INTRODUCTION “The key words of my projects and work are passion and the attention to details. The purpose of this portfolio is how I develop my best projects which
claudia salvi
represent me”.
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PREMESSA l i o
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raccolta di concept , progetti , disegni sviluppati realizzati “Ciò che èedpresente nei
miei lavori sono la
durante il percorso universitario e le esperienze professionali
passione e la cura dei dettagli. in questo portfolio ho voluto raccogliere i lavori migliori, che più mi rappresentano e che ho realizzato durante la mia esperienza universitaria e lavorativa.”
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Design è anche guardare
gli oggetti di tutti i giorni con occhio curioso vico magistretti
INTRODUCTION “The key words of my projects and work are passion and the attention to details. The purpose of this portfolio is how I develop my best projects which represent me”.
PREMESSA “Ciò che è presente nei miei lavori sono la passione e la cura dei dettagli. in questo portfolio ho voluto raccogliere i lavori migliori, che più mi rappresentano e che ho realizzato durante la mia esperienza universitaria e lavorativa.”
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About me esperienze lavorative Dicembre 2012 > Dicembre 2013
pafasystem s.r.l, prato http://www.bettaknit.com/
Ideazione sviluppo grafico di progetti per campagne di marketing; creazione di newsletter e campagne banner; Ideazione e sviluppo di prodotti grafici per l’offline; immagine coordinate, packaging per kit; impostazione file esecutivi per e-commerce BettaKnit.
Dicembre 2010 > Aprile 2012
Rangoni basilio s.r.l, Firenze http://www.rangonibasilio.com
Ideazione del logo aziendale; Progettazione e sviluppo di sedute per l’ambiente contract.
programmi utilizzati
Ottobre 2008 > Maggio 2009
I.V.V. coop., San Giovanni valdarno, (AR) http://www.industriavetrariavaldarnese.com/
Progettazione prodotti per collezione 2009 home-decor e tavola; Impaginazione catalogo prodotti.
Giugno 2008 > Settembre 2008
Art and pixel snc, firenze http://www.artandpixel.com
Fotoritocco, impaginazione cataloghi e riviste di architettura; book merchandising e lookbook di brand d’alta moda.
Febbraio 2007 > Luglio 2007
la mia impresa scandicci
bando per l’impreditoria giovanile
Concorso a premi per realizzare progetti imprenditoriali sul territorio di Scandicci; il comune di Scandicci insieme alla sua agenzia formativa e all’ Associazione Vivaio per l’interprendenza hanno organizzato un percorso formativo che si conclude con la selezione di progetti ritenuti più validi.
AutoCad 2010 Cinema 11.0 Pacchetto Office
giugno 2011
Word Powerpoint Excel
concorso interno - magistrale di design
servizio mcDelivery Italia
Partecipazione ad un concorso interno alla Magistrale in collaborazione con T.D.A. J V srl – Soc.licenziataria marchio per McDonald’s Italia, per la progettazione del packaging, delle divise degli operatori del servizio e della grafica del sito e quella per gli smartphone, per il futuro servizio McDelivery Italia; pubblicazione di una parte del mio elaborato nel volume edito McDonald’s Italia.
Internet, mail MAC OS
Novembre 2009 > Novembre 2010
Progettazione e sviluppo di oggetti per l’ambiente bagno per la collezione Devon&Devon 2011; sviluppo disegni tecnici; modellazione 3D; realizzazione disegni per schede tecniche linee d’accessori bagno e rubinetteria.
luglio 2014 > gennaio 2015
Adobe Photoshop CS6 Adobe InDesign CS6 Adobe Illustrator CS6 Wacom Bamboo
lingue
devon&devon spa, Sesto fiorentino
http://www.devon-devon.com
aprile /maggio 2009 seminario adobe photoshop cs4
Madrelingua Italiana Inglese
Francese
scritto livello B1 orale livello B1
scritto livello B1 orale livello B1
Progetti di architettura e design per l’azienda Esedra by prospettive di Poggiponsi.
Partecipazione a eSeminar tenuto da Tiziano Fruet
aprile 2008
salone del mobile , rho fiera
partecipazione al salone satellite
istruzione
Partecipazione con il progetto di tesi di laurea triennale.
aprile 2015
laurea magistrale in design
facoltà di architettura di firenze
votazione 110 e lode titolo di tesi
Coffee and Stitch: filati naturali attraverso forme essenziali e creatività
giugno 2007
consorzio della vera pelle italiana
workshop pelle conciata al naturale
Partecipazione al workshop sulle lavorazioni della pelle conciata al vegetale e un report sulle tendenze di mercato e della moda, presso il consorzio della vera pelle italiana.
marzo 2008
dicembre 2006
facoltàdi architettura di firenze
concorso “legno e progetto”
laurea triennale in disegno industriale
votazione 110 e lode titolo di tesi
La pelle: conciata al vegetale un viaggio tra tradizione e contemporaneità attraverso la concia la vegetale
Chiantini studio, Monteriggioni, (si) http://www.chiantini.com
concorsi e seminari
luglio 2002
diploma artistico sperimentale liceo artistico leon battista alberti, firenze
votazione 75/ 100
calligaris
Partecipazione con due progetti di concept di sedute in legno.
Quando qualcuno dice: questo
”
lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
bruno munari
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MAGISTRALE triennale in design
skecthes Interior design Concept Free design hand project, drawn developed pictures
Soggetti didisegnati Concept progetto aper mano un
for colored the interior with Pantone design course and pencils with
e colorati loft e complementi con patoni d’arredo e
developed architects and for the professors industrialStefano course
matite, sviluppati realizzati in collaborazione per il
with Follesa architects and Angela and professors Muroni,
corsol’archietetto con di disegno industriale professore
Massimo Ruffilli, Lorenzo 2006-2007. Querci
tenuto dall’arch.professore Stefano Follesa e l’architetto
and Laura Giraldi,
Massimo Ruffili, professoressa Angela conMuroni, arch.
2003-2004.
professor durante il corso Lorenzo di arredamento Querci e dell’arch. d’interni, 2006 professoressa - 2007. Laura Giraldi,2003-2004.
LOFT
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Pianta del piano terra - scala 1:50 Ground floor plan - scale 1:50
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Lo sviluppo del progetto riguarda un piccolo capannone industriale dallo sviluppo rettangolare di metri 10x15 metri con un’altezza ai lati di 4,5 metri e nella parte centrale di 6 metri. Il Loft sarà abitato da una giovane coppia di artisti: lei pittrice, lui musicista in attesa di un bambino che arriverà nei prossimi mesi. La richiesta è inserire all’interno dell’abitazione degli spazi personali in cui svolgere le attività artiste dei committenti.
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L’entrata nel loft è preceduta da un lungo corridoio pavimentato con listoni di legno massello, dove sulla sinistra si trova l’ambiente di lavoro della pittrice. L’ accesso all’ambiente è separato dall’abitazione, per permettere il passaggio di esterni o compratori in totale indipendenza senza compromettere l’intimità della casa in questa zona si entra attraverso una porta scorrevole a doppio battente, all’interno vi sono ampie aperture, che favoriscono la luce naturale, e un ripostiglio in cui
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disporre l’attrezzatura per la pittura. Il piano terra, che ospita attività diurne, è caratterizzato da una distribuzione funzionale su due fasce a sinistra e a destra dell’ingresso che vede rispettivamente la cucina la sala da pranzo, mentre sulla destra si trovano l’area del musicista e il salotto. Separato da questo locale da una parete, è presente un bagno, con antibagno che si sviluppa nello spazio del sottoscala. Il connubio di tutti questi ambienti rimane il corridoio che su cui si aprono
vari ambienti e che termina con la scale, che conduce al soppalco in cui si sviluppano gli ambienti della zona notte in cui sono sistemate le camere, le cabine armadio e il bagno. Per quanto riguarda i materiali, grande spazio è dato dalla pavimentazione in acero, mentre per la cucina, il bagno e per l’ingresso che precede la casa è stato scelto il legno ceramico, della collezione Etic di atlas ceramiche un materiale che riproduce la naturalità e il calore del legno, ma supera le problematiche dell’usura.
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in questa pagina in alto, piana piano terra - 1 Studio, 2 Ripostiglio, 3 Soggiorno, 4 Cucina, 5 Living, 6 Anti- bagno, 7 Bagno.
LOFT
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Pianta del soppalco - scala 1:50 Plan mezzanine floor - scale 1:50
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Lo sviluppo del progetto, prevede anche un soppalco in cui sono state collocate le camere e il bagno. Questo conferisce una maggiore privacy per gli abitanti della casa, quando ci sono ospiti; la passerella, in vetro pedonale, permette che la luce possa filtrare al di sotto di esso non creando zone di ombra nella zona sottostante. Vista la metratura generosa è stato tolto qualche metro quadro dalla zona del soppalco, per regalare
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al soggiorno un soffitto a doppia altezza; l’impatto visivo dello spazio dilatato verticalmente darà una sensazione di grande respiro e suggestione. Percorrendo le scale, si arriva al soppalco su cui alla sinistra troviamo le due camere mentre alla destra vi è il bagno.La prima camera è quella dei genitori, presenta ampie aperture che creano una discreta illuminazione interna e una zona cabina dalle dimensioni appropriate
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accogliere i due coniugi e le loro cose dentro la quale si accede tramite un’apertura scorrevole. A seguire troviamo l’altra camera da letto pensata per il bambino composta per questo da elementi essenziali per il divertimento, il riposo e lo studio. Nella zona soppalco è presente un bagno che si apre con un antibagno in cui vi sono doppi lavabi, mentre nella vera e propria zona bagno troviamo i santitari e la doccia; nell’ ambiente si hanno due grandi finestre che creano
luminosità ed aerazione. La passerella trasparente, costituita da un telaio in acciao sulla quale poggiano delle laste in vetro, collega gli ambienti del soppalco senza creare zone di ombra nelle parte sottostante e permette la visuale sul living in tutta sicurezza, perchè costituita da una ringhiera in acciaio inox sulla qualle appoggiarsi.
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in questa pagina in alto, soppalco - 8 Camera, 9 Cabina armadio, 10 Camera figlio, 11 Anti- bagno, 12 Bagno.
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LOFT
Pianta della zona living - scala 1:20 Plan of the living room - scale 1:20
Il soffitto a tutta altezza e le ampie aperture conferiscono all’ambiente luminosità , ma anche calore dato dalla pavimentazione in rovere e dagli arredi. Nel living trovano posto una comoda poltrona relax della collezione Simplice, disegnata da A.Citterio per Maxalto, con accanto sul lato sinistro un piccolo
tavolino rotondo, collezione Yard di Paolo Piva per Poliform, e un comodo divano dalle linee essenziali, Oasi per Linea Italia, che ha sul lato destro due lampada da terra, Tripode per Santa&Cole. Sulla parete di fronte al divano si sviluppa la zona tv, con ripiani per alloggiare dvd e cassette che si conclude con all’angolo un camino.
in questa pargina, sotto particolare della zona living , con legenda dei prodotti scelti.
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Zona Living
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LOFT
Vista interna della zona lliving Interior view area living
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Vaso S
Concept di progetto - schizzi Concept - sketches
L’ oggetto progettato è un vaso composto da una struttura ad esse di alluminio lucido, la quale presenta tre fori nella parte superiore, per l’inserimento dei fiori, ed di un’altra apertura nella parte sottostante che permette l’accesso all’ampolla di vetro.
in questa pagina in alto, alcuni schizzi preliminari; Nella pagina accanto, alcuni render del vaso
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MAGISTRALE in design
skecthes design Free hand drawn pictures
Soggetti disegnati a mano
colored with Pantone and pencils
e colorati con patoni e
developed for the industrial course
matite, sviluppati per il
with architects and professors
corso di disegno industriale
Massimo Ruffilli, Lorenzo Querci
tenuto dall’arch.professore
and Laura Giraldi,
Massimo Ruffili, con arch.
2003-2004.
professor Lorenzo Querci e dell’arch. professoressa Laura Giraldi,2003-2004.
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Profumo Amor Amor, Cacharel
realizzato con pantoni e matite su sfondo creato con photoshop
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Penna stilografica Caran D’Ache realizzato con pantoni e matite
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Figurino con accessori di moda ispirati alla grafica di Sorayama disegno realizzato con tecnica mista pantoni, matite e penna bianca
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Modella del calendario del 1953 realizzato a sanguigna
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Pouf Sacco, di Piero Gatti, Cesare Paolini et Franco Teodoro, per Zanotta 1968 realizzato con pantoni e matite su sfondo creato con photoshop
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Poltrona Getsuen di Edra, di Masanori Umeda, per Edra1990 realizzato con pantoni e matite
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magistrale in design
Urban design Concept design project for a
Concept di progetto per
new structure to screen the
una struttura di schermo
incinerator the district of Cambi
al
termovalorizzatore
di
Bisenzio, in Florence developed
Campi Bisenzio, vicino a
for concept course with architect
Firenze sviluppato per il
and professor Massimo Ruffilli,
corso di concept design
2008 - 2009.
del professore Massimo Ruffilli, 2008 -2009.
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TERMOVALORIZZATORE Concept di un termovalorizzatore Concept of a incenitor
Nel comune di Sesto Fiorentino, quasi al confine con i territori comunali di Campi Bisenzio e Firenze, sorge l’impianto di trattamento dei rifiuti raccolti nel territorio. La richiesta del committente riguarda la progettazione di una struttura che potesse schermare l’impianto amalgamandosi all’ambiente e con la vicinanza di una città storica e artistica come Firenze. Nella prima fase nell’ analisi progettuale, sono state studiate le geometrie primitive che costituiscono i monumenti della città di Firenze; il battistero ha una forma ottagonale, come è ottagonale la base della cupola della cattedrale; nel medioevo, l’ottagono aveva un significato chiaro era il simbolo dell’ottavo giorno, il tempo nuovo introdotto nella storia della Ressurrezione di Cristo. Mentre il Campanile a pianta quadrata si erige accanto alla cattedrale, decorato da marmi e formelle esagonali che lo abbracciano in tutti i suoi quattro lati. Riassumendo, il quadrato, l’esagono e l’ottagono sono poligono regolari; per il progetto è stato scelto l’esagono, con il quale nell’arte figurativa creano, le tasselazioni. Ad esempio, nella cultura islamica furono i fattori culturali a sviluppare le tassellature, in quanto contraria alle raffigurazioni del profeta Maometto. Le tassellazioni più comuni sono le piastrellature di pavimenti o pareti, ma ricorrono anche nella decorazione. Esse se composte da esagoni prendono il nome di tassellazioni periodiche, un insieme di forme chiuse che ricoprono il piano senza lasciare spazi vuoti e senza sovrapporsi. Tra le numerossime applicazioni nel mondo della decorazione, si possono citare le tarsie marmorie che in tutte le epoche hanno decorato palazzi e chiese, le decozioni arabe, di eccelsa fantasia e perizia, e le opere del geniali del grafico Escher. In questa pagina dall’alto, localizzazione dell’ impianto del termovalorizzatore, Campanile di Giotto, piazza del duomo, Firenze.
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In questa pagina, alcuni schizzi per il concept del termovalorizzatore.
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TERMOVALORIZZATORE Concept di un termovalorizzatore Concept of a incenitor
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Nella pagina precedente installazione, progetto Antonio Citterio, FuoriSalone 2008, la torre Lace di 13 metro di altezza, realizzata con 160 formelle rivestite di resina a basso impatto amientale dell collezione Love York di Kerakoll Design In questa pagina, in alto da sinistra pesce volante ,conchiglie e stelle di mare, farfalla opere eseguitei da Escher; la creazione di Adamo, Andrea Pisano, museo dell’opera del duomo, Firenze; palazzo dei Nasridi ,Alhambra (Granada)
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TERMOVALORIZZATORE Concept di un termovalorizzatore Concept of a incenitor
La struttura realizzata si sviluppa attraverso la forma dell’esagono; essi schermano la vista della struttura retrostante del termovalorizzatore e gli esagoni unendosi tra loro, formano una struttura tetraedrica reticolare ad aste, con nodi collegati a cerniera, che garantiscono la sua stabilità. Gli esagoni presentano aperture diversi e sulla loro superficie sono posti degli elementi fotovoltaici, che durante il giorno assorbono la luce solare, ricaricandosi, per illuminarsi la notte. La struttura reticolare si eleva per tutta l’altezza del termovalorizzatore, schermandone la visione dall’autostrada. il materiale della struttura è costituito è da PETG (polietilene tereftalato glicole), una resina copoliestere della famiglia del PET; realizzato per il 40% con materia prima riciclata pre-consumo, presenta caratteristiche di trasparenza e proprietà chimicofisiche molto vicine a quelle del materiale vergine. Impiegato soprattutto per la produzione di pannelli destinati all’architettura e al design.
2000 mm 200 mm
400 mm
500 mm
In queste pagina, render del concept del termovalorizzatore
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MAGISTRAle in design
Packaging design Concept design project for a new
Concept di progetto per un
packaging for the pill developed
nuovo packaging per la pillola
for the packaging course with
anticoncezionale sviluppato
assistance of architect and
per il corso di usabilitĂ dei
professor Francesca Tosi,
prodotti con la collaborazione
2008 - 2009.
dell’architetto professoressa Francesca Tosi, 2008-2009.
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PACKAGING PER LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE Concept di progetto Concept project
In questa pagina sotto, fotografie dell’ aperture di tipologie diverse di medicinali
Il concept ha previsto l’analisi e lo studio generale dei packaging dei farmaci. Analizzando il settore è stato riscontrato che da sempre i medicinali sono oggetto di acquisti passivi da parte dei consumatori, i quali non scelgono, ma sono consigliati o, se da ricetta medica, costretti a comprare un prodotto. Questo classifica le medicine in due categorie: la prima relativa ai medicinali da ricetta con packaging anonimi dai colori neutri, perchè sono quelle che l’utente non sceglie; mentre la seconda è relativa ai medicinali da banco che l’utente può scegliere, perchè invogliato da pubblicità o packaging attraenti. Spesso per gli anziani aprire le scatole dei medicinali puo risultare difficile, o risulta semplice tagliarsi con le linguette delle scatole; un’altra difficoltà relativa ai medicinali e il ricordarsi di prenderle, ora e giorni. Facilitare questi due aspetti aiuterebbe l’utenza che interagisce con queste tipologie di prodotti. Da queste premesse, il tema di riprogettazione scelto è il packaging della pillola anticoncezionale. La pillola anticoncezionale è un farmaco utilizzato da un range di persone giovani, 14- 40anni, l’assunzione è quotidina e prevede di rispettare giorni e date precise. L’assunzione del medicinale può avvenire nei luoghi più disparati, ed ha difficoltà a comprendere il foglio delle avvertenze, che non è sintentico e può risultare dispersivo e difficile da comprendere.
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Prima ipotesi di concept Partendo dalla riprogettazione del packaging il primo intervento è stato nella riduzione delle dimensioni della scatola per renderla tascabile, aggiungendo sia al suo interno delle sintetiche informazioni del libretto delle interno delle sintetiche informazioni del libretto delle avvertenze,sia mettendo anche il carattere braille di Sotto, illustrazione della prima ipotesi - packaging fronte retro
cui le scatole per questa categoria sono sprovviste. Nella parte superiore del packaging sono riportate delle informazioni di prima necessità riportate in sintesi sia sul lato frontale per chi vede, mentre su quello retrostante, per i non vedenti. Questa scelta permette all’occorrenza di consultare rapidamente informazioni basilari che poi sono riportate in modo piÚ dettagliato nel bugiardino.
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PACKAGING PER LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE Concept di progetto Concept project
Seconda ipotesi Andando avanti è stata presenta un’altra ipotesi che si allontanasse dalla forma classica del medicinale focalizzandosi su una forma più accattivante e giocosa visto l’utenza a cui si rivolge, ovvero la margherita che si ricollega al gioco che le bambine fanno del m’ama non m’ama. Il problema maggiore per questa tipologia di medicinale consiste nel ricordarsi di prenderlo, data e ora precise, e la consultazione delle avvertenze e delle controindicazioni che si sviluppano in un bugiardino che se aperto ha una dimensione di un A3. In base a queste analisi, nel concept è stata riservata un’area in cui riportare la data e l’ora in cui prendere la pillola ed è stata dedicata una zona in cui sono riportate le informazioni più importanti in modo sintetico da poter essere consultate rapidamente all’occorenza. La forma del packaging, la margherita, è composta da petali staccabili, e che fanno da blister in cui vi sono le pillole, e una parte centrale gialla. Questa parte è apribile, ed è qui che sono riportare le informazioni in forma sintentica con il relativo spazio in cui riportare data e ora; nella parte esterna le stesse informazioni sono riportate in braille per aiutare i non vedenti. Il packaging ha un diametro esterno di 130mm e quello della zona gialla di 90mm, mentre la confezione che lo accoglie è un quadrato di 150x150mm che si apre staccando la linguetta preforata.
Nella pagina accanto, render del nuovo packaging della pillola
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magistrale in design
interaction design Concept design project for new
Concept
di
progetto
per
brand, developed during course
un nuovo brand sviluppato
of interaction design with architect
per il corso di usabilitĂ dei
and professor Laura Giraldi, 2010.
prodotti con la collaborazione dell’architetto professoressa Laura Giraldi, 2010.
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INTERACTION DESIGN Concept di un brand Concept project
Il progetto nasce con l’intenzione di creare un prodotto dedicato ai più piccoli, nello specifico quelli compresi in una fascia di età che va dagli 0 ai 3 anni . Lo scopo del lavoro è di realizzare un kit completo di tutto ciò che può essere utile per poter consumare una merenda fuori casa, quindi lontano dalle comodità proprie di un’abitazione. Il suddetto kit si presenta come una normale scatola comprensiva di un manico a scomparsa, nel dettaglio però questa si divide in due parti speculari tra loro. La prima dedicata ai più piccoli, la seconda tutta per le loro mamme. Descrivendo la prima unità bisogna sottolineare che èdestinata puramente all’intrattenimento dei bambini; E’ interamente cava, chiusa da un piano estraibile a cui sono state sottratte delle forme, quali un cerchio, una stella, un quadrato e un’ellisse. Ogni sagoma ha una cornice di un colore diverso. Chiuse dal piano all’interno di questa sezione troviamo dei piccoli solidi che vanno inseriti all’interno delle suddette forme. Questo è il fine del gioco. Il bambino in questo è agevolato dal fatto che i solidi hanno colori differenti tra loro ognuno dei quali corrisponde perfettamente a quelli dei contorni delle forme sottratte al piano. E’ importante dire che tutti i solidi sono costituiti interamente di gomma non tossica, dettaglio fondamentale nel caso in cui il bambino dovesse portare il gioco alla bocca. Nella sezione destinata alle mamme invece troviamo il necessario per la merenda: un piattino e un cucchiaio in MaterBi e uno yogurt incastrato in un apposito alloggiamento scavato nel piano che delimita tutta questa sezione. La scatola è interamente composta in cartone riciclabile al 100%. l prodotto è affiancato ad un’azienda fittizia chiamata “BIOROAD” che si concentra sostanzialmente sulla produzione biologica.
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SLACCIARE IL FILO INTORNO AL BOTTONE
Salta
2 APRI LA SCATOLA ALL’INTERNO TROVERAI LA MERENDA
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SOLLEVA LA PARTE MOBILE ALL’INTERNO TROVERAI IL NECESSARIO PER MANGIARE E PER GIOCARE
SEPARA I DUE ESTREMI E FAI GIOCARE IL TUO BAMBINO CON LE FORMINE CHE TROVERAI ALL’INTERNO
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Durante la sua giornata bambino: il tuo
SLACCIARE IL FILO INTORNO AL BOTTONE
Salta
2
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SOLLEVA LA PARTE MOBILE ALL’INTERN O TROVERAI NECESSAR IL IO PER MANGIARE E PER GIOCARE
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Corre Gioca
SEPARA
Corre
4
Gioca SEPARA
APRI LA ALL’INTERNO SCATOLA TROVERAI LA MERENDA
Durante la sua giornata il tuo bambino:
MAGISTRAle in design
restauro Relif of polychrome marbles and Rilievo dei marmi policromi e mosaics, which characterize one dei mosaici che caratterizzano of the oldest buildings in Florence, uno dei piÚ antichi edifici di Baptistery of San Giovanni. culto cittadini il Battistero di San This work has developed for Giovanni in Firenze; realizzato restauration course witn assistence in collaborazione dell’architetto of architect and professor Antonella professoressa del Panta, 2011. Panta, 2011.
Antonella
del
R ESTAURO
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METRI
Rilievo di una porzione del pavimento del Battistero di S. Giovanni, Firenze Relief of portion Baptistery of San Giovanni’s floor, in Florence
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N
Sopra, planimetria del Battistero di San Giovanni, Firenze
Per “Umbelicus urbis” da tempio di Marte a cuore della storia civile e religiosa della città. Ricco di decorazioni musive è caratterizzato all’esterno dalla bicromia dei marmi e dalle 3 porte bronzee che, insieme ai gruppi scultori che le sovrastano testimoniano le tendenze fondamentali dell’arte fiorentina fra il XIV e XVI secolo. Visto dall’alto il battistero colpisce per il bianco del marmo della sua copertura. Dall’ottogano partono otto vele che culminano al centro in una lanterna poligonale e il candore dell’insieme risalta al confronto del cotto usato per il rivestimento dei tetti degli altri monumenti e di case di Firenze. Appare evidente l’eleganza e la proporzione della decorazione in marmi bianchi e verdi, geometrica e regolare cosi essenziale e tutta giocata sulla modularità.L’interno è uno splendore di luci, giacchè il mosaico della cupola a tessere dorate e colorate riflette la luce naturale che filtra dalla lanterna. E’ il più grande e magnifico battistero costruito o ricostruito in epoca romantica, su probabili
antiche. Dal Xi al XIII il battistero fiorentino fu rivestito di marmi policromi all’esterno e di mosaici dorati all’interno divenendo simbolo della città stessa in accordo con la sua posizione di centralità ed eminenza nella vita religiosa. Nell’ XI e XII secolo, furono eseguite la decorazione esterna a marmi policromi che tanto caratterizza il romanico fiorentino; l’edificio presenta una pianta a prisma ottagonale, sebbene non regolare in quanto la scarsella fuoriesce dal perimetro, ed è decorato con cadenza geometrica in marmi bianchi (di Luni) e verdi (di Prato). In alzato il battistero è scandito da cornicioni aggettanti in tre ordini, inoltre ogni lato dell’ottagono è sottolineato da costoloni angolari decorati a fasce parallele. Ogni faccia è tripartita e presenta motivi geometrici su due piani ritmici e ripetitivi. La copertura a vele marmore terminanti con la lanterna fu iniziata nel 1150 e coclusa nel 1174. Le magnifiche porte, eseguite in epoche diverse si inseriscono nell’architettura senza turbare minimamento gli equilibri. All’inizio del duecento l’originaria pavimentazione in cocciopesto fu sostituita dall’attuale e suntuoso pavimento marmoreo , che copriva l’intera area dell’ottagono. La spartizione in campi variamente decorati non segue uno schema preciso, ma un criterio di accostamento che evoca i tappeti delle moschee islamiche. Una serie di tappeti affiancati, di forma più o meno rettangolare, composti da tessere verdi, bianche rosse che formano serpenti, triangoli, losanghe interrotti da elementi circolari, elementi naturalistici, creature fantastiche, draghi, grifi, il disco dello zodiaco. Sotto l’attuale pavimento ne esiste uno del precedente tempio, la cui decorazione è databile al III secolo. L’Opus signinum è un tipo di pavimentazione realizzato con un battuto di cocciopesto arricchito dall’inserimento di tessere di pietra disposte a formare un disegno geometrico. La tecnica consiste nel commettere su una superficie (pavimento o parete) schegge di varia forma (opus sectile) o piccoli dadi (tessere o tessellatum) di pietra, marmo ecc.
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L’Opus signinum è un tipo di pavimentazione realizzato con un battuto di cocciopesto arricchito dall’inserimento di tessere di pietra disposte a formare un disegno geometrico. La tecnica consiste nel commettere su una superficie (pavimento o parete) schegge di varia forma(opus sectile) o piccoli dadi (tessere o tessellatum) di pietra, marmo ecc.
Il procedimento operativo si svolge in tre fasi: 1. il pictor imaginarius eseguiva il disegno; 2. il parietarius, riportava il disegno sulla parete o sul pavimento; 3. il musivarius, disponeva le tessere su un fondo di stucco, paglia e pozzolana.
In questa pagina sotto, foto e particolare della porzione del rilievo del pavimento Battistero di San Giovanni, Firenze.
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R ESTAURO
Rilievo di una porzione del pavimento del Battistero di S. Giovanni, Firenze Relief of portion Baptistery of San Giovanni’s floor, in Florence
In questa pagina, rilievo dello stato di fatto di una porzione di pavimento,Battistero di San Giovanni, Firenze, dimensione del rilievo 210x130 cm legenda pavimento, 1. cocciopesto; 2. marmo di Carrarra; 3 marmo verde di Prato; 4. mancanza; 5. abrasione; 6. stucco/cemento.
Bianco di Carrara
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Cocciopesto
Verde di Prato
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Abrasioni
Mancanze
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Stucco/cemento
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In questa pagina, sotto, particolare del rilievo di una porzione di pavimento,Battistero di San Giovanni, Firenze
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PROGETTO L E G N O Chair competition organized by
Proposte di concept per due
Calligaris, that invited to create
sedute in legno realizzate per
a new proposal of wood chair,
il concorso Calligaris,
2007.
2007.
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LEGNO E PROGETTO Concept di progetto - Sedia Detacheé Concept project - Detacheé chair
Calligaris, nel 2007 ha deciso di indire un concorso per rendere omaggio al legno, materiale con il quale sono realizzati la maggior parte dei suoi prodotti sottolineando il suo legame con questo materile vivo e dalle straordinarie qualità. Per il concorso, la prima proposta presentata è stata una seduta in cui leggerezza, flessibilità e comfort fossero i punti cardine del concept; lo scopo era realizzare una seduta adatta per qualsiasi ambiente e situazione del quotidiano. Da queste premesse è nata Détachée. Détachée è composta da un sedile svasato con uno schienale inclinato di 10°; le stecche della sedile sono leggermente curvate, per agevolare la seduta, e distanziate tra loro. La seduta è impilabile ed è stata pensata sia in Faggio per la sua resistenza, che in Tulipier, per la sua leggerezza e la sua ottima resa. Sopra, render delle sedute Détachée impilate A destra, tecnici della seduta Détachée;
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LEGNO E PROGETTO Concept di progetto - Sedia Bistrot Concept project - Bistrot chair
Calligaris, nel 2007 ha deciso di indire un concorso per rendere omaggio al legno, materiale con il quale sono realizzati la maggior parte dei suoi prodotti sottolineando il suo legame con questo materile vivo e dalle straordinarie qualità. Per il concorso, la seconda proposta presentata voleva cercare un connubio tra una seduta e uno sgabello componendo insieme le due tipologi e di seduta è nata Bistrot. A prima vista la seduta sembra composta da due pezzi, in realtà è solo un effetto dato dall’unione delle traverse di essenze diverse, ovvero il noce per la pare dello schienale, per quelle di rinforzo sotto al sedile e per le gambe anteriori, e in faggio per la parte della seduta e delle gambe posteriori. La seduta è stata progettata immaginandola per una caffetteria o un luogo di ristoro dove potersi sedere per degustare vivande o bibite. In questa pagina,sotto, render della seduta Bistrot A destra, tecnici della seduta Bistrot
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MODELLAZIONE 3D
arredo b a g n o Some examples of modeling 3d, 2009 - 2010.
Alcuni esempi di modellezione 3d, 2009 - 2010.
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ARREDO BAGNO Esempi di modellazione 3d Examples of modeling 3d
In questa sezione ho raccolto alcune immagini di oggetti che ho modellato. I soggetti in questione variano dagli elementi luminosi, a quelli di decoro, arrivaando a consolle e sanitari per l’ambiente bagno.
In alto da destra, modellazione di una consolle, porta salviette e sottogambe per lavabo
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In alto da sinistra, modellazione di una consolle, due sanitari
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ARREDO BAGNO Esempi di modellazione 3d Examples of modeling 3d
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Nella pagina precedente, modellazione di una consolle In questa pagina in alto da sinistra, modellazione di elementi luminosi
TESI TRIENNALE
la pelle al vegetale Vegetable tanning is artisan
Pelle al vegetale è una tradizione
tradition, the trasformation from
artigiana, la trasformazione dalla
raw hides into a material that
pelle grezza a un sublime
will resist throughout time; in
materiale che resiste nel
this section there is summury of
tempo; in questa sezione è
graduation thesis, 2008
presente un riassunto della tesi triennale, 2008.
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LA PELLE AL VEGETALE Tesi triennale, premessa metodologica Graduation thesis, introduction
Per il tema di tesi la scelta è stata la pella conciata al vegetale, perchè un materiale ottenuto da una lavorazione artigianale e manuale ed è grazie ad essa, che si ottiene un pellame delle caratteristiche qualititative, oltre che fisiche e meccaniche, particolari che lo differenziano da qualsiasi altre tipologie di concia. “Fin dai nostri primi approcci a questo materiale sono rimasta incuriosita e affascianta dalla grinta e dall’orgoglio che i conciatori trasmettono nel raccontare i processi di concia, e il perchè sia cosi importante diffondere e difendere le potenzialità che il materiale offre nel momento in cui lo si lavora, o lo si utilizza in prima persona.”
Parlando con il Consorzio di Vera Pella Italiana si comprende perchè tutto ciò che sappiamo su questo patrimonio storico e su questa tecnica di lavorazione, deve essere trasmesso mantenendo tutto il processo nel nostro territorio toscano ricco di storia e tecnica. Esso rappresenta un modo per difenderci dai mercati asiatici che tendono a contraffare tutto ciò che non ha troppe fasi di lavorazione e che da qrandi numeri nel fatturato di vendita, senza prestare attenzione a tutto ciò che sta dietro la lavorazione di un materiale. Fino ad oggi, la Toscana mantiene questo vataggio proprio per la sua determinazione a non dimenticare l’importanza delle tradizioni e della storia del suo passato. In breve, le caratteristiche più importanti di questa lavorazione sono, la pelle prodotto che proviene direttamente dalla natura, essa proviene da macelli nazionali e francesi e nessun capo è abbattuto per ricavare pellame, proprio perchè è un sottoprodotto della lavorazione della carne. La concia al vegetale, per la sua naturalezza della lavorazione tende ad esaltare le caratteristiche originarie della pelle, come le piccole rughe
venature, presenti sulla pelle dell’animale quando è ancora in vita. I tannini, in questa lavorazione sono utilizzati sottoforma di polvere ed estratti in modo da non deturpare il patrimonio boschivo, conferendo col tempo colorazioni dalle calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso. Grazie ai tannini e alla naturalezza della lavorazione, la pelle conciata al vegetale è molto resistente, questo significa resistenza allo strappo,alla cucitura, alla screpolatura, allo strofinio, alla trazione ed all’abrasione. La pelle emana un odore caratteristico, l’odore del cuoio che si combina con l’odore del corpo. Il cuoio, materiale che riveste rimanda d’istinto alla sensazione di naturalezza che lo fa scegliere fra tutti gli altri materiali.Il pellame tende a trasformarsi a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto, tende nel tempo a mostrare la sua parte migliore.
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LA PELLE AL VEGETALE Tesi Prima triennale, proposta premessa - Intrecci metodologica Graduation First proposal thesis, - Weaves introduction
La concia al vegetale esalta la naturalità del prodotto, nelle proposte che si sviluppano delle pagine seguenti, il soggetto è stato incentrato sul richiamo delle specie lignee da cui sono estratti i tannini che conferisco alle pelli visibili nelle proposte una peculiarità che le rendono distinguibili. Lo scopo con questi modelli era di esaltare il valore del materiale attraverso delle geometrie. Per la prima ipotesi, il tema decorativo è stato un connubio di pieni, vuoti ed intrecci. Lo studio iniziale è stato nel realizzare una sorta di rivestimento, quasi fosse un abito, che vestisse una seduta dalla struttura minimale. I vuoti e i pieni sono stati marcati anche dalla scelte del pellame usando un tono più caldo con una texture di tagli, contrastandolo con un marrone scuro, ma brillante. Nella seduta, si lo spazio si suddivide creando due zone, una costituita da intrecci, l’altra da pieni adornati da strisce, sia nella parte superiore che in quella sottostante, che conferiscono a questa zona maggiore stabilità. Tracciando una diagonale la seduta quadrangolare si suddivide in due diversi triangoli dove una parte rimane piena l’altra si sviluppa attraverso un intreccio. Sulla parte piena del sedile sono state disposte delle strisce diagonali in modo da creare una geometria decorativa regolare, che valorizzasse l’intreccio. Il motivo decorativo dalla seduta prosegue anche sullo schienale, anch’esso avvolto da una forma triangolare sulla quale è riportato l’intreccio della seduta. La sperimentazione sul questo modello con modulo a intrecci ha permesso di creare una seduta versatile.
A fianco, prototipo
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Sopra, particolare delle tipologie di pelle utilizzata; Nelle foto qui a destra, particolari delle tipologie di pelle e dell’intreccio.
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LA PELLE AL VEGETALE Seconda proposta - Moda Second proposal - Fashion
Per la seconda proposta, il tema ha attinto dal mondo della moda ed è stato influenzato, in particolare, da un capo di abbigliamento il dolman o attila, diffuso dall’esercito Austro-Ungarico nel XVII-XX secolo, che influenzò la moda militare Europea e queòlla dell’impero russo. La giacca indossata dai militari ussari si chiamava attila, aderente al busto e decorato da alamari, ovvero trecciole di lana; i bottoni presenti sopra l’attila, si chiamavano oliven ed potevano essere dorati o argentati a seconda il reggimento a cui appartenevano. Un altro elemento che adornava le divise militari erano le bordature, passamaneria, che rifinivano la divisa rendendola più resistente, ma allo stesso tempo la decoravano. Dopo aver analizzando questa tipologia di divisa militare, per questo prototipo lo scopo era di mantenere un filo con il passato da cui si trae ispirazione, ma anche di riprogettare la divisa rendendola minimale ed esaltandola attraverso la pelle.Si è giocato sull’asimmetria, sull’ alternanza dei colori , su vuoti e sui pieni e infine sui decori arrivando cosi a sviluppare la proposta finale, che unisce l’oggetto sedia al soggetto moda. La struttura della seduta è rivestita da una porzione asimmetrica che si protrae sullo schienale e nella sua parte tergale e da strisce di pelle, che rappresentano la stilizzazione degli alamari, di 20mm di larghezza alternate nei colori che coprono, sia il telaio della seduta e dello schienale che la parte tergale dove sono arricchite da bottoni d’oro, che richiamano alla mente gli oliven, i quali si congiungono alle strisce di pelle attraverso dei cordoncini in cuoio che fanno da occhiello del bottone.
A fianco, prototipo
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LA PELLE AL VEGETALE Terza proposta - Nodi Third proposal - Knots
Nella terza ipotesi, il tema ha attinto dal mondo dei nodi. Il loro uso è antichissimo, si fa risalire addirittura ad epoche preistoriche e non è prerogativa solo degli uomini; infatti, in natura, i nodi sono utilizzati anche da rappresentanti del mondo animale, quali ad esempio, alcuni tipi di scimmie che se ne servono per congiungere le liane o alcuni tipi d’uccelli che costruiscono i loro nidi intrecciando e annodando i fili d’erba. Per questo prototipo, dopo aver analizzando e studiando i nodi, nell’elaborazione si è voluto unire il nodo all’intreccio, tema affrontato nel primo prototipo. Stavolta nella parte della seduta si incrociano strisce di pelle di diversa larghezza e colore che dalla seduta proseguono visivamente fino allo schienale per poi continuare nella perte posteriore e nelle parti laterali. In dettaglio, si può notare come le tre strisce verticali della seduta salgono sullo schienale e scendano sulla traversa sottostante la seduta. Questo gioco di salite e discese si ritrova anche nella parte laterali della seduta dove, a turno per parte, le strisce scendono a toccare le traverse laterali della struttura su cui si fermano. Questo gioco è visibile anche nel retro della seduta, dove le strisce verticali che percorrono lo schienale si fermano sulla traversa tergale, mentre le strisce orizzonali, che fasciano lo schienale sono congiunte tra loro unite da un sottile cordoncino di cuoio.
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