Donatella Bardi - A Puddara è un Vulcano - Rassegna stampa

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POPON CONTEST Te la canti e te la suoni?

Ora in cd "a' Puddara è un vulcano", unico album di Donatella Bardi Lunedì 22 novembre 2010

a' Puddara è un vulcano, fu il primo e unico album pubblicato dalla folksinger Donatella Bardi prima di dedicarsi soprattutto alla carriera di attrice. Oggi quell'album, ormai introvabile, è stato ristampato in cd e rimesso in vendita grazie allo stimolo dell'associazione Vololibero. A' Puddara è un vulcano (Btf/Warner) riproduce fedelmente il vinile d'origine e lo arricchisce con un libretto in cui è possibile trovare immagini, notizie e vari contributi sulla figura di Donatella Bardi. Fra questi il ricordo del fratello, che nel disco suonò la chitarra: "C'è stato un periodo - ricorda - in cui è sembrato che si potesse davvero cambiare il mondo. Proprio gli anni in cui Donatella, con questa sua bellissima immagine di folksinger, con la sua chitarra e la sua voce meravigliosa, si presenta sulla scena musicale. Donatella diventa, sia pure per un brevissimo periodo, l'incarnazione di quel cambiamento".

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OltreMusica magazine

DONATELLA BARDI: A Puddara è un vulcano (1975) Scritto da Andrea Direnzo Domenica 28 Novembre 2010 19:14

Ci sono artisti cosiddetti “minori” che lasciano di sé pochissime tracce, ma significative per comprendere l’essenza di cui sono fatti. È il caso di Donatella Bardi, artista nata a Torino nel 1954 e, purtroppo, prematuramente scomparsa nel 1999. Molto attiva nel circuito dei festival alternativi dei primi anni ’70, è stata corista di artisti come Claudio Rocchi (Volo magico n. 1), Alberto Camerini (Bambulé), Loy & Altomare (Chiaro), Nino Tristano (Suonate suonatori), Equipe 84 (Se si sa senza senso), Simon Luca (Per proteggere l’enorme Maria), Eugenio Finardi (Tutto subito, dall’lp Diesel) e Fausto Leali, con cui partecipò al Festival di Sanremo del ’73. Nel suo percorso, inoltre, ha collaborato con Demetrio Stratos e Paolo Tofani, esponenti fondatori degli Area. Il testamento musicale che Donatella ci ha lasciato è il suo unico lp, A Puddara è un vulcano del 1975, da poco pubblicato su cd dalla BTF su licenza Warner. Un album molto interessante che mette in risalto l’incredibile talento di Donatella, dotata di una bellissima voce limpida e chiara, proprio come il colore dei suoi occhi, oltre che incisiva e coinvolgente. Gli undici brani (composti per lei dal fratello Lucio Bardi, Gianfranco ‘Pepè’ Gagliardi, Antonello Vitale e Paolo Donnarumma, anche produttore dell’lp) sono un bel miscuglio di folk, rock e pop, tutti nelle corde sia vocali che emotive di Donatella. Il disco si apre con la brevissima e originale Forget, che dà già un imprimatur preciso; seguono la ritmata Perché dovrei credere e Punto a capo, quest’ultima dedicata al “paese meraviglioso che si ha dentro”. Atmosfera siciliana a suon di marranzano ('ngannalarruni ossia inganna ladrone) in A Puddara, un pezzo strumentale con una poesia in dialetto siciliano recitata dal papà di Donatella, Mario; intima e introspettiva è invece


Fratello Antonino. La BTF, con lo stimolo e la produzione artistica di Vololibero, ha realizzato il cd rimaste rizzando il materiale con il consenso amorevole del fratello Lucio. Ne viene fuori un prodotto in digisleeve, che riproduce fedelmente la cover originale (del pittore Lorenzo Mazza) e che in più si arricchisce con l’inserimento di un libretto ricco di immagini, notizie e sentimenti, tra cui una bella testimonianza di Alberto Camerini, oltre che dei musicisti coinvolti nel progetto. “C’è stato un periodo in cui è sembrato che si potesse davvero cambiare il mondo. In Inghilterra e negli Stati Uniti è stato alla fine degli anni ’60. In Italia arriva un po’ in ritardo, nei primi anni ’70, proprio negli anni in cui Donatella, con questa sua bellissima immagine di folk-singer, con la sua chitarra e la sua voce meravigliosa, si presenta sulla scena musicale. Donatella diventa, sia pure per un brevissimo periodo, l’incarnazione di questo cambiamento. Un nuovo modo di intendere la vita e la relazione fra le persone…” (dalle note interne del cd)

LATO A 01. Forget 02. Perché dovrei credere 03. Punto e a capo 04. Regina in questa età 05. No (Donatella) 06. Oberator Mask LATO B 01. A Puddara 02. Cioccolata con panna 03. Fratello Antonino 04. Aereoplano 05. Per favore non sbattere la porta Arrangiamenti dei musicisti: Gianfranco Gagliardi, Lucio Bardi, Antonello Vitale, Paolo Donnarumma Hanno partecipato: Kalvin Boullen (funky guitar), Goran Marianovich (violino), Mario Bardi (voce) Produttore esecutivo: Pier Tacchini - Produttore e Tecnino del suono: Paolo Donnarumma Poesia: Michele Montagnese - Fotografia: Tiziano Coarez - Copertina: Lorenzo Mazza


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gennaio 2011



La Brigata Lolli

http://www.bielle.org/2011/Recensioni/Rece_DonatellaBardi.htm

Una Brigata di memoria, di cultura, di utopie, di speranze, d'informazione, dell'uomo.

Le BiELLE RECENSIONI Donatella Bardi: "A Puddara è un vulcano"

Le stelle nascoste del progressive italiano di Giorgio Maimone Ci sono artisti che diventano famosi con un gran numero di dischi alle spalle (vedi il caso di Ivano Tracklist Fossati), altri che diventano famosi subito, ma che 01. Forget - 1:04 ugualmente sfornano una mole ingente (De Gregori). Poi 02. Perché dovrei credere - 3:22 ci sono quelli, come Guccini, che fanno un album ogni 03. Punto e a capo - 2:58 tanto. E c'è anche il caso di chi, come Donatella Bardi, di 04. Regina in questa età - 4:01 05. No (Donatella) - 3:15 cui parleremo ora, che di album ne ha fatto uno solo, nel 06. Oberator Mask - 2:45 1975, prontamente dimenticato, pur se all'epoca 07. A Puddara - 2:21 raccolse recensioni positive, e ora restituito dalla buona 08. Cioccolata con panna - 4:32 09. Fratello Antonino - 4:23 voglia degli amici, all'attenzione generale. Donatella 10. Aeroplano - 3:48 Bardi è morta nel 1999 a 45 anni di emorragia cerebrale. 11. Per favore non sbattere la porta - 1:39 Dieci anni dopo esce questo album che riporta alla memoria una delle voci più belle e delle maggiori promesse della musica progressive italiana. Tutti quelli che l'avevano vista dal vivo o sentita nei dischi di Finardi, Camerini e tanti altri eerano pronti a scommettere sul successo di Donatella che invece ha fatto solo questo disco, bellissimo, che si intitola "A puddare è un vulcano" e poi si è dedicata ad altro.

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Molto attiva nel circuito dei festival alternativi dei primi anni ’70, è stata corista di artisti come Claudio Rocchi (Volo magico n. 1), Alberto Camerini (Bambulé), Loy & Altomare (Chiaro), Nino Tristano (Suonate suonatori), Equipe 84 (Se si sa senza senso), Simon Luca (Per proteggere l’enorme Maria), Eugenio Finardi (Tutto subito, dall’lp Diesel) e Fausto Leali, con cui partecipò al Festival di Sanremo del ’73. Nel suo percorso, inoltre, ha collaborato con Demetrio Stratos e Paolo Tofani, esponenti fondatori degli Area.Donatalla arriva a incidere questo album che ha compito da poco vent'anni, Con lei, tra gli altri, suo fratello Lucio Bardi, ancora oggi stimato chitarrista e allora, se non vado errato, piccola promessa 16enne delle sei corde. Il disco è ingenuo e smagliante, fresco e canterino, pieno di musica e di buone vibrazioni. Un classico prodotto di quegli anni. Volete sapere come ci andava la vita nel 1975? Un gran bene! C'erano queste canzoni, la musica era ovunque, la politica pure e le strade erano tutte aperte. Ma si sa, allora avevamo vent'anni. Se però volete farvene un'idea più precisa provate ad ascoltare "Cioccolata con panna" oppure "Forget" da questo disco. "Cioccolata con panna" è una grandinata di chitarra su un'orgia percussiva, su cui si appoggiano parole di cristallo, portate da una voce di fata. E poi fughe e ritorni e voglia di suonare e la possibilità di inserire le canzoni in un ciclo che può portarle facilmente verso una fine, ma anche verso una ripetizione infinita, come un raga: quattro minuti di magia e poi via sfumando. "Ogni frutto è raro, ha una storia da seguire / dall'inizio un seme che da solo può fiorire / cerca luce / il sole la porterà / cerca l'acqua / la pioggia lo bagnerà".

Crediti: Lucio Bardi (chitarra); Gianfranco "Pepè" Gagliardi (tastiere); Paolo Donnarumma (basso); Antonello Vitale (batteria): Donatella Bardi (chitarra, voce) Arrangiamenti dei musicisti: Gianfranco Gagliardi, Lucio Bardi, Antonello Vitale, Paolo Donnarumma Hanno partecipato: Kalvin Boullen (funky guitar), Goran Marianovich (violino), Mario Bardi (voce) Produttore esecutivo: Pier Tacchini Produttore e Tecnino del suono: Paolo Donnarumma Poesia: Michele Montagnese Fotografia: Tiziano Coarez - Copertina: Lorenzo Mazza

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Certo bisognerebbe capire cosa resta e cosa arriva oggi di tutta quell'atmosfera, anche di tanta ingenuità. Di tante chitarre e di tante speranze. Però, se pensiamo adesso al ritorno del post-war folk, indie-folk,

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La Brigata Lolli

Musiche e testi di Gianfranco Gagliardi, Antonello Vitale, Paolo Donnarumma, Lucio e Donatella Bardi

Su Bielle Ascolti: "Cioccolata con panna"

Sul web Sito ufficiale Vololibero Facebook

Donatella Bardi "A puddara è un vulcano" Elektra records - 1975 Btf/Vololibero - 2010 (ristampa) In tutti i negozi di dischi

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Nu-folk o psych-folk forse qualcosa di quelle sensazioni è possibile che passi il confine tra le generazioni. Io posso dire con buona approssimazione che a sentire "Punto e a capo" mi sembra di sentire sul gruppone una trentina d'anni di meno. "Punto e a capo / per le strade che ho dentro / è un paese meraviglioso / non c'é mai problema / punto e capo / Punto e capo / passo su passo / mi piace quello che c'è / e terra si fa l'umore del giorno / perché ogni colore racconti la sua ora". Ma anche "Regina in questa età" denuncia tutti i pregi e i difetti della musica dell'epoca: "Vieni puoi trovare / posto anche per te / Ha occhi profondi e mi parla / Vieni puoi trovare / un mondo in riva al mare / L'uomo tornato dal tempo, / giardino profumo di fiori / e tanto lavoro di mani / e poi di notte cantare / un fuoco si spegne /e il sole che c'è già / viene su pian piano / disegni sopra l'acqua / una corsa felice, / un tuffo e c'è di più". Certo non può sfuggire la semplicità delle parole (e la confusione dei concetti). Siamo in un'epoca pre-macadam. Dove le parole scelte sono semplici, lineari: il sole, il pane, le rose. Siamo immediatamente dopo l'epoca degli hippies e all'inizio della scoperta delle filosofie orientali e di un ritorno libero alla natura e tutta la musica che gira attorno, soprattutto in Italia, ragiona su questi temi. Abbiamo avuto, negli anni settanta, tranne alcune eccezioni, una proliferazione molto più densa di ecologisti ante litteram che di brani politici. Anche i più "politicizzati" tra i cantautori (compresi Guccini, De André, De Gregori) semmai arrivano dal sociale a trattare temi politici. Eppure il '68 c'era appena stato (e ancora c'era). I suoni, peraltro, sono tutti scintillanti, argentini. Sembra di sentire risuonare sempre le campanelle di "San Francisco" di Scott McKenzie o le chitarre della West Coast, il cui eco risuona anche nella casa discografica che ha ospitato l'esordio di Donatella: la mitica Elektra di Joni Mitchell e (per un solo disco: "Planet waves") anche di Bob Dylan. Eppure, anzi, proprio per quello queste canzoni, pur completamente rappresentative di un'epoca, non sono invecchiate così tanto come quelle del decennio immediatamente successivo. Sì, lo so che può sembrare una difesa pro-domo nostra, di noi vecchietti della prima ondata rock, ma francamente ci credo. Forse non potrei cibarmi di questa musica per giorni interi, ma la ascolto ancora con grande piacere. E non solo perché ricorda le illusioni e le sensazioni di allora. “C’è stato un periodo - è scritto nel libretto del disco - in cui è sembrato che si potesse davvero cambiare il mondo. In Inghilterra e negli Stati Uniti è stato alla fine degli anni ’60. In Italia arriva un po’ in ritardo, nei primi anni ’70, proprio negli anni in cui Donatella, con questa sua bellissima immagine di folk-singer, con la sua chitarra e la sua voce meravigliosa, si presenta sulla scena musicale. Donatella diventa, sia pure per un brevissimo periodo, l’incarnazione di questo cambiamento. Un nuovo modo di intendere la vita e la relazione fra le persone…” In questo clima nasce "A puddara è un vulcano" che, a suo modo è una sorta di concept di viaggio, un viaggio anche verso la speranza, come ricordano gli artisti nel bel libretto abbinato a questa riedizione. Non siamo ancora in epoca di world music, ma anche il richiamo con le tradizioni popolari emerge da questi solchi. O almeno la sua necessità. Un'opera unica, anche perché rimasta unica. Per chi ama la voce di Donatella Bardi la ricordiamo anche nel duetto con Camerini (con cui ai tempi stava insieme) in "Bambulé" e con Claudio Rocchi in "Volo magico n.1" o ancora in "Quattro giorni insieme" di Loy e Altomare.

Ultimo aggiornamento: 13-01-2011

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La Scighera Nonostante tutto, sono convinto che gli anni 70 siano stati il decennio più importante della seconda metà del XX secolo. Quì troverai di tutto un pò per rivivere quei giorni... Musica, Cinema, Letteratura... Benvenuto !

sabato 24 marzo 2012

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DONATELLA BARDI : A PUDDARA E' UN VULCANO Magar said : Torinese di nascita, ma Milanese di adozione, Donatella Bardi è stata, purtroppo, una fulgida cometa nel panorama musicale Italiano dei '70. Il suo unico Album è una splendida testimonianza del valore di questa Artista, che ci ha lasciato troppo presto. "A Puddara é un Vulcano" , è un signor disco, di quelli che si facevano in quel periodo, sospeso tra Folk e Rock e con una vena pop che amalgama il tutto; un Album capace di mostrare l'incredibile talento vocale di Donatella. Ascoltato a distanza di 37 anni, mette ancora i brividi. Per tutti...per quelli che la conoscono, e per quelli che quì la scopriranno, eccovi DONATELLA BARDI : Donatella Bardi (Torino, 13 agosto 1954 – Milano, 13 dicembre 1999) È figlia del pittore Mario Bardi. La sua carriera come cantante inizia a Milano negli anni settanta collaborando con artisti come Alberto Camerini o Eugenio Finardi, con i quali forma il gruppo musicale de Il Pacco insieme al fratello Lucio Bardi e partecipa alla Festa del proletariato giovanile del Parco Lambro dal 13 giugno al 16 giugno 1974. Tra il 1976 ed il 1978 collabora anche con Demetrio Stratos e Paolo Tofani degli Area. Nel 1974 incide per la Elektra Records il suo album A' Puddara è un vulcano, con il fratello Lucio Bardi alla chitarra, Pepè Gagliardi alle tastiere, Paolo Donnarumma al basso ed Antonello Vitale alla batteria. In parallelo inizia anche la sua carriera di attrice, partecipando a Montepulciano al primo Festival Internazionale di Teatro con la compagnia di Memè Perlini. Nel 1991 entra nel gruppo musicale Ensemble, con i quali pubblica l'album Moti shkon, il cui titolo in arbereshe (albanese del 1400) significa Il tempo passa. Donatella Bardi scompare prematuramente a 45 anni per un'emorragia cerebrale. Donatella Bardi è sorella di Lucio Bardi

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Il Pub Della Scighera Un Pub, nel quale entrare per vedere vecchi amici, scambiare quattro chiacchiere, ascoltare buona musica... Musica di oggi, perchè anche nel panorama odierno ci sono cose molto belle. VENITE A TROVARMI : http://ilpubdellascighera.blogspot.com/

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Il suo unico Album : 1975: A puddara è un vulcano (Elektra Records T 52028) 2010: A puddara è un vulcano (Vololibero Edizioni/BTF VMCD146) * Ristampa su CD

Le sue numerose partecipazioni : 1971 - Claudio Rocchi: Volo Magico n. 1 1972 - Nino Tristano: Suonate Suonatori 1972 - Simon Luca: Per proteggere l'enorme Maria 1973 - Equipe 84: Senza senso 1974 - Loy e Altomare: Chiaro 1977 - Alberto Camerini: Gelato metropolitano, Bambulè 1977 - Eugenio Finardi: Diesel, Tutto subito 1979 - Claudio Rocchi: Non ce n'è per nessuno 1980 - Enrico Nascimbeni: Verso il mare, Navigavà 1991 - Ensemble: Moti shkon 1994 - Claudio Rocchi: Claudio Rocchi 1996 - Claudio Rocchi: I think you heard me right 1997 - Mariolina Zitta: Perle di grotta – la voce delle stalattiti 1998 - Claudio Rocchi: Sulla soglia

LATO A 01. Forget 02. Perché dovrei credere 03. Punto e a capo 04. Regina in questa età 05. No (Donatella) 06. Oberator Mask LATO B 01. A Puddara 02. Cioccolata con panna 03. Fratello Antonino 04. Aereoplano 05. Per favore non sbattere la porta

Se riesci a conservare il controllo quando tutti Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio; Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina E trattare allo stesso modo quei due impostori; Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, E piegarti a ricostruirle con strumenti logori; Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite E rischiarle in un colpo solo a testa e croce, E perdere e ricominciare di nuovo dal principio E non dire una parola sulla perdita; Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, E a tener duro quando in te non resta altro Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!". Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, Se tutti contano per te, ma nessuno troppo; Se riesci a occupare il minuto inesorabile Dando valore a ogni minuto che passa, Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio! (Rudyard Kipling)

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6 commenti:

THE LIVE EXPERIENCE (5) THE WOODSTOCK EXPERIENCE (3)

frank ha detto...

WOMEN (100)

Grande Magar, quali eccelsi Dei (o Dio)ti guidano alla ricerca di miracoli musicali come questo? Che ti possano sempre assecondare nella navigazione in questo oceano di byte, con mano ferma sul timone della tua nave, cercando e offrendo la rotta giusta a tutti i tuoi amici!

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24 marzo 2012 08:31

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magar ha detto... ciao Frank, grazie

magar

24 marzo 2012 08:51 Sergio ha detto... Caro Magar, tu non sai quanto ho cercato questo album. A suo tempo, in quelle che erano le "radio libere", giravano dei brani, ma mai e poi mai sono riuscito a trovarne copia in giro. Ora scopro che due anni fa è stato anche ristampato in cd. Eh, mi sa che i tuoi agganci sono molto più solidi e diramati dei miei. Ci risentiamo appena finisco di ascoltarlo. Per ora, grazie. 28 marzo 2012 14:00 magar ha detto... OK Sergio. grazie a te

Milano, la nebbia, i navigli...c'è tutto il mondo a due passi da casa mia. La musica, il cinema, un libro...un perfetto connubbio che fà della vita una soluzione accettabile.

Psychedelic Girl

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28 marzo 2012 19:47 Mysterio ha detto... Ciao, volevo solo fare una precisazione. Donatella non partecipa al disco "Moti shkon" degli Ensemble, uscito postumo la sua prematura scomparsa. Complimenti per il sito. 30 marzo 2012 23:49 magar ha detto... ciao Mysterio, grazie della precisazione e della visita 31 marzo 2012 06:44 Posta un commento

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