MFF
Supplemento al numero odierno di MF/Mercati Finanziari. Estero: F 10,00 €. Spedizione in abbonamento postale L. 46/2004 art. 1 C. 1 DCB Milano
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Magazine For Fashion n. 71. OTTOBRE/NOVEMBRE 2013. Solo in abbinamento con MF/Mercati Finanziari - IT Euro 4,50 (3,00 + 1,50) TRIMESTRALE
INTERNATIONAL
EDITION
Nella foto, Massimiliano Giornetti con quattro modelle in abiti Salvatore Ferragamo Los Angeles capsule collection, in un ritratto realizzato da Stefano Roncato
A 90 ANNI DALL'ARRIVO A HOLLYWOOD, LA GRIFFE CELEBRA LA SUA STORIA E IL SUO PRESENTE, OGGI AFFIDATO A MASSIMILIANO GIORNETTI. PRONTO A RACCONTARE UN FUTURO DI: «COMFORT, ARTIGIANALITÀ, E CREATIVITÀ»
FERRAGAMO CONFIDENTIAL
DsquareD2.com
20 | MFF-Magazine For Fashion
Marco Zanini nel backstage Rochas
Tatuaggio pointillisme di Alexandre Herchcovitch
Pierfrancesco Gigliotti
Marc Jacobs
Richard Nicoll
Peter Dundas
Stefano Gabbana
Burak Uyan
Renzo Rosso
Alberto Moretti
Nicole e Michael Colovos a fine show di Helmut Lang Martine Lindskjold per Katie Gallagher
Fausto Puglisi
Anna Molinari
Drake Burnette da Derek Lam
Melodie Monrose nel backstage Jeremy Scott
Catherine McNeil nel backstage Anthony Vaccarello
Kanye West
MFF-Magazine For Fashion | 21
Stefano Pilati in un frame del film: L'industria a supporto del savoir-faire by Johan Soderberg per Ermenegildo Zegna Couture spring-summer 2014
Victoria Beckham
Kayla Aaron dello street casting di Saint Laurent
Andrea Pompilio
Julia Nobis da Givenchy
Nicola Formichetti
Angelos Frentzos
MFF-Magazine For Fashion tattoo
Daiane Conterato da Dior
Rick Owens
Umit Benan
Cara Delevingne da Chanel
openview Young & cool, una generazione nata nell'oggi e pronta a scrivere il domani della moda
feRRaGamo confidential
italiana e internazionale. Il tutto in un momento in cui i grandi gruppi del lusso sembrano aver spostato la bussola dei maxi-investimenti proprio su di loro, ovvero su piccole realtà nascenti, con un fatturato inversamente proporzionale alla creatività che riescono a sprigionare in pedana. A loro è dedicato questo numero di MFF-Magazine For Fashion, incentrato sul womenswear primavera-estate 2014. Partendo da un team vincente, quello della maison Salvatore Ferragamo con Massimiliano Giornetti, interprete di una storia potente e blasonata. Ma questo numero è dedicato anche a tutti quei designer di ultima generazione pronti a gridare al mondo la loro estetica, scegliendo una griffe iconica da reimpostare o un percorso in solitaria. Pronti a dare una nuova vita a Milano, alla ricerca di un supporter, di un mentore o di un contest capace di regalare loro un po' di tranquillità finanziaria. Giovani e di tendenza, raccontati da quei tattoo che portano incisi sul corpo. Ornamenti di vita, simboli di una storia o semplici vezzi per affermare il proprio status. Di creativo flamboyant a 360 gradi. Giampietro Baudo e Stefano Roncato
24 | MFF-Magazine For Fashion
contents what’s new 20 e 21
Openview
il Finale della sFilata toMMy HilFiger
talks 69
Giampietro Baudo
48 e 49
Facecool Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
50 a 54
Frontrow alice Merli
56 a 61
Au revoir Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
62 e 63
Tod’s + Facchinetti Giampietro Baudo
64 e 65
Bienvenew Francesca Manuzzi
66 e 67
Happy 10 years CK dream team Fabio Maria Damato
Joseph Altuzarra Fabio Maria Damato
70
Andreas Melbostad elisa Rossi
72
Bates, Bryan e McCreery alessia lucchese
74
Barbara Casasola alessia lucchese
76
Alessandro Dell’Acqua Chiara Bottoni
78
Ennio Capasa elisa Rossi
80 e 81
Clare Waight Keller Chiara Bottoni
82
Anthony Vaccarello Francesca Manuzzi
26 | MFF-Magazine For Fashion
contents 84
Chitose Abe silvia Manzoni
86 a 93
Ferragamo confidential servizio e foto stefano Roncato
94 a 97
People from Milano servizio stefano Roncato. Foto Michele De andreis
98 a 101
Alla corte di Re Giorgio Chiara Bottoni
103 e 104 Regole di successo Fabio Gibellino
106 e 107 Top of the tops Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
108
#phenomenon Francesca Manuzzi
110 e 111 Tribù femminili Diane Pernet. Foto sonny Vandevelde
l’uscita Finale dolce & gabbana
Fashion 113
The season stefano Roncato, Francesca Manuzzi, elisa Rossi, Matteo Zampollo, Michele Bagi, natalia Chebunina e Michela Zio
114 a 131 The Best Proenza Schouler The row Christopher Kane Erdem J.W.Anderson Tom Ford Emilio Pucci Prada Fendi Dolce & Gabbana Marni Céline Comme des garçons Valentino Givenchy Balenciaga
28 | MFF-Magazine For Fashion
contents 132 e 133 Something to remember
l’allestiMento Floreale della sFilata dior
in COVER
134 e 135 Details to remember 136 e 137 The top five 139 a 158 the trends Messages Bienvenue au Louvre Voyeur Blue jeans Era metallurgica Operazione sottoveste Pop-up flowers Melting pot B&W cinetico Move it! Move it! Urban fear 160 a 163 Must have nature College Optical Surrealismo Wood & cork Bucolico Red lady Marinière
nella Foto MassiMiliano giornetti assieMe a Modelle vestite salvatore FerragaMo los angeles capsule collection servizio e Foto steFano roncato
#dieselreboot
dieselreboot.tumblr.com
L’ORIGINALE – LA vALIGIA cON LE RIGhE Nel 1950 RIMOWA lancia la prima valigia con le inconfondibili righe che, da allora, è diventata un oggetto di culto. Il bagaglio originale RIMOWA, a tutt’oggi, non ha perso nulla del suo fascino. È la scelta di tutti coloro che sono alla ricerca del particolare – come Alessandra Ambrosio e Johannes Huebl. RIMOWA Flagshipstore Milano: Via Agnello ang. Ragazzi del ’99 RIMOWA Flagshipstore Firenze: Via Porta Rossa 95-97
www.rimowa.com
48 | MFF-Magazine For Fashion
facecool Nove volti cool, hot names italiani e internazionali. Imprenditori, designer e creativi sotto i riflettori. Da tenere d’occhio, perché stanno mettendo la loro firma nel fashion business. Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo Mariasole Cecchi WORK: Bag designer / FOR: Les petits joueurs / WHERE: Florence - São Paulo
Italiana a São Paulo. con un pit-stop a Parigi, in cui si trova a customizzare vecchie borse con mattoncini lego. la miccia inizia a bruciare, le persone desiderano le sue creazioni. la cecchi fa produrre 600 pezzi a mano in Toscana, fonda les petits joueurs, corre in Brasile con il fidanzato (Dimitri Mussard, discendente della famiglia Hermès, ndr) e approda da Daslu. era il 2010. oggi, 26enne, ha uno staff di dieci persone, i lego vengono prodotti ad hoc per il brand ed è una delle prime italiane a spostare la produzione in Brasile, a partire dalla p/e 2014. ogni pezzo, collane comprese, è nel virtual showroom, che permette agli store ordini diretti.
Rodrick Diallo WORK: Fashion show producer / FOR: Eyesight fashion&luxury / WHERE: Paris - NYC
Il master delle produzioni, con in mano l'abc dello show. Nel portfolio clienti compaiono atelier Versace, acne, comme des garçons, Victoria Beckham. Diallo, 30enne, è tra le fila della eyesight fashion&luxury da sei anni e da quattro partner della costola newyorkese dell'azienda. lavora a fianco del light designer e direttore artistico Thierry Dreyfus e della production director Marie Meresse, che combinano le proprie idee per creare un momento d'emozione bespoke. Il trio, super focus sull'innovazione, mette in piedi intimi processi che ruotano attorno alla collezione, in cui: «Il meglio deve sempre venire». come ama ripetere Diallo.
Miroslava Duma WORK: Socialite & Blogger / FOR: buro247.ru / WHERE: Moscow
Si può lasciare l'ambita scrivania di fashion editor presso Harper's Bazaar Russia e guadagnare ancora più influenza nel mondo della moda? Bisogna chiedere a Miroslava Duma, che risponderà sicuramente sì. Il suo sito Büro 24/7, rigorosamente in cirillico, rappresenta uno dei punti cardinali per le fashioniste di Mosca e dintorni. e lei, con il suo stile eclettico, si è guadagnata gli amori delle maison che con la sua presenza si assicurano una finestra aperta sul fashion business russo. In più, non ha di certo fermato la sua carriera giornalistica: le collaborazioni con testate di moda internazionali, ora che è a tutti gli effetti una freelance, si sprecano.
Maria Luisa Frisa WORK: Fashion curator / FOR: Iuav / WHERE: Venice - Florence
Il suo nome è uno dei riferimenti più importanti quando si parla della moda in Italia e di moda italiana nel resto del mondo. e così il V&a-Victoria & albert museum di londra ha chiamato Maria luisa frisa per la stesura del libro The Glamour of Italian Fashion 1945-2014, ricco volume che accompagnerà l'attesa e omonima mostra in programma ad aprile 2014 nelle sale del museo londinese (a sinistra, due immagini tratte dall'exhibition). frisa, critico di moda e fashion curator di fama internazionale, oggi è il direttore del corso di laurea in Design della moda e arti multimediali dell'Università Iuav di Venezia.
MFF-Magazine For Fashion | 49
Leandra Medine WORK: Blogger / FOR: manrepeller.com / WHERE: New York
Un blog iniziato per scherzo, dopo troppe ore passate sugli shop online. A comprare vestiti che la facevano avvicinare al mondo della moda, ma allontanare da quello degli uomini. Perché assolutamente «manrepeller». Ha inizio così la seconda vita di Leandra Medine, fashion addicted newyorkese, diventata in pochissimo una delle personalità under 30 più influenti del fashion business. Come? Con una buona dose di autoironia, uno stile di scrittura unico (dove fa valere il suo degree in giornalismo) e un gusto particolare nel campo della moda. Che oggi la premiano con migliaia di followers sul suo manrepeller.com.
Valerio Nappi e Valerio Mezzanotti WORK: Founders - Directors / FOR: Nowfashion.com / WHERE: Paris
Valerio & Valerio. Due napoletani da dieci anni a Parigi. Rispettivamente Mezzanotti, fotografo e creative director con all'attivo collaborazioni per New York Times, International herald tribune e Vogue, e Nappi, esperto di comunicazione e marketing. Insieme il 31 gennaio 2011 lanciano Nowfashion.com. Creando una tecnologia per lo streaming fotografico, in cui le immagini dalla cam saltano sul web. A ruota nasce una piattaforma editoriale gestita da Jessica Michault. «Offriamo un'esperienza sulla moda a 360°, di cui gli utenti possono usufruire, senza costi, da computer o smartphone», spiegano i creatori del progetto, al top dei ranking web.
Justin O'Shea WORK: Buying director / FOR: mytheresa.com / WHERE: Munich
«La cosa più vicina alla moda era Crocodile Dundee», spiega O'Shea parlando dell'Australia, sua terra d'origine. Tatuato, con la barba, vestito di scuro, onnipresente alle fashion week è il responsabile del buying di mytheresa.com, piattaforma web della boutique Theresa. Classe '79, passa da Fred Perry ad Amsterdam a Londra a fare lo styling dei video degli Stones e Iggy Pop. Nel 2007 torna in Australia per lavorare in miniera. Poi nel 2008 vola in Kuwait per dirigere il buying di Al Ostoura. E nel 2009 approda da mytheresa.com. «Nonostante la mia vita privata non esista, amo ciò che faccio, 100 volte meglio d'essere in ufficio dalle 9 alle 18».
Rex Osterkamp WORK: Singer & designer / FOR: Rexx & Saint Laurent / WHERE: Orange, California
Capita di vederlo in passerella, sul palco, in studio. Rex Osterkamp è uno dei ragazzi individuati da Hedi Slimane come portavoce ideale della sua visione di Saint Laurent. E da semplice cantante di una oneman-band, Rexx, il giovane californiano è diventato prima uno degli uomini immagine per lo show parigino del marchio di Kering, poi è stato coinvolto dallo stesso creativo all'interno del suo design studio di Los Angeles. E, tra le altre cose, la sua fama come cantante sta crescendo. Per sentirlo bisogna volare in California, sua terra di origine e base. Oppure andare su Soundcloud e Youtube, dove basta digitare Rexx.
Jimi Roos WORK: Designer / FOR: Himself / WHERE: Florence
Nasce in Svezia, ma da tempo si è stabilito a Firenze. Ed è andato a fare uno dei lavori più a rischio di estinzione al mondo: il sarto. Ovviamente, riallineato agli anni 2010. Jimi Roos, grazie alla sua esperienza a contatto con gli artigiani locali, realizza infatti T-shirt totalmente fatte a mano. Ogni pezzo è risultato di una ricerca sulle forme, cucito e decorato in casa. Con ago e filo crea disegni naïf. Forme semplici e affascinanti, purili e poetiche. Che Roos crea esclusivamente per clienti privati e per una serie di selezionatissimi store worldwide, pronti ad accogliere i suoi capi limitati creati seguendo tempistiche da vero artigiano.
50 | MFF-Magazine For Fashion
ON STAGE
A cura di Alice Merli
Tra moda ed economia: le anticipazioni, le notizie e gli approfondimenti importanti per leggere in prima fila il fashion system
Front ROW
comunicazione
Ermenegildo Zegna Il nuovo corso di Ermenegildo Zegna è stato suggellato dal lancio mondiale alla galleria di design JF Chen di Los Angeles della campagna adv curata da Stefano Pilati, alla sua prima apparizione ufficiale dalla nomina a direttore creativo delle collezioni Ermenegildo Zegna couture (il designer si occupa anche del womenswear di Agnona, ndr). Intitolata The new éminences grises e svelata alla presenza di star come Sharon Stone, Gerard Butler ed Edward Norton, l'adv è stata accompagnata dalla proiezione di un video in cui, ironicamente, un Pilati mezzobusto enuncia le news della maison durante il tg di un immaginario EZChannel (nella foto). «Ho voluto giocare tra l’immagine di un impeccabile suit e la visione del nuovo mondo Zegna, interpretata dalla collezione p-e 2014. In una sorta di gioco tra le parti che può essere esemplificato in un certo senso dal rapporto tra me e Gildo Zegna, tra l’uomo creativo e l’uomo di potere e viceversa», ha precisato il designer. E a interpretare la campagna, scattata dal duo Inez & Vinoodh, ha chiamato l’attore Jamie Dornan, arruolato per la trasposizione cinematografica di Cinquanta sfumature di grigio, vestito di colore, e il modello italiano Paolo Anchisi, alter ego stilistico e concettuale nel suo completo grey.
eventi
Ferré La prima retrospettiva dedicata al genio di Gianfranco Ferré (nella foto un bozzetto) andrà in scena dal 1° febbraio 2014 al Museo del tessuto di Prato. Intitolata «La camicia bianca secondo me - Gianfranco Ferré», l'exhibition porterà all'interno dell'ex Fabbrica Campolmi 27 camicie bianche, capo iconico dell'architetto della moda italiana, in quella che sarà la prima mostra dedicata a Ferré dalla sua scomparsa avvenuta nel 2007.
liaison
Uniqlo opening
J. Crew J. Crew sbarca in Europa e invade Londra. Il marchio Usa, prediletto dalla first lady Michelle Obama, ha scelto la capitale britannica per aprire il suo primo flagship store europeo: circa 5.200 metri quadrati di spazio espositivo in un elegante building al numero 165 di Regent street (nella foto). «Sono molto curiosa di vedere cosa succederà qui; è eccitante: Londra mi dà la sensazione di un nuovo universo di stile», ha spiegato la direttrice creativa della label, Jenna Lyons, alla guida di un marchio-fenomeno che ha chiuso l'ultimo esercizio a 642,9 milioni di dollari di ricavi, in salita dell'11%.
Un gemellaggio destinato a diventare un blockbuster di vendita: il colosso giapponese Uniqlo ha infatti chiamato Nigo (nella foto) come direttore artistico del progetto UTUniqlo T-shirts. Prima stagione, la primavera-estate 2014 che arriverà nei negozi all'inizio del prossimo anno. Nigo, fondatore del marchio streetwear A Bathing ape che ha ceduto, oggi si occupa dell'altro suo marchio, Human made. E continua a essere uno dei produttori hip-hop più cool della scena nipponica.
MFF-Magazine For Fashion | 51
Restyling
Azzedine Alaïa Un piano di rilancio in grande stile. Iniziato con la grande mostra retrospettiva di Parigi, aperta al Musée Galliera e in corso fino al 26 gennaio. Poi lo store in rue Marignan, nel triangolo d'oro della couture parigina (nella foto un bozzetto del progetto). Il gruppo svizzero Richemont ha messo il turbo alla maison Azzedine Alaïa che nel 2016 lancerà il primo profumo della sua storia, frutto dell'intesa con il gruppo Bpi-Beauté prestige international.
Debutti
Italia Independent
«Una bottega». Così Lapo Elkann ama definire il primo flagship store italiano della sua Italia Independent inaugurato al civico 19 di via Montenapoleone a Milano: «Assomiglia a una piccola piazza. Le piazze sono veri tesori per l’Italia. È fondamentale preservare il tesoro artigianale du questo paese», ha spiegato il fondatore del brand eyewear. Che per i prossimi opening, guarda a Francia, Spagna e Regno Unito con Londra in testa e gli Stati Uniti in pole position, con due vetrine a Miami e a New York. Partendo dagli attuali dieci monomarca.
happening
Valentino Un grande store da 790 metri quadrati con una vetrina monumentale da 40 manichini. E una sfilata-evento, per celebrare il rosso, colore iconico della maison fondata da Valentino Garavani, ma anche simbolo della Cina (nella foto tre look del progetto, in vendita da aprile 2014). Valentino fa le cose in grande a Shanghai e punta a crescere ancora, grazie a investimenti per 100 milioni di euro. Che porteranno, nel 2014, all'opening di due grandi spazi: un sarà a New York, sulla Fifth avenue, e l'altro si troverà a Roma, in piazza Mignanelli, dove ha sede anche l'atelier. Che dopo l'opening di una boutique da 2mila metri quadrati diventerà una vera e propria piazza Valentino. exhibition
nomine
Burberry Grandi manovre in casa Burberry. Fresco della nomina a ceo in vista dell’uscita di scena di Angela Ahrendts, Christopher Bailey (nella foto a fine sfilata) ha annunciato che sarà affiancato attivamente alla direzione creativa dei marchi del gruppo da Luc Goidadin. Diplomato al Royal college of art e da 12 anni braccio destro di Bailey, Goidadin sarà chief design officer. «Questo mi permetterà di continuare a essere pienamente coinvolto nell’impostazione creativa del brand», ha detto Bailey, «Goidadin supervisionerà tutte le fasi del design sotto la mia leadership».
Paul Smith Londra rende omaggio a Paul Smith. Il Design museum della capitale inglese ospita fino al 9 marzo 2014 una grande exhibition dedicata al designer britannico (nella foto in una delle sale della mostra). La mostra Hello, my name is Paul Smith celebra la carriera estrosa dello stilista, attraverso foto, oggetti, immagini e video di backstage delle sfilate. Ma anche gioielli, libri e opere d’arte raccolte negli anni dal designer e oggi racchiuse nelle boutique Paul Smith sparse in giro per il mondo. In un percorso che parte dall’opening del primo store, a Nottingham in Byard lane: la boutique è stata ricreata in digitale all’interno di una sala.
book
Vivienne Westwood Una biografia autorizzata, edita da Picador, che a ottobre 2014 svelerà tutti i segreti della reginetta del punk, Vivienne Westwood. «La vita merita rispetto. I morti meritano la verità, Ian e io stiamo lavorando insieme su questo e sono entusiasta che questa sarà la Mia Storia, quella che nessuno ha mai raccontato prima», ha spiegato la designer inglese. Che per la stesura del book collaborerà con Ian Kelly, pluripremiato biografo di fama internazionale.
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restyling
Mila Schön Continua il rilancio di Mila Schön. Dopo essere entrata nell’orbita di New Antica group e aver lanciato la linea young Mila by Mila Schön, la maison ha nominato Alessandro De Benedetti (nella foto) nuovo direttore creativo. Il designer sostituisce Bianca Maria Gervasio, che ha lasciato il ruolo lo scorso febbraio dopo cinque anni al timone stilistico. Una collaborazione iniziata in sordina con la primavera-estate 2014, affidata a un team di giovani creativi e che prenderà corpo con l'autunnoinverno prossimo e la prima vera collezione realizzata dal designer.
mostre
Louis Vuitton Louis Vuitton diventa protagonista a Mosca. La maison di Lvmh aprirà le porte di una speciale exhibition dedicata al tema del viaggio, che illuminerà i magazzini Gum e la Piazza Rossa (nella foto) della città fino al 19 gennaio 2014. La mostra unirà il mondo dell’arte a quello del lusso e della moda. A fare da cornice ai bauli e alle valigie in esposizione, che hanno costruito la leggenda del marchio, sono stati chiamati 12 artisti, tra cui Olga Kisselva, Ange Leccia, Pierrick Sorin e Marie Maillard, che dovranno interpretare attraverso installazioni video 24 personalità di rilievo nella storia del cinema e della letteratura.
upcoming
Hugo Boss eventi
Charles James Dopo un restauro di due anni, il Costume Institute del Met-Metropolitan museum of arts di New York è pronto per ospitare la creatività di Charles James (nella foto sopra, al lavoro in atelier). Allo stilista, considerato il primo couturier americano, sarà infatti dedicata l’annuale exhibition, in scena dall’8 maggio al 10 agosto 2014. «Charles James: beyond fashion» svelerà oltre 100 abiti realizzati dal designer dal 1929 fino alla sua morte nel 1978.
«Vorrei sviluppare una collezione forte e femminile con la stessa autorevolezza riconosciuta alle collezioni uomo del marchio». Jason Wu (nella foto) ha le idee chiare per riscrivere il nuovo womenswear di Hugo Boss. Il 2014 segnerà infatti l’arrivo dello stilista newyorkese, di origine cinese, alla direzione creativa donna della linea Hugo by Hugo Boss. Il debutto avverrà con la collezione autunnoinverno 2014/15, che salirà in pedana il prossimo febbraio durante la New York fashion week a fianco della collezione maschile disegnata da Kevin Lobo.
eyewear
Fendi Fendi scommette sull'eyewear. La maison romana ha arruolato il designer francese Thierry Lasry per creare una capsule collection di sunglasses che debutterà nei negozi a partire dalla primavera-estate 2015. Una decisione che arriva in concomitanza con l’avvio, a partire dal 1° gennaio 2014, del nuovo contratto di licenza di produzione e distribuzione firmato dalla griffe romana con Safilo, dopo la scadenza del deal iniziato nel 2005 con Marchon.
collaborazioni
H&M
«È stato H&M a cercarmi e ho pensato che firmare una collezione come questa fosse il modo migliore per ringraziare quei tanti supporter che, per motivi diversi, non possono permettersi le mie collezioni, come se fosse un regalo». Parola di Isabel Marant. Per la sua 13ª collaborazione griffata il colosso svedese H&M ha infatti arruolato la designer francese per creare la prima vera collezione completa battezzata Isabel Marant pour H&M (nella foto l'evento di lancio). Perché il progetto, che debutta in 250 negozi H&M in tutto il mondo, prevede un guardaroba completo donna e uomo (prima prova della Marant in questo territorio, ndr) e anche il bambino.
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nomine
Marc by Marc Jacobs investimenti
bilanci
Un iniezione di 10 milioni di sterline per dare nuovo slancio al brand. Pringle of Scotland, storico marchio di maglieria britannica, punta a crescere e per superare il difficile momento finanziario vara una nuova iniezione di 10,3 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) da parte della famiglia cinese Fang, che da 13 anni controlla l’etichetta (nella foto la presentazione spring-summer 2014). Oggi il marchio, che nel 2012 ha registrato una perdita di 6,3 milioni di sterline (circa 7 milioni di euro), dopo il riassetto produttivo che ha visto chiudere la sede storica di Hawick, in Scozia, punta a crescere in Cina e scommette sul nuovo corso creativo affidato a Massimo Nicosia.
Victoria Beckham (nella foto) torna in utile. Dopo un 2011 che aveva visto i conti della sua Beckham ventures limited scivolare in rosso, il 2012 ha segnato il ritorno all’utile, per poco meno di 1,5 milioni di sterline (circa 1,7 milioni di euro al cambio di ieri) con un raddoppio del giro d’affari a quota 15 milioni di sterline (circa 17,6 milioni di euro). Merito del progetto Victoria, linea young che ha conquistato una fetta più ampia dei suoi fan. Intanto il 2014 saluterà il primo monomarca: sarà a Londra e si troverà nel quartiere di Mayfair.
Pringle of Scotland
Victoria Beckham
La designer inglese Luella Bartley (nella foto) tornerà alla ribalta nel fashion come design director della donna di Marc by Marc Jacobs. A supervisionare la linea young del designer Usa, che per la prima volta fa un passo indietro per concentrarsi sulla prima linea, sarà Katie Hillier. Entrambe si occuperanno del rilancio del marchio a partire dall'autunno-inverno 2014/15. L’uomo sarà invece affidato a Karl Aberg.
investimenti
Carven Carven (nella foto lo store di Parigi) guarda ai mercati asiatici per crescere. Il marchio, controllato per il 63% dal fondo Turenne investments, ad aprile 2014 taglierà il nastro, grazie alla partnership con Bluebell, alla sua prima vetrina giapponese a Tokyo. Lo spazio di 300 metri quadrati sorgerà nel quartiere di Omotesando. Seconda tappa la Cina, dove il primo flagship vedrà la luce a maggio a Shanghai. A questo seguirà la boutique di Pechino.
licenze
listing
Elisabetta Franchi Elisabetta Franchi (nella foto la presentazione spring-summer 2014) pensa alla quotazione in Borsa entro la fine del 2018. Il gruppo Betty blue, a cui fa capo il marchio e che ha accolto nel suo azionariato con una quota di minoranza la private equity Trilantic capital partners, è pronto a scommettere sull'estero, che rappresenta il 35% del turnover, per crescere. «L’obiettivo è di arrivare all’ipo con ricavi più che raddoppiati rispetto agli attuali 105 milioni di euro (la previsione per il 2013 è di una crescita tra il 10 e il 15%, ndr) e di accelerare sulle brand extension per diventare una griffe lifestyle a tutto tondo», ha spiegato la designer.
Yohji Yamamoto Vedrà la luce durante la prossima primavera-estate 2014 la nuova collezione eyewear firmata da Yohji Yamamoto e prodotta da Mondottica. Dopo quattro anni insieme alla britannica Linda Farrow, lo stilista giapponese ha infatti siglato il nuovo accordo con il gruppo dell’occhialeria con sede a Hong Kong che includerà, oltre all'etichetta ammiraglia, anche la seconda linea Y’s. L'intesa avrà la durata di nove anni.
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iNvesTimeNTi
Nike
ReTAiL
Roberto Cavalli Il 2014 sarà un anno di novità a 360 gradi per Roberto Cavalli. A partire dal cambio di indirizzo nel Quadrilatero, con l’apertura, a gennaio, di una nuova boutique a Milano, al civico 6 di via Montenapoleone (nella foto). Lo spazio di 1.500 metri quadrati, che sarà inaugurato durante l’edizione di Milano moda donna di febbraio, sostituirà l’attuale store in via della Spiga. La maison si prepara inoltre, con la pre-fall 2014, a presentare la prima collezione disegnata da Yvan Mispelaere. Il designer, sotto la direzione creativa di Roberto ed Eva Cavalli, si è avvicendato nel ruolo di design director, fino alla p/e 2014 ricoperto da Andreas Melbostad.
Un piano di crescita ambizioso per i prossimi quattro anni. Nike punta a raggiungere i 36 miliardi di dollari di fatturato (circa 26 miliardi di euro) entro il 2017 partendo dai 25,3 miliardi del 2013. Una crescita quella del gruppo sportswear che sarà trainata dal marchio ammiraglio, pronto ad aumentare il turnover di circa 10 miliardi di dollari (circa 7,4 miliardi di euro) entro il 2017. L’azienda (nella foto un adv) punterà sui mercati europei e sulla Cina, per cui stima un incremento low double digit, oltre a Nord America ed Europa che dovrebbero raggiungere rispettivamente i 10 e i 6 miliardi. NomiNe
Stefanel Nuovo corso per lo stile di Stefanel. Il brand da 84,4 milioni di euro di ricavi nel primo semestre 2013 ha presentato la sua prima collezione firmata da Eleonora Stefanel (nella foto), 31enne figlia del presidente e azionista di riferimento del gruppo, Giuseppe Stefanel. Con un passato da Gucci a New York e da Nuance a Hong Kong, è stata richiamata in azienda dal padre a inizio 2013. La linea è l’ultimo tassello della ristrutturazione del marchio, che arriva dopo il rinnovo completo della struttura marketing.
espANsioNe
come-bAck
Una strategia di rilancio attuata attraverso il rinnovo dei vertici stilistici e manageriali. Dopo l’ingresso al 60% di Neo capital milanese e l’arrivo del ceo Marco Franchini, ex Bally, Valextra ha arruolato il primo design director della sua storia, lo stilista Álvaro González, che vanta un passato in marchi specialisti della pelletteria e degli accessori come Tod’s, Jimmy Choo, Valentino e Loewe. E ha stretto una joint venture con Benjamin per correre nel retail in Cina. «Entro fine anno inaugureremo uno store nel Paragon mall a Singapore», ha spiegato Franchini, amministratore delegato del marchio Valextra (nella foto alcune bag iconiche). «Inoltre stiamo valutando l’ingresso in mercati come Hong Kong, Taiwan, Macao e Greater China. Tra i nostri obiettivi ci sono anche Russia e Medio Oriente», ha concluso il manager.
Dopo aver congelato la sua etichetta a settembre 2012, Kanye West si prepara a tornare alla ribalta nel fashion, con una refresh a 360 gradi della sua linea. In un primo tempo il rapper-star (nella foto) aveva infatti installato un imponente ufficio stile, con team italiano, a Milano, al civico 14 di corso Venezia, proprio sopra il flagship store di De Padova. Poi il cambio repentino: si smantella tutto e da progetto hi-fashion tutto made in Italy, la linea migra a New York per diventare più streeturban. E il battesimo, atteso per l'autunno-inverno 2014/15, dovrebbe avvenire fuori dalle logiche delle fashion week per privilegiare il canale web. Il cantante, nel frattempo, ha dato il via al suo Yeezus tour dove ha collaborato con Maison Martin Margiela per i costumi.
Valextra
Kanye West RiNAsciTe
Jean Patou Jean Patou, griffe storica della couture francese, si prepara a tornare sotto i riflettori. La maison, creata dall’omonimo designer tra i padri fondatori dello sportswear (nella foto con due clienti), sta studiando il come back con una collezione di ready to wear sul trampolino di lancio. Le fragranze e il brand, nel 2011, sono stati ceduti dal gruppo Procter & Gamble a Designer parfums, che ora progetta il rilancio. Fondata nel 1910 e guidata nel corso del tempo da direttori creativi eccellenti come Karl Lagerfeld, Jean Paul Gaultier e Christian Lacroix, nel 1987 aveva smesso il business moda.
sh op Lanvin.com
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Fashion MoMent
au revoir quattro addii eccellenti, velati da una patina di mistero e che preannunciano blasonati giri di poltrone. le ultime sfilate del womenswear hanno segnato un quartetto di arrivederci, tra sussurri di backstage ed eclatanti colpi di scena. si chiudono capitoli importanti della storia del costume contemporaneo, tra sfilate retrospettiva e giovani designer giĂ pronti a raccontare una storia completamente nuova. Francesca Manuzzi e Matteo Zampollo
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Marc jacobs leaves louis vuitton Già si sentiva nell'aria. Quell'aria di lutto a fine sfilata poteva essere solo il preludio a una separazione. e poi, la dedica di Jacobs a fine show, a robert Duffy, suo compagno all'interno del marchio eponimo, e a Bernard arnault, gran capo di Lvmh. Dieci minuti dopo, l'arrivo della mail, attesa da tutti. Marc Jacobs lascia Louis vuitton. Tranchant. Poche parole per chiudere un matrimonio durato 16 anni. una vita intera, per il designer usa inventore del grunge e per la maison francese, che con lui ha mosso i suoi primi passi nell'arena del ready-to-wear. Perché se Louis vuitton è come la si conosce oggi il merito è di Mr Jacobs. Delle sue intuizioni pop,
della sua visione commercial-lussuosa. Del suo talento puro chiamato a disegnare esattamente quello che il mercato chiede, facendo suo un heritage senza limiti come quello della maison del monogram. Le divagazioni arty, le sfilate show. Tutto figlio del designer. Che ora lascia per concentrarsi sul suo brand, pronto per la quotazione in Borsa e un percorso importante di crescita, sempre camminando insieme al gruppo di arnault. una storia finita bene, insomma. Ma a cui manca ancora un nome per chiudere il cerchio. L'eredità jacobsiana non sarà cosa facile da raccogliere. Toccherà a Nicolas Ghesquière, ex Balenciaga, scrivere un capitolo nuovo nella storia del brand francese. iniziato già prima della sua nomina, quando tra le fine dell'esercito Lv era arrivato Darren Spaziani, ex braccio destro del designer sul fronte accessori.
nella Foto qui sopra, il Finale dello show louis vuitton dedicato alla spring-suMMer 2014. nella pagina accanto, Marc jacobs a Fine sFilata
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jil sander leaves jil sander un fulmine a ciel sereno. e per la terza volta. Jil Sander lascia Jil Sander per «ragioni personali», come precisa la nota diramata dall’azienda. La stilista teutonica Heidemarie Jiline Sander aveva già detto addio nel 2000 al marchio da lei fondato ad amburgo, un anno dopo aver venduto il 75% della maison al gruppo Prada, per ritornare nel maggio 2003 e ripartire dopo un paio di stagioni. Tornata, ancora una volta, nel febbraio 2012, raccogliendo il testimone dalle mani di raf Simons volato da Dior, oggi, a un anno e mezzo di distanza, un nuovo cambio di rotta. il marchio, ora dell'orbita onward-Gibò, saluta la stilista con le parole del ceo alessandro Cremonesi, che afferma di ringraziarla «per il notevole contributo in questo periodo. il suo design eccezionale e la sua leadership sono stati fondamentali per rafforzare il brand e posizionarlo in un contesto di ulteriore crescita». e per sigillare il suo ritiro la Sander forgia un esercizio di purismo clinico intervallato da incursioni di imprimé antropomorfe à la alighiero Boetti. i pants maschili a 3/4 portati con mini top e giacche dalle volumetrie gonfiate sulla schiena si alternano ad abiti candidi percorsi da volute di jacquard. Piccole donne crescono, come uscite da scuola, stringono tra le mani folder portadocumenti. indossano tuniche lunghe fino ai piedi e jumpsuit dai profondi scolli. Coat e dress come nuvole rosa di zucchero filato, ammorbidiscono il black & white della sequenza e aprono la pedana al riverbero cangiante di tessuti perlacei e ai ramage di piume corvine. il toto-scommesse sul successore è partito, ma per ora c'è solo una certezza: l’autunno-inverno 2014/15 sarà realizzato dal team interno alla griffe.
nella Foto sopra, due look jil sander spring-suMMer 2014 ritratti nel backstage. a sinistra, la stilista heideMarie jiline sander saluta il pubblico a Fine sFilata
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a sinistra, il designer Marco zanini sulla pedana di rochas. qui sotto, il Finale della sFilata spring-suMMer 2014 della Maison
Marco Zanini leaves rochas Chiacchiere e ancora chiacchiere. Poi l'accesso al backstage negato alla stampa. ed ecco che quelle che erano voci si trasformano in certezza. Confermata dal soundtrack calmante: un turbinio di acqua quasi new age, ad accompagnare una sinfonia in bianco, come un canto del cigno. Calcano la passerella donne incredibili. Très chic e à la page, fuori dal tempo, ma mai fuori tempo massimo. Sono dame di cristallo, preziose ed eteree come un lampadario tintinnante e dai riverberi della Boemia, protagoniste di una sfilata scenografica e teatrale. Marco Zanini saluta così la maison rochas, griffe di onward-Gibò, per approdare alla maison Schiaparelli che fa capo a Diego Della valle, anima del gruppo Tod’s. a chiudere il cerchio, un altro annuncio: alessandro Dell'acqua sarà il successore dello stilista italiano al timone creativo di rochas a partire dall'autunno-inverno 2014/15. Zanini saluta la storica maison fondata nel 1925 con una parata di bellezze delicate, uscite dall'opera teatrale di Tennessee Williams Lo zoo di vetro, e pronte a camminare leggere con ai piedi pantofole di cristalli e piume. Lo stilista, classe 1971 e con un passato costruito tra gli atelier di Lawrence Steele, Dolce & Gabbana e atelier versace, debutterà alla guida di Schiparelli con la couture che sarà svelata in gennaio. «La mia missione è portare la risonanza di questo nome nel presente e nel futuro», ha spiegato, «l’emozione del nuovo incarico è legata all’ammirazione per una personalità così intelligente, che ha saputo precorrere i tempi nella vita e nel lavoro. Schiaparelli significa pensare e creare in modo diverso, usando l’arma del gusto. vorrei far rivivere quell’immancabile eleganza del gesto: il suo lusso».
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nella Foto qui sopra, il Finale della sFilata-evento di Moschino con la perForMance di gloria gaynor. a destra, rossella jardini raccoglie gli applausi a Fine passerella
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rossella jardini leaves Moschino esistono dei momenti giusti per lasciare. e questo, di sicuro, lo è. Le celebrazioni dei trent'anni di storia, la sfilata evento con il live di Gloria Gaynor, il ricordo meraviglioso e toccante del signor Franco. Le sue muse, i suoi pezzi d'archivio. Le sue provocazioni. rossella Jardini è stata capace di concentrare in una sola giornata trent'anni di storia del marchio. e quasi venti come responsabile stilistico, timoniere creativo e riferimento costante, dopo gli anni passati al fianco del fondatore. un'era, sostanzialmente, per Moschino. un'era che si va a chiudere, con il suo saluto e un avvicendamento a tempo record. Jeremy Scott, designer super pop, già responsabile della sua linea e forte di una collaborazione best-seller con adidas, atterra per la prima volta da oltre oceano per arrivare alla corte del gruppo aeffe. un cambio oculato, ponderato. assolutamente business oriented. L'internazionalità portata da Scott potrebbe essere quella della svolta. Come dichiarato da Massimo Ferretti, ceo del gruppo quotato in Borsa, Moschino volta pagina, cresce, vuole nuovi orizzonti. L'abbraccio a rossella Jardini è caloroso, sentito, di ringraziamento per il lavoro fatto finora. un lavoro coerente, in linea con il Moschino-pensiero, che ha scandagliato l'archivio per ispirazioni continue; idee stravolte, rielaborate, ridimensionate a un'era attuale, ridando nuova vita alla personalità del marchio ironico e irriverente. Con una firma riconoscibile tra mille. Tracciata da una penna che ora passa nelle mani iper-creative di Jeremy Scott e del suo bagaglio esplosivo e strabordante di street couture, avanguardia pop e ironia colorata. in un asse estetico che unirà Milano a Los angeles.
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backstage
Tod's + faccHineTTi
«Ho VoLUTo Un Legame forTe con L’iTaLianiTà cHe iL marcHio Ha sempre racconTaTo... percHé QUesTa griffe fa parTe deLL’immaginario deLLa famigLia iTaLiana. è Un simboLo deL Vero LUsso», Ha spiegaTo La designer aL debUTTo in pedana con iL readY To Wear deL brand ammiragLio di deLLa VaLLe. Giampietro Baudo
«H
o immaginato una storia italiana. per questa prima collezione ho pensato un setting capace di raccontare a 360 gradi un mondo. in un qualche modo ho voluto ricreare la casa della donna Tod's». alessandra facchinetti mette il suo sigillo sul battesimo di stagione: debutta in passerella il ready to wear del marchio ammiraglio del gruppo di diego della Valle e la stilista, con un passato da gucci, moncler gamme rouge, Valentino e pinko, sceglie gli ambienti del pac-padiglione d’arte contemporanea di milano per immaginare una maison raffinatamente made in italy. con alle pareti opere di alberto burri, Lucio fontana, agostino bonalumi e paolo scheggi. e qualche rimando al mondo di gio ponti per vestire le diverse sale. «mi piace l’estetica modernista italiana degli anni di gio ponti, credo che sia stato, in assoluto, il punto più alto raggiunto dal design nazionale», ha spiegato la stilista svelando i primi tratti dell'universo estetico immaginato per il marchio. «Ho voluto che questo progetto avesse un legame forte con l’italianità che Tod’s ha sempre raccontato attraverso il suo prodotto. il marchio fa parte dell’immaginario della famiglia italiana. ed è un simbolo del vero lusso, perché questa è una delle poche aziende dove tutto viene realizzato in italia per assicurare una qualità massima. sono partita da un oggetto unisex, il classico mocassino, per costruirci intorno una figura armoniosa. Una scarpa bassa racconta un’attitude, un atteggiamento di un certo tipo. e quello mi ha guidato nel creare un guardaroba completo di abbigliamento e accessori». sotto i riflettori 29 look, simbolo di un progetto che arriverà in 18 negozi al mondo a partire dal prossimo mese di gennaio. Un progetto capace di raccontare una femminilità diversa e un daywear sofisticato, che esplora sfumature delicate di rosa leggero, di grigio perlato, di bianco ottico o di profondo burgundy. a rendere discretamente lussuoso l'intero percorso è un pentagramma materico scandito da cotoni croccanti, da sete imponenti e da pelle ultralight, perforata al laser con lavorazioni effetto signature che la rendono simile a un raffinato pizzo sangallo. a definire il tutto, una semplicità architettonica e un purismo estremo fatto di forme elementari che vestono la silhouette. contrapposte a un accessorize eccentricamente lussuoso: gioielli astratti dal retrogusto modernista, cuffiette dai bagliori discreti ma soprattutto bag iconiche, minimali nel giorno e speciali quando si avvicina la sera grazie a colate di lampi di luce, a mosaici di paillette tintinnanti e a giacciature di canuttiglie scintillanti. anche le scarpe si divertono a stupire, ma con discrezione. Hanno frange décor, ispirate ai profumi etnici di un viaggio a Tangeri. svelano fibbie di catene dal carattere rock'n'roll. e sfoggiano laccetti sottili, che trasformano il classico mocassino, best seller della fashion house, in una scarpetta da ballo, grande passione della facchinetti. «siamo italiani e questo è un progetto che racconta un’italia di qualità», ha spiegato diego della Valle, alla guida di un gruppo che ha chiuso l'esercizio 2012 a 963,1 milioni di euro di fattuato (+7,8%), con il marchio Tod's che ha prodotto ricavi per 569,7 milioni di euro (+16,8%). «alessandra ha portato il suo tocco in casa Tod’s, ha fatto un lavoro meraviglioso raccontando il nostro mondo... è arrivata da noi con molto rispetto, ha guardato tutto, è entrata nel nostro dna, ha fatto un'operazione di grandissimo gusto. credo che qui si senta proprio a casa». Full translation at page 164
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nella Foto qui sopra, il runway order della sFilata priMavera-estate 2014 di tod's, priMa stagione aFFidata alla creativitĂ di alessandra FaccHinetti
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Roberto Menichetti @ BALLANTYNE Prezioso come il suo diamante. Ballantyne torna a risplendere nella purezza dell'heritage aziendale con il designer umbro Roberto Menichetti, che dopo il debutto dello scorso giugno con l'uomo ne riedita anche il segmento femminile. Ballantyne e il suo cashmere haut de gamme, satellite del fondo Charme della famiglia Montezemolo, rinascono dalla matita del creativo ex Jil Sander, Burberry prorsum e Céline, tra patrimonio storico e sportwear. In un mix tratteggiato con lavorazioni hi-tech che intrecciano monocromie della natura e toni scintillanti di lane, in melange e intrecci preziosi. La maglieria, impalpabile, si mescola ad abiti stretch, kilt e giacchine brevi in un toutcourt del saper fare, voluttuoso come il cashmere che produce.
Stefano Pilati @ AGNONA Donne fauno. Elegantissime figure umane ammantate d'urbanwear astagionale, ma con zampette d'agnello, quello del cashmere iper pregiato del brand di Trivero. Arriva così Pilati da Agnona, scrivendo un concettualpragmatico nuovo atto. «Si può parlare di un ripensamento totale del brand», ha raccontato il designer, «ricollocare qualcosa che era già esistito nella moda femminile è stato il lavoro che ho fatto nel mio passato creativo. Ora il mio obiettivo con Agnona è cercare di far qualcosa di veramente innovativo dal punto di vista del prodotto, così come per la comunicazione. In questo mi aiutano gli stimoli della città in cui vivo, Berlino. Una metropoli che guarda realmente avanti, senza sovrastrutture e la necessità di ricerca ossessiva della bellezza che impone Parigi», ha concluso lo stilista (nella foto in un self portrait d'artista) che dopo 12 anni da Yves Saint Laurent inizia un percorso tutto nuovo. Cercando di riscrivere le regole di un guardaroba femminile costruito in bilico tra classico made in Agnona e coolness internazionale.
Paulo Melim Andersson @ CANGIARI Nasce a Madeira e cresce in Svezia. Studia sartoria per quattro anni, poi c'è il cambio di rotta con il trasferimento a Parigi per seguire i corsi di letteratura alla Sorbona. Ma due anni dopo arriva la sterzata finale che lo porta a Londra, dove completa la sua formazione alla Central Saint Martin e al Royal college of art, per poi passare da Maison Martin Margiela a Marni, da Chloé a Vanessa Bruno, fino alla guida creativa di Cangiari. Paulo Melim Andersson torna in scena con una presentazione tra gli allestimenti di una mostra di tessuti all’Istituto Italiano di cultura di Parigi e le sue donne si muovono tra foto e strumenti tipici della tessitura al telaio della tradizione grecanica e bizantina, impiegata per confezionare le opere del brand eco-etico.
FASHION MOMENTS
BIENVENEW
Nove nomi scrivono i debutti del womenswear. La prossima primavera-estate è animata da un ruggito nuovo, orchestrato da giri di poltrone, binomi creativi e personaggi decisamente cool. Per una stagione battesimi, che dà una scossa, soprattutto, alla moda del Vecchio continente. Francesca Manuzzi
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Sara Cavazza Facchini @ GENNY Come agli esordi con Donatella Girombelli, Genny torna a essere guidato da una donna. Il brand, che fa capo a Swinger international dal 2011, arriva nelle mani creative di Sara Cavazza Facchini, moglie di Mathias Facchini, ad dell'azienda, e già fautrice del restyling Genny, in particolare occupandosi di licenze e adv. «La femminilità della donna torna a essere visibile e tangibile», ha spiegato il direttore creativo, che tornisce linee fluide per abiti dai profondi scolli in chiffon stampato, che scivolano sul corpo. I ricami Swarovski rendono gioiello giacche in cady di seta bianca e abiti dalla gonna a corolla, così come i tailleur affusolati placcati oro, indossati con top in tricot a fasce. La Cavazza Facchini, classe ’79, nel suo cv annovera copertine con Oliviero Toscani, una carriera di modella e la presenza nell’installazione di Vanessa Beecroft VB 28 alla Biennale di Venezia del 1997, oltre a una laurea in Sociologia all'Università di Trento.
Alexis Martial @ ICEBERG A 40 anni dalla fondazione, con Jean Charles de Castelbajac e Giuliana Marchini Gerani, arriva il cambio di rotta nella storia di Iceberg. Il designer parigino Alexis Martial, con alle spalle esperienze tra le fila di Alexander McQueen, Givenchy e Paco Rabanne, approda alla direzione creativa, sotto la supervisione di Paolo Gerani. E nascono boy scout in visita a Tokyo. Harajuku in total white, lupetti streetwear, che appuntati alla felpe in neoprene hanno patch ricamate a ideogrammi. Il nylon viene trattato come una maglia sottile trasparente; la pelle è doppiata con la mussolina, su capi dai riflessi iridescenti, gonne drappeggiate. Per una nuova street couture.
Julien Dossena @ PACO RABANNE Manish Arora e Lydia Maurer, ora Dossena. Il francese, con all'attivo la label Atto, approda alla guida del marchio dell'orbita Puig, dopo un anno tra le sue fila accanto alla Maurer. Con la consapevolezza appresa da Ghesquière, suo mentore da Balenciaga tra il 2008 e il 2012: serve tempo per rieditare un brand con un heritage incredibile, non basta aggiornare archivi. A riportare tutto alle radici i dress in pvc, il tipico moulé Giffo del maestro spagnolo, XXS e in match a mini camperos. Poi, coat quadrettati à la Françoise Hardy e Jane Birkin e il metallo, che fa capolino da abiti-tank trapuntati o vinilici. O i pantaloni zippati e le cinghie di sicurezza, chiamate a regolare giacchine da divisa mannish.
Massimo Nicosia @ PRINGLE OF SCOTLAND Una new way. Dopo Alistair Carr e Clare Waight Keller, Pringle of Scotland ha scelto Massimo Nicosia anche per la direzione creazione della donna. Lo stilista altro non fa che prendere una storia vecchia di secoli, covarne un incredibile tesoro e infiocchettarla per il futuro. «Devo preservarne il passato e sviluppare tessuti ad alta tecnologia, leggeri e pesanti», ha spiegato il designer, che conia una primavera iperfemminile, agonistica, fatta di bomber e tracksuit, costellate di rete e bande da gara. Il motivo argyle diventa traforo e trademark impercettibile su abiti di seta knitted e felpe. Micro perle torniscono i pants, ruches aeree e see-through imbellettano le maniche di abiti e coat sagomati.
Spagna vs Francia e un destino tra Asia e Usa. Così rinasce Azzaro sotto il timone di Alvaro Castejón e Arnaud Maillard. Il duo iberico, con un passato da Karl Lagerfeld, Alexander McQueen, Oscar de la Renta e Fendi, raccoglie il testimone di Mathilde Castello Branco. E la griffe del gruppo spagnolo Reig capital arriva sotto i riflettori con 25 capi. Tra disco beats e 70s, forgiati con abiti extra slim o maxi, che frusciano di frange, si aprono in onde che scoprono il torso e corrono fino ai piedi in un vedo e rivedo provocante. Sono donne rettile, ammantate di cristalli, vestono dress da flapper girl del 2013 o silhouette body conscious costellate di scintille.
Alvaro Castejón e Arnaud Maillard @ AZZARO Antonio Azzuolo @ GIULIANO FUJIWARA Il dopo Daricello vede Antonio Azzuolo anche alla guida della donna di Giuliano Fujiwara, brand che fa capo alla taiwanese Breeze. L'italo-canadese, con un cv che annovera esperienze tra le fila della maison Hermès, di Kenzo e Ralph Lauren, porta Fujiwara tra street wear e sartorialità. E approda alla Somerset house di Londra con le sue tom boy. «Ho immaginato questa collezione come continuazione del menswear, focalizzandomi su un tailoring pulito dall'appeal maschile», ha spiegato lo stilista. Niente tacchi, ma solo sneakers, da indossare sotto a bermuda baggy e bomber light o tailleur pantalone con imprimé floreali o gessati da camiceria.
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happy 10 years anniversary
Quattro direttori creativi che hanno traghettato il lavoro di calvin klein in una nuova era: Francisco costa, Italo Zucchelli, kevin carrigan e Ulrich Grimm. rispettivamente a capo di womenswear, menswear, jeanswear/urbanwear e accessori che con la primavera 2014 festeggiano un decennio di moda Usa, scritta nel rispetto di un mito. Fabio Maria Damato
Italo zucchellI
«attitude sport, forme e tessuti innovativi, colori e stampe iconiche... sono questi gli elementi che ho voluto inserire nel mondo maschile di calvin klein. salvaguardando un senso di effortless minimalista»
«I
n molti mi chiedono cosa ho tenuto del dna del marchio. sicuramente quel senso di effortless, capace di creare una formula clean e ovviamente minimal. ma ci sono degli elementi tipicamenti vicini alla mia creatività che ho cercato di far dialogare con l'estetica del marchio. per esempio l'uso di materiali e tecniche in qualche modo innovative e sperimentali. L'introduzione di colori pieni e grafici, l'utilizzo di stampe distintive e forti. mI piace giocare con la forma, caratteristica assolutamente in comune con il fondatore della fashion house, e trovare il giusto equilibrio tra codici familiari e un sapore sempre nuovo». a parlare è il designer italiano Italo Zucchelli, direttore creativo del menswear di calvin klein collection. Un designer capace sin da subito di instillare al suo uomo, un'attitude in qualche modo active, per un'estetica dallo statement preciso e contemporaneo. «Oggi le sfide richieste a un ufficio creativo sono differenti rispetto al
in alto, un look dalla sFilata uoMo di calvin klein collection p/e 2014 a destra, un ritratto di italo zucchelli
passato. sicuramente trovare il giusto equilibrio tra creatività e business è il main target. personalmente sono convinto che un capo di abbigliamento debba essere perfetto per uno shooting editoriale, tanto quanto per il guardaroba di un uomo vero». Zucchelli, classe 1965, ha studiato architettura a Firenze, ed è proprio dai suoi studi universitari che trae ispirazione per le collezioni del marchio. «sono convinto che per un creativo oggi, come nel mio caso, entrare a far parte di una grande storia di moda per scriverne un nuovo capitolo sia una elettrizzante avventura. Ovviamente è essenziale avere un tipo di estetica compatibile con quella del fondatore, e questo è l'elemente collante tra me e calvin klein», ha concluso Zucchelli. «Oggi, come sempre, il nostro consumatore sa esattamente cosa aspettarsi guardando una sfilata calvin klein collection. Il mio compito è provare a inserire ogni stagione un elemento a sopresa, un flash di stupore».
KeVIN caRRIGaN «prodotto desiderabile, immagine accattivante. e, soprattutto, avere bene in mente cosa vogliono le nuove generazioni... è la regola segreta del successo»
a sinistra, dall'alto, un ritratto di kevin carrigan e alcuni look calvin klein white label creati per la priMavera/estate 2014
«o
ccupandomi di linee di prodotto come la calvin klein platinum e la White label, la calvin klein jeans e l'underwear, il mio primo obiettivo è quello di creare dei prodotti estremamenti indossabili, ogni giorno, per chiunque si senta in sintonia con il marchio. Quando lo faccio, poi, penso alla gente di oggi, agli uomini e alle donne che incontro per le strada di tutte le città del mondo», ha raccontato kevin carrigan, anima del mondo più urbano del brand americano. deciso nello specificare quanto sia importante, per la sua linea di prodotti ma non solo, la comunicazione. «storicamente calvin klein è sempre stato un marchio famoso per gli advertising provocatori, considerati un vero pilastro della sua storia. per questo motivo ogni stagione il nostro team creativo lavora con i più grandi professionisti del settore... Fotografi come steven meisel a mert & marcus, passando per steven klein, in collaborazione con stylist del calibro di katie Grand, Olivier rizzo o karl templer. In un lavoro nel quale c'è un libero scambio di idee ed energie creative, per creare una distintiva estetica che rispecchi Zeitgeist contemporaneo». ma è sulla crescita esponenziale delle linee da lui guidate che carrigan mantiene l'attenzione. «Negli ultimi dieci anni siamo cresciuti in maniera incredibile a livello di vendite sia nel mercato interno americano che in paesi sempre più best spender come cina e Brasile», ha aggiunto il designer. «credo che la validità e la desiderabilità del prodotto, mixato a una forte immagine comunicazionale e a una buona e sempre crescente rete distributiva, siano state il segreto di un crescente successo nell'ultima decade. e questo è il mio personale goal: imprimere nella mente dei consumatori qual è l'essenza senza tempo di calvin klein, ma con una mutata nuova pelle. sono assolutamente ossessionato dal mantenere un legame mentale con le generazioni di oggi, ma soprattutto con quelle di domani. persone di diverso sesso, cultura ed estrazione geografica. credo sia questa la chiave del successo nelle prossime stagioni. e sono certo che mantenendo questo filo conduttore nel nostro lavoro di ogni giorno, le pagine di storia da scrivere saranno ancora molte».
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CK drEAM TEAM A lAto, il FinAle dellA sFilAtA cAlvin klein collection donnA p/e 2014; sotto, un ritrAtto di FrAncisco costA
«R
icordo quando Calvin Klein in persona mi ha chiamato la prima volta. Io vivevo a Londra e all'epoca lavoravo da Gucci sotto la direzione creativa di Tom Ford, ma non ero pronto ad andare via. Un anno dopo sono stato io a richiamarlo. Lui era ancora alla ricerca di un design director per l'ufficio stile donna, e da quel momento tutto è iniziato». Questo l'incipit dell'avventura di Francisco Costa, direttore creativo della donna di Calvin Klein collection. «Prima di approdare negli uffici di questa maison, ho sempre pensato al marchio come a un emblema della moda americana. Un faro di eleganza minimalista unico nel suo genere. Ed è tenendo in mente questo che fin dal primo giorno ho iniziato a lavorare sulla mia donna. Una donna forte, indipendente, che vive nelle strade del mondo. Con i miei abiti e la mia moda voglio darle ancora più forza nella sua modern life. Perché quando indossi abiti strong, l'attitude diventa ancora più strong a sua volta». Costa, brasiliano di nascita ma cittadino del mondo per definizione, è stato sin dalla sua prima collezione in house acclamato da pubblico e critica, per la capacità di creare nuovi archetipi di minimali-
ULRicH gRiMM
fRancisco costa «ho sempre pensato al marchio come a un emblema della moda americana... un faro di eleganza minimal, unico nel suo genere. ed è tenendo in mente questo che, fin dal primo giorno, ho lavorato sul womenswear»
smo senza essere démodé. «Sono convinto che oggi, sia i designer che i consumatori finali abbiano una maggiore libertà nel seguire la moda. In passato se eri una fashion addict dovevi vestire in maniera totalitaria un certo brand. Ma il total look è assolutamente finito», ha concluso, «oggi si parla di senso dello stile, tradotto in una voglia di mixare capi di diversa provenienza e qualità. A questo penso quando creo ogni singolo pezzo. Voglio che sia unico, un key piece capace di raccontare una storia e uno stile, anche quando viene mischiato a qualcosa di diverso». Ma è pensando al futuro che Costa progetta ogni singolo outfit dello show. «Il nostro marchio è stato sempre il giusto bilanciamento tra seduzione timeless e gusto moderno. Questo è l'approccio da portare nel futuro, per crescere sempre di più».
A sinistrA, ulrich griMM. sotto, Alcuni sAndAli cAlvin klein collection p/e 2014
«in questi dieci anni ho cercato di attuare un lavoro meticoloso, ponderato e meditato, per trasformare quelli che all'inizio erano considerati semplici accessori, in una merceologia con un'identità decisa e specifica»
«R
icordo ancora quando a metà degli anni 90 entrai in contatto con Calvin Klein in persona, tramite alcuni conoscenti in comune. All'epoca il marchio si stava espandendo enormemente e la collezione di accessori era stata lanciata da poco», ha ricordato Ulrich Grimm, direttore creativo degli accessori Calvin Klein collection uomo e donna. «Quello che ho cercato di fare in questi anni è stato un lavoro meticoloso, ponderato e meditato, per trasformare quelli che all'inizio erano considerati semplici accessori, in una merceologia di prodotto con un'identità specifica e una rilevanza anche in termini di vendite. Oggi il processo creativo dietro a ogni scarpa, nascosto in ogni borsa, è guidato dalla necessità di dare vita a oggetti di culto aspirazionali. dai quali sgorga un'estrema attenzione al design e al comfort del prodotto, e il risultato sono pezzi che spesso diventano veri e propri cult di stagione». Grimm, il creativo con l'esperienza più lunga in Calvin Klein, ha sempre avuto una innata propensione per il lavoro in team. Non è un caso se, ormai da ben dieci anni, lavora gomito
a gomito con Francisco Costa e Italo Zucchelli, per creare accessori. sia per uomo che per donna, che raccontino la storia in comune di entrambe le linee del marchio. «Il nostro lavoro di squadra ci porta ogni giorno a chiederci se quello che stiamo facendo è in qualche modo contemporaneo e se rispecchia l'heritage del brand. Se la risposta a questa domanda è positiva procediamo su quel binario, altrimenti passiamo alla soluzione successiva. Quello però che mi piace pensare quando nei miei ricordi riguardo gli anni passati in house e il lavoro fatto, è che con la mia creatività sono riuscito a rendere forte una intera categoria di prodotto, per una label che già possedeva una forte identità estetica e nell'abbigliamento», ha concluso. «In questo modo sono stato, anzi siamo stati artefici di una evoluzione, di un cambiamento che non hanno significato rinnegare il percorso fatto fino a quel momento. Oggi Calvin Klein ha una riconoscibilità di gusto, e un allure tutto nuovo e contemporaneo costruito giorno per giorno dal lavoro di tutti noi». Full translation at page 164
jacobcohen.it
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a LaTO, un riTraTTO di JOseph aLTuzarra. neLLe FOTO, a sinisTra, quaTTrO LOOk aLTuzarra deLLa cOLLeziOne spring-suMMer 2014
inTerVieW
joseph altuzarra
L'INGreSSO A SOrPreSA dI KerING NeL CAPITALe deLLA SUA ALTUzArrA HA TrASFOrMATO NeLL'HOT TICKeT dI STAGIONe LA GrIFFe. CHe veSTe: «dONNe CON Le Idee CHIAre, FOrTI... e ANCHe UN PO' PArTyGOer». Fabio Maria Damato
È
stato il vero hot ticket di questa stagione di sfilate Usa. Complice l'annuncio a sopresa dell'acquisto di una quota di minoranza (i rumors parlano del 40%, ndr) da parte del gruppo Kering di FrançoisHenri Pinault. Joseph Altuzarra, classe 1983, è il paladino di una moda fatta per sexy partygoer e non solo, come racconta il giovane designer cinofrancese, naturalizzato americano. Come nasce l'idea di partenza di ogni collezione Altuzarra? Nella moda come nella vita tutto segue un flusso naturale fatto di sensazioni ed evoluzioni. Quando creo non guardo a quello che fanno i miei colleghi, non mi chiedo quale sarà il tormentone di stagione, cerco di evolvere un gusto mio e distintivo. Sensualità, abiti easy-to-wear, per una sensazione sempre effortless, per donne con le idee chiare, forti, determinate e anche partygoer. Come concilia creatività e business? Il mio è un marchio ancora giovane, per questo motivo non c'è una vera e propria pressione nel creare capi in qualche modo facilmente vendibili. Mando in passerella esattamente la collezione poi acquistabile nei negozi. Sono abiti probabilmente audaci... Ma è quello che la clientela si aspetta dalla mia fashion house, direttamente dal catwalk all'armadio. L'idea di creare capi editoriali e altri soltanto commerciali è ormai desueta, oggi più di ieri le trendsetter vogliono il pezzo chiave di ogni designer, per tutto il resto c'è il fast fashion. Le sfilate in streaming in real time e l'idea che le collezioni siano già vecchie all'arrivo nei negozi dopo diversi mesi... Secondo lei l'industria della moda deve ripensare i suoi meccanismi? Se qualcuno riesce a risponderle a questa domanda me lo faccia sapere! Oggi questa è la domanda che tutti i giorni si fa la mia generazione di creativi, senza per ora trovarne risposta. È evidente la velocità di fruizione e di replica
delle tendenze provenienti dalle passerelle. Ma è altrettanto vero, che per realizzare prodotti di hi-end ci sono tempi tecnici imprescindibili. Ma la moda è espressione massima di evoluzione, il difficile è capire dove andare. La sua è nata come una vera e propria family company. Varrà anche in futuro o l'ingresso di Kering cambierà la prospettiva? La mia famiglia è stata da sempre un punto di forza e di partenza nella creazione del mio brand. Tutti lavoriamo dal primo giorno gomito a gomito con ruoli differenti all'interno dell'organigramma aziendale. È vero però che per crescere servono figure specializzate ed energie provenienti dall'esterno, e questa è la direzione verso la quale ci stiamo muovendo per costruire una struttura pronta per la crescita internazionale, anche grazie all'arrivo di Kering. Sente una pressione maggiore dopo il riassetto azionario? Ogni stagione la pressione resta alta e io in particolare non sono uno facilmente influenzabile dalle variabili esterne, anche perché ci penso già da solo a mettermi sotto pressione. Anzi a dispetto di quello che si potrebbe pensare, la partnership con Kering mi alleggerisce di molti pesi. La loro struttura e le expertise che sono pronti a incanalare nel mio progetto sono di altissimo profilo e di lunga data, tutti skill arrivati in aiuto alla voglia di espansione di Altuzarra. Ha collaborato con Gaia Repossi e Philip Crangi. Cosa sta studiando per il futuro? Gaia e Philip sono due designer di gioielli miei amici. Io sono un appassionato di preziosi e l'idea di creare dei pezzi ad hoc per le sfilate è stato un processo spontaneo e naturale, frutto della nostra compatibilità creativa e affettiva. Per ora sulla mia lista non c'è il nome di nessuno con il quale lavorare in futuro. Sono una persona concentrata sul presente, sul lavoro day by day. Non faccio progetti a lungo termine, ma lascio che tutto nasca in maniera naturale. Full translation at page 164
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NELLE iMMagiNi qui sopra, aLCuNi LooK diEsEL bLaCK goLd pEr La priMavEra-EstatE 2014 E uN ritratto dELLo stiLista aNdrEas MELbostad
iNtErviEW
ANDREAS MELBOSTAD LO STILISTA RIPROGETTA LA NUOVA DIESEL BLACK GOLD, FRESCO DELLA NOMINA ANCHE AL TIMONE DEL MENSWEAR. E SI PREPARA A UN BATTESIMO IMPORTANTE: LA LINEA SARÀ LA GUEST STAR DI PITTI IMMAGINE UOMO A GENNAIO. «LAVORARE CONTEMPORANEAMENTE ALLE DUE COLLEZIONI SARÀ UNA BELLA OPPORTUNITÀ PER SVILUPPARE GLOBALMENTE IL BRAND, NEL PIENO RISPETTO DEL SUO DNA». Elisa Rossi
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un anno dalla nomina come direttore creativo della collezioni donna, Andreas Melbostad prende ufficialmente le redini anche del menswear di Diesel black gold, con l'obiettivo di conferire un'immagine coordinata alla linea contemporary del gruppo Otb-Only the brave di Renzo Rosso. E la prima collezione maschile del designer norvegese, che prima di lavorare per Diesel Black gold ha ricoperto l’incarico di direttore creativo di Phi ed è stato senior designer di Donna Karan, Calvin Klein, Nina Ricci oltre ad aver collaborato con Albert Elbaz sia per Guy Laroche che per Yves Saint Laurent, avrà un battesimo speciale: salirà in pedana il prossimo gennaio a Firenze, quando il brand sarà special guest di Pitti immagine uomo. E il 2014 sarà anche un anno che saluterà una forte espansione retail dell'etichetta, con nuove aperture pianificate a Milano e Londra, secondo un nuovo concept. Per poi puntare ad altri mercati chiave worldwide, Cina in primis. Come costruirà l'estetica Diesel black gold ora che è direttore creativo unico uomo e donna? È grazie a Renzo Rosso, che considero una guida nello sviluppo della mia estetica Diesel black gold, che i codici del brand si fanno chiari e la collezione acquista la sua attitude. La nostra donna ad esempio è sicura di sé e si diverte a esprimere la propria individualità, carattere che durante la prossima estate abbiamo deciso di raccontare col dualismo insito nella sua personalità: forte e determinata, ma allo stesso tempo fragile. Vive perfettamente queste due emozioni e si fa portavoce di un mood originale e ben riconoscibile. In futuro, lavorare contemporaneamente alle linee uomo e donna sarà l’opportunità di sviluppare globalmente tutti gli aspetti delle collezioni, dando ad entrambe la propria singola identità, ma nel pieno rispetto del Dna del marchio. Quali sono i progetti futuri per la linea? Ci sono molti progetti speciali nel futuro del marchio. Questa collezione rappresenta un importante step nella costruzione dell’offerta del prodotto Diesel, per questo, oltre a presentare la pre-fall 2014 a New York all’inizio di dicembre, apriremo un nuovo showroom a Milano in via Stendhal: un passo in avanti per creare una specifica visione retail e un ambiente ad hoc per la collezione. Abbiamo ristrutturato l’offerta denim, core product dell'azienda, e abbiamo rinforzato l’offerta di abiti leggeri, tailoring, maglieria e pelle all’interno delle collezioni, affiancate da proposte di accessori anch'esse in ampliamento. Il prossimo febbraio poi, sempre nella città americana, andrà in scena la mia terza collezione donna, e nel 2014 apriremo store Diesel black gold sia a Londra che a Milano. Saranno i primi negozi progettati secondo la nostra nuova visione retail. In aggiunta, dopo il 2014, sono in via di pianificazione ulteriori aperture in capitali fashion importanti e in Cina. Da dove nasce la decisione di partecipare alla prossima edizione Pitti immagine uomo? Ci sentiamo davvero onorati e fortunati ad essere stati invitati. Come brand dalle solide radici italiane, decidere di partecipare alla manifestazione è stato naturale. Essere chiamati come special guest a Pitti immagine uomo è un passo importante, una vetrina unica per mostrare la nostra brand vision. Oltre che un'opportunità, per me come designer ospite, di presentare la mia prima collezione menswear. Qual è il segreto del successo? Credo che il segreto stia nella dedizione, nella forza e nel supporto fondamentale che Renzo Rosso riesce a dare a me e all’intero team per far progredire inarrestabilmente il lavoro, con un’energia che ha davvero dell'incredibile. Una potenza che il pubblico percepisce e premia. Full translation at page 164
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LO ZIG-ZAG NEL TEMPO 1953 - 2013 60 Anni di Stile
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intervieW
bAtes, bryAn e mccreery
IL TrIO DI SIBLINg, fINALISTA EUrOpEO DELL'INTErNATIONAL WOOLMArk prIzE, SI rACCONTA IN TrE pArOLE SEMpLICI: «MAgLIErIA, COLOrE E TANTA fELICITà». Alessia Lucchese
È
menswear, è fatto a maglia. È questo il mantra che Joe Bates, Sid Bryan e Cozette McCreery hanno deciso di seguire nel 2008 quando lanciarono il loro marchio Sibling. Un’avventura che in questi cinque anni li ha portati a esplorare tutte le possibili declinazioni del knitwear prima nel mondo maschile e poi, da due stagioni a questa parte, anche nel womenswear con Sister of Sibling. Un mood funny, colourful e molto inglese che ha conquistato anche la giuria europea dell’International Woolmark prize, candidandoli come finalisti alla premiazione che si terrà a febbraio 2014 durante i giorni della fashion week di Milano moda donna.
sopra, da sinistra, Joe Bates, sid Bryan e Cozette MCCreery di siBling. in alto, Cinque Creazioni sister oF siBling per la priMavera-estate 2014
Siete tra i marchi hot di Londra e tra i finalisti dell’International Woolmark prize. Come vi sentite? È stato uno choc onestamente. Quando siamo stati premiati, a giugno, eravamo reduci da uno show di successo durante London collections: men ed eravamo esausti. Ma quando i giudici ci hanno chiesto perché avremmo dovuto vincere abbiamo risposto, senza arroganza, che la collezione dell'autunno-inverno 2013 era piena di lana merino e che ne avevamo utilizzato quasi 200 chili per l’uomo e la donna. Ci siamo sentiti già ambasciatori di questo prodotto. E naturalmente essere stati premiati è stato un grande riconoscimento. Quanto la maglieria è importante nelle vostre collezioni? Sibling è nato come un puro knitwear brand. Ogni capo che produciamo, dal blazer alla biker jacket, è fatto a maglia. Di base reinterpretiamo i capi classici second le regole del knitwear. Abbiamo insistito molto su questo quando tutti gli altri ci dicevano di guardare anche ad altro. Volevamo realizzare il nostro menswear al meglio. Come mai avete iniziato proprio dall’universo maschile? Tutti e tre avevamo un forte background nel womenswear, per questo quando abbiamo fondato il nostro brand abbiamo deciso di fare qualcosa di completamente nuovo. E l’uomo era la scelta più ovvia. Volevamo poi che le nostre proposte fossero d’impatto: in una collezione da donna un maglione sparkling si sarebbe confuso in un mare di proposte tutte uguali, ma se proposto da uomo viene visto come qualcosa di innovativo. Sono passati cinque anni e grazie a London collections: men e ai nostri show sentiamo che c’è un mercato pronto per noi. A settembre avete presentato la nuova collezione di Sister by Sibling. È una figura speculare rispetto all’uomo? Sono naturalmente legate, dopotutto è costruita sul successo del menswear. Stiamo ancora lavorando sulla crescita del marchio ed è importante restare fedeli al nostro mondo. Questo non significa rifare le proposte maschili sul corpo femminile, I due brand hanno un’identità molto precisa. Come descrivereste il vostro marchio in tre parole? Maglieria, colore, felicità. Siete un trio: come fate a gestire il processo creativo? Avete ciascuno dei ruoli precisi? Con il tempo è stato necessario. Joe dà inizio a tutto disegnando e guidandoci lungo un tema e delle idée. Sid lavora sulla realizzazione vera e propria del capo mentre Cozette è l’addetta alle vendite e alla comunicazione, dai rapporti con la stampa fino all’organizzazione delle sfilate. Di recente diversi marchi british sono stati rilevati da grandi gruppi del lusso. Credete anche voi che i marchi emergenti abbiano sempre più bisogno di un solido partner finanziario alle spalle? È sempre bello sapere che un marchio britannico ha alle spalle un sostegno. Se capitasse anche a noi sicuramente avremmo una sicurezza finanziaria alle spalle ma soprattutto la possibilità di concentrarci ancora di più sulla produzione e di lavorare con aziende incredibili. Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro, anche con un partner bisogna lavorare molto e non sempre nel lungo periodo è idilliaco come all’inizio. È un rapporto che va nutrito da entrambe le parti. Come vi vedete da qui ai prossimi dieci anni? Con un negozio, con sempre più collaborazioni, con un partner accanto ma anche da soli... Non abbiamo pretese. Ma soprattutto felici di lavorare al nostro marchio. Full translation at page 164
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nelle Foto, cinque look barbara casasola dalla collezione spring-suMMer 2014. in basso, un ritratto della stilista brasiliana
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«INtERNAzIONALE, CONSAPEVOLE E SENSUALE». L'EStEtICA dELINEAtA dALLA GIOVANE StILIStA ItALO-BRASILIANA dEBUttA IN PEdANA A LONdRA. tRA COLtE CItAzIONI dAL MONdO dELL'ARtE E UNA SEdUzIONE dISCREtA. Alessia Lucchese
bArbArA cAsAsoLA U
n debutto in punta di piedi, garbato, elegante, proprio come è lei. Barbara Casasola ha calcato per la prima volta la passerella di una delle più importanti fashion week internazionali, stregando con la sua moda intima e accogliente. Brasiliana di Puerto Alegre, ma italiana per parte di madre, classe 1984, la designer ha scelto la London fashion week per la sua prima vera sfilata, dopo essersi conquistata l’apprezzamento di stampa e buyer a Parigi con due stagioni di presentazioni. L’ultimo step, solo per il momento, di una carriera iniziata tra la Central Saint Martins di Londra e l’Istituto Marangoni di Milano e che l’ha portata prima alla corte di Roberto Cavalli come first assistant alle collezioni womenswear e poi a fianco di Gabrielle Greiss per Lanvin e See by Chloé. Fino a conquistare la ribalta di eventi come la passerella di On stage a Milano unica o il contest Who is on next?. Prossima sfida, la pedana di Pitti W a gennaio 2014, quando porterà a Firenze una preview della sua collezione invernale. E a due anni dalla decisione di buttarsi a capofitto in questa avventura in solitaria, è la stessa stilista a tracciare un primo bilancio del suo percorso artistico-creativo. A due anni dal lancio del marchio, può tracciare un primo bilancio? Credo di aver costruito uno stile riconoscibile. La stampa e i compratori capiscono e riconoscono la donna per cui disegno e credo che ciò sia fondamentale quando sviluppi un brand. Dopo alcune stagioni a Parigi ha deciso di sfilare a Londra. A cosa si deve questa decisione e cosa pensa della London fashion week e del supporto che dà ai giovani? Londra resterà la sua casa? Sono stata invitata a sfilare a Londra dal Bfc-British fashion council e ho pensato che avesse senso per me sfilare qui perché fondamentalmente abbiamo base a Londra. Inoltre credo che Londra sia una delle capitali della creatività e una città eccezionale che dà ampio spazio ai nuovi designer. Ho sentito che era giusto iniziare a Parigi, ma adesso sento che è giusto essere qui. Come descriverebbe la donna che immagina quando crea? Internazionale, consapevole e sensuale. Qual è stato il punto di partenza della primavera-estate 2014? L’intimità e il lavoro dell’artista brasiliana Lygia Clark. L’arte è spesso un punto di partenza nel suo lavoro... È fondamentale. L’arte è una fonte infinita di ispirazione per me. La donna che immagino è appassionata d’arte, si circonda di essa e veste i miei abiti per andare a mostre ed eventi. È assolutamente una caratteristica delle mie creazioni. Quanto contano le origini italiane/brasiliane nel creare la sua estetica? Essere metà italiana e metà brasiliana rappresenta quello che sono. Forse alla parte italiana appartiene il mio lato perfezionista, mentre a quello brasiliano quello più sereno e sensuale. È difficile da spiegare, ma credo che questo mix mi abbia aiutato ad adattarmi a diversi ambienti e a capire le donne in modi diversi. Quali sono i prossimi step del suo marchio? Con la p/e 2014 abbiamo iniziato una collaborazione con Manolo Blahnik per le calzature. E il prossimo step è una capsule per la pre-fall 2014. Abbiamo più di 50 punti vendita nel mondo tra cui Luisa Via Roma a Firenze, Piave 37 a Milano, Joyce a Hong Kong, Harvey Nichols a Riyadh e a Londra e thecorner.com. Come si vede da qui a dieci anni? E quali sono i suoi sogni? Sono ambiziosa, ma cerco di andare passo per passo e rimanere con i piedi per terra. Un sogno? Vestire le donne che per me sono fonte di ispirazione. Full translation at page 164
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INTERVIEW
alessanDro Dell'aCqua
CON LA SUA N°21 hA VISSUtO UNA SECONDA VItA DI SUCCESSO E ORA SI APPREStA A UNA NUOVA SFIDA: LA DIREZIONE DI ROChAS. «LA COSA ChE MI hA DAtO PIù SODDISFAZIONE È StAtO IL DOVER RICOMINCIARE DA CAPO, DA SOLO E DA INDIPENDENtE». Chiara Bottoni
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i lui si dice spesso che abbia avuto l’occasione di vivere una seconda vita grazie alla nascita della label N°21, un marchio creato dal nulla e oggi diventato super cool. Ora per Alessandro Dell’Acqua si potrebbe parlare di una terza vita. Il designer è infatti rimbalzato alle cronache durante la fashion week parigina per essere stato nominato direttore creativo di Rochas, raccogliendo il testimone da Marco Zanini migrato verso Elsa Schiaparelli. In più, il prossimo gennaio con un evento speciale a Pitti immagine uomo, il designer lancerà la prima collezione maschile sotto l’etichetta di proprietà. In una sorta di amarcord perché proprio all’evento fiorentino, Dell’acqua presentò nel 1998 il menswear della linea eponima. Grande quindi è l’attesa. Perché se le premesse sono quelle che hanno animato il percorso della donna N°21, il successo è dietro l’angolo. «E dire che avevo scelto di abbandonare tutte le consulenze per dedicarmi solo alla mia linea! Ma nella vita ci sono occasioni a cui non si può dire di no…», ha confidato Dell’Acqua, raccontando il suo percorso estetico e di business. Nel segno di una sensualità tutta italiana. La sua ultima sfilata si è confermata uno degli appuntamenti imperdibili della fashion week di Milano moda donna. Cosa si prova nel raccogliere consensi e riconoscimenti trasversali dopo tanti anni di lavoro? È una grandissima soddisfazione. Dopo tanto tempo sono riuscito a rivivere l’euforia tipica delle prime volte, dei primi show. E tutto è successo in maniera sorprendente. All’inizio di questa avventura non mi aspettavo certo questo successo per N°21. Era un progetto che avevo pensato per continuare a fare moda, dopo aver concluso l’esperienza precedente in maniera piuttosto negativa. N°21 è nata, circa due anni e mezzo fa, come una collezione molto piccola, un progetto tutto mio, da coltivare con serenità, che presto mi è esploso tra le mani. Per me è stato come poter vivere una seconda carriera, come afferrare una seconda chance. Come è cresciuta N°21 a tre anni dalla sua nascita? La collezione è evoluta molto rapidamente, ampliandosi dal ready to wear alle calzature, prodotte da Kallisté, fino alla pelletteria. Da subito ho deciso di lavorare su N°21 con un’impostazione differente rispetto al passato, cominciando a fare una moda più orientata verso il daywear. Una moda più «reale», pensata non solo per uno show fine a se stesso. Per me oggi è importante che le collezioni escano dai punti vendita, che siano vendibili, che mantengano una buona politica di prezzo. Questa impostazione del lavoro è piaciuta sia ai miei clienti storici, in Italia, in Giappone o in Inghilterra, sia ai nuovi mercati che si sono aperti in questi anni, come la Cina, il Brasile, l'India, che mi stanno dando grandi soddisfazioni. N°21 viene considerato come un marchio nuovo e con politica di prezzo interessante. Che incuriosisce e ingolosisce il mercato. Dove è arrivato e dove vorrebbe arrivare con la sua label? Vorrei confermare il suo alto posizionamento. Credo molto in N°21. Vorrei portarla a essere qualcosa che il cliente finale desidera realmente indossare. Qual è stata la cosa che più l'ha emozionato in questa avventura? La cosa che mi ha dato più soddisfazione è stato il dover ricominciare da capo, da solo e in maniera indipendente. Aver capito di potercela fare, rimboccandomi le maniche e mettendomi in gioco anche nella gestione di un’azienda, aspetto pratico di cui non avrei mai avuto l’ambizione o il desiderio di occuparmi! Alla fine, in un certo senso, mi sono improvvisato imprenditore e ce l’ho fatta. N°21 è una mia creatura. E grazie a lei ho ritrovato un'energia incredibile, sono tornato d’un colpo ventenne! Come Instagram e i new media hanno cambiato il modo di comunicare la sua moda? All'inizio ero molto contrario a tutto ciò. Poi ho scoperto che Instagram può essere un veicolo promozionale enorme. Fa girare moltissimo il marchio attraverso uno strumento, l’immagine, che è fondamentale nel mondo della moda. Sono stato contattato da stilyst americane, da negozi che volevano comprare la collezione. Insomma, mi sono dovuto ricredere, consapevole anche del fatto di espormi così alle critiche. Ma questo fa parte del gioco dei social media. Le piacerebbe poter collaborare con un gruppo del fast fashion? Sì, mi piacerebbe molto. È un veicolo interessante, che riesce a farti conoscere al pubblico in maniera rapida. I gruppi del fast fashion hanno radicalmente mutato il nostro mondo. Riescono a operare con tempi velocissimi, appunto, e costringono noi designer a trovare sempre un dettaglio in più, a migliorarci in un processo continuo di sfida. Poi, in fondo, non ho nulla da ridire quando vengo copiato. Significa che sei osservato, che sei arrivato a un certo tipo di interesse e che le persone osservano la tua moda. Come vede il futuro della moda italiana? Secondo lei, il nuovo assetto di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana e le iniziative portate avanti a favore dei giovani designer sono riuscite a cambiare qualcosa concretamente? Spero che le cose cambino rapidamente e in maniera significativa. Già da questa stagione qualcosa ha smosso la situazione e mi auguro che ogni stagione ci siano nuovi stilisti da presentare alla stampa straniera. Quando ho iniziato la mia carriera, nel 1996, il quadro era diverso. C’erano molti giovani talenti interessanti che si affacciavano a questo mondo, alcuni dei quali si sono persi mentre altri hanno proseguito la loro carriera. Poi, per un certo lasso di tempo, tutto si è come congelato. Oggi, considerando la crisi che stiamo attraversando, sono convinto che sia il momento giusto perché avvengano dei cambiamenti reali. Un gruppo che sta lavorando molto bene in questa direzione è Gilmar, che ha scommesso sulla mia collezione. Rischiare può essere vantaggioso e, l’avvio di un start up ha costi decisamente più contenuti rispetto alla produzione di case di moda già consolidate. Come vede N°21 tra dieci anni? È difficile dirlo! Ci sono tanti progetti, tante idee che prenderanno corpo via via e tante situazioni che stiamo valutando. Il mio desiderio però, al momento, è consolidare ciò che già esiste nel presente. Full translation at page 164
A sINIsTRA, AlcuNI look dAllA collEzIoNE pRIMAVERA-EsTATE 2014 dI N°21. A lATo, IN AlTo, uN RITRATTo dI AlEssANdRo dEll'AcquA, ANIMA dEl bRANd
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qui sopra, un ritratto di Ennio Capasa nEl baCkstagE dEllo show. nEllE Foto, alCuni look CostuME national spring-suMMEr 2014.
intErViEw
ENNio capasa
«È StAto DAvvEro INtErESSANtE rItorNArE A MILANo DoPo PIù DI vENt'ANNI, Ho voLuto DArE IL MIo PICCoLo CoNtrIbuto ALLA CIttà», HA SvELAto IL DESIgNEr, ANIMA DI CoStuME NAtIoNAL. CHE StA gIà PENSANDo A NuovE SFIDE. Elisa Rossi
«N
on so se questa sarà una decisione definitiva, ma per il momento penso che Milano sia il posto giusto». Ennio Capasa, direttore creativo di Costume national, lascia ancora aperto qualche spiraglio di indecisione sulla presenza alla prossima edizione di Milano moda donna. Quello a non essere assolutamente messo in dubbio, invece, è il forte legame che unisce il brand alla città meneghina. E a dimostrarlo ci ha pensato il grande investimento in una zona considerata come svolta nel futuro fashion del capoluogo: un monomarca pionieristico, il primo ad aprire i battenti nel nuovo complesso di Porta Nuova. Ma in cantiere ci sono anche nuove brand extension e un progetto, ancora top secret e in via di definizione, che dovrebbe vedere la luce entro la fine di questo anno. Dove nasce la decisione di trasferire la sfilata donna a Milano? È stata una decisione sollecitata da diverse persone. Inizialmente ero sorpreso e ammetto di non esserne stato troppo convinto. Alla fine il motivo che mi ha spinto a provare è stato principalmente emozionale. In un momento di difficoltà in cui Milano è stata vista in calo di energie, ho pensato di provare a dare un contributo utilizzando Costume national, sinonimo di moda di ricerca e d’avanguardia. D'altronde sono sempre stato attratto dalle scommesse difficili, e anche decidere di sfilare a Parigi, negli anni 90, ne ha rappresentata una significativa. Per contro, non credo che gli italiani debbano stare in Italia e i francesi in Francia, la moda è una grande comunità che deve essere supportata da tutte le sue capitali, unite insieme a dare forza all’intero sistema. Nel frattempo la scelta si è fatta definitiva? È stato davvero interessante ritornare a Milano dopo più di vent’anni. Ho
percepito una forte energia positiva e una reale volontà di cambiamento, di evoluzione. Non so se questa sarà una decisione definitiva, non mi piace essere assolutista, ma per il momento penso che Milano sia il posto giusto. Per questo siete stati i pionieri nel complesso di Porta Nuova? Penso che il nuovo Corso Como district della città sia simbolo di cambiamento, di innovazione, e sono felice di essere stato il primo ad aprire su una strada tra le più interessanti della nuova Milano, investendo in una zona che rappresenta il futuro. Questa boutique meravigliosa rappresenta, più di ogni altra, l’essenza autentica di Costume national, ospitando tutte le collezioni del marchio, compreso la neonata capsule di eyewear uomo e donna, lanciata con JPlus. Inoltre, ci sono altri interessanti progetti di brand extension in programma, ma per il momento stiamo definendone i dettagli. Al giorno d'oggi internet quanto influenza la moda? La nostra maison è da sempre molto sensibile all'importanza del web. Il mondo virtuale oggi è fondamentale: alimenta idee e nuovi progetti, catalizza creatività e soprattutto mette le persone in contatto permettendo loro di interagire. Immediatezza, globalità e continua innovazione sono le principali caratteristiche che rendono internet indispensabile per la comunicazione di un brand, e i social sono la prova di questa grande rivoluzione-evoluzione. In un futuro fantastico, se la vita non le avesse riservato di diventare un designer, in che cosa si sarebbe cimentato? E chi può saperlo! Sicuramente sarei stato un fashion victim… scherzi a parte, ho la fortuna di avere moltissimi interessi creativi. E mi sarei sicuramente espresso nell'ambito di uno di quelli. Full translation at page 164
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INTERVIEW
Clare Waight Keller
fluidità e leggerezza per la nuova chloé nello spirito di gaby aghion. che amava ripetere: «ho sempre pensato che le donne fossero più belle nude». Chiara Bottoni
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ra il 1952 quando gaby aghion, stilista di origini egiziane emigrata a parigi, fondò la sua casa di moda, quella chloé che ancora oggi domina l'arena fashion. con il suo stile, quotidiano e disinvolto, quintessenza di quello che sarebbe stato il prêt-à-porter, la designer scardinò le convenzioni del new look alla dior maniera, scrivendo un nuovo capitolo nel mondo della moda. oggi erede creativa di questo universo, celebrato dal lancio del volume Chloé Attitudes, edito da rizzoli e presentato a parigi durante la fashion week, è la 43enne stilista britannica clare Waight Keller. diplomata al royal college of art con una specializzazione in fashion knitwear e con un passato negli uffici stile di calvin Klein, ralph lauren e gucci nell’era tom ford oltre che alla direzione creativa di pringle of scotland, Keller è stata chiamata in chloé nel giugno del 2011, conferendo alle collezioni il suo personalissimo british touch. sotto la sua direzione stilistica, in questi anni, la maison è stata protagonista di una serie di eventi clou, dalla mostra celebrativa del 60esimo anniversario organizzata lo scorso anno al palais de tokyo al lancio del book antologico fino all’evento performance Eternity dress presentata tra il 20 e il 24 nell’ambito del festival d’automne che ha visto nuovamente uniti olivier saillard, direttore del musée galliera, e l’attrice tilda swinton. grazie al supporto del ceo della casa di moda, geoffroy de la bourdonnaye, e del direttore creativo clare Waight Keller, la performance ha ripercorso le memorie gestuali degli atelier, attraverso l’idea di un unico dress che può essere considerato come lo spirito di tutti gli abiti della moda contemporanea. una serie di appuntamenti che stanno segnando l’evoluzione della maison oggi controllata dal gruppo richemont, fedele alla sua storia e, al contempo, in costante proiezione verso il futuro. C’è una citazione di Gaby Aghion all’inizio del libro Chloé Attitudes che recita: «Ho sempre pensato che le donne fossero più belle nude». Questo è una sorta di statement del mondo Chloé. In che modo una certa idea di libertà ha influenzato il suo modo di reinterpretare i codici della maison? Questa frase è davvero importante per sintetizzare lo spirito con cui gaby aghion ha fondato chloé. cardini dello stile
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NEllE FoTo, alcuNI look pRIMaVERa-EsTaTE 2014 dI chloé. al cENTRo, uN RITRaTTo dI claRE WaIghT kEllER, aNIMa cREaTIVa dElla MaIsoN
della casa di moda sono proprio concetti come fluidità, trasparenza, naturalezza nel vestire e un grande studio del movimento degli abiti sul corpo. Questo è stato il punto di partenza del suo lavoro in passato e lo è oggi del mio. In che modo è riuscita a coniugare il suo british touch con lo chic francese che è caratteristico di questa fashion house? mi sono basata da subito sul mix tra queste due culture, giocando su realtà apparentemente in contrasto tra di loro, su accostamenti azzardati come potrebbe essere, ad esempio, quello tra un parka rosa e un paio di pantaloni da jogging; è stato inevitabile muovermi in questa direzione grazie agli influssi che ho ricevuto quando sono arrivata a parigi, una città meravigliosa e imponente nel suo classicismo, così diversa da londra. Com’è cambiato, dal suo punto di vista, il modo di vestire delle donne negli ultimi 60 anni? moltissimo. ora ci sono numerosi modi per esprimere il proprio stile, prendendo spunto dalle sfilate, dai giornali, dai blog… molto è davvero cambiato anche rispetto al momento in cui ho iniziato io stessa a lavorare, quando erano solo le passerelle a dettare una direzione stilistica ben precisa ogni stagione. Come potrebbe definire una donna Chloé oggi? una donna femminile, estremamente self confident, piena di gioia di vivere e con un forte spirito di libertà. Il libro Chloé Attitudes è una retrospettiva sulla storia della maison. In che modo gli archivi influenzano la sua creatività? amo prendere spunto dagli archivi. ogni stagione lo faccio in maniera differente: una volta a ispirarmi sono i tessuti, una volta i colori, un’altra i ricami… non attingo a quello che trovo però in maniera didascalica. spesso a stimolare la mia creatività è piuttosto un profumo, una sensazione… talvolta dettagli inattesi come grafismi particolari o spunti surrealisti. Quali sono i pezzi di Chloé che una donna dovrebbe assolutamente avere nel suo guardaroba? È facile! un abito in crepe, una cappa, degli shorts e un paio di boots. Full translation at page 164
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intervieW
anthony vaccaRello
«È L'AttItuDE A CAttuRARMI, LA NAtuRA DI uNA DONNA... COME CAMMINA O SI MuOVE, COME FuMA», HA DEttO LO StILIStA BELGA CHE StA IMMAGINANDO uN NuOVO CAPItOLO DI FEMMINILItà. Francesca Manuzzi
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adicalismo e integrità, avviluppati in un tailoring attento al corpo, sensuale e a tratti italiano, come ricordano le radici del suo cognome. Anthony Vaccarello, nato a Bruxelles, è un belga molto diverso dalla vecchia guardia. Con un degrèe a La Cambre, e non la solita Royal academy of fine arts, poco più che trentenne ha costruito la sua label nel 2008; ha vinto un Andam award, il Festival di Hyères e ha lavorato due anni insieme a Karl Lagerfeld da Fendi. Fonte di quell'estetica bold, che gli fa portare in pedana mini dress di cinghie, abiti giacca in pelle e maglia metallica, costellati di boule dorate e ramage tye-dye. Pronti a proiettarlo, di default, tra i papabili di Donatella Versace al timone della griffe young Versus. Cosa la aiuta a creare? È l'attitude a catturarmi, la natura di una donna, come cammina per strada o si muove... Come fuma. Mi concentro su quel tipo di realtà del corpo, sull’attualità, le mie amiche, piuttosto che un’attrice o muse d'antan. Mi piace guardare il buon cinema di Pier Paolo Pasolini o Rainer Werner Fassbinder, ma non mi baso su film o musica. Il processo stilistico parte sempre da un modello, di cui cerco l'ossatura ideale drappeggiando. Poi, faccio gli sketch e di pari passo parte la ricerca dei materiali. Perché un capo è sexy quando una ragazza lo indossa, non viceversa. Com'è cambiato il suo punto di vista sulla moda nel corso degli anni? Ho lo stesso team dal primo giorno. Sono cinque persone based a Parigi, nessuna francese, ma quasi tutti belgi. Così come da bambino ammiravo Helmut Lang e Azzedine Alaïa e tutt'ora amo gli stilisti anni 90 e 2000. Opposti, che amalgamati diventano inspiring... Poco è cambiato. Cosa c'è di belga e cosa di italiano in Vaccarello? Il Belgio è ispirazione, il calcio d'inizio, casa dove tornare per incontrare le persone a cui tengo. Cerco sempre di fare un break nel mio Paese, perché la vita parigina è intensa. Sono entusiasta di essere belga, ma non abbiamo Milano, Parigi o New York e le loro sovrastrutture, tra virgolette,
modaiole. Così, per far diventare sensuali radicalismo e modernità, da cui attingo, ho mescolato quella visione da fashion city, meno disciplinata e che conia strutture body-conscious. È italo-belga. Perché ha scelto Parigi per il suo headquarter? Parigi assembla estro e chicness alle meraviglie della città. E gli show ne assorbono l'empatia. Il contesto è tutto. In sfilata ci sono solo abiti, modelle che camminano e atmosfera. E noi creiamo per vendere: quegli abiti che si muovono sui corpi femminili sotto gli occhi di tutti danno l’idea reale del prodotto, fotografie piatte o rilavorate con Photoshop non fanno lo stesso ed è per questo che Parigi diventa fondamentale, così come la sfilata, con la sua magia. Cosa pensa di blogger e web? È una reale realtà, con cui relazionarsi, che piaccia o no. Gli stupidi protestano, ma basta solo selezionare chi e cosa meriti rilevanza. Io apprezzo Susie Bubble di stylebubble.co.uk. È un’amica che non stressa l’ossessione momentanea, in favore della ricerca continua. Il web ha allargato il bacino d'utenza, così come il mass market: è bello vedere quante donne vestirebbero un brand. Ha mai pensato di creare l'uomo Vaccarello? È un'idea che mi ha sfiorato. Molti amici mi chiedono abiti, ma c'è troppo da fare con la donna ora. Voglio sviluppare la mia linea, magari con progetti su accessori e scarpe. Ha dei sogni? È una risposta inflazionata, ma non si avverano se si rivelano. Anche se ovviamente il primo desiderio è continuare a fare tutto questo e sempre meglio. Sono nei best stockist dall'inizio e non li ho dovuti cercare: questo è sicuramente un sogno a occhi aperti. E il ricordo più bello della sua carriera nella moda? Il mio primo show. Ogni dettaglio era come avevo desiderato fosse, tutto super professionale, con luci meravigliose. Poi, vederlo su Style.com era il mio sogno... E mi sono commosso molto. Full translation at page 164
nelle Foto, cinque look anthony vaccarello dalla collezione spring-suMMer 2014. sopra, un ritratto del giovane stilista belga
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intervieW
chitoSe Abe
«TuTTO è pOSSibiLE SE nOn Si COSTRuiSCOnO DEi LiMiTi». E LA DESiGnER Di SACAi LO SA bEnE viSTO CHE Di STRADA nE HA fATTA. pARTEnDO DA DiECi GOMiTOLi Di LAnA E CREAnDO un bRAnD, MADE in JApAn, DivEnTATO CuLT. Silvia Manzoni
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Sopra, un ritratto di chitoSe abe, aniMa creativa di Sacai. nelle Foto qui Sotto, alcuni look della collezione Spring-SuMMer 2014 del brand
d un giovane creatore che debutta nella moda direbbe: «Tutto è possibile se non vi mettete dei limiti». E, per incoraggiarlo a non aver paura, Chitose Abe gli racconterebbe la storia del suo brand, Sacai. «Ho cominciato con soli dieci gomitoli e un paio di ferri da maglia». Si intuisce un sorriso, nell'evocare questo momento magico in cui tutto ha preso forma. «Con questi elementi di base ho creato tre diversi modelli di maglie fatte a mano. Anche se non ci sono i soldi per finanziare il progetto, se si resta fedeli alle idee e si crede in quello che si sta creando, le occasioni si presenteranno da sole», ha aggiunto la designer. Spinta da questa filosofia positiva nel 1999 Chitose Abe, dopo aver lavorato otto anni a fianco di Rei Kawakubo e Junya Watanabe da Comme des Garçons, ha imbracciato i ferri per costruire il suo brand. Oggi che le sue collezioni sono un cult internazionale, lei resta modesta e fedele ai suoi principi. Rigore tipicamente giapponese, discrezione, realismo («L'abito deve rispondere alla vita delle persone», ama ripetere). Ma anche ispirazione e ricerca. E la prima, ha affermato, le viene: «Dalla vita quotidiana a Tokyo. Mi accorgo che vivendo in questa città sono molto influenzata dalle sensazioni sottili, talvolta anche quelle che possono creare un malessere o un disagio che provo qui». In quale modo la capitale nipponica e il Giappone stimolano la sua creatività? Tokyo è un luogo in cui coesistono persone e culture diversissime e ci sono sempre nuovi stimoli da sviluppare che sono propri a questa città. insomma, sono convinta che Sacai sia quello che è proprio perché vivo e creo a Tokyo... Anche se secondo me le frontiere della creazione fashion non esistono, si lavora in Europa come in Giappone, i punti di partenza sono gli stessi, solo che là la moda ha radici più lontane. Da dove prende forma la collezione? Dalle silhouette o dalle emozioni visive e tattili che si sprigionano nei materiali? Quando disegno le mie collezioni comincio spessissimo dai tessuti. Cerco sempre di pensare alle caratteristiche di ciascuno di loro e a come farle emergere nel design globale, modulando i volumi delle silhouette e sovrapponendo le stoffe con le loro diverse qualità. Le costruzioni sono una parte determinante nel guardaroba di Sacai. E per quello della primavera-estate 2014 ho utilizzato tessuti manipolati che danno l'impressione di un'ibridazione. Questi materiali contribuisono a enfatizzare l'effetto tridimensionale che caratterizza la collezione. Come lavora quando crea? Come si sviluppa e prende forma il processo creativo? Da mattina a sera lavoro in stretto contatto con il mio team e la comunicazione non si interrompe mai, è un dialogo costante fino al prodotto finale. è un contatto necessario per non perdere un link diretto con la realtà, importantissima in un mondo in cui l'offerta fashion è ampissima e addirittura satura in alcuni casi. Quale deve essere il messaggio principale che Sacai deve comunicare attraverso gli abiti? per me è essenziale che Sacai mostri qualcosa di veramente originale e unico, non soltanto nel design ma anche nel business generale. Deve essere un marchio capace di innovare a 360 gradi. Ma, in questo contesto così global e dall'offerta così ampia, quali sono alla fine le cose più nuove che la colpiscono oggi nel mondo della moda? L'effetto globale di internet. Le persone hanno accesso all'informazione così rapidamente nel mondo intero. Full translation at page 164
shop.elisabettafranchi.com
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ferragamo
confidenTial A 90 Anni dAll'Arrivo del mArchio A hollywood, lA griffe celebrA lA suA storiA e il suo presente, AffidAto A mAssimiliAno giornetti. pronto A rAccontAre un futuro di: «ArtigiAnAlità, comfort e creAtività», hA svelAto il designer. che stA lAvorAndo nel rispetto del tAlento eccentrico di mister sAlvAtore e dello spirito imprenditoriAle dellA signorA wAndA Servizio e foto Stefano Roncato Testo Giampietro Baudo
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nella Foto, look salvatore FerragaMo spring-suMMer 2014. in apertura Di servizio, il Direttore creativo Della Maison, MassiMiliano giornetti, insieMe alle MoDelle con aBiti salvatore FerragaMo los angeles capsule collection
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ra il 1923 quando un giovane Salvatore Ferragamo approdava a Hollywood con tanti sogni nel cassetto e ancora ignaro di realizzare il suo più grande desiderio, quello di diventare il calzolaio delle dive. Oggi a 90 anni di distanza, e a 100 anni dallo sbarco del designer negli Stati Uniti, la maison è guidata dallo spirito di Massimiliano Giornetti. Che ha accompagnato la griffe toscana, oggi diventata un vero e proprio colosso da 915 milioni di euro di fatturato nei primi nove mesi dell'anno (+15%) con un utile netto di 112 milioni (+61%), alla riconquista di Los Angeles. Per una serata-evento che ha radunato Charlize Theron e Demi Moore, ma anche Gwen Stefani, Jodie Foster, Kevin Spacey, Paz Vega, Gavin Rossdale, Jessica Hart, Israel Broussard, Gia Coppola o Abbie Cornish, solo per citarne alcune. L'occasione? Il battesimo ufficiale del Wacpa-Wallis Annenberg center for performing arts, centro cittadino dedicato all'arte della recitazione, con
scuola e teatro monumentale. Durante la cena di gala curata dallo chef Wolfgang Puck e animata dalle performance del violinista pop Amadéus Leopold e del tenore Vittorio Grigolo, è andato in passerella anche il ready-to-wear della maison. Interpretato da 49 bellezze planetarie, da Karolina Kurkova ad Alessandra D’Ambrosio, passando per Angela Lindvall, pronte a portare in scena la sfilata primavera-estate 2014 presentata a Milano insieme a una capsule speciale di abiti da sera creati ad hoc per l'evento. «Salvatore Ferragamo si è innamorato di Hollywood tanti anni fa, non appena posò il primo piede a Beverly Hills... E fortunatamente Hollywood si è innamorata di lui ricambiando questo amore appassionato». Così Ferruccio Ferragamo, figlio del fondatore e presidente della griffe, ha dato il via ai festeggiamenti, che hanno incoronato la griffe regina di Hollywood e che hanno celebrato il talento di Massimiliano Giornetti, chiamato a raccogliere un'eredità estetica
importante, traghettandola nel futuro. Qual è il suo primo ricordo legato alla maison? Nella mia mente Ferragamo è sempre stato il simbolo del classico elegante italiano. Sono nato a Carrara e la mia città di riferimento è sempre stata Firenze... I primi approcci alla moda sono stati i pellegrinaggi in città, passeggiando davanti a Palazzo Spini Feroni (sede e cuore creativo del marchio, ndr). L'ho sempre visto come un punto di arrivo importante. In quegli anni Ferragamo con la sua Vara era il riferimento, il simbolo della nuova borghesia elegante. E a me quel mondo piaceva molto, raccontava un neoclassico italiano. E come è entrato a far parte di questa avventura? Gli studi mi hanno portato poco per volta a scoprire il mondo della maison, sia la creatività funambolica del signor Salvatore che lo spirito imprenditoriale della signora Wanda. Che dopo la
nella pagina accanto, caMilla Belle (01), Dev patel e FreiDa pinto in salvatore FerragaMo (02), Ferruccio FerragaMo, ceo Della Maison salvatore FerragaMo (03), il tenore vittorio grigolo Durante la serata inaugurale Del Wallis annenBerg center For perForMing arts a Beverly Hills (04), lori lougHlin e JoDie Foster (05), un look salvatore FerragaMo priMavera-estate 2014 sulla passerella Della sFilata celeBrativa (06), il cantante terri WHite insieMe ai tHe postMen (07), courteney cox e nicole ricHie (08)
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morte del marito ha reso concreto il sogno di un prodotto made in Italy per un consumatore borghese. Quando la maison mi ha offerto il primo lavoro ero a Roma, nell'atelier d'alta moda di Anton Giulio Grande. Mi hanno chiamato per seguire l'uomo, un universo che mi ha sempre affascinato moltissimo per la sua precisione e per la funzionalità che sta dietro a ogni scelta estetica. Credo che l'uomo abbia una concretezza maggiore della donna, una praticità che può insegnare all'abbigliamento femminile. E poi, dopo tanti anni, è arrivato il ready to wear donna, per completare e dare coerenza a una visione d'insieme. Come ha raccolto questa sfida? È stato molto stimolante... Ho ragionato partendo da un concetto semplice, unendo l'anima da couturier di Salvatore che creava su misura pezzi unici per le sue clienti e per il mondo del cinema e lo spirito della signora Wanda prima e della marchesa
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Fiamma poi. Sono due facce della stessa medaglia, il pezzo unico insieme al business worldwide. Nel 2000 ho iniziato a lavorare sull'uomo e nel 2009 è arrivata la donna. Mi piace avere uno sguardo a 360 gradi per impostare un dialogo legato al lusso, dove uomo e donna interagiscano tra di loro. Se dovesse definire la maison Ferragamo in tre parole quali sceglierebbe? Artigianalità sicuramente, comfort e creatività. Ferragamo non ha mai prodotto una scarpa bella che non fosse comoda. Ogni singolo pezzo era un mix di estetica e praticità. E oggi quando racconto il ready to wear uomo e donna cerco di rispettare questi codici parlando a un uomo e a una donna urbani, moderni, dinamici. Che vivono l'estetica senza esserne schiavi. Quanto conta l'archivio nel suo lavoro? Tutte le maison oggi sono alla ricerca ossessiva di un heritage
e in caso sono pronte a costruirselo. Per noi, con 100 anni di storia alle spalle, sarebbe sciocco non utilizzare il patrimonio immenso che abbiamo a disposizione. Credo sia normale iniziare una storia di moda partendo dall'archivio per poi traghettarlo nel futuro. Ogni stagione cerco di utilizzare il nostro patrimonio, anche per restare fedeli a codici conosciuti dal nostro consumatore. Ma aggiungendo un plus di dinamicità. Anche perché non credo nella ricerca del trend del momento a tutti i costi. Mi piace lavorare su alcuni concetti che tornano, stagione dopo stagione, rafforzando un messaggio d'insieme. Ho in mente realtà come Chanel o Hermès che fanno stile senza cadere nella trappola dell'ultimissima tendenza. In una storia che va oltre l'estetica del momento e l'età anagrafica del cliente. Quando crea ha in mente un'icona femminile? Ho in testa una donna dinamica e contemporanea... se devo
nelle Foto, AngelA lindvAll, PoPPy delevigne e JessicA HArt (09), Kevin sPAcey (10), MAssiMiliAno giornetti con JAcqui getty (11), Anne vyAlitsynA (12), giA coPPolA, JAcqui getty e deMi Moore in sAlvAtore FerrAgAMo (13), Jerry MAgnin, Presidente del consiglio direttivo del WAllis Annenberg center For tHe PerForMing Arts insieMe A diAne lAne (14), cHArlize tHeron in FerrAgAMo con WAllis Annenberg (15), il gAlA inAugurAle orgAnizzAto dA sAlvAtore FerrAgAMo (16), due looK sAlvAtore FerrAgAMo PriMAverA-estAte 2014 (17)
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look salvatore FerragaMo spring-suMMer 2014 photo proDucer: anDreW gooDMan lighting assistant: Fab FernanDez MoDels: holly rose e iris van berne @ next, aDesuWa e Milena @ photogenics hair: luigi Murenu - Make-up: kabuki
pensare a qualcuno mi vengono in mente Angelina Jolie o Gwyneth Paltrow. Figure moderne di attrici, madri di famiglia, impegnate a livello sociale. Figure di spessore che vivono il contemporaneo da grandi protagoniste. Un legame con il cinema che la maison ha sempre avuto e che continua anche oggi... Sì, Ferragamo ha sempre avuto una liaison speciale con Hollywood; 90 anni fa quando arrivò a Beverly Hills aprendo il primo store-atelier stava dando il via a una storia incredibile, quella che l'avrebbe portato a diventare il calzolaio dei sogni. Oggi tornare a Los Angeles per sancire questo legame è stato molto emozionante. E proprio per evitare una semplice sfilata abbiamo voluto un evento articolato, costruito insieme al Wacpa-Wallis Annenberg center for performing arts, che unisse cinema, moda e cultura. E anche con le celebrities che sono intervenute abbiamo cercato di creare legami duraturi e consi-
stenti, veri. Per fare in modo che scegliessero Ferragamo non solo per il red carpet ma anche come codice estetico di vita, condividendone estetica e valori. Poi è indubbio che il fascino di Hollywood è qualcosa di incredibile. È sufficiente pensare che il giorno dopo l'evento abbiamo venduto 60 abiti couture come quello indossato da Demi Moore alla cena di gala. E come è nata la collezione che avete fatto sfilare? Da diverse stagioni stiamo lavorando per legarci in modo sempre più speciale e moderno al mondo della cultura. Per cercare di raccontare i valori del marchio attraverso canali differenti. Ferragamo ha un legame speciale con Los Angeles e quando il Wacpa ci ha proposto questo progetto abbiamo accettato la sfida. Anche a livello estetico ho voluto che il brand si mettesse alla prova. Arrivando dalle sfilate di Milano moda donna, dove volutamente il focus era sul daywear, per lo show di Beverly Hills ho voluto aggiungere un tocco di glam hollywoodiano, in versio-
ne moderna. È una mini capsule di 12 pezzi dal gusto anni 30, sono abiti da sera ispirati a un certo immaginario raffinato ed evanescente, che rileggono i colori lingerie con cui ho impostato la collezione della prossima stagione. Pezzi speciali, unici, realizzati con tecniche da atelier vicine al mondo dell'alta moda. Avete nei piani un debutto nella haute couture? Il concetto di haute couture non credo appartenga al mondo Ferragamo, che nella mia visione estetica è decisamente più dinamico. Questo progetto è un omaggio all’artigianalità italiana, al savoir faire degli atelier. Nello spirito di Salvatore Ferragamo, che fisicamente creava le sue scarpe con una manualità incredibile. Sono figlio di orafi e per me la manualità abbinata al lusso è sempre stata un elemento molto importante. Diciamo che non mi immagino uno show alta moda firmato Ferragamo ma una mini collezione di capi speciali pensati, magari, per il red carpet. Full translation at page 164
nella pagina accanto, geena Davis con il Marito reza Jarrahy e Debbie allen (18), il Wallis annenberg center For the perForMing arts (19), i ballerini MyriaM oulD-braha e Mathias heyMann Durante il gala (20), un look salvatore FerragaMo priMavera-estate 2014 (21), l'esterno Della location (22), un MoMento Della perForMance (23), Jason bateMan, aMy aDaMs e aManDa anka (24), Michele norsa, aD e Direttore generale Della salvatore FerragaMo italia s.p.a., insieMe alla Moglie Franca norsa (25)
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people from milano S portFolio
Il capoluogo lombardo cambIa pelle. e rInasce sceglIendo Il lInguaggIo della creatIvItà gIovane. ad anImare le sfIlate della prImavera-estate 2014 dI mIlano moda donna seI nuovI talentI: gaIa trussardI, fausto puglIsI, massImo gIorgettI, andrea IncontrI, angelos bratIs e stella jean. chIamatI a ImmagInare un capItolo tutto nuovo dI made In Italy. Servizio Stefano Roncato Testi Elisa Rossi e Matteo Zampollo
ei promesse per guardare con positività al domani della moda italiana. L'ultima fashion week meneghina ha visto in passerella l'esordio di una manciata di giovani talenti, a cui è stato dato l'importante compito di scrivere un nuovo e rinvigorito capitolo della moda italiana. Sono Gaia Trussardi, portavoce di una maison storica come Trussardi, e poi Fausto Puglisi, il cui genio creativo è stato anche arruolato da Aeffe per la rinascita di Ungaro, o Massimo Giorgetti, che con il suo brand Msgm ha già inaugurato la prima boutique monomarca in Brera. Fino ad Andrea Incontri, unico italiano a sfilare a Dubai in occasione della Vogue fashion Dubai experience, Angelos Bratis, che dopo Vionnet ora gioca in solitaria, e Stella Jean, tenuta a battesimo in passerella direttamente da Giorgio Armani. Giovani sì, ma con le idee chiare e la voglia di riaffermare il fashion tricolore nel mondo. Complici il riassetto della Cnmi-Camera nazionale della moda italiana e la nomina del nuovo ceo Jane Reeve, in carica da gennaio 2014, questa nuova generazione di creativi ha ridato smalto al calendario ufficiale di Milano moda donna. Mandando in passerella la sua personale ricetta di successo, per regalare una nuova chance alla città e all'intero Made in Italy. Full translation at page 164
Nella Foto, da siNistra, Gaia trussardi di trussardi, Fausto puGlisi, MassiMo GiorGetti di MsGM, aNdrea iNcoNtri, aNGelos Bratis e stella JeaN - Foto Michele de aNdreis
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haNNo collaBorato: FraNcesca MaNuzzi, elisa rossi e Matteo zaMpollo - photo assistaNt: alBerto lapeNNa e luiGi Mazziotti Make up: rachid tahar usiNG GiorGio arMaNi Beauty - hair: luiGi Buratti usiNG l’orèal proFessioNNel tecNiart - si riNGrazia la riNasceNte
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FaustO PugLisi for Fausto puglisi
«enTrare nel calendario di Milano Moda donna è un sogno per TuTTi i designer, olTre che un onore e un orgoglio», ha racconTaTo lo sTilisTa, che lo scorso Febbraio ha debuTTaTo anche alla guida di ungaro
gaia trussardi for Trussardi
«Milano è l’unica ciTTà d’iTalia inTernazionale e capace di presenTare opporTuniTà culTurali incredibili. senza perdere la sua eleganza dai Toni borghesi», ha deTTo la designer al debuTTo nel woMenswear Una delle griffe storiche del calendario milanese cambia pelle, con la collezione donna per la prima volta disegnata da Gaia Trussardi. «Non è un vero debutto il mio», ha commentato la designer che guiderà Trussardi, «non posso dire di essere stata agitata. Anche il mio team cerca di vivere certi momenti con naturalezza. Di certo lo devo anche alla solida struttura aziendale che ho alle spalle». Radicata in una città, Milano, da sempre legata a doppio filo con il marchio di famiglia. «Credo che questa sia l’unica città internazionale d’Italia e che presenti delle opportunità culturali incredibili. Senza perdere la sua eleganza dai toni borghesi». Che è proprio quella che la contraddistingue rispetto alle altre capitali della moda mondiale. «Se New York è la capitale del casual wear, Parigi della couture, Londra dell’indipendenza, allora noi siamo quella dell’eleganza più pura. Certo, viviamo ancora in un sistema che ha poca meritocrazia e, soprattutto, in cui i talenti dei giovani non vengono sempre riconosciuti. Se devo trovare un difetto alla città e al sistema economico in genere, direi proprio questo», ha aggiunto, «e sarebbe bello anche che ottenessero degli aiuti non solo di supporto, ma anche economici. Ma siamo di fronte a un momento di crisi, che forse sta già cambiando un po’ queste regole». Che serve anche ad uscire proprio da questo momento di impasse. E aiuta a guardare avanti verso progetti futuri. «Siamo sempre alla ricerca di nuove idee e nuove proposte. In più, nel 2015 ci sarà l’Expo, potrebbero esserci decisamente delle sorprese…», ha concluso.
Inarrestabile Fausto Puglisi. Il designer siciliano, infatti, è entrato a testa alta tra i new name del calendario ufficiale stilato dalla Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, con una collezione barocco-rock dai toni vitaminici e dai décor opulenti. Dopo il debutto parigino alla guida stilistica della rinata Ungaro, il creativo amato dalle celebrity ha mandato in pedana la linea che porta il proprio nome, deciso a darle la spinta giusta per rafforzarne l’immagine e il business wordwide. «Entrare in calendario è un sogno per tutti i designer, oltre che un onore e un orgoglio», ha raccontato, «a maggior ragione dal momento in cui il nuovo schedule è gestito da professionisti competenti che hanno il senso dell’amore per Milano e per la moda. Negli ultimi anni alcuni cambiamenti si erano resi piuttosto urgenti e quindi necessari, come ad esempio l’eliminazione delle sfilate relative ai marchi del pronto moda». Un battesimo, quello di Puglisi, che arriva in un importante momento di crescita del brand, fresco dell'opening della sua prima boutique monomarca, a Roma e in collaborazione con Sermoneta luxury group. «In Italia dovremmo imparare a essere più nazionalisti. La nostra è la patria dell’artigianalità, del bello, dell’arte, il nostro è lo stile di vita più bello al mondo», ha concluso, «inoltre, il voler promuovere i designer giovani ad ogni costo non è produttivo, non ritengo sia il criterio giusto con cui si possa classificare la bontà o meno di un progetto. Credo molto di più nell’atto creativo in sé e nel business che esso produce. A premiarti sono le persone, non l’età».
massimO giOrgetti for Msgm
priMo MonoMarca e priMa sFilaTa a pochi giorni di disTanza. «non sono più consideraTo un eMergenTe, in qualche Modo è caMbiaTa la percezione della genTe e degli addeTTi ai lavori» Anni di presentazioni-evento, di importanti presenze a Pitti immagine uomo e di applausi ricevuti. E ora il passo più importante, vedere i propri capi sfilare in passerella. Un traguardo raggiunto dopo gavetta e sacrifici per Massimo Giorgetti, l'anima nascosta dietro a Msgm. «Non sono più considerato un emergente, finalmente, in qualche modo cambia la percezione che la gente ha di te, anche tra gli addetti ai lavori. Sono stato agitato per questo esordio, certo, ma è stato un bel regalo da vivere a pieno». In una città come Milano che vive ancora un po’ da turista, con gli occhi sgranati, visto che solo da un paio di anni ha lasciato la sua Rimini. E di cui fatica a trovare dei lati negativi. «Milano offre una ricchezza sotto tanti punti di vista che in poche altre metropoli si può trovare. Nel campo strettamente moda, forse posso dire che manca un po’ il concetto di squadra, di gruppo, come si vede in altri centri importanti del settore. Ma ci stiamo mettendo sulla strada giusta in questi ultimi anni, ora tocca a noi farla crescere». Un cambiamento necessario, che secondo Giorgetti deve venire dal basso, dalla volontà degli stessi designer di cambiare qualcosa. E Milano stessa deve tornare ad essere motivo di orgoglio per tutti. «Io ho messo il nome di questa città all’interno del mio logo», ha proseguito mr Msgm, «oltre ad aver appena inaugurato il primo monomarca in Brera. Ho un sentimento di affetto molto forte verso la città. Vedo anche che su Instagram e sui social media in genere, il legame del mio marchio con questa città è molto apprezzato. E, purtroppo, anche molto copiato».
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STELLa jEan
andREa incOnTRi for andrea Incontri
for stella jean
l'approdo allo schedule uffIcIale per avere vIsIbIlItà e come stImolo per fare meglIo. perché «la moda non vIene trattata come dovrebbe, ovvero come un'Importante spInta economIca al paese»
per la desIgner dI orIgInI Italo-haItIane Il battesImo In pedana a mIlano con un padrIno d'eccezIone: gIorgIo armanI. «osservare golIa tendere la mano a davIde è stato stupefacente»
Dopo il debutto in passerella off-schedule della scorsa stagione, entra dall'ingresso principale andrea incontri. Una mossa che vuol dire innanzitutto più supporto, più visibilità. e un peso specifico decisamente maggiore. «inevitabilmente, l'inserimento nello schedule di milano moda donna ti regala un’esposizione maggiore. È un aiuto importante per chi deve far conoscere il suo marchio». Un’esposizione che potrebbe essere addirittura più grande, magari con un interesse collettivo al settore che, secondo incontri, ancora manca. «la moda non viene trattata come dovrebbe, come una importante spinta economica al paese. Sarebbe bello avere una cassa di risonanza ancora maggiore, magari con una serie di eventi correlati, sulla falsariga della settimana del design. Ci porterebbe un alto tasso di competitività sul piano internazionale, che è quello che un po’ manca in questo momento». Che è il rovescio della medaglia di quella che incontri definisce la «località» di milano, una città con un forte senso di identità e di appartenenza. per cambiare? «Una spinta di coscienza collettiva», un’occasione per dimostrare l’affetto verso questa città. Che vuol dire anche far bene il proprio mestiere. «Credo che il valore maggiore per milano sia avere persone che svolgano a modo il loro lavoro. resta un sogno, certo, quello di avere un monomarca qui, di espandermi sul territorio. ma prima di tutto vorrei essere un rappresentante degno dell’importanza di questa città. nel mio piccolo l'ho fatto», ha concluso, «come unico designer italiano a sfilare a Dubai nel mese di ottobre, durante la Vogue’s fashion night out locale».
Un battesimo in grande stile quello di Stella Jean. la designer italo-haitiana ha infatti avuto l'onore di essere la guest star di re Giorgio armani negli spazi dell’armani/Teatro di via Borgognone, diventando il secondo talento invitato dalla maison dopo andrea pompilio. in scena una collezione folk, che ha fatto della contaminazione geografica e culturale il fil rouge della propria anima. «osservare Golia tendere la mano a Davide è stato stupefacente», ha raccontato la stilista che ha debuttato inoltre con la sua prima linea menswear durante l'edizione di giugno di pitti immagine uomo. «Vedere che i grandi giganti continuano a fare storia attraverso il loro lavoro in primis, e ora con questi gesti che hanno il potere d’infondere in un giovane una carica prodigiosa, è in forte rispondenza alle necessità dei tempi. Una vera dimostrazione del desiderio di preservare e sostenere la moda italiana, intesa come patrimonio comune». la creativa si fa promotrice di un’idea di moda solare e ottimista, in perfetta sintonia con le collezioni da lei disegnate. «in questo momento sono per sottolineare il grande sforzo che il sistema moda sta facendo per trasformare la crisi in un punto di nuova partenza», ha concluso, «milano come capitale della moda italiana sta facendo fronte comune, stringendosi a corte oggi più che mai. il métissage più convincente è quello che vedo nascere in italia dall’incontro e il conseguente scambio generazionale. i giganti stanno coraggiosamente operando un cambiamento che è già storia».
angELOS bRaTiS for angelos bratis
dopo l'esperIenza dI vIonnet, gIocare In sIngolo e mettere le basI del proprIo marchIo. con una chance: «poter competere con I gIgantI della moda... un’opportunItà IncredIbIle per noI gIovanI creatIvI» la consacrazione nel 2011 con la vincita del progetto di scouting di giovani talenti Who in on next? legato ad altaroma e Vogue Italia. angelos Bratis non si ferma, e mette una nuova bandierina alla carriera salendo in pedana da solista. Un esordio, quello all'interno del calendario ufficiale di milano moda donna, che lascia immaginare un futuro ricco di promesse, grazie ad una collezione dal piglio couture, in tessuti haut de gamme, che ha suscitato consensi unanimi tra stampa e buyer. «la possibilità di poter competere con i giganti della moda è sicuramente un’opportunità per noi giovani creativi, il nuovo sangue e la nuova forza dello schedule», ha raccontato il designer di origine ateniese. «Questa è sicuramente un’avventura interessante, e rappresenta una nuova affermazione del brand, in continua crescita. per una serie di buone ragioni credo sia il momento giusto di far parte di un programma rinvigorito dalla voglia di rinnovarsi, principalmente grazie all’inserimento di diversi new name. Credo che la Cnmi-Camera nazionale della moda italiana si stia muovendo nella giusta direzione, e che le nuove manovre porteranno senza dubbio una ventata di freschezza». il giovane stilista, già parte del team creativo di Vionnet formato da albino D’amato, Diego Dolcini e Simona Grossi, comincia così da milano, città scelta anche come nuovo headquarter, per rafforzare l’identità e far crescere la propria linea. «milano è sicuramente la città ideale per emergere con il suo concentrato di industrie, uffici stampa, showroom e clienti», ha continuato lo stilista. «Una piattaforma da dove partire ed espandersi».
98 | MFF-Magazine For Fashion
icoNs
alla corte di re giorgio Nella Foto, giorgio arMaNi coN le sue Modelle alla FiNe della sFilata priMavera-estate 2014 Negli spazi dell'arMaNi/teatro di via bergogNoNe a MilaNo
MFF-Magazine For Fashion | 99
«per il futuro è necessario ritrovare quella solidarietà di sistema e quell'entusiasmo che hanno creato il fenomeno della moda italiana quando ho iniziato la mia carriera». parola di GiorGio armani che ha ospitato, nel suo armani/teatro di via BerGoGnone a milano, due new names della scena italiana: andrea pompilio con il suo menswear e stella jean con il womenswear. e il proGetto continuerà. Chiara Bottoni
100 | MFF-Magazine For Fashion
sopra, da siNistra, aNdrea poMpilio alla FiNe della sFilata di geNNaio, uN look priMavera-estate 2014 e il FiNale dello show. a ceNtro pagiNa, uNa veduta dell'arMaNi/teatro
I
l suo nome è sinonimo di moda italiana. giorgio armani è un simbolo di quell'eccellenza e di quello stile che hanno reso il Belpaese unico nel mondo. Motivo di orgoglio e patrimonio da difendere oggi più che mai, la creatività made in italy è un bene che re giorgio promuove quotidianamente attraverso il proprio lavoro e con eventi speciali come la recente sfilata celebrativa della sua alta moda durante la one night only di New York, che gli è valsa la proclamazione di un armani day da parte dell'ex sindaco della Big apple Michael Bloomberg. da quest'anno, però, lo stilista ha voluto fare qualcosa in più. Mettere a disposizione dei giovani talenti gli spazi del proprio armani/teatro di via Bergognone per garantire loro un'adeguata visibilità durante gli appuntamenti con le fashion week meneghine di Milano moda uomo e di Milano moda donna. Un aiuto concreto del quale, a giugno e a settembre, hanno beneficiato rispettivamente gli stilisti andrea Pompilo con il suo menswear e Stella Jean con il womenswear, e di cui potranno usufruire, via via, altri giovani creativi, che verranno scelti di stagione in stagione secondo precisi canoni di creatività. «credo che per il futuro sia necessario ritrovare quella solidarietà di sistema e quell'entusiasmo che hanno creato il fenomeno della moda italiana quando io ho iniziato la mia carriera», ha spiegato
giorgio armani che ora guida un gruppo che, nel 2012, ha generato un fatturato indotto da record che a valori retail ha toccato quota 7,405 miliardi euro a fronte di un giro d'affari consolidato di 2,091 miliardi di euro, in crescita del 16%. e che in questa intervista, ha raccontato quali sono state le ragioni che lo hanno convinto a sostenere i portavoce del fashion system di domani. Facendosi mecenate del sistema moda italiano, pronto a conquistare l'arena internazionale del fashion system Come è nata l’idea di mettere a disposizione gli spazi dell’Armani/Teatro per gli show di due giovani designer? l'italia è un paese nel quale troppo a lungo il ricambio generazionale, che altrove avviene in maniera naturale, è stato trascurato, e questo vale in ogni campo. in un momento come questo, non certo semplice, ho pensato che noi tutti dobbiamo impegnarci per mandare un segnale forte di innovazione e miglioramento. il futuro di un paese dipende dalle nuove generazioni: prestare il mio teatro a stilisti emergenti è un’iniziativa che spero aiuti ad aumentarne la visibilità favorendo così la crescita del business. Sono pragmatico e non amo il paternalismo; all'aiuto economico con un finanziamento, ad esempio, ho preferito questa
MFF-Magazine For Fashion | 101
Nelle iMMagiNi, iN alto a destra, le Modelle Nel backstage dell'arMaNi/teatro, uN look stella jeaN priMavera-estate 2014 e la desigNer coN la t-shirt «grazie Mr. arMaNi»
formula perché penso sia più stimolante per lo stilista scelto, e alla fine più efficace in termini di esposizione mediatica. Non dobbiamo dimenticare che il successo di una casa di moda dipende anche da quello. Perché ha scelto proprio Andrea Pompilio e Stella Jean per questo progetto? Sono due giovani stilisti di talento, con una visione della moda diversa dalla mia, ma personale e originale. lo stile di Stella Jean mi ha colpito da subito: per la capacità e la sicurezza con le quali mescola stampe e colori, per il gusto gioioso ed eclettico. Pompilio è un designer altrettanto interessante, con uno stile coerente e preciso. Pensa che l’iniziativa proseguirà anche con le prossime fashion week? Sì, come già annunciato si tratta di un programma che non si esaurisce una tantum. Ho intenzione di dare il mio sostegno alle nuove generazioni, e questo comporta da parte mia un impegno costante, ed è esattamente quel che farò. Come giudica le iniziative che Milano e la Cnmi-Camera nazionale della moda italiana stanno portando avanti a favore dei giovani nel mondo della moda? trovo che finalmente si stia creando attenzione intorno alle nuove leve, ma il percorso da fare
è ancora lungo. Non si tratta soltanto di assegnare loro orari in calendario che ne favoriscano la visibilità, anche se questo certamente aiuta. Si deve generare un indotto che consenta ai meritevoli di progredire, un passo alla volta, con le proprie gambe. Cosa crede che si debba fare per promuovere e sostenere le giovani generazioni italiane della moda? credo che si debba dare loro fiducia, concedendo la possibilità di esprimere le loro idee e il loro talento, dando loro maggiore visibilità. Come vede il futuro della moda italiana e della creatività Made in Italy? il futuro sarà roseo, ma dobbiamo impegnarci tutti, moltissimo. Mi pare che ogni tanto, con la scusa dell'eccellenza del Made in italy, ci si dimentica che ci sono altre e agguerrite realtà che avanzano sempre di più. abbiamo un patrimonio di conoscenze e un’artigianalità unici, che vanno trasmessi ai giovani e condivisi per ritrovare quella solidarietà di sistema, quell'entusiasmo che hanno creato il fenomeno della moda italiana quando io ho iniziato. e dobbiamo impegnarci tutti perché ciò accada. Full translation at page 164
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NELLA FOTO QUI SOPRA, UN MOMENTO DELLA SFILATA DI PAULA CHENG, FINALISTA DELL'EDIZIONE 2013 DEL CONTEST TRIESTINO ITS-INTERNATIONAL TALENT SUPPORT
BUSINESS VIEW
REGOLE DI SUCCESSO O
gni anno nel mondo ci sono decine di fashion-week e decine di saloni dedicati alla moda. Non serve fare conti per capire che ogni sei mesi e per due volte all'anno, per l'uomo e per la donna, migliaia di etichette presentano le loro collezioni a buyer, giornalisti e clienti. Così come ogni anno decine di debuttanti cercano spazio tra i calendari con un unico scopo: quello di emergere in una jungla fatta di creatività, ma estremamente selettiva. Però, e per fortuna, il sogno di ogni giovane creativo è quello di vedere i suoi abiti accanto a quelli delle maison che contano. Così MFF Magazine For Fashion ha chiesto a quattro professionisti del settore cosa deve fare un debuttante per arrivare al successo. A confrontarsi sul tema Mario Boselli, presidente di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, Francesco Bottigliero, amministratore delegato di FieraDigitale (controllata di Pitti Immagine), Barbara Franchin, direttore di ITS#International talent support, ma soprattutto a Beppe Angiolini, presidente della Camera nazionale dei buyer italiani, cioè a colui che rappresenta la categoria di chi, più di ogni altra, può decretare successo o fallimento di una collezione. Non è un caso che sia stato proprio lui a regalare più consigli. A partire dalla: «Necessità di avere idea innovativa a livello di stile, che non deve essere già vista o copiata, ma deve avere un'identità chiara e precisa, perché la moda è evoluzione e da un giovane ci si aspetta qualcosa di nuovo e originale». Magari partendo: «Dalla nostra storia, dall'effetto Rinascimento del vivere in un Paese che è un museo a cielo aperto. E da qui evolversi sperimentando», ha aggiunto Boselli. Ma il tutto deve svilupparsi da un'origine ben precisa. «Cioè capire se si vuole diventare famosi o se si vuole fare qualcosa che si ami, e solo trovando la risposta si troverà la via giusta», ha poi detto Barbara Franchin, «non bisogna pensare che una sfilata a Parigi sia l'unica via possibile, per affermarsi serve anche capire quale sia la modalità migliore e accettare se si è adatti a diventare grandi stilisti o no, perché alcuni vedranno la loro creatività schiacciata da responsabilità e richieste a cui non tutti sapranno dare
In un momento in cui i colossi del lusso internazionale guardano con sempre maggiore attenzione ai designer emergenti, ecco le golden rules stilate da quattro professionisti di settore per dare vita a una fashion house e sostenerla. Dalla scelta del marchio al pricing, passando per la distribuzione e la comunicazione web. Fabio Gibellino
I 15 PRINCIPALI CONCORSI WORLDWIDE DEDICATI ALLA CREATIVITÀ ECCO DOVE REPERIRE FONDI PER FINANZIARE IL LANCIO DI UN NUOVO PROGETTO DI MODA concorso
primo premio in euro
location
Mango fashion awards
300 mila
BARCELLONA
Andam awards
250 mila
PARIGI
CFDA/Vogue Fashion Fund
circa 210 mila (300 mila USD$)
NEW YORK
International Woolmark Prize
circa 69 mila (100 mila AUD$)
MILANO
H&M design award
50 mila
Dorchester collection fashion prize
circa 30 mila (25 mila £)
LONDRA
Fashion scout merit award
circa 30 mila (25 mila £)
LONDRA
Dutch fashion awards
25 mila
AMSTERDAM
Humanity in fashion award
25 mila
BERLINO
Its#International talent support
15 mila
TRIESTE
Festival d'Hyères_Mode
10 mila
HYÈRES
Mittelmoda_the fashion award
10 mila
GRADO
Who is on next?
sponsorship della collezione/sfilata
ROMA
Bfc-British fashion council NEWGEN
sponsorship della collezione/sfilata
LONDRA
Cnmi_Next generation
sponsorship della collezione/sfilata
MILANO
STOCCOLMA
104 | MFF-Magazine For Fashion
risposte». Ma non solo, perché la creatività non deve essere fine a se stessa. Tutt'altro, come ha sottolineato Angiolini: «Serve equilibrio, con pezzi di immagine e altri commerciali, serve qualità del prodotto e puntualità nelle consegne, arrivare a un rapporto qualità/prezzo intelligente e con ricarichi interessanti». Che il prodotto sia il centro dell'universo non è un segreto, e lo ribadisce anche Bottigliero, soprattutto se si segue la via: «Dell'integrità della filiera e la sostenibilità della produzione, perché sempre più mercati presteranno attenzione a tali temi e i nuovi marchi non potranno ignorarli». Il primo passo è dunque scegliere subito il posizionamento del brand, occorre capire chi è il cliente e dove andare a scovarlo. Per farlo, una delle strade, come consiglia il ceo di FieraDigitale, è quella del web. «Qualsiasi strategia di comunicazione non può prescinderne, ma questo non vuol dire ignorare gli altri mezzi, anzi, è corretta l'esperienza fisica come principale innesco delle interazioni online. Come i social-network, che però non devono portare i marchi ad appiattirsi sulle solite ricette, che possono rivelarsi addirittura dannose, specie per quelli più giovani», ha poi continuato Bottigliero, «i social-network aprono la comunicazione, ne semplificano il tono e democratizzano l'interazione marchio-cliente, per questo richiedono la massima cura». Cura che però, a monte, ricorda il numero uno dei buyer, deve partire dall'immagine. «Ci vuole un brand incisivo, che colpisca anche con logo ed etichette, tenendo presente che non sempre nome e cognome sono la scelta migliore per battezzare una griffe e che l'importante è lavorare sempre in coerenza con la natura del marchio». Il tutto senza dimenticarsi che: «Chi si avvicina al mondo della moda deve pensare, parlare e anche sognare in inglese, perché questo è il suo esperanto», ha poi precisato il presidente di Cnmi. Infine arriva il punto tanto caro ad Angiolini e, a maggior ragione, alle nuove leve: la distribuzione. Per il presidente di Camera italiana buyer moda: «È un aspetto da curare con grande meticolosità, bisogna vendere
bene e non a tutti, soprattutto ragionando in termini di esclusive su piazza, e se si fa bene all'inizio, si può star certi, si sarà premiati poi». Naturalmente senza dimenticarsi l'e-commerce, anzi. «Immaginare un giovane brand il cui sviluppo di retail avvenga attraverso un sito ritengo sia un must, i ragazzi devono prendere in considerazione questa via, perché i punti vendita costano tantissimo, produzione e distribuzione sono elementi molto sensibili e difficili da gestire e se non si è strutturati è impossibile farcela da soli», ha sottolineato ancora Barbara Franchin. «D'altronde», ha raccontato il ceo di FieraDigitale, «nessun marchio di moda può ignorare il fenomeno, specie i più giovani che molto spesso sono anche i meno distribuiti sui canali tradizionali, tuttavia ciò non vuol dire che tutti devono farsi subito il loro e-commerce in proprio, perché il rischio è quello di non essere profittevoli, allora è fondamentale guardare ai tanti retailer online. E non solo, perché la diffusione dell'e-commerce genera nei clienti aspettative di un servizio integrato e porta con sé nuove opportunità di sviluppo commerciale per la rete fisica, ma anche il rischio di subire la concorrenza del digitale anche quando il cliente è finalmente entrato in una nostra boutique». In conclusione, per Angiolini la ricetta sembra essere una sola: «Può essere molto utile anche partecipare a concorsi, almeno come esperienza e trampolino di lancio, ma l'importante è metterci passione, tanta pazienza ed energia». Ma attenzione, creare un'etichetta è tanto facile quanto difficile svilupparla e farla crescere. Questo è in sostanza il monito di Mario Boselli quando dice che: «La mia esperienza mi racconta di troppi stilisti bravi che fanno consulenze per altri brand e investono tutto nelle loro etichette private, di solito l'operazione non è felice, da qui la riflessione è che qualcuno avrà anche successo, ma con redditività limitata. La moda può offrire un'incredibile serie di opportunità per chi accetta di giocare nella moda ruoli diversi». Full translation at page 164
Nelle iMMagiNi, iN alto da siNistra iN seNso orario: uN look MiNju kiM, viNcitrice dell'H&M desigN award, uN overview del saloNe super di MilaNo, Beppe ModeNese e Mario Boselli, rispettivaMeNte presideNte oNorario e presideNte della cNMi-caMera NazioNale della Moda italiaNa, uNa videata della Fiera digitale e-pitti, uN look FraNcesca liBeratore duraNte la sFilate di N.u.de-New upcoMiNg desigNers della cNMi e victoria caBello duraNte la preMiazioNe dell'edizioNe di luglio 2013 del coNcorso di trieste its-iNterNatioNal taleNt support
le 10 regole d'oro Per creare Una maISon dI SUcceSSo dal MarcHio al prezzo, passaNdo per la distriBuzioNe: ecco coMe iMpostare uN progetto Moda
01 02 03 04 05
concept Utilizzare e raccontare un'idea innovativa di prodotto, chiara e, soprattutto, facilmente identificabile background Si deve partire dal proprio passato, sfruttando e facendo evolvere anche il carattere tipico del savoir faire italiano concorsi Partecipare ai concorsi internazionali dedicati allo stile, sia come trampolino di lancio che per reperire fondi branding Il marchio deve essere incisivo, capace di colpire anche con il logo, la grafica o le etichette scelte pricing Proporre un prodotto che sfrutti un rapporto tra qualità e prezzo intelligente, con ricarichi interessanti
06 07 08 09 10
garanzie garantire qualità del prodotto e puntualità nelle consegne, prestando attenzione anche all'integrità della filiera web & social network Utilizzare i social network per comunicare e posizionarsi, ma con professionalità e senza seguire ricette old style distribuzione Vendere bene e non a tutti, con esclusive su piazza locali e un posizionamento immediato e sempre coerente equilibrio Portare in passerella collezioni equilibrate, capaci di un giusto bilanciamento tra immagine e lato commerciale internazionalità Pensare, parlare e anche sognare seguendo un linguaggio globale, partire dal locale per conquistare il mondo
106 | MFF-Magazine For Fashion
top of the Model chart
best exclusive
Most booKAble
1 1
2
Josephine le tutour IrfĂŠ
2
edie campbell Saint Laurent
sMAshiNG New fAce elodia prieto
Calvin Klein collection
amanda murphy Prada
3
imaan hammam Givenchy
1
ophelie guillermand Giambattista Valli
2
kate goodling Viktor & Rolf
MFF-Magazine For Fashion | 107
tops 3
elisabeth erm Costume national
4
malaika Firth
Emanuel Ungaro
le esclusive più interessanti. i volti più richiesti dell’estate 2014. e i più nuovi, pronti al boom, da tenere d’occhio per le stagioni che verranno. secondo il parere esperto di una selezione di casting director italiani e internazionali. in una classifica che rivela quali sono stati i nomi più caldi visti sui catwalk di tutto il mondo. Francesca manuzzi e matteo Zampollo
5
marine deleeuw Emilio Pucci
thaNKS to: danilo di Pasquale Piergiorgio del Moro @ dMcasting rami Fernandes ardea Pederzoli @ Marabini Baiocchi Maurilio carnino @ Mtc casting Kannon rajah caterina Matteucci @ random production decio Santos @ Santos assessoria
3
devon windsor
Matthew Williamson
4
anna luisa ewers Versace
5
kai newman Gucci
Stefanie Stein @ Stefanie Stein casting daniel Peddle and drew dasent @ the Secret Gallery
108 | MFF-Magazine For Fashion
#PHENOMENON INSTACOOL
Instamaniacs, follow @mffashion_com. Pezzi tormentone e fenomeni spontanei. Trend 2.0 sbarcati sulla carta. Indossati da celeb, blogger, modelli ed editor. Oggetti del desiderio, personalizzati o cadeaux esclusivi. Destinati al sold-out nelle boutique. Francesca Manuzzi
@cartier #love #justunclou #bracelet @pcademartori
@chiaraferragni wearing @celineparis #tiebag
@anna_dello_russo and her @ysaintl #boots
@bat_gio in @oscartiye #shoes by @aminamuaddi
@dunstkirsten with @illesteva #frieda #sunglasses
@nausheenshah in #11undici by @ruggierodesantis
@candela_grazia_it #hair @stuartweitzman #party
@ritaora carrying her #chanel little #bag #pfw
@biancabrandolini in @isolda__ #ss14 #paris
everyone wants @newbalance 996 #sneakers
@kyklamasha has an @uraniagazelli #clutch and you?
@maisonvalentino #shoes in #bw on @manrepeller
The Woolmark symbol is a registered trade mark of The Woolmark Company. In UK, Eire, Hong Kong and India the Woolmark symbol is a certification trade mark.
110 | MFF-Magazine For Fashion
Rick Owens
TRIBÙ FEMMINILI
OVERVIEW
Ritratti di carattere. Immagini di donne forti. Per la primavera-estate 2014 i designer internazionali hanno scelto messaggi strong, contaminando culture ancestrali e rimandi al mondo pop, in un mixage capace di stupire. E di definire una nuova idea di femminilità moderna. Testo Diane Pernet Foto Sonny Vandevelde
T
ribù, ragazze dure, donne viziose, cultura pop, guerrieri urbani, eco dall’Africa, spirito di squadra, adornamento eccessivo e sperimentazione con tecnologie di 3D. Poi un'overdose floreale e l’immersione nelle culture più disparate, dall'Estremo Oriente all'Africa. È questo lo stato d'animo della primavera-estate 2014. È stato decisamente vivificante vedere una danza di guerra urbana come quella immaginata da Rick Owens che ha preso Parigi con la forza importando la vera grinta americana sotto la forma di quattro squadre Usa di steppers, The Divas e Soul Steppers di New York, che si sono unite a The Momentum e The Zetas di Washington. Accigliandosi, pestando i piedi e marciando in passerella con una danza tribale post-moderna sincronizzata, le squadre per la maggior parte afro-americane hanno scatenato un uragano di applausi e lasciato il pubblico senza fiato. Coreografata da Loretta Malloy Noble e da sua figlia, la perfomance ha aggiunto ai movimenti gli elementi tradizionali della danza di tribù Zulu per creare un happening che ha scosso anche il più stoico osservatore della passerella. In un colpo solo, Owens ha ricordato a tutti che la moda non è solo per modelle denutrite. E non solo, ha anche dimostrato che i suoi vestiti, che il mondo spesso percepisce come di nicchia, possono effettivamente andar benissimo per i corpi solidi e forti di varie forme e dimensioni. Per aggiungere ancora più potenza al suo colpo di scena, la collezione è stata progettata con precisione nitida che combaciava con i movimenti delle ragazze, dandogli la libertà di saltare, pestare i piedi, fare passi, piegare e applaudire durante tutta la performance. Alla fine dello show un pensiero semplice: quello che Owens ha fatto è stato riconfermare uno dei suoi temi ricorrenti come il rifiuto della bellezza convenzionale. Dries Van Noten ha portato in scena un’altra visione di donne forti come Tamara Lempicka e Loulou De La Falaise. La sua è stata una collezione del tutto moderna,
MFF-Magazine For Fashion | 111
Givenchy
con un cenno leggero alla storia. Come sempre è riuscito a creare i suoi sogni partendo da una palette straordinariamente varia; e in questa stagione il suo pennello ha accarezzato il pizzo di cotone d’ispirazione vittoriana, diversi strati di plissettatura à la Fortuny, oltre a rilievi bizantini, nappe nere ottomane, passamanerie spagnole, decorazioni neolitiche con conchiglie oltre a luccicanti stampe con tulipani, che ricordano la natura morta della pittura olandese. Temperando l’opulenza con elementi primitivi e umili come il lino grezzo, la sfilata ha segnato una stagione particolarmente forte per questo designer, maestro nel combinare il semplice con l’opulento. Miuccia Prada ha avuto una visione diversa della donna, forte e bella. Reggiseni ingioiellati sopra abiti, cappotti e maglioni per porre l’accento sul seno e sul petto. E quando non sono stati utilizzati realmente, i soutien-gorge diventavano trompe l'oeil su cappotti colorati e intonacati con illustrazioni. In una mescolanza dai lampi di street style popolare e accenti sportivi razionalisti. Da Givenchy, Riccardo Tisci ha raccontato uno scontro culturale tra l'Africa e il Giappone. E nella scena dove le modelle camminavano, a dominare erano le carcasse di auto dopo un incidente stradale. Le ragazze in scena indossavano scarpe basse, come se stessero attraversando il Sahara. E portavano lunghi jersey liquidi, forse in omaggio a Madame Grès; forme pensate accarezzando il corpo, cadendo e scivolando sulla silhouette, avvolgendola asimmetricamente fino alle caviglie. Cinturini in pelle tenevano i tessuti come una briglia e le giacche erano indossate Gareth Pugh
Dries Van Noten
come kimono, grazie a cinture dai giochi origami. Ha sfilato l’affermazione che il potere primordiale di due culture, molto diverse ma ugualmente antiche, potrebbe essere anche più grande della somma delle loro parti. Nel frattempo Gareth Pugh ha mostrato i suoi corpetti di plastica, modellati sul busto e indossati con le gonne tagliate a sbieco, le giacche dalla vita breve e le spalle esageratamente arrotondate. E mentre le sue modelle sfilavano galleggiando in pedana, non si poteva non pensare alla Jane Fonda di Barbarella. Pugh ha viaggiato in Africa per visitare una miniera Forevermark prima della sua collaborazione con De Beers per il progetto Forever Diamonds: forse le silhouette spigolose e i tessuti lucidati gli sono venuti in mente durante quel viaggio alla scoperta di gemme particolari. La piccola e ben curata collezione di Iris Van Herpen ha cristallizzato alcuni dei temi dominanti della stagione: silhouette femminili morbide con giacche da motociclista, per donne con la bellezza da maschio. Le sue lavorazioni hi-tech hanno incluso i pizzi tagliati al laser e tessuti liquidi, lucidati e iridescenti. In scena un design ultramoderno, ma estremamente portabile. Van Herpen ha infatti utilizzato il silicone premuto in 3D per creare impronte-décor sulle giacche di pelle argentea, indossate con minigonne grigie. Alcune delle ispirazioni sono nate recuperando un linguaggio preistorico. Ma hanno sperimentato una realizzazione futuristica. Extraterrestre e fuori da questo mondo. Decisamente desiderabile. Full translation at page 164 Prada
Emilio Pucci
www.poliform.it
MADE IN ITALY
MFF-Magazine For Fashion | 113
Th s ason Stefano Roncato Francesca Manuzzi Elisa Rossi Matteo Zampollo Michele Bagi Natalia Chebunina Michela Zio
Tendenze e cult pieces per disegnare il nuovo femme-style
The Top five Buyer’s best choice. Quello che scenderà dalle passerelle per arrivare nei negozi
Time capsule I want it. Ossessioni da fashionista e capi chiave del vestire contemporaneo. Settanta pezzi, tra outfit e accessori per la prossima stagione
The besT Proenza Schouler The row Christopher Kane Erdem J.W.Anderson Tom Ford Emilio Pucci Prada Fendi Dolce & Gabbana Marni Céline Comme des garçons Valentino Givenchy Balenciaga
The Trends Messages Bienvenue au Louvre Voyeur Blue jeans Era metallurgica Operazione sottoveste Pop-up flowers Melting pot B&W cinetico Move it! Move it! Urban fear
114 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
proenza schouler Una rivoluzione gentile. Quella dai toni clean che Jack McCollough e Lazaro Hernandez hanno iniziato la scorsa stagione e ora portano avanti con orgoglio. E che arriva in passerella a chiusura del decimo anniversario della loro griffe, quella Proenza Schouler che da scommessa indipendente si è trasformata in una realtà solida e dal fiorente business, tanto da attirare importanti investitori. Per la primavera 2014, i due lanciano sul catwalk ispirazioni all'arte povera e tessuti clean. Devoti a una filosofia di less is more, i materiali sono naturali, come i volumi, che si adattano al corpo senza costrizioni e regalano architetture inaspettate. Per definire una nuova sobrietà , scandita da plissettature metalliche e corsetti scultura. In un pensiero trasversale che abbraccia artisti e designer come Sergio Rodrigues, Robert Ryman e Piero Manzoni. Condito da un leggero profumo etnico e da un touch perennemente futurista.
MFF-Magazine For Fashion | 115
The BesT
the row La raffinatezza di una cittadina del mondo. Le Olsen twins mettono le loro firme su una collezione dai toni lussureggianti, che prende ispirazione dai quattro angoli del pianeta. Immaginando una viaggiatrice elegantemente esotica, che pesca il meglio di tutte le culture e le assembla in un modo tutto nuovo, inedito e ultra personale. The Row racconta la storia dell'America vera, un mix and match di lusso internazionale. E le sorelle Mary Kate e Ashley Olsen si dimostrano pronte alla prima vera prova in passerella del loro marchio. Esprimendo un taste unico e dalla forte personalitĂ . Lo spazio stretto, intimo e romantico, circondato da tende morbide, trasporta la stagione in un mood sussurrato e dolce. Aiutato da dettagli preziosi, espressi nel Made in Italy degli accessori e nella scansione couture dei tessuti. Su tutto, una palette cromatica tenue e sabbiosa. Che illumina la passerella evocando un tramonto romantico in mezzo al deserto.
116 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
christopher kane Anatomia botanica, scegliendo un normografo 2.0, come il computer che detta la traccia al laser per l'artificio di un nuovo pizzo. Fiori da manuale, con tanto di didascalie, frecce e postille da studente, sono intagliati, applicati, decorati. Per donne eteree decorate con gingilli sadomaso e vetrificate come lampade Tiffany. Christopher Kane tratteggia una femminilitĂ liberty, proiettata nel nuovo millennio, costruita con materiali hi-tech e dettagli da laboratorio. Il knitwear diventa nuvola sfilacciata e plastificata nei toni dell'aurora borale. I tailleur adottano la coppia maxi T-shirt o felpa + gonna a campana. I plissĂŠ soleil torniscono le sete di pepli ad alta tecnologia. E come decorazione ecco pinzette bondage, che trasformano la silhouette. Come gli Swarovski caduti a rugiada, sigilli di una new biology Made in Uk.
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The BesT
j.w.anderson Tagli e geometrie come fil rouge di una narrazione dalle radici lontane. Per scolpire una galleria d’arte che racconta di lineamenti femminili ridotti all’essenziale. J.W.Anderson, nel cui capitale finanziario è appena entrato con una quota di minoranza il gigante d’Oltralpe Lvmh e che dalla prossima stagione guiderà lo stile di Loewe, immagina per la prossima stagione calda un percorso che si dipana tra virtuosismi tecnici dall’attrazione ammaliante. Il designer veste silhouette statuarie che fanno eco alla rigorosa bellezza classica. E ingentiliscono un minimalismo ferreo, costruendo un guardaroba di shapes potenti. In passerella sfila un mix coraggioso, pronto al grande passo internazionale, complici i fondi che arriveranno dal colosso di Bernard Arnault.
The BesT
erdem È il gioco delle coppie, ma questa volta ad attrarsi sono gli opposti. A partire dalle cromie, con il bianco e nero a fare da padroni indiscussi, passando velocemente dai tessuti con grammature diverse. La donna creata da Erdem Moralioglu per la sua Erdem è la protagonista al femminile dell’opera di Alexandre Dumas padre, Genio e sregolatezza. Sfila accompagnata dalla solennità di un violoncello e di un pianoforte. L’apparente caos prende diligentemente forma sotto la sapiente matita di mister Moralioglu, che disegna precisa gli abiti in chiffon impalpabile dai ricami certosini completati da quei colletti monacali diventati ormai una firma del brand. Per poi deviare verso gli abiti strapless dalla costruzione asimmetrica e dalla texture concreta della lana bouclé. Il chiodo di pelle diventa terreno fertile per virtuosismi dal sapore couture, le stratificazioni di piume preziose trasformano la felpa in un capo da sera. Scrivendo un capitolo di sensualità casta e ultrachic, degna dei più acclamati red carpet.
118 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
tom ford That’s 90’s, baby. Tom Ford cita se stesso e quegli anni vissuti da protagonista indiscusso, mandando in pedana una virago elegantemente vestita, ma dall’animo di pietra. Quella dello stilista texano è una lady sensuale e spietata. Oltremodo sicura del proprio fascino, imperturbabile, squarcia la scena con ampie falcate su scintillanti tacchi di metallo e con polsi stretti in bracciali di pelle dark. Le mini skirt sono in black leather, le giacche in coccodrillo lucido, le bisacce in piume e i trench in stuzzicante pizzo see through. Fasciata in tubini provocanti, la Tom Ford girl si pavoneggia dentro boleri in pelliccia opulenta e scintilla di bagliori specchiati. In testa ha un solo mantra sancito e ripetuto dal suo creatore nel backstage della sfilata: «Be powerful. Be strong».
MFF-Magazine For Fashion | 119
The BesT
emilio pucci Sport e immaginario masai. Due mondi apparentemente lontani, ma non sulla passerella di Emilio Pucci. Peter Dundas crea un mélange originale di barocco e activewear per vestire le sue star dell’hip-hop. In total look sportivo, ma ammalianti e very sexy con ai piedi stilette affilati per calcare i palcoscenici worldwide. Ad essere tecnici sono i materiali, come il pvc traforato e i tessuti parachute impiegati per dare la vita ad abiti/T-shirt e parka oversize, tutti inondati dal numero feticcio di stagione, il 1947, anno di fondazione della maison fiorentina. È il trionfo totale dell’iperdecorativismo più sfrenato, in un continuo bling-bling per gli occhi. «Il mondo sportivo è qualcosa che mi interessa da sempre, qualcosa che è molto vicino al Dna di questa maison», ha sottolineato il designer.
120 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
prada Margot Tenenbaum e Louisianne Kuffner di Tamara de Lempicka. La Dora Maar, Florence Griffith e Lil Kim. Donne potenti ed enigmatiche, come le figure femminili commissionate da Miuccia Prada a sei artisti e che tingono le pareti della Fondazione di via Fogazzaro. Oltre a spalmarsi sui dress, sulle pellicce e sulle gonne dello show springsummer 2014. «La stagione è un omaggio alla forza delle donne», ha spiegato la stilista. Un manifesto al femminino sacro, completato dal progetto In the Heart of the Multitude, e dai volti delle donne, che vigilano sui corpi scolpiti dalla designer, tra sport, arte e hip hop. Sulla passerella sfilano donne intense, multicromatiche e ipervisive. Incoronate da piume. È una tribù metropolitana, con abitini severi in panni da esercito, coat dalle forme elementari. Ai piedi shoes dal retaggio sportivo e calzettoni da calciatore istoriati di macro Swarovski. Per scrivere un nuovo capitolo dell'arte del vestire.
MFF-Magazine For Fashion | 121
122 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
fendi Artigianalità internettiana, hyperlink al Made in Italy. La collezione di Fendi, come sempre una sinfonia a quattro mani tra Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, definisce una nuova linea di confine tra la tradizione e la modernità. Fendiana fino all'osso, con temi signature e codici chiave della maison ripresi e rinnovati, la stagione estiva, tra pellicce summerish e colori accesi, si anima di texture da desktop, trasparenze digitali e pied-de-poule hi-tech. Oltre a decòr Tron-inspired e veli leggeri che si sovrappongono come petali su corpi androidi, in un nuovo costruttivismo web oriented. Per la prima volta, poi, la collezione si avvale anche della collaborazione della Delfina di famiglia: che ha creato gioielli da sold out immediato. Un'emozione in più, tutta fatta in casa, per la maison della doppia F che diventa sempre più globale.
MFF-Magazine For Fashion | 123
The BesT
dolce & gabbana Un sogno evanescente. Domenico Dolce e Stefano Gabbana prendono per mano la loro Dolce & Gabbana e la portano verso un viaggio fantastico. L’immaginario continua a essere una soleggiata e prosperosa Sicilia, ricordata nelle influenze elleniche dei templi di Siracusa, Taormina e Selinunte, in un percorso immaginifico che si amalgama ad alcuni fotogrammi della pellicola felliniana Satyricon, recentemente restaurata grazie all’aiuto dei due designer. Il risultato è una parata di ammaliante sensualità erotica, ammantata di rami di mandorlo in 3D su tubini di seta laccata. È un'esplosione di litografie e di orizzonti storici, posizionati sulle silhouette dalle proporzioni corte e lineari. Le trine provocanti rincorrono macro e micro pois, le mussole e i voile see through alleggeriscono i nude look. Il nero celebra l’intrigo della femminilità, il rosso le dona innata passionalità. Fino all'ondata di ninfette in delicato pizzo total gold. Che graffiano la pedana lavica prima del risveglio dal sogno.
124 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
marni Tech-flower. La donna Marni si muove romantica calcando un immaginario campo di atletica leggera, disinvolta sulle sue sporty zeppe plus flip-flop. È una primavera-estate che vive di contrasti quella disegnata da Consuelo Castiglioni, tra accenni activewear e dettagli ultrafemminili. Come le gonne al ginocchio dai print floreali che profumano di batik, strette in vita da cinture che svelano un'anima agonistica. I flessuosi palazzo pants giocano in contrasto con la concretezza degli accessori, comprese le onnipresenti visiere deluxe. A completare il racconto di stagione, un solfeggio di bomber jacket in pvc traforato e fitte ruches romantiche, di coat su cui esplodono cespugli floreali o sottili plissé di abiti in crêpe. Per una collezione sognante, ma con un piglio da gara, che raggiunge l’apice nei cristalli e nei ricami botanici 3D in polivinile, pronti a impreziosire una silhouette modernamente coutury.
126 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
céline Benvenuti alla Céline art-gallery. Dove il primitivismo moderno si fa pragmatico e organico. Dove la street art pura delle grandi metropoli worldwide viene mescolata in una rilettura fine e velata dell’opera di Brassaï e dei graffiti ritratti dal fotografo ungherese nelle strade di Parigi ai primi del Novecento. Ma non solo. La primavera-estate 2014 immaginata da Phoebe Philo per Céline profuma di multiculturalità, in un meltin’ pot primordiale di culture ed etnie lontane. A contrasto, sotto una capanna futuribile ricreata all’interno del Tennis club di Parigi, sfila una collezione che progetta e crea il nuovo Zeitgeist. Una tribù dalle sopracciglia marcate marcia facendo di gonnelloni gitani, T-shirt over dai motivi arty e coat istoriati di graffiti elementari la propria armatura. Il tutto completato dalle bag-canestro ferite da intagli laserati, dalle shopper con manici scultura, dalle scarpe con tacchi metallici, dai gioielli dalle forme organiche o dalle sneakers-pantofola che lanciano messaggi d’amore. Un universo di accessori già destinati a diventare cult.
MFF-Magazine For Fashion | 127
128 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
comme des garÇons Arriva un punto della tua carriera in cui puoi decidere di fare esattamente quello che vuoi. Non che Rei Kawakubo si fosse mai posta troppi limiti in realtà, ma la spring-summer 2014 di Comme des Garçons marca un traguardo ancora più alto. Fare moda senza fare moda, astrarre il concetto di prêt-à-porter creando qualcosa di oltre, che sconfina nell'arte. «L’unico modo per innovare, per immaginare qualcosa di nuovo, è iniziare una storia senza avere in mente di creare dei nuovi abiti», ha sussurrato la creativa nel backstage. Quindi non son abiti quelli che vanno in passerella. Sono creature istintive, ispirazioni artistiche, a formare un happening contemporaneo. Scandito da 23 uscite, con 23 musiche diverse, che raccontano 23 atmosfere differenti. Moda? No, qualcosa di più. Accolto da una standing ovation.
MFF-Magazine For Fashion | 129
The BesT
valentino
Un'opera fashion, con protagonista la ragazza firmata Valentino. È una divinità folk, ispirata alla Medea di Pasolini, con il vello d'oro sauvage. Sfilano sciamane mitologiche, ammantate di quei cenni antropologici raccolti tra Turchia, Siria e il basso Danubio. Passeggiano sui solfeggi di Verdi e Bellini e, come souvenir di culture ancestrali, indossano diademi decorati da piccole monete antiche. «La moda dev'essere nutrita d’altro e da neofiti ci siamo avvicinati all’opera. Siamo rimasti incantati da costumi e scenografie dei laboratori dell’Opera di Roma», hanno spiegato Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, anima della maison. Che in scena hanno alternato cappe frangiate, palandrane dai décor caucasici, maxi T-shirt dai ramage folk e dress volatili, ricamati con passamaneria multicolore.
130 | MFF-Magazine For Fashion
The BesT
givenchy Una città surreale quella immaginata da Riccardo Tisci. Il mondo urbano pensato dal designer di Givenchy sceglie un crash metropolitano. Tra le vibrazioni fragili e antiche di Tokyo e di tutto il Giappone, insieme alle tradizioni mistiche ed esoteriche del deserto africano. Antico e nuovissimo combinati insieme. In una sfilata dal ritmo languido, gloomy. Il make-up digitale riprende reminescenze etniche; le giacche esplorano i kimono del Sol levante. Ma tutto con un taste ultramoderno, con sovrapposizioni continue ed elegantissime. Piume e pelli ammantano i corpi, donando nuovi volumi alle tuniche in jersey. Ai piedi sandali piatti, monacali, che accompagnano il passo felpato delle modelle. Le auto fumanti sullo sfondo, accartocciate una sull'altra, riportano le suggestioni alla città . Il luogo dove la donna di Givenchy è nata e dove si muove a suo agio come una sarcedotessa dell'oggi.
MFF-Magazine For Fashion | 131
The BesT
balenciaga L'atletico couture di Alexander Wang al cubo. Balenciaga è la moltiplicazione di quel Dna tipico dello stilista americano. Bcbg parigino e agonismo. Le silhouette delle donne, accorciate e dalle spalle generose, si sommano all'infinito, riflesse sugli specchi che donano un nuovo layout all'Observatoire de Paris, rigoglioso di pareti in gelsomino. «Ho cercato di infondere l’idea di sport nella couture, architettonica e precisa, insieme a un senso di leggerezza e di fluidità», ha spiegato il designer alla guida della maison di Kering, che conia madame atletiche, su note elettro-reggae. Con T-shirt cropped super muscolose, divise da running aggiornate all'uncinetto. Tutto si fa hi-tech. La perfecto jacket diventa bolerino tramato con fili plastici e si porta con la gonna a ruota, così come meringhe di ruches e rete forgiano dress dal corsetto couture. La pelle è laserata o addolcita con broderie flora, per tee cortine da matchare con pants dalla vita alta a tulipano. Alta come quella dei pepli con gonna a tubo, per metà see-through, dalla cappa con spalle stondate come un'armatura eterea. Per una sera velata e aerea, pseudo ecclesiastica. Di coat velati e camicie volatili. A far da contraltare collier siderurgici e le borse a trapezio bold.
132 | MFF-Magazine For Fashion
RODARTE - SCORPIONI DESERTICI E TRACCE DI STILE TEXANO
DRIES VAN NOTEN - VORTICI DI PLISSÉ A FORMARE FIORI ASTRATTI
VERSACE - DRAPPEGGI E METAL MASH: THE ORIGINAL VERSACE
GIVENCHY - PLISSÉ SOLEIL DALL'ANIMA ARCOBALENO
JIL SANDER - PIUMAGGI MINIMAL PER L'ADDIO DELLA STILISTA
MARCO DE VINCENZO - SETE HI-TECH E LAVORAZIONI COUTURE
MAX MARA - ELOGIO ELEGANTE DEL SOPRABITO DOUBLE
PACO RABANNE - MAGLIA METAL E AVANTGARDE PER IL RILANCIO
SALVATORE FERRAGAMO - COAT IN RETTILE DALLE SFUMATURE POP
AGNONA - IL DOUBLE E I FIORI PER IL DEBUTTO DI STEFANO PILATI
GUCCI - ASTRATTISMI LIBERTY COME IN UNA LAMPADA TIFFANY
FAY - SNOOPY COME ICONA PORTAFORTUNA DELLA STAGIONE
DOLCE & GABBANA - LACCATURE BORDEAUX E TRALCI ROMANTICI
THOM BROWNE - NUNNY MANIACALI CON GREMBIULI HAUTE COUTURE
ICEBERG - SCRITTE E GRAFIE GIAP CHE PROFUMANO DI AVANGUARDIA
GIAMBATTISTA VALLI LIGHT VOILE INTESSUTO DI ORO ZEC CHINO
DSQUARED2 - DENIM DA PIN-UP E COCCODRILLO ROSSO CORALLO
BLUMARINE - RINASCE IL MITICO BLUVI, DECORATO DI SWAROVSKI
PROENZA SCHOULER - CORPETTI SCULTURA DI METALLO SAGOMATO
TOD'S - SEMPLICITÀ ELEGANTE DI UNA GONNA PIÙ CAMICIA
MFF-Magazine For Fashion | 133
CARVEN - POP CAMOU ALL'INNO DI FATE L'AMORE NON FATE LA GUERRA
ALEXANDER WANG - LOGOMANIA LASERATA SULLA PELLE B&W
MARC JACOBS - BIANCO E NERO VITTORIANO SU FORME ACTIVE
GILES - AMBER VALLETTA E L'ADV PRADA DEL 1997 COME IMPRIMÉ JUNYA WATANABE - REGINE SQUAW VESTITE DI SUÈRE E FRAGIATURE
TIME CAPSULE
OUTFIT TO REMEMBER
EMILIO PUCCI - PAVÉ CRYSTAL RICORDANDO LA FONDAZIONE
PRADA - FACCE STREET, MOSAICI PREZIOSI: MIX & MATCH D'ARTE
BURBERRY PRORSUM - PVC PER TRASPARENZE PLASTICHE E DECORI
FAUSTO PUGLISI - REGGISENO BONDAGE E PANIER TROPICALE
KENZO - UN BRANCHIO DI DELFINI ALLOVER PER IL DUO LIM-LEON
LOUIS VUITTON - FELPE PARLANTI A SEGNARE L'ADDIO DI MARC JACOBS
Un pezzo cult, impresso nella memoria. Un look irrinunciabile, capace di dominare la stagione. Un outfit capace di scrivere la storia del costume contemporaneo. Ecco i must-have dalle passerelle di New York, Londra, Milano e Parigi. Michele Bagi
BOTTEGA VENETA - GIACCA ARMY INONDATA DI RUCHES E VOLANT SAINT LAURENT - L.A. STYLE TRA ROCK & ECCESSI DELUXE
MARY KATRANTZOU - BROGUE MASCHILI TRASFORMATE IN ABITO
BALMAIN - LA LADY IN JEANS: MATELLASSÉ & DENIM ALLOVER
134 | MFF-Magazine For Fashion
FENDI - I PRIMI BIJOUX CREATI DA DELFINA DELETTREZ FENDI
FRANCESCO RUSSO - GABBIE DI LEOPARDO PER SEXY-CUISSARDE
ELENA GHISELLINI - COLLAGE ASTRATTE E FRANGIATURE DI LUSSO
CESARE PACIOTTI - IL PUGNALE DIVENTA DÉCORO DEL TACCO FINE
BALENCIAGA - FASCE DA JOGGING IN DARK LEATHER FETICISTA
PAULA CADEMARTORI - TRIBAL ATTITUDE: RAFIA & MACULATO
VERSACE - HARNESS DI CATENE SIGILLATI DA MEDUSE GIOIELLO
GIANVITO ROSSI - FULMINI POP SUL SANDALO ROSSO PASSIONE
TOD'S - CUFFIETTE DELUXE PER LA PRIMA DI ALESSANDRA FACCHINETTI
ROBERTO CAVALLI - MINAUDIERE 20S DI METALLO E PELLI ESOTICHE
CÉLINE - GIOIELLI SCULTURA E BAG DALLE FORME INNOVATIVE
SOPHIA WEBSTER - IL ROMANTICO HI-TECH DI FARFALLE METALLICHE
MANOLO BLAHNIK - DARK METAL PER LO STILETTO DA NEO-VIRAGO
BURBERRY PRORSUM - FIORI DI SILICONE E PORTA IPHONE 5S
ZAGLIANI - COLLAGE DI PELLAMI HAUTE COUTURE PER LA DAILY BAG
SARA BATTAGLIA - PUZ ZLE DI CROMIE E DETTAGLI IN PLEXI
BURAK UYAN - CAGE SANDAL TRA ESOTISMO E METALLERIE SPACE
ALEXANDER MCQUEEN - SPACE TRIBALE TRA PLEXI E LUCERTOLA
MARNI - VISIERE AVANTGARDE DECORATE DI SCINTILLE COLORATE
DELFINA DELETTREZ - OROLOGI SERREALI DI QUARZO E ORO
MFF-Magazine For Fashion | 135
ROGER VIVIER - IL CLASSICO EVERGREEN BY BRUNO FRISONI
VALENTINO - CERCHIETTI DI MONETE E CIONDOLI ZODIACO
ROCHAS - PANTOFOLE DI MARABÙ E ARGENTO PER L'ADDIO DI ZANINI
MIU MIU - IL CLASSICO BON TON CON TOUCH DI GRANDE FOLLIA CHARLOTTE OLYMPIA - CORALLI ROSSI PER UN MOOD SUBACQUEO
TIME CAPSULE
DETAILS TO REMEMBER
O SERGIO ROSSI - ETNO MIDOLLIN E FASCE DI PELLE CORALLO
CHANEL - MATELASSÉ TROMPE L'OEIL A CARBONCINO SULLA 2.55
DIOR - LA LADY DIOR CAMBIA PELLE E DIVENTA UNA GABBIA FUTURIBILE
DOLCE & GABBANA - CERCHIETTI D'ORO E CORONCINE DI FIORI
PRADA - CORONCINE DI PIUME REGALI SU FASCE DA ACTIVEWEAR
SAINT LAURENT - CALZINI DI LUREX ROCK SU DÉCOLLETÉ BORCHIATE
In primis bag & shoes, pronte a diventare le ossessioni della prossima stagione. E poi bijoux, cinture e monili utilizzati per definire il nuovo accessorize che ha animato le passerelle di New York, Londra, Milano e Parigi. Ma anche di Pechino. Michele Bagi
GUCCI - FRANGE E NAPPE XXL PER LA NUOVA BAG A POSTINA BALMAIN - 80S ACCESSORIZE: ORO, SPECCHI E PAVÉ DI SWAROVSKI
SIMON GAO - ORECCHIE DA ELFO ED EVOCATIVI COLLIER DA SLAVE
AGNONA - TURBINI DI CINGHE PER LA CULT BAG DI STEFANO PILATI
136 | MFF-Magazine For Fashion
THE TOP FIVE
BUYER VIEW
The best pieces
1 2 3 4 5
The best accessories
The best mood
BORSA FRANGIATA
RICK OWENS
BOOTS
ARTY
LeQarant
Missoni
PELLICCIA ESTIVA
CINTURONA
TRIBAL VIBE
Gaetano Navarra
Etro
DENIM 90
CAGE SANDAL
CARTOLINA VACANZIERA
Car shoe
Dolce & Gabbana
CARTELLA
SPORT COUTURE
PYJAMA SET Alexander Wang
Gucci
GONNA A TUBO Agnona
Ermanno Scervino
#Dieseltribute collection
TOP CROPPED Tod's
Tumi
Moncler gamme rouge
MFF-Magazine For Fashion | 137
Sei domande a chi può misurare il polso della stagione. Il punto di vista esclusivo di chi si muove a cavallo tra business cool hunting e marketing. Buyer nazionali e compratori worldwide raccontano le impressioni su quello che hanno visto in pedana. E svelano i pezzi più venduti. Francesca Manuzzi, Matteo Zampollo e Michela Zio THANKS TO: CLAUDIO ANTONIOLI @ Antonioli (Milano), ROSY BIFFI @ Biffi (Milano), LORIS PORTOLAN @ Birba’s (Pordenone), ALESSANDRO CARON @ Caron (Arona), SUSANNA AVESANI @ Club 21 (Singapore), GINO CUCCUINI @ Cuccuini (Livorno), SANTINA CUMINI @ Cumini (Udine), LUIGI D’ANIELLO @ D’Aniello (Napoli), VERA WEBER E MARIO DELL’OGLIO @ Dell’Oglio (Palermo), DANIELA KRALER @ Franz Kraler (Cortina d’Ampezzo), GIANNI PERONI @ G&B Negozio (Flero), MICHELE GIGLIO @ Giglio (Palermo), CESARE TADOLINI @ L’incontro (Modena), JACOPO E LUIGI TONELLI @ L’Inde les palais (Bologna), ANGELA ADANI @ La boutique di Adani (Modena), ROBERTA BOCCHETTA @ Le Fate Ignoranti (Roma), CARLA ZALLA @ Le noir (Cortina d’Ampezzo), JACK CASSIDY @ LN-CC.com (Londra), LUISA SEVERI @ Luisa (Rimini), LELIA GIACOMELLI @ Lungolivigno (Livigno), NATALIE KINGHAM @ Matchesfashion. com (Londra), JUSTIN O’SHEA @ Mytheresa.com (Monaco), FEDERICO DONIN @ Nia (Roma), ELISABETTA NUGNES @ Nugnes 1920 (Trani), ROBERTA VALENTINI @ Penelope (Brescia), SABRINA LAURORO @ Quadra (Trani, Bari e Molfetta), LUIS SANS @ Santa Eulalia (Barcellona), TIZIANA FAUSTI @ Tiziana Fausti (Bergamo), FLAMINIO SONCINI @ Tony Magenta (Magenta)
The best look
The best seller in store
The best new names
VALENTINO
EYTYS
ACCESSORI VALENTINO Valentino eyewear
KENZO
10 CROSBY DEREK LAM
BORSE CÉLINE
N°21
ADAM LIPPES
ISABEL MARANT WEDGE SNEAKERS
GIVENCHY
ISOLDA
ABITI STAMPATI Acne
VIKA GAZINSKAYA
JACQUEMUS
GIANVITO ROSSI HEELS
MFF-Magazine For Fashion | 139
Undercover
Dior
Jean Paul Gaultier
Galitzine by Sergio Zambon Kenzo
trends
messages
statement essenziali e precisi: la parola diventa decorazione per trasformare il nuovo abito in manifesto di pensiero o in semplice status emotivo
Versace
Jeremy Scott
Moschino
Lanvin
Vivienne Westwood Red label
Alexander Wang
140 | MFF-Magazine For Fashion
trends
BIENVENUE AU LOUVRE ASTRATTISmo e geomeTRIe bAuhAuS. I PAeSAggI e I volTI DeglI ImPReSSIoNISTI, mA ANche le PeNNellATe mATeRIche DeI quADRI moDeRNISTI DecoRANo uN Nuovo guARDARobA DA muSeo. Il TeSSuTo SI fA TelA e lA moDA DIveNTA ARTe
Roksanda Illincic
Chanel Louise Goldin
Giorgio Armani
Paul Smith Victoria Beckham
Roland Mouret
Helmut Lang
Bcbg by Max Azria
Jil Sander
MFF-Magazine For Fashion | 141
Milly
CĂŠline
Aquilano.Rimondi
Prada
Jean Charles de Castelbaljac
Giles Missoni
Opening ceremony
Gabriele Colangelo
Antonio Marras
Dolce & Gabbana
142 | MFF-Magazine For Fashion
Saint Laurent
A.F. Vandevorst
Gucci
trends
voyeur
Haider Ackermann
Sportmax
seno a vista, celato da voile noir come quando nel 1968 venne immaginato dal genio di monsieur Yves saint laurent in un gioco di chic erotique
Dolce & Gabbana
Irfè
John Richmond
Undercover Costume national
144 | MFF-Magazine For Fashion
Hache
Dkny
Ter et bantine
Versace
Band of outsiders
Balmain
Marios Schwab
Ermanno Scervino
Michael Kors
Christopher Raeburn
trends
blue jeans
Tommy Hilfiger
la tela di genova in versione allover. forme plain e dal gusto workwear diventano il passepartout femminile del quotidiano irriverente
Acne
146 | MFF-Magazine For Fashion
Nina Ricci
Etro
Versace
Paco Rabanne
Costume national Vionnet
Roberto Cavalli
Rochas
ladies vestite di luce, raggi di silver & gold invadono le mises e colpiscono l'occhio. per un neo bling bling Reed Krakoff
Altuzarra
Chanel
Maiyet
Gianfranco FerrĂŠ
MFF-Magazine For Fashion | 147
Krizia
Dolce & Gabbana
Saint Laurent
Haider Ackermann Dries Van Noten
ERA METALLURGICA Trussardi
Genny
Diane Von Furstenberg
Lanvin
148 | MFF-Magazine For Fashion
Thakoon
Francesco Scognamiglio
Roberto Cavalli
Elie Saab
trends
operazione sottoveste Stella McCartney
Christopher Kane
Kristina Ti
Emporio Armani
Victoria Beckham
MFF-Magazine For Fashion | 149
Theyskens' Theory
Philosophy by Natalie Ratabesi
Ter et bantine
Narciso Rodriguez
Dolce & Gabbana
Max Mara
Dkny
Zadig & Voltaire
Reed Krakoff
in primo piano un elemento di sensualitĂ oldstyle, tra linee semplici e intriganti giochi di trasparenze. in un alternarsi di dentelle romantica e seta minimal
Sonia Rykiel
Jason Wu
150 | MFF-Magazine For Fashion
Marni
Dries Van Noten
Aquilano. Rimondi
John Galliano
Giambattista Valli
N°21
TRENDS
POP UP FLOWERS Dolce & Gabbana
Mary Katrantzou
Laura Biagiotti
FLORA TOUT COURT. IPERDÉCOR DI APPLICAZIONI VEGETALI E TESSUTI FIORITI. L'ABITO SBOCCIA, COLORATO DI VOLUTTUOSE PELLICCE VEGANE, TRA BOCCIOLI IN 3D E RAMAGE LIBERTY
152 | MFF-Magazine For Fashion
Alberta Ferretti
Luisa Beccaria
HermĂŠs
TRENDS
MELTING POT Etro
Msgm
Valentino
Junya Watanabe
MFF-Magazine For Fashion | 153
Miu Miu
Maison Martin Margiela
Dries Van Noten
Alexander McQueen
culture worldwide in un clash di colori e tradizioni locali. i decori e il folklore dalle terre del sudamerica con le maschere tribali africane
A.F. Vandevorst
Givenchy
Missoni
Stella Jean
John Richmond
Donna Karan
154 | MFF-Magazine For Fashion
Derek Lam
TONDO E QUADRO. POLKA DOT, POIS E POINTILLISME RINCORRONO GLI SCACCHI. IN UN GIOCO A TAVOLINO DI BIANCHI E NERI, TRA OP ART DI MATRICE 60S E NEO-GRAFICHE CREATE IN OMAGGIO DI YAYOI KUSAMA Rodarte Oscar de la Renta
Les copains
Damir Doma
TRENDS
B&W CINETICO Ralph Lauren
Balmain
Moschino
Just Cavalli
MFF-Magazine For Fashion | 155
Missoni
Edun
Blumarine
Calvin Klein collection
Dolce & Gabbana Fausto Puglisi
Burberry prorsum
Desigual
Uma Wang Emanuel Ungaro
John Richmond
Byblos Milano
156 | MFF-Magazine For Fashion
Viktor & Rolf
Tommy HilямБger
3.1 Phillip Lim
Balenciaga
Lacoste Iceberg
TRENDS
MOVE IT! MOVE IT!
OUTFIT IPERATTIVI, TENUTE GINNICHE RIVISITATE. IL FITNESS QUOTIDIANO ISPIRA GIACCHE TECNICHE, BORSONI DA PALESTRA E TUTE RUBATE ALL'AGONISMO COLLEGE
MFF-Magazine For Fashion | 157
Y-3
Fay
Anna Sui
Marco de Vincenzo
Tory Burch
Jo no fui
Rag & Bone Dkny
Gucci
Marc by Marc Jacobs
Prada
Issey Miyake
Andrea Incontri
Opening ceremony
158 | MFF-Magazine For Fashion
Simonetta Ravizza
Alexandre Herchcovitch
Ashish
Escada
TRENDS
URBAN FEAR Rodarte
Moncler gamme rouge
Antonio Berardi
Blugirl
Dsquared2
Krizia
IMPRIMÉ TIGRE, BABYCAT E ZEBRA. UN SAFARI URBANO, TRA FIERE RUGGENTI E AMMANTATE DI TESSUTI SAUVAGE. TRA LEOPARDI BCBG PANTERE ROCKABILLY
celebrates
In pochI mesI è dIventato uno deglI IndIrIzzI dI culto dI new York. e’ Il flagshIpstore sunglass hut dI tImes square. Inaugurato a luglIo ha subIto catalIzzato l’attenzIone dI fashIon vIctIm e amantI dell’eYewear dI ultIma generazIonI. spalmato su un’area dI 132 metrIquadratI, Il flagshIpstore ospIta 1600 paIa dI occhIalI delle prIncIpalI grIffe del lusso, dello sport e del lIfestYle. quella che sI vIve quI è una shoppIng experIence senza precedentI grazIe a chIcche InterattIve come Il “sunglass bar”, lo spazIo socIal al centro del negozIo dove provare varI modellI, acquIstarlI e pubblIcare le ImmagInI suI socIal network, poI l’eccezIonale “eYe candY”, Il dIstrIbutore automatIco attIvo 24 ore su 24 che, dalla vetrIna prIncIpale, permette dI provare vIrtualmente glI occhIalI e acquIstarlI ImmedIatamente vIa touchscreen. sunglass hut è Il marchIo della catena dI negozI specIalIzzata nel segmento deglI occhIalI da sole dI proprIetà dI luxottIca. nato nel 1971 come pIccolo chIosco In un centro commercIale dI mIamI, oggI sunglass hut è un punto dI rIferImento a lIvello mondIale per I marchI pIù ImportantI, le tendenze pIù attualI e I modellI esclusIvI dI occhIalI da sole. I negozI sunglass hut sI trovano nelle prIncIpalI aree dI shoppIng dI tutto Il mondo, dalle amerIche, europa e medIo orIente all’australIa, sudafrIca, hong kong e oltre, garantendo aI proprI clIentI un’esperIenza dI acquIsto coInvolgente e InnovatIva. per maggIorI InformazIonI su sunglass hut: sunglasshut.com facebook/sunglasshut - twItter/sunglasshut Special advertorial. Tutti i dati e le informazioni contenuti in queste pagine sono stati forniti dall’Azienda che ne garantisce correttezza e veridicità, a soli fini informativi.
160 | MFF-Magazine For Fashion
MUST HAVE
NATURE COLLEGE 01 / BRUNELLO CUCINELLI 01 02 / JACOB COHテ起 03 / LAURA BIAGIOTTI 04 / FABIANA FILIPPI 05 / KATIE GRAND loves HOGAN 06 / LOEWE 07 / HERNO
01 / & OTHER STORIES 02 / PAULA CADEMARTORI 03 / DIANE VON FURSTENBERG 04 / PEUTEREY AIGUILLE NOIRE 05 / CATERINA GATTA 06 / GEOX 07 / ALVIERO MARTINI 1A CLASSE 08 / FRATELLI ROSSETTI
01
02
02 04 03
04
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05
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06
08 07
MFF-Magazine For Fashion | 161
OPTICAL 01 / GALITZINE BY SERGIO ZAMBON 02 / GAETANO NAVARRA 03 / CHARLINE DE LUCA 04 / BURAK UYAN 05 / WHO'S WHO 06 / PATRIZIA PEPE 07 / & OTHER STORIES 08 / PT0W 09 / BALLANTYNE
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SURREALISMO 01 / MIRIT WEINSTOCK 02 / CHARLOTTE OLYMPIA 03 / BENEDETTA BRUZZICHES 04 / DIANE VON FURSTENBERG 05 / UNITED NUDE 06 / GIUSEPPE ZANOTTI DESIGN 07 / LANVIN
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MUST HAVE
WOOD & CORK 03
01 / PALOMA BARCELÒ 02 / ALVIERO MARTINI 1A CLASSE 03 / DEVI KROELL 04 / FRATELLI ROSSETTI 05 / DIANE VON FURSTENBERG 06 / FURLA
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BUCOLICO 01 / FOR.ME - ELENA MIRÒ 02 / JAMIN PUECH PER A DI ALCANTARA 03 / CARLA PERRETTI 04 / PINKO 05 / LARUSMIANI 06 / PIERRE-LOUIS MASCIA 07 / HERNO 08 / DR. MARTENS 01
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MFF-Magazine For Fashion | 163
RED LADY 01 / ELISABETTA FRANCHI 02 / SARA BATTAGLIA 03 / JACOB COHËN 04 / ESCADA 05 / HERNO 06 / ALBERTO GUARDIANI 07 / HOGAN 08 / INGA 09 / CO|TE 10 / ALBERTO MORETTI
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MARINIÈRE 01 / JOIE 02 / I'M ISOLA MARRAS 03 / FURLA 04 / IVORIES 05 / ARTHUR ARBESSER 06 / CHARLOTTE OLYMPIA 07 / HAPPY SOCKS 08 / CAR SHOE
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englIsh backstage - tod’s + Facchinetti “I wanted a strong lInk wIth the ItalIan spIrIt that the brand has always told ... because thIs brand Is part of the ImagInatIon of the ItalIan famIly. It Is a symbol of true luxury, “saId the desIgner to debut on stage wIth the ready-to-wear brand of della Valle. gIampIetro baudo “I imagined an Italian story . for this first collection I thought a setting capable of telling a 360-degree world. somehow I wanted to recreate the woman’s for tod’s . “ alessandra facchinetti puts her seal on the baptism of the season, she made her debut on the catwalk the ready to wear for the flagship brand of the group of diego della Valle and the fashion designer , with a past in gucci, moncler gamme rouge , Valentino and pinko , choose the environments of the pac - pavilion of contemporary art in milan to imagine a house finely made in Italy. the walls with works by alberto burri, lucio fontana, agostino bonalumi and paolo scheggi. and some reference to the world of gio ponti, dress for the different rooms . “I like the aesthetics of the early modernist Italian architect gio ponti , I think it was , by far , the highest point reached by the national design ,” said the designer unveiling the first sections of the aesthetic universe envisioned for the brand . “I wanted this project had a strong relationship with the Italian spirit that tod’s has always told through its product. the brand is part of the imagination of the Italian family. and it is a symbol of true luxury , because this is one of the few companies where everything is made in Italy to ensure maximum quality . I started with an unisex object , the classic moccasin , to build a harmonious figure around . a low shoe tells an attitude , an attitude of a certain type. and that led me to create a complete wardrobe of clothing and accessories . “ In the spotlight 29 looks, symbol of a project that will come in 18 stores in the world starting from next January. a project able to tell a different femininity and a sophisticated daywear , which explores delicate shades of light pink, pearl gray , optical white or deep burgundy . to make discreetly luxurious the entire route is a pentagram material marked by crisp cotton , from imposing silks and ultralight leather , perforated with laser machining signature effect that make it look like a fine sangallo lace. to define the whole, an architectural simplicity and extreme purity of forms that cover the basic silhouette. opposed to a luxurious accessorize eccentrically : abstract jewelry from modernist aftertaste, caps from the discrete glow but especially iconic bag , minimal in the day and special when evening approaches thanks to casting flashes of light , a mosaic of sequins tinkling and sparkling lines of shells. also the shoes are fun to impress , but with discretion. they have fringes décor , inspired by the scents of an ethnic trip to tangier. reveal buckles chains from rock’n’roll character. decorated thin straps , which transform the classic moccasin , best seller of the fashion house , in a dance shoe , great passion of facchinetti . “we are Italian and this is a project that tells an Italy of quality ,” said diego della Valle, the head of the group that has closed the turnover of financial year 2012 at 963.1 millione euro (+7.8% ) , with the brand tod’s which produced revenues of 569.7 million euro (+16.8 %). “ alessandra brought her touch in tod’s , has done a wonderful job telling our world ... she came to us with a lot of respect , she looked around , entered in our dna , has done an operation of great taste. I believe this feels right the maison.” anniversary - happy 10 years ck dream team four creatIVe dIrectors who haVe steered the work of calVIn kleIn In a new era: francIsco costa, Italo ZucchellI, keVIn carrIgan and ulrIch grImm. respectIVely at the head of womenswear, menswear, Jeanswear / urban wear and accessorIes. whIch wIth the sprIng 2014 celebrates a decade of u.s. fashIon, wrItten In respect of a myth. fabIo marIa damato Italo ZucchellI “attItude sport, shapes and InnoVatIVe fabrIcs, colors and IconIc prInts ... these are the elements that I wanted to Include In male world of calVIn kleIn. maIntaInIng a sense of effortless mInImalIst.” “I have been asked many times what I held the dna of the brand. surely that sense of effortless, able to create a formula clean and obviously minimal. but there are elements typically close to my creativity that I tried to talk to the brand aesthetic. for example the use of materials and techniques in some innovative and experimental way. the introduction of solid colors and graphics, the use of distinctive and strong prints. I like to play with formula, absolutely characteristic in common with the founder of the fashion house, and finding the right balance between family codes and always fresh tastes. “so says the Italian designer Italo Zucchelli, creative director of calvin klein menswear collection. a designer capable right now to instill his manswear, an attitude in some active ways, for a look from the statement precise and contemporary. “today the challenges required a creative office are different than in the past. surely find the right balance between creativity and business is the main target. I am personally convinced that a piece of clothing should be perfect for a editorial shooting, as much as for the wardrobe of a real man. “Zucchelli, born in 1965, studied architecture in florence, and from his university studies inspired for the brand’s collections. “I am convinced that for a creative today, as in my case, to be part of a great fashion story to write a new chapter, is a thrilling adventure. obviously it is essential to have a kind of aesthetics compatible with that of the founder, and this is the elemente glue between me and calvin klein, “concluded Zucchelli. “today, as always, our consumers know exactly what to expect watching a parade of calvin klein collection. my job is to try to insert a surprise element in every season, a flash of astonishment. “ KevIn carrIgan “desIrable product, strIkIngly Image. and most Importantly, haVe In mInd what the new generatIons want ... Is the secret rule of success “ “occupying of product lines such as calvin klein platinum and white label, calvin klein jeans and underwear, my first goal is to create products that simplicity which wearable, every day, for anyone who is in tune with the brand. when I do that, I think the people of today, the men and women I meet on the street in every city in the world, “said kevin carrigan, urban soul of the american brand world. decided to specify how important it is for his line of products, but not limited to, communication. “historically, calvin klein has always been a famous brand for provocative advertising, considered a true pillar of its history. for this reason, every season our creative team works with the greatest professionals in the industry ... photographers such as steven meisel, mert & marcus, passing by steven klein, in collaboration with the caliber of stylist katie grand, olivier rizzo or karl templer. In a work in which there is a free exchange of creative ideas and energies, to create a distinctive aesthetic that reflects the contemporary Zeitgeist. “but it is on the exponential growth of the lines led by carrigan that keeps the attention. “over the past ten years we have grown at an incredible level of sales in both the u.s. domestic market and more and more countries best spenders countries such as china and brazil,” added the designer. “I think that the validity and desirability of the product, mixed with a strong image and a good communicational and growing distribution network, has been the secret of a growing success in the last decade. and this is my personal goal: to impress upon the minds of the consumers what is the timeless essence of calvin klein, but with a mutated new skin. I am absolutely obsessed with keeping a mental link with the present generation, but above all with those of tomorrow. people of different gender, culture and extraction region. I think this is the key to success in the coming seasons. and I’m sure that keeping this thread in our everyday work, the pages of history to be written, will be many. “ FrancIsco costa “I’Ve always thought of the brand as a symbol of amerIcan fashIon ... a beacon of unIque mInImal elegance. and It Is wIth thIs In mInd that sInce the fIrst day I worked on womenswear” “I remember when calvin klein himself called me the first time. I lived in london and at the time I worked at gucci under the creative direction of tom ford, but I was not ready to go off. a year later I recalled him. he was still looking for a design director for the office lady style, and from that moment it all started. “this is the beginning of the adventure of francisco costa, creative director of calvin klein collection of woman. “before arriving in the offices of this house, I always thought the brand as a symbol of american fashion. a beacon of unique minimalist elegance. and it is with this in mind that since the first day I started working on my womanswear. a strong, independent woman, who lives in the streets of the world. with my clothes and my fashion want to give her even more strength in her modern life. because when you wear strong clothes, the attitude becomes even more strong in its turn. “costa, brazilian-born but citizen of the world by definition, it has been since his first collection in house acclaimed by critics and audiences, the ability to create new archetypes of minimalism without being old-fashioned. “I am convinced that today, both the designers and end-consumers have greater freedom to follow the fashion. In the past, if you were a fashion addict you had to dress in a totalitarian a certain brand. but the total look is absolutely finished, “he concluded, “today we talk about sense of style, translated into a desire to mix pieces of different origin and quality. at this I think when I create each piece. want it to be unique, a key piece capable of telling a story and style, even when it is mixed with something else. “but thinking about the future is that costa designs every single outfit of the
show. “our brand has always been the right balance between timeless seduction and modern taste. this is the approach to take in the future, to grow more and more. “ ulrIch grImm “In the past ten years I haVe trIed to Implement a metIculous, thoughtful and medItated work, to transform those whIch were InItIally consIdered sImple accessorIes, In a product category wIth a strong IdentIty and specIfIcatIon” “I still remember in the mid-90s when I got in touch with calvin klein in person, through some acquaintances in common. at the time the brand was expanding enormously and the accessories collection was launched newly, “recalled ulrich grimm, creative director of calvin klein accessories collection for men and women. “what I tried to do in recent years has been a meticulous, thoughtful and meditated work, to transform those which were initially considered simple accessories, in a product category with a strong identity and specification and is also relevant in terms of sales. today, the creative process behind each scapra, hidden in each bag, is driven by the need to give life to objects of worship aspirations. from whence the extreme attention to design and comfort of the product, and the result are pieces that often become veritable cult of the season. “ grimm, the creative with the longest experience in calvin klein has always had an innate propensity for teamwork. It is no coincidence that, now for ten years, working closely with francisco costa and Italo Zucchelli, to create accessories. both for men and for women, that tell the story of both of these lines of the brand. “our teamwork brings us every day to ask ourselves if what we are doing is somehow contemporary and if it reflects the heritage of the brand. If the answer to this question is positive we proceed on that track, otherwise we pass to the next solution. however, what I like to think when in my memories about the past years and the work done in-house, is that with my creativity I was able to make strong an entire category of product, a label that already possessed a strong aesthetic identity and in clothing, “he concluded. “In this way I have been, in fact we were the architects of an evolution, a change that makes no sense to deny the path made up to that point. today calvin klein has a recognizable taste, and a whole new allure and contemporary built day by day from work of all of us. “ interview - joseph altuzarra the surprIse entry of kerIng In the capItal of altuZZara has transformed the brand In the hot tIcket of the season. dressIng: “women wIth a clear, strong Idea ... and eVen a lIttle partygoer. “fabIo marIa damato It was the real hot ticket this season of us parades. accomplice to a surprise announcement of the purchase of a minority stake (the rumors speak of 40%, ed) by the group kering of françois-henri pinault. Joseph altuzarra, born in 1983, is the champion of a fashion made for sexy partygoeser and beyond, as told by the young sinofrench designer, naturalized american. how came the idea of starting each collection of altuzarra ? In fashion as in life everything follows a natural flow made up of sensations and evolutions. when I create I do not look at what my colleagues do, I wonder what will be the hit of the season, I try to develop my taste and distinctive. sensuality, easy- to-wear clothes, for a feeling always effortless, for women with a clear, strong, determined idea and also partygoer . how do you reconcile creativity and business ? mine is a brand still young, for this reason there is a real pressure to create items somehow sellable. send exactly the collection on the catwalk then buy in stores. clothes are probably daring ... but that’s what the customers expect from my fashion house, directly from the catwalk to the cabinet. the idea of creating editorial items and other only commercial is now obsolete, now more than ever the trendsetter want the key piece of every designer, for everything else there’s the fast fashion. the shows streamed in real time and the idea that the collections are already old on arrival in stores after several months ... according to the fashion industry needs to rethink its mechanisms? If anyone can answer this question, let me know! today this is the question that every day becomes my generation of creative, finding no answer for now. clearly, the speed of use and replication of the trends from the catwalks. but it is equally true, that to make products of highend, the technical time there are unavoidable. but fashion is the ultimate expression of evolution, it is difficult to understand where to go. Your brand was born as a real family company. It will be worth in the future or the entry of Kering will change the perspective? my family has always been a strong point of departure in creating my brand. we all work from day one elbow to elbow with different roles within the corporate organization. It is true, however, that are used to grow specialized figures and energy coming from the outside, and this is the direction in which we are moving to build a structure ready for international growth, thanks to the arrival of kering. Do you feel more pressure after the shareholding reorganization? each season the pressure remains high and in particular i’m not one easily affected by external variables, also because I think just put myself under pressure alone. Indeed, in spite of what you may think, the partnership with kering relieves me of many weights. their structure and expertise that are ready to channel in my project of very high profile and long-standing, all skill came to the aid of desire expansion of altuzarra. You have collaborated with gaia repossi and Philip crangi. What are you studying for the future? gaia and philip are two jewelry designers friends. I am a fan of precious and the idea of creating pieces specifically for the parade was a spontaneous process and natural fruit of our creative and emotional compatibility. for now on my list there is not anyone’s name with which to work in the future. I am a person focused on the present, on the job day by day. I do not do long-term projects, but I’ll leave that everything arises in a natural way. interview - andres melbostad the desIgner redesIgns the new dIesel black gold, also fresh of the appoIntment at the helm of menswear. prepares for an Important baptIsm: the lIne wIll be the guest star of pIttI ImmagIne uomo In January. “workIng at the same tIme on two collectIons wIll be a good opportunIty to deVelop the brand globally, In full respect of Its dna.” elIsa rossI a year after the appointment as creative director of the women’s collections, andreas melbostad officially takes the reins also for menswear of diesel black gold, with the aim of giving a coordinated contemporary image to the line of group otb-only the brave of renzo rosso. and the first men’s collection of the norwegian designer, who before working for diesel black gold has held the position of creative director of phi and was senior designer of donna karan, calvin klein, nina ricci as well as having collaborated with albert elbaz for both guy laroche and yves saint laurent, will have a special baptism: go up on stage next January in florence, when the brand will be special guest of pitti Immagine uomo. and 2014 will be a year that will greet a booming retail of the brand, with new openings planned in milan and london according to a new concept. and then point to other key markets worldwide, especially china. how to build the aesthetics of Diesel black gold as now you are the only creative director for man and woman? thanks to renzo rosso, which I consider a leader in the development of my aesthetic of diesel black gold, that the codes of the brand are made clear and the collection acquires the attitude. our woman for example is self-confident and likes to express their individuality, character and for the next summer we decided to tell with the inherent dualism in her personality: strong and determined, but at the same time fragile. lives perfectly these two emotions and echoes of a mood original and recognizable. In the future, work simultaneously with the men’s and women’s globally will be the opportunity to develop all aspects of the collections, giving both their individual identities, but in full respect of the dna of the brand. What are the future plans for the line? there are many special projects in the future of the brand. this collection represents an important step in building product offering of diesel, for this reason, in addition to presenting the pre-fall 2014 in new york in early december , we will open a new showroom in milan in Via stendhal : a step forward for create a specific retail vision and environment for the collection. we have restructured the denim offer, core product of the company , and we have strengthened the supply of light clothing , tailoring , knitwear and leather inside the collections, accompanied by proposals for accessories are also in expansion. then next february in the american city , will be staged my third women’s collection, and in 2014 we open store of diesel black gold in both london and milan . they will be the first stores designed according to our new retail vision. In addition , after 2014, are in the planning of further openings in important fashion capitals and in china. how came the decision to participate in the next edition of Pitti Immagine uomo? we feel truly honored and fortunate to have been invited. as a brand with solid Italian roots, decide to attend the event was natural. be called as a special guest at pitti Immagine uomo is an important step, a unique showcase to show our brand vision. as well as an opportunity for me as a guest designer to present my first menswear collection. What is your secret of success? I think the secret lies in the dedication,in the strength and essential support that renzo rosso could give me and the whole team for advancing unstoppably work, with an energy that is really incredible. a power that the public perceives and rewards.
MFF-Magazine For Fashion | 165
interview - bates, bryan and mccreery the trIo of sIblIng, european fInalIst of the InternatIonal woolmark prIZe, Is told In three sImple words: “knItwear, color and so much happIness. “alessIa lucchese Is menswear, it is knitted. this is the mantra that Joe bates, sid bryan and cozette mccreery have decided to follow in 2008 when they launched their brand sibling. an adventure in the last five years has led them to explore all the possible variations of the knitwear first in the male world and then, for two seasons now, even in womenswear with sister of sibling. a mood funny, colorful and very english which also won the european jury of the International woolmark prize, applying as finalists at the awards ceremony to be held in february 2014 during milan women’s fashion week. You are among the hot trademarks in london and one of the finalists of the International Woolmark prize. how do you feel ? It was a shock, honestly. when we were rewarded in June, we were returning from a successful show during london collections : men and were exhausted. but when the judges asked us why we should have won we responded, without arrogance, that the collections for autumn / winter 2013 was full of merino wool and that we had used almost 200 pounds for the man and the woman. we felt already ambassadors for this product. and of course being rewarded has been a great recognition . how knitwear is important in your collections ? sibling is born as a pure knitwear brand. every item we produce, from the blazer to biker jacket is all knitted. basic reinterpret the classic garments second to the rules of knitwear. we insisted on this when everyone else told us to look for something else. we wanted to make our menswear at its best. how have you started your masculine universe? all three of us had a strong background in womenswear, so when we established our brand we decided to do something completely new. and the man was the obvious choice. we wanted then that our proposals were impressive: in a women’s collection a sparkling sweater would be confused with a sea of proposals all the same, but if brought by man is seen as something innovative. five years have passed and thanks to london collections : men and our show we feel that there is a ready market for us. In september, you presented the new collection of sister by sibling. It is a figure mirrorred image of the man ? they are naturally linked, after all is built on the success of menswear. we are still working on the growth of the brand and it is important to stay true to our world. this does not mean redoing the male proposals on the female body, the two brands have a very clear identity. how would you describe your brand in three words? knitwear, color, happiness. You are a trio: how do you manage the creative process? each has the specific role? by the time it was necessary. Joe begins to all drawing and guiding us along a theme and ideas. sid works on the actual construction of the cloth while cozette is the salesperson and for communications, from media relations to the organization of fashion shows. recently, several British brands have been taken over by large groups of luxury. Do you also think that the emerging brands have increasingly need of a solid financial partner behind? It’s always nice to know that a british brand has experienced a support. If it happened to us we would certainly have a financial security behind but especially the opportunity to focus even more on production and work with amazing companies. as in all things there are pros and cons, even with a partner must work hard and not always in the long run is idyllic as in the beginning. It is a relationship that must be fed by both parties. how do you see from here in the next ten years? with a store, with more and more collaborations, with a partner or alone... we make no claims. but most of all happy to work on our brand. interview - barbara casasola “InternatIonal, conscIous and sensual . “the aesthetIc outlIned by the young ItalIan -braZIlIan desIgner made her debut on stage In london. among educated cItatIons to the art world and a dIscreet seductIon. alessIa lucchese a debut on tiptoe, graceful, elegant, just like she is. barbara casasola has walked the catwalk for the first time on the one of the most important international fashion weeks, bewitching with her stylish ambience. brazilian from puerto alegre, but Italian on her mother part, born in 1984, the designer chose the london fashion week for her first real fashion show after won the appreciation of the press and buyers in paris with two seasons of presentations. the last step, only for the moment, of a career that began between the central saint martins in london and the Istituto marangoni in milan and that brought before the court of roberto cavalli as first assistant to the womenswear collections and then to the side of gabrielle greiss for brands such as lanvin and see by chloé. up to conquer the limelight of events such as catwalk of on stage in milano unica or the contest who is on next ? and two years after the decision to plunge headlong into the solo adventure, it’s the same designer to make an assessment of an artistic - creative course which seems to have laid the foundation for a future more solid. two years after the launch of the brand, could you make an initial assessment? I think I’ve built a recognizable style. the press and buyers understand and acknowledge the woman for whom design and I think this is essential when developing a brand. after a few seasons in Paris you have decided to parade in london. What is the reason of this decision and how do you think of london Fashion Week and the support it gives to young people? london will be your home? I was invited to parade in london from bfc-british fashion council and I thought it made sense for me to pull out here because basically we are based in london. I also believe that london is one of the capitals of creativity and an exceptional city that gives ample room for new designers. I felt it was right to begin in paris, but now I feel that it is right to be here. how would you describe the woman you imagine when you create? International, conscious and sensual. What was the point of departure for spring-summer 2014? the intimacy and the work of the brazilian artist lygia clark. art is often a starting point in your work ... It is essential. art is an endless source of inspiration for me. the woman who I image is passionate about art, she surrounds herself with it and wears my clothes to go to exhibitions and events. It is absolutely a feature of my creations. how important are the origins of Italian / Brazilian in creating your aesthetics? being half Italian and half brazilian is who I am. perhaps it belongs to the Italian my perfectionist side, while the brazilian are more serene and sensual. It’s hard to explain, but I think this mix has helped me to adapt to different environments and to understand women in different ways. What are the next steps of your brand? with the spring / summer 2014 we started a collaboration with manolo blahnik for the shoes. and the next step is a capsule collection for pre-fall 2014. we have more than 50 stores in the world including which luisa on Via roma in florence, piave 37 in milan, Joyce in hong kong, harvey nichols in riyadh and london and thecorner.com. how you see yourself in ten years? and what are your dreams? I am ambitious, but I try to go step by step and keep our feet on the ground. a dream? to dress women who are source of my inspirations. interview - alessandro dell’acqua wIth hIs n°21 has experIenced a second lIfe of success and Is now preparIng a new challenge: the dIrectIon of rochas. “what gaVe me the most satIsfactIon was haVIng to start oVer agaIn, alone and Independent”. chIara bottonI for him people always say that had the opportunity to live a second life since the birth of the label n°21, a brand created from nothing and become super cool today. now for alessandro dell’acqua may speak of a third life. the designer is in fact bounced to the news during the paris fashion week for being named creative director of rochas, picking up the baton from marco Zanini migrated to elsa schiaparelli. In addition, it would be on the launch pad before the men’s collection of his label. tight-lipped on both sides but the waiting is great. because if the premises are those which have driven the route of n°21, the success is just around the corner. “and to say that I had chosen to abandon any advice to dedicate myself to my line ! but in life there are occasions in which you can not say no ... “confided by dell’acqua, telling his aesthetic journey and business. In a sign of sensuality all Italian. Your last show was confirmed as one of the unmissable events of the milan women’s fashion week. What do you feel when you gather support and recognition after many years of work? It is a great satisfaction. after all this time I was able to relive the typical euphoria of the first times, the first shows. and it all happened in a surprising way. at the beginning of this adventure I did not expect this success of n°21. It was a project I had planned to continue doing fashion, after finishing the previous experience in a rather way. n°21was born about two and half years ago, as a very small collection, a project of my own, to grow with peace of mind, I soon exploded in my hands. for me it was like to live a second career, such as grasping a second chance. how has n°21 grown in three years after the birth? the collection has evolved very rapidly, expanding from ready to wear to footwear, produced by kallisté, to the leather. I immediately decided to work on n°21 with a different setting than in the past, beginning to make a more fashion-oriented daywear. a fashion more “real”, designed not only for a show end in itself. for me today it is important that the collections come out from the stores, they are sellable, that maintain
a good price policy. this setting of the work is to both my historical customers as in Italy, in Japan or england and to new markets that have opened in recent years, such as china, brazil, India, they are giving me great satisfaction. n°21 is considered as a new brand with attractive price policy which intrigues and entices the market. Where has arrived and where you want to arrive with your own label? I would like to confirm the high ranking. I really believe in n°21. I would like to take it to be something that the customer really want to wear. What was the thing that most excited in this adventure? the thing that gave me the most satisfaction was having to start all over again, alone and independently. I understand I can do it, tucking my sleeves and putting me into play in the management of a company, practical aspect of which I never had the ambition or desire to take care! In the end, in a sense, I improvised entrepreneur and I made it. n°21 is my creature. and thanks to her I found an incredible energy, I returned at once twenties! how Instagram and new media have changed the way of communicating your fashion? at first I was against everything. then I found out that Instagram can be a great promotional vehicle. runs the brand a lot through a tool, the image, which is crucial in the world of fashion. I was contacted by american stilysts, shops who wanted to buy the collection. In short, I had to change my mind, also aware of exposing myself so well to criticism. but that’s part of the game of social media. Would you like to be able to collaborate with a group of fast fashion? yes, I’d love to. It’s a really interesting vehicle, which manages to make known to the public quickly. the groups of fast fashion have radically changed our world. they are able to operate with fast times, of course, and force us designers to always find more details, to improve ourselves in an ongoing process of challenge. then, basically, I have nothing to say when I get copied. It means that you being observed, that you’ve arrived at some kind of interest and that people observe your fashion. how do you see the future of Italian fashion? according to you, the new structure of the cnmI-national chamber for Italian fashion and the initiatives put forward in favor of the young designers have been able to change anything in practice? I hope that things will change quickly and significantly. already this season something has stirred the situation and I hope that every season there are new designers to be presented to the international press. when I started my career in 1996, the picture was different. there were many interesting young talents that made an appearance in this world, some of which are lost while others have pursued their careers.then, for a certain period of time, everything is like frozen. today, considering the crisis we are experiencing, I am convinced that it is the right time for real change happen. a group that is working very well in this direction is gilmar, who gambled on my collection. risk can be beneficial, and the launch of a start-up has cost much lower than the production of well-established fashion houses. how do you see n°21 in ten years? It is hard to say! there are many projects, many ideas that take shape gradually and so many situations that we are considering. my desire, however, at the moment, is to consolidate what already exists in the present. interview - ennio capasa “It was really InterestIng to go back to mIlan after more than twenty years, I wanted to gIVe my lIttle contrIbutIon to the cIty,” reVealed the desIgner, the soul of costume natIonal. who Is already thInkIng about new challenges. elIsa rossI “I do not know if this will be a final decision, but by now I think that milan is the right place . “ennio capasa, creative director of costume national, still leaves open some glimmer of indecision on the presence in the next edition of milano moda donna. that is absolutely not to be doubted, however, is the strong bond that unites the brand to the city of milan. and as a prove, the great investment in an area considered as a breakthrough in the future of the fashion capital: a pioneering brand, the first to open its doors in the new complex porta nuova. but there are also in the pipeline and a new brand extension project still top secret and under development, which should see the light by the end of this year. how came the decision to transfer the woman show in milan? It was a decision requested by several people. Initially I was surprised and I admit to not having been too convinced. at the end the reason that prompted me to try was primarily emotional. In a time of difficulty when milan was spotted with low energy, I thought I’d try to make a contribution using costume national, synonymous with fashion and avant-garde research. on the other hand I’ve always been attracted to betting difficult, and also decide to show in paris in the 90s which has represented significant. I do not think Italians should be in Italy and the french in france, fashion is a great community that must be supported by all of the capitals, united together to give strength to the whole system. meanwhile, the final choice was made? It was really interesting to go back to milan after more than twenty years. I felt a strong positive energy and a real desire to change, to evolve. I do not know if this will be a final decision, I do not like to be absolutist, but for the moment I think that milan is the right place. For this you were the pioneers in the complex of Porta nuova? I think the new corso como district of the city is a symbol of change, innovation, and I’m happy to have been the first to open on the most interesting street among the new milan, investing in an area that represents the future. this wonderful boutique is, more than anything else, the very essence of costume national, hosting all the brand’s collections, including the newly formed capsule eyewear for men and women, launched with Jplus. In addition, there are other interesting brand extension projects in the program, but for the moment we are defining the details. nowadays how does the Internet influence fashion? our maison has always been very sensitive to the importance of the web. the virtual world today is crucial: it feeds ideas and new projects, especially catalyzes creativity and puts people in touch allowing them to interact. Immediacy, global and continuous innovation are the main features that make the Internet indispensable for the communication of a brand, and the social are evidence of this great revolution-evolution. In an imaginary future, if your life had not reserved to become a designer, what would you have experimented? who knows! surely I would be a fashion victim ... jokes aside, I’m lucky to have many creative interests. and I’d definitely expressed in the context of one of those. interview - claire waight keller fluIdIty, lIghtness and transparency to create the new chloé In the spIrIt of madame aghIon.who loVed to repeat: “I always thought that women were most beautIful naked .” chIara bottonI It was 1952 when gaby aghion , egyptian origin designer who emigrated to paris, founded her own fashion house , chloé that still dominates the fashion arena today . with her style, daily and casual, quintessence of what should have been the ready -to-wear , the designer unhinged the conventions of the new look of dior, writing a new chapter in the fashion world. today creative heir of this universe, celebrated the launch of the volume chloé attitudes , published by rizzoli and presented during the paris fashion week, is the 43-year old british designer clare waight keller . graduate from the royal college of art with a major in fashion knitwear and with a past in the style offices of calvin klein , ralph lauren and gucci in the era of tom ford as well as the creative director of pringle of scotland , keller has been called in chloé in June of 2011 , giving the personal british touch to the collections. under her stylistic direction, in recent years , the house has been featured in a number of key events , the exhibition celebrating the 60th anniversary organized last year at the palais de tokyo for the launch of the anthology book till the performance event eternity dress presented between 20 and 24 as part of the festival d’ automne that saw once more united olivier saillard , director of the musée galliera , and the actress tilda swinton. thanks to the support of the ceo of the fashion house , geoffroy de la bourdonnaye and the creative director clare waight keller , the performance has retraced the gestural memories of atelier , through the idea of a single dress that can be regarded as the spirit of all the clothes of contemporary fashion. a series of events that are marking the evolution of the house now owned by the richemont group , true to its history and , at the same time , constantly projecting into the future. there is a citation of gaby aghion at the beginning of the book chloé attitudes that states: “I always thought that women were most beautiful naked.” this is a kind of statement in the world of chloé. In that way, a certain idea of liberty has influenced your way of reinterpreting the codes of the house? this sentence is really important to summarize the spirit in which gaby aghion founded chloé. cornerstones of the fashion house’s style are just the concepts such as fluidity, transparency, naturalness in dress and a large study of the movement of the clothes on the body. this was the starting point of her work in the past and now is mine. In which way you have managed to combine your british touch with the chic French fashion that is characteristic of this house? I immediately based on the mix between these two cultures, playing on reality seemingly at odds with each other, of daring combinations as could be, for example, that between a pink parka and a pair of jogging pants, it was inevitable move in this direction thanks to the influences that I received when I arrived in paris, a wonderful city and imposing in its classicism, so different from london. how has it changed from yourpoint of view the way of women dress in the past 60 years? a lot. now there are many ways to express your own style, inspired by the catwalks, from newspapers, from the blog ... a lot has really changed even compared to when I started myself to work when they were only the catwalks to dictate a stylistic direction well precise every season.
how would you define a chloé woman today? a woman feminine and extremely self confident, full of joie de vivre and with a strong spirit of freedom. the book chloé attitudes is a retrospective on the history of the house. how archives affect your creativity? I love to take inspiration from the archives. every season I do it in a different way: once to inspire me are the tissues, once the colors, different embroidery ... I do not draw on what I find but in a didactic manner. often to stimulate my creativity is quite a smell, a feeling ... sometimes unexpected details such as special graphic elements or surrealists ideas. What are the pieces of chloé that a woman should definitely have in her wardrobe? It’s easy! a dress in crepe, a cape, the shorts and a pair of boots. interview - anthony vaccarello “It’s the attItude to capture me, the nature of a woman ... as walkIng down the street or moVes, as smokes, “saId the belgIan desIgner who Is ImagInIng a new chapter of femInInIty. francesca manuZZI radicalism and integrity, wrapped in a careful tailoring to the body, sensual and sometimes Italian, as recalled by the roots of his surname. anthony Vaccarello, born in brussels, is a belgian very different from the old guard. with a degree in la cambre, and not the usual royal academy of fine arts, just over thirty years has built his own label in 2008 and has won a andam award, the hyères festival and has worked for two years together with karl lagerfeld for fendi. source of this aesthetic bold, which makes carrying platform mini dress with straps, jacket dresses in leather and metal mesh, studded with golden boule patterns and tye-dye ramage. ready to screen, by default, among the eligible candidates of donatella Versace at the helm of the young label Versus. What helps you to create? It is the attitude to capture me, the nature of a woman, like walking down the street or moves ... as smokes. I focus on that kind of reality of the body, on the news, my friends, rather than an actress or muses of yesteryear. I like to watch good films of pier paolo pasolini and rainer werner fassbinder, but I do not rely on movies or music. the design process always starts from a template, the backbone of which I try draping ideal. then, I make sketches and hand in hand part of the materials research. because a piece is sexy when a girl wears it, not vice versa. how has it changed your point of view on fashion over the years? I have the same team from day one. there are five people based in paris, no french, but almost all belgians. as a child I admired helmut lang and azzedine alaïa and still love the designers from 90s and 2000. opposites, which become blended inspiring ... little has changed. What about the Belgian and Italian thing in vaccarello? belgium is inspiration, the kickoff, home to go back to meet the people I care about. I always try to make a break in my country, because the parisian life is intense. I am excited to be belgian, but we don’t have milan, paris or new york and their superstructures, in quotes, fashionable. so, in order to become sensual radicalism and modernity, from which I draw, I mixed that vision from fashion city, less regulated and coins body-conscious structures. You are Italian-Belgian. Why did you choose Paris for your headquarters? paris assembles inspiration and chicness to the wonders of the city. and the show there absorb empathy. context is everything. In the fashion show there are only clothes, models who walk and atmosphere. and we create to sell: the clothes that move on women’s bodies under the eyes of all give the real idea of the product, flat photographs or reworked with photoshop are not the same and that is why paris is fundamental, as well as the parade, with its magic. What do you think of bloggers and web? It is a real fact, to relate to, like it or not. the stupid protest, but they just need to select who and what merits relevance. I appreciate susie bubble of stylebubble.co.uk. she’s a friend that does not stress the momentary obsession in favor of ongoing research. the web has widened the catchment area, as well as the mass market: it is nice to see how many women would dress a brand. have you ever thought of creating vaccarello man? It is an idea that has touched me. many friends ask me clothes, but there’s too much to do with the woman now. I want to develop my line, perhaps with projects of accessories and shoes. Do you have dreams? It’s a hackneyed response, but do not come true if you reveal. although obviously the first desire is to continue to do all this and getting better. they are in the best stockist from the beginning and I have not had to look for: this is definitely a daydream. and the best memory of your career in fashion? my first show. every detail was as I had wished it was, all super professional, with wonderful lights. then, watch it on style.com was my dream ... and I was very moved. interview - chitose abe “anythIng Is possIble If you do not set lImIts. “and the desIgner of sacaI knows well because the road has made. startIng from ten balls of wool and creatIng a brand, made In Japan, became cult. sIlVIa manZonI for a young creator who made her debut in fashion would simply say : “anything is possible if you do not set limits. “and, to encourage not to be afraid, chitose abe would tell the story of her brand, sacai. “I started with only ten balls of yarn and a pair of knitting needles . “with a smile in evoking the magic moment when everything took shape. “with these basic elements I created three different models of handmade knits. although there is no money to fund the project, if you remain faithful to the ideas and you believe in what you are creating, opportunities will present themselves, “added the designer. driven by this positive philosophy chitose abe in 1999, after eight years working alongside rei kawakubo and Junya watanabe for comme des garçons, has shouldered the tools to build her brand. today, her collections are an international cult, she remains humble and true to her principles. rigorous typically Japanese, discretion, realism ( “the dress must respond to people’s lives,” she likes to say ). but also inspiration and research. and the first ,she said, is the “from everyday life in tokyo. I realize that living in this city very much influenced by the subtle sensations, sometimes even those that can create a malaise or discomfort that I feel here”. how does the city where you live tokyo and Japan inspire in the creation of your clothes? tokyo is a place where diverse people and cultures coexist and there are always new ideas to be developed that are specific to this city. In short, I am convinced that sacai is what it is because I live and create in tokyo ... although I think the boundaries of fashion creation do not exist, you are working in europe as in Japan, the starting points are the same, only that there fashion has further afield roots. But from where initially takes the forms of the collection? tracked from silhouette of the emotions or visual and tactile which are released in materials? when I design my collections often start from the tissues. I always try to think about the features of each of them and how to make them stand out in the global design, modulating the volume of the silhouette and overlapping fabrics with their different qualities. the constructions are decisive part in the wardrobe of sacai. and for that spring-summer 2014 I used manipulated tissues that give the impression of a hybrid. these materials contribute to emphasize a three-dimensional effect that characterizes the collection. how do you work when you create? alone or in teams? from morning to night work closely with my team and communication is never interrupted, it is a constant dialogue until the final product. you need a contact to catch a direct link with reality, most important, in a world in which the fashion offer is huge and even saturated in some cases. What should be the main message that sacai must communicate through the clothes? for me it is essential that sacai shows something truly original and unique, not only volumes in design, but also in general business. must be a brand that manages to innovate in 360 degrees. But, in this context as extensive global and offer, which are at the end of the newer things that affect today in the fashion world? the global effect of Internet. people have access to information so quickly throughout the world. but I can not tell if this thing is positive or not. coverstory - Ferragamo conFidential 90 years after the arrIVal of the desIgner In hollywood, the brand celebrates the hIstory and the present, entrusted to maxImIlIan gIornettI. ready to tell a future of “craftsmanshIp, comfort and creatIVIty,” saId the desIgner. In accordance wIth the eccentrIc talent of mr. salVatore and entrepreneurIal spIrIt of mrs. wanda. photo stefano roncato. text gIampIetro baudo. It was 1923 when young salvatore ferragamo landed in hollywood with many dreams and still oblivious to fulfill his greatest wish, to become the shoemaker to the divas. today, at 90 years later, and 100 years since the landing of the designers in the united states, the house is guided by the spirit of massimiliano giornetti. that accompanied the tuscan brand now become a veritable colossus with 915 million euros in sales in the first nine months of the year (+15%) with a net profit of 112 million (+61%), the recapture of los angeles. for an evening event that was attended by charlize theron and demi moore, as well as gwen stefani, Jodie foster, kevin spacey, paz Vega, gavin rossdale, Jessica hart, Israel broussard, gia coppola or abbie cornish, to name a few. the occasion? the official baptism of wacpa-wallis annenberg center for the performing arts, the city center dedicated to the art of acting, with school and monumental theater.during the gala dinner prepared by chef wolfgang puck and enlivened by the performance of pop violinist amadéus leopold and tenor Vittorio grigolo, went on the catwalk the ready-to-wear of the
fashion house. Interpreted by a cavalcade of 49 planetary beauties, from karolina kurkova to alessandra d’ambrosio, through angela lindvall, ready to stage the 2014 spring-summer fashion show presented in milan along with a special capsules of evening dresses created especially for the event. “salvatore ferragamo fell in love with hollywood many years ago, not just put the first foot in beverly hills ... and fortunately hollywood is in love with him returning this passionate love. “so ferruccio ferragamo kicked off the festivities, which have crowned the queen brand of hollywood and celebrated the talent of massimiliano giornetti, called to collect an important aesthetics inheritance, ferrying it in the future. What is your first memory of the maison? In my mind ferragamo has always been the symbol of Italian classic elegant. I was born in carrara and my city of reference has always been florence ... the first approaches to fashion were the pilgrimages to the city, walking in front of palazzo spini ferroni (headquarters and creative heart of the brand, ed.) I’ve always seen as an important point of arrival. In those years ferragamo with his Vara was the reference, the symbol of the new bourgeoisie elegant. and for me is the world I loved a lot which told an Italian neoclassical. and how did you get to be part of this adventure? the studies have led me step by step to discover the world of the maison, both acrobatic creativity mr. salvatore and the entrepreneurial spirit of mrs. wanda. that after the death of her husband has made real the dream of a product made in Italy for bourgeois consumer. when the maison offered me the first job I was in rome, in the atelier of haute couture of anton giulio grande. they called me to follow the manswear, a universe that has always fascinated me very much because of its precision and functionality behind every aesthetic choice. I believe that manswear has a greater concreteness than woman, a practicality that can teach women’s clothing. and then, after so many years, arrived ready to wear for woman to complete and give coherence to an overview. how have you collected to this challenge? It was very challenging ... I tried to think from a simple concept, combining the soul of salvatore couturier who created custom unique pieces for the clients and for the world of cinema, and the spirit of mrs. wanda first and marchesa fiamma then. they are two sides of the same coin, the unique piece together with the business worldwide. In 2000 I started working on the man, and in 2009 came the woman. I like to have a 360 degrees to set up a dialogue linked to the world of luxury, where men and women interact with each other. If need to define the maison in three words what would you choose? craftsmanship certainly, comfort and creativity. ferragamo has never produced a shoe that was not pretty comfortable. each piece was a mix of aesthetics and practicality. and today when I tell the ready-to-wear for men and women try to respect these codes talking to a man and a woman urban, modern, dynamic. living aesthetics without being slaved. how important is the archive in your work? the whole maison today are obsessive searching of a heritage, and in case I’m ready to build it. for us, with 100 years of history behind , it would be foolish not to use the immense heritage we have at our disposal. I think it’s normal to start a fashion story from the archive and then ferrying in the future. every season I try to use our heritage, even to remain faithful to known codes from our consumers. but adding to it a plus of dynamism. also because I do not believe in looking for the latest trends at all costs. I like to work on some concepts that return season after season, reinforcing a message together. I have in mind actually like chanel or hermès which they do style not fall into the trap of latest-trend. In a story that goes beyond the aesthetics of the moment and the chronological age of the customer. Do you have an icon in mind, a feminine type when creating? I have a dynamic and contemporary woman in mind ... if I have to think of anyone would be angelina Jolie or gwyneth paltrow. modern figures of actresses, mothers, committed to the social level. thick figure of living the contemporary from the great protagonist. a link to the film that the brand has always had and continues also today... yes, ferragamo has always had a special liaison with hollywood ; 90 years ago when he arrived in beverly hills opening the first store- atelier was giving way to an incredible story, one that would lead him to become the shoemaker of dreams . today back to los angeles to establish this bond has been very exciting. and to avoid a simple parade we wanted an organized event, together with wacpa-wallis annenberg center for performing arts, which combined film, fashion and culture. and also with the celebrities that have taken place that we tried to create lasting, consistent and true ties. to do in the way that they chose ferragamo not only for the red carpet but also as aesthetic code of life , sharing and aesthetic values . then there is no doubt that the glamor of hollywood is something incredible . It is enough to think that the day after the event we sold 60 couture dresses like the one worn by demi moore at the gala dinner . and how came the collection that you have made for the show? for several seasons we are working to tie in a more special and modern way in the world of culture. to try to tell the brand values through different channels. ferragamo has a special bond with los angeles and at the wacpa we proposed this project, we accepted the challenge. even in terms of aesthetics levels I wanted which the brand is put to the test. coming from the catwalks of milan fashion week where we want the focus was on daywear, for the show of beverly hills I wanted to add a touch of hollywood glam, in modern version. It is a mini capsule of 12 pieces from the 30’s taste, evening dresses are inspired by some refined and evanescent imaginary, that reinterpret the colors lingerie with which I set the collection for the coming season. special pieces, unique, made with techniques from atelier very close to the world of high fashion. have you planed a debut of haute couture? I do not think the concept of haute couture belongs to the ferragamo world, which in my aesthetic vision is much more dynamic. this project is a tribute to Italian craftsmanship, the savoir faire of the ateliers. In the spirit of salvatore ferragamo, which physically created his shoes with an incredible dexterity. I am the son of goldsmiths and for me the dexterity combined with luxury has always been a very important element. let’s say that I do not imagine a high-fashion show of ferragamo but a mini collection of special heavy garments, perhaps, for the red carpet. portFolio - people From milan the lombard capItal sheds skIn. and reborn choosIng the language of youthful creatIVIty. to anImate the parade of sprIng-summer 2014 mIlan women’s fashIon wIth sIx new talents : gaIa trussardI, fausto puglIsI, massImo gIorgettI, andrea IncontrI, angelos bratIs and stella Jean. call to ImagIne a whole new chapter of made In Italy. serVIce stefano roncato. text elIsa rossI and matteo Zampollo six promises to look to the future with positivity of Italian fashion. the latest milan fashion week has seen the debut catwalk of a handful of young talents, who have been given the important task of writing a new and reinvigorated chapter of Italian fashion. they are gaia trussardi, a spokesman for a historic house as trussardi, and then fausto puglisi, which the creative genius has also been enlisted by aeffe for the rebirth of ungaro, or massimo giorgetti, who with his brand msgm has already opened the first store in brera. until andrea Incontri, the only Italian to show in dubai at the dubai Vogue fashion experience, angelos bratis, who after Vionnet now plays solo, and stella Jean, held at the font on the catwalk directly by giorgio armani. young yes, but with clear ideas and the desire to reaffirm the tricolor in the fashion world. aided by the reorganization of the cnmI-national chamber for Italian fashion and the appointment of the new ceo Jane reeve, in office from January 2014, this new generation of creative has given nail polish to the official calendar of milano moda donna. sending on the catwalk the personal recipe for success, to give a new chance to the city and to the entire made in Italy. gaIa trussarDI For trussarDI “mIlan Is the only InternatIonal cIty In Italy and capable of presentIng IncredIble cultural opportunItIes. wIthout losIng Its elegance from bourgeoIs tones, “saId the desIgner at the womenswear debut. one of the historical brand of milan calendar sheds its skin, with the women’s collection for the first time designed by gaia trussardi. “It is not my real debut ,” said the designer who will guide trussardi, “I can not say it’s mixed. even my team tries to live certain moments naturally. of course, I owe it to the solid business structure that I have behind. “rooted in a city, milan, has always been tied hand in glove with the family brand. “I think this is the only international city of Italy and presents incredible cultural opportunities. without losing its elegance from bourgeois tones. “which is precisely what distinguishes it from other fashion capitals of the world. “If new york is the capital of casual wear, paris for couture, london for independence, then we are the one of pure elegance. of course, we still live in a system that has little merit and, above all, in which the talents of young people are not always recognized. If I have to find fault with the city and the economic system in general, I would say this, “she added,” and it would be nice also that they get aid not only support, but also economic. but we are facing a time of crisis, which perhaps is already changing a bit ‘ these rules. “which also serves to emerge from this moment of impasse. It helps to look forward to future projects. “we are always looking for new ideas and new proposals. In addition, in 2015 there will be the expo, there may be some surprises ... definitely, “she concluded. Fausto PuglIsI For Fausto PuglIsI “enterIng the calendar of mIlan fashIon Is a dream for all desIgners, as well as an honor and prIde ,” saId the desIgner, who debuted In february also drIVIng ungaro unstoppable fausto puglisi. the sicilian designer, in fact, has entered head-on among the new names in the official calendar drawn up by the cnmI-national chamber for Italian fashion, with a collection baroquerock from vitamin tones and opulent décor. after the paris debut at the stylistic helm of the reborn ungaro, the creative loved by celebrities sent to the platform the line that bears his name, decided to give him a lift to
reinforce the image and business wordwide. “entering the calendar of milan fashion is a dream for all designers, as well as an honor and pride . “he said, “the most of reason which the new schedule is managed by competent professionals who have a sense of love for milan and for fashion. In recent years, some changes were made rather urgent and therefore necessary, such as the elimination of the shows of fast fashion. “a baptism, that of puglisi, which comes at an important time of growth of the brand, fresh of the opening of his first store in rome and in collaboration with sermoneta luxury group. “In Italy, we should learn to be more nationalistic. ours is the home of craftsmanship, beauty, art, our lifestyle is most beautiful in the world, “he concluded, “also wanting to promote young designers at any cost is not productive, I do not think is the correct criterion by which we can classify the goodness or otherwise of a project. I think a lot more in the creative act in itself and in business it produces. to reward the people, not the age. “ massImo gIorgettI For msgm fIrst store and fIrst show In a few days away. “I’m no longer been consIdered as emergent, somehow has changed the perceptIon of the people and of the experts.” years of presentations-event, of important attendance at pitti Immagine uomo and received applause. and now the most important step, see the items on the catwalk. a goal achieved after paying dues and sacrifices for massimo giorgetti, the soul hidden behind msgm. “I’m no longer been considered as emergent, somehow has changed the perception of the people and of the experts. “I was excited for this debut, sure, but it was a nice gift to be lived fully. “In a city as milan who still lives a bit ‘ as a tourist, with the wild eyes, with only a couple of years has left his rimini. and that struggled to find downsides. “milan offers a wealth under many points of view that hard to find in other cities. In the field of strictly fashion, maybe I can say that it lacks a bit the concept of team, of group, as seen in other centers in the industry. but we’re putting on the right way in the past few years, now it’s up to us to make it grow. “a necessary change, which according giorgetti must come from base, from the will of the same designer to change something. and milan itself must once again become a source of pride for all. “I put the name of this city within my logo ,” continued mr. msgm, “in addition to having just opened the first store in brera. I have a very strong feeling of affection towards the city. I also see that on Instagram and social media in general, the binding of my trademark with this city is very much appreciated. and, unfortunately, much copied. “ anDrea IncontrI For anDrea IncontrI the landIng at the offIcIal schedule for VIsIbIlIty and as an IncentIVe to do better. because : “fashIon Is not treated as It should, or rather as an Important economIc boost to the country “ after the off -schedule debut catwalk last season, andrea Incontri enters the main entrance. a move that means first and foremost more support, more visibility. and a much higher specific gravity. “Inevitably, the inclusion in the schedule of milano moda donna gives you greater exposure. It is an important aid for those who must make known his brand. “an exhibition that could be even larger, perhaps with a collective interest to the sector, according to Incontri, is still missing. “fashion is not treated as it should, or rather as an important economic boost to the country. It would be nice to have a sounding board even greater, perhaps with a series of related events, along the lines of the design week. It would take a high level of international competitiveness, that is what a little missing at the moment. “what is the downside of the coin which Incontri calls the “locality” of milan, a city with a strong sense of identity and belonging. to change? “a push of collective consciousness,” an opportunity to demonstrate affection for this city. that also means do their job well. “I think the larger value for milan are both having people and who carry out their work in a way. remains a dream, of course, to have a brand here, to expand upon the area. but first of all I would like to be a worthy representative of the importance of this city. In my small way I did, “he concluded,” as the only Italian designer to show in dubai in october during the local Vogue fashion’s night out. “ angelos BratIs For angelos BratIs after the experIence of VIonnet, playIng In sIngle and lay the foundatIons of hIs brand. wIth a chance : “beIng able to compete wIth the gIants of fashIon ... an IncredIble opportunIty for us young creatIVes” the consecration in 2011 with the winning of young talent scouting project who in on next? linked to altaroma and Italian Vogue. angelos bratis does not stop, and puts a new flag to the rising career on stage as a soloist. a debut that in the official calendar of milano moda donna, which lets imagine a future full of promise, thanks to a collection with an air of couture, fabrics of haut de gamme, which has aroused unanimous consents among buyers and the press. “the ability to be able to compete with the giants of fashion is definitely an opportunity for us young designers, the new blood and new strength of schedule ,” said the designer from athens. “this is definitely an interesting adventure, and represents a new affirmation of the brand continues to grow. for a variety of reasons I think it is the right time to be part of a program invigorated by the desire to innovate, mainly thanks to the inclusion of several new names. I think the cnmI-national chamber for Italian fashion is moving in the right direction, and that the new moves will undoubtedly lead a breath of fresh air. “the young designer, former part of the creative team of Vionnet formed by albino d’ amato, diego dolcini and simona grossi, starts from milan, the city also chosen as the new headquarters to strengthen the identity and grow his own line. “milan is the ideal city to emerge with its concentration of industries, press offices, showrooms and customers ,” continued the designer. “a platform from where depart and expand. “ stella Jean For stella Jean for the ItalIan-haItIan desIgner the baptIsm on stage In mIlan wIth an honorary chaIr : gIorgIo armanI. “obserVe golIa reach out to daVId was amaZIng “ a baptism in great style of stella Jean. the Italian-haitian designer has in fact had the honor of being the guest star of king giorgio armani in the spaces of the armani / teatro in via burgundian, becoming the second talent invited by the fashion house after andrea pompilio. on stage a folk collection, which has made the geographical and cultural contamination the common thread of the soul. “observe golia reach out to david was amazing ,” told the designer who also made her debut with the first menswear line during the June edition of pitti Immagine uomo. “see that big giants continue to make history through their work in the first place, and now with these gestures that have the power to instill in a young prodigious charge, is in strong compliance with the needs of the times. a real demonstration of the desire to preserve and sustain the Italian fashion, seen as a common heritage. “the creative is promoting an idea of fashion cheerful and optimistic, in perfect harmony with the collections she designed. “at this moment are to underline the great effort that the fashion industry is doing to turn the crisis into a new starting point ,” she concluded, “as the Italian fashion capital milan is making a common front, clutching at court today more than ever. the métissage more convincing is what I see to be born in Italy to meet the subsequent generational exchange. the giants are courageously working a shift that is already history. “ icons - at the court oF king giorgio “for the future It Is necessary to fInd the solIdarIty of the system and the enthusIasm that haVe created the phenomenon of ItalIan fashIon when I started my career. “word of gIorgIo armanI hosted In hIs armanI / teatro In mIlan In VIa bergognone two new names on the ItalIan scene: andrea pompIlIo wIth hIs menswear and stella Jean wIth her womenswear. and the proJect wIll contInue. chIara bottonI his name is synonymous with Italian fashion. giorgio armani is a symbol of excellence and style that have made the beautiful country unique in the world. source of pride and heritage to defend today more than ever, the creativity made in Italy is a commodity that king giorgio promotes daily through their work and with special events such as the recent celebration of his haute couture fashion show of new york one night only, which earned him the proclamation of an armani day from the former mayor of the big apple michael bloomberg. from this year, however, the designer wanted to do something more. make available to young talents the range of his armani / teatro in via bergognone to ensure adequate visibility during their appointments with the milan women’s fashion week and milan men’s fashion week. practical help of which, in June and september, respectively, have benefited the designers andrea pompilio with his menswear and stella Jean with her womenswear, and that will benefit, gradually, other young creatives, who will be chosen from season to season depending on precise standards of creativity. “I believe for the future it is necessary to find the solidarity of the system and the enthusiasm that have created the phenomenon of Italian fashion when I started my career. “said giorgio armani, who now leads a group that, in 2012, generated a record turnover induced by the retail values, reached 7.405 billion euro compared with a consolidated turnover of 2.091 billion euro, increaed 16%. and in this interview, he told what were the reasons that convinced him to support the spokesman for the fashion industry of tomorrow. by becoming patron of the Italian fashion system, ready to conquer the international arena of the fashion system. how came the idea of making available spaces of armani / theatre for the show of two young designers? Italy is a country where for too long the generational change which elsewhere occurs naturally, has been neglected, and this is true in every field. at a time like this, certainly not simple, I thought that we must all commit ourselves to send a strong signal of innovation and improvement. the future of a country depends on new generations: provide my theater to emerging designers is an initiative that I hope will help to increase the visibility thus promoting the growth of the business. I’m pragmatic and do not like paternalism; economic aid with funding, for example, I preferred this formula because I think it more challenging for the chosen designer, and eventually more effective in terms of media exposure. we must not forget that the success of a fashion house also depends on that.
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Why did you choose andrea Pompilio and stella Jean for this project? they are two young talented fashion designers, with a vision of fashion different from mine, but personal and original. the style of stella Jean struck me right away: the capacity and safety with which it mixes prints and colors, for the joyful and eclectic taste. pompilio is a designer equally interesting, with a consistent and precise style. Do you think the initiative will continue with the next fashion week? yes, as already announced it is a program that does not end once. I’m going to give my support to the new generations, and this results in a constant effort on my part, and that’s exactly what I will do. how would you rate the initiatives that milan and the cnmInational chamber for Italian fashion is doing to help young people in the fashion world? I find that eventually is creating attention around the new recruits, but the route to go is still long. It is not just to assign their schedules on the calendar to encourage its visibility, although this certainly helps. It must generate a led that allows deserving to progress, one step at a time, with their legs. What do you think should be done to promote and support the younger generation of Italian fashion? I think we should give them confidence, giving the opportunity to express their ideas and their talent, giving them greater visibility. how do you see the future of Italian fashion and creativity made in Italy? the future will be rosy, but we must all work together, a lot. It seems to me that every now and then, with the excuse of the excellence of made in Italy, we forget that there are other realities and aggressive advancing more and more. we have a wealth of knowledge and unique craftsmanship, which should be transmitted to young people and shared in order to find the solidarity of the system, the enthusiasm that created the phenomenon of Italian fashion when I started. and we must all work together to make this happen. business view - rules oF success In a moment when the InternatIonal luxury gIants pay IncreasIng attentIon to emergIng desIgners, here are the golden rules drawn up by four professIonals to create and sustaIn a fashIon house. from the choIce of the brand to the prIcIng, deployment and web communIcatIon. fabIo gIbellIno every year around the world there are dozens of fashion-weeks and dozens of shows dedicated to fashion. no need to count for that every six months and twice a year, for man and for woman, thousands of labels present their collections to buyers, journalists and customers. Just as every year tens of debutantes look for space in the calendars with a single purpose: to emerge in a jungle of creativity, but extremely selective. however, and fortunately, the dream of every young creative is to see his clothes beside those in the house that count. so mff.magazine for fashion asked four professionals what should a debutant do to success. to confront the issue are mario boselli, president of the cnmI-national chamber for Italian fashion, francesco bottigliero, ceo of fieradigitale (a subsidiary of pitti Immagine). barbara franchin, director of Its # International talent support, but above all beppe angiolini, president of the national chamber of Italian buyers, that is, the one who represents the category of those who, more than any other, can determine the success or failure of a collection. It is no coincidence that it was him to give more advice. from: “need to have an innovative idea at the level of style, which must not be already seen or copied, but must be clear and precise, because fashion is evolving and from a young person would be expected something new and original. “perhaps starting with: “from our history, renaissance effect of living in a country which is an open-air museum. and from here experiencing evolved, “added boselli. but everything has to develop from a source very precise. “I mean whether you want to become famous or you want to do something you love, it’s just finding the answer you will find the right way,” then said barbara franchin, “we should not think that a parade of paris is the only possible way, also serves to affirm understand what is the best mode and accept whether suitable to become great designers or not, because some will see their creativity crushed by responsibility and demands that not everyone knows to give answers. “but not only that, because creativity is not an end in itself. quite the contrary, as pointed out by angiolini: “need equilibrium, with parts of the image and other commercials, product quality and on-time delivery, to arrive at an intelligent value for money and with interesting markup. “that the product is the center of the universe is not a secret, and also reaffirms bottigliero, especially if you follow the way: “the integrity of the supply chain and sustainability of production, because more and more markets pay attention to these issues and new brands can not ignore them. “the first step is therefore to choose the right brand positioning, to understand who the customer is and where to find. to do this, one of the ways, as recommended by the ceo of fieradigitale, is the web. “any communication strategy can not isolate, but that does not mean ignoring other means, indeed, is the correct physical experience as the main trigger of online interactions. as socialnetwork, but should not bear the markings to flatten out the same old recipes, which can even prove harmful, especially for the younger ones, “then continued bottigliero, “the social-networks open communication, simplify the tone and democratize the brand - customer interaction, so they require the utmost care. “care, however, upstream, remember the number one buyers, must start from the image. “an incisive brand, it even hits with logo and labels, bearing in mind that first and last name are not always the best choice to christen a brand and that the important thing is to always work in line with the nature of the brand. “the whole without forgetting that: “those who approach the world of fashion must think, speak, and even dream in english, because this is his esperanto,” then stated the president of the cnmI. finally, comes to the dearest angiolini and, a fortiori, to the new generations: the distribution. for the president of the Italian chamber of fashion buyers: “It is a matter to be treated with great meticulousness, you have to sell well and not the all, especially thinking in terms of exclusives on the square, and if you do well at the beginning, you can be sure, then you will be rewarded. “of course not forgetting the e-commerce, indeed. “Imagine a young brand whose retail development occurs through a site I think is a must, the young must take into account this way, because the stores are very expensive, production and distribution elements are very sensitive and difficult to manage, and not structured is impossible to do it alone, “emphasized barbara franchin. “besides ,” said the ceo of fieradigitale, “no fashion brand can ignore the phenomenon, especially the younger ones who often are also the least distributed in the traditional channels, but that does not mean that everyone must immediately do their e-commerce on their own, because the risk is not to be profitable, then it is vital to look at many online retailers. and not only, because the diffusion of e-commerce generates expectations of customers in an integrated service and brings it with new opportunities for business development in the physical network, but also the risk of being subject to digital competition even when the customer is finally entered in one of our boutique. “In conclusion, for angiolini the recipe seems to be only one: “It can be very useful also participate in contests, and at least as experience and a springboard of launch, but the important thing is that it takes passion, all the patience and energy . “but beware, creating a label is easy but hard to develop it and make it grow. this is essentially the admonition of mario boselli when he says : “my experience tells me that too many talented designers who do consulting for other brands and invest everything in their private labels, usually the transaction is not happy, hence the reflection is that someone will also have success, but with limited profitability. fashion can deliver an incredible number of opportunities for those who agree to play different roles in fashion. “ overview - Feminine tribes portraIts of character. Images of strong women. for sprIng-summer 2014 the InternatIonal desIgners haVe chosen strong messages, contamInatIng ancestral cultures and references to the pop world, In a mIxage able to amaZe. and to defIne a new concept of modern femInInIty. text dIane pernet. photo sonny VandeVelde tribes, tough girls, vicious women, pop culture, urban warriors, echoes from africa, team spirit, gilding the lily and experimenting with new 3d technology; then throw in a floral overdose and merge cultures as disparate as the far east and africa and you have the mood of what’s to come for s/s 2014. In the midst of the racial profiling scandals at barneys and macy’s and the Jay-Z backlash, it was refreshing to see an urban war dance which was both a total assault on the senses and alarmingly joyous. rick owens took paris by force importing true american grit in the form of stepper teams the divas and soul steppers of new york city who joined the momentum and the Zetas of washington dc. scowling, stomping, and step-marching down the runway in a synchronized post-modern tribal dance, the mostly african-american troupes brought down the house and left the audience breathless.. choreographer loretta malloy noble and her daughter combined stepping movements with traditional Zulu tribal dance elements to create a performance that jolted even the most solidly stoic catwalk-watcher. In one fell swoop, owens reminded everyone that fashion is not just for undernourished models with exaggerated features. not only that, he proved that clothes which the world often perceives as being insider or ‘niche’ can actually work perfectly well on strong solid bodies of various shapes and sizes. to add even more power to his punch, the collection was designed with crisp precision that matched their movements giving them the freedom to jump, stomp, step, bend, and clap their way through their performance. as unexpected as it may have been for some who hold a rather narrow view on rick’s work, it shouldn’t have been. what it did, above all else, was reconfirm one of his reoccurring themes: the rejection of conventional beauty. dries Van noten took yet another stand on strong women like tamara lempicka and loulou de la falaise. his was a collection that was entirely modern with an ever so slight nod to
the historical. managing as he always does to whip up creations out of an extraordinarily diverse palette, this season his brush stroked passed over Victorian-inspired cotton lace, tiers of jet black fortuny ruffles, embossed byzantine gold gild, black ottoman tassels, spanish passementerie, neolithic shell embellishments and shimmering tulip prints reminiscent of dutch still life painters. tempering the opulence with primitive and humble elements like raw linen cotton poplin and calico, it was a particularly strong season for this master of mixing the raw with the rich. prada had a very different take on strong, beautiful women. bejeweled bras were layered on top of dresses, coats and sweaters to draw the eye to the bosom and chest. and when bras were not used there were trompe l’oeil effect looks instead with colorful coats plastered with illustrations. It was a mash-up of pop-infused street style flash with streamlined athletic accents. at givenchy it was a culture clash between africa and Japan, in a scene that saw models trudging and pacing through a car crash. wearing flat shoes as if they were crossing the sahara and in long lengths of liquid jersey, perhaps in homage to madame gres, thoughtful shapes caressed the body and fell, slid or wrapped asymmetrically down to the ankles. leather straps held the fabric like a harness; jackets were wrapped like kimonos with origami-like waistbands; and sleeves with dropped armholes. the statement seemed to be that primal power from two wildly different but equally ancient cultures could be even greater than the sum of their parts. a steady beat of drums served as one of the soundtracks to the comme des garçons show. silhouettes stretched out from side to side looking more 2-d than 3-d and each piece had a dedicated piece of music to accompany it. meanwhile, gareth pugh showed molded plastic bodices with bias-cut skirts, nipped-waist jackets and pushed the concept of a rounded shoulder. as his omnipotent models floated past, I could not help drifting to an image of Jane fonda in barbarella. pugh has been travelling to africa to visit a forevermark mine in advance of his collaboration with de beers with forever diamonds. perhaps the razor-edge silhouettes and polished textiles he put on a decidedly positive pedestal this season were inspired along that particular journey of gems. the tight and very well-edited Iris Van herpen collection crystallized some of the spring/summer season’s overarching themes: soft feminine silhouettes with flick-knife biker jackets shown on women who were beautifully boyish. her stand-out techniques included laser-cut laces, braiding and high-gloss liquid fabrics made from silk and nylon. the designs were ultramodern, but supremely wearable. Van herpen used 3-d pressed silicone to create embossed patterns on silver-gray leather jackets worn with silver mini skirts. for a magical and poetic flourish, acoustic sensors were placed in clothes that were sensitive to touch in a palette of black, silver, gray and a shadowy blue. some of the inspiration was elusively prehistoric but done with a futuristic execution. ethereal, out-of-thisworld and yet utterly desirable.
中文 后台 - Tod’s + FacchineTTi “我想要建立一种与品牌一直讲述的意大利精神的强有力的链接......因 为这个品牌是意大利家族的想象的一部分,是真正奢侈品的象征。” 设计师说道,其在台上发布首个della Valle旗下品牌的成衣系 列。GiampieTro Baudo “我想象一个意大利故事。对于首个系列我想创立一个能够360度讲 述品牌世界的设定。我想以某种方式为Tod’s重新设定女装。” alessandra FacchineTTi揭晓其为dieGo della Valle的旗 舰品牌设计的成衣系列的首秀,这位时装设计师曾效力于Gucci, moncler Gamme rouGe , ValenTino 和 pinko,选择了 pac - paVilion oF conTemporary arT米兰当代艺术馆的空 间诠释made in iTaly的精品。墙上挂着alBerTo Burri, lucio FonTana, aGosTino Bonalumi 和 paolo scheGGi的作品。还 有一些Gio ponTi的世界的参考。“我喜欢早期现代派意大利建筑师 Gio ponTi的审美观点,我认为这是到目前为止本国设计达到的最高 点。”设计师揭晓其为品牌设定的审美宇宙的第一部分。“我希望这 个项目具有Tod’s一直通过其产品呈现的强大的意大利精神。这个 品牌是意大利家族的想象的一部分。是真正的奢侈品的象征,因为这 是为数不多的一切都在意大利制造以确保最高品质的公司,我从一个 中性的对象开始,经典的moccasin鞋子,构建一个和谐的形象。 平底鞋表达了一种态度,某个特定类别的态度。从哪开始我创造了一 个完整的服装及衣着附件的衣橱。”在聚光灯下的29个look,一个 项目的象征将从明年一月起在全球18家门店有售。一个项目能够表达 一种不同的女性气质和精致的日装,探讨微妙的色调,淡粉色,珍 珠灰,白色或是深红色。让整个路线呈现高度奢华感的是棉质地的星 形材质,闪耀的丝绸和超轻皮革,激光打孔形成签字效果,使其看 起来像奢华精致的sanGallo蕾丝。要定义整个系列,一种建筑感 的质朴和极简主义涵盖了基本的轮廓。相反装饰反常的奢华:抽象 的珠宝有一种现代派的回味,帽子有种离散的光芒搭配尤其经典的包 包,白天看来寻常但在傍晚时由于特设的闪光而闪耀夺目,各种亮片 马赛克和波光粼粼的贝壳状线条。另外鞋子极为有趣印象深刻但又制 作严谨。细穗装饰灵感来自于异域的TanGier风格。搭扣链条来自 摇滚人物。细皮带装饰把品牌最畅销的经典moccasin改造为跳舞 鞋,FacchineTTi的巨大激情。“我们是意大利品牌,这是一个讲 述了意大利品质的项目。”集团负责人dieGo della Valle说道, 其集团收结2012财年营业额实现9.631 亿欧元(+7.8%)。Tod’s品牌 单独实现了5.697亿欧元(16.8%)。alessandra把她的时尚触觉带 入Tod’s,做了极为出色的工作讲述我们的品牌世界....她带着极大 的尊重加入我们,她做了很多功课,融入了我们的dna,做了极有品 味的工作。我相信这种感觉正是品牌需要的。” 周年庆 - ck梦之队10周年快乐 引领calVin klein在一个新时代的四位创意人物:Francisco cosTa, iTalo Zucchelli, keVin carriGan和 ulrich Grimm。 分别为女装,男装,牛仔/都市以及配件的创意总监。在2014年春季 庆祝这个美国时尚大牌的十年来谱写的一个神话。FaBio maria damaTo iTalo Zucchelli “有态度的运动风,造型和新颖面料,颜色和标志性图案......这些都 是我想要的包含在calVin klein男装世界的元素。保持一种举重若 轻的极简主义。” “我被问过很多次怎样保持品牌的dna 。当然从举重若轻的意义上 说要能够创造出一个简洁和无疑极简主义的形式。但也有些我的创意 的典型元素我尝试融入品牌审美。例如以一些创新和适应性的方式使 用的材料和技术。纯色和图案方面的引入,独特和强烈的印花的使 用。我喜欢把玩形式,与品牌创始人绝对共同的特点,寻在家族代码 和永远新鲜的口味之间的正确平衡。” calVin klein男装系列创意 总监的意大利设计师iTalo Zucchelli如是表达。一个现在能够以 积极的方式灌输给其掌舵的男装系列一种态度找到精确和当代精神的 look。“今天的挑战需要创意工作室比过去有所不同。当然在创意 和商业之间找到正确的平衡是主要目标。我个人相信一件衣服应该在 编辑拍摄中展示完美,就像在一个真正的男人的衣柜中一样。” 1965 年出生的Zucchelli,在佛罗伦萨学习建筑,并从其大学得到品牌 系列的灵感。“我相信对于今天的创意人才来说,在我的例子中成 为伟大的时尚历史的一部分,谱写一个新的篇章是一场惊心动魄的冒 险。显然这必须有与其创始人有一种共享的审美,这是我和calVin klein之间的最基本链接。今天一如既往地我们的消费者确切地知道 在calVin klein系列的时装秀中会期望看到什么。我的工作是试图 在每一季融入一些惊喜的元素,一个惊喜的闪光点。” keVin carriGan “令人满意的产品,醒目的形象,而最重要的是记住新世代想要什 么。。。这些是成功的秘诀。” “掌舵calVin klein plaTinum 和WhiTe laBel, calVin klein jeans以及内衣系列,我的第一个目标是创造简洁,可穿性强,日 常的产品,适合与品牌搭调的每个人。当我做这些时我想着今天的 人,我在世界的每一个城市的街上遇到的男人和女人,”该美国品牌 的城市系列的灵魂人物keVin carriGan表示。明确提出了对于他 的产品线占据极为重要但不仅限于此的一点,沟通。 “从历史上看 calVin klein一直是个有刺激广告的著名品牌,被认为是其历史上 的一个真正支柱。出于这个原因每一季我们的创意团队都与业内最 专业的人士合作。。。摄影师sTeVen meisel, merT & marcus以 及 sTeVen klein,与自由创意人物kaTie Grand, oliVier riZZo o或是karl Templer合作。能量的交换创建了一种独特的审美情趣 体现了时代精神。”但是carriGan掌舵的产品线对持续增长保持 关注。“在过去的十年里,我们在美国国内市场和越来越多的消费增 长国家如中国和巴西都达到了在一个令人难以置信的销售水平。我认 为正确和适宜的产品,具有较强的形象和良好的沟通以及不断增长的 分销网络的混合,在过去十年中已经越来越多地成为成功的秘诀。我 个人的目标:加强消费者心目中calVin klein的永恒的本质,并带 来一种新面貌。我绝对痴迷于保持与现在这一代人的精神链接,但更 是为了明天。不同性别,文化和出身区域的人。我认为这是在未来成 功的关键,我敢肯定在我们的日常工作中保持这种传承,有待写入历 史的篇章将有很多。” Francisco cosTa “我一直把品牌作为美国时尚的象征...独特的极简主义的优雅。从我 为女装系列工作的第一天开始这种想法就一直伴随着我。” “我还记得calVin klein 本人第一次打电话给我的情形。我当时住 在伦敦在Gucci的时任创意总监Tom Ford旗下工作,我当时还没 准备好。一年后我打给了他,他当时还在为品牌oFFice lady风格 寻找创意总监,而一切就从那时开始。”这是calVin klein女装系 列创意总监Francisco cosTa的冒险旅程的开始。 “在到任品牌之 前,我就一直把它作为美国时尚品牌的象征。独特的极简主义的优 雅。从我为女装系列工作的第一天开始这种想法就一直伴随着我。一 个坚强和独立的女人,生活在这个世界的各个角落。我的衣服和我的 时尚想要给她 的现代生活更多的力量, 因为当你穿着个性强烈的服 装会反过来自己的态度也会变得更加强烈。”cosTa,巴西出生但是 作为一个世界公民,已经因为他的首个品牌系列而得到批评家和观众 的赞誉。他有一种以不老派的极简主义创造新的形式的能力。 “我 相信今天的设计师和最终消费者有更大的自由跟随时尚, 在过去如 果你是一个时尚追随者,你不得不全部穿着某个品牌,整个look一 定是全套搭好的。今天我们谈论时尚感,会转化为混搭着不同品牌和 品质的渴望。当我创建每一件时我都这样想。希望它是独一无二的,
能够表达一个故事和一种风格的关键部分,甚至当它与其他东西混合 的时候。”不过cosTa设计每一季时装秀时都在思考未来。 “我们 的品牌一直在永恒诱惑和现代味道之间保持适当平衡。这是在未来日 益增长的采取方式。” ulrich Grimm “在过去的十年中我尝试实现细致,谨慎和从全盘出发的工作,改 造那些最初被认为是简单的配件使之成为具有较强定位和规范的 产品类别。” “我还记得在90年代中期当我通过一些共同的朋友接触到calVin klein本人的时候。当时品牌正在极大扩张并刚刚推出配件系列。” calVin klein男女装配件系列创意总监ulrich Grimm回忆道。“ 这些年来我尝试实现细致,谨慎和从全盘出发的工作,改造那些最 初被认为是简单的配件使之成为具有较强定位和规范的产品类别,并 与销售方面相关。今天每双鞋子背后,隐藏在每个手袋背后的创作过 程被需要给予产品生命的渴望推动激发着。从极端重视设计和舒适的 产品到那些结果都往往成为名副其实的当季者culT的单品。Grimm ,calVin klein团队里经验最久的创意天才一直有一种与生俱来 的团队主义倾向。这不是巧合到现在的十年间,其与Francisco cosTa 和iTalo Zucchelli密切配合创立配件系列。无论是男装和 女装,讲述品牌的这些产品线的历史。“我们的团队使得我们每天 都在问自己正在做的是否是当代的,是否反映了品牌的传承,如果 这个问题的答案是肯定的那么我们就正轨进行,否则我们将研究下 一个解决方案。不过当我回忆过去几年在内部完成的工作时,我在 想以我的创意使得一整类产品的强化,一个品牌已经具有很强的服 装的审美定位。我一直是这样做的,事实上我们是进化的建筑师, 一个没有理由拒绝到达这点的变化。今天calVin klein具有一种极 有识别性的品味和一种全新的魅力,由所有的我们一天天的工作逐 渐构建起来的。” 采访 - joseph alTuZarra kerinG神秘入主alTuZZara资金使得该品牌一举成为本季的大 热。“有着明确的和强烈的概念的女装,甚至带着一点parTyGoer 的意味。” FaBio maria damaTo 本季美国秀场真正大热门。在Francois-henri pinaulT的kerinG 集团出人意料地宣布收购其少数股权(传言说为40%,编者按) 。joseph alTuZarra,生于1983年,作为性感的parTyGoeser 和其他的时尚的佼佼者,正如这位中法混血美国籍的年轻设计师 表达的一样。 alTuZarra的每一季的系列的灵感从何而来? 时尚和生活中的一切一样遵循自然流畅的感受和变革。当我设计系列 时,并不去看我的同事做了什么,我不知道什么会是本季的主题,我 只是试试我的品味和特色。性感的,易穿的衣服,总是有着不着痕迹 的感觉,针对有着明确,强烈和坚定想法的女性,也作为社交常客。 您怎么平衡创意和商业? 我的品牌是一个还很年轻的品,正因如此,有很大的压力要设计出销 量好的单品。准确地把系列搬上发布秀然后在商店出售。衣服可能是 极为大胆的...但是这正是客户期望从我的品牌买到的,从秀场直接到 衣橱。创造出有口碑的单品和另外一些有卖点的想法现在已经过时 了,现在更多潮人比以往任何时候都希望得到每一个设计师的代表 作,对于一切快时尚而言。 实时的秀场直播,而几个月后系列抵达商店都已经老了......时尚 界需要重新考虑其机制吗? 如果任何人可以回答这个问题,请让我知道!今天是个每一天都能成 为一个新创意的时代,现在没有答案。显然使用和秀场趋势的复制的 速度很关键。但同样真实的是使产品高端化,技术是不可避免的。但 是时尚是进化的最终体现,很难明白正去向哪里。 您的品牌从诞生就作为一个真正的家族企业。kerinG的入主在 未来是值得的吗或是说您将改变视角? 我的家人一直是创造我的品牌的有力的出发点。我们所有人从第一天 开始就手携手一起工作在企业组织内担任不同角色。这是真的,但是 特殊增长的因素和来自外部的能量是我们在前进的方向上建立一个在 国际范围内扩张的企业结构的必要准备,归功于kerinG的到来 。 股权重组后您感到更大的压力吗? 每季的压力仍然很大,尤其是我不是一个很容易受外部变量影响的 人,还因为我一直都把自己单独置于压力之下。事实上不管你怎样认 为与kerinG的合作减轻了我许多重压。他们的结构和专业知识准备 投入在我的项目将带来非常高的知名度和长期增长,所有技术都是为 alTuZarra的扩张欲望助力。 您曾与Gaia repossi和philip cranGi合作过。现在为未来有 什么打算吗? Gaia和 philip是我的两个珠宝设计师朋友。我非常喜欢珍宝以及专 门为秀场创建单品的想法,是一种情感上的相容自发过程和自然而然 的成果。现在我的名单上没有为未来工作的任何人的名字。我是一个 专注于现在的人,日常的工作。我没有做长期项目,但我会依照一 切以自然的方式发展。 采访 - andreas melBosTad 设计师重新设计了全新的diesel Black Gold,并上任男装系列创 意总监。准备了一个重要的洗礼:作为一月举办的piTTi immaGine uomo 男装周的客座明星。“同时做两个系列将是一个很好的机会 在全球发展品牌,并充分尊重其dna。”elisa rossi 在上任女装系列创意总监一年后,andreas melBosTad正式接掌 diesel Black Gold男装系列,意欲给予renZo rosso 的oTB集 团- only The BraVe的高级线一种协调和现代的形象。这位挪威 设计师在就任diesel Black Gold之前,曾任phi创意总监,以及 donna karan, calVin klein, nina ricci的高级设计师,曾与 alBerT elBaZ合作为Guy laroche 和yVes sainT laurenT工 作,其将举行一个特殊的洗礼:在明年一月份登台佛罗伦萨,作为 piTTi immaGine uomo 男装周的特别来宾。 2014年将是品牌迎来蓬 勃发展的零售计划的一年,计划在米兰和伦敦开设新概念门店。之后 将进军其他全球主要市场,特别是中国。 作为diesel Black Gold的唯一男女装创意总监,您将怎样建 设品牌审美? 感谢renZo rosso,我认为其作为一个领导者发展我的diesel Black Gold审美,品牌的代码非常明确,系列获得了一种态度。就 像是我们的女性是自信的,喜欢表达自己的个性和性格,明年夏季 的系列我们决定表达其性格内的二元化:坚强果断,但同时又是脆弱 的。完美活化这两种情绪,呼应其原始和极具识别性的心情。未来男 女装系列的同时工作将在全球给予品牌各方面发展的机会,赋予他们 单独的定位特点又充分尊重品牌dna 。 品线未来的计划是什么? 品牌未来有许多特别的项目。这个系列代表了diesel在建设产品构成 方面迈出的重要一步,正因为此,除了12月初在纽约发布2014早秋系 列之外,我们将在米兰Via sTendhal新开一个展厅:在创建一种特 定的零售视角和特别的系列环境方面向前迈进一步。我们已重组了公 司核心产品的牛仔产品,加强了系列的便服,精裁西服,针织和皮革 产品,连同配件也都在扩张。明年二月将在纽约发布我的第三个女装 系列,并在2014年在伦敦和米兰开设diesel Black Gold门店。他们 是根据集团新的零售视角而设计的第一批门店。此外在2014年还规划 在全球重要的时尚之都和中国的进一步新开。 参加下一届的piTTi immaGine uomo男装周的决定是如何产 生的? 得到邀请我们感到非常荣幸和幸运。作为一个具有坚实意大利根源的 品牌决定参加这次盛会是很自然的。作为 piTTi immaGine uomo男 装周的特邀嘉宾是一个重要步骤,一个独特的机会展示我们的品牌新 愿景。也是一个我作为客座明星发布我的首个男装系列的机会。 您成功的秘诀是什么? 我认为秘诀就在于奉献,renZo rosso给予我的强度和必要的支持 以及整个团队无休止得推进工作,和一种不可思议的能量。一种公 众认可和鼓励的力量。 采访 - BaTes, Bryan和mccreery siBlinG三人组入围国际羊毛大奖的欧洲决赛,用三个简单的字形 容“针织,色彩和极多欢乐。” alessia lucchese 男装,针织。这是joe BaTes, sid Bryan 和coZeTTe mccreery在 2008年创立siBlinG品牌时决定的一贯主题。在过去的五年中他们首 次探索了男装世界中针织的所有可能变化,目前其女装品牌sisTer oF siBlinG也已推出了两季。愉悦的,色彩鲜艳的,非常英式的风 格赢得了国际羊毛大奖的欧洲评委会青睐,作为决赛入围者将出席在 2014年2月的米兰女装时装周期间举行的颁奖典礼。 你们是伦敦的热门品牌,并成为国际羊毛大奖的决赛选手。觉 得如何? 非常震惊,真的。当我们在6月得到通知时,刚从伦敦男装周完成了 一个成功的发布秀,筋疲力尽。但是当评委问我们为什么我们应该获 奖时我们的回答,毫不扩张的2013秋/冬系列大量使用了美利奴羊毛, 男装和女装我们已经使用了近200磅。我们觉得已经像是产品大使 了。当然,被奖励一直是个极大的认可。 你们的系列中针织如何重要? siBlinG是作为一个纯粹的针织品牌诞生的。我们生产的每一件单 品,从外套到机车夹克全是针织的。基本按照针织的原则重新诠释了 经典服装。在大家都让我们尝试别的东西的时候,我们选择坚持。我 们想让我们的男装成为最好的。 你们是如何创立男装宇宙的? 我们三人都有着很强的女装背景,所以当我们创立品牌时就决定做一 些全新的东西。男装是显而易见的选择。然后我们希望我们的做法 令人印象深刻:在女装系列中闪光毛衣会很容易混淆在大量的提案里 到处都一样,但是如果作为男装就会被看作是创新的东西。五年过去 了,感谢伦敦男装周和我们的秀,我们觉得得到了一个很大的市场。 9月你们发布了新系列sisTer By siBlinG。这是一个反射了男装 的系列吗? 它们之间有着天然的联系,毕竟是建立在男装的成功之上。我们仍在 为品牌成长努力,重要的是要忠于我们的世界。这并不意味着只是男 装的基础在女性身体的重做,这两个品牌都有一个非常明确的定位。 你们会如何用3个词形容贵品牌? 针织,色彩,极多欢乐。 作为3人组你们是怎么管理创作过程?每个人都有特定的角色 吗? 是必要的。joe开始所有的绘图和指引我们主题和构想。sid负责服装 的实际构建,而coZeTTe负责商业运营,包括沟通交流,包括与媒 体关系和组织时装秀。 最近一些英国品牌接连被大型奢侈品集团接管。你们认为新兴 品牌背后越来越需要一个坚实的财政合作伙伴吗? 知道一个英国品牌得到了支持总是好事。如果发生在我们身上,我们 一定会确定财务保证,但会更专注生产和与优秀公司工作的机会。所 有的事情都有利有弊,即使有合作伙伴也必须努力工作,从长远来看
不是总是象刚开始时的和谐。这是一个必须由双方来决定的关系。 你们从现在怎么看未来十年? 一间门店,越来越多的合作,与合作伙伴一起或是独自。。。我们没 有什么宣布。但最重要的是为品牌开心的工作。 采访 - BarBara casasola “国际的,自觉的和感性的。”年轻的意大利-巴西设计师在伦敦时 装周发布其处女秀,舞如此表达其审美,融合了受过来自艺术世界的 教化和一种隐约的诱惑。alessia lucchese 踮着脚尖,优美,典雅,就像她本人一样。BarBara casasola在 全球最重要的国际时装周上的处女秀,散发着她迷人的时尚氛围。 来自巴西puerTo aleGre,但母亲为意大利血统,生于1984年的设 计师选择了在伦敦时装周上演其首个真正的时装秀,继在巴黎连续2 季的媒体和买家发布会上赢得赞赏之后。最后一步只为此刻,其职 业生涯始于伦敦中央圣马丁学院和米兰马兰欧尼,之后在roBerTo caValli任职女装系列第一助理,然后转至GaBrielle Greiss为品 牌如lanVin和see By chloé工作。直至在milano unica的on sTaGe舞台和Who is on nexT ?比赛中胜出,两年后决定投身独自 创业的冒险,正是这一位设计师的艺术-创意冒险似乎已经为未来奠 定了更为坚实的基础。 在推出品牌的两年后,您能做一个初步评估吗? 我想我已经建立了一种可识别的风格。媒体和买手理解并承认我的女 装风格,我认为这是发展一个品牌必不可少的阶段。 在巴黎的几季后您决定在伦敦发布秀。这一决定的原因是什 么,您怎么看伦敦时装周以及它给年轻人的支持?伦敦将是您的家 吗? 我受到了BFc--英国时装理事会的邀请参加伦敦时装周,我觉得这是 有意义的,选择在这里发布处女秀,因为我们事实上总部设在伦敦。 我也相信伦敦是创意之都,为新设计师提供了足够的空间的一个特殊 的城市。我们从巴黎开始,但现在我觉得来这里是正确的。 您会如何形容在您创作时想象的女性形象? 国际的,自觉的和感性的。 2014年春夏系列的出发点是什么? 私密性以及巴西艺术家lyGia clark的作品。 艺术一直都是您工作的一个出发点。。。 是至关重要的。艺术是我无穷无尽的灵感来源。我想象的是一个对艺 术充满热情的女人,被艺术围绕并穿着我的衣服去展览和参加活动。 这绝对是我的创作的一个特点。 意大利/巴西血统在您的审美创作中有何重要性? 一般意大利一半巴西,这就是我。也许属于意大利的一面我追求完 美,而巴西一面更加宁静和感性。这很难解释,但我认为这种混血已 经帮我适应不同的环境和以不同的方式了解女人。 您的品牌的下一步计划是什么? 2014春/夏系列我们开始了与manolo Blahnik合作鞋子。下一 个步骤是一个2014早秋系列。我们在全球有50家门店包括佛罗伦萨 Via roma大街的luisa,米兰的piaVe 37,香港的 joyce, 利雅得的 harVey nichols和伦敦以及Thecorner.com。 您如何看待自己的未来10年?您的梦想是什么? 我是个有野心的人,但我会走一步看一步并脚踏实地。我的梦想?为 我的灵感缪斯设计服装 。 采访 - alessandro dell’acqua n °21的成功给予了其第二次生命,该设计师目前正准备一个新的挑 战:rochas的总监。“给了我最大满足感的是一起从头再来,单独 和独立的。” chiara BoTToni 众所周知的是n °21的成功给予了其第二次生命。从无到有地创建 一个品牌,并使之成为当下的热门品牌。现在对于alessandro dell’acqua来说是其第三次生命了。这个巴黎时装周期间大出风 头的设计师被任命为rochas的创意总监,接棒elsa schiaparelli 和marco Zanini。此外其品牌的男装系列也在筹备中。双方对于消 息都守口如瓶,但等待是值得的。因为如果按照n°21运作的前提, 成功是指日可待的。“我已经选择了放弃全身心投入到我的系列的 任何想法!但生活中有某些场合你不能说不...... ”dell’acqua透 漏,讲述其审美和商务之旅。带着所有意大利式的诱惑。 您最近一场秀被认为是米兰女装时装周不可错过的活动之一。 当多年的聚合支持和认可的努力之后,您有什么感受? 那是一种巨大的满足感。经过了这一切,我能够重温最初的时候和最 初的秀的那种典型的兴奋。而这一切都以一种令人惊讶的方式发生。 在这个冒险的开始,我没想到n°21能如此成功。这是一个我打算继 续做时尚的项目,在收拾了多年的不太成功的以往的经验之后。n° 21在两年半前创立,是一个很小的系列,我自己的一个项目,以平和 的心态增长,很快就在我手中爆发。对于我来说是我的职业生涯的第 二次生命,如同抓住了第二次机会。 n° 21自创建后如何在三年内成长的? 这个系列发展非常迅速,从成衣系列扩展到鞋类,由kallisTe生产到 皮革类。我立刻决定为n ° 21确立比过去不同的设定,开始更注重时 尚的日装。更“真实”的时装,不仅是为一场秀本身的设计。今天对 我来说是很重要的是系列从商店售出,它们是有市场的,保持一个良 好的价格策略。这个设定不仅是针对我的一贯客户如在意大利,日本 和英国,还包括近年来已经打开新的市场,如中国,巴西,印度,他 们给我很大的满足感。 n° 21被认为是一个全新品牌,有吸引力的价 格策略,新奇和诱惑着市场。 您个人的品牌已经到达和将要到达哪里? 我想确认的是高排名。我非常相信n °21 。我希望客户可以找到真 正想穿的东西。 什么是您这次冒险中最兴奋的事情? 给了我最满意的是一切从头再来,单独和独立的。我知道我能做到这 一点,挽起袖管,把握自己沉浸在公司管理实践方面,这是我从未 有过的野心和欲望!最后在一定意义上,我努力实践的企业家我做到 了。 n° 21是我的作品。多亏了她我找到了一种不可思议的能量, 我重回了二十多岁! insTaGram和新媒体如何改变您表达时尚的方式? 起初我反对一切。后来我发现 insTaGram的可以是一个伟大的宣传 方式。很多的品牌形象可以通过这个工具传播,这是在时尚世界至关 重要的。我被美国设计师和想买我的系列的商店接触到。总之,我不 得不改变我的想法,但也知道这样也把自己暴露在批评前。但是这是 社交媒体游戏的一部分。 您想与快时尚集团合作吗? 是的,我很喜欢。这是一个非常有趣的途径,可以使我们迅速为公众 所知悉。快时尚集团从根本上改变我们的世界。他们能够非常快速 的运营,当然也迫使我们设计师总能找到更多的细节,提高自己在一 个正在进行的过程中的挑战。然后基本上对于被复制我也没什么可说 的。这意味着你被留意,你已经到达某种境界,人们观察你的时尚。 您怎么看意大利时尚的未来?在您看来,cnm--意大利国家时 尚商会的新结构以及提出的支持年轻设计师的举措能够在实践中改变 什么吗? 我希望事情可以迅速和显著得变化。这一季已经发生了一些转机,我 希望以后每一季都会有更多的新设计师介绍给国际媒体。当我在1996 年开始我的职业生涯时,状况是完全不同的。有许多有趣的青年才俊 在这个世界上露面,其中一些已经消失而另一些人还在追逐他们的事 业。之后有一段时间一切都像冷冻了。今天考虑到我们正在经历的危 机,我相信这是合适的时间发生真正的变化。在这个方向上一个做得 很好的集团是Gilmar,也是下注我的系列的集团。风险也可以变成 收益。而推出新品牌的成本远低于知名品牌的生产成本。 您怎么看十年后的n° 21 ? 这很难说!有很多项目和很多的想法逐渐初具规模,所以我们在考虑 很多情况。然而这一刻我的愿望是巩固现在已经存在的。 采访 - ennio capasa “在20多年后重回米兰真的很有趣,我想为这个城市做一点我的贡 献。”cosTume naTional的设计灵魂表示。他已经在考虑新的 挑战。elisa rossi “我不知道这是否会是最后的决定,但就目前而言我认为米兰是正确 的地方。” cosTume naTional的创意总监ennio capasa还是为 是否参加下一届的米兰女装周留下一丝悬念。然而绝对毋庸置疑的是 米兰和其品牌之间强有力的纽带。证明这一点的他考虑在这个时尚之 都投资一个未来的有开创意义的新区域:一个开拓性品牌将率先在新 的porTa nuoVa区域开设门店。目前尚在筹备中,以及还有一个新 的仍是顶级机密的品牌延伸项目,预计将在今年底公布。 将女装秀转移到米兰的决定是如何做的? 这是一个由数人的决定要求的。起初我很惊讶,我承认我没有被说 服。最后决定的原因促使我愿意尝试的主要是情绪上的。在目前这个 米兰缺乏能量的困难时刻,我想尝试用cosTume naTional的时尚 与前卫研究为其做出贡献。另一方面我总是被有难度的事情吸引,在 90年代在巴黎办秀也是一件非常有象征意义的事。我不认为意大利人 就应该在意大利,法国人就应该在法国,时尚是一个伟大的集合,各 个时尚之都应该团结在一起给整个系统以支持和加强。。 就这样作出了最后选择吗? 在20多年后重回米兰真的很有趣。我感到一种强烈的正面能量和真正 的想要改变和发展的渴望。我不知道这是否会是最后的决定,我不喜 欢断言,但就目前而言我认为米兰是正确的地方。 对于这一点你会是porTa nuoVa地区的先驱? 我认为新的corso como区域的变化是城市新变化和不断创新的象 征,我很高兴成为率先在新米兰的一条最有趣的街上开设门店,在这 个地区投资代表了未来。这间精彩的精品店比任何事情都重要代表了 cosTume naTional的本质,陈列了所有品牌的系列,包括新创立 的和jplus合作的男女装眼镜系列。此外还有其他有趣的品牌延伸项 目正在筹划中,但就目前而言我们正在确定细节。 如今的互联网如何影响时尚? 我们的品牌对网络的重要性一直非常敏感。今天的虚拟世界是至关 重要的:它助长新想法和新项目,特别是催化创造力,并把人联系 起来使其互动。其主要特点是即时性,全球性和不断创新,使得互 联网成为一个品牌沟通的不可或缺的元素,社会成为这个伟大的革 命性进化的证据。 在一个幻想中的未来,如果您不再是一名设计师,您会去尝试 什么? 谁知道呢!我肯定会是一个时尚受害者。。。不开玩笑,我很幸运有 许多创造性的兴趣。我肯定会在其中的一个表达。 采访 - clare WaiGhT keller 灵动,轻盈和透明,以madame aGhion的精神创建新chloe。她 喜爱重复:“我始终认为女性裸体最好看。” chiara BoTToni 当时是1952年当埃及裔移民巴黎的设计师GaBy aGhion创立了自己 的时装屋,chloe直至今天仍然占据着时尚舞台的主导地位。她的 风格,日常和休闲精髓,成为了成衣的典范,设计师打破了dior以
来的neW look,在世界时装界谱写了新的篇章。今天她的创意宇 宙的继承人庆祝其由riZZoli出版并在巴黎时装周期间推出的chloe aTTiTudes, 43岁的英国设计师clare WaiGhT keller。毕业于 英国皇家艺术学院时尚针织专业,曾任职calVin klein , ralph lauren 设计工作室以及Tom Ford为创意总监时期的Gucci和F prinGle oF scoTland的创意总监,其在2011年6月被chloe任命, 把其英式的个人触觉融入系列。在其风格方向下最近几年品牌举办了 一些重要活动。包括去年在palais de Tokyo东京宫组织的庆祝品 牌成立60周年活动,纪念选集的推出以及在20-24号举办的eTerniTy dress 演出活动,作为FesTiVal d’ auTomne艺术节的一部分, 可以看到musee Galliera博物馆的馆长oliVier saillard和女 演员Tilda sWinTon的加盟。感谢品牌ceo GeoFFroy de la Bourdonnaye和创意总监clare WaiGhT keller的支持,这 次演出追溯了工作室的回忆,通过一件独一无二的礼服可以被视 为所有当代时尚精神的服装。一系列的活动标志着这间目前隶属于 richemonT的品牌忠于历史并同时不断投射到未来的演变。 chloe aTTiTudes一书的开头引用了GaBy aGhion的话:“我始 终认为女性裸体最好看。” 这是chloe世界的一种宣言。以这种方式,某种自由理念已影 响到您以自己的方式重新诠释品牌代码吗? 这句话是非常重要的,总结了GaBy aGhion创立chloe的精神。 品牌风格的基石正式这些概念,像是灵灵动,轻盈和透明,自然的 穿着以及一项关于衣服在身体上活动的大型研究。这是曾是她工作的 出发点,现在是我的。 您怎样把您的英式触觉与品牌特色的别致的法国时装结合在一 起? 我立即从这两种文化的融合出发,看似是玩弄相冲突的现实和尽可能 大胆的组合,比如说粉红色大衣和一双慢跑裤,在这个方向是不可避 免的变动,要感谢我刚到巴黎的时候受到的影响,这个充满古典主义 的美妙城市,与伦敦如此不同。 从您的观点出发过去的60年女性的着装方式发生了怎样的改变? 很多。现在有很多方式来表达自己的风格,灵感可以来自于秀场,报 纸或是博客...... 与我刚入行时相比真的发生了很大的改变,当时只有 秀场主导的时尚方向以及精确的每一季风格。 您如何定义今日的chloe女人? 一个非常女性化和自信的女人,极为享受生活乐趣,有强烈的自 由精神。 chloe aTTiTudes这本书是一个品牌的历史回顾展。历史档案 如何影响您的创意? 我喜欢从档案中汲取灵感。每一季我用不同的方式:第一次给我灵感 的是材质,还有一次是颜色,以及不同的刺绣......我不从我找到的东 西开始画草图而是以一种引导的方式。经常刺激着我的创造力是一种 触觉,一种感觉......有时一些意想不到的细节,像是特殊的图案元素 或是超现实主义的想法。 一个女人的衣橱里一定要有的chloe单品是哪些? 这很容易!一条绉绸裙,一件斗篷,短裤和一双靴子。 采访 - anThony Vaccarello “能吸引到我的一种姿态,一个女人的本质......走在街上或在移动, 在抽烟。”比利时设计师如此表达其意念中的女人味。Francesca manuZZi 激进和完整的,身体裹在精心剪裁的服装内,感性的,有点意大利, 可以由其姓氏追溯。anThony Vaccarello,出生在布鲁塞尔, 是个不同于保守的比利时人。毕业于la camBre,而不是惯常的皇 家美术学院,刚刚年过30年已建成了自己的品牌,并在2008年赢得了 andam大奖,hyeres FesTiVal,并在Fendi与karl laGerFeld 共事两年。这种大胆的审美的来源,其秀场出现的肩带迷你礼服,皮 夹克礼服和金属网,镶满了金色的梨形宝石和漂染苏格兰粗呢。被默 认为将成为donaTella Versace的年轻牌Versus的合格候选人。 什么帮助您的创作? 能吸引到我的一种姿态,一个女人的本质......走在街上或在移动,在 抽烟。我把精力放在那些现实中的身体,新闻上,我的朋友,而不 是演员或是昔日缪斯。我喜欢看pier paolo pasolini 和 rainer Werner FassBinder的好片子,但我并不依赖电影或音乐。设计过 程中始终从模板开始,我尝试从脊椎骨开始构思。然后我画草图,再 亲手研究每一部分的材料。因为一件衣服只有穿在一个女孩身上时才 是性感的,而不是相反。 这些年来在您来看时尚有什么样的变化? 我的团队还是第一天开始的那些人。在巴黎总部有5个人,没有法国 人,几乎所有都是比利时人。从孩童时我就很仰慕helmuT lanG和 aZZedine alaia,喜爱那些20世纪90年代和2000年的设计师们。相 对的这些成为鼓舞人心的融合...几乎没有变化。 Vaccarello的比利时和意大利部分分别怎样? 比利时是灵感,是起点,可以回去的家,有着我在乎的人。我总是试 图对我的国家做一个隔断,因为巴黎生活是紧张的。我为身为比利 时人很兴奋,但是我们没有米兰,巴黎和纽约的上层构造,资源和时 尚。因此为了感性的激进与现代主义,我的画那些融合了不同时尚之 都的视野,比较少的规则,凸显身体意识结构。 您是意大利比利时混血。为什么选择巴黎作为总部呢? 巴黎是个融合了灵感和时髦的奇幻城市。那里的时装秀吸收了这些元 素。环境就是一切。在时装秀中有服装,展示的模特和氛围。我们创 造想要出售:那些在走动的模特上的抓住女性的眼球的真实想法的服 装,平面照或用phoToshop修图后是不一样,这就是为什么巴黎非 常重要,以及她的秀和她的魔力。 您怎么看博客和网页? 这是一个事实存在,喜欢还是不喜欢。那些愚蠢的抗议只需要去 选择谁以及哪些值得关注。我欣赏sTyleBuBBle.co.uk的susie BuBBle。她是我的一个朋友,不强调一时的风潮而是专注于不断的 研究。网络已经大大扩展了视野,和大众市场一样:可以看到有多少 女人会穿一个品牌是件好事。 您有想过创立Vaccarello男装吗? 我有被这个想法触动过。很多朋友向我要衣服,但目前女装由太多的 事情要做。我想发展我的线,可能是配件和鞋子系列。 您有梦想吗? 这是个老套的回答,说如果讲出来的就不会实现。虽然很明显,我的 第一个愿望是要继续做好这一切,渐入佳境。从一开始就在最佳的配 售商行,我从来没有奢望过的,绝对像是个白日梦。 您的时尚生涯中最美好的回忆是什么? 我的处女秀。每一个细节都是我曾希望的那样,超级专业和美妙的灯 光。之后在sTyle.com上看到曾是我的梦想......我非常感动。 采访 - chiTose aBe “一切皆有可能只要你不设限”,sacai的设计师非常清楚源于 其自身经历。从十团毛线开始到创建一个品牌,日本制造,成为 culT。silVia manZoni 对于一个年轻的时尚创造者在其首秀上简洁地表达:“一切皆有可能 只要你不设限。”为了激励大家不要恐惧,chiTose aBe讲述了她 的品牌sacai的故事。“开始时只有十团毛线和一套毛衣针。伴随着 一个微笑,那个唤起神奇的时刻。“有了这些基本要素,我设计了三 件不同的手工编织毛衣,虽然缺乏投入项目的资金,但如果你忠实 自己的想法,你相信你所创造的东西,那么机会就会自己降临的。” 在这种积极理念下chiTose aBe在1999年创立其品牌,在与rei kaWakuBo和junya WaTanaBe一起在comme des Garcons 共事8年之后,毅然肩负起个人品牌。如今她的系列成为一个全球 culT,她仍然谦虚和忠于自己的原则。严谨的日式风格,慎重和现 实主义( “礼服必须回应人们的生活,”她喜欢这样说)。但也有灵 感激发和研究。首先她说,是“从东京的日常生活出发,我意识到生 活在这个城市会被非常微妙的感觉影响,有时甚至是那些不太和谐和 舒适的感觉也可以用于创作。” 您生活的城市东京和日本如何激发您的服装创作? 东京是一个不同的人与文化共存的地方,总是有新的要发展的想法是 这个城市特有的。总之我深信sacai就是它自身因为我在东京生活和 创作。。。虽然我觉得时尚创作不存在国界,在日本还是在欧洲工作 的出发点都是一样的,但是这里的时尚有更深远的根源。 您从哪里入手最初的系列的形式?从情感的轮廓还是那些原材 料被释放的视觉和触觉感知? 当我设计我的系列时通常从结构入手。我总是试图去思考每个形象的 特点以及如何在全球的视角设计,轮廓的调节和面料的设置展现他们 不同的特质从而脱颖而出。结构是sacai衣柜决定性的一部分。2014 春夏系列我使用整合的面料给人一种融合的印象。这些材料的结构有 助于强调一个三维效果的特征。 您创作时是如何工作的?独自还是和团队一起? 从早到晚我都和我的团队一起紧密工作,沟通从未间断过。一个不 断进行的对话直至最终产品。你需要一个与外界的直接联系,最重 要的是在与现实的世界中,时尚供给是巨大的,甚至在某些情况 下是饱和的。 sacai通过服装想要表达的主要信息是什么? 对于我来说是sacai必不可少地展示真正原创的东西和独特的设 计,不仅在设计上,而且也在一般业务角度。必须是一个360度管 理创新的品牌。 但是在广阔全球化和供给背景下,新鲜事物怎样影响今天的全 球时装界? 因特网的全球效应。人们迅速获得来自世界各地的信息。但我不知 道这种效应积极与否。 封面故事 - FerraGamo卷宗 在设计师登陆好莱坞90年后,由 maximilian GiorneTTi掌舵的品 牌庆祝其历史和现在。准备讲述一个“工艺,舒适性和创造性”的未 来。设计师说道。秉承salVaTore先生的才华与Wanda夫人的创 业精神。 服务sTeFano roncaTo。 文本 GiampieTro Baudo。 那是1923年,年轻的salVaTore FerraGamo带着梦想抵达好莱 坞,彼时一名不文的他最大的心愿是成为天后的鞋匠。在90年之后, 品牌登陆美国100年之后,品牌现在由massimiliano GiorneTTi 掌舵。这个托斯卡纳品牌在今年前九个月实现了9.15亿欧元的销售 额(+15%),净利润为1.12亿元(+61%),重夺洛杉矶。以一场 盛大的晚会出席名人包括charliZe Theron, demi moore, GWen sTeFani, jodie FosTer, keVin spacey, paZ VeGa, GaVin rossdale, jessica harT, israel Broussard, Gia coppola 以及 aBBie cornish,仅举几例。地点?Wacpa-Wallis annenBerG cenTer For The perForminG arTs表演艺术中心,城中致力于 表演艺术,学校和大型剧场的中心。晚宴由名厨WolFGanG puck 掌厨,以及流行小提琴家amadéus leopold和男高音ViTTorio GriGolo的表演助兴,台上展示的是品牌的成衣系列。由49名婀娜的 美人,从karolina kurkoVa 到alessandra d’amBrosio,还 有anGela lindVall,诠释2014年在米兰时装周发布的春夏系列以
celebra
Un anno di successi, un anno di conferme in Italia e in Cina COLLAB IN ORAZ CON IONE
1 anno di vita 4 numeri già pubblicati
XINHUA l’editore
5° fascicolo in realizzazione 600.000 copie distribuite 700 pagine di indicazioni e suggerimenti di shopping 500.000 turisti e appassionati dell’Italia Oltre 100 punti di distribuzione in Italia e in Cina 200 advertisers Il
N. 1
IN CINA
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Eccellenza Italia è il primo sistema di comunicazione multimediale ideato da Class Editori in partnership con Xinhua News Agency per offrire ai turisti cinesi che arrivano in Italia una guida precisa e puntuale all’eccellenza nella moda, nel luxury, nell’arte, nel design, nel food & wine e nell’ospitalità.
O 2012 INVERN
如明星般购物
Alberto Guardiani
Damiani
2013 ESTATE
berluti
ermenegildo zegna
lanvin
米兰特刊 奢享时尚之都
bAlly
dAmiAni
VAlentino Alentino
bulgari VerSAce ce
salV alVini al
SAlVAtore tore FerrAgAmo
优雅夏季 明星般享受的意大利旅游
Bulgari
gucci
Versace
Valentino
ermenegildo Zegna e
salVatore salV al alV Ferragamo
Bulgari 宝格丽包,Bcbg-Max Azria外观
在意大利
chAnel
dior
Prada
Corneliani
Pal Zileri A.Lange & Söhne
Dolce & Gabbana
Pomellato
Blumarine
Monica Bellucci
santoni
dior
Salvatore Ferragamo
造型:AlbertA Ferretti
第4期 / 2013年秋
Prada
Benetton
美的发掘
Valentino
Louis Vuitton
Salvatore Ferragamo
Ermenegildo Zegna
Audemars Piguet
第5期 / 2013年冬
Sergio roSSi
第3期 / 2013年夏
第2期 / 2013年春
Bulgari
3 NO 201 N U T U A 普拉达 total look Hermès
第1期 / 2012年秋
RA 2013 E V A M I PR
www.eccellenzaitalia.cn
Prada rada
L’app per Apple e Android
意大利式优雅 体验罗马与甜蜜生活之梦
dior
O 2013 INVERN
168 | MFF-Magazine For Fashion 及特别为本次活动设计的微缩晚装系列。““salVaTore FerraGamo多年前就爱上 了好莱坞,不只是在佛利山庄印下第一个脚印......幸运的是,好莱坞也爱上了他,回应了 这种炙热的爱。” Ferruccio FerraGamo就这样拉开了一些列庆祝活动的序幕,为 这个好莱坞女王的御用品牌以及massimiliano GiorneTTi的天赋,被认为是一个重要 的美学的继承者,并把他们传承到未来。 您关于品牌的的第一个记忆是什么? 在我的脑海中FerraGamo一直是意大利经典优雅的象征。我出生在carrara,我的 梦想城市一直是佛罗伦萨...我的时尚第一步就是到这个城市朝圣,走在palaZZo spini Ferroni前面(品牌总部和创意中心,编者按。)我始终认为这个是个重要的到来的时 刻。在那些年里FerraGamo和他的Vara一直还是新资产阶级优雅的象征。对我来说是 我深爱的意大利新古典主义的世界。 您是怎样成为这种冒险的一部分? 那些研究导致我一步一步发现了品牌的世界,salVaTore先生的高超的创意和Wanda 女士的进取精神。在她的丈夫去世后使得资产阶级消费者的made in iTaly产品的梦想 成真。品牌给我第一份工作时,我在罗马为anTon Giulio Grande高级时装工作室工 作。他们让我跟男装系列,一个一直很让我着迷的宇宙,因为其审美选择背后的精准和 功能性。我相信男装比女装更实际具体,一种可以让女装为之借鉴的实用性。之后经过 这么多年,男装和女张成衣一起完整了品牌的连贯性。 您如何应对这一挑战? 这是非常有挑战性的。。。我试图从一个简单的概念出发,结合salVaTore高级服装 的灵魂,其为客户和电影世界定制独特的作品,以及首先是Wanda夫人的创业精神, 之后是marchesa Fiamma。他们是一枚硬币的两面,全球范围内的独特作品。2000年 我开始为男装工作,之后2009年开始了女装。我想要360度地设立一个与奢侈品世界的对 话,其中男装和女装互相影响。 如果要用三个词定义品牌,您会选择哪三个? 当然是工艺,舒适性和创造性。FerraGamo从未生产不舒适的鞋子。每一双都是美观 性和实用性的结合。而今天当我表达男装和女张成衣时我尽量尊重这些代码,与都市, 现代和动态的男女对话。活于美学但不盲从。 历史档案在您的工作中有多重要? 整个品牌目前都迷恋于探索遗产,我已经准备好建立它。对于我们来说品牌的100年的历 史,不使用它是极为愚蠢的。我认为一个时尚故事从存档开始启动,然后传送至未来是 很正常的。每季我都尝试使用我们的遗产,甚至仍然忠于我们的消费者已知的代码。但 是增加其活力。此外我不相信不惜一切代价寻找最新的流行趋势。我喜欢为那些不时回 归的主题工作,一起加强一些信息。其实我心目中的像是chanel 或是hermes那样的 风格不落入最新趋势的陷阱。一个故事,超越当下的美学和客户的实际年龄。 在您设计时心里有一个形象吗,一种女性类型? 我脑中有一个充满活力和现代的女人...如果一定要想具体的人的话会是anGelina jolie 或是GWyneTh palTroW。现代的女演员,家庭中的母亲,向社会层面承诺。生活在 当代的伟大的主角的丰满的形象。 与电影的链接是品牌一直有并在今天继续延续的。。。 是的,FerraGamo一直与好莱坞有一种特殊的联系,90年前当他抵达比佛利山庄开 设第一家门店-工作室时开创了一个令人难以置信的故事,引导其作为梦想鞋匠的理 想。今天重回洛杉矶建立这种纽带已经非常令人兴奋。避免只是一场单纯的时装秀, 与Wacpa-Wallis annenBerG cenTer For perForminG arTs表演中心一起,结 合了电影,时尚和文化,我们想要组织一个活动,与那些我们已经建立并试图创造持 久的名人创建一种和谐和真实的关系。他们不仅在红毯上选择FerraGamo,也同样 可以用在日常生活,共享审美价值。还有就是毫无疑问的好莱坞的魅力是种令人难以 置信的东西。我认为这足以使得在活动之后的当天就卖出了60件demi moore在晚宴 上穿的礼服。 您在发布秀的系列时怎样创建的? 连续几季来我们都在努力以一种比较特殊和现代的方式与文化世界建立联系。试图通过 不同渠道讲述品牌价值。FerraGamo与洛杉矶有一种特殊的链接,于是我们在Wacpa 举办这个项目,我们接受了这个挑战。即使在美学水平方面,我想品牌会经受考验。米 兰时装周的秀我们的重点是日装,而比佛利山庄的秀我想要增添一抹现代视角的好莱坞 华丽。12件的迷你系列选自30年代的味道,这些晚礼服的灵感来自一些精致和转瞬即逝 的内衣的颜色,是我为下季设置的主题。特殊的单品,独一无二的,工作室的技术非常 接近高级时装的世界。 您计划了一个高级时装处女秀吗? 我不认为高级时装的概念属于FerraGamo的世界,这是我的审美眼光变得更加富有活 力。这个项目是向意大利工艺诀窍和工作室致敬。salVaTore FerraGamo的精神, 以一种令人难以置信的灵巧创造了他的鞋子。我是金匠的儿子,对我来说结合奢华与灵 巧一直是一个非常重要的元素。比方说,我不想想象FerraGamo的高级时装秀,但是 一个小型的晚装系列,也许为红毯设计。 porTFolio - 米兰新秀 伦巴第的首府正在改头换面。选择了依赖年轻的创意人才的重生。2014米兰春夏女装 时装周的六位天才新秀:Gaia Trussardi , FausTo puGlisi, massimo GiorGeTTi , andrea inconTri , anGelos BraTis和 sTella jean。联合掀开made in iTaly形 象的新篇章。 服务sTeFano roncaTo . 文字 elisa rossi 和 maTTeo Zampollo 放眼意大利时尚未来的6个保证。最新一届的米兰时装周上的年轻人才谁被赋予了重要使 命谱写一个全新和复兴的意大利时尚新篇章。他们是Gaia Trussardi,历史悠久的品 牌Trussardi发言人,然后是FausTo puGlisi,曾被aeFFe委任重生unGaro的创意 天才。还有massimo GiorGeTTi,其品牌msGm已经在Brera开设了首家门店。以及 andrea inconTri,唯一一位曾在迪拜duBai VoGue Fashion experience发布秀 的意大利设计师。anGelos BraTis,在VionneT之后单飞,最后是sTella jean,在 GiorGio armani秀场发布秀。虽然年轻,但是思路清晰,意欲在世界时尚界重振三色 旗。得到了改组后的cnmi-意大利全国时装商会以及其新任命的从2014年1月就任的ceo jane reeVe的支持,给予了创意新一代为米兰时尚周官方日程增添光彩的机会。在T台 上成功展示了个人特色,赋予了城市和整个made in iTaly新的机会。 Gaia Trussardi For Trussardi “米兰是意大利唯一的国际性都市,有能力展示令人惊叹的文化的机会。维持其来自资 产阶级色调的优雅。”设计师在女装首秀上表示。 米兰官方日程上历史悠久的品牌之一,由Gaia Trussardi设计的首个女装系列揭晓其 变革。这个将会掌舵Trussardi的设计师说:“这并不是真正的我个人的首秀,我也不 能说这是个混合,即使我的团队试图尝试以一种自然的方式保持活力。当然我背后的坚 实的业务结构功不可没。”扎根于一个城市,米兰,一直与这个家族品牌紧密相关 。“ 米兰是意大利唯一的国际性都市,有能力展示令人惊叹的文化的机会。维持其来自资产 阶级色调的优雅。”这正是她区别于其他全球时尚之都的地方。“如果说纽约是休闲之 都,巴黎是定制,伦敦是独立时尚,那么我们是纯粹的优雅,当然我们仍然生活在一个 有所价值的系统中,但是最重要的年轻人才并不总是被认可。如果一定要说这个城市和 经济体制的问题,我会说这个。如果在他们得到支持的时候同时得到经济援助那就好极 了,不过我们正面临着危机的时刻,也许已经有些改变了“这些规则”。 从这一刻的僵 局出发。也可以期待未来的项目。“我们一直在寻找新思路和新建议。此外在2015年将 有世博会,有可能出现一些惊喜......肯定会。” 她总结道。 FausTo puGlisi For FausTo puGlisi “进入米兰时装周官方日程对于所有的设计师来说都是一个梦想,更是一种荣耀和自 豪。” 2月首秀同时也掌舵unGaro的设计师表示。 锐不可挡的FausTo puGlisi。这位西西里的设计师事实上已经成为cnmi-意大利国家 时尚商会制定的官方日程的新名字,其巴洛克-摇滚风格的系列来自维生素色调和华丽 装饰。经过脱胎换骨的unGaro的巴黎亮相,这位创意天才把其个人品牌也同样搬上T 台,在全球范围内强化其形象和商业的结合。“进入米兰时装周官方日程对于所有的设 计师来说都是一个梦想,更是一种荣耀和自豪。”他说,“近年来发生了一些相当紧迫 但极为必要的变化,像是取消快时尚品牌秀。对于puGlisi的洗礼在这个品牌快速增长 的重要时刻,其首家门店刚刚在罗马揭幕以及与奢侈品集团sermoneTa的合作。“在 意大利我们应该学会更加民族主义。我们是工艺,美,艺术的家园,我们的生活方式是 全世界最美的。不惜任何代价促进年轻设计师是没有生产力的,我不认为我们可以确定 正确的标准,分辨项目好坏与否,我相信很多创意行为本身可以带来业务。奖项是为了 鼓励人,而不是年龄。” massimo GiorGeTTi For msGm 首秀和首间门店仅有数天之隔。“我不认为自己是新秀,大家和专家的看法不知道怎 样发生了变化。” 数年的发布会-活动,在piTTi immaGine uomo的出席并得到了热烈的掌声。而现在 是最重要的一步,把系列搬上T台。在历经挫折和牺牲后msGm 背后的灵魂massimo GiorGeTTi终于实现了其目标。“我不认为自己是新秀,大家和专家的看法不知道怎 样发生了变化。” 首秀发布我当然非常兴奋,它是充实生活的一个很好的礼物。 “生活在米兰我仍然有 点游客的感觉,带着开阔的视野,离开其自己的rimini的几年之后。难以找到缺点。“ 米兰在许多方面方面都非常丰富,是在其他城市很难找到的。在严格的时尚领域也许 我可以说它缺乏一个团队和集团的概念,相比于同业的其他中心。但我们在过去几年在 朝着正确的道路前进,现在到了促进增长的时候了。”对于GiorGeTTi来说必要的改 变是必须来自基础,从同一位设计师的意志出发想要改变一些东西。米兰本身必须再 次成为所有骄傲的源泉。“我把这个城市的名字放在我的loGo里,” mr. msGm继续 道,“此外我刚刚在Brera开设了首间门店。我对城市的感情非常强烈。我也看到了 insTaGram和一般的社交媒体上我的品牌与这个城市的结合受到很多赞赏。同时不幸 的是也大量被复制。” andrea inconTri For andrea inconTri 进入官方日程大增了知名度并作为做的更好的激励。原因是:“时尚不应该被这样对 待,或者说应该作为一个对国家经济的重要振兴。” 在上届的日程外首秀后,andrea inconTri本季正式进入官方日程。这首先意味着更 多的支持,更多的知名度。以及更高的比重。“不可避免的是列入米兰时尚官方日历也 意味着更大曝光度。对于那些必须让大家知道的品牌来说这是一个重要的支持。“展览 可能会更大,或许与业内的集体利益链接,据inconTri来看目前还没有实现。“时尚 不应该被这样对待,或者说应该作为一个对国家经济的重要振兴。如果这个窗口可以更 大,或许和一系列相关的活动像是设计周一起。那将带来高水平的国际竞争力,正是目 前还缺少一点点的东西。”硬币的另一面是inconTri称为米兰的“地域性”,一个城 市有着一个强烈的认同感和归属感。改变? “一种集体意识的推动,”一个机会,这 个城市的情感证明。这也意味着做好他们自己的工作。 “我认为米兰更大的价值在于那 些人以及他们工作的方式。当然对我来说在这里拥有一个品牌,从这里扩张仍是一个梦 想。但首先我想称为这个城市的当之无愧的代表,以我的些微努力,就像作为唯一的意 大利设计师在10月的迪拜VoGue时尚之夜发布。” anGelos BraTis For anGelos BraTis 在VionneT的经验之后选择单飞并为其品牌奠定了基础。有机会: “能够与时尚巨头竞 争......对于我们年轻设计师来说是一个令人难以置信的机会。” 在2011年斩获alTaroma和意大利VoGue主办的发掘年轻人才的项目Who in on nexT?奖项之后,anGelos BraTis并未停止脚步,单飞并拓展其职业生涯并建立个人 品牌。在米兰女装周官方日程首秀预示着一个充满希望的未来,要归功于这个充满裁剪 风格的系列,使用高级定制的面料,得到了买手和媒体的一致赞赏。“能够与时尚巨头 竞争......对于我们年轻设计师来说是一个令人难以置信的机会,新鲜血液和新的力量。” 来自雅典的设计师表示。“这绝对是一个有趣的冒险,代表一个新品牌的继续增长。基 于各种原因,我认为是由创新欲望推动的计划的正确的时间,主要要归功于是几个新名 字,我认为cnmi-意大利国家时装商会正朝着正确的方向前进,而这些新的举措无疑会 带来新鲜的空气。”这位年轻的设计师,前alBino d’ amaTo , dieGo dolcini 和 simona Grossi的品牌VionneT的创作团队一员,从米兰出发,其品牌总部也选在此, 强化了定位和壮大了自己的线。 “米兰是新兴品牌最理想的城市,其行业氛围,媒体, 展示间和客户。 一个出发和壮大的平台。” sTella jean For sTella jean 这位意大利-海地设计师的米兰洗礼上有位荣誉席位:GiorGio armani 。“看到从 Golia 到daVid的传承非常棒。” sTella jean风格的伟大洗礼。这位意大利-海地设计师得到了kinG GiorGio armani 的要求有幸成为继andrea pompilio之后第二个在Via BurGundian 的armani / TeaTro 举办发布秀的设计师。舞台上呈现了一个民间收藏系列,融合了地域和文化浸 染的共同灵魂。“看到从Golia 到daVid的传承非常棒。”该设计师也在6月版的piTTi immaGine uomo上发布了其首个男装系列。“看到那些真正巨头通过他们最初的地方 不断创造历史,而现在把力量灌输给年轻的惊人的力量,符合时代的需求。保存并延续 意大利时尚的明证,被作为一个共同遗产。”这位设计师推动一种开朗乐观的时尚观与 其设计的集合完美和谐。“在这一刻要强调时装界的巨大努力争取成为转化危机的一个
新起点,”她总结说,“作为意大利时尚之都的米兰首当其冲,紧抓重点如今比以往任 何时候都更有说服力。 混血更有说服力的是出生在意大利寻求满足之后的世代替换。巨 头们义无反顾地奋为改变努力,已经是历史的一部分了。” 图标 - 时尚王者GiorGio “对于未来有必要找到体系的团结性以及在我开始职业生涯时的那种创造了意大利时装 现象的热忱。”语出GiorGio armani,在其米兰的Via BerGoGnone的armani / TeaTro发布了意大利时尚的2颗新星:andrea pompilio的男装以及 sTella jean的 女装。该项目将继续进行。chiara BoTToni 他的名字是意大利时装的代名词。GiorGio armani是使得这个美丽的国家在世界上 独一无二的卓越和风格的一个象征。比以往任何时候都需要更加捍卫的骄傲和传承的 来源,made in iTaly的创造力是一种价值,GiorGio通过每日工作和特殊活动像是 最近举办的高级女装庆典neW york one niGhT only,为其赢得了由纽约前任市长 michael BloomBerG宣布的armani日。然而从今年开始设计师希望做更多的事情。 提供给其位于米兰 Via BerGoGnone的armani / TeaTro确保给予兰女装时装周和 米兰男装时装周期间的青年才俊们足够的知名度。实际的帮助分别在6月和9月提供给了 andrea pompilo与其男装和sTella jean的女装,并且这将有利于渐渐地帮助其他有 着精准当季标准的年轻创意人才。“我相信对于未来有必要找到体系的团结性以及在我 开始职业生涯时的那种创造了意大利时装现象的热忱。”GiorGio armani,说,其领 导的集团2012年实现了了创纪录的零售价值达到74.05亿欧元,而营业收入达到20.91亿欧 元,增长16%。在这次采访中,他讲述了说服他支持时尚产业的明天代言人的原因。成 为意大利时装系统的赞助人,准备好征服国际时尚舞台。 赞助两位年轻设计师armani / TheaTre场地的想法是如何产生的? 意大利是一个很久以来在其他地方自然发生的世代变迁一直被忽视的国家,在每个领域 都是真的存在。在这样的时刻肯定不是简单的,我认为我们所有人都必须致力于创新和 提高。一个国家的未来取决于新世代:为新兴设计师提供我的剧院是一项倡议,希望有 助于增加其知名度,从而推动商业上的增长。我很务实,不喜欢家长式作风:以资金经 济援助,比如说我更喜欢这个方式,因为我觉得它更具挑战性,所选择的设计师最终能 更有效地在媒体曝光。我们不能忘记成功的时装品牌也依赖于此。 您这个项目为什么会选择andrea pompilio 和sTella jean? 他们是两个年轻的有才华的时装设计师,与我的时尚有着不同的视角,但更加个人化和 原创。sTella jean的风格当即就让我很惊讶:混合印花和色彩的能力和安全性,有一 种乐趣和不拘一格的味道。pompilio是个同样有趣的设计师,用着一贯严谨的风格。 您认为该计划将在下季时装周继续进行吗? 是的,正如已经宣布的那样这不是一次性的,并没有结束。我要把我的支持给予新一 代,这个结果我仍不断努力,也正是我在做的。 您如何评价米兰和cnmi-意大利国家时尚商会在帮助年轻人方面在时尚界的举措? 我发现最终要围绕对新人的关注,但要走的路仍然是漫长的。不只是要在日程上的分 配,鼓励其更多的知名度,虽然这确实有所帮助。要形成一种引导进步的程序,要他们 用自己的双脚一步一个脚印的前进。 您觉得应该怎样做才能促进和支持意大利时尚的年轻一代? 我认为我们应该给他们信心,给他们机会表达自己的想法和自己的才华,给予他们更 大的知名度。 您怎么看意大利时尚和made in iTaly的创意的未来? 未来将是粉红色的,但我们必须共同努力,非常努力。在我看来不时以made in iTaly 的卓越性的借口,我们经常忘记还有其他的现实和越来越多的其他竞争。我们有丰富的 知识和独特的工艺,应该传承和共享给年轻一代,以便找到体系的团结性以及在我开始 职业生涯时的那种创造了意大利时装现象的热忱。我们必须共同努力使其发生。 商业观 角 - 成功法则 在这个国际奢侈品巨头日益重视新兴设计师的时刻,这里有来自四位专业人士对创立 和维持一个时装屋的黄金法则的建议。从品牌选择到定价,从分销到网络沟通。FaBio GiBellino 每年全世界有几十个时装周和几十个有关时尚的秀。更不用提每半年和每年两次的男 装和女装,成千上万的品牌为买家,记者和客户发布自己的系列。正如每年都有无数 的时尚行业新秀想要在官方日程里谋一席之地,只有一个目的:在极为挑剔的时尚丛林 里出人头地。不过幸运的是,每一个年轻创意人才的梦想是看到他的服装可以名列大牌 之侧。因此mFF.maGaZine For Fashion询问了四位专业人士关于一个新人应该怎样 做才能成功。他们分别是mario Boselli, cnmi-意大利国家商会主席,Francesco BoTTiGliero, FieradiGiTale的ceo (piTTi immaGine的子公司),BarBara Franchin, iTs # inTernaTional TalenT supporT主席,当然还有Beppe anGiolini, 意大利全国买手商会主席,这是一个比任何其他人都代表着一个系列成败的群体。并不 是巧合由他给予更多的建议。从“要从一个有创新的风格出发,而不能已经看过的或是 抄袭模仿的,必须是清晰和准确的,因为时尚是不断变化的,对一个新人的预期总是有 其原创和新的东西。”或是出发自“从我们的历史,文艺复兴时期的影响,我们像是生 活在一个露天博物馆的国家。”Boselli补充说:“但是所有的一切必须从一个精准的 起点发展。 我的意思是是无论你想成名或是想要做你热爱的事,找到答案后你会发现正 确的方式。”然后BarBara Franchin说:“我们不应该认为巴黎的秀唯一可能的方 式,同时需要肯定了解什么是最好的模式,是否被接受,成为伟大的设计师与否因为有 些人会被责任和要求摧毁了创造力,不是每个人都知道解答。”但是不仅如此,因为创 造力并不是其终结。恰恰相反, 正如anGiolini指出:“需要一种平衡,形象和广告 的部分,产品质量和准时交货,聪明得实现一种合理价值以及有趣的盈利。”产品是宇 宙的中心并不是一个秘密,BoTTiGliero还重申,特别是如果你遵循的方式是“供应 链的完整性和可持续性生产,因为越来越多的市场要注意这些问题,新品牌不能忽略这 些。”第一步是选择合适的品牌定位,了解客户是谁,在哪里可以找到。要做到这一点 的方法之一,由FieradiGiTale的ceo建议,是网络。“任何沟通战略都不是孤立的, 但是这并不意味着忽视其他手段,事实上,线下的体验恰恰是在线互动的主要触发。像 是社交网络,但在其增长变缓时不应该用同样的方式,那样甚至是有害的,特别是对于 年轻人,”BoTTiGliero接着说,“”社交网络开放沟通,简化基调和民主化品牌-顾 客互动,所以需要被悉心维护。”然而这种维护的上游需要谨记是头号的买手,必须 从形象出发。“一个直接的品牌,甚至loGo和标签都必须有力,记得第一个和最后一 个字母并不是一个品牌的最佳命名,最重要的是要始终与品牌的性质保持一致。”所 有这些还不要遗忘:“靠近时尚世界必须思考,讲话甚至做梦都用英文,因为这是世界 语。”cnmi主席说。最后是最亲爱的anGiolini,特别对新一代的建议:分销。对于 意大利时尚买手商会的主席来说:“这是值得非常严谨对待的问题,你必须卖的好, 但这不是所有,尤其是在商场的独家角度来想,如果你开始做的好,你可以肯定会被 奖励的。” 当然不要忘了电子商务。“设想一下一个年轻品牌的零售发展通过一个网 站,我认为这是必须的,年轻人必须考虑这种方式,因为商店非常昂贵,生产和分配元 素非常敏感难以管理,没有建立完整的结构组成不可能独自做到这一点。” BarBara Franchin强调。此外FieradiGiTale的ceo说:“没有时尚品牌可以忽略现象,尤其 是那些年轻的往往也是最少通过传统渠道分销的,但是这并不意味着每个人都必须立即 自己做电子商务,因为风险是赚不到钱,那么至关重要的是观察许多网上零售商。不仅 如此,因为电子商务的扩散形成客户的一体化服务的期望,并为线下网络带来发展的新 商机,但有数字化竞争的风险,甚至当客户终于进入了我们的精品之中。”总而言之参 加比赛也可以非常有用,至少作为一次经验和当做发布的跳板,但最重要的事情是它需 要激情,所有的耐心和精力。但要注意创立一个品牌是很容易的,要发展则是非常困难 的。这是mario Boselli的告诫的核心内容,“我的经验告诉我,许多有才华的设计师 为其他品牌做咨询,把一切都投入自己的私人品牌,通常这种交易是不开心的,因此反 射出的是有人也会成功,但盈利能力有限。时尚可以给予那些在时尚中扮演不同的角色 的人提供一个令人难以置信的机会。” 概述 - 女性部落 人物肖像。女强人的图片。 2014年春夏国际设计师们选择了强有力的信息,污染了祖先 的文化和世界流行的引用,在混编能带来惊喜。定义一种全新概念的现代女性。文本 diane perneT。照片 sonny VandeVelde 部落,坚强的女孩,凶狠的妇女,流行文化,城市战士,来自非洲的回音,团队精神, 画蛇添足的和尝试新的3d技术;然后是过量的花和合并不同的文化像是远东和非洲,这 就是2014s / s春夏的情绪。在Barneys 和macy’s百货的一片关于种族歧视的丑闻以及 jay-Z的激烈反击,令人耳目一新,看到一个城市的战舞,这既是感官上的攻击也带来 惊人的娱乐效果。rick oWens把真正的美国精神以sTepper dance的形式带入巴黎, 包括纽约的diVas和soul sTeppers,华盛顿特区的momenTum 和ZeTas。皱着眉, 跺着脚,一步步逼近舞台的一个同步后现代的部落舞蹈,大部分非裔美国舞者们震慑了 舞台使得全场屏息。。。编舞loreTTa malloy noBle和她的女儿把跨步动作结合了 祖鲁部落传统的舞蹈元素,创作出了一场即使是秀场常客也为之震惊的表演。此举一 出,oWens提醒了大家时尚不只是营养不良的模特们穿着扩张的造型。不仅如此,他还 证明了常常被世界认为是作为内在的或是“商机”的服装实际上可以很好地以各种形态 和大小表达一个强壮的躯体。更进一步,这个系列被设计得精准匹配他们的动作以便于 其自由跳跃,蹬地,踏步,弯曲并通过他们的表演鼓掌。对于一些对rick的作品有相当 狭隘的观点的人来说应该非常意外,但是不应该这样。它所做的,高于一切,再次确认 了他的一个重复出现的主题:对惯常审美的拒绝。dries Van noTen在强势女人上的 又一立场,就像Tamara lempicka和loulou de la Falaise一样。他的系列完全现 代又带着向历史微微倾斜的角度。像是一贯总是在一个非常多样化的调色板上掀起一场 创意革命,本季他的风格越过维多利亚风格的全棉蕾丝,墨黑的ForTuny层层褶边, 拜占庭镀金压花,黑色奥斯曼流苏,西班牙镶边,新石器时代贝壳装饰和闪着微光的郁 金香印花让人想起荷兰的静物画作。强化其丰富性的原始和不加修饰的元素的使用,像 是生亚麻棉布和印花布,使得这个混合了浓郁的原始和富裕的一季尤其强烈。prada 的 强势美丽女人非常不同。珠宝胸衣外穿,在层层礼服,大衣,毛衣之外把焦点吸引到胸 部。而当不使用胸衣时有种视觉错觉效果看起来像是贴满了插图的彩色大衣。这是一种 流行街头风格与精简运动风格的混搭。在GiVenchy是非洲和日本文化的冲撞,台上看 到了模特们艰难挪步于一场车祸现场。穿着平底鞋像是她们要横越撒哈拉沙漠以及长衫 也许是向Gres夫人致敬,极为妥帖的轮廓爱抚着身体,轻盈滑落或是不对称的包裹到 脚踝。皮带塑性像是盔甲;夹克裹得像个日式折纸的和服;袖子滑落袖管。似乎是从两个 完全不同但同样古老的文化发出的声明,却带来甚至可能比其相加的总和更大的原始动 力。comme des Garéons的秀上用稳定的鼓点配乐。剪影从一侧到另一侧比起3d来 说更加偏向2d,每一件有一段专门的音乐搭配。同时GareTh puGh展示了塑压紧身胸 衣和斜裁裙,掐腰夹克和推出圆形的肩膀的概念。随着他的全能的模特移过,我脑海中 忍不住跳出BarBarella中jane Fonda的形象。puGh曾到非洲访问ForeVermark™ 矿场基于其与de Beers和ForeVer钻石的合作。也许他决定把刀锋般的轮廓和抛光的纺 织品作为本季的积极的根基正是来自那次特殊的宝石之旅的启发。紧致和极好设计的iris Van herpen系列把一些春夏系列主题折射出来:柔软的女性化的轮廓与折叠单车夹克 展示了一个英气的美丽女人。她的领先的技术包括激光切割蕾丝,编织和丝绸和尼龙制 成的高光泽的流畅面料。设计超现代化但又兼具易穿性。Van herpen使用3-d硅胶在银 灰皮革夹克上作出浮雕图案,搭配银色迷你裙。对于一个神奇而富有诗意的形式,原始 的触感被设置在服装中搭配黑色,银色,灰色和朦胧蓝色。一些灵感巧妙得摆脱了俗套 以一种未来主义的效果。空灵,这个世界之外,但完全可取的。
Pycckий За кулисами - Тод’с (Tod’s) + ФаккинеТТи (FacchineTTi) «Я хотела раскрыть сильную свЯзь с итальЯнским характером, который бренд всегда передавал... потому что эта марка ЯвлЯетсЯ частью образа итальЯнской семьи. это символ настоЯщей роскоши», - объЯснила дизайнер во времЯ дебюта на подиуме с коллекцией прет-а-порте главного бренда семьи делла валле (Della Valle). (статьЯ джампьетро баудо) «Я представила итальянскую историю. для этой первой коллекции я задумала оформление, способное передать мир на 360 градусов. Я хотела, каким-то образом воссоздать дом женщины марки тод’с» алессандра Факкинетти (alessandra Facchinetti) подписывается под инаугурацией сезона: дебютируют на подиуме с коллекцией прет-а-порте главного бренда компании диего делла валле (Diego Della Valle). дизайнер, в прошлом сотрудничавшая с гуччи (Gucci), монклер гамм руж (Moncler Gamme rouge), валентино (Valentino) и пинко (Pinko), выбирает павильон современного искусства (Pac-Padiglione d’arte contemporanea) в милане, чтобы представить
изысканно итальянский дом моды. среди картин альберто бурри (alberto Burri), лучио Фонтана (lucio Fontana), агостино боналуми (agostino Bonalumi) и паоло скеджи (Paolo Scheggi). а также в стенах некоторых залов с отделкой, выполненной джо понти (Gio Ponti). «мне нравится эстетика итальянского модернизма времен джо понти; я считаю, что это абсолютный максимум, достигнутый итальянским дизайном», - объяснила дизайнер, раскрывая первые черты эстетического мира, задуманного для бренда. «Я хотела, чтобы этот проект раскрыл сильную связь с итальянским характером, который тод’с всегда передавал через свой продукт. эта марка является частью образа итальянской семьи. и это символ настоящей роскоши, потому что это одно из немногих предприятий, где все производится в италии, чтобы гарантировать максимальное качество. Я начала с предмета-унисекс – классических мокасин, чтобы создать вокруг него гармоничный образ. обувь на плоской подошве раскрывает определенное отношение. и это направило меня в создании завершенного гардероба: одежды и аксессуаров». под прожекторами – 29 образов, представляющих коллекцию, которая поступит в 18 магазинов мира начиная со следующего января. коллекция, способная предать многоликую женственность и изысканную повседневную одежду, которая открывает деликатные оттенки светло-розового, жемчужносерого, белоснежно-белого и насыщенно-бордового. то, что делает всю коллекцию действительно роскошной, - это пятигранное сочетание тканей: хрустящего хлопка, импонирующего шелка и ультра легкой кожи, перфорированной лазером и специально обработанной, что делает ее похожей на тонченное кружево сангалло. в завершении всего – простота архитектоники и крайний пуризм простых форм, облачающих силуэт. в противовес – эксцентрично-роскошные аксессуары: абстрактные украшения в модернистском стиле, блестящие шляпки и, прежде всего, искусные сумки, минимальные днем и шикарные с приближением вечера, благодаря отражающемуся сверканию огней, мозаике из звенящих пайеток и блестящим канителям. обувь также призвана удивлять, но умеренно. декоративная бахрома навеяна этническими мотивами путешествия в танжер. застежка на замке выполнена в стиле рок-н-ролл. тонкие шнурочки преображают классические мокасины, бестселлер дома моды, в бальные туфли, большую страсть Факкинетти. «мы итальянцы, и это коллекция, которая представляет качественную италию», - объяснил диего делла валле, руководитель компании с объемом продаж в 963,1 миллиона евро (+7,8%) по итогам 2012 гола, в том числе марки тод’с, принесшей доход в 569,7 миллионов евро (+16,8%). «алессандра привнесла свое в дом тод’с, она проделала превосходную работу, представив наш мир... она пришла к нам с большим уважением, изучила все, вошла в наш днк, она сделала свое дело со вкусом. думаю, она чувствует себя здесь именно как дома». десяТилеТие - с десяТой годовщиной, дрим-Тим ck! етыре креативных директора, которые проводили работы calVin klein в новую эру: Франциско коста (FranciSco coSta), итало цуккелли (italo Zucchelli) , кевин карриган (keVin carriGan) и ульрих гримм (ulrich GriMM). они соответственно стоЯт за штурвалом женских, мужских, джинсовых/городских коллекций и аксессуаров. американскаЯ мода, созданнаЯ с учётом традиции, отмечает своё десЯтилетие весенней коллекцией 2014. (статьЯ FaBio Maria DaMato) иТало Цуккелли «спортивный дух, инновационные Формы и материалы, иконические цвета и принты – вот элементы, которые Я хотел внести в мужской мир calVin klein, оберегаЯ ощущение минималисткой непринуждённости». «многие спрашивают меня, что из днк марки я сохранил. безусловно, то ощущение непринуждённости, способное создать чистую и, конечно же, минималистскую формулу. присутствуют также типичные элементы, близкие моему творчеству, которые я попытался вовлечь в диалог с эстетикой марки. например, я использую в некоторой степени инновационные и экспериментальные материалы и техники, ввожу насыщенные и графические цвета, применяю сильные и отличительные принты. мне нравиться играть с формой, это также является и характеристикой работ самого основателя модного дома, и находить правильный баланс между семейными кодами и всегда новым вкусом»,- рассказывает итальянский дизайнер итало цуккелли. он является креативным директором мужской коллекции calvin klein. этот дизайнер способен сразу привить мужчине в некотором смысле активный дух с чёткой и современной эстетикой. «цели, которые ставит перед собой креативный отдел в наши дни, отличаются от тех, что были ранее. безусловно, главной задачей является найти правильный баланс между креативностью и бизнесом. лично я уверен, что предмет одежды должен быть идеальным как на снимке в модном журнале, так и непосредственно в гардеробе настоящего мужчины». цуккелли родился в 1965 году, изучал архитектуру во Флоренции, именно знания, приобретённые в университете, дают ему вдохновение для создания коллекций бренда. «Я уверен, что для творческого человека в наши дни, как в моём случае, стать частью великой истории в книге моды и написать в ней новую главу является волнующим приключением. очевидно, что существенно важно иметь схожий тип эстетики с основателем марки, именно это и является связующим элементом между мной и calvin klein, - пояснил цуккелли,- сегодня, как и всегда, наш потребитель точно знает, чего ожидать от показа коллекции calvin klein. моё задание – это попробовать в каждом сезоне вставить элемент-сюрприз, вспышку удивления». кевин карриган «желаемый продукт, доброжелательный образ, а также принЯтие во внимание ожиданий новых поколений – вот секрет успеха». «Я занимаюсь линиями calvin klein platinum и White label, calvin klein jeans и нижнее бельё. моей первой задачей является создать продукт, подходящий для ежедневного ношения, для тех, кто чувствует себя на одной волне с маркой. затем при его создании я думаю о современных людях, мужчинах и женщинах, которых встречаю на улицах разных городов мира»,- рассказал кевин карриган, руководитель линии одежды для города американского бренда. он решительно уточняет, насколько важна коммуникация для его линии и не только. « исторически сложилось так, что бренд calvin klein всегда был известен своей провокационной рекламой, которая считается настоящим столпом его истории. по этой причине каждый сезон наша творческая команда сотрудничает с самыми выдающимися профессионалами из этой области… такие фотографы, как стивен мейзель (Steven Meisel) , мерт и маркус (Mert & Marcus) или стивен кляйн (Steven klein) при сотрудничестве со стилистами такого калибра, как кэти гранд (katie Grand), оливьер риццо (olivier rizzo) или карл темплер (karl templer). это процесс свободного обмена идеями и творческой энергией, чтобы создать выдающуюся эстетику, отражающую дух современности». карриган сосредотачивается на расширении линий, которыми руководит. «за последние десять лет мы выросли в удивительной мере на уровне продаж как на внутреннем американском рынке, так и на рынках китая и бразилии, стран, где всё больше тратят деньги»,- добавил дизайнер. «Я полагаю, что ценность и желанность продукта, смешанные с сильным передаваемым образом и хорошей и постоянно разрастающейся сетью продаж стали составляющими растущего успеха за последние десять лет. моя личная цель: сделать так, чтобы в сознании потребителей отложилась вневременная сущность calvin klein, но в новом видоизменённом обличии. Я сильно озабочен поддерживанием умственной связи с современными поколениями, но особенно с поколениями завтрашнего дня. люди разного пола, разной культуры и различного происхождения. это и есть ключ к успеху в будущих сезонах. Я уверен, что если учитывать эту связь в каждодневной работе, то появятся ещё много страниц для истории». ФранЦиско косТа « Я всегда думал о марке как об эмблеме американской моды… маЯк минималисткой элегантности, единственный в своем роде. именно учитываЯ всё это, с самого первого днЯ Я работал над женскими коллекциЯми». « Я помню, когда кевин кляйн (calvin klein) позвонил мне впервые лично. Я жил в лондоне и в то время работал на Gucci под руководством тома Форда (tom Ford), но я не был готов уйти оттуда. год спустя я сам ему перезвонил. он всё ещё был в поиске креативного директора для женских коллекций, с того момента всё и началось». таким было начало приключения Франциска косты, креативного директора женской коллекции calvin klein.«прежде чем причалить к берегам офисов этого модного дома, я всегда думал об этой марке как об эмблеме американской моды. маяк минималисткой элегантности, единственный в своем роде. именно учитывая всё это, с самого первого дня я работал над моим женским образом. независимая и сильная женщина, живущая на улицах мира. моими нарядами и моей модой я хочу придать ей силу в её повседневной жизни. когда надеваешь «сильные» наряды, твой дух в свою очередь тоже становится сильнее. коста, бразилец по происхождению и гражданин мира по определению, с самой первой своей коллекции в модном доме был признан публикой и критикой за его способность создавать новые не выходящие из моды архетипы минимализма. «Я уверен, что сейчас как дизайнеры, так и конечные потребители имеет большую свободу в следовании моде. раньше поклонники моды должны были одеваться с ног до головы в определённый бренд. но принцип “total look” (с англ.- целостный образ) исчерпал себя. сегодня речь идёт о чувстве стиля, интерпретированном в желании смешивать предметы гардероба разного происхождения е качества. Я думаю об этом, каждый раз, когда создаю вещь. Я хочу, чтобы она была уникальной, ключевой, способной рассказать историю и стиль, даже когда смешивается с чем-то другим». когда коста создаёт каждую отдельную вещь для шоу, он думает о будущем. «наша марка всегда была правильным сочетанием безвременного соблазна и современного вкуса. этот подход можно перенести и в будущее, чтобы ещё больше вырасти». ульрих гримм «за эти десЯть лет Я постаралсЯ проделать скрупулёзную работу, обдуманную и взвешенную, чтобы трансФормировать то, что сначала было простыми аксессуарами, в товар с определённым характером». « Я до сих пор помню, как в середине 90-ых годов я познакомился с самим кевином кляйном через некоторых наших общих знакомых. в то время марка стремительно разрасталась, и линия аксессуаров была только недавно запущена,- рассказал ульрих гримм, креативный директор линии аксессуаров calvin klein для мужской и женской коллекций. «за эти десять лет я постарался проделать скрупулёзную работу, обдуманную и взвешенную, чтобы трансформировать то, что сначала было простыми аксессуарами, в товар с определённым характером, который мог бы также стать весомым с точки зрения продаж. сейчас творческий процесс, который стоит за каждой парой обуви и каждой сумкой руководствуется необходимостью создания культового объекта. отсюда и чрезмерное внимание к дизайну и удобству предмета. в результате мы получаем вещи, которые становятся самым настоящим хитом сезона». гримм, дизайнер, который дольше остальных проработал в calvin klein, всегда имел природную склонность к работе в команде. не случайно уже целых десять лет он работает плечом к плечу с Франциско коста и итало цуккелли и создаёт аксессуары, как для мужчин, так и для женщин, они рассказывают общую для обеих линий одежды этой марки историю. «наша командная работа каждый день приводит к нас к вопросу: то, что мы создаём, в какой-то мере современно и отражает наследие бренда? если мы получаем положительный ответ на этот вопрос, то мы продолжаем двигаться по намеченному пути, если нет, то тогда переходим к другому варианту. оглядываясь назад на годы, проведённые в
модном доме, и на проделанную работу, мне нравиться думать, что благодаря моей креативности, у меня получилось сделать сильной целую категорию продукции для марки, которая уже обладала сильным характером в плане эстетики и в одежде,-добавил он.- в этом смысле я стал, скорее даже мы стали мастерами эволюции, перемены, которая не гармонично вписалась в уже пройденный до этого момент путь. на сегодняшний день calvin klein обладает узнаваемым стилем и новым современным образом, создаваемым изо дня в день благодаря работе каждого из нас». инТервьЮ - джоЗеФ альТуЗарра неожиданное партнёрство с kerinG превратило марку альтузарра (altuZZara) в «гвоздь сезона». дизайнер одевает «женщин с чёткими и твёрдыми идеЯми, находЯщихсЯ в центре светской жизни». (статьЯ FaBio Maria DaMato) в сша в этом сезоне он стал «гвоздём» показов после неожиданного заявления со стороны группы kering во главе с Франсуа-анри пино (François-henri Pinault) о приобретении миноритарного пакета акций лейбла (прим. редакции - по слухам, речь идёт о 40%). по словам самого джозефа альтузарры, молодого американского дизайнера с франко-китайскими корнями, он является поборником моды, созданной для сексуальных светских львиц и не только. как зарождается отправная точка для каждой коллекции? в моде, как и в жизни, всё подчинено естественному потоку чувств и эволюции. когда я творю, я не смотрю на то, что создают мои коллеги, и не задаюсь вопросом, что же станет хитом сезона. Я стараюсь развивать свой собственный стиль, отличающийся чувственностью, простотой и налётом непринуждённости, для женщин с чёткими и твёрдыми идеями, находящихся в центре светской жизни. как вы совмещаете креативность и бизнес? моя марка ещё очень молодая, по этой причине я не чувствую себя обязанным создавать в некотором смысле легкопродаваемые вещи. ту коллекцию, которую я отправляю на подиум, можно потом приобрести в магазине. наверное, это дерзкая одежда, но это именно то, что и ожидают клиенты от моего модного дома- с подиума прямо в шкаф. идея создавать передовые наряды для подиума и отдельно одежду на продажу мне теперь уже кажется необычной. сегодня всё чаще законодатели моды хотят ключевую вещь от каждого дизайнера, а для всего остального существует fast fashion (букв. с англ. «быстрая мода»). модные показы в режиме реального времени в стриминге и ощущение того, что по прибытии в магазины по прошествии нескольких месяцев коллекции уже старые… необходимо ли перестраивать свои механизмы согласно модной индустрии? если кто-то сможет ответить вам на этот вопрос, прошу сообщить мне. в наше время моё поколение дизайнеров задаётся этим вопросом ежедневно, но до сих пор никто не смог найти ответ. быстрое применение и повторение тенденций с модных показов очевидно. но также верно, что для выполнения высококачественных изделий неотъемлемо необходимо определённое время. мода - это максимальное выражение эволюции, самое сложное – это понять в каком направлении двигаться. ваша марка начиналась как самый настоящий семейный бизнес. в будущем всё так и останется либо присутствие kering изменит перспективу? моя семья всегда была сильным звеном и отправной точкой в создании моего бренда. с первого дня мы все работаем плечом к плечу, выполняя каждый свои обязанности в структуре компании. также верно, что для развития и роста нужны квалифицированные фигуры и энергия извне. при участии группы kering мы двигаемся в этом направлении, чтобы создать структуру, готовую к международному росту. вы чувствуете большее давление после акционерной реорганизации? давление остаётся высоким каждый сезон, лично я мало подвержен внешним факторам хотя бы потому, что мне хватает давления, которому я сам себя подвергаю. вопреки тому, что можно было бы подумать, партнёрство с kering снимает с моих плеч некоторый груз. структура и высококвалифицированный опыт, которые они готовы привнести в мой проект, поспособствуют развитию марки altuzarra. вы сотрудничали с гайей репосси (Gaia Repossi) и Филиппом кранджи (Philip crangi). Что задумано в будущем? гайя и Филипп- два дизайнера ювелирных украшений, мои друзьями. Я увлекаюсь драгоценными камнями, и идея создания чего-то особенного специально для показов зародилась спонтанно и естественно как плод нашей общей креативной и эмоциональной совместимости. на данный момент в моем списке нет имён тех, с кем бы я хотел сотрудничать в будущем. Я человек, сконцентрированный на настоящем, на работе изо дня в день. Я не создаю долгосрочные проекты, а позволяю всему идти своим чередом. инТервьЮ - андреас мельбосТад дизайнер запустит обновленную линию DieSel Black GolD и, как стало известно совсем недавно, также станет у штурвала созданиЯ мужской коллекции. он готовитсЯ к важному боевому крещению: линиЯ станет приглашенным гостем на выставке мужской моды Pitti iMMaGine uoMo в Январе. «работать одновременно над двумЯ коллекциЯми станет хорошей возможностью развить бренд глобально, полностью следуЯ его днк». (статьЯ eliSa roSSi) через год после назначения креативным директором женской коллекции андреас мельбостад официально берет бразды правления и мужской коллекции линии Diesel black gold с целью создания единого образа с линией otb-only the brave ренцо россо (renzo rosso). эта первая мужская коллекция норвежского дизайнера (который до работы в Diesel Black gold занимал пост креативного директора Phi, был главным дизайнером Donna karan, calvin klein, nina ricci и сотрудничал с альбером эльбазом (albert elbaz) как для Guy laroche, так и для yves Saint laurent) пройдет особое боевое крещение: ее представят на подиуме в следующем январе во Флоренции как специального гостя на выставке мужской моды Pitti immagine uomo. 2014 год станет также годом мощного расширения марки в милане и лондоне согласно новому видению, для дальнейшего покорения ключевого рынка по всему миру, в первую очередь, в китае. какой предстанет новая эстетика diesel black gold теперь с единым креативным директором как мужской, так и женской коллекций? именно благодаря ренцо россо (renzo rosso), которого я считаю учителем, направившим развитие моей эстетики Diesel black gold, код бренда становится ясным, и коллекция приобретает свое звучание. наша женщина, например, уверена в себе и получает удовольствие от выражения своей индивидуальности, характера. следующим летом мы решили выразить его через присущий ее личности дуализм: сильная и целеустремленная, но в то же время хрупкая. она переживает в полной мере оба эмоциональные состояния и обладает особым, узнаваемым настроением. в будущем работать одновременно над мужской и женской коллекциями станет возможностью развить все аспекты коллекций глобально, наделяя обе особой идентичностью, но вместе с тем полностью следуя его днк марки. каковы планы на будущее линии? у нас много специальных проектов на будущее марки. эта коллекция представляет важный шаг в построении предложения продукта Diesel. для этого, кроме презентации пре-коллекции осень 2014 в нью-йорке в начале декабря, мы откроем новый шоу-рум в милане на улице стендаль – шаг на пути к созданию особого подхода к розничной торговле и специальной пространство для коллекции. мы обновили предложение стиля деним, основной продукт компании, и усилили предложение легкой одежды, трикотажа и кожи в наших коллекциях наряду с расширением ассортимента аксессуаров. затем в следующем феврале все так же в америке мы представим мою третью коллекцию женской одежды и в 2014 году откроем бутик Diesel black gold как в лондоне, так и в милане. они станут первыми магазинами, спроектированными в соответствии с нашим новым видением розничной торговли. кроме того, после 2014 года планируются дальнейшие открытия в важных столицах моды и в китае. как родилось решение участвовать на следующей выставке мужской моды Pitti immagine Uomo? это честь для нас быть приглашенными. Являясь маркой с итальянскими корнями, решение участвовать в выставке было для нас естественным. быть приглашенными в качестве специального гостя на выставку Pitti immagine uomo – это важный шаг, это особенная витрина, на которой мы можем представить наше новое видение бренда. кроме того для меня как приглашенного дизайнера это возможность представить мою первую мужскую коллекцию. каков ваш секрет успеха? Я считаю, что секрет кроется в посвящении, силе и фундаментальной поддержке, которую ренцо россо удается дать мне и всей команде, чтобы постоянно продвигать дальше работу с поистине невероятной энергией. сила, которую публика ощущает и отвечает благодарностью. инТервьЮ - бейТс, брайан и маккрири трио из SiBlinG, европейские победители премии international WoolMark PriZe, описывают себЯ тремЯ простыми словами: «трикотаж, цвет и много счастьЯ». (статьЯ aleSSia luccheSe) мужская одежда, трикотаж. следовать этой мантре джои бейтс (Joe Bates), сид брайан (Sid Bryan) и козетте маккрири (cozette Mccreery) решили в 2008 году, когда запустили свой бренд Sibling. приключение, которое в последние пять лет привело их к открытию всевозможного разнообразия трикотажа, сначала в мире мужской одежды, а затем, начиная с последних двух сезонов, и женской с Sister of Sibling. веселое, красочное и очень английское настроение, которое завоевало в том числе и европейское жюри премии international woolmark prize, признавшее их победителями. церемония награждения состоится в феврале 2014 года в рамках недели женской моды в милане. вы являетесь одним из «горячих» лондонских брендов и победителями премии international woolmark prize. как вы себя ощущаете? честно говоря, это было шоком. когда нас премировали в июне, мы как раз вернулись с одного успешного показа во время london collections: men и были изнурены. но когда жюри спросило у нас, почему мы должны выиграть, мы ответили, без высокомерия, что коллекция осень/зима 2013 была полна мериносовой шерсти и что мы использовали почти 200 кг для мужской и женской одежды. мы уже чувствовали себя представителями этого материала. и, конечно, быть премированными – это большое признание. насколько трикотаж важен в ваших коллекциях? Sibling зародился как чисто трикотажный бренд. каждое изделие, которое мы выпускаем, от блейзера до куртки-байкер, трикотажное. в основном, мы по-новому интерпретируем классические модели согласно правилам трикотажа. мы сделали на этом большой акцент, в том время как остальные говорили нам обратить внимание и на другое. мы хотели выполнить свою мужскую коллекцию, как можно лучше. Почему вы начали именно с мужской моды? у всех троих был значительный опыт в женской одежде, поэтому, когда мы создали наш бренд, мы решили делать что-то совершенно новое. и мужская одежда была наиболее очевидным вариантом. кроме того, мы хотели, чтобы наше предложение имело влияние: в коллекции для женщин блестящий свитер затерялся бы в море подобных предложений, но в коллекции для мужчин он рассматривается как что-то
MFF-Magazine For Fashion | 169 инновационное. прошло пять лет, и, благодаря london collections: men и нашим показам, мы чувствуем, что рынок готов к нам. в сентябре вы представили новую коллекцию sister by sibling. Это зеркальное отображение мужской коллекции? они, безусловно, связаны, в конце концов, она основывается на успехе мужской коллекции. мы еще работаем над ростом бренда, и важно оставаться верными нашему подходу. это не означает переделывать предложения для мужчин для женского тела, оба бренда обладают очень четкой идентичностью. как бы вы описали свою марку тремя словами? трикотаж, цвет, счастье. вы трио: как вам удается управлять творческим процессом? у каждого из вас есть определенные роли? со временем это стало необходимым. джои закладывает начало всему, обрисовывая тему и идеи и затем направляя нас следовать им. сид работает непосредственно над реализацией модели, в то время как козетте отвечает за продажи и маркетинг: от связей с прессой до организации показов. в последнее время различные британские марки были замечены влиятельными компаниями. вы также считаете, что недавно появившиеся бренды все больше нуждаются в надежном финансовом партнере? это всегда хорошо, если британские бренды имеют такую поддержку. если бы такое случилось с нами, конечно, у нас была бы финансовая надежность и, в первую очередь, возможность сконцентрироваться еще больше на производстве и работать с невероятными компаниями. как и в любом деле, в этом есть свои плюсы и минусы: с партнером также необходимо много работать, и со временем не всегда все бывает идеально, как в начале. это отношения, которые должны поддерживаться с обеих сторон. какими вы себя видите через десять лет? с магазином, с все более широким сотрудничеством, с партнером или самостоятельно... у нас нет претензий. но главное, мы рады работать над нашим брендом. инТервьЮ - барбара каЗасола «международнаЯ, знающаЯ и чувственнаЯ». сФормировавшаЯсЯ эстетика молодого стилиста с итало-бразильскими корнЯми среди утонченных ссылок на мир искусств и сдержанного соблазна. ( статьЯ aleSSia luccheSe) дебют на высоте, любезный и элегантный, как и она сама. барбара казасола (Barbara casasola) впервые ступила на подмостки одной из самых важных на международной арене модных недель, очаровывая своей модой, персональной и удобной. бразильянка из пуэрто алегре, итальянка по линии мамы, она родилась в 1984 году. дизайнер выбрала для своего первого настоящего показа лондонскую неделю моды после завоевания высокой оценки прессы и байеров в париже на протяжении двух сезонов. это стало последним шагом, но только на данный момент.её карьера началась с центрального колледжа искусства и дизайна им. святого мартина в лондоне и института марангони в милане, это привело её в модный дом roberto cavalli в качестве первого ассистента по женским коллекциям, затем она работала с габриэль грейсс для таких марок как lanvin и See by chloé. она завоевала общее внимание на таких событиях, как проект on stage на Milano unica или конкурс Who is on next? за 2 года до решения уйти с головой в одиночное плавание. стилист сама подвела итог своего художественно-креативного пути, который заложил основы для более чем прочного будущего. с момента запуска марки прошло два года, вы можете подвести первые итоги? Я верю, что создала узнаваемый стиль. пресса и покупатели понимают и узнают женщину, для которой я создаю мои рисунки, а это, на мой взгляд, очень важный показатель при развитии нового бренда. После нескольких сезонов в Париже вы решили перенести показы в лондон. с чем связано такое решение и что вы думаете о лондонской неделе моды и предоставляемой молодым дизайнерам поддержке? лондон останется вашим домом? меня пригласил на лондонские подмостки британский модный совет (англ. the British Fashion council, BFc), и я подумала, что имеет смысл проводить показы в лондоне, потому что в основном мы базируемся здесь. кроме того, я полагаю, что лондон – это одна из столиц моды, это необыкновенный город, который предоставляет большие возможности новым дизайнерам. Я чувствовала, что было правильно начать с парижа, но сейчас я чувствую, что правильно быть здесь. как бы вы описали женщину, которую представляете, когда творите? международная, знающая и чувственная. Что стало отправной точкой для коллекции весна-лето 2014? глубина работ бразильской художницы лиджии кларк. искусство часто является отправной точкой в вашей работе… оно лежит в основе. искусство является для меня непрерывным источником вдохновения. женщина, которую я представляю, увлекается искусством, окружает себя им и одевает мою одежду для того чтобы пойти на выставку или другое мероприятие. это абсолютная характеристика моих творений. какое значение имеет итало-бразильское происхождение в создании вашей эстетики? наполовину итальянка, наполовину бразильянка – это и есть сама я. возможно, моё стремление к совершенству обязано моим итальянским корням, в то время как бразильской части меня свойственны спокойствие и чувственность. это сложно объяснить, но думаю, что это смешение помогло мне приспособиться к разному окружению и по-разному понять женщин. какими будут следующие шаги марки? с коллекции весна/лето 2014 мы начали сотрудничество с маноло бланик (Manolo Blahnik) по части обуви, а следующим шагом является капсульная коллекция pre-fall 2014. у нас есть более 50 торговых точек во всем мире, среди них luisa Via roma во Флоренции, Piave 37 в милане, Joyce в гонконге, harvey nichols в эр-рияде и лондоне и thecorner.com. как вы видите себя через 10 лет? о чём вы мечтаете? Я амбициозна, но стараюсь двигаться шаг за шагом и не витать в облаках. мечты? одевать женщин- это для меня источник вдохновения. инТервьЮ - алессандро деллакуа со своим n°21 он пережил второй успех и сейчас готовитсЯ бросить новый вызов: управление rochaS. «то, что доставило мне наибольшее удовольствие, это возможность начать все сначала, одному и самостоЯтельно». ( статьЯ chiara Bottoni) о нем часто говорят, что у него появилась возможность прожить вторую жизнь благодаря рождению лейбла n°21, марки созданной из ничего. сегодня эта марка стала super cool (англ.- очень крутой) и можно говорить о третьей жизни алессандро деллакуа (alessandro Dell’acqua). и в самом деле, дизайнер отметился в хронике во время парижской недели моды, т. к. был назначен креативным директором rochas, принимая эстафету у марко дзанини (Marco Zanini), мигрировавшего в направлении эльзы скиапарелли (elsa Schiaparelli). плюс на стартовой площадке первая мужская коллекция с его лейблом. с обеих сторон все молча замерли в грандиозном ожидании. поскольку если предпосылки те же, что и дали жизненный путь n°21, то успех ожидает его за углом. «кому сказать, что я выбрал оставить все консультативные услуги, чтобы посвятить себя только моей линии! но в жизни есть случаи, которым невозможно сказать нет...»,- поверил нам деллакуа, рассказывая свой эстетический путь и путь в бизнесе. в знак итальянской чувственности. ваш последний показ был утвержден как одно из мероприятий, которое нельзя пропустить на миланской неделе женской моды. Что вы чувствуете, собирая пересекающиеся одобрения и признания после многих лет работы? это великое удовольствие. после долгого времени я смог пережить ту же эйфорию, что переживают в первый раз, на первых показах. все произошло удивительным образом. в начале этого приключения я, конечно же, не ожидал этого успеха для n°21. это был проект, с которым я собирался продолжить заниматься модой после того, как сделал вывод из предыдущего опыта в большей степени негативного. n°21 родился около двух с половиной лет назад, как очень маленькая коллекция, полностью мой проект, чтобы постепенно развивать его, но который вскоре взорвался у меня в руках. для меня это было, как пережить новый карьерный взлет, как получить второй шанс. как вырос n°21 спустя три года после своего рождения? коллекция эволюционировала очень быстро, расширяясь от одежды до обуви производимой kallist, и до изделий из кожи. с самого начала я решил работать над n°21 с установкой, отличающейся по сравнению с предыдущим опытом, начиная создавать моду более ориентированную на daywear (англ. – повседневная одежда). эта мода более «реальная», задуманная не только для одного show. для меня сегодня важно чтобы коллекции выходили за пределы торговых точек, чтобы были продаваемы, и чтобы поддерживали хорошую ценовую политику. эта постановка работы понравилась как моим давним клиентам в италии, Японии или англии, так и новым рынкам, которые открылись за эти годы, такие как китай, бразилия, индия, которые приносят мне большое удовольствие. n°21 считается новой маркой с интересной ценовой политикой, которая заинтересовывает рынок. Чего вы достигли и чего бы вы хотели достичь со своим лейблом? хотел бы утвердить его высокое положение. Я очень верю в n°21. хотел бы довести его до становления чем-нибудь, что клиент действительно хотел бы одеть. Что больше всего вызвало эмоций во время этого приключения? вещь, которая доставила мне наибольшее удовольствие, это возможность начать все сначала, одному и самостоятельно. осознав, что я могу это сделать, я засучил рукава и вступил в игру также и в управлении фирмой, это практическая сторона к которой у меня никогда не было амбиций или желания заниматься! в итоге, в некотором смысле, я неожиданно стал предпринимателем, и я смог это. n°21 – это мое детище. и благодаря ему я нашел в себе невероятную энергию, внезапно я вернулся в двадцатилетний возраст! как instagram и сми изменили способ передавать информацию о вашей моде? в самом начале я был против всего этого. затем я открыл, что instagram может быть огромным рекламным средством. он очень рекламирует марку через приложение, картинку, которая является основой в мире моды. со мной связались американские стилисты из магазинов, которые хотели купить мою коллекцию. в общем, я вынужден был вновь поверить в себя, осознавая и тот факт, что выставляю себя также и для критики. но это является частью игры social media (англ. - социальные сми). вам бы хотелось сотрудничать с группой fast fashion (англ. – быстрая мода)? да, мне бы очень хотелось. это очень интересный вариант, который может познакомить с тобой публику быстрым способом. группы fast fashion радикально изменили наш мир. они могут работать с неимоверной скоростью и заставляют нас дизайнеров каждых раз находить какую-то новую деталь, непрерывно совершенствоваться. и потом, в итоге, мне нечего сказать, когда меня копируют. это значит, что за тобой следят, что ты заинтересовываешь, и что люди следят за твоей модой. как вы видите будущее итальянской моды? По вашему мнению новая подготовка сnMi (национальная ассоциация моды италии) и продвигаемые вперед инициативы в пользу молодых дизайнеров смогли конкретно чтонибудь изменить?
надеюсь, что вещи быстро поменяются и значительным образом. уже начиная с этого сезона, что-то сдвинуло ситуацию и надеюсь, что каждый сезон будут новые стилисты, которых можно будет представить иностранной прессе. когда я начинал мою карьеру в 1996, картина была другой. было много молодых интересных талантов, которые появлялись в этом мире. некоторые, из которых потерялись, в то время как другие продолжили свой карьерный рост. затем в определенный промежуток времени все как будто замерло. сегодня учитывая кризис, который мы преодолеваем, я уверен, что это правильный момент, потому что происходят реальные изменения. команда Gilmar, которая хорошо работает в этом направлении, сделала ставку на мою коллекцию. риск может быть выгодным и стать началом start up (англ. – запуск) за без сомнения более сдержанную цену по отношению к продукции уже укрепившихся домов моды. как вы видите n°21 через десять лет? сложно сказать! есть много проектов, много идей, которые складываются постепенно и много обстоятельств, которые мы оцениваем. но мое желание на данный момент укрепить то, что уже есть сейчас. инТервьЮ - Эннио каПаЗа «мне действительно было интересно вернутьсЯ в милан через более чем двадцать лет, Я решил отдать городу мою скромную дань», - поделилсЯ дизайнер, основной стержень бренда coStuMe national, обдумываЯ уже новые цели. (статьЯ eliSa roSSi) «Я не знаю, будет ли это окончательным решением, но я думаю, что на данный момент милан - это подходящее место». эннио капаза (ennio capasa), креативный директор costume national, все же оставляет ещё открытым вопрос о его присутствии на следующем событии в женской моде Milano moda donna. то же, что остается, без всякого сомнения, это прочная связь бренда и города милана. об этом свидетельствуют большие инвестиции в зону, которую рассматривают как поворотный момент в будущем модной столицы. новаторская мономарка первой распахнула двери в новом комплексе порта нуова (Porta nuova). в планах также расширение направлений бренда и новый проект, пока под грифом «совершенно секретно» и в стадии разработки. предположительно он должен увидеть свет к концу этого года. откуда происходит решение переместить показ женской моды в милан? это было решением, на которое подтолкнули разные люди. изначально я был удивлен и признаюсь, что я не был очень уверен. в конце концов, мотив, который подтолкнул меня попробовать, был по большей мере эмоциональный. в тот сложный момент, когда милан ощущал недостаток энергии, я решил попробовать отдать городу мою скромную дань посредством марки costume national, которая является синонимом новаторства и постоянного поиска. с другой стороны, меня всегда привлекали сложные задачи, решение о проведении показов в париже в 90-х годах было знаменательным в этом плане. с другой стороны, я не считаю, что итальянцы должны оставаться в италии, а французы во Франции, мода – это огромное сообщество, которое должно поддерживаться всеми её столицами, объединёнными воедино для придания силы всей системе. Таким образом, ваш выбор окончателен? мне действительно было интересно вернуться в милан через более чем двадцать лет. Я ощутил сильную позитивную энергию, реальное стремление к переменам и эволюции. Я не знаю, будет ли это окончательным решением, мне не нравится быть категоричным, но я думаю, что на данный момент милан - это подходящее место. По этой причине вы стали пионерами в новом комплексе Порта нуова? Я думаю, что новый район города корсо комо (corso como) является символом перемен и инноваций, я рад, что стал первым, кто открылся на одной из самых интересных улиц нового милана, инвестируя тем самым в зону, представляющую будущее. этот замечательный бутик больше всех остальных отображает аутентичную суть марки costume national. там представлены все её коллекции, включая коллекцию для новорожденных и мужскую и женскую коллекцию оптики, выпущенную при сотрудничестве с JPlus. кроме того в планах также расширение направлений бренда, но на данный момент мы прорабатываем детали. насколько интернет оказывает влияние на моду на сегодняшний день? наш модный дом всегда очень с большим вниманием относится к интернету. виртуальный мир очень важен, он подпитывает идеи и новые проекты, стимулирует творчество, а главное, позволяет людям быть на связи и взаимодействовать. мгновенность, глобальность и постоянная инновация – это главные характеристики, которые делают интернет необходимым для продвижения бренда, социальные сети являются доказательством этой огромной революции-эволюции. если предположить, что жизнь не предоставила бы вам возможность стать дизайнером, в чём бы вы пробовали свои силы? кто знает! Я бы точно стал fashion victim (с англ.- жертвой моды)… кроме шуток, мне повезло, что у меня есть много творческих интересов, и я бы точно выразил себя в одной из этих сфер. инТервьЮ - клер вейТ келлер плавность, легкость и прозрачность длЯ созданиЯ новой сhloé в духе мадам агион, любившей повторЯть: «Я всегда думала, что женщины красивее, когда они обнажены». (статьЯ chiara Bottoni) это было в 1952 году, когда габи агион (Gaby aghion), дизайнер египетского происхождения, иммигрировавшая в париж, основала свой дом моды – chloé, который по сегодняшний день доминирует на арене моды. со своим стилем, повседневным и непринужденным, который потом станет квинтэссенцией для прет-а-порте, дизайнер, перевернув предписания new look в стиле Dior, написав новую главу в истории моды. сегодня креативной наследницей этого мира моды, отмеченного выпуском тома «chloé attitudes» (выпущенного издательством rizzoli и представленного в париже во время недели моды), является 43-летняя британская дизайнер клер вейт келлер (clare Waight keller). закончив королевский колледж искусств (royal college of art) со специализацией по трикотажу и имея опыт работы в calvin klein, ralph lauren и Gucci времен тома Форда (tom Ford), а также в качестве креативного директора в Pringle of Scotland, келлер была приглашена в chloé в июне 2011 года и привнесла в коллекции свой персональный британский акцент. под ее руководством за эти годы дом моды стал главным участником ряда ключевых событий: от праздничного показа в честь 60-летия, организованного в прошлом году в Palais de tokyo, до выпуска антологии и, наконец, до перформанса eternity dress, представленного с 20 по 24 в рамках осеннего фестиваля (Festival d’automne), который объединил оливье сайлларда (olivier Saillard), директора музея Galliera, и актрису тильду суинтон. благодаря поддержке исполнительного директора дома моды жоффруа де ла бурдонне (Geoffroy de la Bourdonnaye) и креативного директора клер вейт келлер, перформанс пробудил воспоминания об ателье, представив идею одного платья как источника вдохновения для всей одежды в современной моде. серия встреч представляет эволюцию дома моды (сегодня находящуюся под управлением группы richemont), верного своей истории, но и в то же время постоянно устремленного в будущее. в начале книги «chloé attitudes» цитируются слова габи ангион: «я всегда думала, что женщины красивее, когда они обнажены». Это своего рода утверждение мира chloé. каким образом определенная идея свободы повлияла на вашу попытку по-новому интерпретировать код этого дома моды? эта фраза на самом деле важна, чтобы понять тот дух, с которым габи агион основала chloé. основой стиля этого дома моды являются такие понятия, как плавность, прозрачность, естественность в одежде и большой упор на изучение движения одежды на теле. это было отправной точкой ее работы в прошлом и является ее сегодня для меня. каким образом вам удалось объединить ваш британский почерк и французский шик, характеризующий этот дом моды? Я изначально основывалась на миксе этих двух культур, сыграв на видимом контрасте между ними, на смелом сочетании, например, парки розового цвета и спортивных брюк. движение в этом направлении было для меня неизбежным, благодаря влиянию, которое я ощутила, когда приехала в париж, очаровательный и импонирующий своим классицизмом город, так непохожий на лондон. как, по-вашему, изменился стиль одежды женщин за последние 60 лет? очень изменился. сегодня существует огромное количество способов выразить собственный стиль, черпая идеи из показов, журналов, блогов... все очень изменилось даже по сравнению с моментом, когда я начала работать, когда только подиум диктовал определенное направление для каждого сезона. как бы вы описали женщину в стиле chloé сегодня? женственная, чрезвычайно самоуверенная, жизнерадостная и свободолюбивая. книга «chloé attitudes» представляет ретроспективу истории дома моды. как архивы влияют на ваш творческий процесс? Я люблю черпать идеи из архивов. каждый сезон я делаю это по-разному: иногда меня вдохновляют ткани, иногда цвета, иногда кружева... но я не полностью следую тому, что там нахожу. часто мое вдохновение приходит от всего лишь ощущения, аромата... иногда это неожиданные детали, такие как особенная графика или сюрреалистические элементы. какие предметы гардероба из коллекций chloé должны быть у каждой женщины? это легко! платье из крепа, манто, шорты и пара сапог. инТервьЮ - ЭнТони ваккарелло «менЯ захватывает поведение женщины, её сущность, как она двигаетсЯ, идет по улице или как курит», - сказал бельгийский стилист, создающий новую главу женственности. (статьЯ FranceSca ManuZZi) радикализм и целостность, окутанные внимательным к телу покроем, чувственным и местами итальянским, как и корни его фамилии. энтони ваккарелло (anthony Vaccarello) родился в брюсселе. будучи бельгийцем, он довольно сильно отличается от старой гвардии. окончив la cambre, а не привычную королевскую академию изящных искусств (royal academy of fine arts), в 2008 году, в свои немного более чем тридцать лет, он создал собственный бренд. он завоевал награду andam, а также победил на Festival di hyères. в течение двух лет он работал с карлом лагерфельдом (karl lagerfeld) в Fendi. его дерзкая эстетика выводит на подмостки мини-платья из ремней, кожаные куртки и майки металлики, россыпи позолоченных шариков и ткань, окрашенную с разводами. всё это по умолчанию толкает его, с одобрением донателлы версаче (Donatella Versace), за штурвал молодой марки Versus. Что помогает вам творить? меня захватывает поведение женщины, её сущность, как она двигается, идет по улице или как курит. Я больше концентрируюсь на этих сторонах тела, на современности, на моих подругах, нежели на актрисе или музе былых времён. Я не прочь посмотреть хороший фильм пьера паоло пазолини или райнера вернера Фассбиндера, но я не отталкиваюсь от фильма или музыки. творческий процесс начинается всегда с модели, которой я хочу придать идеальную форму посредством драпировки. потом я делаю эскизы и одновременно занимаюсь поиском материалов, потому что вещь сексуальна, когда женщина её надевает, а не наоборот. как поменялся ваш взгляд на моду с течением лет? у меня до сих пор всё та же команда, что и в первый день. это пять человек,
проживающих в париже, среди которых нет французов и почти все бельгийцы. как я в детстве восхищался хельмутом лангом (helmut lang) и аззедином алайя (azzedine alaïa), так и теперь люблю стилистов 90-х и 2000-х годов. смешение противоположностей вдохновляет…мало что изменилось. Что бельгийское, а что итальянское в Vaccarello? бельгия - это вдохновение, отправная точка, дом, куда можно вернуться, чтобы встретить дорогих мне людей. Я всегда стараюсь делать перерыв от насыщенной парижской жизни, чтобы побыть в моей стране. Я с энтузиазмом воспринимаю тот факт, что я бельгиец, но у нас нет милана, парижа или нью-йорка с их, так называемыми, модными структурами. таким образом, чтобы сделать чувственными радикализм и современность, я добавил то дерзкое видение модного города, которое создаёт структуры с учётом тела. вы итало-бельгиец. Почему вы выбрали Париж? париж собирает воедино вдохновение и изящество чудес города. шоу переживают эмпатию ко всему этому, контекст – это всё. на показе существуют только наряды, модели, которые проходят по подиуму, и атмосфера. а мы создаём, чтобы продавать: те наряды, которые двигаются на женских телах на глазах у всех, дают реальное представление о продукции, плоские фотографии, обработанные в Фотошоп, не могут сделать то же самое, именно поэтому париж так важен, как и волшебство показа. Что вы думаете о блогерах и всемирной паутине? это настоящая реальность, с которой необходимо иметь дело, нравится нам это или нет. глупо протестовать, достаточно лишь выбрать, кто и что заслуживает внимания. Я ценю сюзи бабл (Susie Bubble) с stylebubble.co.uk. моя подруга не подвержена мгновенной одержимости, а отдаёт предпочтение непрерывному поиску. всемирная паутина расширила круг потребителей, как и массовый рынок: приятно видеть, сколько женщин надели бы твой бренд. вы когда-либо задумывались о создании мужской коллекции Vaccarello? такая идея меня посещала, многие друзья просят костюмы, но у меня много работы с женскими коллекциями. Я хочу создать мою линию, возможно, аксессуаров и обуви. у вас есть мечты? это слишком частый вопрос. но ведь они же не сбудутся, если я их раскрою. хотя, конечно, моим первым желанием является продолжать делать то, что я делаю и всегда совершенствоваться. с самого начала есть огромный спрос на то, что я создаю, а это как сон наяву. какое ваше самое приятное воспоминание за всю модную карьеру? моё первое шоу. каждая деталь была такой, какой я хотел, чтобы она была, всё очень профессионально, с необыкновенным освещением. видеть появление коллекции на Style.com было для меня мечтой… меня это очень тронуло. инТервьЮ - ЧиТосе абе «всё возможно, если не создавать себе ограничениЯ». дизайнер марки Sacai это прекрасно знает. она прошла долгий путь, от десЯти клубков шерсти к созданию культового Японского бренда. (статьЯ SilVia ManZoni) молодому дизайнеру, дебютирующему в сфере моды, она просто сказала бы: «всё возможно, если не создавать себе ограничения». а чтобы подбодрить его и помочь перебороть страх, читосе абе (chitose abe) рассказала бы ему историю её бренда Sacai. «всё началось со всего лишь десяти клубков и пары вязальных спиц». тот волшебный момент, когда всё начинало обретать свою форму, вызывает лёгкую улыбку. «посредством этих основных элементов я создала своими руками три разные модели трикотажа. даже за неимением средств для финансирования проекта, если оставаться верным своим идеям и верить в то, что создаёшь, возможности сами представятся», - добавила дизайнер. подталкиваемая этой своей позитивной философией, в 1999 году, после восьмилетней работы плечом к плечу с реем кавакубо (rei kawakubo) и джунией ватанабе (Junya Watanabe) в comme des Garçons, читосе абе решает создать свой собственный бренд. сегодня, в то время как её коллекции являются культом международного уровня, она скромна и верна своим принципам. типичная японская строгость, сдержанность, реализм. она любит повторять, что «одежда должна соответствовать жизни людей». что касается вдохновения и поиска, то она утверждает, что «первое она черпает из повседневной жизни в токии. Я замечаю, что живя в этом городе, я становлюсь настолько чувствительной, что порой некоторые ощущения могут вызвать плохое самочувствие и дискомфорт от пребывания здесь». каким образом Токио, город в котором вы живёте, и сама япония вдохновляют вас на создание одежды? токио-это город, в котором сосуществуют самые разные люди и культуры, всегда нужно адаптироваться к новым особенностям этого города. в общем, я уверена, что марка Sacai является такой, какая она есть, именно потому, что я живу в токио… хотя, на мой взгляд, нет ограничений для творчества в сфере моды, так же, как и в Японии, работают и в европе. отправные точки остаются теми же, только вот там у моды более далёкие корни. из чего изначально зарождается коллекция? из набросков силуэтов или визуальных и тактильных ощущений, которые вырываются наружу через материалы? когда я рисую мои коллекции, я очень часто начинаю с ткани. Я всегда стараюсь обдумать как вписать характеристики каждого материала в общий дизайн, моделируя объёмы силуэта и накладывая ткани с разными особенностями. производство является важной частью коллекций Sacai. именно поэтому в сезоне весна-лето 2014 я использовала обработанные ткани, которые создают впечатление скрещивания. эти материалы увеличивают трёхмерный эффект, характерный для этой коллекции. как вы работаете, когда творите? одна или в команде? с утра до вечера я работаю в тесном контакте с моей командой, общение никогда не прерывается. пока не получен конечный продукт, ведётся постоянный диалог. этот контакт необходим, чтобы не потерять связь с реальностью, которая очень важна. предложение в сфере моды обширное и в некоторых случаях иногда даже перенасыщенное. каков основной посыл, который марка sacai должна донести посредством одежды? для меня существенно важно то, чтобы Sacai показывала что-то на самом деле оригинальное и единственное не только в дизайне, но также и в общих делах. марка должна быть инновационной на все 360 градусов. в итоге, в глобальном контексте при таком обширном предложении, что новое в мире моды поражает вас больше всего? глобальный эффект интернета. люди имеют быстрый доступ к информации во всем мире. но не могу сказать, хорошо это или плохо. исТория с обложки - FeRRaGaMo конФиденЦиально через 90 лет после прибытиЯ дизайнера в голливуд, марка отмечает свою историю и своё настоЯщее, доверенное массимилиано джиорнетти (MaSSiMiliano Giornetti), который готов рассказать о будущем «мастерства, комФорта и творчества» с уважением к господину сальваторе и предприимчивости госпожи ванды. репортаж стеФано ронкато (SteFano roncato). тексты гиампьетро баудо (GiaMPietro BauDo). в 1923 году молодой преисполненный надежд сальваторе Феррагамо приехал в голливуд, тогда он ещё не знал, что ему удастся осуществить своё заветное желание стать звёздным дизайнером. прошли 90 лет со дня основания модного дома и 100 лет с момента прибытия дизайнера в соединённые штаты. сейчас марка находится под творческим руководством массимилиано джиорнетти. сегодня тосканский бренд является самым настоящим колоссом с доходом в 915 млн евро за первые девять месяцев года (+15%) и чистой прибылью в 112 млн (+61%) и вновь завоёвывает лос-анджелес. гостями на вечернем мероприятии были шарлиз терон и деми мур, а также гвен стефани, джоди Фостер, кевин спейси, паз вега, гэвин россдейл, джессика харт, израэль бруссард , гия коппола и эбби корниш и многие другие знаменитости. в честь чего была вечеринка? в честь общественного центра исполнительского искусства Wacpa-Wallis annenberg, посвящённого драматическому искусству. в состав этого центра входят школа и монументальный театр. во время торжественного ужина, приготовленного шефповаром вольфгангом пуком, гостей развлекали поп-скрипач амадеус леопольд и тенор витторио григоло, а также по подиуму прошлись готовые наряды «ready to wear» дома моды. сорок девять таких неземных красавиц , как каролина куркова(karolina kurkova), алессандра д’амброзио (alessandra D’ambrosio) и анджела линдвалл (angela lindvall), были готовы представить показ весна-лето 2014, который уже состоялся в милане, а также особую капсульную коллекцию вечерних платьев, созданных специально для этого мероприятия. « сальваторе Феррагамо влюбился в голливуд много лет назад, как только впервые ступил на беверли хилз… к счастью голливуд ответил взаимностью на его страстную любовь»,- так Ферруччио Феррагамо дал старт торжеству, которое надело марке корону королевы голливуда и отметило талант массимилиано джиорнетти, призванного перенести в будущее важное эстетическое наследие. какое ваше первое воспоминание, связанное с модным домом? в моём сознании Феррагамо всегда был символом классического элегантного итальянца. Я родился в карраре, и я всегда был связан с Флоренцией… моими первыми шагами в моде были паломничества в город и прогулки возле палаццо спини Ферони, творческого центра марки. Я всегда видел это место как важный пункт назначения. в те годы Феррагамо с его моделью Vara был ориентиром, символом новой элегантной буржуазии. этот мир мне очень нравился. как вам удалось стать частью этого приключения? учёба понемногу приближала меня к миру этого модного дома. Я узнавал о творчестве господина сальваторе, о предпринимательской жилке госпожи ванды. после смерти мужа она осуществила его мечту о продукции made in italy для буржуазного потребителя. когда модный дом предложил мне первое сотрудничество, я был в риме в ателье высокой моды anton Giulio Grande. мне тогда предложили руководить мужскими коллекциями, которые меня всегда очень привлекали их точностью и функциональностью, стоящими за каждым эстетическим решением. Я считаю, что мужская мода более конкретна, нежели женская, и обладает практичностью, которую стоило бы привнести в женскую одежду. после многих лет добавилась женская коллекция «ready to wear»,которая дала ощущение завершённости и совокупности. как вы приняли этот вызов? он был очень мотивирующим…Я попробовал творить, отталкиваясь от простого понятия, соединяя дух от кутюр сальваторе, который создавал уникальные вещи для его клиентов и кинематографа, и характер госпожи ванды и маркизы Фиаммы. эти две стороны медали, соединённые воедино способствуют развитию бизнеса на международном уровне. таким образом, в 2000 году я начал работу над мужскими коллекциями, а в 2009 году добавились ещё и женские. мне нравится иметь обзор в 360 градусов, это позволяет установить диалог с люксовым миром, где мужские и женские коллекции взаимодействуют между собой. если бы нужно было описать модный дом тремя словами, какие бы вы выбрали? конечно же, мастерство, комфорт и творчество. Феррагамо ни разу не выпустил обувь, которая была бы красивой, но неудобной. каждая отдельная вещь всегда была сочетанием эстетики и практичности. сейчас при создании «ready to wear» для мужчин и женщин я придерживаюсь этих установок и представляю
урбанизированных, современных и динамичных людей, которые живут эстетикой, но не являются её рабами. какую роль играет архив в вашей работе? все модные дома на данный момент одержимы своим наследием, идёт постоянный поиск, а также создание наследия для будущего. нам со 100 годами истории за плечами было бы непростительно не использовать огромное наследие, которое мы имеем в нашем распоряжении. полагаю, что было бы нормально начать историю моды, отталкиваясь от архива, чтобы потом перенести его в будущее. из сезона в сезон я стараюсь использовать наше наследие, также чтобы оставаться верными концепциям, к которым привыкли наши потребители. ещё я всегда добавляю динамизм, потому что не верю в поиск мимолетного тренда любой ценой. мне нравится работать над некоторыми концепциями, которые возвращаются каждый сезон и усиливают общее послание. Я всегда ориентируюсь на такие бренды как chanel или hermès, которые создают стиль, но не попадаются на удочку самого последнего тренда, создавая тем самым историю, которая выходит за рамки сиюминутной эстетики и возраста клиента. когда вы творите, вы представляете икону стиля или какой-то женский типаж? Я представляю динамичную и современную женщину…если я должен представить более конкретный образ, то в голову приходят такие имена как анджелина джоли или гвинет пэлтроу, то есть современные актрисы, матери, участвующие в общественной жизни. это сильные фигуры, которые являются главными действующими лицами в современном мире. Чувствуется связь с кинематографом, которая всегда присутствовала в модном доме и продолжает иметь место и сейчас… да, у Феррагамо всегда была особая связь с голливудом; 90 лет назад, когда он приехал в беверли хилз и открыл первое ателье, он тем самым положил начало невероятной истории, в которой он становился «звёздным сапожником». вернуться в лос-анджелес и укрепить эту связь было очень волнительно. именно поэтому мы не захотели проводить обычный показ и решили провести мероприятие совместно с центром исполнительского искусства Wacpa-Wallis annenberg, который соединил воедино кино, моду и культуру. с задействованными знаменитостями мы постарались наладить настоящее тесное и долгосрочное общение, чтобы они выбирали Феррагамо не только на красную ковровую дорожку, но и как эстетический канон по жизни, разделяя наши ценности и творческие ориентиры. безусловно, очарование голливуда удивительно, достаточно отметить, что на следующий день после вечеринки мы продали 60 таких платьев от кутюр, как то, что было на деми мур на торжественном ужине. а как зародилась коллекция, которую вы представили на подиуме? на протяжении уже нескольких сезонов мы работаем над тем, чтобы связать нас всё более особенным и современным способом с миром культуры, чтобы передать ценности марки посредством разных каналов. у Феррагамо особая связь с лос-анджелесом, поэтому когда центр Wacpa предложил нам этот проект, мы приняли вызов. также я хотел, чтобы бренд подвергся испытанию на уровне эстетики. изначально в представленной нами женской коллекции в милане акцент делался на дневную одежду, для шоу в беверли хилз я задумал добавить немного голливудского гламура в современной интерпретации. речь идёт о капсульной коллекции из 12 вещей, окутанной атмосферой 30-ых годов. эти вечерние наряды пропитаны тончайшей изысканностью и пересекаются с цветами нижнего белья из коллекции будущего сезона. особенные и уникальные вещи, выполненные по технике ателье, очень приближенны к миру высокой моды. входит ли в ваши планы дебют «haute couture»? не думаю, что сама концепция «haute couture» принадлежит к миру Феррагамо, который, с моей эстетической точки зрения, является решительно более динамичным. этот проект – это дань итальянскому мастерству, «savoir faire» ателье в духе сальваторе Феррагамо, который сам мастерски создавал свою безупречную обувь. Я сын мастеров ювелирного дела, для меня ручной труд, связанный с роскошью, всегда был очень важным элементом. могу сказать, что не представляю показ высокой моды марки Феррагамо. проще подумать о мини-коллекции специальных вещей, возможно, для красной ковровой дорожки. ПорТФолио - лЮди иЗ милана столица ломбардии менЯет свой облик. и возрождаетсЯ, выбираЯ Язык креативной молодежи. показ женской моды весна-лето 2014 в милане оживлЯет шесть молодых талантов: гаЯ труссарди (Gaia truSSarDi), Фаусто пульизи (FauSto PuGliSi), массимо джорджетти (MaSSiMo GiorGetti), андреа инконтри (anDrea incontri), анджелос братис (anGeloS BratiS) и стелла джин (Stella Jean). призванные представить совершенно новую главу MaDe in italy. репортаж стеФано ронкато (SteFano roncato). тексты элизы росси (eliSa roSSi) и маттео дзамполло (Matteo ZaMPollo). шесть надежд завтрашнего дня итальянской моды. на последней неделе моды в милане мы стали свидетелями дебюта на подиуме сразу нескольких молодых талантов, которым было доверено важное задание – написать новую и более мощную главу итальянской моды. это гая труссарди, представитель такого знаменитого дома мод как труссарди; затем Фаусто пульизи, чей креативный гений работает на аэффэ (aeffe) над возрождением унгаро (ungaro); или массимо джорджетти, который уже открыл первый бутик со своим брендом Msgm в брера. наконец, андреа инконтри, единственный итальянец, поучаствовавший в выставке моды Vogue fashion Dubai experience; анджелос братис, который после вионнет (Vionnet) теперь выступает в одиночку; и стелла джин, чьим крестным отцом на подиуме стал сам джорджо армани (Giorgio armani). молодые, но с четким представлением и желанием утвердить «трехцветную» моду в мире. в момент реорганизации национальной палаты итальянской моды (cnmi-camera nazionale della moda italiana) и назначения нового генерального директора – джэйн рив (Jane reeve), которая примет свои полномочия с января 2014 г., это новое креативное поколение придало блеск официальному календарю женской моды в милане. они представили на подиуме свой личный рецепт успеха, чтобы подарить новый шанс городу и всему Made in italy. гайя Труссарди для Труссарди «милан – это особенный интернациональный город италии, представлЯющий невероЯтные культурные возможности, но, тем не менее, не утрачивающий свою элегантность в городских тонах», - сказала дизайнер во времЯ дебюта в женской моде. один из важных брендов миланского календаря меняет свой облик с женской коллекцией, впервые выполненной гаей труссарди. «это не совсем мой дебют, прокомментировала дизайнер, которая возглавит труссарди, - не могу сказать, что волновалась. моя команда так же старается проживать определенные моменты непринужденно. конечно, это во многом обязано надежной структуре стоящей за мной фирмы». Фирмы, основанной в милане, в городе, тесно связанном с семейным брендом. «Я считаю, что это интернациональный город италии, представляющий невероятные культурные возможности, но, тем не менее, не утрачивающий свою элегантность в городских тонах». именно это отличает его от других столиц мировой моды. «если нью-йорк – столица стиля casual, париж – высокой моды, лондон – независимости, тогда мы – столица самой настоящей элегантности. конечно, мы все еще живем в системе, где мало что зависит от заслуг человека, и, в первую очередь, где талант молодежи не всегда признается. если бы я должна была найти дефект города и экономической системы в целом, то я бы указала на это, - добавила она, - и было бы замечательно получить не только одобрение, но и экономическую помощь. но перед нами период кризиса, который, возможно, меняет правила». это как раз помогает выйти из этого тупикового периода и посмотреть вперед на будущие проекты. «мы постоянно ищем новые идеи и новые предложения. кроме того, в 2015 г. состоится экспо (expo), вполне вероятно, что нас ждут сюрпризы...», завершила она. ФаусТо ПульиЗи для ФаусТо ПульиЗи «попасть в календарь женской моды в милане – это не просто честь и гордость, но мечта всех дизайнеров»,- рассказал дизайнер, который в прошлом Феврале дебютировал, в том числе, как глава унгаро. неудержимый Фаусто пульизи. сицилийский дизайнер действительно вошел с высоко поднятой головой в ряды новых имен официального календаря, составленного национальной палатой итальянской моды, представив коллекцию в стиле барокко-рок с витаминными тонами и изобильным декором. после парижского дебюта во главе возрожденного бренда унгаро, излюбленный звездами дизайнер запустил линию, которая носит его собственное имя, чтобы усилить имидж и бизнес по всему миру. «попасть в календарь женской моды в милане – это не просто честь и гордость, но мечта всех дизайнеров,- рассказал он, - так как новое расписание, создается компетентными специалистами, любящими милан и моду. в последние годы назрели некоторые срочные, а значит, необходимые изменения, как например, отмена показов марок прет-а-порте». крещение пульизи произошло в важный момент роста бренда после недавнего открытия бутика мономарки в риме в сотрудничестве с сермонета лакшери групп (Sermoneta luxury group). «в италии мы должны были бы научиться быть большими патриотами. наша родина – это родина ремесел, красоты, искусства; наш образ жизни самый прекрасный в мире, - заключил он, - кроме того, желание продвигать молодых дизайнеров любой ценой непродуктивно, не думаю, что это правильный критерий, с помощью которого можно оценить успешность проекта. Я больше верю в сам креативный акт и в бизнес, который он производит. премируют тебя люди, а не возраст». массимо джорджеТТи для MsGM перваЯ мономарка и первый показ через несколько дней. «менЯ больше не считают начинающим, в некотором роде, восприЯтие людей и работников поменЯлось». годы презентаций и мероприятий, важного участия в выставках мужской моды Pitti immagine uomo и заслуженных аплодисментов. а сейчас самый важный шаг – увидеть на подиуме свои модели. Финишная черта, достигнутая ценой жертв, массимо джорджетти, человека стоящего за брендом Msgm. «меня больше не считают начинающим, наконец, в некотором роде, восприятие тебя людьми и работниками меняется. Я был взволнован этим дебютом, конечно, но это был замечательный подарок, который нужно было прожить по максимуму». в таком городе, как милан, где он живет еще как турист, с широко открытыми глазами, ведь только пару лет назад он покинул свой римини. в городе, в котором он затрудняется отметить отрицательные стороны. «милан предлагает такое богатство с разных точек зрения, которое сложно найти в других больших городах. в узкой сфере моды я могу, возможно, отметить, что не хватает понятия команды, группы, как это видно в других центрах. но в последние годы мы становимся на правильный путь; теперь наша задача укрепить это понятие». изменение, по мнению джорджетти, должно придти от низов, от желания самих дизайнеров изменить что-либо. милан должен снова стать поводом для гордости для всех. «Я заложил имя этого города в свой логотип, родолжил мр. Msgm, - кроме того, что я только что открыл первый монобутик в брера. у меня очень сильные чувства к этому городу. Я также вижу, что в инстаграм и в общем в социальным сетях связь между моим брендом и этим городом высоко оценена. и, к сожалению, постоянно копируется». андреа инконТри для андреа инконТри доступ к оФициальному календарю, чтобы быть замеченным и как стимул делать лучше, потому что «к моде не относЯтсЯ так,
170 | MFF-Magazine For Fashion как надо было бы, т.е. как к важному экономическому Фактору страны». после дебюта на подиуме вне календаря прошлого сезона андреа инконтри заходит через главную дверь. это шаг, который, в первую очередь, означает больше поддержки, больше внимания. и, конечно, это намного большее значение. «безусловно, попадание в календарь женской моды в милане дарит тебе большую экспозицию. это важная помощь тому, кто должен представить свою марку». экспозиция, которая может быть еще больше, возможно, с интересом ко всей сфере, которого, по мнению инконтри, все еще не хватает. «к моде не относятся так, как надо было бы, т.е. как к важному экономическому фактору страны». было бы прекрасно, если бы был достигнут больший резонанс, возможно, серией взаимосвязанных мероприятий, по образцу недели моды. это бы привело к большей конкуренции на международном уровне, то, чего сейчас немного не хватает». и в том заключается обратная сторона медали того, что инконтри определяет как «локальность» милана, города с сильным чувством идентичности и принадлжености. как изменить? «импульс коллективного сознания», это возможность проявить любовь к этому городу. что также значит хорошо делать свое дело. «Я считаю, что самое ценное для милана – это иметь людей, которые бы сознательно делали свою работу. у меня остается мечта, конечно, открыть свой монобутик здесь, распространиться по территории. но, в первую очередь, я хотел бы быть представителем достойным важности этого города. Я уже частично этого добился, - заключил он, - как единственный итальянский дизайнер, выступивший с показом в дубае в октябре во время Vogue’s fashion night». анджелос браТис для анджелос браТис после опыта в вионнет, выступить самостоЯтельно и заложить основаниЯ собственной марки. это шанс «иметь возможность посоревноватьсЯ с гигантами моды... невероЯтнаЯ возможность длЯ нас, молодых талантов» открытие 2011 г. после победы в проекте для молодых дарований Who in on next?, организованном altaroma и e Vogue italia, анджелос братис не останавливается и достигает новой вершины карьеры, взойдя на подиум самостоятельно. дебют в рамках официального календаря женской моды в милане, обещающий большое будущее, благодаря коллекции от кутюр из тканей haut de gamme, которая вызвала всеобщее одобрение. «иметь возможность посоревноваться с гигантами моды – это, конечно, шанс для нас, молодых талантов, новой крови и новой силы календаря», - рассказал дизайнер афинского происхождения. «это, безусловно, интересное приключение, которое представляет собой новое утверждение бренда, находящегося в постоянном развитии. в силу разных причин я считаю, что это правильный момент для участия в программе по обновлению, в основном за счет включения новых имен. Я думаю, что национальная палата итальянской моды движется в правильном направлении и что новая инициатива приведет, без сомнений, к свежим идеям». молодой модельер, уже участвующий в креативной команде вионнет, состоящей из альбино д’амато (albino D’amato), диего дольчини (Diego Dolcini) и симоны гросси (Simona Grossi), начинает таким образом с милана, выбранного им как новый стратегический центр, чтобы укрепить и развить свою собственную линию. « милан с его концентрацией производства, печати, шоу рум и клиентов – это, безусловно, идеальный город, чтобы заявить о себе, - продолжил модельер, - это платформа, от которой нужно оттолкнуться и расшириться». сТелла джин для сТелла джин отправнаЯ точка в милане с необыкновенным крестным отцом – джорджо армани - длЯ дизайнера с итало-гаитЯнским происхождением. «рассматривать голиа, держать за руку давида было поразительно» крещение стеллы джин – это крещение с широким размахом. дизайнер с итало-гаитянским происхождением имела честь быть почетной гостьей короля джорджо армани в teatro di via Borgognone, став вторым молодым дарованием, приглашенным дом моды после андреа помпилио. на сцене коллекция в стиле фольк, географическая и культурная контаминация, ставшая основным мотивом. «рассматривать голиа, держать за руку давида было поразительно», - рассказала модельер, дебютировавшая также со своей первой линией мужской одежды в рамках июньского показа Pitti immagine uomo. «видеть, как великие гиганты продолжают творить историю через свои творения и способны вложить в молодого человека необычайную силу. это то, в чем мы сейчас нуждаемся. настоящее проявление желания сохранить и поддержать итальянскую моду, понимаемую как общее наследие». креативность становится двигателем идеи солнечной и оптимистичной моды, в совершенной гармонии с коллекциями, созданными ею. « в этот момент я они подчеркивают большое усилие, которое мода делает, чтобы преобразить кризис в новую отправную точку, - заключила она, - милан как столица итальянской моды выступает впереди, сплочаясь сегодня, как никогда. наиболее убедительное сотрудничество – то, которая я вижу, зарождается в италии от встречи и последующего обмена между поколениями. гиганты мужественно производят изменение, которое уже стало историей». ЗнаЧки - При дворе короля джорджио «в будущем необходимо вновь обрести ту солидарность системы и тот энтузиазм, которые вместе создали Феномен итальЯнской моды в начале моей карьеры». речь идёт о джорджио армани (GiorGio arMani), в гостЯх у которого в его arMani/teatro на улице бергоньоне в милане были два новых имени на итальЯнской сцене: андреа помпилио (anDrea PoMPilio) со своей мужской коллекцией и стелла джин (Stella Jean) с её женской коллекцией. проект продолжитсЯ. (статьЯ chiara Bottoni) его имя является синонимом итальянской моды. Giorgio armani –это символ того совершенства и того стиля, которые сделали италию уникальной в мире. креативность made in italy – это большая гордость и наследие, которые сегодня, как ни когда, нуждаются в защите, это ценность, которую ежедневно продвигает король джорджио в своей работе и посредством особых мероприятий, как, например, недавний показ высокой моды во время one night only в нью-йорке. это событие повлекло за собой провозглашение дня armani (armani day) со стороны бывшего мэра большого Яблока майкла блумберга. в этом году стилист пожелал сделать больше, он предоставил в распоряжение молодых талантов площадку в своём armani/teatro на улице бергоньоне, чтобы гарантировать им возможность быть замеченными на женской и мужской модной неделе в милане. это конкретная помощь, которой с июня по сентябрь воспользовались стилист андреа помпилио со своей мужской коллекцией и стелла джин с её женской коллекцией. этой помощью смогут также воспользоваться впоследствии и другие молодые дизайнеры, которые будут отбираться каждый сезон с учётом строгих творческих канонов. «в будущем необходимо вновь найти ту солидарность системы и тот энтузиазм, которые вместе создали феномен итальянской моды в начале моей карьеры»,- объяснил джорджио армани. оборот группы, которую он сейчас возглавляет, в 2012 году достиг рекордных результатов: показатель по розничной торговле составил 7,405 миллиардов евро, а консолидированный оборот - 2,091 миллиардов евро, рост составил 16%. в этом интервью он рассказал нам, какие причины подвигли его стать представителем модной индустрии будущего и покровителем итальянской системы моды, которая готова покорить и мировую модную арену. как зародилась идея предоставить для шоу двух молодых дизайнеров помещение armani/Teatro? италия – страна, где слишком долгое время во всех сферах мало внимания уделялось смене поколений, которое в других местах происходит естественным путём. в такой, безусловно, непростой период как сейчас я подумал, что все мы должны постараться сделать шаг на встречу инновациям и улучшению. будущее страны зависит от новых поколений: предоставить талантливым молодым стилистам мой театр - это инициатива, которая, надеюсь, поможет увеличить их шансы быть замеченными, способствуя развитию бизнеса. Я прагматичный человек и не люблю патернализм; например, вместо поддержки в виде финансовой помощи я предпочёл эту формулу, которая мне кажется более мотивирующей для выбранного стилиста и в итоге более эффективной с точки зрения привлечения внимания общественности. не стоит забывать, что успех модного дома зависит и от этого. Почему вы выбрали именно андреа Помпилио и стеллу джин? это два молодых талантливых дизайнера, которые имеют индивидуальный и оригинальный взгляд на моду, не схожий с моим. стиль стеллы джин меня сразу же поразил, я был удивлён её способностью уверенно смешивать принты и цвета, её радостным и эклектическим стилем. помпилио тоже интересный дизайнер, у него современный и чёткий стиль. думаете, что эта инициатива будет иметь место и на следующих модных неделях? да, как я уже говорил, речь идёт не о единоразовой программе. Я планирую оказывать мою поддержку новым поколениям, это с моей стороны будет постоянным обязательством, которое я собираюсь выполнять. как вы оцениваете инициативы, которые милан и национальная палата итальянской моды осуществляют в пользу молодых людей из мира моды? думаю, что наконец-то проявляется внимание к новым кадрам, но путь, который предстоит проделать, ещё длинный. речь не идёт только о том, чтобы выделить им время в расписании и календаре, чтобы дать им шанс быть замеченными, хотя это, безусловно, помогает. необходимо выработать поведение, которое позволит достойным молодым талантам продвигаться вперёд, делать шаг за шагом своими собственными ногами. как вы считаете, что необходимо делать, чтобы продвигать и поддерживать молодые итальянские поколения в модном мире? думаю, нужно в них верить, предоставлять им возможность выражать их идеи и талант и давать шанс быть увиденными. каким вы видите будущее итальянской моды и творчества Made in italy? будущее будет радостным, но мы все должны очень сильно постараться. мне кажется, что иногда, находя оправдание в том, что Made in italy – это синоним превосходства, забывают о существовании других решительно настроенных реальностей, которые выходят всё больше вперед. мы имеем багаж знаний и мастерства, которые нужно передавать молодёжи и которым нужно делиться, чтобы вновь обрести ту солидарность системы и тот энтузиазм, которые вместе создали феномен итальянской моды в начале моей карьеры. мы все должны постараться, чтобы это произошло. деловой обЗор- Правила усПеха в тот момент, когда международные колоссы роскоши всё более внимательно присматриваютсЯ к начинающим дизайнерам, вот золотые правила, составленные четырьмЯ проФессионалами в этой области, чтобы создать и поддержать модный дом. от выбора марки до ценообразованиЯ, затрагиваЯ дистрибьюцию и продвижение в интернет. (статьЯ FaBio GiBellino) каждый год в мире происходят десятки недель моды и десятки салонов, посвящённых моде. и без сложных подсчётов ясно, что каждые шесть месяцев
два раза в год тысячи марок представляют свои коллекции для мужчин и женщин байерам, журналистам и клиентам. так каждый год десятки дебютантов ищут себе место в календарях с единственной целью: выделиться в креативных джунглях, где отбор очень строгий. но, к счастью, каждый молодой дизайнер мечтает видеть свои творения рядом с нарядами значимых модных домов. так журнал MFF.Magazine For Fashion спросил у четырёх профессионалов этого сектора, что должен сделать дебютант, чтобы добиться успеха. по теме высказали своё мнение марио бозелли (Mario Boselli), президент национальной палаты моды италии (cnmi-camera nazionale della moda italiana); Франческо боттильеро (Francesco Bottigliero), директор виртуальной выставки FieraDigitale (под началом Pitti immagine); барбара Франкин (Barbara Franchin), директор творческого проекта itS#international talent support, и особенно беппе анджолини (Beppe angiolini), президент национальной палаты итальянских байеров, тот кто представляет ту категорию людей, которая непосредственно определяет успех либо провал коллекции. не случайно именно он подарил больше всего советов. начиная с «необходимо иметь инновационную идею на уровне стиля, которая не может быть уже представленной либо скопированной, а должна иметь чёткую и ясную индивидуальность, потому что мода - это эволюция, и от молодого дизайнера ждут чего-то нового и оригинального». возможно, стоит оттолкнуться от «нашей истории, от эффекта возрождения, от жизни в стране, которая является музеем под открытым небом, и отсюда эволюционировать экспериментируя»,- добавил бозелли. но всё должно развиваться, имея чёткое происхождение. «то есть необходимо понять, хочешь ли ты стать знаменитым или просто заниматься тем, что любишь. только ответив на этот вопрос, можно найти правильный путь, - сказала затем барбара Франкин, - не стоит думать, что показ в париже - это единственный возможный выход. чтобы утвердиться, нужно также понять, какой способ лучше и подходит ли вам роль великого стилиста или нет, потому что некоторые увидят своё творчество под гнётом ответственности и запросов, которые не все смогут удовлетворить». но не только, творчество не должно быть самоцелью. напротив, подчёркивает анджолини: «необходим баланс между имиджем и коммерческой частью, нужен качественный продукт и пунктуальная готовность товара, нужно достичь разумного соотношения цены и качества и получить привлекательный доход». не секрет, что продукт находится в центре всей вселенной, это подтверждает и боттильеро, особенно если идти по пути «целостности производственной цепочки и поддержки производства, потому что всё большее количество рынков уделят внимание этим аспектам и новые марки не могут игнорировать их». таким образом, первый шаг - это определиться с позиционированием бренда, нужно понять, кто является потенциальными клиентами и где их искать. для этого одним из путей, как советует директор виртуальной выставки FieraDigitale, служит всемирная паутина. «любая коммуникативная стратегия не может оставаться в стороне от этого, но это не означает игнорировать и другие пути. напротив, для разжигания взаимодействия в сети хорошо подходит первоначальный физический опыт. социальные сети не должны сводить марки к традиционным рецептам, которые могут даже повредить, особенно более молодым,- продолжил боттильеро, - социальные сети открывают общение, упрощают его тон и демократизируют взаимодействие между маркой и клиентом, поэтому нужно внимательно к ним относиться». это отношение, по словам байера номер один, должно отталкиваться от имиджа. «нужен яркий бренд, который поражает также своим логотипом и маркой, учитывая что не всегда имя и фамилия являются лучшим вариантом названия бренда и что важно всегда работать в соответствии с характером марки». при всём при этом нельзя забывать, что «тот, кто приближается к миру моды, должен думать, говорить, а также видеть сны на английском, потому что это его эсперанто», - разъяснил президент национальной палаты моды италии. в итоге мы касаемся такого важного для анджолини, а также по большей мере для молодых кадров, вопроса о дистрибьюции. для президента национальной палаты итальянских байеров «это аспект, к которому нужно относиться с особой осторожностью, нужно продавать хорошо и не всем, особенно оперируя понятием «экслюзивного права». если в начале всё сделать правильно, то можно быть уверенным, что в будущем это всё воздастся». естественно, нельзя забывать о продажах в интернете. «Я считаю, что для молодого бренда развитие торговли в интернете является обязательным. молодые люди должны брать в оборот этот способ, потому что торговые точки стоят очень дорого, производство и дистрибьюция – это элементы, которыми сложно управлять и при отсутствии структурной организации, справиться с ними самостоятельно невозможно»,- подчеркнула барбара Франкин. «с другой стороны,- рассказал директор проекта FieraDigitale,- никакая модная марка не может игнорировать этот феномен, особенно это касается молодых, которые зачастую меньше пользуются традиционными каналами. однако это не значит, что все сразу же должны начать заниматься собственной интернет-торговлей, потому что есть риск не получать прибыль. нужно посмотреть на многих онлайн-продавцов, и не только, потому что распространение торговли в интернете генерирует в клиентах ожидание интегрированных услуг и ведёт за собой новые возможности для коммерческого развития реальной сети. существует также риск конкуренции с медиа пространством, даже когда клиент, наконец, зашёл в наш бутик». в заключении, анджолини видит единственный рецепт: «может быть очень полезно участвовать в конкурсах, хотя бы для некого трамплина, но главное, это страсть, терпение и энергия». обратите внимание на то, что создать марку настолько просто, насколько тяжело её потом развивать и растить. это и имеет в виду марио бозелли, когда говорит: «из моего опыта, знаю многих хороших стилистов, которые работают на другие бренды и инвестируют всё в собственные марки, это не очень приятный процесс. отсюда можно сделать вывод, что возможно, кто-то из них и имеет успех, но не имеет рентабельность. мода может предоставить невероятный ряд возможностей тем, кто согласен играть в ней разные роли». обЗор- женские Племена портреты характер. изображениЯ сильных женщин. длЯ весны-лета 2014 международных дизайнеров выбрали сильного сообщений, загрЯзнЯЯ родовых культур и ссылки на поп-мире, в MixaGe в состоЯнии поражать. и, чтобы определить новую концепцию современной женственности. текст Diane Pernet. ФотограФиЯ Sonny VanDeVelDe племена, сильные девушки, злые женщины, поп-культура, урбанистические воины, отголоски африки, командный дух, излишние украшения, экспериментирование с новыми технологиями 3D, а затем цветочная передозировка и погружение в такие несопоставимые культуры, как дальний восток и африка - всё это настроит вас на волну будущего сезона весналето 2014. посреди разразившегося расового скандала на фоне проверок в Barneys и Macy’s , а также реакции Jay-Z все были приятно удивлены увидеть урбанистический воинственный танец, который явился абсолютным настораживающе радостным штурмом ощущений. рик оуэнс (rick owens) взял париж силой, импортируя настоящую американскую твёрдость характера в виде танцевальных команд the Divas и Soul Steppers из нью-йорка и the Momentum и the Zetas из вашингтона. сердитые взгляды и притопывание, синхронный постмодернистский танец племени, марширующего по подиуму; танцоры, по большей части афроамериканские, - всё это заставило аудиторию затаить дыхание. хореограф лоретта маллой ноубл (loretta Malloy noble) и её дочь соединили современные движения с элементами традиционного танца племени зулу, чтобы создать представление, которое встряхнуло даже самых закоренелых стоиков-наблюдателей. в один миг оуэнс напомнил всем, что мода не только для недоедающих моделей с преувеличенными чертами, а одежда, которую мир часто воспринимает как инсайдера или нишу, может прекрасно подойти сильным и крепким телам разных форм и размеров. с целью придать ещё больше силы своему удару, коллекция была сделана с особой точностью, что соответствовало их движениям и давало им свободу прыгать, топать, шагать, наклоняться и хлопать в ладоши на протяжении всего выступления. на самом деле в этом всём нет ничего удивительного, стоит только более пристально взглянуть на работу рика. он ещё раз подтвердил одну из своих идей: неприятие традиционной красоты. дрис ван нотен (Dries Van noten) сделал ещё одну ставку на таких сильных женщин, как тамара лемпика (tamara lempicka) и лулу де ла Фалез (loulou de la Falaise). его коллекция была абсолютно современной с едва уловимым налётом истории. ему, как и всегда, удалось создать что-то из необычно разной палитры, в этом сезоне его кисть была вдохновлена викторианской хлопковой тесьмой и шнуровкой, черными оборками Фортуни, византийским позолоченным тиснением, черными османскими кистями, испанской отделкой бисером, украшениями-ракушками из неолита и мерцающими тюльпановыми принтами, напоминающими работы нидерландских художников, писавших в жанре «застывшая жизнь». смесь богатства с примитивными и скромными элементами, такими как хлопчатобумажный поплин и ситец, это был особенно сильный сезон для такого мастера смешения простого и вычурного. у Prada было своё видение сильной и красивой женщины. бюстгальтеры, украшенные драгоценностями, поверх платьев, курток и свитеров, чтобы сделать акцент на грудь. если обходилось без бюстгальтеров, то взамен в ход шёл эффект обманки на цветных куртках, покрытых иллюстрациями. это было смешением уличного стиля поп и изящных атлетических акцентов. у Givenchy прослеживалось культурное столкновение между африкой и Японией, модели ходили вокруг столкнувшихся машин, на них была обувь на плоской подошве, как будто они пересекали сахару в длинных прозрачных джерси, возможно, в дань уважения мадам гре, вдумчивые формы ласкали тело и ниспадали, соскользнув или асимметрично обернув тело до щиколоток. кожаные ремешки сдерживали ткань как упряжь; пиджаки были как кимоно, а пояса как оригами; рукава с расширенными проймами. послание, казалось, заключалось в том, что две очень разные, но равно древние культуры вместе могли быть ещё величественней, чем порознь. ровное звучание барабанов стало одним из саундтреков для показа comme des Garçons. силуэты растягивались из стороны в сторону и напоминали больше 2D, чем 3D, каждый отдельный элемент сопровождался специальной музыкой. а в это время гарет пью (Gareth Pugh) показал корсажи сложной конфигурации и косые юбки, стянутые на талии жакеты и продвинул концепцию округлого плеча. в то время как его всемогущие модели проплывали мимо, я невольно представлял джейн Фонда из фильма «барбарелла». перед сотрудничеством с De Beers в Forever Diamonds, пью путешествовал в африку и посещал месторождение Форэвэмарк. возможно, острые силуэты и отшлифованные ткани, которые он поставил на решительно положительный пьедестал в этом сезоне, были навеяны этим самым путешествием за драгоценными камнями. стянутая и хорошо отредактированная коллекция iris Van herpen кристаллизировала некоторые общие темы сезона весна-лето: мягкие женственные силуэты с байкерскими куртками на женщинах, которые были по-мальчишески красивы. её выдающаяся техника включала вырезанную лазером тесьму, плетение и сильно блестящие прозрачные ткани, сделанные из шёлка и нейлона. дизайны были ультрасовременными, но в высшей степени пригодными для ношения. ван херпен (Van herpen) использовала прессованный 3-D силикон, чтобы создать резные узоры на серебряно-серых кожаных пиджаках, дополненных серебряными мини-юбками. для налёта волшебства и поэзии акустические сенсоры были размещены в чувствительной к прикосновениям одежде, в палитре чёрного, серебряного, серого и тенистого голубого. некоторое вдохновение было едва уловимо доисторическим, но в футуристическом исполнении. что-то неземное, не из этого мира, но в то же время крайне желаемое.
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