Distribuzione gratutita - Anno 11 - n. 4/2013 - Luglio/Agosto
CAUTELE ESTIVE Consigli Bruciori di stomaco Benessere Oligoelementi Ricette Alimenti abbronzanti
COPIA GRATUITA
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Editoriale Sommario 4
SPECIALE
La pelle e l’estate
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CONSIGLI
Lo stomaco in fiamme
APPROFONDIMENTO Le insidie del caldo
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DOMANDE
Disagi in gravidanza: il mal di testa migliora
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BENESSERE
Una selva di sigle (utili)
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RICETTE
L’abbronzatura si conquista anche a tavola
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FARMACIE CLUB SALUTE
Bimestrale di informazione al pubblico della Cooperativa Farmaceutica Lecchese Anno 11, n° 4 Luglio-Agosto 2013 Reg. Trib. Lecco N. 10/03 del 22/09/2003
L’estate che ci piace L’estate libera le energie, tonifica corpo e mente grazie alle tanto attese vacanze che necessitano di una sola accortezza: non esasperiamone i ritmi, facciamo in modo che ci rimettano in forma. L’estate ha il compito di rigenerarci e per questo dobbiamo fare caso alle insidie che la bella stagione nasconde. In primo luogo il caldo, benefico sino a quando non alza i toni e l’umidità. Importanti, in proposito, le cautele per bambini e anziani, i soggetti più esposti al “colpo di calore”. Sole e pelle non vanno molto d’accordo, in estate, perché i raggi che dardeggiano creano problemi di scottature o di fastidiosi eritemi. La pelle va protetta e nutrita per prevenire l’invecchiamento precoce e darle il miglior assetto. Spray facciali e creme-gel idratanti li trovate in farmacia, come altri protettivi, ma l’abbronzatura è frutto anche di quel che si mangia: frutta e verdura agevolano la pigmentazione della pelle in base al singolo fototipo. Ogni carnagione ha bisogno di un trattamento adeguato.
Coordinamento redazionale Hand&Made Milano - www.handemade.it
Gli eccessi di cibo, anche in estate, producono bruciori di stomaco. Per questo è bene rientrare nei ranghi, cambiare stile alimentare, oltre a ricorrere a tisane e spezie per alleviare il momentaneo disagio. Uno sguardo, da ultimo, all’oligoterapia che si avvale soltanto di elementi minerali, tutti presenti in natura. C’è anche uno spiraglio intelligente per venire a capo del fastidiosissimo mal di testa: compilando un questionario dal vostro farmacista potete avere risposte molto più mirate.
Impaginazione e grafica De Marchi di De Marchi Simone - www.de-marchi.com
Buone vacanze intelligenti a voi tutti.
Direttore responsabile Sergio Meda Comitato Scientifico dottor Paolo Borgarelli, dottoressa Valentina Guidi Collaboratori Laura Camanzi, Patrizia Mantoessi, Federico Meda, Vittoria Pietropoli, Gianni Poli
Stampatore Gam Edit Srl – Italy, Via A. Moro, 8 - 24035 Curno (Bg) Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Socio Effettivo
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A.N.E.S. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA Associata al sistema Confindustria
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La pelle e l’estate Se nell’approfondimento trattiamo a 360° i disagi di cui è responsabile il caldo estivo, in questo speciale ci occupiamo esclusivamente della pelle, l’organo del corpo più esposto alle insidie della bella stagione e dei raggi solari
La pelle, da aprile a settembre, è piuttosto stressata. Le temperature, l’esposizione al sole, la sudorazione, ma anche aria condizionata e abitudini - d’estate si sta fuori di più, si dorme meno, ad esempio non facilitano la vita dell’organo che ci riveste dalla testa ai piedi. Per questo, in compagnia dei nostri esperti, abbiamo stilato una serie di accorgimenti per godersi la bella stagione senza problemi, abbronzandosi secondo il proprio fototipo - e non secondo la moda o la diva di riferimento - e mantenendo sana la pelle. Per farlo occorre prendersi cura della propria alimentazione (come approfon-
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dito nelle Ricette, a pagina 20), assumendo alimenti capaci di rafforzare le difese dell’organismo e della pelle, con proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie. Parliamo soprattutto delle vitamine, in modo particolare della C, perché capace di stimolare le fasi di biosintesi del collagene e avviare la rigenerazione della matrice cutanea. Anche il comparto B delle vitamine interviene positivamente sul mantenimento in salute della cute, anzi influisce anche su capelli e unghie. Come tutti sapranno, però, nell’ultimo decennio l’attenzione maggiore è stata riservata a carotenoidi (presenti in carote, cavoli,
Speciale peperoni, ananas, pomodori), gruppo di molecole di origine vegetale cui fa parte il beta-carotene, una provitamina capace di pulire (in gergo è uno scavanger, uno spazzino) dai radicali liberi. Alla pari del licopene - scoperto più di recente - concentrato nel pomodoro e capace di foto proteggere e rigenerare il collagene. Anche i polifenoli sono famosi per le qualità protettive e antioassidanti: uva rossa, prugne, mirtilli e frutti di bosco scuri, ma anche il carnosio che si trova nel rosmarino, o la curcumina (principale componente del turmerico, stessa famiglia del ginger e dello zenzero) sono capaci di inibire i processi infiammatori cutanei, contrastando il fotoinvecchiamento. Un percorso verso la salute (e la bellezza) che vede a braccetto il dermatologo e il nutrizionista, alleati in un nuovo approccio, definito infatti nutricosmesi.
PURIFICARE Una bella e sana abbronzatura passa anche da una pelle liscia e levigata e, quanto possibile, equilibrata a livello di sebo. Per ridurre quello in eccesso si possono utilizzare maschere specifiche. L’argilla, ad esempio, mischiata con acqua, qualche goccia di olio essenziale al rosmarino e lasciata in posa finché non si secca. Applicandola una volta a settimana fa miracoli e, se vi interessa, ha effetti antiacne.
DOPOSOLE La (positiva) produzione di melanina per far fronte all’abbronzatura sottrae all’epidermide liquidi e sostanze protettive molto utili che a fine giornata
IDRATAZIONE Dopo aver nutrito la pelle dall’interno, occupiamoci dell’esterno, partendo dall’idratazione, utile per tutte le stagioni e ottima anche per i capelli, altro organo che tra vento, sole e salsedine non gode certo di buona salute durante la stagione calda. Per quanto riguarda la pelle il consiglio è di lavarla accuratamente con acqua fresca al mattino e poi, un paio di volte al giorno, idratarla con creme specifiche, per favorire l’elasticità del derma e creare una base sana e uniforme per l’abbronzatura. Per la chioma, invece, fatevi consigliare dal farmacista shampo specifici e maschere nutrienti, da utilizzare già nelle settimane precedenti la vostra vacanza.
ESFOLIARE Se l’idratazione rappresenta la norma, dall’arrivo della primavera in poi si può procedere con prodotti scrub ed esfolianti, efficaci sia per il viso sia per il corpo per eliminare le cellule morte accumulate durante l’inverno. Ne beneficerete in termini di luminosità, annullando i segni da stress accumulati in questo lungo inverno. Ovviamente non vanno utilizzati in caso di pelli sensibili o affette da problemi cronici (ad esempio cuperose) perché potrebbero causare la rottura dei capillari.
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Qual è il mio fototipo? Il fototipo è una classificazione dermatologica basata sulla quantità di melanina presente sulla pelle. La scala va da I (pelle molto chiara, capelli rossi per capirsi) a VI (carnagione, capelli e occhi scuri). Prendere coscienza del proprio fototipo consente di comportarsi correttamente durante l’esposizione solare e di scegliere l’indice di protezione adatto. Fatevi aiutare dal vostro farmacista.
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è bene ripristinare. Per questo è bene utilizzare un prodotto doposole lenitivo e riparatore. I principi per questo tipo di creme sono di solito naturali (burro di karitè, aloe vera, hamamelis ad esempio) o frutto di molecole classiche come bisabolo e il pantenolo. Il nostro consiglio è di sceglierlo in compagnia del farmacista, data la vastità del comparto.
Le novità Oltre ai prodotti classici e quelli già citati, è bene familiarizzare con le novità che hanno invaso la farmacia negli ultimi anni. A partire dagli spray facciali per idratare e rinfrescare il viso, da utilizzare sopra e sotto il trucco: sono utili in viaggio, di ritorno dalla pausa pranzo, o prima di uscire la sera; o i sieri di ultima generazione per il contorno occhi, con roll on a doppia funzione, dosatore e massaggiante; provate anche gli idratanti antietà, completi di filtro solare e antiossidanti; oppure fatevi tentare dalle creme-gel idratanti che rendono uniforme il colore della pelle, soprattutto se delicate; anche sul makeup, oltre a mascara, ombretti e tinte waterproof, non disdegnate i rossetti e i lucidalabbra idratanti e protettivi contro i raggi solari: durano di più dei tradizionali e sono molto più sani. di Federico Poli
Miti da sfatare 1. In una giornata con il cielo nuvoloso è importante proteggersi lo stesso perché anche attraverso uno strato leggero di nuvole l’irraggiamento solare è ugualmente efficace. 2. Nei primi giorni di esposizione, ogni tipo di pelle ha bisogno di una protezione maggiore per dare tempo alla melanina di salire alla superficie gradualmente. Dopo aver acquistato il colorito desiderato si può ridurre l’indice di protezione solare. 3. Gli abbronzanti fatti in casa (con olio d’oliva, birra, eccetera) non sono efficaci come quelli che trovate in farmacia: danno
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solo una colorazione immediata, non contengono filtri di protezione e concentrano maggiormente i raggi solari. 4. Occhio a profumi e colonie, possono provocare eritemi e macchie. Esistono linee di profumi specifiche per la spiaggia: non sensibilizzano la pelle e la rinfrescano piacevolmente. 5. Non sottovalutate le scottature e usate le creme con criterio: il sole danneggia il derma in profondità, non illudetevi che i problemi alla pelle si riducano a una spellatura momentanea.
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Lo stomaco in fiamme Il bruciore è un problema comune, sovente legato a stati di stress e a cattiva nutrizione. Per alleviarlo si può ricorrere agli antiacidi e bisognerebbe modificare alcune abitudini alimentari Tra i disturbi che ci sembrano inspiegabili e poliformi, senza età e stagione, un posto d’onore tocca al bruciore di stomaco di cui, almeno una volta nella vita, ciascuno ha sofferto. Bruciore le cui cause sono molteplici e variegate. Si definiscono fattori esterni quelli che portano a episodi sporadici, come: • abitudini alimentari viziate o scorretta alimentazione; • cattiva digestione; • eccessivo fumo, alcol; • accumulo di stress. Fattori interni sono invece un sintomo di malattie congenite o la conseguenza di altre patologie:
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• reflusso gastroesofageo che sfocia in bruciore di stomaco • ulcera dello stomaco, del duodeno o ernia iatale • forme tumorali nei peggiori dei casi. A seconda che il dolore si presenti con frequenza o in maniera episodica ci sono linee guida differenti da seguire, tenendo sempre presente che il ripetersi del disturbo suggerisce di rivolgersi al medico. Il mal di stomaco, infatti, non ha una sola interpretazione e non va sottovalutato. Ci limiteremo a riferire del bruciore di stomaco occasionale, di più facile risoluzione e soprattutto di come sia possibile evitarne l’insorgere.
Consigli In prevenzione L’alimentazione è un punto fondamentale: una dieta bilanciata aiuta a mantenere l’apparato in equilibrio. Per questo, se avvertite gonfiore o fastidio, cercate di evitare cibi che affatichino la digestione o aumentino l’acidità. Sono quindi da eliminare: • verdura cruda, soprattutto i pomodori • latte e formaggi • spezie piccanti • insaccati, carne e pesce grasso • assolutamente vietati tutti i fritti Niente alcol, fumo, bevande gassate, the e caffé. Sono da prediligere cibi leggeri e ben cotti come riso e tutti i cereali, minestre e passati di verdura, tutta la frutta cotta e carne bianca. Il condimento, inoltre, va aggiunto solo a fine cottura e non si deve mai abbondare.
L’autoprotezione Il succo gastrico è una miscela di acido cloridico e pepsina talmente potente da poter sciogliere una sottile barra di metallo, quindi corroderebbe anche la parte gastrica, se questa non si proteggesse. Sulla superficie interna dello stomaco vi sono cellule che producono muco, utile a isolare le pareti dello stomaco dal succo gastrico (lo stomaco ne produce circa tre litri al giorno). Sulle pareti dello stomaco ci sono cellule che producono un ormone, la gastrina, che regola la produzione di acido cloridico da parte dello stomaco e attiva l’apertura dello valvola, il piloro, che consente il passaggio della massa aliemntare nel duodeno, la prima partte dell’intestino. Bere tanto è fondamentale, aiuta a liberarci prima dalle tossine e dalle scorie.
In terapia Se ormai si è sgarrato e l’insorgere del bruciore è inevitabile, ci sono alcuni veloci rimedi molto utili e che non richiedono l’intervento del medico. Il più efficace è il bicarbonato di sodio, da assumere sciolto in acqua. Rimedio tempestivo ma non per tutti, sconsigliato a chi soffre di ipertensione o in-
sufficienza renale. In alternativa al bicarbonato si può utilizzare l’argilla verde, reperibile in ogni erboristeria o farmacia. Si sciolgono due cucchiaini di argilla in un bicchiere d’acqua, da assumere dopo i pasti.
Gli antiacidi e antisecretori Per bruciori e conseguente sensazione di acidità di stomaco si può ricorrere ai farmaci di automedicazione, i cosiddetti antiacidi e antisecretori gastrici, composti a base di magnesio, alluminio, calcio e associazioni che neutralizzano l’acido dei succhi gastrici ed eliminano il dolore. Sono anche utili a prevenire e ridurre il danno alla parete dello stomaco. L’acidità di stomaco è comunque funzionale alla digestione, per questo gli antiacidi si prendono un paio d’ore dopo aver mangiato. Il vostro farmacista saprà consigliarvi al meglio in base alle caratteristiche del malessere. Qualunque tipo di autocura con farmaci da banco non deve diventare una terapia cronica: se dopo alcuni giorni di trattamento (8-10 massimo) i disturbi non dovessero scomparire, è bene rivolgersi al medico per accertare la natura del prolungato disagio. Un ultimo buon consiglio, anche se può sembrare banale, è ricordarsi di masticare con cura e lentamente, rendendo il tempo che si dedica al pasto un momento tranquillo. Fretta e stress, come abbiamo visto, non sono amiche del nostro stomaco. di Vittoria Pietropoli
La magia delle patate Le patate hanno virtù curative miracolose per placare il bruciore di stomaco. Al vapore o al forno, condite con un filo d’olio extravergine d’oliva e accompagnate al riso - sempre al vapore - sono il piatto ideale quando tutto è in subbuglio. Cotte nei modi indicati mantengono inalterata la proprietà anti-batterica, anti-infiammatoria e lenitiva, ognuna indispensabile per trovare sollievo dal bruciore.
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Approfondimento
Arriva l’estate
Le insidie del caldo Disagi di poco conto (crampi) e di maggiore entità (collassi e colpi di calore) si accompagnano alle temperature elevate e all’umidità estiva. Si possono prevenire con alcune precauzioni, valide soprattutto per bambini e anziani, i soggetti più fragili di Gianni Poli in collaborazione con Stefano Nobili, medico di medicina generale
Il caldo, nei limiti, fa bene all’organismo. Sole moderato ed esercizio fisico all’aria aperta aiutano a disintossicare l’organismo, a tonificarlo, sempre a patto che l’umidità non superi il 70%. Ma anche il caldo umido può essere d’aiuto in quanto favorisce la sudorazione che mantiene costante la temperatura corporea intorno ai 37° centigradi. Il caldo eccessivo produce però disagi anche gravi: quando il meccanismo della sudorazione è troppo sollecitato le perdite idrosaline diventano ingenti e l’organismo si difende come può: in primo luogo con i crampi muscolari, in extremis con il collasso. In alcuni casi questo essere conseguenza del colpo di calore - tecnicamente “esaurimento da calore” - i cui sintomi sono intensa stanchezza, cefalea, nausea e vertigini, accompagnati da febbre. «Nel caso» - precisa Stefano Nobili, medico di medicina generale, - «il soggetto avrà pressione arteriosa bassa, si sentirà mancare e avvertirà i segnali tipici della disidratazione. La mancanza di liquidi, accoppiata alla vasodilatazione generale, può provocare una riduzione della gittata cardiaca e il collasso». In presenza di più sintomi elencati o di un collasso è bene indirizzare chi ne è colpito al Pronto soccorso più vicino. Problematiche analoghe coinvolgono i cardiopatici, cui si suggerisce di controllare più frequentemente i valori di pressione: «Con il caldo in-
Abiti anti-caldo D’estate è bene indossare abiti leggeri, di colori chiari e soprattutto comodi (non aderenti). Evitare, dove è possibile, i capi sintetici che limitano la traspirazione, oltre a generare irritazioni e pruriti. Sono indicate le fibre naturali, cotone e lino su tutte. L’esposizione al sole prevede l’impiego di cappelli, possibilmente a tesa larga, più protettivi, non dimenticando di utilizzare occhiali da sole di qualità, non certo quelli acquistati a poco prezzo sulle bancarelle.
tenso, potrebbero subire oscillazioni tali da richiedere aggiustamenti della terapia». La vacanza, peraltro, avvantaggia anche i portatori di patologie croniche: maggior tempo all’esterno, aumentato impegno muscolare e migliore ossigenazione favoriscono le compensazioni: «Un diabetico riuscirà a utilizzare meglio il glucosio, grazie all’attività fisica che mantiene in equilibrio la glicemia, i bronchitici cronici aumenteranno la loro resistenza allo sforzo e i cardiopatici otterranno una riduzione della dispnea».
Mangiare e bere bene Col gran caldo è bene alimentarsi con moderazione e facendo attenzione a che cosa si mangia: vanno privilegiate frutta e verdura, meglio se cruda e di stagione, ma ottima se frullata o centrifugata. Evitare in maniera assoluta i fritti, le carni in umido e gli intingoli. Ottimi il pesce e le carni bianche mentre andrebbero ridotti gli insaccati, le carni rosse e i formaggi. Bene, con moderazione, pasta riso e patate, senza esagerare nel condimento. Suggeriti gli yogurt e i gelati, tenendo presente che il meglio sono i sorbetti alla frutta. È consigliato anche il consumo di cibi liquidi (minestre e frullati). In estate occorre bere di frequente, evitando bibite gassate, zuccherate e ghiacciate. Privilegiare l’acqua, a temperatura ambiente o
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fresca, non meno di 2 litri (8 grandi bicchieri) al giorno. Limitare the, caffè e altre bevande che contengono caffeina: in quanto diuretiche, favoriscono la disidratazione. Attenzione agli anziani che non avvertono lo stimolo della sete. Induceteli, con garbo, a idratarsi. L’alcol è da assumere in quantità moderata, perché è un vasodilatatore e un diuretico, aumenta il rischio di disidratazione. L’uso di integratori alimentari va limitato e non deve sostituire i pasti normali, che devono essere frequenti (5 al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena) e leggeri. A evitare intossicazioni, più frequenti con il caldo, gli alimenti devono essere sempre ben cotti, conservati in frigorifero e consumati in giornata.
Approfondimento
Arriva l’estate
I problemi più rilevanti causati dal gran caldo coinvolgono in particolare gli anziani e i bambini, categorie meno difese. Incorrono più frequentemente nella disidratazione e nei cali di sodio e sali minerali. Vediamo come comportarci per evitare di ricorrere al medico: «I pediatri» – specifica Nobili – «logicamente raccomandano di vestire i piccoli con attenzione perché la loro termoregolazione è ancora in fase di collaudo. Quindi occorre svestirli progressivamente quando il caldo si fa sentire, farli bere molto perchè hanno difficoltà a mantenere l’idratazione. Quanto agli anziani, risentono maggiormente del gran caldo perché solitamente bevono poco e non avvertono maggiore sete in funzione dell’afa e poi perché assumono farmaci particolari, soprattutto gli antiipertensivi che necessitano spesso di aggiustamenti nella posologia, per brevi periodi vanno modificati. Va anche detto che gli anziani si muovono poco e questo non li agevola». Veniamo alle regole che valgono per tutti: «Quando il termometro segna temperature oltre i 35 gradi si suggerisce di non muoversi dalle 11 alle 18, soprattutto di evitare di fare sport. Il discorso coinvolge anche i giovani che erroneamente ritengono di essere immuni dal gran caldo. L’attività fisica si deve svolgere, a tutte le età, negli orari appropriati, non
nelle ore più critiche della giornata. E va ricordato anche ai giovani di bere molto, prima, durane e dopo lo sforzo fisico. Bere acqua, naturalmente, non bevande gassate, fa bene a chiunque. Sono utili anche i succhi di frutta, pur con le normali cautele per chi abbia problemi di glicemia».
Suggerimenti igienici D’estate sentirsi in un “bagno di sudore” è decisamente fastidioso. Per questo si suggerisce di aumentare la frequenza di bagni o docce, sempre con acqua tiepida, che riduce la temperatura corporea. È bene cambiare con frequenza la biancheria intima. Chi è costretto a letto ricordi di cambiare spesso posizione. Chi ha problemi di incontinenza è bene che cambi spesso i presidi igienici (pannoloni). Dopo le abluzioni si consiglia di idratare la pelle con prodotti adeguati (crema all’amido di riso, crema base, eccetera).
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In casa e in auto Un po’ di fresco in casa è garantito da alcuni piccoli accorgimenti, tipo aprire le finestre la mattina presto, di sera e di notte. Si suggerisce di mantenere chiuse le finestre (incluse tapparelle e tende) nelle ore più calde della giornata e di sostare in casa nei locali meno esposti al sole. Se si ricorre al condizionatore d’aria è importante ricordare di svuotare spesso la vaschetta della condensa e di pulire i filtri. Naturalmente la temperatura in casa non dovrebbe essere più bassa di 6/7 gradi rispetto a quella esterna proprio per non subire un contraccolpo termico quando si esce all’aperto. Meglio sicuramente un ventilatore che “frulla l’aria” dando una sensazione di beneficio abbassando di poco la temperatura. Il flusso d’aria di condizionatori e ventilatori mai troppo intenso e mai rivolto direttamente alle persone. Per fronteggiare il caldo in automobile è utile munirsi di tendine parasole e aprire subito i finestrini se il veicolo è stato a lungo esposto al sole, ben prima di avviare il condizionamento. Anche in questo caso, evitare temperature troppo basse perché prima o poi si esce dall’auto e si piombia nell’afa, con evidenti contraccolpi. Temperature troppo basse possono causare tonsilliti a chi ne è soggetto. Mai lasciare persone o animali, anche se per poco tempo, nell’auto parcheggiata al sole (soprattutto a finestrini chiusi, è sufficiente uno spiraglio). Abbiate cura di avere a bordo una scorta d’acqua per poter
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Anziani non in sé I disagi del caldo si accentuano nei soggetti più fragili, gli anziani e, in particolare i nostri cari affetti da demenza, persone spesso non autosufficienti che nemmeno avvertono di stare male, soprattutto non sentono il bisogno di bere e si disidratano, con conseguenti scompensi circolatori. Questi anziani hanno sempre bisogno di qualcuno che vigili su di loro, in particolare in estate quando le loro fragilità aumentano: sono disorientati nel tempo e nello spazio, possono uscire con il caldo torrido e camminare per ore, dimenticare o raddoppiare la dose di farmaci prescritta tanto da compromettere la loro salute. Per questo è bene non lasciarli mai da soli e di ricorrere ai Servizi sociali territoriali per poter convenire la necessità di un ricovero, di interventi ambulatoriali o domiciliari.
affrontare le eventuali code sotto il sole. Si suggerisce anche di evitare i pasti pesanti (generano sonnolenza) e soprattuttto le bevande alcoliche. Mai lasciare farmaci in auto e fare attenzioni a quelli che necessitano di particolari norme di conservazione.
Domande Disagi in gravidanza: il mal di testa migliora Una lettrice ai primi mesi di gravidanza si interroga “su che fine farà la cefalea” che la tormenta non poco. «Mi hanno detto che potrebbe attenuarsi sino a sparire. C’è del vero?». Con buone probabilità sì, lo conferma il congresso di fine maggio a Stresa che ha aggiornato le statistiche che generalmente elimina il disturbo, ma in alcuni soggetti può ricomparire dopo il parto o al termine dell’allattamento. L’emicrania, in particolare, spesso migliora o scompare, ma nel 22% dei casi non cambia e nel 17% addirittura peggiora. A volte accade che, dopo il parto o al termine dell’allattamento, donne che non sapevano nemmeno cosa fosse un mal di testa vadano incontro al loro primo episodio di emicrania. Lo studio, pilotato da Gianni Allais, Responsabile del Centro Cefalee della donna di Torino, ha coinvolto l’Università di Parma, il Mario Negri e il Besta di Milano e altri centri della Campania per un totale di 1.018 donne reclutate anche via internet, con una delle casistiche più ampie mai raggiunte in questo tipo di studi.
Sappiamo come, tra i disturbi più diffusi nella popolazione (senza distinzione di età) il mal di testa sia accreditato tra i più fastidiosi. E preoccupante soprattutto quando una donna aspetta un bambino. La lettrice che ci interroga in proposito può tranquillizzarsi perché buone nuove vengono dal congresso sulle cefalee tenutosi a fine maggio a Stresa. In quella autorevole sede è stata presentata un’indagine sull’andamento del mal di testa delle donne prima, durante e dopo la gravidanza, condizione
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Fra le donne affette da emicrania (e non da altre cefalee) la gravidanza risolve completamente e fa scomparire il mal di testa nel 27% dei casi, soprattutto nel terzo trimestre, mentre prima si diceva che il miglioramento iniziava a partire dal secondo. Se il miglioramento c’è si verifica a prescindere dalle caratteristiche che il mal di testa aveva prima della gravidanza. Una curiosità, per chiudere. Da un così ampio numero di casi preso in esame è emerso un dato mai osservato prima: le donne che sviluppano cefalea durante la gravidanza hanno un rischio significativamente aumentato di parto podalico. di Sergio Meda
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Una selva di sigle (utili) Gli oligoelementi e i loro impieghi terapeutici in diluizione omeopatica L’oligoterapia è un metodo terapeutico che si basa sulla somministrazione di oligoelementi, elementi minerali buio regolatori, macronutrienti, capaci di accelerare le funzioni biochimiche negli organismi viventi. Includono ferro (Fe), fluoro (F), silicio (Si), rame (Cu), manganese (Mn), cobalto (Co), oro (Au), argento (Ag), litio (Li), iodio (I), cromo (Cr), zinco (Zn), tutti minerali che attivano nell’uomo, negli animali e nelle piante gli enzimi che catalizzano le reazioni essenziali per la vita. In ambito terapeutico è necessario distinguere tra oligoterapia catalitica, nutrizionale e farmacologica.
Oligoterapia catalitica Utilizza gli oligoelementi in dosi infinitesimali nel trattamento dei disturbi funzionali secondo la teoria delle diatesi (una predisposizione congenita o acquisita). Non è adatta nel trattamento delle lesioni gravi, nelle insufficienze d’organo conclamate, nelle psicosi e nevrosi maggiori.
Oligoterapia nutrizionale Utilizza l’integrazione alimentare di oligoelementi negli stati di carenza o di aumentato fabbisogno come la gravidanza, l’attività sportiva, gli stati di convalescenza. La Scienza dell’Alimentazione definisce il fabbisogno giornaliero in genere nell’ordine dei milligrammi (mg).
Oligoterapia farmacologica Impiega dosi farmacologiche nell’ordine dei mg di elementi nel trattamento di alcuni stati patologici come ad esempio il litio nelle psicosi. Indispensabili alla vita, gli oligoelementi sono presenti in quantità minime e una loro carenza è responsabile di patologie funzionali che si riflettono poi sulla struttura degli organi. Sono fattori cellulari vitali, svolgono
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ruoli specifici e la loro concentrazione relativamente costante è sotto continuo controllo omeostatico. Il rischio di incorrere in una carenza minerale deriva essenzialmente dal fatto che il cibo è meno ricco di minerali e dalla frequenza con cui gli oligoelementi possono essere bloccati da sostanze chelanti (chimicamente agenti antagonisti dei metalli pesanti) o da modificazioni ambientali, che impediscono loro di attivare le reazioni indispensabili alla vita. In oligoterapia catalitica vengono somministrati per prevenire e curare stati di carenza e aiutano a ripristinare funzioni dell’organismo. Nell’integrazione si deve tener conto della forma chimica più idonea a garantire l’assorbimento rispettando l’equilibrio fra i diversi minerali. Esistono infatti delle complementarietà che potenziano l’assorbimento e degli antagonismi che lo riducono. L’azione antagonista di alcune vitamine o minerali può anche essere utilizzata per eliminare i metalli tossici accumulati nell’organismo.
Composizione Gli oligoelementi sono generalmente preparati in forma di gluconati. Vanno somministrati per via sublinguale, a digiuno o lontano dai pasti e tenuti in bocca per un minuto circa prima di essere deglutiti. La somministrazione è quotidiana e se necessario si possono associare due o tre oligoelementi. La du-
L’oligoretapia è un metodo terapeutico che si basa sulla somministrazione di oligoelementi accelerando le funzioni biochimiche negli organismi viventi
Benessere
rata media di un trattamento è di 2-3 mesi con cicli di trattamento intervallati da pause di almeno 15 giorni. Lo scopo fondamentale dell’oligoterapia è la correzione delle alterazioni funzionali: si utilizzano per riportare il corpo allo stato di equilibrio, aiutano a superare alcune tendenze patologiche funzionali (predisposizioni) che caratterizzano alcuni tipi di persone e possono anche essere utili per intervenire sul singolo disturbo. La dose infinitesimale è priva di tossicità.
Diatesi differenti L’oligoterapia individua quattro diatesi funzionali. Diatesi 1 allergica o del manganese raggruppa una serie di manifestazioni morbose (asma bronchiale, rinite allergica, ipertensione arteriosa, colon irritabile, eczema, orticaria) caratterizzate da reattività abnorme con intensa emotività, agitazione, euforia. Diatesi 2 ipostenica o del manganeserame raggruppa manifestazioni caratterizzate da processi infettivi ripetuti a carico dell’apparato oto-
rinolaringoiatrico (Orl), respiratorio e urinario: riniti, faringiti, otiti, tonsilliti, cistiti. Dal punto di vista del comportamento il modello reattivo è caratterizzato da facile affaticabilità con necessità di molte ore di recupero. Diatesi 3 distonica o del manganese cobalto raggruppa manifestazioni morbose con disturbi della circolazione, intestino irritabile, insonnia e turbe dell’umore. Dominata dall’ansia e dalla diminuita capacità di concentrazione e memoria. Diatesi 4 o anergica o del rame-oro-argento è caratterizzata da mancanza di vitalità e capacità di adattamento dell’organismo tipica degli stati di convalescenza, dopo un intervento chirurgico, conseguenze di traumi recenti o passati. Stato di stanchezza generale che non migliora con il riposo associato a uno atteggiamento di rifiuto e rinuncia. Agli elementi di ogni quadro il medico omeopata può associare uno o più oligoelementi complementari. di Patrizia Mantoessi, farmacista a Monza
Ricette L’abbronzatura si conquista anche a tavola Un’alimentazione mirata aiuta a proteggere la pelle durante l’esposizione al sole e può rivelarsi un valido aiuto per migliorare l’abbronzatura
È arrivata l’estate, e con essa la voglia di vacanze e di sole. Quel sole che, se preso con misura e precauzioni, fa bene al fisico e all’umore: stimola il sistema immunitario, aiuta a produrre vitamina D – che forma e rinforza il tessuto osseo – attenua i dolori articolari, favorisce il ricambio cellulare – migliorando anche alcune malattie della pelle come la psoriasi – e aumenta la pigmentazione cutanea, ossia l’abbronzatura. Molte sono le persone che lo amano soprattutto per questa sua ultima qualità. Se da una parte prendere il sole fa bene, va detto anche che la pelle, sottoposta ai raggi UV, soffre. Medici e dermatologi avvisano ormai da anni sugli effetti negativi di una non corretta esposizione al sole, che non riguardano solo un danno estetico, come l’aumento delle rughe, ma anche possibili e gravi conseguenze a lungo termine, come tumori cutanei. I consigli da seguire sono pochi e fondamentali: limitare l’esposizione quando l’indice UV è massimo (nelle ore più calde, tra le 11.00 e le 15.00), usare sempre protezioni adeguate al proprio tipo di pelle e bere molta acqua. Senza stravolgere questi capisaldi, si può assecondare la propria voglia di abbronzatura
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prendendo solo quello che di buono il sole può dare. E lo si può fare anche partendo dalla tavola.
“A” come abbronzatura Frutta e verdura dovrebbero essere consumate in abbondanza, per aiutare la pelle a nutrirsi, dissetarsi e reintegrare i sali minerali persi con il sudore. Quella di stagione è maggiormente ricca d’acqua e ben si presta a questa esigenza. Se oltre al gran caldo vogliamo anche combattere gli effetti negativi del sole sulla pelle e conquistare un colorito da far invidia, è alle vitamine che dobbiamo guardare. Prima tra tutte la vitamina A, che aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi e favorisce la produzione nell’epidermide della melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura. La vitamina A si trova soprattutto negli alimenti ricchi di carotenoidi, in quei frutti cioè dalla forte colorazione giallo-arancione, oltre che in alcuni ortaggi a foglia verde. L’elenco è così lungo da non tralasciare i gusti di nessuno. Se proprio si vuole stilare una clas-
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Ricette sifica degli alimenti più “abbronzanti” al primo posto bisogna mettere le carote, con 1200 mg di vitamina A contenuti in 100 g di parte edibile, seguite da radicchio (550 mg), spinaci (500 mg), albicocche (360 mg), cicorie (260 mg), lattughe (230 mg), sedano (200 mg), melone giallo(190 mg), peperoni (140 mg), senza dimenticare fragole, pesche, lamponi, ciliegie, cocomeri, pomodori, nespole e frutti tropicali come mango e papaya. Con una lista di questo tipo non c’è che l’imbarazzo della scelta: insalate, zuppe, macedonie e frullati non possono mancare sulla tavola di chi ama il sole.
C, B, E: le altre lettere del sole Una bella abbronzatura non si vede solo dal colore, ma anche dal tono e dalla luminosità della pelle, ed è per questo che ci sono altri elementi di cui tener conto nella dieta dell’estate. La vitamina C, per esempio, aumenta le difese immunitarie della cute e stimola la produzione del collagene, la proteina che aiuta la pelle a rimanere tonica ed elastica. I peperoni ne sono ricchissimi – basti pensare che quelli rossi ne contengono il doppio delle arance e quelli gialli e verdi pari quantità – ma anche kiwi e fragole ne sono buone fonti di recupero. Le vitamine del gruppo B, importanti per il ricambio cellulare, vanno cercate soprattutto nei pomodori, che in estate regalano il mas-
simo della loro bontà. Quando si parla di tessuti poi, non dovrebbe mai mancare la vitamina E: ha azione antiossidante e protegge le cellule dall’invecchiamento precoce. Si trova in alcuni tipi di frutta secca, come mandorle, noci e nocciole, e negli oli vegetali, da quello d’oliva fino agli oli di semi (arachide, girasole e germe di grano). In proposito è bene ricordare che l’olio facilita l’assorbimento di molte vitamine da parte dell’organismo, e che tutti gli ortaggi fino ad ora menzionati andrebbero sempre consumati conditi con olio a crudo per regalare al nostro corpo il massimo della loro efficacia. di Laura Camanzi
Zuppa di carote e zafferano Rosolare una piccola cipolla tritata finemente con un cucchiaio d’olio, aggiungere 500 g di carote grattugiate e coprire con brodo vegetale. Unire lo zafferano in pistilli e portare a ebollizione, proseguendo la cottura per circa 10 minuti. Servire con un filo d’olio a crudo e prezzemolo o rucola tritati grossolanamente. Lo zafferano è ricco di beta-carotene e di vitamine B1 e B2, importanti per la protezione e riparazione dei tessuti. L’olio extra vergine d’oliva, ricco di vitamina E, aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi.
Frullato “abbronzante” Frullare una pesca, due albicocche, una carota e una fetta di melone. Aggiungere un bicchiere di latte, scegliendo tra quello vaccino, di soia o di riso a seconda dei gusti, o anche un vasetto di yogurt, che aiuta a depurare e illuminare la pelle. Un cucchiaino di olio semi di lino (o di semi di lino macinati) è il tocco in più che non guasta: regala una grande quantità di Omega 3 (ne contiene 10 volte più del pesce), indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo e di cui la nostra dieta è sempre più povera.
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“Specialisti nel Consiglio” Provincia di Bergamo Farmacia Amaglio Snc (Gorlago) Farmacia Antica Spezieria (Martinengo) Farmacia Branzi (Branzi) Farmacia Bresciani (Seriate) Farmacia Corbelletta (Torre Boldone) Farmacia Dr. Del Ponte (Olmo al Brembo) Farmacia Facchinetti Snc (Palosco) Farmacia Isgro’ (Brembate) Farmacia Mazzoleni (Trescore Balneario) Farmacia Regina Pacis (Cenate Sotto) Farmacia San Giovanni (Albegno di Treviolo) Farmacia San Giovanni (Sotto il Monte Giovanni XXIII) Farmacia Servalli (Telgate) Farmacia Tacchinardi (Morengo)
Provincia di Como Farmacia Castelli (Mariano Comense) Farmacia Della Salute (Tavernola) Farmacia Guidi Dr. Cesare (Cremnago d’Inverigo) Farmacia Massagrande (Lurago d’Erba) Farmacia San Luca Dr. Rosignoli (Lambrugo) Farmacia Sovarzi (Lipomo) Farmacia Zanon (Merone)
Provincia di Genova Farmacia Canevari Via Canevari, 278 A/R - 16137 Genova - Tel. 0108392881
Farmacia Centrale Dr.ssa Calvi Via Quarto 27/R - 16148 Genova - Tel. 010388321
Farmacia Rolando Via G. B. Monti 23R - 16151 Genova Sampierdarena - Tel. 0106459342
Farmacia San Bernardo Via Mogadiscio, 30 QR - 16141 Genova - Tel. 0108356630
Farmacia San Giovanni Via 2 dicembre 1944, 38 - 16157 Genova - Tel. 010690958
Farmacia San Raffaele Corso Gastaldi, 201 R - 16131 Genova - Tel. 0105220197
Farmacia Sanitas Corso Firenze, 9 A/R - 16136 Genova - Tel. 0102725018
Farmacia Scorza Dr. Insogna Piazza Martiri, 16 - 16010 Crocefieschi - Tel. 010931221
Provincia di Lecco Farmacia Astoli Dr. Francesco (Costa Masnaga) Farmacia Benessere (Perego) Farmacia Dozzo (Olgiate Molgora) Farmacia Fioretta (Calolziocorte) Farmacia Giacalone (Nibionno) Farmacia Imperatori (Valmadrera) Farmacia Motta Dr. Marco (Lierna) Farmacia Paoletti (Ballabio) Farmacia Pedrani (Varenna) Farmacia Rocchi (Malgrate) Farmacia Sodano (Mandello del Lario)
Provincia di Monza e Brianza Farmacia Ariani (Biassono) Farmacia Centrale del dr. Tagliabue (Lissago) Farmacia Ceccolini Dr. Vittorio (Bovisio Masciago) Farmacia Farma 4 Srl (Arcore) Farmacia Masera (Seregno) Farmacia Mombello (Limbiate) Farmacia Predari (Monza) Farmacia Rondo’ (Monza) Farmacia Spina (Monza) Farmacia Varisco Dr.ssa Sarah (Carate Brianza)
Provincia di Milano Farmacia Bartolotti Via Trieste, 20 - 20092 Cinisello Balsamo - Tel. 0266048858
Farmacia Ca’ Granda Via de Angelis, 15 - 20162 Milano - Tel. 026427880
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