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CLICK Forme e simmetrie
Dallo scavo delle fondamenta all'opera conclusa il collega Domenico Cichetti si aggira tra i cantieri con la sua fotocamera e ritrae angoli nascosti, scorci di vita quotidiana e splendide architetture. Tutto ha preso vita con CMB.
A cura di Domenico Cichetti
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NUOVE CORNICI DELLO SPAZIO INFINITO
INAUGURAZIONE
La Regione Piemonte ai piani alti
A DESTRA LE AUTORITÀ Il presidente della regione Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e gli assessori regionali
LA TORRE 205 metri di altezza 43 piani
FOTO DI GRUPPO Il presidente Zini con lo staff del cantiere
Inaugurato il terzo grattacielo più alto d’Italia dove lavoreranno 2.000 dipendenti regionali.
Si chiama “Piemonte”, è collocato nell’area dell’ex Fiat Avio e con i suoi 205 metri di altezza e 43 piani è il terzo edificio più alto d’Italia. Il nuovo Palazzo della Regione Piemonte di Torino è stato inaugurato il 14 Ottobre con un evento a cui hanno partecipato le principali autorità, fra le quali il presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori regionali.
All'ultimo piano il grattacielo ospita due angoli verdi laterali dove vengono coltivati anche alberi di nocciole, simbolo di “piemontesità”. Sopra gli uffici della Presidenza si trova uno spazio eventi, mentre a fianco del grattacielo sono stati realizzati un auditorium e un centro congressi. Il trasferimento del Gabinetto di Presidenza all'interno del grattacielo è programmato tra fine novembre e inizio dicembre e a partire da quella data è previsto lo spostamento di altri uffici. Entro giugno 2023, all'interno della torre lavoreranno circa 2.000 dipendenti regionali.
Il presidente Alberto Cirio, presente all’inaugurazione assieme gli assessori, ha voluto celebrare “un momento bello, arrivato dopo anni complicati” e ha manifestato la sua profonda soddisfazione per aver portato a termine un’opera che ha visto la sua conclusione dopo 11 anni di traversie.
Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, si è dimostrato soddisfatto del completamento del progetto: "Quest'opera rappresenta un tassello importante e assume grande valore per il quartiere, anche dal punto di vista della sostenibilità". Infatti l'edificio usa energia geotermica, è dotato di vetri fotovoltaici e ha un meccanismo di riutilizzo dell'acqua piovana per l'irrigazione delle aree verdi.
Nell’occasione lieta dell’inaugurazione, CMB ha confermato la capacità di andare avanti in contesti difficili, grazie allo straordinario impegno di uno staff di grande tenacia.
EVENTI
NAZIONI UNITE, PALAZZO APERTO
I soci di CMB visitano un cantiere ad alto contenuto di storia. La sede di Ginevra ha ospitato incontri decisivi per le sorti dell’umanità.
Il più grande in Europa per volume dopo Versailles, dal 1946 è diventato sede dell'Ufficio delle Nazioni Unite
Quando a Ginevra sono arrivati tre pullman Gran Turismo carichi di soci provenienti da Carpi, Milano e Roma, il cantiere della
Rénovation Palais des Nations
ha aperto le sue porte, mostrando un lato nascosto del Palazzo delle Nazioni Unite. I soci di CMB hanno potuto visitare alcune delle principali sale lo scorso 30 settembre, grazie ad alcune guide esperte messe a disposizione dal cantiere. In quella occasione hanno apprezzato in dettaglio i lavori portati avanti da CMB, dai soci Csc e Italiana Costruzioni, ma anche ascoltato storie e aneddoti accaduti all’interno della prestigiosa struttura.
— UN TUFFO NEL PASSATO
A pochi anni dalla fondazione, la Società delle Nazioni ha trovato il suo quartier generale nel Palais des Nations di Ginevra, un complesso di edifici contigui realizzato tra il 1929 e il 1938. Per scegliere il progetto era stato indetto un concorso: una giuria di architetti fu chiamata a scegliere tra 377 proposte, ma non fu in grado di accordarsi su un solo vincitore. Così furono selezionati cinque architetti per collaborare alla progettazione finale: Julien Flegenheimer dalla Svizzera, Camille Lefèvre e Henri-Paul Nénot dalla Francia, Carlo Broggi dall'Italia e József Vágó dall'Ungheria.
Al momento del suo completamento nel 1936, il Palazzo era il secondo complesso edilizio più grande in Europa per volume dopo Versailles (440.000 m³ contro 460.000 m³). A partire dal 1946 è stato utilizzato come sede dell'Ufficio delle Nazioni Unite, grazie a un accordo tra il Segretario generale e le autorità svizzere (sebbene la Svizzera sia diventata Stato membro solo nel 2002).
Dopo il trasferimento della sede delle Nazioni Unite nel 1946, furono aggiunte due strutture all'edificio, mentre tra il 1950 e il
I SOCI CMB Lo scorso 30 settembre guide esperte hanno aperto il cantiere del Rénovation Palais des Nations
IL PALAZZO Sorge sul Lago di Ginevra e si trova all'interno del Parco dell'Ariana, un’area lasciata in eredità alla città di Ginevra nel 1890 da Gustave de Revilliod de la Rive
SALLE DU CONSEIL Sala del Consiglio che ha ospitato i negoziati per porre fine alla Guerra del Golfo del 1991 e diverse sessioni speciali del Consiglio di Sicurezza
1952 furono aggiunti tre piani all'edificio "S2" e fu costruito l'edificio "D" per ospitare la sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. L'edificio "E" è stato aggiunto tra il 1968 e il 1973 come struttura per le conferenze. Grazie alle successive integrazioni, il complesso oggi è lungo 600 metri e ospita 2.800 uffici, con un volume totale di 853.000 m3. Il Palazzo si affaccia sul Lago di Ginevra e si trova all'interno del Parco dell'Ariana, in un’area lasciata in eredità alla città di Ginevra nel 1890 da Gustave de Revilliod de la Rive, a condizione che i pavoni presenti nel parco fossero preservati e lasciati liberi.
— SALLE DES PAS PERDUS
È difficile non rimanere colpiti dalle proporzioni maestose della Salle des Pas Perdus e dalla luce screziata e mutevole che attraversa le alte finestre verticali, soprattutto immaginando quanti piedi illustri abbiano attraversato quella sala. Dalle grandi finestre si possono osservare l'ampia Corte d'Onore, con l'ala della Biblioteca a sinistra e l'ala del Consiglio a destra, il Lago di Ginevra al centro e, nelle giornate limpide, il Monte Bianco in lontananza.
Oggi la sala è il luogo ideale per ospitare mostre ed esposizioni. L’imponente galleria è stata progettata come l'atrio principale del Palais, tra la Sala delle Assemblee e la facciata principale, che si affaccia sull'ampia e maestosa Corte d'Onore. A ciascuna estremità della galleria si ergono imponenti porte a grata in stile Art Nouveau: acclamate come capolavori della lavorazione artistica del ferro, sono state create dalla rinomata Wanner & Company di Ginevra. Furono installate proprio nel 1939, l’annus horribilis che ha messo a dura prova l'Organizzazione e le speranze di tanti Paesi.
Nella Sala des Pas Perdus oggi si sta procedendo a un restauro delle finestre e dei loro meccanismi, al refurbishment della boiserie, al rifacimento degli impianti elettrici e del sistema di rivelazione incendi e della segnaletica d’emergenza, oltre all’adeguamento dell’accesso ai disabili.
— LA SALLE DU CONSEIL
La Sala del Consiglio ha ospitato i negoziati per porre fine alla Guerra del Golfo del 1991 e diverse sessioni speciali del Consiglio di Sicurezza, mentre oggi ospita le riunioni della Conferenza sul disarmo. La sua costruzione iniziò alla fine del 1936 per ospitare i membri della Società delle Nazioni. L'ambientazione e l'arredamento della stanza a pianta quadrata furono affidati al decoratore parigino René Prou. Tra il marzo 1935 e il maggio 1936, le pareti e il soffitto della Sala del Consiglio furono decorati con murales in oro e seppia, dipinti dall'artista catalano José Maria Sert e raffiguranti il progresso dell'umanità attraverso la salute, la tecnologia, la libertà e la pace, offerti dal Governo Spagnolo alla Società delle Nazioni. Il 2 ottobre 1936 la sala fu inaugurata. Dal 1951 al 1968 all'architetto Jacques Carlu fu affidata la realizzazione di una sala convegni polivalente, che preservasse la bellezza e la maestosità dell’ambiente. Sono state realizzate cabine per interpreti climatizzate per la traduzione simultanea, installate attrezzature tecniche e ordinati nuovi arredi. Nel 1968, nell'ambito di un programma di migliorie e importanti lavori di manutenzione, fu stanziato un fondo per la ristrutturazione della sala. Sono stati installati un sistema di ventilazione migliorato e attrezzature tecniche più sofisticate, oltre a nuovi mobili.
Sui due lati della camera si aprono due monumentali porte bronzee con iscrizioni in latino, capolavori di Raimondo Subes. Dalle porte si accede al Salone Francese, Russo, e Cecoslovacco. I lavori di ristrutturazione prevedono il refurbishment dei mobili heritage e l’accesso alla sala a persone con sedia a rotelle; l’installazione di un nuovo sistema audiovisivo costituito da telecamere, schermi e cabine operatori e interpreti; rack e apparecchiature informatiche; il sistema di rilevazione incendi oltre a luci di emergenza e relative segnaletiche.