dell’Ufficio Regionale del Turismo e tre dei professionisti ha controllato e ammesso 29 postulanti. Per la seconda stagione gli obiettivi sono stati rivisti al rialzo e 50 postulanti hanno potuto essere audizionati. Per la terza stagione, la barra dei criteri é stata ancora più elevata ed il numero dei postulanti che sono stati visitati (65) testimonia una veritabile infatuazione. La ragione d’essere di questo genere di Carta é di fare in modo che il comportamento degli operatori sia esemplare sia nei confronti dell’ambiente che negli altri settori tra cui il sociale. Una volta di più l’Isola dei Profumi fa figura di locomotiva. Auguriamo che sia seguita in molte altre regioni !
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patrimonio Mondiale dell’UNESCO I 7 PARCHI NAZIONALI LA COLLINA REALE DI AMBOHIMANGA L’ARTE DEL LEGNO ZAFIMANIRY
Bemaraha Con il loro aggrovigliamento di picchi snelli, si parla degli Tsingy di Bemaraha come del più grande labirinto naturale del mondo. Il fresco in fondo alle gallerie contrasta con l’aridità delle sommità tra cui certi sono stati soprannominati « Tsingy May » o Tsingy bruciati…
Masoala Con le sue parti terrestri e marine, Masoala al Nord-Est é il più grande Parco Nazionale del Mdagascar. Integra anche questo gioiello dell’ecoturismo che é Nosy Mangabe, punto di entrata delle prime vagues di popolamento della Grande Isola.
Marojejy ©Transcontinents/RichardBohan
Marojejy, nella regione della Sava é il guardiano di un’ecosistema intatto da millenni. Gli itinerari di trekking ci partono da 50 m di altitudine per andare a perdersi nelle nuvole attraversando una sovrapposizione di 5 tipi di foresta.
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La poco conosciuta foresta di Zahamena si trova nella parte orientale dell’Alaotra. La sua ricchezza faunistica é pertanto notevole per non citare che le sue 109 specie di uccelli.
Ranomafana In pieno « Pase delle Nebbie » e addiacente é il secondo sito termale dell’Isola, il Parco Nazionale di Ranomafana ad una sessantina di kilometri da Fianarantsoa é il meglio equipaggiato per l’osservazione della biodiversità delle foreste dell’Est.
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Gli Tsingy di Bemaraha sono stati iscritti al Patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO nel 1990, seguiti nel 2007 da sei parchi raggruppati sotto il nome generico di « Foreste Umide dell’Est »
Zahamena
Andringitra Dominato dal Picco Boby, seconda sommità dell’isola, l’Andringitra é secondo la leggenda il luogo di appuntamento annuale di tutti gli uccelli del Madagascar ! In questo paesaggio montano, temperature uniche hanno potuto essere registrate in inverno, tra cui un record assoluto di meno 8°…
Andohahela
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I PARCHI NAZIONALI
Andohahela a 60 km da Fort Dauphin é una curiosa transizione tra il mondo umido dell’Est e quello arido del Sud che separa la catena di montagne dell’Anosy. Questo Parco é stato laureato col Trofeo Loutre d’Argent del World Travel Market 1999 di Londra.
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L’ARTE DEL LEGNO ZAFIMANIRY
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Ad una ventina di kilometri a Nord di Antananarivo, la Collina di Ambohimanga é la culla della monarchia merina. E’ da li’ in effetti che il grande re Andrianampoinimerina ammirava durante giorni interi la zona di Antananarivo prima di partire alla sua conquista per farne la sua capitale nel 1794. Là era anche la necropoli reale prima che il Generale Gallieni non decidesse nel 1897 di trasferire i corpi nella cinta stessa del Palazzo della Regina a Antananarivo per sottrarle ad eventuali riunioni incantatrici segrete dei ribelli. Una precauzione in un paese conosciuto per il culto degli antenati ! Alla sommità della collina si trova ancora il Rova o residenza reale circondata da una palizzata con gli alberi reali, la casa rustica di Andrianampoinimerina, la fossa dei buoi, i bacini, e i due padiglioni d’estate delle Regine. Ancora oggi, Ambohimanga é un luogo sacro dove le famiglie conservatrici, rispettose del concetto di « nentindrazana » (eredità degli antenati) vengono a ricaricarsi ed a chiedere benedizione e protezione.
L’arte del legno Zafimaniry non é stata in effetti rilevata che tardivamente. E’ al eguito di una grande carestia che sono stati costretti ad uscire dal loro universo chiuso e a vendere una parte dei loro mobili per sopravvivere. L’arrivo di questi oggetti riccamente scolpiti costitui’ una grande rivelazione a Ambositra e Fianarantsoa all’inizio e poi a Antananarivo. La veritabile arte Zafimaniry originale – poiché c’é stata in seguito una vera « zafimanirimania » da mettere sul conto dei designers moderni – si scopre attraverso gli oggetti di uso domestico : utensili da cucina, recipienti diversi, accendini chiamati Kapeky, cassepanche, scatole per il grano, telai… oltre che negli elementi da costruzione delle case, in particolare le persiane, le porte, e le travi. Queste case, é importante sottolinearlo, non comportano un solo chiodo ! Dei ricercatori hanno provato ad interpretare questa arte tramite l’analisi dei suoi motivi dove si puo’ credere riconoscere alla rinfusa degli elementi venuti dalle isole indonesiane, la Croce di Sant’Andrea, o anche l’Union Jack ! La risposta dei Zafimaniry é senza appello : i nostri antenati lavoravano già il legno in questo modo. La loro arte é stata iscritta al Patrimonio Immateriale nel 2003.
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La collina ha ben mantenuto la sua integrità visuale specialmente con la sua foresta, vestigia di quella a foglie caduche che ricopriva in altri tempi l’interno del Madgascar. Dal 2006 il sito é gestito dall’Ufficio del Sito Culturale di Ambohimanga Rova o OSCAR, un’acronimo che é anche un’omaggio ad un celebre figlio di Ambohimanga, il cantante Oscar Rndria o Ossy, che ci riposa per l’eternità. L’Ufficio lavora in collaborazione con i comitati paesani e gestisce i proventi che provengono dai diritti di entrata e dalle sovvenzioni dello stato. Ambohimanga é stata iscritta al Patrimonio Culturale Mondiale nel 2001.
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LA COLLINA REALE DI AMBOHIMANGA
Gli Zafimaniry vivono in una regione assai inospitale vicino ad Ambositra dove i sentieri si trasformano nel periodo delle piogge in altrettanti torrenti di fango, e ad una altitudine sufficientemente elevata per sentirci i rigori dell’inverno delle Alte Terre malgasce. I loro villaggi, un buon centinaio, si chiamano Antoetra, Ambohimitombo, Faliarivo, o Vohitrandriana. Costruiti intermente in legno, costituiscono un veritabile museo della vita sulle Alte Terre di Madagascar ad un’epoca molto antica.
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adagascar National Park, gestore di Parchi e Riserve del Madagascar, resta fedele al suo principale obbiettivo di combinare conservazione durabile delle Aree Protette e la loro promozione attraverso l’ecoturismo. Da questa doppia missione sono scaturite molteplici attività tra cui lo sviluppo di circuiti, la facilità di accesso alle Aree Protette, la realizzazione di infrastrutture ecoturistiche che rispettanno le norme internazionali e ben inteso il cuore della sua missione, la conservazione della nostra eccezionale biodiversità con la popolazione locale. Durante più di venti anni di esistenza, non abbiamo mai smesso di cercare la qualità non soltanto nella conservazione della biodiversità unica e eccezionale di cui rigorgitano le nostre Aree Protette ma soprattutto per fare di ciascuna delle loro visite un’esperienza unica e memorabile, all’immagine della loro bellezza. Tanti sforzi ed investimenti sarebbero pertanto restati vani, senza la preziosa collaborazione di Partners e non meno Pofessionisti del Turismo che si sforzano ogni giorno di far profittare ad un sempre più vasto pubblico, l’esperienza unica dei nostri Parchi Nazionali. Il Manuale che tenete nelle vostre mani é il risultato della collaborazione tra Madagascar National Parks e l’Ufficio Nazionale del Turismo del Madagascar. E’ stato elaborato per i professionisti del Turismo, fedeli parteners, nella missione comune di promozione della Grande Isola ma sotrattutto delle nostre Aree Protette. Gioiello inestimabile che il mondo ci invidia, i Parchi Nazionali sono illustrati attraverso le pagine di questo documento, offrendo ad ogni lettore un viaggio di (ri)scoperta nel cuore della biodiversità unica malgascia. Abbiamo, cosi’ scelto di presentare, con il massimo dei dettagli utili, le ricchezze di ogni Parco Nazionale, indicando la sua reputazione e la sua specificità : fauna, flora, differenti circuiti, paesaggi senza confronti. Ci auguriamo rinforzare, attraverso questo manuale la collaborazione fruttuosa tra di noi, Madagascar National Parks, e tutti i professionisti del Turismo che programmano la destinazione Madagascar. Uniti nella promozione dei Parchi Nazionali malgasci, principali attrazioni dell’isola, siamo ottimisti quanto al perpetuarsi dei nostri successi, acquisiti insieme sino ad oggi. Più di ogni altra cosa, siamo convinti dell’impatto considerabile che i nostri settori, quali l’Ambiente, il Turismo e l’Ecoturismo, apporteranno allo sviluppo economico del Madagascar attraverso questo tipo di collaborazione. Guy Suzon RAMANGASON Direttore Generale Madagascar National Parks
le nostre missioni Madagascar - one of 34 global biodiversity hotspots - is world renowned for its rich biodiversity: 80% of animal species and 90% of plant species are endemic to the island. Founded in 1990, the private association “Madagascar National Parks” is responsible for: · managing and protecting the protected area network, including fifty National Parks, Special Reserves and Integrated Natural Reserves. · conserving and managing National Parks and Reserves in a sustainable and efficient way (i.e. environmental education, eco-tourism and science). 50% of incomes from entry fees are used to fund economic and social development projects.
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Benvenuti !
Parchi Nazionali
attraverso l’isola
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9. Al Sud di orchidee di cui 12 litophytes (che spunta su terreni rocciosi) e 26 epiphytes (che spuntano sugli alberi e altri vegetali), e soprattutto la spettacolare Dypsis decipiens, la Palma reale del Madagascar.
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La Riserva Speciale d’Ambohitantely é situata a 140 km a nord-ovest della Capitale Antananarivo e si trova nelle tre comuni rurali di Tsaramsoandro, Antakavana e Ambolotarakely al nord di Ankazobe. Puo’ essere visitata tutto l’anno, benché il suo accesso resta un poco difficile nel periodo della pioggia. Di una superficie di 4 943 ha di cui 1800 ha di foresta naturale, si estende in lunghezza su 17 km e in larghezza su 5 km nel punto più largo nel centro. La parte forestale é composta da un massiccio di un solo blocco di circa 1300 ha, che occupa la metà sud della Riserva, e dei tratti residui di una superficie di circa 500 ha, nella parte nord. La Riserva racchiude delle specie di legno prezioso tipo il palissandro e l’ebano, una moltitudine
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Terre centrali LA RISERVA SPECIALE DI AMBOHITANTELY
8. Le Alte
Terre centrali
8. Le Alte
LA RISERVA SPECIALE DI AMBOHITANTELY | IL PARCO NAZIONALE DI RANOMAFANA | IL PARCO NAZIONALE DI ANDRINGITRA
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I
Per quanto riguarda la fauna, ci si possono incontrare dei camaleonti tra cui il Brookesia therezieni, uno dei più piccoli camaleonti al mondo, degli uroplates (Uroplatus ebenaui e Uroplatus fimbriatus), dei serpenti (Leioheterodon madagascariensis o Menarana) ed una moltitudine di uccelli (74 specie) tra cui il Railovy (Dicrurus forficatus) o ancora l’Ibis huppé (Lophotibis cristata o Akohonala). Per quanto riguarda i mammiferi, le Microgale di Dobson, i lemuri Lemur fauve (Eulemur fulvus fulvus o Varika), una specie diurna ed il Microcebe roux (Microcebus rufus) di un peso di 25 g e l’Avahi laineux (Avahi laniger laniger o Vahi), due specie notturne, sono molto facili da vedere.
pagina 50-55
10. All’Est pagina 56-59
11. Al
Nord-Est, la SAVA pagina 60-61
12. Il Nord pagina 62-65
13. A l’Ovest pagina 66-69
14. Al
Nord-Ovest pagina 70-71
COME ANDARCI ?
15. Al Nord
Ambohitantely si trova a 140 km al nord-ovest d’Antananarivo (125 km sulla RN4 poi biforcazione al villaggio di Firarazana e 15 km di pista, un po’ difficile durante la stagione della pioggia ma praticabile). Durata 3h30 a 4h di strada.
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Il Parco Nazionale Andringitra si trova nella provincia di Fianarantsoa, a 47 km a sud-est d’Ambalavao. D’una superficie di 31 160 ha, l’Andringitra costituisce la più alta sommità accessibile Della Grande isola con il picco Boby che culmina a 2 658 m d’altitudine. E’ il paradiso per gli escursionisti ed i trekkeurs percorrere questo parco per scoprire il
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IL PARCO NAZIONALE ANDRINGITRA
L’Hapalemur doré (Hapalemur aureus) é l’attrazione principale del parco. E’ un lemure che ha la particolarità di nutrirsi essenzialmente di germogli di una varietà endemica di bambù (Cathariostechys madagascariensis) Questi germogli contengono del cianuro e, mistero della natura, l’animale ingurgita quotidianamente una dose capace di uccidere 10 esseri umani !
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Il Parco racchiude ugualmente numerose varietà di piante sconosciute altrove, senza dubbio in ragione del sottosuolo vulcanico del posto. La flora é costituita di piante medicinali, di Fangeon giganti (piedi di felci arborescenti), di orchidee épiphytes (Bulbophillum, Eulophillea…). Una varietà di cactus vive e cresce nella foresta di Ranomafana : il Rhipsalis madagascariensis. Al contrario di tutti i cactus che sono tipici degli ambienti aridi, il Rhipsalis cresce nell’umidità ed é una pianta parassita aggrappata, cioé al contrario delle orchidee, vive sopra e a spese delle altre piante del suo circondario immediato.
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Il Parco Nazionale di Ranomafana, situato ad una sessantina di kilometri ad est di Fianarantsoa, é una foresta tropicale umida sempreverde di una superficie di 410 601 ha e compresa tra gli 800 e 1200 m di altitudine. Il massiccio montagnoso, un vecchio vulcano producono delle sorgenti di acqua calda dalle virtù curative (reumatismi).
Picco, la Piana degli « extra-terrestri » oltre che le cascate sacre Riandahy e Riambavy, luoghi di culto e di riti tradizionali per le popolazioni della zona. La fauna dell’Andringitra é molto ricca. Si sono recensite 54 specie di mammiferi di cui 14 specie di lemuri specialmente sul circuito Imùaitso, 50 specie di rettili e più di un centinaio di uccelli. A livello della flora, il parco é ricco di più di mille specie vegetali tra cui le orchidee terrestri e di rupe, dei Pachypodium, ed anche del rarissimo Ravenea glauca, una palma endemica della regione.
COME ANDARCI ? Per andare d’Antananarivo a Andringitra, percorrere la RN 7 fino a Ambalavao (462 km, 12 a 14 h di strada) poi 50 km di pista (2h) d’Ambalavao fino a Ambalamandray, il villaggio più vicino al Parco. La parte tra Ambalavao e Andrigitra é una pista praticabile tutto l’anno ma attenzione alle barriere della pioggia che marcano il percorso e che sono chiuse durante 12h in caso di tempesta.
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COME ANDARCI ? Ranomafana é a 412 km a sudest di Antananarivo, a 65 km a nord-est di Fianarantsoa e a 139 km ad ovest di Mananjary. La strada RN 45 ed il suo prolungamento, la RN 25, traversano il parco. Bella strada asfaltata.
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IL PARCO NAZIONALE DI RANOMAFANA
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9. Al Sud
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IL PARCO NAZIONALE ISALO Discendendo il lungo nastro della RN7 che collega la capitale Antananarivo a Tulear, passerete un soggiorno indimenticabile nel Parco Nazionale più visitato del paese : Isalo.
fauna dell’Isalo é tipica di questo habitat eccezionale, con una grande maggiorità endemica. L’altitudine varia da 514 m a 1268 m, allora che certi canyons possono raggiungere 200 m di profondità. Il clima tropicale secco dà una
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COME ANDARCI ? Situato a 700 km da Antananarivo sulla RN7 (+/- 12h di strada), a 297 km (6h) al sud di Fianarantsoa e a 242 km al nord di Tulear (3h). Accessibile tutto l’anno.
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La
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Situato nella regione Ihorombe, in prossimità del villaggio di Ranohira, il Parco Nazionale Isalo si stende su 86 566 ha. E’ un piano di arenaria continentale che data del Giurassico. Qui, la roccia ha un’aspetto, una forma e una composizione molto variabile. La natura si é adattata al clima secco. Il Parco é un ecosistema a parte : ha una vegetazione rupestre fatta di Aloes, d’Euphorbes, di Pachypodium e di Kalanchoe…
Secco dite voi ? A prima vista solamente, poiche una volta che siete all’interno del Parco, che sia sulla passeggiata verso la piscina naturale, sulla ballata verso Namazaha e la cascata delle Ninfee o giriate verso i Canyons (dei Makis e dei Topi), l’acqua cola a profusione, propizia per un bagno rinfrescante dopo la camminata sotto un sole di piombo.
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temperatura assai calda con una media di 17°C in giugno-luglioagosto, ma canicolare verso ottobre-novembre, con dei picchi di 35°C.
IL PARCO NAZIONALE ISALO | IL PARCO NAZIONALE ZOMBITSE VOHIBASIA | IL PARCO NAZIONALE DI TSIMANAMPESOTSE LA RISERVA SPECIALE DI BEZAHA MAHAFALY | LA RISERVA SPECIALE DEL CAPO SANTA MARIA | IL PARCO NAZIONALE ANDOHAHELA
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IL PARCO NAZIONALE ZOMBITSE VOHIBASIA Di una superficie di 36 308 ha, il Parco é attraversato nella sua parte meridionale dalla RN7. Le foreste di Vohibasia e di Isoky-Vohimena costituiscono il blocco forestale più importante tra le zone di foresta secca semicaduche restante attualmente in Madagascar. Rappresentano il limite meridionale della foresta secca di Madagascar oltre che la frontiera tra i settori floristici dell’Est e del Sud.
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IL PARCO NAZIONALE TSIMANAMPESOTSE © Marcello Spadoni
Classificato dal 1927 come Riserva Naturale Integrale, questa area Protetta di una superficie di 203 740 ha fu il primo sito classificato Ramsar di Madagascar nel 1998 secondo la Convenzione Internazionale delle Zone Umide.
Le acque del lago, a causa della loro composizione chimica, non ospitano alcuna specie di pesce. Per contro due specie di pesci ciechi uniche al mondo vivono nelle grotte e fiumi sotterranei della piana calcare tra il lago Tsimanampesotse e Itampolo. 123 specie di uccelli sono stati recensiti nel Parco : il Gravelot di Madagascar, il Couas e Vangas sono i meglio rappresentati. Durante l’inverno australe, il lago ospita diverse migliaia di fenicotteri rosa e di fenicotteri nani, oltre che un’importante colonia di folaghe a cresta e di anitre a becco rosso ©MadagascarNationalParks
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COME ANDARCI ?
Quattro circuiti che si possono percorrere a piedi, in auto,in moto o in quad, sono stati preparati per scoprire dei paesaggi inediti, la fauna e la flora : grotte sacre, baobabs millenari, pachypodium, tartarughe, lemuri, uccelli, vista meraviglosa sul lago… Uno dei più spettacolari é l’albero banyan situato all‘entrata della grotta dove si puo’ praticare l’immersione speleologica, una prestazione unica in Madagascar.
Zombitse-Vohibasia é a 146 km al nord di Tulear (2h30 di strada) e a 90 km al sud del Parco Nazionale Isalo (1h30), facilmente praticabile poiché il parco é attraversato nella sua parte meridionale dalla RN7. Accessibile tutto l’anno.
Si consiglia di visitare il villaggio Antambahaoka d’Efoetse all’ingresso del Parco, dipico del Sud di Madagascar con le sue tradizioni culturali specifiche, e il villaggio Vezo d’Ambola che da’ su una spiaggia protetta da una barriera corallina, una delle più belle della regione.
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COME ANDARCI ?
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Tra i mammiferi repertoriati, il Vontsira di Grandidier (Galidictis grandidieri), endemico della regione, oltre che il Maki (lemur catta), emblematico del Sud, sono i più rimarchevoli.
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Quanto alla fauna del parco, 8 specie di lemuri sono stati repertoriati, tra cui il Propithecus verreauxi, l’Eulemur fulvus, e il Lemur catta (Maki) coabitanti nello stesso habitat, ed occupanti anche lo stesso albero per far la festa insieme, cosa raramente vista negli altri parchi. Altri mammiferi, tra cui il carnivoro Fosa (Cryptoprocta ferox), degli anfibi, dei rettili e altre rane possono ugualmente essere visibili. Il parco Nazionale Zombitse Vohibasia é un santuario degli uccelli, ospita 85% degli uccelli incontrati in Madagascar, di cui 50% sono endemici. Tra essi, la specie molto rara di uccello, il Bulb d’Apert o Ritikala, endemico locale, si incontra in tutte le zone turistiche del Parco.
Situato a 85 km a sud di Tulear a volo d’uccello e a 40 km d’Anakao, questo Parco é costituito dal piano calcare Mahafaly ricoperto da una foresta di spine, dal lago di acqua salata Tsimanampesotse il cui nome significa « lago senza delfini », e da una rete di grotte.
I biglietti di ingresso sono venduti all’entrata del Parco a Efoetse e su Anakao. Equipaggiamento consigliato : cappello, acqua, scarpe per il trekking, binocolo per l’osservazione degli uccelli. Il Parco dispone di 10 ripari tendati sul suo sito di campeggio Mitoho. Alloggio più vicino : Ambola e Anakao (trasferimenti organizzati dagli albergatori locali).
Il parco é aperto al pubblico tutto l’anno ed é accessibile partendo da Tulear, (i) tramite una barca rapida via Anakao (transfert d’1h+2h di pista) o (ii) per la strada, sulla RN7 poi sulla RN10 prima di biforcare verso l’Ovest fino a Beheloka. Poi verso il Parco (6 a 8h di tragitto in totale).
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Bezaha Mahafaly é situata a circa 35 km a sud-est della piccola città di Betioky, nella Regione Atsimo Andrefana, accessibile tramite una pista sabbiosa che attraversa una regione di savana. Con i suoi 40 600 ha di superficie, la Riserva Speciale rinchiude più di un centinaio di specie di uccelli, specialmente la Newtonied’Archbold (Newtonia arrchboldi) e le Vanga di Lafresnaye (Xenopirostris xenopirostris), due specie di uccelli che hanno una distribuzione molto ristretta. Dei rettili (39 specie) e delle rane vi sono ugualmente visibili. La riserva ospita ugualmente d’importanti colonie di Maki (Lemur catta) e dei Sifaka (Propithecus verreauxi). In visita notturna, si possono scoprire i Microcebe grigi e dei Lepilemuri.
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COME ARRIVARCI ? 215 km partendo da Tulear e risalendo la RN7 verso il nord poi la RN10 verso sud fino a Betioky e pista di sabbia di 35 km da Betioky. Accesibile tutto l’anno.
LA RISERVA SPECIALE DI CAP SAINTE MARIE
Il versante est del Parco beneficia di un clima caldo e umido per contro sul versante ovest, fa caldo e secco con predominanza del clima sub-arido del Sud malgascio. Al livello della fauna, si incontrano diverse specie di lemuri diurni tra cui il Propithèque di Verraux, il lemure fulvo, il hapalemure grigio e il Maki. Per le specie notturne, possiamo citare il Microcèbe rosso, il Lepilemure, il grande Cheirogale, l’Avahi lanoso e l’Aye Aye.
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COME ARRIVARCI ?
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Il Parco Nazionale Andohahela si trova a 40 km al nord-ovest di Fort Dauphin fino al villaggio di Ankariera, una camminata di 8 km permette di accedere a Tsimelahy, l’entrata del Parco. Accessibile tutto l’anno.
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COME ARRIVARCI ? La Riserva Speciale Cap Sainte Marie si trova nella regione più a sud del Madagascar, a 63 km a sud della città di Tsihombe e a 230 km da Fort Dauphin nella regione dell’Androy. Durata della strada da Fort Dauphin : 8 h. Accessibile tutto l’anno.
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Quanto alla flora, con una vegetazione erbacea e una foresta di tipo propicale-umida lato est e spinosa lato ovest, si noterà la presenza della palma trièdre (Neodypsis decaryi), specifica di questa regione di Madagascar. Dei Pachypodium, delle Adenia, dei Baobabs ed anche delle Didiéracée sono ugualmente visibili nel Parco.
La Riserva Speciale Cap Sainte Marie, di una superficie di 1750 ha, si trova nella parte la più meridionale del Madagascar, a 60 km a sud di Tsihombe. E’ qui che si incontrano l’Oceano Indiano e il Canale di Mozambico. E’ una Riserva naturale dedicata alla protezione di certe specie della fauna e della flora endemica del sud malgascio, tra cui la tartaruga radiata e la tartaruga ragno. La vegetazione del Cap meraviglierà per la sua tendenza al nanismo, che qui non é considerata come una malformazione ma una adattazione necessaria al clima arido. Ed é soprattutto questa flora nana che ritiene l’attenzione nella Riserva. La Riserva ospita ugualmente la più importante colonia di tartarughe del Madagascar.
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IL PARCO NAZIONALE ANDOHAHELA A 40 km a nord-est di Fort-Dauphin sulla strada di Amboasary, una biforcazione porta fino a Ihazofitsy . E’ là che si trova il Parco Nazionale Andohahela, d’una superficie de 81 251 ha. Il rilievo é principalmente montagnoso con una foresta densa e umida sul versante est e un bush spinoso sul versante ovest.
A livello di flora, la Riserva é caratteristica del clima sub-arido del Sud-Ovest con delle Didieracee (Alluandia procera), degli Apocynaces (Pachypodium geayi) e dei Tamarindi (Tamarindus indica).
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LA RISERVA SPECIALE DI BEZAHA MAHAFALY
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IL PARCO NAZIONALE ANDASIBE-MANTADIA
Quanto alla Riserva Speciale di Analamazaotra, é una delle Aree Protette tra le più visitate del Madagascar. Con i suoi 810 ha di superficie, la Riserva ospita 14 specie di lemuri tra cui l’ Indri Indri, la specie faro del Parco, la più grande e la più evoluta dei lemuri. L’Indri non puo’ vivere in cattività, é monogamo e non ha che un mozzo di coda, contrariamente a tutte le altre specie di lemuri che hanno avuto una lunga coda.
Il Parco Nazionale Andasibe Mantadia si trova a circa 130 km all’est di Antananarivo, nella Regione Alaotra Mangoro. Il Parco é un complesso di Aree Protette formato dal Parco Nazionale di Mantadia e la Riserva Speciale di Analamazaotra. Al Nord del villaggio di Andasibe, il Parco di Mantadia fa 15 480 ha di superficie e ospita 14 specie di lemuri, tra cui l’Aye Aye e l’Aulemur fulvo, il più grande camaleonte di Madagascar, Calumma parsonii, di cui il maschio adulto puo’ raggiungere i 70 cm.
COME ARRIVARCI ? A 135 km all’est di Antananarivo (2h30 a 3h di strada) e a 250 km da Tamatave (4h30 a 5h) par la RN2. Accessibile tutto l’anno.
La flora é esattamente la stessa che quella incontrata nel Parco di Mantadia ma ci si incontrano anche delle orchidee rare come « l’orchidea nera » (Cymbidiella falcigera), non quella del celebre film americano di Martin Ritt nel 1958, ma un’orchidea molto rara che cresce in generale sul tronco della palma della Raffia. I suoi fiori sono di colore verdemela a verde-giallo, punteggiate di molti punti scuri di colore porpora o neri, e questo ha dato il nome alla pianta. Ci si incontra ugulmente la famosa « Cometa » (Angraecum sesquipedale) ed anche quella che chiamano la regina delle orchidee, l’Eulophiella roemploriana, o orchidea mauve, la più grande e sicuramente la più bella delle orchidee. I sentieri ben tracciati della Riserva permettono di andare all’incontro della fauna e della flora senza alcuna difficoltà.
IL PARCO NAZIONALE ZAHAMENA Più al nord, a cavallo su due regioni, Alaotra Mangoro e Analanjirofo, il complesso di aree protette di Zahamena si stende su una superficie di 74 000 ha di cui 42 300 ha di Parco Nazinale visitabile, il resto essendo riservato unicamente alla conservazione ed alla ricerca scientifica. Si contano 112 specie di uccelli, 29 specie di pesci, 62 specie di anfibi e 46 specie di rettili. Sulle 48 specie di mammiferi recensiti, 13 sono dei lemuri di cui l’Indri Indri.
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I circuiti d’Ankosy-Bemoara e di Bemoara-Cascate permettono una visita molto istruttiva per incontrare la fauna e la flora del Parco. Un periplo da 5 a 6 giorni di trekking, su « la strada dei contrabandieri », permette di raggiungere la costa Est attraversando una parte del Parco.
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COME ARRIVARCI ? Il Parco é situato a 70 km al Nord-Est della città di Ambatondrazaka e all’Est del lago Alaotra. Si arriva fino al villaggio di Antanandava poi camminare per 8 km (circa 1h30) fino all’entrata del Parco. Difficilmente accessibile durante la stagione della pioggia.
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Lato botanico, gli appassionati di orchidee saranno al settimo cielo con la centinaia di specie visibili nel Parco. Sono presenti ugualmente delle felci arborescenti, Cythea sp., le Tambourissa sp. Che é un’albero dal legno che non puo’ marcire utilizzato dalla popolazione locale per le costruzioni.
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IL PARCO NAZIONALE ANDASIBE-MANTADIA IL PARCO NAZIONALE ZAHAMENA IL PARCO NAZIONALE MANANARA NORD IL PARCO NAZIONALE MASOALA
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10. All’Est
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La foresta primaria scende da 1300 metri di altitudine fino al mare. Il Parco é uno dei più ricchi di Madagascar con più di 50% di specie di piante e di animali del paese. E’ l’unico habitat del Lemur vari roux (Varecia variegata rubra), una specie impressionante di lemuri che si incontrano sulla penisola.
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Al livello della fauna, ci si incontrano normalmente la Vanga rossa (Calicalicus madagascariensis), una specie di uccello endemico ed anche il più grande dei lemuri (Indri indri), l’Aye aye e l’Avahi laniger.
COME ARRIVARCI ?
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Collegamento aereo con la compagnia Air Madagascar a partire d’Antananarivo (1h30 di volo) e da Tamatave 45mn di volo), tramite battello da cabotaggio a partire da Tamatave (12h). Una pista difficile (la RN5) collega le città della costa est a partire da Tamatave fino a Maroantsetra con il passaggio di una dozzina di fiumi e/o delta a partire dal villaggio di Soanierana Ivongo.
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11 specie di uccelli. Le palme endemiche Vontrorano (Dypsis antanambensis), Dypsis anoveansis, Dypsis ramentaceae danno dello charme alla vegetazione e l’orchidea Lavanioala (Galeola Humblotii) gli é specifica.
« Là dove la foresta raggiunge il mare ! ». E’ il più grande complesso di Aree Protette del Madagascar con i suoi 224 286 ha, composti di 4 parcelle terrestri e di 3 parcelle marine situate intorno alla penisola di Masoala. Il Parco Nazionale Masoala e la Riserva Speciale di Nosy Mangabe dedicata alla protezione dell’Aye Aye sono i siti incontornabili del complesso.
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La Biosfera di Mananara-Nord (140 000 ha) ospita un Parco Nazionale Terrestre di 23 000 ha e un Parco Marino di 1000 ha. Facente parte di una delle ultime foreste tropicali umide della Grande Isola, la Riserva racchiude delle ricchezze di flora e fauna. Il Parco terrestre ospita 12 specie di lemuri, 16 roditori, 77 uccelli forestali, 85 anfibi, 59 rettili, 1200 piante vascolari e delle palme endemiche. Per il Parco Marino, troviamo 7 specie di mangrovie, 32 alghe, 132 cnidari, 64 molluschi, 16 artropodi, 32 echinodermi, 179 pesci, 3 mammiferi marini, 3 rettili acutici,
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IL PARCO NAZIONALE MASOALA
PARCO NAZIONALE MANANARA NORD
Il Tytosoumagnei o gufo rosso di Madagascar ci é stato riscoperto dopo che per molto tempo é stato portato come disperso. Altre specie di uccelli come l’aquila serpentaria o Eurycère di Prevost, molto ricercata dai visitatori possono ugualmente essere viste. Quanto a Nosy Mangabe, é una piccola isola situata in mezzo alla Baia d’Antongil. ha per missione la preservazione del rarissimo Aye Aye.
COME ARRIVARCI ? Situato tra Toamasina e Maroantsetra, stesso percorso che il precedente.
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11. Al
Nord-Est, la SAVA
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Situato nella parte Nord-Est del Madagascar, a 60 km da Sambava sulla strada verso Andapa, Marojejy é stata scoperta dal professor Humbert nel 1948. Quest’ultimo era un eminente botanico del Museo di Storia Naturale di Parigi che, dopo aver perorcorso numerosi massicci montagnosi africani, é arrivato in Madagascar.
IL PARCO NAZIONALE MAROJEJY
IL PARCO NAZIONALE MAROJEJY
Al seguito della sua spedizione su questo massiccio, pubblico’ un’opera intitolata « Una meraviglia della Natura » dove descrive il massiccio come il più prestigioso dell’isola sia per il suo aspetto grandioso, la sua ricchezza in quanto a fiori e soprattutto per il suo stato intatto sulla quasi totalità della sua superficie. Entusiasta, fece iscrivere Marojejy sulla lista delle Riserve Naturali Integrali (RNI) di Madagascar nel 1952, uno status che lo metterà assolutamente fuori di ogni accesso salvo che per i ricercatori. Marojejy é per molto tempo rimasto un RNI, ma dal 1998, il suo statuto é stato cambiato in Parco Nazionale, cosa che permette ormai a tutti di scoprire questa meraviglia della natura.
Con i suoi 65 050 ha e culminante a 2 132 m d’altitudine, Marojejy é coperto da una formazione vegetale che va dalla foresta di bassa altitudine alla macchia di alta montagna della regione tropicale umida del Madagascar. I suoi rilievi ripidi offrono un grande interesse sul piano biologico e ecologico. Ospita una diversità eccezionale di piante e di animali, ed é un paradiso per gli amanti della montagna ed i più esigenti dei naturalisti.
La denominazione locale di Marojejy é significativa della percezione locale della montagna. In effetti, « maro » vuol dire numeroso, e « jejy » spirito Gli Stimihety ed i Betsimisaraka, popolazioni dominanti della regione SAVA, dedicano un culto agli antenati. Credono che l’anima immortale degli antenati aiuti i viventi. Fanno loro delle offerte e dei sacrifici (di Zebù in generale) attraverso il « Joro » (costume tradizionale consacrato gli antenati).
260 specie di felci di cui 18 specie arborescenti, più di 30 specie di palme di cui 6 specie endemiche del massiccio, 147 specie di anfibi e rettili, 115 specie di uccelli tra cui lo Siketribe (Neomixis tenella) che é l’emblema del Parco, 10 specie di lemuri tra cui il Simpona (Propithecus diademacandidus), lo spettacolare propithéque di set ache é endemico della regione, fanno tutto l’orgoglio del Marojejy.
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Marojejy é a metà strada tra Sambava che é a 60 km e Andapa che é a 40 km sulla RN5B. 1h di volo Antananarivo-Sambava poi 1h di strada circa fino al villaggio di Manantenina. Accessibile tutto l’anno.
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COME ARRIVARCI ?
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12. Il Nord
La Montagne d’Ambre opita ugualmente una Riserva Speciale e una Foresta Classificata. Nelle sue zone periferiche, altri posti magici sono da evidenziare : 4 cascate dal lato della Riserva Speciale ed a Andranotsimaty, il Kija-Zanahary e la grotta d’Andavakoera. Sul lato sud-est del Parco, a Anivorano, si stende il lago Sacro d’Antagnavo. Fuori dalla zona periferica, dei luoghi di attrazione si offrono ai vacanzieri alla ricerca di esotismo. Citiamo, tra le altre, la Baia dei Sakalava, la Baia delle Dune, la Baia di Smeraldo, la Baia di Courrier, la Montagna dei Francesi e le spiagge d’Ampasindava e di Ramena. ©Transcontinents/RichardBohan
IL PARCO NAZIONALE MONTAGNE D’AMBRE IL PARCO NAZIONALE ANKARANA IL PARCO NAZIONALE ANKARAFANTSIKA
IL PARCO NAZIONALE MONTAGNE D’AMBRE
Un buon numero di specie di piante medicinali, di orchidee di cui si incontrano numerose varietà (Bulbophyllum, Agraecum eberneum…), delle felci e più di 1000 specie vegetali restano da scoprire in questa foresta sempreverde (a foglie persistenti) che presenta un grande interesse scientifico. E’ lo stesso dei grandi alberi come il ramy (Canarium madagascariensis) che libera un forte odore di trementina, il famelona (Chrysophyllum) che serve a curare i dolori del petto, il rotra che dà dei frutti commestibili di cui sono golosi i lemuri, i Ficus dai rami carichi di frutti che servono di supporto alle orchidee. Le felci Nido d’uccelli e arborescenti anche le palme ed i pandanus sono correnti.
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Un sentiero botanico, la Via dei Mille Alberi, é stato specialmente preparato per presentare nello stesso perimetro una grande parte della diversità floristica del Parco Nazionale Montagne d’Ambre.
COME ARRIVARCI ?
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La Montagne d’Ambre é a 35 km al sudovest di Diego Suarez che é collegata quotidianamente dalla compagnia Air Madagascar. Accessibile tutto l’anno.
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La Montagne d’Ambre é il più grande complesso D’aree Protette del Nord con i suoi 23 010 ha di superficie di cui 18 200 ha di Parco Nazionale che si estende tra 850 e 1476 m d’altitudine. Ricoperta d’una vegetazione lussureggiante e d’uno spesso mantello verde di foresta pluviale, la Montagna d’Ambra é un pardiso per i botanici. Con il suo tasso di pluviometro considerabile, é la porzione di territorio la più annacquata dell’isola, cosa che ne fa un vero serbatoio d’acqua per una buona parte della regione. La bellezza selvaggia dei suoi paesaggi meraviglia su tutta la distesa del Parco Nazionale, su circa 18 000 ha di foresta verde nella quale si disegnano dei lunghi fiumi che collegano i laghi, grandi e piccoli : lago Maudit, lago Texier, lago Fantany e Grande Lago. A causa delle sua natura vulcanica, torrenti e cascate spuntano un po’ dappertutto, offrendo delle viste sorprendenti : Antomboka, Cascata Sacra e Cascata Antakarana. Inoltre, si puo’ visitare la grotta battezzata « Cratere Renard ».
Alto luogo di endemismo, la Montagna d’Ambre é particolarmente ricca in fauna e flora : lemuri, uccelli, rettili diversi vi hanno eletto domicilio. I lemuri sono presenti in numero (8 specie) tra cui il simpatico Lemure coronato (Eulemur coronatus), il Lemure di Sanford (Eulemur sanfordi) oltre a delle specie notturne come il Microcèbe roux (Microcebus rufus) o l’Aye aye (Daubentonia madagascariensis).
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IL PARCO NAZIONALE ANKARAFANTSIKA
IL PARCO NAZIONALE ANKARANA Comunemente chiamato gli « Tsingy », questo Parco Nazionale di una superficie di 25 228 ha forma un’insieme di rocce calcaree erose e nascoste in seno alla sua rete sotterranea, una parte importante del tesoro socioculturale Antakarana. E’ situato al Nord dell’Isola, nella regione d’Ambilobe e presenta un rilievo di affioramento roccioso in picco, con delle grotte, delle gole, dei canyons e dei paesaggi vulcanici. La vegetazione é tipica dei piani carsici, con una foresta secca stagionale su suolo basaltico, e una foresta su suolo calcare e basaltico mischiati, d’una prateria e di piante invadenti. Il clima é di tipo tropicale secco, con una media di precipitazioni di 90 giorni di pioggia l’anno.
Ankarafantsika si stende nella zona delle foreste dell’Ovest. E’ ricoperto da un mosaico di foreste dense secche a foglie caduche, di foreste sovente degradanti in boscaglia secondaria e di savane erbose o arboree. I Piani sono occupati da foreste dense secche, intervallate da zone idromorfe nelle valli dove si trovano delgli alberi di raffia in abbondanza.
A livello della flora, delle specie endemiche come il baobab Adansonia perrieri abbondano nel Parco. Pachypodium, Euphorbes oltre che altre varietà di piante succulenti abbondano, avendo trovato sul posto un clima favorevole alla loro crescita.
COME ARRIVARCI ?
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COME ARRIVARCI ?
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Il Parco Nazionale Ankarafantsika si trova a 450 km d’Antananarivo sulla RN4 e a 115 km da Majunga. Il tragitto dura 8 h da Antananarivo e 2 h a partire da Majunga. Accessibile tutto l’anno.
Qualche lago incluso nella Riserva sono gli ultimi rifugi di qualche pesce endemico, di uccelli acquatici e di coccodrilli. Inoltre, costituiscono il più sovente i santuari di pratiche socio-culturali dei nativi della regione.
I circuiti degli Tsingy Rary, della Grotta dei Pipistrelli, o del Lago Verde, di una durata da uno a diversi giorni di cammino, incanteranno gli amanti delle passeggiate alla scoperta di uno dei più ricchi tesori naturali del Madagascar.
Il Parco Nazionale Ankarana é a 80 km a sud di Diego Suarez (2h di strada) e a 20 km a nord di Ambilobe (45 mn) sulla RN6. Accessibile tutto l’anno.
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Sorgenti di molti corsi d’acqua che traversano sovente degli isolotti di zone di raffia e di pandanus. I due generi legnosi predominanti sono lo Stereospenum e il Dlbergia (palissandro). Pachypodium e altri xerofiti si incontrano nelle zone sabbiose.
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Ci si trovano 10 specie di lemuri tra cui il Lemur fauve (Eulemur filvus), il Lepilemur septentrionalis e l’Hapalemur grigio (Hapalemur griseus) oltre che 92 specie di uccelli di cui 54 sono endemici del Madagascar come il Mésite Variée che é uno degli uccelli più rari al mondo. Ankarana dispone ugualmente di 13 specie di pipistrelli, camaleonti, e di coccodrilli.
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Il complesso di Aree Protette d’Ankarafantsika é situato a Nord-Ovest del Madagascar, a 450 km d’Antananarivo e a 115 km da Majunga sulla RN4 che lo attraversa. E’ formato da due Aree Protette, la Riserva Naturale Integrale, spazio dedicato alla ricerca ed alla conservazione con una superficie di 61 120 ha, situato a l’ovest e in parte a l’est della RN4, ed il Parco Nazionale di una superficie di 75 000 ha e nel quale si trova la Stazione Forestiera d’Ampijoroa.
Ankarafantsika é fortemente reputata per la sua ricchezza in fauna. Esiste nella stazione forestiera di Ampijoroa un’allevamento in cattività di tartarughe rare in via di disparizione : Rere (Eymnochelys madagascariensis), Angonoka (Geochelone yniphora), Kapidolo (Pyxis planicausa), in collaborazione con DWCT. Molte specie animali, tra cui il lemure Propithèque coronato ed il Microcèbe Ravelobe hanno ugualmente eletto domicilio a Ankarafantsika. E’ ugualmente uno dei siti d’osservazione ornitologica tra i più importanti della Grande isola : più di 50% degli uccelli repertoriati in tutto il paese sono visibili qui. I coccodrilli del Nilo del lago Ravelobe fanno d’altronte l’oggetto di un culto degli antenati.
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IL PARCO NAZIONALE KIRINDY MITE Il Parco Nazionale Kirindy Mite, di una superficie totale di 156 350 ha di cui 128 440 ha per la parte terrestre e 27 910 ha per la parte marina, si trova a sud di Belo sur Mer, a 70 km da Morondava. Questo Parco si caratterizza per una diversità di paesaggi che ospitano differenti ecosistemi e una biodiversità elevata :
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• una immensa duna costiera prolungata da una laguna di diversi kilometri e ospitante una mangrovia ; • delle foreste dense secche, quella di Kirindy all’est e quella di Mite al sud che hanno dato i loro nomi al Parco. Quest’ultima include una zona di boscaglia xerofila (associata al clima secco) e dei laghi salmastri frequentati da numerosi uccelli acquatici ; • degli isolotti coralliferi dalle spiagge di sabbia bianca. Si trovano nel Parco degli importanti popolamenti di baobabs rappresentanti tre specie endemiche del Sud e del Sud-Ovest : Adansonia grandidieri, Adansonia rubrostipa e Adansonia za.
LA RISERVA SPECIALE ANDRANOMENA IL PARCO NAZIONALE KIRINDY MITE IL PARCO NAZIONALE BEMARAHA
Questa Area Protetta si trova a 11 km dopo l’Allée dei Baobabs sulla pista tra Morondava e Belo sulla Tsiribihina verso il Parco Nazionale Bemaraha. Di una superficie di 6 420 ha, il suo scopo é la preservazione dell’habitat di diverse specie di animali endemici vulnerabili o in via di estinzione, specialmente la tartaruga Pyxis planicaudae ed il Topo Saltatore Mungoticis decemlineata. Otto specie di lemuri ci vivono oltre che 61 specie di uccelli. Ci si trovano ugualmente tre specie di baobabs : Adansonia fony, Adansonia grandidieri e Adansonia aza. La Riserva Andranomena ha la particolarità d’avere una rete di 4 laghi di cui alcuni si prosciugano alla fine della stagione secca (novembre), cosa che segna la partenza degli uccelli acquatici. Uno dei laghi é il teatro di una tradizione sakalava, il Rito della Fecondità, che associa anche il baobab maschio presente nella riserva. Gli abitanti dei villaggi vicini, Marofandilia e Andranomena, fanno rivivere questo rito, accompagnato dalla musica tipica del Sud, il Kilalaky.
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LA RISERVA SPECIALE ANDRANOMENA
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13. A l’Ovest
Il Parco propone 5 circuiti pedestri ed un circuito marino, con dei livelli di difficoltà che vanno dal facile al medio. • Al sud, i circuiti che prolungano i laghi sacri Ambondro e Sirave con i loro uccelli cicogne, spatole, aironi, garzette e fenicotteri, i suoi baobabs e le sue grandi dune. La visita del villaggio di Manahy é un must. Le popolazioni locali, Sakalava Masikoro, considerano che i laghi ospitino degli spiriti ; • Al nord, il circuito Ambararatra attraversa molteplici concentrazioni di baobabs ; • Il circuito Ankoatsifaka permette la scoperta di mammiferi (lemuri, fosa) in una foresta tipica dell’Ovest.
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Kirindy Mite accoglie 124 specie di uccelli, tra cui la Sarcelle di Bernier (Anas bernieri) ed il Gravelot di Madagascar (Charandrius thoracicus), che ne fanno un sito privileggiato per gli ornitologi. Ci si nota anche una forte varietà di specie di lemuri tra cui il Propithéque de verreax (Propithecus verreauxi) ed il Maki (Lemur catta), per le specie diurne.
ALLOGGIO PIU’ VICINO : Belo sur Mer dove si trovano il Centro di Interpretazione del Parco ed il punto di vendita dei biglietti di entrata.
• Il circuito Anolinoly offre una ballata in piroga nella foresta di mangrovie all’incontro dei pipistrelli o volpi volanti sospesi ai rami delle mangrovie ; • Il circuito marino porta verso gli isolotti di Nosy Tania, Mailolo, Andriamitaroka, Motsadiniky e Andravoho per scoprire le barriere di corallo e le tartarughe marine.
Due circuiti facili potendo essere percorsi a piedi o in VTT sono proposti : • Il « Circuito Tsinjolavitra » : ballata attraverso la fauna e la flora tipiche delle foreste secche dell’Ovest, si effettua in 1 ora su una distanza di 2 km. • Il « Circuito dei Tre laghi » : lungo i laghi sacri ed offre attraverso la foresta degli spazi aperti d’osservazione su una distanza di 5,4 km, da percorrere in 2 h.
Biglietti d’entrata della riserva in vendita sull’Allée dei Baobabs e al campo Amorosi.
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ALLOGGIO PIU’ VICINO : Campo Amorosi, 14 tende gestite dalla comunità paesana di Maronfandilia con l’assistenza dell’ONG Fanamby.
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La Riserva Speciale d’Andranomena é accessibile tutto l’anno.
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EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO : cappello, acqua, scarpe per la marcia, canocchiale per l’osservazione degli uccelli, maschera e tuba per il circuito in mare. Il Parco é aperto tutto l’anno : ci si arriva sia per via terrestre, da maggio a ottobre, unicamente in fuoristrada prendendo la RIP111 a partire da Bemenonga al sud di Morondava, sia per via marittima partire da Belo sur Mer o da Morondava.
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Le piante presentano differenti forme di adattazione alle condizioni difficili spiegando il loro aspetto particolare. Attualmente, 430 specie vegetali sono state repertoriate di cui 85% endemiche. La flora dell’Antsingy, tipicamente tropofila, appartiene alla serie Dalbergia commiphora e Hildegardia. Nella foresta di Tsimembo, un’inventario floristico ha permesso di catalogare 261 specie vegetali tra cui l’Hazomalania voyroni con il suo legno che non marcisce, utilizzato sovente per la fabbricazione di bare.
IL PARCO NAZIONALE DI BEMARAHA
Le mangrovie restano spettacolari nei delta dell’Ovest con le loro 7 specie vegetali.
Il Parco Nazionale Bemaraha, situato presso il villaggio di Bekopaka, nella Regione Melaky, uno dei primi siti di Madagascar classificato Patrimonio Nazionale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990. Si estende su 157 710 ha. Il piano di Bemaraha, di altitudine moderata di 934 m, dal rilievo frastagliato, é costituito da un deposito di calcare massiccio, a solchi Carsici.
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COME ARRIVARCI ?
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La diversità degli ambienti offre una grande quantità di biotipi, che ospitano una fauna estremamente ricca. Si possono osservare dei mammiferi, dei carnivori, dei roditori e degli insettivori nella regione. Bemaraha conta almeno 11 specie di lemuri, di cui 3 diurni e 8 notturni. Il Sifaka (Propithecus deckeni) é il più grande, e lo Tilitilivaha (Microcebus murinus) é il più piccolo. Il Fosa (Cryptoprocta ferox) é ugualmente presente in
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Ricoperti dalla foresta densa e secca dell’Antsingy, l’erosione dell’acqua ci ha scolpito una rete stretta di profondi crepacci separati da lame scanalate e dalle punte accuminate : gli « Tsingy ». Il clima tropicale é secco con un contrasto marcato tra una stagione secca fresca e tiepida da Aprile a Ottobre, e una stagione piovosa molto calda da novembre a marzo. Le precipitazioni variano tra 1000 e 1500 mm per anno e la temperatura media si puo’ situare tra 25 e 28°C, in luglio e 38°C in dicembre.
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Bemaraha possiede una flora originale l’andazzo generale della vegetazione é quello di una foresta densa secca frastagliata da savane. Molti tipi di formazioni vegetali ci co-esistono : molto secche sulle piattaforme carlcaree, umide nei canyons e lungo i corsi d’acqua.
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questa regione. Oltre ai mammiferi, gli uccelli terrestri e acquatici sono numerosi e rappresentano 90 specie. Si puo’ osservare l’aquila pescatrice di Madagascar (Pygargue, haeliaetius vociferoides), uno dei rapaci più rari al mondo, all’entrata delle gole o sui laghi. I rettili sono ugualmente presenti negli Tsingy in una cinquantina di specie, con gli Uroplates ed i Brookesia, oltre ai coccodrilli del Nilo.
A 180 km al nord di Morondava per una pista che attraversa l’Allée dei Baobabs e l’attraversamento in bac del fiumi Tsiribihina. 8 a 10 h di strada secondo lo stato della pista dopo la stagione delle piogge. Il Parco é aperto tutto l’anno, ma la pista d’accesso é praticamente inaccesibile da gennaio a marzo. Da dicembre a aprile, le piene del fiume Manambolo rendono tutte le visite impossibili. Una pista di atterraggio per aerei leggeri si trova a Bekopaka, il villaggio più vicino al Parco.
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Nord-Ovest
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• delle formazioni vegetali diverse come le steppe, le savane e le foreste dense, in tutto 218 specie vegetali ripartite in famiglie quali le Tiliacee, le Rubiacee… • diverse specie di animali come i lemuri (Aye aye, Sifaka Propithecus deckeni, Eulemur furcifer, Lepilemur edwardsi, hapalemur griseus…), i rettili, gli uccelli (Ankoay…), la rarissima tartaruga Angonoky…
COME ARRIVARCI ? Namoroka é accessibile per via terrestre attraversando la baia di Bombetoka con un bac fino a Katsepy. Da Katsepy, la RIP19 (taxi brousse o veicolo di locazione) raggiunta Soalala su 150 km, in 8 ore di strada. Un taxi-brousse collega quotidianamente Katsepy-Soalala ma la partenza dipende dal riempimento del veicolo. Poi da Soalala, una pista di 56 km praticabile in fuoristrada conduce a Namoroka. Altra possibilità : partire da Bekopaka, lungo gli Tsingy di Bemaraha nella loro parte ovest, passare per Antsalova e prendere la pista di Maintirano-Besalampy-Soalala. Percorso difficile, fuoristrada obbligatorio.
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IL PARCO NAZIONALE BAIA DI BALY / TSINGY DI NAMOROKA Gli Tsingy di Namoroka sono un’autentico paradiso per gli amanti della natura. Lo Tsingy, paesaggio calcare originale, é l’attrazione principale del Parco. Formazione calcarea a rete dolomitica, il calcare occupa una superficie di 16 000 ha al bordo del Parco. Si puo’ apprezzare lo splendore di questa formazione sia con una visita guidata sia con un sorvolo a bordo di un piccolo aereo oltre che i fiumi e le piscine naturali del Parco come Ambararatra o Ambatofolaka. Namoroka presenta una ricchezza floristica straordinaria :
Il suo nome viene dal fatto che la foresta ospitava dei nidi di api, all’origine di una produzione importante di miele e di cera. In effetti Lokobe significa, letteralmente, « molta cera ». Il parco e tra i rari posti di Madagascar dove la foresta primitiva di Sambirano esiste ancora. Ospita una decina di corsi d’acqua permanenti ed é costituita da colline di debole altitudine, che non oltrepassano i 432 metri e che sfociano bruscamente sul mare nella parte sud e ovest. La parte marina di Lokobe é caratterizzata dalla presenza della barriera corallina e da spiagge di rocce.
IL PARCO NAZIONALE BAIA DI BALY | TSINGY DI NAMOROKA | IL PARCO NAZIONALE LOKOBE | IL PARCO NAZIONALE MARINO NOSY TANIKELY
Localizzato a Nord-Ovest di Madagascar, il Parco Nazionale Baia di Baly/Tsingy di Namoroka é un sito naturale ricco di scoperte insolite. Facente parte del complesso di Aree Protette del Parco Nazionale delle Baia di Baly a Soalala, Namoroka si spande su una superficie di 22 227 ha. Sito di una bellezza eccezionale, Namoroka attira soprattutto amanti del turismo sportivo, gli scienziati e gli amanti del turismo ecologico. Namoroka beneficia di un clima tropicale secco. La temperatura avvicina i 25°C.
Situato a sud-est dell’isola di Nosy Be, il Parco Nazionale Lokobe é costituito da due parcelle : terrestre e marina. Sorprenderà i suoi visitatori con i suoi 740 ha di foresta e la scoperta, per gli appassionati del mare, di una vasta distesa di 122 ha che costutuisce la parte marina del Parco.
In termini di biodiversità, il Parco ospita innumerevoli specie eccezionali, quali : • La sua flora ricca in piante medicinali e endemiche come le palme, Dypsis nosibensis e la Dypsis ampasindavae • 42 specie di uccelli, tra cui l’Ispidina madagascariensis (Martin pescatore malgascio o Vintsimena), l’Asio madagascariensis (Gufo di Madagascar). • 50 specie di rettili, tra cui l’Acrantophis madagascariensis (Boa), lo Zonosaurus boettgeri (lucertola) • 3 specie di primati, tra cui l’Eulemur macaco l’ lepilemur tymerlachsonorum • 14 specie di anfibi, tra cui il Mantella ebenaui, lo Stumpffia pygmae… I tre circuiti del Parco Nazionale Lokobe : Ramy, Mitsinjo e Kindro sono auto-interpretati, senza l’obbligo di ricorrere a delle guide.
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IL PARCO NAZIONALE LOKOBE
COME ARRIVARCI ? In aereo : partendo dalla Capitale, un volo regolare collega l’aeroporto di Ivato a Fascène, aeroporto di Nosy Be. Per coloro che sono già nella parte Nord dell’isola, due voli a settimana partono da Diego Suarez per raggiungere Nosy Be. A partire dall’aeroporto (Fascène), dei taxicittà agrementati assicurano il trasferimento dall’aeroporto a Hell Ville. Da Hell Ville all’entrata del parco (a Ambalafary-Marodoka), dei tuk-tuk assicurano il trasferimento. In auto poi in vedette o barca : partire d’Antananarivo o da Diego Suarez in auto (taxi brousse o auto privata) per raggiungere il porto di Ankify (Ambanja), punto di partenza delle vedette e delle barche rapide. Dei battelli e vedette rapide assicurano la navette d’Ankify (Ambanja) al porto di Hell Ville.
IL PARCO NAZIONALE MARINO NOSY TANIKELY Il Parco Nazionale Nosy Tanikely é situato a Nord-Ovest del Madagascar. La diversità dei suoi paesaggi che siano essi marini o costieri, si possono scoprire con delle ballate in mare o con escursioni a terra. La superficie dell’isolotto é di 10 ha e quella della parte marina é di 170 ha per una zona di protezione di 160 ha. La sua sommità culmina a 40 m di altitudine. La roccia é a picco dal lato nord e ovest dell’isolotto e se una discesa ripida si trova dal lato est-nord-est, una discesa dolce scende fino alla spiaggia da sud-sud-est. Il piccolo isolotto accoglie formazioni vegetali della foresta secondaria oltre che una piccola parcella di piantagioni diverse. Il corteo fioristico dell’isolotto é rappresentativo della regione di Sambirano. Le formazioni vegetali presentano un’aspetto degradato e sono composte da 38 famiglie ripartite in 81 generi e 89 specie. Per quanto riguarda la fauna terrestre Nosy Tanikely ospita 5 famiglie di rettili ripartite in 11 specie e 13 specie di uccelli di cui 7 sono endemici della regione si trovano sull’isola anche la specie di pipistrello Pteropus rufus. Due specie di primati si trovano nella foresta tra cui l’Eulemur fulvus e l’Eulemur macaco. La parte marina é circondata dal recif da spiagge di sabbia fine, interrotte da qualche roccia. Dei recifs corallini in discesa per le immersioni sottomarine o sui piani per lo snorkeling in apnea utilizzando solamente maschera e boccaglio.
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COME ARRIVARCI ? In barca unicamente partendo dall’isola di Nosy Be.
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Nord IL PARCO NAZIONALE NOSY haRA LA RISERVA DI BIOSFERA DI SAHAMALAZA-ISOLE RADAMA
LA RISERVA DI BIOSFERA DI SAHAMALAZA-ISOLE RADAMA Sahamalaza é situata a Nord-Ovest di Madagascar, tra le Baie di Narindra e di Mahajamba al sud e le Baie di Ampasindava e Nosy Be a nord. Dopo la sua labellizazione nel 2001, é la seconda Riserva di Biosfera dell’UNESCO in Madagascar, dopo Mananara Nord.
Nosy hara é caratterizzata da una grande diversità di abitanti marini e costieri, specialmente : mangrovie, dei recifs di corallo, delle zone erbose e di 18 isolotti satelliti. E’ ugualmente un Parco di grande importanza ecologica : zone di nutrimento dei dugongs, sito di posa e zona di nutrimento di 5 specie di tartarughe marine, sito di posa delle sterne, territorio di dieci coppie di aquile pescatrici Ankoay e dormitorio dei pipistrelli delle garzette e delle sterne.
Nosy hara offre ai suoi visitatori dei paesaggi unici come l’arcipelago degli isolotti Carsici, gli Tsingy sull’isolotto, il giardino di corallo con pesci multicolore e delle conchiglie, la foresta di baobab e di pachypodium, la riviera serpentiforme bordata dalla foresta di mangrovie, le spiagge di sabbia bianca, ed il mare limpido di colore blu turchese. Una ricchezza importante in fauna e flora é stata osservata in seno al Parco, tra cui 45 generi di corallo, 7 specie di mangrovie, 9 specie di fanerogama marina, 27 specie di echinodermi, 380 specie di pesci, 5 specie di tartarughe marine, 54 specie di molluschi, 8 specie di uccelli marini ed una popolazione esemplare di Dugong dugong. Molte attività turistiche si possono praticare a Nosy hara come la scalata delle scogliere Carsiche, lo snorkeling al livello dei recifs corallini, la pesca sportiva, le escursioni e bivacchi sulla spiaggia, l’osservazione dei delfini o quella delle tartarughe al momento della posa.
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COME ANDARCI ? Nosy hara é accessibile per strada secondaria verso Ampasindava e/o baia de Courrier. E’ ugualmente accessibile in barca circumnavigando il Cap d’Ambre e o venendo da Nosy Be.
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IL PARCO NAZIONALE NOSY haRA Trovandosi a 35 km da Diego Suarez, il Parco Nazionale di Nosy hara fa parte dei parchi emergenti gestiti dal Madagascar National Parks. Gestito in collaborazione con la popolazione del posto, il Parco ha una superficie di 125 471 ha. E’ composto da tre parcelle : Baia di Courrier con l’arcipelago di Nosy hara, Nosy Faty e Nosy Agnambo.
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Il Parco marino e costiero costituendo la maggioranza della zona centrale della Riserva di Biosfera é stato creato nel 2007. Esteso su una superficie totale di 153 200 ha, esubera di ricchezze eccezionali in biodiversità tanto marina che terrestre. La Riserva di Biosfera Sahamalaza-Isole Radama é costituita da tre ecosistemi maggiori, cioé l’ecosistema marino de 10 000 ha con 5 isole, l’ecosistema costiero di 10 000 ha costituito essenzialmente da mangrovie e in fine, un’ecosistema forestiero di 11 100 ha. Le foreste secche e litorali della Riserva ospitano 220 specie fioristiche. Per la fauna, ci si incontrano 9 specie di lemuri, 41 specie di uccelli di cui 16 specie endemiche di Madagascar, 20 specie di rettili e 14 specie di anfibi. La Riserva presenta 218 specie di corallo e di invertebrati oltre che 168 specie di pesci repertoriati. Disponendo cosi’ di indicatori superiori agli altri siti di recifs, il Parco marino costituisce un habitat privilegiato per le 20 specie d’holothuries che sono minacciate di sovrasfruttamento.
Le 8 specie di mangrovie esistenti in Madagascar sono presenti a Sahamalaza Isole Radama oltre che 76 specie d’uccelli, di cui 31 endemiche del Madagascar. Tra queste ; 5 specie sono minacciate di estinzione secondo i criteri dell’IUCN. Forte dell’attrattiva eccezionale della sua biodiversità, il Parco Nazionale di Sahamalaza dispone di molteplici circuiti tra cui uno fa la nomea dell’Area Protetta : le quattro isole Radama. Con Nosy Saba, costituiscono gli arcipelaghi di Sahamalaza con le loro immense spiagge protette da barriere coralline.
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COME ARRIVARCI ? Su strada : Nazionale N°6 (verso Antsiranana), asfaltata fino a Maromandia a 750 km d’Antananarivo, un giorno e mezzo di strada. In barca : partenza d’Analalava, 3 h di traversata in vedette o da Nosy Be, 3 h di traversata.
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FORMALITA’ DI ENTRATA Il visto per un soggiorno di meno di un mese é gratuito. Il visto di entrata e di soggiorno con un’unica entrata é rilasciato ai turisti all’arrivo all’eroporto o al porto di sbarco o presso le rappresentnze diplomatiche e consolari
LINGUE Il malgascio é la lingua ufficiale con delle varianti dialettali. Il francese é compreso quasi dappertutto. Per le altre lingue : inglese, italiano, russo, spagnolo, cinese…guide poliglotta sono disponibili.
FUSO ORARIO Madagascar é a GMT +3. E’ dunque a +2 in inverno e +1 durante l’ora legale in Italia.
CLIMA Il clima é di tipo tropicale umido. L’anno é segnato da due stagioni principali : la stagione delle piogge, calda e umida, che comincia a metà novembre e termine verso la fine di marzo e la stagione secca, da aprile a ottobre. Attenzione anche al sole ! Sulla costa, la temperatura raggiunge facilmente i 40°C in ottobre-novembre.
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Preparare il proprio viaggio
Nessuna vaccinazione é richiesta dai viaggiatori salvo se hanno transitato in una zona infetta. La profilassi antimalarica e una puntura di gammaglobuline contro l’epatite sono quantomeno consigliati, oltre che le prevenzioni contro il colera e la malaria. Per quanto riguarda le epidemie che giungono di tanto in tanto nel mondo, le autorità sanitarie malgasce hanno lo stesso livello di informazione e di reattività che i loro colleghi all’estero.
TELECOMUNICAZIONI MONETA L’Ariary é la moneta nazionale. La moneta malgascia non essendo convertibile, si consiglia di non effettuare il cambio che in piccole quantità secondo il bisogno.
CAMBIO Le banche e gli uffici di cambio in città, negli aeroporti, o nelle gallerie commerciali dei grandi hotels sono i soli abilitati ad effettuare le operazioni di cambio. Evitate i cambisti al nero.
BANCHE Le agenzie bancarie sono presenti in tutte le principali città del paese. Sono aperte dalle 8h alle 16h e la maggior parte dispongono di distributori automatici di biglietti accettando le carte internazionali Visa e Mastercard. I trasferimenti di soldi sono ugualmente possivbili attraverso le agenzie della rete Western Union.
DUTY FREE SHOP I negozi sotto dogana dell’aeroporto d’Antananarivo-Ivato sono molto ben forniti, e affiggono dei prezzi molto competitivi. Dei punti di vendita in Duty free esistono nelle città, in certi aeroporti di provincia aperti ai voli internazionali, oltre che nelle gallerie commerciali di certi grandi Hotels. Gli articoli
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sono già esentasse alla cassa. La presentazione del biglietto di ritorno ed un documento sono richiesti.
ACQUISTI SPECIFICI ESONERATI Il viaggiatore puo’ rimpatriare liberamente 2 kg di vaniglia, 250 g di gioielli punzonati che posso arrivare fino a 1 kg e 4 articoli differenti in pelle di coccodrillo acquistati presso commercianti ufficiali, su presentazione delle fatture e autorizzazioni paragraffate dall’Amministrazione Forestiera.
3 operatori di telcomunicazioni coprono la quasi totalità del Madagascar : Orange, Telma e Airtel. Offrono tutti dei servizi correnti : telefonia fissa e mobile, internet ad alto debit,…il roaming é possibile, assicurarsene con l’operatore prima della partenza. Certi alberghi propongono la wifi ed i Cybercafé sono numerosi nelle città. Per chiamare un telefono mobile dall’estero, fare 261 + il numero del corrispondente senza lo 0.
VISITE DEI PARCHI NAZIONALI
OSSERVAZIONE DELLE BALENE
Esiste un codice di condotta dei visitatori. Eccone un’estratto : • Non lasciare dei rifiuti dietro di voi, • Riportate con voi plastica, metallo, i vetri, • Non uscite dai camminamenti tracciati, • Non fate campeggio che nelle aree autorizzate, • Per preservare la foresta, sappiate ridurre le vostre esigenze di confort, • Non prelevate nulla, lasciate alla foresta le sue piante, i suoi animali, i suoi insetti, • Non nutrite gli animali, evitate di perturbarli con degli atti violenti o con troppo rumore, • Non acquistate dei souvenirs non importa dove, poiché non ne conoscete l’origine. Il non-rispetto dei regolamenti puo’ far incorrere in sanzioni il visitatore o l’organizzatore della visita.
Le balene e i delfini percorrono migliaia di kilometri per raggiungere le coste malgasce. Le acque calde di questa parte dell’Oceano Indiano sono il luogo ideale per l’accoppiamento e la nascita delle balene. L’osservazione dei mammiferi marini deve essere fatta di maniera rispettosa per garantire la preservazione della specie. Un codice di condotta permette di minimizzare i rischi d’impatto : • Non perturbare lo spostamento dei gruppi. • Interrompere l’osservazione se il gruppo mostra segni di perturbazione o aggressività. • Intraprendere un’avvicinamento di tre quarti dietro. • Mettere la barca in parallelo e tutti dalla stesso lato. • Ridurre la velocità della barca in una zona di sicurezza : 800 m per le balene, 500 m per i delfini. • Durata d’osservazione massimale : 1h per un gruppo di balene adulte, 30 mn per una madre ed il suo balenottero o per un gruppo di delfini.
Per chiamare dal Madagascar all’estero, fare 00 + indicativo del paese + inficativo della provincia + numero del corrispopndente.
ACQUISTI RE GOLAMENTATI Non diventate dei trafficanti per ignoranza o per semplice voglia di esotismo ! Informatevi in anticipo sulle procedure prima d’importare qualche animale, pianta o oggetto artigianale.
ELETTRICITA’ E’ generalmente a 220 volts. Le prese elettriche d’uso corrente in Madagascar sono delle prese del tipo F. Gli alberghi fuori rete, o previdenti in materia di tagli intempestivi hanno il loro proprio gruppo elettrogeno. Il solare ha anche i suoi adepti. Prevedere un’apparecchio a pile per i casi estremi.
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SANITA’
Ambassades et consulats généraux de Madagascar à l’étranger
Indirizzi
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Offices du Tourisme Office National du Tourisme de Madagascar Lot IBG 29 C Antsahavola -BP1780,101Antananarivo Tel. : + 261 20 22 661 15 Fax : + 261 20 22 660 98 ontm@moov.mg www.madagascar-tourisme.com
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Office Régional du Tourisme Betsiboka Hôtel Betsiboka - Maevatanana Tel. : +261 33 03 082 69
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Office Régional du Tourisme de Fianarantsoa Immeuble Tranompokonolona Taloha Tsianolondroa - 301 Fianarantsoa Tel. : +261 20 75 904 67 ortfianara@yahoo.fr www.tourisme-fianara.com
Office Régional du Tourisme de FortDauphin
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BAZARIBE - 614 Fort-Dauphin Tel. : +261 20 92 904 12 fortdauphin.ort@gmail.com
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Office Régional du Tourisme d’Analamanga 1erétage,ImmeubleFJKMAnalakely-Escalier Ranavalona - 101 Antananarivo Tel. :+261202227051ou+261202430484 info@ortana.mg www.tourisme-antananarivo.com
Office Régional du Tourisme Analanjirofo Lot K7342 Ankiakalava - Maroantsetra ortanala@gmail.com
Office Régional du Tourisme Atsimo Atsinanana C/o Le Concombre Masqué, Rue Centrale Farafangana farafcm@yahoo.fr
Office Régional du Tourisme Isalo Ihorombe
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Compagnies aériennes desservant Madagascar Air Madagascar France & Europe 73,BoulevardHaussman,1erétageEscalierA 75008 Paris Tel. : +33 (0)8 92 70 18 19 (0.34 €/mn) Heures d’ouverture (heure France) Du lundi au samedi de 08:00 à 20:00
Dimanche de 11:00 à 18:00 agence@airmadagascar.fr ou groupe@airmadagascar.fr airmadagascar.com La Réunion Tél : (+262) 08 92 68 00 14 (0.306 €/min) Heures d’ouverture (heure Réunion) Du lundi au samedi de 08:30 à 17:30 Dimanche de 13:00 à 20:00 Madagascar 31, avenue de l’Indépendance BP 437 - 101 Antananarivo Tel. : +261 20 22 510 00
Air France France DanslesagencesAirFranceetlesagences de voyages agréés Tél. : 36 54 (0.34 €/min), 7j/7 de 6h 30 à 22h airfrance.fr Madagascar Tour Zital, 2ème étage, route des hydrocarbures Ankorondrano - 101 Antananarivo mail.tana@airfrance.fr
Corsair France Tel.:3917 (0,34 €/mn)ou+33(0)170392210 corsair.fr Madagascar Hall Gare Soarano, Analakely, 01,Avenuedel’IndépendanceAnalakely101 Antananarivo Tél. : +261 20 22 633 36 corsairfly@corsairfly.mg
Kenya Airways France C/o G.S.A. Air France Commercial-JH.AF 30, avenue Léon Gaumont - 75985 Paris cedex 20 Tel. : 36 54 ou +33 (0)1 56 93 47 64 Fax : +33 (0)1 56 93 16 80 Madagascar Ario Madagascar LalanaSolombavambahoakaFrantsay,77, ImmeubleMarbour-AntsahavolaBP.3673101 Antananarivo Tél :+261202235990ou+2612022 45733 Fax : (261 20) 22 357 73
Air Mauritius Maurice HeadOffice,AirMauritiusCentre,President John Kennedy Street, Port Louis Tel: +230 207 7070 Fax: +230 208 8331 contact@airmauritius.com www.airmauritius.com Madagascar Rogers Aviation LàlanaSolombavambahoakaFrantsay,77 Antsahavola BP: 3673 - 101 Antananarivo Tél : +261 20 22 359 90 Fax : (261 20) 22 357 73 ovah@rogers-aviation.com
Air Link South Africa Airways Afrique du Sud Head Office (Modderfontein) - No.3, Greenstone Hill Office Park, Emerald Boulevard,GreenstoneHill,Modderfontein-PO Box7529,BonaeroPark,1622,SouthAfrica Tel.: +27 11 451 7300 Fax: +27 11 451 7367 info@flyairlink.com www.saairlink.co.za France Aviareps - 11, rue Auber - 75009 Paris Tel : 0825-800969 Fax : +33 (0)1 53 43 79 19 SAA.france@aviareps.com Madagascar Ario Madagascar LàlanaSolombavambahoakaFrantsay,77Antsahavola BP: 3673 - 101 Antananarivo Tél : +261 20 22 359 90 Fax : (261 20) 22 357 73
Air Austral La Réunion 4, rue de Nice - 97400 Saint-Denis Fax : +262 (0)2 62 90 90 91 reservation@air-austral.com www.air-austral.com
Ewa Mayotte Mayotte Ewa-Air - Aéroport BP 452, 97615 Pamandzi Tél. : +262 (0)2 69 64 63 00 eservices@ewa-air.com www.ewa-air.com
Office Régional du Tourisme de Tuléar Bazaribe - Ankilisoafilira - 601 Toliara Tel. : +261 32 51 296 56 ortu.tul27@yahoo.com www.tulear-tourisme.com
Office Régional du Tourisme de Vakinankaratra Bâtiment CGA - Rue Maréchal Foch Andranomadia - 110 Antsirabe Tel. : +261 33 14 532 76 ortvak@yahoo.fr www.antsirabe-tourisme.com
Office Régional du Tourisme Vatovavy Fitovinany Restaurant La Bonne Bouffe - en face gare FCE - 316 Manakara ortv7v@gmail.com
Ringraziamenti L’Ufficio Nazionale del Turismo del Madagascar ringrazia Madagascar National Parks (MNP) e l’Unità di Coordinazione del Programma Ambientale Fase 3 (UCPE) per il loro apporto finanziario. Edito dall’Ufficio Nazionale del Turismo del Madagascar, settembre 2014 Concetto & direzione del proggetto : Tsitohaina ANDRIAMANOHERA Testi:ThompsonANDRIAMANORO,AntoniRAZAFIMAHEFA,TsitohainaANDRIAMANOHERA,MadagascarNationalParks. Creazione : Stève Herimanana RAMIARAMANANTSOA GestionedelProggetto:MaryseALIDERSON,DaphnéPARISOT,KarimRAKOTONDRASOA,NikaSEVENRASOLONDRAIBE CreditiFoto:RichardBOHAN,HasindrantoNdrianarimanana,KarimNARI,AsniainaANDRIANARIVOMANONJY, DavidBIOUX,JulesBOSCO,FranckyDOVAN,StephanoINTERTHINER,HeryLALAINA,JulieLarsenMAHER,FihankaMISONGA,Rivo RABARISOA,FinoanaRADONIAINA,HenitsoaRAFALIA,MiandryRAKOTOSON,ChristianeRAMONJISON,ChristinaRANDRIANARIMANANA, AsinaRAZ,EricRAZAFIMBELO,MamyNirinaRAZAFINDRAKOTO,MarcelloSPADONI,Radonirina,MalagasyTours,MomoTrek, TransContinents, CétaMada, Madagascar National Parks, ORT Analamanga.
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