CNAFvg Magazine - novembre 2019

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CNA NFORMA

FVG

magazine

09° MENSILE N•09 ⁄ ANNO•04 ⁄ NOVEMBRE 2019

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EDITORIALE OMAGGIO A PRIMO BLARZINO, PADRE DELLA CNA PAG ∙ 11

ATTUALITÀ I SEGNI ZODIACALI DI NELLO FIOR: MOSTRA D’ARTE A UDINE PAG ∙ 20

NOTIZIE FLASH LAVORO, NUOVE REGOLE SULLO STATUS DI DISOCCUPAZIONE 2019 PAG ∙ 21

IMPRESA MESE MARIA PIZZECCO, “PULITURA DA MARIUCCI”


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MENSILE N•09 ⁄ ANNO•04 ⁄ NOVEMBRE 2019

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EDITORIALE NOTIZIE FLASH 01 OMAGGIO A PRIMO BLARZINO, LAVORO, NUOVE REGOLE SULLO Comitato Associazioni Lavoro Autonomo “PADRE” DELLA CNA STATUS DI DISOCCUPAZIONE 2019 PAG ∙ 06

CAPLA FVG

ATTUALITÀ EVENTO IN MEMORIA DI PRIMO BLARZINO

CONVEGNO

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NOTIZIE FLASH 02 Sordità, invalidità BANDO GIOVANI diritti del malato PAG ∙ 24 PENSIONATI PAG ∙ 11 02 ATTUALITÀ CONVEGNO: SORDITÀ, INVALIDITÀ, I SEGNI ZODIACALI DI NELLO FIOR: DIRITTI DEL MALATO MOSTRA D’ARTE NELLA GALLERIA Passariano di Codroipo PAG ∙ 25 LA LOGGIA A UDINE FINO sala convegni - Villa Manin PREVENZIONE INTEGRATA AL 13 NOVEMBRE venerdì 8 novembre - ore 10.00 SICUREZZA SUL LAVORO, LA NORMA REGIONALE CONTRO PAG ∙ 13 UNIONI LA CADUTA DALL’ALTO CNA GIOVANI: MISURE CONCRETE PAG ∙ 26 A SOSTEGNO DELLE NUOVE IMPRESA MESE IMPRESE MARIA PIZZECCO, “PULITURA DA MARIUCCI” PAG ∙ 14 01 NOTIZIE SINDACALI PAG ∙ 28 CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI / DOVE SIAMO PRIVACY / I CORSI / CNA BENESSERE 01

al termine dell’incontro seguirà rinfresco

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NOTIZIE SINDACALI 02 CNA ALIMENTARI: ORIGINE INGREDIENTE PRIMARIO E STABILIMENTO DI PRODUZIONE, COSA FARE QUANDO NON COINCIDONO

CNA INFORMA MAGAZINE— MENSILE Editore CNA Fvg Direttore responsabile Rosalba Tello A questo numero hanno collaborato Nello Coppeto, Elena Casarsa, Michela Di Maria, Laura Cosatto, Stefano Pavan, Elena Pezzetta Foto Banca Immagine, Rosalba Tello In copertina il sindaco di Lauco consegna alle figlie di Primo Blarzino una targa commemorativa



L'EDITORIALE PRIMO BLARZINO, UN GRANDE UOMO: OMAGGIO AL “PADRE” DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE di Nello Coppeto

Lo scorso mese abbiamo omag- CGIA che sarebbe poi divenuta Confartigianato. giato Primo Blarzino, il fondato- Nasce allora “Artigianato Friulano (A.F.)” come - cito re della CNA del Fvg, a un anno testualmente - “organizzazione sindacale democratidalla sua scomparsa. Lo abbiamo ca e unitaria degli artigiani della provincia di Udine, fatto riunendoci nella sua Lauco, autonoma e indipendente da ogni e qualsiasi organizcon parenti e amici, ricordandolo zazione ed istituto politico, economico, assistenziale; con video e testimonianze di cui organizza e rappresenta gli artigiani della provincia leggerete più approfonditamente di Udine, nel pieno rispetto delle libertà democratiche e nell’articolo a lui dedicato in que- senza alcuna preclusione di ordine ideologico e politico”. sto numero. L’articolo 1 continua con la seguente frase: “ArtigianaPrimo Blarzino è stato prima di to Friulano aderisce alla Confederazione Nazionale tutto una grande persona. E in- dell’Artigianato (CNA) e si impegna a rispettarne lo tendiamo proprio la sua statura Statuto”. Ecco allora che nasce il legame tra Primo e la di uomo, prima che di artigiano e CNA, al tempo non ancora presente in Friuli Venezia dirigente della nostra organizza- Giulia. zione. Primo Blarzino assumerà la carica di presidente della Partiamo dalla storia. neonata associazione, Attilio Bearzi di vicepresidente E’ il 29 aprile 1966. Viale Leopardi e Umberto Di Reggio sarà il cassiere. 27/8. Davanti al dott. Luciano Pa- Blarzino rappresenta perciò, a tutti gli effetti, il fondastor “notaio in Comeglians”, ripor- tore della CNA nel Friuli Venezia Giulia. ta un documento in nostro possesso, Della stessa, Primo è stato dirigente a livello provinsono presenti i signori: Blarzino ciale, a livello regionale fino ad esserne vicepresidente Primo, Bearzi Umberto, Del Fab- e, fino alla sua scomparsa lo scorso anno, presidente bro Giuseppe, Persello Romeo. onorario. Sono passati tanti anni, ma credo Ecco allora che al “grande Uomo” che tutti noi abbiache alcuni di noi ricorderanno di mo conosciuto va sempre affiancata l’immagine di certo almeno qualcuno di questi “padre” della nostra organizzazione in Friuli e, a particolleghi di Primo. Stiamo parlan- re da qui, nella regione Friuli Venezia Giulia tutta, con do dell’atto costitutivo dell’associa- le costituzioni dei provinciali di Gorizia prima, Trieste zione “Artigianato Friulano (A.F.)” e Pordenone dopo. In quella primavera di oltre 50 Anche in questo sviluppo della nostra presenza in anni or sono Primo Blarzino, con Friuli Venezia Giulia, Primo ha avuto un ruolo imalcuni artigiani e amici, costitui- portante, avendo costituito il riferimento per i colleghi vano la predetta associazione per delle altre province che avrebbero a breve percorso la dare voce a tutti quegli artigiani stessa strada della costituzione di associazioni aderenche non si riconoscevano dell’U- ti alla CNA. nione Artigiani, o meglio, nella Ma Primo è stato per noi anche un dirigente della

CNA Pensionati… Concluso il suo impegno da artigiano dirigente, da pensionato, Primo Blarzino è stato dirigente della CNA Pensionati e in questo nuovo contesto associativo ha proseguito a lavorare e a fornire il suo contributo. Lo ha fatto anche in qualità di presidente del Collegio dei saggi della CNA FVG, l’organismo che negli anni passati aveva il compito di vagliare le candidature alle elezioni degli organi statutari. Lo ricordo bene in quel ruolo: sempre equilibrato, giusto ed intelligente. Nella veste di dirigente della CNA Pensionati interveniva alle nostre più importanti riunioni, allietandoci sempre che i suoi interventi pacati, profondi ed arguti. L’ultimo che noi ricordiamo è stato quello tenuto in assemblea elettiva nel luglio di due anni fa a Palmanova. Il clima era un po’ teso, come spesso avviene nelle assemblee elettive, ma egli seppe come sempre trovare le parole giuste da indirizzare all’assemblea: parole che univano tutti sotto la nostra stessa bandiera. Ci piace ricordarlo così. Ancora grazie a Primo, a nome della CNA, per quanto fatto per la nostra confederazione. Nello Coppeto Presidente regionale CNA GFvg

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L'ATTUALITÀ

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EVENTO IN MEMORIA DI PRIMO BLARZINO

A UN ANNO DALLA SCOMPARSA, LA CNA FVG HA RESO OMAGGIO AL SUO FONDATORE di Rosalba Tello

→ È stata una cerimonia densa di emozioni, ricordi e non poche lacrime, quella che la CNA Fvg ha dedicato lo scorso ottobre al suo fondatore, Primo Blarzino, a circa un anno dalla sua morte. A Lauco, dove Primo era nato e vissuto, gli hanno voluto rendere omaggio i vertici della CNA, i “cugini” di Confartigianato, l’amica Isabella De Monte, le figlie Sandra e Sara, i tanti conoscenti che lo stimavano e amavano: tutti desiderosi di testimoniare il valore etico, civile e politico dei suoi insegnamenti, l’incredibile arte oratoria, l’eccezionale eredità umana e professionale di questo personaggio che ha lasciato un grande vuoto nell’intero mondo artigiano e del Friuli produttivo, oggi orfano di una voce importante dell’imprenditoria. Una figura di riferimento preziosa che ha arricchito il sindacato di battaglie e tappe fondamentali, prima gettando le radici della CNA di Udine e del Fvg, poi accompagnando l’associazione, con la sua profonda saggezza ed esperienza, nella crescita sia politica che sindacale. Dopo i saluti dei padroni di casa, Dario Travani, responsabile della Casa del Popolo, e di Olivo Dionisio, sindaco di Lauco, le mille vite di Primo (boscaiolo, artigiano, militare, dattilografo, pilota, imprenditore, autotrasportatore, commerciante, sindacalista, politico, ballerino, e persino animatore della Casa di riposo dove era ospite nell’ultimo anno) è stata scandita dai racconti di Nello Coppeto, presidente CNA FVG, e Pietro Di Lena, presidente regionale CNA Pensionati. “Un carnico tutto d’un pezzo, con i valori trasmessi dalle sue montagne - hanno riportato

commossi -. Un faro per tutti noi, un esempio da ascoltare sempre. Un uomo instancabile, versatile, capace in tutti i campi. Una grande persona”. La vita di Primo, attraverso le sue lotte politiche, la gavetta, la guerra, segue i pezzi di storia del territorio e della gente carnica. Memorabile l’impegno profuso nei confronti della collettività sia locale, nella sua natale Lauco (dove la variopinta bottega che conduceva con la figlia, in un paese abitato solo da 300 persone, ha una funzione sociale più che commerciale), sia nei confronti della categoria degli artigiani. “Manca e mancherà, ma oggi desideriamo solo festeggiarlo, con la nostra presenza e l’affetto di tutti coloro che come noi lo hanno stimato”.

IL RICORDO DI ISABELLA DE MONTE, CARLO FALESCHINI, GUGLIELMO BIASUTTI ←

Carlo Faleschini e Guglielmo Biasutti hanno rammentato episodi risalenti all’ESA e le tante battaglie politiche di Primo, mentre l’onorevole De Monte - amicizia più volte riportata nelle pagine del diario di Blarzino, letto dalla giornalista Rosalba Tello, moderatrice dell’evento – ha ricordato soprattutto

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il suo coraggio. “Quando noi eravamo stanchi, alle nostre lunghe riunioni, lui restava sempre attento, pieno di energie passione – ha raccontato Isabella De Monte -. Prima ascoltava e poi parlava, con saggezza e intelligenza, con quel fare gentile e nobile d’altri tempi. Ci induceva sempre a non avere paura. Per tutti noi ha rappresentato una guida, alla soglia dei 100 anni non aveva nessuna intenzione si arrendersi, anzi, guardava al futuro. Lo ricorderò sempre con quel suo sorriso aperto e sincero”. Alla commozione di De Monte si è aggiunta quella delle adorate figlie di Primo, Sandra e Sara, che lo hanno definito soprattutto un “maestro di vita”; alle sorelle Blarzino il sindaco Dionisio ha donato una targa-ricordo. Durante la mattinata sono state proiettate anche video-interviste a Primo che, vivace e lucidissimo fino all’ultimo, a 98 anni ancora studiava il tedesco (e dava pure lezioni di lingue ai suoi coetanei nella Casa di riposo, dove aveva deciso di svernare nell’ultimo anno di vita); per tenere attiva la

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mente si dedicava a giochi come il sudoku, oppure accennava passi di danza durante le feste. Ma soprattutto scriveva, con quella passione che lo ha accompagnato in tutta la sua lunga e attiva vita. Nel suo diario ringrazia la “natura amica”, perché lo aveva dotato di “coraggio, tenacia e robustezza”. Alle sue “mille vite” la CNA ha dedicato un libriccino, edito pochi anni fa in occasione del 50° anniversario dell’associazione fondata a Udine da Blarzino.


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L'ATTUALITÀ

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I SEGNI ZODIACALI DI NELLO FIOR

MOSTRA D’ARTE NELLA GALLERIA LA LOGGIA A UDINE FINO AL 13 NOVEMBRE di Rosalba Tello

Nello Fior, tarcentino, da 40 anni è un valente artigiano dell’edilizia: pavimenti in legno, cartongesso e resine, per lui non hanno segreti. Ma alla soglia della pensione, in Nello si risveglia il “lato artistico”, sopito nel tempo perché sopraffatto dai mille impegni di lavoro. “Per caso mi ritrovo a mesciare le resine avanzate – racconta –. Affascinato dal gioco di colori emerso, ho rielaborato quegli esperimenti in un progetto”. In sinergia con Fabrizio Mason, ha messo su uno studio a Udine lavorando a una serie di opere astratte, poi esposte in mostre permanenti a Montenars e a Ragogna. Nella galleria d’arte La Loggia (di fronte al Contarena) in questi giorni ha allestito un “calendario” materico con i 12 segni zodiacali, ognuno rappresentante le proprie caratteristiche: costellazione, pianeta, casa, colore, metallo, pietra, nota musicale. Visitabile fino al 13 novembre.

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Agevolazioni per le PMI Conoscerle per crescere Conosciamole insieme: come utilizzarle al meglio, approfittarne e cogliere le opportunità di crescita. L’incontro è fissato per

martedì 19 novembre 2019 dalle 18.00 presso la CNA di Tavagnacco in Via IV Novembre, 92 a Feletto Umberto (UD) Relazionerà il dott. Renato MOREALE, responsabile Finanza Agevolata di BancaTER. Nell'incontro verranno illustrate le logiche per accedere alle agevolazioni, con una disanima dei principali strumenti di credito agevolato a supporto della crescita aziendale. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria da questo link entro il 18 novembre. L’evento è organizzato in collaborazione con

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https://www.eventbrite.it/e/biglietti-agevolazioni-per-le-pmi-conoscerle-per-crescere-78589622677

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Unioni CNA GIOVANI Misure concrete a sostegno delle nuove imprese di Mauro Germani

Il Comitato Imprenditoria Giovanile della Camera di Commercio di Pordenone e Udine va alla grande. Capitanata dall’inarrestabile Fabio Passon, la fusione delle due Camere ha reso possibile una contaminazione di idee positiva con l’ingresso di nuove menti, come quelle di Federico Ingargiola, amministratore di Generali Pordenone e Lia Correzzola, CMO di Bcademy, che hanno da subito portato un contributo di estrema competenza e pragmaticità all’interno del gruppo. Essere parte di questa realtà è uno dei fattori determinanti del successo di CNA, dal momento che con il gruppo vengono attuate iniziative concrete: una su tutte è Business Meets Future, il primo incontro internazionale della regione tra giovani imprenditori, con un focus sulla digitalizzazione delle imprese e sull’innovazione nel marketing come spunti pratici per la realizzazione di nuove aziende, ma anche come motori di competitività per il rilancio di imprese tradizionali. L’evento è stato organizzato nell’ambito dell’EEN (Enterprise Eu-

rope Network), la più grande rete europea al supporto delle piccole-medie imprese; un momento più unico che raro in regione per conoscere e fare affari con imprese da tutta Europa, grazie al Business Matching B2B. Incontri preorganizzati per massimizzare l’efficacia del tempo impiegato, per un successo garantito; infatti con il Comitato abbiamo già organizzato un’iniziativa simile nel 2018, come test con imprese della regione, con ottimi risultati, al di sopra delle aspettative. Business Meets Future non è solo un’occasione per fare Business, ma anche una opportunità di formazione, grazie agli interventi - mediati da Silvia Bernardi del Sole 24 Ore - di Sergio Anzeni, presidente dell’International Network for SMEs (già direttore OCSE) e di Oscar di Montigny, Innovation Officer di Banca Mediolanum. Grazie alla forza dell’unione trasversale di associazioni di categoria del Comitato Imprenditoria Giovanile, stiamo mettendo in atto anche svariate iniziative per stimolare l’amministrazione regionale a creare misure concrete a sostegno delle nuove imprese. L’incontro più rilevante dell’anno in corso è stato di certo quello con l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Bini, con il quale abbiamo aperto un tavolo di confronto diretto tra chi rappresenta la giovane impresa e chi può aiutarla a prosperare. I focus sono molti, e vanno dalla decontribuzione o defiscalizzazione dei giovani neo-assunti alla decontribuzione della formazione non obbligatoria dei dipendenti, dalla detrazione dall’imposta lorda dei costi di formazione dell’imprenditore alla riduzione del mismatch tra mondo del lavoro e mondo della formazione. L’obiettivo che abbiamo è quello di pensare a Giovani Imprese anziché a imprese create da giovani, perché è vero che viviamo in un’Italia che vede sempre più giovani andare nella direzione opposta rispetto alla creazione di nuove imprese, ma è vero anche che mettendo a fuoco meglio le reali necessità della regione e del paese ci siamo resi conto che le necessità delle imprese di recente costituzione sono pressoché identiche, a prescindere dall’età dei fondatori.

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NOTIZIE SINDACALI

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CNA INSTALLAZIONE E IMPIANTI di Elena Casarsa

Correggere le sproporzioni delle sanzioni per gli Fgas Lo schema di decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sui gas fluorurati a effetto serra (f-gas) presenta delle incongruenze che andrebbero corrette. È questa la posizione che CNA ha illustrato ai parlamentari delle commissioni giustizia e finanze della Camera nel corso di una audizione. CNA ha evidenziato che le sanzioni – da 5mila a 15mila euro – inflitte all’operatore che entro un mese dalla riparazione della perdita non ne verifichi l’efficacia, appaiano decisamente eccessive, soprattutto se si considera che con il termine “operatore” si identifica il proprietario o altra persona (fisica o giuridica) che esercita un effettivo controllo sul funzionamento tecnico dei prodotti e delle apparecchiature disciplinate dal decreto. L’operatore, quindi, non è detto che sia una impresa o una persona fisica certificata. Nel caso di impianti che contengono quantitativi minimi di f-gas, come i condizionatori ad uso domestico, possono anche essere semplici cittadini, come il

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proprietario o il conduttore di comprensibile per le imprese un appartamento. “Sanzionare e le persone fisiche certificate con una multa che può supe- applicare una sanzione che va rare i 5mila euro un semplice dai mille euro ai 15mila euro cittadino, che poco o nulla sa per un ritardo nei termini utili di f-gas, perché entro un mese di inserimento dati per interdalla riparazione della perdita venti di installazione, controlnon ha verificato, o fatto ve- lo perdite e smantellamento di rificare da impresa certifica- apparecchiature contenenti fta, l’efficacia della riparazione gas – ha sottolineato il respon– ha affermato Guido Pesaro, sabile degli impiantisti CNA responsabile nazionale CNA – e colpire con sanzioni amInstallazione e impianti – ci ministrative da 500 euro a appare una vera e propria as- 5mila euro chi vende f-gas sensurdità”. CNA ha sottolineato, za dare alla Banca Dati alcun inoltre, che l’aspetto più pre- tipo di informazione in merito occupante è quello della spro- ai quantitativi di f-gas venduti, porzione delle sanzioni. “È alla provenienza degli stessi e, evidente – ha proseguito Pesa- soprattutto, agli acquirenti”. ro – che un ritardo, anche minimo, nell’inserimento dei dati non può in alcun modo essere paragonato a comportamenti che nei fatti agevolano il lavoro nero, la concorrenza sleale, il commercio illegale di f-gas e l’evasione fiscale”. Le imprese, con i nuovi adempimenti, si troveranno a dover gestire numerose e frequenti comunicazioni e la sanzione prevista, qualora venisse confermata, penalizzerebbe oltre misura quelle imprese che dovranno occuparsi di inserire giornalmente dati per un gran numero di interventi. “Riteniamo in-


PRIVACY

Installazione di videosorveglianza in azienda in presenza di dipendenti: sentenza controcorrente, ma giustificata Fa discutere la sentenza della Corte Europea dei diritti umani che si è pronunciata a favore di un supermercato spagnolo che aveva installato delle telecamere all’insaputa dei dipendenti. Nella fattispecie l’azienda aveva installato delle telecamere in quanto aveva subito degli ingenti ammanchi di magazzino e i sospetti erano rivolti al personale dipendente. Si sa che le indicazioni normative e i provvedimenti inerenti l’installazione degli impianti di videosorveglianza in presenza di personale alle dipendenze prevedano l’informazione ai dipendenti e in particolare nel nostro Stato la richiesta di autorizzazione all’installazione. Secondo la Corte, l'operazione non ha violato i diritti alla privacy dei lavoratori, licenziati dopo essere stati filmati mentre rubavano o aiutavano altri a farlo. Nella sentenza i giudici di Strasburgo affermano che, date tutte le circostanze del caso, non vi è stata alcuna violazione dei diritti dei lavoratori e che l'installazione di

telecamere nascoste, senza previo avviso ai dipendenti, era giustificata dai sospetti ben fondati e dalle perdite subite. Inoltre, nella sentenza si evidenzia che la video sorveglianza è durata solo 10 giorni, che le telecamere erano puntate su un punto specifico nella zona aperta al pubblico e che i filmati sono stati visionati solo da un ristretto numero di persone e utilizzati per uno scopo ben determinato. Anche il Garante della protezione dei dati italiano è intervenuto dando dei chiarimenti in merito alla sentenza per evitare anche che la sorveglianza occulta diventi prassi ordinaria. I controlli devono essere proporzionati e non eccedenti. L'installazione di telecamere nascoste sul luogo di lavoro è stata infatti ritenuta ammissibile dalla Corte solo perché, nel caso che le era stato sottoposto, ricorrevano determinati presupposti: vi erano fondati e ragionevoli sospetti di furti commessi dai lavoratori ai danni del patrimonio aziendale, l'area oggetto di ripresa (peraltro aperta al pubblico) era alquanto circoscritta, le videocamere erano state in funzione per un periodo temporale limitato, non era

possibile ricorrere a mezzi alternativi e le immagini captate erano state utilizzate soltanto a fini di prova dei furti commessi. La videosorveglianza occulta è, dunque, ammessa solo in quanto extrema ratio, a fronte di "gravi illeciti" e con modalità spazio-temporali tali da limitare al massimo l'incidenza del controllo sul lavoratore. Non può dunque diventare una prassi ordinaria. Il requisito essenziale perché i controlli sul lavoro, anche quelli difensivi, siano legittimi resta dunque, per la Corte, la loro rigorosa proporzionalità e non eccedenza: capisaldi della disciplina di protezione dati la cui "funzione sociale" si conferma, anche sotto questo profilo, sempre più centrale perché capace di coniugare dignità e iniziativa economica, libertà e tecnica, garanzie e doveri.

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I CORSI

Corso tecnico per installatori “La ventilazione meccanica controllata”

Corso di formazione e aggiornamento per operatori elettrici PES PAV PEI

Giovedì 7 novembre 2019 - ore 14 - 19

21 e 28 novembre

È stato organizzato un corso di formazione sulla ventilazione meccanica controllata presso la sede CNA di Tavagnacco in Via IV Novembre 92. Infatti oggigiorno è importante conoscere il funzionamento di un sistema innovativo che permetta un corretto ricambio e filtraggio dell'aria è fondamentale per garantire il benessere delle persone e delle strutture. Un sistema di ventilazione meccanica controllata inoltre assicura un costante ricambio dell'aria e la regolazione dell'umidità esistente, impedendo così la formazione di muffe e assicurando un piacevole clima negli ambienti. https://www.cnafvg.it/ventilazione-meccanica-controllata-corso-tecnico-udine/

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Si tratta di un corso di formazione rivolto agli addetti all’installazione e manutenzione degli impianti elettrici fuori tensione e addetti ai lavori in tensione su impianti fino a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.. Per lavoro elettrico si intende qualsiasi attività lavorativa eseguita in zona prossima in quanto, in essa, qualsiasi lavoratore può essere assoggettato a un rischio elettrico, sia che operi direttamente sulle parti attive in tensione o fuori tensione dell’impianto elettrico, sia che svolga lavori, in prossimità di un impianto elettrico, di natura non elettrica, come lavori di muratura, verniciatura, taglio rami, ecc.. Si tratta di un corso di formazione della durata di 16 ore e di un corso di aggiornamento di 8 ore, per chi ha frequentato un corso PES PAV PEI da più di 5 anni. Per maggiori informazioni scrivere a impiantisti@cnafvg.it

Certificazione personale FGAS - corsi ed esami per il conseguimento del certificato ai sensi del regolamento UE n. 517/2014 recepito con decreto DPR di attuazione n.146/2018 25 - 26 novembre - Udine È stato organizzato un percorso formativo per la certificazione personale F-GAS. Si tratta di un corso da 12 ore + 4 ore di esame, che si terrà il 25 e 26 novembre presso l’Istituto G.Ceconi. Il corso è a pagamento e ha un costo a persona di 750€ +iva per le imprese associate. Il corso partirà raggiunto un numero minimo di persone. Per richiedere il modulo di iscrizione inviare una email a impiantisti@cnafvg.it. Si ricorda inoltre che l’ECIPA, ente di formazione di CNA, organizza corsi per l’ottenimento della certificazione F-GAS per le imprese con dipendenti, con la possibilità di abbattere i costi, in quanto vengono utilizzati i canali contributivi come quello di Fondartigianato.


CNA BENESSERE

Seminario gratuito: RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE NEL SETTORE BENESSERE Lunedì 11 novembre ore 9.30 - 11.30 È stato organizzato per gli operatori del settore benessere (estetiste, acconciatori, massaggiatori, etc.) un incontro formativo in materia di responsabilità civile e penale, argomento che spesso viene sottovalutato dagli operatori del benessere. L’incontro è gratuito e si terrà presso la sede CNA di Udine lunedì 11 novembre p.v. Gli argomenti saranno trattati da un legale e sono i seguenti: - La responsabilità civile: inquadramento normativo e casistiche; - Obblighi informativi nei confronti dei clienti; - La tutela assicurativa: opportunità o necessità; - I danni prodotti dai collaboratori/dipendenti; - Le richieste di risarcimento danni: come muoversi; - La responsabilità di natura penale: inquadramento normativo e casistiche. https://www.cnafvg.it/ventilazione-meccanica-controllata-corso-tecnico-udine/

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NOTIZIE SINDACALI

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CNA ALIMENTARI

ORIGINE INGREDIENTE PRIMARIO E STABILIMENTO DI PRODUZIONE: COSA FARE QUANDO NON COINCIDONO di Michela Di Maria

Con il recente Regolamento (UE) 775/2018, in vigore dal 1° aprile 2020, la Commissione Europea ha definito le modalità di indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza degli alimenti, valevoli per l’intero territorio europeo, come anticipato nel Regolamento (UE) 1169/2011 (art. 26, paragrafo 3). Questa norma in sostanza prevede che sarà obbligatorio per il produttore di alimenti preimballati indicare in etichetta l'origine dell’ingrediente primario (ovvero l’ingrediente che costituisce più del 50 dell'alimento) se è diversa da quella in cui avviene la produzione, nei casi in cui il consumatore può essere tratto in inganno: da altra informazione legata all’alimento, tipo la sua stessa natura, come può accadere per alimenti tipicamente associati ad un determinato territorio, da informazioni, anche grafiche, che accompagnano l’alimento. D’altro canto, invece, un alimento la cui etichetta non rechi alcun marchio, denominazione, raffigurazione o altro segno o indicazione che possa evocare un determinato luogo, l’indicazione dell’origine dell’ingrediente primario non diventa un obbligo in etichettatura, può essere omessa ed è sufficiente l’indicazione, già obbligatoria, dello stabilimento di ultima lavorazione. Ricordiamo che in Italia il d.lgs. 145/17 aveva ristabilito che “i prodotti alimentari preimballati destinati al consumatore finale o alle collettività destinati al mercato italiano riportino in etichetta l’indicazione della sede dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento” (art. 3), cosa che in precedenza, nel

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dicembre 2014, l’Unione Europea aveva abrogato a favore della sola indicazione dell’indirizzo del rivenditore. Pertanto l’indicazione dello stabilimento di produzione dell’intero alimento, già da indicare obbligatoriamente, sarà sufficiente qualora nulla possa portar a credere che l’alimento abbia un legame specifico con un dato territorio. Qualora invece, una o più informazioni facciano pensare ad una presunta origine del prodotto e questa non coincida con il luogo dello stabilimento di produzione, andrà indicata l’origine dell’ingrediente primario. Alcuni esempi: se un pacco di pasta lavorata in Italia (in particolare se sulla confezione riporta il tricolore) dovrà indicare l’origine del grano, così come un salume dovrà specificare l’origine della carne suina se sulla confezione si fa riferimento con diciture, segni, simboli o immagini. La normativa mira a prevenire la fornitura di informazioni ingannevoli che facciano pensare che un alimento abbia un determinato legame con un territorio, quando invece la sua origine reale è di fatto differente. Restano esonerati gli alimenti che presentano una loro normativa verticale specifica e i prodotti DOP, IGP, STG, indicazioni geografiche generiche, merci oggetto di accordi internazionali, ecc. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a Michela Di Maria telefonando allo 0432/616915 o scrivendo a michela.dimaria@cnafvg.it.


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NOTIZIE FLASH

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ANPAL

NUOVE REGOLE SULLO STATUS DI DISOCCUPAZIONE 2019 di Laura Cosatto

Lo stato di disoccupazione Il lavoratore licenziato, inoccupato o in cerca di prima occupazione o anche che ha un reddito da lavoro autonomo o dipendente al di sotto di una determinata soglia di reddito prevista dalla legge, può, previa presentazione di apposita domanda e rispondendo a determinati requisiti di legge, acquisire lo status di disoccupato e fruire di particolari vantaggi e benefici. Tale domanda deve essere presentata on line sul sito Anpal, oppure tramite il Centro per l’impiego presso cui è stata effettuata l'iscrizione come disoccupato o a un altro soggetto abilitato ad erogare servizi di politica attiva del lavoro. Oltre alla presentazione della domanda, è altresì necessario che il disoccupato, l'inoccupato o il lavoratore con reddito sotto soglia, rilasci la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), in mancanza della quale non è possibile entrare nella rete di assistenza e orientamento al lavoro per agevolare il reinserimento del lavoratore disoccupato nel mercato del lavoro, né vedersi riconoscere agevolazioni e prestazioni di sostegno al reddito qualo-

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ra in possesso di precisi requisiti. La DID, pertanto, è la dichiarazione che determina formalmente l’inizio dello stato di disoccupazione di una persona. Lo stato di disoccupazione inizia dal giorno in cui viene rilasciata la DID e dura fino al giorno in cui lo status decade o viene sospeso. I lavoratori e le lavoratrici dipendenti che hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento possono rendere la DID già durante il periodo di preavviso di licenziamento. La sottoscrizione della DID serve, oltre che per attestare lo stato di disoccupazione, anche per fruire dei servizi che il Centro per l’impiego mette a disposizione per aiutare le persone nella ricerca di un nuovo posto di lavoro. La durata della disoccupazione si computa in giorni, a decorrere da quello di rilascio della DID, fino al giorno antecedente a quello della revoca. Ai fini del computo dei 12 mesi per il disoccupato di lungo periodo è necessario che lo stesso abbia un’anzianità di disoccupazione pari a 365 giorni più 1 giorno. Allo stesso modo, ai fini del computo dei 6 mesi di disoccupazione, è necessario che il disoccupato abbia un’anzianità di disoccupazione pari a 180 giorni più 1 giorno. Al fine del calcolo dell’anzianità di disoccupazione sono conteggiati tutti i giorni di validità della DID, con l’eccezione di quelli di sospensione. Al momento del rilascio da parte del lavoratore della DID, si riceve il Certificato di disoccupazione, dove si attesta lo stato di disoccupazione, che serve per ottenere: • indennità di disoccupazione (NASpI), indennità di disoccupazione collaboratori (DIS COLL), reddito di cittadinanza, qualora in possesso dei requisiti previsti dalla legge; • esenzione ticket sanitario per reddito - disoccupati; • agevolazioni per le aziende che assumono disoccupati e giovani inoccupati; • partecipare alle selezioni della P.A. ove sia richiesto il solo requisito di assolvi mento della scuola dell'obbligo; • candidarsi alle offerte di lavoro riservate alle categorie protette. Stato di disoccupazione: requisiti. Lo stato di disoccupazione 2019 spetta a quei soggetti che rilasciano la DID e che alternativamente soddisfano uno dei seguenti requisiti: 1. non svolgono attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo; 2. sono lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a


un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13, Tuir (in merito al limite di reddito lavoro dipendente o autonomo, questo è rispettivamente di 8.145 euro annui e di 4.800 euro annui). La conservazione dello stato di disoccupazione I requisiti per la conservazione dello stato di disoccupazione differiscono a seconda della tipologia dell’attività lavorativa, ossia dipendente o autonoma. Lavoro dipendente Il lavoratore può entrare in stato di disoccupazione ovvero conservare lo stato di disoccupazione, anche laddove intraprenda un lavoro subordinato dal quale derivi un reddito imponibile non superiore a 8.145 euro annui. La valutazione circa il reddito va effettuata in termini prospettici, cioè, l’idoneità potenziale del rapporto di lavoro instaurato a produrre nell’anno un reddito superiore alla soglia suddetta. Per questo calcolo va considerata, la retribuzione annua imponibile ai fini Irpef (quindi al

netto dei contributi a carico del lavoratore) di riferimento. Lavoro autonomo Il limite reddituale per la conservazione dello stato di disoccupazione in caso di svolgimento di attività di lavoro autonomo è, nella generalità dei casi, quantificabile in 4.800 euro annui. Pertanto, il lavoratore che, nello svolgimento dell’attività autonoma, superi tale limite di reddito nell’anno, perde lo stato di disoccupazione. Fanno, tuttavia, eccezione i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo, che, ai sensi dell’articolo 50, comma 1, Tuir, sono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (co.co.co.), per i quali il limite ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione è di 8.145 euro annui. La sospensione dello stato di disoccupazione Oltre alla conservazione dello stato di disoccupazione, il lavoratore dipendente ha la possibilità, in determinati casi e per un massimo di 6 mesi, di sospendere lo stato di disoccupazione. La fattispecie della sospensione si realizza allorquando, al momento dell’avvio di un rapporto di lavoro dipendente, non vi è la conservazione dello stato di disoccupazione come sopra descritta. In caso di inizio di un’attività di lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato, lo stato di disoccupazione si sospende fino a un massimo di 180 giorni. Da notare che il computo dei 180 giorni è riferito al singolo rapporto di lavoro anche qualora il lavoratore abbia attivato più rapporti di lavo-

ro nel corso dello stesso anno. Qualora il contratto di lavoro in questione termini, per qualsivoglia motivazione, prima che siano decorsi i 180 giorni, la persona interessata ritorna in stato di disoccupazione e l’anzianità della disoccupazione ricomincia a decorrere dal momento della fine della sospensione. Il termine della sospensione (così come la sospensione stessa) è accertato d’ufficio e il lavoratore interessato non ha alcun onere di comunicazione nei confronti del servizio competente. Decorsi i 180 giorni continuativi dall’inizio dell’attività lavorativa, se il contratto è ancora in vigore, l’interessato decade dallo stato di disoccupazione se la retribuzione prospettica annua è superiore a 8.145 euro.

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NOTIZIE FLASH

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BANDO GIOVANI

CONTRIBUTI IN C/CAPITALE A F.DO PERDUTO L.R. 11 AGOSTO /2011 ART, 2 C.85,86 IMPRENDITORIA FEMMINILE

Sulla base della L.R. 11/2011 art.2 cc 85-86 è stato pubblicato il Bando per contributi a fondo perduto a sostegno di progetti di imprenditoria femminile nei settori dell'artigianato, dell’industria, del commercio, del turismo e dei servizi, gestito su base provinciale dalle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia, territorialmente competenti. Le imprese beneficiarie sono costituite esclusivamente da nuove imprese femminili siano esse già iscritte da meno di 36 mesi al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda di contributo, con sede legale o unità operativa in Friuli Venezia Giulia, o ancora da costituire e quindi da iscrivere al Registro delle imprese entro 3 mesi dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda. La domanda di contributo potrà essere presentata dall’impresa richiedente alla Camera di Commercio territorialmente competente dalle ore 9.15 di martedì 15 ottobre 2019 fino alle ore 16.30 di venerdì 15 novembre 2019. Sono ammissibili le spese sostenute dall'impresa femminile strettamente legate alla realizzazione del progetto, sia se sostenute dopo la presentazione della domanda sia se sostenute prima della presentazione della domanda e sono le seguenti: A) Spese per investimenti, strettamente funzionali all’esercizio dell’attività economica, relativi all’acquisto e locazione finanziaria di: 1.impianti specifici 2. arredi

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3. macchinari, strumenti e attrezzature 4. beni immateriali: diritti di licenza, software, brevetti, know-how 5. hardware 6. automezzi 7. sistemi di sicurezza 8. materiali e servizi concernenti pubblicità e attività promozionali, nei limiti di spesa massima i 10.000 €. B) Spese per la costituzione, quali: 1. spese notarili relative all’onorario 2. spese connesse agli adempimenti obbligatori per l’avvio dell’impresa nonché business-plan nel limite massimo di 10.000 €; C) Spese di primo impianto quali: 1) adeguamento o ristrutturazione dei locali dell’impresa, nel limite massimo di 40.000,00 euro; 2) realizzazione o ampliamento del sito internet, nei limiti di spesa massima di 5.000,00 euro; 3) locazione dei locali, per una periodo massimo di 12 mesi e una spesa massima di 15.000,00 euro; 4) avvio attività di franchising, limitatamente al diritto di ingresso nel limite di spesa massima di 25.000,00 euro; D) Spese per microcredito: nel caso in cui il beneficiario sia una microimpresa, sono ammissibili le seguenti spese relative ad operazioni di microcredito effettuate dalla microimpresa ai fini del finanziamento della realizzazione del progetto di imprenditoria femminile: 1. premio e spese di istruttoria per l’ottenimento


di garanzie, in forma di fide- mail della Camera di Comiussioni o di garanzie a prima mercio competente territorialrichiesta, rilasciate nell’inte- mente e precisamente: resse dell’impresa beneficiaria TERRITORIO PROVINCIAda banche, istituti assicurativi LE DI GORIZIA PEC: agevoe confidi, nel limite di spesa lazioni@pec.fondogorizia.it massima pari a 2.000 euro; TERRITORIO PROVINCIALE DI PORDENONE PEC: 2. oneri finanziari relativi all’ef- cciaa@pn.legalmail.camcom.it fettuazione dell’operazione TERRITORIO PROVINCIAdi microcredito con riguardo LE DI UDINE PEC: contributi. agli interessi passivi e alle spe- ud@pec.pnud.camcom.it se di istruttoria e di perizia nel Per ulteriori approfondimenti limite di spesa massima pari a contattare Luca Sgobino allo 1.000 euro. 0432/616925. I beni devono essere nuovi di fabbrica. Nel caso di locazione finanziaria è ammessa la spesa per la quota capitale delle singole rate effettivamente sostenute fino alla data di rendicontazione del progetto; non sono ammesse quota interessi e spese accessorie. I progetti di imprenditoria femminile prevedono un importo minimo di spesa ammissibile non inferiore a 5.000,00 euro. Il massimo del contributo concedibile è di 30.000 €. La intensità del contributo è pari al 50% della spesa ammissibile. La presentazione della domanda potrà avvenire via pec alla

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CAPLA FVG Comitato Associazioni Lavoro Autonomo

CONVEGNO

Sordità, invalidità diritti del malato

Passariano di Codroipo sala convegni - Villa Manin venerdì 8 novembre - ore 10.00 al termine dell’incontro seguirà rinfresco

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PREVENZIONE INTEGRATA

SICUREZZA SUL LAVORO

LA NORMA REGIONALE CONTRO LA CADUTA DALL’ALTO E CORSO DI ADDESTRAMENTO di Stefano Pavan

→ La norma, che integra il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, intende responsabilizzare i committenti, i datori di lavoro e i progettisti sull’adozione di apprestamenti di sicurezza “stabili”, per poter accedere, transitare e lavorare su coperture potenzialmente soggette a pericolo di caduta dall’alto, al fine di eliminare tale rischio. I disposti si applicano sia ai nuovi edifici, che una volta realizzati dovranno essere dotati dei suddetti apprestamenti di sicurezza, che agli edifici esistenti; questi ultimi, nel caso di opere di ristrutturazione o installazione di impianti (es. antenne, pannelli solari, fotovoltaico, ecc.). Alla domanda di rilascio del permesso di costruire, alla denuncia di inizio attività o alla comunicazione prevista nei casi di edilizia libera, andrà allegata la documentazione tecnica riportante le misure adottate contro il rischio in questione. L’elemento fondamentale, comunque, per la prevenzione di questo rischio rimane sempre la formazione e l’addestramento del lavoratori. A tale scopo ricordiamo che il 4 dicembre

si svolgerà una sessione di addestramento presso l’aula appositamente attrezzata di CNA Udine Nord a Tavagnacco in via 4 Novembre. Il programma completo si svilupperà in 8 ore (giornata unica) e saranno trattati i seguenti argomenti: analisi delle più comuni situazioni lavorative in quota (escluso lavori su ponteggio, posizionamento mediante fune oppure piattaforme di elevazione), statistica sugli infortuni derivanti dalle cadute dall’alto e principali sistemi di sicurezza e procedure di lavoro da adottare e utilizzo dei Dispositivi personali anticaduta e di posizionamento. Chiunque fosse interessato può iscriversi contattando l’Ufficio Prevenzione integrata di CNA allo 0432.616911 oppure scrivendo a s.pavan@cnaservizi-fvg.it. https://www.cnafvg.it/cadutadallalto-norma-fvg-e-corsocna/

NEL CORSO DEL 2016 IN FRIULI VENEZIA GIULIA È STATA APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA LEGGE 84 “NORME PER LA SICUREZZA DEI LAVORI IN QUOTA E PER LA PREVENZIONE DI INFORTUNI CONSEGUENTI AL RISCHIO DI CADUTE DALL'ALTO” ←

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IMPRESA DEL MESE

PULITURA DA MARIUCCI

STIRARE, CHE PASSIONE di Rosalba Tello

→ “Non sono stanca per nulla preziosi tappeti o abiti vintage ricoperti di perle di stirare, anzi, da questo lavo- ritrovati nel baule della nonna, ma nella pulitura ro ottengo sempre più soddi- di via Martignacco gli “habitué passano magari sfazioni”. Niente di strano, in solamente per fare due chiacchiere. questa energica affermazione, Il segreto di questa storica impresa, oltre natuse non fosse che a proferirla ralmente alla passione e alla competenza che è una signora di ben 80 anni. contraddistinguono l’ottimo lavoro di questa voMaria Pizzecco, titolare della litiva signora, è il tempo e la pazienza che “Maripulitura “da Mariucci” a Udine, ucci” regala a ciascun cliente. Dietro al bancone dalla sua lavanderia - una ama- della sua lavanderia un po’ “retrò” (il locale non è ta seconda casa, e lo è stata stato mai rinnovato in 45 anni e conserva, infatanche per le sue figlie - non an- ti, un aspetto familiare) accoglie i clienti sempre drebbe mai via. Altro che pen- vestita e truccata di tutto punto, con l’immancasione: Mariucci, come da sem- bile filo perle al collo. Le figlie, oggi affermate pre viene chiamata, fa questo professioniste che l’hanno resa nonna quattro mestiere da 60 anni e sempre volte, qui ci sono vissute e ci hanno anche lavocon la stessa passione. rato, prima di prendere altre strade. Nessuna ha Sposatasi a soli 18 anni, nel seguito l’esempio materno, ma del futuro Maria 1959 inizia poi a lavorare da coadiuvata da una dipendente - al momento non Lestuzzi, in via Gemona. Qui si preoccupa: porta avanti l’attività con quella impara tanto, ma nel 1975 è stessa pervicacia che la spinse, negli anni 70, a tempo di “crescere” e, dopo mettersi in proprio. altre esperienze nelle puliture “Se su un capo non vedo i risultati che mi attendo, Splendor e Lavanova, apre la lo lavo e lo smacchio nuovamente, fino a che non sua attività in via Martignacco. viene come dico io, a costo di rimetterci. Però so da allora non ha mai temuto la che ci guadagno in stima e fiducia”. A lei si rivolconcorrenza dei “centri rapidi”, gono anche persone da fuori Udine, magari figli perché a fare la differenza è la di fedelissime clienti, che le affidano capi prezioscrupolosità con cui Maria lava, si che altri hanno rifiutato di trattare. Ma Pizzecsmacchia, pulisce, stira i capi co (da sempre associata alla nostra CNA, legame dei suoi fedelissimi clienti. Un attestato anche dall’adesivo visibile sulla porta di passaparola che ha attraversa- ingresso) non teme sfide e, con pazienza e abilità, to le generazioni: oggi a chie- riporta sempre l’abito al suo originario splendore. derle “miracoli” su abiti che Il valore del suo lavoro artigianale, purtroppo in altre lavanderie hanno rifiuta- via di estinzione tra le nuove generazioni, è stato to sono i figli di clienti oggi co- riconosciuto in più occasioni da premi e medaetanei di Maria. A lei affidano glie. “E finché tengo duro… avanti così!”.

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MARIA PIZZECCO, STORICA TITOLARE DELLA PULITURA “DA MARIUCCI”, A 80 ANNI NON È AFFATTO STANCA DI SFIDARE LE MACCHIE PIÙ OSTINATE ←


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DOVE SIAMO

LE NOSTRE SEDI

AVIANO Via Mazzini, 10/2 Tel. 0434 651732 aviano@cnafvg.it

MANIAGO Via Fabio, 2 Tel. 0427 733144 maniago@cnafvg.it

TAVAGNACCO Via IV Novembre, 92 Tel. 0432 854706 tavagnacco@cnafvg.it

CERVIGNANO DEL FRIULI Piazza Indipendenza, 30 Tel. 0431 32386 cervignano@cnafvg.it

MANZANO Via Divisione Julia, 62 Tel. 0432 754601 manzano@cnafvg.it

TOLMEZZO Via Matteotti, 30/F Tel. 0433 44735 tolmezzo@cnafvg.it

CODROIPO Via Ostermann, 36 Tel. 0432 90552 codroipo@cnafvg.it

MONFALCONE Via Enrico Toti, 20 Tel. 0481 411606 monfalcone@cnafvg.it

UDINE Via Verona, 28/1 Tel. 0432 616911 udine@cnafvg.it

GRADISCA D'ISONZO Viale Trieste, 31 Tel. 0481 93335 gradisca@cnafvg.it

SAN GIORGIO DI NOGARO Via Roma, 15 Tel. 0431 65830 s.giorgio@cnafvg.it

TRIESTE Piazza Venezia, 1 Tel. 040 3185511 cna@cnatrieste.com

LATISANA Via Sottopovolo, 87/E Tel. 0431 520914 latisana@cnafvg.it

PORDENONE Via Nuova Di Corva, 82 Tel. 0434 598141 pordenone@cnafvg.it

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CNA NFORMA MENSILE N•09 ⁄ ANNO•04 ⁄ NOVEMBRE 2019

www.cna.fvg.it

FVG

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