Gazzettino Luglio / Agosto 2020

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distribuzione gratuita anno 18 - n. 4/2020 Luglio / Agosto

Afa

strategie anti-caldo Salute: Al sole senza macchia L’intervista: H2o la formula della salute

Focus: Estate & Covid-19 SocietĂ : Sharenting


distribuzione gratuita anno 18 - n. 4/2020 Luglio / Agosto

sommario L’intervista

H₂O la formula della salute

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Intervista a Carmela Bagnato di Luisa Castellini

Nelle farmacie Club Salute

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Salute

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Ripartiamo!

Al sole senza macchia Davide Basso

Focus

Estate & Covid-19

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Intervista ad Italo F. Angelillo di Luisa Castellini

Nelle farmacie Club Salute Gioco di squadra

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Intervista a Gabriele Ghirardelli

Benessere

Afa: strategie anti-caldo

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Patrizia Mantoessi

Società

Sharenting Claudia Amato

Bimestrale di informazione al pubblico di Club Salute S.p.A. Anno 18, n° 4 Luglio/Agosto 2020 Reg. Trib. Lecco N. 10/03 del 22/09/2003 Direttore responsabile Luisa Castellini Comitato Scientifico Valentina Guidi, Rosanna Martino Hanno collaborato Claudia Amato, Patrizia Mantoessi Si ringraziano Italo F. Angelillo, Carmela Bagnato, Davide Basso Impaginazione Sergio Muratore Moretti Editore - www.morettieditore.com Stampatore BODONIANI – Via Madonnina, 15 – 20814 Varedo (MB) Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Socio Effettivo

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Estate, acqua e vita Ogni estate è diversa ma questa lo è forse più di molte altre. Il lockdown e la fase 2 dell’emergenza Coronavirus ci hanno obbligato ad aggiornare le nostre abitudini, a rivedere le priorità, non senza qualche sorpresa. In questo nuovo numero del Gazzettino non dimentichiamo, allora, di verificare quali precauzioni dobbiamo continuare ad osservare in città e nel tempo libero, soprattutto se possiamo concederci un po’ di mare. E proprio con l’acqua apriamo questo numero estivo, scoprendo, nell’intervista a Carmela Bagnato, l’importanza dell’equilibrio idrico e i raffinati meccanismi di compensazione che il nostro straordinario organismo è capace di mettere in atto per affrontare la carenza o l’eccesso di liquidi. L’estate, poi, non sarebbe tale senza il sole: spesso, già con le prime esposizioni, scopriamo sul viso e sul corpo alcune macchie che con l’abbronzatura diventano sempre più marcate. Impariamo allora a riconoscerle per affrontarle in modo adeguato, mentre ricordiamo le buone abitudini per una corretta esposizione solare. Per aiutarci, possiamo contare su una bella squadra composta dai solari Club Salute e dall’integratore alimentare Scudox. Nelle pagine dedicate al Benessere ecco, poi, tanti consigli per affrontare l’afa e la calura estiva, dalla gestione degli impegni, nelle ore più fresche della giornata, all’alimentazione. Concludiamo questo numero con una riflessione sui pericoli dello Sharenting. Un neologismo che indica quel fenomeno sempre più diffuso che vede i figli protagonisti delle foto postate sui social dai genitori. Pensiamo ai rischi di questa abitudine, se praticata con leggerezza, e cerchiamo, allora, di imparare a condividere, ma in diretta, con le persone che ci sono vicine, i momenti più belli. Come quelli che vi auguriamo, tanti e indimenticabili, in questa estate 2020. L.C.

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dispersione attraverso il sudore. Ma ci sono molte altre condizioni nelle quali le perdite possono essere superiori all’introito: la diarrea, il vomito, la febbre, un intervento chirurgico, un’emorragia. Quando la disidratazione è minima e il recupero di liquidi rapido, non ci sono conseguenze sulla salute. Se la disidratazione persiste ed è importante, l’organismo va incontro a un calo della pressione che può provocare anche perdita della coscienza. Nei casi estremi la mancanza di liquidi diventa una minaccia per la vita.

L’intervista

la formula della salute È indispensabile per la sopravvivenza e il mantenimento delle funzioni vitali, ma cosa accade quando la sua presenza nell’organismo è sbilanciata? L’importanza dell’equilibrio idrico, i meccanismi di compensazione, le precauzioni, le acque minerali

Intervista a

Carmela Bagnato

• Specialista in Nefrologia e in Scienze dell’Alimentazione • U.O. Nutrizione Clinica e dietetica, Ospedale Madonna delle Grazie, ASM-Matera • Segretario Nazionale Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica > adiitalia.org di Luisa Castellini

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osa si intende per equilibrio idrico? È il rapporto tra liquidi in entrata e liquidi in uscita nell’organismo. Quando le entrate sono uguali alle uscite siamo in perfetto equilibrio idrico. Generalmente le entrate avvengono tramite l’apparato gastroenterico, mentre il nostro organismo perde liquidi attraverso le urine, in misura minore nelle feci, con il sudore, la respirazione. L’equilibrio idrico è inoltre strettamente connesso con l’equilibrio elettrolitico. In quali situazioni questo equilibrio vacilla? Un esempio tipico di questi giorni, con il caldo, è la

In che modo l’organismo compensa la mancanza di acqua? Il nostro organismo ha eccellenti meccanismi compensatori. La sete è quello più immediato: è la prima risposta con cui tende a riequilibrare le perdite. Ci sono poi una serie di meccanismi di compenso: vi sono dei barocettori situati nei vasi sanguigni - precisamente nella carotide (che porta il sangue al cervello) e nell’aorta (che conduce il sangue dal cuore alla periferia) - che risentono delle variazioni di pressione e quindi quando la pressione arteriosa si abbassa, perché è presente poca acqua, segnalano all’organismo la necessità di compensare con l’introduzione di liquidi. Vi è poi un meccanismo ormonale, mediato dai recettori presenti nell’ipotalamo, legato all’ormone adiuretina o vasopressina che impedisce ai reni di espellere troppa acqua, che così resta a disposizione dell’organismo. Anche gli ormoni secreti dalla ghiandola surrenale (il sistema renina-angiotensina-aldosterone) hanno un ruolo importante. Quando la persona è disidratata, il surrene secerne questi tre ormoni inducendo il riassorbimento di acqua e di sodio e quindi un aumento della pressione arteriosa che era scesa a causa della disidratazione. Questi meccanismi riescono a compensare la disidratazione. La reintroduzione di liquidi quando possibile av-

Nel corpo La percentuale di acqua presente nel corpo varia in base all’età, al sesso e al rapporto tra massa magra e grassa. Generalmente il corpo di un giovane adulto è formato per circa il 70% da acqua: in un anziano la percentuale scende al 60%. L’acqua è un nutriente indispensabile poiché tutti i processi metabolici dell’organismo umano avvengono in ambiente acquoso.

Ghiacciata?

No grazie Quando si alzano le temperature, la tentazione di dissetarsi con un bicchiere di acqua ghiacciata è alta. Meglio evitare, soprattutto quando si è davvero accaldati, per non incorrere in una congestione. I sintomi sono una sensazione di peso allo stomaco, nausea, vomito, sudorazione. A volte si può verificare un calo della pressione che può condurre a gravi conseguenze.

viene tramite l’apparato gastroenterico. Quando le condizioni cliniche sono tali da renderlo impossibile, diventa necessario ripristinarli attraverso somministrazioni di liquidi in vena periferica. Cosa accade, invece, quando l’organismo accumula troppi liquidi? L’accumulo di liquidi si manifesta classicamente in corso di insufficienza renale. Quando i reni - che modulano l’equilibrio idrico ed elettrolitico - non funzionano si verifica un accumulo di acqua. Quando l’insufficienza renale è lieve, l’organismo, come nel caso della disidratazione, riesce a compensare, ma con il tempo il peggioramento del quadro clinico porta all’impossibilità di compenso e l’unico trattamento valido in questi casi diventa la dialisi per eliminare i liquidi in eccesso. Un’altra condizione dove insorge un accumulo di liquido è lo scompenso cardiaco: l’organismo, nelle prime fasi, cerca sempre di compensare - ad esempio il cuore secerne l’ormone peptidico natriuretico atriale, che in caso

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di accumulo di acqua induce una diuresi maggiore e una maggiore escrezione di sodio con le urine - ma oltre subentra la necessità di intervenire con apposite terapie. Per smaltire il liquido in eccesso può essere necessario un trattamento con farmaci diuretici. Anche l’iperidratazione, come la disidratazione, nei casi più gravi può essere pericolosa ed essere un rischio per la vita.

Ricca di magnesio

Quali precauzioni sono necessarie d’estate? Aumentando la dispersione di calore tramite la sudorazione, è bene bere di più per evitare la disidratazione. Chi assume diuretici, farmaci che supportano l’escrezione di acqua per evitare l’accumulo di liquidi, deve prestare d’estate molta attenzione ed assumere i farmaci sotto stretto controllo medico. Un litro e mezzo, due… quanta acqua dovremmo bere in un giorno? Le quantità, in condizioni fisiologiche, variano in rapporto al clima, all’attività fisica e all’età. Se, generalmente, d’inverno beviamo o dovremmo bere almeno circa 1,5 litri d’acqua al giorno, in estate dovrebbero esserne assunti 2 litri. Le acque sono tutte uguali? Assolutamente no. Per questo è importante distinguere l’acqua minerale dall’acqua che sgorga dal rubinetto di casa. L’acqua minerale è microbiologicamente pura, cristallina, per legge origina da una falda sotterranea ed alcune acque possono avere delle proprietà benefiche sulla salute. Le acque minerali si distinguono in base al residuo fisso. Il residuo fisso calcola la quantità e la tipologia dei sali disciolti nell’acqua presenti dopo la sua evaporazione a 180°. L’acqua è leggera quando il residuo fisso è inferiore a 50 mg/l; oligominerale, se inferiore a 500 mg/l; medio minerale con residuo compreso tra 500-1500 mg/l; minerale ricca quando è maggiore di 1500 mg/l. L’acqua del rubinetto è sempre microbiologicamente pura ma non è minerale, è sottoposta a controlli continui da parte delle autorità preposte. Perché è importante leggere le etichette? A seconda dell’età, nelle persone sane e senza patologie, può essere utile un tipo di acqua rispetto a un’altra da valutare in relazione al residuo fisso e al tipo di sali minerali presenti. Ad esempio un’acqua con un alto contenuto di bicarbonati supporta la digestione. Per bambini e adolescenti e donne in gravidanza di solito si consiglia un’acqua medio minerale perché ricca di calcio. Un’acqua ricca di calcio e solfato di magnesio può essere indicata negli

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o povera di sodio? Le acque minerali non sono tutte uguali: a seconda del residuo fisso e della quantità preponderante di uno dei sali minerali presenti possono avere effetti diversi sull’organismo. Così le acque bicarbonate hanno un’azione importante sulla digestione, mentre le solfate sono anche lievemente lassative e indicate nelle malattie dell’apparato digerente. Le clorurate stimolano la peristalsi e la secrezione intestinale. Bambini, ragazzi, donne in gravidanza o in menopausa dovrebbero scegliere un’acqua calcica. La presenza di magnesio nell’acqua ha, invece, un effetto antispastico e antiflogistico e antistress. E, ancora, le acque acidule sono indicate per chi soffre di gastropatie. Non ultime, le fluorate, che aiutano per carie e osteoporosi, le ferruginose per le anemie e le sodiche in caso di carenze specifiche. Chi deve seguire una dieta povera di sodio starà attento a scegliere, invece, un’acqua con un basso contenuto di sodio.

anziani per sostenere un buon funzionamento del muscolo. Un’acqua medio minerale o minerale ricca, con un buon residuo fisso, può essere utile anche alle donne in menopausa contro l’osteoporosi. Sono ovviamente indicazioni generali, valide in assenza di patologie. In caso di calcolosi renale, ad esempio, cambia tutto!


Nelle farmacie Club Salute*

Nelle farmacie Club Salute

Ripartiamo! Dalla misurazione della pressione all’ecg, dalla nutrizionista al test dell’udito: i servizi attivi nelle farmacie Club Salute in piena sicurezza

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n prima linea durante l’emergenza Coronavirus, i farmacisti Club Salute si sono impegnati al massimo per rispondere alle esigenze dei cittadini. «Siamo stati tra i primi a mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza, adeguando gli impianti di aerazione, sanificando i locali e, ovviamente, usando guanti e mascherine e mettendo a disposizione gel igienizzanti» raccontano i farmacisti Club Salute. «Durante il lockdown per il monitoraggio dell’attività cardiaca per un’inabbiamo fatto del nostro meglio per garantire tera giornata. A questi si aggiunge la possibilità di farmaci e dispositivi di protezione individuali, ma eseguire l’elettrocardiogramma. In alcune farmaanche assistenza e supporto con le consegne a cie* Club Salute si dispone, inoltre, di dermoscopi domicilio alle persone più anziane». La ripresa dei digitali che permettono di richiedere un consulto servizi in farmacia è un bel segnale di ritorno alla dermatologico in telemedicina ricevendo un renormalità. Si tratta dei servizi dedicati alla salute, ferto in poche ore sulle principali patologie della alla prevenzione e al benessere che abbiamo impelle (psoriasi, acne, dermatite, vitiligine, etc.) e di parato ad apprezzare in questi anni. L’esperienza controllare, ad esempio, un neo sospetto con uno dei farmacisti è quella su cui facciamo affidamento screening del melanoma. Un altro servizio attivo è da sempre e la praticità con cui sono organizzati il test delle intolleranze alimentari e della disbiosi una certezza. Il tutto in un clima di serenità, privacy intestinale: basta richiedere il kit di raccolta came sicurezza. Ma quali sono i servizi disponibili? Un pione e poi riportarlo in farmacia, che lo inrapido click su clubsalute.it o un’occhiata alla via a un istituto di analisi. Grazie ai risulapp Club Salute ci aiuteranno a scoprirli. tati potremo ricevere consigli mirati sui Nelle farmacie* Club Salute è possibile cambiamenti da apportare a livello di fare alcuni esami del sangue capillare alimentazione e di integrazioni. Non ma anche incontrare un nutrizionista ultimo il test dell’udito. Un servizio col servizio “Nutrirsi di salute”, per imgratuito per i clienti che accusano un parare a mangiare meglio, tornare in calo dell’udito. Grazie al test è possibile forma, ritrovare energia e benessere e individuare il livello di ipoacusia e la tipoloavere un’alimentazione più mirata, anche gia e ricevere un consiglio (non vincolante) per sportivi, in affiancamento a una terapia sull’apparecchio acustico. Nelle farmacie* farmacologica o in caso di diabete o patoInformati è anche possibile eseguire test specifici su logie circolatorie. Numerosi, poi, i servizi nella tua pelle, capelli e cellulite. Sono davvero tanti dedicati al cuore: la misurazione della i servizi disponibili in farmacia. Chiedi al pressione, l’holter pressorio, che permette farmacia tuo farmacista per scoprirli tutti! di misurarla nelle 24 ore e l’holter cardiaco sui servizi

attivi

*farmacie aderenti all’iniziativa su > clubsalute.it

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Salute

Al sole senza macchia All’inizio impercettibili, acquisiscono forme, colori e dimensioni sempre più marcate con l’intensificarsi dell’abbronzatura. Lentigo, melasma e pitiriasi sono le tipologie più comuni: le cause, le caratteristiche e le buone abitudini che aiutano a prevenirle

Davide Basso • Specialista in Dermatologia e Venereologia, Genova • Dermatologia Clinica, Chirurgica ed Estetica • Responsabile Regionale Ligure dell’AIDA Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali >studiodermatologicocadore18.it

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revenire è meglio che curare: quante volte ce lo siamo sentiti ripetere? Già con le prime esposizioni solari, sulla cute del viso e, soprattutto, del corpo, si evidenziano spesso macchie di varie forme, colore e dimensioni che si fanno più marcate di pari passo con l’abbronzatura. Da qui l’importanza di distinguere le principali tipologie, per rintracciarne le cause e quindi cercare di contrastarle in modo efficace.

Sul viso: lentigo o melasma? Sul volto, la zona più esposta del corpo, è netta la prevalenza delle macchie scure, che sono principalmente di due tipi. Le lentigo solari, che iniziano a comparire dopo i 30/40 anni senza differenze di genere, si manifestano come piccole aree isolate a pigmentazione bruna, con bordi ben definiti, localizzate nelle zone più esposte a scottature come la fronte, la regione temporale e zigomatica laterale e il dorso del naso. Le lentigo solari sono causate da un fotodanno di tipo cronico e non vanno mai sottovalutate perché tra loro si può annidare la cosiddetta lentigo maligna, che è una variante del melanoma maligno, un tumore cutaneo aggressivo. Il secondo tipo di iperpigmentazione del volto colpisce più frequentemente il sesso femminile, soprattutto tra i 20 e i 40 anni e prende il nome di melasma. Si manifesta con ampie e sfumate aree brune, a margini mal definiti, che tipicamente interessano l’area del baffetto; ci sono delle varianti in cui è coinvolta anche la regione della guancia mediale e il centro fronte. La causa in questo caso è mista, certamente legata agli UV ma anche a fattori di tipo ormonale. Sul corpo: pitiriasi alba e versicolor Sul corpo è facile notare sia ipo- che iperpigmentazioni: le prime, decisamente più frequenti, sono più comunemente riferibili a una condizione denominata pitiriasi alba, tipica delle persone allergiche, in gergo tecnico atopiche. La pitiriasi alba è una condizione benigna e si manifesta con ampie e sfumate aree di cute tenuamente ipopigmentata, spesso un po’ più secche e ruvide rispetto alle zone circostanti, e localizzate in sedi di sfregamento o pregresse irritazioni. È importante distinguere questa condizione dalla vitiligine, che è invece una malattia di tipo autoimmune, in cui le aree colpite sono totalmente prive di pigmento e quindi molto più chiare e sensibili, senza segni di secchezza o ruvidità. Un’altra condizione frequentemente responsabile di ipopigmentazione del corpo è la pitiriasi versicolor, legata alla presenza sulla pelle di un lievito, la Malassetia, che interferisce con la sintesi del principale pigmento cutaneo, la melanina, diminuendola. Le zone colonizzate da questo lievito, usualmente piccole chiazzette rotondeggianti o ovalari, tenderanno quindi a rimanere più chiare della cute adiacente.

Crema solare scegliamo quella giusta SPF 6,10,30,50,50+, 100... numeri snocciolati come fosse un gioco al rialzo... ma cosa significano realmente? L’SPF o Sun Protection Factor esprime la protezione nei confronti degli UV-B, raggi importanti in quanto principali responsabili di eritema e bruciore da fotodanno acuto, ma che purtroppo non sono gli unici componenti dannosi della radiazione solare. A loro si affiancano UV-A, infrarosso e luce visibile. Purtroppo il grado di protezione di un solare nei confronti di queste lunghezze d’onda è meno enfatizzato sulle confezioni, se non dai produttori più attenti. Il consiglio è quindi di orientarsi su preparati di buona qualità, da farmacia, con SPF di 30/50+ ma bilanciati, ricercando sulla confezione anche la dicitura di protezione UV-A. Sono inoltre preferibili solari che sfruttino sostanze filtranti in prevalenza di tipo fisico/minerale e meno di tipo organico; queste ultime sono molecole che tentano molto i formulatori perché permettono di creare solari molto leggeri, vellutati, poco untuosi, ma che possono risultare tossici per alcuni ecosistemi delicati come le barriere coralline e potenzialmente, se assorbiti in grandi quantità, anche per noi stessi. Importante ancora che il prodotto scelto assicuri una idonea persistenza sulla nostra cute: è intuibile intendere come uno spray molto evanescente sia poco adatto a chi per esempio svolge attività fisica outdoor che comporti abbondante sudorazione, così come prodotti contenenti alcoli siano poco adatti a persone con cute secca e delicata o addirittura già compromessa da dermatiti. Affiancandosi al Dermatologo, la consulenza del Farmacista è indispensabile per orientarsi in questo vastissimo mondo di prodotti!

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Le zone più interessate sono collo, spalle, tronco, e radice degli arti superiori. In alcune persone, tipicamente con un fototipo più chiaro, come ci suggerisce il nome di questa patologia, il colore delle aree affette muta, dalla ipo- alla iperpigmentazione, con sfumature tra il rosa e il color camoscio. Perché proprio adesso? Le macchie si evidenziano fin dalle prime esposizioni solari perché si tratta di aree in cui i melanociti, ovvero le cellule produttrici di melanina, sono in numero maggiore o comunque più attive e quindi sensibili all’attività stimolatoria degli UV. In altri casi è la forzata inibizione della melanina ad opera della Malassetia a far affiorare la differenza di pigmentazione. Un terzo motivo è legato allo spessore dello strato più superficiale della cute, l’epidermide. La pigmentazione diventa disomogenea quando la cute non ha uno spessore perfettamente uniforme ma alterna zone più sottili, che pigmenteranno più facilmente, ad altre più spesse, che tenderanno a rimanere più chiare. Come contrastarle È importante imparare a riconoscere le macchie che compaiono sulla cute, poiché accanto a condizioni solo di natura estetica blande e spesso autorisolutive possono nascondersi macchie più insidiose anche di natura maligna. Per intervenire tempestivamente e assicurarci una tintarella sicura ed esteticamente piacevole l’arma più importante è un’esposizione solare graduale e moderata insieme all’applicazione di creme solari e all’assunzione di antiossidanti per via orale. Queste accortezze danno il tempo alla nostra pelle, attraverso meccanismi fisiologici di pigmentazione ed ispessimento dello strato protettivo più superficiale, di sviluppare una difesa nei confronti degli UV. Non meno importante è la cura dell’idratazione cutanea, avvalendosi anche di prodotti ad azione lenitiva e blandamente antinfiammatoria, sempre per aiutare a contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo legati all’esposizione solare, responsabili di fotodanno acuto (eritema, bruciore) e cronico (fotoaging, azione carcinogenetica). Qualora queste fondamentali e indispensabili regole non siano sufficienti a contrastare le macchie è bene rivolgersi allo specialista in dermatologia, che procederà con la visita a una diagnosi di precisione, aiutandosi anche con apposite metodiche strumentali (videodermoscopia, fluorescenza in luce di Wood) ed eventuali indagini tissutali (es. esame micologico per funghi o esame istologico) al fine di consigliare la terapia più idonea caso per caso.

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Sole

q.b. Per evitare macchie ma anche arrossamenti ed eritemi e prevenire i danni a medio e lungo termine di un’eccessiva esposizione solare, è indispensabile adottare pochi semplici comportamenti. Esporsi gradualmente, evitando il più possibile le ore centrali della giornata e i bagni di sole saltuari e prolungati col solleone. Indossare cappello e occhiali da sole e, ovviamente, spalmare più volte durante il giorno, soprattutto dopo bagni e docce, una crema con un SPF adeguato al nostro fototipo. Particolare attenzione va prestata ai bambini e ai ragazzi: non dimentichiamo che sotto i 6 mesi i bebè non dovrebbero essere esposti direttamente ai raggi solari. Evitiamo la spiaggia con cicatrici recenti o se ci siamo sottoposti a peeling chimici o trattamenti laser. Il sole è off limits anche se si assumono antinfiammatori orali e topici, antibiotici (tetracicline, eritromicina, chinolonici, disinfettanti urinari, sulfamidici, contraccettivi orali), farmaci per l’ipertensione o modulatori del ritmo cardiaco e ansiolitici. Anche se si soffre di malattie indotte o aggravate dalla luce è indispensabile evitare l’esposizione diretta al sole. Attenzione quindi a lupus, herpes, dermatomiosite, rosacea, fotodermatiti, albinismo e, naturalmente, al melanoma e alle altre neoplasie cutanee.


nale di almeno un metro e utilizzare le protezioni delle vie respiratorie (mascherine). È importante, inoltre, coprire la bocca ed il naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzando un fazzoletto, evitando così il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

Focus

Estate & Covid-19

Dai mezzi pubblici al mare: quali sono le precauzioni che dobbiamo ricordare in città e portare anche in vacanza?

Intervista a

Italo F. Angelillo

• Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica - SItI > sitinazionale.org • Ordinario di Igiene nell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” di Luisa Castellini

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piedi nudi sulla sabbia, i sandali in città, gli spogliatoi, i mezzi pubblici: quali sono i luoghi e i comportamenti più a rischio? Non ci sono evidenze scientifiche della presenza del virus nell’acqua di mare: il sale ne impedirebbe la sopravvivenza, e si può camminare sulla sabbia, ma l’importante è il rispetto delle regole relative al mantenimento del distanziamento, in questo modo sarà semplice poter fare il bagno in sicurezza ed evitare ogni pericolo. Il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti non è noto. Teoricamente, se si passa con la suola delle scarpe su una superficie su cui un soggetto infetto ha espulso secrezioni respiratorie è possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa. Il rischio è, però, trascurabile in quanto il pavimento non è una superficie che normalmente tocchiamo. I luoghi più a rischio sono gli ambienti chiusi (indoor) quali, ad esempio, supermercati, uffici, mezzi pubblici, in cui è più frequente il contatto con il pubblico e l’utenza esterna e spesso l’esposizione ad agenti biologici può essere dominante rispetto a quella in ambienti all’aperto (outdoor).

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Negli uffici e nei luoghi pubblici è necessario mantenere accesi e in buono stato di funzionamento gli impianti di ventilazione meccanica controllata, controllare i parametri microclimatici, eliminare il ricircolo dell’aria, pulire regolarmente i filtri e aprire porte e finestre per aumentare ulteriormente il livello di ricambio dell’aria. La sanificazione degli spogliatoi, insieme all’organizzazione degli spazi, deve essere effettuata frequentemente. Infatti, la sanificazione degli spogliatoi deve essere improntata sul «lasciare nella disponibilità, ad esempio, luoghi per il deposito degli indumenti e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie». I comportamenti più a rischio sono il non rispettare le regole del distanziamento fisico, la non costante ed accurata igiene delle mani, il non utilizzare le protezioni delle vie respiratorie (mascherine) nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro. Quali sono le precauzioni che non possiamo dimenticare? Il messaggio più importante è che le persone con sintomatologia similinfluenzale devono contattare telefonicamente il medico curante evitando di recarsi direttamente presso il suo ambulatorio o in Pronto soccorso. È importante ribadire di attenersi alle precauzioni generali per la prevenzione delle infezioni, quali il lavaggio frequente delle mani, nei contatti sociali mantenere una distanza interperso-

Quali sono le attenzioni essenziali per bar e locali? Non ci sono evidenze scientifiche che SARS-CoV-2 possa essere trasmesso attraverso la via fecale-orale o attraverso il consumo di alimenti contaminati, è necessario tuttavia adottare misure atte a ridurre il rischio di infezione per la presenza di soggetti potenzialmente infetti in ambienti destinati alla somministrazione degli alimenti. Tali misure devono prevedere l’adozione di procedure idonee a prevenire la contaminazione dei cibi e delle superfici con cui questi vengono a contatto. Gli addetti alla preparazione e somministrazione di cibi devono indossare mascherine chirurgiche e guanti, lavare le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi o frizionarle con una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi, assicurare le procedure di detersione e disinfezione delle superfici (piani di lavoro, contenitori, stoviglie) che possono essere state interessate direttamente o indirettamente da droplet emesse da individui infetti, sintomatici e asintomatici e, infine, rispettare la di-

Al mare

Accesso su prenotazione, anche on line, ingressi per fasce orarie, controllo della temperatura per personale e ospiti, elenco delle presenze conservato per 14 giorni in caso sia necessario essere rintracciati a seguito di contagi. Sono alcune delle raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità per l’estate 2020. I cardini sono sempre tre: evitare assembramenti, favorire il distanziamento di 1 metro (anche in acqua) e garantire l’igiene. Da qui il monito alla pulizia giornaliera di aree, superfici, sedie, sdraio, lettini, natanti, il divieto all’uso promiscuo delle attrezzature da spiaggia, la presenza di disinfettanti per le mani per ospiti e personale, che deve avere adeguati DPI. No a balli, feste e buffet a meno che non si tratti di eventi, ad esempio musicali, con possibilità di sedersi a debita distanza. E le spiagge libere? Spetta a sindaci ed enti locali mettere in atto le migliori misure possibili per ridurre i rischi e definire le attività di vigilanza. Il tutto vale anche per i genitori, responsabili del distanziamento dei propri bambini con gli altri. Quando non è possibile, mascherina per tutti.

stanza interpersonale. Il personale alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo altresì barriere di separazione (es. separatore in plexiglass). È importante, ancora, garantire la presenza di sapone e di asciugamani in carta a perdere nei servizi igienici, disciplinare l’accesso e i tavoli devono essere disposti garantendo il distanziamento fisico tra le persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare di almeno un metro che può essere minore se vengono installati dispositivi di separazione adeguati per prevenire il contagio tramite le goccioline veicolo dell’infezione. Un altro strumento utile per la tutela dei lavoratori e degli utenti esterni è la diffusione interna di informazioni e raccomandazioni per sensibilizzare al rispetto delle corrette indicazioni per l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. La vaccinazione antinfluenzale sarà raccomandata a tutti? Le vaccinazioni contro le malattie che hanno particolare impatto sulla popolazione anziana e sui soggetti affetti da malattie croniche (cardiopatie, bronchite cronica, cancro, diabete, etc.), come influenza e pneumococco, sono di straordinaria importanza in un possibile scenario di ritorno dei contagi da COVID-19 nella prossima stagione invernale. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata perché ha il duplice vantaggio di facilitare la distinzione con il COVID-19 e di proteggere i soggetti a rischio dallo sviluppo di forme gravi di influenza. È importante ed auspicabile, quindi, anticipare a settembre la campagna attiva e gratuita per la vaccinazione contro l’influenza stagionale ed ampliare la raccomandazione a tutti i bambini da 0 a 6 anni, non solo quelli con particolari condizioni di salute, negli adulti, a partire dai 50 anni, ed agli operatori sanitari, senza trascurare coloro che prestano servizio nelle RSA. In questo modo meno persone si ammaleranno e avranno complicanze, con una minore pressione sulle strutture sanitarie che potranno concentrarsi su eventuali casi di COVID-19. Quali sono i possibili scenari per l’autunno? Una risposta precisa e scientifica in questo momento non può esserci. L’autunno è la stagione in cui le infezioni delle alte vie respiratorie si diffondono con un maggior numero di casi ed un possibile scenario è che per una patologia come quella legata al Sars-Cov-2 sia possibile un aumento della probabilità di trasmissione principalmente per la variazione delle condizioni climatiche e per la maggiore permanenza in ambienti chiusi.

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Nelle farmacie Club Salute

Gioco di squadra Ialuronics Solar & Scudox per provare sulla pelle il bello dell’estate

Intervista a

Gabriele Ghirardelli • Farmacista, Responsabile dei prodotti a marchio Club Salute > clubsalute.it

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utti lo abbiamo provato, almeno una volta, sulla nostra pelle: bastano poche ore di esposizione al sole senza un’adeguata protezione per trovarsi, la sera, alle prese con un eritema. Senza dimenticare che agli effetti immediati - soprattutto in caso di esposizioni intense e intermittenti - si aggiungono i danni a medio e lungo termine come fotoinvecchiamento, macchie solari e un rischio maggiore di sviluppare tumori della pelle. «L’esposizione solare causa un aumento dei radicali liberi (ROS), molecole altamente instabili in grado di innescare delle reazioni a catena il cui esito finale è il danno a diverse macromolecole fisiologiche tra cui il Dna» spiega Gabriele Ghirardelli, farmacista responsabile dei prodotti a marchio Club Salute. «La nostra pelle, e il nostro organismo in generale, sviluppano e utilizzano naturalmente dei meccanismi di difesa per proteggersi dagli UV, utilizzando un pool di sostanze

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redox endogene come ad esempio il tripeptide glutatione, ma molto spesso questo non basta. Queste sostanze vengono rapidamente consumate e degradate enzimaticamente, soprattutto in casi di alto stress ossidativo, come ad esempio appunto durante l’esposizione al sole. In questi casi è importante supportare il nostro organismo affinché riesca a sopperire a tali difficoltà. Esiste quindi un aumentato fabbisogno di determinate sostanze e certi nutrienti che dobbiamo fornire al nostro organismo per supportare questi fisiologici meccanismi endogeni. Per il benessere della nostra pelle è utilissima quindi l’integrazione con “buoni antiossidanti naturali”. I più importanti sono: la Vitamina C (acido L-ascorbico), la Vitamina E (tocoferolo), il Selenio, il Rame, meglio se assunti in forma organica, che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Anche estratti di piante naturali possono essere utili, come frutti di Arancia Rossa e bacche di Olivello Spinoso, una delle piante più ricche della natura in sostanze biologicamente attive». Scudox Una buona cultura del sole inizia prima della partenza, con la giusta integrazione. «Abbiamo studiato la composizione di Scudox nei minimi dettagli:

contiene estratto standardizzato di Arancio rosso e l’Olivello Spinoso, una pianta straordinaria, con caratteristiche bacche arancioni, grandi circa un terzo della dimensione di un mirtillo, che contengono però oltre 190 sostanze bioattive e offrono una ricca composizione quali-quantitativa, una delle più pregiate nella terra. L’estratto ha un’azione di sostegno e ricostituente, supporta il trofismo e la funzionalità della pelle». Scudox ha anche un alto contenuto di Licopene, forme organiche di Rame, Selenio e una combinazione utile di Vitamina C e di Vitamina E. La prima, contribuisce alla formazione del collagene per una normale funzione della pelle, in particolare inibisce anche la tirosinasi, un enzima chiave nella sintesi della melanina. Contribuisce al normale metabolismo energetico e alla rigenerazione della forma ridotta della vitamina E. Insieme partecipano ai processi di protezione cellulare dallo stress ossidativo. «Scudox unisce sia Vitamina C che Vitamina E, poiché la prima sostiene la rigenerazione della forma ridotta della seconda, quella utile per le funzioni biologiche. Se gli ingredienti non arrivano in circolo in forma attiva perdono di efficacia e sono inutili». La linea solari Per proteggere la pelle durante e dopo l’esposizione solare, i farmacisti Club Salute hanno studiato la linea IALURONICS SOLAR. Acido ialuronico e ceramidi sono i componenti principali, ai quali si associano pregiati olii vegetali per un’azione emolliente. «I nostri solari, disponibili con diversi SPF, proteggono dagli effetti dei raggi UVB, maggiormente responsabili dei danni a breve termine come scottature ed eritemi, ma anche dall’azione degli UVA, meno evidente e più lenta e subdola perché legata ai fenomeni di foto-invecchiamento, macchie solari e sviluppo di tumori della pelle. Pensate che il 95% della radiazione UV del sole che raggiunge la Terra è UVA, solo il 5% è UVB». Test in vitro e in vivo hanno dimostrato il livello di protezione dei solari Club Salute da entrambe le tipologie di raggi solari. Il tutto con una grande sensibilità verso l’ambiente. «Da anni siamo impegnati a minimizzare l’impatto dei nostri prodotti. Usiamo quindi solo gli ingredienti essenziali, selezionatissimi, garantendo così prodotti cosmetici sicuri anche per pelli sensibili. Abbiamo rinunciato alla confezione esterna e scelto solo packaging riciclabili». Perché sole sia sinonimo di sicurezza ma anche di natura.

IALURONICS SOLAR

Una linea completa di solari che permette di scegliere il fattore SPF più adeguato al proprio fototipo (15, 30, 50+) con una formulazione in latte solare spray dalla texture ultra-leggera e a rapido assorbimento. Tutti i solari hanno un’efficacia provata nella protezione dai raggi UVA e UVB. Acido ialuronico e ceramidi ad alta concentrazione idratano e mantengono integra la barriera cutanea. Il tutto con un occhio all’ambiente con ingredienti selezionati, nessuna confezione esterna e packaging riciclabile.

IALURONICS SOLAR LENITIVO ULTRAGEL e TRATTAMENTO DOPOSOLE

Acido ialuronico e ceramidi sono protagonisti anche dei prodotti doposole, indispensabili per idratare la pelle e ripristinare l’equilibrio cutaneo dopo una giornata di sole. Lenitivo Ultragel ha un forte effetto lenitivo: idrata e protegge la pelle irritata grazie a un pool di principi attivi con azione lenitiva (Orizanolo, Bisabololo, Pantenolo, acido Glicirretico, Palmitoiletanolamide). Trattamento Doposole è un latte spray idratante e rinfrescante grazie anche alla presenza di acido Glicirretico, pantenolo e olio di avocado.

SCUDOX

È un integratore alimentare a base di Arancio Rosso, Olivello Spinoso, Licopene e micronutrienti come Vitamina E, Vitamina C, Rame e Selenio, che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo che può essere causato anche dall’esposizione ai raggi ultravioletti. Si consiglia di continuare l’assunzione per almeno 60 giorni, prestando attenzione a periodi in cui si è esposti ad un particolare stress ossidativo come può essere per esempio l’esposizione solare regolare. Se possibile, si consiglia di cominciare almeno 30 giorni prima di quando si prevede l’evento stressante, continuando per tutta la durata dell’evento fino alle 2 settimane successive.

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benessere

AFA strategie anti-caldo Dalla A di alimentazione alla Z di zanzare, tanti consigli per un’estate in salute e in sicurezza

iverse sono le strategie da adottare per far fronte all’afa ed evitare importanti rischi per la salute. Cerchiamo, allora, di non programmare impegni nelle ore più calde della giornata e, soprattutto, evitiamo sforzi fisici. Vestiamoci con abiti chiari, leggeri e in fibre naturali, evitiamo di restare nell’auto parcheggiata al sole e, se siamo in viaggio, diamo tempo all’organismo di adattarsi ai climi caldi ai quali non è abituato.

una tavola allegra con i cibi amici dell’estate. Frutta e verdura di stagione, che contengono tanta acqua e vitamine, pochi grassi, cotture leggere. Dimentichiamo i cibi proteici e ricchi di sodio che richiedono acqua per essere metabolizzati. E, ancora, usiamo poco sale e tante spezie. Faremo anche prima a preparare pranzi e cene! Evitiamo l’alcol e beviamo regolarmente, anche se non ne sentiamo bisogno, come spesso capita agli anziani. D’estate col sudore tendiamo a perdere più liquidi, che vanno subito reintegrati per non incorrere nelle conseguenze della disidratazione. Cerchiamo allora di portare sempre con noi un po’ d’acqua e di berne almeno 2 litri al giorno.

Mangiare (poco) & bere (molto)

Gambe gonfie?

Patrizia Mantoessi • Farmacista a Monza

D

Evitiamo cibi pesanti e raffinati e apparecchiamo

Gonfiore, indolenzimento e formicolii associati

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a un senso di pesantezza sono altri inconvenienti che si accentuano col caldo colpendo soprattutto le gambe. Se è vero che vi è in parte una predisposizione genetica, l’insufficienza venosa - che si contraddistingue per una difficoltà del sangue nel suo percorso di ritorno dalla periferia al cuore - può essere contrastata con un adeguato stile di vita. È necessario controllare il peso, praticare una moderata attività fisica, eliminare il fumo e scegliere in ambito naturale i giusti alleati. Numerosi sono, infatti, i rimedi naturali in grado di dare sollievo sia in forma orale (compresse, tinture madri e macerati glicerici) sia per applicazione locale (creme, gel, spray). Gli attivi più utili sono rutina diosmina ed esperidina tra i flavonoidi ed escina e meliloto, in grado di migliorare il flusso sanguigno e l’elasticità dei vasi.

Zanzare & co. Il caldo intenso e l’umidità favoriscono la proliferazione degli insetti e in particolare delle zanzare. Evitiamo i ristagni d’acqua nei sottovasi, indossiamo abiti lunghi e chiari e difendiamoci con prodotti repellenti. Leggiamo l’etichetta per verificare contro quali insetti il prodotto è stato testato e stiamo attenti se allergici o sensibili al principio attivo o a qualche eccipiente. La definizione di repellente è riservata ai prodotti in grado di tenere lontano gli artropodi ematofagi (zanzare e zecche). I principi attivi possono essere di origine naturale o di sintesi. Tra le sostanze più attive di origine naturale spiccano gli oli essenziali: citronella, lavanda, tea tree, melissa, menta piperita, eucalipto, geranio, basilico e lemongrass.

Aria condizionata? Sì ma senza esagerare

Può essere una grande alleata o una subdola nemica. A fare la differenza è il nostro uso. Se le temperature impostate sono troppo basse rispetto all’ambiente esterno, l’eccessivo sbalzo termico può causare diversi malanni. I rischi maggiori sono mal di gola con disidratazione e secchezza della faringe cui segue bruciore/raucedine che può esitare in tracheite, bronchite, mal di schiena e torcicollo, congiuntivite o problemi agli occhi, mal di testa o d’orecchie con otite. Non sono rari anche blocchi della digestione che scatenano mal di pancia e coliche addominali. Impariamo a usare bene il climatizzatore, e verifichiamo regolarmente la manutenzione dei filtri.

Il colpo di calore In presenza di caldo elevato e tassi di umidità che sfiorano o superano il 90%, comportamenti poco prudenti possono predisporre al colpo di calore. Una grave conseguenza cui si va incontro quando la temperatura dell’organismo sale oltre i 40 °C. Può colpire entrambi i sessi, a qualunque età e stato di salute: è tuttavia più probabile in soggetti fragili, bambini e anziani, nei quali il controllo della temperatura corporea è meno efficiente nel gestire lo sbalzo termico. Intervenire per tempo è fondamentale per evitare gravi danni agli organi (cervello, cuore, reni, muscoli) e non ultimo il decesso, che può sopraggiungere per lo shock causato da un’improvvisa riduzione della pressione arteriosa. I sintomi principali sono l’innalzamento della temperatura corporea a valori pari o superiori ai 40°C, la comparsa di nausea, vomito e pelle arrossata, la respirazione o i battiti cardiaci accelerati, mal di testa, crampi o debolezza muscolare fino allo stato confusionale e alla perdita di coscienza. Immediato deve essere il ricorso a un medico e a un’unità di pronto soccorso. La vittima del colpo di calore deve essere spostata all’ombra e si deve abbassare la temperatura corporea con impacchi freschi e vaporizzazione di acqua.

Attenzione ai farmaci Le condizioni ambientali possono incidere sull’integrità, la sicurezza e l’efficacia dei medicinali. Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione (antidepressivi), altri con i livelli di idratazione (diuretici), altri ancora compromettere lo stato di vigilanza e aumentare lo stato confusionale. Cautela anche con i farmaci fotosensibilizzanti. Il loro uso e la contemporanea esposizione al sole può comportare la comparsa di reazioni cutanee simili a un’intensa scottatura, con eritema, edema e reazione orticarioide con vescicole. Tra i maggiori responsabili vi sono i contraccettivi orali, alcuni FANS (antinfiammatori non steroidei), alcuni antimicrobici e cardiovascolari, isotretinoina, ma l’elenco non finisce qui. Leggere sempre il foglietto illustrativo e comunque non esporsi senza adeguate precauzioni sono abitudini importanti. Non ultima, la terapia: solo su consiglio del medico va modificata. E la conservazione? I medicinali devono essere sempre conservati in un luogo fresco e asciutto non superiore ai 25°C per assicurarsi che le caratteriste farmacologiche siano preservate. Se la temperatura è espressamente indicata, come per l’insulina, non rispettarla li rende dannosi e inutilizzabili.

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sanitaria che da febbraio ha messo in ginocchio il nostro pianeta, questa pratica nasconde nella sua (in)volontaria “leggerezza” delle insidie molto pericolose.

Società

I figli “in vetrina”

SHARENTING Bebé, bambini e ragazzi spesso sono i protagonisti inconsapevoli di continui post sui profili social dei genitori, ma i rischi della condivisione digitale sono tanti Claudia Amato

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alla nascita del pargolo alla prima poppata, dal compleanno in grande stile ai primi passi, dal bagnetto al mare fino alla passeggiata in montagna con tanto di protezione solare stile piccolo indiano, le pagine dei social sono diventate ormai degli album fotografici virtuali di dominio

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pubblico. Ma cos’è, effettivamente, lo sharenting? Si tratta di un neologismo anglosassone - entrato a pieno titolo nel Collins, il famoso dizionario britannico di lingua inglese - nato dall’unione di due termini: parentig (“genitorialità”) e sharing (“condivisione”). Indica l’uso eccessivo dei Social Media (Facebook, Instagram, Twitter, etc.) per condividere immagini e contenuti relativi ai propri figli. Alcuni, addirittura, appaiono nel web prima ancora di nascere, vista la moda virale di postare - mese dopo mese - le immagini delle ecografie. Amplificata dalla quarantena forzata causata dall’emergenza

Pensare

Non c’è nulla di male nel postare ogni tanto e con la giusta attenzione qualche scatto, ma il problema sorge quando la condivisione diventa compulsiva e non si considera il rischio di un possibile uso improprio da parte di qualche furfante del web. Un bambino piccolo, quando viene condivisa una sua fotografia, non è in grado di capire cosa stia accadendo e di negare il suo consenso. Dal punto di vista legale si potrebbe palesare quindi una violazione della privacy, un reato che può avere dei risvolti amministrativi e penali pesanti, in quanto lesivo dell’individualità. In tale ottica sono tre gli scenari che si possono prospettare. Primo: i bambini, una volta adolescenti o adulti, si potrebbero trovare a dover fare i conti con una serie di contenuti che li riguardano e di cui probabilmente non erano consapevoli, arrivando perfino a denunciare i propri genitori. Secondo: in caso di un divorzio particolarmente burrascoso, le immagini pubblicate potrebbero essere usate dall’altro genitore per sottolineare l’irresponsabilità dell’ex coniuge. Terzo, quello più pericoloso: si corre il rischio di alimentare la pedopornografia online, un fenomeno aberrante in cui ogni anno i cyberpoliziotti indagano migliaia di persone che navigano nel dark web favorendo la diffusione globale di materiale infantile.

Il dark web Nasconde nelle sue ombre migliaia di predatori. Questo lato oscuro di Internet - che rappresenta il 96% dell’intera rete - permette di navigare nascondendo l’indirizzo IP e la propria identità, grazie a una connessione che rimbalza tra vari computer in giro per il mondo favorendo l’anonimato. I numeri mettono in luce una situazione molto critica: secondo il Report annuale del 2019 della Internet Watch Foundation - una fondazione inglese senza scopo di lucro che dal 1996 lavora per eliminare dalla rete immagini pedopornografiche - su un totale di 260.426 segnalazioni ricevute e analizzate la metà contenevano materiale pedopornografico. Il 25% in più rispetto al 2018, di cui il 34% avente come soggetto bambini tra i 7 e i 10 anni e il 48% tra gli 11 e i 13 anni. Da qui la necessità di prestare ancora più attenzione alle immagini che si pubblicano su internet, alle impostazioni della privacy dei propri profili e agli “amici” solo virtuali.

prima di “postare” La parola d’ordine è sempre moderazione. Se si desidera mostrare il proprio figlio “on-line” bisogna prima porsi più di una domanda e riflettere sul peso che queste azioni potrebbero avere in un futuro non molto lontano. Non c’è nulla di sbagliato nel voler condividere con gli altri un’immagine e un momento di gioia, ma dovrebbe essere l’eccezione e non la regola. I momenti belli vanno condivisi, qui e ora, con le persone con cui li stiamo vivendo, nella realtà, per non cadere nel rischio di condividerli, poi, con l’intera umanità.

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