IA OP
IS
C
T RA
I TA
G GR AT U
state...in Salento
GUIDA TURISTICA
1
I nostri ringraziamenti Questo progetto mira a dare un assaggio delle bellezze che potrete scoprire soggiornando nel Salento, dando delle indicazioni e alcuni consigli sui luoghi di maggior interesse storico, artistico e naturale che potrete visitare, affinché le vostre vacanze siano davvero degne di essere definite “indimenticabili”. È doveroso fare un ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno aderito e sostenuto la nostra iniziativa con il loro contributo finanziario e, senza i quali questo progetto non sarebbe mai stato realizzabile, con l’auspicio che questa guida li aiuti a crescere commercialmente. Ringraziamo anche tutti coloro che hanno contribuito, con la loro collaborazione, alla concretizzazione di questo lavoro: Annalucia, Loredana, Tiziano, Adelaide, Orietta, Roberta, Stefania e Giuseppe. La vostra opinione ci fa cosa gradita per poter migliorare la guida in futuro contattandoci all’ indirizzo info.estateinsalento@gmail.com. IMPAGINAZIONE, GRAFICA E STAMPA: CMYK - Alezio FOTO: Archivio fotografico, Loredana Mottura TESTI: Annalucia Cudazzo
2
cell.
Gelateria - Caffetteria Creperia - Cocktails Bar Via Mariana Albina, 28 - ALEZIO (Le)
3
4
di Antonio Borra
BAR - PASTICCERIA GELATERIA - ROSTICCERIA PRODUZIONE PROPRIA Via M. Albina, 60 - ALEZIO Tel. 0833.281362
IVO
O EST D O I R E P L I R E P
I
N R O I G I I T T U T APERTI
INA
MATT A C I N E M O D A L ANCHE Via Gallipoli - ALEZIO (Le) - Tel. 0833 283152
5
Salento
Salento territorio di meraviglie Lasciatevi conquistare dal non sarà altro che un tasfascino del Salento, “la ter- sello di uno splendido puzra circondata dal mare” o zle. “la terra del messapico re Il primo tassello per ricoSale”. struire l’idillio salentino è Con i suoi spettacoli natu- dato, senza dubbio, dal suo rali, le sue manifestazioni mare: da un lato, il chiaro artistiche, il calore della sua mar Ionio che accarezza la gente, trasforma chiunque sabbia di luccicanti spiagge ne senta parlare in un Ulis- dorate; e dall’altro, l’intense attratto dal canto delle so mar Adriatico che si inSirene. frange su alte e suggestive Iniziate a credere ai vostri scogliere. Il Salento è una occhi e godete di ogni mo- penisola che offre refrigemento trascorso qui, che rio dal caldo dell’estate: tra6
scorrere del tempo presso le sue spiagge, accarezzati dal sole, vi permetterà di rilassarvi e di avere una pelle abbronzata; mentre, per chi non ama esporsi troppo ai raggi solari, profumate pinete possono rinfrescarvi e incantarvi con i loro inebrianti odori. Fra le spiagge sabbiose più belle e frequentate abbiamo: Rivabella, BaiaVerde, Lido San Giovanni e Punta Pizzo, Pescoluse (le Maldi-
Salento
ve del Salento), Torre Lapillo, Punta Prosciutto, Torre Castiglione. Fra le spiagge rocciose, invece, sono da visitare: Torre Vado, San Gregorio, Ponte Ciolo, Mancaversa, Torre Suda, Capilungo; mentre spiagge costituite sia da granelli di sabbia che da roccia si trovano a: Santa Caterina,
Santa Maria al Bagno, Torre Squillace, Santa Maria di Leuca. Spettacolari sono le scogliere a picco sul mare: Castro, Santa Cesarea Terme, le marine di Nardò, Porto Badisco. Sulle coste di entrambi i mari, si possono ammirare antiche torri costiere di avvistamento di forma
quadrangolare o circolare, costruite nel corso dei secoli per difendersi dall’arrivo delle orde piratesche. I parchi naturalistici rappresentano un valore inestimabile del nostro territorio. Da visitare: La Palude del Capitano (S. Isidoro), Porto Selvaggio (Nardò), il Parco Naturale Regionale Bosco, le paludi di Rauccio, Le Cesine (Lecce), il Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e il litorale di Punta Pizzo (Gallipoli), Il parco Naturale di Ugento, I Laghi Alimini (Otranto). Fra Santa Maria di Leuca e Punta Palascia (Otranto), invece, sono numerose le grotte carsiche che all’altezza di Castro assumono un notevole sviluppo, di cui la Grotta Zinzulusa e la vicina Grotta Romanelli sono il più significativo esempio. Da quando siete arrivati nel Salento, qualcosa colpisce con prepotenza i vostri occhi: ovunque vedete campagne, alberi e piante di vario tipo.Non potrete non ammirare l’imponenza e il vigore degli ulivi secolari, non potrete non riempirvi i polmoni dell’aria profumata dai pini né potrete non restare ipnotizzati dalle viti che aprono le loro “braccia” verso il cielo. Le campagne sono quasi ovunque coltivate e una tipica caratteristica sono i 7
Salento
muretti a secco che dividono gli appezzamenti. A rendere ancora più particolari alcuni terreni è la presenza di costruzioni realizzate con le pietre, chiamati “furnieddhi” o “pagghiare”. I centri storici, invece, sono caratterizzati dal Barocco Leccese, le cui costruzioni sono realizzate con la locale pietra “leccese”. Per abbellire ancora di più il vostro puzzle, dovete lasciarvi attrarre dalla musica e dal ballo con la tradizionale e ormai conosciuta in tutto il mondo “Pizzica”, che un tempo accompagnava i riti di guarigione delle tarantate, cioè delle 8
donne che si credeva fossero stare morse dalla tarantola; per arrivare, infine, alla lavorazione della cartapesta e della terracotta. Da non scordare è l’appuntamento annuale che il mondo ci invidia: La Notte della Taranta che si svolge ogni anno verso la fine di agosto a Melpignano. Nel Salento la sera è luminosa, vi sono veri e propri centri della movida, locali in cui trascorrere le calde notti estive. A Lecce, vi è addirittura una via rinominata “via dei pub”; a Gallipoli numerosi Lounge Bar e alcune discoteche; e per chi non ama un’eccessiva
confusione, ci si può recare nelle marine, dove si può trascorrere una piacevole serata, divertente e rilassante. E come dimenticare la buona tavola che delizierà il vostro palato? Una volta gustati, non dimenticherete mai i sapori dei manicaretti della cucina salentina che siamo felici di offrire a chi subisce il fascino di questa terra. Il Salento vuole sedurvi ad ogni costo, vuole travolgervi con la sua passionalità, vuole rendervi felici: non potrete non ricambiare il suo amore!
via Umberto I, 56 - 73011 ALEZIO (LE) Tel. 0833.281871
Via Soletum - ALEZIO (Le) tel. 0833 281223 e-mail: elitecalzaturealezio@hotmail.it Elite Calzature Pelletteria
9
Lecce
Lecce città barocca La storia si ricostruisce attraverso le tracce che l’uomo, nel corso del tempo, lascia di sé: e sono molti gli uomini le cui impronte hanno contribuito a rendere Lecce la meraviglia che vediamo oggi. Sono davvero tante, infatti, le popolazioni che, sin da tempi antichissimi, son giunte su questo territorio. C’è chi sostiene che la città sia stata fondata prima di Roma e che, forse, il primo dominatore venisse dall’Illiria, subito dopo la caduta di 10
Troia. Da lì in poi, popolazioni provenienti dalle più disperate parti del mondo allora conosciuto giunsero nella città, arricchendola con i diversi saperi e le diverse tradizioni proprie di ogni cultura. La città vi avvolge subito col calore della sua pietra, luminosa e dorata, malleabile e facile da lavorare, con cui è realizzata la maggior parte degli edifici presenti: è la famosa pietra leccese, capace di donare un senso di sere-
nità, avvertita da chi si trova a passare per le stradine del centro storico. Ad accogliervi a Lecce sono le tre magnifiche ed imponenti porte: Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio, dalle quali si può accedere al centro storico. Porta Napoli fu eretta in onore di Carlo V (chiamata anche Arco di Carlo V) come ringraziamento delle numerose opere realizzate dall’imperatore per la difesa della città. Le altre due
Lecce
porte incarnano perfettamente lo spirito barocco che è, senza ombra di dubbio, lo stile artistico e architettonico che domina incontrastato nella città. Lecce è, infatti, la capitale del Barocco: non ci
vuole molto a capirlo, basta passeggiare per le strade del suo centro storico, magari degustando uno dei cibi tipici della città, come il rustico o il pasticciotto. Un’energia e una ricchezza
di decorazioni che si possono subito notare ammirando la facciata tripartita della Basilica di Santa Croce, le cui raffigurazioni raccontano la storia della vittoria sugli Ottomani, durante la battaglia di Lepanto. Si può scoprire la grande forza del Barocco anche guardando la maestosità del Duomo, situato nell’omonima piazza e caratterizzato da uno dei campanili più alti di tutta Europa. Nella Piazza si trovano anche il Museo Diocesano, il Palazzo del Seminario e l’Episcopio in cui si trova uno dei primi orologi pubblici della città. Vi lascerà senza fiato l’imponenza della Basilica di San Giovanni Battista, costruita verso la fine del XVII secolo da Giuseppe Zimbalo: la sua facciata è divisa in due ordini e sopra il grande portale centrale, fiancheggiato da due meravigliose colonne a spirale, è collocata una statua di san Domenico di Guzman. E se la bellezza esterna di questa basilica non vi basta, visitate l’interno: lo splendore dei numerosi altari vi lascerà davvero allibiti. Nella seconda metà del XVII, ancora una volta in pieno Barocco, fu costruita la Chiesa di San Matteo, ma al contrario di molte altre chiese barocche, presenta maggiori analogie con l’architettura del centro Italia. Alla prima metà del Settecento, risale, invece, la Chiesa del 11
Lecce Carmine con il suo prospetto sfarzoso, articolato in tre ordini, e con le meravigliose cappelle presenti al suo interno. Non vi deluderà nemmeno la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, collocata nelle zone del cimitero, realizzata nel 1180 da Tancredi di Altavilla e ristrutturata dagli Olivetani nel corso del Settecento che, però, ne trasformarono la facciata in stile barocco. All’interno, dipinti ricoprono interamente le pareti della chiesa. Fulcro della vita leccese è Piazza Sant’Oronzo nel cui centro si erige un’alta colonna, donata da Brindisi, con la statua del santo, protettore della città. Di fronte alla statua, si può ammirare l’ex municipio, il palazzetto del Sedile, e affianco si trova la Chiesa di San Marco che testimonia la presenza dei mercanti veneziani. Ma l’attrazione che colpirà i vostri occhi è, senza dubbio, l’Anfiteatro Romano, che occupa metà della Piazza e risale all’Età Augustea, di cui resta l’arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. In Via della Cartapesta, invece, fu ritrovato nel 1929 il Teatro Romano. Ad accogliere il Museo della Cartapesta è, invece, il Castello di Carlo V, risalente al Cinquecento e realizzato attorno ad un’antica fortezza medievale, al cui interno, attualmente, vengono ospitate manifestazioni culturali. Oltre alle Chiese, numerosissimi sono 12
anche i monasteri che, al sol guardarli, ti rimandano indietro nel tempo e ti catturano con il loro senso di rigore e di tranquillità. Nei paraggi di Porta Napoli, posto sul Viale degli Studenti, vi è anche l’Obelisco, eretto nel 1822 e realizzato dal salentino Vito Carluccio. Si possono ammirare i suoi bassorilievi tra cui un delfino che morde una mezzaluna, da cui si capisce che ha il valore di dimostrare la sconfitta dei turchi. Affianco alla Porta, si trova l’incantevole chiesa di Santa Maria della Porta: era una piccola cappella, al di fuori delle mura, che fu, poi, ampliata e annessa all’interno della città. Ma Lecce non è solo città: ha anche un altro volto, meraviglioso e verde. Per stare a contatto con la natura, sono da visitare: il Parco Naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio, situato nei pressi di Torre Chianca e Torre Rinalda; la Riserva Naturale San Cataldo; l’Oasi Naturalistica Bacino Costiero Acquatina; il bacino artificiale dell’Idume e la Riserva Naturale Le Cesine. Recatevi anche presso le marine: Torre Rinalda, Torre Chianca , Frigole, San Cataldo, San Foca, Torre dell’Orso, e Sant’Andrea.
Lecce
Lecce & dintorni A meritare le attenzioni dei visitatori sono anche le città che si trovano nei dintorni di Lecce. ACAYA è una frazione di Vernole: resterete incantati dalla bellezza della porta di accesso al borgo, realizzata nel 1535, la cui facciata è ricca di stemmi e il fastigio è sormontato dalla statua di Sant’Oronzo, protettore degli abitanti. L’imponenza del castello vi fermerà il respiro: ideato da Gian Giacomo dell’Acaya, ingegnere di Carlo V, fu realizzato per fortificare il vecchio borgo. Si accede con una porta rinascimentale e al suo interno si possono ammi-
rare le sale, le carceri, la scuderia e i resti di un frantoio in pietra costruito nel XIX secolo. Non molto lontano da Acaya, si trova la Riserva naturale statale Le Cesine, che prende il suo nome proprio dalla parola latina “seges” che significa “abbandonata”. Questa, infatti, è, in parte, una zona paludosa, ma vi è anche la pineta, la macchia e la zona coltivata. CAVALLINO, nonostante lo stemma riporti un cavallo alato, il nome della città dovrebbe derivare dalla parola greca kàbas che indicava un corpo di vigilanti che riscuotevano i
dazi e tale denominazione fu stabilita nel periodo bizantino, quando i Basiliani misero su un cenobio attorno cui si sviluppò il centro abitato. Una testimonianza di questo periodo è data dalla cripta al di sotto della Cappella della Madonna del Monte. E’ un luogo molto suggestivo per le testimonianze archeologiche che si possono vedere, a partite dal Menhir di Ussano, poco distante da Cavallino, alto due metri e mezzo. Proprio grazie ai numerosi reperti, è stato aperto nel 2003 un Museo diffuso, per iniziativa dell’Università del Salento, 13
Lecce che presenta i resti dell’antica popolazione messapica. Fulcro della vita religiosa del paese è la Chiesa Madre in onore di Maria SS. Assunta, costruita nel XVII secolo, in pieno stile barocco, e affiancata da un campanile, edificato un centinaio di anni dopo. E’ presente all’interno della Chiesa una cappella funeraria dove si trova il monumento sepolcrale dei feudatari di Cavallino. Sempre del ‘600 è il Convento dei Padri Domenicani, che possiede un prospetto in stile rinascimentale con gli stemmi delle famiglie più importanti. Molto affascinante è il Palazzo ducale dei Castromediano – Limburg, risalente al XV secolo con modifiche nei secoli successivi, che fonde stili differenti e al cui interno si trovano dipinti, una statua in pietra leccese e una cappella con altari dedicati alla Madonna. SAN CESARIO, è caratterizzata dalla presenza di numerose Chiese fra cui la Chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie, edificata a partire dal 1623, sul cui timpano è addossata la statua di San Cesario. Vi è poi la Chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita nel ‘300 in stile romanico ma il cui rosone è stato sostituito da una finestra e il portale romanico da uno seicentesco. Al suo interno, gli affreschi raffigurano, nella parte superiore, una cristologia, mentre nella parte inferiore, una lunga teoria 14
dei santi. Al XVI secolo, risale la Chiesa si Sant’Elia, caratterizzata da equilibrate linee architettoniche rinascimentali che sono fusi con un’impronta barocca, che testimonia gli interventi che furono effettuati sull’edificio. Da visitare è anche l’imponente Palazzo Ducale che presenta un’elaborata facciata con nicchie contenenti statue mitologiche e busti dei duchi Marulli. CALIMERA appartiene alla storica regione della Grecìa Salentina, le cui tradizioni sono testimoniate nella Casa museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika (in Via Costantini), allestita dal Circolo culturale Ghetonìa nel 2003, che ospita un’esposizione di oggetti legati a questa terra e la
biblioteca. Interessante e piacevole sarà passeggiare lungo alcune vie del paese, come Via Montinari che permette di giungere alla Chiesa di Sant’Antonio, alle corti di San Calimero e di San Paolo, alla Piazza dei Caduti e anche alla Cappella del Carmine. Un’altra importante cappella della città è dedicata al Crocifisso e risale al 1698, la cui volta è tutta affrescata con l’immagine dello Spirito Santo al centro e dei quattro evangelisti. A fine della via Montinari, si trovano i giardini pubblici, con innalzati i busti di importanti personalità del luogo ma a far da padrona è una Stele marmorea del IV secolo a. C. in puro marmo attico e proveniente dal Museo nazionale di Atene. Fra le
Lecce Chiese, vi è la Chiesa Madre, dedicata al protettore San Brizio, la Chiesa dell’Immacolata risalente al XVII secolo, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, la Chiesa di San Vito con la Sacra Roccia (che si trovano nella campagna a est del cimitero al centro della navata sorge un megalite calcareo di epoca precristiana, con al centro un foro, attraverso cui, per tradizione, passano i fedeli, sperando di purificare le loro anime) e, infine, sulla strade che conduce a Melen-
dugno, vi è la Chiesa di San Biagio che è ciò che resta di un insediamento di laure basiliane. MARTIGNANO, è il paese ha dato i natali ad uno dei più importanti intellettuali meridionali Giuseppe Palmieri e una tappa da fare è proprio al Palazzo Palmieri, costruito a partire dal XVI secolo. Il Palazzo presenta due piani, un cortile centrale pavimentato dal quale, sia a destra che a sinistra, si accede ai piani superiori. Da ammirare l’elegante terrazza che si apre in alto a destra del prospetto. Adiacente al palazzo è un grande frantoio semi-ipogeo. La Chiesa madre di Santa Maria dei Martiri risale alla prima metà del XVI secolo. Presenta una facciata molto semplice, mentre l’interno è molto ricco e ospita alcuni altari barocchi dedicati alla Madonna del Rosario e a San Pantaleone. Si possono ammirare anche dipinti di artisti locali. La Chiesa di San Francesco d’Assisi, con l’annesso convento dei minori conventuali, risale al XVII secolo e si caratterizza per una semplice facciata decorata da capitelli ionici. All’interno vi sono tre cappelle per lato con altari dedicati ad alcuni santi. Al piano terra si affacciano i magazzini, la stalla, il deposito per l’olio, il forno, la cucina e il refettorio; al primo piano si trovano le celle dei monaci e la grande sala che ospitava l’ormai perduta biblioteca. Interessanti sono anche le cappelle come
quella di San Giovanni Battista, della Madonna delle Grazie e del Mantovano. SURBO, potrete visitare l’Abbazia di Santa Maria Cerrate, un monastero basiliano del XII secolo, simbolo dell’architettura romanica nel Salento. La Chiesa di Santa Maria d’Aurio è realizzata in stile romanico, con una facciata a capanna: in realtà, la chiesa si trova nel comune di Lecce, ma è il nucleo del casale che darà vita al paese di Surbo. Anche la Chiesa di Santa Maria del Popolo fu edificata in stile romanico tra Duecento e Trecento: all’interno, presenta ben tredici altari, impreziositi da tele del Seicento e del Settecento. Da ammirare il Cappellone di Sant’Oronzo, opera in stile barocco, sormontato da una cupola con un altorilievo in cartapesta raffigurante la Gloria del Santo. Da visitare è anche la Torre dei Cavallari, vicino alla chiesa di Santa Maria d’Aurio, realizzata nel XVI secolo e che faceva parte del sistema difensivo che comprendeva le torri costiere e le masserie fortificate. E’ di forma cilindrica e termina con un ballatoio. GALATINA, città popolosissima e bellissima che vi accoglierà con la sua freschezza e la magia dei luoghi meravigliosi da visitare. Avrete l’imbarazzo della scelta nel decidere cosa visitare: senza dubbio, la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dichiarata monumento nazionale nell’’800, che è un esempio lampante del fascino dell’arte 15
Lecce romanica e gotica italiana. Al suo interno sono conservate le reliquie del dito della santa a cui è dedicata. L’edificio fu affrescato da numerosi importanti artisti italiani, è costituito da cinque navate e da fuori si può ammirare un maestoso rosone. La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo caratterizzata da una facciata barocca e dallo stemma civico collocato sul timpano. A realizzare i tre portali di ingresso fu Zimbalo, mentre all’interno si trovano interessanti affreschi sulla vita di San Pietro e numerose tele, fra cui degne di nota sono Apparizione di Cristo a San Pietro e Lavanda dei piedi. Molto particolare è la chiesa di Santa Caterina Novella, edificata dai Padri Olivetani a partire dal 1507 e subì continui rimaneggiamenti fino alla fine del Seicento. La facciata è caratterizzata da un portale d’ingresso e da un finestrone, l’interno vede una navata coperta da una volta con eleganti cordoni a motivi vegetali che è un impianto tipico del XVI secolo, mentre un arco trionfale divide la navata dal presbiterio. Vi è anche un convento dei Cappuccini, risalente al 1500, che sorge vicino ad una chiesetta dedicata allo Spirito Santo e che ha un aspetto sobrio e semplice. Le porte che impreziosiscono Galatina: Porta Luce che prende il nome dalla chiesa vicina della Madonna della Luce, caratterizzata da un arco a tutto sesto sul quale è collocato lo stemma 16
della città; Porta Nuova, anche detta Porta San Pietro, arricchita da una statua del santo e si trova vicino al nucleo più antico della città; e Porta San Giorgio o Porta Cappuccini che permetteva ai frati di raggiungere attraverso un vicolo il Monte della pietà che avevano fondato, il cui stile è semplice ma è decorata a motivi vegetali e floreali. Per non parlare poi dell’infinità di Palazzi che potrete ammirare: tra i più famosi, ricordiamo Palazzo Orsini che è annesso alla chiesa di Santa Caterina d’Ales-
sandria e, originariamente, era un ospedale; Palazzo del Sedile, antica sede della Municipalità; il Palazzo ducale, che era prima un castello, costruito dal Re Cattolico e di cui si può ammirare l’imponente portale sormontato dallo stemma degli Spinola; Palazzo Baldi, ricco di epigrafi latine, affreschi religiosi, volte in pietra leccese, pozzi, passaggi segreti e addirittura un osservatorio astronomico.
Lecce
Lecce TORRE CHIANCA prende il nome dalla torre cinquecentesca fatta costruire dagli spagnoli per difendere il territorio dagli attacchi dei saraceni. Importante è il campo di girasoli presente attorno alla torre diventato patrimonio dell’Unesco e il bacino con la foce del fiume Idume che sfocia nel Mare Adriatico, che fa parte del parco del Rauccio. FRIGOLE nota fin dal periodo normanno con il nome di Gaudina perchè resa periodicamente paludosa dalle mareggiate. Fu bonificata nel periodo fascista, chiamandola Borgo Grappa. Il nome attuale risale al 1943. SAN CATALDO in epoca romana era sede di un importante porto, intitolato all’imperatore Adriano. Di tali resti ora rimane poco nei pressi del faro. È la marina dei leccesi. TORRE SPECCHIA RUGGERI sulla costa si erge una torre a base quadrata con forma tron-
...le sue marine
co piramidale, fu costruita nel 1568 a difesa del territorio. La torre sancisce il confine tra il comune di Vernole e il comune di Melendugno. La costa di Torre Specchia è costituita da lingue rocciose, ricche di vegetazione mediterranea, tra le quali si aprono piccole baie sabbiose. SAN FOCA è un villaggio di pescatori, abitato prevalentemente durante il periodo estivo. Il suo porto turistico è uno dei più importanti dellitorale compreso tra Brindisi e Otranto; nell’insenatura nord sono presenti alcuni scogli con dimensioni da uno a trenta metri, il più famoso prende il nome di “Scoglio dell’otto” per via della sua forma caratteristica. ROCA VECCHIA centro turistico di rilievo durante il periodo estivo. Si segnalano la torre d’avvistamento cinquecentrsca, le rovine del castello a picco sul mare, il santurario della Madonna di Roca del
XVII sec. e le due grotte note come grotte della Poesia. Nel 1983 sono state ritrovate delle iscrizioni messapiche, latine e greche, da cui è stato possibile stabilire che la grotta fosse anticamente luogo di culto del dio Taotor. TORRE DELL’ORSO nota per l’ampia spiaggia di finissima sabbia, vanta un mare limpido per le correnti del Canale d’Otranto. Grazie a questa caratteristica d’estate la località è frequentata da molti turisrti ed è stata premiata più volte con la “Bandiera Blu d’Europa”. Il nome deriva dalla presenza di una torre del XVI secolo utilizata in passato per avvistare le navi turche dirette verso il Salento. La spiaggia è un insenatura della lunghezza di circa 800 metri delimitata da due alte scogliere. Nella zona sud dell’insenatura sfocia un corso d’acqua chiamato Brunese. La Scogliera è caratterizzata dalla presenza della grotta di San Cristoforo dove sono stati rinvenuti antichi graffiti. Nell’estremo sud della baia di Torre dell’Orso, si incontrano due faraglioni simili, detti “Le due Sorelle”. TORRE SANT’ANDREA è sovrastata da un agrande e fresca pineta che arriva fino ai laghi Alimini suggestivi sono i suoi faraglioni che attraggono molti turisti e amanti dei paesaggi incontaminati. è stata premiata più volte con la “Bandiera Blu d’Europa” per le sue acque limpide. 17
Feste in piazza & Sagre • 3 - 4 - 5 Luglio
Sagra della Piscialetta (Surbo)
• 6 Luglio
Sagra te lu Ranu (Merine)
• 10 Luglio
Sagra dell’Insalata Grika (Martignano)
• 11 - 12 - 13 Luglio
Festa e Fiera di San Pietro (San Pietro in Lama)
• 15 - 16 Luglio
Festa della Madonna del Carmine (Carmiano)
• 17 - 18 Luglio
Sagra te nu picca te tuttu (Carmiano)
• 17 - 18 - 19 Luglio
Birra & Friends (Vernole)
• 18 Luglio
Festa della Pizza (San Cesario di Lecce)
• 20 - 21 Luglio
Festa Madonna del Mare (San Foca)
• 25 - 26 Luglio
Fiera di Sant’Anna (Vernole)
• 25 - 26 - 27 - 28 Luglio
Maranciane in Festa (Castrì di Lecce)
• 1 - 2 Agosto
Sagra del Vino e dell’uva Cardinal (Guagnano)
• 2 - 3 - 4 - 5 Agosto
Sagra te lu Purpu (Melendugno)
18
• 2 - 3 Agosto
Sagra della Sceblasti (Zollino)
• 4 - 5 Agosto
Festa della Madonna della Neve (Struda)
• 6 - 7 Agosto
Festa di San Donato (San Donato di Lecce)
• 7 - 8 Agosto
www.salentoscouting.it Festa della Madonna Nostra (Carmiano)
• 8 Vincenzo Agosto
+39 Sagra 329 4283920 della Trippa (Strudà) +39 392 1794598 • 10 Agosto
NOLEGGIO CON CONDUCENTE
Fiera di San Lorenzo (Lizzanello)
Collegamenti da e verso aeroporti, porti, stazioni ferroviarie e bus Servizio taxi locali notturni e discoteche Comune di Sannicola - Lic. N. 3/2014
• 10 - 14 Agosto
Sagra della Municeddha (Cannole)
• 14 Agosto
Sagra te lu Pesce (San Foca)
• 17 Agosto
di Pastore Emanuela
Sagra del Peperone (Acquarica di Lecce)
• 21 Agosto
Premio Terre del Negroamaro (Struda)
• 24 - 25 - 26 Agosto
Festa di Sant’Oronzo (Lecce)
• 27 Settembre
Fiera del Fischetto in terracotta (Galati na) - Gallipoli Strada Prov. Casarano Centro commerciale “La Galleria” Tel. 335 1276125 Festa della Madonna della Mercede (Campi Salentina) 73040 MATINO (Le)
• 1 Settembre
19
Feste in piazza & Sagre • 2 - 3 Agosto
Sagra della Sceblasti (Zollino)
• 4 - 5 Agosto
Festa della Madonna della Neve (Struda)
• 6 - 7 Agosto
Festa di San Donato (San Donato di Lecce)
• 7 - 8 Agosto
Festa della Madonna Nostra (Carmiano)
• 8 Agosto
Sagra della Trippa (Strudà)
• 10 Agosto
Fiera di San Lorenzo (Lizzanello)
• 10 - 14 Agosto
Sagra della Municeddha (Cannole)
• 14 Agosto
Sagra te lu Pesce (San Foca)
• 17 Agosto
Sagra del Peperone (Acquarica di Lecce)
• 21 Agosto
Premio Terre del Negroamaro (Struda)
• 24 - 25 - 26 Agosto
Festa di Sant’Oronzo (Lecce)
• 27 Settembre
Fiera del Fischetto in terracotta (Galatina)
• 1 Settembre
Festa della Madonna della Mercede (Campi Salentina)
20
VINO - OLIO - SALUMI FORMAGGI E PRODOTTI TIPICI CON DEGUSTAZIONE Via Garibaldi, 12 - 73011 ALEZIO (Le) 337 241464 - 333 3914031 vinole@hotmail.it - www.vinolea.com
Via Castriota, 13 - Gallipoli (Le) info 347 1872286 340 0810867 - 340 1734977
Martedì e Giovedì dalle ore 20,00 DEGUSTAZIONE A SUON DI PIZZICA
VENDITA NUOVO E USATO ASSISTENZA E SERVIZI COMPRAVENDITA RITIRO DELL’USATO ANCHE NON FUNZIONANTE E PERMUTA INSTALLAZIONE IPHONE E AGGIORNAMENTI
21
Alloggiare da... • B&B San Cataldo San Cataldo (7 km da Lecce)
Via C. Colombo, 4 - cell. 349 2594427 - 329 6057146 e-mail: bandbsalento@libero.it - sito: www.bbsancataldo.it
• B&B Mareen Santa Maria al Bagno - Nardò (Le)
Via Appia, 2 - cell. 333 4356241 e-mail: info@bebmareen.it - sito: www.bebmareen.it
• Casa Vacanze Chiesanuova - Sannicola (Le) Via Monte Grappa, 34 cell. 339 7802235 tel. 0833 231041
• B&B Grecale Gallipoli (Le)
Via S. Elia, 16 - cell. 324 6212577 e-mail: grecale@outlook.com - sito: www.grecalebb.com
• Agriturismo L’Aranceto Bioagriturismo - Alezio (Le)
Via Scalelle - San Giovanni s.n. - cell. 327 0117578 Tel. 0833 282222 e-mail: agriturismoinfo@agriturismolaranceto.com -sito: www.agriturismolaranceto.com
• B&B Villa Prandico S.P. 57 - Contrada Prandico - Tuglie (Le)
cell. 328 6290408 - 329 7644208 - 393 1492924 - 329 0770010 e-mail: info@villaprandico.it - sito: www.villaprandico.it
• Casa Vacanze Gallipoli da Sogno Gallipoli (Le) Via Consalvo di Cordova, 22 - cell. 320 8676347 e-mail: gallipolidasogno@gmail.com
• B&B Adelaide Sannicola (Le)
Via Stazione, 23 - cell. 380 540662 e-mail: bb_adelaide@hotmail.it
• B&B La Corte Sannicola (Le)
Via Pozzo della Corte -Cell. 327 2039240 e-mail: info@lacortebeb.com - sito: www.lacortebeb.com
22
A CONDUZIONE BIOLOGICA
Cell. 327 0117578 info@mitriano.it - www.mitriano.it info@aziendagricolamitriano.it www.aziendagricolamitriano.it
di Enzo Pisanello Piazza Garibaldi, 18 - 73058 TUGLIE (Le) Cell. 329 77 84 427 - 338 96 55 188 e-mail: enzopisanello@alice.it
23
Otranto
Otranto porta d'oriente Esplorate il punto più a Est d’Italia, Otranto, città situata sul mar Adriatico, considerata sin da sempre come una delle città marinare più importanti. La limpidezza delle sue acqua e la freschezza della sua aria rendono la città una delle mete più visitate e ammirate del Salento. E’ un luogo adatto ad ogni tipo di gusto e ad ogni vostra esigenza: qui potrete sentirvi un tutt’uno con la natura, potrete esplorare i segni storici e artistici impressi nella vita di questa città, potrete immergervi nella movida, nello shopping, nel divertimento più totale. Come resistere al fascino del mare su cui si affaccia Otranto, questo mare 24
che in realtà non è uno solo: la città bacia sia il Mar Ionio che il Mar Adriatico, ed è proprio il suo faro a segnare la loro separazione. Il canale d’Otranto divide l’Italia dall’Albania che può essere osservata, insieme alla Grecia, in lontananza dalle coste della città. E’ doveroso fare una tappa, che risulterà essere molto toccante, nella Cattedrale che colpisce con la sua facciata magnifica e all’interno presenta una sorpresa dopo l’altra. Ad accoglierti è un enorme pavimento realizzato per mezzo di un mosaico che racconta la storia della Cattedrale e contiene numerosi riferimenti storici e mitologici:
una fitta trama di immagini che colpisce la tua mente, la tua fantasia, le reminescenze storiche possedute, e difficilmente fa allontanare il suo ricordo. Nell’abside destro, sono contenute le ossa dei martiri, santificati da poco (marzo 2013) da Papa Francesco, le cui vite furono spezzate dai Turchi nel 1480. Durante questo attacco, tutti gli uomini con più di quindici anni furono sterminati, mentre il resto della popolazione fu ridotto in schiavitù. Alcuni cittadini si recarono in Chiesa a pregare ma i nemici, una volta trovati, chiesero loro di rinnegare la loro fede: non lo fecero, furono massacrati e
Otranto la Cattedrale fu ridotta in una stalla per cavalli. Dopo la terribile distruzione da parte dei Turchi, Otranto riuscì a risorgere, sebbene nel corso degli anni successivi, fu spesso contesa da altre popolazioni. Sempre alla data dell’assedio dei turchi, si colloca la costruzione del Castello Aragonese,costituito da tre torrioni cilindrici, un tempo utilizzato contro le fiere, ora per organizzare eventi e mostre. In ricordo del massacro degli otrantini, fu edificata anche la chiesa di Santa Maria dei Martiri, risalente all’inizio del XVII secolo, in stile rinascimentale ma, al suo interno, caratterizzata da altari barocchi.
Sempre alla memoria di questo episodio funesto è dedicata la chiesetta di Santa Maria del Passo, costruita nel Cinquecento per ricordare il doloroso cammino degli ostaggi otrantini condotti dai Turchi sul colle dove sarebbero stati giustiziati. Facile da riconoscere per i suoi tratti tipici dell’arte bizantina è la chiesa di San Pietro, a pianta quadrata a croce greca: costruita intorno al IX secolo, fu, con molta probabilità, la prima basilica della città. Ancora un altro meraviglioso mosaico può essere ammirato nella chiesa della Madonna dell’Altomare, dove tutte le decorazioni sono ispirate al
tema del mare: dalla stella di tradizione marinara, al centro del mosaico, agli arredi presenti, caratterizzati da delfini, cavallucci marini e conchiglie. Numerosissime sono anche le cripte e le chiese rupestri presenti nella città, fra cui la cripta del Padreterno e la Chiesa della Madonna della Serra. A decorare in maniera completa la fotografia di Otranto occorre ancora visitare la Torre del Serpe, che è rappresentata anche nello stemma della città. A sud di Otranto nei pressi della Baia dell’Orte si può trovare un laghetto di bauxite, ex cava di estrazione del minerale dal quale si ricava l’alluminio.
25
Otranto
Otranto & dintorni MAGLIE. La grande facciata del Duomo, detta anche Chiesa della Collegiata e conosciuta con l’espressione “chiesa grande”, attrarrà immediatamente la vostra attenzione: di grande valore sono, al suo interno, gli altari interamente scolpiti in pietra leccese e dipinti a mano. Potrete ammirare anche la cappella del Sacramento, rivestita di marmi policromi, e due ovali dipinti da Oronzo Tiso. Accanto alla chiesa, si alza anche il secondo campanile 26
più alto della provincia, che, con ben 48 metri; è realizzato in pietra leccese ed è costituito da cinque piani e sposa assieme gli ordini dorico, ionico, corinzio e tuscanico. Altre chiese degne di nota sono la chiesa della Madonna delle Grazie, in stile barocco, al cui interno potrete osservare bellissime e pregevoli pitture. La colonna della Madonna delle Grazie, invece, è realizzata in pietra leccese, è alta 15 metri e ai lati sono collocate le statue dei quattro
protettori di Maglie: San Nicola, Sant’Oronzo, Sant’Antonio e San Leonardo. Una delle chiese che ha segnato la storia di Maglie è l’antica chiesa di Sant’Antonio Abate, dove al suo interno potrete vedere la statua che raffigura il santo e la ruota degli esposti, posto adibito a lasciare al suo interno i neonati indesiderati. Il gusto neoclassico domina le forme della chiesa dei Santi Medici, che conserva le statue in cartapesta dei Santi
Otranto
Cosma e Damiano e di Santa Lucia. Strutture fondamentali per la città sono anche le architetture civili: il Palazzo Baronale che ospita il liceo Capece; il Palazzo Municipale; il Palazzo Garzya; il Palazzo e la Villa dei Tamborino. Nella piazza vicino al Municipio, si trova una statua di marmo di Carrara rappresentante Francesca Capece, mentre nella piazzetta vicino alla casa di Aldo Moro, si trova una statua dedicata al politico. SANTA CESAREA TERME, la sua fama precede questa splendida città la cui attrattiva principale è legata al suo centro di acqua termale in-
castonato negli scogli che si affacciano sul mar Adriatico. E’ il luogo perfetto per chi cerca un relax assoluto, per chi vuole staccare dal caos e dagli impegni quotidiani, per chi vuole ricercare la propria armonia a contatto con la natura: Santa Cesarea Terme dispone di acque nitide, sorgenti di acque minerali che migliorano la salute di chi vi si immerge, seducenti rocce carsiche e quattro grotte naturali, cioè Fetida, Solfurea, Gattula e Solfatara. Il mare abbraccia le sfumature cromatiche del Mar Ionio e del Mar Adriatico che si fondono per creare uno spettacolo di colori e suggestioni. Fra le
spiagge consigliate vi è senza dubbio il “Caicco”, un lido che si trova proprio nella scogliere di Santa Cesarea Terme, che la sera diventa una discoteca con vista sul mare; da non perdere anche la baia di Porto Miggiano, caratterizzato da importanti tracce storiche: una torre risalente al Cinquecento e varie grotte preistoriche. Ma non è solo il mare a rendere così preziosa Santa Cesarea Terme: anche il suo verde è importante, un verde dato da vaste distese di ulivi secolari. Dal punto di vista artistico, non potrete non visitare la Chiesa Madre del Sacro Cuore, risalente al XIV secolo, dove si può notare la bellissima statua in cartapeste di Santa Cesaria Vergine; le Torri d’avvistamento volute da Carlo V (Torre Miggiano, Torre Minervino, Torre Specchia di Guardia, Torre Santa Cesarea). Numerose sono anche le ville e i palazzi che potrete ammirare tra cui Villa Raffaella, Villa Sticchi, d’incantevole bellezza resa dalla sua particolare posizione - su di uno sperone roccioso, dal suo stile moresco e dalle sue finestre e porte realizzate in pietra leccese. La sua visita non può terminare senza aver soddisfatto anche gli appassionati di storia: si consiglia una tappa al Museo degli Orologi delle Torri Civiche e al Museo del Mare. GIUGGIANELLO, piccola ma 27
Otranto ricca di monumenti è Giuggianello che vi accoglie con le sue chiese: la chiesa madre di Sant’Antonio Abate con la sua elegante facciata in pietra leccese; la chiesa della Madonna Assunta del XVI secolo dal prospetto semplice e sobrio; la chiesa della Madonna della Serra, circondata da una rigogliosa vegetazione e nelle cui vicinanze si trova una grotta neolitica e i resti di una torre messapica. Gli amanti della natura non potranno non fare una tappa presso il giardino botanico “La Cutura” dove troverete specie vegetali provenienti dalle più disparate parti del mondo UGGIANO LA CHIESA. Testimonianza che gli insediamenti umani comparvero molto presto è la presenza del menhir San Giovanni Malcantone, situato lungo la strada che porta a Porto Badisco, che, coi suoi quattro metri di altezza, è uno dei più alti di Terra d’Otranto. Un’elegante facciata caratterizza la chiesa madre, dedicata a Santa Maria Maddalena, edificata nel Settecento: divisa in due ordini, presenta, su quello superiore, le statue di san Pietro e di san Paolo e la statua di santa Maria Maddalena, che sovrasta il portale centrale. Dichiarata, nel secolo scorso, patrimonio di interesse storico - culturale è la Torre dell’Angelo, che è ciò che resta di 28
un originario avamposto di vedetta. Nella frazione di Uggiano la Chiesa, Casamassella, potrete ammirare, affacciato sulla piazza centrale, il medievale Castello De Viti de Marco, che, nonostante le numerose modifiche apportate nel corso del Settecento, presenta ancora l’imponenza delle tipiche fortezze del XIII secolo: l’unione di elementi architettonici provenienti da epoche così diverse fra loro rende ancora più suggestiva la visita di questa dimora. CASTRO, Un ricco bagaglio di storia porta con sé la città di Castro, il cui centro abitato si divide fra un promontorio
e la parte bassa intorno al porto. Carica di suggestioni, Castro fu anche immaginata da Virgilio come la prima tappa del viaggio di Enea. Qui, si può visitare la Chiesa dell’Annunziata, costruita sulle rovine di un tempio greco e in pieno stile romanico. All’interno, oltre all’altare maggiore in stile barocco, lungo le pareti laterali, sono collocati alcuni altari decorati da numerose tele, e si possono ammirare pregevoli statue in cartapesta e un bellissimo affresco di santa Lucia. Il centro storico di Castro è protetto da una poderosa cinta muraria rafforzata dalla bellezza del castello e delle torri che con le loro
Otranto
dimensioni si innalzano dinanzi ai vostri sguardi. Il Castello Aragonese fu costruito nel XII secolo ma venne danneggiato durante l’invasione turca. La sua pianta è rettangolare con quattro torri di diversa forma e dimensione e prima, di fronte all’entrata, vi era un fossato e un ponte levatoio. Ma di Castro non potrete mai dimenticare i meravigliosi scenari che la sua natura sa offrire. Ancora più attraenti sono le sue famosissime e suggestive grotte. Raggiungibile solo per mare, la Grotta Azzurra deve il suo nome al colore blu cobalto che assume il mare agli occhi del visitatore al suo interno. Detta anche nel dialetto locale “Palummara”, la Grotta
Palombara si trova fra Castro e Leuca ed è anche il nido di numerosi colombi che, fra i suoi massi, decidono di porre le loro dimore. La grotta Romanelli è lunga 35 metri ed è di grande interesse storico per via dei ritrovamenti che hanno dimostrato che fu un rifugio per l’uomo durante il Paleolitico. Tuttavia, l’ingresso al suo interno è vietato. La famosissima e molto visitata Grotta delle Zinzuluse deve il suo nome ad un termine dialettale, gli “zinzuli”, cioè gli stracci che penzolano: infatti, la grotta è caratterizzata da numerose stalattiti e formazioni carsiche che scendono dal soffitto. E’ una delle più importanti manifestazioni del
carsismo costiero italiano. Nella grotta si accede attraverso un lungo corridoio, chiamato “delle Meraviglie” e si accede ad un piccolo lago di acqua sia dolce che salata, denominato “Trabocchetto”. Poi, si accede alla cripta, una grande cavità, che prima era abitata da pipistrelli. Giungendo al fondo, a poco meno di 200 metri dall’entrata, si trova il bacino del “Cocito” con acque calde in profondità, fredde in superficie. Di grande importanza scientifica sono le varie specie animali sotterranee presenti nella grotta, soprattutto crostacei. POGGIARDO. Con alle spalle un grande bagaglio storico si presenta Palazzo Guarini, la cui parte più antica risale 29
Otranto addirittura al Trecento: fu costruito come una sorta di castello con lo scopo di difesa e di vedetta. Due secoli più tardi, la sua struttura subì notevoli modifiche e la fortezza si trasformò in un vero e proprio palazzo. Al suo interno, vi è una cappella privata, dove, precedentemente, si celebrava la messa nei giorni festivi, per gli abitanti del palazzo e i membri della famiglia Guarini. Alla seconda metà del XVIII secolo risale il Palazzo Episcopo, con il suo grande portale dominato dallo stemma della famiglia di cui porta il nome; un tempo, annessa a questa costruzione, vi era un’omonima Villa, che ospita diverse specie di piante mediterranee, alcune piccole grotte e un campo da tennis. Le strutture si affacciano sulla piazza Episcopo, abbellita dalle sue “sentinelle”, cioè due piccole torri. Al XIX secolo risalgono il Sedile e la Torre dell’Orologio, che scandisce coi suoi rintocchi la vita dei cittadini. La Chiesa Madre è dedicata a San Salvatore e fu edificata nel XIV secolo. Il portale è impreziosito dallo stemma civico che rappresenta un bovino al pascolo, simbolo della ricchezza del terreno e della fertilità e opulenza del paese. All’interno, con la sua pianta a croce latina, la chiesa presenta due altari, uno consacrato a Sant’Oronzo 30
e uno a San Luigi Gonzaga, mentre, lungo la navata, ci sono quelli dedicati alle Anime del Purgatorio e a San Giuseppe da Copertino, che, proprio qui, fu ordinato sacerdote nel 1628. Da ammirare il fastoso baldacchino, gli stucchi barocchi che decorano il soffitto e le statue presenti, soprattutto quella della Madonna della Grotta e di Sant’Antonio da Padova. Vicino alla Chiesa Madre, si trova la Chiesa della Madonna Immacolata, la cui semplicità è la formula della sua bellezza: si presenta con un portale rinascimentale e un
finestrone centrale che lo abbellisce. All’interno, l’altare maggiore è realizzato in pietra leccese ed è sormontato da una statua, realizzata nel corso del Settecento, della Madonna Immacolata. Edificata nel corso del XVI secolo, ma profondamente restaurata nel corso del XIX secolo, la Chiesa di San Francesco d’Assisi si presenta in stile neoclassico, con una sola navata, e, al suo interno, ospita sei altari laterali barocchi e quello maggiore e numerose e pregevoli statue in cartapesta.
Otranto
Otranto TORRE SANTO STEFANO posta a nord di Otranto a torre ha dato il nome alla località e alla baia che sorge in quel punto. Edificata a partire dal 1567 dal maestro Paduano Baxi fu parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale; rimangono in piedi solo due lati contrapposti. Attualmente è inglobata nel territorio del villaggio turistico occupante la zona intorno alla baia. ALIMINI, sono due laghi situati a nord della città di Otranto. Sono collegati da un canale, denominato Lu Strittu. Alimini Grande è stato generato dalla continua erosione del mare. È circondato da una fascia
...le sue marine
rocciosa, ricoperta da folte pinete e macchia mediterranea. Il tratto settentrionale, chiamato Palude Traguano, è pressoché basso e sabbioso; qui sono presenti numerose sorgenti, fra cui la principale chiamata Zudrea che alimenta il lago insieme al mare. La percentuale di salinità del lago è quasi quella del mare, perché vi confluisce in esso. Alimini Piccolo è generato da numerose sorgenti di acqua dolce, ed è chiamato anche Fontanelle. Il lago, viene alimentato dalla falda del canale Rio Grande che è generato dalle numerose sorgenti presenti presso la vicina Serra di Montevergine. Le acque del lago sono quasi sempre dolci, ma
durante la stagione estiva, con il fenomeno di evaporazione tende a diventare salino. Avvolta fra questi laghi, è la sabbiosa Baia dei Turchi. PORTO BADISCO, è un luogo ricco di rocce, fondamentale per il suo carico storico. A Porto Badisco si trova inoltre la Grotta dei Cervi, che contiene importanti disegni Neolitici. È caratterizzata da numerosi anfratti e calette di rara bellezza. In Direzione Santa Cesarea-Castro-Leuca, inoltre, si trova la cosiddetta “Grotta delle Striare”, cioè grotta delle streghe, caratteristica per l’entrata attraversata in diagonale da una lingua di roccia. 31
Feste in piazza & Sagre • 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 Luglio
Santa Domenica (Scorrano)
• 17 - 18 - 19 Luglio
Fiera di San Vito (Ortelle)
• 21 Luglio
Sagra della peperonata (S. Cesarea Terme)
• 24 - 25 - 26 Luglio
Jazz & Wine Otranto Jazz Festival (Otranto)
• 24 - 25 - 26 Luglio
Fiera di San Cristoforo (Giuggianello)
• 26 Luglio
Sagra dell’ Anguria (Giuggianello)
• 28 Luglio
Festa del Pasticciotto (Surano)
• 28 Luglio
Sagra te lu Noce (Nociglia)
• 11 Agosto
Festa te lu Cranu Stumpatu (Poggiardo)
• 3 - 4 Agosto
Sagra della Cucuzzata (Vitigliano)
• 5 Agosto
Sagra della Pirilla (Ortelle)
• 1 - 5 Agosto
Mercatino del Gusto (Maglie)
32
IL IL BARETTO BARETTO
Nuova gestione
Aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 6.00 alle 22.30 il Sabato dalle ore 6.00 alle 24.00 Domenica chiuso
Specialità di carne Suino - Bovino - Ovino Equino - Pollame Via Milano, 44 - 73014 Gallipoli Tel. 340 8521340
ROSTICCERIA - PASTICCERIA PANINI - PUCCE - APERITIVI BIRRA ALLA SPINA SERATE MUSICALI TUTTI I SABATI E NON SOLO via Cairoli 7/9 Galatone (Le) - info: 344 1291837
Strada Provinciale, 57 - Contrada Prandico - 73058 - Tuglie (Le) 328.6290408 - 329.7644208 - 393.1492924 - 329.0770010 info@villaprandico.it - www.villaprandico.it
33
Feste in piazza & Sagre • 7 Agosto
Bagnolo in una notte (Bagnolo del Salento)
• 7 - 8- 9 Agosto
Festa di Santa Vittoria (Spongano)
• 8 -9 Agosto
Festa di San Giorgio (Bagnolo del Salento)
• 10 Agosto
Sagra del pesce fritto (Castro)
• 10 - 11 - 12 Agosto
Festa della Madonna di Pompei (Castro)
• 13 - 14 - 15 Agosto
Festa dei Beati Martiri (Otranto)
• 16 Agosto
Festa della Fica (Marittima - Diso)
• 14 - 15 - 16 - 17 Agosto
Festa e Fiera di S. Rocco (Torre Paduli)
• 18 Agosto
Festa te lu Contadinu (Serrano)
• 22 Agosto
La Notte della Taranta (Melpignano)
• 6 Settembre
Sagra te lu Lacciu (Sanarica)
• 11 - 12 Settembre
Festa di Santa Cesarea (S. Cesarea Terme)
34
mantenersi in forma per stare bene Degustazione prodotti tipici Osteria - Trattoria con cucina del territorio Via Gallipoli, 87 - Alezio (Le) Tel: 0833 281262 - Cell: 347 9314133
via Catania n°9 - Gallipoli (LE) Cell. 349 194 5487
Assemblagio di personal computer Vasto assortimento di cartucce originali e compatibili Servizio fotocopie e fax - Portatili - Console - Fax - Stampanti Fotocamere e vidiocamere digitali
Via Gallipoli, 58 - Alezio (Le) - tel/fax: 0833 282277 www.computerglobe.net • e-mail: info@computerglobe.net
35
Dove gustare un buon piatto • Villa Prandico (RISTORANTE) Tuglie (Le)
Strada Provinciale, 57 - Contrada Prandico - 73058 - Tuglie (Le) Info: 328.6290408 - 329.7644208 - 393.1492924 - 329.0770010 info@villaprandico.it - www.villaprandico.it
• Lu Monaceddhu (TRATTORIA) Chiesanuova - Sannicola (Le) Via del Bene, 34 Cell. 329 2290796 - 328 4097395
• L’Aia Noa (TRATTORIA) Alezio (Le)
Via Gallipoli, 87 Tel. 0833 281262 - Cell. 347 9314133
• Lu Ntingulettu (TRATTORIA) Alezio (Le) Via M. Albina, 28 Cell. 328 3241865
• Le Caravelle (TRATTORIA) Gallipoli (Le)
Lit. Gallipoli - Santa Maria al Bagno Tel./Fax 0833 274098 www.trattorialecaravellegallipoli.com - trattotialecaravelle@virgilio.it
• Lu Furese (TRATTORIA - PIZZERIA) Gallipoli (Le)
S.S. 101 Gallipoli - Lecce - Contrada Masseria Nuova Cell. 328 6361652
36
SANNICOLA - Via Grassi, 134
Piazza V. Emanuele - ALEZIO (Le) - Cell. 327 8199258 37
S. M. Leuca
S. M. Leuca finis terrae Fate un viaggio ai confini della terra: non potete dire di sapere cosa significhi sorprendersi se non ammirate ogni angolo di Santa Maria di Leuca, frazione di Castrignano del Capo. La città si innalza su di un promontorio e separa il Mar Ionio dal Mar Adriatico: è la città più a sud dell’Italia ed è proprio per questo motivo che prende anche il nome di “Finibus Terrae”. L’elemento caratterizzante della città è la sua particolarissima struttura, costituita come una sorta 38
di città a due piani. Si accede al “piano di sopra” per mezzo di una scalinata a chiocciola di 284 gradini, che, una volta risalita, conduce dinanzi al Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae e al Faro alto circa 5° metri e situato sulla Punta Meliso. Guardando in basso, si può restare incantati dalla raffinatezza delle acque sormontate dalla robusta scogliera e rese brillanti dalle luci che rischiarano le notti dando colore a questa città con alcuni dei locali più importanti
per la movida salentina, situati sul Lungomare Cristoforo Colombo. A dominare la città è, senza dubbio, la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae: la leggenda narra che San Pietro si recò a Leuca, durante il suo viaggio per Roma, e qui, dove prima si erigeva un tempio per la Dea Minerva, sorse un vero e proprio luogo di culto cristiano che in poco tempo divenne uno dei più visitati centri di pellegrinaggio. La Basilica fu costruita nel XVIII secolo, con-
S. M. Leuca tro le invasioni dei Saraceni e dei Turchi e poi, all’inizio del Novecento, fu costruita nel piazzale antistante una Croce Monumentale. Durante il periodo fascista, invece, vennero costruite due rampe di scale di trecento gradini, che collegano il santuario con il porto vecchio e le due scalinate sono separate da una cascata artificiale. Nel ’39, fu costruita, ai piedi delle scale, anche una colonna romana. Al centro della marina di Leuca si può anche ammirare la Chiesa di Cristo Re, costruita verso la fine dell’Ottocento, realizzata in carparo e che unisce nelle sue forme sia lo
stile romanico che quello gotico. Al suo interno è possibile restare incantati dal suo pavimento in mosaico. Leuca è una località turistica famosa soprattutto per le ville ottocentesche, costruite secondo vari stili per la maggior parte dagli architetti Ruggeri e Rossi. Nell’Ottocento erano presenti ben 43 ville, ma molte di esse oggi sono in disuso o hanno subito dei cambiamenti soprattutto a causa della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale, molti elementi metallici che decoravano queste costruzioni furono utilizzate per produrre armi e le stesse ville vennero adibite ad
alloggi per gli sfollati. Tra le Ville meglio conservate e più affascinanti ci sono: Villa Daniele, Villa Episcopo, Villa Meridiana, Villa Mellacqua e Villa Sangiovanni. Queste ville sono caratterizzate da bellissimi giardini, parchi e cappelle private. Sono tante le torri che si innalzano sul territorio salentino e a Leuca si trova la Torre dell’Uomo Morto che si trova all’inizio del Lungomare Cristoforo Colombo e risale al XVI secolo: deve il suo nome ad un ritrovamento di ossa umane al suo interno. Il faro di Santa Maria di Leuca è situato sulla Punta Meliso e salendo per una scala a chioc-
39
S. M. Leuca ciola si può salire alla gabbia dell’apparato di proiezione. A Santa Maria di Leuca si possono trovare spiagge per tutti i tipi di gusto: dalla costa sabbiosa alle rocce. E in modo particolare, si possono osservare e ammirare delle grotte incantevoli, come le tre Grotte Cazzafri che, quando cala il sole, offrono uno spettacolo suggestivo con i loro giochi di luce; la Grotta del Diavolo che deve il suo nome alla superstizione che attribuiva i boati che si udivano al suo interno a delle presenze demoniache; da ammirare anche la Grotta del Drago dove vi sembrerà di vedere la testa di un mostro sorgere dalle acque. La città possiede anche alcune fra le più interessanti torri che abbelliscono le coste salentine: Torre dell’Omomorto e Torre Vado sono fra le più ammirate. Nelle vicinanze di Santa Maria di Leuca, nella marina di Torre Vado, si può ammirare un’altra incantevole torre: suggestivo diventa lo scenario grazie a questa costruzione voluta da Carlo V a base circolare, articolata in due piani e con finestre e feritoie nella parte superiore. Sempre nei dintorni, nel territorio del comune di Salve, si trova una località balneare molto frequentata e spesso paragonata alle Maldive: le Pescoluse che attraggono tantissimi balneari con la sua sabbia bianca e delicata e la vegetazione ricca e profumata. 40
S. M. Leuca
S. M. Leuca & dintorni BARBARANO. Nel XII secolo, Tancredi d’Altavilla donò il territorio di Barbarano a Lancellotto Capace, la cu famiglia volle edificare una torre fortificata ancora visibile: fu costruita come posto di guardia in vista delle incursioni saracene. Presenta una pianta quadrata con due stanze, è alta diciotto metri e vi sono sette aperture per l’utilizzo dei cannoni. Al centro del portale si può ammirare un leone rampante rappresentato sullo stemma araldico dei
Capece. Ai piedi della torre, si trovano gli alloggi, i depositi e le scuderie. La Chiesa Madre di Barbarano è dedicata a San Lorenzo e fu edificata per volontà di un membro della famiglia Capece, dopo la distruzione della chiesa di Santo Stefano ad opera dei Turchi nel corso del XVI secolo, ma subì numerose modifiche durante lo scorso secolo. Il prospetto è in stile neoromanico, mentre gli altari al suo interno sono in stile barocco.
Fu un altro Capece a voler costruire il Santuario di Santa Maria di Leuca del Belvedere, in stile rinascimentale, fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Il santuario fu edificato lungo la strada di pellegrinaggio che portava al Santuario De Finibus Terrae di Santa Maria di Leuca: fungeva anche da luogo di ristoro per i pellegrini che si fermavano a riposare prima di riprendere il cammino. All’esterno sono presenti mangiatoie, resti del frantoio, le rimesse per i ca41
S. M. Leuca valli e vi era anche una lastra (successivamente trafugata e ora sostituita) con incise dieci “p”, dal significato: “Parole poco pensate portano pena perciò prima pensare poi parlare”. Le Vore di Barbarano (il cui termine è la versione dialettale della parola “voragine”) sono duecavità carsiche, poco distanti fra loro, che si trovano appena fuori il centro abitato. TRICASE prende il suo nome dall’unione di tre casati che diede origine a questa città: si presenta ricca di beni architettonici e di rare specie vegetali e, non è un caso, che nel 2006 sia entrata a far parte del Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, creato dalla Regione Puglia per salvaguardare la costa ad est del Salento. Per questo motivo, Tricase vi appassionerà con la sua natura: potrete vedere alberi unici nell’Europa occidentale, come le querce vallonee, e potrete anche ammirare le numerose grotte calcaree presenti. Degno di nota è il Palazzo Gallone, edificato nel XV secolo e caratterizzato da tutti gli elementi richiesti dall’architettura militare dell’epoca come il recinto fortificato e il ponte levatoio. Tantissime sono le chiese che potrete visitare a Tricase: avrete l’imbarazzo della scelta! La Chiesa di San Domenico 42
fu edificata su un preesistente impianto devastato più volte dai Turchi ed è annessa al convento dei Domenicani, i cui titolari erano San Pietro e San Paolo, rappresentati, infatti, dai busti che sormontano il portale assieme anche alla statua di san Domenico. La Chiesa di San Michele Arcangelo presenta sulla facciata lo stemma dei Gallone e vi sono dei pilastri decorati con capitelli in stile ionico. L’interno è a navata unica e alcune volte sono in pietra leccese; l’altare maggiore è dominato da una grande statua policroma dell’Arcangelo Michele
che sconfigge in drago. Conosciuta anche come la chiesa dei Diavoli, a causa di una leggenda che la crede edificata da un demone in una sola notte, la Chiesa della Madonna di Costantinopoli risale al Seicento e presenta una particolarissima forma ottagonale ed è da poco stata restaurata. Alla seconda metà del Cinquecento risalgono, invece, la Chiesa e il Convento dei Cappuccini: la chiesa ha tratti molto semplici ma una bellissima nicchia in stile barocco con all’interno la statua dell’Immacolata.
S. M. Leuca L’Abbazia di Santa Maria del Mito fu fondata di monaci italo greci nell’VIII secolo e subì davvero molte vicissitudini che l’hanno ridotta in condizioni di grave degrado e di abbandono totale della struttura di cui resta, oggi, pochissimo. La Cappella della Madonna di Loreto è caratterizzata da una facciata semplice decorata dall’immagine della Vergine. All’interno, si può ammirare un pavimento a mosaico, risalente all’Ottocento, una tela che rappresenta la Madonna col Bambino e una statua lignea della Madonna di Loreto. PATÙ è interessante anche per le sue architetture religiose, come la cinquecentesca Chiesa di San Michele Arcangelo o l’antichissima Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel X secolo ma che ha subito numerose modifiche nel corso del tempo. Grande interesse per gli appassionati di archeologia riveste la cripta di Sant’Elia, anche conosciuta come cripta dei Verginelli, che risale all’VIII secolo e fu realizzata dai monaci basiliani. Al suo interno, si può ancora intravedere un affresco che rappresenta un santo pronto ad effettuare una benedizione. ALESSANO. Incuriosisce già l’etimologia del suo nome: secondo la leggenda, Icaro, all’altezza si questa città, urlò con gioia “Alae Sanae”,
riferendosi alle sue ali di cera ancora intatte; secondo altri, prende il nome dall’imperatore bizantino Alessio I; per altri ancora, ha il significato di un paese con funzione di difesa. Immerso nella natura, il comune possiede un bosco, il bosco Boceto, che vede varie specie di alberi, come il leccio, la quercia, l’alloro, ed è collocato sulla scarpata della Serra dei Cianci. Tale serra è la maggiore altura della provincia di Lecce ed è caratterizzata da ulivi secolari, dalla macchia mediterranea e dalle strutture tipiche delle campagne salentine, le pagghiare o furnieddhi e i muretti a secco.
Fra le campagne ai piedi del Bosco Boceto, si erige la Chiesa del Crocefisso, edificata nel corso del Seicento, caratterizzata da una sobria facciata a doppio spiovente e che presenta al suo interno un altare barocco che custodisce un dipinto del volto di Cristo. Tra Alessano e Marina di Novaglie si trova un villaggio rupestre, Macurano, che fu un insediamento di difesa e un nascondiglio per i monaci basiliani, che fuggivano dall’Oriente a causa delle persecuzioni durante il periodo dell’iconoclastia. Qui, i monaci misero su un villag-
43
S. M. Leuca
gio accogliente e prospero, creando un sistema di canalizzazioni e portando avanti un’ottima attività agricola. Macurano è fondamentale per la produzione dell’olio; infatti, sono presenti due frantoi, Sauli e Santa Lucia, tutt’oggi utilizzabili. Ad Alessano, potrete visitare il Palazzo Sangiovanni, appartenente all’omonima famiglia, edificato nel XV secolo, in stile rinascimentale con un prospetto a motivo bugnato a punta di diamante che rende ancora più imponente l’edificio: vi è un portale di ingresso 44
con una cornice con motivi floreali e vegetali. Alcune finestre presentano decorazioni in bassorilievi e stemmi. Sempre alla famiglia Sangiovanni appartiene il Palazzo ducale, realizzato alla fine del Quattrocento e modificato in una residenza signorile dai Gonzaga, che ne fecero un importante luogo di cultura. La chiesa madre di San Salvatore fu costruita nel corso del Settecento per sostituire la cattedrale romanica del 1200. La facciata è in stile neoclassico, con tre portali di ingresso, di cui quello centrale è sor-
montato dallo stemma della città. All’interno sono presenti alcuni altari barocchi e una pregevole tela, firmata Paolo Finoglio, membro della scuola cavareaggesca, intitolato “Tobiolo e l’angelo”. La chiesa e il convento dei frati Capuccini furono edificati nel corso del Seicento: all’interno della chiesa, si trovano un altare in legno e alcune pregevoli tele che vale la pena ammirare; mentre nel convento, fino al 1861, era allestita una ricchissima biblioteca, i cui libri vennero trasferiti a Maglie.
S. M. Leuca
S. M. Leuca ... e le sue marine TRICASE PORTO La costa è prevalentemente bassa e rocciosa, ricca di grotte e piccole insenature. In una di queste vi è un porto risalente al XV secolo, a cui ne è stato affiancato un altro più piccolo per barche da diporto. MARINA SERRA Il litorale è caratterizzata da una costa alta e rocciosa, con scogli spesso a strapiombo sul mare; è ricca di piccole insenature che prendono vari nomi e grotte molto suggestive, spesso solo accessibili via mare. MARINA DI NOVAGLIE. La località è stata abitata da tempi antichissimi. Nel XVI secolo, per contrastare i Saraceni, venne costruita la Torre del Porto, oggi ridotta ad un
ammasso di detriti. Il tratto di costa su cui sorge Novaglie è ricco di grotte naturali. Le principali sono le seguenti: Grotta Azzurra: così chiamata per la caratteristica colorazione delle acque; Grotta del Diavolo: si tratta di una piccola grotta con una ristretta camera che si trova a ridosso della costa; Grotta di Porto Vecchio, si trova nella zona denominata appunto Porto Vecchio ed è una piccola grotta con un ripiano erboso sovrastante la camera principale; Grotte delle Cipolliane: si tratta di un complesso di due grotte dalla particolare caratteristica di avere due camere, una a livello del mare e l’altra a essa immediatamente sovrapposta. Singolarmen-
te, esse vengono chiamate Grotta del Presepe (poiché la sua camera superiore evoca la grotticella di un presepe) e Grotta dell’Elefante (a causa di una formazione rocciosa simile ad un elefante). TORRE SAN GREGORIO, località balneare e frazione di Patù che presenta una costa rocciosa e dove potrete ammirare l’omonima torre. La località costituiva l’antico porto del centro messapico di Vereto. TORRE VADO è una rinomata località balneare che si affaccia sul Mar Ionio: prende il nome dalla torre di avvistamento costruita da Carlo V per difendere il territorio dalle invasioni dei pirati. 45
Feste in piazza & Sagre • 25 Luglio
Sagra della Sciuscella (Patù)
• 27 Luglio
Sagra del Grano (Acquarica del Capo)
• 27 Luglio
Specialità dei prodotti salentini (Legna - Depressa)
• 5 Agosto
Riti e sapori intorno al Menhir (Tutino)
• 6 Agosto
Sagra de Li Diavulicchi (Morciano di Leuca)
• 7 Agosto
Sagra Agreste (Corsano)
• 8 Agosto
Macaria Cistareddha (Caprarica)
• 9. 10. 11. Agosto
Festa e Sagra di San Vito (Tricase)
• 11 Agosto
Sagra de li piatti nosci (Castrignano del Capo)
• 13 Agosto
Sagra de le 4 Pignate (Tiggiano)
• 14 Agosto
Sagra della Pasta fatta in casa e de lu Porcu Pri Pri (Montesardo)
46
• 9 Agosto
Sapori di Mare sotto la cascata Monumentale (S.M. di Leuca)
• 2 Agosto
Sagra della Terracotta (Lucugnano)
Cucina t ipTiIcNaA SALEN
• 12 Agosto
Sagra de li Kapuvacanti e de li Piatti Chini (Gagliano del Capo)
• 17 Agosto
I colori dell’olio (Presicce) • 18 Agosto
Sagra del Pesce Fritto (Punta Ristola - Leuca)
• 21 Agosto
Sagra de Eccellenze la Taranta e Ittiche della Pizzica (Salve)
• 22 Agosto
Fiera del Gonfalone (Tricase)
• Agosto
L’estate a Sud (Lucugnano)
47
Feste in piazza & Sagre • 9 Agosto
Sapori di Mare sotto la cascata Monumentale (S.M. di Leuca)
• 2 Agosto
Sagra della Terracotta (Lucugnano)
• 12 Agosto
Sagra de li Kapuvacanti e de li Piatti Chini (Gagliano del Capo)
• 17 Agosto
I colori dell’olio (Presicce) • 18 Agosto
Sagra del Pesce Fritto (Punta Ristola - Leuca)
• 21 Agosto
Sagra de la Taranta e della Pizzica (Salve)
• 22 Agosto
Fiera del Gonfalone (Tricase)
• Agosto
L’estate a Sud (Lucugnano)
48
via Roma, 269 - ALEZIO (Le) Tel. 0833.281441 - 0833.282888
49
Numeri Utili Pronto Intervento Emergenza Sanitaria Ospedale V. Fazzi (Lecce) Ospedale S. Cuore (Gallipoli) Ospedale F. Ferrari (Casarano) Ospedale G. Panico (Tricase) Pronto Intervento Carabinieri Carabinieri Comando Provinciale Lecce Carabinieri Comando Gallipoli Carabinieri Comando Otranto Carabinieri Comando Ugento Carabinieri Comando Porto Cesareo Polizia di Stato Polizia Municipale Lecce Polizia Municipale Gallipoli Polizia Municipale Otranto Polizia Municipale S. M. Leuca Polizia Municipale Ugento Polizia Municipale Porto Cesareo Guardia di Finanza Vigili del Fuoco Vigili del Fuoco Lecce Vigili del Fuoco Gallipoli Vigili del Fuoco Maglie Vigili del Fuoco Tricase Servizio Antincendio Boschivo Corpo Forestale dello Stato Informazioni Traffico e ViabilitĂ Emergenza Ambientale Capitaneria di Porto Emergenza in Mare Capitaneria di Porto Gallipoli Lega Navale di Otranto Lega Navale di S. M. Leuca Capitaneria di Porto di Porto Cesareo Pro Loco Lecce Pro Loco Gallipoli Pro Loco Otranto/Porto Badisco Pro Loco S. M. Leuca Pro Loco Ugrnto e Marine Pro Loco Porto Cesareo 50
118 0832 611111 0833 270111 0833 508111 0833 773111 112 0832 4651 0833 267400 0836 801010 0833 555010 - 556767 0833 560610 - 569010 113 0832 233211 0833 274545 0836 801735 0833 751293 0833 557219 0833 858110 117 115 0832 223311 0833 202222 0836 428715 0833 545353 1515 1518 1525 1530 0833 266862 0836 801141 0833 751398 0833 560485 347 5365573 0833 263007 0836 811640 0833 758161 0833 555644 0833 569086
51
52
Prodotti artigianali di qualitĂ
Cell. 320.6048303 www.rosinalamassaiasalentina.it
Punto Vendita in GALLIPOLI via Lecce 70a tel.: 331 1865354/email: info@luxury-srl.it si effettuano spedizioni in Italia e all’estero 53
Ugento
Ugento città messapica Lasciatevi sorprendere dalla formula che rende meravigliosa la visita della città Ugento: arte e natura, un equilibrio perfetto che potrete scoprire a partire dal famoso Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento fino ad arrivare all’importantissima Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta. Ugento nacque su uno dei principali centri messapici della penisola salentina: infatti, popolazioni illiriche arrivarono in questo territorio e, unendosi agli abitanti locali, diedero vita alla civiltà Mes54
sapica. I messapi chiamavano la città Ozan, che vuol significare “terra di Zeus”. Queste popolazioni avevano ottimi rapporti di scambio con i greci. Sullo stemma della città è raffigurato Eracle e in basso è riportato il nome messapico della città. Nelle campagne di Ugento, si possono trovare resti della civiltà messapica: a nord del centro abitato si trova testimonianza delle preesistenti mura messapiche poste a difesa della città. Grazie alla Cattedrale, con la sua facciata in stile neoclas-
sico e con la verticalità delle colonne che donano un senso di rigore e di serenità a chiunque la osservi, e grazie alle varie chiese presenti in Ugento, la città può mostrare un volto artistico davvero molto suggestivo. Vicino alla cattedrale, c’è uno spettacolo che nessuno dovrebbe mai perdersi: la Torre dell’Orologio si innalza in tutta la sua maestosità e dovrete inchinarvi di fronte alla sua ineffabile bellezza e dinanzi al suono delle sue campane che scandiscono le ore, ri-
Ugento suonando per tutta la piazza dove è collocata, cioè Piazza San Vincenzo. Una Chiesa che non potrete non ammirare è quella della Madonna di Costantinopoli, nella quale si trova, scavata nella roccia, la cripta del crocifisso, sulle cui pareti noterete affreschi risalenti addirittura al 1200. Storia travagliata quella della Chiesa di San Cosma e Damiano, realizzata in epoca bizantina in onore di Santa Lucia ma completamente risalta in epoca barocca e ampliata verso la fine del XIX secolo. Si presenta con una facciata elegante e bellissima, divisa in tre sezioni verticali: puntando il naso all’insù, potrete ammirare al cento una statua in pietra della Madonna Immacolata, affiancata, da un
lato, dalla statua di Cosma, e dall’altro, di Damiano. Sobrietà e graziosa semplicità caratterizzano, invece, il Santuario di Santa Maria della Luce, cui è legata un’emozionante racconto: si narra, infatti, che, nel corso del XVI secolo, un sacerdote cieco trovò rifugio da un temporale proprio qui e, mentre era in preghiera, riacquistò per miracolo la vista. Stando a quanto viene tramandato, la prima cosa che apparve dinanzi ai suoi occhi fu proprio un affresco della Madonna: così si decise di scegliere questo nome. Per rivivere la storia della città di Ugento, ci si può recare nel Museo Archeologico dove a regnare è proprio la copia della statua in bronzo del re degli dei, Zeus: l’originale fu
rinvenuta nel 1961 durante i lavori di ristrutturazione di una casa provata. La statuetta è alta settantaquattro centimetri e risale al VI secolo a. C.: il signore dell’Olimpo è ritratto, con la barba e i lunghi capelli di cui si parla nella tradizione, nell’atto di scagliare una saetta con il braccio destro. Prima di essere museo archeologico, l’edificio era adibito a monastero dei Frati Minori Osservanti e si trova vicino alla chiesa di Sant’Antonio di Padova, raffigurato in una statua lapidea che potrete ammirare, osservando la facciata. Se la vostra sete di conoscenza non si è ancora placata, potrete visitare il Museo Diocesano che si trova nei sotterranei della Cattedrale, che accoglie numerose
55
Ugento statue di santi in cartapesta. Da non dimenticare è anche il Palazzo Colosso, dove al piano terra è collocato il museo che custodisce quasi ottocento reperti, risalenti al VI secolo a. C., all’età medievale e anche all’età moderna. Al periodo romano e normanno, risale, invece, il Castello, più volte ristrutturato nel corso dei secoli e che è aperto al pubblico dal 2005. Passiamo ad ammirare l’altra faccia della medaglia, ugualmente affascinante e ugualmente interessante: il volto della natura, per tutti gli amanti del verde. Se amate le lunghe passeggiate, la pesca, varie attività per mare, come il surf o la vela, il Parco è il posto che fa per voi: un luogo meraviglioso dove poter partecipare a numerose iniziative organizzate da varie associazioni, un’oasi dove ritrovare se stessi immersi nella frescura del paesaggio che vi affascinerà con le sue zone sabbiose e le sue zone aride. Una caratteristica peculiare di Ugento è data dai bacini di bonifica presenti sul territorio. Precedentemente malsani, questi territori furono sottoposti a interventi di risanamento, nel corso del secolo scorso, e furono, così, costruiti, dei grandi bacini, collegati da canali e sfocianti nel mare. Molte di queste aree bonificate furono utilizzate, in seguito, per la coltivazione e rimboschite a conifere. 56
Ugento
Ugento & dintorni ALLISTE. Venite a verificare se la sua etimologia rispecchia il vero: il suo nome significa, infatti, “città bellissima” e questo comune comprende anche la frazione di Felline, particolarmente attiva nell’animare l’estate salentina con sagre e manifestazioni culturali. Qui, vi è un’antica tradizione di produzione della ceramica: attorno ad una fornace, si sviluppò, infatti, il centro abitato. Le mura medievali abbracciano il centro storico del paese, caratterizzato da strette stradine su cui si affacciano antiche case con decorazioni in stile rina-
scimentale. Il Castello di Felline risale al XII secolo e fu voluto dai Bonsecolo: ha un impianto rettangolare con quattro torri per lato e la facciata presenta un grande portale sormontato dallo stemma del paese. La Chiesa Madre fu costruita nel XVI secolo ma subì dei cambiamenti nel Settecento: è un edificio dai tratti sobri, costituito in parte da pietra leccese ed è ricco di decorazioni. All’interno, si trovano un bellissimo altare maggiore in marmo policromo di Carrara e altri altari laterali dedicati ad alcuni santi.
A raccontare la lunga storia di questi luoghi sono anche due menhir, il Ninfeo e il Terenzano, che potrete vedere a Felline. Per ringraziare San Quintino della fine della peste, agli inizi del Quattrocento, i cittadini di Alliste edificarono una chiesa che fu, però, rimaneggiata nel XIX secolo. Alla Chiesa Madonna dell’Alto, collocata sulla collina che sovrasta il paese, è legata una leggenda su un marinaio che, chiedendo aiuto alla Madonna per non affogare durante una tempesta, ebbe una visione in cui la Vergine aveva in mano un’ancora: 57
Ugento l’uomo si salvò e fece voto di costruire ben tre cappelle. GEMINI, piccola ma ricca di sorprese è la frazione di Ugento, Gemini, che saprà ammaliarvi con le sue chiese e con le sue numerose testimonianze storiche. MELISSANO. Al confine tra Melissano e Taviano, si trova il laghetto Cellini, dove potrete restare incantati da un ricco canneto e osservare pesci rossi, rane e, se siete fortunati, anche alcune particolari specie di uccelli. Vicino al laghetto, presso la Contrada Civo, si trova un sito archeologico: sul luogo, fino a pochi decenni fa, si erigeva una chiesetta di origine medievale. Fra le chiese che, attualmente, invece, potrete vedere vi è la Chiesa della Beata Vergine del Rosario, adiacente alla piazza San Francesco, al cui interno potrete ammirare ben sei altari, numerose statue in cartapesta e pregevoli tele. In piazza Mercato Vecchio, invece, si innalza la Chiesa della Madonna Immacolata, ricca di statue, tra cui quella della Madonna Addolorata, della Madonna Immacolata, della Madonna del Miracolo, del Cristo morto e del Cristo risorto. Un moderno stile è sfoggiato dalla Chiesa di Gesù Redentore, la cui costruzione fu iniziata verso la fine del 2001: presenta una facciata quadrangolare con una grande croce di ce58
mento sopra il portale d’ingresso. All’interno, potrete notare le bellissime vetrate e le due statue della Vergine con il Bambino e di Gesù Redentore. TAVIANO. Potrete visitare alcune fra le sue numerosissime chiese, come, ad esempio, la Chiesa di San Martino, edificata nel Quattrocento, ma completamente modificata due secoli più tardi. Colpisce lo sguardo la facciata centrale con un portale e un finestrone di gusto tardo-rinascimentale; mentre lateralmente, si tro-
vano due nicchie, nelle quali sono collocate le statue di marmo di San Pietro e San Paolo. All’interno, è interessante osservare il ciclo pittorico, realizzato non molti anni fa, su tela, che rappresenta alcuni momenti particolari della vita di San Martino. Un tocco di Barocco si avverte ammirando la Chiesa della beata Vergine Maria Addolorata, edificata nel corso del XVII secolo: l’interno presenta, infatti, decorazioni tipiche del
Ugento movimento artistico, in più, l’altare maggiore è realizzato in pietra leccese. Particolarissima è la facciata della Chiesa dell’Immacolata, caratterizzata da due portali di ingesso con timpano spezzato e da tre croci a rilievo decorate con alcuni motivi. TAURISANO, qui la grandiosa Chiesa matrice della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo colpirà il vostro sguardo con il suo tendere ostinato verso il cielo: il suo stile rispecchia il canone tardo barocco e neoclassico e la sua facciata, che si apre tra due slanciate torri, presenta linee semplici e
regolari. Lo stemma della città, che rappresenta un toro che saltella fra i colli, è rappresentato sull’architrave della porta principale. RACALE. Potrete vedere una chiesa molto diversa dalle altre a Racale: qui, si trova la chiesa del Preziosissimo Sangue di Gesù, chiamata dai cittadini “Sangue Sparsu”, caratterizzata da una particolarissima pianta esagonale e da un’imponente cupola. Ricostruita nel corso del Settecento, la Chiesa di Santa Maria de’ Paradiso subì, rispetto all’originaria struttura me-
dievale, numerose modifiche, facilmente osservabili dalla facciata realizzata in pietra leccese. La sacrestia di questa chiesa accoglie monete romane, bizantine, veneziane, rinvenute durante i lavori di restauro. Accanto alla chiesa sorge una torre del XII secolo, che era di guardia alla porta principale attraverso la quale si accedeva alla città. Antichissima è la Chiesa di Santa Maria la Nova, che presenta, infatti, una prospetto neoromanico, mentre, all’interno è ricca di affreschi olio su tela.
59
Ugento
Ugento ... e le sue marine MARINA DI PESCOLUSE denominata “le Maldive del Salento” è frazione di Salve. Si trova sul tratto di costa ionica tra Torre Pali e Torre Vado. Il litorale basso e sabbioso, presenta una sabbia finissima e molto chiara, la più fine del Salento. Poco distante dalla costa si trovano diverse grotte carsiche. La località è importante anche dal punto di vista archeologico per la presenza di un dolmen e di una tomba del 2500 a.C. TORRE PALI località balneare è frazione di Salve. Il litorale è basso e sabbioso. 60
La località prende il nome dall’omonima torre di avvistamento cinquecentesca. A circa cento metri dalla spiaggia di Torre Pali si trova uno scoglio isolato, chiamato Isola della Fanciulla. Il nome è dovuto ad una delle più tristi leggende locali. LIDO MARINI La località, dal punto di vista balneare, è ritenuta essere una delle più belle di tutto il Salento: le acque che bagnano Lido Marini sono cristalline e trasparenti. TORRE MOZZA prende il nome dall’omonima torre cinquecentesca che si affaccia
su una lunga distesa sabbiosa. TORRE SAN GIOVANNI frazione del comune di Ugento, ha una storia antica almeno quanto la città. Tutto lascia supporre che questo approdo marittimo abbia rivestito una certa importanza strategica sin dai tempi della messapica cittadina di Ozan. Ciò è confermato dalla presenza dei resti archeologici di un tratto di mura messapiche, situate proprio ai piedi della torre che dà il nome alla zona, databili intorno al 500 a.C.. Numerosissimi sono gli eventi e le feste che animano l’esta-
Ugento te di Torre San Giovanni. Spesso ospitate sul lungomare si svolgono sagre dedicate ai prodotti enogastronomici tipici. POSTO ROSSO frazione di Alliste, è collocata tra le località di Capilungo e Torre San Giovanni. Località, esclusivamente turistica, è caratterizzata da una bassa scogliera facilmente praticabile. Il nome è dovuto probabilmente al colore rossastro degli scogli. TORRE SUDA frazione di Racale, prende il nome da una torre costiera a forma circolare. Il mare pulito, le piccole baie naturali e la macchia mediterranea ne fanno una meta turistica estiva. Il nome “Suda” deriva dalla località di origine greca,
significa “fortificazione”. In un’altra versione sulle origini del nome, si racconta che il nome “Suda” sia legato alla speciale caratteristica dell’acqua presente un tempo nella cisterna che “trasudava” dalle pareti esterne alla torre. MARINA DI MANCAVERSA frazione di Taviano. La costa è prevalentemente rocciosa. Esistono due teorie circa l’origine del nome. Secondo una prima ipotesi questo deriverebbe dal fatto che in antichità i pescatori gallipolini definissero in tale modo la costa che si trovava al lato sinistro rispetto a Gallipoli. Quindi Mancaversa deriverebbe da “versante mancino”. Una seconda ipotesi prende in considerazione il termine dialettale con cui si indica
la località, che in salentino è Baccaversa. Poiché in dialetto la parola bacca significa barca, letteralmente Baccaversa significherebbe “barca rivoltata”. Il piccolo centro si è sviluppato soprattutto nel secondo dopoguerra. Il primo nucleo di case, abitazioni di villeggiatura appartenenti alle famiglie più ricche di Taviano, fu costruito intorno agli inizi del Novecento. Nella zona erano presenti anche tre chiesette tardo ottocentesche oggi distrutte. Negli ultimi trent’anni il paese ha subito una crescita esponenziale diventando un importante centro turistico ricco di parchi, villette, attrezzature sportive, zone verdi e un bellissimo lungomare.
61
Feste in piazza & Sagre • 12 Luglio
Festival Internazionale della Musica Sacra (Ruffano)
• 16 - 17 - 18 Luglio
Sagra te li Panieri (Miggiano)
• 20 Luglio
Sagra della Patata e delle Cose Nostre (Alliste)
• 21 Luglio
Sagra della Patata (Felline)
• 25 Luglio
Birra e Wurstel (Taurisano)
• 27 Luglio
Sagra della Puccia (Ugento)
• 3 Agosto
Sagra del Convento (Ruffano)
• 4 Agosto
Sagra Ciceri e Tria (Ugento)
• 6 Agosto
Gusti e Sapori nel Centro Antico (Melissano)
• 8 Agosto
Sagra della Polpetta (Felline)
• 9 Agosto
Festa della Madonna dell’Aiuto (Torre S. Giovanni)
62
Specialità marinare - Cucina Tipica • 11 Agosto
Moda nel Salento (Torre Suda)
• 12 Agosto
Festa della Birra (Mancaversa) Alessandro Torsello
• 12- Agosto Cartoleria - Libreria - Art. da regalo Ufficio
Notte Bianca (Specchia)
• 13 Agosto
Lit. Gallipoli - Santa Maria al Bagno Vinimmagine (Melissano)
Via Vittorio Emanuele III, n°3 - Parabita (Le)
Tel. 0833 594628 - Cell. 339•2456451 13 Agosto nero.su.bianco@alice.it
73014 Gallipoli (Le) - Tel./Fax 0833 274098 www.trattorialecaravellegallipoli.com trattotialecaravelle@virgilio.it
Sagra della Pasta Fresca (Felline)
• 14 Agosto
Notte della Pizzica (Ugento)
• 20 Agosto
Sagra della Pesce (Felline)
• 16 Settembre
Fiera della Cappeddha (Mancaversa)
• 2 - 3 - 4 Settembre
Festa di Santo Stefano (Taurisano)
• 6 - 7 - 8 Settembre
Festa Sant’Antonio da Padova (Melissano
• 26 - 27 - 28 Settembre
Festa e Fiera dei Santi Medici (Ugento)
63
Feste in piazza & Sagre • 11 Agosto
Moda nel Salento (Torre Suda)
• 12 Agosto
Festa della Birra (Mancaversa)
• 12 Agosto
Notte Bianca (Specchia)
• 13 Agosto
Vinimmagine (Melissano)
• 13 Agosto
Sagra della Pasta Fresca (Felline)
• 14 Agosto
Notte della Pizzica (Ugento)
• 20 Agosto
Sagra della Pesce (Felline)
• 16 Settembre
Fiera della Cappeddha (Mancaversa)
• 2 - 3 - 4 Settembre
Festa di Santo Stefano (Taurisano)
• 6 - 7 - 8 Settembre
Festa Sant’Antonio da Padova (Melissano)
• 26 - 27 - 28 Settembre
Festa e Fiera dei Santi Medici (Ugento)
64
Casa Vacanze profumeria
cosmetica
di Mega Massimo
Via Monte Grappa, 34 Chiesanuova di Sannicola (Le) Giuseppe Cell. 339 78 02 235 Tel. 0833 23 10 41
S.S. 101 per Lecce Centro Commerciale Famila GALLIPOLI (LE) Cell. +39 393 7651547 massimo.mega0@alice.it
assimo m in o li g e m il asformare r t r e p e n io z a r Via Consalvo di Cordova, 22 ...l’integ 73014 GALLIPOLI (Le) info: 320 8676347
65
...Muoversi in Salento NAVETTE
Movida Rent
Cell. 380 7569080 - 338 5823932
Autonoleggio Antonio Rocca (Alezio) Cell. 349 0555892
Sp Motors (Gallipoli) Cell. 346 1791120 - 338 3125577
Navetta H24 Cell. Davide 328 8833758 - Francesco 340 4022617
Salento Scouting (Sannicola) Cell. 329 4283920 - 392 1794598
Tijuana Taxi h24 (Gallipoli) Cell. 324 0516768 - 380 1935022
Schumario Navetta Cell. 340 5446491 - 320 6118017
NOLEGGIO BICICLETTE
M.Bet (Gallipoli) Cell. 327 9702966
Bicincittà (Gallipoli) Cell. 346 1791120 - 338 3125577
Easy Rent (Gallipoli)
Cell. 340 0810867 - 340 1734977
Internet Cafè (Gallipoli)
Cell. 340 5786322 - 0833 262547
66
www.gustasalento.it
Gusta Salento
67
Gallipoli
Gallipoli la perla dello Jonio Città bella, di nome e di fatto: Gallipoli, gioiello e vanto di questo territorio, è ormai conosciuta ovunque come la “Perla dello Jonio” proprio per il suo ineffabile fascino che ammalia con la brillantezza del suo mare e la freschezza della città vera e propria. Gallipoli è divisa in due zone: il borgo che costituisce la parte moderna e il centro storico. Proprio per questo, Gallipoli è la città ideale dove tutti, ma davvero tutti, possono trovare qualcosa di cui innamorarsi: con la sua poliedricità riuscirà 68
a soddisfare ogni tipo di gusto. Lasciatevi incantare dalle bellezze naturali e artistiche qui presenti: sulle acque cristalline, si innalza il maestoso Castello Angioino, edificato nel 1200, e il cui sistema difensivo fu migliorato tre secoli dopo, con la costruzione del Rivellino, a cui è collegato per mezzo di un ponte levatoio. Suggestivo il luogo particolare in cui lo si può osservare: basta alzare lo sguardo mentre si passeggia sul ponte che collega le due realtà, antica e moderna, della città. Dal mare, proprio affian-
co, sorge anche il Monumento al Riccio. Di fronte al Rivellino, presso il porto Peschereccio, si trova la piccola Chiesa di Santa Cristina, protettrice di Gallipoli, festeggiata il 24 luglio. Nei paraggi, presso la piazza del Canneto, si trova anche la Fontana Greca, la cui costruzione è collocabile o nel XVI secolo o addirittura nel III secolo a. C., venendo così considerata come la più antica fontana d’Italia. Da notare il gallo coronato che porta impresso: lo stemma della città.
Gallipoli Nel Seicento, le tendenze artistiche del Barocco si diffusero anche a Gallipoli: questo si può vedere ammirando le decorazioni esuberanti delle numerose strutture religiose e civili presenti soprattutto nella cosiddetta “Gallipoli vecchia”. Perfetto esempio di questo influsso è la Cattedrale di Sant’Agata, che si erge nel luogo più alto dell’isola e ricostruita laddove precedentemente si trovava una chiesetta romanica. La sua imponente facciata è realizzata in tufo calcareo, è divisa in due ordini ed è molto decorata: sono presenti sette nicchie con le statue di alcuni santi. L’influsso del Barocco si avverte anche all’interno, dove sono collocati numerosi altari; inoltre, la cattedrale viene anche con-
siderata una vera e propria pinacoteca poiché conserva anche moltissime tele. La Chiesa di San Francesco d’Assisi, anche conosciuta come la chiesa del Malladrone, presenta una facciata articolata in due piani: il piano superiore è diviso in tre spazi, ai lati due corpi architettonici che sporgono in avanti e la parte centrale concava; mentre, il piano inferiore è costituito da un grande portico ad arco che conduce all’ingresso nella chiesa. Anche qui si può notare l’impronta del Barocco, osservando la chiesa al suo interno: sono ben dieci gli altari che seguono questo stile. Colpiscono lo sguardo anche la Chiesa di San Domenico al Rosario e la Chiesa del Santissimo Crocifisso che son adia-
centi, l’una affianco all’altra. La chiesa di San Domenico al Rosario fu annessa all’ex convento dei Domenicani e si presenta con un prospetto in carparo ricco di motivi floreali e di nicchie; mentre, la chiesa del Santissimo Crocifisso, che fu costruita su terreni appartenenti ai Domenicano, presenta un prospetto semplice, caratterizzato dal quadro della Vergine del Buon Consiglio e da una nicchia dove si trova una croce lignea con incisa la famosa scritta “In hoc signo vinces”. Al suo interno, si trova una scultura lignea del Cristo morto, importantissima per gli abitanti della città, in quanto è la statua che viene portata in processione durante la Settimana Santa. La Chiesa di Santa Maria della
69
Gallipoli Purità fu edificata nel 1664: la facciata colpisce con i suoi tre pannelli in maiolica che raffigurano Madonna della Purità, San Giuseppe e San Francesco d’Assisi. Sempre nella seconda metà del Seicento, fu edificata la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, che sorge lungo le mura ed è rivolta verso l’isola di Sant’Andrea. Un grande senso di rigore è trasmesso dal Santuario di Santa Maria del Canneto, collocato vicino al ponte che collega la città nuova alla vecchia, che si riconosce immediatamente da un portico con tre arcate frontali e due laterali. A due secoli più tardi risale, invece, la Chiesa del Carmine, realizzata dove prima si trovavano un’altra chiesa e un oratorio. Se amate visitare le chiese, avete scelto davvero il posto giusto: a Gallipoli avrete veramente l’imbarazzo della scelta! Nella parte nuova della città, potrete, invece, ammirare la Chiesa del Sacro Cuore, situata in Piazza Tellini, di fronte al conosciuto Monumento ai caduti. Piazza Tellini si trova su una delle strade più importanti di Gallipoli, il corso Roma, molto frequentato e ideale per passeggiare dando un’occhiata alle vetrine dei numerosi negozi presenti o ai locali e pizzerie dove poter soddisfare il proprio palato. E la sera, il divertimento è assicurato nel70
le discoteche più in del momento: Rio Bo, Praya, e quelle sul mare, Lido Samsara e Lido Zen. Se si vuole evitare la confusione e si desidera solo sgranchirsi le gambe e ammirare un bel paesaggio, il Lungo Mare è il posto ideale per voi. La città pullula anche di palazzi; fra i più conosciuti abbiamo il Palazzo Tafuri, in perfetto stile Barocco, e il Palazzo Granafei, vicino alla Cattedrale di Sant’Agata e dove si trova un frantoio ipogeo. Fiore all’occhiello della città, però, è la natura e le splendide spiagge, luoghi dove rilassarsi e godersi appieno l’esta-
te. Mare cristallino e sabbia luccicante dominano la Baia Verde, una delle spiagge più famose e frequentate; grandi distese di pinete profumano la piccola spiaggia di Rivabella; Lido San Giovanni apre la strada al paesaggio balneare gallipolino, mentre qualche chilometro più in là, si trovano Mancaversa, con la sua costa rocciosa, e Torre Suda. Uno spettacolo da non perdere è, senza dubbio, il litorale di Punta Pizzo e l’Isola di Sant’Andrea, ad un miglio dal centro storico, che è considerata un patrimonio unico dal punto di vista naturalistico.
Gallipoli
Gallipoli ALEZIO è una fenice che muore e risorge l’immagine rappresentata sullo stemma di Alezio: simbolo di una popolazione che, nonostante le distruzioni, è stata sempre in grado di rialzarsi. Fondata dai Messapi, Alezio possiede due importanti chiese: la Chiesa di Santa Maria della Lizza e la Chiesa della Madonna Addolorata. Il Santuario della Lizza fu edificato tra dodicesimo e tredicesimo secolo ed è caratterizzato da una pianta a croce latina e da affreschi di epoche diverse ma comunque tutti molto antichi; inoltre,
& dintorni
si conservano tele risalenti alla fine del Cinquecento e che sono attribuite al gallipolino Catalano e ai suoi allievi. La festa patronale di Alezio è dedicata proprio alla Madonna della Lizza e si tiene il giorno di Ferragosto. La Chiesa dell’Addolorata fu progettata da Lorenzo Turco nel 1838 e terminata nel 1875, anche se sorge su una costruzione del dodicesimo secolo. La chiesa ha una pianta a croce greca e un’affascinante copertura a botte decorata: basta alzare il naso all’insù per vedere la cupola con le raffigurazioni dei
quattro evangelisti. Nei due bracci, si trovano i due cappelloni del Santissimo Sacramento e di San Rocco. La Chiesa si affaccia su Piazza Vittorio Emanuele II, dove al centro si erge una statua che simboleggia la patria. Oltre alle architetture religiose, ad Alezio si può ammirare anche una dimora signorile del Settecento: Palazzo Tafuri. All’esterno, sfoggia la sua bellezza con una grande balconata e lo stemma della famiglia; all’interno, l’edificio ospita il museo civico messapico. SANNICOLA è interessan71
Gallipoli te osservare l’Abbazia di San Mauro che, probabilmente, risale agli inizi dell’anno Mille e di tutto l’insediamento basiliano originario resta una chiesetta, l’interno è costituita da tre navate di cui, la centrale ha una copertura a botte. Si possono notare gli affreschi di età medievale. La festa patronale di Sannicola è dedicata alla Madonna delle Grazie a cui è intitolata una chiesa che sorge sui resti della chiesa bizantina di San Nicola. Sempre a Sannicola esiste un monastero bizantino di cui rimane ben poco e cioè la Chiesa di San Salvatore che si trova al confine con Gallipoli. TUGLIE. Numerosissime sono le chiese che potrete visitare, tra cui spicca la Chiesa madre di Maria Santissima Annunziata, edificata nel Settecento, che vi attrarrà sin da subito con i suoi tre portali d’ingresso, di cui, quello centrale, è caratterizzato da due nicchie contenenti le statue della Madonna Annunziata e dell’Arcangelo Gabriele, entrambe risalenti al Quattrocento. Sulla parete absidale spicca un mosaico che rappresenta l’Annunciazione. Nel transetto a sinistra, vi è un mezzobusto della Madonna col bambino, realizzato da Enrico Manfrini. Un’altra chiesa da visitare è la Chiesa del Carmine, edificata nell’Ottocento, che sfoggia una facciata in stile neoromanico, realizzata negli anni trenta del secolo scorso. Sempre al Settecento risale la Chiesa di San Giuseppe che presenta un’unica navata il cui pavimento è impreziosito 72
da un mosaico realizzato alla fine dell’Ottocento e sull’altare maggiore si trova un dipinto raffigurante la morte di San Giuseppe. Una chiesa a cui la comunità è legata è quella che sorge in una frazione del paese, Montegrappa, ed è appunto la Chiesa della Madonna del Montegrappa, costruita in occasione della fine dei conflitti mondiali. Sono presenti, nel paese, anche quattro menhir che, assieme alle Grotte Passaturi, confermano che il territorio sia stato frequentato anche in epoche molto remote. PARABITA è degna di nota per la Grotta delle Veneri,
così chiamata per le statuine in osso di cavallo che furono ritrovate negli anni Sessanta e risalenti al Paleolitico. Molto bello è il castello degli Angioni che ospita una cappella dedicata a san Francesco d’Assisi. Non potrete lasciarvi sfuggire la Basilica della Madonna della Coltura che custodisce un prezioso affresco bizantino dell’XI secolo raffigurante la Vergine col Bambino e nemmeno la Chiesa matrice di San Giovanni Battista, ampliata nel corso dei secoli, che conserva le spoglie di San Vincenzo Martire. Al Cinquecento risale invece la Chiesa dell’Immacolata. La Chiesa del Crocefisso,
Gallipoli conosciuta come Chiesa di San Pasquale, deve il suo gran fascino alla semplicità che la caratterizza. GALATONE. Facilmente riconoscibile per il suo prospetto in carparo, è la Collegiata dell’Assunta che risale al XVI secolo ed è affiancata da un campanile a tre piani. Anche il Santuario del Santissimo Crocifisso della Pietà presenta una facciata barocca, in pietra leccese e carparo. Sul portale di ingresso domina una scultura di Gesù Crocifisso con vicini quattro cherubini. La Chiesa di San Sebastiano e San Rocco, attigua al convento dei Domenicani, venne edificata nel 1500. La Chiesa di San
Francesco d’Assisi rispecchia le caratteristiche di sobrietà delle chiese degli ordini mendicanti. L’altare maggiore è realizzato in legno ed è sormontato da un dipinto che raffigura Francesco d’Assisi. La Chiesa dell’Annunziata, anche conosciuta come di Santa Lucia, risale al XVIII secolo e fu costruita nel luogo dove prima sorgeva di un edificio sacro medievale. L’Abbazia di San Nicola di Pergoleto risale al IX secolo e fu fondata dai monaci Basiliani ma poi passò nelle mani dei Benedettini. Vi è anche una chiesa di origine medievale: la Chiesa di Cristo di Tabelle, dove all’interno è raffigurata la scena della Cro-
cifissione. Della cinta muraria che proteggeva il paese non è rimasto molto, se non una porta, la Porta di San Sebastiano, realizzata in carparo e contiene gli stemmi dei feudatari. Molto interessante e suggestiva è una torre risalente all’epoca angioina che presenta le forme tipiche dell’architettura militare, vicino alla quale è stato costruito il Palazzo Marchesale, sede dei feudatari di Galatone. Matino ha molto da offrire, a partire dalle tracce che il passato ha scolpito sul suo territorio: la grotta Sant’Ermete e la grotta di Sant’Eleuterio. La prima testimonia la presenza dell’uomo di Neanderthal; deve il suo nome ad un affresco, raffigurante proprio Sant’Ermete, che attesta la sua cristianizzazione da parte dei basiliani. La seconda è ciò che rimane del monastero di San’Eleuterio, risalente al X secolo, di cui costituiva la cripta. La Chiesa di San Giorgio dedicata al Santo patrono del paese. Potrete ammirare la meravigliosa statua lignea raffigurante il patrono ai cui fianchi si trovano due lampade votive in argento risalenti al XVII secolo. Sempre a quel periodo risale anche la costruzione della Chiesa della Pietà: alla sua facciata è addossato l’arco che costituiva l’ingresso alla città. CASARANO, la bellezza della torre dell’orologio che si erge in Piazza San Giovanni, realizzata in carparo e composta da tre ordini: sulla sua sommità si trovano le campane; affianco, si trova il sedile cinquecente73
Gallipoli
sco, che era il luogo dove i cittadini si riunivano per discutere sui problemi della città. Sulla facciata della Chiesa Matrice Maria SS. Annunziata vi sono tre nicchie che ospitano le statue di San Giovanni l’Elemosiniere, di San Pietro e di San Paolo. Numerosi sono i mosaici e gli affreschi che si possono ammirare al suo interno, alcuni dei quali realizzati da Oronzo Tiso e dal Coppola. Sempre nella Piazza San Giovanni, si trova la colonna si San Giovanni Elemosiniere, di forma ottagonale. Il palazzo baronale dei D’Aquino, anche conosciuto come il Palazzo De Lorenzi, è la residenza più importante di Casa74
rano e fu realizzato sui resti di un antico castello. All’interno, si trova una chiesetta dedicata a Sant’Anna. In piazza D’Elia, troverete l’omonimo palazzo, realizzato durante il Cinquecento, in pietra leccese. Il Palazzo dei Domenicani, ora sede del Municipio, fu edificato nel Seicento, ma lo stile è molto vicino a quello del tardo Cinquecento. E’ possibile ammirare lo stemma della città che si trova sull’austero prospetto. Affianco si trova la Chiesa di San Domenico, in stile Barocco, che presenta due altari dedicati al Santo. Dietro un altare, decorato con ben quindici oli su legno, si tro-
va un grande dipinto che raffigura Maria circondata dagli angeli in festa. Oltre a San Giovanni, a proteggere la città è chiamata anche la Madonna della Campana, a cui è dedicata una chiesa che si erge su una collinetta da cui è possibile ammirare il panorama della città. Un’altra meravigliosa chiesa che non vi pentirete di visitare è la Chiesa dell’Immacolata, caratterizzata da una facciata armoniosa e sobria, incorniciata in due colonne con capitello in stile ionico, sormontata da un architrave e con al centro una finestra ovale.
Gallipoli
Gallipoli ... e le sue marine BAIA VERDE presenta una costa bassa e sabbiosa. Baia Verde è abitata prevalentemente d’estate e nell’ultimo censimento ha registrato una popolazione di soli 94 abitanti. RIVABELLA, la località costituisce un importante luogo della movida nel periodo estivo. Il centro ospita da circa 15 anni una piccola cittadella commerciale estiva. Rivabella si è sviluppata soprattutto dalla fine degli anni settanta con precisi connotati residenziali e turistici. Prima del suo sviluppo la località era detta Ponticello, in virtù di un ponticello costruito al di sotto della strada litoranea per con-
sentire il deflusso delle acque piovane di un canale. Sulla spiaggia di Rivabella sono state rinvenute alcune sepolture del neolitico e i resti di una villa romana. LIDO CONCHIGLIE sorge ai piedi di un alto costone roccioso. La località, abitata soprattutto nel periodo estivo, presenta una costa di circa 2 km caratterizzata da tratti di scogliera alta e bassa e da un ampio tratto sabbioso. Di notevole interesse paesaggistico è il costone roccioso della “montagna spaccata”, così chiamata per via di un passaggio scavato nella roccia per la costruzione della strada
litoranea. Lido Conchiglie si sviluppò negli anni quaranta in seguito alla costruzione di uno stabilimento balneare battezzato Lido Conchiglie per la presenza sulla spiaggia di numerose conchiglie. Il territorio fu abitato tuttavia sin dal Paleolitico come testimoniano i ritrovamenti di cocci di argilla, di ceramica e resti umani. Durante il periodo bizantino nella località si insediarono i monaci basiliani, i quali costruirono intorno al X secolo l’Abbazia di San Mauro, la cui chiesa è ancora visibile sull’altura dell’Alto Lido. 75
Feste in piazza & Sagre • tutti i martedì e giovedì “La Vinolea”
Degustazioni a Suon di Pizzica (Alezio)
• 11 Luglio
Estate in Corte (Matino)
• 15 - 16 Luglio
Festa della Madonna del Carmine (Gallipoli)
• 22 Luglio
Sagra te lu Pummitoru Schiattarisciatu (Aradeo)
• 22 Luglio
Villaggio in Festa (Galatone)
• 23 - 24 - 25 Luglio
Festa di Santa Cristina (Gallipoli)
• 4 Luglio
Festa e Fiera della Madonna del Grappa (Tuglie)
• 27 - 31 Luglio
Master Music (Teatro Garibaldi - Gallipoli)
• 5 Agosto
Concerto Fanfara Aereonautica Militare (Alezio)
• 8 Agosto
Sagra della Lizza (Alezio)
• 9 Agosto
Sagra dei Sapori Locali (Sannicola)
• 9 Agosto
Note D’Estate (Matino)
76
• 9 Agosto
Raduno Nazionale Vespe e Lambrette (Alezio)
• 9 - 12 Agosto
Sagra della Frisa e del Pesce Fritto (Gallipoli)
• 11 Agosto
Trekking Sotto le Stelle (Alezio)
• 14 - 15 - 16 Agosto
Festa e Fiera della Lizza (Alezio)
• 17 - 18 Agosto
Sagra della Carne di Cavallo (Seclì)
• 16 - 20 Agosto
Tramonto a San Mauro (Sannicola)
• 18 - 23 Agosto Arena Green Village - Alezio
Concorso Nazionale Salto ad Ostacoli 5 stelle
Gran Premio Qualificante per il Global Champions Tour Longines che si terranno a Roma nel mese di settembre, categoria Juniores e Senior
• 27 - 31 Agosto
Sagra del Pesce Spada (Gallipoli)
• 7 - 8 - 9 Settembre
Festa della Madonna delle Grazie (Sannicola)
• 7 Settembre
Sagra della Pagnotta e del Vino (Galatone)
• 25 - 26 - 27 Settembre
Festa dei Santi Medici (Gallipoli) 77
Feste in piazza & Sagre • 9 Agosto
Raduno Nazionale Vespe e Lambrette (Alezio)
• 9 - 12 Agosto
Sagra della Frisa e del Pesce Fritto (Gallipoli)
• 11 Agosto
Trekking Sotto le Stelle (Alezio)
• 14 - 15 - 16 Agosto
Festa e Fiera della Lizza (Alezio)
• 17 - 18 Agosto
Sagra della Carne di Cavallo (Seclì)
• 16 - 20 Agosto
Tramonto a San Mauro (Sannicola)
• 18 - 23 Agosto Arena Green Village - Alezio
Concorso Nazionale Salto ad Ostacoli 5 stelle
Gran Premio Qualificante per il Global Champions Tour Longines che si terranno a Roma nel mese di settembre, categoria Juniores e Senior
• 27 - 31 Agosto
Sagra del Pesce Spada (Gallipoli)
• 7 - 8 - 9 Settembre
Festa della Madonna delle Grazie (Sannicola)
• 7 Settembre
Sagra della Pagnotta e del Vino (Galatone)
• 25 - 26 - 27 Settembre
Festa dei Santi Medici (Gallipoli)
78
PARRUCCHIERI
PARABITA 0833.595454 E’ gradito l’appuntamento
79
Lidi • Lido Solero San Foca - Melendugno • Lido Kalù San Cataldo • Lido Soleluna (Bau Beach) San Cataldo • Lido le Fontanelle Melendugno • Lido Tropea Laghi Alimini - Otranto • Lido Acqua Chiara Otranto • La Riviera Santa Cesarea Terme • Lido Azzurro Leuca • Lido Zinzulusa Castro • Lido 5 Vele Pescoluse - Salve • Lido Bora Bora Torre San Giovanni • Lido Vecchio Porto Torre Pali • Cotriero Lido Pizzo - Gallipoli • Lido Baia Verde Gallipoli • Lido Sottovento Gallipoli • Lido Le Dune Porto Cesareo 80
• Lido Kalè Cora Melendugno • Lido Molo13 Frigole • Lido York San Cataldo • Lido dei Briganti San Foca • Lido i Due Mori Laghi Alimini - Otranto • Fico D’india Laghi Alimini - Otranto • Lido dei Pini Otranto • Lido La Sorgente Castro • Lido Bagni Marinelli Felloniche Patù • Lido Venere Posto Vecchio - Salve • Le Maldive del Salento Salve • Lido Fontanelle Torre San Giovanni • Lido Zeus Gallipoli • Lido Samsara Gallipoli • Lido Torre Inserraglio lit. Gallipoli - Porto Cesareo • Lido Litos Porto Selvaggio
81
Porto Cesareo
Porto Cesareo Portus Sasinae Vi sembrerà di trovarvi in una cartolina: spiagge da sogno, un mare in cui ci si può specchiare, torri rinascimentali che affascinano la vostra mente. Il quadro idilliaco non è immaginario: siete a Porto Cesareo, luogo ideale per gli amanti del mare, paese che vi accoglierà fra le sue onde fresche e limpide e vi abbraccerà con i suoi 17 km di costa. Ed è proprio lungo la costa che si erigono le famose torri di Porto Cesareo, costruite tutte intorno al XVI secolo, allo scopo di difendersi dagli attacchi nemi82
ci. La più grande fra queste è Torre Cesarea, a sud dell’abitato, che con i suoi 16 metri di altezza, domina sul territorio e, attualmente, ospita gli uffici della Guardia di Finanza. Precedentemente, comunicava con Torre Chianca (detta anche Torre di Santo Stefano), che sorge su un sito archeologico, chiamato “Scalo di Furno”, dove furono ritrovati i resti di un villaggio risalente al periodo protostorico. Imponente e suggestiva è anche Torre Lapillo (anche conosciuta come Torre di San Tomma-
so), torre di avvistamento con base quadrata, in due piani, che oggi ospita un Centro Visite Turistico – Ambientali, che si occupa di fornire materiale su tutto ciò che c’è da conoscere e da visitare riguardo a questo posto. Era presente anche un quarta torre, Torre Castiglione, ma, purtroppo, di essa oggi si possono vedere pochi resti: infatti, fu distrutta quasi completamente durante la Seconda Guerra Mondiale. La natura di Porto Cesareo vi lascerà di stucco: non è un caso che il paese rientri fra le
Porto Cesareo 27 aree naturali marine protette di Italia, grazie alle numerose specie vegetali che hanno attirato l’intenzione di tanti biologi come anche i fondali che sono oggetto di interesse di molti studiosi. Ci si può informare sulla natura che domina questo paese grazie al Museo di Biologia Marina che contiene ben 900 reperti, una biblioteca, un archivio fotografico e un’aula multimediale E’ un piacere osservare anche le due isole che si trovano davanti alle coste di Porto Cesareo: l’Isola dei Conigli e l’Isola della Malva. Quando la popolazione di Porto Cesareo crebbe al punto da non poter più essere contenuta nella cappella seicentesca di Santa Cesarea
Vergine, il vescovo di Nardò decise di costruire una nuova chiesa: la Chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso, realizzata verso la fine del XIX secolo, caratterizzata da un’armoniosa compostezza e da una facciata neoclassica capace di emanare un senso di serenità e di delicatezza. All’interno, la chiesa è composta da un’unica navata rettangolare con volta e stella e si possono ammirare due statue in cartapesta, una di Santa Cesarea e una della Madonna del Perpetuo Soccorso. Oltre che della sua bellezza, di Porto Cesareo avrete certamente sentito dire della statua dedicata alla showgirl Manuela Arcuri, che causò non pochi problemi al co-
mune ma che, nello stesso tempo, gli fece acquisire gran fama. Uno scultore salentino, infatti, nel 2002 ha realizzato una scultura che rappresenta la moglie di un pescatore che aspetta che il marito torni dal mare. Le fattezze son proprio quelle dell’Arcuri e molte donne hanno chiesto che fosse rimossa, ma, alla fine, dopo qualche vicissitudine, la statua è tornata al suo posto. Numerosissime sono anche le masserie da visitare; tra le più note, si ricordi: Masseria Belvedere, Masseria La Fisichella e Masseria Colarizzo: non potrete dire di esser stati a Porto Cesareo, se non avrete fatto tappa in almeno uno di queste fra le più famose.
83
Porto Cesareo
Porto Cesareo NARDÒ. Il susseguirsi degli eventi e degli anni ha lasciato numerose impronte sulla città di Nardò. Le prime manifestazioni di arti figurative ritrovate in Europa sono le incisioni ritrovate sulle pareti delle grotte di Baia Uluzzo. A mostrare i segni dei diversi secoli è anche la struttura della Cattedrale di Santa Maria Assunta, sorge sui resti di una chiesa basiliana e custodisce il preziosissimo Cristo Nero, un crocifisso del XIII secolo, denominato in questo modo per la sua colorazione scura, dovuta al tipo di legno 84
col quale è stato realizzato, il cedro. All’interno della Cattedrale si possono ammirare numerosi affreschi: quello di san Nicola, della Vergine col Bambino, di sant’Agostino e della Madonna delle Grazie. La Chiesa di San Domenico subì numerose modifiche nel corso del tempo: all’esterno, si presenta con una facciata in carparo nella cui parte inferiore si possono notare figure umane e cariatidi addossate le une alle altre. All’interno, tra i diversi altari spicca quello della Madonna del Rosario con i quindici misteri, opera
& dintorni del pittore neretino Antonio Donato D’Orlando. La Chiesa di Santa Maria della Purità presenta l’altare maggiore realizzato in marmo policromo sopra il quale si trova una tela che rappresenta la Madonna fra Santi. Al Settecento, risale la Chiesa di San Giuseppe Patriarca, che risente moltissimo dello stile architettonico tipico delle chiese leccesi. Al suo interno potrete ammirare il bassorilievo sull’altare maggiore che rappresenta la fuga in Egitto. Annessa al convento delle Clarisse, fondato nel 1200, è la Chiesa di Santa
Porto Cesareo Chiara, che fu ampliata, per poter accogliere un numero sempre crescente di cittadini, inglobando anche la chiesetta di San Giovanni Battista che si trovava a pochi metri di distanza e di cui rimane come testimonianza il portale. La Chiesa Beata Vergine Maria del Carmelo, con l’annesso convento, rappresenta uno dei maggiori complessi monastici della città. L’interno della chiesa è in stile barocco mentre l’esterno presenta caratteristiche tipiche del periodo romanico: affianco al portale d’ingresso vi son scolpiti due
leoni aggressivi, mentre nelle nicchie si trovano due statue che risalgono al Cinquecento. Degno di nota è il Castello Acquaviva: gran parte della struttura originaria, che doveva contenere una cinquantina di stanze, è andata perduta quando il castello fu trasformato in residenza civile. La fascia costiera è un posto ideale per riscoprire se stessi immersi nella natura: non a caso, essa ospita anche il Parco regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, dove è offerto uno spettacolo unico rappresentato dal verde delle pinete
e della macchia mediterranea. VEGLIE è famoso per la produzione di vini e olio, fondato nel X secolo ma già abitato dai messapi molti secoli prima. La fondazione della Chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista e Santa Irene, risale all’XI secolo ma fu poi ricostruita tra XVI e XVIII secolo. Il portale è sormontato da una lunetta in cui è contenuto il gruppo scultoreo raffigurante la Madonna col Bambino, tra i santi Pietro e Paolo. In stile Barocco è l’altare del Santissimo Sacramento che fu trasportato da un’altra chiesa salentina nella seconda metà del XIX secolo. La cripta della Madonna della Favana risale al IX-XI secolo. Il nome è legato al favismo, malattia per salvarsi dalla quale si pregava Santa Maria di Veglie, alla quale originariamente l’edificio era dedicato. All’interno sono presenti sculture di santi orientali e occidentali e scritte sia in greco che in latino che testimoniano l’intreccio culturale di questo insediamento rupestre. LEVERANO si trova sempreall’interno della Terra dell’Arneo. La Chiesa Matrice, dedicata alla Santissima Annunziata, tra fine Cinquecento e inizio seicento, gravemente danneggiata da un terremoto e poi ristrutturata nel settecento. Il prospetto è semplice e lineare; all’interno, gli altari sono tutti settecenteschi; degni di nota sono i dipinti e l’antica statua di San Rocco qui 85
Porto Cesareo
custodita. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, risale alla seconda metà del XV secolo. La chiesa presenta un semplice prospetto con elementi tardo-romanici su cui furono sovrapposte alcune decorazioni barocche. La Chiesa della Madonna della Consolazione risale al XVII secolo e fu eretta in seguito al ritrovamento miracoloso di un’immagine della Vergine. L’interno conserva tuttora l’immagine della Vergine. Anche il grande Federico II lasciò un’impronta su questo territorio: nel 1220, fece edificare una torre di ben 28 metri, divisa in quattro piani, con lo scopo di monitorare la costa 86
ionica minacciata dai pirati. SALICE SALENTINO qui è presente una fortificazione del XVI secolo: Castello Monaci, dove era presente un insediamento di monaci basiliani. Al suo interno si conservano opere d’arte di notevole interesse artistico e storico. Ora si trovano un’azienda vincola ed un “museo del vino”. La Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria Assunta, risale al XVI secolo, ma crollò nel Seicento e fu subito dopo ricostruita. Presenta una facciata in carparo scandita su tre livelli e nel terzo ordine culminano in pinnacoli. Il portale, in pietra leccese, è sormontato dal gruppo scultoreo dell’As-
sunta tra due putti e pinnacoli di fiori e frutta. Ai lati del portale si aprono due nicchie con le statue di San Francesco d’Assisi e Sant’Agostino; le due nicchie del secondo ordine accolgono le statue di San Tommaso d’Aquino e San Domenico di Guzman. L’interno, a croce latina, è divisa in tre navate da poderosi pilastri. Nelle navate laterali sono collocati sei altari; altri quattro sono nel transetto. Nel luogo dove si trovava la piccola chiesa della Madonna del Soccorso, fu costruito l’edificio che ospita il Convento dei Frati Minori. La Chiesa Santa Maria della Visitazione presenta una facciata in due
Porto Cesareo
ordini: quello inferiore ospita il portale d’ingresso affiancato da due nicchie vuote mentre l’ordine superiore, privo di decorazioni, accoglie una finestra centrale. L’interno, a navata unica, è ricco di stucchi settecenteschi e architetture barocche. COPERTINO. Il perimetro murario della città fu costruito nel Quattrocento e la porta, denominata “di San Giuseppe” perché dedicata nel Settecento al patrono, rappresentò per molto tempo l’unico accesso a Copertino. La Basilica di Santa Maria ad Nives sorse nel 1088 per volontà del conte Goffredo il Normanno e fu intitolata alla Vergine Assunta. La costruzione del Santuario di San Giuseppe fu messa in
atto nel settecento e l’edificio fu ingrandito l’anno successivo. Il suo interno è sobrio e comprende una piccola stalla con un tetto a capanna di paglia, canne e tegole, dove nacque il santo protettore della città. Vi sono custodite numerose reliquie del Santo tra cui il cuore, giunto a Copertino da Osimo il 7 aprile 1953. La casa paterna di San Giuseppe apparteneva a Felice Desa, padre del Santo. L’interno ospita sulla parete sinistra un dipinto su tela della fine dell’Ottocento che raffigura l’agonia della madre di San Giuseppe. Il Santuario della Grottella, con l’annesso convento, è situato alla periferia del paese e fu il luogo di molte estasi di San Giuseppe da Copertino.
Nel 1618, i Francescani diedero inizio alla costruzione dell’adiacente convento: dinanzi, si estende un grande parco, tuttora utilizzato per varie manifestazioni musicali e artistiche. La Chiesa e il Monastero di Santa Chiara furono fondati nel 1545 e rimaneggiati nei primi decenni del XVIII secolo. La chiesa venne trasformata in un edificio barocco. La Chiesa di Santa Maria di Casole sorge fuori dal centro urbano, sulla strada provinciale Copertino-Nardò. Durante il cinquecento, la chiesa fu ricostruita, dopo essere stata distrutta dai turchi. Si presenta con un sobrio prospetto a capanna e sul portale d’ingresso si trova un affresco della Madonna tra i santi Francesco e Antonio. Tra i palazzi più importanti di Copertino abbiamo: Palazzo Pappi, di cui rimane un portale cinquecentesco che ben incarna lo stile rinascimentale e d è interamente realizzato in pietra leccese; il Palazzo Ventura, di cui resta, anche in questo caso, il portale quattrocentesco, arricchito nel corso del Settecento con motivi barocchi; Palazzo Prence, il cui portale è sormontato da una statua di Michele Arcangelo che uccide un drago. Nel Cinquecento, fu realizzato il castello di Copertino che ingloba una fortezza di epoca normanna, con una pianta quadrangolare ai cui vertici si erigono quattro possenti baluardi. 87
Porto Cesareo
Porto Cesareo SANTA MARIA AL BAGNO ha di sicuro una storia molto lunga, visto che nella vicina Grotta del Fico sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici. Durante la seconda guerra mondiale, il luogo fu rifugio di molti Ebrei, condotti qui dall’esercito alleato: di quel triste periodo restano tre murales realizzati dai deportati. SANTA CATERINA nasce come avamposto difensivo contro gli attacchi dei Saraceni, vi si trovano, infatti, due torri d’avvistamento del XVI secolo. La spiaggia qui è per lo più con acque basse e molti scogli, divisi da un breve tratto sabbioso. 88
TORRE SQUILLACE Il posto è l’ideale per trascorrere le vacanze: qui si può accarezzare una sabbia bianca finissima e lasciarsi massaggiare da acque lievi e cristalline. TORRE INSERRAGLIO, zona tutelata come riserva, possiede fondali, flora e fauna marina tipici della costa ionica ed è circondata tutt’attorno da macchia mediterranea. La costa è ricca di insenature a scoglio basso e frastagliato, con calette che si alternano a brevi tratti sabbiosi, ed è dominata da una torre che ha dato il nome alla località. TORRE LAPILLO la spiaggia è una delle più frequentate
...e le sue marine della costa ionica per merito dell’abbondanza d’infrastrutture e possibilità. Le coste, con acque cristalline e sabbie bianche e perfette, sono la location ideale per il relax mentre presso le scogliere ci si può divertire con pesca e snorkeling. SANT’ISIDORO prende il nome dall’omonima torre cinquecentesca. La sua baia fa parte del parco marino di Porto Cesareo e Nardò. La particolare baia la rende un luogo ideale per la balneazione di bambini ed anziani. La limpidezza delle sue acque è garantita da un flusso continuo di correnti marine.
Porto Cesareo
89
Feste in piazza & Sagre • 4 - 5 Luglio
Festa degli artisti di strada (Nardò)
• 11 Luglio
Comete e Meteoriti (Torre Lapillo)
• 11 - 12 Luglio
Borgo in Festa (Nardò)
• 11 - 19 Luglio
Festival Internazionale delle Arti (Copertino)
• 12 e 16 Luglio
Palio di Porto Cesareo (Porto Cesareo)
• 16 Luglio
Festa della Madonna del Carmine (Nardò)
• 16 Luglio
Sagra dei Sapori (Nardò)
• 29 Luglio - 4 Agosto
Birra & Sound (leverano)
• Agosto
Sagra del Pesce (Porto Cesareo)
• 1 - 2 Agosto
Cavalcata Storica (Nardò)
90
• 1 - 2 Agosto
Fiera dell’Incoronata (Nardò)
• 5 Agosto
Festa della Madonna della Neve (Copertino)
• 10 Agosto
Calici di Stelle (Copertino)
• 11 Agosto
Mario Biondi in concerto (San Pancrazio Salentino)
• 11 - 12 Agosto
Anguria & Sound 2.0 (Santa Maria al Bagno)
• 19 Agosto
Festa di Santa Caterina (Nardò)
• 20 Agosto
Festa di Santa Cesarea (Porto Cesareo)
• 22 Agosto
Francesco Renga in concerto (San Pancrazio Salentino)
• 8 - 19 Settembre
e riparazione di: Festa di San GiuseppeLavorazione da Copertino (Copertino) Infissi alluminio e ferro
Zanzariere ● Avvolgibili bini m a Veneziane Doccia b nniMaria (Santa Festa dir Santa Maria● Box al Bagno) e p a Cancelli ● Ringhiere ecc... o Tutta 0 a 16 d
• 12 Settembre
Via G. Grassi 14/A Sannicola (Le) Cell. 320 3734854
S.P. 282 Gallipoli - Alezio cell. 320 15 21 483 91
Feste in piazza & Sagre • 1 - 2 Agosto
Fiera dell’Incoronata (Nardò)
• 5 Agosto
Festa della Madonna della Neve (Copertino)
• 10 Agosto
Calici di Stelle (Copertino)
• 11 Agosto
Mario Biondi in concerto (San Pancrazio Salentino)
• 11 - 12 Agosto
Anguria & Sound 2.0 (Santa Maria al Bagno)
• 19 Agosto
Festa di Santa Caterina (Nardò)
• 20 Agosto
Festa di Santa Cesarea (Porto Cesareo)
• 22 Agosto
Francesco Renga in concerto (San Pancrazio Salentino)
• 8 - 19 Settembre
Festa di San Giuseppe da Copertino (Copertino)
• 12 Settembre
Festa di Santa Maria (Santa Maria al Bagno)
92
Aeroporti * Stazioni * Porti * Marittimi Hotel * B&B * Spiagge * Discoteche Matrimoni * Convegni * Meeting
www.grecalebb.com B&B Grecale
di Mega Maurizio
Via Rocci Perrella, 30 - ALEZIO (LE) Tel. Fax 0833 282646 www.megaricambi.altervista.org - e-mail: megaricambi@virgilio.it
93
Caffè - Colazioni e Aperitivi • Villa Picciotti (BAR) Alezio (Le) Via Mariana Albina, 28
• Paradiso del Goloso (BAR - PASTICCERIA - ROSTICCERIA) Alezio (Le) Via Mariana Albina, 60 Tel. 0833.281362
• Rodogallo (BAR) Sannicola (Le) P. zza della Repubblica, 72 Cell. 339 7471172
• Blu Cafè (BAR) Matino (Le)
S.P. Casarano-Gallipoli, Centro commerciale “La Galleria” tel. 335 1276125
• Il Baretto (BAR - ROSTICCERIA - PASTICCERIA - PANINI) Galatone (Le) via Cairoli 7/9 info: 344 1291837
• Plaza Cafè Alezio (Le)
Piazza Vittorio Emanuele Tel. 0833 283148
• Dolci Delizie (CAFFETTERIA - PASTICCERIA) Parabita (Le) Via Isonzo Tel. 0833 509819
• Ortensia (CAFFETTERIA - BAR) Sannicola (Le) Via Grassi, 98 Cell. 327 7505006
• Garden Bar (CAFFETTERIA - BAR) Cornetti caldi H24 Gallipoli (Le) Viale Bari Tel. 340 5619286
• Touch Me 24 (CAFFETTERIA - BAR) Gallipoli (Le) Via Kennedy, 24
94
TAXI H24 Aereoporti Spiagge Stazioni Discoteche
G
GARDENBAR VIALE BARI - GALLIPOLI (LE) CELL. 340.5619286 95
Sapori della terra Salentina Orecchiette alle cime di rape Ingredienti: 500 gr. di orecchiette, 1 kg. di rape, 2 acciughe, uno spicchio d’aglio, peperoncino, olio extravergine d’oliva e sale q.b. Preparazione Pulire le rape e lessarle. Nella stessa acqua delle rape cuocere le orecchiette al dente. In un tegame far rosolare nell’olio le acciughe, il peperoncino e l’aglio. Quindi versare le orecchiette e le rape, finire la cottura mescolando il tutto. Se dovesse sembrare troppo secco aggiungere un mestolo dell’acqua di cottura della pasta.
Pitta te patate Ingredienti: 1 kg. di patate, 150 gr. di formaggio grattugiato misto, 50 gr. di pan grattato, 1 uovo grande, 400 gr. di cipolle, 400 gr. di pomodori, un cucchiaio di capperi, una manciata di olive nere snocciolate, qualche foglia di basilico e mentuccia, olio extra vergine d’oliva e sale q.b. Preparazione Lavare e mettere a bollire le patate in acqua fredda. Pelarle e schiacciarle con uno schiacciapatate quando sono ancora calde, quindi lasciarle raffreddare. In una padella mettere l’olio, affettare le cipolle e farle dorare a fuoco basso per una decina di minuti, aggiungere la polpa di pomodoro un pizzico di sale, il basilico e terminare la cottura. Qualche minuto prima di spegnere il fornello versare capperi e olive. Versare in una terrina le patate schiacciate ed aggiungere il formaggio, il pane grattugiato, l’uovo, un pizzico di sale e le foglie di mentuccia spezzate, ed impastare il tutto. In una teglia unta d’olio stendere uno strato dell’impasto versarvi il soffritto e ricoprire con l’impasto di patate rimasto. Spolverate con il pane grattugiato ed infornate a 180° fino a doratura. Si consiglia di servire tiepida o fredda. 96
AUTONOLEGGIO Antonio Rocca
Servizio Navetta Stazione, Aeroporto, Scuole, etc. Servizio Trasporto Persone Ospedali, Strutture Sanitarie Noleggio con Conducente Pulmino 8 posti
+39.349.0555892
Pizzeria Osteria Trattoria Cucina Marinara
Via del Bene, 34 Chiesanuova di Sannicola - Le Cell. 329 2290796 - 328 4097395
97
Sapori del mare Salentino Cozze con le patate
Ingredienti: 1 kg. di cozze, 100 gr. di pane grattugiato, 100 gr. di formaggio misto, prezzemolo, 1 kg. di patate, 2 uova, 1 cipolla, uno spicchio d’aglio, pepe, olio extravergine di oliva e sale q.b. Preparazione Pulire le cozze grattandone il guscio con una retina d’acciaio, togliere il bisso e lavarle accuratamente, aprirle aiutandosi con un coltello appuntito e lasciarle su una sola valva. Raccogliere l’acqua delle cozze e filtrarla. Pulire e tagliare a fette le patate, cuocerle per 5 minuti con un pò d’olio, la cipolla affettata ed un pizzico di sale. Disporre in una teglia uno strato di patate alternandolo con uno di cozze, spolverare con il pane, il formaggio grattugiati, l’aglio, il prezzemolo tritato, pepe ed un filo d’olio. Fare un altro strato di patate spolverare come sopra aggiungendo le uova sbattute. Irrorare con l’acqua delle cozze e mettere in forno a gratinare.
Purpu alla Pignata Ingredienti: 1 polpo da un kg., 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 5 pomodori maturi, un ciuffo di prezzemolo, 1 peperoncino, olio extravergine d’oliva. Preparazione Pulire il polpo e tagliarlo a pezzettini. In una pentola di terracotta versare l’olio e fate rosolare il polpo con tutti gli ingradienti, non aggiungere ne acqua, ne sale. Coprire la pentola con un coperchio e proseguire la cottura fino a che non diventa morbido. Servire accompagnandolo con delle fette di pane di grano casereccio.
Sarde spinate fritte
Ingredienti: 1 kg. di sarde, ½ bicchiere d’aceto, 200 gr. di farina, 2 uova, olio extravergine di oliva e sale q.b. Preparazione Pulire le sarde staccando la testa e sfilando le interiora, aprirle dalla pancia, eliminare la lisca, risciacquare con acqua ed aceto e asciugarle. Passarle nella farina, poi nell’uovo sbattuto e friggerle in abbondante olio caldo. Servirle croccanti. 98
SCHUMARIO i parrucchieri
SOLARIUM . ESTETICA
Via Torino,32 - Nardò (LE)
SERVIZIO NAVETTA
ANDREA 348 3212147 SIMONA 340 3547937
99
100
Finito di stampare nel mese di giugno 2015
STAMPA & GRAFICA
via Pirelli, 19 - 73011 ALEZIO (Le) tel. 0833 282170 cell. 366 3654809
101