Club Italiano Jack Russell Terrier - n.2 - 2015

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https://www.facebook.com/groups/317798051754537/ Club Italiano Jack Russell Terrier - Numero 2 Anno 2015 - Riproduzione vietata

Numero 2 - Anno 2015 Ottobre - Novembre

CLUB ITALIANO JACK RUSSELL TERRIER

Club Italiano Jack Russell Terrier - Numero 2 - Anno 2015

Jack Russell Terrier Grooming di: Fabio Brandi Morfologia: La TESTA del Jack di: Angelo Romanò Foxhunting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier
 di: Dario Novelli

LA MIA

STORIA ...

DI: FEDERICO GIOVANNETTI

ALIMENTAZIONE

IL CANE

DI: CATERINA GRITTI

È CARNIVORO


Uno dei Vostri... Uno di Voi è stata l’iniziativa per avere la foto del Vostro Jack o Parson Russell Terrier sulla copertina della rivista. Come sempre, siete stati in molti a partecipare e Vi ringrazio. Il più fortunato l’abbiamo visto sulla “cover” ma ognuno meritava un posto speciale e mi sono ripromesso di pubblicare le Vostre foto per un ringraziamento ufficiale, d’altra parte penso che Voi siate l’anima stessa dell’iniziativa, e non solo... Nella prossima pagina troverete un Collage delle foto da Voi proposte. Ci sono tutte e a volte anche ripetute più volte per completare il mosaico.

Cosa aspettate, girate pagina per vederlo.... Angelo Romanò

Per chiunque volesse vederlo in originale e scaricarlo fai click qui sotto.

Poster (14MB file)

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Redazionale Continua il nostro percorso nel segno della condivisione dell’informazione. Informazione che mi piace dividere semanticamente in due concetti: IN e FORMAZIONE.

Siamo al secondo numero della rivista del Club, nello scorso numero abbiamo trattato la prova in tana artificiale, in questo ci affacciamo alla caccia alla volpe.

“IN” per approfondimenti sulle tematiche principali alla razza, tematiche già conosciute, ma che, con un approfondimento verticale e specializzato, possono creare valore aggiunto.

Non è mai troppo quello che si apprende, soprattutto per chi ha voglia di apprendere e capire.

“FORMAZIONE” per tutti coloro che si avvicinano a questa razza e vogliono conoscere di più. Nuove persone, nuovi appassionati, nuovi membri del club, che, prima o poi, diventeranno le nuove leve per il futuro della razza. Nel Club si è discusso di questo ed altro, chi più vicino al mondo venatorio, chi più vicino al mondo delle expo, ma anche salute e accoppiamenti, quasi sempre con spirito positivo e con un pizzico di critica, sia propria (lo ammettiamo) che altrui. Benvenuti e buona lettura ...

Angelo Romanò

Dario Novelli

Rivista a scopo divulgativo amatoriale per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

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La mia storia... di Federico Giovannetti La mia storia con i Jack Russell è iniziata 10 anni fa, come la maggior parte di persone che frequentano il mondo dei cavalli avvicinati e incuriositi da questa razza molto adattabile. Come tanti alla prima esperienza e, data la giovane età, senza molti fondi a disposizione decisi dunque di acquistare la mia prima "Jack", il suo carattere forte e la sua determinazione mi conquistò subito, un cane di piccola taglia da poter portare ovunque con se.

Dopo due anni decisi di prendere il primo maschio tricolore qui in italia, Figaró di Castell'anselmo da me chiamato Pelè, con lui mi iniziai ad avvicinare al mondo "competitivo" tra prove di lavoro in tana artificiale e expo di bellezza e da li iniziarono ad arrivare le prime soddisfazioni riuscendo a chiudere il titolo di campione italiano di lavoro, con lui ho avuto la definitiva conferma dell'eccezionalità di questa razza, veniva con me ovunque persino in università durante le lezioni mettendosi sotto la mia sedia e dormendo tutto il tempo senza fare un fiato. Iniziai così a coltivare anche l'idea di allevare questa razza. Nel 2009 arrivò a casa mia il primo ruvido proveniente dalla Svezia da uno dei migliori allevamenti: Saltisgarden, lui si chiamaClub Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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va Såltisgårdens Movitz e iniziò a raddoppiare l'impegno in ambito espositivo con diverse soddisfazioni fino ad arrivare ad un insperato "riserva CAC" alla mondiale di Parigi del 2011, la mia prima partecipazione. Durante questi primi anni avevo trovato una persona giovane e appassionata come me con la quale avevamo stessa sintonia di idee in allevamento e abbiamo fatto una parte di questo percorso insieme decidendo di prendere inizialmente l'affisso in comune. Prendemmo il primo cane insieme per il nostro allevamento, Goldsand's Nelly S, da un altro blasonato allevamento svedese nel 2012 e partecipammo con lei alla mondiale di Salisburgo in Austria ottenendo il "titolo" di "vice campionessa mondiale" con oltre 190 cani iscritti da tutto il mondo, un traguardo che non avremmo mai creduto per due ragazzi giovani e sconosciuti come noi. Avevamo formato un ottima squadra, Pietro toelettava in maniera eccezionale e io presentavo i cani in Expo, in maniera di dividerci i compiti. Purtroppo la squadra poco dopo si divise per difficoltà nel poClub Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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ter collaborare da posti così distanti, continuai comunque a portare avanti il mio progetto allevatoriale e, nell’aprile del 2013, dopo aver ottenuto i requisiti minimi per poter richiedere l'affisso finalmente arrivò la conferma che l'FCI e l'ENCI avevano accettato la mia richiesta, nacque cosi Jonu's Jack Russell Kennel. Tanta passione, tanti week end e giorni sacrificati, tanti e tanti soldi spesi alla fine mi avevano portato a questo. Con l'affisso arrivò anche la mia cucciolata più importante, accoppiando la mia Goldsand's Nelly S con il campione mondiale 2011 Lemosa Mr Energizer. Colsi al volo l'occasione di poterne usufruire dato che era in stazione di monta in Danimarca e da questa combinazione nacque il mio cane di punta attuale, Jonu's JR Django Unchained, con il quale ho raggiunto i miei migliori risultati di sempre fino ad arrivare alla vittoria della mondiale di Milano 2015, che mi ha regalato un immensa gioia, mondiale che ha contato oltre 291 cani iscritti da tutto il mondo, il numero più alto di sempre a una mondiale per la razza Jack Russell Terrier. Considero quest’ultimo traguardo come un nuovo punto di partenza, e non come un arrivo, per continuare a miClub Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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gliorare costantemente e cercare di fare il bene di questa razza testando tutti i miei cani per le varie malattie, come la PLL (lussazione del cristallino), oculopatie ereditarie, lussazione della rotula e necrosi asettica della testa del femore, malattie che sono presenti maggiormente nella razza. La salute deve essere un punto fondamentale da cui partire per selezionare nella maniera corretta, per non dover arrivare un domani a non trovare cani sani al 100% ed avere difficoltà nella selezione. Un’altra caratteristica fondamentale è il carattere e l'attitudine terrier, che deve essere una condizione imprescindibile per avere cani di carattere e con la giusta tempra, qualità che ha portato il Jack Russell terrier alla ribalta. Decine di migliaia di euro spesi, giorni e giorni sacrificati, moltissime delusioni, speranze disattese, ma anche soddisfazioni che ti danno linfa e spinta per andare avanti, questo è allevare seriamente. Federico Giovannetti

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Il cane è carnivoro di Caterina Gritti

https://flic.kr/p/PMtmY (Flickr/Jack Fiallos) Il cane è un carnivoro, opportunista, ma pur sempre un carnivoro, e se guardate in bocca al vostro Jack troverete i primi indizi (bocca grande - Fig.1), in grado di aprirsi moltissimo per poter afferrare e trattenere anche prede in movimento tramite l’utilizzo di sviluppati canini (Fig.1 - C1) che, chiudendosi a forbice perforano la pelle e bloccano in una stretta chiusura l’animale. Il nostro piccolo jack e’ un predatore abilissimo, non scordiamocelo mai, e ha canini molto sviluppati per afferrare ed uccidere (premolari e molari - Fig.1), con cuspidi sviluppatissime ed affilate per strappare la carne e spezzare le ossa, il ché permette l’accesso al midollo osseo, ricca fonte di nutrienti (Rif. La PaleoDog Diet - Dr.ssa Silvia Cattani). Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

Fig.1: Bocca canina

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L’uso della saliva (Fig.2) serve solamente a lubrificare il bolo alimentare essendo priva di enzimi digestivi. In particolare. la saliva, “manca di amilasi” (Rif. Cenni di anatomia e fisiologia dell’ apparato digerente - prof Giacomo Biagi), enzima che in erbivori e onnivori inizia la predigestione degli amidi, ragione per cui le nostre nonne ci raccomandavano di masticare bene perché “la prima digestione avviene in bocca”. Per i cani non è lo stesso! Se osservate bene, i denti dei cani si “INCASTRANO” perfettamente, per poter immobilizzare la preda. Questo INCASTRO impedisce il cosiddetto movimento di DIDUZIONE, cioè il movimento a destra e a sinistra della mandibola, cosa che invece riesce benissimo ai ruminanti.

Fig.2: saliva

Non aspettatevi mai dal vostro Jack un’accurata masticazione, perché i cani solitamente usano la bocca e i denti solo per ridurre il cibo a bocconi sufficientemente piccoli da essere inghiottiti. 
 Lo stomaco del cane (Fig.3) ha caratteristiche molto particolari: è piccolo ma in grado di dilatarsi moltissimo (per farvi capire, tipo un palloncino sgonfio che può espandersi moltissimo se gonfiato), mantiene un pH molto basso, circa 1-2, per degradare correttamente la carne.

Fig.3: Stomaco del cane

Nello stomaco agiscono PEPSINA e LIPASI GASTRICA attive ai bassi pH determinati dalla secrezione di ACIDO CLORIDRICO ( HCl ).

La produzione di HCl dipende dal tenore proteico della dieta, tante più proteine di origine animale tanto piu' HCl verra' prodotto, dal volume del pasto e da fattori ormonali e nervosi (Rif. Appunti di alimentazione degli animali domestici - prof. G. Biagi).

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Il basso pH esercita inoltre un FORTE POTERE ANTIBATTERICO (Rif. Cit. Prof G. Biagi), ragione per cui i nostri cani passano normalmente indenni anche all’assaggio di carcasse di animali in putrefazione. Attraverso il piloro, il bolo predigerito dallo stomaco passa nel primo tratto dell’intestino (intestino tenue) composto da DUODENO, DIGIUNO ed ILEO (Fig 4). E’ proprio qui che avviene la digestione chimica e l’assorbimento dei principi nutritivi. Anche qui diversi fattori limitano le concentrazioni batteriche: acidità gastrica, bile, succo pancreatico e motilità intestinale (Prof G. Biagi).

Fig.4: apparato digerente

Quello che era cibo, processato prima dallo stomaco, digerito poi ed assorbito dal TENUE, passa ora nel GROSSO INTESTINO composto da CIECO, COLON e RETTO (Rif. Cit. Dr,ssa S.Cattani). Questo tratto, nei soggetti carnivori è, in proporzione, di dimensioni molto ridotte rispetto agli onnivori, ed di gran lunga inferiore rispetto agli erbivori. Il ruolo principale dell’intestino crasso nei carnivori consiste nell’assorbimento di acqua ed elettroliti (Prof G.Biagi). Attraverso l’ultimo tratto, il RETTO, ciò che resta viene espulso come feci. I carnivori correttamente alimentati defecano 1, massimo 2 volte al giorno, potendo fisiologicamente anche saltare un giorno (Dr.ssa S. Cattani).

Fig.5: piramide alimentare

A questo punto tutti gli indizi ci portano a pensare che il cane e’ un CARNIVORO e che la sua alimentazione deve essere PREVALENTEMENTE a base di PROTEINE DI ORIGINE ANIMALE, infatti la piramide alimentare dei cani (Fig.5) e’ molto diversa dalla nostra, ma di questo ne parleremo nel prossimo numero. Caterina Gritti

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Jack Russell Terrier grooming di Fabio Brandi Il jack Russell Terrier, cane di piccola taglia, ha tre tipi di pelo da standard: Ruvido, Broken (spezzato o a fil di ferro) e Liscio. A sua volta, dire che ha solo tre tipi di pelo è riduttivo, in quanto la selezione tra le diverse qualità porta ad avere anche piccole differenze che proporremo come sottotipi, quindi ne esistono di diverse tessiture e strutture di pelo. Il mantello dei cani, generalmente, è costituito da un pelo di copertura (visibile e il più superficiale) e dal sottopelo (sotto lo strato visibile, lanuginoso e corto). Il pelo di copertura cresce, viene perso e cambiato costantemente durante tutto l'anno, mentre il sottopelo è soggetto a muta in autunno e in primavera, quindi due volte l'anno. In autunno s’infoltisce per dare una maggiore protezione contro il freddo e in primavera si sfoltisce per preparare il cane alla stagione calda. Le razze Terrier sono state selezionate con pelo ruvido e ispido per essere maggiormente protetti durante l’azione di caccia. Nel mondo del Grooming ovviamente non esiste il pelo del Jack Russell, o dei Terrier in generale, ma di molte altre razze e per convenzione si utilizzano altri termini a cui faremo riferimento. Grooming (tipi di pelo)

Equivalente nello standard

Pelo corto o Pelo corto folto

Liscio (Smooth)

Pelo duro

Broken (Broken)

Pelo ruvido

Ruvido (Rough)

Pelo broken light

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Il pelo corto e pelo corto folto (tipo liscio nel Jack Russell Terrier) si distinguono dagli altri poiché sprovvisti di sottopelo, quindi solo pelo di copertura. Avendo solo pelo primario (di copertura), si presenta solido compatto e aghiforme e protegge il cane dagli agenti atmosferici, sia dal caldo che dal freddo. Perde perennemente pelo per via di una ricrescita costante e veloce, così da tenere la cute sempre protetta. I cani a pelo corto sono protetti tanto quanto un cane a pelo medio o pelo lungo, infatti, se sottoposti a situazioni di stress tipo freddo, neve, e basse temperature, produce il 30% in più di sebo per essere protetto. Come curare il manto a pelo corto: Questo tipo di pelo richiede meno tecnica rispetto agli altri tipi di pelo ma, per una corretta e uniforme crescita, va spazzolato giornalmente con una spazzola con setole strofinando nel senso del pelo.

Il pelo duro (tipo broken nel Jack Russell Terrier), o fil di ferro, è un pelo medio. Si presenta con un sotto pelo morbido e lanuginoso povero di consistenza e senza midollo chiamato quindi, pelo secondario. A copertura di questo troviamo un pelo duro, con un peso specifico maggiore rispetto al primo. Questa tipologia di pelo va trattata eseguendo uno stripping, ovvero una tecnica di TOELETTATURA utilizzata su tutti i cani a pelo ruvido e su alcuni cani tipo spaniel. Tale tecnica viene effettuata a mano tramite l’utilizzo di appositi coltellini ed ha la funzione di rigenerare il pelo in modo naturale, di esaltare la forma del cane. L’esperienza è alla base di questa tecnica poiché il toelettatore dovrà valutare attentamente dove togliere il pelo maturo, e dove no, per non irritare la cute e per non provocare dolore nell’animale. Come curare il manto a pelo duro: Su questo pelo lavoriamo con un coltellino a denti stretti almeno una volta al mese, cercando di eliminare quanto più possibile il pelo cosiddetto maturo. Questo momento viene chiaClub Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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mata fase catagena (Katà = giù + genà = genesi, nascita) ovvero la sospensione delle funzioni vitali del pelo con conseguente morte.

Fonte: http://dermes.it/conoscere-i-capelli/trattamenti-ricrescita-capelli/ Assolutamente sconsigliato utilizzare forbici e tosatrice, entrambi alterano la pigmentazione e ne modificano la tessitura del pelo.

Il pelo ruvido (tipo ruvido nel Jack Russell Terrier) anch'esso pelo medio, si presenta con un sottopelo morbido e lanuginoso quindi parliamo sempre di un pelo secondario. A copertura troviamo un pelo ruvido che a differenza del primo cresce più in lunghezza. Si presenta ruvido al tatto compatto e provvisto di midollo e, se lasciato incolto a differenza del primo, cresce molto più velocemente. Il manto di un ruvido viene definito corretto quando si presenta completo. Ovvero pelo primario (pelo di copertura) e il pelo secondario (sottopelo) sono entrambi presenti. In questo caso il pelo ruvido dovrà coprire leggermente lo strato sottostante in modo tale da poter svolgere la sua funzione di protezione. Come curare il manto a pelo ruvido: Per una corretta gestione il pelo ruvido va trattato sempre con stripping eliminando ogni quindici giorni (in base alla crescita del pelo dl soggetto) un terzo del pelo e, una volta al mese effettuare un Rolling Coat, ovvero una manutenzione del pelo che andrebbe fatta in una settimana almeno due volte che serve per rimuovere qualche peletto morto o un po' di lanugine fuori posto, e comunque cercare di tenere sempre attiva questa combinazione, stripping e rolling coat. In caso contrario il pelo primario prenderà il sopravvento sul pelo secondario, crescendo quindi in lunghezza fino ad arrivare alla suddetta fase catagena, a questo punto l'umica cosa che rimane da fare e togliere via tutto il pelo. Zampe e barba si presentano molto voluminose e vanno trattate con le dita, lavorando solo sulle punte. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Pelo broken light. Ăˆ il frutto di un accoppiamento tra un pelo corto e un pelo duro. Si presenta con una struttura e tessitura simile a quella del pelo corto ma ricoperto da una leggera peluria, molto leggera, quasi ispida non del tutto dura o ruvida, viene fuori su tutto il corpo con maggiori concentrazioni suo collo nella testa e nelle zampe. Come curare il manto a pelo broken light: Va trattato con stripping una volta al mese circa lavorando solo su questa peluria, aspettando sempre il momento giusto ovvero quando è maturo. Va spazzolato giornalmente, sempre nel senso del pelo, con una spazzola a setole. Fabio Brandi

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Morfologia: La testa del Jack di Angelo Romanò Nel numero scorso abbiamo accennato alle caratteristiche del tipo Russell Terrier, principali caratteristiche che denotano un forte temperamento in un cane da lavoro di piccole dimensioni e peso, agile ed atletico. Partendo da queste caratteristiche ci addentreremo sulla testa del Jack Russell Terrier elencando i principali particolari morfologici ma anche funzionali del cane stesso. Capire meglio i vari elementi del cane permetterà un’analisi più approfondita delle caratteristiche tecniche e di abilità funzionali. Espressione acuta, sempre attenta e intensa contribuiscono notevolmente alla fama di questo piccolo Terrier. La testa del cane, in generale, è il centro di controllo ed equilibrio funzionale del soggetto, cui le particolari abilità vengono veicolate al cervello tramite i principali sensi: vista, udito, olfatto. Di questo ne parleremo in prossimi numeri per vedere meglio l’interazione che ha il cane con l’ambiente. FCI Standard N° 345 (05.12.2012 / EN) HEAD CRANIAL REGION: Skull: The skull should be flat and of moderate width gradually decreasing in width to the eyes and tapering to a wide muzzle.

TESTA REGIONE DEL CRANIO: Il cranio dovrebbe essere piatto e di larghezza moderata, decrescendo gradualmente in larghezza sugli occhi e si assottiglia fino alla larghezza del muso, una discesa graduale che prede la forma di cuneo. Il cranio piatto in quanto l'asse cranio facciale deve essere parallelo, con stop definito al punto di lasciar spazio all'espressione degli occhi. Le mascelle devono essere forti, non solo supportate dalla muscolatura ma anche dalla forma della bocca. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Stop: Well defined but not over pronounced. Stop: ben definito ma non sovra pronunciato. Lo stop definito, oltre che sopportare l'asse cranio facciale definisce meglio l'espressione degli occhi a mandorla. Uno stop molto pronunciato aumenterebbe la percezione troppo ravvicinata degli occhi, e il contrario si avrebbe con uno stop molto sfuggente (tipo fox terrier). Oltre a definire meglio la funzione morfologica ha la funzione di aumentare leggermente la binoculare frontale permettendo una visione (frontale) migliore.

FACIAL REGION: Nose: Black. REGIONE FACCIALE (o REGINE DEL MUSO) Naso: Nero. La pigmentazione del naso è determinante per rilevare derive di razza che vanno dalla non completa pigmentazione al colore diverso, punti di non ritorno nella selezione. Non solo il colore è

importante ma anche la forma, la dimensione e il rapporto che questo ha con il muso.

Muzzle: The length from the stop to the nose should be slightly shorter than from the stop to the occiput. Muso: la lunghezza dallo stop al tartufo (a) dovrebbe essere leggermente inferiore che dallo stop all'occipite (b).

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Lips: Tight-fitting and pigmented black. Labbra: tese e aderenti con pigmentazione nera. La lassità delle labbra, oltre che a compromettere l'espressione del terrier, possono essere un punto debole per lo scavo (sotto terra) in quanto più esposte a ferimenti.

Jaws/Teeth: Very strong, deep, wide and powerful. Strong teeth closing to a scissor bite. Mascella/denti: molto forte, profonda, larga e potente. Grande chiusura dei denti a forbice. La mascella e i denti coprono un ruolo fondamentale nella difesa sottoterra, mascella o denti deboli sono svantaggiosi in uno scontro così come lo è la chiusura, parte fondamentale per la presa in caso di attacco. Più la deviazione della chiusura devia da quella a forbice, più la chiusura diventa debole. Nota: la chiusura non deve essere perfetta, ma ci deve essere un minimo spazio tra gli incisivi superiori e inferiori, questo per dar spazio ad una presa più forte. 
 Cheeks: The cheek muscles should be well developed. Massetere: i muscoli del massetere devono essere ben sviluppati. La mascella e la mandibola formano una leva di III genere, dove il fulcro si trova ad un estremo, all'altro estremo si trova la resistenza, la potenza tra i due. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Il fulcro è rappresentato dagli estremi superiori della mandibola, la potenza dal muscolo massetere, la resistenza, ad esempio dal cibo che si trova tra i molari. La loro forza (potenza) è determinata quindi dai muscoli del massetere. Più verrà impressa energia alla leva e più la presa sarà ferma. Oltre a fornire forza definiscono l'espressione del terrier riempiono appieno la struttura laterale della mascella determinando la particolare forma a cuneo del cranio.

Eyes: Small dark and with keen expression. Must not be prominent and eyelids should fit closely. The eyelid rims should be pigmented black. Almond shaped.

Occhi: piccoli e scuri da determinare l'espressione intelligente. Non devono essere prominenti e le palpebre devono aderire all'occhio. Le rime palpebrali dovrebbero essere pigmentate di nero. A forma di mandorla. Occhi scuri determinano appieno l'espressione profonda del terrier, diversa da quelli molto chiari che ricordano il rapace, grande predatore. Le palpebre aderenti permettono una protezione maggiore contro terra e sporco, condizione in cui un terrier da lavoro si trova spesso. La visione sotterranea è di primaria importanza ed ogni particolare deve perseguire lo scopo, la forma a mandorla ne completa la funzionalità. Le rime palpebrali nere sono da difesa contro i raggi solari e denotano ottima pigmentazione. Assieme alla bocca e al tartufo completano la pigmentazione della testa.

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Ears: Button or dropped of good texture and great mobility. Orecchie: a bottone o cadenti di buona tessitura e di grande mobilità. A bottone tende a rappresentare la vicinanza e l'incollatura con la testa, cadenti si intende cadenti in avanti. La mobilità laterale indipendente aiuta nell'identificazione di eventuali rumori. La dimensione anche in questo caso determina l’espressione terrier. I difetti ricorrenti sono orecchie molto grosse e/o rotonde (tendenti ad avere un’espressione da Beagle).

Angelo Romanò

Soggetto principale delle foto: Byrock (Chakys Jack Kennel) Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Foxhunting, Hunting e Utilizzo del Jack Russell Terrier di Dario Novelli

La vera e propria caccia alla volpe è attribuita a un nobile inglese, che nel lontano 1786, tornando da un infruttuosa battuta di caccia al cervo si imbatte in una volpe, e dopo una sfrenata corsa nei boschi con annessi ostacoli, salti e guadi non riuscì a prendere il furbo canide nonostante fosse coadiuvato dalla sua muta di segugi. La cosa piacque tanto al nobile, che diede inizio a una lunga tradizione durata più di 200 anni, da allora molte cose sono cambiate, quella più importante in Inghilterra è il divieto di caccia alla volpe così come si faceva una volta. Oggi la caccia alla volpe mantiene le usanze svolgendo il foxhunting, che è una “caccia sportiva”. Non ci si prefigge più l’uccisione della volpe ma l’inseguimento, oppure al suo posto si usa uno straccio di juta imbevuto di urina del selvatico. In Inghilterra permane ancora il controllo demografico della volpe. L’evento della caccia alla volpe si protrae per un’intera giornata e vede la partecipazione di molte persone sia a cavallo che a piedi, ognuna delle quali indossa un abito specifico a seconda del ruolo cui è chiamato a svolgere.

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Durante le battute di caccia alla volpe, capitava sovente che la Volpe si intanasse, quindi la battuta aveva fine con la volpe intanata. La muta di cani era composta da Foxhound e non essendo idonei alla caccia in tana, ci si affidava a cani di piccola taglia, ecco il Jack Russell Terrier, selezionato per far in modo di stanare la volpe senza abbatterla (il jack non è il solo terrier che viene usato per la caccia sottoterra). Allo squillo di tromba del Master, responsabile della battuta di caccia, il cane veniva portato all’ingresso della tana dal *Terrierman (figura fondamentale per la caccia alla volpe). Il Jack entrato in tana, segue l’odore della volpe rincorrendola e, una volta trovata ,cerca di stanarla abbaiando e incalzandola. La volpe sentendosi messa alle strette, prenderà una via di fuga senza indugio **(Bolting = spingere la volpe fuori dalla tana) e la caccia può proseguire. Ma non era sempre così semplice!

La volpe fuggendo dalla muta di cani, si rifugiava in qualsiasi anfratto o in tane anche non sue e sovente capitava che la tana non avesse altre uscite perché tappate dal Terrierman. Il Jack, una volta liberato all’ingresso della tana, cerca la volpe e trovandosela di fronte braccata e senza uscita, inizierà ad abbaiare insistentemente. L’abbaio dovrà essere, costante, limpido, cadenzato e non dovrà smettere di abbaiare fin quando non verrà recuperato. Queste caratteristiche devono essere presenti nell’abbaio perché, il cane essendo sotto terra dovrà far sentire la propria voce fino al Terrierman. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Oggi si e’ precisi al centimetro nel recuperare il cane grazie ai radio-collari, ma non molto tempo fa si appoggiava l’orecchio a terra per localizzare il cane e la volpe, ecco quindi perché dell’importanza dell’abbaio. Una volta localizzato il punto e, assicurati che non vi siano spostamenti dei due antagonisti, si inizia lo scavo ***(Digging) per il recupero del cane e della volpe. Lo scavo non e’ da tutti, ha delle precise tecniche, il minimo errore può far crollare la terra nel tunnel dove si trovano il cane e la volpe, facendo soccombere uno, l’altro o entrambi. Con un badile da scavo si disegna un quadrato incidendo il terreno, quindi si inizierà a scavare in verticale facendo bene attenzione che le pareti dello scavo siano dritte, per evitare uno scavo a imbuto. Club Italiano Jack Russell Terrier - Riproduzione vietata

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Ottenuto un “piano” dove appoggiare i piedi dal primo scavo, inizieremo a farne un secondo identico al primo di proporzioni naturalmente minori. Una volta arrivati a sfondare il tunnel, si farà attenzione a non ferire gli animali togliendo la terra con attenzione, mettendo la pala come divisorio fra i due animali in modo che non si feriscano a vicenda, quindi il Terrierman potrà recuperare il cane e liberare la volpe per continuare la battuta di caccia. Dario Novelli

*Terrierman: E’ l’uomo che di professione è a servizio dei Gentlemen’s Club, oggi, Associazioni per la caccia alla volpe a cavallo o anche dette Hunts. Accudisce e tiene in allenamento i segugi usati per le battute di caccia, esplora il territorio prima di ogni battuta di Foxhunting e si accerta della presenza della/e volpi nelle tane, le fa uscire tappando le entrate in modo che la volpe non possa rifugiarsi durante la battuta, estrae la volpe dalla tana con l’ausilio del cane nel caso dovesse trovare un rifugio sfuggito al giro di perlustrazione del giorno prima.

**Bolting: E l’atto di far uscire la volpe illesa dalla tana, per questa metodologia di caccia si usano i jack Russell che stanano la volpe e permettono di catturarla viva.

***Digging: E’ lo scavare per recuperare gli animali dalla tana, cercando di far fare il Bolting alla volpe senza che vi sia contatto fra loro.

Bibliografia: I TERRIER DI TIPO RUSSELL (origini, storia e lavoro), Di: Daniele Piacentini, Editore: Indingo

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Una giornata nel segno dell’amicizia e della cinofilia Si è conclusa una giornata nel segno dello scambio cinofilo, sempre sotto il profilo di crescita e conoscenza, oltre che di socialità. Sto parlando della prova amatoriale su cinghiale che ha visto la partecipazione di molti Jack e Parson Russell Terrier neofiti e non, ma che hanno saputo gestire correttamente la prova. C’è chi deve migliorare su alcuni aspetti, ma si parte comunque da una base in cui il terrier svolge il suo lavoro. Il metodo di lavoro consiste nell’allontanarsi dal conduttore ed esplorare il territorio alla ricerca del cinghiale, accostarlo e abbaiare a fermo. La voce viene utilizzata per avere un controllo costante del selvatico, insistenza e preservanza sono primari. Nella seguita, il Jack o Parson, non deve perdere il contatto olfattivo e, qualora lo perda deve dimostrare di sapere recuperare la traccia e di continuare la sua azione. Di seguito alcune foto dell’evento. Angelo Romanò

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Da stampare e conservare I nostri piccoli amici, quando non siamo con loro, ogni giorno ci aspettano pazientemente. Può capitare però un imprevisto, un piccolo incidente che non ci permetta di tornare a casa velocemente, forse perchè abbiamo perso conoscenza o altro. Da un’idea di “Una Zampa per la Vita”, cui ringraziamo per la disponibilità, abbiamo ridisegnato e migliorato un semplice foglio, molto importante, che può fare la differenza per i nostri piccoli animali. Il foglio è stato pensato per essere piegato e posto in un qualsiasi portafogli, ponendo l’accento anche sulla privacy delle persone che includerete, persone che dovrete assolutamente contattare per avere il loro consenso (privacy). Inutile dire che tenerlo con se può fare la differenza. Se vuoi scaricarlo e stamparlo fai click QUI o fai click sull’immagine.

Angelo Romanò

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Cuccioli disponibili - Ottobre/Novembre 2015 Di seguito i cuccioli disponibili presenti sulla Pagina Facebook: Club Italiano Jack Russell Terrier - Cucciolate E’ un servizio gratuito che forniamo ai nostri lettori ed ogni inserzionista. Solo cuccioli con Pedigree saranno presenti nelle inserzioni a garanzia dell’origine di razza. Ogni allevatore/inserzionista, è responsabile della cucciolata, quindi per ogni domanda e chiarimenti Vi preghiamo di contattarli direttamente e farvi spigare pregi e difetti caratteriali dei cuccioli, dove sono stati allevati, che età hanno, e tutte le informazioni che possono essere a Voi utili per una valutazione all’adozione/acquisto. Facendo click sulla foto dell’inserzione si contatta direttamente l’inserzionista che sarà a Vostra disposizione.

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Club Italiano Jack Russell Terrier

In copertina: ICARUS’SLAWBYSOUTHJACK
 LO14115266

Owner: Giacomo Pezzotti (Italia) Breeder: Floris Vincenzo

A questo numero hanno collaborato (in ordine alfabetico di nome): Articoli/Foto: Angelo Romanò, Caterina Gritti, Dario Novelli, Fabio Brandi, Federico Giovannetti Foto: Giacomo Pezzotti (Copertina) Gli articoli sono di proprietà degli autori e come tali non possono essere riprodotti, pubblicati, trasmessi in qualsiasi modo o forma senza il consenso scritto degli autori stessi. Seguirà discussione nel Club Italiano Jack Russell Terrier degli articoli presenti in questo numero per uso di discussione, critica, insegnamento e ricerca scientifica.

Per informazioni contattate il seguente indirizzo: clubitalianojrt@gmail.com Copyright 2015 - Club Italiano Jack Russell Terrier

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