Bilancio Sociale

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INDICE SEZIONE 1 – LA SINTESI

pag. 3

1_INTRODUZIONE

pag. 4

2_CHI SIAMO

pag. 6

3_PERCHÉ CI SIAMO

pag. 7

4_COSA FACCIAMO

pag. 8

1.1 1.2 1.3

2.1

3.1 3.2

4.1

LETTERA AGLI STAKEHOLDER ALCUNE DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI SEGNALINO E RICONCILIAZIONE BS/AI

PROFILO AZIENDALE DI SINTESI

PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO MISSION AZIENDALE

SETTORI E AREE DI OPERATIVITA’ 4.1.1 ATTIVITA’ FORMATIVE PER GIOVANI 4.1.2 ATTIVITA’ FORMATIVE PER ADULTI E IN AMBITI SPECIALI PER SOGGETTI DEBOLI 4.1.3 SERVIZI CONVITTUALI DI ACCOGLIENZA PER GIOVANI E ADULTI 4.1.4 ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE SPECIALE (NAZIONALE E INTERNAZIONALE)

5_QUANTO VALORE CREIAMO

pag. 16

6_CHI SONO I NOSTRI PARTNER

pag. 23

5.1 5.2 5.3

6.1 6.2

IL VALORE CREATO IN TERMINI DI OCCUPAZIONE IL VALORE CREATO PER IL TERRITORIO IL VALORE AGGIUNTO CREATO

MAPPA DEGLI STAKEHOLDER PARTNERSHIP

SEZIONE 2 – L’ANALISI

pag. 27

8_STAKEHOLDER, RELAZIONI E COLLABORAZIONI

pag. 28

9_ATTIVITA’, PROGETTI E OBIETTIVI

pag. 50

8.1 8.2 8.3 8.4

9.1

9.2 9.3 9.4 9.5

SCHEMA DEGLI STAKEHOLDER STAKEHOLDER INTERNI STAKEHOLDER ESTERNI FORME DI COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE CON GLI STAKEHOLDER

ATTIVITA’ 2011/12 9.1.1 FORMAZIONE 9.1.2 OSPITALITA’ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI 9.1.3 PROGETTI SPECIALI PROCESSI DI INNOVAZIONE OBIETTIVI E PROGETTI FATTORI RILEVANTI STRATEGIE E PROGRAMMI A MEDIO-LUNGO TERMINE

10_LA DIMENSIONE ECONOMICA E IL VALORE AGGIUNTO 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5

ANALISI ECONOMICA ESERCIZIO 2011/12 DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO AZIENDALE ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA ANALISI DEI PRINCIPALI INVESTIMENTI EFFETTUATI ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI

pag. 71

1


SEZIONE 3 – L’APPROFONDIMENTO

pag. 77

11_IDENTITA’ E ORGANIZZAZIONE

pag. 78

12_METODOLOGIA DEL BILANCIO SOCIALE

pag. 93

13_COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

pag. 94

11.1 11.2 11.3 11.4 11.5 11.6

PROFILO AZIENDALE COMPLETO PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO LA VISION AZIENDALE LO SCOPO SOCIALE E LA MISSION AZIENDALE INFORMAZIONI SULL’OGGETTO SOCIALE BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI 11.6.1 I SOCI 11.6.2 L’ASSEMBLEA DEI SOCI 11.6.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 11.6.4 L’ORGANO DI CONTROLLO – REVISIONE LEGALE 11.7 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 11.7.1 LA STRUTTURA 11.7.2 SISTEMA E POLITICA DELLA QUALITA’ 11.7.3 LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA 11.7.4 DIREZIONE GENERALE (deleghe e funzione organizzativa) 11.7.5 RISORSE UMANE 11.7.6 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE/UTENTE 11.7.7 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE/UTENTE 11.8 IMPRESE ED ENTI PARTECIPANTI IN COOPERATIVA 11.9 SOCIETA’ PARTECIPATE/ENTI PARTECIPATI

12.1 NOTA METODOLOGICA 12.2 GRUPPO DI LAVORO 12.3 TABELLA DELLE SPECIFICAZIONI

SEZIONE 4 – L’APPENDICE

pag. 95

14_STORIA 15_ARTICOLI STATUTARI DI INTERESSE 16_TABELLA DI RACCORDO

pag. 96

pag. 100 pag. 104

2


SEZIONE 1 – LA SINTESI

3


1_INTRODUZIONE 1.1 LETTERA AGLI STAKEHOLDER Questo terzo Bilancio Sociale conferma l’impegno di Civiform nel dare conto, ai diversi stakeholder interni ed esterni, della propria responsabilità sociale attraverso la valorizzazione della nostra complessità e della nostra ricchezza. Crediamo infatti in questo rilevante strumento di rendicontazione che fornisce una valutazione pluridimensionale (non solo economica, ma anche sociale e ambientale) del ruolo e del valore creato dalla cooperativa e che risponde a una duplice necessità: da un lato comunicare, all’interno e all’esterno, in modo approfondito e trasparente, le relazioni intessute e le attività realizzate, dall’altro fornire agli organi di governo societario un utile strumento di gestione, controllo e pianificazione. L’obiettivo per il futuro è far sì che il Bilancio Sociale non rappresenti solo una fotografia delle attività svolte e dei risultati sociali ed economici conseguiti, ma un vero e proprio strumento di governance. Questo per stimolare all’interno della cooperativa una riflessione ed un confronto a più livelli sull’identità del Centro, sulle relazioni e sul coinvolgimento dei suoi numerosi portatori d’interesse, sulla ricaduta sociale delle attività realizzate sul territorio e sulla comunità, sulle sfide e sugli impegni per il futuro. Il Bilancio Sociale 2011/12, oltre a rispondere ad una specifica richiesta della normativa regionale, rappresenta pertanto un significativo passo verso un processo di valutazione e controllo interno, preciso e trasparente; per questo non nasconde le criticità e le problematiche aperte e cerca di individuare le prospettive di sviluppo e crescita future. Da questo documento emergono, infatti, alcune importanti indicazioni per il futuro, di cui Civiform farà tesoro per migliorare di anno in anno ed essere sempre più legittimato e riconosciuto dagli interlocutori interni ed esterni soprattutto attraverso gli esiti e i risultati delle attività svolte. Auspicando infine che lo sforzo compiuto per la realizzazione di questa terza edizione del Bilancio Sociale, rinnovata nella struttura e nell’esposizione dei contenuti rispetto alle precedenti per favorire una maggiore intelligibilità del documento, possa essere compreso ed apprezzato da tutti gli stakeholder e lettori in generale, vi auguro buona lettura. Il Presidente Gianpaolo Zamparo

4


1.2 ALCUNE DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Nel prosieguo del testo, per comodità di esposizione, verranno anche adottate le definizioni abbreviate evidenziate nella tabella sottostante. Abbreviazione BS AI IeFP a.f. MSNA EUNA RU TI / TD FT / PT SGQ STKH

Definizione Bilancio Sociale Atto di indirizzo ex DPGR 9/10/2008, n. 1992 Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale Anno Formativo Minori stranieri non accompagnati Emergenza Umanitaria Nord Africa Risorse umane: intendendosi tutti gli addetti presenti in cooperativa Tempi Indeterminato / Tempo Determinato Full Time / Part Time Sistema di gestione della qualità Stakeholder (interno/esterno)

1.3 SEGNALINO E RICONCILIAZIONE BS/AI Nel testo rendicontativo del bilancio sociale ritroviamo in diversi punti un ausilio che chiamiamo “Segnalino”, un utile specchietto che accompagna la lettura del presente documento di rendicontazione sociale nei diversi paragrafi andando a specificare e riconciliare i contenuti con le previsioni dell’AI regionale (specificato nel “Segnalino” come A.I. F.V.G.) Il “Segnalino” quindi, congiuntamente alla tabella sinottica, consente costantemente di “orientarci” nella lettura del bilancio sociale trovando le previsioni dell’Atto di indirizzo regionale “tradotte” nel nostro documento di rendicontazione sociale; questo in quanto per il bilancio sociale abbiamo adottato un’architettura logica nell’organizzazione dei paragrafi che non segue la pedissequa elencazione e progressione del provvedimento regionale. Le caratteristiche descrittive del “Segnalino”: Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

Parte dell’Atto di indirizzo di riferimento

A.I Parte Numero di riferimento Lettera/e o specificazioni A.I. Parte Numero di riferimento

Sigla identificativa dell’Atto di indirizzo

5


2_CHI SIAMO 2.1 PROFILO AZIENDALE DI SINTESI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e a) b) c) b)

Centro Formazione Professionale Cividale - società cooperativa sociale CIVIFORM Soc. Coop. Sociale Fondato nel 1955, il Centro diventa società cooperativa nel 1995; nel 2007 acquisisce lo status di cooperativa sociale di tipo "A". Codice attività prevalente (ATECO 2007) 85.59.2 Corsi di formazione e di aggiornamento professionale Iscrizioni e Certificazioni: Albo degli enti di formazione accreditati nella Regione Autonoma FVG Albo nazionale degli enti che operano per l’immigrazione nella Regione Autonoma FVG Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2008 Esercizio sociale dal 1 settembre al 31 agosto Sede legale/amministrativa ed operativa 33043 Cividale del Friuli (UD), Viale Gemona 5 Segreteria Generale tel. 0432 705811 fax 0432 733220 info@civiform.it Orario: da lunedì a giovedì 8.00-18.00; venerdì 8.00-17.00 Segreteria Convitto tel. 0432 705847 fax 0432 705870 Orario: da lunedì a venerdì 08.30-12.00 e 13.00-17.30 www.civiform.it

6


3_PE ERCHÉ CI SIAMO Norma A.I. F.V.G G.

Parte A

N. 4

Lettera/ee a)

3.1 PR RINCIPI ISPIR RATORI, VALO ORI E CODIC CE ETICO Princiipi dell’etiica cristiana Costituzione C italiana

SGQ

Alleaanza Coopeerativa Internaazionale

Federsolidarietà Codice Etiico

Principio P di suussidiarietà

Principi P della coooperazione Principi della cooperazzione sociale

3.2 MISSION AZIEN NDALE

Atteenzione ai minori per sviluppare skill sociali, cuulturali e proffessionali

Promozioone umana e integrazioone sociale dei d cittadinni

Crescita intellettuale e prrofessionale degli d utenti

MISSION Valorizzazione dellee attitudini dellee persone perr favorire l’insserimento lavvorativo

Integrazioone territorialee e socialee attraversso relazioni e collaborazzioni

Benessere B sociale s ed ecoonomico per laa collettività

7


4_COSA A FACCIA AMO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3 4

Lettera/e f) r) t) a) b) d)

4.1 SETTOR RI E AREE DI OPERATIVIT TA’ FOR RMAZIONE • Proogettazione edd erogazione di d corsi di form mazione professionale relativi alle seguennti maacrotipologie foormative di acccreditamento presso la Reggione Autonom ma Friuli Veneezia Giulia: • A – Obbligo forrmativo per minori • B – Formazionee superiore peer adulti • C – Formazionee continua e permanente p peer adulti • CS – Formazione continua e permanente in ambiti specciali mazione rivolti a: • Per ambiti speciaali si intendono corsi di form migranti extracoomunitari e alttri migranti •m • peersone disabili/portatori di handicap h fisici e/o mentali • peersone inquaddrabili nei fenoomeni di nuovaa povertà ARE EA SOCIO-ED DUCATIVA E OSPITALITA A’ PER MINOR RI E ADULTI • Geestione dei serrvizi di ricettività convittuale per allievi frequentanti i corsi triennali di IeFP, minnori stranieri nnon accompaggnati e adulti. ATTTIVITA’ E PRO OGETTI COLLEGATI ALLA A FORMAZIO ONE • Partnership, proggettazione e gestione g di inizziative di anim mazione/sviluppo sociale e impprenditoriale ssul territorio.

4.1.1 ATTIVITA’ FORMAT TIVE PER GIO OVANI Percorsi triennnali di Istruzio one e Formazione Professioonale (IeFP) nell’a.f. 2011/2012 Si tratta di perrcorsi formativi rivolti a giovani di età inferioree ai 18 anni in possesso p del tito olo conclusivo ddel 1° ciclo di isstruzione e rappresentano un’equilibratta combinazionne di sapere teoorico e di abilitàà pratiche, entra ambi necessari per inserirsi neel mondo del lavoro. Al ttermine del perrcorso formativoo, che dura 3 annni, viene rilascciata una Qualiffica professionaale riconosciutaa a livello nazionale ed europeo. I perccorsi IeFP sonoo approvati e ffinanziati dalla Regione Auton noma Friuli Vennezia Giulia e realizzati dalla partnershhip denominataa EFFE.PI.

30

gruppi classe

460

allievi in foormazionee

35.800 3

ore di formazionee

8


9


10


Percorssi triennali IeFP P – Allievi Area svantaggio nnell’a.f. 2011/22012 Con areea svantaggio si intende l’appaartenenza dell’aallievo ad una delle seguenti ca ategorie: a) “Leggge 104/1992” – allievi che, dopo d il parere ddella commissioone medica pre eposta, ricevonno lo status di “invalido “ civile”,, tale invaalidità può esseere sia fisica chee psichica; b) “DSA Legge 170/22010” – allievi che c hanno avuuta diagnosticatta qualche form ma di disturbo sspecifico di apprendimento inn ambito sscolastico (dislessia, disgrafiaa, disortografia e discalculia) dai trattamenti specialistici asssicurati dal seervizio sanitarioo nazionaale; c) “Rellazione” – allievvi che sono in fase f regolarizzaazione in una delle d precedentti due aree da pparte dei servizzi competenti o che sonno comunque seeguiti dai servizzi sociali, ad eseempio, per situaazioni di disagio o sociale.

Percorssi individualizzzati per utenzaa in obbligo d'i struzione Si trattaa di progetti inddividualizzati rivvolti ai giovani pprivi del titolo di d studio conclu usivo del 1° cicclo di istruzionee. Nel concretoo l’allievo interessato ha la possibilità di d frequentare ill percorso di foormazione profe essionale per u na parte delle ore e acquisiree crediti foormativi spendibili all’interno dei d percorsi trieennali di IeFP e recuperare - presso una sscuola media convenzionata c tutte le materie culturaali necessarie a conseguire laa licenza mediaa. In questo mo odo, l’allievo si prepara a una professione e,, contempporaneamente, ottiene il titolo mancante.

322

percoorsi

322

allievi in formazione

1 11


12


Altre atttività formativve per giovani v a favorire l’’acquisizione e lo sviluppo, daa Includonno “Azioni di arrricchimento exttracurricolare”, vvale a dire proogetti formativi volti parte deegli studenti frrequentanti un Istituto scolasttico superiore della regione, di competenzee informatiche relative anchee all’utilizzzo di softwaree applicativi cooerenti con gl i indirizzi di studi, s e “Perco orsi di accomppagnamento e orientamentoo professiionale”, rivolti ai a giovani a risschio di disperssione scolasticaa con azioni qualificate a sosstegno della traansizione dallaa scuola/fformazione al laavoro. Azioni ddi arricchimen nto extracurricolare

255

corsi

4199

allievi in formazzione

8300

ore ddi formaziione

1 13


Percorsi di acccompagnameento e orientam mento professsionale

6

corsi

72

allievi in foormazionee

60

ore di formazione

4.1.2 ATTIVIITA’ FORMAT TIVE PER AD DULTI E IN AM MBITI SPECIA ALI PER SOGGETTI DEBO OLI ntinua e perm manente per aadulti (macrotippologie B e C, per maggiori informazioni si s veda il Formazione ssuperiore, con paragrafo 9.1.1)

217

attività fformative

1.780

allievi in foormazionee

13.952 1

ore di formazione

Formazione ccontinua e perrmanente in am mbiti speciali rrivolti a migran nti extracomun nitari o altri m igranti, a perssone con disabilità meentali e/o fisicche e a persone appartenennti alla catego oria delle nuo ove povertà (m macrotipologia CS, per maggiori inform mazioni si vedaa il paragrafo 9.1.1)

8

attività fformative

59

allievi in foormazionee

940

ore di formazionee

1 14


4.1.3 SERVIZI CONV VITTUALI DI ACCOGLIENZ A ZA PER GIOV VANI E ADUL LTI nvittuale nel co orso dell’eserccizio 2011/12 Utenti ddell’attività con

40.4412

3655

giornni di preseenza

ospiti

Tipologgia utenti Convitttori (allievi perccorsi IeFP) MSNA A e altri minori Migrannti EUNA maggiorenni Migrannti EUNA minorrenni Altre uutenze - Ospiti cinesi c Altre uutenze - Ospiti vari v Altre uutenze - Allievi attività a formativee per adulti (QBA) Totale

Presenti al a Presenti al N. Accogliennze 01/09/11 31/08/12 nel 2011/122 --59 25 12 97 24 64 54 3 1 1 --29 --1122

Totalee giorni di presenzaa nel 2011/12 11.539 6.947 18.890 1.029 1.370 569

--

--

3

68

--

--

3365

40.412

4.1.4 A ATTIVITA’ DI PROGETTAZ P IONE SPECIA ALE (NAZION NALE E INTER RNAZIONALEE) Progetti di ssistema in AT T

n. 8 Associazioni A Temporanee T coon Partner reggionali

Progetti di sistema con finnanziamenti llocali o nazio onali

n. 1 progetto p finanzziato dall'Ambiito Distrettualee del Cividaalese

• • • • • • • •

Interreg SPF Italia––Austria Daphne III A IPA Adriatico Grunddtvig Learningg Partnership Leonaardo Da Vinci TOI (Transferr of Innovationn) Leonaardo Da Vinci IVT (mobilità allievi) Leonaardo Da Vinci VETPRO (moobilità formatoori) Visitee di studio CED DEFOP

n. 2 corsi c realizzati su commessaa (Carittas Diocesanaa di Udine e FISM Federazione Italiana Scuolle Materne)

Progetti innternazionali

Progettii formativi a liberoo mercato

1 15


5_QUAN NTO VALO ORE CRE EIAMO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4 5

Lettera/e m) n) o) r) t) d) c)

5.1 IL VALORE CREATO IN TERMINI DI D OCCUPAZZIONE mane (RU) si riferiscono ai laavoratori subo ordinati in forzza al 31/08/20112 per ogni tippologia di I dati relativi aalle Risorse Um contratto (TI = tempo indeterm minato, TD = teempo determinaato) e orario di lavoro (FT = fulll time; PT = paart time).

 1 16


17


a formative” comprende le figure di progettisti, coordin natori e tutor; laa “gestione dellle attività La funzione “ggestione delle attività convittuali” incclude le figure di d educatori ed assistenti. a

1 18


5.2 IL V VALORE CRE EATO PER IL TERRITORIO O I dati rriportati di segguito mettonoo in rilievo il valore creatoo per una parrticolare tipoloogia di stakehholder esternii (identifiicata nello scchema degli Stakeholder, S pproposto nel paragrafo 8.11, con la vocce Stakeholdeer esterni_4 – privato profit) che innclude le imp prese del terrritorio, i collaaboratori (collaborazioni cooordinate e continuative c a progetto, prestazioni autonome e occasionali) o e i fornitori con cui Civiform intesse consoolidate e proficue relazioni. In partiicolare per lo stakeholder “imprese” si ddà conto del numero di coonvenzioni di stage (per ciascun allievoo Civiform m stipula una specifica connvenzione conn l’impresa) reealizzate nell’anno formativvo 2011/12, sia s nell’ambitoo dei percorsi IeFP (chhe prevedono lo stage nel ssecondo e terzo anno), sia nell’ambito deelle attività forrmative rivoltee agli adulti (varie tipoologie di corssi tra cui posst diploma, IF FTS, qualifichee di base abbbreviate, work experience,, tirocini, ecc.). I periiodi di stage in azienda, a diretto conntatto con i professionisti del settore, favoriscono p f ill collegaamento tra form mazione e moondo del lavoroo e permettono alle aziendee di valutare n uovi inserimenti lavorativi. Per colllaboratori e fornitori f vengoono presentatti alcuni dati che sintetizzaano l’intensitàà delle relazioni tenute conn questi sstakeholder daa Civiform nel corso del 20111/12. Convennzioni di stage con le impresse nell’ambito dei percorsi IeeFP per giovan ni

2772

convennzioni di staage

Annuualità corso IeFP P Secoonda Terzaa Totale

53.5520

ore di stage s in azieenda

Ore sttage/allievo

N. allievi

Totale ore stagge realizzate

160 240

147 125

23.5220 30.0000

272

53.5220

Nota: nell’a.f. 2011/12 2 era anncora attiva unaa classe terza nel settore mecccanico.

1 19


Convenzioni di stage con im mprese nell’am mbito delle attiività formativee per adulti

217

coonvenzionni di stage

Tipollogia attività forrmativa Corssi di Qualificazioone di base abbbreviata Corssi formazione poost diploma Corssi di Istruzione Formazione F Teccnica Superioree (IFTS) Form mazione per il collocamento di disabili Form mazione a favorre di soggetti in condizioni di svanntaggio occupazzionale Totale

52.280 5

orre di stagee inn azienda

N. allievi

Totale ore stagge realizzate

85 87 18 11

22.4400 20.8880 5.7660 1.3220

16

1.9220

217

52.2280

220


Fornitori nell’eserciziio 2011/2012

2.675

4855

fattuure passsive processsate

fornitoori movimenntati • Numero di fornnitori che hanno emessoo almeno una fattura paassiva per prestazioni eroogate o prodotti venduuti.

• Numero di trransazioni avvenute so ottoposte a IVA.

ntratto di collaaborazione cooordinata e continuativa a pro ogetto nel 20111/2012 Collabooratori con con

766

2000

persoone fisicche interesssate

contraatti stipulaati

Collabooratori con con ntratti professiionali o di coll aborazione occcasionale nel 2011/2012

266

36

contratti llavoratori aautonomi

3002

contratti di prestazioone occasionaale

3022

contraatti stipullati

conttratti stipuulati

1100

persoone fisichhe interesssate

2 21


5.3 IL VALORE AGGIUNT TO CREATO ggiunto prodottto nell’esercizzio 2011/2012 Distribuzionee del Valore Ag Valore in EEuro A - Remunnerazione del personale p Noon dipendente Dipendente

4.325.9881 639.4444 3.686.5337

B – Remuunerazione dellaa Pubblica Amm ministrazione

-20.4229

C – Remuunerazione del capitale c di cred ito

74.3220

D – Remuunerazione dellaa Cooperativa E – Liberaalità esterne e partecipazioni p aassociative VALORE AGGIUNTO A GLLOBALE NETTTO

138.4557 54.7660 4.573.0889

22


6_CH HI SONO I NOSTR RI PARTNER Norma A.I. F.V.G G.

Parte A

N. 3

Lettera/ee h) r)

6.1 MA APPA DEGLI STAKEHOLD S DER mportante anchee per la definizione delle sttrategie dell’orgganizzazione e La mapppa degli stakeeholder è uno strumento im rappreseenta una fase centrale nello schema di reddazione del bilancio sociale; infatti ha il co mpito di colleggare identità e missionne dell’organizzzazione con lee relative strateegie e i dati (ddi contabilità ecconomica e soociale) di rendicontazione. Laa mappa ddei portatori di interesse orientta la cooperativva nel processoo di redazione del d bilancio sociiale. d esterni) Mappa degli Stakeholder (interni ed

PERSON NE FISICH HE Allievi/Corssisti, Utenti convvitto, Famiglie

PA

INTERESSE DIFFUSO

Regionee Aut. FVG, Enti locaali, Istituzioni, Universsità/Ricerca/ Enti ddi sviluppo, SScuole

Coomunità locale, Ambiente

SOCI & RU

(STH INTER RNI)

PRIVATO NON PROFIIT

PR RIVATO PR ROFIT, NON N PROFIT

Cooperative, E Enti/Org.non profit, Confcooperativve, Ass. datorialii, Org. sindacali

Ag. fo formative, Clienti/C Committenti, Sistemaa finanziario, Masss media e new w media

PRIVATO PROFIT Collaborratori, Fornittori, Impreese

2 23


6.2 PARTNE ERSHIP Civiform in forzza di Associazio oni Temporaneee (AT), di conveenzioni e Gli schemi sotttostanti illustrano le principali partnership di C accordi formallizzati, di adesiooni ad associazzioni ed organissmi di rappresenntanza e di parttecipazioni.

Le AT di Civifform nell’a.f. 2011/2012 2

EFFFE.PI • Percorssi IeFP di qualiifica professioonale per giovaani dopo le meedie • 13 Partnner

Apprendistti@formazio one • Percorssi di formazione formale per apprendisti • 2 AT • 9 Partneer

EFFE.PI O Orientamentto Program mmi 10, 11, 122 (ex Prograammi 13 e 144)

• Percorssi di accompaggnamento e orrientamento pprofessionale • 13 Partnner

Progrramma 13 (ex Linea L 17)

• Formazione a favore di soggetti in condizioni di ssvantaggio occcupazionale • 8 Partneer

Progrramma 20 (ex Linea L 20)

• Formazione finalizzatta a sosteneree il collocamennto mirato dei disabili • 7 Partneer

Polo Formativo Agroaliment A tare FVG • Formazione tecnica ssuperiore nel campo c agroaliimentare • 21 Partnner

P Polo Formattivo del Turismo • Piani formativi dedicaati ai lavoratorii occupati nel settore turism mo • 5 Partneer

2 24


Gli accoordi formalizzaati di Civiform nell’a.f. 2011/22012

ha adderito a

• Scuoola Centrale Formazione SCF • CON NFAP • UNEEBA • Conffcooperative • Assoociazione Cooperative Friulanee • Fedeersolidarietà • FINR RECO

hha collaboratoo in specifici progetti con (leettere di appoggio)

ha aaccolto MSNA e migranti EUN NA da (convvenzioni, accordi individuali, accordi bilateriali)

• Ambito Distretttuale del Cividaalese • Associazioni d atoriali • Ordini professiionali • Aziende e proffessionisti del teerritorio • Cooperative soociali, associazioni ed enti non profit • Caritas Diocessana di Udine F • Enti soci di Scuuola Centrale Formazione • Agenzie Formaative mpiego del Cividdalese • Centro per l'Im • Centri Regionaali di Orientameento • Asili nido e scuuole materne • Scuole • CTP • Università, Riccerca ed Enti di Sviluppo

• Com muni delle 4 Provvince del FVG • Ambbito Distrettuale del Cividalese • Ambbito Distrettuale di Latisana • Ambbito Distrettuale di Sacile • Prefeetture dei 4 cappoluoghi di Prrovincia per MS SNA da BBulgaria e Romaania • Prefeettura di Triestee per EUNA

2 25


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SEZIONE 2 – L’ANALISI

27


8_STAKEHOLDER, RELAZIONI E COLLABORAZIONI 8.1 SCHEMA DEGLI STAKEHOLDER Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e h)

Uno degli elementi che caratterizzano fortemente le cooperative sociali è la loro natura multi-stakeholder. Tale caratteristica fa sì che l’attività dell’organizzazione sia influenzata da (o influenzi) una pluralità di interlocutori, ciascuno con bisogni, aspettative, diritti e interessi diversi. Per tenere conto delle diverse istanze che, con diversa intensità, sono in grado di influenzare il perseguimento della missione, la cooperativa deve essere in grado di individuare e mappare i diversi interlocutori con i quali interagisce, evidenziando la natura della relazione che intrattiene con ciascuno e ricavandone, di conseguenza, le attese informative che indirizzano quindi anche i contenuti del bilancio sociale. Possiamo distinguere tra:  stakeholder interni - sono quelli coinvolti direttamente o capaci di influenzare i processi decisionali e in ogni caso il processo di produzione dell’attività/servizio;  stakeholder esterni - sono le categorie dei portatori d’interesse considerati esterni alla cooperativa e comprendono coloro che non sono direttamente coinvolti nei processi produttivi, ma in grado di condizionarli. Schema (chi e relazioni) Nella schematizzazione che segue vengono rappresentate le diverse categorie di stakeholder di Civiform con l’indicazione della tipologia (persone fisiche, P.A., privato profit/non profit, interesse diffuso, ecc.) e le relazioni che connettono la cooperativa stessa nella sua dimensione multi-stakeholder del suo agire. STAKEHOLDER INTERNI

Tipologia

Soci

Persone giuridiche

RU (dipendenti)

Persone fisiche

STAKEHOLDER ESTERNI_1

Tipologia

Relazione Societaria Decisionale Mutualistica Orientata allo sviluppo Informativa Lavorativa Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Erogazione servizi formativi Erogazione servizi convittuali Stage/Work experience Informativa Erogazione servizi socio-educativi Erogazione servizi convittuali Integrazione/crescita sociale Informativa Contrattuale Informativa

Allievi/Corsisti

Persone fisiche

Utenti convitto

Persone fisiche

Famiglie

Persone fisiche

STAKEHOLDER ESTERNI_2

Tipologia

Relazione

Pubblica amministrazione

Contrattuale (servizi formativi e servizi socio-educativi) Contributiva Fiscale Partnership Orientata allo sviluppo Informativa

Regione Autonoma F.V.G.

28


Enti locali

Pubblica amministrazione

Istituzioni

Pubblica amministrazione

Università/Ricerca/Enti sviluppo

Pubblica amministrazione

Scuole

Pubblica amministrazione

STAKEHOLDER ESTERNI_3

Tipologia

Agenzie formative

Privato profit/non profit

Clienti/Committenti

Privato profit/non profit

Sistema finanziario e sostenitori

Privato profit/non profit

Mass media e new media

Privato profit/non profit

STAKEHOLDER ESTERNI_4

Tipologia

Collaboratori

Privato profit

Fornitori

Privato profit

Imprese

Privato profit

STAKEHOLDER ESTERNI_5

Tipologia

Cooperative

Privato non profit

Enti/Organizzazioni non profit

Privato non profit

Confcooperative

Privato non profit

Contrattuale (servizi formativi e servizi socio-educativi) Partnership Contributiva Fiscale Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (servizi socio-educativi) Partnership Informativa Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Partnership Membership Contrattuale Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione di servizi formativi Informativa Contrattuale – finanziaria Partnership Informativa Informativa Partneship Relazione Lavorativa Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (acquisto di beni e servizi) Informativa Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Erogazione servizi formativi Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Erogazione servizi formativi Erogazione servizi socio-educativi Partnership Informativa Rappresentanza (politico-sindacale) Decisionale Membership Partnership Orientata allo sviluppo Informativa

29


Associazioni datoriali

Privato non profit

Organizzazioni sindacali

Privato non profit

STAKEHOLDER ESTERNI_6

Tipologia

Comunità locale

Interesse diffuso

Ambiente

Interesse diffuso

Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Contrattuale (sindacale) Partnership Orientata allo sviluppo Informativa Relazione Partnership Animazione (territoriale, imprenditoriale, sociale e culturale) Promozione Informativa Tutela e salvaguardia Informativa

8.2 STAKEHOLDER INTERNI I SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e f) g)

Le schede sottostanti evidenziano la numerosità e composizione della base sociale di Civiform nell’esercizio 2011/2012. I soci di Civiform rientrano nella tipologia di soci cooperatori persone giuridiche. Schede descrittive dei soci di Civiform Denominazione Sede 1 Socio dal Tipologia Attività svolta

Associazione Cooperative Friulane Via C. Percoto. 5/3- Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza, tutela, assistenza e vigilanza delle cooperative associate

Denominazione Sede 2 Socio dal Tipologia Attività svolta

Confindustria di Udine Largo C. Melzi, 2 - Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza e assistenza alle imprese associate

Denominazione Sede 3 Socio dal Tipologia Attività svolta

Associazione Piccole e Medie Industrie di Udine Viale Ungheria, 38- Udine 07/04/1995 Associazione datoriale Rappresentanza e assistenza delle imprese associate

30


Deenominazione Sede 4 Socio dal Tippologia Atttività svolta Deenominazione Sede 5 Socio dal Tippologia Atttività svolta

Unione Artig giani e Piccolee Imprese – Confartigian nato Udine Via del Pozzoo, 8 – Udine 07/04/1995 Associazionee datoriale Rappresentaanza e assistenzza artigiani e piiccole imprese assoociate Banca di Civvidale S.p.A. Piazza Duom mo, 8 – Cividalee del Friuli dal 07/04/19995 come Bancaa Popolare di Cividale C scarl dal 01/11/20000 con la denom minazione attuaale Società per azioni a Attività bancaarie e di concesssione del credito

Deenominazione Sede 6 Socio dal Tippologia Atttività svolta

Arcidiocesi di Gorizia Via Arcivescoovado, 2 - Gorizzia 07/04/1995 Ente ecclesiaastico Coordinamennto comunità reeligiose ed enti diocesani

Deenominazione Sede 7 Socio dal Tippologia Atttività svolta

E.F.A. Ente Friulano Assisstenza – Fondaazione Via Aquileia, 16 – Udine 07/04/1995 Fondazione Gestione del patrimonio imm mobiliare di proprietà

Deenominazione Sede

Tippologia Atttività svolta

GE.TUR soccietà cooperatiiva Via Aquileia, 16 – Udine dal 07/04/19995 come O.D.A A - Opera Dioceesana Assistenza minazione attuaale dal 03/10/19997 con la denom Società coopperativa Gestione attivvità per il turism mo sociale

Deenominazione Sede 9 Socio dal Tippologia Atttività svolta

Comune di Cividale C Corso Paolino d’Aquileia, 2 - Cividale del Friuli F 16/12/1999 Pubblica Amministrazione/eente locale Amministrazione Comunalee

8 Socio dal

o attuato con ccontinuità, ancoorché in misuraa Il coinvoolgimento dellaa compagine soociale nel corsoo dell’ultimo essercizio è stato differenzziata tra i vari soci, s attraverso:  la segnalazioone dei soggetti da formare; e non accompaggnati destinati all’ospitalità a del convitto;  la segnalazioone dei minori extracomunitari  la collaborazione per ospitare tirocinanti e work experiencce;  la collocazionne lavorativa deegli allievi e corrsisti nell’ambitoo delle aziende e strutture faceenti riferimento ai singoli soci; s specifici proggetti formativi e di sviluppo/animazione territooriale.  la partnershipp e il supporto su d soci. Sotto il pprofilo della dinnamica della base sociale, nel periodo 2011/22012 non vi sono state ammisssioni e recessi di

3 31


Di seguito si riportano i principali dati relativi alla vita associativa nell’ultimo triennio, con l’indicazione del numero di Assemblee svolte e della partecipazione dei soci. Assemblee dei soci convocate per esercizio sociale nel triennio 2010/2012 Esercizio 2009/10

Esercizio 2010/11

Esercizio 2011/12

Ordinaria

1

1

1

Straordinaria

0

0

0

Totale

1

1

1

Tipologia assemblea

Dettaglio assemblee dei soci nel triennio 2010/2012 Soci aventi diritto

Soci presenti

Soci rappresentati

% presenze

% presenze + deleghe

Ass. ord. 26/02/2010

12

7

1

58%

67%

Ass. ord. 25/02/2011

10

8

0

80%

80%

Ass. ord. 24/02/2012

9

7

0

78%

78%

Nell’esercizio 2011/12 la presenza è lievemente diminuita rispetto all’esercizio sociale precedente in quantità (78% di soci confermando tuttavia il trend positivo rispetto al 2010), ma è rimasta costante sotto il profilo della qualità (soci presenti direttamente).

LE RISORSE UMANE (dipendenti) Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e m) o) t)

Di seguito viene proposta un’analisi del profilo di quel particolare stakeholder interno rappresentato dalle RU evidenziandone aspetti quantitativi e qualitativi, questi ultimi fondamentali nell’assicurare garanzia di efficienza, efficacia e risultato sociale nello svolgimento dell’attività formativa di Civiform, attività che per sua stessa essenza e connotazione è il risultato delle caratteristiche, competenze, specificità delle RU dedicate. L’attività caratteristica di Civiform si sviluppa attraverso una scrupolosa selezione e valorizzazione delle capacità professionali e lavorative delle RU. L’attenzione al rapporto con le RU consente all’organizzazione di individuare opportunità e criticità promuovendo adeguate azioni per garantire qualità del lavoro e motivazione a tutti i livelli dell’organizzazione stessa. Ricerca, selezione e inserimento nell’organizzazione La ricerca del personale avviene mediante:  accesso e consultazione degli elenchi disponibili presso i centri per l’impiego competenti;  consultazione di altri enti/uffici pubblici di riferimento;  sulla base di autocandidature (curriculum vitae). Nella ricerca e selezione del personale il responsabile delle RU pone particolare attenzione alle caratteristiche:  personali;  professionali (curriculum vitae e professionale);  relazionali; del candidato in quanto lo skill della persona è fondamentale per assicurare adeguati livelli di qualità nell’erogazione dello specifico servizio formativo e socio-educativo (attività convittuale) e conseguire contestualmente la soddisfazione dell’utente (cliente finale). Il fabbisogno di personale deriva dalle esigenze organizzative e dalla dinamica (quali-quantitativa e temporale) della domanda legata ai percorsi e al fabbisogno formativo/educativo emergente all’inizio dell’anno formativo e in itinere. Statica e dinamica delle RU Esaminiamo la situazione delle RU sintetizzando alcuni dati dell’esercizio 2011/12. Nel presente documento non viene proposta l’analisi dei dati del triennio di riferimento in quanto è variato, rispetto alle precedenti edizioni, il criterio di raccolta dei dati relativi alle RU che, a partire da questo Bilancio Sociale, sono costituite dai lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato.

32


Possiam mo rilevare:  una prevalennza dei rapporti di lavoro suboordinato a temppo indeterminato o (TI pari al 1000% nella formaazione, 50% nell convitto, 95% % nel complesso) segnaletico ddi stabilità occuupazionale delle e RU;  una sostanziale stabilità delle RU impiegatte nell’ultimo essercizio rispetto al periodo preccedente. RU nel triennio vengono v eviden nziate nelle tabeelle sottostanti.. La fotoggrafia al 31 agosto 2012 e la dinamica delle R Situazioone RU al 31/008/2012 per attiività FT 69 0 69 5 3 8 77

PT 16 0 16 0 2 2 18

Totale 85 0 85 5 5 10 95

31/08/2010

31 1/08/2011

31/08/2012

RU Formazionne

82

87

85

RU Convitto

9

9

10

Totale

91

96

95

RU Formazionne

RU Convitto

sub.to TI sub.to TD Totale sub.to TI sub.to TD Totale Totale

Andameento RU nel triennio per attivvità

Età anaagrafica e anziaanità di servizio Come ssi può vedere dai d grafici sottosstanti la fascia d’età più rappresentativa delle RU (37% suul totale) è quellla dai 30 ai 400 anni (fortemente influeenzata dalla nottevole rappreseentatività della stessa s nel setto ore della formazzione dove si attesta a al 38%),, d 41 a 50 anni pari al 32% deel totale, mentree residuale (sollo il 3%) sul tota tale delle RU è la componentee seguita dai lavoratori da el convitto). In generale, il 699% delle RU dii “giovanee” (che rappressenta invece il 20% nell’ambiito dei lavoratoori impegnati ne Civiform m sono lavoratori con età comppresa tra i 30 e i 50 anni. Classii di età anagraffica Da 188 a 29 anni Da 300 a 40 anni Da 41 a 50 anni > 50 aanni Totalee

Formazione 1 32 28 24 85

Convitto 2 3 2 3 10

Totale 3 35 30 27 95

Totale T % 3% 37% 32% 28% 100%

3 33


RU e anzianittà di servizio Nell’esercizio 2011/12 il 47% % delle RU ha un’anzianità laavorativa magggiore di 9 anni e, nel settoree della formazioone, tale %. L’altra fasciaa più rappresenntata è quella con c un’anzianità à di servizio infferiore a due annni (19% percentuale raaggiunge il 53% del totale RU),, che raggiungee il 60% per le RU R impiegate nnel Convitto. Anzianitàà di servizio Fino a 2 annni Da 3 a 5 annni Da 6 a 9 annni > 9 anni Totale

Formazzione 12 14 14 45 85

Convitto 6 3 1 0 10

Totale 18 17 15 45 95

% Totaale 19% % 18% % 16% % 47% % 100% %

Stabilità occuupazionale Nella tabella sottostante si evidenzia che Civiform ha ill 95% delle RU con un rapp porto di lavoroo subordinato a tempo indeterminatoo. pazionale RU (lavoratori ( subbordinati) al 311/08/2012 Indicatore di stabilità occup

RU FORMAZZIONE

RU CONVITTTO

TI TD Totale % TI/Totalee TI TD Totale % TI/Totalee Totale lavoratori subordinaati Totale lavoratori TI Stabilità occcupazionale R RU

FT 69 0 69 100% 5 3 8 63% 77 74 96%

PT 16 0 16 100% 0 2 2 0% 18 16 89%

Totaale 855 0 855 100% 5 5 100 50% % 955 900 95% %

3 34


Possiamo osservare inoltre che al 31/08/2012:  nel settore formazione il 100% degli addetti ha un contratto a TI e in particolare sono oltre l’80% le RU con un rapporto a tempo pieno (FT – Full Time) e a tempo indeterminato (tipologia contrattuale “top” per quanto riguarda la stabilità occupazionale);  nell’ambito dell’attività convittuale il 50% degli addetti ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, tutti a tempo pieno - FT (non ci sono in tale ambito rapporti di lavoro subordinato PT).

Turnover del personale Il livello di turnover rappresenta uno dei nodi critici dell’organizzazione ed è conseguenza di diversi fattori:  garanzia di continuità occupazionale (legata anche a fattori contingenti/strutturali del mercato di riferimento);  trattamento economico-contrattuale;  condizioni “ambientali” e relazionali del contesto lavorativo. La tabella sottostante riporta, per l’esercizio 2011/12, i seguenti indici così calcolati:  Tasso di turnover complessivo = (entrati + usciti nel periodo) / organico medio del periodo X100  Tasso di turnover negativo = usciti nel periodo / organico inizio periodo X 100  Tasso di turnover positivo = entrati nel periodo / organico inizio periodo X 100  Tasso di compensazione del turnover = entrati nel periodo / usciti nel periodo X 100 Statica e dinamica lavoratori N. Lavoratori al 01/09/2011 N. Lavoratori assunti uomini N. lavoratori assunti donne N. lavoratori assunti totale N. Lavoratori dimessi uomini N. lavoratori dimessi donne N. lavoratori dimessi totale N. Lavoratori al 31/08/2012 N. Medio Lavoratori nell’esercizio 2011/12 Tasso di turnover complessivo Tasso di turnover negativo Tasso di turnover positivo Tasso di compensazione del turnover

Esercizio 2011/12 99 6 13 19 10 13 23 95 106 40% 23% 19% 83%

Scolarità Il dato sulla scolarità delle RU è particolarmente interessante e importante nel caso specifico di un’agenzia formativa che mira a sviluppare il grado di conoscenza e professionalità dei suoi “clienti”/destinatari e a “riversare” sugli stessi conoscenze e competenze dei propri addetti. La scolarità delle RU è collegata sostanzialmente ai profili professionali e alle competenze richieste dalle tipologie di attività svolte da Civiform e alle previsioni normative e regolamentari (nazionali e regionali) che disciplinano il settore della formazione e dei servizi socio-educativi ed assistenziali nei quali opera la cooperativa. Il dato di sintesi rivela una scolarità adeguata alle attività svolte dalla cooperativa e ai compiti assegnati ai vari profili di responsabilità e operativi presenti dall’organigramma aziendale. Nell’esercizio 2011/12, infatti, le RU più rappresentate (44%) sono in possesso di un diploma di scuola superiore e il 37% è in possesso di un titolo universitario (diploma o laurea). Titolo di studio Scuola secondaria di primo grado Qualifica professionale Scuola secondaria di secondo grado Diploma/Laurea universitaria Totale complessivo

Totale 6 12 42 35 95

Totale % 6% 13% 44% 37% 100%

35


Assenze, sicurezza e salute La cooperativa programma e attua tutte le iniziative organizzative e formative per l’informazione e formazione in materia di sicurezza e protezione della salute sul posto di lavoro, ex D.Lgs. 81/2008, con l’obiettivo di garantire e migliorare le condizioni di sicurezza per le proprie RU. La tabella sottostante riporta gli infortuni occorsi nel triennio di riferimento. Numerosità infortuni RU per durata Durata in giorni 0-5 giorni 6-10 giorni 11-20 giorni > 20 giorni Totale

Esercizio 2009/2010 0 0 0 0 0

Esercizio 2010/2011 0 0 0 0 0

Esercizio 2011/2012 2 1 0 1 4

Indicatore di assenza dal lavoro (in ore lavorabili) RU Tipologia evento Malattia Infortunio Maternità A) Totale ore assenza B) Ore annue lavorabili totali A/B = Indicatore assenteismo

Esercizio 2009/2010 3.125 0 4.258 7.383 182.795 4%

Esercizio 2010/2011 3.965 0 1.485 5.450 177.720 3%

Esercizio 2011/2012 3.984 674 888 5.546 174.349 3%

Le informazioni sui dati/ore di malattia (sostanzialmente stabili negli ultimi due esercizi), la contestuale diminuzione in termini di congedi per maternità (-40%), compensata dalla presenza di ore di assenza per infortunio, congiuntamente alla diminuzione del dato sulle ore lavorabili totali (-2%), producono come risultato il mantenimento di un valore relativamente basso dell’indicatore di assenteismo in oggetto (pari al 3% in linea con il periodo precedente). Sempre in tema di salute e benessere lavorativo/organizzativo, in base ai dati rilevati attraverso specifiche schede e questionari (sia da parte del datore di lavoro che come feedback proveniente dalle RU) emerge:  una situazione positiva dal punto di vista del benessere organizzativo;  che l’ambiente di lavoro può essere reputato sensibilmente stressogeno dal punto di vista psicologico. Si sottolinea che i dati fanno affiorare, in maniera nettamente prevalente, risposte ricadenti in un area di positività, ma le indicazioni negative o comunque indicative di una situazione non completamente soddisfacente sono presenti, in misura più o meno marcata, relativamente a quasi tutti i quesiti proposti. Si può ragionevolmente evincere che le mansioni potenzialmente più a rischio stressogeno risultano essere quella di educatore-assistente e quella di docente, cioè mansioni che sono a diretto contatto con gli allievi e i convittori. Secondo il parere degli addetti, eseguendo quindi una valutazione tarata in base al loro punto di vista, all’interno dell’organizzazione aziendale possono essere individuati alcuni fattori di rischio riconducibili a:  impegno nella gestione del contatto con gli allievi della prima formazione e con i convittori;  carichi di lavoro.

RU e attività di formazione (interna ed esterna) La tabella sull’attività formativa evidenzia un investimento in capitale intangibile sulle RU attraverso la partecipazione a percorsi e appuntamenti gestiti sia internamente a Civiform che con il ricorso ad agenzie esterne per un totale di 192 ore nel periodo di riferimento.

36


RU e dettaglio iniziative/corsi di formazione esercizio 2011/2012 Tipo di percorso formativo Aggiornamento area paghe Aggiornamento area gestione del personale Bilancio sociale - Livello di approfondimento e consolidamento Gestione efficace delle riunioni Interagire con colleghi ed allievi in modo corretto Analisi dinamica dei dati con Excel - A Analisi dinamica dei dati con Excel - B Elaborare immagini con Photoshop Laboratorio di apprendimento – Riconoscimento e certificazione di competenze – Mobilità Leonardo, progetto LABLEARNING a Coventry

N. Ore 8 8 16 8 20 24 24 24

Ente formativo Inaz Paghe Inaz Paghe Irecoop Irecoop Civiform Civiform Civiform Civiform

N. Corsisti 2 2 2 3 13 8 6 9

36

Scuola Centrale Formazione - Bologna

2

Orientamento

20

Metodologie didattiche per competenze

20

Totale

192

Scuola Centrale Formazione - Bologna Scuola Centrale Formazione - Bologna

1 1

CCNL di riferimento, tipo contratto, retribuzioni, tipologie inerenti le RU Civiform applica alle RU i seguenti contratti collettivi:  CCNL Formazione Professionale per gli addetti impegnati nel settore formativo;  CCNL UNEBA per gli addetti impegnati nel settore convittuale. Con riferimento al 31 agosto 2012 nella tabella sottostante vengono evidenziati gli importi massimi/minimi (orari) delle retribuzioni lorde distinte per funzione. Distribuzione RU per funzione e retribuzione lorda (importi minimi/massimi) Retribuzione lorda in Euro Funzione Direzione Docenza Gestione attività formative (progettisti, coordinatori, tutor) Gestione attività convittuali (educatori, assistenti) Amministrazione Ausiliari Totale complessivo

RU al 31/08/2012 (totale PT e FT) 5 29

min

max

3.261,94 1.214,67

5.386,06 2.590,18

25

2.086,63

2.707,67

8

1.186,58

1.741,07

20 8 95

883,80 897,31

2.696,63 1.962,88

Bilancio di genere Civiform dimostra un importante ruolo nel promuovere e favorire l’integrazione lavorativa delle donne. I grafici sottostanti evidenziano il bilancio di genere della cooperativa per settore di attività. Tipologia Uomini Donne Totale

Formazione 37 48 85

Convitto 5 5 10

Totale 42 53 95

Totale % 44% 56% 100%

37


Fuunzione Direzione Docenza G Gestione attività formative G Gestione attività convittuali Amministrazionee Ausiliari Tootale Tootale %

Uom mini 4 199 9 5 3 2 422 444%

Donne 1 10 16 3 17 6 53 56%

Totale coomplessivo 5 229 225 8 220 8 995 1000%

mplessiva evideenzia la ripartizzione percentuaale tra lavorato ori donne (parii al 56% sul tootale RU La fotografia di genere com lavoratori suboordinati) e uomiini relativa all’ulltimo esercizio. m ha un forte oorientamento alla concessione e di contratti di lavoro subordinnato part Dalla tabella ssottostante risulta che Civiform time alle donnne lavoratrici: questa q politica aziendale è fu nzionale anchee alla conciliazzione dei temppi di lavoro/faamiglia e della vita privaata delle RU inteeressate. Il totale compleessivo delle oree di lavoro preestate dalle dippendenti donne nell’esercizio 2011/12 è parii a 70.704 ore. portunità Politiche di genere/pari opp Lavoratoori subordinati tootale al 31/08/12 Lavoratoori subordinati donne d al 31/08/112 % lavoraatrici donne N. contraatti PT totali conncessi ai lavoraatori N. contraatti PT concessi alle donne lavvoratrici % contraatti PT concesssi alle donne lavoratrici l sul totale PT % contraatti PT concesssi alle donne lavoratrici l sul totale delle do onne lavoratric ci % contraatti PT concesssi alle donne lavoratrici l sul totale dei lavo oratori

Eserciizio 2011/2012 95 53 56% 18 18 100% 34% 19%

ovvedimenti) Gestione del personale (pro I provvedimennti disciplinari irrogati al personale in forzaa delle previsiioni dei CCNL L di riferimentoo rappresentanno eventi sostanzialmennte rari: come si può vederee dalla tabella sottostante, nel corso del trriennio preso iin considerazioone, si è registrata unaa sola sospenssione (nel 20099/10) e due ricchiami scritti (nnel 2011/12). Si S registra quinddi, da parte deei singoli addetti, un comportamento corretto, c equo e rispettoso de lle politiche aziiendali, verso i colleghi e nell’’approccio nei confronti mportante sottoliineare che gli eeventuali provvedimenti disciplinari vengono assunti dal Consiglio di degli utenti di Civiform. E’ im Amministrazioone e dalla direzzione con la necessità e unicaa finalità di garantire:  la puuntuale applicazzione dei CCNLL adottati,  la paarità di trattameento in generalee nell’ambito deelle RU, con l’obiettivo finale di manteenere adeguatti livelli organiizzativi e relazzionali interni e, soprattutto, per garantire all’utenza a finale standarrd qualitativi inn linea con le asspettative. Provvedimennti disciplinari RU D Descrizione R Richiamo scritto M Multa S Sospensione TTotale

Eserccizio 2009/20100 0 0 1 1

Eserciziio 2010/2011 0 0 0 0

Esercizio 20011/2012 2 0 0 2

3 38


8.3 STTAKEHOLDER R ESTERNI Norma A.I. F.V.G G.

Parte A

N. 3

Lettera/ee n) r) t)

ALLIEV VI/CORSISTI, UTENTI U CONVIT TTO E FAMIGLLIE Allievi ddei corsi di forrmazione Nella tabella sottostantte vengono eviddenziati gli allieevi, distinti per genere, g che han nno frequentatoo i corsi attivati da Civiform nell triennio di riferimento. Dopo l’incremento reggistrato nell’eseercizio 2010/11 rispetto al preecedente (+8%)), si può consttatare un lieve aumento deglii d corsisti. allievi annche nell’ultimoo anno formativo, con una sosttanziale “tenutaa” del numero di Nell’eseercizio 2011/12 si è registrata nuovamente uun’inversione di tendenza, risp petto all’anno pprecedente, sottto il profilo dell bilancioo di genere: nell’ultimo n annoo formativo il rrapporto percenntuale si è infa atti nuovamentte connotato a favore di unaa presenzza maggioritariaa di allievi mascchi. Per ulteeriori informaziooni sullo stakehholder “allievo”” per l’anno forrmativo 2011/12, si rinvia allaa parte inerente l’illustrazionee dell’attivvità formativa di Civiform (paraagrafo 9.1.1) ddove vengono proposti p e analiizzati in manierra più approfonndita i dati deglii allievi “inncrociati” con lee tipologie di coorsi attivati. Andam mento e compoosizione allievi Maschhi Femm mine Totali

2009/10 1.384 1.189 2.573

% 54% 46%

2010/11 1.293 1.487 2.780

% 47% 53%

2011/12 1.442 1.380 2.822

% 51% 49%

nvittuale Utenti ddell’attività con Nel corsso del 2011/12 gli utenti dell’atttività convittualle sono rappressentati dalle seg guenti categoriee:  convittori, vale v a dire mino ori frequentantti i corsi di form mazione attiva ati (servizi formaativi e convittuaali); nieri non accom mpagnati (MSN NA) e altri minori (servizi socio-educativi e cconvittuali);  minori stran Nord Africa);  migranti EUNA (Emergenzza Umanitaria N  altri utenti. p caraatteristiche molto eterogenee e sono accomuunati dall’esigennza di usufruiree I giovanni che frequentaano il convitto presentano di una sstruttura resideenziale per potter frequentare i corsi di form mazione professionale. Sono ospitati in connvitto ragazzi e ragazzee provenienti siaa dal Friuli Vennezia Giulia chee dal resto d’Itaalia. Nell’esercizzio 2011/12 si è registrata la presenza di 599 convittoori, di cui il 58% % maschi e il 42% 4 femmine, ccon una ripartizzione fra cittadin ni italiani e straanieri pari all’855% a favore deii primi.

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Rilevante, negli ultimi anni, è stata inoltre la presenza di giovani extracomunitari, in particolare MSNA, nei confronti dei quali il convitto ha messo in atto tutti gli accorgimenti organizzativi e gli aspetti socio-educativi per un rapido inserimento degli stessi nella struttura di Civiform, nel tessuto sociale e nel mondo del lavoro. Il numero dei MSNA è fortemente diminuito rispetto agli esercizi precedenti e alla chiusura dell’esercizio ammontava a 12 unità a fronte di 29 unità al termine del 2010/11 e di 61 unità al 31/08/2010. Nel periodo di riferimento, inoltre, si è consolidata l’attività di accoglienza di adulti e minori richiedenti asilo rientranti nella “Emergenza Umanitaria Nord Africa” (migranti EUNA): al 31/08/2012 erano ospitati presso il convitto 64 adulti e 1 minore. Nel corso del 2011/12, infine, il convitto ha avviato una nuova esperienza di accoglienza “turistica” sempre, comunque, con una forte impronta di tipo sociale; sono state ospitate, infatti, nuove tipologie di utenza, per un totale di 154 persone e per periodi anche molto brevi, tra cui un gruppo di studenti cinesi in forza di una convenzione con l’Università di Udine, adulti allievi dei corsi di qualificazione di base abbreviata avviati da Civiform, ospiti vari (gruppi bandistici, figuranti del Palio di San Donato, studenti e ricercatori stranieri presenti a Cividale per motivi di studio e lavoro, ecc.). Le famiglie Rappresentano il nucleo sociale di provenienza degli allievi di minore età sia per quanto riguarda l’attività formativa che per i servizi convittuali rivolti ai corsisti i quali, per motivazioni logistiche o personali, scelgono la soluzione residenziale per il loro percorso di studi o formativo. Nel corso dell’anno formativo 2011/2012 sono state 59 le famiglie del Friuli Venezia Giulia che hanno richiesto l’accesso ai servizi convittuali.

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia rappresenta lo stakeholder esterno più importante dal punto di vista della progettazione, sviluppo e attuazione dell’attività istituzionale e tipica di Civiform per due fattori principali:  in quanto costituisce dal punto di vista amministrativo e procedurale l’ente pubblico di riferimento per tutta la programmazione della formazione e per tutta una serie di iniziative e progettazioni per quanto riguarda sia fondi regionali che comunitari;  in quanto rappresenta l’ente/committente principale dal quale deriva sostanzialmente il 78,60% del fatturato sviluppato dalla cooperativa. Gli uffici regionali di riferimento con cui Civiform collabora più strettamente afferiscono alle seguenti direzioni centrali:  Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  Direzione centrale istruzione, università e ricerca  Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con il Documento "Linee guida per la realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - Gli standard regionali” regolamenta la formazione professionale dei giovani fino ai 18 anni. Inoltre, ogni anno emana il “Programma operativo Fondo Sociale Europeo 2007/2013 – Obiettivo 2 – Competitività regionale e occupazione” che concerne la “pianificazione periodica delle operazioni formative”. Tale documento contiene tutte le linee di intervento che la Regione intende attuare nell’anno in corso. Ogni ente di formazione accreditato dal sistema regionale stabilisce, nel rispetto della propria mission aziendale, a quali canali, assi e misure accedere tramite competizione, progettando attività a bando o sportello che verranno valutate ed eventualmente finanziate dall’organo finanziatore. In questo senso Civiform, nell’ambito del sistema degli enti di formazione professionale della Regione Autonoma F.V.G., costituisce un “braccio operativo” delle politiche regionali sulla formazione professionale.

ENTI LOCALI Civiform collabora a vario titolo con diversi enti pubblici sia per le attività formative, che socio-educative e convittuali, sia nell’ambito di altre partnership su specifiche iniziative e progetti. Collaborazioni per la formazione degli adulti:  Ambito Distrettuale n. 4.2 di Tarcento  Ambito Distrettuale n. 4.3 del Cividalese  ASS n. 4 – CSRE Servizi socio-educativi e riabilitativi per l’integrazione sociale dei disabili

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Centro per l’orientamento regionale sede di Trieste Centro per l’orientamento dell’Alto Friuli sede di Gemona del Friuli Centro per l’orientamento sede di Udine Centro per l’impiego di Cividale del Friuli Centro per l’impiego di Codroipo Centro per l’impiego di Gemona del Friuli Centro per l’impiego di Latisana Centro per l’impiego di San Daniele del Friuli Centro per l’impiego di Tarcento Centro per l’impiego di Udine Comune di Premariacco - Servizio per le pari opportunità Sportello assistenti familiari di Cividale del Friuli Ufficio del lavoro della Provincia di Udine

Collaborazioni con Comuni e Ambiti Distrettuali delle quattro province del Friuli Venezia Giulia per i servizi socio-educativi e convittuali rivolti ai MSNA:  Provincia di Udine: Ambito distrettuale di Cividale del Friuli (Comuni di Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Drenchia, Grimacco, Manzano, Moimacco, Prepotto, Premariacco, Pulfero, Remanzacco, San Leonardo, San Giovanni al Natisone, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna e Torreano), Ambito distrettuale di Latisana (Comuni di Carlino, Latisana, Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Pocenia, Porpetto, Precenicco, Rivignano, Ronchis, San Giorgio di Nogaro, Teor e Torviscosa), Comuni di Udine, Cervignano del Friuli, Tarvisio, Chiusaforte, Malborghetto – Valbruna, Moggio Udinese, Resiutta, Tolmezzo (n. 2 ambiti e n. 8 comuni);  Provincia di Pordenone: Ambito distrettuale di Sacile (Comuni di Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e Sacile), Comune di Pordenone (n. 1 ambito e n. 1 comune);  Provincia di Gorizia: comuni di Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Cormons, Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Villesse (n. 6 comuni);  Provincia di Trieste: comune di Trieste e San Dorligo della Valle (n. 2 comuni).

ISTITUZIONI Civiform intrattiene a vario titolo rapporti e relazioni con gli uffici e responsabili delle seguenti istituzioni di competenza sul territorio regionale:  INPS  INAIL  CCIAA In particolare per la gestione dei minori stranieri non accompagnati e dei migranti EUNA intrattiene stretti rapporti con:  PREFETTURE dei quattro capoluoghi di provincia (Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone)  QUESTURE dei quattro capoluoghi di provincia  ARMA DEI CARABINIERI (sedi e comandi sul territorio regionale)  TRIBUNALE per i Minorenni di Trieste  PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste  GIUDICE TUTELARE di Cividale del Friuli

UNIVERSITA’/RICERCA/ENTI DI SVILUPPO Vengono intrattenuti a vario titolo rapporti, collaborazioni progettuali e partnership con i seguenti enti:  ASSOCIAZIONE ALLEVATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – Codroipo  CENTRO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN AGRICOLTURA - C.R.I.T.A. – Udine  CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO MONTASIO – Codroipo  CONSORZIO “COLLI ORIENTALI DEL FRIULI” – Cividale del Friuli  ERSAGRICOLA SPA – Cervignano del Friuli  PARCO AGROALIMENTARE DI SAN DANIELE – S. Daniele del Friuli  SISSA – SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI – Trieste  SSICA – STAZIONE SPERIMENTALE PER L’INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI – Parma

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE

SCUOLE Civiform ha sviluppato nel tempo numerosi rapporti con le istituzioni scolastiche locali nell’attività di sviluppo, programmazione, interazione ed erogazione dei percorsi formativi, in particolare con le seguenti realtà:  CONVITTO NAZIONALE P. DIACONO – Cividale del Friuli  IPSIA “MATTIONI” – Cividale del Friuli  ISIS “PAOLINO D’AQUILEIA” – Cividale del Friuli  ISIS “JACOPO LINUSSIO”, sez. IPSAA “STEFANO SABBATINI” – Pozzuolo del Friuli  ISIS “SPILIMBERGO” – Spilimbergo  ISIS “VINCENZO MANZINI” – S. Daniele del Friuli  ITAS “GIOVANNI BRIGNOLI” – Gradisca d’Isonzo  SCUOLA SECONDARIA 1° “ELVIRA E AMALIA PICCOLI” – Cividale del Friuli  SCUOLA SECONDARIA 1° “VIA PETRARCA” – Udine  SCUOLA SECONDARIA 1° “VIA DIVISIONE JULIA” – Udine  SCUOLA SECONDARIA 1° “G. BIANCHI” – Codroipo Civiform ha formalizzato specifiche convenzioni d’intesa con gli istituti scolastici per la realizzazione dei percorsi integrati di istruzione e formazione professionale (terze annualità). Nel corso degli anni le possibilità di collaborazione fra Civiform e le scuole del Friuli Venezia Giulia (dalla scuola secondaria di primo a quella di secondo grado) sono andate ampliandosi, agevolando così il raccordo formazione/istruzione in una duplice ottica di sviluppo di competenze e recupero di conoscenze. Le attività poste in atto da Civiform nell’anno formativo di riferimento comprendono:  azioni integrative extracurriculari, vale a dire percorsi formativi rivolti a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, inerenti materie che integrano il percorso di studi che stanno frequentando;  percorsi triennali integrati che, per le terze annualità, vedono la collaborazione fra il sistema dell'istruzione e quello della formazione professionale di base;  percorsi di accompagnamento e orientamento professionale per i giovani a rischio di dispersione scolastica, iscritti o da inserire/reinserire in una delle scuole/enti di formazione professionale partner delle Reti “antidispersione” attive dal 2009/10, e per il sostegno della transizione dalla scuola/formazione al lavoro. Civiform intrattiene, inoltre, rapporti consolidati con numerose scuole secondarie di primo grado, in particolare delle province di Udine e Gorizia, per le attività di orientamento rivolte agli alunni di terza media svolgendo presentazioni nelle classi della propria offerta di corsi IeFP, partecipando ai saloni dell’orientamento organizzati dagli istituti scolastici nel periodo di raccolta delle iscrizioni (novembre-gennaio), accogliendo in visita le scuole e singoli studenti per stage orientativi. Nel corso dell’anno organizza vari appuntamenti di “Scuola Aperta” rivolti a giovani e famiglie promossi anche attraverso la scuole medie di appartenenza del territorio regionale. Infine, durante l’anno il Centro accoglie anche alunni delle scuole primarie del territorio per visite guidate alla struttura e ai laboratori didattici.

AGENZIE FORMATIVE Di particolare importanza per Civiform è la partnership EFFE.PI: in Friuli Venezia Giulia i percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale sono infatti realizzati dall'Associazione temporanea di organismi formativi accreditati dalla Regione denominata EFFE.PI. Tale associazione garantisce la programmazione e la realizzazione su tutto il territorio regionale dei percorsi triennali per il conseguimento della qualifica professionale. Oltre a Civiform, gli altri 11 partner/agenzie formative sono:  AD FORMANDUM – Trieste  ASSEFORM – Trieste  BEARZI – Udine  CEFS – Udine  CEFAP – Codroipo/Tolmezzo  CIOFS – Trieste  EDILMASTER – Trieste/Gorizia

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ENAIP FVG – Trieste/Pasian di Prato ENFAP – Trieste/Gorizia/Monfalcone/Porpetto FONDAZIONE OPERA SACRA FAMIGLIA – Pordenone/Arba IAL FVG – Pordenone/Aviano/Trieste/Udine/Gorizia/Gemona/Monfalcone OPERA VILLAGGIO DEL FANCIULLO – Trieste

Per la descrizione delle altre partnership di Civiform e l’elenco delle agenzie formative con cui l’ente collabora, si veda la sezione 9.1.3 Progetti speciali. Altre agenzie e organizzazioni di riferimento nel campo della formazione con le quali esistono rapporti di collaborazione e partnership:  AZIENDA SPECIALE RICERCA E FORMAZIONE – Udine  CONSORZIO FRIULI FORMAZIONE – Udine  INDIRE – Roma  IRES FVG – Udine  IRTEF – ISTITUTO PER LA RICERCA SULLE TECNICHE EDUCATIVE E FORMATIVE – Udine  ISFOL – Roma  SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE (SCF) – Mestre (VE)

CLIENTI/COMMITTENTI Nell’ambito della formazione tale categoria è rappresentata da soggetti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche, che hanno intrattenuto rapporti con Civiform per servizi formativi e altri servizi su commessa, a libero mercato:  ANPS – ASSOCIAZIONE NAZIONALE POLIZIA DI STATO – Udine  BANCA DI CIVIDALE SPA – Cividale del Friuli  CARITAS DIOCESANA di Udine  CONSORZIO PRODUTTORI PIETRA PIASENTINA SRL – Torreano  FISM FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE MATERNE  NETTUNO COMUNICATIONS SOCIETA’ COOPERATIVA – Napoli  ROTARY CLUB UDINE PATRIARCATO – Udine

SISTEMA FINANZIARIO E SOSTENITORI Rientrano in questa categoria gli istituti di credito, fondazioni bancarie e le società finanziarie con i quali Civiform intrattiene rapporti sul versante del supporto finanziario alla propria attività e ai programmi di investimento per lo sviluppo dei servizi e l’adeguamento della struttura del centro formativo e convittuale.  BANCA DI CIVIDALE SPA – Cividale del Friuli  FONDAZIONE CRUP – Udine  FINRECO – Udine

MASS MEDIA E NEW MEDIA Civiform interagisce con un’ampia platea di persone per divulgare informazioni sulle attività della cooperativa e le notizie che interessano l’opinione pubblica locale, oltre che per effettuare periodiche campagne di promozione e comunicazione istituzionale su tutta l’attività formativa. Vengono utilizzati principalmente mezzi di comunicazione locali quali quotidiani, periodici, radio e tv, ma anche media di più ampia portata, con un’apertura al mondo social e dei new media che garantiscono, di conseguenza, una sempre maggiore interattività. Più in particolare, Civiform:  è presente sul web con il sito www.civiform.it, attraverso il quale viene presentata la realtà aziendale agli stakeholder nel loro complesso: a partire da marzo 2011 è on-line una nuova release del sito, più flessibile nella gestione e di più facile consultazione per l’utenza, con una nuova home page più dinamica e nuove sezioni quali la

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pagina delle News, la descrizione delle attività e dei progetti speciali attivi e in archivio e una funzione di ricerca all’interno del sito. Il portale di Civiform viene aggiornato periodicamente con tutte le informazioni relative alla calendarizzazione e le scadenze dell’attività formativa, le novità relative ai progetti speciali e gli eventi;  è presente su altri siti web (istituzionali e non) con una propria scheda aziendale/descrittiva;  è presente su social network (Facebook) con un profilo pubblico per garantire interazione con la platea di utenti della rete sociale. Viene predisposta regolarmente una rassegna stampa sulle attività della cooperativa, le iniziative istituzionali e gli eventi che la vedono coinvolta. La rassegna stampa viene effettuata con cadenza settimanale. Ad essa viene data visibilità attraverso il sito e viene diffusa via e-mail a tutti i dipendenti e collaboratori del Centro, oltre che affissa in formato cartaceo nelle bacheche della struttura. Civiform inoltre:  attua una comunicazione verso gli utenti e famigliari e verso terzi per fini istituzionali, informativi e promozionali. Target di riferimento preferenziale sono gli sportelli Informagiovani e i Centri per l’Impiego del territorio regionale, i Centri regionali di Orientamento, le scuole secondarie di primo e secondo grado, le associazioni ed organizzazioni non profit, le imprese, le associazioni di categoria, la P.A., i privati e altro. La comunicazione viene effettuata attraverso varie modalità: in forma cartacea, mediante telemarketing e con una newsletter diffusa con cadenza mensile (oltre 5.200 iscritti a fine periodo 2011/12), compatibile anche con il mobile;  fornisce puntualmente dati e informazioni alle indagini statistiche istituzionali/associative sul settore della cooperazione sociale (ISTAT, Provincia di Udine – Osservatorio provinciale cooperative sociali, Confcooperative, CENSIS, ISFOL, CCIAA, ecc.);  partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive per rinforzare l’immagine istituzionale e per essere vicino al territorio: ad esempio nel 2011/12 Civiform ha preso parte a varie edizioni della trasmissione “Lo Scrigno – Ai confini delle tradizioni popolari” sull’emittente Telefriuli con interventi di docenti e allievi e dimostrazioni pratiche di lavorazioni di panetteria, pasticceria e gelateria.

COLLABORATORI Per la realizzazione della propria attività caratteristica Civiform si avvale anche di collaborazioni esterne, con persone giuridiche o persone fisiche, stipulando contratti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, contratti professionali o di collaborazione occasionale. La ricerca di tali collaboratori avviene prevalentemente sulla base di autocandidature, in particolare curriculum vitae, ricevuti in formato cartaceo o digitale tramite la posta elettronica e il sito Internet istituzionale con l’apposita sezione “Lavora con noi”. Nella ricerca e selezione del personale il responsabile delle RU, direttamente e/o con l’apporto dei responsabili dei processi oggetto dell’inserimento, pone particolare attenzione alle caratteristiche:  personali;  professionali (curriculum vitae e professionale);  relazionali; del candidato in quanto lo skill della persona è fondamentale per assicurare adeguati livelli di qualità nell’erogazione dello specifico servizio formativo e socio-educativo (attività convittuale) e conseguire contestualmente la soddisfazione dell’utente (cliente finale). Il fabbisogno di collaboratori esterni deriva dalle esigenze organizzative e dalla dinamica (quali-quantitativa e temporale) della domanda legata ai percorsi e al fabbisogno formativo/educativo emergente all’inizio dell’anno formativo e in itinere. Per informazioni sulla numerosità dei collaboratori e sul numero di progetti attivati si veda il paragrafo 5.2. La seguente tabella riporta i compensi orari, minimi e massimi, corrisposti per le diverse tipologie contrattuali adottate per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di lavoro dipendente. Collaboratori per tipologia di contratto e compensi lordi nell’esercizio 2011/12 (importi minimi/massimi)

Tipologia di contratto Collaborazione coordinata e continuativa a progetto Autonomo Collaborazione occasionale Totale

N. totale annuo 76 84 26 186

Compenso lordo in Euro min max 21 76 30 90 23 70

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FORNITORI Tra Civiform ed i suoi fornitori (beni/servizi/consulenze) vi è un positivo rapporto basato sulla reciproca collaborazione che mira a migliorare la capacità di creare valore (aggiunto) qualitativo e sociale. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni nei confronti dei fornitori, previste anche dal SGQ:  identificazione e selezione dei fornitori di base;  rapporti e relazioni tra le parti chiare ed aperte;  definita e concordata comprensione delle esigenze dei clienti;  riconoscimento al fornitore dei miglioramenti e dei successi raggiunti. Per informazioni sui fornitori si veda il paragrafo 5.2.

IMPRESE Il sistema imprenditoriale territoriale rappresenta un interlocutore fondamentale del Centro per la progettazione e realizzazione di tutti i corsi sia del Piano Formativo, in particolare per i giovani che frequentano il secondo e terzo anno dei percorsi triennali IeFP, sia rivolti agli adulti in quanto prevedono periodi di stage in azienda, tirocini e work experience attivabili in collaborazione e presso le imprese stesse. Civiform crede profondamente nel lavoro di rete e collaborazione con il sistema imprenditoriale ed è per questo che intrattiene stretti contatti con numerose aziende del Friuli Venezia Giulia che operano nei settori produttivi e dei servizi, imprese che rappresentano possibili sbocchi occupazionali per i propri corsisti. Questo aspetto delle relazioni con le imprese, al di là della formazione diretta in aula, consente di mantenere un reale piano di scambio con la realtà lavorativa del nostro territorio (e non solo) dalla quale Civiform riceve anche un utile e importante feedback per la programmazione formativa annuale e a medio-lungo termine. Per maggiori informazioni sui rapporti che Civiform intrattiene con le imprese del territorio, in particolare per quanto attiene le convenzioni di stage stipulate nell’ambito dei percorsi formativi per giovani e adulti, si veda il paragrafo 5.2.

COOPERATIVE E ENTI/ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Tra le principali realtà territoriali non aventi scopo di lucro che collaborano con Civiform in qualità di partner di progetto, per testimonianze e docenze qualificate nei corsi di formazione o come soggetti ospitanti stage, tirocini e work experience, possiamo indicare sia numerose cooperative, in particolare di tipo sociale ai sensi della L. 381/1991 e della L.R. 20/2006, sia associazioni, enti ed organizzazioni non profit che operano sul territorio regionale e non. Cooperative sociali e altre cooperative Cooperative sociali di tipo A che svolgono attività di gestione di servizi socio-sanitari ed educativi  BIRBE & CO. COOPERATIVA SOCIALE ONLUS – Fogliano Redipuglia  COBITEC COOPERATIVA SOCIALE IMPRESA SOCIALE ONLUS – Monfalcone  CODESS FRIULI VENEZIA GIULIA COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Udine  COOPERATIVA SOCIALE AMBRA SCPA – Reggio Emilia  EDUCARE WALDORF FVG - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS - Cormons  GHIRIGORO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine  HATTIVA LAB SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Udine  IL PAESE DEI BALOCCHI COOPERATIVA SOCIALE SOC. COOP. A R.L. – Udine  INSIEME SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Tavagnacco  LE COCCINELLE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Trieste  MACIAO COOPERATIVA SOCIALE ARL – Tolmezzo  NONSOLONIDO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ASILO NIDO FATE E FOLLETTI – Reana del Roiale RONDINELLE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – San Daniele del Friuli  SANTA ANGELA MERICI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Cividale del Friuli  UNIVERSIIS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine Cooperative sociali di tipo B che svolgono attività di varia natura, agricole, industriali, commerciali o di servizi, finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate a rischio o in stato di emarginazione ai sensi della L. 381/91  IRENE 3000 SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – Udine  NASCENTE - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A R.L. – Udine

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Cooperative sociali di tipo A e B che svolgono ambedue le attività  ARTE E LIBRO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS – Udine  HATTIVA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS – Tavagnacco  NEMESI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE – San Giorgio di Nogaro Altre cooperative  ARTEVENTI SOC. COOP. A R.L. – Udine  FRIUL CLEAN SOC. COOP. R.L. – Udine  MESTIERI E MESTIERI SOC.COOP.R.L. – Pradamano  ORTOTEATRO SOCIETÀ COOPERATIVA – Pordenone  PICCOLA SOCIETÀ COOPERATIVA DAMATRÀ A R.L. – Trivignano Udinese  PU.MA. PULIZIE E MANUTENZIONE SOC. COOP. A R.L. – Tavagnacco  RCR MULTISERVICE SOCIETÀ COOPERATIVA – Udine Associazioni e ad altre organizzazioni non lucrative  CARITAS DIOCESANA di Gorizia  CARITAS DIOCESANA di Pordenone  CARITAS DIOCESANA di Udine  CIVICA ACCADEMIA D'ARTE DRAMMATICA NICO PEPE – Udine  ASSOCIAZIONE ETICA DEL GUSTO – Pasian di Prato  ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA  ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA  ASSOCIAZIONE KROCUS – Cividale del Friuli  ASSOCIAZIONE LA TELA – Udine  ASSOCIAZIONE NUOVI CITTADINI ONLUS – Udine  ASSOCIAZIONE PSICOEUROPA – Campoformido  ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

CONFCOOPERATIVE Civiform aderisce a:  Confcooperative – Associazione Cooperative Friulane di Udine che è l’organizzazione territoriale provinciale della Confederazione Cooperative Italiane (Confcooperative), organizzazione datoriale che rappresenta, tutela, revisiona e assiste le imprese cooperative socie;  Federsolidarietà provinciale di Udine che è l’organizzazione di rappresentanza politico-sindacale delle cooperative sociali e afferisce direttamente all’Associazione Cooperative Friulane. Una forte reciprocità esiste tra Civiform e Confcooperative in quanto il presidente della cooperativa, Gianpaolo Zamparo, ricopre, nel periodo di riferimento del presente BS, anche i ruoli di vicepresidente di Confcooperative Friuli Venezia Giulia e di Consigliere dell’organizzazione provinciale dell’associazione stessa.

ASSOCIAZIONI DATORIALI Le associazioni datoriali territoriali rappresentative dei diversi settori produttivi costituiscono un interlocutore privilegiato e imprescindibile sia per quanto riguarda la programmazione dell’attività formativa (raccolta del fabbisogno formativo proveniente dalle diverse “espressioni” imprenditoriali del territorio) sia per veicolare la disponibilità di soggetti formandi o formati verso il sistema delle imprese stesse. Civiform intrattiene sistematicamente rapporti con le articolazioni territoriali delle seguenti rappresentanze imprenditoriali, che fanno anche parte della compagine sociale della cooperativa:  CONFARTIGIANATO  CONFAPI  CONFCOOPERATIVE  CONFINDUSTRIA Inoltre, intrattiene sistematici rapporti con numerose associazioni settoriali, tra le quali:  APIG Nord Est ASSOCIAZIONE PERITI E OPERATORI GRAFICI  CONFCOMMERCIO - ASCOM UDINE

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CO.GEL. COMITATO DI COORDINAMENTO ESERCENTI GELATIERI GRUPPO FOOD DI CONFCOMMERCIO FIPPA FEDERAZIONE ITALIANA PANIFICATORI, PANIFICATORI PASTICCERI E AFFINI UNIONE CUOCHI FRIULI VENEZIA GIULIA UNIONE PANIFICATORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

ORGANIZZAZIONI SINDACALI E’ consolidata la collaborazione con le OO.SS. maggiormente rappresentative attraverso gli organismi regolarmente eletti/designati secondo la normativa di riferimento. In Civiform è attualmente in carica una R.S.A. interna costituita da 6 componenti (ripartiti paritariamente tra CGIL-CISL-UIL). Si evidenzia che nell’esercizio sociale 2011/12 e nel recente passato non sono state comminate multe e ammende al personale ai sensi dello statuto dei lavoratori (legge 300/1970) o in forza dei CCNL applicati al personale. I rapporti con le OO.SS. si sviluppano in un clima di massima collaborazione e disponibilità. Civiform compartecipa in quota parte per quanto riguarda il costo del personale in distacco sindacale a livello regionale che opera nell’interesse e a tutela dei lavoratori del settore, tra cui anche il personale stesso della cooperativa.

COMUNITA’ LOCALE Il riconoscimento da parte di Civiform di essere parte di un sistema più ampio come quello della comunità locale, fa sì che la cooperativa collabori con le realtà istituzionali, con gli attori del privato e del privato sociale e con i singoli cittadini per favorire e promuovere l’integrazione sociale, i valori di convivenza, la cultura sociale e la qualità della vita. A tal fine, anche nel corso dell’ultimo esercizio sociale, la cooperativa ha impegnato i propri responsabili in un’attività di mantenimento e miglioramento dei rapporti di fiducia e collaborazione con le amministrazioni pubbliche di riferimento, gli enti locali, i soggetti pubblici e privati in genere (imprese, associazioni, singoli cittadini, cooperative), consapevole del valore delle relazioni e della territorialità. L’attenzione e il rapporto con la comunità sono anche occasione di approfondimento, scambio e confronto in merito alla “gestione (sociale) del territorio”; permettendo di conseguenza anche una valutazione della corrispondenza tra il sistema dei bisogni formativi e sociali (di assistenza alle fasce più deboli della società) e la capacità/attitudine della cooperativa di rispondere a tali fabbisogni e sollecitazioni in partnership e sinergia con i diversi e altri soggetti della rete sociale del territorio. Le diverse connessioni tra la cooperativa e i propri stakeholder di riferimento, siano essi soggetti pubblici o privati, si realizzano in relazioni, attività, progettazioni/co-progettazioni, accordi informali/formali/contrattuali, iniziative e partnership che si pongono l’obiettivo di soddisfare in modo congiunto le attese sociali del territorio. Durante l’anno formativo 2011/2012 Civiform ha quindi realizzato numerose attività ed iniziative che lo hanno visto partecipe accanto ai più svariati attori del territorio. Più nel dettaglio, ha preso parte a:  Fiera GOOD, Salone dei prodotti e dei servizi della filiera agroalimentare ed enogastronomica dell'Alpe Adria (ottobre 2011): Civiform ha partecipato all'interno dello stand del Gruppo Food della Confcommercio di Udine, accanto ai rappresentanti dei Panificatori della provincia di Udine. Allievi e docenti di Civiform, inoltre, erano presenti anche all'interno dello stand dell’associazione Etica del Gusto;  Maravee Fàbrica 2011, rassegna curata da Sabrina Zannier dedicata a “Etica e bellezza del lavoro fra produzione e visionarietà”, sostenuta dalla Regione FVG, Fondazione CRUP e dall'azienda Gervasoni. I pasticceri di Civiform hanno realizzato un’installazione commestibile su progetto della food designer Natascia Fenoglio di Ciboh, per rappresentare l'incontro tra arte e mestieri (novembre 2011);  Festa del Cioccolato di Cividale del Friuli, con laboratori di cioccolateria a cura di docenti e allievi del settore Pasticceria dedicati a oltre 100 bambini delle scuole elementari del circondario (dicembre 2011);  Settimana Regionale Nati per Leggere (novembre 2011 e marzo 2012), in collaborazione con la Biblioteca Civica di Cividale, realizzando per i bambini delle Scuole dell'Infanzia di Cividale delle torte illustrate dedicate al mondo delle fiabe;  Olio e Dintorni, manifestazione tenuta ad Oleis di Manzano (UD) dedicata all’olio extra vergine d’oliva nostrano (maggio 2011 e 2012): un docente del settore Panetteria ha tenuto il corso “Pan Facendo, l’arte di fare il pane" presso l'Abbazia di Rosazzo su tecniche di produzione di pizze, focacce salate e diversi tipi di pane;  Beauty & Style Weekend, evento ospitato dall’Outlet Village di Palmanova dedicato a shopping, relax e benessere: le allieve del settore Benessere accompagnate dai docenti hanno dato vita a dimostrazioni gratuite di make up e nail art, pieghe e acconciature (ottobre 2011 e aprile 2012);

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Maratonina Udinese (settembre 2011 e 2012): gli allievi del corso di Operatore Grafico concorrono alla realizzazione del logo della manifestazione. Il vincitore viene decretato attraverso un concorso on-line tra i lettori del Messaggero Veneto. Civiform, inoltre, è presente con uno stand istituzionale durante l’evento sportivo. Durante tutto l’esercizio sociale Civiform ha ospitato delle serate di approfondimento tecnico dedicate alle nuove tendenze della grafica, in collaborazione con APIG Associazione Periti, Tecnici ed Operatori Industriali Grafici e Scuola Grafica "San Marco" di Venezia. Il confronto costante con l’associazione, che raggruppa oltre 1500 professionisti e aziende del comparto e di cui Civiform è diventata sede territoriale, fornisce numerosi spunti di riflessione in merito alle attuali richieste del mondo del lavoro. Nel giugno 2012 ha ospitato un incontro della Rete Europea Eures in cui si sono illustrate le possibilità di lavoro all’estero e in Italia e di servizio volontario europeo per i giovani, oltre che le potenzialità dei portali europei dedicati alla mobilità professionale, offerte di lavoro e di studio in Europa. Sempre in ambito giovanile, Civiform ha collaborato al progetto ComunicateCiVi dell'Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Cividale del Friuli per la fase di somministrazione fra gli allievi degli Istituti Superiori di un questionario finalizzato a raccogliere i desideri, le speranze, le opinioni e le aspettative dei ragazzi che frequentano la città. Civiform organizza buffet e banchetti in cui sono coinvolti docenti e allievi del reparto Ristorazione per iniziative ed eventi istituzionali, ad esempio l’Assemblea dei soci della Banca di Cividale, la Festa della Polizia, il ricevimento di fine anno della Prefettura della Provincia di Udine, la Confartigianato Udine, inaugurazioni come quella del Teatro Ristori a Cividale, ecc. Si tratta di importanti occasioni in cui l’Ente persegue il confronto con realtà istituzionali radicate nel territorio. Nel 2011 Civiform ha commemorato con una cerimonia ufficiale Giovanni Cesca, direttore del Centro per oltre 40 anni, nel 10° anniversario della scomparsa, alla presenza delle autorità, istituzioni del territorio, molti rappresentanti della comunità locale ed ex allievi e dipendenti. Civiform, infine, collabora a diverse iniziative ed eventi di sensibilizzazione ed educazione alla solidarietà e alla cooperazione e di raccolta fondi, come in passato quelle nell’ambito del progetto “Un Ponte per Herat”, promosso dal Comune di Cividale del Friuli e dalla sezione ANA di Cividale.

AMBIENTE La cooperativa non ha intrapreso particolari politiche con riferimento all’impatto ambientale derivante dalla propria attività in quanto non ritenute necessarie in relazione alla tipologia di attività svolta. Viene attuata una parziale raccolta differenziata utilizzando due navette di conferimento e un’ecopiazzola privata per lo smaltimento di ferro, legno, laterizi, carta e vetro. Civiform, inoltre, provvede allo smaltimento di oli esausti e di liquidi di fissaggio e sviluppo dei processi di stampa con il conferimento in discarica tramite vettore accreditato. La cooperativa, per effetto dello svolgimento della sua attività statutaria, non ha subito sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.

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8.4 FORME DI COINVOLGIMENTO E COMUNICAZIONE CON GLI STAKEHOLDER Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e e)

Diverse sono le forme e modalità di coinvolgimento degli stakeholder con riferimento alla vita associativa e all’attività istituzionale di Civiform che possiamo evidenziare sinteticamente nella tabella sottostante. Strumento/modalità per il coinvolgimento Assemblea dei soci

STKH Destinatari/coinvolti Soci + RU

Ambiente

Interesse diffuso

Consiglio di amministrazione Riunione

Consiglieri + RU RU – Direzione

Riunione

RU – Addetti di staff

Riunione

RU – Addetti di settore

Riunione Posta elettronica interna

RU – Nuovi assunti RU

Riunione

Stagisti/tirocinanti/WE

Questionario di soddisfazione

Allievi/corsisti

Incontri tra educatori/insegnanti e genitori

Famiglie

Segreteria front office Comunicazioni + relazioni (cartaceo, informatico ed e-mail) Mass media Sito web Newsletter

STKH esterni

Bilancio sociale

STKH esterni + interni

STKH esterni STKH esterni STKH esterni + interni STKH esterni + interni

Frequenza Di norma 1 riunione all’anno Tutela e salvaguardia Informativa 10 riunioni nell’esercizio 2011/12 Mensilmente Al bisogno + 1 incontro annuo per D.lgs. 81/08 + 1 incontro annuo per D.lgs. 196/03 Al bisogno + 1 incontro annuo per D.lgs. 81/08 + 1 incontro annuo per D.lgs. 196/03 All’assunzione Quotidianamente In corrispondenza dell’avvio e della chiusura del progetto Alla fine di ogni percorso formativo/educativo 3 incontri annui pianificati + eventi “Scuola aperta” In orario di apertura In maniera continuativa e con periodicità fissata da bandi, norme e regolamenti di settore Frequenza non programmata gg 365/365 e h 24/24 Mensilmente 1 Consegna/comunicazione annua con possibilità di visione/consultazione continuativa

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9_ATTIVITA’, PROGETTI E OBIETTIVI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3 4

Lettera/e f) r) t) u) a) b) c) d) g)

Vengono proposte di seguito alcune sezioni inerenti l’illustrazione delle attività poste in essere da Civiform nel corso dell’anno formativo 2011/12, in relazione all’oggetto sociale della cooperativa e agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di amministrazione. Nella presentazione si cercherà di porre particolare riguardo alle attività orientate a favore dei minori e delle persone più bisognose di aiuto e sostegno. Le attività, i servizi e i progetti posti in essere nel corso dell’anno dalla cooperativa rappresentano sostanzialmente il modo in cui la stessa riesce a tradurre in pratica le sue finalità e i suoi obiettivi, con particolare riferimento a quelli dell’ultimo anno formativo, che saranno raffrontati rispetto ai risultati conseguiti nell’esercizio dell’attività.

9.1 ATTIVITA’ 2011/12 Le attività di Civiform sono state suddivise nelle seguenti tre sezioni:  FORMAZIONE: Progettazione ed erogazione di corsi di formazione relativi alle macrotipologie formative.  OSPITALITÀ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI: Gestione ed erogazione dei servizi di ricettività convittuale.  PROGETTI SPECIALI: Partnership, progettazione e gestione di iniziative per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio. Nei prossimi paragrafi le tre sezioni verranno descritte nel dettaglio.

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9.1.1 FORMAZIONE Il “ciclo produttivo” dei servizi formativi L’attività di formazione di Civiform può essere sinteticamente rappresentata con la successione delle seguenti fasi:  PROGETTAZIONE E SVILUPPO, comprende: analisi dei fabbisogni formativi, progettazione di massima, progettazione di dettaglio, riesame/verifica e validazione della progettazione e sviluppo.  SEGRETERIA E PROMOZIONE, comprende: predisposizione di campagne promozionali sull'offerta formativa, informazioni ai potenziali utenti sulle attività programmate; orientamento dell’utente rispetto all’offerta formativa idonea a soddisfare i suoi bisogni, iscrizione degli allievi; gestione e trattamento dei reclami.  PROGRAMMAZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI FORMATIVI, comprende: programmazione delle attività formative, selezione degli allievi, erogazione dei servizi formativi, organizzazione di eventuali stage aziendali, monitoraggio dei processi di realizzazione dei servizi, rilevazione dell’efficacia dei processi di erogazione dei servizi formativi.  VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, rilevazione dei risultati di apprendimento mediante la somministrazione di prove di diversa natura, in coerenza con la tipologia di attività formativa erogata, previste in corrispondenza delle tappe formative intermedie ed al termine dell'intero percorso formativo. Le attività formative suddivise per macrotipologie In questo paragrafo vengono descritte da un punto di vista quantitativo e qualitativo le attività formative progettate ed erogate da Civiform suddivise per macrotipologie formative. Tale suddivisione trae origine dalle indicazioni normative provenienti dagli enti finanziatori e si basa prevalentemente sulla tipologia di utenza a cui si rivolgono le attività formative. MACROTIPOLOGIA A – Obbligo formativo per minori 

Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) I percorsi IeFP sono rivolti a giovani che hanno conseguito la licenza media e rappresentano un’equilibrata combinazione di sapere teorico e di abilità pratiche, entrambi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro. In aula si apprendono le nozioni di base per imparare a svolgere la professione scelta. In laboratorio si sperimentano le procedure e si imparano ad utilizzare gli strumenti del mestiere con esercitazioni pratiche. Tutti i corsi, inoltre, prevedono dei periodi di stage in azienda, a diretto contatto con i professionisti del settore scelto. Al termine del percorso formativo, che dura 3 anni (3.168 ore), viene rilasciata una Qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo. I percorsi IeFP sono approvati e finanziati dalla Regione Aut. Friuli Venezia Giulia all'interno della partnership denominata EFFE.PI e prevedono i seguenti ambiti e relativi profili professionali: ̶ ristorazione/alberghiera (cuoco, cameriere di sala e bar) ̶ panetteria/pasticceria (addetto alle lavorazioni di panetteria, pasticceria e gelateria) ̶ grafica multimedia (addetto alla prestampa, addetto alla stampa) ̶ area tecnica (installatore di impianti elettrici civili e industriali) ̶ benessere (acconciatore, estetista)

Percorsi individualizzati per utenza in obbligo d'istruzione Progetti individualizzati rivolti sia a soggetti drop-out, sia a soggetti privi del titolo di studio conclusivo del 1° ciclo. Sono finalizzati, oltre al conseguimento del citato titolo (in accordo con i Centri territoriali permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta, in sigla CTP, e ferma restando la competenza delle Istituzioni del 1° ciclo al suo rilascio), anche ad acquisire crediti formativi spendibili all’interno dei percorsi triennali di IeFP. Gli allievi di questi percorsi svolgono un parte delle ore all'interno dei percorsi di IeFP e l'altra all'interno di corsi svolti dal CTP di Cividale del Friuli.

Azioni di arricchimento extracurricolare Realizzazione di progetti formativi finalizzati a rafforzare il raccordo tra i sistemi della formazione professionale e dell’istruzione scolastica e l’integrazione tra le rispettive politiche con l’obiettivo di favorire l’acquisizione e lo sviluppo, da parte degli studenti frequentanti un Istituto scolastico superiore della regione, di competenze informatiche relative anche all’utilizzo di software applicativi, purché coerenti con gli indirizzi.

Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale Realizzazione di servizi qualificati di accompagnamento e recupero ai sistemi scolastico e formativo dei giovani a rischio di dispersione attraverso l’erogazione azioni presenti in un catalogo regionale. Realizzazione di azioni qualificate a sostegno della transizione dalla scuola/formazione al lavoro attraverso l’erogazione azioni presenti in un catalogo regionale.

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Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2011/12 nella Macrotipologia A Tipologia di attività formativa Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) Percorsi individualizzati per utenza in obbligo d'istruzione Azioni di arricchimento extracurricolare Percorsi di accompagnamento e orientamento professionale Totale

n. corsi 30 32 25 6 93

n. allievi 460 32 419 72 983

n. ore 35.800 830 60 36.690

MACROTIPOLOGIA B – Formazione superiore per adulti 

Corsi formazione post diploma Percorsi di media durata (490 ore) rivolti a chi ha conseguito un diploma di scuola media superiore: sono interventi formativi altamente professionalizzanti e integrati con le imprese del territorio regionale, in cui viene valorizzata particolarmente l’esperienza diretta in azienda (stage). I corsi post diploma sono frutto di un'attenta analisi dei fabbisogni delle imprese della Regione, e prevedono una fase di formazione d'aula cui segue uno stage in aziende del settore di riferimento comprensivo di borsa di studio. Con il superamento dell'esame finale si consegue un attestato di frequenza rilasciato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Un’altra interessante opportunità post diploma è data dai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) attivati dal Polo Formativo Agroalimentare FVG, di cui Civiform è partner. I corsi IFTS, rilasciano un Certificato di specializzazione tecnica superiore. Inoltre per favorire la partecipazione di persone occupate è possibile attivare dei percorsi personalizzati al fine di consentire la frequenza dei soli moduli ritenuti necessari a completare la loro formazione.

Aggiornamento specialistico per laureati Sono dei percorsi brevi (60-80 ore), di approfondimento specialistico progettati in collaborazione con il sistema delle imprese, rivolti a laureati disoccupati e finalizzati a fornire loro le competenze necessarie per far fronte alle richieste del mondo del lavoro e favorire il loro inserimento lavorativo. In particolare si segnala che i corsi post laurea relativi all'area psicologica sono realizzati in collaborazione con l'Associazione Psicoeuropa e l'Ordine degli Psicologi FVG.

Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2011/12 nella Macrotipologia B Tipologia di attività formativa Corsi formazione post diploma Corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Aggiornamento specialistico per laureati Totale

n. corsi 6 1 4 11

n. allievi 87 18 63 168

n. ore 2.940 800 320 4.060

MACROTIPOLOGIA C – Formazione continua e permanente per adulti 

Corsi relativi al catalogo regionale della formazione permanente Rivolti a chi desidera aggiornarsi, per aumentare le proprie competenze, al fine di collocarsi o ricollocarsi in un contesto lavorativo. Il Catalogo Regionale della Formazione Permanente è lo strumento che la Regione Friuli Venezia Giulia ha adottato per ampliare le opportunità di accesso alle scelte di formazione permanente. Il catalogo è articolato in tre aree formative: corsi di informatica (es. ECDL e Grafica), corsi di lingue (es. Italiano e Inglese), corsi professionalizzanti relativi ai principali settori economici (es. Ristorazione, Agroalimentare, Amministrativo, Socio educativo). I corsi, di breve durata (20-80 ore), sono rivolti a soggetti occupati e disoccupati residenti o domiciliati in Friuli Venezia Giulia, di età compresa tra i 18 e i 64 anni compiuti.

Corsi di Qualificazione di base abbreviata I corsi di qualifica di base abbreviata, intensivi e di durata limitata (600-700 ore), hanno un orientamento decisamente tecnico-professionale e mettono gli allievi in contatto diretto con il mondo del lavoro tramite stage pari almeno al 30% della durata del corso stesso. Con il superamento dell'esame finale si consegue una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo.

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Corsi per lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga Civiform è uno degli enti autorizzati ad erogare la formazione specifica rivolta agli ammortizzatori sociali in deroga. Dal 21 settembre 2009, infatti, sono operativi i percorsi di politica attiva del lavoro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per i lavoratori in cassa integrazione in deroga (CIGd) e mobilità in deroga. Queste misure sono volte a rafforzare le competenze dei lavoratori e a favorirne il rientro nel mondo del lavoro e hanno una durata breve (2060 ore).

Corsi relativi al piano d'azione per la ricollocazione lavorativa di disoccupati Attività formative di media durata (300-400 ore) realizzate attraverso lo stretto raccordo tra CPI e Enti di formazione volte a favorire la ricollocazione lavorativa di soggetti disoccupati a seguito dell’attuale situazione di crisi economica.

Percorsi di formazione formale per apprendisti Sono corsi di formazione realizzati presso enti formativi e rivolti a lavoratori assunti con contratto di apprendistato. In tali percorsi, sviluppati in accordo con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, gli apprendisti possono integrare in ambito formale con competenze trasversali e professionali più di stampo teorico quanto acquisito a livello pratico nella quotidianità lavorativa (ambito non formale).

Formazione continua per lavoratori delle imprese Realizzazione di progetti formativi a favore di lavoratori delle imprese della regione con modalità di gruppo o individuali. Vengono progettati sulla base dei fabbisogni formativi individuati dalle imprese e finanziati attraverso specifici programmi operativi regionali o nazionali (es. Legge 236, Legge 53, Fondi interprofessionali)

Corsi di formazione a libero mercato o su commessa I corsi a libero mercato o su commessa rappresentano un'opportunità per professionisti e aziende che desiderano arricchire il proprio know-how in modo competitivo, valorizzando ed aggiornando le competenze del proprio personale al di fuori dei vincoli imposti dalle attività finanziate con fondi pubblici e in risposta a specifici bisogni personali o aziendali.

Work experience Le work experience sono dei tirocini formativi in impresa della durata di 6 mesi accompagnati da un’indennità di partecipazione. Sono rivolte a maggiorenni disoccupati, residenti o domiciliati sul territorio regionale. Vengono progettati sulla base delle necessità di un’impresa e hanno lo scopo di offrire a soggetti disoccupati un contatto diretto con realtà lavorative al fine di incrementare competenze ed esperienza.

Tirocini formativi I tirocini formativi in impresa (previsti dalla Legge Treu) hanno una durata variabile da 2 a 6 mesi e non prevedono indennità di partecipazione, ma eventualmente un rimborso spese a carico dell'azienda ospitante. Sono rivolti a persone con più di 15 anni. Vengono attivati sulla base delle richieste di un’impresa e hanno lo scopo di offrire a soggetti disoccupati un contatto diretto con realtà lavorative al fine di incrementare competenze ed esperienza.

Tabella riepilogativa delle attività svolte nell'anno formativo 2011/12 nella Macrotipologia C Tipologia di attività formativa Corsi relativi al catalogo regionale della formazione permanente Corsi di Qualificazione di base abbreviata Corsi per lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga Corsi del piano d'azione per la ricollocazione lavorativa di disoccupati Percorsi di formazione formale per apprendisti Formazione continua per lavoratori delle imprese (percorsi individuali) * Formazione continua per lavoratori delle imprese (corsi di gruppo) Corsi di formazione a libero mercato o su commessa Work experience * Tirocini formativi * Totale

n. corsi 42 5 44 2 13 4 5 4 30 57 206

n. allievi 643 85 430 26 243 4 42 52 30 57 1.612

n. ore 1.092 3.300 1.058 600 572 240 92 258 1.080 1.600 9.892

Nota: * Per la quantificazione del numero di ore è stato adottato il criterio dell’accreditamento, pari al 5% delle ore effettive svolte.

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MACROTIPOLLOGIA CS – Fo ormazione con ntinua e permaanente in ambiti speciali Si sottolinea cche per ambiti speciali s si intenddono corsi di foormazione rivoltti a migranti exttracomunitari o altri migranti, a persone con disabilità m mentali e/o fisicche e a personee appartenenti aalla categoria delle d nuove povertà. 

Form mazione a favo ore di soggettii in condizionii di svantaggio o occupazionalle Realizzazione di percorsi p formativi di durata vaariabile finalizzzati a favorire l’accesso l al m mercato del lavooro della popoolazione in conndizioni di svanntaggio occupazzionale. Vengoono gestiti in sttretta collaborazzione con il Ceentro per l'Imppiego di Cividalee del Friuli.

Form mazione per il collocamento o di disabili Realizzazione di percorsi p formativi di durata vaariabile finalizzzati a favorire l’accesso l al m mercato del lavooro della P di Udiine. popoolazione in conddizioni di svantaaggio gestiti in stretta collaborrazione con la Provincia

Worrk experience Le w work experiencee sono dei tiroccini formativi in impresa che peer soggetti svan ntaggiati hannoo una durata di 8 mesi e sonoo accompagnatti da una indennnità di partecippazione. Vengoono gestiti in sttretta collaboraazione con il Ceentro per l'Imppiego di Cividalee del Friuli.

a svolte nell'anno n form mativo 2011/12 nella Macrotip pologia CS Tabella riepiloogativa delle attività Tipologia di attività formativva Formazione a favore di sogggetti in condizioni di svantagggio occupazionaale Formazione per il collocamento di disabili Work experience per il colloocamento di soggetti svantagggiati * Totale

n. co orsi 2 2 4 8

n. allie ievi 229 226 4 559

n. ore o 580 240 120 940

Nota: * Per la quaantificazione del numero di ore è statoo adottato il criterio dell’accreditamento, pari al 5% delle ore effettive svolte..

Dati riepilogaativi delle attività formative o 2011/12 sudd divise per Maccrotipologie Tabella e graffico riepilogativo delle attività svolte nell'aanno formativo Tipologia di attività formativva Macrotipologgia A - Obbligo formativo per minori m Macrotipologgia B - Formazione superiore per p adulti Macrotipologgia C - Formaziione continua e permanente p er adulti Macrotipologgia CS - Formaazione continua e permanente in ambiti speciaali Totale

n. corsi c 93 11 206 8

n. aallievi 983 168 1..612 59

n. ore 36.690 4.060 9.892 940

318

2..822

51.582

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Dati riepilogativi deglli allievi a.f. 2011/2012 suddi visi per generre Esercizio E 2011//12 Masschi Fe emmine 416 567 Macrotipologia A Macrotipologia B 123 45 Macrotipologia C 872 740 Macrotipologia CS S 31 28 Tottale 1.442 1.380

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9.1.2 OSPITA ALITA’ E SER RVIZI SOCIO--EDUCATIVI P PER MINORI E ADULTI ne del servizio Presentazione e descrizion nnessa al centrro formativo e ai a servizi L’ambito dei sservizi socio-edducativi prevedee la gestione ddella struttura convittuale an alla stessa connnessi. nnali IeFP) Convittori (frrequentanti dei percorsi trien La vita convitttuale è basata sul rispetto e sulla responsaabile partecipazzione alle enza in convittoo è finalizzata al dirittoattività scolasstiche e comunitarie. La prese dovere di ognnuno di svolgere con serietà il proprio impeegno di studio per cui i convittori venngono educati al a senso di re esponsabilità e dignità perssonale e sono tenuti a rispettarsi reciprocamente in un clima di fidducia e lealtà in stretta collaborazionee con il personale educativo o preposto a fa favorire la loro crescita morale, fisica e culturale. Il convitto offrre un supporto logistico per molti giovani provvenienti da fuori sede e consente loroo di frequentaree le attività formative IeFP inndipendentemente dalla loro proveniennza o da specifiche situazioni di d disagio econoomico o socialee. Gli orari sono distribuiti in modo da ottenerre un’alternanzza oculata tra i momenti di stu udio e i momennti di svago. Durante la permanenza inn convitto, gli allievi a vengono assistiti a nello sttudio e in ogni altra a attività da personale eduucativo qualificato che provvede a m mantenere i rappporti con le faamiglie informaandole sulle evventuali problem matiche. Gli edducatori e gli assistenti a gestiscono edd organizzano le attività educative serali e sono a dissposizione per consulenze ssu specifiche discipline d scolastiche. LLa frequenza a tali iniziative non è obbligattoria, ma una volta v data la propria p adesionne è richiesta serietà s e continuità di paartecipazione. Nell’anno form mativo 2011/12 hanno usufruitoo della strutturaa convittuale 599 ospiti, di cui 7 (12%) seguiti dai Servizi So ociali dei Comuni di prrovenienza conn cui Civiform inntrattiene costannti relazioni perr garantire un’effficace assistennza ai convittorii e la loro integrazione nnell’ambiente sccolastico e convvittuale.

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La propposta delle attiività Nell’ambbito della strutttura convittuale vengono prop oste agli utenti, con programm mazione e intennsità valutate dai d responsabilii del servvizio, le tipologiee di attività/iniziative elencate ddi seguito. Studio o percorsi comuuni e individualizzati di studio o Le attività fondamentalli che sono statte proposte nel corso dell’annoo comprendono e sostegno riferiti alle discipline curricculari della scuoola. Attività ssportive Vengono organizzate una serie di attività a sportive strutturate atttraverso le qua ali ci si proponee di raggiungeree i seguenti obbbiettivi:  venire inconntro, tramite la l proposta ssportiva, ai bisogni di libertà, di ricreazione, di affermazion ne e di integrazzione sociale dei d giovani;  educare a una pratica sportiva s persoonale attiva che c accolga solo s le componenti motivazionali positive dei ccontesti agonisstici e che sccarti le implicazioni devianti (fanattismo, competizzione esasperaata, culto del “match winner”);  educare al risspetto dell’avveersario e del co mpagno di squadra.

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Attività ludico-ricreative L’attività ludico-ricreativa risulta essere un importante momento educativo dove la socializzazione è alla base della crescita individuale e di gruppo. Tutte le attività mirano a coinvolgere il maggior numero possibile di giovani e sono state promosse e programmate da uno o più educatori. Gli obbiettivi specifici mirano a:  promuovere lo spirito di aggregazione e di socializzazione;  invitare allo sforzo autorealizzativo;  promuovere, a partire dall’esperienza ludica, momenti di convergenza, spontaneità, regola e libertà e lo sviluppo di un sano principio di competizione. Attività culturale cinematografica Gli obbiettivi di tale attività sono:  sviluppare le capacità di comprensione del linguaggio cinematografico;  stimolare lo sviluppo di sensibilità e capacità critiche;  abituare alla percezione dei confini tra realtà e finzione;  favorire la presa di coscienza di particolari tematiche di carattere sociale, storico-culturale, scientifico e tecnicoartistico. Accesso guidato ad internet Gli allievi interessati hanno la possibilità di accedere alle sale di informatica e di connettersi ad internet in maniera guidata. Gli obbiettivi di tale attività sono:  fornire elementi di alfabetizzazione informatica intesa come parte di una generale educazione all’approccio ai media ed al loro utilizzo;  fornire le competenze necessarie alla fruizione dei nuovi strumenti di comunicazione per orientarsi tra la molteplicità delle informazioni rese disponibili dalla rete;  (per i ragazzi stranieri) utilizzare le potenzialità della rete per mantenere vivi i contatti con il proprio paese di provenienza. Schema settimanale delle attività Nel corso di ogni settimana dell’anno formativo sono previsti degli orari per lo svolgimento delle attività sopra evidenziate secondo un calendario e orario relativi alle seguenti aree di intervento del servizio socio-educativo convittuale: studio, attività sportive, ludico-ricreative, espressive, proiezione film e informatica. MSNA e altri minori L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), rintracciati dalle Forze dell’Ordine sul territorio e affidati a Civiform al termine degli accertamenti di legge, prevede l’assegnazione di un posto letto, la consegna di un kit di accoglienza con articoli di prima necessità di pulizia personale e vestiario e le comunicazioni di competenza. Una volta avvenuto l’inserimento viene avviata la profilassi sanitaria e le attività di accompagnamento per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Nel 2011/12 è proseguito l’andamento negativo registrato già nell’anno precedente per quanto concerne la permanenza dei MSNA, anche se non per le accoglienze d’urgenza che sono state 97. Ciò è dovuto alla costante diminuzione del fenomeno della presenza sul territorio regionale di MSNA, che hanno costituito un segmento importante dell’attività della cooperativa nell’ultimo decennio. Nonostante questo trend negativo, il Servizio di Pronta Accoglienza 24 ore su 24 attivo per 365 giorni all’anno, rimane uno dei punti di forza del Convitto (come testimoniato dal dato delle accoglienze), molto apprezzato dalle varie Autorità, come il Tribunale per i minori e le forze dell’ordine, con le quali la struttura convittuale collabora.

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mune di proveenienza Accogliienze MSNA e altri minori neell’anno 2011/112 per provincia ed Ente/Com Provincia GORIZIA

E Ente/Comune dii provenienza Fogliaano Redipuglia Gorizi a Monfaalcone Villessse

Totale Goorizia PORDENONE Totale Poordenone

Ambitoo distrettuale di Sacile

TRIESTE

San D Dorligo della Valle Triestee

Totale Trieste

UDINE

Totale Uddine FUORI RE EGIONE Totale Fuori Regione TOTALE

Cerviggnano del Friuli Chiusaaforte Cividaale del Friuli Latisaana Malboorghetto - Valbruuna Manzaano Moggiio Udinese Palazzzolo dello Stellaa Resiuttta Tarvissio Udinee Fuori regione

N N. ospiti 2 6 3 4 15 1 1 7 9 16 4 2 4 1 5 1 2 1 14 18 9 61 4 4 97

ord Africa” (EU UNA) Migrantti “Emergenza Umanitaria No Nel periodo di riferimennto si è consolidata l’attività dii accoglienza di adulti e minori richiedenti asiilo rientranti nella “Emergenzaa onvenzione sotttoscritta con la Prefettura dii Umanitaaria Nord Africa” avviata nell’esercizio preccedente in osseervanza alla co Trieste: al 31/08/20122 erano ospitatti presso il connvitto 64 adultti e 1 minore. Nel corso deell’anno 2011/12 il numero dii accoglieenze è stato pari a 54. A tutti gli g ospiti in ingreesso sono stati garantiti i seguenti servizi:  accoglienza ordinaria, o comee previsto dalla convenzione, in termini di vitto o, alloggio e seervizi correlati; s graziee alle collaudaate collaboraziooni tra Civiform m e ASL del tterritorio, con uno screeningg  assistenza sanitaria, sanitario com mpleto che haa portato all’inndividuazione anche a di mala attie gravi chee sono state adeguatamente a e affrontate;  alfabetizzazioone, con parteccipazione a corssi di lingua italiaana presso il CTP Ipsia Mattiooni di Cividale; o del 2012/13).  assistenza leegale, per l’ottennimento del perrmesso di sogggiorno (nel corso

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Accoglienze Migranti EUNA nell'anno 2011/12 per paese di nascita Paese di provenienza Bangladesh Burkina Faso Ciad Costa D'Avorio Ghana Guinea Bissau Mali Marocco Mauritania Nigeria Totale

N. ingressi 1 1 3 4 2 1 19 2 1 20 54

Altri utenti Nel corso del 2011/12 il convitto ha avviato una nuova esperienza di accoglienza “turistica” sempre, comunque, con una forte impronta di tipo sociale; sono state ospitate, infatti, nuove tipologie di utenza, per periodi anche molto brevi, per un totale di 154 persone, tra cui un gruppo di studenti cinesi in forza di una convenzione con l’Università di Udine, adulti allievi dei corsi di qualificazione di base abbreviata avviati da Civiform, ospiti vari (gruppi bandistici, figuranti del Palio di San Donato, studenti e ricercatori stranieri presenti a Cividale per motivi di studio e lavoro, ecc.).

9.1.3 PROGETTI SPECIALI Nel 2011/12, Civiform ha continuato lo sviluppo di progettazioni di tipo "speciale", con partenariati nazionali o internazionali e finanziamento diretto europeo. Le principali ASSOCIAZIONI TEMPORANEE (AT) nelle quali Civiform ha operato nel corso dell’anno formativo 2011/12 sono state: > EFFE.PI EFFE.PI è l'associazione temporanea (AT) di enti formativi incaricata della gestione in Friuli Venezia Giulia dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) rivolti ai giovani di età inferiore ai 18 anni. Raggruppa dodici enti formativi accreditati dalla Regione per garantire la programmazione e la realizzazione su tutto il territorio regionale di percorsi di formazione professionale relativi a figure nazionali e profili regionali. I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale consentono l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e il soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione professionale previsto dalla normativa vigente. Sono finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale (al termine della terza annualità) e di diploma professionale (al termine della quarta annualità) corrispondenti, rispettivamente, al terzo e al quarto livello della Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 che costituisce il Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente. Tali titoli sono spendibili su tutto il territorio nazionale e anche in ambito comunitario. EFFE.PI ha attivato un sito dedicato www.effepi.fvg.it su cui è possibile reperire tutte le informazioni sui corsi IeFP.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, attiva percorsi IeFP finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale

(al termine della terza annualità). Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione. Nel corso del 2011/12 Civiform è stato coinvolto nella progettazione sperimentale di uno dei tre corsi per il conseguimento del diploma professionale (quarto anno) da attivare nell’anno formativo 2012/13 sul territorio regionale.

 PARTNER: Adformandum, Bearzi, Cefap, Cefs, Ciofs, Edilmaster, Enaip FVG, Enfap, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Ial FVG, Opera Villaggio del Fanciullo

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi 60


> APPRENDISTATO La formazione obbligatoria prevista nel contratto di apprendistato, nel territorio regionale, è gestita da tre AT che raccolgono al loro interno i principali enti di formazione professionale e istituti secondari superiori del Friuli Venezia Giulia; Civiform opera nell’ambito di due AT, APPRENDISTI@FORMAZIONE1 e APPRENDISTI@FORMAZIONE2, all’interno delle quali eroga diverse attività, scadenzate nel tempo, che rientrano in un modello di gestione condiviso tra le tre AT che prevedono l’accoglienza dell’apprendista, la stesura di un piano formativo individualizzato e la composizione di un percorso formativo ad hoc che si compone di brevi unità formative sia trasversali che professionalizzanti sulla base della figura professionale di inquadramento.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, eroga percorsi formativi modulari e personalizzati allo scopo di soddisfare

l’obbligo formativo dei singoli apprendisti. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Cramars Scarl, Edilmaster Scuola Edile Trieste, Cefs, Formindustria, Ial FVG, Ires FVG, Job & School, Soform

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > PROGETTI SPECIFICI NEL SETTORE DELL’ORIENTAMENTO SCOLASTICO (PROGRAMMI 10, 11, 12 – EX PROGRAMMI 13 E 14) Civiform fa parte dell'ATS “EFFE.PI Orientamento”, costituito dai enti di formazione professionale che operano in tutto il territorio regionale accreditati dalla Regione per la Macrotipologia A - Obbligo formativo. L'ATS promuove operazioni formative, erogate con modalità didattiche innovative, con lo scopo di rispondere in maniera più capillare sul territorio e più efficace ai bisogni di orientamento nel mercato del lavoro e di ri-motivazione allo studio dei giovani che non trovano risposte nei contesti educativi e orientativi “tradizionali”. Inoltre, operare in ATS permette a Civiform di sperimentare modelli di intervento di tipo esperienziale/laboratoriale con altri enti e con gli istituti scolastici e di organizzare le azioni di orientamento in un'ottica di sistema di servizi integrato a livello territoriale.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’ATS, può promuovere attività presenti nel Catalogo dell'Offerta Orientativa, sotto

forma di prototipi reiterabili presso varie istituzioni scolastiche ed enti di formazione. Il catalogo è strutturato in tre macroaree tematiche: la prima fa riferimento ad azioni mirate per il “recupero di situazioni a rischio di dispersione o di abbandono scolastico” che comprendono sia azioni di “accompagnamento e tutorato mirato”, che moduli, alternativi alla tradizionale lezione frontale, erogati sotto forma di “laboratori esperienziali e di rimotivazione”. La seconda area tematica fa riferimento ad azioni mirate al “sostegno nella transizione dal sistema scolastico e formativo al lavoro” che comprendono sia percorsi educativi per impostare un progetto professionale e/o formativo, che “laboratori” per apprendere strumenti di ricerca attiva del lavoro. La terza macroarea riguarda la formazione per formatori. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Adformandum, Bearzi, Cefap, Cefs, Ciofs, Edilmaster, Enaip FVG, Enfap, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Ial FVG, Opera Villaggio del Fanciullo

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 12 mesi > PROGRAMMA 13 (EX LINEA 17) - PIANO ANTI CRISI PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI IN CASSA INTEGRAZIONE, IN MOBILITÀ E DISOCCUPATI GENERICI Nell’ambito dell’ATI, titolare in provincia di Udine delle operazioni relative alla Linea d'intervento 17, Civiform ha provveduto ad organizzare e attivare operazioni specifiche finalizzate al reinserimento lavorativo di soggetti in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati di lunga durata. E’ interessante evidenziare come in questo contesto di partenariato, Civiform può beneficiare dello scambio di esperienze, buone prassi e modalità di lavoro nuove con altri enti di formazione che operano in prima linea nella lotta contro la disoccupazione, e può sviluppare un rapporto di stretta sinergia con la Provincia di Udine che coordina l’operato di tutti i Centri per l'Impiego del territorio provinciale. Con essa può programmare interventi sempre più concreti e rispondenti al fabbisogno, in continua evoluzione, del mercato e alle aspettative dei soggetti disoccupanti che intendono reintegrarsi.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, ha attivato, in stretta collaborazione con il Centro per l'Impiego di Cividale del

Friuli, work experience in aziende operanti in diversi settori e corsi di formazione per gruppi omogenei. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

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 PARTNER: Enaip FVG (capofila), Ires FVG, Ial FVG, Fondazione Opera Sacra Famiglia, Enfap FVG, Cefs, Consorzio Friuli Formazione

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > PROGRAMMA 20 (EX LINEA 20) - COLLOCAMENTO MIRATO DEI SOGGETTI DISABILI ISCRITTI NELL'ELENCO DI CUI ALL'ART. 8, COMMA 2, DELLA LEGGE 68/1999 Nell’ambito dell’AT, titolare in provincia di Udine delle operazioni relative alla Linea d'intervento n. 20, Civiform ha provveduto ad organizzare e attivare interessanti interventi formativi finalizzati a sostenere il collocamento mirato dei disabili. La linea, nello specifico, si rivolge a lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8, comma 2, della Legge 68/1999, con priorità per i lavoratori coinvolti in crisi occupazionali. L’attività che Civiform svolge nell’ambito dell’ATI-linea 20 è in linea con l’accreditamento ottenuto presso la Regione FVG per operare a favore delle persone svantaggiate e al loro reintegro nel mercato del lavoro con lo scopo di ri-creare le condizioni necessarie per un recupero sociale.

 AZIONI: Civiform, come membro dell’AT, ha attivato interventi di collocamento mirato attraverso corsi di formazione

professionale e work experience. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: Enaip FVG ( capofila), Ial FVG, Ires FVG, Cefap, Comunità Piergiorgio Onlus, Centro Solidarietà Giovani “G. Micesio”

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > POLO FORMATIVO AGROALIMENTARE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Civiform ha continuato il suo ruolo di Direzione di progettazione nell’ambito dell’ATI del Polo Formativo Agroalimentare (2010-2013), progettando corsi di formazione tecnica superiore (IFTS) con annessi percorsi individualizzati, corsi di breve durata strutturati in un catalogo rivolto a lavoratori presso imprese operanti nel settore di riferimento. Ha inoltre realizzato un corso IFTS presso le proprie strutture.

 AZIONI: Civiform, come membro del Polo, attiva corsi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS) con annessi

percorsi individualizzati. Per una più precisa indicazione sul numero di attività erogate si rimanda alla sezione 9.1.1 Formazione.

 PARTNER: I partner fanno riferimento a 5 tipologie di soggetti che operano in stretta sinergia: Enti di formazione

accreditati con esperienza nel settore di riferimento, Istituti tecnici agrari della regione, Imprese in forma aggregata operanti nel settore agricolo, zootecnico, lattiero-caseario, vitivinicolo e del caffè, Università di Udine e Trieste con il coinvolgimento delle Facoltà di Agraria, Centri di ricerca funzionali al trasferimento di innovazioni e buone prassi nel settore di riferimento.

 ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi > POLO FORMATIVO DEL TURISMO Civiform fa parte dell'Associazione Temporanea di Intenti (ATI) che realizza interventi formativi rivolti a lavoratori occupati nel settore del turismo in Friuli Venezia Giulia. Il Polo Formativo del Turismo ha l’obiettivo di sostenere l'aggiornamento professionale e specialistico per imprenditori e operatori, rispondere all'esigenza di miglioramento delle risorse umane coinvolte nel settore turistico della regione per la gestione dell'accoglienza del turista, anche in un'ottica di promozione e valorizzazione delle risorse locali.

 AZIONI: Civiform, come membro del Polo, può attivare corsi brevi dedicati a persone occupate nel settore.

 PARTNER: Ial FVG, Enaip FVG, Enfap FVG, Ires FVG.  ENTE EROGATORE: Regione Autonoma FVG – Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità  DURATA: 36 mesi 62


Il princippale progetto a finanziamento LOCALE/NAZ IONALE realizzzato nel periodo o di riferimento è stato: SCUOLA IN RE EGOLA: STUD DENTI CON LA A PATENTE! > UNA S Dal 2010 Civiform si faa promotore di un interessantee ed innovativoo progetto, finan nziato dall'Ambbito Distrettualee del Cividalesee d Zona afferente all'area "Minnori giovani e famiglie" (Prog getto “Scuola aaperta, scuola integrata”), perr all'internno del Piano di promuovvere l'integrazioone scolastica degli d allievi dellla formazione professionale. p La finalità è quella di dare vita a un intervento formattivo che non si limiti a sanzionare gli allievi m mediante azioni disciplinari, maa permettaa loro di riparrare alle proprie mancanze, attraverso un percorso finalizzato al recuppero del valorre che l'azionee inadeguuata ha svalutatto, garantendo comportamenti consapevoli e responsabili.

 AZZIONI: Durante questa seconda annualità (20011/12) sono sttate realizzate le seguenti aziooni: formazionee del personalee

(seegreteria, markeeting, coordinamento percorsii IeFP e corpo docente), crea azione della squuadra "tutor" (nnucleo portantee dell sistema), inforrmative con le famiglie, f sperim mentazione del sistema s e prima a analisi dei risuultati.

 ENNTE EROGATO ORE: Ambito Distrettuale del C Cividalese – Piaano di Zona; il progetto ha otttenuto anche un contributo daa parrte della Banca di Cividale SpA A.

 DUURATA: 24 messi E realizzati nel periodo di riferimento sono staati: I princippali progetti a paartenariato INTERNAZIONALE AUSTRIA PORI DELLA TR RADIZIONE, I SAPERI S DELLA A FORMAZION NE - INTERREG G SPF ITALIA A > I SAP ole allo scopo ddi permettere uno u scambio dii Il progetto è nato dall’’esigenza di creeare una rete di collaborazione tra tre scuo ato artigianale e dell’utilizzo dei prodotti tipicii esperiennze sull’arte deella panificazione, della pasticcceria, della prodduzione del gela del parcco delle Dolomiiti, della Carinzia e delle Valli del Natisone. Esso E ha perme esso la conosceenza ed il recipproco confrontoo fra le isttituzioni coinvollte, in termini di metodologie e programmi didattici e peculia arità nazionali nnel settore di riferimento, oltree a permeettere la promozzione di prodottti e ricette tipichhe dei territori.

 AZZIONI: il progettto si è conclusoo a giugno 20122 con la relazioone finale conseegnata alla

Auttorità di Gestionne. I prodotti reealizzati durantee le fasi di proggetto sono stati: un libro di riceette transfrontaliere realizzato in italiano e teddesco, realizzato sia in formatto cartaceo chee in formato diggitale disponibilee on line; scam mbi tra docenti delle d scuole di Longarone, L Civviform e Klageenfurt; scambi tra gli allievii delle tre sccuole; workshop tematici orgganizzati dalle scuole partneer sui rispettivvi territori (Civviform ha orga anizzato a novvembre 2011 tre t workshop in i collaborazio ne con l’assocciazione Etica del Gusto nelll’ambito della fiera f Good di Udine); un eventto finale di pressentazione dei risultati r del proogetto tenutosi il 20 aprile 20012 presso il laaboratorio di panetteria di Civviform con deggustazione delle ricette transfrrontaliere.

 PAARTNER: Fachbberufsschule Klagenfurt K 1 (Auustria), IPSSAR R D. Dolomieu (Veneto Itallia)

 ENNTE EROGATO ORE: INTERREG G IV SPF ITAL IA-AUSTRIA  DUURATA: 18 messi EL - PREVENTIION OF VIOLENCE THROUG GH EDUCATION N TO LEGALIT TY - DAPHNE IIII > POVE Il progeetto POVEL, finanziato f nell’ambito del prrogramma DAP PHNE III, si propone p di identificaare buone prasssi e raccomanddazioni che coinnvolgano i giovvani sui temi della violenza giovanilee e del bullism mo e sperimenntare kit educa tivi per l'educaazione alla legalità e alla socialitàà (ad es. sui rischi r proveniennti dall'uso di ssostanze stupeefacenti e dall'alcol e sui potenziaali impatti negativi delle nuovee tecnologie, deei social network e dello spazio o virtuale in cui i giovvani sono spessso soli e vulnerrabili). Il progettto si propone di d offrire agli addolescenti strum menti per protegggerli dalle posssibili forme di violenza e promuoovere comportaamenti positivii in contrasto a forme di violenza. In elative ai mediaa, alle relazionni tra pari e all particolaare il progetto prevede di afffrontare e studdiare le forme di violenza re fenomenno del bullismo, all’uso di alcool e all’uso di ssostanze psicotrrope.

 AZZIONI: nell’annoo formativo 20111/12 è stato ccreato il kit eduucativo sulla lottta e la prevennzione del cybeerbullismo nellee scuuole italiane cooinvolte nel proogetto (CEFAL di Bologna e Civiform). Durante questa prrima fase di prrogetto si sonoo reaalizzati: interveenti di Peer education sulla tematica della lotta al bullismo e cyberrbullismo che hanno visto ill coinvolgimento dii 16 ragazzi deei corsi IeFP d i vari settori dii Civiform; un evento e finale ppresso l’aula magna dell’ITAS S

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Paolino dd’Aquileia a cuii hanno parteciipato tutti i ragaazzi delle classsi di Civiform coinvolte; c un inccontro informattivo sulla prevenzioone all'uso dellee droghe e dell'alcool e sui reaati connessi al cyberbullismo c con c la Questuraa di Udine.

 PARTNEER: Scuola Ceentrale Formazzione (Italia), CCefal (Italia), la Provincia did Ravenna (Ittalia), Fissaaj (Belgio), T (Spag na) I.D.Formaation (Francia) e Fondazione Trinijove

 ENTE ERROGATORE: DG D Justice and Home H Affairs. D Daphne, Europeean Commissio on - DAPHNE IIII  DURATAA: 24 mesi KEY FOR THE E QUALITY IN THE T DEVELOP PMENT AND RESPONSIBLE R VALUE BUILD D UP OF AGRO-FOOD > KEY Q - A K RESOURCES S FROM BOTH ADRIATIC CO OAST - IPA-AD RIATICO Il progetto, finnanziato con ill Programma di d Cooperazionne transfrontalieera IPA-Adriaticco, è finalizzato alloo scambio di esperienze, comppetenze e profeessionalità per sviluppare s un'offferta turistica integrrata tra i territoori sulla base della qualità ddei prodotti agrroalimentari e della ristorazione.

 AZIONI: durante il perioodo di riferimento sono realizzzati: l'incontro iniziale di progetto

f delle diverse scuolee partner bosniache e croate e che con la foormazione dei formatori sono statte ospiti di Civiiform a novembbre 2011 e la rrelativa presenttazione alla sta ampa dei risultaati della settimaana formativa; lo scambio a P ola e Rovigno tra allievi del se ettore ristorazioone delle scuole croate, bosniache e italiane preeviste dal progeetto, cui Civiform m ha partecipatto con cinque allievi meritevoli del settore risttorazione accompaagnati da un doccente; la creazione del sito di pprogetto http://kkeyq.azrri.hr.

 PARTNEER: AZRRI, Ageenzia per lo sviluppo rurale de lla regione Istria (Croazia) - caapofila, Scuola Turistico-Alberrghiera di Regione Istrianna (Croazia), Scuola S Turisticco-Alberghiera di Pola Mostar ((Bosnia-Erzegoovina), Istarskaa županija - R (Croazia)), Scuola Profeessionale Eugeen Kumic di R Rovigno (Croazzia), Scuola allberghiera Antuun Štifanic di Parenzo (Croazia)), Scuola Centraale Formazionee (Italia), Villagggio del Fanciulloo (Italia), Fomal Bologna (Italiaa), Provincia di PadovaAssessorrato all’Ambientte e alla Protezione Civile (Italiia)

 ENTE ERROGATORE: Programma di Cooperazione traansfrontaliera IPA-Adriatico  DURATAA: 24 mesi M FARM TO FO ORK - GRUNDT TVIG > F2F - FROM Nasce come esigenza del Polo P formativo agroalimentaree FVG - in cui Civiform rivesste il are le ruolo di Direttoore Progettazioone - di cercare nuovi territori ddi confronto perr poter sviluppa proprie attivitàà. Si tratta di un progetto finanziato atttraverso il Life felong Learninng Programme e con u rete tra paesi interesssati alla tematica l'azione Grunddtvig ed intennde creare una agroalimentaree, in particolaree all’aspetto dell kilometro zeroo e della valorizzzazione dei pro odotti tipici dei territoori, per scambiaare buone prasssi, costruire all eanze e vagliare possibili canali di finanziamento per progetti piùù complessi.

 AZIONI: nnel corso del 2011/12 si è connclusa la stesurra del Glossarioo del biologico nell'agroalimenntare in lingua inglese i e

l’analisi ddei prodotti tipici dei territori interessate i dal progetto; inolttre si è effettua ata la visita di scambio dei foormatoriesperti deel settore agroaalimentare di Civiform presso l e scuole ed i prroduttori partne er di progetto deella Corsica.

 PARTNEER: Institut pour le Développeement et la Foormation in acccordo con la Regione R Corsicaa (Francia), Associación A as del Principaado de Asturias - Reserva AAstur in accordo con la Profesionnal de Pequeñas Empresas Agroalimentaria Regione Asturie (Spagnna), AZRRI- AG GENCIJA ZA R RURALNI RAZV VOJ ISTRE D..O.O. PAZIN, AAgenzia regionale dello f Unive ersità di Lubjanaa (Slovenia) sviluppo rrurale dell’Istriaa (Croazia), Univerza v Ljubljanni Biotehnicna faculteta,

 ENTE ERROGATORE: Liifelong Learningg Programme - Azione Grundttvig  DURATAA: 24 mesi E STANDARDS S - LANGUAGE E LEARNING FFOR THE VOCATIONS – LEO ONARDO TOI > SHARE THE Finanziato attrraverso il LEON NARDO DA VIN NCI TOI (Transffer of innovation), ha l'obiettivo o di: certificare le competenzee linguistiche inn uno specifico settore professsionale; aiutare e Enti a valutaree meglio le coompetenze de i lavoratori strranieri; rendere e agenzie ed E

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trasparenti gli standard di certificazione linguistica dei lavoratori stranieri; sviluppare le competenze professionali degli insegnanti e rendere gli studenti più competitivi.

 AZIONI: nel periodo di riferimento si è iniziata la preparazione dei kit didattici per l’insegnamento della lingua inglese di settore per i corsi di base di grafica e di ristorazione, condividendo buone prassi relative all'insegnamento dell'italiano come lingua seconda. I coordinatori del centro hanno partecipato ad alcune riunioni tecniche in Spagna e Portogallo.

 PARTNER: Globalnet sp z o.o. (Poland)- capofila, BEST CYBERNETICS (Grecia), CTCP – Centro Tecnologico do Calcado de Portugal

 ENTE EROGATORE: Lifelong Learning Programme – Azione Leonardo TOI (TRANSFER OF INNOVATION)  DURATA: 24 mesi > CRESCERE IN EUROPA – LEONARDO IVT Il progetto Crescere in Europa è finanziato attraverso il Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci Mobilità (misura IVT). Si tratta di un progetto di mobilità dedicato agli allievi inseriti nella formazione professionale che si dimostrano più meritevoli.

 AZIONI: nell'anno formativo 2011/12 si è scelto di realizzare la mobilità dei ragazzi più meritevoli dei percorsi IeFP del

settore grafico che si sono recati presso le scuole partner tedesche di Berlino e hanno potuto assistere alla DRUPA, fiera mondiale della grafica e della tipografia che ogni quattro anni si svolge a Dusseldorf.

 PARTNER: Scuola Centrale Formazione (capofila) – Italia  ENTE EROGATORE: Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci - Mobilità (misura IVT)  DURATA: 24 mesi > LAB_LEARNING – LEONARDO VETPRO Il progetto è finanziato con la misura della Mobilità Leonardo (misura VETPRO) per i formatori. Prevede la possibilità per i formatori di Civiform ed i colleghi di EFFE.PI di svolgere visite studio organizzate da SCF su diverse tematiche di interesse per formatori, coordinatori, tutor ed orientatori.

 AZIONI: nel corso del 2011/12 due docenti di area culturale hanno fatto una visita studio a Londra; il Centro ha inoltre presentato ulteriori candidature per l’anno formativo 2012/13 nell’ambito del nuovo progetto denominato C.O.M.P.E.T.I.

 PARTNER: Scuola Centrale Formazione (capofila); EFFE.PI  ENTE EROGATORE: Programma di Apprendimento Permanente Leonardo da Vinci - Mobilità (misura VETPRO)  DURATA: 24 mesi > VISITE CEDEFOP Civiform ha progettato a valere sul catalogo CEDEFOP, alcune visite di studio compiute da formatori, coordinatori, tutor, progettisti presso altre realtà europee. Il progetto prevede il sostegno di EFFE.PI - Gruppo innovazione e permette al partecipante a cui viene approvata la borsa di approfondire con altri colleghi provenienti da tutta Europa una tematica specifica della formazione.

 AZIONI: Civiform ha presentato un progetto di visita tematica, la cui candidatura è stata sostenuta dalla Regione FVG e dell’AT EFFE.PI

 PARTNER: EFFE.PI  ENTE EROGATORE: CEDEFOP

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9.2 PROCESSI DI INNOVAZIONE Nell’anno di riferimento Civiform ha avviato i seguenti processi di innovazione metodologica, organizzativa e di processo, anche in collaborazione con i propri stakeholder. Innovazioni strategico-progettuali:  all'interno di EFFE.PI è stato deciso di avviare una sperimentazione innovativa per la formazione professionale del Friuli Venezia Giulia, progettando dei percorsi di approfondimento di un anno, da effettuarsi dopo il raggiungimento della qualifica professionale per conseguire un diploma professionale. In particolare, gli enti di EFFE.PI hanno deciso di sperimentare in totale, in tutta la compagine, tre percorsi indicati come IV anno integrativo alle qualifiche. Civiform è stato scelto, per le sue capacità progettuali e di coordinamento, come uno degli enti che dovrà gestire la sperimentazione nell'anno formativo 2012/13. L'ente ha quindi avviato il processo di progettazione del corso “Tecnico della trasformazione agroalimentare”, partecipando al gruppo di progettazione all'interno di EFFE.PI.  si è rafforzato il legame tra l'ente e l'Ambito Distrettuale del Cividalese, con il quale si è scelto di applicare la metodologia della progettazione in rete per scegliere percorsi formativi adatti agli utenti dei servizi sociali e realmente forieri di possibilità lavorative. La modalità della progettazione in rete viene applicata da Civiform anche con altri soggetti del territorio, ma con l'Ambito Distrettuale del Cividalese, risulta particolarmente innovativo e rafforzato dalla partecipazione degli operatori dell'Ente ai Tavoli di lavoro dell'Ambito in materia di formazione degli adulti e dei giovani, al Piano di zona 2006-2008, ad incontri mirati con gli assistenti sociali, ad incontri di orientamento con la popolazione dei Comuni afferenti all'Ambito.  si sono seguite alcune attività di passaggio dalla formazione alla creazione di impresa alla fine di percorsi formativi del Centro. In particolare all'interno del corso “Tecniche per piccole manutenzioni”, il coordinamento del corso e le assistenti sociali dell'Ambito Distrettuale del Cividalese hanno seguito i corsisti anche dopo la fine del percorso formativo nella creazione di una cooperativa di lavoro. Anche a conclusione del corso IFTS “Tecnico superiore della commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroindustriali” alcuni corsisti hanno creato una società per la commercializzazione dei vini friulani, denominata “Le vigne del nordest”, che è diventata un punto di riferimento per alcune aziende vitivinicole dei Colli Orientali. Innovazioni metodologiche e didattiche:  all'interno dei corsi per adulti, post diploma e QBA, si è applicata, in modo innovativo e sperimentale, la pianificazione didattica del corso per tappe di apprendimento interdisciplinari che ha il pregio di schematizzare in un unico foglio l'intero percorso in modo comprensibile a tutti gli attori coinvolti. I vantaggi del modello introdotto sono: i docenti, anche non specialistici, comprendono così le interrelazioni tra le diverse unità formative; gli allievi comprendono la gradualità del processo di apprendimento e i momenti di valutazione; il tutor identifica le tappe e i risultati intermedi, anche per pianificare eventuali azioni di recupero; le aziende verificano i temi trattati e di loro interesse in funzione dello stage. L'efficacia di questo modello ideato e sperimentato da Civiform è stata ampiamente riconosciuta dagli altri enti formativi appartenenti a EFFE.PI diventando di fatto una buona prassi sulla didattica per competenze applicata anche all'interno dei percorsi triennali di IeFP. Innovazioni organizzative:  relativamente alla fase di gestione dei progetti internazionali si è deciso di innovare la struttura interna organizzativa, dando un maggior protagonismo ai formatori della formazione di base. In particolare, si è scelto di mantenere un coordinatore generale per il management di progetti internazionali, affiancandolo, per la parte specifica di contenuto, a formatori competenti nelle tematiche affrontate. Tale organizzazione ha permesso un maggior coinvolgimento del Centro nel suo insieme alle attività internazionali che divengono di anno in anno più numerose e complesse.

9.3 OBIETTIVI E PROGETTI Nell’anno formativo 2011/12 Civiform è stato in grado di svolgere la sua attività formativa e socio-educativa incanalandola nell’ambito della sua mission aziendale con un “allineamento” rispetto alle finalità sociali e statutarie della cooperativa. Note sull’attività Per quanto riguarda l’attività formativa Civiform ha mantenuto il suo impegno nei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale sviluppando i corsi sui suoi settori storici. I corsi avviati hanno confermato l’interessamento dell’utenza verso il nuovo settore benessere che si avvia a consolidarsi come uno dei settori trainanti del Centro insieme ai settori Alimentare e Ristorazione. Nel corso del 2011/12, Civiform ha perseguito inoltre l’obiettivo di avviare, in via sperimentale a partire dall’anno formativo 2012/13, un percorso finalizzato al conseguimento del diploma professionale nel settore agroalimentare. Sempre nell’ambito dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale rivolti ai giovani, Civiform ha avviato nel corso del 2011/12 la fase di test di un innovativo sistema di gestione della disciplina che affianca e completa la didattica in senso stretto, con il progetto denominato “Una scuola in regola”.

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Con riferimento ai progetti speciali, invece, Civiform ha perseguito l’azione strategica di sviluppare, sia in qualità di partner di progetto che di capofila, le proprie attività sui progetti internazionali (finanziamenti Grundtvig, Leonardo, Interreg Italia-Austria); il 2011/12 ha visto il Centro impegnato in svariati progetti internazionali (si veda paragrafo 9.1.2). Soddisfazione del cliente/utente Per controllare la coerenza e correttezza della performance aziendale, come anche previsto dal SGQ, Civiform monitora costantemente la soddisfazione dell’utente (allievo/corsista) mediante strumenti diretti e indiretti; per l’anno formativo 2011/12 si evidenziano i seguenti livelli di soddisfazione distinti per macrotipologia formativa:  Macro A 85%;  Macro B 76%;  Macro C 83%. I dati raccolti mediante i questionari di gradimento somministrati ai corsisti della seconda formazione sono stati registrati per mezzo dei supporti documentali previsti dal SGQ. Si rileva inoltre che:  da parte dell’utenza delle attività formative  da parte degli enti locali affidanti i MSNA presenti presso il convitto nel periodo di riferimento (annualità 2012) non sono stati inoltrati reclami formali riguardo i servizi erogati. Obiettivi, attività e risultati Sono state sviluppate le azioni di miglioramento attuate a seguito delle raccomandazioni proposte dall’Organo di Certificazione durante l’ultima visita di mantenimento. Dal rapporto sui risultati emergente dal SGQ si evince, inoltre, la parziale realizzazione delle Azioni Correttive individuate a fronte dell’osservazione rilevata con l’audit interno. Altri obiettivi di miglioramento, previsti e non ancora completamente conseguiti, risultano processati e in fase/programma di realizzazione. La performance dell’attività formativa, misurata in termini di rapporti tra risultati attesi (obiettivi) e risultati rilevati, viene rilevata basandosi sugli indicatori previsti dallo specifico regolamento regionale previsto per le agenzie formative accreditate. Nella tabella sottostante viene proposto il raffronto sugli indicatori di prestazione tra livelli attesi/livelli rilevati con riferimento all’anno formativo 2011/2012. I parametri di performance dell’attività formativa sono applicati alle tre macrotipologie formative e raffrontati con i valori di riferimento previsti dal regolamento regionale. Tabella di benchmarking risultati attesi/rilevati (misura della performance servizi formativi) Obiettivi fissati

Indicatori di prestazione 1) Livello di partecipazione ore corso effettuate / ore corso previste

2) Livello di copertura complessiva Miglioramento dell’efficacia

(scostamento percentuale - Indicatori Accreditamento Regionale)

n. allievi iscritti / n. allievi previsti

3) Livello di abbandono n. allievi che hanno frequentato almeno il 70% corso / n. allievi iscritti

4) Livello di successo formativo n. allievi qualificati / n. allievi iscritti (n. allievi ammessi esame / n. allievi iscritti)

Miglioramento dell’efficienza

(scostamento percentuale – Indicatori Accreditamento Regionale)

5) Livello di spesa differenza % tra costo complessivo rendicontato / costo complessivo preventivato

6) Costo allievo differenza % tra consuntivo / preventivo riferito a costo corso / n. allievi

Risultati attesi

Risultati rilevati

Macro A: 0% Macro B: 0% Macro C: 0%

Macro A: 0% Macro B: 0% Macro C: 0%

Macro A: 30,00% Macro B: -10,00% Macro C: -3,00%

Macro A: 0,00% Macro B: -13,00% Macro C: -0,01%

Macro A: 17,00% Macro B: 10,00% Macro C: 10,00%

Macro A: 4,00% Macro B: 13,00% Macro C: 19,00%

Macro A: 10,00% Macro B: 10,00% Macro C: 15,00%

Macro A: 15,00% Macro B: 13,00% Macro C: 19,00%

Macro B: 0,50% Macro C: 0,50%

Macro B: 2,00% Macro C: 3,00%

Macro B: 11,00% Macro C: 4,00%

Macro B: 14,00% Macro C: 3,00%

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Obiettivi fissati

Indicatori di prestazione 7) Costo allievo formato differenza. % tra consuntivo / preventivo riferito a costo corso / n. allievi formati

Soddisfazione cliente-utente

8) Livello di soddisfazione dell’utenza (in percentuale) allievi soddisfatti / allievi che hanno concluso il corso

Risultati attesi

Risultati rilevati

Macro B: 0,50% Macro C: 10,00%

Macro B: 2,00% Macro C: 10,00%

Macro A: 83,00% Macro B: 80,00% Macro C: 85,00%

Macro A: 85,00% Macro B: 76,00% Macro C: 83,00%

Nella tabella seguente vengono elencati altri obiettivi e indicatori di prestazione selezionati (per l’attività formativa e convittuale, ulteriori rispetto ai primi 8 descritti e rilevati nella tabella precedente) per i quali Civiform ha provveduto, nel corso dell’anno formativo 2011/12, a monitorare la performance misurata in termini di rapporti tra risultati attesi (obiettivi) e risultati rilevati. Tabella di confronto tra risultati attesi/rilevati Obiettivi fissati

Indicatori di prestazione

Crescita professionale del personale dipendente

Predisposizione di un Piano Formativo Strutturato

Mantenimento del numero di corsi di Istruzione e Formazione Professionale Mantenimento delle ore allievo rendicontabili per i corsi IeFP

Risultati rilevati

Piano formativo realizzato entro l’anno formativo 2012/2013

-

N = 30

N = 29

Sperimentazione di almeno un quarto anno

Quarto anno sperimentale avviato

N = 435.000

N = 456.185

N = 250

N = 253

N = € 2.470.000,00

N = € 2.352.539

Giornate di presenza degli utenti (somma delle presenze giornaliere)

N > 22.000

N = 40.373

Raggiungimento del fatturato atteso

N = € 1.240.000,00

N = € 1.622.302,00

Numero percorsi prima formazione attivati nel 2012/2013 Avvio Diploma professionale Numero di ore/allievo rendicontabili

Mantenimento del livello di N° progetti formativi approvati e avviati progetti formativi nell’a.f. 2011/2012 Mantenimento del finanziamento complessivo per attività di Seconda Formazione Mantenimento del numero di utenti presenti in collegio nell’anno 2011/2012 Raggiungimento del livello di attività per servizi di accoglienza, educazione ed assistenza

Risultati attesi

Livello di fatturato

Con riferimento all’analisi degli obiettivi, dei risultati delle attività di Civiform e dei relativi scostamenti rispetto ai parametri individuati si rileva che Civiform ha parzialmente raggiunto i risultati posti e che pertanto per il prossimo futuro risulta da un lato opportuno ridefinire in parte tali obiettivi e ricalibrare i risultati attesi, dall’altro condurre un’attenta analisi dei dati emersi per comprendere le possibili evoluzioni future in termini di soddisfazione del cliente, di trend di mercato e di opportunità da cogliere.

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9.4 FATTORI RILEVANTI Nell’anno formativo 2011/2012, la cooperativa ha consolidato la propria posizione nelle diverse aree di attività in cui è impegnata:  la formazione per giovani di età inferiore ai 18 anni finalizzata all’ottenimento di una qualifica professionale, che rappresenta il core business di Civiform, vale a dire il nucleo principale e tradizionale dell'attività del Centro in continuità con la sua storia (a tal proposito si veda il paragrafo 14) e che nel periodo di riferimento si è ulteriormente consolidata da un lato perché i percorsi IeFP sono diventati parte dell’ordinamento nazionale in materia d’istruzione, di formazione professionale e d’istruzione e formazione professionale, dall’altro per il traguardo raggiunto in termini di numero di allievi iscritti nell’a.f. 2011/12;  la formazione per adulti, complementare alla precedente e al tempo stesso autonoma, significativa per la cooperativa sia perché genera volumi di attività e fatturato importanti, sia per i target diversificati che la caratterizzano, che spaziano dall’utente disoccupato senza titolo di studio al laureato;  l’attività convittuale che, se da un lato ha come base ordinaria l’ospitalità dei convittori/allievi dei corsi IeFP, è contestualmente specializzata nella gestione di emergenze legate ai fenomeni migratori;  l’attività di progettazione “speciale” che prosegue proficuamente sia sul fronte delle associazioni temporanee costituite con altri enti ed organizzazioni del territorio regionale, sia di progettualità sviluppate a livello nazionale ed internazionale. L’operatività di Civiform e la capacità di perseguire i propri obiettivi è supportata in particolare dai seguenti fattori:  l’organizzazione, dotata di una struttura importante sotto il profilo dei laboratori, aule ed attrezzature;  le risorse umane, con rilevanti competenze in termini di progettazione, erogazione della formazione, docenza, amministrazione e segreteria;  il convitto, le cui principali risorse sono date dalla struttura, che con i suoi 180 posti letto rappresenta in regione l’entità con la maggiore capienza per la gestione delle emergenze, dallo staff molto motivato e da una rete di relazioni consolidata con gli stakeholder e rafforzata da numerose convenzioni ed accordi;  l’innovazione (strategico-progettuale, metodologica, didattica, nonché organizzativa) come orizzonte e il miglioramento continuo come obiettivo cui tutta l’organizzazione tende nello svolgimento delle attività del Centro;  l’internazionalizzazione che si concretizza nello sviluppo di nuovi filoni di progettazione e la partecipazione a numerosi progetti di ricerca, formazione, scambio e collaborazione a livello nazionale e internazionale, in un’ottica di crescita e di conoscenza di diverse esperienze e di scambio di buone prassi a livello educativo e professionale. L’attuale dimensione della struttura, sia in termini di hardware che di risorse umane, da un lato rappresenta un punto di forza importante nei confronti degli stakeholder, dall’altro, per alcune rigidità che la caratterizzano, necessita di volumi di attività importanti per essere tenuta in vita. A contesto socio-economico invariato, grazie alla capacità organizzativa che caratterizza la cooperativa, Civiform sarebbe in grado di realizzare un tale volume di attività, ma l’attuale situazione esterna e un insieme di fattori che non sono sotto il controllo della cooperativa fanno sì che la società non possa prescindere dall’individuazione di rischi e incertezze cui è esposta, a partire dalla consapevolezza degli effetti e delle ricadute che la situazione di profonda crisi del Paese ha anche sul settore della formazione professionale. Tale situazione di generale difficoltà è testimoniata dal progressivo calo del numero di Enti accreditati in Regione FVG (a seguito delle chiusure delle attività) e dal ricorso, negli ultimi due anni, da parte di alcuni di essi, a contratti di solidarietà e/o alla cassa integrazione in deroga. Per quanto concerne l’entità dei finanziamenti pubblici, il documento di Pianificazione Periodica delle Operazioni (PPO) finanziate dal FSE del 2012 ha messo a disposizione del sistema risorse finanziarie pari ad € 52.055.100, con una flessione rispetto al 2011 del 22% e rispetto al 2010 del 43%. Il documento di Pianificazione Periodica delle Operazioni per il 2013, ultimo anno di settennio del FSE, presenterà inevitabilmente un’ulteriore flessione delle risorse e nulla ancora è noto rispetto alle risorse afferenti al settennio 2014 – 2020. Risultano esaurite, inoltre, anche le risorse destinate nel 2009 alle azioni a favore dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga (45 milioni di euro) e conseguentemente concluse le connesse operazioni formative attuate dagli Enti. Inoltre, la politica di contenimento della spesa intrapresa dalle pubbliche amministrazioni sia a livello nazionale che locale, mette a rischio a livello regionale il mantenimento del finanziamento riconosciuto nel 2012 per l’attuazione delle attività formative utili all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e al soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione professionale per l’acquisizione di una qualifica entro i 18 anni d’età. Permangono, inoltre, criticità nella programmazione gestionale ed economico finanziaria degli Enti dovute all’incerta tempistica nell’emanazione dei bandi e degli avvisi regionali, nella valutazione delle attività presentate a finanziamento e nelle verifiche dei rendiconti. A ciò si affianca l’ormai consolidata propensione della Regione ad emettere bandi che prevedono la costituzione di associazioni temporanee di scopo tra gli Enti. Questo riguarda sia la gestione del Piano formativo regionale che realizza i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale per la fascia 14-18 anni (un progetto di circa 20 milioni di Euro annui), sia i finanziamenti dell’Apprendistato e del Fondo Sociale Europeo. Queste associazioni temporanee, per le modalità in cui sono chiamate ad operare, si configurano giuridicamente come ATS aventi natura orizzontale e quindi i partecipanti sono solidalmente responsabili di quanto avviene. Infine, in merito ai costi a carico del sistema, nel giugno 2012 è stato siglato il CCNL di settore (valido per il periodo 1 gennaio 2011 – 31 dicembre 2013) con un aggravio dei costi e in data 18 luglio 2012 è entrata in vigore la legge 92/2012 la quale

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modifica le norme che regolano il contratto a progetto aumentandone il costo e restringendo ulteriormente la possibilità di farvi ricorso. Civiform si trova pienamente inserito nei rischi del sistema che, oltre a quelli sopra ricordati, riguardano anche una maggiore rigidità ed un maggior costo del lavoro che risultano particolarmente incidenti in una struttura con una presenza media di oltre 100 dipendenti nel corso dell’anno, per la maggior parte a tempo indeterminato. A ciò si aggiunge l’aumento dei costi delle materie prime e del materiale didattico dovuto principalmente all’aumento dell’IVA, cui ha fatto viceversa riscontro una diminuzione dei parametri di finanziamento regionale motivata dalla semplificazione di alcune procedure. Relativamente all’attività convittuale sembra parzialmente scongiurato il rischio di un rapido ed inevitabile esaurimento del fenomeno migratorio che nell’ultimo decennio ha portato all’accoglienza di un consistente numero di minori stranieri non accompagnati. Questo rimane, tuttavia, un target di utenza profondamente ridimensionato. È decretata invece la conclusione in tempi brevi dell’accoglienza degli ospiti dell’Emergenza Umanitaria Nord Africa che hanno rappresentato un’importante fonte di attività per il Convitto nel corso degli ultimi esercizi sociali. Un nuovo elemento di incertezza per il futuro potrebbe riguardare gli utenti tradizionali del Convitto, ovvero gli allievi iscritti ai percorsi di IeFP. Il rischio è riconducibile a quanto già detto nel presente paragrafo relativamente ai tagli al bilancio regionale che stanno mettendo in forse anche il finanziamento che porta alla corresponsione alle famiglie di un contributo integrativo della retta, altrimenti difficilmente sostenibile economicamente da parte delle famiglie seppur interessate al servizio.

9.5 STRATEGIE E PROGRAMMI A MEDIO-LUNGO TERMINE Se i risultati economici relativi all’a.f. 2011/2012, evidenziati nella presente edizione del bilancio sociale, indicano un netto ed importante miglioramento rispetto alla situazione pregressa, ciò non di meno le variabili esterne descritte nel precedente paragrafo determinano uno stato di incertezza che obbliga la cooperativa all’utilizzo della massima cautela. Le previsioni che si possono fare sull’evoluzione della gestione relativamente all’anno sociale 2012/2013 riguardano una diminuzione controllata dei volumi tanto delle attività formative quanto di quelle convittuali, che dovrebbe consentire di mantenere economicamente e finanziariamente in equilibrio la società. Sensibilmente più marcata si presenta, invece, la prevedibile riduzione dei volumi delle attività che interesserà il periodo da settembre 2013 ad agosto 2014, un anno che sarà critico per l’intero sistema regionale della formazione professionale e quindi anche per la cooperativa. Nel contesto che si profila all’orizzonte assumeranno centralità anche le relazioni sindacali per la produzione di accordi aziendali e territoriali volti a garantire, tanto al sistema quanto a Civiform, le flessibilità e gli strumenti di regolazione dei rapporti di lavoro necessari per affrontare la crisi. Sarà necessario, inoltre, premere sulle istituzioni competenti affinché la politica regionale venga responsabilizzata al massimo circa i potenziali pesanti effetti che il calo delle risorse pubbliche messe a disposizione potrà avere sul sistema. Contestualmente, tuttavia, la società non potrà sottrarsi ad una ridefinizione delle proprie strategie analizzando e mettendo in atto tutte le possibili diversificazioni delle proprie attività tanto formative quanto convittuali che vada nella direzione di un maggior approccio al mercato e di una minore dipendenza dalle risorse pubbliche. Contestualmente andrà proseguita con determinazione l’opera di riorganizzazione interna finalizzata a migliorare l’efficienza e l’efficacia della struttura. Tale opera, che ha già prodotto risultati apprezzabili nell’esercizio 2011/2012, non può infatti essere interrotta a fronte delle sfide sempre più impegnative che si profilano.

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10_LA DIMENSIONE ECONOMICA E IL VALORE AGGIUNTO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4 5

Lettera/e u) f) a) b) c) d) e)

In questa sezione del bilancio sociale si passa alla valutazione, in termini economici, delle relazioni che intercorrono con i portatori d’interesse, interni ed esterni, attraverso l’analisi del valore aggiunto (V.A.). Tale grandezza viene rappresentata attraverso un’opportuna riclassificazione del conto economico che permette di leggere i dati contabili in chiave di valore di ricchezza prodotta dalla società e della sua successiva distribuzione. Il V.A. è quindi, in prima istanza, la misura della ricchezza prodotta dall’azienda nel periodo, quale differenza fra il valore dei beni e servizi finali ceduti al mercato e il valore dei beni e servizi acquistati all’esterno. Contabilmente coincide con la ricchezza che l’azienda distribuisce al sistema dei sostenitori interni/esterni (portatori di interessi  stakeholder) ed in particolare:  ai lavoratori mediante i salari/compensi;  alla Pubblica Amministrazione (P.A.) mediante le imposte/tasse;  ai finanziatori mediante gli interessi;  al sistema delle partecipazioni associative mediante contributi/erogazioni liberali. Prima di procedere alla rappresentazione economica dei prospetti di determinazione e di distribuzione del valore aggiunto, viene di seguito fornita una breve analisi del valore della produzione, dei proventi e degli oneri aziendali del periodo di osservazione.

10.1 ANALISI ECONOMICA ESERCIZIO 2011/12 Proventi per settore N.B. Nelle tabelle seguenti tutti i valori sono espressi in Euro e sono utilizzate le seguenti abbreviazioni: v.a. = valore assoluto; % = valore percentuale; var.ass. = variazione assoluta; var. % = variazione percentuale. Proventi per cliente Esercizio 2011/12 % Esercizio 2010/11 % var.ass. var. % Settore pubblico 7.331.176 95% 6.676.755 94% 654.421 10% Settore privato servizi 345.921 5% 422.464 6% -76.543 -18% Terzo settore 0 0% 0 0% 0 0% Totale proventi 7.677.097 100% 7.099.219 100% 577.878 8% Proventi delle principali commesse Nella seguente tabella vengono evidenziati i proventi suddivisi per commessa con il dettaglio delle voci. Proventi commessa Esercizio 2011/12 % Esercizio 2010/11 % var.ass. Piano Formativo 2.770.228 36% 2.878.717 41% -108.489 Corsi F.S.E. 2.334.094 30% 2.093.520 29% 240.574 Affidamento minori 437.402 6% 765.750 11% -328.348 Attività di sostegno 357.265 5% 294.340 4% 62.925 Finanz. Assist. Allievi 118.880 2% 186.445 3% -67.565 Rette privati collegio 158.365 2% 174.168 2% -15.803 Finanz. Corsi FSE W.E. 182.046 2% 159.623 2% 22.423 Attività vs. Migranti EUNA 877.845 11% 61.816 1% 816.029 Altri ricavi 440.972 6% 484.840 7% -43.868 Totale proventi 7.677.097 100% 7.099.219 100% 577.878

var. % -4% 11% -43% 21% -36% -9% 14% 1.320% -9% 8%

Breve analisi dei costi di produzione La prevalenza dei costi di produzione è rappresentata dal costo del personale (dipendente e non dipendente) che incide per il 58,9% del totale dei costi (nell’esercizio precedente tale percentuale era del 58,4%). In ordine di rilevanza economica, seguono i costi per servizi, gli ammortamenti, le materie prime, gli oneri diversi e i costi per il godimento di beni di terzi, nelle misure di seguito riportate: Costi della produzione Esercizio 2011/12 % Esercizio 2010/11 % var.ass. var. % Personale 4.325.981 58,9% 4.368.070 58,4% -42.089 -1% Servizi 1.893.708 25,8% 2.006.203 26,8% -112.495 -6% Ammort. e svalutaz. 441.535 6,0% 468.836 6,3% -27.301 -6% Mat.prime suss., cons. 458.528 6,2% 450.580 6,0% 7.948 2% Oneri diversi di gest. 14.050 0,2% 12.455 0,2% 1.595 13% Godim. beni di terzi 214.756 2,9% 169.614 2,3% 45.142 27% Totale costi 7.348.558 100,0% 7.475.758 100,0% -127.200 -2%

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10.2 DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO AZIENDALE Passando alla trattazione del punto centrale del presente paragrafo, di seguito, vengono evidenziati i prospetti di determinazione e di distribuzione del V.A. realizzato da Civiform. Prospetto di determinazione del V.A.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni Ricavi da prestazioni a P.A. - rettifiche di ricavo Variazioni rimanenze merci e prodotti Variazioni lavori in corso su ordinazione Altri ricavi e proventi Ricavi della produzione tipica Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia)

Esercizio 2011/12 % su v.a. V.G.P. 238.519 3,1% 7.320.897 95,4% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 117.681 1,5% 7.677.097 100,0% 0 0,0%

Esercizio 2010/11 % su v.a. V.G.P. 254.918 3,6% 6.676.755 94,0% 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% 167.546 2,4% 7.099.219 100,0% 0 0,0%

A) VALORE GLOBALE DELLA PRODUZIONE (V.G.P.)

7.677.097

100,0%

7.099.219

100,0%

- Costi di acquisto - Variazioni riman. materie prime, suss., di cons. - Costi per servizi - Costi per godimento beni di terzi - Accantonamento per rischi - Altri accantonamenti - Oneri diversi di gestione

-458.528 0 -1.893.708 -214.756 0 -92.403 -14.050

-6,0% 0,0% -24,7% -2,8% 0,0% -1,2% -0,2%

-450.580 0 -2.006.203 -169.614 0 -237.743 -12.455

-6,3% 0,0% -28,3% -2,4% 0,0% -3,3% -0,2%

B) COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE

-2.673.445

-34,8%

-2.876.595

-40,5%

C) VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO (A+B)

5.003.652

65,2%

4.222.624

59,5%

0 0 0 8.659 0 8.659 13.639 -11.326 2.313

0,0% 0,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,1% 0,2% -0,2% 0,0%

0 0 0 17.091 0 17.091 50.273 -24.483 25.790

0,0% 0,0% 0,0% 0,2% 0,0% 0,2% 0,7% -0,3% 0,4%

5.014.624

65,3%

4.265.505

60,1%

-144.229 -297.306 0

-1,9% -3,9% 0,0%

-143.289 -307.631 -17.916

-2,0% -4,3% -0,3%

4.573.089

59,6%

3.796.669

53,5%

Risultati attività promozionali, accessorie e straordinari Ricavi da fund raising - Costi da fund raising D) +/- Saldo gestione attività promozionali Ricavi accessori/patrimoniali - Costi accessori/patrimoniali E) +/- Saldo gestione accessoria/patrimoniale Ricavi straordinari - Costi straordinari F) +/- Saldo componenti straordinari E) VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO (C+D+E+F) - Ammortamenti beni materiali - Ammortamenti beni immateriali - Svalutazioni beni immateriali G) VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO (V.A.G.N.)

Dal confronto dei due esercizi si evidenzia un incremento del “Valore globale della produzione” (V.G.P.) dell’esercizio 2011/2012 rispetto al precedente esercizio per un importo pari ad euro 577.878 (pari al 8,14%), ed un incremento del “Valore aggiunto globale netto” (V.A.G.N), negli stessi periodi, di euro 776.420 (pari al 20,45%).

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Prospetto di distribuzione del V.A.

A - Remunerazione del personale Non dipendente Socio Non socio Dipendente Socio Non socio Remunerazione indiretta soci volontari B - Remunerazione della Pubblica Amministrazione Stato Imposte dirette Ires Imposte anticipate Imposte indirette Imposta di bollo-registro-vidimazioni Imposte e tasse diverse Tasse automobilistiche Sovvenzioni in conto esercizio (-) Regione Contributi in conto esercizio (-) Comune Imposte indirette ICI/IMU Tasse rifiuti C - Remunerazione del capitale di credito Oneri per capitale a breve termine a) interessi passivi v/banche ordinarie Oneri per capitale a medio lungo termine D - Remunerazione della Cooperativa a) utile d'esercizio b) perdita d'esercizio E - Liberalità esterne e partecipazioni associative c) liberalità ad altri soggetti d) partecipazioni associative VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

Esercizio 2011/12 v.a. % su VAGN 4.325.981 94,60% 639.444 13,98% 0 0,00% 639.444 13,98% 3.686.537 80,61% 0 0,00% 3.686.537 80,61% 0 0,00%

Esercizio 2010/11 v.a. % su VAGN 4.368.070 115,05% 573.767 15,11% 0 0,00% 573.767 15,11% 3.794.303 99,94% 0 0,00% 3.794.303 99,94% 0 0,00%

-20.429 31.687

-0,45% 0,69%

-108.763 -50.586

-2,86% -1,33%

10.622 17.075

0,23% 0,37%

0 -60.199

0,00% -1,59%

2.488 863 639 0 -109.233 -109.233

0,05% 0,02% 0,01% 0,00% -2,39% -2,39%

1.099 7.875 639 0,00% -109.233 -109.233

0,03% 0,21% 0,02% 0,00% -2,88% -2,88%

43.525 13.592

1,15% 0,36%

37.464 13.592

0,99% 0,36%

74.320 74.320 1,63% 0

1,63% 1,63% 1,63% 0,00%

81.907 81.907 81.907 0

2,16% 2,16% 2,16% 0,00%

138.457 138.457 0

3,03% 3,03% 0,00%

-581.265 0 -581.265

-15,31% 0,00% -15,31%

54.760 48.640 6.120

1,20% 1,06% 0,13%

36.720 30.620 6.100

0,97% 0,81% 0,16%

4.573.089

100,00%

3.796.669

100,00%

Il prospetto di distribuzione del V.A., fornisce la misura della ricchezza distribuita ai diversi interlocutori suddivisi tra lavoratori, pubblica amministrazione, finanziatori, remunerazione della società e liberalità al sistema della partecipazioni associative. I lavoratori, la cui remunerazione raggiunge nel 2011/2012 la percentuale del 94,60% del V.A.G.N., all’interno della quale la quota registrata dai dipendenti è pari all’80,61% del V.A.G.N., si confermano i principali assegnatari della ricchezza prodotta dalla società. Va segnalato che le situazioni di saldo negativo della remunerazione della P.A. è un evento non inconsueto nel comparto delle cooperative sociali in considerazione sia dei contributi elargiti al medesimo comparto a sostegno delle finalità perseguite, che per le particolari disposizioni di esenzione, ovvero sgravio, previste sull’imposta regionale delle attività produttive e sulle imposte sui redditi, riservate dalla normativa tributaria vigente a livello regionale e nazionale.

73


10.3 ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA Rendiconto finanziario La seguente tabella fornisce una rappresentazione del rendiconto finanziario dell’esercizio 2011/2012, e dell’esercizio precedente, che evidenzia il flusso di cassa generato dalla cooperativa. Il risultato negativo indica il decremento del flusso di cassa generato nel periodo esaminato: Rendiconto finanziario FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' CORRENTE: Utile (perdita) d' esercizio Rettifiche relative a voci che non hanno effetto sulla liquidita': Ammortamenti immob.materiali Ammortamenti immob.immateriali Ammortamenti Accantonamento T.F.R. Accantonam. Fondo Svalutaz. Crediti Altri accantonamenti Accant. (utilizzo) fondi per rischi ed oneri Autofinanziamento Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti Rimanenze Clienti Fondo svalutazione Crediti commerciali Ratei e risconti attivi Crediti diversi Fornitori Finanziamenti a breve termine Debiti diversi Ratei e risconti passivi Variazione attività e passività correnti Flusso di cassa dell'attività corrente Immob. Materiali valore lordo Fondo amm. Immob. Materiali (incremento) decremento immobilizzazioni materiali Immob. immateriali valore lordo Fondo amm. Immob. immateriali (incremento) decremento immobilizzazioni immateriali (incremento) decremento immobilizzazioni finanziarie (incremento) decremento attività finanziarie non immobilizzate Flusso di cassa dall'attività di investimento Variazione passività a lungo Flusso di cassa per erogazione e rimborso finanziamenti da terzi Flusso di cassa per accantonamenti rischi e oneri Flusso di cassa per pagamenti TFR variazione cap. sociale e riserve utile / perdita esercizio precedente Aumenti / diminuzioni monetarie di patrimonio netto Flusso di cassa per variazione del patrimonio netto

Esercizio. 2011/12

Esercizio. 2010/2011

138.457

-581.265

144.229 297.306 441.535 29.291 0 92.404 92.404 701.687 0 0 -321.225 -12.843 -334.068 200.770 -252.111 -5.075 166.948 -70.666 -108.512 -402.714 298.973 -64.268 1 -64.267 414.702 -468.972 -54.270 352.329 0 233.792 -479.001 -479.001 92.403 -54.108 -581.269 581.265 -4 -4

143.289 307.631 450.920 27.566 0 237.742 237.742 134.963 0 0 70.512 -865 69.647 -212.303 -156.766 100.999 56.373 24.737 -138.919 -256.234 -121.271 -118.170 -682 -118.852 -529.444 -17.918 -547.362 573.029 0 -93.186 -492.979 -492.979 237.743 -52.717 -27.289 27.238 -51 -51

FLUSSO DI CASSA TOTALE

-348

-760.203

Saldo cassa/banche iniziale Saldo cassa/banche finale Variazione saldo cassa/banche

5.801 5.453 -348

766.004 5.801 -760.203

74


Analisi per indici L’analisi dei dati mediante indici è utili a fornire, in forma sintetica, un’informazione immediata finalizzata a meglio comprendere alcune dinamiche aziendali. Nella tabella seguente vengono rappresentati gli indici economici e finanziari ritenuti maggiormente significativi in relazione agli esercizi esaminati e le variazioni percentuali intervenute nei due periodi. Indici Indici economici Valore aggiunto / Valore della produzione Incidenza del costo del personale sul valore della produzione Contributi pubblici in conto esercizio / Valore della produzione Indici finanziari/patrimoniali Indice di disponibilità (Attività correnti/Passività correnti) Indice di liquidità (Attività correnti - Rimanenze/Passività correnti) Indice di liquidità immediata (Disponibilità liquide/Passività correnti) Tempo medio di incasso dei crediti (gg.) Indice di dipendenza dai terzi (Patrimonio Netto / Mezzi di terzi) Indice di indebitamento (Mezzi di terzi / Patrimonio Netto) Indice di copertura delle immobilizzazioni (P.ML+PN/INV. ML)

Esercizio 2011/12

Esercizio 2010/11

Var. %

0,60 0,57 0,01

0,53 0,62 0,02

6,09% -4,63% -0,12%

1,15 0,72 0,003 93 0,28 3,60 0,72

0,78 0,78 0,004 81 0,25 4,04 0,74

36,27% -6,54% -0,06% 3,07% -44,62% -2,30%

Breve commento degli indici. Indici economici:  L’indice fornito dal rapporto “V.A./V.P.” esprime il grado di integrazione dell’azienda. Il valore può variare, teoricamente, tra 0 (zero) e 1 (uno). Quanto più elevato risulta il rapporto tanto maggiore è il valore prodotto dal sistema dei soggetti partecipanti al processo produttivo e quindi della ricchezza distribuita in termini di Valore Aggiunto. Nell’ambito delle cooperative sociali, caratterizzate dagli scopi mutualistici e dai vincoli legali di remunerazione del capitale sociale, l’indice “V.A./V.P.”, consente di superare le difficoltà concettuali espresse dai tradizionali indici di redditività (ad es. R.O.I., R.O.E. ecc.) scarsamente significativi per il settore.  Il rapporto “Incidenza del costo del personale sul valore della produzione” indica quanta parte del V.P. è destinata a coprire il costo del personale. Quanto più elevato risulta tale indice tanto più risulterà un’attività di tipo labour intensive.  Il rapporto tra contributi pubblici in c/esercizio e V.P. indica il livello di dipendenza economica della società dalle sovvenzioni pubbliche. Come evidenziato nei precedenti prospetti del V.A., i contributi pubblici in conto esercizio non concorrono alla determinazione del V.A., a differenza di quanto avviene nella determinazione del Valore della Produzione dei bilanci civilistici, mentre concorrono alla determinazione della remunerazione della Pubblica Amministrazione nella distribuzione del V.A. (con segno negativo). Indici finanziari/patrimoniali:  Gli indici di disponibilità e di liquidità esprimono la capacità della società di far fronte alle uscite correnti. Secondo gli standard comuni proposti dalla dottrina aziendale i giudizi sull’indice di disponibilità sono i seguenti: i≥2 Situazione di liquidità ottimale 1,25 < i < 2 Situazione di liquidità soddisfacente 1 < i < 1,25 Situazione di liquidità da tenere sotto controllo i<1 Situazione di crisi di liquidità  La rotazione dei crediti esprime la durata media, in giorni, di riscossione dei crediti.  L’indice di dipendenza da terzi e l’inverso indice di indebitamento forniscono la misura grado di capitalizzazione della società attraverso il calcolo del rapporto tra il Patrimonio netto (PN) e i Mezzi di Terzi (MT). Una situazione di equilibrio richiede un valore dell’indice di dipendenza di terzi superiore all’unità (ovvero inferiore all’unità per l’inverso indice di indebitamento). Nell’ambito delle cooperative a mutualità prevalente CMP (ed in genere di quelle sociali di cui alla legge 381/91, CMP di diritto) va comunque considerato il vincolo di indivisibilità ed irripartibilità di tutte le riserve iscritte nel PN che possono condizionare le scelte di politica aziendale che vengono assunte nel tempo.  L’indice di copertura delle immobilizzazioni fornisce la misura del grado di copertura delle attività immobilizzate attraverso il capitale permanente (capitale proprio e capitale di terzi di ML termine). Una situazione di equilibrio richiede un rapporto non inferiore all’unità. Un rapporto inferiore all’unità può evidenziare una situazione di squilibrio, dove le immobilizzazioni sono finanziate con debiti di breve periodo.

10.4 ANALISI DEI PRINCIPALI INVESTIMENTI EFFETTUATI Analisi diretta Nella seguente tabella vengono rappresentati i dati degli investimenti realizzati dalla società e la variazione intervenuta nell’ultimo esercizio sociale 2011/2012 rispetto all’esercizio 2010/2011.

75


Composizione degli investimenti: Immobilizzazioni lorde Immateriali Materiali Finanziarie Totale

Esercizio 2011/12 % 8.664.526 82% 1.886.420 18% 2.600 0% 10.553.546 100%

Esercizio 2010/11 9.068.421 1.822.152 2.600 10.893.173

% 83% 17% 0% 100%

var. ass. -403.895 64.268 0 -339.627

var. % -4% 4% 0% -3%

Esercizio 2010/11

%

var. ass.

var. %

8.733.724 179.318 67.560 30.811 57.008

80% 2% 1% 0% 1%

-325.445 2.134 -45.917 -30.811 -3.856

-4% 1% -68% -100% -7%

656.633 291.480 328.002 212.839 232.117 56.755 44.326

6% 3% 3% 2% 2% 1% 0%

47.385 8.465 8.418 0 0 0 0

7% 3% 3% 0% 0% 0% 0%

2.600 10.893.173

0% 100%

0 -339.627

0% -3%

Dettaglio delle principali voci degli investimenti: % Principali voci delle immobilizzazioni Esercizio 2011/12 Immateriali: Spese plur. Beni di terzi 8.408.279 80% Spese software 181.452 2% Spese pubblicità 21.643 0% Spese gestione qualità 0 0% Altri beni 53.152 1% Materiali: Mobili/arredi e attrezz. Scuola 704.018 7% Macchine elettroniche Scuola 299.945 3% Beni diversi collegio 336.420 3% Impianti Scuola/Collegio 212.839 2% Attrezzature cucina didattica 232.117 2% Automezzi 56.755 1% Altri beni 44.326 0% Finanziarie: Partecipazioni in altre imprese 2.600 0% Totale 10.553.546 100%

Le tabelle precedenti evidenziano la particolare struttura degli investimenti aziendali caratterizzata dalla preponderanza di oneri sostenuti sulle strutture scolastiche e accessorie di proprietà di terzi, condotte dalla società in virtù di contratti di locazione e/o di comodato. Analisi allargata Ai fini del presente lavoro, nella valutazione degli investimenti effettuati dalla società, vanno considerate anche gli impegni in risorse intangibili sostenuti dalla società che pur considerati costi di esercizio, e quindi contabilmente non vengono trattati come investimenti, sono comunque destinati ad accrescere le competenze e, quindi, il capitale umano a disposizione dell’azienda. A tale proposito vengono sinteticamente segnalate le iniziative attuate dalla cooperativa, già trattate nella Relazione sulla gestione del Bilancio, cui si rinvia per gli opportuni approfondimenti:  attività pubblicitaria e di marketing;  attivazione di percorsi di innovazione di prodotto/processo;  attività di monitoraggio soddisfazione dell’utenza delle attività formative;  attività di monitoraggio dell’efficienza e dell’efficace dei propri percorsi formativi;  analisi dei rischi sull’ambiente di lavoro e del personale.

10.5 ATTIVITA’ DI RACCOLTA FONDI Ad oggi Civiform non ha avviato iniziative specifiche dirette alla raccolta di fondi presso il settore pubblico e/o privato (raccolta donazioni, eventi, sponsorizzazioni, specifiche iniziative commerciali ecc.). Va segnalato che la cooperativa ha comunque provveduto a richiedere ed ottenere taluni finanziamenti finalizzati alla realizzazione di investimenti o alla copertura di spese ordinarie della propria gestione caratteristica, attraverso richieste di contributi su progetti finanziati da soggetti istituzionali (quali: Enti pubblici, Fondazioni, Camera di Commercio, ecc.). Per l’esercizio 2011/12 si segnala la concessione ed erogazione di un contributo da parte della Fondazione CRUP - Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, pari a Euro 80.000,00, per lavori di ristrutturazione di un capannone dismesso, destinato ad ospitare il reparto Benessere di Civiform. Nello specifico l’intervento ha riguardato la realizzazione di due nuovi laboratori per la sperimentazione, attraverso esercitazioni pratiche, delle procedure e degli strumenti delle professioni di Estetista e Acconciatore, la creazione di due spogliatoi (maschile e femminile) con relativi bagni, un ripostiglio e un locale per il posizionamento del quadro elettrico. Per quanto sopra la società non evidenzia costi specifici attribuibili all’attività di fund raising.

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SEZIONE 3 – L’APPROFONDIMENTO

77


11_IDENTITA’ E ORGANIZZAZIONE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e a) b) c) b)

11.1 PROFILO AZIENDALE COMPLETO Denominazione e ragione sociale Sigla della denominazione P.IVA/C.F. Data costituzione Data inizio attività N. iscrizione Registro delle imprese (CCIAA Udine) Trasformazioni societarie N. iscrizione Registro regionale cooperative Sezione Categoria Categoria attività esercitata Modello societario di riferimento Modello di governance adottato Esercizio sociale Valore nominale azione Capitale sociale (al 31/08) N./sez. iscrizione Albo regionale cooperative sociali Sede legale/amministrativa Codice attività prevalente (ATECO 2007) Descrizione Certificazioni Ambito territoriale di attività N. addetti al 31/08/2012 Tel Fax Email Web Orario ufficio (sede legale/amministrativa)

Riferimenti convitto (tel - fax) Orario convitto Iscrizione ambito formazione Iscrizione ambito convitto

Centro Formazione Professionale Cividale - società cooperativa sociale CIVIFORM Soc. Coop. Sociale 01905060305 7/04/1995 1/09/1997 01905060305 Esercizio 2006/2007 – acquisizione status di cooperativa sociale A108570 Cooperative a mutualità prevalente di diritto Cooperative sociali Altre cooperative SPA Tradizionale (Consiglio di amministrazione e Revisore contabile) 1° settembre – 31 agosto 51,64 euro 229.806,00 euro 272 – sezione “A” 33043 Cividale del Friuli (UD), viale Gemona 5 85.59.2 Corsi di formazione e di aggiornamento professionale Certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 Regionale 95 0432/705811 0432/733220 info@civiform.it www.civiform.it La segreteria della struttura polifunzionale è aperta con il seguente orario:  anno formativo – da lunedì a giovedì 8.00-18.00; venerdì 8.0017.00;  periodo estivo – orario ridotto. 0432/705847 - 0432/705870 La Segreteria è aperta con il seguente orario: da lunedì a venerdì 8.30-12.00 e 13.00-17.30. Albo degli enti di formazione accreditati nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Albo nazionale degli enti che operano per l’immigrazione nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

78


11.2 PRINCIPI ISPIRATORI, VALORI E CODICE ETICO Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Principio valoriale fondante La cooperativa si ispira ai principi dell’etica cristiana, per l’educazione e la formazione professionale, morale e sociale dei giovani e si propone la gestione di iniziative ed esperienze di formazione e di scuola ad ispirazione cristiana (Statuto sociale, art. 4 “Scopi ed oggetto”). Costituzione italiana – art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Costituzione italiana – art. 45 La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. (…) ACI – Alleanza cooperativa internazionale Nell’ambito del documento fondante denominato “Dichiarazione di identità e carta dei valori e principi” sottoscritta nel settembre del 1995 a Manchester dalle principali organizzazioni di rappresentanza del movimento cooperativo a livello mondiale sono stati previsti: - i VALORI (della cooperazione) “Le cooperative sono basate sui lavori dell’autosufficienza (il fare da sé), dell’autoresponsabilità, della democrazia, dell’uguaglianza, dell’equità e solidarietà. Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori i soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri”. - i PRINCIPI (della cooperazione) 1. Adesione libera e volontaria 2. Controllo democratico da parte dei soci 3. Partecipazione economica dei soci 4. Autonomia ed indipendenza 5. Educazione, formazione ed informazione 6. Cooperazione tra cooperative 7. Interesse verso la comunità Principi della cooperazione La cooperativa è “informata” dallo scopo mutualistico volto a far conseguire ai soci un vantaggio nello scambio con la cooperativa, con l’obiettivo di conseguire migliori condizioni qualitative ed economiche nell’ambito dei servizi (formativi e convittuali) previsti dall’oggetto sociale. Principi della cooperazione sociale Il fine della cooperativa sociale è il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. In particolare scopo della società è offrire servizi socio-educativi (formativi) e assistenziali alle fasce deboli (minori e non) della Comunità di riferimento. Principio di sussidiarietà Negli ultimi anni si è assistito all'evoluzione del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperazione sociale nella gestione dei servizi educativi e formativi orientata verso una logica della sussidiarietà e di una programmazione e valutazione delle politiche formative che coinvolge anche i soggetti privati (leggi: cooperative sociali), secondo un approccio integrato di modello educativo Confcooperative – Federsolidarietà, il Codice etico La Carta delle cooperative e imprese sociali aderenti a Confcooperative – Federsolidarietà identifica la cooperazione sociale come un’attività imprenditoriale orientata al “bene comune” ovvero “all’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”: con tale principio informatore la cooperativa sente la necessità di indirizzare la propria azione assumendo impegni definiti nei confronti dei destinatari della propria attività e della comunità in generale.

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SGQ Alcuni dei principi fondanti del SGQ rappresentano una serie di mailstones che informano il modus operandi di Civiform e in particolare ci riferiamo:  all’orientamento al cliente;  al coinvolgimento del personale;  all’approccio per processi;  al miglioramento continuo.

11.3 LA VISION AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Civiform intende consolidare il proprio ruolo nel settore della formazione, un ruolo sempre più connotato da elevata professionalità e capacità progettuale ponendo attenzione alle esigenze e aspettative dei propri interlocutori (pubblici e privati), interni ed esterni, nel rispetto delle leggi e regolamenti, secondo una logica qualitativa del miglioramento continuo. Dal punto di vista operativo tali intenti vengono tradotti nelle linee d’intervento previste dalla mission aziendale.

11.4 LO SCOPO SOCIALE E LA MISSION AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 4

Lettera/e a)

Si riporta in questa sezione del bilancio sociale lo stralcio del quarto articolo dello statuto sociale che contiene nel suo testo il DNA e le linee informatrici della mission aziendale di Civiform quale cooperativa sociale. Nota: il testo integrale degli articoli statutari contrassegnati dal simbolo

sono riportati nella sezione 15 del BS.

Scopo sociale Statuto sociale Art. 4 – Scopi ed oggetto

La cooperativa, ispirandosi ai principi ed ai metodi della mutualità, senza finalità lucrative, ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale della persona attraverso la gestione di servizi educativi ed assistenziali rivolti alla collettività relativi alla formazione professionale e culturale ed all’attività scolastica e convittuale in genere. (…) Mission aziendale L’obiettivo di missione di Civiform è in primis, quindi, il perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi formativi e socio–educativi ed la presenza sul territorio per produrre crescita intellettuale e professionale negli utenti dei propri servizi che possa tradursi di conseguenza in benessere sociale ed economico a favore della collettività, con particolare attenzione ai soggetti in età minorile, che necessitino di completare, rafforzare e sviluppare il proprio skill sociale, culturale e professionale per essere in grado poi di trovare una collocazione lavorativa. Un impegno ulteriore di Civiform è quello di favorire l’integrazione territoriale e sociale tramite l’attivazione di una rete di relazioni, forme di collaborazione con altri soggetti istituzionali, pubblici e non, del privato sociale e della cooperazione

80


sociale, dell’associazionismo datoriale e sindacale, espressione delle istanze e dei fabbisogni formativi e di intervento sociale del territorio di riferimento. Ulteriore impegno è quello di offrire ai propri utenti e clienti (pubblici e privati) proposte formative adeguate e/o anche innovative in modo da essere in linea con le aspettative dell’utenza e degli altri soggetti clienti/committenti. L’attività di Civiform prevede anche l’offerta di servizi formativi per il target cosiddetto “adulto”. Mission aziendale (SGQ) Definizione della missione di Civiform tratta dal Manuale generale della qualità: … “La missione … è di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani e adulti o di perfezionare le competenze degli occupati, tramite una vasta offerta di percorsi formativi” …

Manuale qualità - ISO 9001:2008

11.5 INFORMAZIONI SULL’OGGETTO SOCIALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e a)

Si riporta di seguito la parte di interesse dell’articolo statutario riferito all’oggetto sociale della cooperativa con evidenziate le parti attualmente “attivate” dalla società nel perseguimento dello scopo mutualistico e sociale. Statuto sociale Art. 4 – Scopi ed oggetto

La cooperativa:  gestisce attività scolastiche, formative e didattiche con particolare riferimento ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale rivolti ai giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, nel cui ambito si realizza l’assolvimento dell’obbligo di istruzione;  organizza e gestisce corsi di formazione professionale secondo le normative regionali, nazionali e U.E.;  offre assistenza ai frequentanti i corsi attraverso l'ospitalità in convitto fornendo ogni servizio relativo al soggiorno ed al tempo libero;  offre accoglienza e attività educativo-assistenziale a minori stranieri non accompagnati;  crea iniziative atte a favorire la qualificazione per l’inserimento lavorativo dei giovani.

11.6 BASE SOCIALE E ORGANI SOCIALI 11.6.1 I SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e f) g)

Statuto sociale Art. 6 – Soci

Possono essere soci cooperatori tutti gli enti, pubblici e privati, anche in forma di società, con o senza personalità giuridica, aventi finalità culturali o assistenziali o comunque operanti nel settore della formazione nonché le persone fisiche e giuridiche comunque interessate al conseguimento degli scopi sociali e non aventi interessi in contrasto o concorrenti con quelli della cooperativa. (…)

81


Categorie di soci di Civiform Soci cooperatori Soci cooperatori volontari Soci cooperatori persone giuridiche

Persone fisiche, giuridiche, enti che possiedono i necessari requisiti e siano interessate al raggiungimento dello scopo sociale. Persone fisiche che prestano la loro attività gratuitamente secondo quanto previsto dalla legge 381/1991. Persone giuridiche ex art. 11, legge 381/1991.

Nella tabella sottostante viene evidenziata la numerosità e composizione della base sociale di Civiform nel triennio di riferimento. Si tratta della tipologia di soci cooperatori persone giuridiche. Composizione base sociale Esercizio 2009/2010 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Seminario Arcivescovile di Udine 8. Ente Friulano Assistenza 9. Ge.Tur. Scarl 10. Comune di Cividale del Friuli

Esercizio 2010/2011 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Ente Friulano Assistenza 8. Ge.Tur. Scarl 9. Comune di Cividale del Friuli

Esercizio 2011/2012 1. Confcooperative Udine 2. Confindustria Udine 3. Confapi Udine 4. Confartigianato Udine 5. Banca di Cividale S.p.A. 6. Arcidiocesi di Gorizia 7. Ente Friulano Assistenza 8. Ge.Tur. Scarl 9. Comune di Cividale del Friuli

Di seguito vengono evidenziate alcune informazioni sull’andamento e composizione della base sociale nell’arco degli ultimi tre esercizi sociali e la “dinamica” dei soci nel corso dell’ultimo periodo. Andamento della composizione della base sociale Tipologia socio

Esercizio 2009/10

Esercizio 2010/11

Esercizio 2011/12

Soci cooperatori persone fisiche

0

0

0

Soci cooperatori persone giuridiche

10

9

9

Soci cooperatori volontari

0

0

0

Totale

10

9

9

Sotto il profilo della dinamica della base sociale, nel periodo 2011/2012 non vi sono state ammissioni e recessi di soci.

11.6.2 L’ASSEMBLEA DEI SOCI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3 4

Lettera/e g) e)

Statuto sociale Art. 19 – Assemblea e convocazione

La convocazione dell’Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, viene effettuata con avviso presso la sede sociale e comunicato ai soci (lettera) nei termini statutari con indicazione dell’ordine del giorno. ll Consiglio di Amministrazione, a sua discrezione ed in aggiunta a quella obbligatoria stabilita nel primo comma, potrà usare qualunque altra forma di pubblicità diretta a meglio diffondere fra i soci l'avviso di convocazione delle assemblee. Si sottolinea inoltre che per qualsiasi richiesta o necessità di informazione e/o approfondimento sui fatti sociali e aziendali il singolo socio, tramite persona da questi incaricata/designata, può:  contattare direttamente gli amministratori e/o i responsabili presso la sede;  accedere ai libri e atti della cooperativa secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento.

82


Statuto sociale Art. 20 – Assemblea ordinaria e straordinaria

L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno per l’approvazione del bilancio entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L’Assemblea ordinaria in particolare:  nomina gli amministratori, previa determinazione del numero, ed eventualmente del Presidente e del Vice Presidente, dei sindaci e del Presidente del Collegio Sindacale, nonché, quando previsto, del soggetto incaricato del controllo contabile;  determina la remunerazione, anche in forma di gettoni di presenza, da corrispondere agli amministratori ed ai sindaci.

Statuto sociale Art. 21 – Quorum costitutivi e deliberativi

L'Assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, e qualunque sia l'oggetto posto all'ordine del giorno, è valida, in prima convocazione, quando sono presenti tanti soci che rappresentino la maggioranza dei voti di tutti i soci ed, in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci presenti e rappresentati. Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti dei soci presenti e rappresentati all'Assemblea ed aventi diritto di voto. Quando si tratti di deliberare su sostanziali modifiche all'oggetto sociale, sulla fusione o sulla scissione della società, sullo scioglimento anticipato, le deliberazioni, tanto in prima quanto in seconda convocazione, devono essere assunte con la maggioranza dei voti spettanti a tutti i soci aventi diritto di voto.

Statuto sociale Art. 22 – Diritto di voto e rappresentanza all’assemblea

Nelle Assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni. Ciascun socio cooperatore persona fisica, ivi compresi i soci volontari, ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute. Ai sensi del terzo comma dell'articolo 2538 del codice civile, ai soci persone giuridiche è invece attribuito un voto ogni 400 (quattrocento), o frazione di 400 se inferiore, azioni sociali possedute, fino ad un massimo di cinque voti per ciascun socio. Il socio diverso dalla persona fisica interviene all’assemblea tramite un proprio legale rappresentante ovvero un proprio amministratore, un proprio dipendente o un altro socio dallo stesso delegati. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente in assemblea, hanno facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio che non sia amministratore, sindaco o dipendente della società, ovvero che rivesta tali qualifiche in società controllate, e che abbia diritto al voto. Ciascun socio può rappresentare solamente un altro socio. Alle assemblee può sempre partecipare, senza diritto di voto, un rappresentante dell’Associazione Cooperative Friulane. Statuto sociale Art. 23 – Deliberazioni assembleari

Le deliberazioni dell’Assemblea dei soci hanno luogo con voto palese: per alzata di mano, per appello nominale ovvero con altro sistema, adottato dai presenti a maggioranza, che comunque garantisca l'evidenza del voto espresso da ciascun socio.

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11.6.3 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 3

Lettera/e d) e) c) d) e) i)

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo amministrativo ed esecutivo della società in quanto rappresenta ed esegue la volontà dell'assemblea, le disposizioni dello statuto e della legge. Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea in seduta ordinaria e si compone di un numero di consiglieri determinati dall'assemblea di volta in volta in occasione dell'elezione dell'intero consiglio e comunque non inferiore a tre e non superiore a nove. Al Consiglio di Amministrazione sono attribuiti i più ampi poteri per la gestione della cooperativa; pertanto esso può compiere tutti gli atti e operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, escluso solo quanto per statuto o per norma inderogabile di legge è espressamente attribuito alla esclusiva competenza dell'assemblea. Il Consiglio di Amministrazione in carica è composto da tre consiglieri ed è stato rinnovato nel febbraio del 2012. Statuto sociale Art. 23 – Consiglio di amministrazione

Ai membri del Consiglio di Amministrazione potrà essere attribuito un compenso, anche sotto forma di gettoni di presenza, da determinarsi con deliberazione assunta dall’Assemblea ordinaria. Spetta invece al Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, determinare, a norma del terzo comma dell'articolo 2389 del codice civile, il compenso dovuto a quelli dei suoi membri che siano chiamati a svolgere specifici incarichi, con carattere continuativo, in favore della cooperativa. L'assemblea può anche determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche. Agli amministratori compete comunque il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni. Qualora non vi abbia preventivamente provveduto l’assemblea all’atto della nomina dell’organo amministrativo, il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed uno o più Vice Presidenti. Statuto sociale Art. 25 – Funzionamento del Consiglio di amministrazione La convocazione del Consiglio di Amministrazione è fatta a mezzo avviso scritto, da consegnare agli interessati con le modalità previste dallo statuto. Il Consiglio di Amministrazione può delegare le proprie attribuzioni, nei limiti di cui agli articoli 2381 e 2544 del codice civile, ad un comitato esecutivo, composto dal Presidente, dal/i Vice Presidente/i e da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più amministratori delegati, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Statuto sociale Art. 26 – Rappresentanza

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale. In caso di assenza od impedimento del Presidente, le di lui mansioni spettano al/i Vice Presidente/i. La tabella sottostante riporta la composizione del Consiglio di Amministrazione e le informazioni sulle cariche. Di seguito sono riportate, inoltre, le deleghe attribuite al Presidente e al Consigliere delegato. Nominativo

Carica

Socio rapporto

Data nomina

Scadenza incarico

Gianpaolo Zamparo

Presidente

Assocoop Udine

12/03/2012

Appro.ne bil. es. al 31/08/2014

Gabriele Damiani

Vicepresidente

Fondazione E.F.A.

12/03/2012

=

Giuseppe Passoni

Consigliere delegato

-

12/03/2012

=

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Oltre alla rappresentanza legale dell’impresa con tutti i soggetti istituzionali, gli istituti bancari e finanziari con i quali la cooperativa si rapporti, direttamente o indirettamente, di fronte a terzi e in giudizio, l’attuale Presidente è anche responsabile per l’attuazione, il rispetto ed il controllo del Sistema di Qualità di cui alle certificazioni ISO in essere, con tutti i poteri conseguenti compresi i poteri di spesa senza limite alcuno. Il Consigliere delegato, oltre alla rappresentanza della società, ha poteri di ordinaria amministrazione anche disgiunti dal Presidente e dal Direttore Generale; a mero titolo esemplificativo e non esaustivo si elencano di seguito i principali poteri attribuiti:  gestire, dirigere e coordinare l’attività amministrativa della cooperativa organizzando gli uffici e compiendo a tal fine tutti gli atti necessari ed opportuni;  organizzare e gestire idonee procedure per il controllo della gestione;  impegnare, costituire, sciogliere la società in e da associazioni temporanee di impresa, associazioni temporanee di scopo o raggruppamenti di imprese con e da altre imprese per aderire ad aste, appalti, concorsi per concessione, concessioni ed affidamenti di servizi indette da pubbliche amministrazioni o da enti pubblici e privati in genere, determinando le clausole e le condizioni di partecipazione della cooperativa e sottoscrivendo i relativi atti notarili;  effettuare tutte le operazioni bancarie attive e passive entro i limiti stabiliti;  assumere personale dipendente a tempo determinato nei limiti stabiliti dal Consiglio di amministrazione, conferire incarichi professionali per prestazioni di docenza, sottoscrivere i contratti di lavoro dipendente ed ogni altro atto o documento previsto dai C.C.N.L. applicati per la gestione dei rapporti con il personale dipendente. Compensi attribuiti Per l’anno 2011/12 gli emolumenti annui corrisposti ammontano a complessivi 43.326,00 euro lordi secondo la seguente tabella. Incarico

Importo lordo euro/anno

Presidente

9.000,00

Amministratore Delegato (fino al 24/02/12)

20.000,00

Consigliere delegato

11.326,00

Nel triennio i compensi attribuiti agli amministratori (euro/annuo) sono evidenziati dalla tabella sottostante. Esercizio 2009/2010

Esercizio 2010/2011

Esercizio 2011/2012

54.000 euro

54.000 euro

43.326 euro

Nominativi degli amministratori che ricoprono cariche istituzionali

 Presidente Gianpaolo Zamparo Organizzazione/ente/società

carica

dal

Confcooperative

Consigliere nazionale

2008

Confcooperative F.V.G.

Vicepresidente vicario

2008

Confcooperative Udine

Consigliere

2008

Scuola centrale di Formazione

Consigliere

2008

Giunta camerale integrata componente

2008

CCIAA di Udine

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Vice Presidente Gabriele Damiani Organizzazione/ente/società Società Filarmonia Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale

carica

dal

Vicepresidente – Membro Consiglio Direttivo

2012

Consigliere Delegato Giuseppe Passoni Organizzazione/ente/società Banca di Cividale S.pA.

carica

dal

Sindaco Supplente

2004

Attività del Consiglio di Amministrazione Nel corso dell’esercizio sociale 2011/2012 l’organo collegiale si è riunito con la frequenza evidenziata dalla tabella sottostante. Attività del consiglio di amministrazione (attuale: 3 componenti) Esercizio 2009/2010 7

N. riunioni

Esercizio 2010/2011 6

Esercizio 2011/2012 10

N. ore durata media riunioni

1,5

1,5

1,5

% presenza media consiglieri

100%

100%

83%

16

19

31

N. deliberazioni

11.6.4 L’ORGANO DI CONTROLLO – REVISIONE LEGALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e c) l)

Civiform è dotato di un collegio sindacale composto da tre membri effettivi e due supplenti tutti in possesso dei requisiti di legge. Il collegio sindacale:  vigila sull’osservanza della legge e dello statuto;  sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;  sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile;  esercita altresì il controllo contabile. Statuto sociale Art. 27 – Collegio sindacale

Il Collegio Sindacale è composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, in possesso dei requisiti di legge, nominati dall’assemblea ordinaria che, all'atto della nomina, provvede anche alla determinazione del compenso loro attribuito, tenuto conto delle tariffe professionali vigenti. Ai membri del Collegio Sindacale spetta comunque il rimborso delle spese documentate sostenute in relazione al loro incarico. Statuto sociale Art. 28 – Controllo contabile

Il controllo contabile sulla società, ai sensi del terzo comma dell’articolo 2409-bis, è esercitato dal Collegio Sindacale, il quale deve essere interamente costituito da Revisori Contabili.

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Nominativo Andrea Stedile Pierluigi Sergio Franco Gremese Roberto Coradazzi Turello Nicola

Carica Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente

Data nomina 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012 24/02/2012

Scadenza Approv.ne bil. es. al 31/08/2014 = = = =

Compensi attribuiti Nel corso dell’esercizio 2011/12 sono stati corrisposti compensi professionali per complessivi 28.563,00 euro suddivisi secondo la tabella sottostante. Incarico Presidente – Andrea Stedile Sindaco effettivo – Dino Fabris (fino al 24/02/12) Sindaco effettivo – Pierluigi Sergio Sindaco effettivo – Franco Gremese (dal 24/02/12)

Importo lordo euro/anno 11.651,00 6.230,00 8.456,00 2.226,00

Nota: fino al 24/02/2012 il ruolo di sindaco effettivo del Collegio sindacale è stato ricoperto da Dino Fabris, poi sostituito da Franco Gremese.

11.7 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 2 4

Lettera/e f) a) b)

11.7.1 LA STRUTTURA La struttura, ubicata a Cividale del Friuli (UD), comprende:  aule e laboratori per le attività formative nei settori del benessere (acconciatura ed estetica), ristorazione (cucine didattiche e laboratori di sala/bar), panetteria-pasticceria (laboratori di panetteria, pasticceria da forno e fresca, gelateria), grafica (prestampa e stampa), elettrico (laboratori di impiantistica civile ed industriale);  mensa (self service, spazio che si trasforma all’occorrenza in sala polifunzionale);  convitto;  palestra (con docce e spogliatoi);  spazi ricreativi;  area verde attrezzata con impianti sportivi. Il servizio mensa (gestito da una primaria azienda di ristorazione legata a Civiform da un contratto di collaborazione) fa sì che la struttura risulti funzionale anche per attività formative residenziali. Nello specifico il convitto è parte integrante dell’offerta di servizi di Civiform. La struttura convittuale, che può ospitare durante tutto il corso dell’anno circa 180 allievi, è dotata di 44 camere (da 2-3-4 posti letto) alcune delle quali attrezzate per portatori di handicap, tutte dotate di bagno interno. La struttura è fornita inoltre di:  3 aule studio;  2 sale TV;  2 sale ricreative;  2 aule di informatica;  2 cucine con saletta da pranzo. La struttura convittuale è aperta 365 giorni l’anno.

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11.7.2 SISTEMA E POLITICA DELLA QUALITA’ Il SGQ Civiform intende attuare i suoi principi ispiratori e quanto statuito per gli scopi sociali e delineato nella sua mission aziendale attraverso logiche e processi “informati” da una consapevole politica per la qualità la quale trova concretizzazione nell’applicazione di un SGQ conforme alle normative UNI EN ISO serie 9001:2008. Di seguito si ritiene opportuno riportare alcuni “passaggi” dei manuali aziendali della qualità dai quali si possono trarre utili indicazioni in relazione all’approccio organizzativo di Civiform nello svolgimento delle proprie attività e alla politica della cooperativa rispetto alle tematica della qualità. Nel Manuale qualità generale si sottolinea che la missione di Civiform è di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani e adulti o di perfezionare le competenze degli occupati, tramite una vasta offerta di percorsi formativi. La direzione di Civiform ritiene che la diffusione della propria politica per la qualità, realizzata anche attraverso la divulgazione del Manuale Qualità, possa contribuire ad elevare la cultura della qualità nelle persone che operano nell’organizzazione (dipendenti e collaboratori) e per l’organizzazione, coinvolgendole nella conoscenza e nell’applicazione delle sue procedure, in modo che tutti possano concorrere alla riduzione di sprechi e difetti, riconducibili alla “non qualità”, che inevitabilmente apportano costi aggiuntivi all’economia della cooperativa, migliorandone la competitività. Civiform applica il SGQ ai seguenti servizi: 

 

FORMAZIONE – progettazione ed erogazione di corsi di formazione relativi alle macrotipologie formative: o A – Obbligo formativo per minori; o B – Formazione superiore per adulti; o C – Formazione continua e permanente per adulti; o CS – Formazione continua e permanente in ambiti speciali. ALTRI SERVIZI COLLEGATI E FUNZIONALI OSPITALITA’ E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER MINORI E ADULTI – erogazione dei servizi di ricettività convittuale.

Si sottolinea che per ambiti speciali si intendono corsi di formazione rivolti a:  migranti extracomunitari o altri migranti;  persone disabili/portatori di handicap fisici e/o mentali;  persone inquadrabili nei fenomeni di nuove povertà. Il metodo I principi di gestione per la qualità previsti dal SGQ sono i seguenti: 1) Orientamento al cliente Civiform dipende dai propri utenti/clienti e pertanto deve individuare ed analizzare i loro fabbisogni presenti e futuri, soddisfare i loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  individuare ed analizzare il complesso delle esigenze ed aspettative del cliente-committente e del cliente-utente;  assicurare un approccio bilanciato tra le esigenze e le aspettative del cliente-utente e delle altre parti interessate (CdA, personale, fornitori, committenza);  comunicare queste esigenze ed aspettative a tutta l’organizzazione;  misurare la soddisfazione del cliente ed agire di conseguenza;  gestire i rapporti con il cliente. 2) Leadership La direzione di Civiform mira al pieno coinvolgimento del personale nel perseguimento degli obiettivi prefissati. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni;  comprendere e rispondere alle variazioni dell’ambiente esterno;  prendere in considerazione le esigenze di tutte le parti interessate;  operare al fine di ottenere una chiara visione del futuro dell’organizzazione;  fornire al personale le necessarie risorse e deleghe per agire con responsabilità;  stimolare, incoraggiare e riconoscere i contributi forniti dal personale;  promuovere la comunicazione interna sia formale che informale;  formare ed informare il personale;  stabilire obiettivi e traguardi stimolanti;  mettere in atto strategie per raggiungere questi obiettivi e traguardi.

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3) Coinvolgimento del personale Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza di Civiform ed il loro pieno coinvolgimento permette di mettere le loro abilità e competenze al servizio dell’organizzazione. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire e comunicare l’incarico e la responsabilità di risolvere i problemi;  stimolare il personale alla ricerca attiva di occasioni per il miglioramento;  condividere liberamente conoscenze ed esperienze;  concentrare l’attenzione sulla creazione di valore per i clienti-utenti;  dare una visione positiva dell’organizzazione ai clienti-utenti. 4) Approccio per processi Ottenere il risultato desiderato gestendo le attività e le risorse come processi. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire il processo per raggiungere i risultati desiderati;  individuare e misurare i dati in ingresso ed uscita dal processo;  stabilire chiaramente responsabilità ed autorità;  individuare i clienti interni ed esterni, i fornitori e le altre parti interessate al processo;  prendere in esame le attività, le misure di controllo, le esigenze di addestramento, i metodi, le informazioni e le risorse necessarie per raggiungere i risultati desiderati. 5) Approccio sistemico alla gestione Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi per perseguire determinati obiettivi contribuisce all’efficacia ed efficienza di Civiform. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  definire il sistema individuando i processi che influiscono sul raggiungimento dell’obiettivo stabilito;  comprendere le interdipendenze tra i processi del sistema;  migliorare continuamente il sistema mediante misure e valutazioni. 6) Miglioramento continuo Si traduce nella ricerca continua nel migliorare l’efficacia e l’efficienza del processo, invece di attendere che sia qualche problema ad evidenziare le opportunità di miglioramento. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  fare del miglioramento continuo di servizi e processi un obiettivo per ogni persona dell’organizzazione;  migliorare con continuità l’efficacia e l’efficienza di tutti i processi;  stabilire misure ed obiettivi per guidare e registrare i miglioramenti;  riconoscere i miglioramenti. 7) Decisioni basate sui dati Le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati e di informazioni. L’applicazione di questo principio comporta le seguenti azioni:  raccogliere dati ed informazioni attinenti agli obiettivi;  assicurarsi che i dati e le informazioni siano sufficientemente accurati, fidati ed accessibili;  analizzare i dati e le informazioni con metodi validi;  capire il valore dell’utilizzo di adeguate tecniche statistiche;  prendere decisioni e promuovere azioni basate sui risultati delle analisi dei dati e bilanciate dall’esperienza.

11.7.3 LA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA L’organizzazione aziendale di Civiform è rappresentata dalle aree sotto indicate. Per ogni area vengono individuati degli ambiti di operatività con l’elencazione delle attività svolte. liv. 1 – Area organizzativa Aree organizzative 1) Area Formazione Progettazione e sviluppo  Analizzare i fabbisogni  Realizzare progettazione di massima  Realizzare progettazione di dettaglio  Verificare e validare il progetto

liv. 2 - Ambiti di operatività

liv. 3 - Attività svolte

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Programmazione ed erogazione servizi formativi  Pianificare e controllare attività formativa  Erogare servizio formativo Promozione e Segreteria  Promuovere i servizi formativi  Accogliere ed orientare il cliente-utente  Gestire contatto con cliente-utente Rilevazione e Valutazione degli apprendimenti  Pianificare la rilevazione degli apprendimenti  Rilevare e Valutare gli apprendimenti 2) Area Convitto Programmazione ed erogazione servizi convittuali  Inserire utenza  Erogare educazione e convittualità  Assistere utenti e convittori  Gestire logistica collegio 3) Processi di supporto Approvvigionamento beni e servizi  Acquisire beni e servizi  Selezionare e Valutare fornitori  Verificare e Accettare prodotti Logistica e gestione infrastrutture  Pianificare interventi manutentivi  Monitorare e Valutare stato infrastrutture  Realizzare interventi di manutenzione

11.7.4 DIREZIONE GENERALE (deleghe e funzione organizzativa) Civiform ha individuato nel ruolo della direzione generale il compito di dare attuazione alle strategie e ai programmi definiti dal Consiglio di amministrazione e dell’Amministratore delegato. Nominato il 3 aprile 2003, all’attuale direttore generale Daniele Bacchet, cui è attribuita anche la legale rappresentanza della cooperativa di fronte a terzi, sono conferiti, a partire dal 13 marzo 2012, i seguenti principali poteri:  dirigere e coordinare tutti i servizi ed uffici della cooperativa e svolgere la funzione di capo del personale (compresi i collaboratori non dipendenti);  curare l’esecuzione di tutte le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione, nonché la regolarità della gestione operativa, commerciale, di servizi, amministrativa e finanziaria della cooperativa;  promuovere, organizzare, coordinare e regolare l’attività formativa e convittuale della cooperativa, in esecuzione delle direttive generali del Consiglio di Amministrazione, compiendo tutti gli atti di gestione ordinaria, nei limiti stabiliti dalla legge e dalle direttive impartite dall’organo amministrativo, stipulando tutti i contratti per le operazioni attive di vendita di beni e servizi rientranti nell’oggetto sociale della cooperativa;  concludere, stipulare, sottoscrivere ed eseguire tutti i contratti strumentali all’esercizio delle attività formative e convittuali che impegnino la cooperativa per un ammontare non superiore ad Euro 30.000,00 per singolo contratto;  concludere, stipulare, sottoscrivere ed eseguire con le società erogatrici, anche concessionarie, i contratti di fornitura di servizi (energia elettrica, acqua, gas, telefono, immissione in fognatura e altri servizi strumentali all’attività della società);  annullare, risolvere, rescindere e recedere qualunque e da qualunque dei precedenti contratti;  effettuare tutte le operazioni bancarie attive sui c/c attivi (senza limiti) e le operazioni passive (entro il limite di Euro 50.000,00 e comunque entro i limiti degli affidamenti concessi) della società;  esigere, incassare, cedere o trasferire, pro soluto o pro solvendo, i crediti della società;  gestire il personale dipendente ed i collaboratori della cooperativa assumendo anche gli eventuali provvedimenti disciplinari previsti dai C.C.N.L. applicati;  assumere, stabilendone la retribuzione, nei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, personale dipendente a tempo determinato, con una durata contrattuale massima di mesi sei, nonché stipulare, sempre nei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, e revocare contratti con collaboratori a progetto e collaboratori occasionali, sempre con una durata contrattuale fino ad un massimo di mesi sei;  conferire incarichi professionali per prestazioni di docenza;  proporre al Consiglio di Amministrazione l’assunzione ed il licenziamento del personale a tempo indeterminato e degli altri rapporti lavorativi dando successivamente corso, in esecuzione delle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione medesimo, all’avvio od alla cessazione dei relativi contratti;

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sottoscrivere in nome e per conto della società i contratti di lavoro dipendente ed ogni altro atto o documento previsto dai C.C.N.L. applicati per la gestione dei rapporti con il personale dipendente;  pianificare, programmare, avviare e gestire piani di formazione del personale ed in generale ogni attività formativa del personale dipendente e dei collaboratori;  rappresentare la cooperativa davanti a qualsiasi autorità amministrativa pubblica o privata, sia centrale che periferica, per le attività rientranti nell’oggetto sociale della cooperativa medesima nonché dinnanzi alla committenza, all'utenza ed ai soggetti socio economici del territorio in cui si svolge l'attività della cooperativa;  in coordinamento con il Presidente e gli altri amministratori cui è delegata la rappresentanza sociale, rappresentare la cooperativa nei rapporti con le organizzazioni sindacali e di categoria, presso gli uffici del lavoro, gli istituti previdenziali e delle assicurazioni obbligatorie;  sottoscrivere la corrispondenza della società; Il Direttore Generale è inoltre responsabile per l’attuazione ed il rispetto della disciplina in materia di misure di protezione dei dati personali, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 196/2003, compresi i poteri di spesa senza limite alcuno. Direzione generale e politica per la qualità La direzione generale inoltre, al fine di promuovere la coscienza dei principi per la qualità ed il miglioramento continuo, in particolare provvede a programmare, monitorare e attuare tutte le procedure, adempimenti e formalità connesse alla corretta pianificazione, gestione e comunicazione del SGQ. Il documento di output che scaturisce da tale attività della direzione generale (denominato “Verbale del Riesame”) costituisce il piano di miglioramento annuale di Civiform.

11.7.5 RISORSE UMANE Civiform individua le esigenze di competenza delle risorse umane impiegate nei processi aziendali e intraprende le azioni necessarie a soddisfare tali esigenze. Le azioni comprendono:  la predisposizione e l’attuazione di piani di formazione ed addestramento;  la ricerca, la selezione e l’inserimento in organico di personale con adeguate competenze. Con riferimento alle evidenze emerse dal riesame della direzione, considerate le politiche e gli obiettivi fissati, la direzione dispone una rilevazione dei fabbisogni formativi per ogni mansione aziendale. I fabbisogni rilevati sono il risultato di un’analisi dei processi aziendali e delle abilità, delle competenze e degli atteggiamenti che sono necessari per il corretto ed adeguato espletamento di ogni singola mansione o ruolo. Sulla base dei fabbisogni formativi rilevati, in ossequio a quanto previsto anche dai CCNL di riferimento, Civiform predispone annualmente un Piano formativo (annuale). La condivisione di tale Piano con gli organici, porta alla programmazione delle iniziative formative rivolte al personale che possono sostanzializzarsi, a seconda delle necessità e delle opportunità, in percorsi formativi di gruppo o in percorsi formativi individuali. Le azioni formative e di addestramento attuate sono oggetto di registrazione per mezzo di un data base dedicato. Per i docenti dei corsi di formazione possono essere previsti ulteriori requisiti di competenza sulla base delle necessità di ogni singolo corso/progetto.

11.7.6 COMUNICAZIONE CON IL CLIENTE/UTENTE Civiform, attraverso le diverse segreterie e l’ufficio marketing e promozione, garantisce un’efficace comunicazione con il cliente in merito alle informazioni relative al servizio (educativo/formativo) per mezzo dei seguenti strumenti:  accoglienza ed informazione dei potenziali utenti per mezzo del personale delle segreterie scuola e convitto;  realizzazione di iniziative finalizzate all’incontro con potenziali utenti, per aumentare la conoscenza e la “visibilità” di Civiform (per es.: scuole aperte, partecipazione a fiere ed eventi, ecc.);  sito internet dinamico costantemente aggiornato e newsletter periodica;  documentazione promozionale e pubblicitaria riportante le informazioni per il cliente (brochure e materiale pubblicitario in genere). Civiform, inoltre, recepisce le richieste di nuovi possibili utenti della macrotipologia formativa A – Obbligo Formativo, attraverso gli incontri di informazione e orientamento nelle scuole medie in merito ai percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale.

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11.7.7 SODDISFAZIONE DEL CLIENTE/UTENTE In conformità con la norma UNI EN ISO 9001:2008, Civiform predispone ed attua il monitoraggio della soddisfazione delle parti interessate mediante strumenti diretti quali indagini e colloqui, reclami e questionari di gradimento. Utilizza, inoltre, strumenti indiretti per il monitoraggio della soddisfazione del cliente quali:  l’analisi dei risultati scolastici;  l’andamento delle iscrizioni e delle pre-iscrizioni;  la ricaduta occupazionale a 6 mesi. L’utilizzo di questionari nei percorsi di seconda formazione permette di raccogliere dati relativamente alla docenza ed alla programmazione didattica, ai supporti didattici utilizzati, alle esperienze di stage (ove previste).

11.8 IMPRESE ED ENTI PARTECIPANTI IN COOPERATIVA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e q)

Corrispondono ai soci cooperatori di Civiform (si veda il paragrafo 8.2).

11.9 SOCIETA’ PARTECIPATE/ENTI PARTECIPATI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e p)

La cooperativa detiene partecipazioni societarie nelle seguenti società: Soggetto partecipato Attività svolta dal soggetto partecipato Finreco - Udine Attività tipica di consorzio garanzia fidi e finanziaria per lo sviluppo delle cooperative del Friuli Venezia Giulia. Prestazioni di garanzie fidejussorie, finanziamenti, partecipazioni di sovvenzione, consulenze finanziarie.

Importo partecipazione 2.600,00 euro

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12_METODOLOGIA DEL BILANCIO SOCIALE 12.1 NOTA METODOLOGICA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

Riferimenti e modelli Il BS di Civiform per l’anno formativo 2010/2011 è stato elaborato secondo le prescrizioni contenute nell’Atto di indirizzo concernente i principi, gli elementi informativi e i criteri minimi di redazione del bilancio sociale, nonché la tempistica per l’adeguamento all’obbligo di redazione annuale da parte delle cooperative sociali e dei loro consorzi ai sensi dell’articolo 27 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale), pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia n. 44 del 29 ottobre 2008. L’adozione del modello di bilancio sociale secondo l’AI ha comunque consentito, dove ritenuto possibile e necessario, un’integrazione di contenuti considerata la specifica tipologia di servizi, formativi e socio-educativi, che Civiform offre ai propri utenti arricchendo e personalizzando in tal modo il documento finale. L’esatta corrispondenza dei contenuti rappresentati nel presente bilancio sociale rispetto a quanto richiesto dall’AI regionale è evidenziata nel corpo del documento da specifici richiami (si veda la voce “Segnalino”) e dalla tabella sinottica riportata nella sezione “Note” del presente bilancio sociale, che consente un’agevole riconciliazione tra quanto previsto dal provvedimento regionale e l’attuale impianto inerente le sezioni quali-quantitative del bilancio sociale della cooperativa. Per quanto riguarda la metodologia applicata ai prospetti di riclassificazione del conto economico a valore aggiunto e l’elaborazione dei prospetti di determinazione e ripartizione dello stesso, si sono presi a riferimento i modelli del Gruppo di studio per il bilancio sociale (G.B.S.), “informati” dai Principi di redazione del bilancio sociale del G.B.S. stesso, apportando contestualmente opportuni adattamenti alla modellistica con particolare riferimento al contesto giuridico-organizzativo delle cooperative sociali congiuntamente a quanto specificato e richiesto dall’AI. In particolare nell’elaborazione del prospetto di determinazione del valore aggiunto, considerata la specificità di Civiform quale agenzia formativa che sviluppa la sua offerta per la maggior parte su finanziamenti regionali, sono state opportune e necessarie alcune variazioni d’impostazione rispetto allo schema previsto dal G.B.S. Si è ritenuto quindi di non indicare i contributi regionali, in particolare, o di altra provenienza pubblica, nel prospetto di distribuzione del valore aggiunto, come normalmente sarebbe previsto dallo standard del G.B.S., ma di considerarli ricavi dell’attività caratteristica riportandoli nel prospetto di determinazione del valore aggiunto affiancandoli ad altri ricavi caratteristici. Si è presa inoltre a riferimento anche la Raccomandazione in tema di bilancio sociale nelle cooperative elaborata a cura della Commissione cooperative del gruppo ristretto del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Sia la parte descrittiva che quella economico-finanziaria sono state inoltre elaborate facendo riferimento alla Guida alla predisposizione del bilancio sociale nelle cooperative sociali del F.V.G. predisposta da Irecoop F.V.G. in collaborazione con e-labora – Reti di contaminazioni Socio-Economiche di Pordenone e Confcooperative – Federsolidarietà F.V.G. Nella realizzazione e progressione di questo processo, Civiform si è avvalso di un supporto consulenziale esterno fornito dall’Ente della Cooperazione F.V.G.

12.2 GRUPPO DI LAVORO Attuale edizione La predisposizione del bilancio sociale 2010/2011 ha rappresentato per Civiform l’attivazione di un processo caratterizzato da un importante lavoro di confronto e analisi dei “fatti” aziendali che ha coinvolto i soci e la governance della società, la direzione e le figure interne con ruoli di responsabilità nei diversi ambiti di attività. Il direttore generale e responsabile dell’ufficio marketing, Daniele Bacchet ha svolto il ruolo di supervisore coordinando il lavoro di preparazione del bilancio sociale in stretta collaborazione con Fabio Gallignani – direttore amministrativo, Renata Purpura – direttore progettazione, Carlo Birri – direttore seconda formazione, Diego Martinuzzi – direttore servizi educativi e assistenziali, Andrea Rossato – responsabile segreteria prima formazione e Laura Beorchia – addetto marketing e comunicazione. Componente Daniele Bacchet Fabio Gallignani Renata Purpura Carlo Birri Diego Martinuzzi Andrea Rossato Laura Beorchia

Gruppo di redazione Ruolo in cooperativa Direttore generale Direttore amministrativo Direttore progettazione Direttore seconda formazione Direttore servizi educativi e assistenziali Responsabile segreteria 1^ formazione Addetto marketing e comunicazione

Ruolo nel gruppo Supervisore Componente Componente Componente Componente Componente Componente

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Obiettivi per la prossima edizione Con il bilancio sociale relativo all’esercizio 2012/2013 si intende migliorare ulteriormente il processo di elaborazione del documento coinvolgendo alcuni stakeholder interni ed esterni e favorendo l’utilizzo dello strumento ai fini della governance e a supporto del processo decisionale strategico da parte dei vertici aziendali.

12.3 TABELLA DELLE SPECIFICAZIONI Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 1

Lettera/e specificazioni

La tabella seguente evidenzia le informazioni utili per illustrare la procedura seguita nell’approvazione del bilancio sociale della cooperativa. Esercizio sociale 01/09/2011 – 31/08/2012 (Anno formativo 2011/2012)

Periodo di riferimento Corrispondenza con l’esercizio sociale Organo sociale che ha approvato il bilancio sociale Organo che ha controllato il bilancio sociale

Sì Assemblea dei soci Non previsto per questa edizione

Data di approvazione

21/02/2012

Obbligo di deposito presso il registro delle imprese ai sensi dell’art. 10, co. 2, del D.Lgs. n. 155/2006

Non previsto

13_COMUNICAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 6

Lettera/e specificazioni

Il bilancio sociale viene presentato annualmente in occasione dell’Assemblea dei soci per approvazione del bilancio d’esercizio. Le modalità di presentazione e comunicazione del documento sono quelle evidenziate nella tabella sottostante. Categoria di stakeholder Interni/esterni Stakeholder interni – soci Stakeholder interni – non soci Stakeholder esterni – principali Stakeholder esterni – altri Numero copie stampate Data di stampa

Modalità/strumento Inserimento sul sito web della cooperativa con possibilità di download Presentazione in assemblea Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web Comunicazione via e-mail con invito alla consultazione su sito web 30 21/02/2012

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SEZIONE 4 – L’APPENDICE

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14_STORIA Norma A.I. F.V.G.

Parte A

N. 3

Lettera/e b)

Il Centro di Formazione Professionale di Cividale, Civiform nell’attuale denominazione, è stato fondato nel 1955 dall’E.F.A, Ente Friulano Assistenza di Udine, che ha impresso all’Organizzazione valori forti e profondi che ne hanno rappresentato l’anima e costituito i principi ispiratori nel tempo. Lo spirito di assistenza rivolto ai soggetti “deboli” della società e bisognosi di ricevere un affiancamento nel loro percorso di evoluzione sociale, educativa e professionale, “informa” e caratterizza fin dagli albori l’operatività e la destinazione del complesso in cui sono ospitate le diverse iniziative e attività. Le strutture che oggi costituiscono il cuore del centro risalgono all’inizio del ‘900. Di seguito si propongono sinteticamente le principali tappe dello sviluppo del Centro con l’evidenza anche delle trasformazioni societarie ed organizzative intervenute nel tempo. 5 maggio 1905 A Rubignacco, frazione di Cividale del Friuli, viene posata la prima pietra di un edificio da adibire a Seminario Diocesano, come sede di villeggiatura estiva della scuola preparatoria e del ginnasio. 1915 – 1919 La struttura viene trasformata in ospedale militare per far fronte alle devastazioni e agli eventi della Grande Guerra ‘15-‘18. 1920 L’immobile del Centro viene ceduto, a titolo semigratuito, all'Amministrazione Provinciale di Udine con il vincolo che venga destinato sempre ed esclusivamente all’assistenza e all’educazione degli orfani. In questo modo l’ente pubblico lo può cedere in uso gratuito per 15 anni al Patronato per gli Orfani di Guerra. 1920 - novembre Nasce l'Istituto Friulano pro Orfani di Guerra, eretto in Ente Morale con il decreto del Regno d'Italia n. 386 del 3 maggio 1921. Oltre allo scopo prettamente assistenziale, l'istituzione svolge anche una fondamentale funzione formativa. In seguito cambierà nome in Istituto Friulano Orfani di Guerra. 1923 Vengono ammessi anche giovani non orfani di guerra in condizioni di abbandono morale e materiale. Sono ospitati nell’istituto a spese dell’Amministrazione Provinciale di Udine. 1924 L'istituto viene visitato dal re Vittorio Emanuele III. 1928 Vengono accolti anche giovani mandati dall’O.N.M.I. e da altri enti di beneficienza. 1932 Vengono accolti anche convittori a carico delle rispettive famiglie. Il numero delle presenze medie giornaliere conta 597 unità. 1936 Il complesso è ceduto all'Opera di Previdenza della MVSN, la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, per accogliere gli orfani maschi delle camicie nere cadute negli eventi di Spagna e in Africa Orientale. Cambia nome in Collegio Nazionale per Orfani delle Camicie Nere, fino ad arrivare al punto di essere completamente militarizzato. Viene ampliato il fabbricato esistente. Quello vecchio viene conservato quasi integralmente e costituisce il nucleo maggiore del nuovo complesso, ma l’aspetto strutturale muta radicalmente: cancellate le decorazioni ottocentesche, rifatti i prospetti in stile fascista, in mattoni a cortina e pietra, viene eretta la torre littoria e predisposto un piazzale per le adunate. Vengono costruiti nuovi edifici per scuole, officine, teatro e palestra, mentre lo stabile principale rimane come direzione e alloggio con dormitori, refettori e cucine. 1944 L'istituto, affidato all'Amministrazione Provinciale di Udine, assume la denominazione di Istituto Friulano Orfani (I.F.O.). Una parte degli edifici viene riservata agli ufficiali della Repubblica Sociale Italiana che sottostanno agli ordini dei tedeschi, che avevano occupato Cividale del Friuli. Dopo la liberazione il complesso ospita la formazione partigiana "Osoppo" e, fino al 1947, alcuni reparti militari americani. 1945 - 1948 L’istituto passa in gestione temporanea straordinaria all’Amministrazione Provinciale di Udine, in attesa che il Ministero del Tesoro decida sul suo assetto futuro. 1948 Viene ceduto in proprietà inalienabile all'E.F.A. di Udine, Ente Friulano Assistenza, la fondazione creata da don Abramo Freschi nel ‘46 per offrire assistenza all’infanzia e alla gioventù bisognosa del Friuli. Il passaggio di proprietà avviene con

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Decreto del Governo Italiano (10 aprile 1948, n. 421) che finalizza tutta la struttura all’assistenza, all'educazione e istruzione degli orfani del Friuli e degli orfani dei profughi del confine orientale dell’Italia dai 6 ai 18 anni d’età. Iniziano in questa fase le trasformazioni del grandioso complesso assistenziale e l’istituto, rimasto unicamente destinato ai maschi, assiste alla propria rinascita. 1955 Viene fondato il Centro Addestramento Professionale (C.A.P.). L’incarico di organizzare i primi corsi è affidato al giovane geometra Giovanni Cesca, caposaldo dell’istituto per più di quarant’anni, dal 1955 al 1999. Vengono attivati corsi biennali per meccanici ed elettricisti riconosciuti dal Consorzio Provinciale per l'istruzione tecnica di Udine. 1956 1957 L’offerta si amplia con i corsi per edili e tipografi e, in seguito, saldatori. Si organizzano, poi, primi in Italia, i corsi per apprendisti, di insegnamento ai giovani già avviati al lavoro presso imprese della zona. Vengono messi a nuovo i reparti per meccanici ed elettricisti. 1958 - 1959 Iniziano i lavori di miglioramento dei reparti del centro e, in particolare, della tipografia. 1960 - 1961 Vengono potenziati i reparti di saldatura e torneria e creata la mensa per gli esterni. 1965 Gli allievi iscritti al C.A.P. possono alloggiare gratuitamente nell'istituto, secondo la legge regionale n. 35/1965 sulla formazione professionale. Agli allievi esterni vengono invece rimborsate le spese di viaggio per la frequenza ai corsi. Cancelleria e tute da lavoro vengono distribuiti gratuitamente. 1962 - 1963 Si costruiscono i capannoni per gli edili e i falegnami e inizia la costruzione di sopra elevazione di un’ala del fabbricato principale per la realizzazione di aule e uffici, che vede come protagonisti gli allievi del corso muratori. 1970 L' I.F.O. cambia nome in Istituto Friulano per la Gioventù (I.F.G.). 1970 - 1971 Vengono costruiti nuovi capannoni per dare sistemazione definitiva ai reparti dei saldatori, edili e falegnami: tutto il complesso edilizio copre 1.000 mq e viene inaugurato dall’on. Mario Toros, sottosegretario di stato al Ministero del lavoro. 1974 Viene inaugurato il reparto panettieri pasticceri, fortemente voluto dal sindacato Panettieri di Udine e la nuova sala pranzo. Metà anni ‘70 Viene istituito il collegio C.A.P. che si avvale sia di alcuni locali dell'I.F.G. sia di alcuni ambienti scolastici, rinnovati e adattati per il nuovo utilizzo. Nello stesso periodo il C.A.P. si trasforma in “Centro Formazione Professionale" (C.F.P.). Da questo momento in poi la scuola e il collegio hanno la stessa direzione. Il direttore del centro, Giovanni Cesca, si avvale della collaborazione di don Giovanni Battista Del Negro, detto Tita, cappellano e insegnante fin dal 1963. Vengono istituiti i corsi per scalpellini e quelli serali per adulti, di recupero della terza media, di specializzazione e aggiornamento. A vent’anni dalla fondazione vengono organizzati corsi per meccanici, fresatori, tornitori, aggiustatori, congegnatori, saldatori, elettricisti impiantisti, elettromeccanici, edili, tipografi, ebanisti, panettieri-pasticceri con oltre 450 allievi di cui circa 300 convittori interni al collegio C.F.P. Anni ’80 Il centro si rinnova, adottando nuove tecnologie audiovisive e informatiche. Anche il collegio viene reso più funzionale: oltre alle camere per i convittori si creano sale per studi serali e lettura, sala proiezioni e cinema, sale per calcetto, tennistavolo e per riunioni. Esplode, intanto, l’attività del settore grafico, con l’inaugurazione del reparto offset, mentre nel collegio vengono ammesse le prime ragazze con l’apertura del reparto femminile. Intanto, prendono il via le prime esperienze di stage aziendali presso le ditte della zona industriale del cividalese. 1986 Si contano 500 allievi, 10 diverse qualifiche professionali, un convitto con 200 posti letto e, alle spalle, oltre 4.000 allievi qualificati. Viene inaugurata la struttura per accogliere il corso di marmisti e scalpellini con attrezzature e macchinari, anche per valorizzare il marmo carnico e la pietra piasentina tipica della zona di Torreano di Cividale del Friuli. 7 aprile 1995 La struttura vive una fase di delicata riorganizzazione gestionale e giuridica con il subentro nella titolarità della gestione di una società cooperativa (registrata come Centro Formazione Professionale Cividale – soc. coop. a.r.l.) la quale assume la gestione del centro al posto dell’E.F.A., divenuto socio della cooperativa mantenendo la proprietà degli immobili. Ruolo fondamentale in questa fase, e nelle dinamiche successive, è svolto da don Luigi Fabbro, presidente dell’E.F.A. e presidente della cooperativa per i primi due anni. A lui si deve l’intuizione di coinvolgere in un ambizioso progetto i soci che rappresentavano alcune tra le più significative realtà del mondo imprenditoriale e cattolico della nostra Regione. 1 settembre 1997 Prendono avvio le attività formative del Centro Formazione Professionale Cividale – soc. coop. a r.l. 1998 Viene avviato il settore ristorazione destinato a formare cuochi e camerieri.

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2000 Il convitto si apre ai minori stranieri non accompagnati, in virtù di una convenzione con diversi comuni e prendono il via numerose attività formative nel campo dell’immigrazione, dell’animazione e della mediazione interculturale e in materia sociale, socio-assistenziale e sanitaria. 2002 Viene creata la cucina didattica: 360 mq di superficie, laboratorio cucina attrezzato con 3 isole, postazioni per lavorazioni carni-pesce-verdure, postazione per preparazione cibi freddi, aula didattica per dimostrazioni, sala/laboratorio ristorante e bar, area ufficio di reparto e spogliatoi e servizi per gli allievi. 4 giugno 2007 La società trasforma il proprio modello organizzativo e lo scopo sociale trasformandosi in cooperativa sociale di “tipo A” ai sensi della legge n. 381/1991 sulla cooperazione sociale. La denominazione viene variata in Centro Formazione Professionale Cividale, in sigla Civiform, denominazione/marchio con cui è conosciuta fin dal 2002. 2009 Prende piede il settore benessere che forma acconciatori ed estetisti. 2010 - 2012 Nonostante i notevoli cambiamenti normativi nel settore di riferimento, si consolida la formazione per i giovani, con 460 allievi di età compresa tra i 14 e i 18 anni frequentanti i corsi di Istruzione e Formazione Professionale nei settori grafica & multimedia, ristorazione, agroalimentare, elettrico e benessere. Si sviluppa ulteriormente il filone della formazione per adulti con vari percorsi formativi volti alla qualificazione, l’aggiornamento o il reinserimento professionale di occupati, disoccupati, cassaintegrati, in mobilità e con qualunque titolo di studio. Si porta a completamento, così, la naturale sfera d’azione del Centro mentre viene potenziato il lavoro di rete con soggetti e istituzioni pubbliche e private. Civiform, inoltre, si impegna sul fronte della collaborazione a livello regionale, nazionale e internazionale, attivando progetti che ampliano ulteriormente il suo orizzonte di attività.

Rassegna fotografica del Centro di Formazione Professionale dal 1955 al 2011/12

Lezione in aula

Allievo al tornio nel reparto Meccanici

Reparto Tipografi compositori-impressori

Allievi edili in una esercitazione d'intonaco

La squadra di calcio del CAP e i suoi dirigenti

Mons.Freschi, il presidente Taverna e il direttore del CAP nel reparto Aggiustatori Meccanici

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Commissione della Ford in visita al CAP durante la discussione dei programmi didattici

Il Personale docente al corso di aggiornamento di Como

Inaugurazione della nuova sala pranzo

Prima visita dei corsisti ANCIFAP provenienti dall'Egitto

Inaugurazione del reparto Offset

Primo corso di aggiornamento per panificatori

Lavorazione della pietra nel reparto scalpellini

Allievi nel laboratorio di cucina con isole e postazioni di lavoro dedicate

Allievi del corso cameriere di sala e bar

Allievi nel rinnovato settore Elettrico

Nel settore Grafico alla stampa si affianca la formazione nella prestampa

Allieve del neonato settore Benessere

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15_ARTICOLI STATUTARI DI INTERESSE Art. 4 – Scopi ed oggetto La cooperativa, ispirandosi ai principi ed ai metodi della mutualità, senza finalità lucrative, ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale della persona attraverso la gestione di servizi educativi ed assistenziali. rivolti alla collettività relativi alla formazione professionale e culturale ed all’attività scolastica e convittuale in genere ai sensi della Legge 8 novembre 1991, n. 381, della L.R. 20/2006 e delle eventuali altre disposizioni integrative e modificative. La cooperativa opera quale strumento indiretto di attuazione delle iniziative scolastiche, formative e convittuali dei propri soci costituendo un tanto il proprio scopo mutualistico caratterizzante. La cooperativa si ispira ai principi dell’etica cristiana, per l’educazione e la formazione professionale, morale e sociale dei giovani e si propone la gestione di iniziative ed esperienze di formazione e di scuola ad ispirazione cristiana. (…) La cooperativa potrà:  gestire attività scolastiche, formative e didattiche con particolare riferimento ai percorsi di istruzione e formazione professionale rivolti ai giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, nel cui ambito si realizza l’assolvimento dell’obbligo di istruzione;  organizzare, istituire e gestire corsi di formazione professionale secondo le normative regionali, nazionali e U.E.;  organizzare, istituire e gestire corsi di formazione in generale, di riqualificazione professionale, anche per il tramite di seminari, convegni ed interventi finalizzati; secondo le normative regionali, nazionali e U.E;  offrire assistenza ai frequentanti i corsi da essa istituiti, attraverso l'ospitalità in convitto o semiconvitto fornendo loro ogni servizio relativo al soggiorno ed al tempo libero;  offrire accoglienza, sia in termini di attività educativo-assistenziale sia in termini di assistenza sanitaria, a minori in situazione di disagio o di abbandono familiare e a minori stranieri non accompagnati;  creare iniziative atte a favorire la qualificazione per l’inserimento lavorativo dei giovani;  svolgere attività formativa di sostegno per soggetti portatori di handicap al fine di agevolarne il percorso formativo e il successivo inserimento professionale. I servizi saranno prevalentemente rivolti ai soggetti in situazione di svantaggio, come identificati nella Legge 381/91 e nella L.R. 20/2006, con particolare riferimento ai minori. La cooperativa nello svolgere le proprie attività nei complessi immobiliari messi a disposizione dalla Fondazione E.F.A. – Ente Friulano Assistenza, perseguirà i fini statutari secondo le indicazioni e gli indirizzi suggeriti dall’E.F.A. nel rispetto degli aspetti morali, assistenziali e degli obiettivi comuni. (…) Art. 6 – Soci (…) Possono essere soci cooperatori tutti gli enti, pubblici e privati, anche in forma di società, con o senza personalità giuridica, aventi finalità culturali o assistenziali o comunque operanti nel settore della formazione nonché le persone fisiche e giuridiche comunque interessate al conseguimento degli scopi sociali e non aventi interessi in contrasto o concorrenti con quelli della cooperativa. L’ammissione è finalizzata allo svolgimento effettivo dello scambio mutualistico ed alla effettiva partecipazione del socio all’attività economica della cooperativa; l’ammissione deve essere coerente con la capacità economica della cooperativa di soddisfare gli interessi dei soci, anche in relazione alle strategie imprenditoriali di medio e lungo periodo. Non possono essere soci coloro che, esercitando in proprio imprese identiche o affini a quella della cooperativa, svolgano un’attività effettivamente concorrente o in contrasto con quella della cooperativa stessa. I soci volontari, il cui numero non potrà superare la metà del numero complessivo dei soci, sono iscritti in un’apposita sezione del libro soci. Il socio volontario non percepirà alcuna retribuzione, sia dalla cooperativa sia dagli utenti dei servizi, fatto salvo il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate sulla base dei parametri stabiliti per la totalità dei soci. Nella gestione dei servizi socio-assistenziali ed educativi effettuati in applicazione dei contratti stipulati con amministrazioni pubbliche, le prestazioni dei soci volontari possono essere utilizzate in misura complementare e non sostitutiva rispetto ai parametri d'impiego di operatori professionali previsti dalle disposizioni vigenti. Possono infine essere soci anche le persone giuridiche, pubbliche e private, gli Enti e le Associazioni nei cui statuti sia previsto il finanziamento e lo sviluppo delle attività della cooperativa e che intendano sostenere ed appoggiare la società nel raggiungimento dei propri obiettivi. Art. 19 – Assemblea e convocazione (…) L'Assemblea rappresenta l'universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità della legge e dell'atto sostitutivo, vincolano tutti i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti, salvo il diritto di recesso previsto dalla legge. L'Assemblea delibera in sede ordinaria e straordinaria ai sensi di legge.

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L'assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, è convocata dal Presidente su delibera del Consiglio di Amministrazione, anche in luogo diverso dal comune della sede della società purché nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia. La convocazione dell’assemblea, tanto ordinaria che straordinaria, sarà effettuata mediante avviso scritto da affiggersi nei locali della sede sociale e da comunicare a mezzo lettera ai soci ed ai membri del Collegio Sindacale, se nominato, almeno 8 (otto) giorni prima di quello fissato per l'adunanza. L'avviso dovrà indicare l'elenco degli argomenti da trattare, il giorno, l'ora ed il luogo dell'adunanza nonché la data della eventuale seconda convocazione, che non potrà aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima. Il Consiglio di Amministrazione, a sua discrezione ed in aggiunta a quella obbligatoria stabilita nel primo comma, potrà usare qualunque altra forma di pubblicità diretta a meglio diffondere fra i soci l'avviso di convocazione delle assemblee. In mancanza dell'adempimento delle suddette formalità, l'Assemblea si reputa valida-mente costituita nel caso previsto dal quarto comma dell’articolo 2366 del codice civile. Art. 20 – Assemblea ordinaria e straordinaria L'assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all'anno per la approvazione del bilancio entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Quando ricorrono le ipotesi di cui all’articolo 2364, secondo comma, del codice civile, l'assemblea annuale potrà essere convocata entro 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. Oltre all’approvazione del bilancio annuale, sono di competenza della assemblea ordinaria:  le deliberazioni in ordine alla destinazione degli utili o alla copertura delle perdite;  la nomina degli amministratori, previa determinazione del numero, ed eventualmente del Presidente e del Vice Presidente, dei sindaci e del Presidente del Collegio Sindacale, nonché, quando previsto, del soggetto incaricato del controllo contabile;  la determinazione della remunerazione, anche in forma di gettoni di presenza, da corrispondere agli amministratori ed ai sindaci;  l’approvazione dei regolamenti interni previsti dal presente statuto;  le deliberazioni sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci;  la decisione di aderire ad un gruppo cooperativo paritetico;  le deliberazioni su tutti gli altri oggetti ad essa attribuiti dalla legge, nonché sulle autorizzazioni eventualmente richieste dal presente statuto per il compimento di atti degli amministratori, ferma, in quest’ultimo caso, la responsabilità degli amministratori per gli atti compiuti. L'assemblea ordinaria si riunisce inoltre ogni qualvolta il Consiglio di Amministrazione lo creda necessario o ne sia fatta richiesta per iscritto, con indicazione delle materie da trattare, dal Collegio Sindacale o da almeno un decimo dei soci. L'assemblea straordinaria viene convocata per deliberare sulla proroga della durata della società, sul cambiamento dell'oggetto sociale, sulla fusione della società – fatto salvo quanto previsto dall’ultimo comma dell’articolo 25 del presente statuto – o sulla sua scissione, sullo scioglimento anticipato, sulla nomina e sui poteri del liquidatore e comunque su ogni atto comportante modifiche alle norme statutarie o riservato alla sua competenza dalla legge. Art. 22 – Diritto di voto e rappresentanza all’assemblea Nelle assemblee hanno diritto di voto coloro che risultino iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni. Ciascun socio cooperatore persona fisica, ivi compresi i soci volontari, ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero delle azioni possedute. Ai sensi del terzo comma dell'articolo 2538 del codice civile, ai soci persone giuridiche è invece attribuito un voto ogni 400 (quattrocento), o frazione di 400 se inferiore, azioni sociali possedute, fino ad un massimo di cinque voti per ciascun socio. Il socio diverso dalla persona fisica interviene all’assemblea tramite un proprio legale rappresentante ovvero un proprio amministratore, un proprio dipendente o un altro socio dallo stesso delegati. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente in assemblea, hanno facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio che non sia amministratore, sindaco o dipendente della società, ovvero che rivesta tali qualifiche in società controllate, e che abbia diritto al voto. Ciascun socio può rappresentare solamente un altro socio. Alle assemblee può sempre partecipare, senza diritto di voto, un rappresentante dell’Associazione Cooperative Friulane. Art. 23 – Deliberazioni assembleari Le deliberazioni dell’assemblea devono constare dal verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario o dal Notaio. Il verbale delle assemblee straordinarie deve essere redatto da un Notaio. I verbali delle assemblee debbono essere redatti secondo quanto stabilito dall’articolo 2375 del codice civile e quindi trascritti nel libro delle adunanze e delle deliberazioni della assemblea di cui al punto numero 3 dell'articolo 2421 del codice civile. L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione oppure dal Vice Presidente ovvero, in loro assenza, dalla persona designata, a maggioranza degli aventi diritto di voto intervenuti, dall’assemblea stessa. La nomina del segretario verbalizzante, che può essere scelto anche tra i non soci, è deliberata a maggioranza degli aventi diritto di voto intervenuti. La nomina del segretario non ha luogo quando il verbale è redatto da un notaio. Le deliberazioni della assemblea hanno luogo con voto palese: per alzata di mano, per appello nominale ovvero con altro sistema, adottato dai presenti a maggioranza, che comunque garantisca l'evidenza del voto espresso da ciascun socio.

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Art. 23 – Consiglio di amministrazione Il Consiglio di Amministrazione si compone da 3 (tre) a 9 (nove) membri eletti, previa determinazione del numero, dall'assemblea ordinaria. La maggioranza degli amministratori è scelta tra i soci cooperatori, ivi compresi i soci volontari, ovvero tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche. Gli amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. Gli amministratori sono rieleggibili per non periodo non superiore al limite massimo stabilito dalla legge. Ai membri del Consiglio di Amministrazione potrà essere attribuito un compenso, anche sotto forma di gettoni di presenza, da determinarsi con deliberazione assunta dalla assemblea ordinaria. Spetta invece al Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, determinare, a norma del terzo comma dell'articolo 2389 del codice civile, il compenso dovuto a quelli dei suoi membri che siano chiamati a svolgere specifici incarichi, con carattere continuativo, in favore della cooperativa. L'assemblea può anche determina-re un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche. Agli amministratori compete comunque il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni. Qualora non vi abbia preventivamente provveduto l’assemblea all’atto della nomina dell’organo amministrativo, il Consiglio elegge nel suo seno il Presidente ed uno o più Vice Presidenti che lo sostituiscono in caso di assenza od impedimento e che durano in carica per tutta la durata del loro mandato di amministratori, salva la possibilità di revoca da parte del Consiglio. Il Consiglio può inoltre nominare un segretario il quale può anche essere scelto di fuori dai suoi membri. Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, gli altri provvedono a sostituirli con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, se nominato, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dalla assemblea tra i soci cooperatori. Gli amministratori così nominati rimangono in carica sino alla prossima assemblea. Se viene invece meno la maggioranza degli amministratori nominati dalla assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l’assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. Gli amministratori così nominati scadono con quelli in carica all’atto della loro nomina. Art. 25 – Funzionamento del consiglio di amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente, od in sua assenza dal Vice Presidente, ogni qualvolta ne venga ravvisata l'opportunità e quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei consiglieri. Il Consiglio potrà riunirsi anche fuori dal Comune ove è ubicata la sede sociale purché nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia. La convocazione è fatta a mezzo avviso scritto, da consegnare agli interessati non meno di tre giorni prima dell'adunanza e, nei casi urgenti, anche a mezzo fax o e-mail in modo che i consiglieri ed i sindaci effettivi ne siano informati almeno un giorno prima della riunione. Le adunanze sono valide quando vi intervenga almeno la maggioranza degli amministratori in carica. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza di voti dei presenti partecipanti al voto. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente. Il Consiglio di Amministrazione può delegare le proprie attribuzioni, nei limiti di cui agli articoli 2381 e 2544 del codice civile, ad un comitato esecutivo, composto dal Presidente, dal/i Vice Presidente/i e da alcuni dei suoi componenti, o ad uno o più amministratori delegati, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega. Almeno ogni sei mesi, gli organi delegati devono riferire al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, se nominato, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo, in termini di dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Cooperativa e dalle sue controllate. La gestione della società cooperativa spetta esclusivamente all’organo amministrativo, che compie le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale e per il per-seguimento degli scopi sociale e mutualistico. Il Consiglio di Amministrazione è quindi investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e gestione della società eccettuato solamente ciò che la legge espressamente riserva alla competenza inderogabile della assemblea. Ai sensi del secondo comma dell’articolo 2365 del codice civile, alla competenza del Consiglio di Amministrazione sono attribuite, con l’osservanza delle forme previste dalla legge, le deliberazioni in materia di:  trasferimento della sede legale nell’ambito del territorio nazionale, nonché di istituzione e soppressione di sedi secondarie;  fusione, nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2500-bis;  l’indicazione di quali tra gli amministratori hanno la rappresentanza della società;  gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative. Art. 26 – Rappresentanza Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale. Egli è perciò autorizzato ad inoltrare istanze in favore della società ed a riscuotere da pubbliche amministrazioni somme a qualsiasi titolo, rilasciandone quietanza liberatoria. Egli rappresenta la società in giudizio, di fronte a terzi e può nominare avvocati e pro-curatori in qualunque grado e stato di giurisdizione.

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In caso di assenza od impedimento del Presidente, le di lui mansioni spettano al/i Vice Presidente/i. E’ inoltre attribuita alla competenza degli amministratori l’indicazione di quelli tra loro che, ulteriormente al Presidente, ed, ove previsto, disgiuntamente da quest’ultimo, abbiano la rappresentanza della società. Previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, il Presidente potrà delegare l'uso della firma sociale nonché la rappresentanza legale, purché per atti specifici e nelle forme di legge, ai direttori generali, ai dipendenti della cooperativa ovvero, in casi eccezionali, a persone esterne alla medesima. Art. 27 – Collegio sindacale Il Collegio Sindacale è costituito soltanto qualora ciò sia reso obbligatorio dalla legge ovvero qualora la nomina sia comunque deliberata dall’assemblea ordinaria. In tali casi il Collegio Sindacale è composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, in possesso dei requisiti di legge, nominati dall’assemblea ordinaria che, all'atto della nomina, provvede anche alla determinazione del compenso loro attribuito, tenuto conto delle tariffe professionali vigenti. Ai membri del Collegio Sindacale spetta comunque il rimborso delle spese documentate sostenute in relazione al loro incarico. I Sindaci durano in carica tre anni e sono sempre rieleggibili Il Collegio Sindacale, se nominato, ha tutte le competenze di legge ed esercita inoltre anche il controllo contabile ed è quindi integralmente composto da Revisori Contabili iscritti nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia. Art. 28 – Controllo contabile Il controllo contabile sulla società, ai sensi del terzo comma dell’articolo 2409-bis, è esercitato dal Collegio Sindacale, se nominato, il quale, in tal caso, deve essere interamente costituito da Revisori Contabili iscritti nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia. Non ricorrendo le condizioni di cui sopra, il controllo contabile sulla società, se obbligatorio per legge, è esercitato da un revisore contabile o da una società di revisione iscritti nel Registro istituito presso il Ministero della Giustizia che sono incaricati e svolgono la propria funzione secondo quanto stabilito dagli articoli 2409-bis e seguenti del codice civile. L'assemblea dei soci, anche laddove non ricorrano le condizioni di legge per la nomina del Collegio Sindacale o dell'incaricato del controllo contabile di cui al comma pre-cedente, può sempre deliberare, in quanto lo ritenga opportuno:  la nomina di un Collegio Sindacale composto da un Presidente, da due Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, in possesso dei requisiti di legge;  l'affidamento dell'incarico del controllo contabile ad un revisore contabile o ad una società di revisione; che svolgono la propria funzione secondo quanto stabilito dalla legge e dal presente statuto.

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16_TABELLA DI RACCORDO La struttura del bilancio sociale indicata dall’Atto di indirizzo regionale deve ritenersi obbligatoria nel senso sostanziale, ovvero è possibile riordinare i contenuti in modo diverso, non rispettando la sequenzialità data. In tal caso però è utile la tavola sinottica sottostante mediante la quale si è in grado di raccordare il contenuto espresso dal bilancio sociale della cooperativa con l’ordine dell’Atto di indirizzo.

Atto indirizzo n.

Atto di indirizzo lettera/specificazioni

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specif. a) b) c) d) e) f) a) b) c) d) e) f) g) h) i) l) m) n) o) p) q) r) s) t) u) a) b) c) d) e) f) g) a) b) c) d) e) specif.

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3

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5 6

SEZIONE 1 LA SINTESI

SEZIONE 2 L’ANALISI

SEZIONE 4 L’APPENDICE

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SEZIONE 3 L’APPROFONDIMENTO

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