Modena nel Medioevo

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LABORATORIO DI STORIA

I.T.I.S. FERMO CORNI ANNO SCOLASTICO 2009/2010


CLASSE II D - I.T.I.S. F. CORNI

LE ARTI ED I MESTIERI NELLA MODENA MEDIEVALE – LARDAIOLI E SALSICCIAI


LE ARTI A MODENA NEL BASSO MEDIOEVO

GLI STATUTI DELL’ARTE DEI MASSARI SALSICCIAI E LARDAIOLI


SIMBOLO DEI MASSARI LARDAIOLI E SALSICCIAI


CAPITOLO I DELLO STATUTO DEI LARDAIOLI E SALSICCIAI

Il capitolo I dello Statuto spiega le modalità per entrare a far parte dell’arte dei lardaioli e dei salsicciai.


CAPITOLI IV E V DELLO STATUTO 

Nel capitolo IV dello Statuto viene sottolineata la devozione e fedeltà dell’arte dei maestri salsicciai e lardaioli a San Geminiano.

Nel capitolo V vengono indicati i tempi, le istruzioni e le modalità che regolano lo svolgimento del lavoro proprio dei lardaioli e dei salsicciai.


LETTERA DI APPROVAZIONE LEGISLATIVA DEI PREZZI DELLE MERCI 

Nella lettera è attestato che i massari dell’arte avevano il potere di richiedere ai giudici delle vettovaglie un aumento dei prezzi


CLASSE I H : MODENA ED I SUOI CANALI


I DOCUMENTI RIGUARDANTI LA GESTIONE DELLE ACQUE

• L’ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI MODENA CONTIENE I DOCUMENTI RIGUARDANTI LA CURA DELLE ACQUE DELLA CITTA’ NELL’EPOCA ANTICA


L’ACQUA ERA UNA GRANDE RICCHEZZA PER LA CITTA’ • Per oltrepassare alcuni canali bisognava pagare un dazio.

• Per attraversare i canali della città, modenesi e forestieri dovevano pagare una tariffa diversa.

• I canali in passato

servivano alla popolazione per navigare, commerciare ed irrigare i campi.


I CANALI DI MODENA

• I canali di

Modena sono stati costruiti da etruschi e romani.

• Il canale

Naviglio serviva per collegare la città di Modena con il Mar Adriatico


MODENA COME VENEZIA

• Una volta Modena

era come Venezia, perché attraversata da tanti canali.

• A Modena

esistevano dei mulini ad acqua, attestati da alcune mappe.


I DOCUMENTI MEDIEVALI : LE GRIDA

IL MAGISTRATO

DELLE ACQUE SI OCCUPAVA DEL CONTROLLO DELLE ACQUE DI MODENA ATTRAVERSO LA FORMULAZIONE DI LEGGI RESE NOTE AGLI ABITANTI DELLA CITTA’ CON LE “GRIDA”, DOCUMENTI “ GRIDATI AI CITTADINI”


A MODENA ERANO PRESENTI MOLTI CANALI •

La maggior parte dei canali era navigabile.

Da essi prendono nome alcune vie della città

La popolazione modenese doveva tenere puliti i canali, cioè stare attenta a non buttarvi rifiuti


CLASSE II E – I.T.I.S. F. CORNI

I LUOGHI DEL MERCATO A MODENA NEL MEDIOEVO


CLASSE II E - ANNO SCOLASTICO 2009/2010


STATUTA CIVITATIS MUTINE ( 1327 ) – A.S.C.M.O. 

Oltre ai mercati organizzati in Piazza Grande, anche altri importanti appuntamenti annuali costellavano la vita economica e sociale della città. Tra la fine del mese di settembre e gli inizi di ottobre si svolgeva la fiera di San Michele in prato mercatii, ossia in un apposito spazio fuori città, nei pressi di Cittanova


CLASSE II G : GLI STATUTI DEI FABBRI FERRAI ( 1244 – 1286 ) 

E’ stabilito che se qualche socio dell’arte morisse a seguito della malattia contratta e avesse qualche lavoro ultimato, i massari sono tenuti a rilevare il lavoro e venderlo in buona fede e a versarne tutto il ricavato all’erede del defunto.

Statuta fabrorum civitatis Mutine ( 1244 – 1286 )


CLASSE II G – Gli statuti dei fabbri ferrai a Modena ( 1244 – 1286 )


Statuta fabrorum civitatis Mutine 

Sant’Alò è il protettore dei fabbri ferrai: in questo particolare della miniatura degli Statuti dell’arte dei fabbri ferrai ( 1601 – 1708 ) viene riportato mentre scaccia il diavolo con le tenaglie roventi.

[ A.S.C.M.O. Camera segreta ]


CLASSE II G: i fabbri - ferrai a Modena nel Medioevo


I REGISTRI DEI FABBRI FERRAI

I massari dovevano tenere un registro con la lista degli iscritti all’arte, nel quale annotavano le spese affrontate dalla corporazione e ponevano un limite al denaro dell’arte, che un massaro poteva spendere.

I partecipanti alla corporazione dovevano versare una quota per entrare a farne parte.


Gli Statuti dei fabbri - ferrai ď Ž

I massari con il giuramento dei fabbri ferrai si impegnavano a svolgere il loro lavoro in buona fede.

ď Ž

I fabbri – ferrai erano ben organizzati e collaboravano tra di loro; infatti se un membro dell’arte o della corporazione si infortunava e moriva, veniva portato a casa a spese della corporazione.


CLASSE II A - I.T.I.S. F. CORNI

I fabbri ferrai: una corporazione a Modena nel Medioevo


Classe II A : Statuti dei fabbri ferrai a Modena I fabbri ferrai realizzano prodotti indispensabili alla vita quotidiana, come strumenti bellici, attrezzi agricoli ed elementi decorativi. In alcuni casi ricevono commissioni da autorità pubbliche di Modena, che li obbligano a lavorare nei giorni festivi. [ A.S.C.M.O. Atti e recapiti diversi 1484 – 1792 ]

•

Miniatura delle matricole dei fabbri – ferrai [ A.S.C.M.O. Camera segreta, 1306-1509 ]


CLASSE I C: I MISTERI DELLA SCRITTURA NEL MEDIOEVO

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Il notaio garante della fiducia pubblica autenticava i documenti apponendo sulle carte il proprio Signum tabellionis, una sorta di personale marchio di riconoscimento


La scrittura alfabetica latina nei documenti medievali ď Ž

Il testo vero e proprio degli statuti si apre con una lettera capitale riccamente decorata.

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Per la parte proemiale contenente dichiarazioni ufficiali viene usato un costoso inchiostro rosso.


LE DECORAZIONI MINIATE DEI DOCUMENTI MEDIEVALI

Gli Statuti della comunità di Modena dal 1327 si aprono con una decorazione miniata, che simboleggia precisi significati civici


I documenti conservati all’Archivio storico comunale di Modena ( A.S.C.M.O.) ď Ž

La scrittura alfabetica latina si è modificata nel tempo per diversi motivi di carattere culturale. I documenti conservati in ASCMO testimoniano la storia evolutiva della scrittura nei nostri territori dal Medioevo fino ad oggi


CLASSE I F – I.T.I.S. F. CORNI

• VIAGGIANDO NELLA SCRITTURA MEDIEVALE


LA SCRITTURA NEL MEDIOEVO A MODENA

Sede dell’archivio dal XIV al XVI secolo fu la Torre Ghirlandina.

Nel XVII secolo le carte vennero trasferite nel Palazzo Comunale, per essere spostate nel XIX secolo presso il Palazzo dei Musei.


VIAGGIANDO NELLA SCRITTURA DEL MEDIOEVO •

Res Publica Mutinensis – 4 febbraio 1306. Scrittura cancelleresca, difficile, con caratteri alfabetici piccoli e molte abbreviazioni.

Lo stemma del comune di Modena, accanto alla scrittura alfabetica, continua a vivere la comunicazione simbolica.


VIAGGIANDO NELLA SCRITTURA

La scrittura ha il potere di fissare in modo duraturo la volontà dell’autorità costitutiva. Le carte dell’A.S.C.M.O. sono riflesso del potere del comune di Modena nel corso del tempo.


Statuto dei giudici ( 1260 – 1337 ): si apre con una miniatura che presenta sette giudici, vestiti delle loro toghe, seduti su una panca semicircolare.

La Scrittura Ăˆ regolare, ordinata, calligra-fica


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