14 minute read
CMB CERTIFICATA SA8000
SA8000
VALORI COME GUIDA
L’identità di CMB si rafforza con la verifica del Sistema di gestione della responsabilità sociale e la Certificazione SA8000. Francesco Lei, Daniela Tinarelli e Daniele Benzi spiegano il percorso
Daniela Tinarelli
Francesco Lei Responsabile del Sistema di gestione Daniela Tinarelli Responsabile del Sistema qualità Daniele Benzi Responsabile dello Sviluppo delle risorse umane
Nel mese di novembre CMB ha concluso positivamente la seconda fase di verifica del Siste-
ma di Gestione della Respon-
sabilità Sociale raggiungendo l’obiettivo della Certificazione SA8000, che si aggiunge a quelle per la Qualità, la Sicurezza, l’Ambiente e il BIM Management. Si tratta di un’attestazione di qualificazione che testimonia e accresce il valore di CMB del fare impresa, aumenta la competitività e testimonia l’impegno a migliorarsi sul fronte etico-sociale. Ne abbiamo parlato con Francesco Lei, responsabile del Sistema di gestione, Daniela Tinarelli responsabile del Sistema di qualità e Daniele Benzi, responsabile dello Sviluppo delle risorse umane.
Oggi parliamo di responsabilità sociale di impresa: cosa significa per CMB? Quali motivi hanno orientato verso questa scelta e qual è la direzione nella quale la Cooperativa si sta muovendo?
FL: Per CMB significa valorizzare una parte della propria identità, fondata sui valori cooperativi e sulla storia. I motivi che hanno orientato a questa scelta sono sia di natura competitiva, per una maggiore qualificazione dell’impresa, sia di evoluzione verso una maggiore consapevolezza interna e una migliore comunicazione all’esterno del proprio impegno. Il mercato di interesse di CMB sta cambiando e le persone che fanno parte di CMB si stanno rinnovando e penso che la responsabilità sociale potrà contribuire a incrementare coesione, senso d’identità, motivazione, trasparenza, dialogo. Tutti fattori utili alla CMB di domani. DT: La responsabilità sociale rappresenta un forte valore identitario per CMB, che è una cooperativa con oltre 110 anni di vissuto alle spalle. Da anni si parlava di intraprendere il percorso di certificazione, per valorizzare al meglio l’impresa agli occhi di chi ci guarda, e con la nuova Direzione Business Development si è riusciti a concretizzarlo. Ora ognuno di noi deve trasferire questo modo di fare impresa, basato sui nostri valori etici societari, anche alle nuove leve, nuova linfa per CMB. DB: Questa certificazione, a differenza delle altre vantate da CMB, non riguarda aspetti connessi ai nostri processi produttivi e organizzativi o alle tecnologie adottate, quanto piuttosto ad aspetti di tipo valoriale ed etico: in altre parole non certifica "come lavoriamo", ma "come siamo". I temi affrontati hanno riguardato la qualità della vita lavorativa all'interno dell'azienda ed è stato motivo di grande orgoglio riscontrare un forte apprezzamento per quanto fino a oggi è stato fatto.
Ormai è qualche anno che CMB affronta tematiche legate alla RSI: quali sono stati i temi più importanti affrontati negli anni? Quali per il futuro?
FL: È da diversi anni che il tema della responsabilità sociale emerge come oggetto di un progetto strategico per CMB. Finora era stato affrontato in modo frammentario e i tempi non erano ancora maturi per un approccio organico. Fanno parte di questo progetto portato avanti per passi successivi la volontà di acquisire nel 2009 le certificazioni per la gestione della Sicurezza e dell’Ambiente, lo sviluppo della metodologia Sicuri per Mestiere, che poi si è estesa anche alla sostenibilità ambientale, e l’orientamento verso una visione aperta all’innovazione digitale attestata dal conseguimento della Certificazione BIM. Il recente Accordo collettivo aziendale è un ulteriore tassello in questo percorso che trova nella responsabilità sociale e nello sviluppo sostenibile un suo punto di aggregazione. Questa visione deve fondersi con le strategie industriali e organizzative, determinando sinergie fondamentali per affrontare fasce di mercato e di business sensibili a questo modello d’impresa e per creare un ambiente di lavoro favorevole, una sorta di comunità allargata a tutte le parti coinvolte.
Quali sono state le principali sfide affrontate per il conseguimento della certificazione SA8000?
FL: Siamo partiti con un Sistema di Gestione Integrato già abbastanza pronto per fondersi con lo standard SA8000. Uno dei timori che si avevano era l’impatto forte che ci sarebbe stato con il coinvolgimento massivo del personale su tanti aspetti che avrebbero potuto generare attriti. L’effetto è invece stato, al di là della fatica organizzativa amplificata dall’emergenza Covid, di una reazione favorevole, anche empatica, da parte delle persone rispetto alla volontà di mettere sul tavolo queste tematiche. DT: Innanzitutto inquadrare questa norma particolare, nei vari livelli di dettaglio, per arrivare a focalizzare cosa è richiesto. Da lì, coinvolgendo la Direzione Risorse Umane e Organizzazione, si è iniziato a descrivere le modalità operative già effettuate da CMB e sono state previste e messe in atto le nuove attività per soddisfare le richieste della norma, tra cui un primo momento formativo che ha coinvolto tutti i dipendenti. DB: Una sfida che mi ha coinvolto direttamente è stata quella di dare evidenza di alcuni aspetti di gestione "virtuosa" che sono per noi consolidati e quasi "sottointesi" e che in sede di certificazione abbiamo dovuto invece evidenziare e documentare, senza avere immediatamente disponibili tutti gli strumenti di tracciatura e reportistica utili, perché in passato non avevamo mai dovuto darne conto. Una sorta di sensazione di essere in realtà migliori di quanto potevamo attestare... ma con un po' di fatica siamo riusciti a dare
Le immagini riportate in questo articolo sono state scattate prima dell’emergenza Coronavirus
evidenza di tutto quanto, conquistandoci fiducia e apprezzamento dei verificatori. Poi formare in poche settimane circa 500 persone sul significato di questa certificazione e sui suoi requisiti, considerando le presenze distribuite su numerosi cantieri, le diverse dotazioni ed affinità tecnologiche, le tante limitazioni connesse al covid... diciamo che è stata una bella partita a scacchi.
Che “fotografia” di CMB è emersa durante la fase della certificazione? Quali temi sono stati trattati e quali andranno approfonditi?
FL: È emerso un buon clima aziendale. Inoltre, la fase di certificazione ci ha dato l’opportunità di non fare un “selfie” autoreferenziale ma una fotografia realizzata da un soggetto esterno qualificato, che ci ha valutati positivamente. Questo ci aiuta a valorizzare aspetti che tendiamo forse a dare troppo per scontati: dalla correttezza nel trattamento dei lavoratori, alle positive relazioni con le rappresentanze sindacali, la sicurezza sul lavoro, l’equità e la ridotta forbice retributiva, la partecipazione e condivisione degli obiettivi aziendali. Si tratta di elementi che creano coesione identitaria e motivazione e che non sono così scontati. Un altro aspetto positivo della nostra fase di certificazione è l’apertura verso un confronto trasparente con l’Ente di Certificazione, in cui si sono evidenziati sia i punti di forza che le criticità su cui lavorare per migliorare in futuro. Ad esempio dovremo migliorare nel contenere picchi, riscontrati in alcuni casi, di lavoro straordinario e approfondire modalità di miglioramento del rapporto con i fornitori, oltre che il loro coinvolgimento. DT: La valutazione dell’Ente di Certificazione RINA è stata molto positiva. Dalle modalità di relazione percepite e dalle interviste effettuate al personale hanno riscontrato un “buon clima aziendale”. Ugualmente hanno visto un sistema di gestione ben strutturato, sia nella forma sia nei contenuti che hanno visionato in modo meticoloso. Ci sono aspetti da migliorare, ne abbiamo parlato anche nei corsi di formazione effettuati, e questa certificazione ci aiuterà a perseguire gli obiettivi idonei per CMB. DB: I colleghi hanno già passato in rassegna tutti gli aspetti sondati dai certificatori: credo sia utile aggiungere solo che gli adeguamenti alla nostra organizzazione e al nostro operare adottati in vista degli audit di verifica sono stati minimi: siamo stati sostanzialmente certificati per quello che già, spontaneamente, eravamo. Se mi passate la battuta, potremmo dire che eravamo (quasi) già certificati, solo che non lo sapevamo.
Ottenere una certificazione non è solo un punto di arrivo, ma anche il motore per avviare un processo di miglioramento continuo. Cosa ci possiamo immaginare per i prossimi anni?
FL: È stato un buon inizio, visto che non ci sono state rilevate non conformità: è un risultato che vorrei rimarcare dato che l’Ente ci ha comunicato non essere frequente nel primo Audit di Certificazione. Per i prossimi anni vedo un mix tra etica, sostenibilità, efficienza: valorizzare tutte le sinergie possibili per lavorare meglio, tenendo conto anche di un tessuto sociale in fase di profondo ricambio e più attento ai valori portati avanti dalla SA8000, come il diversity management e le politiche di genere, la sicurezza e il coinvolgimento della filiera di fornitura. Penso che la responsabilità sociale possa essere uno degli inneschi di un complessivo processo di miglioramento, insieme all’innovazione e all’attenzione di tutti nell’applicare metodologie condivise. Dobbiamo ragionare come un’orchestra e non come solisti, per quanto bravi. Penso che in questo modo si possa valorizzare CMB, rendendolo un luogo di lavoro ancor più attrattivo e stimolante.
Come vedi il futuro della Responsabilità sociale di impresa in CMB? Quali tematiche dovrà includere, quali i temi da affrontare in futuro?
FL: Il futuro porterà maggiore consapevolezza, opinioni costruttive, anche attraverso i suggerimenti, comunicazione, anche sfrut-
tando i nuovi canali sperimentati in fase di emergenza: spazi e tempi di lavoro saranno sempre più “liquidi” e la velocità un fattore determinante. L’impresa sarà sempre più connotata da commesse complesse e distribuite in territori lontani tra loro: per gestire la complessità occorre mettere in gioco tante competenze diverse, ma motivate e orientate verso obiettivi comuni, dove la responsabilità sociale potrà fare la sua parte. Uno dei temi che mi piace considerare come obiettivo di responsabilità sociale, a fronte di un contesto in profondo mutamento per effetto delle tecnologie digitali, è quello di non lasciare indietro nessuno e puntare all’inclusione digitale di tutto il personale CMB. DT: Immagino ci sarà ancora un maggiore coinvolgimento di tutti noi sulle tematiche della responsabilità sociale, a fronte della comunicazione continuata, del coinvolgimento e dei suggerimenti che ognuno avrà dato. Ci sarà un report di responsabilità sociale sempre più ricco dell’analisi qualificante le risorse umane di CMB, noi tutti soci e dipendenti, che permetterà a ognuno di riconoscersi. Mi aspetto che il report sarà poi integrato con aspetti economico-finanziari e tematiche ambientali per rappresentare la sostenibilità complessiva dell’impresa. DB: Il tema della valutazione sotto il profilo sociale delle imprese, e conseguentemente della nostra reputazione, acquisirà sempre più importanza, accresciuta da un’ampia e immediata disponibilità di informazioni ed elementi di valutazione da parte di ciascuno dei nostri stakeholder (clienti, opinione pubblica, amministrazioni locali, ecc.). Un approccio coerente e concreto ai temi della sostenibilità, e l'abitudine a una adeguata rendicontazione credo che saranno indispensabili. La dolorosa esperienza della pandemia globale, che stiamo tutti vivendo, credo poi che ci lascerà come (unica) eredità positiva una accelerazione inimmaginabile nell'evoluzione delle modalità di lavoro. Questa rivoluzione, depurata dagli aspetti costrittivi che l'hanno caratterizzata, andrà ben compresa e assecondata, cogliendone le grandi opportunità.
CHE COS’È Social Accountability 8OOO
Lo standard SA 8000 è stato pubblicato nel 1997 dal Council on Economic Priorities Accreditation Agency (CEPAA), oggi SAI (Social Accountability International). Si tratta di un modello gestionale che si propone di garantire il comportamento etico delle organizzazioni che lo adottano.
Ente certificante: Rina 500 dipendenti CMB formati
VALUTAZIONE BASATA SU 8 ASPETTI
1 2 3 4
Lavoro minorile
5
Lavoro obbligato
6
Salute e sicurezza sul lavoro
7
Libertà di associazione
8
Discriminazione
VANTAGGI
1
Orario di lavoro Criteri retributivi Pratiche disciplinari
2 3 4
Incremento della credibilità e dell'immagine aziendale sul mercato
5
Maggiore fiducia da parte dei consumatori
6
Miglioramento del rapporto con le istituzioni e le organizzazioni sociali Un controllo dell'eticità e della correttezza sociale nella catena dei fornitori
Miglioramento del clima aziendale Miglioramento della comunicazione interna ed esterna
Continua a leggere
— dal web alla carta e ritorno
Online da agosto 2018 il sito web CMB è uno specchio fedele dei valori e delle opere della cooperativa
A cura della redazione
FACILITY MANAGEMENT
Cliccando sulla sezione “Facility management”, nel menù della home page del sito www.cmbcarpi.com, l’azienda spiega come, dopo aver creato un edificio, lo si possa far funzionare al meglio con servizi e manutenzioni pensati su misura. CMB non solo costruisce, ma con la sua rete di professionisti fornisce e gestisce i servizi che garantiscono l’efficienza dell’opera. Dalla manutenzione edile a quella degli impianti, dall’assistenza informatica alle forniture biomedicali fino alla ristorazione e al noleggio di biancheria, la gestione integrata dei servizi ottimizza tempi e risultati per l’attività del cliente. Grazie a una cabina di regia, il motore del Facility management, è possibile rispondere rapidamente alle richieste.
Con il Project Financing CMB, una delle prime imprese edili italiane a sperimentarlo, gli enti pubblici hanno potuto ridurre i costi senza tralasciare innovazione, qualità e valore sociale. Con operazioni di finanziamento a lungo termine e con la fornitura di servizi si partecipa così alla riuscita di un progetto.
Per garantire risposte rapide ed efficaci nella fornitura dei servizi la cooperativa ha creato una cabina di regia composta da professionisti che rappresentano un punto di riferimento unico a disposizione dei clienti.
Una serie di immagini, accompagnate da un testo, spiegano l’ampia rete di tecnici e collaboratori messi in campo da CMB per rispondere a tutte le esigenze di manutenzione ordinaria e straordinaria. I servizi proposti variano sulla base del contratto e possono comprendere sia una squadra operativa fissa sia un contact center operativo tutti i giorni per 24 ore.
Le proposte sono personalizzate sulla base delle esigenze del cliente.
Anche nella gestione dei servizi l’azienda applica il progetto “Sicuri per mestiere” contro gli infortuni sul lavoro.
Brevi ma intense
— News dal mondo CMB
Nuovi progetti, avanzamento cantieri, eventi in agenda: ritagli di vita cooperativa serviti in poche righe
A cura della Redazione
MILANO
CANTIERI
Teatro di Rho, lavori al termine
I lavori per la realizzazione del nuovo Teatro di Rho, in provincia di Milano, stanno volgendo al termine: all’esterno le facciate sono quasi ultimate, mentre internamente si lavora a impianti elettrici e meccanici, opere in cartongesso, pavimentazioni e alle finiture lignee di sala. La consegna è prevista a primavera 2021. Il risultato sarà, più che un semplice teatro, un edificio polifunzionale a uso non solo di rappresentazioni teatrali, ma anche cinema, auditorium e sala conferenze. La flessibilità nella gestione della struttura sarà garantita dalla presenza di una piattaforma per la fossa d’orchestra telescopica, e da pedane di fondo palco elevabili a differenti livelli; la sala principale risulterà gestibile in varie configurazioni e assetti per una capienza massima di 570 spettatori. Sarà previsto poi un secondo ambiente polifunzionale, adiacente al foyer, che verrà destinato a esposizioni o meeting.
MILANO
PROJECT FINANCING
Vauban acquisisce la maggioranza di Progeni
CARPI
FINANZA
Unicredit e Cdp per la crescita di CMB
Nel mese di novembre Vauban Infrastructure Partners ha acquisito la maggioranza di Progeni Spa (ceduta da CMB, insieme a Gemmo, Coopservice, Cirfood, Bper Banca, Servizi Italia e CCC), Special Purpose Vehicle (SPV) che gestisce il contratto in concessione per la fornitura di servizi non sanitari dell’Ospedale Niguarda di Milano. Il project, ultimata la costruzione e la ristrutturazione degli edifici dell’ospedale nel 2013, è oggi nel pieno della fase operativa di fornitura di servizi non sanitari all’ospedale, quali la manutenzione e la gestione degli edifici e degli impianti di riscaldamento, la fornitura di servizi di ristorazione per pazienti e dipendenti, servizi di pulizia e di smaltimento dei rifiuti. In qualità di investitore, Vauban Infrastructure Partners ha deciso di mantenere le imprese socie in Progeni come co-azionisti, così come tutti i fornitori di servizi al fine di garantire stabilità e qualità nel fornire servizi soddisfacenti agli utenti nella critica fase sanitaria dovuta al Covid-19. CMB ha definito con un pool di banche e istituzioni finanziarie due operazioni, per un totale di 116 milioni di euro strutturato su due linee di credito: la prima, di 48 milioni, relativa al rifinanziamento parziale dell’indebitamento del Gruppo, la seconda di 68 milioni, assistita al 90% dalla “Garanzia Italia” rilasciata da Sace nell’ambito delle iniziative previste dal Decreto Liquidità del Governo. “L’operazione conclusa in questi giorni ha un grande valore strategico – sottolinea il presidente di CMB Carlo Zini – perché mette a disposizione della Cooperativa le risorse finanziarie necessarie a sostenere la crescita organica del gruppo prevista per i prossimi anni, in Italia e all’estero”. “Il supporto finanziario ricevuto dal pool di banche – a giudizio di Marcello Modenese, direttore Risorse Finanziarie e Pianificazione – contribuisce ad agevolare la gestione della filiera di subappaltatori e fornitori. Un particolare ringraziamento vorrei rivolgere a UniCredit, alle banche commerciali del pool e a Cdp per la fiducia accordataci e ai professionisti interni ed esterni, per l’impegno e la qualità del lavoro svolto”.
IN BACHECA
VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI D.Lgs. 2 agosto 2002 - n. 220
Nel mese di dicembre 2020 la Lega Nazionale Cooperative e Mutue ha concluso la revisione ordinaria del bilancio 2019 di CMB per conto del Ministero dello Sviluppo Economico in base al Decreto legislativo n. 220 del 2 agosto 2002. Il revisore incaricato ha espresso parere positivo rilasciando alla nostra cooperativa l’attestazione di “Cooperativa di produzione e lavoro a mutualità prevalente”.
ASSEMBLEA
L’Assemblea Generale dei Soci per la presentazione del Piano Industriale 2021-2023 si terrà sabato 13 febbraio alle ore 9.30 e sarà preceduta dalle preassemblee delle sezioni soci. Per raggiungere il maggior numero di soci possibili e tutelare la loro salute, le preassemblee e l’assemblea generale si terranno in videoconferenza.