CNA bilancio sociale 2015

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Non pretendo più di aver ragione se parlo di vestiti e di carezze le braccia lungo i fianchi farò cadere pregare no che non vorrei pregare pregare no che non vorrei pregare. Non vergognarsi della propria malinconia è un compito penoso anzi uno strazio. L’amore trasparente non so cosa sia mi sei apparsa in sogno e non mi hai detto niente mi sei apparsa in sogno e non hai fatto un passo. Nemmeno un gesto nemmeno lasciamo andare meglio di chi improvvisa a malincuore meglio di chi improvvisa senza amare. Sarà la vita che monta e poi riscende tutto questo splendore trasparente luce elettrica che dopo il buio sempre si accende se abbiamo assolto tutti i sentimenti dimenticato tutti i fuochi spenti. Ma sono pazzo del mondo e sono pazzo di te e sono pazzo del mondo questo è odio e amore sono pazzo del mondo questo è odio e amore anche per te. Sarà il destino che splende e poi riscende tutto questo rumore che si sente acqua libera che sempre si spande.

Cittadini card

Responsabile Pubblicazione: Armando Prunecchi Gruppo di Redazione, Coordinamento e Verifica del Progetto: Lino Donzi, Alfredo Verruso Produzione Materiale Rappresentanza, Comunicazione e Organizzazione: Claudio Giovine, Stefano Di Niola, Mario Pagani, Barbara Gatto, Marco Capozi, Maria Giulia Mancinelli, Gabriella Vinci, Danilo Caspoli, Pietro Romano, Diana Di Pietro Segreteria Tecnica: Barbara Mongia, Federica Campioni Progetto grafico e impaginazione: Tiziana Barone Albavision Srl Finito di stampare a ottobre 2016

L’amore trasparente non so cosa sia mi sei apparsa in sogno e non mi hai detto niente ti ho dormito accanto e mi hai lasciato andare sarà anche il gioco della vita ma che dolore sarà anche il gioco della vita ma che dolore..


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BILANCIO SOCIALE

Assemblea Nazionale CNA Napoli 22 Ottobre 2016


SOMMARIO Bilancio Sociale Terza Edizione

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Introduzione 6 ¢ Stakeholders ¢ Bilancio Sociale - Trasparenza & 70° ¢ 70° CNA Il valore di un evento ¢ Mission, Vision, Valori, Scopi, Attività

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Sezione 1 18 ¢ Piano Strategico 2014-2017 ¢ Modello Organizzativo ¢ Comunicazione ¢ Cinque buoni motivi

20 30 32 37

Sezione 2 40 ¢ Cariche sociali e direttive ¢ Convocazione Assemblea ¢ Relazione al Bilancio di Esercizio ¢ Stato Patrimoniale ¢ Conto Economico ¢ Allegati ¢ Relazione del Collegio Sindacale

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42 44 45 63 68 71 98


“Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso" (Ennio Flaiano)

Sezione 3

112

¢ Storia e Governance ¢ Evoluzione della Governance ¢ People Strategy

114 116 118

Sezione 4

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¢ Sintesi attività di rappresentanza Divisione e Dipartimenti Unioni Raggruppamenti Società e Strutture di Sistema ¢ Principali risultati ottenuti

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130 167 190 195 204


BILANCIO SOCIALE TERZA EDIZIONE Cari Associati, siamo alla “Terza Edizione” del Bilancio Sociale, uno strumento per rendicontare la qualità e quantità della propria attività espressa nella relazione con i propri stakeholder, esterni ed interni, fino al dettaglio afferente l’aspetto economico e patrimoniale che in questi documenti viene spesso sintetizzato. STAKEHOLDERS, per noi sono tutti i soggetti "portatori di interessi": gli associati, i clienti, i fornitori, i finanziatori, i collaboratori, i gruppi di interesse esterni. Facciamo il bilancio sociale perché la nostra organizzazione possiede e manifesta un determinato indirizzo etico, indirizza le sue scelte strategiche e le azioni quotidiane. Il Bilancio Sociale di CNA analizza i rapporti che intratteniamo con tutti coloro che hanno un interesse nei confronti della struttura. Un approccio che porta ad una riflessione profonda sul modello di business, sulle relazioni sociali e sulla distribuzione del valore creato con la nostra attività.

Abbiamo avviato un percorso di rendicontazione sociale, che di anno in anno si sviluppa (modello replicabile) e si caratterizza, partendo dalle fonti informative esistenti e che consente di: • raccogliere e organizzare i risultati relativi all’impatto con gli S.H.; • evidenziare il grado di coerenza tra mission, strategie, attività e risultati conseguiti; • comunicare efficacemente i dati rilevanti e la coerenza funzionale dell’intera organizzazione rispetto agli stakeholder interni ed esterni. Nello specifico, con la redazione del bilancio sociale vogliamo: • dotare l’organizzazione di un efficace strumento di governance; • migliorare l’efficacia comunicativa; • organizzare le diverse fonti informative che descrivono le attività; • rilevare la produzione di valore e la sua distribuzione rispetto agli stakeholder e alle strategie. Nel 2013 abbiamo messo al centro il CAMBIAMENTO, nel 2014 la RAPPRESENTANZA, il FOCUS per il 2015 è su TRASPARENZA e 70° CNA.

Attraverso il BILANCIO SOCIALE ci proponiamo di: • confrontare quanto realizzato con le esigenze, • fornire informazioni sul raggiungimento degli obiettivi, • comprendere il ruolo svolto dalle attività nella società civile, • rendicontare in termini di utilità, legittimazione ed efficienza le nostre azioni, • estrinsecare il valore prodotto e distribuito nei confronti degli stakeholder e della collettività nel suo complesso, • coinvolgere gli interlocutori privilegiati e in questo senso, • favorire la trasparenza delle attività ed iniziative poste in essere, • rappresentare un momento di riflessione e di autovalutazione, • migliorare la qualità di prodotto e servizio, il rapporto con gli utenti, la sicurezza sul posto di lavoro.

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Il BILANCIO SOCIALE contiene e permette: • Identificare e condividere degli obiettivi del Bilancio Sociale. • Illustrare le ragioni che ci hanno portato ad elaborare il documento. • Capire quale possa essere l’impatto sui portatori di interesse.

Abbiamo provveduto a dettagliare • Mission dell’organizzazione • Valori dell’organizzazione • Assetto istituzionale e modello organizzativo • Attività e strategie dell’organizzazione

Grazie, con i vostri consigli riusciremo a migliorare ancora il nostro prodotto, Buona lettura.

Daniele Vaccarino Presidente Nazionale

BILANCIO SOCIALE 2015

Sergio Silvestrini Segretario Nazionale

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“Attenzione ad essere chiari… si rischia di essere capiti….” (G. Marx)


INTRODUZIONE

¢ Stakeholders ¢ Bilancio Sociale - Trasparenza & 70° ¢ 70° CNA Il valore di un evento ¢ Mission, Vision, Valori, Scopi, Attività nella rappresentanza del sistema CNA


STAKEHOLDERS

Delibera della Presidenza Nazionale del 4 maggio Delibera della Direzione Nazionale del 5 Maggio Il bilancio sociale di CNA nasce dalla consapevolezza sull’esigenza di diverse categorie di persone, stakeholders, che per noi hanno un diritto/interesse, a conoscere quali ricadute/effetti produce la nostra attività nei loro confronti.

Nella redazione del bilancio sociale la CNA ha confermato, come nel 2013, le seguenti tipologie di STAKEHOLDERS: •

Quelli di SISTEMA , tra i quali ci sono gli Associati, il Territorio, le Società del Sistema.

La sfera dell’ECONOMIA, tra i quali si possono individuare le azioni di Rappresentanza, i Media, nuove forme di Comunicazione.

La PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, per i rapporti con UE, l’amministrazione centrale e quelle territoriali.

Le ISTITUZIONI per le azioni ed i rapporti con Parlamento, Governo, Politica e Parti Sociali.

Gli attori INTERNI, tra i quali si possono individuare gli Organi, il Personale, i Fornitori.

Gli OPERATIVI, tra i quali si possono individuare quelli relativi alla Gestione, allo Sviluppo, al Bilancio.

Con il Bilancio Sociale si migliora ascolto e comunicazione, rendersi conto degli effetti del nostro operato sulle diverse categorie di persone, coinvolgendoli, per individuare percezione e suggerimenti. La redazione del Bilancio Sociale si innesta sul PIANO STRATEGICO 2014-2017 di CNA NAZIONALE.

INTRODUZIONE - Stakeholders

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Si rendono espliciti i risultati dell’attività, confrontandoli con gli obiettivi, dichiarati, in modo da permettere a tutti, ma in primo luogo ai nostri organi, di verificare come siano stati raggiunti, e se si renda necessario, introdurre ulteriori interventi. La gestione ripetuta nel tempo ne fa uno strumento di dialogo ed di consapevolezza, e quindi di miglioramento delle performance e della gestione.

INTERNI

Organi Personale Fornitori

ISTITUZIONI

SISTEMA

P.A.

OPERATIVI

Parlamento Governo Politica

Associati Territorio Società

UE Centrale Territoriale

Gestione Sviluppo Bilancio

ECONOMIA

Rappresentanza Media Comunicazione

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BILANCIO SOCIALE TRASPARENZA & 70° Cari colleghi, il fascicolo di Bilancio 2015 di CNA Nazionale come sempre presenta una “esposizione sociale” con particolare attenzione ai nostri stakeholders attraverso una nuova duplice chiave di lettura. Abbiamo valorizzato nel 2013 il CAMBIAMENTO, nel 2014 la RAPPRESENTANZA, esaltando il nostro DNA , per il 2015 abbiamo scelto TRASPARENZA e 70° CNA.

Noi rappresentiamo imprese, imprenditori, i loro familiari, professionisti che non hanno un ordine, pensionati, cittadini, famiglie, un complesso sociale organico tipico del nostro paese, il vero tessuto connettivo, in poche parole è bene sottolineare COSA rappresentiamo non solo CHI rappresentiamo.

Siamo una rete, di valori, che affronta insicurezza ed instabilità con la certezza di essere un SISTEMA, che combatte l'arroganza del faccio da solo, che porta al fallimento, anche nella rappresentanza. Il cambiamento non ha nomi e cognomi, è un progetto su cui scommettere, il NOI che prevale su IO e MIO.

Siamo portatori di esigenze e progetti per raccogliere interessi, abbiamo chiara una visione, un'etica, dell'economia, della società, del modello di sviluppo.

INTRODUZIONE - Bilancio Sociale - Trasparenza & 70°

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Dobbiamo stare insieme, le imprese, i giovani in modo particolare, forti della nostra storia, ma decisamente orientati al FUTURO, vogliamo festeggiare il passato, ma al tempo stesso inserire gli elementi per progettare altri 70 anni di storia come ben raccontano nelle pagine seguenti il Segretario Generale ed il Presidente Nazionale.

Possiamo superare il crinale di questa crisi solo se diventiamo attori del cambiamento se siamo veramente CONNESSI AL CAMBIAMENTO.

L’impresa, la nostra attività, si deve poter calare nella logica del profitto con etica e generare valore sociale accanto a quello economico. I giovani, le donne, devono sporcarsi le mani e PROPORRE idee, progetti, non se stessi, come troppo spesso capita nella metamorfosi da rappresentati a rappresentanti.

È la nostra Mission che conta: essere sociali nel business, nella rappresentanza, nei fatti, stimolando l’impegno di ciascuno a migliorare, cambiando e usando le nuove tecnologie, senza esserne condizionati in negativo. Lo scorso anno volevamo migliorare la capacità di adattarsi ai cambiamenti, essere flessibili, agili, allenati, resistere all'urto senza spezzarci, una forma di RESILIENZA strutturale e digitale, poter rompere o sciogliere un NODO della rete senza incappare o coinvolgere in un fallimento collettivo.

Anche per questa volta è giusto lasciare a voi il giudizio di merito, noi della presidenza ne siamo ORGOGLIOSI.

Questo è il terzo anno che pubblichiamo il nostro dettagliato BILANCIO SOCIALE, nella massima trasparenza, per l’interno ed dall’esterno, un poco come la nostra sede. Per spiegare il documento che avete tra le mani mi viene in mente l’idea, di una foto, una stampa, TRIDIMENSIONALE. Mostrare la nostra associazione attraverso la dimensione VISIVA (lo stato patrimoniale che tipicamente rappresenta cosa siamo divetati), la dimensione del RACCONTO (il conto economico che tipicamente spiega cosa è accaduto nel corso dell’anno), la dimensione della CONCRETEZZA (la narrazione con cui si spiega cosa abbiamo fatto e come lo abbiamo fatto per i nostri associati e per la società, tutti i vari STAKEHODERS).

BILANCIO SOCIALE 2015

Maria Fermanelli Vice Presidente CNA Nazionale Delega Economia Sociale e Sviluppo Sostenibile

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70° CNA

IL VALORE DI UN EVENTO Ci sono date che richiamano alla mente quando TUTTO È INIZIATO. Un’opportunità irripetibile, fortunatamente, per il contesto post bellico, una voglia di libertà, di realizzazione, di rivincita, di ideali, di valori, di passione e perché non dirlo di amore per il proprio paese. Un futuro da realizzare e da costruire insieme, parafrasando la nostra campagna di comunicazione…. i sogni degli imprenditori e dei colleghi di allora sono stati il loro propulsore, la loro energia, il carburante necessario per rimettersi in gioco, per cogliere tutto quello che sembrava impossibile; l’idea geniale di un prodotto, la voglia di trasformare la propria passione in un lavoro o semplicemente l’intenzione di cominciare, appunto, a sognare in proprio.

intraprese per il 70°, mira a mettere sotto i riflettori gli scopi ed i valori che contraddistinguono la nostra associazione fatta da imprenditori, dai loro familiari, dai pensionati, da cittadini, ….tutte “persone” che trovano nell’adesione volontaria, all’associazione un momento di valorizzazione,

UN APPUNTAMENTO PER FARCI OSSERVARE DUE VOLUMI PER FARCI RACCONTARE

L’origine di ogni avventura imprenditoriale ha una componente di mito, piccola o grande che sia, l’origine di una scelta di rappresentanza, come quella della CNA, ha nel proprio DNA una componente di democrazia, partecipata e delegata, l’anniversario del 70° è la data giusta per celebrare e, al tempo stesso, per guardare al futuro. Abbiamo voluto cogliere questa occasione del 70° CNA come un’opportunità, non solo una circostanza formale, per il sistema nel suo complesso. Lo spirito che ci anima, il senso di appartenenza, non si accontentano di forma per consolidarsi. E poiché la ricorrenza cade in un momento non positivo nella storia del Paese a nostro avviso è comunque sbagliato far finta di niente. Dobbiamo usare anche questa opportunità per ricercare con più forza quell’unità d’intenti che può aiutare a dare un ulteriore impulso. Non volevamo perdere un’occasione simile e per questo motivo abbiamo deciso di produrre due volumi, che ci auguriamo tra qualche anno siano seguiti da un terzo che analizzerà il periodo 1995 al 2015, una operazione che assieme alle altre,

INTRODUZIONE - 70° CNA Il valore di un evento

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condivisione, crescita, un valore d’insieme.

Quindi anche il 70° come occasione di controllo e verifica della progettazione che abbiamo iniziato con il Piano Strategico 2014-2017, è importante, che le cose vadano bene o male, che tutti abbiano ben chiaro dove siamo, dove vogliamo andare e come pensiamo di farlo. Una associazione è una comunità, deve essere una comunità ed in una comunità il NOI possibilmente è sempre prima di io e mio. I principi guida della NOSTRA VISIONE sull’evento. • • • • •

Non solo una celebrazione. Un occasione fa emergere la “salute” dell’associazione. La trasparenza è un valore guida. L’anniversario è la partenza, non il traguardo. Ogni nostra azione viene progettata,

BILANCIO SOCIALE 2015

realizzata, controllata, riprogettata. Ogni associazione ha bisogno di luoghi di aggregazione, non solo in senso fisico, ci piace pensare all’anniversario della costituzione come un “luogo mentale” nel quale ritrovarsi e riconoscersi, dove trovare “spazio” per tutte le persone che hanno a che fare con noi nello sviluppo della nostra attività. Un “non luogo” per far capire quanto sono importanti per noi i nostri associati, sensibilizzando tutti, sulla strategicità della nostra relazione con loro ed è anche per questo motivo che da tre anni predisponiamo e rendiamo pubblico il nostro bilancio con la veste di BILANCIO SOCIALE.

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MISSION, VISION, VALORI, SCOPI, ATTIVITÀ NELLA RAPPRESENTANZA DEL SISTEMA CNA Il sistema CNA opera per l’affermazione nella società, nelle istituzioni, nella politica e nello stesso sistema delle imprese, dei valori che attengono all’impresa, al lavoro, all’economia di mercato.

competizione, la solidarietà e la cooperazione, la sintesi di imprenditorialità, dedizione, innovatività, creatività e qualità, la collaborazione con il lavoro dipendente, la lealtà, l’onestà, l’integrità morale.

A tal fine CNA collabora con altre organizzazioni di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese, operanti anche in altri settori economici.

Il sistema CNA opera per la determinazione di pari condizioni di accesso ai mercati per tutte le imprese e per regole di disciplina dei mercati conformi ai principi del trattato dell’Unione Europea.

Tale affermazione di valori si realizza sia nella costante ricerca della piena sintonia tra interessi delle imprese ed interessi strategici dell’intero Paese, sia nella partecipazione attiva allo sviluppo delle imprese, delle imprenditrici e degli imprenditori ed è strumento della loro valorizzazione.

Il sistema CNA opera per la rappresentanza, la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e turismo, ed in generale del mondo dell’impresa e delle relative forme associate, degli artigiani, del lavoro autonomo, dei professionisti nelle sue diverse espressioni, delle imprenditrici e degli imprenditori e dei pensionati.

Valori distintivi dell’artigianato e delle micro, piccole e medie imprese sono l’autonomia e l’integrazione sociale, l’indipendenza e la

Il sistema CNA è autonomo ed agisce per l’unità delle organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato italiano e per la ricerca di convergenze con tutto il mondo dell’impresa. Il sistema CNA opera per la crescita armonica dell’intero Paese e per l’integrazione politica ed economica dell’Europa. Il sistema CNA si impegna a promuovere nello sviluppo economico e sociale del Paese e nella vita associativa le pari opportunità tra uomini e donne, sviluppa politiche e proposte per la valorizzazione della risorsa imprenditoriale femminile e ne promuove una significativa partecipazione di un’adeguata rappresentanza nelle sedi decisionali interne ed esterne al sistema. Il sistema CNA è impegnato ad attuare e rispettare modelli di comportamento e di azione ispirati alla eticità ed integrità, nonché al valore più

generale della democrazia.

Il sistema CNA nel suo insieme partecipa alla definizione della sua identità e alla realizzazione della sua missione attraverso: • la rappresentanza e tutela degli interessi; • la promozione economica delle imprese; • la predisposizione e l’erogazione di servizi alle imprese.

INTRODUZIONE - Mission, vision, valori, scopi, attivita' nella rappresentanza del sistema cna

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Il sistema CNA garantisce a tutti gli associati il diritto ad avvalersi delle prestazioni erogate da tutte le parti del sistema stesso conformemente alle modalità stabilite. Il sistema CNA definisce unitariamente le sue strategie e si coordina per la loro attuazione in tutti i suoi livelli associativi, nell’obiettivo della massima valorizzazione delle imprese associate. Ciò avviene attraverso il governo strategico delle funzioni di rappresentanza e tutela degli interessi, di erogazione di servizi, di promozione ed animazione economica direttamente gestite dalle sue componenti, anche attraverso il sistematico utilizzo delle esperienze più avanzate. Il sistema CNA concorre a promuovere con Istituzioni, Enti, ed Organizzazioni economiche, sociali e culturali del Paese e della Unione Europea, forme di collaborazione, nel perseguimento di obiettivi di progresso civile e di sviluppo.

La CNA costituisce il sistema nazionale ed unitario di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori della manifattura, costruzioni, servizi, trasporto e commercio, delle piccole e medie industrie, ed in generale del mondo dell’impresa e delle relative forme associate, con particolare riferimento al settore dell’artigianato; degli artigiani, del lavoro autonomo, dei professionisti nelle sue diverse espressioni, delle imprenditrici e degli imprenditori e dei pensionati.

La CNA costituisce il sistema nazionale ed unitario di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese, operanti nei settori della manifattura, costruzioni, servizi, trasporto e commercio, delle piccole e medie industrie, ed in generale del mondo dell’impresa e delle relative forme associate, con particolare riferimento al settore dell’artigianato; degli artigiani, del lavoro autonomo, dei professionisti nelle sue diverse

BILANCIO SOCIALE 2015

espressioni, delle imprenditrici e degli imprenditori e dei pensionati. La tutela della rappresentanza e dello sviluppo si realizza nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private, con la Pubblica Amministrazione nonché con le organizzazioni politiche, economiche e sociali a livello nazionale, europeo, internazionale ed a tutti i livelli territoriali, oltre che mediante la stipula di accordi e contratti collettivi nazionali di lavoro. Il sistema CNA si articola su tre livelli confederali: CNA - Associazioni Territoriali o unità di primo livello, CNA Regionali e CNA Nazionale; questi, insieme alle Unioni CNA, CNA Professioni e CNA Pensionati nonché a tutti gli altri raggruppamenti di interesse riconosciuti dalla CNA compongono il sistema confederale. Ogni associato

è titolare del rapporto associativo con l’intero sistema CNA ed

ha diritto a valersi dell’insieme delle attività realizzate da ogni componente del sistema stesso, conformemente alle modalità stabilite.

L’adesione al sistema CNA avviene mediante tesseramento unico ed unitario e dà luogo automaticamente all’inquadramento nelle CNA Territoriali di riferimento nonché nelle altre articolazioni del sistema riconosciute dalla CNA. La CNA attua la rappresentanza e la tutela dei pensionati anche attraverso CNA Pensionati, che si iscrivono a CNA Pensionati mediante specifico tesseramento che dà luogo automaticamente ad inquadramento al livello territoriale di riferimento, in relazione alla residenza anagrafica. Il sistema confederale CNA, così definito, si basa sulla confluenza e sulla coerenza in una logica di sistema unitario fondato sulla utilità, reciprocità e creazione di valore. Il sistema CNA svolge, in attuazione degli scopi che sono indicati nella Mission ed originati dalla Vision e dai Valori indicati, le seguenti ATTIVITÀ: •

Organizza seminari di studio, ricerche, convegni su temi economici e sociali di interesse generale, promuove accordi di carattere economico nell’interesse delle imprese, iniziative tese ad affermare politiche per le imprese, nonché processi di ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni, al fine di creare un ambiente

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• •

favorevole alla crescita della competitività delle micro, piccole e medie imprese nell’ambito del sistema produttivo nazionale, con particolare riferimento al settore dell’artigianato; promuove inoltre lo sviluppo dell’associazionismo tra imprese, anche al fine di una loro più forte e qualificata presenza sul mercato; Promuove la prestazione, anche diretta, e/o fornisce dei servizi di consulenza, assistenza e informazione alle imprese, alle imprenditrici ed agli imprenditori associati, quali quelli tributari, legali, amministrativi, di lavoro, ambientali, previdenziali, assistenziali, informatici, finanziari, commerciali, assicurativi, di attività editoriale e quanti altri occorrenti, anche mediante la costituzione di appositi enti e società; Promuove lo sviluppo e la tutela dell’assistenza sociale a favore degli imprenditori, con particolare attenzione agli artigiani, e dei loro familiari ed addetti, nonché di altre categorie di cittadini italiani e stranieri. Per realizzare tale scopo la CNA si avvale del Patronato EPASA, ente riconosciuto con Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 21.04.1971, ai sensi e per gli effetti del DLCPS 29.07.1947, n. 804, ratificato dalla Legge 17.04.1956, n. 561; il quale esplica le attività di patronato di cui alle legge 30 marzo 2001 n. 152; Assume iniziative volte alla qualificazione e all’aggiornamento professionale delle imprenditrici e degli imprenditori, dei loro addetti e degli operatori del sistema CNA, avvalendosi anche delle strutture nazionali e territoriali della Fondazione ECIPA Ente Confederale Istruzione Professionale Artigianato (ECIPA); Assume iniziative dirette alla modernizzazione ed allo sviluppo delle imprese associate, nonché a migliorare la competitività dei loro prodotti sui mercati interni ed internazionali; Costituisce strutture organizzative e di servizio aventi lo scopo di svolgere a favore delle imprese associate operazioni economiche, finanziarie ed immobiliari, promuovendo la costituzione o assumendo la partecipazione in società, istituti, associazioni, fondazioni ed enti di qualsiasi natura giuridica, anche mediante il ricorso a propri mezzi finanziari e patrimoniali; Svolge attività editoriale dotandosi di agenzie di stampa ed organi di informazione; Individua i bisogni degli associati nella gestione dell’impresa, nella relazione con il mercato e con l’ambiente nel quale è inserita l’impresa, al fine della progettazione ed organizzazione di servizi di consulenza e assistenza, di azioni

di rappresentanza e di iniziative di sviluppo e qualificazione delle imprese; Promuove l’istituzione di sedi di rappresentanza all’estero) la promozione economica delle imprese.

INTRODUZIONE - Mission, vision, valori, scopi, attivita' nella rappresentanza del sistema cna

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“Chi conosce in profondità si sforza d'essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza d'essere oscuro." (Nietzsche)

BILANCIO SOCIALE 2015

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“Per la mente che vede con chiarezza non c'è necessità di scelta, c'è azione. (Jiddu Krishnamurti)


SEZIONE 1

¢ Piano Strategico 2014-2017 ¢ Modello Organizzativo ¢ Comunicazione ¢ Cinque buoni motivi


PIANO STRATEGICO 2014-2017 ATTIVITÀ 2014 - 2017

Vecchio Piano 2009 - 2013

Linee Strategiche

ANALISI

Nuovo Piano 2014 - 2017

SCELTE

TEMPO/VELOCITÀ

FASE della “NUOVA CNA”

5 MACRO AREE AZIONE

CAMBIAMENTO TRASFORMAZIONI STRUTTURALI RISPOSTE INEDITE A PROBLEMI INEDITI • • •

La crisi implica trasformazioni così strutturali e profonde, tali da mantenere i loro effetti anche dopo il superamento dell’attuale ciclo economico negativo. Siamo in un tornante della nostra storia, una situazione nuova e non preventivabile, che ci impone risposte inedite a problemi inediti. Si andrà a ricomporre e definire un diverso quadro di riferimento per l’azione delle imprese e delle associazioni che le rappresentano.

SEZIONE 1 - Piano Strategico 2014-2017

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BASTA REPLICHE E RIPETIZIONI SOBRIETÀ VISIONE SISTEMICA • •

Eliminazione degli sprechi, sobrietà organizzativa e comportamentale, innovazione nei modelli relazionali, necessità di supporto all’economia reale. Eliminazione di tutte quelle sovrastrutture che si sono accumulate nel tempo e che non portano valore aggiunto alle imprese ed al mondo dell’economia. Questo è il paradigma di riferimento per tutte quelle organizzazioni che vogliano uscire dalla crisi più forti ed attrezzate di prima. Con questo paradigma possiamo mostrare una capacità di rappresentanza generale del sistema imprenditoriale, con una “visione” sistemica della società, dello sviluppo, dell’economia, valorizzare il nostro ruolo di forza sociale, una innovazione ed evoluzione da immettere in tutte le nostre relazioni.

LA FASE della NUOVA CNA Cambiando le esigenze delle imprese, nonché il quadro istituzionale all’interno del quale esse operano si pone un problema di intensificazione dei processi di cambiamento che metta in condizione, giocando d’anticipo, di meglio rispondere alle nuove domande, dirette e indirette, delle imprese stesse. Dobbiamo progettare una nuova fase della vita della nostra Confederazione che nella sua evoluzione ha conosciuto alcuni momenti fondamentali che possiamo sintetizzare:

La fase dell’esplosione dei servizi (‘70-’90)

La fase della “nuova CNA”

BILANCIO SOCIALE 2015

La fase della costruzione, dal dopoguerra agli inizi degli anni ‘70

La fase dell’autonomia, per altro avviata anche in anticipo alla profonda crisi dei partiti dei primi anni ‘90

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61 TESI - TESI 62 AZIONE DI SISTEMA VISIONE DI SISTEMA •

Abbiamo dato avvio a un significativo ed innovativo percorso di cambiamento, ritenuto da tutti indispensabile per il l’inizio di una nuova fase, “tesa a irrobustire il sistema”, della vita della nostra Confederazione. Un “puzzle” complessivo, ed evolutivo, su cui la CNA si dovrà confrontare, che riguarda servizi e rappresentanza, credito, formazione, ed internazionalizzazione, la nostra necessità è aprire al mercato, andare incontro alle imprese ai soci, uscendo da una forma di equilibrio in cui il “solo esserci” era garanzia di risultati. I cambiamenti sono necessari Sul piano economico (macro-micro) Sul piano istituzionale Sul piano politico Sul piano associativo

MODIFICA STATUTO E REGOLAMENTO TERZIARIO ASSOCIATIVO ARTICOLAZIONI DI MESTIERE •

Le dinamiche economiche, istituzionali, politiche e associative convergono tutte nell’evidenziare, che il “veicolo associativo” attuale fa sempre più fatica a rispondere alle trasformazioni e alle sfide esterne e rischia, in assenza di cambiamenti significativi, di perdere ogni reale capacità d’azione, sia sul piano della rappresentanza che su quello dei servizi. Occorre ricercare tanto sul piano degli assetti organizzativi, che su quello della comunicazione, una rappresentanza-rappresentazione più puntuale delle specificità delle imprese associate, sia a livello delle macro categorie di attività (industria, servizi, professioni, turismo, cultura) che a livello verticale (per singole filiere e/o “mestieri”), le articolazioni di mestiere indicate nella Tesi 62. Si tratta di riconfigurare il sistema CNA in un vero e proprio “terziario associativo” superando, tanto sul piano culturale che su quello strutturale e dei processi decisionali, quelle rigidità burocratico-istituzionali e quelle limitazioni territoriali, su cui da sempre è costruito il nostro sistema. Per la parte delle regole interne e delle relazioni tra parti del sistema sarà necessario realizzare un completo restyling del nostro statuto e del regolamento attuativo.

SEZIONE 1 - Piano Strategico 2014-2017

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RIPENSARE IL MODELLO DISCONTINUITÁ VELOCITÀ ATTRATTIVO PER I GIOVANI •

• •

Dobbiamo superare la monoliticità e unicità del modello organizzativo, ispirato, da un lato, alle logiche comportamentali dei partiti del ‘900 e, dall’altro, all’isomorfismo con le articolazioni territoriali della pubblica amministrazione, spesso impostata a prescindere in larga misura dalla reale densità associativa. E' iniziata la nuova geografia delle articolazioni (territoriali) di primo livello, da costituire in ragione della ricerca di dimensioni ottimali, attraverso processi di aggregazione delle attuali strutture provinciali, per la valorizzazione del sistema d’offerta, della tenuta dei conti e della capacità di investimento e, anche, nel rispetto di soglie minime dimensionali, che dovranno essere codificate, in termini di associati, fatturato, servizi, ed altri indicatori. Quello che conta è la VELOCITA’, oggi il tempo non è più una variabile dipendente per il successo dei progetti. Il modello di formazione/selezione impone anche una riflessione su come intercettare e valorizzare la classe dirigente che sarà chiamata a guidarla nei prossimi anni, sia nei termini di un necessario ricambio generazionale, che nei termini di una maggior responsabilizzazione nel governo dell’intero sistema.

PIANO STRATEGICO 2009-2013 SEI gli obiettivi indicati nel precedente piano strategico quadriennale • OBIETTIVO N.1 - Costruire un nuovo soggetto di rappresentanza - Centrato • OBIETTIVO N.2 - Perseguire la Leadership associativa - Non rispettato • OBIETTIVO N.3 - Ripensare l’offerta dei servizi - Rispettato • OBIETTIVO N.4 - Rilanciare il sistema delle realazioni sindacali - Centrato • OBIETTIVO N.5 - Rafforzare il modello di comunicazione - Centrato • OBIETTIVO N.6 - Progettare la “Scuola CNA” - Attivato METODOLOGIA INDIVIDUATA Contribuzione invariata / Organigramma stabile / Riduzione – Centrato

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5 MACRO AREE DI AZIONE SISTEMA FORTE

OFFERTA di SISTEMA

COMUNICAZIONE

SVILUPPO RAPPRESENTANZA

FORMAZIONE

Ampliare la capacità di fare + soci + clienti+ prestazioni + consulenze

POLI AGGREGAZIONE PROGETTI ED AREE DI INTERVENTO CNA CULTURA

FORMERETE

CNA MEZZOGIORNO

CNA CITTADINI

CNA DIGITALE WEB CNA

CNA EXPO 2015

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MACRO AREA SVILUPPO RAPPRESENTANZA SISTEMA FORTE

OFFERTA di SISTEMA

COMUNICAZIONE

SVILUPPO RAPPRESENTANZA

FORMAZIONE

Ruolo Intermediazione Sociale

LEGITTIMAZIONE con la POLITICA

Micro Piccola Impresa non CHI ma COSA si rappresenta: un IDEA dello sviluppo, del mercato, dell’economia, della società.

MADE IN

BINARIO Parallelo RETE

Estendere Rappresentanza Contrattuale

ALTRE FORME

S.B.A. Appalti

TURISMO CENTRI STORICI ARTISTICO

GREEN Riconversione del sistema abitativo Manifattura Digitale

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MACRO AREA SISTEMA SVILUPPO RAPPRESENTANZA

OFFERTA di SISTEMA

COMUNICAZIONE

SISTEMA FORTE

FORMAZIONE

PERSUASIONE e REGOLE

Modifica a Novembre Statuto Regolamento

+ Libertà territoriale Regionali - Città Metropolitane 3/4 regole stringenti 2 livelli ai Mestieri Articolazione Mestiere - Unioni Codice Etico Legalità Industria Commercio

Regolamento Attuativo dello Statuto CNA Nazionale

Regolamento del Collegio Nazionale dei Garanti della CNA

SEZIONE 1 - Piano Strategico 2014-2017

Superare il perimetro Geografico Interventi a supporto del Territorio

Solo tra più territori Tassi Bassi Leva Bancaria Legati agli Abbinati Regole accesso 61Tesi

Dimensioni minime dal punto di vista economico e commerciale sui servizi

Marchio CNA Regolamento d’Uso

STATUTO CNA Nazionale

Codice Etico CNA Nazionale

26


MACRO AREA OFFERTA DI SISTEMA SVILUPPO RAPPRESENTANZA

COMUNICAZIONE

FORMAZIONE

SISTEMA FORTE

OFFERTA di SISTEMA

SERVIZI

Rappresentanza CREDITO

GUIDA CNA WELFARE

FORMAZIONE

Competenze Mestiere

Recupero GAP pre-crisi Adesioni CARD CNA

INTERNAZIONALIZZAZIONE

ADEMPIMENTO 2.0

BILANCIO SOCIALE 2015

27


MACRO AREA COMUNICAZIONE SVILUPPO RAPPRESENTANZA

OFFERTA di SISTEMA

FORMAZIONE

SISTEMA FORTE

COMUNICAZIONE

70° CNA

Acronimo OK Logo KO

Nuovo SITO

CENTRO STUDI

Area SOCIAL

Direct MK

Obiettivo 100.000 contatti settimanali

SEZIONE 1 - Piano Strategico 2014-2017

28


MACRO AREA FORMAZIONE SVILUPPO RAPPRESENTANZA

COMUNICAZIONE

OFFERTA di SISTEMA

FORMAZIONE

SISTEMA FORTE

IMPRENDITORI

CORPORATE Formazione FRONT - Vendita

Modelli per: ORGANI GOVERNANCE MANAGERIALE STRUTTURA PROCESSO

SCUOLA CNA FONDARTIGIANATO STRUMENTI

Formerete

BILANCIO SOCIALE 2015

ECIPA

29


MODELLO ORGANIZZATIVO SEGRETARIO GENERALE

• Segreteria Generale • Grandi Eventi

• CNA World • CNA Impresa Sensibile

• Relazioni Media • Stampa

• Relazioni Istituzionali • Ufficio Legislativo • Semplificazione

EPASA-ITACO

Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema

Coordinamento, Organizzazione, Finanziamento e Funzionamento

Area

RAGGRUPPAMENTI DI INTERESSE

UNIONI

CNA Impresa Donna

CNA Agroalimentare

CNA Giovani Imprenditori

CNA Artistico e Tradizionale

CNA Industria

CNA FITA

CNA Costruzioni CNA Installazione e Impianti CNA Federmoda CNA Benessere e Sanità • Odontotecnici • Podologi CNA Comunicazione e Terziario Avanzato CNA Servizi alla Comunità • Balneatori CNA Produzione • Legno • Nautica

SEZIONE 1 - Modello Organizzativo

DPT

DPT

Divisione Economica e Sociale

DPT

Altre AFFILIAZIONI

DPT

Coordinamento, Strategie delle Politiche Verticali

DPT

CNA Pensionati

CNA Professioni

POLI AGGREGAZIONE E PROGETTI CNA CULTURA CNA MEZZOGIORNO

1. CAR Confederazione Autodemolitori Riuniti 2. FEDERCOFIT - Federazione Comparto Funerario Italiano 3. AMSI Massaggiatori Massofisioterapisti 4. Social FabLab 5. AppaFre 6. Unionbirrai 7. Archeoimprese 8. Fidare 9. AIFIL 10. The White Club 11. A.C.S. Salerno

70° CNA CNA CITTADINI FORMAZIONE FORMERETE NUOVE IMPRESE PREMIO CAMBIAMENTI 1

CONIPI

INVESTIGATORI PRIVATI

2

ROI

OSTEOPATI

3

ANEIS

INFORTUNISTICA STRADALE

4

RE.CO.PRO

COMUNICAZIONE

5

UNC

CHINESIOLOGI

6

COUNSELOR

PSICOTERAPEUTI

7

CUPSIT

PATROCINATORI STRAGIUDIZIALI

8

ASSOMONITOR

CLINICAL MONITOR

9

ARTE

ARTETERAPEUTI

10 APIART

ARTETERAPEUTI

11 AIESIL

ESPERTI SICUREZZA LAVORO

12 ANGQ

PROFESSIONSTI QUALITA'

13 APOS

OMEOSINERGIA

14 LAPET

TRIBUTARISTI

15 NATURALITER

NATUROPATI

16 AIN

NATURALISTI

17 AIBO

BIOINGEGNERI

18 ANTE

TECNICI EMODIALISI

19 FELCON

CHIROPRATICI

20 COLLEGIO LOMBARDO

PERITI ASSICURATIVI

21 ASSOCONTROLLER

CONTROLLO GESTIONE

22 ANFEA

FISICA APPLICAZIONI

23 FIC

FEDERAZIONE CUOCHI

24 AFIP

FOTOGRAFI PROFESSIONISTI

25 AIO

OPTOMETRISTI - CNA

26 AWP

WEDDING PLANNERS

27 ICT

INFORMATICI - CNA

28 AIOC

OSTEOPATI

29 Professione Osteopatia Italia

OSTEOPATI

30 ENAAC - Ente Naz.le Qualificazione

GIUDICI ARBITRI GIUDIZIARI

31 Associazione Manager White List

MANAGER BENI CONFISCATI

32 AIPM - Ass.ne Italiana Project Manager

PROJECT MANAGER

33 A.E.D. Ass.ne Europea Disgrafie

EDUCATORI

34 IBIMI

ISTITUTO PER IL BIM ITALIA

35 AIECI

ISTRUTTORI EDUCATORI CINOFILI

36 FIM

MUSICOTERAPEUTI

30


DIRETTORE DIVISIONE ECONOMICA E SOCIALE Direttore

CNA DIGITALE WEB CNA SOCIAL NETWORK PREMIO NUOVE IMPRESE

Politiche Fiscali e Societarie

Assistente Direzione

CNA Bruxelles Politiche Comunitarie Centro Studi

DPT Relazioni Sindacali

• Politiche Contrattuali

• Politiche della Bilateralità • Mercato del Lavoro

DPT Politiche Industriali

Promozione e Mercato Internazionale

DPT Politiche Ambientali

• Innovazione e Ricerca

• Politiche energetiche

• Mercato

ASQ

• Ambiente

• Politiche Formazione

• Credito e Finanza

• Sicurezza sul lavoro • Resp. Sicurezza CNA

• Politiche Sociali • Previdenza • Cassetto Previdenziale

• Coesione Territoriale

• Qualità

Coordinamento Strategico delle Politiche Verticali di: • Unioni • Raggruppamenti di Interesse • CNA Pensionati • CNA Professioni • Altre Affiliazioni • Poli Aggregazione • Progetti

DIVISIONE ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA Direttore

CNA AUDIT

AREA EDUCATION Formazione di Sistema

• • • •

Scuola CNA Fondartigianato Formazione EPASA-ITACO Formazione CNA Pensionati

• Adesioni • SIN e Dati di Sistema

SERVIZI e LOGISTICA • Sede - Eventi • Servizi Generali-Servizi Informatici

DPT Gestione Risorse Economiche e Finanziarie

PERSONALE

DPT Sviluppo Associativo e Interventi di Sistema

• Servizi nel Territorio

• Conformità Statuti • Contenzioso di Sistema

CNA Gruppo Servizi Nazionale S.r.l.

• Amministrazione e Tesoreria • Coordinamento Consolidato di Sistema Nazionale

CNA Immobiliare S.r.l.

FONDAZIONE ECIPA

CONVENZIONI ASSICURATIVE Progetto/Studio MARKETING

• Controllo di Gestione CNA, GSN S.r.l. e Interventi sul Territorio

• Programmazione Sviluppo e Interventi Territoriali

• Contratto di lavoro di Sistema Vertenze

Coordinamento, Organizzazione, Finanziamento e Funzionamento di: • Unioni • Raggruppamenti di Interesse • CNA Pensionati • CNA Professioni • Altre Affiliazioni • Poli Aggregazione • Progetti

• Integrazione di Sistema Strumenti Societari - CNA Bruxelles

CAF CNA S.r.l.

BILANCIO SOCIALE 2015

31


COMUNICAZIONE Anche il 2015 si è rivelato un’ottima annata per la comunicazione targata CNA. In questa nota, per motivi di spazio, non è possibile riprodurre il lungo elenco di dichiarazioni, comunicati stampa, note, interviste, commenti, lanci di agenzia dedicati alle posizioni della Confederazione né le numerose presenze nelle più seguite trasmissioni radio-televisive nazionali e locali e nemmeno gli interventi, relativi a questioni e temi specifici, sugli organi d’informazione. Non si può prescindere, però, perlomeno dall’accennare all’importante risultato mediatico raggiunto dall’Assemblea nazionale 2015. Dedicata a “Ripartiamo dall’Italia e dalle imprese. Dalla tradizione il futuro. Con la forza del Made in Italy”, l’Assemblea si è tenuta sabato 21 novembre a Campi Bisenzio, pochi chilometri distante da Firenze, nell’area di un’azienda che lavora l’oro fin dal Seicento. Oltre a tutto questo la CNA ha confermato la campagna immagine nazionale con puntuali, cadenzate e programmate uscite nelle modalità seguenti:

Radio nazionale Il format ha previsto sette lanci di 14 giorni l’uno su RadioRai1 – RadioRai2 – Radio24 in onda in ogni fascia oraria e durante le rubriche di maggiore ascolto nei periodi 25/01 - 07/02 22/03 – 04/04 03/05 – 16/05 28/06 – 11/07 30/08 – 12/09 04/10 – 17/10 08/11 – 21/11

“Affari&Finanza” Sul supplemento economico del quotidiano “la Repubblica” (in edicola il lunedì) un soggetto per sei uscite complessive in formato mezza pagina nei giorni 15/06 13/07 14/09 12/10 09/11 07/12

A disposizione delle associazioni provinciali è stato posto un kit di campagna comunicazione CNA comprensivo di: • Radio-comunicati da 30” • Manifesti 70x100 cm • Poster 6x3 mt • Mini-spot billboard per tv locali da 7/10” • Annunci pilota in diversi formati per la stampa quotidiana • Banner web

SEZIONE 1 - Comunicazione

32


2009

2010

BILANCIO SOCIALE 2015

33


2011

2012/2013

2012/2013

SEZIONE 1 - Comunicazione

34


2014/2015

PAS SAP ORT O

BILANCIO SOCIALE 2015

35


2016 L’ASSOCIAZIONE DEGLI ARTIGIANI E DELLE IMPRESE ITALIANE. L’ASSOCIAZIONE DEGLI ARTIGIANI E DELLE IMPRESE ITALIANE.

CNA e le IMPRESE CONNESSI AL CAMBIAMENTO

CNA e le IMPRESE CONNESSI AL CAMBIAMENTO

L’ASSOCIAZIONE DEGLI ARTIGIANI E DELLE IMPRESE ITALIANE.

CNA.it

CNA.it

L’ASSOCIAZIONE DEGLI ARTIGIANI E DELLE IMPRESE ITALIANE.

CNA e le IMPRESE CONNESSI AL CAMBIAMENTO

CNA e le IMPRESE CONNESSI AL CAMBIAMENTO L’ASSOCIAZIONE DEGLI ARTIGIANI E DELLE IMPRESE ITALIANE.

CNA.it

CNA.it

CNA e le IMPRESE CONNESSI AL CAMBIAMENTO

CNA.it

SEZIONE 1 - Comunicazione

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5 CINQUE BUONI MOTIVI

1. CNA è RAPPRESENTANZA ed è il partner migliore a disposizione di imprese, professionisti e persone

2. CNA è una grande comunità: una grande associazione di categoria che ogni giorno, in tutti i territori, lavora fianco a fianco con gli imprenditori per realizzare una grande impresa

3. CNA conosce le imprese e sostiene i loro interessi grazie al lavoro di esperti, che lavorano quotidianamente per risolvere i loro problemi aziendali, per tale motivo è al fianco delle imprese associate per favorirne la gestione, lo sviluppo e la crescita, aiutandole a migliorarsi nel tempo in un sistema di relazioni

4. CNA fornisce ai propri associati risposte specialistiche e personalizzate fornendo un’ampia gamma di servizi e consulenze pensati per rispondere alle esigenze delle imprese

5. CNA informa costantemente i propri associati utilizzando diverse ed innovative modalità comunicative ed è vicina ai propri associati attraverso oltre 8.500 collaboratori operanti nelle oltre 1.100 sedi della Confederazione

BILANCIO SOCIALE 2015

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SEZIONE 1 - Cinque buoni motivi

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All'enorme diffusione dell'artigianato, delle micro piccole e medie imprese, sia nelle grandi città come nei piccoli comuni, corrisponde la presenza capillare della CNA.

Più di 8.500 collaboratori operanti nelle oltre 1.100 sedi della Confederazione (dati al 31.12.2014) che non offrono soltanto servizi, consulenze e informazioni, ma che hanno la credibilità, la professionalità e la forza di sentirsi compartecipi e coprotagonisti del successo della piccola impresa e dello sviluppo di un comparto che, da solo, continua a creare occupazione e nuove imprese.

Fondato nel 1946, il sistema CNA è costituito da: • 18 CNA Regionali; • 100 CNA Territoriali; • CNA Pensionati (sono oltre 232.000 associati); • 10 Unioni Nazionali • 4 Raggruppamenti di Interessi • CNA Professioni • CNA Cittadini • CNA Bruxelles

I numeri CNA che creano valore: oltre 648.800 associati, (dato al 31.12.2014) così suddivisi: 394.677 imprenditori associati di cui: oltre 338.000 imprese dell'artigianato e della piccola e media industria e del commercio e turismo; 56.663 imprenditori associati singolarmente e soci di imprese associate a CNA. Oltre 21.900 lavoratori autonomi professionisti di impresa non ordinistici, oltre 232.000 ex imprenditori non in attività.

“Nel gruppo ci vuole meno omertà e più trasparenza: i corridori devono capire che chi si dopa è un baro, un ladro e che va immediatamente denunciato perché mette in pericolo il lavoro di tutti.“ (Francesco Moser)

BILANCIO SOCIALE 2015

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“La chiarezza adorna i pensieri profondi." (Luc de Clapiers de Vauvenargues)


SEZIONE 2

¢ Cariche Sociali e Direttive ¢ Convocazione Assemblea ¢ Relazione al Bilancio di Esercizio ¢ Stato Patrimoniale ¢ Conto Economico ¢ Allegati ¢ Relazione del Collegio Sindacale


CARICHE SOCIALI E DIRETTIVE PRESIDENZA Daniele VACCARINO Presidente

Sergio SILVESTRINI Segretario Generale

VICE PRESIDENTI Giorgio AGUZZI Mercati Internazionali e Progetto Expo

Fausto CACCIATORI Relazioni Sindacali e Formazione Mercato e Semplificazione

Maria FERMANELLI Economia Sociale e Sviluppo Sostenibile Sistema Societario e Organizzazione

Andrea DI BENEDETTO Innovazione ed Economia Digitale

Giuseppe MONTALBANO Mezzogiorno e LegalitÃ

Giuseppe OLIVIERO Europa e Tutela Made In

SEZIONE 2 - Cariche Sociali e Direttive

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DELEGHE ESTERNE Fabio PETRI Credito

Alfeo CARRETTI Piccola e Media Industria

COLLEGIO DEI GARANTI Avv. Enrico SCOCCINI Presidente Ivo COSTANTINI Rosalba FILIPPI Quinto GALASSI SUPPLENTI Antonino CAVALLO Enzo CATARSI

COLLEGIO REVISORI LEGALI DEI CONTI Prof. Giuseppe RIPA Presidente Dott. Carlo ALLEGREZZA Dott. Costantino CANDELORO SUPPLENTI Dott.ssa Alessandra DI PIETRO Dott.ssa Pamela PENNESI

BILANCIO SOCIALE 2015

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Il Presidente Roma, 27 luglio 2016 Prot.n. 168/2016 DVac Ai Componenti della Assemblea Nazionale CNA Al Collegio Nazionale dei Sindaci Revisori CNA Al Collegio Nazionale dei Garanti CNA LL.II.

Cari colleghi, l’Assemblea Nazionale CNA è riunita in seduta interna il giorno sabato 22 ottobre 2016, alle ore 14.00 in prima convocazione e dalle ore 15.00 in seconda convocazione (conclusione prevista per le ore 17.30), presso Mostra d'Oltremare di Napoli in Via J.F. Kennedy 54, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Approvazione Bilancio Sociale 2015 e linee finanziarie 2017; 2. Varie ed eventuali. In attesa di inviarvi il programma dei lavori, vi ricordiamo che durante la sessione pubblica del mattino , con inizio alle ore 10,00, sono previste partecipazione ed interventi del mondo politico e sociale. Cordiali saluti. Il Presidente Daniele Vaccarino

Sede Nazionale: 00162 Roma – Piazza M. Armellini, 9A

SEZIONE 2 - Convocazione Assemblea

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RELAZIONE SULLA GESTIONE TESSERAMENTO CNA 2015 Il sistema associativo riporta nel corso del 2015 una diminuzione rispetto all’anno precedente. L’abbinamento INPS complessivo si riduce di 8.033 unità con un’incidenza sul totale abbinati Artigiani e Commercianti pari al 3,67% . Tale dato, come evidenziato dal grafico sottostante, ci consegna per il triennio 2012-2014 che ha manifestazione nell’abbinamento 2013-2015, una contrazione di oltre 24.000 abbinati. Il totale abbinati per il 2015 ammonta a 211.018, di cui 182.453 Artigiani e 28.565 Commercianti. Nel

dettaglio gli artigiani diminuiscono del 4,45% ed i commercianti aumentano del 1,62% rispetto ai valori dell’abbinamento 2014. Per quanto attinente alla percentuale paganti, il dato complessivo ci dice che hanno versato l’intero importo della tessera il 63,92% degli abbinati, corrispondente a 134.883 unità In tabella confrontiamo il numero degli abbinati INPS e le percentuali dei paganti relativi agli ultimi cinque anni.

300.000 238.547

235.395

226.693

219.051

211.018

200.000 68%

65,27%

63,94%

63,18%

63,92%

100.000

2011

2012

2013 ABBINATI

2014

2015

% PAGANTI

Le entrate da tesseramento INPS nel 2015 sono state di Euro 8.277.598 (Es. 2014, Euro 8.505.447), circa 228 mila euro in meno rispetto al precedente esercizio 2014.

BILANCIO SOCIALE 2015

45


Si riscontra una sostanziale tenuta nella percentuale dei paganti che risulta lievemente in crescita rispetto all’esercizio precedente (+0,74%).

riportano un’ulteriore riduzione seppure più contenuta rispetto all’esercizio in oggetto. Gli abbinati 2016 sono 204.802 ed evidenziano un calo di 6.216 posizioni rispetto all’anno precedente (in termini percentuali - 2,95% rispetto al 2015).

I nuovi dati riferiti all’abbinamento INPS 2016

CNA 260.000

250.000

240.000

235.395

226.693

230.000

219.051

220.000

211.018 210.000

204.802

200.000 2012

2013

2014

2015

2016

ABBINATI

Nei primi mesi dell’anno in corso l’INPS ha comunicato che sono andate a regime alcune variazioni nelle modalità di riscossione ed erogazione delle competenze associative. Le rate, fino ad allora calcolate con il sistema degli acconti e successivamente chiuse con conguagli a due anni di distanza dal termine dell’esercizio di competenza, sono determinate in “tempo reale” (nei sessanta giorni successivi alla loro riscossione) e quindi rappresentano importi effettivi.

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

Per tale ragione in giugno 2016 è stata erogata una rata effettiva, la quarta, a chiusura dell’esercizio 2015 di competenza. Per tale circostanza la prima erogazione del 2015 (giugno) è stata considerata un acconto, ovvero un’anticipazione da restituire all’INPS in tre rate. La nuova impostazione, sebbene ancora in fase di discussione con i vertici dell’Istituto, porterà ad una possibile nuova configurazione del sistema che vedrà le erogazioni sempre suddivise in quattro rate annue di cui la prima nel mese di luglio, la seconda in ottobre, la terza in febbraio e la quarta in aprile.

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STRUTTURA DEL SISTEMA CNA NAZIONALE CNA NAZIONALE

SOCIETA'

ENTI 40%

CNA IMMOBILIARE SRL

60%

CNA GRUPPO SERVIZI NAZIONALE SRL

100%

EPASA-ITACO CITTADINI E IMPRESE

FONDAZIONE ECIPA

36,78% CAF CNA SRL

CNA PENSIONATI

63,22% 33,33%

33,33% CNA IMPRESA SENSIBILE

33,33%

RISULTATI DI ESERCIZIO 2015 ENTE/SOCIETA'

ENTRATE

USCITE

23.096.599

23.051.458

Utile:

45.141

FONDAZIONE ECIPA

1.128.720

1.117.028

Utile:

11.692

CNA GSN Srl

2.793.058

2.698.976

Utile:

94.083

CNA Immobiliare Srl

1.819.414

1.808.784

Utile:

10.630

CAF CNA Srl

8.330.910

8.274.119

Utile:

56.791

132.854

132.500

Utile:

354

EPASA

CNA Impresasensibile

RISULTATO

“Nessuno desidera essere perfettamente trasparente; non per gli altri e certamente nemmeno per se stesso." (Nassim Nicholas Taleb)

BILANCIO SOCIALE 2015

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INTRODUZIONE ALLA RELAZIONE Il Bilancio 2015 riporta un avanzo di gestione di Euro 7.416,21. Il bilancio nazionale è redatto secondo il modello adottato dal Sistema CNA ed approvato dalla Direzione Nazionale. I risultati della gestione in oggetto si sono dimostrati in linea con quanto preventivato all’inizio dell’esercizio. Gli allegati al bilancio forniscono dati di dettaglio rispetto a specifiche voci dello stato patrimoniale e del conto economico con l’obiettivo di mettere in luce i rapporti in essere con le CNA Territoriali. Nella Relazione si fa riferimento anche ad alcuni valori relativi alle società ed agli enti nazionali con l’intenzione di configurare in modo sempre più completo e chiaro la Gestione del Sistema CNA Nazionale. Come di consueto le scritture contabili sono state regolarmente monitorate dal Collegio dei Revisori Legali dei Conti che ne ha riscontrato e verificato la corrispondenza con i valori espressi nel Bilancio e nella Relazione. Al fine di rappresentare un quadro di riferimento all’interno del quale si è sviluppata la Gestione 2015, elenchiamo alcuni accadimenti di rilievo che hanno caratterizzato i dati del bilancio:

A. in tema di interventi sul territorio per iniziative, piani di ristrutturazione, riposizionamento, fusioni, sono stati accordati contributi per 507 mila Euro; B. è stato nuovamente confermato il blocco della quota tessera di pertinenza di CNA Nazionale per i nuovi iscritti (la quota tessera rimane invariata dall’anno 2007); C. le anticipazioni al territorio nel corso del 2015 sono state di oltre Euro 400 mila. Dette anticipazioni prevedono in media piani di rientro nel medio termine (3/5 anni); D. è stato attuato il passaggio del personale dipendente, della CNA Nazionale e degli Enti e Società del Sistema Nazionale, al contratto nazionale dell’artigianato Area Comunicazione; E. L’ Associazione ISB, Italian Small Business in Europe, è stata definitivamente chiusa e si è proceduto a strutturare CNA Bruxelles, nuova figura di riferimento per le attività europee in particolare ed internazionali in genere; F. il M.O.L., Margine Operativo Lordo si è ridotto rispetto al 2014 da Euro 614 mila a Euro 275 mila. Il M.O.L. riporta il dato dell’avanzo di gestione al lordo di ammortamenti, gestione finanziaria, straordinaria e imposte; G. il sistema di riscossione delle “quote contrattuali”, che ripartisce risorse al territorio nella misura dell’80% contro il 20% in quota alla sede nazionale, attraverso gli enti bilaterali ha distribuito circa 5 milioni e 495 mila Euro ai sistemi territoriali (Es. 2014: 5 ml 430 mila).

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE ECONOMICA Nel 2015 si rileva una flessione nei rimborsi e nei recuperi dei costi di gestione che ammontano ad Euro 1,4 milioni (Es. 2014, Euro 1,6 milioni). Sempre in tale ambito, si è ridotto di circa il 10% anche l’ammontare dei recuperi per costi del personale comandato presso altre strutture a causa del definitivo rientro in sede di 2 dipendenti. Per tale voce sono stati rimborsati costi per un importo complessivo di Euro 350 mila (es. 2014, Euro 491 mila). La CNA da alcuni anni, attraverso la sottoscrizione di accordi di “cost-sharing” con enti e società del Sistema Nazionale, condivide con queste strutture alcuni costi comuni di gestione; si tratta di una serie di spese sostenute per realizzare interventi i cui effetti recano un beneficio comune alle parti. A titolo esemplificativo annoveriamo tra questi alcune misure di natura sindacale e di rappresentanza che la Confederazione Nazionale persegue in quanto attività proprie dello scopo sociale, alcuni costi di gestione relativi all’utilizzo comune di servizi interni, specifiche attività, quali CNA Cittadini, il programma di Comunicazione o la gestione del Sito nazionale, che hanno ricadute sulle strutture del Sistema CNA Nazionale. Anche nel corso dell’esercizio 2015 le attività sindacali svolte da Divisioni, Dipartimenti e Unioni della CNA Nazionale hanno determinato un volume di entrate di circa 1,5 milioni di Euro realizzando un lieve incremento rispetto al 2014 (+ 50 mila euro). Per la seconda volta consecutiva l’Assemblea Nazionale CNA si è svolta presso un’azienda associata situata in Campi Bisenzio (FI) in data 21 novembre 2015; l’evento, gestito dalla CNA Gruppo Servizi Nazionale Srl, è costato nel complesso Euro 178 mila. L’assemblea si è tenuta negli spazi messi a disposizione dall’impresa ospitante, associata alla CNA di Firenze, che per l’occasione sono stati attrezzati con tensostrutture nelle quali si sono svolte le iniziative pubbliche e le attività assembleari. I lavori sono stati diffusi anche in diretta televisiva e via web. Nell’esercizio in oggetto le uscite per attività istituzionale registrano una flessione di circa 150 mila euro attestandosi a 4,03 milioni (Es. 2014, 4

BILANCIO SOCIALE 2015

milioni 180 mila Euro). I risultati ottenuti nella gestione 2015 sono sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente e con gli obiettivi preventivati ad inizio anno. I principali investimenti continuano ad interessare il Progetto Comunicazione, nel quale si inserisce l’attività di aggiornamento e promozione attraverso il sito web della CNA Nazionale, Euro 501 mila, CNA Cittadini e l’Area Education e i nuovi progetti integrati quali Expo 2015, il Mezzogiorno, le attività correlate alla raccolta e analisi dei Bilanci e dei Servizi. Sostanzialmente invariato rispetto al precedente esercizio 2014 (Euro 2 milioni circa), rimane il complesso delle spese per l’organizzazione delle iniziative e degli eventi di livello nazionale che interessano le principali tematiche di politiche ed economiche del Paese: il lavoro, il welfare, il credito, ambiente, politiche fiscali, competitività e innovazione, Mezzogiorno, Politiche europee ed internazionalizzazione. Da rilevare anche gli eventi interni del Sistema indirizzati alla qualificazione e promozione dei servizi alle imprese ed ai cittadini. Come per l’anno precedente la CNA Gruppo Servizi Nazionale, ha dato operatività al Sistema Nazionale attraverso la gestione di una parte rilevante degli investimenti in Comunicazione: in particolare per quanto attinente alla pubblicità radiofonica ed a mezzo stampa. Nel 2015 sono stati confermati gli investimenti nel settore dell’Internazionalizzazione e delle attività connaturate alle Politiche Comunitarie. Nell’esercizio sono state sostenute spese per circa Euro 250 mila di cui Euro 110 mila quale quota associativa ad ISB – Italian Small Business in Europe, la struttura con sede a Bruxelles, condivisa con la Confartigianato che a fine esercizio è stata messa in liquidazione. Parallelamente la CNA ha provveduto a dare nuovo impulso alla struttura di CNA Bruxelles che è stata definitivamente inaugurata all’inizio del 2016. Nell’esercizio 2015 le spese sostenute dalle Unioni Nazionali, i Raggruppamenti d’Interesse e CNA Professioni sono state di 772 mila Euro (Es. 2014, Euro 767 mila).

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Di importante rilievo le risorse impiegate anche nel 2015 per il sostegno dato dalla CNA Nazionale allo sviluppo locale. La CNA attraverso questi contributi dà manforte a progetti di risanamento e sviluppo promossi e implementati dalle strutture territoriali. Nell’esercizio sono stati investiti circa 507 mila Euro in tali attività, oltre le previsioni che indicavano

all’inizio dell’anno una disponibilità di Euro 350 mila (nell’esercizio 2014 i contributi al territorio sono stati di 708 mila Euro). La tabella che segue riporta i principali valori economici di bilancio ed i RISULTATI INTERMEDI ottenuti nella gestione 2015.

Entrate

Euro

26 milioni 250 mila

Uscite per l’attività ed il personale

Euro

22 milioni 779 mila

Margine di contribuzione

Euro

3 milioni 471 mila

Spese generali

Euro

3 milioni 196 mila

Margine operativo lordo

Euro

275 mila

Ammortamenti e accantonamenti

Euro

245 mila

Gestione caratteristica

Euro

30 mila

Gestione finanziaria

Euro

266 mila

Risultato al netto della gestione finanziaria

Euro

296 mila

Gestione straordinaria

Euro

43 mila

Risultato al netto della gestione straordinaria

Euro

339 mila

Imposte d’esercizio

Euro

332 mila

Avanzo d’esercizio

Euro

7 mila

CNA PENSIONATI Nel corso dell’esercizio 2015 le entrate riscosse dalle quote associative di CNA Pensionati sono ammontate a 12,4 milioni di Euro. In termini percentuali la crescita rispetto all’anno 2014 è stata del 2,5%.

CNA PENSIONATI TESSERATI INPS 2011-2016 240.000

227.221

230.000 226.098

226.291

2011

2012

226.976 226.792

225.352

220.000

210.000

200.000

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

2013

2014

2015

2016

50


Come di consueto le risorse sono state distribuite al territorio, sia attraverso le strutture Regionali e territoriali della CNA Pensionati tramite le quote 6% e 28%, sia direttamente alle CNA Territoriali e Regionali con le quote 43% e 5,5%. In aggiunta a tali trasferimenti si collocano i progetti delle strutture CNA Pensionati territoriali, finanziati attraverso il Fondo Decentramento (3% del totale delle risorse) e le incentivazioni apportate dall’omonimo fondo (Fondo Incentivi per lo Sviluppo 3,6% del totale delle risorse). Da segnalare anche l’esistenza di un fondo di Solidarietà che interviene in casi di particolare emergenza e necessità che ammonta allo 0,5 % delle risorse totali. Una nota di rilievo è dovuta a quella quota di tesseramento che proviene dall’Istituto INPDAP che nel corso degli ultimi anni è andata sensibilmente aumentando. Nel dicembre del 2015 le deleghe risultanti ammontavano a circa 6.500, segnando un + 9,5% rispetto al dicembre dell’anno 2014. Anche queste risorse vengono distribuite secondo i summenzionati criteri.

Grafici di sintesi sull'andamento economico Spese complessive escluse spese generali (in milioni di €)

24

22,9 23,1

23 22,4 21,9

22 21 20 2011

3,2

3,2

QUOTE CONTRATTUALI

2,4

Il contributo apportato dal sistema della bilateralità al bilancio della CNA Nazionale relativo al restante 20% delle quote contrattuali è stato di Euro 1.373.739,90.

2014 2015

3,4

2,8

Su delibera della Direzione Nazionale della CNA, dette risorse vengono distribuite attraverso le CNA Regionali per l’80% al territorio. L‘importo erogato nel 2015 è stato di Euro 5.494.945,93 (Es. 2014, Euro 5.430.034.97).

2012 2013

Spese generali (in milioni di €)

La CNA Pensionati nazionale inoltre sottoscrive annualmente Polizze assicurative per malattia ed infortuni che estendono la loro copertura a tutti i pensionati associati.

Attraverso il sistema della Bilateralità, previsto dagli accordi e dai contratti collettivi di lavoro, nel corso del 2015 è stato raccolto un volume complessivo di risorse pari ad Euro 6.868.682,41 (Es. 2014, Euro 6.787.453,71).

22,4

3

3,2

3,1

3,0 2,7

2,6

2,2 2 2011 2012 2013 2014 2015

Entrate (in milioni di €) 30,0 28,0 26,0

28 27,1 26,9

26,6 26,3

24,0 22,0 20,0 18,0 2011 2012

BILANCIO SOCIALE 2015

2013

2014 2015

51


Margine Operativo Lordo (in milioni di €)

Avanzo di esercizio (in migliaia di €)

3

25 21

20

2,5

2,5

2,4

2

15 11

10

9

1,5 8

5

7

1,1

1

0,6

0,5

0 2011 2012

0

2013 2014 2015

2011 2012

243

250 150 100

266

157

200

-200

110

50

50

2011 2012

44 -29

-151

-180

-400 -600

20

0

2014 2015

400

0

200

2013

Componenti Straordinari (in migliaia di €)

Gestione Finanziaria (in migliaia di €) 300

0,3

2013

2014 2015

-800 2011

2012

2013

2014

2015

RIPARTIZIONE RISORSE 2015 CNA E CNA GRUPPO SERVIZI NAZIONALE SRL REDDITO ATTIVITA’ ORDINARIA 0,66%

SPESE GENERALI 20.05%

AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI 1,47%

COSTI ATTIVITA’ ISTITUZIONALE 37,22%

PERSONALE DIPENDENTE 40,60%

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

52


RISORSE UMANE Il personale dipendente della Confederazione Nazionale al 31 dicembre 2015 è composto da 79 unità (tre delle quali comandate in altre strutture). L’organico, con l’aggiunta di collaboratori e personale a comando, ammonta a 87 unità. Come detto registriamo tre distacchi, due presso Fondartigianato, uno presso l’Ente Bilaterale Nazionale Artigianato (EBNA). La tabella presenta il riepilogo dei movimenti di personale avvenuti nel corso del 2015. PERSONALE DIPENDENTE

01/01/2015

UNITA' +

UNITA' -

31/12/2015

Dirigenti

4

-

1

3

Apparato Sindacale

30

2

1

31

Apparato Tecnico

41

2

2

41

Giornalisti

4

-

-

4

TOTALE

79

4

-4

79

01/01/2015

UNITA' +

UNITA' -

31/12/2015

Collaboratori

3

1

-

4

Personale a comando

4

-

-

4

TOTALE

7

1

-

8

01/01/2015

UNITA' +

UNITA' -

31/12/2015

-4

-

1

-3

ALTRO PERSONALE IN ORGANICO

PERSONALE COMANDATO TOTALE

I costi sostenuti per il personale dipendente si attestano a 6 milioni 780 mila Euro con un aumento del 2,26% (Euro 150 mila) rispetto al 2014. Il costo del personale dipendente incide sul totale delle entrate ordinarie della CNA nazionale e della Cna Gruppo Servizi nazionale Srl per il 40,60%. Il personale dipendente ha cambiato nel corso dell’anno il contratto di lavoro passando al CCNL dell’Area Comunicazione. Tale modifica, intervenuta sia per il personale tecnico che per quello sindacale, è stata l’occasione per dare una più razionale definizione agli inquadramenti. Il fattore di aumento deriva invece dalla diminuzione del “denominatore” dell’indice: la quantità delle entrate ordinarie che a causa della contrazione del tesseramento risultano in decremento. L’indice comunque rappresenta la misura di una voce di spesa che è oggetto di particolare attenzione per la sua rilevanza.

quello sindacale e dell’uscita per pensionamento di un funzionario. L’apparato tecnico nel periodo di riferimento rimane lo stesso nel numero poiché, a fronte dell’uscita dei colleghi suddetti, è rientrata in organico la risorsa comandata presso SANARTI e si è aggiunta una nuova risorsa fino a quel momento in forza presso la Fondazione Ecipa. Nessuna variazione è intervenuta nel personale comandato da altre strutture territoriali CNA presso la sede nazionale: le risorse comandate presso la sede sono rimaste 4. Una risorsa, come precedentemente accennato, è stata riassorbita in organico portando il numero dei colleghi comandati presso altre strutture a 3 unità. Per dettagli in termini di organico, incarichi, ore formazione ed altri aspetti relativi alla gestione delle risorse umane si rimanda alla Sezione 3.

Il personale sindacale risulta al 31.12.2015 aumentato di una risorsa. Ciò è l’effetto del passaggio di due colleghi dai ranghi dell’apparato tecnico a

BILANCIO SOCIALE 2015

53


GESTIONE FINANZIARIA Come per il 2014, anche nell’anno in oggetto la liquidità è stata gestita senza utilizzare scoperti di conto corrente bancario. Nel corso del 2015 sono state sostenute spese per commissioni bancarie per Euro 9.356,62 ammontare di poco superiore a quello dell’esercizio 2014 (Euro 8.647,81). Sono invece scesi a 38.750 Euro (Es. 2014, Euro 93.000) gli interessi sull’anticipazione ricevuta da Epasa Nazionale ed utilizzata per i trasferimenti alla CNA Immobiliare Srl. Nell’esercizio sono stati raccolti dividendi sulle azioni Unipol Assicurazioni e Unisalute per Euro 226.958,53(Es. 2014, Euro 212.460,76).

In data 14 luglio 2015 è stata aperta una nuova polizza assicurativa UNIPOL che ha sostituito la precedente (importo 3.200.000,00 Euro) in scadenza il 10 agosto 2015. La nuova polizza è un prodotto assicurativo del tutto simile a quello precedente ed anch’essa prevede la capitalizzazione degli interessi maturati. Il prospetto che segue riporta gli incrementi maturati e capitalizzati fino alla chiusura del contratto in essere dal 2010 al 2015. La polizza è stata riscossa in luglio, con un mese di anticipo rispetto alla naturale scadenza per motivazioni di carattere tecnico legate alla sottoscrizione della nuova polizza assicurativa.

Polizza Unipol del 10 agosto 2010 (Capitale Iniziale 3.200.000,00) Periodo

Interessi maturati

Valore iniziale

Valore riscatto netto Fine anno

Aliquota

3.200.000,00

10.08 – 31.12.2010

43.420,00

3.243.420,00

3,25

01.01 – 31.12.2011

104.086,31

3.347.506,31

3,21

01.01 – 31.12.2012

133.662,96

3.481.169,27

3,99

01.01 – 31.12.2013

131.633,59

3.612.802,86

3,78

01.01 – 31.12.2014

119.708,53

3.732.153,45

3,32

01.01 – 10.08.2015

56.033,96

3.788.187,41

2,48

588.545,35 La tabella sottostante si riferisce invece alla nuova polizza sottoscritta il 14 luglio 2015 per un importo complessivo di Euro 2.450.000,00 Polizza Unipol del 14 luglio 2015 (Capitale Iniziale 2.450.000,00) Periodo

Interessi maturati

Valore iniziale 14.07 – 31.12.2015

Valore riscatto netto Fine anno

Aliquota

2.450.000,00 27.017,76

2.477.017,76

27.017,76

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

54


Elenco dei PRINCIPALI DIVIDENDI incassati per le nostre partecipazioni nel quinquennio 2011 - 2015. 2011

2012

2013

2014

2015

60.894,30

65.562,98

69.015,24

885,36

943,75

989,52

1.194,02

1.194,05

1.194,05

1.673,77

108.696,00

143.634,00

155.280,00

1.194,02

171.669,71

211.334,78

226.958,53

Unipol Azioni Ordinarie Unipol Azioni Privilegiate Intesa San Paolo

4.638,07

Unisalute

32.608,80

TOTALE

37.246,87

Anche per l’anno 2015 si riduce ulteriormente l’incidenza degli oneri finanziari sulle entrate: 0,2% contro lo 0,4% dell’esercizio 2014. 1,0% 0,8% 0,6%

0,7%

0,5% 0,3%

0,4%

0,2%

0,2%

0,0% 2011

2012 2013

2014 2015

% oneri finanziari sulle entrate

GESTIONE STRAORDINARIA Il risultato della gestione straordinaria per l’esercizio di riferimento è positivo e segna un + 43.793,99 Euro rispetto al dato negativo del 2014, 28.701,26 Euro. Le voci di maggior rilievo registrate nelle sopravvenienze passive si riferiscono per Euro 60.000,00 agli interessi pagati da CNA ad Epasa per i rapporti definiti nell’apposito patto parasociale sottoscritto per la gestione di CNA Immobiliare ed Euro 65.000,00 relativi al conguaglio dell’accordo di Fullservice sottoscritto con CNA Immobiliare per l’anno 2014 ed al conguaglio del contratto di assistenza informatica stipulato con CNA Gruppo Servizi Nazionale Srl per lo stesso anno di riferimento. Nelle sopravvenienze attive dell’esercizio 2015 segnaliamo le entrate straordinarie sulla bilateralità relative agli anni 2013-2014 corrispondenti ad Euro 175.810,57 (Es 2014, Euro 230.879,61).

BILANCIO SOCIALE 2015

55


FATTI DI RILIEVO 1. l’Assemblea Nazionale straordinaria della CNA, tenutasi a Roma il 26 marzo 2015, ha approvato il nuovo Statuto Nazionale ed il Regolamento attuativo. L’Assembleare ha chiuso, con la votazione un duplice percorso di analisi che ha visto impegnate due commissioni parallele di imprenditori e funzionari CNA nella definizione dei contenuti. 2. Nell’Auditorium della CNA Nazionale in marzo ha avuto luogo la Conferenza TTIP finalizzata a prendere in analisi i rapporti ed i trattati commerciali che regolano le relazioni Transatlantiche. 3. Sempre presso la sede della CNA Nazionale, in data 13 aprile, si è svolta la Giornata della Qualità in collaborazione con la Fondazione Symbola. 4. L’edizione 2015 dell’Assemblea annuale di R.E.TE Imprese Italia si è tenuta a Milano in data 4 maggio in occasione della concomitante apertura di Expo 2015. 5. Tra le numerose iniziative da citare che nel corso dell’anno si sono avvicendate nell’Auditorium della CNA Nazionale a Roma, annoveriamo, il Rapporto congiunturale sul Mercato dell’Installazione e Impianti in Italia in collaborazione con il Cresme, la presentazione del II Rapporto sul Total Tax Rate, il convegno intitolato Ibridazione, al quale ha preso parte il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti. 6. In data 21 novembre 2015 si è svolta l’Assemblea Nazionale ordinaria della CNA a Campi Bisenzio (FI). Anche per l’anno 2015 si è ripetuto il format utilizzato lo scorso anno: l’evento si è tenuto presso gli spazi messi a disposizione di un’azienda associata alla CNA di Firenze. Per l’occasione è stata predisposta una tendostruttura che ha accolto tutte le attrezzature per la realizzazione dell’Assemblea ed il parterre per gli ospiti. All’Assemblea hanno partecipato tra i rappresentanti istituzionali, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e tra gli ospiti il Prof. Philippe Daverio.

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

56


SITUAZIONE PATRIMONIALE Criteri di Valutazione utilizzati per la redazione dello Stato Patrimoniale •

Le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono iscritte al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori.

le partecipazioni societarie sono state valutate al costo d’acquisto secondo gli schemi riportati negli allegati;

i crediti sono iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione;

nella voce Ratei e Risconti sono iscritti costi e ricavi comuni a due o più esercizi realizzando il principio della competenza temporale;

il Fondo di Trattamento di fine Rapporto di lavoro subordinato rappresenta il debito maturato a favore dei dipendenti alla data di chiusura del Bilancio, determinato in conformità alle leggi ed ai contratti in vigore.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Riportiamo il quadro di riferimento, al 31 dicembre 2015, nel quale inserire le partecipazioni societarie della CNA Nazionale. Le partecipazioni sono suddivise in base al loro scopo (o natura) che trova principale riferimento nel dettame statutario della Confederazione. Ai sensi dell’art. 2 dello Statuto, punto g), la CNA in diretta attuazione di propri scopi sociali, “svolge le seguenti attività: [ ] costituisce strutture organizzative e di servizio aventi lo scopo di svolgere a favore delle imprese associate operazioni economiche, finanziarie ed immobiliari, promuovendo la costituzione o assumendo la partecipazione in società, istituti, associazioni, fondazioni ed enti di qualsiasi natura giuridica, anche mediante il ricorso a propri mezzi finanziari e patrimoniali”. Le partecipazioni che CNA detiene in altre società e strutture possono essere così classificate: a) PARTECIPAZIONI ACQUISITE PER LA “GESTIONE DI SERVIZI” attraverso apposite delibere della Direzione Nazionale. Rientrano in tale fattispecie le Società Cna Immobiliare S.r.l. e Cna Gruppo Servizi Nazionale S.r.l. che sono da considerarsi strumentali all’attività svolta dal Sistema Nazionale. Più precisamente

BILANCIO SOCIALE 2015

Cna Immobiliare S.r.l. è proprietaria e locatore nonché gestore di tutti i servizi connessi alla sede di Piazza Mariano Armellini. La Gruppo Servizi invece è stata delegata a svolgere, sempre per il Gruppo Nazionale di Enti e Società, l’attività di Information Technology , nonché alcune attività legate alla gestione di eventi, al Marketing ed alla Comunicazione. In tale gruppo sono evidenziate anche le partecipazioni nel Caf che adempie per il territorio alle attività tipiche dei Centri di Assistenza Fiscale e Cna Impresasensibile, associazione con scopi sociali e di assistenza a situazioni e persone che vivono in circostanze di disagio alla quale hanno aderito numerose strutture territoriali della Cna; b) PARTECIPAZIONI DI “RAPPRESENTANZA”. Appartengono a questa categoria una serie di società e consorzi come specificato nell’allegato 1b; evidenziamo i consorzi COBAT e CONOE nei quali la nostra presenza è dovuta ad una norma di legge in quanto associazione imprenditoriale. A conferma del mero ruolo di rappresentanza svolto dalla CNA si precisa che le quote di capitale detenute sono molto basse, massimo 2%. CNA Nautica per la quale risulta una partecipazione del 13 % è stata messa in liquidazione nel corso dell’anno e definitivamente cessata nel luglio del 2016; c) PARTECIPAZIONI CHE POSSIAMO DEFINIRE DI “PRESENZA”, dettagliate nell’allegato 1c. In particolare segnaliamo la quota dello 0,40% posseduta nella Sixtema S.p.A., società che fornisce applicativi software e tecnologie per archiviazione dati alle società che erogano servizi agli associati CNA. Il ruolo della CNA Nazionale consiste nel fare da mediatore tra le esigenze dei vari punti del Sistema CNA; d) PARTECIPAZIONI DETENUTE PER ACQUISIRE VANTAGGI COMPETITIVI per le imprese, gli artigiani e l’intero Sistema CNA. E’ per tali ragioni che nel tempo sono state acquisite quote di azioni Unipol e Unisalute traendo vantaggi concreti nella stipula di polizze assicurative e nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. L’investimento effettuato ha sempre avuto un profilo strategico di lungo termine (il primo pacchetto fu acquisito oltre 30 anni fa) nel corso del quale le azioni possedute non sono mai state oggetto di alcun tipo di alienazione.

57


In questo gruppo è presente anche Agart S.p.A. che è di seguito dettagliata; e) tra le altre annoveriamo le società in liquidazione o non altrimenti classificabili.

In base agli accordi societari la CNA possiede una quota del 40% del capitale sociale ed in bilancio è iscritta ad un valore di Euro 80 mila. Tale quota è rimasta invariata nel corso nel 2015.

AGART SPA

Il Gruppo BNL BNP Paribas detiene la restante parte del capitale sociale di Artigiancassa Spa nella percentuale del 73,8562.

La Società per Azioni è stata fondata da CNA Nazionale, Confartigianato, Casartigiani e Fedart con la finalità di gestire la partecipazione al capitale sociale di Artigiancassa. Al 31 dicembre 2015 Agart possiede il 26,1438% di Artigiancassa Spa.

Lo schema sottostante illustra la compagine societaria di Artigiancassa e delinea le relazioni che legano la CNA ad Artigiancassa Spa attraverso la controllata Agart Spa.

ARTIGIANCASSA

BNL BNP PARIBAS 73,8562%

AGART SPA 26,1438%

CNA Nazionale 40% Confartigianato, CASA, Fedart 60%

Il valore delle azioni Agart SpA in nostro possesso, determinato in proporzione al Patrimonio Netto alla data del 31.12.2015, ammonta ad Euro 416 mila (Es. 2014, Euro 441 mila), contro un valore nominale di Euro 80 mila.

Unipol Spa Alla data del 30 dicembre 2015, le azioni ordinarie Unipol sono state collocate ad Euro 4,764. Le azioni privilegiate dalla data del 29 giugno 2015 sono state convertite in azioni ordinarie con le medesime caratteristiche di quest’ultime. Quindi alla chiusura dell’esercizio la CNA risulta in possesso di n. 411.180 Azioni Ordinarie Unipol, date dalla somma di 405.972 Azioni Ordinarie e 5.208 Azioni Privilegiate. Al 14 settembre 2016, la quotazione è di Euro 2,488 per azione. Le azioni Unipol in portafoglio si presentano come da tabella che segue:

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

58


AZIONI UNIPOL - VARIAZIONI 2011/2015 ORDINARIE

PRIVILEGIATE

N. AZIONI AL

31/12/2011

1.933.242

24.803

RAGGRUPP. AZ. 100 A 1

17/05/2012

19.332

248

ACQUISTO SU OPZIONE

30/07/2012

386.640

4.960

31/12/2014

405.972

5.208

31/12/2015

411.180

-

VALORE IN BILANCIO

4.778.445,21

L’ultima operazione risale all’agosto del 2012 quando la CNA acquistò n. 386.640 nuove azioni ordinarie e n. 4.960 azioni privilegiate. Nel seguente prospetto indichiamo il prezzo medio d’acquisto sostenuto nel corso del tempo in riferimento al valore di bilancio della partecipazione Unipol: Titolo Azioni Ordinarie

Prezzo Acquisto Medio

Numero Azioni

Totale

Euro 11,6213

411.180

Euro 4.778.445,21

TOTALE

Euro 4.778.445,21

Il prezzo di acquisto medio è stato calcolato dividendo il totale del valore d’acquisto per il numero delle azioni possedute alla data del 31 dicembre 2015. Nel corso dell’anno il Fondo Oscillazione Partecipazioni è stato incrementato di Euro 150 mila ed al 31 dicembre ammonta ad Euro 1.628.974,79. Fondo Oscillazione Partecipazioni Al 31.12.2010

Euro

678.974,79

Accantonamento 2011

Euro

400.000,00

Accantonamento 2012

Euro

300.000,00

Accantonamento 2013

Euro

100.000,00

Accantonamento 2014

Euro

150.000,00

Accantonamento 2015

Euro

55.000,00

Al 31.12.2013

Euro

1.683.974,79

Per quanto attinente invece ai dividendi incassati nel ultimi 5 anni, questi incrementano le entrate istituzionali della CNA in ragione della natura della partecipazione (vedi sopra), strumentale al Sistema e programmata come investimento ultra decennale. 2011

Euro

-

2012

Euro

-

2013

Euro

61.779,66

2014

Euro

66.506,73

2015

Euro

70.004,76

Totale incassato

Euro

198.291,15

BILANCIO SOCIALE 2015

59


CREDITI DIVERSI Alla voce “Crediti verso altri” (vedi Allegato 3), si trovano evidenziati i crediti verso l’INPS per la III e IV rata di Tesseramento. Detti importi corrispondono rispettivamente ad Euro 4 milioni e 334 mila ed Euro 4 milioni e 67 mila. Nell’es. 2014, il credito verso l’INPS era di Euro 4 milioni e 297 mila relativo alla sola IV rata di Tesseramento. La differenza, rispetto all’esercizio precedente, è dovuta al fatto che nell’anno in oggetto le rate INPS spostate oltre la fine dell’anno solare sono state due (III e IV rata INPS).

Un ulteriore elemento di novità rispetto allo scorso anno è la presenza di crediti generati dalla trasformazione in anticipazione, voluta dall’INPS, della ex I rata di Tesseramento 2015. Gli Allegati al Bilancio, 4 e 4a, riportano, alla data del 31 dicembre 2015, la situazione dei crediti rilevati verso le strutture territoriali del Sistema CNA. Tali crediti ammontano nel complesso ad Euro 4 milioni e 927 mila (Es. 2014, Euro 1 milione e 471 mila).

La voce “Crediti verso altre Strutture Territoriali” è così distinta: - crediti verso CNA Territoriali: Crediti per saldi III e IV rata INPS 2015

€ 1.149.844,00

Crediti per anticipazioni finanziarie

€ 969.328,00

Crediti per anticipazione INPS ex I rata 2015

€ 2.033.494,00

TOTALE CREDITI VERSO CNA TERRITORIALI

€ 4.152.666,00

- crediti verso CNA Regionali: Crediti per saldi III e IV rata INPS 2015

€ 123.019,00

Crediti per anticipazioni finanziarie

€ 209.000,00

Crediti per anticipazione INPS ex I rata 2015

€ 442.467,00

TOTALE CREDITI VERSO CNA REGIONALI

€ 774.486,00

Inoltre alla voce “Crediti verso imprese controllate” si segnala l’importo di Euro 15 milioni e 150 mila che rappresenta la parte residua della somma versata alla CNA Immobiliare Srl per la realizzazione della sede di Roma quale anticipazione da soci.

DISPONIBILITA’ LIQUIDE I depositi bancari e postali ammontano ad Euro 3 milioni 220 mila (Es. 2014, Euro 1 milioni e 881 mila). L’incremento è dovuto alla differenza tra la riscossione della polizza Unisalute riscattata nel luglio del 2015 per Euro 3 milioni 683 mila ed il versamento della somma di Euro 2 milioni e 450 mila per la nuova polizza. I valori in cassa sono di Euro 1.932 (vedi allegato 5).

DEBITI DIVERSI Come illustrato per la voce crediti, anche i “Debiti verso altre strutture CNA”, territoriali e regionali, subiscono gli effetti dello “slittamento” dell’elaborazione della III rata del Tesseramento ordinario INPS oltre la fine dell’esercizio (insieme alla IV rata come di consueto) nonché della ridefinizione della ex I rata 2015 in anticipazione decisa dall’INPS. In totale i debiti verso le strutture territoriali ammontano ad Euro 10 milioni e 363 mila. Nell’anno 2014 la stessa voce corrispondeva ad Euro 6 milioni e 740 mila. I dettagli per singole strutture sono riportati negli allegati 7 e 7a al Bilancio. La voce “Debiti verso altre Strutture Territoriali” è così distinta:

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

60


- crediti verso CNA Territoriali: Debiti per saldi III e IV rata INPS 2015

€ 4.970.280,00

Debiti tesseramento CNA Pensionati

€ 1.069.769,00

Altri debiti verso CNA Territoriali (per accensione mutui BPER/UNIPOL)

€ 327.526,00

Debiti per definizione ex I rata INPS 2015

€ 316.125,00

TOTALE DEBITI VERSO CNA TERRITORIALI

€ 6.683.700,00

- crediti verso CNA Regionali: Debiti per quote contrattuali bilateralità

€ 985.539,00

Debiti per saldi III e IV rata INPS 2015

€ 998.519,00

Debiti tesseramento CNA Pensionati

€ 1.655.827,00

Altri debiti verso CNA Regionali

€ 2.593,00

Debiti per definizione ex I rata INPS 2015

€ 36.311,00

TOTALE DEBITI VERSO CNA REGIONALI

€ 3.678.789,00

MUTUI La CNA Nazionale non ha attualmente in essere alcun mutuo.

FONDI Il Fondo TFR è iscritto in bilancio per l’importo di Euro 1.313.143,74 (Es. 2014 Euro 1.336.252,75) e rappresenta l’accantonamento complessivo effettuato a favore dei dipendenti. Nel corso del 2014 il Fondo si è movimentato come segue: Saldo iniziale Accantonamento 2015 Previdenza complementare Saldo TFR e anticipazioni Fondo al 31.12.2015

CONTI D’ORDINE GARANZIE RILASCIATE Nell’Allegato 14 al bilancio sono esposte le garanzie prestate dalla CNA Nazionale ad alcune strutture ed enti del Sistema ed i relativi debiti residuali. In particolare citiamo la fidejussione prestata a vantaggio di CNA Immobiliare per Euro 7,5 milioni a garanzia del mutuo di 5 milioni acceso per l’acquisto della nuova sede.

BILANCIO SOCIALE 2015

1.336.253 340.629 -175.975 -187.763 1.313.144 Si prevede di effettuare un aggiornamento dell’importo a garanzia attualmente di Euro 7,5 milioni in considerazione della restituzione della quota capitale già parzialmente effettuata ed in considerazione dell’avvio dell’attività remunerativa di CNA Immobiliare iniziata dal 1 luglio 2013. Rilevante anche la garanzia sul mutuo di CNA Milano Monza Brianza per Euro 3 milioni rilasciata ad Unipol Banca (come da delibera della Direzione Nazionale).

61


FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 1. Alla fine del mese di maggio 2016 l’INPS ha comunicato che sono andate a regime alcune variazioni nelle modalità di riscossione ed erogazione delle competenze associative. Queste novità, acquisite dal nuovo testo della Convenzione con l’INPS che regola la riscossione delle quote associative, definiscono una nuova configurazione del sistema che collocherà le erogazioni, sempre suddivise in quattro rate annue, la prima nel mese di luglio, la seconda in ottobre, la terza in febbraio e la quarta in aprile. 2. Il 5 luglio del 2016 nell’Auditorium della CNA Nazionale si è dato avvio alle celebrazioni del 70° Anniversario della CNA. All’evento hanno preso parte il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e del Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che in un dibattito con il Presidente Daniele Vaccarino hanno sottolineato il ruolo fondante del sistema delle piccole imprese artigiane per l’economia italiana. Nel corso dell’iniziativa è stato presentato anche il primo volume della storia della Confederazione dalla data della sua fondazione fino agli anni 90’. 3. Numerose le iniziative di politica sindacale tenutesi nel corso del primo semestre 2016. Le principali tematiche promosse sono state il credito, la fiscalità, le professioni alle quali hanno partecipato importanti esponenti del Governo e dei diversi livelli della Pubblica Amministrazione. In luce anche le attività delle

SEZIONE 2 - Relazione sulla Gestione

Unioni di mestiere: è stato presentato il nuovo rapporto congiunturale CRESME sul mercato delle Installazioni e Impianti, si è tenuta una importante iniziativa sull’Agroalimentare a Parma. 4. Il 12 maggio è stata presentata la nuova struttura di CNA Bruxelles. Il nuovo ufficio si propone quale punto di riferimento per le attività di promozione verso le istituzioni comunitarie e quale raccordo con le iniziative e programmi promossi dalla Commissione Europea. 5. In giugno si è tenuto un incontro di carattere nazionale sulle politiche di adesione nel corso del quale sono stati presi in analisi dati e strategie di sviluppo per l’abbinamento del 2017. In questa occasione è stato dato avvio alle prime fasi di sviluppo di un progetto di marketing a carattere nazionale.

Proposte all’Assemblea Sulla base delle indicazioni fornite nella seguente Relazione ed acquisito il parere favorevole del Collegio Sindacale, si chiede all’Assemblea della CNA di approvare il Bilancio consuntivo 2015, i relativi allegati e la relazione accompagnatoria e di destinare l’avanzo di gestione pari ad Euro 7.416,21 ad incremento della voce altre riserve e fondi non costituenti passività. Il Fondo Comune dell’Associazione al 31 dicembre 2015 ammonta a 2 milioni 594 mila Euro e corrisponde al 5,16% delle intere passività.

62


STATO PATRIMONIALE CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Sede Nazionale: Roma, P.zza Mariano Armellini 9A Fondo Comune € 2.594.437,43 Codice Fiscale 0798733058

BILANCIO AL 31 DICEMBRE IN EURO STATO PATRIMONIALE

31/12/2015

31/12/2014

ATTIVO B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immateriali 1) Costi d’impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità 3) Diritti brevetto industriale di utilizzazione delle opere di ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

17.587,34

5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre immobilizzazioni immateriali Totale I

164.715,94 164.715,94

17.587,34

3.149,13

2.168,08

3.149,13

2.168,08

6.283.020,00

6.283.020,00

152.986,55

152.986,55

5.166.711,19

5.166.711,19

1.679.143,36

1.624.143,36

a) verso imprese controllate

127.348,62

127.348,62

b) verso imprese collegate

161.732,20

65.000,00

22.724,00

23.875,00

II. Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Totale II III. Finanziarie (Allegato 1/1a) 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate d) altre imprese meno Fondo svalutazione 2) Crediti:

c) verso altri meno Fondo svalutazione

BILANCIO SOCIALE 2015

63


3) Altri titoli

2.477.017,76

3.732.153,45

12.712.396,96

13.926.951,45

12.880.262,03

13.946.706,87

-

-

185.146,52

402.174,46

15.760.075,87

15.998.599,19

35.000,00

35.000,00

774.486,68

318.587,62

4.152.666,39

1.152.415,61

importi esigibili entro l’esercizio successivo

329.297,53

333.403,08

importi esigibili oltre l’esercizio successivo

42.386,00

42.386,00

10.848.969,21

6.553.298,50

993.313,07

947.313,07

31.134.715,13

23.888.551,39

meno Fondo svalutazione Totale III TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 2) Lavori in corso su ordinazione meno Fondo svalutazione Totale I II. Crediti 1) Verso clienti (Allegato 2) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 2) Verso imprese controllate (Allegato 3) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 3) Verso imprese collegate (Allegato 3) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 5) Crediti verso altre strutture CNA (Allegato 4) Crediti v/CNA Nazionale Crediti v/Regionali Crediti v/PTerritoriali 5bis) Crediti tributari (Allegato 3)

5ter) Imposte anticipate importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 6) Verso altri (Allegato 3) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo meno Fondo svalutazione crediti Totale II

SEZIONE 2 - Stato Patrimoniale

64


III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 1) Partecipazioni in imprese controllate 2) Partecipazioni in imprese collegate 3) Altre partecipazioni 4) Altri titoli meno Fondo svalutazione Totale III

-

-

3.219.818,73

1.880.950,5

1.931,72

8.990,51

3.221.750,45

1.889.941,01

34.356.465,58

25.778.492,40

9.154,54

20.310,94

288.134,66

162.732,90

297.289,20

183.043,84

47.534.016,81

39.908.243,11

11.122.867,35

11.122.867,35

11.122.867,35

11.122.867,35

IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali (Allegato 5) 2) Assegni 3) Denaro e valori in cassa Totale IV TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) D) RATEI E RISCONTI (Allegato 6) Ratei attivi Risconti attivi non pluriennali Risconti attivi pluriennali TOTALE RATEI E RISCONTI (D) TOTALE ATTIVO CONTI D’ORDINE Beni in leasing Fidejussioni prestate Impegni ricevuti su immobile TOTALE CONTI D’ORDINE

BILANCIO SOCIALE 2015

65


PASSIVO E NETTO A) PATRIMONIO NETTO I) Fondo comune

2.594.437,43

2.594.437,43

7.641.366,29

7.633.538,78

7.416,21

7.827,51

10.243.219,93

10.235.803,72

7.145,04

1.741,49

15.341.062,46

15.346.790,79

15.348.207,50

15.348.532,28

1.313.143,74

1.336.252,75

Debiti v/Regionali

3.678.789,32

3.019.662,32

Debiti v/Territoriali

6.683.700,06

3.723.146,93

43.038,07

86.076,14

III) Riserva di rivalutazione V) Riserve statutarie VI) Altre riserve e fondi non costituenti passività VII) Utili (Perdite) portati a nuovo VIII) Utile (perdita) d’esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 1) Fondi di trattamento, quiescenza e simili 2) Fondi per imposte, anche differite a) fondo imposte correnti b) fondo imposte differite 3) Altri accantonamenti TOTALE FONDI PER RISCHI ED ONERI (B) C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO D) DEBITI 2) Debiti verso altre strutture CNA (Allegato 7) Debiti v/CNA Nazionale

4) Debiti verso Banche (Allegato 8) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo

43.038,06

5) Debiti verso altri finanziatori importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 6) Acconti (Allegato 9) importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 7) Debiti verso fornitori (Allegato 10/11/12) importi esigibili entro l’esercizio successivo

1.483.549,13

1.239.739,81

3.102.485,42

3.100.000,00

importi esigibili oltre l’esercizio successivo 8) Debiti rappresentati da titoli di credito importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 9) Debiti verso imprese controllate importi esigibili entro l’esercizio successivo

SEZIONE 2 - Stato Patrimoniale

66


importi esigibili oltre l’esercizio successivo 10) Debiti verso imprese collegate importi esigibili entro l’esercizio successivo importi esigibili oltre l’esercizio successivo 12) Debiti tributari debiti ordinari

744.747,31

743.178,99

495.942,95

428.272,90

debiti pregressi 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale debiti ordinari debiti pregressi 14) Altri debiti debiti per stipendi e salari oneri differiti personale dipendente debiti diversi (Allegato 9) TOTALE DEBITI (D)

229.474,65 4.235.759,94

14.444,43

20.468.012,20

12.627.034,23

120.342,44

359.412,24

E) RATEI E RISCONTI (Allegato 13) Ratei passivi Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI (E) TOTALE PASSIVO E NETTO

41.091,00

1.207,89

161.433,44

360.620,13

47.534.016,81

39.908.243,11

11.122.867,35

11.122.867,35

11.122.867,35

11.122.867,35

CONTI D’ORDINE (Allegato 14) Beni in leasing Fidejussioni prestate Impegni ricevuti su immobile TOTALE CONTI D’ORDINE

BILANCIO SOCIALE 2015

67


CONTO ECONOMICO BILANCIO AL 31 DICEMBRE IN EURO

31/12/2015

31/12/2014

CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni di cui commerciali di cui non commercializzati

24.098.845,62

24.460.279,03

2.151.531,87

2.214.167,20

26.250.377,49

26.674.446,23

60.814,09

58.940,73

17.339.941,22

17.575.765,59

683.399,42

716.650,33

1.100.170,93

1.103.024,17

a) Salari e stipendi

4.893.544,96

4.795.192,05

b) Oneri sociali

1.188.624,43

1.162.556,36

429.801,64

392.032,20

268.081,03

240.958,65

17.587,34

17.070,08

decommercializzati 3) Altri ricavi e proventi di cui commerciali di cui non commerciali decommercializzati 4) Contributi in conto esercizio di cui commerciali di cui non commerciali TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sus.rie di consumo e merci 7) Per servizi 7a) Collab. non subordinati/Pers.nale a comando 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale:

c) Trattamento di fine rapporto d) Trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Amm.nto delle immobilizz.ni immateriali

2.617,95

2.104,31

c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni

b) Amm.nto delle immobilizz.ni materiali

55.000,00

150.000,00

d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide

50.000,00

100.000,00

120.000,00

265.000,00

11) Variaz. rimanenze materie prime, sussidiarie di consumo e merci 12) Accantonamento per rischi

SEZIONE 2 - Conto Economico

68


13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B) DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)

10.780,10

14.981,15

26.220.363,11

26.594.275,62

30.014,38

80.170,61

226.958,53

212.460,76

84.218,85

119.708,53

2.513,08

12.696,68

48.106,62

101.647,81

265.583,84

243.218,16

-

-

191.919,56

232.167,77

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) Proventi da partecipazioni di cui commerciali di cui non commerciali Proventi da imprese controllate, collegate di cui commerciali di cui non commerciali 16) Altri proventi finanziari: a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni a1) da crediti vs imprese controllate, collegate b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti d1) proventi vs imprese controllate, collegate 17) Interessi e altri oneri finanziari 17bis) Utili e perdite su cambi TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE 18) Rivalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19) Svalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni TOTALE RETTIFICHE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE (D) E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (Allegato 15) 20) Proventi straordinari plusvalenze da alienazioni non iscrivibili al n.5 di cui commerciali di cui non commerciali

BILANCIO SOCIALE 2015

69


decommercializzate 21) Oneri straordinari minusv. da alienazioni non iscrivibili al n.14

148.125,57

260.869,03

43.793,99

- 28.701,26

339.392,21

294.687,51

331.976,00

329.246,00

imposte relative a esercizi precedenti TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE (E) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+-C+-D+-E) 22) Imposte sul reddito d’esercizio a) imposte correnti sul reddito d’esercizio b) imposte differite sul reddito d’esercizio

- 42.386,00

c) imposte anticipate sul reddito d’esercizio TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO D’ESERCIZIO 26) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO

331.976,00

286.860,00

7.416,21

7.827,51

“L'uomo non può darsi nella trasparenza immediata e sovrana di un cogito.“ (Michel Foucault)

SEZIONE 2 - Conto Economico

70



“Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi." Galileo Galilei


SEZIONE 3

¢ Storia e Governance ¢ Evoluzione della Governance ¢ People Strategy


STORIA

E GOVERNANCE Tratto dal libro “CNA La sua storia e il futuro” Vol. 1 La Confederazione nazionale dell’artigianato (CNA) fu costituita il 9 dicembre del 1946. Questa costituzione venne ufficialmente celebrata in occasione del primo Congresso nazionale di unificazione artigiana tenutosi a Roma in quegli stessi giorni. Il cammino che fu intrapreso dal sindacalismo artigiano, subito dopo la Liberazione e ancora segnato dall’esperienza corporativa, non fu privo di riflessioni, confronti e iniziative volte a creare un’unica organizzazione che comprendesse tutte le istanze artigiane italiane. Il processo di formazione che - culminò per la Confederazione con l’atto costitutivo - non fu l’atto finale e fino all’autunno del 1948 si cercarono invano soluzioni e si redassero accordi per conseguire l’unione di tutte le rappresentanze artigiane nazionali, ma soprattutto locali. Una volta lasciatasi alle spalle la questione dell’unificazione sindacale, la Confederazione, presieduta da Gino Varlecchi, orientò da subito le proprie riflessioni verso i temi della contrattazione autonoma dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle aziende artigiane e della formulazione di una disciplina giuridica dell’artigianato più rispettosa dei diritti dei lavoratori; indirizzò inoltre la propria azione su questioni relative alle assicurazioni sociali, al credito all’artigianato, al rinnovo delle tecniche e delle attrezzature, alla proporzione tra capacità contributiva e peso fiscale, con le prime rivendicazioni sindacali condotte contro la rivalutazione delle aliquote della ricchezza mobile. Sin dalla costituzione lo statuto della Confederazione prevedeva una struttura territoriale con istanze locali, provinciali e regionali; si prevedeva la costituzione di CNA locali e, in casi specifici, la possibilità di adesione alla Confederazione da parte di unioni o associazioni dell’artigianato già esistenti e autonome. I dati di cui si dispone

SEZIONE 3- Storia e Governance

raccontano una CNA che negli anni successivi si ramificò, anche se ancora a macchia di leopardo; alla fine del 1947 le associazioni territoriali aderenti erano 50, ma già dalla seconda metà degli anni Cinquanta era rappresentata una larga parte del territorio italiano. Gli sforzi per raggiungere aree e territori lontani furono rilevanti, anche in considerazione delle scarse risorse economiche disponibili, e a tale scopo agli incontri locali e ai convegni interregionali che si promuovevano venivano inviati dirigenti, anche fuori dalle proprie sedi, per lasciare un segno distintivo dell’associazione nazionale. L’impegno della Confederazione speso principalmente nell’attività di contrattazione sindacale, a difesa del lavoro e della sicurezza dei lavoratori nei distinti settori dell’artigianato, non impedirono alla CNA di affermare con nettezza un proprio ruolo e una propria posizione nei conflitti e nelle contrapposizioni politiche e sociali che, nel corso dei decenni successivi, caratterizzarono la società italiana. Negli anni Cinquanta e Sessanta, un’azione più incisiva della Confederazione a livello politico si registrò in occasione di specifici interventi normativi da parte delle istituzioni, quali, primo fra tutti, l’emanazione della legge quadro sull’artigianato, ma anche la regolamentazione in ambito di energia, assistenza, fisco e credito alle imprese. Gli anni Settanta videro un aumento esponenziale delle realtà artigiane che, in forte contro tendenza rispetto alle grandi imprese, crebbero sul fronte interno, ma anche e soprattutto sul fronte delle esportazioni. In risposta a tale crescita e a sostegno dell’artigianato italiano all’estero, la CNA consolidò le proprie relazioni con alcune organizzazioni dell’artigianato all’estero, istituendo, negli anni Ottanta, propri uffici di rappresentanza presso le istituzioni europee e partecipando a un progetto per la creazione di una rete di strutture territoriali informative e di un osservatorio europeo per le imprese. Sul territorio nazionale la Confederazione intensificò la propria presenza con le nuove strutture regionali e con la sempre crescente azione delle rappresentanze di settore.

114


Questi sono anche gli anni in cui oltre all’impegno nell’attività sindacale e di contrattazione, furono create alcune strutture per fornire servizi alle imprese in ambito di assistenza fiscale, legale, organizzativo e di formazione: nacque il patronato e fu ricostituito l’ente di formazione professionale; negli anni Novanta e Duemila furono create le prime società confederali per i servizi informatici.

La necessità di riconquistare un proprio ruolo nell’ambito politico e sociale che ha visto nel corso degli ultimi decenni ridurre il proprio potere di contrattazione, ha creato i presupposti per una riformulazione, in un’ottica moderna, dei vecchi temi legati all’unità sindacale attraverso la creazione della rete imprese: una struttura che pur nella condivisione di temi e azioni, mantiene salda l’identità di ogni suo componente.

2016 – 1946 = 70° CNA L’anno 2016 potremo celebrare il 70° anniversario della fondazione della CNA Nazionale. Saranno infatti trascorsi settanta anni da quando, quel 9 dicembre del 1946, il “Dottor Antonio Ventura, notaio in Roma…..”, alla presenza di un nutrito gruppo di artigiani espressione di tutto il territorio nazionale, costituiva <<..un’Associazione chiamata “Confederazione Nazionale dell’Artigianato” espressione di tutte le forze artigiane d’Italia.>> con sede in Roma e provvisoriamente in Via degli Astalli 19. Valorizzare la nostra storia come futuro dei prossimi anni.

BILANCIO SOCIALE 2015

115


EVOLUZIONE

DELLA GOVERNANCE ELEZIONE PRESIDENTI / NOMINA SEGRETARI Si riportano nella illustrazione seguente le date di nomina dei presidenti e dei segretari, gli organi statutari competenti per l’elezione ed eventuali note; si riportano inoltre, con date di riferimento, le modifiche statutarie relative alle nomine.

1969

1946

CDN* Presidente

Gino Varlecchi

1953

Presidente

Galliano Gervasi

Segretario

Si prevede un Comitato di presidenza (organo previsto fino allo statuto del 1967)

Giorgio Coppa Viene eletto un Presidente e cinque vice

1956

1940

Viene introdotto il Consiglio di Presidenza

CN* Segretario

Renato Bastianelli

Mauro Tognoni

Si elegge un Comitato di presidenza, composto da tre membri, che al suo interno elegge il presidente

1972

CC* Segretario

Nelusco Giachini

1974

CC* Presidente

Virgilio Fuzzi

1963

1950

1949

1978

CN* Segretario

1960 1959

1967

Si elegge un presidente responsabile, quattro copresidenti, otto vice

Il Consiglio nazionale nomina la Segreteria nazionale (art. 14)

1963

CN* Presidente

Oreste Gelmini

1970

1980

1971

Viene eletto un presidente e due vice. Il Comitato centrale nomina tre segretari, un segretario generale.

CN* Presidente

Bruno Mariani In seguito alle dimissioni di Cheli

1977

Segretario

CN* Presidente

Giorgio Coppa

Piero Cheli Segretario

Un Presidente e due copresidenti. Il Consiglio nomina la direzione, composta da tre direttori, uno responsabile (art. 14) * CDN = Consiglio Direttivo Nazionale * CN = Consiglio Nazionale * CC= Comitato Centrale SEZIONE 3- Evoluzione della Governance

Nelusco Giachini Cheli a giugno del 1980 presenta le dimissioni

116


“Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell'animo e non le vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l'attesa." (Sant'Agostino)

2002

Assemblea Presidente Si introduce nello Statuto la norma sulla incompatibilità con cariche di emanazione politica (art. 6); si elegge un presidente e non più di due vice

1997

1991

Assemblea Presidente

Segretario

Federico Brini

Viene eletto un presidente e due vice

1981

Ivan Malavasi

Gonario Nieddu

2008

1994

Segretario Generale

Sergio Silvestrini

Segretario

Gian Carlo Sangalli

1985

1990

2000

1991 1996

1981

1989

CN* Presidente

Consiglio Presidente

Bruno Mariani

Filippo Minotti

Confermato alla scadenza naturale della carica. Resta in carica fino al 1989

1989

Consiglio Presidente

Bruno Lisi

2013

Ogni quattro anni si eleggono il Presidente e i vice (stabilendone il numero Ogni tre anni l’Assemblea elegge i membri della Presidenza, il Presidente e i vice

Assemblea Presidente

Daniele Vaccarino

2001

Assemblea Presidente

Sergio Bozzi

Bruno Menini

Lisi muore a giugno del 1989

Menini muore nel maggio del 2002

Direttore/Segretario

BILANCIO SOCIALE 2015

117


PEOPLE STRATEGY

Il 2015 si è rivelato un anno di cambiamenti importanti per le politiche del personale e l’attuale generazione dei dipendenti ha vissuto il momento storico del passaggio al Contratto Collettivo dell’Area Comunicazione.

coscienza sia da parte dirigenziale che da parte dei lavoratori. Al termine delle trattative, Quadri Senior e Personale Tecnico sono confluiti in un unico contratto di riferimento attraverso due accordi:

La decisione di adottare il CCNL/AC è scaturita da una riflessione della Direzione Nazionale di CNA per una rinnovata esigenza di rappresentanza e per reagire alla profonda crisi che oramai perdura da 8 lunghissimi anni.

l’accordo di armonizzazione per il Sistema CNA, siglato il 7 aprile 2015 dalla CNA, dalla RSA e dalla CGIL Filcams (per presa visione) che, a far data dal 1° maggio 2015, ha ridefinito il sistema degli inquadramenti e della classificazione professionale, il trattamento economico, l’applicazione delle discipline di tutela di cui al CCNL/AC, le condizioni di miglior favore, l’indennità di maneggio denaro, l’agibilità sindacale.

il PAQS – Piano di armonizzazione per i Quadri Senior di CNA Nazionale, siglato dalla CNA e dalla rappresentanza dei QS (ASSO di CNA) ha gestito discipline e materie non regolate dal CCNL/AC creando una razionalizzazione del modello organizzativo e rivisitando, inoltre, il termine di “funzionario” con la nuova accezione di Quadro Senior, quale formulazione sintetica che aggiorna in una evoluzione il valore ed il ruolo.

Questa riflessione ha condotto all’esigenza di attuare modifiche organizzative per la valorizzazione delle risorse umane in considerazione dell’importanza del loro ruolo all’interno dell’organizzazione. La politica di trasparenza nei confronti del personale, attuata attraverso una costante comunicazione, informazione, e attenzione alle relazioni, combinata con una flessibilità e premialità anche dal punto di vista economico, è stata molto apprezzata dai lavoratori, anche come forma di tutela e rispetto, agevolando il superamento dei timori legati a momenti di cambiamento come questo. L’intero personale ha infatti partecipato alla contrattazione attraverso un fitto sistema di relazioni tra Dirigenza-RSA/RSU (ASSO CNA nel caso dei Quadri senior)-assemblea dei lavoratori in un costante clima di responsabilità e di presa di

Le trattative sono terminate con la Certificazione dell’accordo modificativo del contratto di lavoro effettuata da una Commissione di Certificazione composta da giuslavoristi e docenti universitari.

COMPOSIZIONE: CHI SIAMO COMPOSIZIONE DEL PERSONALE*

2015

2014

2013

totale personale al 31/12

*80

100%

*79

100%

*83

100%

uomini

33

41%

34

43%

38

46%

donne

47

59%

45

57%

45

54%

*all’interno dell’organico sono compresi i dipendenti distaccati presso la CNA Nazionale; non sono compresi i dipendenti distaccati in altre sedi ed i collaboratori.

SEZIONE 3- People Strategy

118


Analizzando la composizione dell’organico al 31/12/2015 il dato relativo al totale delle risorse si discosta ben poco rispetto al 2014, una sola unità in più. Cresce il numero delle donne, contrapponendosi a quello degli uomini in lenta diminuzione negli ultimi 3 anni analizzati (-5 uomini dal 2013);

Ovviamente si alza leggermente l’età media passando dai 47 ai 48 anni, un dato comunque giovane ma che denota un ricambio generazionale più lento legato alla riforma pensionistica che non agevola le uscite dei dipendenti (nel 2015 nel settore privato le donne vanno in pensione di vecchiaia a 63 anni e 9 mesi mentre gli uomini a 66 anni e 3 mesi);

età media delle risorse umane 31/12/2015

31/12/2014

31/12/2013

Età

unità

età media

%

unità

età media

%

unità

età media

%

< 40

19

35,37

24%

20

34,70

25%

22

33,50

26%

41 < 50

22

45,91

28%

24

46,17

30%

26

45,92

31%

51 < 60

32

53,69

40%

30

55,93

38%

31

55,87

37%

> 61

7

61,71

9%

5

61,80

6%

4

62,25

5%

totale risorse umane

80

48,64

100%

79

47,96

100%

83

47,24

100%

Per quanto riguarda i titoli di studio si riscontra che il numero di laureati continua ad essere in ascesa confermando la politica di selezione del personale tendente alla ricerca di competenze e capacità di approccio sistemico ai problemi attraverso una maggiore formazione. 2015

2014

2013

unità

%

unità

%

unità

%

80

100%

79

100%

83

100%

laurea

36

45%

35

44%

36

43%

diploma superiore

40

50%

40

51%

43

52%

scuola dell'obbligo

4

5%

4

5%

4

5%

scolarizzazione tempo determinato e indeterminato

“Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore." (Thomas Mann)

BILANCIO SOCIALE 2015

119


CONTRATTI E INQUADRAMENTI Al 31 dicembre 2015 si contano 1 unità in più tra i quadri senior e 1 in più all’interno dell’apparato tecnico (in entrambi i casi donne). Diminuisce il numero dei dirigenti per la prematura scomparsa del collega Fosco Corradini.

Rimane costante rispetto allo scorso anno il numero degli uomini tra apparato tecnico, giornalisti e Quadri Senior (dove gli uomini sono in maggioranza rispetto alle donne) e nella categoria dei Dirigenti in cui non sono attualmente presenti donne.

tipologia contrattuale inquadramenti organico appartenente a contratti collettivi

2015

2014

2013

100%

100%

100%

uomini

donne

unità tot.

dirigenti

3

0

3

apparato sindacale

19

14

apparato tecnico

9

giornalisti

2

%

uomini

donne

unità tot.

3,8%

4

0

4

33

41,3%

19

13

31

40

50,0%

9

2

4

5,0%

2

%

%

uomini

donne

unità tot.

5,1%

4

0

4

4,8%

32

40,5%

22

13

35

42,2%

30

39

49,4%

9

27

36

43,4%

2

4

5,1%

2

2

4

4,8%

Le altre tipologie contrattuali contano 3 unità in somministrazione durante l’anno (scaduti prima del 31/12, pertanto a fine anno non risulta personale con contratto di somministrazione) e 3 contratti di collaborazione.

Photo piano 1

SEZIONE 3- People Strategy

120


tipologia contrattuale inquadramenti organico appartenente a contratti collettivi uomini

2015

2014

2013

100%

100%

100%

donne

unità tot.

%

uomini

donne

unità tot.

%

uomini

donne

unità tot.

%

dirigenti

3

0

3

3,8%

4

0

4

5,1%

4

0

4

4,8%

apparato sindacale

19

14

33

41,3%

19

13

32

40,5%

22

13

35

42,2%

apparato tecnico

9

31

40

50,0%

9

30

39

49,4%

9

27

36

43,4%

giornalisti

2

2

4

5,0%

2

2

4

5,1%

2

2

4

4,8%

2015

2014

organico appartenente ad altre tipologie contrattuali e forniture esterne

2013

5%

5%

7%

consulenti

0

0

0

0,0%

0

0

0

0,0%

1

1

2

2,4%

personale in somministrazione

0

0

0

0,0%

0

0

0

0,0%

1

1

2

2,4%

Totale personale

33

47

80

100%

34

45

79

100%

40

45

83

100%

collaboratori (media su 83 unitò)

3

0

3

3,6%

3

0

3

3,7%

2

0

2

2,4%

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

da CNA Nazionale in altre strutture

2

1

3

4%

2

2

4

5%

2

3

5

6,0%

da altre strutture in CNA Nazionale

2

2

4

5%

2

2

4

5%

4

2

6

7,2%

le pecentuali delle collaborazioni sono calcolate sul totale del personale (dipendenti + altre forme contrattuali)

distacchi personale %

%

%

*le percentuali delle collaborazioni sono calcolate sul totale del personale (dipendenti + altre forme contrattuali)

Il 5% dell’organico è composto da colleghi provenienti da CNA Territoriali distaccati temporaneamente presso la CNA Nazionale, 2 uomini e 2 donne; 3 colleghi dipendenti di CNA Nazionale sono invece distaccati temporaneamente in organismi di cui la CNA è parte sociale (1 presso EBNA e 2 presso Fondartigianato);

BILANCIO SOCIALE 2015

121


le risorse umane della CNA Nazionale al 31/12 FTE=full time equivalente

2015

2014

uomini

donne

unità tot.

1

2,5

3,5

Uffici in staff alla Segreteria Generale

4,5

8

Divisione Economica e Sociale

7,5

Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema Unioni e Raggruppamenti d'Interesse, CNA Cittadini

%

2013

uomini

donne

unità tot.

4,4%

1

2,5

3,5

13

16,3%

4,5

7,5

13

20,5

25,6%

7,5

13

10

23

28,8%

9,5

12,5

22

27,5%

Ufficio di Presidenza e Segreteria Generale

%

%

uomini

donne

unità tot.

4,4%

1

2,5

3,5

4,2%

12

15,2%

4

9

13

15,7%

14

21,5

27,2%

9,5

15

24,5

29,5%

13

10

23

29,1%

13,5

9

22,5

27,1%

9,5

11,5

21

26,6%

10

9,5

19,5

23,5%

La struttura organizzativa della CNA Nazionale è composta oltre all’Ufficio di Presidenza, da Uffici in staff alla Segreteria Generale, da due Divisioni, una Economica e Sociale e l’altra di Organizzazione e Sviluppo del Sistema, Unioni, Raggruppamenti d’Interesse, oltre ai poli di aggregazione e altre affiliazioni. La maggior parte delle risorse sono impiegate all’interno delle due divisioni. Tenendo conto della diminuzione dell’organico complessivo (rispetto al 2013), questi dati sono chiaramente indice della politica di implementazione, ridefinizione e creazione di settori strategici ottimizzando l’impiego di personale già in forza e ridistribuendolo all’interno della Confederazione. distribuzione in livelli (categoria d'addensamento) 2015 Contratto Apparato Sindacale

2014

uomini

donne

unità tot.

QS6 (S1)

4

1

5

QS5 (S2A)

7

2

QS4 (S2)

4

3

QS3 (S3)

4

QS2 (S4)

0

%

2013

uomini

donne

unità tot.

6,3%

4

1

5

9

11,3%

6

1

7

8,8%

4

4

4

8

10,0%

3

3

3

3,8%

3

uomini

donne

unità tot.

Q1A (Q)

2

3

5

1B (T1)

2

16

2 (T2)

0

4

3 (T3S)

4

4 (T3)

1

5 BIS (T4) 5 (T5)

%

%

uomini

donne

unità tot.

6,3%

5

1

6

7,7%

7

8,9%

6

1

7

9,0%

8

10,1%

4

3

7

9,0%

3

6

7,6%

3

3

6

7,7%

4

7

8,9%

5

4

9

11,5%

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

6,3%

2

4

6

7,6%

2

3

5

6,4%

18

22,5%

2

13

15

19,0%

2

12

14

17,9%

4

5,0%

0

4

4

5,1%

0

4

4

5,1%

5

9

11,3%

3

3

6

7,6%

3

4

7

9,0%

3

4

5,0%

1

3

4

5,1%

1

0

1

1,3%

0

0

0

0,0%

1

3

4

5,1%

1

4

5

6,4%

0

0

0

0,0%

0

0

0

0%

0

0

0

0%

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

Caporedattore

1

0

1

1,3%

1

0

1

1,3%

1

0

1

1,3%

Redattore Senior

1

0

1

1,3%

1

0

1

1,3%

1

0

1

1,3%

Redattore

0

2

2

2,5%

0

2

2

2,5%

0

2

2

2,4%

Contratto Apparato Tecnico

CCNL Giornalisti

SEZIONE 3- People Strategy

%

%

%

%

%

%

122


Inquadramenti Quadri Senior

Inquadramenti Apparato Tecnico

Attraverso il PAQS la CNA ha attuato una ridefinizione della graduazione della scala di inquadramento per i ruoli dei Quadri Senior e del sistema di valutazione del personale. I precedenti inquadramenti “funzionari” sono stati riorganizzati in profili professionali che hanno permesso di inquadrare i Quadri Senior all’interno della nuova tabella utilizzando canoni oggettivi e coerenti. Per quanto riguarda la retribuzione, il PAQS prevede forme di flessibilità attraverso la scomposizione della precedente posizione retributiva in tre elementi: Voce A legata al contratto nazionale ed eventuali superminimi divisa in quattro sub-voci, Voce B legata ad una retribuzione incentivante per merito con importo tabellare minimo e massimo per ogni livello, Voce C per i progetti speciali o incarichi temporanei con tabellare importo minimo e massimo. Questo modello permette flessibilità, valorizzazione del merito, delle competenze e dell’impegno, perché consente in assoluta trasparenza di valutare diversamente due lavoratori pur a parità di inquadramento e data di assunzione. La distribuzione di personale all’interno dei livelli della tabella d’inquadramento dei QS appare regolarmente omogenea. I livelli di maggior addensamento risultano essere i centrali (QS3, QS4, QS5). In particolare il livello QS5 risulta essere il più popoloso in conseguenza, sia della politica di premiazione e valorizzazione delle competenze, sia di una nuova riorganizzazione degli assetti politici e delle responsabilità.

Nel passaggio al nuovo contratto gli inquadramenti dei Tecnici sono stati convertiti nei corrispondenti livelli del CCNL/AC tenendo conto delle mansioni svolte. Anche qui, similarmente ai livelli d’inquadramento dei QS, i livelli centrali risultano essere i più affollati. Il livello di maggior addensamento è il 1°, infatti il 22,5% dei dipendenti è inquadrato a questo livello, composto, in netta maggioranza, di donne. In seconda posizione per numero di dipendenti risulta il 3° livello che conta l’11,3% del personale. Nei casi in cui si è dimostrata una crescita professionale, sono stati perfezionati 13 passaggi di livello (il 28,8% dei dipendenti). Al 31/12/2015 non risultano contratti a tempo determinato. In effetti, nonostante il perdurare della difficile situazione economica, anche nel 2015 la CNA ha scelto di investire sulla stabilità e valorizzazione delle competenze, l’obiettivo è quello di mantenere un organico stabile e fidelizzato che consenta di lavorare con continuità e maggiore serenità. I due contratti a termine stipulati nel 2014 sono stati trasformati a tempo indeterminato nel corso del 2015, a questi si aggiunge l’assunzione a tempo.

BILANCIO SOCIALE 2015

Photo piano 2

123


percorsi di carriera 2015 trasformazioni contrattuali e stabilizzazioni

2014

uomini

donne

unità tot.

contratto a tempo determinato al 31/12

0

0

0

da t. determinato a t. indeterminato

0

2

da collaborazione a t. determinato

0

da somministrazione a t. indeterminato percorsi di carriera - passaggi di livello

%

2013

uomini

donne

unità tot.

0,0%

0

2

2

2

2,5%

0

2

0

0

0,0%

0

0

1

1

1,3%

uomini

donne

unità tot.

passaggio a dirigente

0

0

0

passaggi di livello impiegati

7

16

23

distribuzione passaggi di livello

uomini

donne

unità tot.

apparato sindacale

5

3

8

apparato tecnico

2

11

da apparato tecnico a quadro senior

0

2

%

%

uomini

donne

unità tot.

2,5%

0

6

6

7,2%

2

2,5%

0

5

5

6,0%

1

1

1,3%

0

2

2

2,4%

0

1

1

1,3%

0

0

0

0,0%

uomini

donne

unità tot.

uomini

donne

unità tot.

0,0%

0

0

0

0,0%

1

0

1

1,2%

28,8%

4

5

9

11,4%

0

4

4

4,8%

uomini

donne

unità tot.

10,0%

4

1

5

6,3%

13

16,3%

0

4

4

5,1%

2

2,5%

0

0

0

0,0%

%

%

%

%

%

Photo piano 3

SEZIONE 3- People Strategy

124


RICAMBIO GENERAZIONALE turnover 2015

2014

uomini

donne

unità tot.

assunzioni/termine distacco in altra sede

0

3

3

somministrazione

0

0

0

%

2013

uomini

donne

unità tot.

3,8%

0

0

0

0,0%

0

0

0

%

%

uomini

donne

unità tot.

0,0%

1

1

2

2,4%

0,0%

0

2

2

2,4%

entrate

consulenti

0

0

0

0,0%

0

0

0

0,0%

1

0

1

1,2%

totale nuove risorse entrate

0

3

3

3,8%

0

0

0

0,0%

2

3

5

6%

cessazioni per pensionamento al 31/12

1

1

2

2,5%

0

0

0

0,0%

1

1

2

2,4%

cessazione contratto a tempo determinato

0

0

0

0,0%

0

0

0

0,0%

0

1

1

1,2%

distaccati fuori nel corso dell'anno

0

0

0

0,0%

1

0

1

1,3%

1

2

3

3,6%

totale risorse uscite

1

1

2

2,5%

1

0

1

1,3%

2

4

6

7,2%

uscite

Durante il 2015 entrano a far parte dell’organico 3 risorse in più (un tempo indeterminato, due risorse provenienti da altre strutture del sistema). Escono dall’organico 2 risorse. Una per pensionamento. La seconda risorsa è Fosco Corradini che purtroppo viene a mancare nel mese di novembre. INCIDENZA GIORNATE DI MALATTIA assenze per malattia giorni di assenza nell'anno

2015

2014

669

536

uomini

donne

unità tot.

21

42

63

9

13

22

personale assente almeno un giorno nell'arco dell'anno oltre 10 giorni di malattia Totale giornate di assenza

669

%

%

uomini

donne

unità tot.

78,8%

18

33

51

64,6%

27,5%

5

13

18

22,8%

536

Nel 2015, il modello organizzativo ha consentito a CNA Nazionale di organizzarsi anche durante i periodi di assenza del personale. Basta pensare che le assenze per malattia sono state gestite per un totale di 669 giorni, dato che corrisponde (221 giorni di lavoro anno) a circa 3 risorse in meno al giorno.

BILANCIO SOCIALE 2015

125


RELAZIONI INTERNE - AGEVOLAZIONI ore straordinarie in base alla percentuale e alle tabelle del CCNL, orario di lavoro, ferie, permessi.

Il cambio contrattuale è stato affrontato da CNA Nazionale e dai lavoratori con una comune consapevolezza e un comune spirito d’intenti. Durante le trattative contrattuali, che hanno portato all’applicazione del CCNL Area Comunicazione attraverso uno specifico accordo aziendale, si è registrata un’aperta collaborazione nella comprensione della difficile situazione politico-economica, optando di comune accordo per la rinegoziazione di alcuni istituti normativi contrattuali pregressi ed i diritti a contenuto economico da esercitare in futuro garantendo un clima orientato all’integrazione intergenerazionale. Tra gli istituti sottoposti a rinegoziazione si segnalano: la gestione dei passaggi di livello dei lavoratori già in forza e le nuove assunzioni, inquadramenti e le tabelle retributive del CCNL Area Comunicazione, scatti di anzianità, congelamento dell’adeguamento ISTAT annuale dell’importo dei buoni pasto; il calcolo della maggiorazione delle

L’accordo del 7 aprile 2015 ha previsto anche il mantenimento di alcuni istituti di maggior favore rispetto al contratto collettivo. L’orario di lavoro è di 37 ore distribuite su 5 giorni con una piccola riduzione il venerdì. Il contratto aziendale indica tre profili orari standard, ma sono gestite anche alcune delle casistiche per le quali è possibile chiedere ed ottenere un orario di lavoro o un orario part time che vada incontro alle esigenze del collaboratore. Nel 2015, su 47 donne, 3 hanno scelto un orario ridotto per esigenze familiari, dato dimezzato rispetto al 2013. L’orientamento, tendente ad agevolare la conciliazione degli impegni familiari con quelli lavorativi, risulta in linea con la politica di Riforma del Lavoro del 2015 (Jobs Act).

agevolazioni part-time

tempo pieno

2015

2014

uomini

donne

unità tot.

33

44

77

0

3

3

part-time

%

2013

uomini

donne

unità tot.

96,3%

34

41

75

3,8%

0

4

4

%

%

uomini

donne

unità tot.

94,9%

38

39

77

92,8%

5,1%

0

6

6

7,2%

Anche nel 2015 la politica di anticipazione del TFR è stata orientata alla massima disponibilità nei confronti del personale. Straordinariamente si è registrata un’intensa attività di richiesta di anticipazione del TFR, 9 persone hanno fatto richiesta ed ottenuto l’anticipazione, una ha ottenuto la liquidazione.

anticipazioni TFR

2015

2014

uomini

donne

unità tot.

anticipazioni TFR

4

5

9

liquidazione

1

0

1

%

donne

unità tot.

11,3%

1

0

1

1,3%

1

1

2

Tra le agevolazioni sono da menzionare le polizze Kasco e Infortuni, oltre alle varie assicurazioni obbligatorie, come quella di responsabilità civile per i quadri e la polizza sanitaria per tutti. Riguardo quest’ultima è importante annoverare che nel 2014, coerentemente con il cambio di contratto oltre che con la politica di valorizzazione della bilateralità propria del comparto artigiano, è iniziato il percorso che ha portato, nel 2015, alla sostituzione della precedente assicurazione sanitaria con il Fondo San.Arti, Fondo di assistenza sanitaria integrativa

SEZIONE 3- People Strategy

2013

uomini

%

%

uomini

donne

unità tot.

1,3%

1

4

5

6,0%

2,5%

0

1

1

1,2%

per i lavoratori delle imprese che applicano i CCNL dell’artigianato o che sono costituenti dello stesso. Inoltre, sia per Quadri Senior che Apparato Tecnico è stata stipulata un’assicurazione sanitaria integrativa che amplia il pacchetto di prestazioni con ulteriori previsioni di rimborsi. Il passaggio al nuovo contratto ha previsto anche tutta una serie di tutele provenienti dalla bilateralità del comparto artigiano. Prestazioni aggiuntive che precedentemente non erano

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previste, a causa dell’esclusione della CNA dal novero delle aziende a cui si applicano, per legge, gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. CONVENZIONI La CNA Nazionale mette a disposizione del personale la maggioranza delle convenzioni a cui hanno diritto le imprese iscritte alla CNA, anche per il tramite di CNA Servizi Più. Inoltre, a seguito dell’attivazione della card di socio sostenitore, il personale può accedere agli sconti concessi dalle imprese aderenti al circuito di CNA Cittadini. FORMAZIONE PERSONALE INTERNO – SALUTE E SICUREZZA La formazione, viene intesa dalla CNA come un importante investimento grazie alla sua funzione di valorizzazione delle competenze e di promozione del senso di appartenenza alla Confederazione creando un valore aggiunto nella vita lavorativa e non solo. Per questo motivo nel 2015 vengono

avviati una serie di progetti di formazione interna del personale, elaborati e organizzati dall’Area Education, nei quali sono stati coinvolti i dipendenti a tutti i livelli e a seconda dell’esigenza formativa relativa al settore di appartenenza. In questo paragrafo vengono elencati solo i corsi svolti a cui ha partecipato il personale interno. Una più approfondita descrizione relativa alla formazione ed alla acquisizione di competenze è presente nel capitolo relativo all’Area Education. Elenco dei corsi di formazione a cui ha partecipato il personale della CNA Nazionale: • Percorso “Quadri Senior CNA”; • Percorso “Team Work” (Quadri Senior e Apparato Tecnico); • Percorso “Agire il cambiamento” (Quadri Senior e Apparato Tecnico); • Percorso “Identità e Rappresentanza” (Dirigenza) Inoltre i dipendenti hanno ovviamente partecipato alla formazione relativa a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Photo piano 4 e 5

BILANCIO SOCIALE 2015

127


“Ciascuno chiama idee chiare quelle che hanno lo stesso grado di confusione delle sue.� (Marcel Proust)


SEZIONE 4

¢ Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti - Unioni - Raggruppamenti - Società e Strutture di Sistema ¢ Principali risultati ottenuti


DIVISIONI E DIPARTIMENTI Uffici Relazioni Istituzionali Legislativo Semplificazione (Staff Segretario Generale)

Il primo semestre del 2015 ha visto, in primis, un forte impegno rivolto all’attività di coordinamento delle relazioni istituzionali di RETE Imprese Italia, sia promuovendo momenti di confronto sulle principali tematiche di interesse con esponenti di Governo e Parlamento, che organizzando l’Assemblea primaverile, svoltasi a Milano. La prima parte dell’anno ha coinciso anche con l’adozione, da parte del Governo, del cosiddetto disegno di legge annuale sulla concorrenza contenente, fra l’altro, nella prima versione del testo disposizioni particolarmente critiche in materia di RC Auto e relativo impatto sulle imprese di carrozzeria. Per contrastare efficacemente i predetti interventi, gli uffici Relazioni Istituzionali e Legislativo, in stretto raccordo con l’Unione di riferimento, hanno predisposto una strutturata azione di rappresentanza degli interessi della categoria che, in virtù dell’ampio coinvolgimento (a tutti i livelli) delle articolazioni dell’associazione e di molteplici parlamentari, ha consentito di apportare significative modifiche al testo in occasione del passaggio alla Camera del provvedimento, oltre che realizzare un’azione di lobby di sistema. Peraltro, la medesima modalità di mobilitazione di tutte le articolazioni dell’associazione su un format predefinito di analisi e proposte è stata utilizzata anche in corrispondenza dell’esame parlamentare di altri provvedimenti, come la Riforma del Codice degli Appalti. Ciò ha permesso di costruire un metodo di lavoro in grado di far emergere le grandi potenzialità della Confederazione, dalle conoscenze tecniche a quelle relazionali, e di sottolineare

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

la straordinaria attualità della rappresentanza di interessi collettivi all’interno di un confronto costruttivo con il decisore pubblico. Per agevolare ulteriormente l’affermazione dell’azione di sistema ora brevemente descritta, gli uffici Relazioni Istituzionali e Legislativo hanno voluto imprimere anche una forte dose di cambiamento nei format utilizzati per comunicare, sia verso l’interno che verso l’esterno, gli aggiornamenti dei lavori parlamentari e degli altri strumenti di analisi e di proposta utilizzati. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla cura e allo sviluppo dell’editing e alla personalizzazione del contenuto delle informazioni. Nella seconda parte dell’anno le principali attività che hanno visto l’impegno degli uffici sono state l’esame della Legge di Stabilità per il 2016, con numerose e positive misure a favore dell’Artigianato e delle piccole imprese, e l’organizzazione dell’Assemblea Nazionale. Con riferimento all’Ufficio Semplificazione il 2015 e l’inizio del 2016 sono stati caratterizzati dall’attività di monitoraggio dell’Agenda per la Semplificazione Amministrativa (in particolare, sulle sezioni dedicate all’edilizia, al funzionamento dei SUAP, alla modulistica unificata e alla SCIA) e di confronto con il Governo e il Parlamento sui contenuti della Riforma della Pubblica Amministrazione e dei successivi decreti attuativi (ancora in corso di adozione).

130


“Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno." (O. Wilde)

La nostra Relazione con il Sistema Legislativo ICEBERG

Nelle prossime tabelle riportiamo, sinteticamente, la presenza “ufficiale” della CNA in Parlamento. Queste attività sommate alla capacità di mestieri ed unioni di combinare sempre una proposta supportata da dati ed analisi sono il terreno su cui poi si è insediata la nostra capacità di fare LOBBY, e che per macro sintesi sono riassumibili nell’ ultimo capitolo del presente bilancio.

BILANCIO SOCIALE 2015

Le audizioni ed i documenti parlamentari, che rappresentano la punta dell’iceberg, sono supportati da una mole enorme di attività di relazione, incontri, stimoli, che hanno reso la nostra associazione ancor più protagonista nella capacità di rappresentanza, fatta di competenza, studio e proposta, nell’interesse collettivo delle imprese, sempre con un occhio rivolto al bene comune, all’economia, alla società, al paese.

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SEDE

PROVVEDIMENTO

DATA

Senato della Repubblica Audizione nell’ambito dell’esame degli Atti Gennaio 2015 Commissione 11ª Lavoro, previdenza sociale Governo n. 134 – Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della delega Legge 10 dicembre 2014, n. 183 n. 135 – Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della delega Legge 10 dicembre 2014, n. 183 Camera dei Deputati Commissioni riunite I Affari costituzionali e V Bilancio

Audizione nell’ambito dell’esame del Gennaio 2015 disegno di legge A.C. 2803 “Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative”

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame degli Atti Gennaio 2015 Governo n. 134 – Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della delega Legge 10 dicembre 2014, n. 183 n. 135 – Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della delega Legge 10 dicembre 2014, n. 183

Senato della Repubblica Commissione 8ª Lavori pubblici, Comunicazioni

Audizione nell’ambito dell’esame dell’A.S. Febbraio 2015 1678 “Delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva 2014/25/UE del 26 febbraio 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

132


Senato della Repubblica Audizione in merito agli aspetti attinenti Febbraio 2015 Commissione parlamentare di inchiesta agli infortuni sul lavoro ed alle malattie sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e professionali delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Camera dei Deputati Audizione nell’ambito dell’esame del Febbraio 2015 Commissioni riunite VI e X, Finanze e Attività disegno di legge A.C. 2844, di conversione produttive, commercio e turismo del decreto – legge n. 3 del 2015, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti Senato della Repubblica Audizione nell’ambito dell’esame del disegno Commissione 11ª Lavoro, previdenza sociale di legge A.S. 1051 “Delega al Governo in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonché per la definizione di misure per la democrazia economica”

Marzo 2015

Camera dei Deputati Commissione II Giustizia

Audizione nell’ambito dell’esame della proposta di legge A.C. 2281 “Modifiche agli articoli 348, 589 e 590 del codice penale, agli articoli 123 e 141 del testo unico delle leggi sanitarie, di cui al regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, nonché all'articolo 8 della legge 3 febbraio 1989, n. 39, in materia di esercizio abusivo di una professione e di obblighi professionali"

Marzo 2015

Camera dei Deputati e Senato della Repubblica Commissioni riunite VII e 7a Cultura, scienza e istruzione e Istruzione pubblica, beni culturali

Audizione nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.C. 2994 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

Aprile 2015

Senato della Repubblica e Camera dei Audizione nell'ambito dell’esame del Deputati Documento di economia e finanza 2015 Commissioni riunite 5a e V Programmazione economica, bilancio e Bilancio, tesoro e programmazione

Aprile 2015

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame degli schemi di decreto legislativo A.G. 157 Schema di decreto legislativo conciliazione dei tempi di cura, di vita e di lavoro A.G. 158 Schema di decreto legislativo recante testo organico delle tipologie contrattuali e revisione delle mansioni

Aprile 2015

Senato della Repubblica Audizione nell’ambito dell’esame degli Commissione 11ª Lavoro, previdenza sociale schemi di decreto legislativo A.G. 157 Schema di decreto legislativo conciliazione dei tempi di cura, di vita e di lavoro A.G. 158 Schema di decreto legislativo recante testo organico delle tipologie contrattuali e revisione delle mansioni

Aprile 2015

BILANCIO SOCIALE 2015

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Camera dei Deputati Commissioni riunite VI Finanze e X Attività Produttive

Audizione CNA Autoriparazione nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.C. 3012 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”

Aprile 2015

Senato della Repubblica Commissioni riunite 10ª Industria, commercio, turismo e 13ª Territorio, ambiente, beni ambientali

Audizione nell'ambito dell'esame congiunto degli Atti comunitari nn. 60, 61 e 62 (pacchetto "Unione dell'energia") e dell’esame dell'atto del Governo n.154 (Incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose)

Maggio 2015

Camera dei Deputati Commissione X Attività produttive, Commercio e Turismo

Audizione nell’ambito dell'esame della risoluzione 7-00574 Taranto, riguardante la valorizzazione dei contratti di rete

Maggio 2015

Senato della Repubblica Commissione 6ª Finanze e tesoro

Audizione sugli schemi di decreti legislativi A.G. 161, n.162 e n.163 in attuazione della legge n. 23/2014, recante “Delega al Governo per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”

Maggio 2015

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.C. 3134 di conversione in legge del decreto 65/2015 “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR”

Giugno 2015

Camera dei Deputati Audizione nell’ambito dell'istruttoria Commissioni riunite VI e X, Finanze e Attività legislativa sul disegno di legge A.C. produttive, commercio e turismo 3012 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”

Giugno 2015

Senato della Repubblica Commissione 12ª Igiene e sanità

Audizione di Federcofit nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.S. 1611 in materia di disciplina delle attività funerarie

Giugno 2015

Senato della Repubblica Audizione nell’ambito dell’esame degli Atti Commissione 11ª Lavoro, previdenza sociale del Governo n. 176 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di lavoro e pari opportunità n. 177 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive n. 178 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale n. 179 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga in costanza di rapporto di lavoro

Luglio 2015

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

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Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame degli Atti del Governo n. 176 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di lavoro e pari opportunità n. 177 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive n. 178 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale n. 179 - Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga in costanza di rapporto di lavoro

Luglio 2015

Senato della Repubblica Commissione 10ª Industria, commercio, turismo

Audizione nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.S. 1836 “Misure per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse”

Luglio 2015

Senato della Repubblica Commissione 8ª Lavori Pubblici, Comunicazioni

Audizione nell’ambito dell’esame del disegno di legge A.S. 1638 “Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285”

Luglio 2015

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame delle proposte di legge A.C. 857 e abbinate recanti Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico

Settembre 2015

Senato della Repubblica Commissione 10ª Industria, commercio, turismo

Audizione nell'ambito dell'affare assegnato Atto n. 611 sull'aggiornamento delle linee guida in materia di certificati bianchi

Ottobre 2015

Camera dei Deputati Commissione X Attività produttive, Commercio e Turismo

Audizione nell’ambito dell’esame dell'Atto n. 201 Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

Ottobre 2015

Senato della Repubblica Commissioni riunite 1ª Affari Costituzionali e 11ª Lavoro, previdenza sociale

Audizione sui disegni di legge A.S. 550, 1286 e 2006, in tema di regolamentazione dello sciopero nei trasporti pubblici

Ottobre 2015

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro pubblico e privato

Audizione nell’ambito dell’esame della proposta di legge A.C. 1751 “Disposizioni per la protezione degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità nell’interesse pubblico”

Ottobre 2015

BILANCIO SOCIALE 2015

135


Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro Pubblico e Privato

Audizione di CNA Professioni nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00590 Ciprini, 7-00631 Gribaudo, 7-00634 Prataviera e 7-00641 Rizzetto, in materia di iniziative concernenti i prestatori di lavoro autonomo e professionale

Ottobre 2015

Senato della Repubblica e Camera dei Deputati Commissioni congiunte 5a e V Programmazione economica, bilancio e Bilancio, tesoro e programmazione

Audizione nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all’esame della manovra economica per il triennio 20162018

Novembre 2015

Senato della Repubblica Commissione 10ª Industria, commercio, turismo

Audizione nell’ambito dell'esame del disegno di legge A.S. 2085 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”

Novembre 2015

Camera dei Deputati Commissione XI Lavoro Pubblico e Privato

Audizione nell’ambito dell'esame della proposta di legge A.C. 2494 “Modifiche al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, concernente l'accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori delle imprese edili e affini”

Novembre 2015

Senato della Repubblica Commissione 10ª Industria, commercio, turismo

Audizione di CNA Autoriparazione nell’ambito dell'esame del disegno di legge A.S. 2085 “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”

Novembre 2015

Camera dei Deputati Commissione XIII Agricoltura

Audizione nell’ambito dell'esame del disegno di legge A.C. 3119 “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura”

Dicembre 2015

“Ci sono momenti in cui ti accorgi che le cose non vanno bene o che non sono come le avevi immaginate, e devi 'uscire fuori' dal cammino che avevi intrapreso. Ma poi guardi indietro e capisci che anche quello faceva parte del tuo cammino, ed è giusto così" (Alvaro Soler)

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

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C.N.A. Impresasensibile (Staff Segretario Generale)

L’Associazione di promozione sociale CNA IMPRESASENSIBILE, coerentemente alle proprie linee di indirizzo, lo scorso anno è intervenuta nell’ambito della solidarietà sociale e sostegno all’educazione ed occupabilità di persone in condizioni di difficoltà. Come ogni anno l’attenta e sensibile attività del Caro collega Fosco Corradini, nella raccolta fondi 5 per mille, ha permesso di sostenere le seguenti iniziative: 1. Contributo straordinario alla scuola polivalente di Tansen (Nepal) ed alle aree colpite dal terremoto. Attraverso l’accordo con la Congregazione Maria Bambina, l’Associazione ha sostenuto le attività educative presso il centro scolastico di Talsen Palpa, villaggio vicino alla catena dell’Annapurna, nonché un percorso di apprendimento dei mestieri per giovani donne. 2. Costruzione di un pozzo per l’adduzione acqua a Bakassa (Camerun). Si tratta di un progetto selezionato ed avviato lo scorso anno per l’adduzione di acqua, grazie al sistema elettrosolare, nel villaggio di Bakassa ed aree circostanti. Senza acqua non ci può essere nessuna forma di sviluppo e la costruzione di questi pozzi rappresenta l’elemento fondamentale per lo sviluppo di ogni attività, sia agricola che produttiva. 3. Laboratorio di sartoria in Burundi. L’Associazione, in collegamento con la Diocesi di Bujumbura Gitega, ha sostenuto la creazione di un laboratorio e scuola di sartoria promosso dall’associazione “Femmes Burundaieses” al fine di favorire l’autonomia delle donne in difficoltà o che sono state vittime di violenza anche a seguito della guerra civile. C.N.A. Impresasensibile ha sostenuto questa attività in Burundi in un contesto locale di grande tensione che è sfociato, purtroppo, in un clima da guerriglia. Sempre nel 2015 l’Associazione, già ente di riferimento del sistema CNA relativamente al servizio

BILANCIO SOCIALE 2015

Un pensiero particolare ed un ricordo vanno al caro Fosco Corradini che per anni ha contribuito, a vari livelli, alla costruzione del Sistema CNA.

civile, è stata iscritta al registro di prima classe del servizio civile presso la Presidenza del Consiglio dando vita ai primi progetti a livello nazionale. In Toscana, in 14 sedi territoriali 14 volontari per un anno hanno dato la propria disponibilità per operare in attività di servizio a favore della popolazione anziana. A Ragusa 9 volontari sono stati avviati nelle attività di servizio rivolte alla popolazione anziana e immigrati nelle sedi zonali CNA. L’Associazione nel 2015 ha accreditato 141 sedi di attuazione in 14 regioni italiane, e in occasione del Bando Ordinario, che viene pubblicato annualmente, nel 2015 ha presentato 6 progetti di Servizio Civile per una richiesta di volontari da impe-gnare in oltre 40 sedi di attuazione distribuite su tutto il territorio nazionale. Attualmente tali progetti sono in fase di avvio per complessivi 63 volontari. In ultimo nel 2015 l’Associazione ha dato il proprio sostegno al progetto triennale di Music Found Italia, promosso da Milano Musica, proseguendo le attività di formazione professionale e di partenariato internazionale avviate negli anni precedenti, con workshop in Marocco e Mozambico e stage a Cremona, attraverso cui sono stati selezionati giovani apprendisti di talento che hanno concluso la prima fase di formazione. Il progetto si propone di sviluppare le competenze tecniche nella riparazione di strumenti ad arco e per il sound engineering in Marocco e Mozambico nonchè attivazione di atelier permanenti in loco.

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Dipartimento gestione risorse economiche e finanziarie (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

Nel 2015 il Dipartimento ha rafforzato il sostegno al Sistema del Management della Confederazione mediante l’ottimizzazione delle modalità di gestione delle 0perations. Tale sostegno si realizza attraverso tre momenti specifici che sono: •

la fase di formulazione degli obiettivi e di ideazione del Programma strategico, in questo caso il Dipartimento si occupa di come utilizzare le risorse disponibili attraverso il perfezionamento del Bilancio di previsione;

la fase di realizzazione di quanto formulato e preventivato, che viene garantita attraverso l’attivazione di meccanismi operativi a sostegno dello svolgimento delle operazioni “aziendali” ai vari livelli;

il controllo, cioè la necessaria verifica della gestione, in questa fase si confrontano gli obiettivi con i risultati e si suggeriscono cambiamenti utili al raggiungimento di nuovi obiettivi o risultati.

SISTEMA DEL MANAGEMENT

PIANIFICAZIONE Obiettivi - risorse

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE Attività

CONTROLLO Risultati su obiettivi

Queste fasi vengono supportate da un continuo aggiornamento e miglioramento delle procedure tenendo sempre presente lo sviluppo e la correlazione delle operazioni. Nello stabilire nuove procedure si tiene conto della necessità del Dipartimento di automatizzare e semplificare le procedure e gli accadimenti amministrativi, concentrandosi sempre più sia sull’Analisi dei dati disponibili che sulla registrazione dei fatti. Alla stessa maniera le nuove procedure devono tendere al miglioramento di tutti gli altri fattori operativi, garantiti dai colleghi che svolgono le varie funzioni a loro assegnate.

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

Con una tendenza continua al miglioramento continuo ed alla semplificazione. Anche per questo motivo da tre anni è stato avviato un processo di ammodernamento delle strutture tecnologiche con particolare attenzione all’archiviazione digitale. Tale specifico Progetto denominato “Paperless” permette ad oggi, di gestire in via digitale, autorizzazioni di spesa, ricevimento e archiviazione delle fatture e archiviazione di contratti . Nel corso del 2015 e del primo semestre dell’anno corrente si è investito tempo sullo Studio e

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l’implementazione dei Software dedicati quali: gestione dei rimborsi spese viaggi e trasferte, gestione ed integrazione delle Operations tra l’ufficio viaggi e l’Amministrazione, Contratti e lettere d’incarico e rilascio via web, delle autorizzazioni di spesa. Particolare attenzione è stata dedicata ai processi autorizzativi di spesa che portano i singoli Uffici, i Dipartimenti e le Unioni ad utilizzare i Budget a loro assegnati. Ad oggi ogni impegno di spesa all’interno della Confederazione si perfeziona attraverso il rilascio di un apposito Numero d’ordine (denominato NIU) che per essere assegnato necessita di preventivo di spesa, firma d’autorizzazione del responsabile di riferimento, con conseguente evidenziazione da parte del fornitore sulla fattura del Numero d’ordine rilasciato. La fattura viene acquisita solo ed esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (Pec). La gestione diretta dei Bilanci di CNA Nazionale, CNA Gruppo Servizi Nazionale, CNA Immobiliare e CNA Impresa Sensibile consente il monitoraggio dei processi produttivi contribuendo in maniera determinante all’eliminazione di duplicazione di spese e di funzioni, ottenendo risparmi sia per economie di scala che di impiego.

acquisti per il Sistema Nazionale soprattutto per il Settore dell’Information Technology. Per ciò che attiene agli Enti di emanazione EpasaItaco e Fondazione Ecipa, la collaborazione è finalizzata ad una gestione unitaria degli applicativi software ed alle misure di monitoraggio e gestione dei bilanci. Nel 2016 è stato avviato un ulteriore Studio per implementare il Progetto Paperless anche con la restante documentazione che ancora viene archiviata in formato cartaceo. Un altro Progetto prevede la completa automatizzazione dello scadenzario e dei flussi di cassa attraverso la realizzazione ad inizio anno di un preventivo finanziario con Fonti e Impieghi e la gestione degli scostamenti tra previsioni e consuntivo. Nel corso del 2015 è stata svolta, come per gli anni precedenti, l’attività di consulenza a supporto di Piani di riposizionamento e sviluppo redatti da alcune strutture territoriali. La consulenza è stata prestata inoltre per dare sostegno a piani di accorpamento e fusione tra più strutture su Progetti che sono ancora in una fase di Studio e che si concretizzeranno nel medio termine.

L’organizzazione che si è data la nostra CNA Immobiliare srl risponde pienamente alle esigenze di redditività e di copertura delle spese di mutuo e gestione dell’immobile, infatti la Società gestisce gli spazi della Sede di Piazza Armellini e tutte le problematiche connesse nonché i servizi di cui normalmente dispongono i moderni uffici funzionali. Si ricorda che l’ottimizzazione delle spese e l’efficienza e l’efficacia nell’erogazione dei servizi sono alcuni degli elementi che sostengono l’immagine comunicativa di alto rilievo che si trasmette all’ambiente esterno come a tutti gli stakeholder attraverso la nuova sede di Piazza Mariano Armellini. Stesso discorso vale per la CNA Gruppo Servizi srl che gestisce tutte le attività di carattere commerciale che scaturiscono da accordi e contratti di sponsorizzazione stipulati a seguito di eventi organizzati da CNA Nazionale. CNA Gruppo Servizi funge anche da centrale

BILANCIO SOCIALE 2015

139


CNA AUDIT (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

La Struttura e la funzione di AUDIT rispondono alle previsioni dell’articolo dello Statuto Nazionale “23 – Bilanci” e in modo particolare dell’articolo del Regolamento attuativo dello Statuto Nazionale “20 – Bilanci Tipo” dove al comma 4 si prevede l’istituzione della Struttura di Sistema: Art. 20 - Bilanci tipo 1. Il bilancio di ciascun soggetto confederale è strumento di informazione per l’intero sistema CNA e per i terzi. Esso è redatto secondo uno schema unico, approvato dalla Presidenza Nazionale. Ciascun soggetto del sistema CNA è tenuto a redigere i bilanci secondo i principi di veridicità, trasparenza e continuità, al fine di fornire al sistema ed ai terzi informazioni veritiere e corrette sullo stato patrimoniale ed economico dell’associazione confederale. 2. Le CNA Regionali e le CNA Territoriali, su specifica richiesta di CNA Nazionale, dovranno obbligatoriamente fornire i bilanci dei sistemi societari partecipati, nonché delle Società di emanazione o promosse di loro interesse. 3. I bilanci consuntivi delle Associazioni Regionali e Territoriali o altre unità di primo livello, con la relativa, obbligatoria, relazione dei revisori dei conti, sono approvati con le modalità previste nello Statuto all’articolo 23. 4. A livello nazionale è istituita una struttura di sistema che: •

è composta da alcuni esperti nazionali, da alcuni specialisti presenti nelle strutture territoriali, ed opera con il supporto di una società di Audit, che può essere chiamata ed autorizzata anche ad un intervento diretto.

svolge funzioni di certificazione, di ispezione ordinaria, di ispezione straordinaria; le

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

funzioni, di verifica o ispezione, potranno essere esercitate anche avvalendosi di CNA Regionale attraverso espressa delega. All’approvazione del Bilancio Consuntivo della CNA nel territorio e della CNA Regionale è prevista la partecipazione con parere consultivo dell’apposita struttura di Sistema. L’apposita struttura di formalizzare il proprio attraverso una sintetica alla struttura territoriale Nazionale.

sistema avrà facoltà di parere consultivo anche relazione che sarà inviata e/o regionale ed alla CNA

5. Per ogni struttura territoriale, come indicato articolo 8 lettera h dello statuto, e per le società potranno essere richieste, ad integrazione dei bilanci, informazioni qualitative (es. la tipologia dei contratti applicati e dei collaboratori). 6. L’omissione della presentazione del bilancio consuntivo a CNA Nazionale entro il 30 Novembre, la mancata predisposizione ed invio di un bilancio consolidato quando richiesto o la mancata istituzione del collegio dei revisori, anche per un solo esercizio, implica: • l’ispezione della "struttura di sistema”; • l’impossibilità di partecipare alla assemblea annuale; • applicazione sanzione pecuniaria da 10.000 a 50.000 € trattenuta dalle quote di adesione. 7. L’apposita struttura di Sistema può effettuare ispezioni e verifiche nel corso dell’esercizio concordandone i tempi. CNA AUDIT opera sotto la responsabilità del Direttore della Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema. La struttura è composta da un gruppo di lavoro stabile, con la possibilità di interventi integrativi a chiamata, il gruppo di lavoro opera in modo

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flessibile anche con modalità di video conferenza. Tutti gli interventi di CNA AUDIT sia di ispezione ordinaria, di ispezione straordinaria sono decisi e deliberati dalla Presidenza Nazionale di CNA. Gruppo di Lavoro di CNA AUDIT si riunisce con la presenza di almeno tre colleghi, tra quelli indicati dalle CNA Regionali, anche in ottemperanza all’articolo 20 del Regolamento attuativo, 4 comma 2 capoverso. Compongono CNA Audit 1. Lino Donzi - Coordinatore 2. Giancarlo Rolfo (Piemonte) 3. Salvatore Loberto (Lombardia) 4. Giuseppe Da Rold (Veneto) 5. Paolo Carrà (Emilia Romagna) 6. Silvia Corsinovi (Toscana) 7. Melania Niedda (Lazio) 8. Maurizio Federici (Marche) 9. Donatella Paolucci (Abruzzo) 10. Maurizio Merlino (Sicilia) 11. Emilio Porcu - (Sardegna)

suggerimento, della struttura su quali potrebbero essere le principali opzioni di intervento. Il documento pertanto deve commentare e dare una rappresentazione del sistema territoriale analizzato, come nelle relazioni emesse dalle società di revisione, a seguito di incarichi diversi da quello per la certificazione del bilancio. Si potrà avere una relazione simile alla revisione limitata o, comunemente, “limited review” (nulla è emerso che ci abbia fatto pensare che ci fossero degli errori) avendo chiaro che per la compilazione …..abbiamo redatto questo bilancio per la società sulla base delle risultanze dei loro conti che non abbiamo verificato. Si ricorda che il titolo Relazione di Certificazione è stato rimosso da tempo per non incorrere nell'errore di considerare il giudizio dei revisori come garanzia dello stato di salute dell'impresa, quindi per noi del sistema, esaminata. Il servizio predisposto da CNA AUDIT permette di ottenere un ragionevole convincimento sul fatto che il bilancio d'esercizio non sia fonte di errate informazioni che potrebbero condurre in errore di valutazione a coloro che vanno a prendere decisioni sulla base dei dati accolti. Da un punto di vista temporale, la richiesta della Presidenza Nazionale di CNA può articolarsi in due interventi.

CNA AUDIT produce alla Presidenza Nazionale una relazione sullo stato del sistema territoriale o regionale analizzato, l’intervento può essere svolto con il supporto di una società di Audit o direttamente dalla società se richiesto dal territorio che in tal caso ne sostiene i costi. La relazione, in assenza di problematiche specifiche da evidenziare, è redatta in forma di lettera sintetica che potrà essere articolata a titolo esemplificativo con tre paragrafi.

Uno “Preliminare" viene svolto prima della chiusura del bilancio, la presidenza decide di attivare una ispezione straordinaria nel periodo tra settembre e dicembre, come ad esempio, per una società che chiude il bilancio al 31 dicembre;

Uno “Finale” è la fase naturale di ispezione ordinaria nel periodo tra maggio e agosto, tipicamente viene svolto tra la chiusura e presentazione del bilancio (ad esempio,

Il primo paragrafo identifica qual è il perimetro del bilancio assoggettato ad analisi. Segnala quali sono le eventuali criticità riscontrabili dalla prima lettura; Il secondo paragrafo identifica gli eventuali i principi di analisi utilizzati e per alcuni valori determinanti una regressione (due anni prima dell’esercizio) ed una proiezione (un anno dopo l’esercizio); Il terzo paragrafo esprime una indicazione, un

BILANCIO SOCIALE 2015

>> 141


per una società che chiude il bilancio al 31 dicembre e che ha l’obbligo di presentazione entro 90 giorni dalla chiusura). CNA AUDIT dovrà riuscire ad ottenere una comprensione dettagliata del sistema contabile, entrando nel merito di tutte le attività svolte dalla società e/o dal sistema provinciale e finalizzate alla redazione del bilancio. Il lavoro di analisi si dovrà concentrare sulla solidità dello stato patrimoniale e sulle voci di partite economiche (costi e ricavi) in modo da comprendere il funzionamento dei processi aziendali che portano alla formazione dei valori di bilancio. L’obbiettivo è di ricostruire, ove non esplicitate, le relazioni tra strutture del sistema, effettuando al termine della rilevazione un’analisi di bilancio, possibilmente identificando i rischi legati alla gestione economica, finanziaria e patrimoniale della società.

Come specificato in precedenza nella propria relazione, CNA AUDIT potrà anche formalizzare quali suggerimenti, procedure ed azioni potrebbero essere applicate al bilancio per mitigare i rischi identificati. Allegato alla presente lo schema dei controlli sostanziali, con le principali variabili patrimoniale ed economico che saranno sottoposte ad analisi. Particolare attenzione dovrà essere posta su due indicatori di sistema riguardo al rapporto tra Ricavi o Costi ed FTE. FTE = si intende il numero complessivo del personale “normalizzato” calcolando quanti sono i Full Time Equivalente (per i valori economici vedere le slide). Controlli Sostanziali A titolo esemplificativo si elencano ì controlli sostanziali effettuati da CNA AUDIT, procedendo per poste di bilancio.

ATTIVO • Disponibilità liquide • Titoli e partecipazioni • Crediti commerciali / Fondo svalutazione crediti • Crediti diversi / Ratei e risconti attivi • Immobilizzazioni materiali, immateriali e fondi ammortamento • Crediti e debiti verso imprese del gruppo

PASSIVO • Debiti verso fornitori • Debiti diversi / Ratei e risconti passivi • Debiti a medio-lungo termine e prestiti obbligazionari • Imposte sul reddito ed imposte differite • Fondi per rischi ed oneri • Trattamento di fine rapporto • Patrimonio netto

ENTRATE • Valore della produzione • Entrate complessive del sistema / FTE

USCITE • Costi della produzione • Costo del personale • Gestione finanziaria • Gestione straordinaria • Costo personale del sistema / FTE

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

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L'attività di CNA AUDIT è codificata in un documento della Presidenza Nazionale del 10.5.2015, approvata dalla Direzione Nazionale del 16.7.2015.

Indicatori di valutazione e posizionamento di un sistema territoriale.

02- Indice di Analisi Organizzativa Servizi

A1 - il totale delle entrate di un sistema provinciale diviso per il numero dei FTE è minore di 50.000 € A2 = il totale dei costi del personale diviso per il numero di FTE è maggiore di 35.000 €

03 - Indice di Analisi Democrazia Interna Sulla base di valutazioni, in base alla rilevazione effettuata da Cna Audit, per ognuno di questi tre indicatori, sarà assegnato un rating per ogni struttura territoriale.

Giudizio A = buono = produce margine, aumenta e/o non erode patrimonio, FTE soddisfacente A1 = sufficiente = produce lieve margine, non erode patrimonio, FTE positivo

B1 = il totale delle entrate di un sistema provinciale diviso per il numero dei FTE è minore di 60.000 € B2 = il totale dei costi del personale diviso per il numero di FTE è maggiore di 39.000 €

Particolare attenzione: • agli indicatori di FTE fatturato costo • ai crediti • partite infragruppo

C = instabile = alternativamente produce piccole perdite o piccolo margine, con pregresso debitorio importante, erode il patrimonio, FTE instabile C1 = rischio = produce perdite piccole o consistenti, erode il patrimonio, FTE negativo

Analisi della struttura territoriale sotto il profilo organizzativo:

01 - Analisi della struttura territoriale sotto il profilo economico patrimoniale Analisi delle principali componenti societarie in cui il sistema territoriale è coinvolto.

B = equilibrio = alternativamente produce piccolo margine o piccole perdite, non permette investimenti, tende a erodere patrimonio, FTE equilibrato o leggermente critico

02 - Indice di Analisi Organizzativo Servizi

FTE = si intende il numero complessivo del personale "normalizzato" calcolando quanti sono i Full Time Equivalente Questa variabile, indicatore, segnala che si è in presenza di una difficoltà, "warning", una gestione su cui richiamare l'attenzione, quando nei due indici A e B, i rapporti FTE dei due indicatori sono:

01 - Indice di Analisi Economica Patrimoniale

01 - Indice di Analisi Economica Patrimoniale

NOTA DEL 16.7.2015

• trattamenti per costi comuni, sw, centralino, utenze, personale, affitti • contratto di lavoro applicato • salvaguardia del patrimonio

• Soci

02 - Indice di Analisi Organizzativo Servizi Giudizio A = buono = rapporto addetto/contabilità e addetto paghe/cedolini soddisfacente, numero sedi personale buono

• Soci con servizi • Produzione per servizio

B = equilibrio = rapporto addetto/contabilità e addetto paghe/ cedolini insoddisfacente, numero sedi personale alto

• Quantità e qualità punti vendita • Numero Sedi e Personale per sede

C = instabile = rapporto addetto/contabilità e addetto paghe/cedolini insoddisfacente, numero sedi personale eccessivo

03 - Analisi della struttura territoriale sotto il profilo funzionale della democrazia interna Verifica su quantità e qualità delle: • Riunioni di Presidenza e verbali • Riunioni di Direzione e verbali • Riunioni di Assemblea e verbali • Consigli di Amministrazione di Società dei servizi • Partecipazione dei soci alla vita della cooperativa • Modalità di costruzione ed illustrazione del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo • Verifica livello di aggiornamento dello statuto e del regolamento

BILANCIO SOCIALE 2015

03 - Indice di Analisi Democrazia Interna Giudizio A = buono = almeno 8 riunioni Presidenza, almeno 4 riunioni Direzione, almeno 1 riunione Assemblea, almeno il 15% dei soci all'assemblea della cooperativa B = equilibrio = rapporto addetto/contabilità e addetto paghe/ insoddisfacente, numero sedi personale eccessivo C = instabile = rapporto addetto/contabilità e addetto paghe/cedolini insoddisfacente, numero sedi personale alto P.S. = Il collegio dei Garanti ed il collegio dei revisori (unico) sono obblighi previsti dallo statuto

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Area Education (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

“non puoi pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose “

Albert Einstein

Nel 2015 abbiamo lavorato su aspetti e target cruciali per dare, come Area Education, il nostro specifico contributo alla realizzazione delle linee strategiche del cambiamento così come delineato nei documenti statutari e di indirizzo. Ogni singola iniziativa, nata dalla volontà di CNA di investire in tempi di crisi, è stata elaborata partendo da una forte attenzione alle persone ed alla spendibilità dei contenuti nella loro quotidiana attività lavorativa. Per noi Formazione equivale al cambiamento connesso all’evoluzione del Sistema CNA e quindi, rafforzamento delle competenze in ogni suo livello e creazione su misura di iniziative destinate a target "sensibili", ovvero rappresentativi dei diversi ruoli e funzioni. Un contributo significativo, pertanto, alla creazione di un ambiente confederale votato alla ricerca del cambiamento continuo verso l'eccellenza: una condizione essenziale per rappresentare il tessuto economico e sociale di riferimento di fronte alla complessità odierna. Al contempo, agire come stimolo al miglioramento e all'educazione per le imprese associate. Il 2015, e parte del 2016, sono stati caratterizzati dalle seguenti iniziative: 1. Formazione Processo - P01Programmazione dei Fondi Strutturali UE e Politica di coesione Roma, 29 gennaio 2015 – Progetto “CNA Mezzogiorno” Seconda ed ultima parte del seminario iniziato nel 2014 e proseguito con attività di coaching per

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

15 colleghi delle CNA Abruzzo, Molise, Sardegna, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. 2. Formazione Struttura – S02Percorso “Agire il Cambiamento” Roma 6/7/21/22 maggio 2015; 14/15/29/30 settembre 2015 Percorso di formazione per le strutture nazionali del Sistema CNA sul tema “agire il cambiamento”. Due edizioni del percorso di quattro giornate ciascuno, rivolte a complessivi 35 colleghi del Patronato Epasa, Fondazione Ecipa, CAF, CNA Pensionati, CNA Nazionale, per discutere di “cambiamento” e delle sue modalità di attuazione all’interno delle organizzazioni complesse. 3. Formazione Organi – O02Seminario “Identità e Rappresentanza” Roma, 20 maggio 2015 Seminario sul tema dell’identità delle organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale al quale hanno partecipato 38 componenti della Presidenza e Direzione Nazionale CNA. Il seminario ha approfondito l’analisi dei rischi di una iterazione del ruolo della rappresentanza, come fino ad oggi vissuta ed agita, e delle enormi potenzialità che l’associazione ha in sé, se vissuta ed interpretata alla luce dei cambiamenti sociali ed economici in atto non solo nel Paese, ma a livello globale. 4. Formazione Struttura – S03“Team Work” Roma, 18 e 25 settembre 2015 Seminario rivolto a 8 colleghe delle segreterie CNA Nazionale: Presidenza, Segreteria Generale e Dipartimenti. Due giornate seminariali di

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lezioni teoriche ed attività esperienziali sui temi dell’ integrazione ed allineamento su obiettivi di supporto qualitativo. 5. Formazione Struttura – S04Percorso di Formazione “Quadri Senior CNA” Roma, 2/16 ottobre 2015; 6/30 novembre 2015; 22 gennaio 2016 Percorso per Responsabili CNA Nazionale: Dipartimenti, Unioni e Raggruppamenti, Uffici. 20 colleghi hanno partecipato a Tre moduli formativi e una giornata di revisione, dedicati allo sviluppo di competenze chiave quali la leadership, la gestione delle relazioni con colleghi e collaboratori, il lavoro per obiettivi. 6. Formazione Manageriale – M01Percorso di Formazione per Giovani Direttori/ Segretari CNA Roma, febbraio/dicembre 2016 Percorso di Alta formazione dedicata a 21 giovani Direttori/Segretari delle associazioni territoriali (14

BILANCIO SOCIALE 2015

giornate di formazione che abbinano leadership e management; contenuti resi in modalità frontale, momenti di confronto, attività esperienziali, casi studio e giornate "focus" dedicate specificatamente all’allineamento della visione, alla costruzione della capacità di lavorare insieme e a trasferire nella propria realtà quanto appreso). 7. Formazione Struttura – S05Corso di formazione “Lezioni di CNA” Roma 14 e 15 aprile 2016 Il corso, specificatamente rivolto alle nuove risorse del Sistema, ossia colleghi assunti nell’arco degli ultimi due anni, è stato seguito da 33 partecipanti. Dirigenti e responsabili di uffici CNA Nazionale per due giorni hanno dialogato con le giovani leve su tematiche strategiche per la conoscenza della Confederazione e degli strumenti della bilateralità. Due giorni di intenso lavoro al fine di attivare meccanismi di identità di gruppo all’interno del sistema associativo.

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FORMERETE (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

ormerete

piattaforma e-learning

Nel 2015 oltre la storica attività formativa sulla sicurezza in modalità e-learning, il Contratto di Rete (Formerete) ha rivolto la propria attenzione alle esigenze del sistema guardando, soprattutto, in direzione di quelle che si chiamano “learning organization”, ovvero organizzazioni intelligenti che ricorrono alla formazione quale strumento fondamentale per migliorare i propri aspetti organizzativi e gestionali. In particolare, rispetto ai modelli didattici adottati negli anni precedenti, che sono tuttora impiegati e assolutamente pertinenti nei relativi contesti di applicazione, emerge dal sistema una richiesta di approfondimento per lo sviluppo di percorsi sempre più qualificati di formazione avanzata. Il 2015 si è caratterizzato, pertanto, per: Risposte efficaci alla crescente richiesta di formazione del sistema CNA. Una domanda che sotto il profilo quantitativo, ma soprattutto Organizzazione

qualitativo, va affinandosi nel tempo, diventando più articolata e dettagliata. Rispetto a queste esigenze Formerete sta valutando l’ipotesi di dotarsi di nuovi strumenti tecnologici per erogare servizi di formazione ancora più rispondenti alle richieste che provengono dal sistema. Evoluzione dell’offerta di corsi e servizi all’esterno della CNA tramite la realizzazione di un nuovo portale che serva anche alla promozione di un catalogo di corsi in via di costituzione (percorsi didattici e servizi a supporto dell’apprendimento). Nel 2016 è proseguito, così, il rapporto con alcune organizzazioni esterne (componenti della Consulta Nazionale CAF: Confesercenti, CIA, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio) e sviluppo di nuovi progetti. Di seguito la tabella dei corsi e-learning realizzati nell’ultimo trimestre 2015/inizio 2016

Titolo Corso

Partecipanti alle sessioni in modalità e-learning

Discenti che hanno ricevuto l'attestato

EPASA

La disciplina pensionistica per i lavoratori del pubblico impiego

240

227

EPASA

Condizioni di soggiorno e di cittadinanza per i cittadini stranieri

96

74

EPASA

Le prestazioni pensionistiche in regime internazionale: regolamenti comunitari e Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale

192

170

CAF

Corso 730 completo

222

162

1753

1107

190

170

CAF

Aggiornamento corso 730

CAF

Aggiornamento nuova Isee

CNA

Corso Base Incaricato privacy

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

146


Ufficio Servizi e Logistica (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

Anche nell’anno 2015, sono state gestite al meglio tutte le complessità dei processi gestionali che caratterizzano la sede Nazionale. Abbiamo continuato nella strada già intrapresa di una sempre migliore messa a punto delle funzionalità già attive e consolidate e l'implementazione di nuovi processi tecnico-organizzativi ha consentito una migliore fruizione di servizi migliorativi in dotazione alla struttura da parte degli utenti. Per quanto riguarda il settore informatico ci si è orientati ad una maggiore attenzione ai complessi aspetti legati alla sicurezza informatica con dei SW ad-hoc ed anche con nuove linee di connettività. A tal proposito infatti, si è provveduto ad implementare nella ns. infrastruttura sistemi di load–balancing allo scopo di garantire, sempre ed al meglio, la continuità dei servizi della sede, attraverso l’adozione di sistemi innovativi dedicati alla salvaguardia del dato ed infine, come anticipato alla stipula di nuovi contratti di connettività con gestori di rilievo Nazionale, accordi che (con

logiche ed approccio di mercato) hanno permesso quasi di raddoppiare la banda a disposizione della struttura con tutti i vantaggi che ne derivano, con un innegabile vantaggio economico. L’assiduo impegno e controllo da parte di tutti i settori dell’Ufficio Servizi e Logistica, ha assicurato in maniera apprezzabile che tutto ciò si svolgesse con un occhio sempre attento in termini di ottimizzazione delle risorse, soddisfazione delle esigenze facendo operare i nostri colleghi, anche gli esterni, in un ambiente tecnologico e confortevole. Sempre in continuità con il passato la gestione degli spazi, sempre più autonoma e professionale, per tutti gli eventi, tutte le riunioni e tutti gli incontri, che si sono svolti nelle diverse sale della nostra sede Nazionale. I numeri lusinghieri nelle tabelle di seguito sono le evidenze più probanti di come l’offerta tecnicoorganizzativa della sede sia perfettamente confacente con le esigenze delle attività della Confederazione.

>>

CNA - Sede Nazionale - Riepilogo Occupazione Sala Riunioni e Auditorium - anno 2015 2015

Sala 1

gennaio febbraio marzo aprile maggio

Sala 2

7

Sala 3A

14

5

Sala 3B

6

Sala 4

Sala Corsi

Trattati ve A

7

8

13

Trattati ve B

Auditorium

9

3

tot. Mese/ anno 72

9

14

6

5

9

10

15

9

2

79

11

14

10

5

10

8

12

15

6

91

9

17

12

3

11

15

14

16

4

101

11

12

10

4

9

11

11

13

2

83

giugno

12

15

11

6

14

8

14

9

4

93

luglio

10

21

15

2

15

14

12

9

5

103

agosto settembre ottobre novembre dicembre totale per sala

BILANCIO SOCIALE 2015

0

1

1

0

1

0

0

0

0

3

17

14

11

2

11

13

12

16

3

99

7

16

14

3

13

6

10

11

1

81

16

14

15

6

9

12

12

10

3

97

10

12

7

4

9

8

9

7

6

72

119

164

117

46

118

113

134

124

39

974

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CNA - Sede Nazionale - Riepilogo Occupazione Sala Riunioni e Auditorium - Gennaio/Giugno 2016 2016

Sala 1

Sala 2

Sala 3A

Sala 3B

Sala 4

Sala Corsi

Trattati ve A

Trattati ve B

Auditorium

tot. Mese/ anno

gennaio

17

10

8

8

15

8

11

8

2

87

febbraio

16

14

12

7

15

9

16

13

4

106

marzo

14

16

14

4

13

11

14

13

6

105

aprile

6

13

11

3

9

8

9

10

4

73

maggio

13

15

19

2

16

9

14

16

7

111

giugno

4

14

16

7

9

9

9

11

3

82

70

82

80

31

77

54

73

71

26

564

totale per sala

Il più importante degli appuntamenti confederali, l’Assemblea Nazionale CNA, si è svolta nel mese di novembre a Campi Bisenzio (FI) valorizzata anche in altre parti del presente documento. Per la nostra valutazione ci preme evidenziare che si è svolta all’interno di uno spazio creato appositamente per l’evento ed adiacente lo stabilimento di una nostra impresa associata. Infatti su di un terreno messo a disposizione dalla suddetta azienda è stata eretta una tensostruttura di circa 1200 mq, che ha potuto accogliere circa 1.200 partecipanti. L’organizzazione dell’evento ha richiesto qualche mese di preparazione, riunioni e sopralluoghi e, come di consuetudine, in sinergia con la struttura CNA Territoriale di riferimento e con l’Ufficio di Segreteria Generale.

Infine, per quanto riguarda l’attività Privacy, oltre allo svolgimento dei 3 consueti seminari annuali di aggiornamento rivolti alle ns. strutture periferiche, si è proceduto alla realizzazione di un corso formativo per “Incaricato Privacy”, rivolto sempre ai colleghi delle sedi territoriali, erogato agli inizi del 2016, attraverso la piattaforma di e-learning “Formerete”. Inoltre, poiché in data 15 dicembre 2015, è stato raggiunto un accordo per il nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy, che in Italia abrogherà la direttiva 95/46/CE, così detta “Direttiva Madre”, ed andrà a sostituire il Codice Privacy; abbiamo prontamente informato le strutture territoriali rimandando ai primi mesi del 2016 l’individuazione delle azioni necessarie atte a definire l’impatto che questa regolamentazione avrà sia verso il ns. Sistema che, soprattutto, verso le ns. imprese.

Come per gli altri anni anche in questo caso possiamo sostenere che lo sforzo organizzativo è stato importante, ma inferiore al successo conseguito dall’Assemblea stessa.

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

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Ufficio Politiche delle Adesioni (Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema)

L’anno 2015 ha consegnato al sistema CNA un altro dato negativo con un ulteriore arretramento della base associativa. Non consola il fatto che tutto il sistema della rappresentanza abbia avuto la stessa sorte con percentuali ancora più marcate delle nostre. Il quadro economico generale, seppur in leggero miglioramento rispetto al 2014, non vede il mondo delle piccole imprese coinvolto in questo graduale recupero. Stiamo assistendo ad una fase in cui l’impresa strutturata si sta riprendendo e ritorna ad essere più competitiva sul mercato, la stessa cosa non sta avvenendo sull’imprenditoria diffusa e sull’artigianato. Senza una reale ripresa dei consumi interni e del mercato immobiliare difficilmente il mondo da noi rappresentato potrà riprendere un suo percorso di crescita. Non è un caso che anche il 2015 si chiude con un dato negativo in termini di nati/mortalità dell’artigianato e del commercio. In questo quadro non positivo abbiamo un dato confortante e molto importante, pensando al futuro, il Sistema CNA nel corso del 2015 è riuscito ad incrementare in modo significativo la capacità di contatto con le nuove imprese risalendo dal 2,5% del 2014 ad oltre l’8% del 2015. Tutti noi sappiamo quanto sia importante avere la capacità di intercettare le nuove imprese e riscontrare un incremento, abbastanza uniforme, in tutto il territorio rappresenta un buon viatico per il lavoro futuro. Come sostenuto in tante occasioni è bene rimarcare che il futuro associativo della CNA dipende da tutti noi a partire da chi ricopre ruoli di responsabilità. Dobbiamo ritrovare quelle motivazioni e quel senso di appartenenza ad un sistema di rappresentanza che ci hanno caratterizzato per tanti e tanti anni.

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Oltre 1.000 Punti Vendita 8.500 Collaboratori Numero complessivo iscritti 643.439 così suddivisi: - n. 389.152 associati imprenditori di cui • •

n. 328.550 imprese dell'artigianato, della piccola e media industria e del commercio n. 60.602 imprenditori associati singolarmente e soci di imprese associate a CNA • 143.971 Imprese con dipendenti • 344.324 Lavoratori dipendenti (media 2) • 15.210 Numero Imprese Industriali • 189.028 Lavoratori dipendenti (media 12)

- n. 21.738 lavoratori autonomi professionisti non ordinistici n. 232.549 pensionati, imprenditori in quiescenza 2.975.000 Persone - Cittadini (stima)

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CNA Cittadini (Divisione Organizzazione

Cittadini card Il 2015 è stato l’anno del consolidamento del progetto su tutto il territorio nazionale. Alla fine del 2014 erano in circolazione 28.423 card che permettevano ai loro titolari di avere sconti da 1.419 imprese. Poiché nel 2015 sono state emesse 24.325 nuove card al 31 dicembre 2015 sono circolanti 52.761 card di soci sostenitori. Il trend di diffusione trova conferma anche nei primi mesi del 2016 tant’è che al 31 luglio 2016 le card in circolazione sono 69.364. L’altra notizia positiva riguarda le imprese che hanno accettato di riconoscere vantaggi ai soci muniti di una delle CNA Card. Al 31 dicembre 2015 erano 3.185. erano 1.419 nel 2014.

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

e Sviluppo del Sistema)

Lo stesso trend di crescita si conferma nei primi mesi del 2016 visto che a maggio di quest’anno abbiamo superato la soglia delle 3.500 imprese in piattaforma. Ricordiamo che le tipologie di Card attualmente in circolazione sono: Tessere CNA Card per soci imprenditori, Tessere CNA Pensionati Plus Card per soci CNA Pensionati, Tessere CNA Cittadini Card per soci sostenitori, CNA Cittadini Worldwide Card per soci sostenitori residenti all’estero e Welcome Card tessera omaggio della durata di tre mesi. Nei primi mesi del 2016 possiamo confermare di aver distribuito circa 518.000 card ad altrettante famiglie che potranno beneficiare degli sconti riconosciuti dalle oltre 3.500 imprese presenti in piattaforma le quali a loro volta potranno contare su oltre 518.000 potenziali clienti.

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Dipartimento Relazioni Sindacali (Divisione Economica e Sociale)

Nel corso del 2015, il Dipartimento Relazioni Sindacali ha sottoscritto importanti intese in tema di rappresentanza politico-contrattuale, bilateralità, mercato del lavoro e formazione, che, sinteticamente, si riportano di seguito. Il 10 dicembre 2015 la CNA, unitamente alle altre organizzazioni datoriali e a CGIL, CISL e UIL, ha sottoscritto l’Accordo per adeguare le fonti istitutive della bilateralità e procedere alla modifica degli statuti e dei regolamenti di FSBA e EBNA. Si tratta di un passaggio politico rilevantissimo, che costituisce un nuovo punto di partenza per un percorso di maggiore inclusione per tutte le imprese, anche quelle di dimensioni molto contenute, nell’ambito del welfare contrattuale definito bilateralmente volto a sostenere imprese e lavoratori nei momenti di crisi. Per quanto riguarda la sottoscrizione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro: •

il 15 gennaio 2015 è stato sottoscritto un accordo per la normativa contrattuale dell’apprendistato professionalizzante per le imprese rientranti nella sfera di applicazione del CCNL Area Meccanica;

il 12 giugno 2015 sono stati sottoscritti il CCNL Area Chimica Ceramica e un nuovo CCNL per le Imprese non artigiane che occupano fino a 49 dipendenti;

l’8 luglio 2015 è stato sottoscritto il CCNL per le Imprese private operanti nel settore della distribuzione e del recapito di servizi postali.

Infine, tramite le risorse stanziate da Fondartigianato per la formazione interna delle Parti Sociali, sono stati realizzati vari seminari per la formazione degli operatori sul territorio. E’ stato altresì concretizzato il progetto “Dialogo Sociale”, realizzato con il Ministero del Lavoro e con il Censis. Per tale progetto, la CNA ha collaborato alla realizzazione di un convegno pubblico all’interno del FORUM.PA 2015 sulle tematiche del Fondo sociale europeo “Dalla valutazione dei Fondi Strutturali a quella delle politiche pubbliche: da obbligo a necessità imprescindibile”. Inoltre, il Dipartimento Relazioni Sindacali è componente effettivo di: •

Comitato di sorveglianza continua FSE;

Sottocommissione risorse umane FSE;

Comitato PON Scuola;

Comitato di valutazione progetti Dialogo Sociale;

Osservatorio Nazionale disabilità (anche in rappresentanza di Rete Imprese Italia)

>>

Sempre nel corso del 2015, Fondartigianato ha stanziato ulteriori 20 milioni di euro sull’Avviso pubblico del 2013-2015 e si è riscontrato un forte successo della linea dedicata alle micro imprese. Inoltre è stata introdotta la nuova procedura di valutazione, che ha ridotto sensibilmente i tempi di valutazione e approvazione dei progetti presentati, per i quali si è passati da tempi di attesa per le imprese di oltre 6 mesi a 75 giorni complessivi.

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La nuova modalità di richiesta del Durc interno, poi, ha continuato ad impegnare il Dipartimento, il cui corretto rilascio, da parte dei sistemi informativi dell’Istituto Nazionale di previdenza sociale, è di fondamentale importanza per lo svolgimento delle normali attività delle aziende.

Per quanto riguarda l’interlocuzione politica con il Governo sul tema dell’istruzione e della formazione, il Dipartimento Relazioni Sindacali ha partecipato a numerosi incontri e audizioni parlamentari. Particolarmente significativo, inoltre, è risultato il contributo del Dipartimento per la elaborazione di proposte legislative relative alla tutela sociale e previdenziale dei lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS. In tale contesto, infatti, talune innovative proposte, avanzate anche nel corso di una apposita audizione parlamentare, sono state accolte con favore e interesse da parte degli interlocutori istituzionali.

E’ anche proseguita la gestione della complessa attività volta a garantire la corretta funzionalità operativa del Cassetto previdenziale, in particolare relativamente al colloquio telematico per la consulenza e la erogazione dei servizi alle aziende. Sono stati svolti anche numerosi incontri con l’Inps in merito alle modalità applicative e interpretative derivanti dalle novità introdotte in materia di bilateralità.

“I coraggiosi sono semplicemente coloro che hanno chiara la visione di ciò che gli sta dinanzi, gloria o pericolo che sia, e pur tuttavia gli corrono incontro" (Leopold, dal film Kate and Leopold)

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Prevenzione e protezione dei lavoratori e degli ospiti del Sistema CNA Nazionale (Divisione Economica e Sociale)

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza degli ambienti di lavoro, durante l’anno 2015 si sono monitorate le azioni di prevenzione e protezione implementate nella nuova Sede per valutare la loro adeguatezza e la loro efficacia nell’ottica di un sistema che deve attuare un miglioramento continuo della prevenzione e della protezione dei lavoratori e degli ospiti del Sistema CNA Nazionale.

di malattie e che ha potuto avvalersi dell’attiva e produttiva collaborazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

La squadra di emergenza, specificatamente informata e formata, si avvale adesso di ben 17 persone bene addestrate, motivate e pronte ad intervenire in caso di allarme o comunque di ogni imprevisto che può accadere negli ambienti di lavoro del Sistema CNA. Le prove di evacuazione simulate hanno dato agli addetti alle emergenze maggiore consapevolezza del loro ruolo e responsabilità e, nel contempo, hanno permesso ai lavoratori e agli ospiti del Sistema CNA di memorizzare i corretti comportamenti da tenere in caso di emergenza e comunque di evacuazione dello Stabile. Il Sistema si avvale anche di una squadra di preposti alla sicurezza che hanno il compito di prevenire i rischi interferenziali di tutti i servizi di pulizia, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti da ditte esterne presso la nostra Sede, al fine di evitare qualsiasi contatto rischioso per i lavoratori e gli ospiti del Sistema. E’ stato predisposto un organigramma della sicurezza che rende noto, a lavoratori ed ospiti del Sistema CNA, i ruoli e le responsabilità in tema di salute e sicurezza sul lavoro delle figure prevenzionali che sono state specificatamente nominate. Naturalmente tutto questo ha richiesto la pianificazione e l’organizzazione di un rinnovato ed impegnativo programma informativo e formativo di tutti i lavoratori del Sistema, programma che, iniziato nel 2014 continuerà con il concetto della formazione continua dei lavoratori del sistema in tema di prevenzione dai rischi di infortuni e da quelli

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Dipartimento Politiche Ambientali (Divisione Economica e Sociale)

Con riferimento alle politiche della sostenibilità, della qualità, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro il DPT ha promosso numerose azioni ed iniziative strategiche, con l’obiettivo di valorizzare questi temi come leva strategica per migliorare la competitività delle nostre imprese. In particolare si evidenziano i seguenti ambiti di intervento ¢ Iniziative, Convegni, Seminari Nel corso del 2015 è stata realizzata l’indagine “LE PMI E LA SFIDA DELLA QUALITÀ”, in collaborazione con la Fondazione Symbola, volta a valorizzare le caratteristiche di eccellenza delle piccole imprese in termini di qualità delle produzioni, sostenibilità, attenzione al territorio, capacità di creare valore aggiunto per il Paese. Il rapporto è stato presentato il 13 aprile in un Convegno pubblico di grande rilevanza. Numerose sono state le iniziative seminariali rivolte al sistema CNA: • un seminario sulle nuove regole della classificazione dei rifiuti in collaborazione con ISPRA,

• •

• •

un seminario sulle Norme Tecniche in collaborazione con UNI, 4 videoconferenze di aggiornamento sui temi dell’ambiente, della SSL, della qualità e dell’energia, un seminario in streaming in collaborazione con l’Autorità per l’energia, un seminario in collaborazione con CNA Installazione Impianti sulla nuova etichettatura energetica.

Inoltre, è stato avviato l’Osservatorio CNA sulle bollette elettriche delle PMI: dopo una prima fase sperimentale, l’osservatorio analizzerà in modo strutturale le bollette di un campione composto da micro e piccole imprese associate. L’indagine consentirà di analizzare non solo l’aspetto del costo, ma anche le caratteristiche del mercato a cui le nostre imprese si rivolgono e, soprattutto, la trasparenza e la qualità del servizio offerto. ¢ Collaborazioni, Progetti, Accordi Nel corso del 2015, è stato confermato, attraverso il rinnovo dell’accordo con UNI, l’impegno della CNA sul tema della normazione tecnica come strumento per la competitività delle imprese. La collaborazione si è ulteriormente allargata, comprendendo la sottoscrizione di una banca dati per la consultazione delle norme tecniche da parte delle CNA Territoriali aderenti. In campo ambientale, è iniziato nel 2015 un percorso di condivisione con il COBAT per la successiva sottoscrizione di un accordo volto a semplificare la gestione di particolari tipologie di rifiuti per le imprese associate. Si è inoltre strutturato un Tavolo di lavoro tra Confederazioni delle PMI e alcuni operatori energetici, con l’obiettivo di promuovere una maggiore qualità del servizio e di condividere

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strategie comuni per un mercato energetico più a misura di piccola impresa. ¢ Rapporti con i principali interlocutori istituzionali e gestione delle principali questioni normative Molti temi di interesse del DPT sono stati oggetto di dibattito nel 2015. Particolarmente rilevante è stato il tema della SSL. Siamo stati impegnati nell’iter di approvazione di due decreti attuativi del jobs act: uno relativo alle semplificazioni e l’altro di riforma dell’attività di vigilanza. Inoltre, abbiamo profuso un forte impegno nell’interlocuzione con l’INAIL, per sostenere e rafforzare alcune misure di particolare interesse per le nostre imprese (OT24, ISI INAIL etc.).

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In materia ambientale, è proseguita la lunghissima azione della Confederazione per la gestione delle criticità collegate al SISTRI: un impegno che nel 2015 ha portato all’elaborazione di alcune proposte sottoscritte da 7 Confederazioni imprenditoriali, nel tentativo di conseguire le soluzioni che le imprese da tempo attendono. In materia di energia il dibattito è stato caratterizzato dall’iter di discussione del DDL concorrenza, che riformerà in misura rilevante l’assetto del mercato energetico, dal confronto con l’Autorità per l’energia sulla riforma di alcuni aspetti fondamentali per il funzionamento del mercato retail di energia elettrica e gas (tutele di prezzo, fatturazione) e con il Governo per risolvere il problema dei maxiconguagli.

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Dipartimento Politiche Industriali (Divisione Economica e Sociale)

Il Dipartimento Politiche Industriali della CNA si occupa di molte tematiche, tra le quali le più importanti sono l’accesso al credito, il mercato degli appalti, gli incentivi alle imprese, i fondi strutturali, l’innovazione e la ricerca. Di seguito si descrive, per ciascuna area, l’attività svolta. Accesso al credito Il 2015, come gli anni precedenti, ha continuato ad essere caratterizzato da una persistente situazione di contrazione creditizia che, nonostante i primi segnali di ripresa economica, non si è attenuata neanche negli ultimi mesi dell’anno. A fronte di tali perduranti difficoltà l’attività di proposta politica del Dipartimento ha continuato a concentrarsi sulla necessità di intervenire sulla patrimonializzazione dei Confidi e di operare un efficace riordino della filiera della garanzia, a partire dalla riforma del Fondo Centrale. Dopo gli importanti interventi normativi del primo semestre dell’anno (il Decreto Legge 3/2015 sull’intervento del Fondo Centrale di Garanzia e il disegno di legge per la riforma dei Confidi), la CNA ha ottenuto un riscontro molto positivo sulle proposte avanzate nei mesi precedenti proprio con l’approvazione al Senato, nel mese di luglio, del ddl di riforma dei Confidi promosso dal Senatore Gianluca Rossi. Anche sulla riforma del Fondo Centrale di Garanzia si stanno facendo importanti passi in avanti con il recepimento da parte del MISE, nell’ambito dell’ipotesi di riforma del Fondo presentata nei mesi scorsi, di alcune significative istanze avanzate dalla CNA che mirano ad indirizzare le risorse pubbliche verso le imprese maggiormente bisognose della garanzia. Nel 2015 il Dipartimento ha, inoltre, proseguito nel percorso di riflessione con Confidi e strutture territoriali volto, da una parte, alla razionalizzazione

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

e al rafforzamento della rete dei Confidi del sistema CNA (l’obiettivo su cui si concentrerà l’attenzione dei prossimi mesi è quello di costruire pochi grandi Confidi multiregionali), dall’altra, all’individuazione di una solida proposta politica per il finanziamento delle imprese che tenga conto dei mutamenti strutturali intervenuti nel mercato creditizio e dei nuovi strumenti di finanziamento a disposizione delle imprese più piccole. Mercato degli appalti Nel 2015 l’attività del Dipartimento in materia di appalti si è concentrata prevalentemente sulla legge delega di riforma, sfociata con l’approvazione nell’aprile di quest’anno del Nuovo Codice degli Appalti. Molte erano le aspettative e le preoccupazioni rispetto all’opportunità di riuscire a creare finalmente un assetto organico, snello ed innovativo del sistema degli appalti, creando così migliori condizioni di mercato a favore delle imprese e una maggiore qualificazione della spesa pubblica. La suddivisione in lotti delle gare d’appalto, l’aumento del numero di operatori economici invitati alle procedure negoziate, il tetto massimo fissato al 30 per cento delle opere che si possono subappaltare e il pagamento diretto dei subappaltatori nel caso siano micro o piccole imprese sono state le priorità indicate dalla CNA per la costruzione del nuovo quadro normativo. Il recepimento di tali priorità nel testo di riforma approvato rappresenta un significativo successo per l’attività della Confederazione a sostegno delle micro e delle piccole imprese. Numerosi sono stati i seminari di approfondimento, rivolti alle strutture territoriali, che si sono susseguiti durante l’anno per illustrare le novità della riforma e preparare le imprese al confronto con il nuovo impianto normativo. Nel 2015 è, inoltre, proseguita l’attività di collaborazione che il Dipartimento sta svolgendo

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con Consip per supportare le associazioni territoriali nell’attivazione degli Sportelli in Rete, attraverso i quali le associazioni offrono alle imprese informazioni e assistenza per operare sul Mercato Elettronico. Ad oggi la CNA è l’associazione con il maggior numero di sportelli in rete attivi: 62 sportelli in rete dislocati nelle sedi territoriali di 17 regioni (ad eccezione di Molise, Campania e Basilicata). Incentivi alle imprese, innovazione e ricerca

fondi

strutturali,

Nel 2015 è proseguita l’attività di monitoraggio in materia di incentivi alle imprese rivolta alle associazioni territoriali, le quali ricevono aggiornamenti periodici, anche attraverso il sito web, sull’attivazione degli interventi nazionali riferiti ai temi della digitalizzazione, della ricerca e dell’innovazione, degli investimenti, del credito alle imprese, dell’internazionalizzazione. In materia di innovazione e ricerca, il 2015 ha visto uno sviluppo significativo dei rapporti con

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la Fondazione COTEC, attraverso la sottoscrizione di una convenzione operativa di collaborazione per la promozione e il sostegno dei processi di innovazione nelle piccole imprese. Sempre in materia di innovazione e ricerca nel 2015 la CNA ha avviato un confronto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per promuovere lo svolgimento di attività congiunte di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico e sviluppo, sfociato con la sottoscrizione, all’inizio del 2016, di un protocollo di collaborazione. Il tema dei Fondi strutturali ha ricevuto un’attenzione costante con l’inizio degli incontri periodici tra istituzioni e parti sociali per l’attivazione dei Programmi Operativi Nazionali nei diversi ambiti di intervento individuati dalla programmazione europea. L’obiettivo nei prossimi mesi continuerà ad essere quello di stabilire modalità di partecipazione ai singoli bandi e criteri di assegnazione delle risorse che non escludano le piccole imprese.

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Politiche Fiscali e Societarie (Divisione Economica e Sociale)

La capacità di competere delle imprese ha come presupposto principale un livello di pressione fiscale sensato e ragionevole, in un sistema tributario semplice ed efficiente. Il lavoro svolto dall’Ufficio Politiche Fiscali nel corso del 2015 è stato principalmente indirizzato verso queste finalità. Le modalità di intervento sono state diverse: audizioni, seminari, convegni, momenti di confronto con il territorio CNA e con le istituzioni. Nel convegno tenutosi a Roma il 28 aprile 2015 è stato presentato il secondo rapporto dell’Osservatorio CNA sulla tassazione delle piccole imprese in Italia. Con la presentazione della seconda edizione dello studio “Comune che vai fisco che trovi”, si è esaminato l’andamento, nel tempo e nel territorio italiano, dell’incidenza della pressione fiscale sul reddito d’impresa, calcolato su un’azienda tipo che può dirsi rispondente al tessuto produttivo italiano. Si vogliono così isolare le cause da cui trae origine la pressione fiscale sul reddito prodotto e, più che altro, gli effetti concreti derivanti dalle scelte via via prese nella ridefinizione del sistema tributario nonché da quelle adottate a vari livelli nella definizione della misura dei tributi regionali e locali.

CNA dal 1 luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti un software completamente gratuito che consente di generare, trasmettere e conservare in formato digitale le fatture elettroniche sia verso privati, sia verso la pubblica amministrazione. Inoltre, dal 1° gennaio 2017, i contribuenti che scelgono di comunicare i dati delle fatture emesse e ricevute, anche a seguito dell’adesione alla fatturazione elettronica, vedranno l’applicazione di una serie di semplificazioni fiscali.

Si è riusciti ad ottenere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di diversi decreti delegati di attuazione della legge delega per la riforma del sistema tributario (legge 11 marzo 2014, n. 23). Tuttavia, nonostante la legge delega contenesse tutti i principi per migliorare le disposizioni tributarie rilevanti per il mondo delle piccole imprese, allo stato, si deve rilevare la mancata attuazione di molti di questi. Sul fronte della semplificazione, le “Politiche fiscali e societarie” si sono impegnate per fare in modo che dalla fatturazione elettronica e dalla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute (D.Lgs. n. 127/2015), emergessero una percettibile riduzione degli oneri amministrativi, piuttosto che un aggravio dei medesimi. In particolare grazie alla

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L’azione della CNA svolta nel 2015, ha condotto, inoltre, •

ad apportare importanti modifiche al regime forfetario, attraverso l’aumento delle soglie di accesso al regime nonché la riduzione dal 10% al 5% della sostitutiva nei primi cinque anni di attività; all’aumento della franchigia IRAP da 10.500 a 13.000 euro che, oltre a concedere un beneficio a molte piccole imprese e attività professionali, riduce per gli stessi soggetti la necessità di dover dimostrare l’assenza di autonoma organizzazione per evitare di pagare il tributo regionale; alla possibilità di recuperare l’Iva versata sulle fatture emesse nei confronti di tali soggetti già dal momento dell’apertura della procedura concorsuale, senza cioè attendere infruttuosamente il riparto finale dell’attivo, anche se, purtroppo, si è rimarcato il fatto che la norma si rende applicabile solamente con riferimento alle procedure concorsuali aperte successivamente al 31 dicembre 2016; alla sterilizzazione della clausola di salvaguardia IVA per il 2016 che evita l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 22% al 24% e l’aumento dell’aliquota ridotta dal 10% al 12%. al il riconoscimento della proroga delle detrazioni fiscali nella misura del 65% per le spese di riqualificazione energetica degli edifici e del 50% per le spese relative alla ristrutturazione delle abitazioni; alla riduzione della pressione fiscale a vantaggio di tutti i contribuenti deriva anche dalla eliminazione della TASI sull’abitazione principale; ad una riduzione della pressione fiscale per tutte le imprese attraverso il c.d. “superammortamento” rappresentato dall’aumento del 40% del costo deducibile dei beni strumentali materiali acquistati fino al 31 dicembre 2016; riduzione dell’aliquota IRES al 24% dal 2017, sebbene solamente a quelle costituite in forma di società di capitali; alla limitazione della potestà regolamentare degli enti territoriali dello Stato per l’anno 2016, tramite la previsione del blocco delle aliquote relative ai tributi regionali e comunali, ad accezione della TARI e dei tributi afferenti agli enti locali che hanno dichiarato il dissesto o il predissesto finanziario.

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Nel corso del 2015 sono stati, inoltre, aggiornati gli studi di settore, partecipando alla revisione di 20 studi di settore su 70 revisionati per il 2015. Sono state, altresì, organizzate - assieme a CNA Interpreta - videoconferenze su argomenti di rilevanza generale e si è partecipato a convegni organizzati presso le sedi territoriali, per fare sì che gli associati fossero costantemente informati in merito alle politiche fiscali portate avanti, nel loro interesse, da CNA.

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Ufficio Promozione e Mercato Internazionale (Divisione Economica e Sociale)

Nel corso del 2015 l’Ufficio Promozione e Mercato Internazionale ha operato in costante supporto alle Unioni Nazionali, alle Strutture Regionali e Territoriali ed ai Consorzi per l’internazionalizzazione garantendo anche interlocuzione con le realtà istituzionali di riferimento ed in particolare con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Agenzia ICE.

11 – 13 marzo 2015 - Incoming a Prato settore moda con operatori provenienti dagli USA in collaborazione con ICE Agenzia;

12 – 13 maggio 2015 - Seminari preparatori per il Progetto USA Arredo e Complementi rispettivamente a Perugia e Vicenza;

16 – 19 maggio 2015 – Partecipazione alla Fiera ICFF (International Contemporary Furniture Fair) New York, con Progetto Italian Luxury Interiors, settore arredo e complementi, artigianato artistico, illuminazione, tessuti per arredamento in collaborazione con ICE Agenzia, Artex e Confartigianato e Fiera Ho.Mi. Milano;

15 – 18 giugno 2015, Incoming a Rovigo settore giostre e parchi divertimento con operatori provenienti dal Messico, Brasile, Perù, Algeria in collaborazione con ICE Agenzia;

13 – 16 luglio 2015 - Incoming a Caltagirone settore ceramica artistica con operatori provenienti dagli USA in collaborazione con ICE Agenzia;

4 – 8 settembre 2015 - Parigi organizzazione partecipazione imprese a Maison & Objet in collaborazione con ICE Agenzia, Artex e Confartigianato;

5 – 7 ottobre 2015 - Incoming a Todi settore arredo e complementi con operatori USA all’interno del progetto USA in collaborazione con ICE Agenzia, Artex e Confartigianato;

18 ottobre 2015 - Supporto all’iniziativa “Chioma di Berenice” curata dall’Unione CNA Benessere e Sanità. Manifestazione seguita da un incoming di giornalisti e produttori americani con visite ad azienda CNA del settore cinema (Costumisti, truccatori, etc.);

19 ottobre 2015 – Foro economico di Cooperazione Economica Bilaterale Italia – EAU (Milano, 19 ottobre 2015);

27 – 30 ottobre 2015 – Partecipazione alla Fiera

L’Ufficio ha operato su due principali linee d’azione che sono state quelle dedicate al supporto: a) alla promozione, b) ed a contribuire nella definizione delle politiche commerciali, politiche di supporto ed attività tese alla definizione e intensificazione di relazioni internazionali. Tramite l’Ufficio CNA garantisce il proprio contributo in seno a: •

Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo;

Gruppo di Lavoro MPMI presso Agenzia ICE;

Consiglio Nazionale Anticontraffazione presso il MiSE e rapporto con DG UIBM – Lotta alla contraffazione MiSE;

Punto di Contatto Nazionale per la definizione delle linee guida OCSE presso il MiSE.

a. Per quanto riguarda le azioni più strettamente promozionali si segnalano: •

12-14 gennaio 2015 – Incoming a Bari settore arredamento e complemento d’arredo con operatori provenienti dagli E.A.U., Libano, Qatar, Arabia Saudita in collaborazione con ICE Agenzia;

23 – 27 gennaio 2015 - Parigi organizzazione partecipazione imprese a Maison & Objet in collaborazione con ICE Agenzia, Artex e Confartigianato;

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Downtown Design Dubai, con Progetto Italian Luxury Interiors, settore arredo e complementi, artigianato artistico, illuminazione, tessuti per arredamento in collaborazione con ICE Agenzia, Artex e Confartigianato; •

4 novembre 2015 - Seminario Multisettoriale, Formazione sull’internazionalizzazione presso CNA Bari nell’ambito del Piano Export Sud con docenti ICE; 11 – 12 novembre 2015 Seminario multisettoriale, Formazione sulla internazionalizzazione presso CNA Ragusa nell’ambito del Piano Export Sud con docenti ICE e check up aziendali; 28 – 30 novembre 2015, Missione imprenditoriale a guida politica con Vice Ministro Carlo Calenda nella Repubblica Islamica dell’Iran

7 – 13 dicembre 2015 - Missione in Mozambico per la “Mozambico Fashion Week” in collaborazione con ICE Agenzia

Nell’arco dell’anno partecipazioni ai Road Show sull’Internazionalizzazione organizzati da ICE Agenzia e con la collaborazione alternata delle Parti Sociali

b. Contributo alla definizione delle politiche commerciali, politiche di supporto ed attività tese alla definizione e intensificazione di relazioni internazionali •

19 gennaio 2015 – Conferenza “La costruzione di un network economico e culturale dal Mediterraneo all’Asia centrale (Istanbul, 19 gennaio 2015);

29 gennaio 2015 – Conferenza “Le Regioni della Convergenza e la Cooperazione Euromediterranea (Reggio Calabria, 29 gennaio);

17 febbraio 2015 – Partecipazione Commissione Italo – Kazaka (MiSE);

24 febbraio 2015 – Riunione preparatoria Commissione Misat Italia – Mongolia (MiSE);

3 marzo 2015 - Seminario sul TTIP (accordo commerciale USA) presso CNA Nazionale alla presenza del Vice Ministro Carlo Calenda;

31 marzo 2015 – Riunione coordinamento Negoziato OMC;

15 aprile 2015 – Intervento presso Gruppo PD al Parlamento europeo su TTIP (Bruxelles, 15 aprile 2015);

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29 maggio 2015 Seminario sul CETA (Accordo commerciale canadese) presso CNA Nazionale alla presenza di rappresentanti dell’Ambasciata canadese a Roma;

16 giugno 2014 – Seminario sul TTIP a livello europeo presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles;

25 giugno 2015 – Incontro delegazione GSEVEE (Confederazione Greca dell’Artigianato e del Commercio);

17 settembre 2015 – Commissione Italia – UAE (MiSE);

13 ottobre 2015 – incontro Delegazione Sultanato dell’Oman presso la sede CNA Nazionale;

4 novembre 2015 – Conference Effective Migrant Integration: the role and perspectives of SMEs, Universities and the wider Civil Society stakeholders (Valletta, 4 novembre 2015).

Nota: le attività svolte su TTIP e CETA, hanno creato relazioni più strette con le Ambasciate di USA e Canada che ci hanno permesso una interlocuzione facilitata su altri dossier. Una attività intensa è stata realizzata dall’Ufficio verso il Ministero dello Sviluppo Economico nella definizione del decreto dedicato alla figura dei TEM (Temporary Export Manager). L’impegno è stato dedicato ad ottenere una normativa favorevole al nostro mondo dedicando attenzione sia alle previsioni per l’accreditamento delle società fornitrici del servizio tramite accreditamento presso il MiSE, sia all’abbassamento della soglia di accesso alle misura per le imprese. L’Ufficio ha inoltre avviato una attività tesa a classificare le aziende che sono entrate in contatto con CNA attraverso la partecipazione o l’interessamento verso attività da noi promosse. Ad oggi abbiamo classificato circa 700 imprese con la raccolta di informazioni utili alla diffusione delle attività di promozione. E’ stata avviata nel 2015 ed è in corso una indagine, in collaborazione con una ricercatrice dell’Università di Tor Vergata tesa ad individuare le principali barriere di ostacolo all’esportazione verso la Federazione Russa.

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Inoltre il 2015 ha visto l’Ufficio impegnato su EXPO 2015 In fase di avvicinamento ad EXPO 2015, CNA ha operato per supportare le imprese interessate ad iscriversi nel “Catalogo partecipanti” e questa attività è stata realizzata in stretta collaborazione con CNA Milano individuando nella nostra struttura territoriale costituendo CNA Expo Point Milano 2015 quale desk di supporto alle imprese per facilitare le relazioni con il mondo di Expo 2015. E’ poi stata svolta una attività più finalizzata a creare opportunità di matching tra imprese cogliendo l’opportunità offerta dall’organizzazione da parte della Commissione Europea dell’iniziativa EU-Third Countries events at Expo 2015. In quest’ambito sono state organizzate giornate dedicate a conferenze e b2b meeting con particolare finalizzazione ai settori di riferimento

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

di Expo 2015: agro-alimentare, tecnologie e servizi per l’agricoltura e l’industria agro-alimentare, biotecnologie e salute, sostenibilità (acque, ambiente, energie rinnovabili e turismo sostenibile). Sette gli eventi promossi: •

EU – Mediterranean Countries & Turkey Days (Milano, 6 – 7 maggio 2015);

EU – China Days (Milano, 9 – 10 giugno 2015),

EU – Latina America and Caribbean (CELAC) Days (Milano, 12 -1 3 giugno 2015);

EU – Japan Days (10 – 11 luglio 2015);

EU – Sub-Saharan Africa Days (Milano, 18 – 19 settembre 2015);

EU – South East Asia (ASEAN) Days (Milano, 29 – 30 settembre 2015)

EU – USA Days (Milano, 5 – 6 ottobre 2015)

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Ufficio Politiche Comunitarie (Divisione Economica e Sociale)

L’Ufficio Politiche Comunitarie ha collaborato con i Dipartimenti e le Unioni nei rapporti con le Istituzioni europee, anche attraverso l’organizzazione di incontri con la Commissione e i membri del Parlamento, nonché tramite la partecipazione ai lavori del Comitato Economico e Sociale ed incontri presso le rappresentanze del partenariato economico e sociale europeo.

Da rilevare, infine, la partecipazione ai seguenti convegni:

partecipazione Open Days 2015 “Settimana europea delle regioni e delle città”, evento annuale organizzato dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione Europea. Partecipazione a incontri legati alle strategie regionali sostegno alle PMI e alla cooperazione territoriale e la cooperazione internazionale. (Bruxelles, 12 – 15 Ottobre 2015)

incontro promosso dalla Commissione Europea in collaborazione con le rappresentanze di interessi delle imprese in Europa – “SMEs Assembly” (Lussemburgo, 19 novembre 2015);

Partecipazione con esperti CNA al Programma di assistenza tecnica e “capacity building” promosso dalla CE, East Invest 2 nei seguenti paesi : Azerbaijan, Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Ucraina

Nel 2015 l’Ufficio e l’Ufficio di CNA a Bruxelles hanno organizzato diverse iniziative per il Sistema CNA rispondendo alle richieste specifiche di aggiornamento e approfondimento su tematiche europee da parte dei colleghi del territorio, in particolare:un incontro di presentazione degli strumenti che CNA mette a disposizione per competere in Europa (CNA BOLOGNA – Bologna, 27 gennaio 2015); una tavola rotonda "Il settore dei trasporti nell'Unione Europea: politiche e strumenti europei" (CNA FITA Emilia Romagna - Bologna 25/02/2015); supporto e coinvolgimento di un rappresentante di EASME, Dott. Marco Cecchetto, all’incontro “Impresa- Innovazione –Ricerca: Il triangolo possibile …necessario” (CNA INDUSTRIA – Bologna, 8 giugno 2015); organizzazione al Parlamento Europeo della Tavola rotonda Europea "TTIP e prospettive per le PMI europee ed americane" con la partecipazione dell’Ambasciatore Americano presso l’UE, i negoziatori dell’accordo della Commissione europea, gli europarlamentari italiani e i rappresentanti delle organizzazioni europee di PMI (Bruxelles, 16 giugno 2015); supporto istituzionale per CNA BALNEATORI: organizzazione di una tavola rotonda sulla riforma delle concessioni demaniali marittime al Parlamento Europeo con gli Europarlamentari italiani (Bruxelles, 24 giugno 2015); incontri istituzionali di una delegazione di CNA Balneatori con la Commissione europea,

BILANCIO SOCIALE 2015

DG GROW – Mercato Interno, Industria, Imprenditorialità e PMI – e la Rappresentanza Italiana presso l’Unione Europea sulla riforma delle concessioni demaniali marittime (Bruxelles, 15 luglio 2015).

Inoltre, fino a settembre 2015, l’ufficio di CNA Bruxelles ha lavorato nell’ambito (“Italian Small Business in Europe”) realizzando le seguenti attività: •

di informazione alle associazioni in materia di normativa, appalti e progetti comunitari, assicurando attraverso l’Ufficio di CNA Bruxelles in ISB la successiva assistenza.

a supporto del settore artistico, per CNA di CNA ARTISTICO, è stato organizzato come ISB il seminario sulle “Indicazioni geografiche ai prodotti non agricoli” (Vietri sul Mare, 19 Settembre 2015);

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a supporto della categoria ALIMENTARE delle due Confederazioni, garantendo il supporto nella partecipazione attiva ad iniziative della Commissione europea ai lavori del Food Forum di UEAPME. ISB ha organizzato in collaborazione con UEAPME, la partecipazione di una delegazione dei membri europei del Food Forum all’EXPO 2015 organizzando una riunione e la partecipazione ad un seminario della Commissione europea (Milano, 2 – 3 luglio 2015).

In seguito allo scioglimento di ISB in EUROPE (settembre 2015), l’ufficio e l’ufficio CNA Bruxelles hanno lavorato ad un progetto di rilancio delle attività dell’ufficio ridefinendo la presenza di CNA a Bruxelles e le funzioni da svolgere, sulla base delle attività e degli obiettivi raggiunti in questi anni. Gli obiettivi principali sono stati: qualificare la rappresentanza di interessi presso le principali istituzioni comunitarie, per favorire la partecipazione del sistema CNA alla fase ascendente del processo decisionale comunitario e sviluppare e potenziare l’offerta di servizi comunitari per il sistema associativo CNA. Oltre alla riorganizzazione delle attività e degli aspetti logistico- strutturali, vi è stata anche una riorganizzazione delle risorse umane. TTIP, 3 Marzo 2015, Roma Avvio di lavori preparatori ed organizzazione presso la sede Nazionale CNA, della Tavola rotonda Europea "TTIP e prospettive per le PMI europee e statunitensi" con la partecipazione del V. Ministro per lo Sviluppo Economico, il negoziatore USA, Rappresentanti della Commissione europea, altri rappresentanti Istituzionali e Rappresentanti del sistema camerale e del Commercio Estero. (Bruxelles, 16 giugno 2015); CETA, 29 Maggio 2015, Roma Avvio di lavori preparatori ed organizzazione presso la sede Nazionale CNA, della Tavola rotonda

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

“ Un ponte per le PMI: impatto dell’Accordo Commerciale EU- Canada (CETA): e le prospettive per le micro PMI italiane ed europee" con la partecipazione dell’Ambasciata del Canada, l’Organizzazione Internazionale “Forum of Federations, Rappresentanti della Commissione europea, rappresentanti accademici di Carlton University Montreal e Sapienza Università di Roma, imprenditori, rappresentanti del sistema camerale e del Commercio Estero. Rapporto Migrazioni 2015, Ottobre 2015 Collaborazione editoriale con il Centro di Ricerca IDOS su “Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2015”ed attività di diffusione a livello europeo (Istituzioni, organismi consultivi ed organizzazioni di rappresentanza delle PMI). Crescita e sviluppo PMI: Conferenza di Atene, 3-4 dicembre 2015 Conferenza Europea delle organizzazioni delle PMI europee si sono riunite per delineare soluzioni sostenibili all’interno di una rinnovata strategia europea capace di rilanciare le ragioni delle proposte delle PMI all’interno dell’Agenda delle Istituzioni Comunitarie e per la costruzione di un “Piano di Azione Multiannuale” a misura di PMI. Accademia Europea PMI Avignone, 16 dicembre 2015 L’Assemblea UEAPME inserisce nel proprio programma strategico il ruolo ed il valore aggiunto espresso da “Accademia Europea delle PMI Avignone” di cui la CNA è promotrice con altre organizzazioni delle PMI. Tale strumento intende favorire promuovere occasioni e sessioni seminariali per la condivisione dei risultati della ricerca applicata in molteplicii settori oggetto di mutamento industriale, attività di “capacity building” sulle principali tematiche strategiche per l’UE (commercio internazionale, sviluppo sostenibile ed efficienza energetica, standardizzazione e digitalizzazione, fenomeni migratori ed imprenditorialità).

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Centro Studi (Divisione Economica e Sociale)

Nel corso del 2016 il Centro Studi CNA ha prodotto note e studi di carattere economico finalizzati a fare emergere il ruolo fondamentale delle micro e piccole imprese nell’economia italiana. Le note sono realizzate utilizzando i dati di fonte istituzionale e prendendo spunto da temi di economia e politica e hanno contribuito spesso ad alimentare l’attività di comunicazione esterna della Confederazione. Gli altri studi sono gli Osservatori e le Indagini che vengono realizzati col diretto coinvolgimento delle imprese associate o con dati quantitativi provenienti dal sistema CNA.

BILANCIO SOCIALE 2015

In particolare, gli Osservatori sono rapporti periodici dedicati prevalentemente a temi importanti in termini associativi quali la fiscalità, l’imprenditoria degli stranieri in Italia, le professioni non ordiniste. Le Indagini sono approfondimenti qualitativi su temi di attualità realizzate mediante la somministrazione online di questionari alle imprese associate e con la partecipazione attiva delle associazioni territoriali. Nel corso del 2016 sono stati trattati i temi dell’impatto della burocrazia sulla attività delle imprese, l’ICT, l’accesso al credito, l’Expo. Oltre all’attività per la comunicazione, il Centro Studi ha fornito puntualmente materiali di supporto all’attività delle Divisione Economica e degli altri uffici della Confederazione.

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CNA Digitale (Divisione Economica e Sociale)

La Confederazione ha deciso da due anni di avviare un importante progetto teso a evidenziare l’esigenza di digitalizzazione delle micro e piccole imprese italiane e l’eventuale supporto nella crescita delle competenze digitali di tali imprese. Nel corso del 2015 si è provato a comprendere le effettive competenze digitali e l’utilizzo di strumenti da parte dell’universo da noi rappresentato. Abbiamo lanciato un’indagine strutturata che ha portato significativi risultati e un campione non indifferente di micro imprese. In considerazione che tutte le ricerche in Italia si sviluppano su imprese con una soglia superiore ai 10 dipendenti, è stata la prima indagine che ha intercettato una tipologia di imprese differenti che comunque rappresenta il 95% della totalità.

hanno creato relazioni. Un successo riconosciuto e preso ad esempio tra i migliori progetti per la crescita delle competenze digitali dall’Agid – Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con i quali sono in corso relazioni per la costruzione di un progetto comune che porrà al centro le imprese della confederazione. Si è poi intervenuti nelle relazioni con il Ministero del Lavoro per avviare una progettualità mirante a inserire nel sistema delle imprese italiane, giovani digitalizzatori in formazione o stage, da far figurare nel progetto Garanzia Giovani. Abbiamo così contribuito alla creazione del progetto poi denominato Crescere in Digitale.

L’indagine è stata poi presentata, insieme ad un panel di proposte, durante un’iniziativa ad hoc costruita e realizzata il 30 giugno scorso alla presenza di massimi esperti in relazione ai temi trattati, con il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione, il Ministero dello Sviluppo Economico, vari esponenti politici oltre alla importante presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Nel contempo, dopo aver costruito relazioni fondamentali e ottenuto importanti riconoscimenti, come la firma del protocollo d’intesa con Google, Amazon, il CNR e SeatPG, il 2015 è stato caratterizzato dal massimo sviluppo del progetto Digitaly. Inerente la digitalizzazione delle micro e piccole imprese italiane, si basa sul confronto formativo con i grandi player e le piattaforme abilitanti, e su un confronto attivo in stile btob tra imprese differenti. Imprese digitali che incontrano quelle tradizionali per costruire possibili dinamiche di crescita e collaborazione. Con Digitaly sono stati realizzati oltre 40 incontri su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo ben oltre 5mila imprese, di cui 2500 hanno svolto incontri e

SEZIONE 4 - Sintesi attività di rappresentanza - Divisioni e Dipartimenti

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UNIONI DI MESTIERE E ARTICOLAZIONI DEL SISTEMA UNIONE

Totale Abb. INPS

Totale Associati

CNA Agroalimentare

9.962

16.216

CNA Artistico e Tradizionale

4.865

7.830

CNA FITA

15.221

24.475

CNA Costruzioni

39.132

64.929

CNA Installazione impianti

24.214

38.547

CNA Federmoda

6.438

10.586

CNA Produzione

24.178

39.678

CNA Benessere e Sanità

20.942

33.512

CNA Servizi Comunità

22.027

35.357

CNA Comunicazione

6.164

10.032

Totale (solo artigiani)

173.143

281.162

Attività commerciali

26.956

39.926

Altre attività di imprese non classificate

4.702

7.462

204.801

328.550

TOTALE al 31.12.2015

CNA Professioni n. 21.738 - Associazioni Affiliate n. 36 CNA Pensionati n. 232.549 di cui Pensionati INPS n. 226.792 CNA Industria - Totale imprese n. 15.210

“Quello che mi interessa è solo vivere, capito cosa voglio dire? Pensare positivamente, puro e chiaro. E potrò camminare sempre a testa alta e fare le cose liberamente." (Bob Marley)

BILANCIO SOCIALE 2015

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CNA AgroAlimentare Totale Imprese 16.216 Abbinati 9.962 (Unioni Nazionali) Mirko DELLA VECCHIA

L’attività di CNA ALIMENTARE nel corso del 2015 si è sviluppata non solo sugli effetti dell’entrata in vigore del Regolamento Europeo in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e dell’aggiornamento normativo ma soprattutto in occasione dell’EXPO MILANO 2015, evento che ha visto l’Unione per 6 mesi protagonista di una serie di iniziative. Di seguito e per argomenti evidenziamo le iniziative più significative: EXPO – MILANO 2015 CNA Alimentare è stata chiamata ad organizzare gli show cooking nel Cluster del Cacao e del cioccolato ogni venerdì dal 1 maggio al 31 ottobre. Circa 40 gli eventi realizzati, con 80 imprese associate che hanno partecipato agli show cooking, utilizzando il cacao dei 6 Paesi del cluster: Camerun, Cuba, Costa D’Avorio, Gabon, Ghana, São Tomé e Príncipe, FOOD FORUM UEAPME Come CNA Alimentare sono stati formulati fra gli altri diversi Position Paper fra i quali segnaliamo: sul Regolamento Europeo 178/2002 sulle tracciabilità degli alimenti; sull’industria delle bevande; sulla reintroduzione della sede dello stabilimento in etichetta diversamente da quanto disposto dal Regolamento Europeo 1169/2011. Rapporti con le Istituzioni nazionali Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali: collaborazione allo schema di decreto riconoscimento OP ( organizzazione di produttori) settore lattiero-caseario; partecipazione alla consultazione su sul progetto di testo delle citate “Linee Guida dei seguenti comparti: olio d'oliva, bovini vivi destinati al macello e colture arabili (cereali e semi oleosi), che consente di collocare direttamente sul mercato le produzioni dei soci, Ministero della Salute: Informazione alle imprese associate sulla circolare relativamente agli adempimenti da rispettare per gli alimenti sfusi con riferimento al reg. UE 1169/2011; condivisione con il documento del Ministro Lorenzin di contrarietà all’allarme sulle carni rosse, lanciato dall’OMS.

SEZIONE 4 - Unioni di Mestiere e Articolazioni

Parlamento: fra gli altri questi i provvedimenti seguiti e/o proposti: l'abolizione dei registri cartacei e telematici per chi lavora in accisa alcool assolta possiamo provare a inserire nel; “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali”; interrogazione sulla stazione sperimentale SSICA; Iniziative per il rilancio del piano olivicolo. Tavolo Agroalimentare MIPAAF, MISE, MINSALUTE: CNA ha partecipato ai lavori del tavolo agroalimentare che si è riunito 3 volte nel corso del 2015. Particolarmente rilevanti le iniziative di sostegno alle imprese esportatrici agroalimentari per via dell’embargo russo. Ministero Sviluppo Economico: partecipazione al tavolo di lavoro sulle procedure da adottare relativamente ai prodotti alimentari non imballati con riferimento alle disposizione previste dal Regolamento Europeo in materia di etichettatura e proposta di revisione del dlgs 109/1992; partecipazione attiva alla “cabina di regia sulla pasta”; partecipazione al “tavolo di confronto sulla panificazione. Ministero Grazia e Giustizia: CNA Alimentare ha partecipato ai lavori ed espresso il proprio parere in merito alla bozza di dlgs in materia di reati agroalimentari. Ministero dell’Ambiente: CNA Alimentare ha sottoscritto il manifesto della “Green Economy”.   Iniziative settoriali Gelato artigianale: iniziative a sviluppo della Giornata Europea del gelato artigianale diventata il 24 marzo; partecipazione al primo contest “Bimbo goloso” che mette al centro il bambino che mangia il gelato, scattando e premiando la foto migliore, dentro la gelateria, riportando cosi la gelateria al centro della scena, facendo da stimolo ai gelatieri meno orientati alle nuove tecnologie. Lavorazione carni: intervento a sostegno delle imprese di settore, dopo l’allarme lanciato dall’OMS sul rischio cancro, precisando che è necessario capire

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quali sono i reali margini di rischio e sapere non solo in che lista si trova una certa sostanza, ma anche quali sono i dosaggi e la durata d’esposizione oltre le quali il rischio diventa reale e non solo teorico». Infatti, l’Italia è il Paese della dieta mediterranea, delle diversità alimentari, del buon mangiare e in questo senso il consumo di carne è tra i più bassi dell’Unione Europea, e per nulla raffrontabile a quello di USA e Sud America; Micro birrifici artigianali: predisposizione del disegno di legge in materia di microbirrifici Cioccolatieri: CNA Alimentare ha aderito su delega del Presidente Nazionale all’associazione “Le vie del cioccolato”. FIERE CNA Alimentare ha partecipato nel corso del 2015 alle seguenti manifestazioni fieristiche: SIGEP Rimini per i settori: gelateria, pasticceria e panificazione artigianale; TUTTOFOOD Milano; BEER ATTRACTION per le birre artigianali; VARESE LIGURE: festival del biologico; GLUTEN FREE EXPO per i prodotti senza dolci glutine; TIPICITA’ occasionalmente Fermo. carni, pescato, legumi, uova

Formazione e aggiornamento normativo Anche nel 2015 la formazione e l’aggiornamento normativo hanno rivestito un ruolo i m p o r t a n t e realizzando con CNA Interpreta 4 videoconferenze sulla legislazione di settore e una videoconferenza sulla dematerializzazione dei registri

BILANCIO SOCIALE 2015

1 porzioni a settimana per gruppo

latte e derivati

3 porzioni a settimana per gruppo

condimenti

2-3 porzioni al giorno

carboidrati

4-6 porzioni al giorno

frutta e ortaggi

+5 porzioni al giorno

acqua

2 litri al giorno

attività fisica ogni giorno

delle sostanze zuccherine, organizzata con la collaborazione del MIPAAF. Comunicazione Nel 2015 è stata realizzata la newsletter CNA ALIMENTARE INFORMA che con cadenza quindicinale viene inviata alle CNA territoriali, e al Consiglio Nazionale. Rivista “Il Gelatiere”: CNA Alimentare ogni due mesi redige un articolo che viene pubblicato sulla rivista di settore. Eventi L’Accademia Maestri Cioccolatieri ha realizzato un’opera che riproduce la Statura della Libertà, realizzata durante la manifestazione fieristica SIGEP di Rimini, che è stata consegnata al Padiglione USA all’interno dell’EXPO durante la visita della First Lady Michelle Obama. Iniziative sul territorio Il rapporto con le CNA territoriali è di fondamentale importanza perché rappresenta il contatto diretto con i colleghi che seguono l’unione e con le imprese. Segnaliamo in questa sede le iniziative svolte a: Benevento sulla contraffazione alimentare; Vibo Valentia, Modena, Macerata, Roma sull’etichettatura dei prodotti alimentari; Fermo e Firenze sul valore e ruolo dell’agroalimentare in Italia.

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CNA Artistico e Tradizionale Totale Imprese 7.830 Abbinati 4.865 (Unioni Nazionali) Andrea SANTOLINI

L’attività di CNA ARTISTICO E TRADIZIONALE nel corso del 2015 si è sviluppata lungo le seguenti direttrici: Progetti La muta del terzo millennio. Progetto volto alla promozione dell’artigianato artistico integrato con rete museale e strutture turistiche del territorio attraverso la rivisitazione in chiave moderna del famoso dipinto di Raffaello e dove la città di Urbino riveste il ruolo di incubatore dell’iniziativa; “CNA per EXPO” il portale delle eccellenze “Italia Goods”, che ingloberà il progetto “Slow manufacturing”, almeno per il periodo dell’Expo; TURISMO SOCIALE: in collaborazione con CNA Pensionati, per promuovere territorio: cultura, arte, alimentazione, prodotti Made In italy, valori e saperi •Turismo in rete: portali domanda/offerta, reti d’imprese e reti di attori territoriali: associazioni, Istituzioni, Università. EXPO – MILANO 2015 L’Unione CNA Artistico ha considerato da subito l’EXPO come teatro di iniziative a promozione completa del Made In Italy organizzando presenze fuori EXPO presso SAVONA52 e dentro EXPO utilizzando gli spazi messi a disposizione del Cluster del Cacao e Cioccolato, partecipando inoltre a iniziative a promozione dei territori come Irpinia, Emilia nell’area del Padiglione Italia. Iniziative di settore • Archeologi - principali questioni che interessano le imprese di archeologia (linee guida archeo preventiva e figure professionali nei Beni Culturali; • Ceramisti – partecipazione e patrocinio della CNA alla manifestazione “Buongiorno Ceramica”; • Restauratori – l’attività svolta è stata molto intensa a seguito della pubblicazione del bando di qualifica atteso da 21 anni con interventi diretti verso il MIBACT, con assemblee su

tutto il territorio nazionale, con produzione di materiale informativo e con l’istituzione di un helpdesk a sostegno dei restauratori per la presentazione della domanda di qualifica; Orafi – principali temi trattati sono stati: i rapporti con gli Enti Fieristici Vicenza ed Arezzo per la valorizzazione anche in chiave internazionale del settore; Tracciabilità TF; Marchiatura laser e accordo Vienna; Minerali da zone in conflitto. Strumenti Musicali – iniziativa a sostegno della proposta di legge Vignali sull’incentivo all’acquisto di strumenti musicali.

Unione Europea: CNA Artistico e Tradizionale ha organizzato il Seminario Indicazioni d'origine NO FOOD a Vietri, con l’ obiettivo quello di presentare e diffondere la posizione delle organizzazioni in merito al tema dell’indicazione geografica per i prodotti non agricoli, anche alla luce della consultazione lanciata dalla Commissione Europea nel 2014. Parlamento: costante attività di comunicazione dell’attività di Camera e Senato in materia di: professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti; tutela delle imprese che operano nel settore specialistico del restauro e degli scavi archeologici; tutela del Made In Italy nel settore della ceramica. Ministero Beni Culturali: particolarmente intensa e critica è stata l’attività dell’unione nei riguardi del MIBACT a causa di un comportamento di assoluto distacco con la realtà, soprattutto per la situazione dei restauratori cosiddetti della fase transitoria. Ministero Sviluppo Economico: valutazione del disciplinare dei comuni di affermata tradizione ceramica che ad oggi hanno risposto alla richiesta di rinnovo o nuova nomina (Bassano del Grappa, Ascoli Piceno, Assemini, Castelli, Faenza, Grottaglie, Impruneta, Lodi, Nove, Pesaro, Squillace, Vietri sul mare), 170


FIERE CNA Artistico ha partecipato a: Salone del Restauro di Ferrara, Mostra e Colori della Tuscia, OroArezzo, VicenzaOro, Formazione e aggiornamento normativo Anche nel 2015 la formazione e l’aggiornamento normativo hanno rivestito un ruolo importante realizzando con CNA Interpreta 3 videoconferenze sul bando di qualifica per restauratori e uno sulla legge delega in materia di appalti pubblici. Iniziative sul Territorio Il rapporto con le CNA territoriali è di fondamentale importanza perché rappresenta il contatto diretto con i colleghi che seguono l’unione e con le imprese. Segnaliamo in questa sede le iniziative svolte a • Arezzo: presentazione della 40esima edizione della Mostra dell'Artigianato della Valtiberina Toscana, Anghiari; • Bologna. “Il valore del Made in Italy e le sfide per le imprese artigiane”; • Roma, Milano, La Spezia, Ferrara, Enna, Vicenza, Firenze: Le nuove linee guida e le procedure pubbliche per la qualificazione dei restauratori • Urbino: inaugurazione della Mostra Oltre il

BILANCIO SOCIALE 2015

• •

Silenzio, relativa al progetto La Muta del Terzo Millennio; Bologna: ENERGY-ART-CARE, APPROCCIO AL PATRIMONIO STORICO VINCOLATO: RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, CONSERVAZIONE E RESTAURO; Caltagirone: il patrimonio culturale della Sicilia leva per lo sviluppo Salerno: bellezza d’Artista.

Eventi Convegno nazionale sul Design: ”valore del made in Italy a Viterbo. Comunicazione Nel 2015 è stata realizzata la newsletter CNA ARTISTICO INFORMA che con cadenza quindicinale viene inviata alle CNA territoriali, e al Consiglio Nazionale. Servizi Helpdesk restauratori: è stato istituito per la prima volta un servizio coordinato da CNA Artistico Lombardia, CNA Artistico Emilia Romagna, CNA Artistico Toscana, CNA Artistico Nazionale per la presentazione delle domande di qualifica dei restauratori.

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CNA FITA Totale Imprese 24.475 Abbinati 15.221 (Unioni Nazionali) Cinzia FRANCHINI

L’attività che il gruppo dirigente di CNA FITA ha svolto nel 2015, è stata caratterizzata, come da alcuni anni a questa parte, da un contesto di settore che può essere così riassunto: AUTOTRASPORTO - CONTESTO DI RIFERIMENTO IMPRESE CESSATE Come dato generale (tutte le attività economiche), va subito evidenziato che il 2015, come già accaduto per il 2014, registra un saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese: + 45.000 (dato generale). Nonostante ciò, nel 2015, nell’autotrasporto le imprese cessate sono state 6.920, quasi il 2% del totale delle imprese cessate in tutte le attività economiche nello stesso anno (Tot. Imprese cessate: 357.379). La differenza tra natalità e mortalità ha determinato una perdita di 5.199 imprese di autotrasporto ( di cui 2.650 imprese artigiane) Nei 7 anni di crisi che abbiamo attraversato (1.1.2008 – 31.12.2015), sono rimaste sul campo oltre 45.000 imprese di autotrasporto ( fonte : movimprese – elaborazione dati CNA Fita). MERCI MOVIMENTATE In questi anni si è verificata una pesante contrazione delle merci movimentate (Italia 2008-2014 = - 35% in miliardi tk) La causa di questa riduzione è da imputarsi principalmente alla contrazione dei consumi ed alla riduzione delle attività produttive determinata dalla crisi economica; da ciò il conseguente calo degli approvvigionamenti industriali e della distribuzione di prodotti finiti.

DUMPING SOCIALE DEI VETTORI ESTERI Anche e soprattutto a causa degli alti costi evidenziati, in Europa, il cabotaggio, dal 2010 al 2014 ha visto un incremento pari al 48% ( (media : 8% /anno); in Italia i Paesi che praticano maggiormente il cabotaggio sono : Germania = 22% - SALARIO MENSILE = euro 1.473 ; Romania = 12% - SALARIO MENISLE = euro 233,16 ; Slovacchia = 10% - SALARIO MENSILE = euro 405,00 MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE IMPRESE La forte presenza di imprese individuali, denota una estrema frammentazione che contribuisce ad un AVVITAMENTO VERSO IL BASSO DEL PREZZO DEL TRASPORTO (scarso potere contrattuale delle imprese ). INSTABILITÀ POLITICA Dal 2008 ad oggi sono cambiati 4 Ministri ed 8 Sottosegretari. Questo fluttuare continuo di figure di riferimento , non determina certamente le condizioni migliori per dare continuità all’azione sindacale ed alle risposte della politica LA STRATEGIA CHE HA CONTRADDISTINTO L’OPERATO DELLA CNA FITA Nonostante questo quadro non certamente favorevole e che oramai si sta evidenziando sin dal 2008, si è tentato di fare il possibile per contenerne gli effetti negativi e per garantire scelte che potessero rilanciare il settore e, contestualmente, seguire anche gli indirizzi del Piano Strategico

ALTI COSTI DI GESTIONE Nonostante il prezzo del GASOLIO sia sceso, l’Italia occupa sempre i primi posti della classifica del prezzo più alto. Per quanto riguarda il COSTO DEL LAVORO, è arduo competere con: 15 Paesi che hanno retribuzioni inferiori a euro 500/mese ( dati al 31.12.2015)

SEZIONE 4 - Unioni di Mestiere e Articolazioni

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2013-2017 (deliberato dal Consiglio nazionale elettivo del 12 Ottobre 2013) Le direttrici per fare ciò sono state la ricerca di norme di salvaguardia del settore ed il rispetto delle regole anche se, per rilanciarlo veramente, insieme a questi interventi di tipo normativo, occorre promuovere azioni che INNOVINO L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE e contribuiscano a RIDURRE I COSTI DI GESTIONE. LE AZIONI MESSE IN CAMPO LEGGE DI STABILITÀ 2016 La CNA Fita ha contribuito alla definizione e sottoscritto l’accordo del 5.11.2015 tra MIT ed Associazioni contenente i principali temi di interesse per la categoria e propedeutico alla definizione della Legge di Stabilità 2016 : Mantenimento del rimborso delle accise sul gasolio – mantenimento 250 milioni per il fondo autotrasporto – rifinanziamento sezione speciale Fondo di garanzia per le PMI – incentivi per la diversione modale ( Marebonus – Ferrobonus) – decontribuzione nella misura dell’80% per le imprese che effettuano il trasporto internazionale – controlli sul cabotaggio – fondo interessi per acquisizione veicoli nuovi. Rispetto a tale impostazione e tematiche la CNA Fita ha svolto un lavoro preliminare per la definizione della Legge di stabilità 2016 (L.208 del 28.12.2015) tramite una forte azione di sensibilizzazione politica, con la presentazione anche di 4 specifici emendamenti. Con tale attività, si è riusciti a contenere le previsioni di interventi negativi e, contemporaneamente, ad orientare il settore con l’introduzione di importanti riforme strutturali. Di seguito alcuni dei principali temi trattati: • LOTTA AL CABOTAGGIO ILLEGALE • ACCISE SUL GASOLIO PER AUTOTRAZIONE • RISORSE PER L’AUTOTRASPORTO • SGRAVI CONTRIBUTIVI PER GLI AUTISTI IMPIEGATI NEI TRASPORTI INTERNAZIONALI • MAREBONUS – FERROBONUS VALORI INDICATIVI DI RIFERIMENTO DEI COSTI DI ESERCIZIO DELL'IMPRESA Il 27 Gennaio 2015 la CNA Fita e le altre associazioni di categoria hanno incontrato il Sottosegretario Umberto Del Basso De Caro per sollecitare la piena attuazione delle disposizioni in materia di autotrasporto contenute nella legge di Stabilità 2015 (Legge 11 novembre 2014, n.164 ), tra cui la definizione dei “valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto per conto di terzi”.

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Il Ministero ha provveduto a pubblicare tali valori in data 24 Febbraio 2015 mettendo così a disposizione delle imprese uno strumento che stabilisce che Il prezzo del trasporto, pur essendo rimesso all’autonomia negoziale delle parti, deve essere individuato anche facendo riferimento a quanto serve per coprire i costi vivi e per questo, il MIT deve indicarne e quantificarne gli elementi essenziali ed ineludibili. Nonostante ciò, il 9 Luglio 2015, il MIT si è dovuto adeguare al parere n. S 2136 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato con il quale segnalava che la suddetta pubblicazione produceva effetti distorsivi sulle dinamiche concorrenziali; alla luce di ciò il MIT fornisce alle imprese ed al committente, soltanto gli elementivoci utili per l’autonoma individuazione dei costi del servizio di trasporto e si preoccupa di pubblicare mensilmente il costo per litro del gasolio per autotrazione al netto di IVA e/o dello sconto del maggior onere delle accise. LEGALITÀ – CONTENIMENTO DELLA CONCORRENZA SLEALE E DEL DUMPING SOCIALE Per il contenimento della attività illegali di distacco transnazionale – cabotaggio – lavoro nero e quindi della conseguente concorrenza sleale e dumping sociale, la CNA FITA è stata tra l’altro, parte attiva per l’introduzione, nelle leggi di stabilità 2014 e 2015, di obblighi stringenti per i committenti e verifiche per le imprese con il fine di affidare i trasporti a vettori regolari. COSTITUZIONE PARTE CIVILE PROCESSO AEMILIA E CARONTE Il 16 giugno 2015, la presidenza nazionale della CNA Fita ha deliberato di prendere parte attiva nei procedimenti giudiziari “Aemilia” e “Caronte”: per la prima volta nella storia, un’associazione di autotrasportatori si è costituita Parte Civile in un processo per mafia. Questi processi vedono coinvolti nelle indagini imprenditori del settore che, attraverso le loro imprese, hanno arrecato grave danno all’intera categoria inquinandone il mercato, ma anche l’immagine e la credibilità degli imprenditori che onestamente e nel rispetto delle leggi svolgono il proprio lavoro. Con questa presa di posizione la CNA FIta prende una precisa e chiara posizione contro coloro che danneggiano la legalità, una scelta di grande

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responsabilità che segna uno spartiacque storico tra coloro che predicano la legalità e coloro che operano all’insegna della legalità e dell’etica della responsabilità. RUOLO DI CONTROLLO DELL’ALBO DEGLI AUTOTRASPORTATORI Sempre per quanto riguarda il rispetto delle REGOLE, La CNA Fita ha contribuito a dare corso al modello operativo che vede l’albo degli autotrasportatori elevarsi al ruolo di controllo per la verifica dell’adeguatezza e regolarità delle imprese iscritte (Delibera del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori n. 1 del 23.7.2015, aggiornata con le modifiche introdotte dalle successive delibere del 29.9.2015 e 12.11.2015); nonostante ciò questa attività riscontra alcune difficoltà operative e non assolve a tutte le tipologie di verifiche previste ( non sono ancora attive quelle relative a : congruità tra parco veicolare posseduto e numero dipendenti – concreto svolgimento attività). ILVA Il 26 Gennaio 2015 il Ministero dello Sviluppo economico ha dato il via ad una specifica attività di confronto con le associazioni di categoria dell’autotrasporto fornitori di servizi alla società ILVA. Come noto, l’ILVA versa in stato di AMMINISTRAZONE STRAORDINARIA con il coinvolgimento di diverse nostre imprese associate che vantano cospicui crediti nei suoi confronti. La CNA Fita nazionale ha coinvolto i territori maggiormente interessati individuando, su loro indicazione, un gruppo di imprenditori di riferimento che di volta in volta hanno partecipato agli incontri promossi ed a cui sono state puntualmente inviate le informazioni. CALENDARIO DIVIETI DI CIRCOLAZIONE Grazie alla pressione effettuata anche dalla CNA FITA, il CALENDARIO 2015 ha visto un monte ore complessivo di divieti (1. 005 ore comprensive delle domeniche e dei giorni festivi che cadono di giorno feriale) INFERIORE a quello contemplato negli anni 2014 e al 2013 (rispettivamente 1.096 e 1.104 ore). Rispetto al 2014, il calendario dei divieti di circolazione per l’anno 2015, ha evidenziato il recupero di 57 ore lavorative ricadenti in giornate feriali (32,20%): 120 ore di divieto contro le 177 del 2014. Sempre rispetto all’anno 2014, complessivamente (giorni festivi + giorni feriali) le ore in meno di divieti di circolazione sono: 91. Inoltre, il calendario 2015, ha visto coinvolto nei divieti un solo venerdì del mese di Agosto. Su espressa nostra richiesta,

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per tutte le domeniche dei mesi di Giugno, Luglio, Agosto e Settembre, è stata restituita un’ora in più ai tempi di guida anticipando la fine del divieto alle ore 22.00 (anziché alle ore 23.00 come inizialmente proposto). Complessivamente, grazie anche al lavoro svolto da CNA Fita, il calendario dei divieti di circolazione relativi all’anno 2015, ha evidenziato restrizioni meno pesanti ed una conseguente possibilità di conseguire una maggiore produttività da parte delle imprese. CCNL CNA Fita, il 24 Aprile 2015, ha ufficialmente richiesto alla CNA l’autorizzazione a procedere nell’ipotesi di disdettare l’attuale CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni e procedere e avviare i lavori per istituire un contratto ad uso esclusivo delle imprese di autotrasporto artigiane e delle PMI. Obiettivo fondamentale da perseguire, quello di un contratto che riducesse i costi e fosse più congeniale alle imprese dell’autotrasporto e alle PMI in particolare e, contestualmente, di riferimento delle associazioni che componevano Rete Imprese Italia e, conseguentemente, di UNATRAS. Il giorno 8 Maggio 2015, la CNA “valuta positivamente” l’iniziativa di avviare confronto per istituire un contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende del trasporto merci, in luogo del CCNL unico della logistica, trasporto merci e spedizioni”. FORMAZIONE PROFESSIONALE AGEVOLATA 2015 Nel 2015 il Ministero dei Trasporti, con decreto 29 Aprile 2015 n.130 , ha stanziato 10 milioni di euro destinati alle imprese di autotrasporto. La collaborazione tra CNA FITA ed ECIPA nazionale (soggetto attuatore), ha determinato la presentazione di progetti formativi per un importo di circa 1 milione di euro.

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ADEGUAMENTO ALLO STATUTO E REGOLAMENTO CNA La presidenza nazionale della CNA Fita, nella seduta del 17 Giugno 2015, ha deliberato il recepimento delle modifiche introdotte con il nuovo Statuto e relativo Regolamento approvati dalla CNA (26.3 e 21.5 2015) e quindi ha determinato l’avvio dei lavori per la predisposizione di una proposta di adeguamento dello Statuto e di predisposizione del Regolamento della CNA Fita. PROPOSTE DI INTERVENTO PRESENTATE AL GOVERNO La CNA Fita ha rinnovato più volte, nel corso dell’anno 2015, proposte di intervento politico sui principali temi che interessano la categoria: •

21 Luglio 2015 = CNA Fita scrive all’VIII Commissione parlamentare, nell’ambito dei lavori relativi alla delega al Governo per la riforma del Codice della Strada, per: •

Richiedere l’estensione ai veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate della disciplina delle REVISIONI PERIODICHE ALLE OFFICINE PRIVATE autorizzate

Richiedere l’inserimento di una esplicitazione al comma 11, art. 14 del DPR 495/92 al fine di concedere alle SOCIETÀ COOPERATIVE A PROPRIETÀ DIVISA ED AI CONSORZI, la possibilità di richiedere le autorizzazioni per i TRASPORTI ECCEZIONALI anche per i veicoli in disponibilità delle imprese socie.

Richiedere la ridefinizione della disciplina concernente i VEICOLI ECCEZIONALI e i TRASPORTI IN CONDIZIONE DI ECCEZIONALITÀ e il relativo regime autorizzatorio in base alle “Linee Guida europee sulla miglior prassi per i trasporti eccezionali su strada”, nel rispetto della sicurezza delle strade e dell’integrità delle strutture

Giugno – Luglio - Agosto 2015 = CNA Fita, insieme ad UNATRAS è stata impegnata in una estenuante trattativa con il Governo per il riconoscimento delle Deduzioni forfetarie

5 Novembre 2015 = CNA Fita insieme ad UNATRAS sottoscrive un protocollo d’intesa in cui impegna il Ministero sui temi già individuati nell’esposizione relativa alla legge di Stabilità 2016.

TRASPORTO PERSONE Le articolazioni di mestiere introdotte nello statuto nazionale della CNA ed il conseguente adeguamento dello statuto della CNA Fita a cui si sta lavorando, formano la novità che, nella pratica, è stata anticipata a seguito della partecipazione presso l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e presso la stessa Commissione Industria del Senato dei rispettivi rappresentanti del taxi e del noleggio con conducente. Il 2015 si è caratterizzato anche per l’attività condivisa nell’ambito del tavolo unitario costituito con le altre associazioni dell’artigianato, della cooperazione e del commercio e che ha visto la partecipazione della rappresentanza complessiva del trasporto pubblico non di linea (taxi ed ncc); in questa maniera si è cercato di differenziarsi da un modello di rappresentanza mono settoriale che favorisce ed alimenta la contrapposizione nell’ambito del trasporto pubblico non di linea. Contrapposizione acuita dall’introduzione sul mercato di piattaforme tecnologiche che, con il principio della marginalità operativa e/o l’economia della condivisione, stanno cercando d’introdurre e legalizzare l’abusivismo puro. Nonostante i molteplici confronti con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, unitamente alla Confartigianato, allo stato attuale, è ancora in itinere la definizione di un CCNL settoriale. DIBATTITO E CONFRONTO INTERNO ANNO 2015 La CNA FITA, anche nel 2015 ha cercato di fare rete e massa critica per individuare proposte, suggerimenti, soluzioni che possano contribuire a tamponare le situazioni contingenti delle imprese e prepararle a migliori condizioni future, a competere su altri fronti e su nuovi mercati. In linea con questo indirizzo, non sono certo mancati il dibattito ed il confronto tra le imprese, tra i colleghi, tra la “società civile” in genere. Oltre alle numerose iniziative territoriali di vario genere che hanno visto la presenza dei vertici dell’Unione, dal mese di Gennaio 2015 sino al 31.12.2015 si sono svolte le seguenti attività istituzionali : • n° 7 riunioni di Presidenza CNA FITA • n° 4 riunioni di Consulta Tecnica CNA FITA (Responsabili regionali – in alcuni casi estese ai prov.li) • n° 8 riunioni di Consulta Trasporto persone • n° 5 incontri preliminari apertura tavolo di confronto CCNL autotrasporto (lavori avviati a gennaio 2016)

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n° 15 Circolari inviate

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CNA Costruzioni Totale Imprese 64.929 Abbinati 39.132 (Unioni Nazionali) Rinaldo INCERPI

Nel corso del 2015 l’attività dell’Unione CNA COSTRUZIONI si è sviluppata prevalentemente in tre direzioni. 1. Riforma del sistema degli appalti pubblici. Su questo tema l’azione politica dell’Unione è iniziata già nel 2014 - quando era in corso a livello comunitario la discussione per la elaborazione e stesura delle Direttive Comunitarie da recepire con atti legislativi nel nostro Paese – per continuare con più intensità e incisività durante tutto il 2015, anno in cui si è lavorato per disegnare il Nuovo Codice degli appalti pubblici. Nel corso di tutto l’anno 2015, attraverso una fitta rete di eventi nazionali e territoriali in cui sono stati coinvolti molti politici locali ed attraverso una impegnata azione di lobby politico-istituzionale a livello nazionale, CNA COSTRUZIONI ha avuto modo di porre all’attenzione del Governo e del Parlamento italiano le proposte fondamentali per accrescere l’accesso al mercato dei lavori pubblici alle micro imprese e PMI del settore che rappresenta. Temi cruciali per le nostre imprese come la suddivisione in lotti, la regolamentazione del subappalto ed il pagamento diretto ai subappaltatori, la regolamentazione del sotto soglia, la qualificazione delle stazioni appaltanti e degli operatori economici, la centralità della progettazione, la semplificazione e la trasparenza dell’assetto normativo in materia, sono stati proposti e sostenuti da CNA COSTRUZIONI. Molte di queste proposte sono state in seguito recepite nel nuovo Codice degli Appalti Pubblici emanato con il Decreto Legislativo n°50/2016. 2. Riforma del sistema della bilateralità nel settore costruzioni. Nel corso del 2015 CNA COSTRUZIONI, insieme alle altre Organizzazioni datoriali di categoria ed alle OOSS di settore, ha lavorato ad un interessante cantiere politico che persegue

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due importanti obiettivi: •

La costituzione di un unico sistema bilaterale delle costruzioni (SBC), in cui si prevede la partecipazione con pari dignità ed il riconoscimento “vero” – attraverso il ruolo di soggetto costituente il nuovo sistema - di tutte le Organizzazioni datoriali nazionali.

L’unificazione degli Enti paritetici territoriali e nazionali, attraverso l’evoluzione della situazione attuale che prevede l’accrescimento del nostro peso politico e rappresentativo in quel contesto. In questa direzione è previsto l’aggiornamento dei Protocolli nazionali che regolano la rappresentanza negli Enti paritetici a livello territoriale.

Il punto centrale della linea strategica di CNA COSTRUZIONI in questo scenario è la tutela ed il riconoscimento pieno della rappresentanza del nostro sistema di imprese nel percorso attivato di riforma strutturale della bilateralità nel settore delle costruzioni. In questo senso viene ribadita la centralità dell’autonomia contrattuale dell’artigianato delle costruzioni e la necessità di intensificare il processo di costituzione di casse edili artigiane autonome nei territori ove ciò risulta opportuno e necessario. Tale processo è tuttora in corso e si prevede che venga concluso entro il 2017. 3. Riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato: il progetto “EDIFICI VIRTUOSI”. Nel 2015 CNA COSTRUZIONI ha lanciato il progetto denominato “Edifici Virtuosi”. La motivazione di fondo. Il lunghissimo periodo di crisi strutturale del settore ha riconfigurato il sistema dell’offerta: le nuove abitazioni e le opere pubbliche, anche se è possibile che recuperino quote di mercato nel prossimo futuro, molto probabilmente non riusciranno più a ritornare ai valori degli anni pre-crisi. Al

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contrario, il mercato della riqualificazione e gestione del patrimonio esistente, indirizzato fortemente verso il risparmio energetico ed il benessere ambientale è destinato ad essere sempre più il mercato prevalente. Oggi il 70% dell’attività nelle costruzioni si svolge con interventi sul patrimonio esistente. Riqualificazione e affitto ( anche nella versione di housing sociale) assumono nel mercato delle costruzioni di oggi un peso specifico maggiore. Idea progettuale. Progettare e definire una soluzione «chiavi in mano», da sperimentare e proporre sul mercato, in grado di posizionare il marchio <Edifici Virtuosi> come elemento fluidificante dell’intero processo di riqualificazione: dalla ricerca e acquisizione delle commesse, dalla valutazione tecnica e progettazione dell’intervento, dalla certificazione del network di imprese

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e aggregazioni disponibili a farne parte, fino alla contrattualistica da mettere in atto ed alla esecuzione e certificazione dell’intervento di riqualificazione. Su tali presupposti il progetto in corso d’opera intende attuare un percorso che conduca alla creazione di opportunità di business per le imprese che aderiranno accettandone i criteri, nonché i presupposti metodologici e l’iter certificativo dell’intervento. Oltre alle tre macro attività sopra descritte, nel corso del 2015 CNA COSTRUZIONI ha promosso e sostenuto l’avvenuta affiliazione alla CNA di una Associazione di settore territoriale denominata ACS – Associazione Costruttori Salernitani, che conta circa 500 imprese.

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CNA Installazione Impianti Totale Imprese 38.547 Abbinati 24.214 (Unioni Nazionali) Carmine BATTIPAGLIA

Il tema delle relazioni sindacali è uno degli aspetti che hanno maggiormente caratterizzato l’attività 2015 dell’Unione Installazione Impianti. Viene infatti siglato l’accordo relativo all’apprendistato professionalizzante ed all’ ”una tantum” che va a coprire integralmente il periodo di carenza contrattuale 1° gennaio 2013 – 31 dicembre 2014. Al Ministero del Lavoro viene poi sollecitata una soluzione in merito al problema della imposizione contributiva e fiscale delle trasferte, problematica che si è più volte presentata negli ultimi anni in particolar modo per i lavoratori delle aziende del settore impiantistico i quali, sebbene svolgano per contratto attività di lavoro in luoghi sempre diversi (ossia presso i cantieri indicati dall’impresa), sono assoggettati al regime contributivo previsto per i lavoratori in trasferta. Al Ministro, assieme alle altre associazioni del settore, è stato chiesto un intervento legislativo che chiarisca definitivamente la questione e, soprattutto, salvaguardi le imprese del settore da illegittime richieste contributive.

Sui temi della normazione tecnica vengono pubblicati gli atti del seminario, organizzato assieme al Dipartimento Politiche Ambientali (Ufficio Qualità) della CNA nazionale, sulla norma UNI-CIG 11544 relativa alla qualificazione operatori post-contatore gas e svolti, nell’ambito degli incontri di cultura collettiva normativa organizzati da CNA Installazione Impianti e CEI, 12 seminari, molto partecipati, in varie città. Sempre in ambito normativo va segnalato il lavoro di consultazione svolto per l’emanazione della norma UNI-CIG 7129:2015 sulla installazione di impianti a gas negli edifici, norma che verrà emanata da Uni nel mese di dicembre. In merito all’attività di relazioni istituzionali relative ai vari provvedimenti legislativi in discussione in Parlamento, va segnalato il contributo alla consultazione pubblica sulla semplificazione ed il potenziamento del Conto Termico, la partecipazione

Il 1° luglio entrano in vigore le “Norme per l'infrastrutturazione digitale degli edifici” che prevedono che, in fase di progettazione, i nuovi edifici e gli edifici oggetto di rilevanti ristrutturazioni debbano essere dotati di “un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete”. Proprio sul tema dell’impianto multiservizio CNA Installazione Impianti ha svolto, con la collaborazione delle strutture territoriali, una campagna di sensibilizzazione ed incontri con la categoria e gli interlocutori istituzionali presentando il Progetto “Tetti Puliti” che prevede per la sostituzione delle antenne singole con impianti di ricezione televisiva centralizzati in grado anche di veicolare l’impianto multiservizio e che è sfociata in un convegno nazionale tenutosi al SAIE di Bologna.

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alle audizioni sullo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, sul DDL Concorrenza (nel capo V “Energia” sono trattati gli argomenti relativi alla separazione effettiva, proprietaria e non solo contabile, tra le società integrate in più fasi della filiera energetica) e sulla Legge Delega sul nuovo Codice Appalti. Si tengono inoltre diversi incontri nell’ambito delle consultazioni che il Ministero dell’Ambiente sta conducendo con le associazioni di categoria in relazione alla stesura del decreto presidenziale di attuaizone del Regolamento UE 517/2014 che aggiornerà e modificherà diverse prescrizioni del DPR 43/2012 (“Patentino del Frigorista”). Nel settore ascensoristico è pressante l’iniziativa nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Interno, per chiedere, unitariamente alle altre associazioni di categoria, di riattivare le commissioni di esame presso le Prefetture soppresse dal decretolegge sulla spending review. Di rilievo anche l’attività convegnistica e seminariale; in giugno viene presentato nella sede nazionale della CNA il 1° Rapporto congiunturale e previsionale su “Il mercato dell’installazione di impianti in Italia” che negli anni successivi diventerà un appuntamento fondamentale per tutta la filiera impiantistica, nel mese di ottobre si tiene l’iniziativa su “Il trattamento dell’acqua potabile: il Registro di Impianto e le nuove linee guida DM 25/2012”, organizzato assieme ed AMITAP (Associazione Manutentori Impianti Trattamento Acqua Potabile), mentre numerosi sono i seminari svolti sui numerosi aspetti che contraddistinguono l’attività sindacale dell’Unione che hanno coinvolto i funzionari territoriali.

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CNA Federmoda Totale Imprese 10.586 Abbinati 6.438 (Unioni Nazionali) Luca RINFRESCHI

CNA Federmoda ha proseguito anche nel 2015 lo sviluppo del proprio piano di attività realizzando un intenso programma volto a coinvolgere e sostenere il settore lungo l’intera filiera in una accezione ampia del termine anche attraverso una articolata gamma di attività. In particolare sono tre i grandi temi d’intervento Promozione, Sostenibilità, Scuola – Impresa.

partecipazione a Modaprima (Firenze, 22-24 maggio 2015);

organizzazione con il supporto di MiSe e Agenzia ICE di WeLoveModainItaly Ulaanbaatar, sfilata e incontri b2b (Ulaanbaatar, 30 maggio – 1 giugno 2015);

lancio nazionale progetto MoodMarket, portale per la promozione delle imprese della filiera moda e per l’organizzazione di matching tra le imprese (Riccione, 24 luglio 2015);

collaborazione con Consorzio Moda in Italy per l’organizzazione di WeLoveModainItaly Dubai, sfilata e incontri b2b (Dubai, 29-30 ottobre 2015);

presentazione alla stampa del progetto La Tradizione, Il Valore, Il Bello presso Regione Lombardia (Milano, 11 novembre 2015);

ampia attività è stata dedicata alla diffusione delle iniziative promozionali dedciate al settore attraverso il Piano Promozionale ICE e il Piano Expord Sud (annualità 2015), programmi a cui l’Unione ha contribuito nella definizione.

partecipazione alla Mozambique Fashion Week che ha visto il 10 dicembre l’organizzazione, in collaborazione con MiSE, Agenzia ICE e Ambasciata d’Italia a Maputo presso i locali di “Spazio Italia”, di un evento dedicato alla presentazione delle tendenze moda finalizzato a promuovere attraverso il Progetto “Manifattura Italiana” nostre imprese produttrici di componenti per le collezioni moda (bottoni, ricami, etichette, passamanerie, bordure, ecc.) verso gli stilisti partecipanti alla MFW 2015, l’11 dicembre realtà da noi selezionate hanno sfilato nella serata dedicata alle griffe extra-africane, inoltre nell’occasione sono stati realizzati incontri b2b presso negozi al dettaglio di Maputo;

partecipazione a Design Sartoriale (Schio VC, 18-20 dicembre 2015);

Promozione Sul fronte dell’attività di sostegno alla promozione sul mercato internazionale, si segnalano le seguenti iniziative: •

promozione e raccolta adesioni Moda Italia Tokyo (manifestazione autonoma promossa da Agenzia ICE);

workshop per la promozione dei prodotti moda negli USA (Prato, 25 febbraio 2015);

presenza con stand istituzionale a MIFUR (Salone Internazionale della Pellicceria e della Pelle, Milano 3-6 marzo 2015);

incoming b2b USA dedicato a abbigliamento e maglieria (Prato, 12-13 marzo 2015);

definizione accordo di affiliazione con White Club per collaborazione con Fiera White (aprile –maggio 2015);

lancio call progetto La Tradizione, Il Valore, Il Bello per la predisposizione di un percorso formativo teso a portare imprese artigiane e piccole imprese ad esporre a White (maggio – novembre 2015 – raccolta adesioni, selezione e realizzazione percorso formativo);

partecipazione a Festival de la Mode de Tunis (Tunisi, 16-17 aprile 2015);

partecipazione a Origin Passion and Beliefs (Vicenza, 15-17 maggio 2015);

partecipazione a Italia Invita (Salone Biennale della Creatività Tessile, Parma, 15-17 maggio 2015)

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è inoltre proseguito il lavoro di supporto all’intera filiera attraverso il progetto “Manifattura Italiana” che ha creato le condizioni per essere una piattaforma di costante promozione per le imprese produttrici di accessori quali bordure, bottoni, passamanerie, complementi, ricami e per le imprese operanti in conto terzi o come private label. Si è infatti attivata una costante relazione con gli uffici ICE all’estero e con altre realtà istituzionali tale da far pervenire continue richieste di contatti. CNA Federmoda Nazionale gestisce questa attività diffondendo le richieste alle strutture territoriali e attivando poi i contatti con i richiedenti, inoltre si è definita una stretta correlazione con il Portale MoodMarket.

Sostenibilità: azioni per la diffusione della RSI lungo la filiera e attenzione verso un consumo consapevole •

Cucire Tramare Ordire Tessere … Etica! – Made in Italy: valore economico e sociale (Prato, Museo del Tessuto, 23 - 24 aprile 2015) CNA Federmoda ha confermato l’impegno lanciato nel 2014, di fissare un momento di riflessione e approfondimento sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità (ambientale, sociale, economica) lungo la filiera in occasione della ricorrenza della tragedia del Rana Plaza a Dhaka in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013 nel crollo di una fabbrica tessile morirono 1138 persone e altre 2000 rimasero ferite. L’iniziativa lanciata a Roma nel primo anno ha assunto una sua dimensione itinerante trovando realizzazione nel 2015 presso il Museo del Tessuto di Prato, dove in una due giorni (23 e 24 aprile) ha trovato elaborazione un documento riportante le linee dell’Unione sulla materia. Il 23 aprile il lavoro è stato svolto attraverso l’organizzazione di tavoli di lavoro dedicati all’approfondimento di temi specifici: Educazione consapevole, Certificare la qualità, La sostenibilità del lavoro nelle filiere e nei distretti, Passaggio generazionale, Ecosistemi per la crescita sostenibile. Il 24 aprile la sessione plenaria è stata dedicata al dibattito con il coinvolgimento delle Istituzioni, Vicepresidente del Senato, PCN linee guida OCSE MiSE e MIUR e dei vertici delle Organizzazioni Sindacali di Settore dei lavoratori dipendenti. Partecipazione al dibattito sulla RSI a livello internazionale: il lavoro svolto ha accreditato l’Unione CNA Federmoda nel contesto internazionale impegnato su questi temi

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ricevendo inviti a partecipare al confronto: •

Informal Stakeholders Meeting on Responsible management of the supply chain in garment sector (Bruxelles, Commissione Europea , 23 gennaio 2015);

Multi Stakeholders Forum on Corporate Social Responsibility (Bruxelles, Commissione Europea, 3–4 febbraio 2016);

OECD Initiative for Policy Dialogue on Global Value Chain: Production, Transportation and Development (Parigi, OCSE 12-13 maggio 2015);

3rd Global Forum on Responsible Business Conduct (Parigi, OCSE 18-19 giugno 2015);

Roundtable on Due Diligence in the Garment and Footwear Supply Chain (Parigi, OCSE 1-2 ottobre 2015);

Tavola rotonda “Moda e Etica” (Milano, Expo 19 ottobre 2015).

Scuola – Impresa: ricerca, innovazione e rapporto con il mondo della formazione, dell’istruzione e dell’Università Consolidata è l’attività riversata a questo filone, Riccione Moda Italia – RMI – Ricerca Moda Innovazione, ha rinnovato il ruolo di manifestazione leader a livello nazionale ed internazionale per la creatività giovanile nel settore moda e punto di riferimento per i frequentanti le scuole italiane (Istituti professionali, Accademie, Università, Enti, ecc.) quale occasione per mettersi in evidenza presso le imprese del settore o trovare occasione per l’avvio di una propria attività. Il Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti è divenuto un riconosciuto trampolino di lancio per i giovani che una volta terminato il percorso di studi intendano approcciare il mondo della moda. Inoltre il consolidarsi del rapporto con ACTE (Associazione delle Comunità Tessili Europee) che ha deciso di tenere il Concorso europeo per giovani designer e giovani imprenditori nell’ambito di RMI ha affermato la manifestazione come piattaforma internazionale per il lancio di nuovi talenti e start up nel settore moda. L’esperienza di RMI ha posto le condizioni per la realizzazione di collaborazioni, confronti e partecipazioni a conferenze con altre realtà nazionali attive su questo fronte mettendo in evidenza l’impegno di CNA Federmoda. Tra le

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altre partecipazioni si ritiene opportuno segnalare quelle a: •

intervento presso Università di Bologna, sede di Rimini (Rimini, 27 febbraio 2015);

intervento presso Accademia Costume e Moda di Roma (Roma, 10 febbraio 2015);

partecipazione a Remix, concorso internazionale per giovani designer del settore pellicceria (Milano, 4 marzo 2015);

collaborazione ISA Topic – Università di Bologna “La tradizione manifatturiera di Aemilia Ars: tecnologia, arte, design, impresa (Bologna, 13 aprile, 11, 18 e 25 maggio 2015)

Moda e Sostenibilità (San Benedetto del Tronto AP, 18 aprile 2015);

“Moda d’Autore” (Lignano Sabbiadoro UD, 2931 luglio 2015); Altre attività: attività in sede UE CNA Federmoda ha inoltre ribadito il proprio impegno nelle relazioni a livello europeo sia sul fronte istituzionale che nell’instaurazione di rapporti con Associazioni settoriali. Sul primo fronte si è confermata la partecipazione al Gruppo di Lavoro sul sistema moda istituito dalla DG Imprese della Commissione Europea, unica realtà italiana a farne parte a fronte di una sostanziale partecipazione al GdL di associazioni settoriali industriali di livello europeo.

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WG on Fashion (Bruxelles, Commissione Europea, 17 aprile 2015); CNA Federmoda ha poi partecipato su invito della CE alla Conferenza dedicata al dialogo EuroMediterraneo sul tessile abbigliamento svoltasi a Cracovia il 27 e 28 aprile 2015. Inoltre l’Unione ha confermato le relazioni e il confronto associativo con : ACTE (Associazione delle Comunità Tessili d’Europa); Children’s Fashion Europe (Associazione europea dell’abbigliamento e prodotti per l’infanzia) attività di certificazione e tracciabilità delle produzioni Su questo fronte CNA Federmoda ha operato garantendo regolare partecipazione ai comitati istituiti presso Unionfiliere, Cimac e Bioagricert. relazioni sindacali e dialogo Parti Sociali CCNL Area Tessile Moda – Artigianato. Secondo quanto previsto dagli artt. 7, 9 e 24 del CCNL Area Tessile Moda è stato costituito il Comitato Paritetico di Indirizzo e Osservatorio che vede attiva partecipazione di CNA Federmoda. partecipazione attività CNA Federmoda Regionali e Territoriali e Convegni di settore Anche il 2015 ha visto i vertici dell’Unione impegnati a garantire una presenza costante alle iniziative realizzate dalle strutture regionali e territoriali.

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CNA Comunicazione Totale Imprese 10.032 Abbinati 6.164 (Unioni Nazionali) Andrea NANNINI

L’attività dell’Unione nel 2015, si è caratterizzata per l’attenzione rivolta alla lotta dell’abusivismo nel settore della fotografia, portato avanti nei confronti delle istituzioni competenti a livello nazionale e territoriale. In relazione alla proposta governativa sulla semplificazione a alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, CNA Fotografi ha consolidato la collaborazione con il Ministero della Semplificazione, evidenziando la tematica sulla nuova C. I. L’Unione Comunicazione con CNA Editoria, ha presentato al “Salone del Libro” di Torino un opuscolo contenente le richieste della categoria ed i servizi a loro offerti, ospitando nel suo stand 12 editori provenienti dal territorio nazionale, per presentare le loro nuovo iniziative editoriali.

Nel corso dell’anno ha organizzato diversi convegni nazionali per la categoria dei fotografi ed informatici, quali ad esempio “Orvieto Fotografia”, “Le competenze digitale” tenutosi a Milano. In ultimo l’opportunità più importante del settore della fotografia il “Pesaro Photo Festival” dedicato al tema dell’alimentazione Food Experience, in collaborazione con WFP delle Nazioni Unite, volta a sensibilizzare il pubblico sul tema della fame nel mondo.

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CNA Produzione Totale Imprese 39.678 Abbinati 24.178 (Unioni Nazionali) Gaetano BERGAMI

Il settore manifatturiero rappresenta nel nostro Paese una delle eccellenze del made in Italy che incide enormemente sulla nostra bilancia commerciale e ci pone ai vertici mondiali per la qualità del prodotto. La meccanica, il design e tutta la filiera della nautica rappresentati da CNA Produzione costituiscono, infatti, dei comparti strategici innovativi e tecnologicamente avanzati dell’industria manifatturiera italiana. Come noto, le imprese manifatturiere hanno subìto in maniera particolare la recessione degli ultimi sette anni. La crisi ha interrotto una fase espansiva, ma ha pure aggravato una situazione già difficile per questo segmento della nostra economia, accelerando processi di trasformazione di ordine strutturale all’interno delle varie filiere produttive che hanno modificato profondamente i rapporti di forza e le gerarchie interne con effetti selettivi anche piuttosto dolorosi. L’impatto della crisi è stato asimmetrico a livello settoriale. Alla caduta della ricchezza prodotta è corrisposta anche una diversa capacità delle imprese di resistere alla crisi a seconda del settore di appartenenza. Produzione Per analizzare la situazionecna.itpost crisi e delineare le prospettive di ripresa della manifattura, CNA Produzione ha partecipato nel corso del 2015 a diverse iniziative sul tema. Nel mese di settembre 2015, in collaborazione con il Centro Studio Nazionale, è stata presentata a Bologna l’indagine sulla “Manifattura e Mercati” realizzata su un campione di imprese CNA. Dall’analisi, alla quale hanno partecipato diverse centinaia di imprese, sono scaturite policy di azione sulle quali l’Unione ha lavorato nel corso dell’anno. Pertanto è stata accentuata la collaborazione con le politiche di rappresentanza confederale a livello nazionale su tematiche di rilevanza economica e fiscale (dalle azioni in materia riduzione della pressione fiscale agli aspetti legati alla semplificazione degli oneri burocratici) e su aspetti legati agli investimenti, all’innovazione tecnologia e all’export.

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Produzione

MANIFATTURA e MERCATI Le PMI dopo sette anni di crisi

Tra le iniziative più significative di rilevanza nazionale promosse nel corso del 2015 evidenziamo:

RAPPORTO DI RICERCA NAUTICA MARINA DI CARRARA FEBBRAIO 2015: presentazione del terzo Rapporto di Ricerca di CNA Produzione Nazionale sulle dinamiche e prospettive di mercato della filiera Italiana del diporto Nautico. Alla presentazione hanno assistito oltre 150 operatori del settore, esperti, rappresentanti di associazioni, enti, istituzioni, scuole tecniche, giornalisti.

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MEC SPE FIERA DI PARMA MARZO 2015: fiera di riferimento nazionale per il settore della subfornitura meccanica alla quale hanno partecipato oltre 70 aziende associate alla CNA.

FUORI SALONE DEL MOBILE MILANO APRILE 2015: partecipazione collettiva di aziende del settore mobile e complementi di arredo preselezionate in base a contenuti innovativi e di design della produzione del Made in Italy presso gli spazi della CNA di Milano in occasione del Fuori Salone di Milano.

OPEN DAY SERRAMENTISTI CONSORZIO LEGNOLEGNO: workshops di aggiornamento tecnico, normativo e gestionale per il settore del serramento realizzati in varie regioni italiane (Vicenza, Bergamo, Torino e Caserta) nel corso del 2015 dal Consorzio LegnoLegno in collaborazione con CNA Produzione e le CNA territoriali (“Open day del Serramentista”).

e per l’efficientamento energetico degli edifici, bonus mobili e Iva ridotta per i Marina Resort). Anche sul versante delle normazione tecnica, con il supporto del Consorzio LegnoLegno e del DPT CNA Nazionale competente, diverse sono state le occasioni di approfondimento con le imprese e di confronto con le istituzioni. È stata risolta con successo anche l’iniziativa avviata presso la Commissione Europea per le aziende produttrici di attrezzature per parchi divertimento. Sul piano delle relazioni sindacali durante il 2015 sono riprese le trattative per i rinnovi dei CCNL. Per quanto riguarda il comparto della Chimica/Gomma/ Plastica/Vetro/Ceramica è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo ed un specifico contratto che fornisce copertura contrattuale alle PMI del settore. In relazione al settore della Meccanica è stato sottoscritto un accordo a carattere economico e normativo per il contratto collettivo nazionale di lavoro dei settori dell’area meccanica (metalmeccanica, installazione impianti, orafi, argentieri e affini, odontotecnici e autoriparatori) scaduto il 31 dicembre 2012. Diverse, infine, sono state le iniziative a livello territoriale patrocinate da CNA Produzione e che si è collaborato a realizzare: CNA Business Day (Ferrara/ Ravenna/Imola/Rimini/Rovigo/Forlì Cesena), un evento finalizzato alla realizzazione di incontri B2B tra aziende e committenti/collaboratori/fornitori di servizi specifici del settore della produzione, un Convegno sulla filiera della nautica nel corso del Festival del Mare a Forte Marghera e la partecipazione alla Fiera “3 D Printing” sulla prototipazione rapida e sulla manifattura additiva.

Intensa è stata nel corso dell’anno anche l’attività di rappresentanza con le istituzioni nazionali e europee. Sulla Riforma del codice della nautica da diporto CNA Produzione ha espresso pubblicamente in Senato il proprio parere positivo sull’approvazione definitiva della legge delega di riforma, dopo aver partecipato anche da un’audizione presentando proprie osservazioni e proposte. In materia di elaborazione normativa CNA Produzione si è impegnata nella fase di predisposizione degli emendamenti sulla Legge di Stabilità per il 2016 su aspetti importanti per la ripresa del mercato nel settore delle costruzioni, serramenti, acquisto mobili e nautica (detrazioni fiscali per le ristrutturazioni

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CNA Servizi alla Comunità Totale Imprese 35.357 Abbinati 22.027 (Unioni Nazionali) Franco MINGOZZI

L’Unione ha promosso e organizzato numerose iniziative, in rappresentanza di tutti i settori che la compongono. CNA Autoriparazione. Il 2015 è stato un anno intenso e ricco di impegni in materia di RC Auto e Centri di revisione. A partire da febbraio l’unione ha lanciato una campagna a difesa delle carrozzerie minacciate per l’ennesima volta da alcune disposizioni, contenute nel disegno di legge Concorrenza, che di fatto canalizzavano le riparazioni dei sinistri verso le officine convenzionate con il mondo assicurativo. Diverse le iniziative intraprese: una petizione online che ha raccolto quasi 3.000 firme, una campagna informativa verso le imprese e gli automobilisti, iniziative a livello locale e regionale attraverso il coinvolgimento di numerosi parlamentari, un convegno nazionale all’interno di una importante fiera internazionale dell’automotive, Autopromotec 2015. Un’intensa attività che ha prodotto i suoi frutti in Parlamento, prima alla Camera dei Deputati , con il recepimento di tutte le nostre proposte emendative, e poi al Senato della Repubblica, con la conferma del testo modificato e approvato alla Camera, e in fase di conversione in legge. Relativamente ai Centri di revisione il 2015 è stato un anno complesso che ha visto le imprese impegnate con l’applicazione del nuovo protocollo informatico MCTCNet2 e tutte le attività connesse all’adeguamento delle attrezzature alle nuove procedure. E’ stato pertanto necessario organizzare un’attività di monitoraggio delle linee di revisione, attraverso la Cabina di Regia, e di interlocuzione costante con la Motorizzazione per individuare le possibili soluzioni e contenere al massimo i disagi per le officine. Una serrata attività di rappresentanza promossa anche in occasione del Meeting Nazionale dei Centri di revisione, che si tiene Genova ogni anno, e che ha visto la partecipazione di circa 200 imprese.

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Imprese di Pulizie. L’attività è stata focalizzata sulla nuova direttiva appalti e sulle attività parlamentari di recepimento. Infatti, nell’ambito della Fiera del Pulito di Verona, l’Unione ha organizzato un seminario di approfondimento sugli orientamenti contenuti nella nuova direttiva, con un focus sugli aspetti di maggiore criticità per le imprese di pulizia. E’ stato fatto un lavoro che ha consentito di intervenire nelle fasi di recepimento parlamentare della direttiva, con proposte ed emendamenti, in parte recepiti, indirizzati a facilitare l’accesso da parte delle imprese, coerentemente con i principi contenuti nella Direttiva Comunitaria. Le attività e le azioni intraprese sono state promosse e diffuse sulle riviste di settore con cui Tintolavanderie. Nel settore è proseguito il lavoro di interlocuzione con alcuni livelli regionali che ancora non avevano dato attuazione alla L.84/2006. La mancata e corretta applicazione della legge di settore ha, negli ultimi anni, intensificato i fenomeni di concorrenza sleale ad opera di lavanderie self service che, contrariamente da quanto previsto dalla

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legge, erogano sempre più spesso servizi aggiuntivi che sono prerogativa delle lavanderie tradizionali. Al fine di contrastare questi comportamenti scorretti che danneggiano il mercato e creano concorrenza sleale nei confronti di quelle imprese che operano nel rispetto delle regole la CNA, ha messo in campo una serie di iniziative: •

protocolli d’intesa con Sindaci, Prefetti, Comandi dei Carabinieri, Gdf ed Enti di vigilanza, tutti gli organismi che hanno competenza in materia di controlli

La Confederazione si è fatta portatrice azioni di sensibilizzazione e di informazione attraverso riviste di settore, altri mezzi di stampa e di comunicazione, anche radiofonica

Lettere a firma congiunta, con altre associazioni nazionali di rappresentanza del settore, all’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e un appello a tutti i comuni d’Italia con un invito alle istituzioni locali a mettere in atto tutte le misure necessarie a contrastare comportamenti illeciti.

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CNA Benessere e Sanità Totale Imprese 33.512 Abbinati 20.942 (Unioni Nazionali) Antonio STOCCHI

Nel corso del 2015 è stata avviata un’importante campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo. L’iniziativa ha avuto ampia diffusione sui social media con oltre 3000 sottoscrizioni on line e decine di migliaia di visualizzazioni. Il format della campagna è stato utilizzato dalle strutture territoriali dell’Unione per fidelizzare vecchi e nuovi iscritti. A livello europeo l’Unione, che esprime la presidenza della CEPEC, ha organizzato con l’ufficio di Bruxelles l’Assemblea annuale che si è svolta in Belgio in autunno. Obiettivo principale perseguito è stato quello di promuovere la CEPEC presso gli Stati Membri che ancora non aderiscono. E’ proseguita l’attività in Europa con Coiffeur EU per il settore dell’acconciatura al fine di promuovere il dialogo sociale nei servizi alla persona.

Per il settore dell’estetica è stata elaborata una proposta di modifica della legge di settore ormai datata (L.n.1/90), con la necessaria revisione della figura dell’operatore del benessere e l’inserimento di una specializzazione nel settore dell’estetica sociale. Anche nel 2015 si è svolto l’Hair Ring, importante manifestazione dell’acconciatura nell’ambito della fiera di settore Cosmoprof. Così come per l’estetica è continuata la collaborazione con la fiera Esthetiworld di Milano. Infine si è svolta con successo la XVII edizione del Premio Internazionale alle maestranze artigiane del cinema, La CHIOMA DI BERENICE, con il sostegno dell’ICE e con la presenza di cinque delegazioni provenienti da USA , GB, Polonia, Spagna, Cina.

I coordinamenti all’interno dell’Unione stessa (Acconciatori, Estetiste, Odontotecnici e Podologi) hanno svolto attività sindacale e di promozione su temi di interesse trasversale e su temi specifici.

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CNA SNO (Unioni Nazionali)

La persistente crisi che ha continuato a coinvolgere la filiera del settore del dentale, ha accentuato ancora più la difficoltà dell’attività degli odontotecnici. Partendo da ciò, particolare attenzione è stata dedicata al tema delle aggregazioni e alla stesura di un manuale operativo che tratta gli adempimenti amministrativi, sanitari, fiscali dei laboratori. Frequente è stata l’interlocuzione con il Ministero della Salute e Commissioni Parlamentari Sanità, su provvedimenti legislativi/normativi a difesa e tutela delle categoria.

Come quello sul riconoscimento del profilo professionale con interrogazioni parlamentari e risoluzioni di 11 Consigli Regionali a sostegno della categoria. Iniziative a livello nazionale di formazione ed informazione della categoria, come la “Cittadella dell’Odontotecnico” tenutasi a Rimini in occasione della Fiera sul dentista e del ciclo di incontri e conferenze programmate da CNA SNO ed ORTEC al Centro Congressi Fiera Milano, per valorizzare le capacità professionali dell’odontoiatra e odontotecnico ed in ultimo a Novembre a Palazzo Medici Ricciardi a Firenze l’importantissimo convegno dal titolo “L’odontoiatria alla luce dei nuovi cambiamenti”.

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CNA Giovani Imprenditori (Raggruppamenti d'interesse) Stefania MILO

CNA Giovani Imprenditori nel 2015 ha concentrato le sue attività nella diffusione della cultura d’impresa tra i giovani e gli studenti attraverso progettualità differenti esistenti sul territorio. Sono state avviate importanti relazioni con il Ministero dell’Istruzione nella definizione di alcuni concetti poi inseriti nella riforma de La Buona Scuola. E’ stato poi costruito un momento di confronto in merito alle azioni che la confederazione ha realizzato, o con le quali ha collaborato, sul rapporto scuola-lavoro, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, responsabili formazione, relazioni sindacali, scuola e giovani imprenditori appunto. In tale Laboratorio, al quale hanno partecipato membri della segreteria tecnica del Ministro dell’Istruzione, sono emerse numerose attività che la confederazione ha attivato per intensificare i rapporti tra le imprese associate e la scuola, soprattutto quella secondaria superiore. CNA Giovani ha poi collaborato con CNA Digitale nella realizzazione degli eventi del progetto

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Digitaly, diventando motore fondamentale dell’iniziativa e ottenendo ottimi risultati con ben 40 eventi organizzati su tutto il territorio nazionale e il coinvolgimento di oltre 5mila imprese. Anche quest’anno poi, CNA Giovani Imprenditori ha collaborato con Asset Camera per la realizzazione di uno spazio dedicato all’artigianato innovativo all’interno dell’evento Maker Faire che si è svolto a Roma negli spazi dell’Università La Sapienza. Sono state differenti le imprese che grazie al contributo di CNA, sono state selezionate per esporre durante l’importante iniziativa sull’innovazione. Infine CNA Giovani Imprenditori, in accordo con Unioncamere e le altre sigle dei giovani imprenditori, su stimolo di Libera, ha contributo a realizzare l’iniziativa legislativa Impresa Bene Comune, riguardanti le imprese confiscate alle mafie.

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CNA Impresa Donna (Raggruppamenti d'interesse) Paola SANSONI

Nel 2015 l’attività di CNA Impresa Donna si è sviluppata secondo una suddivisione organizzativa in sei gruppi tematici di lavoro che coinvolgono imprenditrici e funzionari/e di tutto il territorio nazionale. I sei gruppi di lavoro sono scaturiti da una condivisione di obiettivi con tutto il Consiglio Nazionale. L’intento è quello di allargare la partecipazione, affrontare in maniera più approfondita le tematiche, aiutare la crescita individuale, poter ideare e sviluppare progetti creando un senso di squadra. Nell’anno 2015 i gruppi di lavoro hanno iniziato il loro lavoro di analisi e sviluppo progettuale, dimostrandosi competenti e capaci di mettere in campo proposte, iniziative ed eventi di portata nazionale di altissimo valore. Alcuni di questi progetti hanno già prodotto risultati ed iniziative, altri sono in fase di analisi di fattibilità e di elaborazione. In tema di “reti” a Forlimpopoli si è tenuta la seconda importante esperienza di “rete informale” di Impresa Donna, con la partecipazione dal 26 al 28 giugno alla manifestazione evento delle “Feste Artusiane”, uno showcooking di talenti femminili con esposizione e vendita dei prodotti partecipanti. Per quanto riguarda le tematiche del welfare, servizi di cura e l’aggiornamento normativo è stato avviato un approfondito e costante confronto con vari interlocutori, compresi “enti bilaterali” e “San. Arti”, che ha potato ad individuare linee guida per la definizione di un modello di servizi di welfare in grado di supportare in maniera più adeguata imprenditrici, professioniste e famiglie nel difficile obiettivo di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Sono stati fatti vari incontri sul territorio. Le tematiche affrontate vanno dalla maternità alla malattia ai servizi per l’infanzia come baby sitting ma anche a quelli di cura e assistenza per persone non autosufficienti e al caregiver familiare. Si sostengono le proposte di legge sui voucher universali e sul caregiver familiare.

conoscere e migliorare i prodotti offerti alle imprese femminili (e non solo). Si sono ottenuti così ottimi risultati, soprattutto in merito al pacchetto “KEY WOMAN” che è stato adeguato alle reali necessità delle imprese femminili grazie alle nostre suggestioni. Per quanto riguarda il microcredito si è invece ottenuto un prodotto con cui si sta lavorando in modo molto efficace, ad esempio, in Piemonte. Si stanno inoltre studiando le opportunità del credito al consumo. Sul tema sono state fatte varie iniziative sul territorio. Nel 2015 si è lavorato molto sulla formazione, sia delle imprenditrici che delle funzionarie e funzionari che coordinano il CID. L’intento complessivo, utilizzando varie metodologie, vuole essere quello di rafforzare tra le partecipanti il pensiero positivo e l’approccio proattivo quali strumenti chiave di crescita, sia nelle organizzazioni complesse di cui si fa parte, sia nella propria esperienza imprenditoriale. L’evento centrale del percorso formativo nel 2015 è stata la tre giorni di formazione che si è tenuta a Matera il 27-28-29 novembre 2015. Un importante momento di formazione e di confronto tra imprenditrici e funzionari/e, una full immersion con un obiettivo importante: raggiungere la consapevolezza di far parte integrante di un grande sistema, la presa di coscienza e conoscenza delle proprie risorse e limiti, dei mezzi a disposizione e delle esperienze come forza comune per crescere, migliorare e superare i momenti di crisi e creare una rinnovata CNA, un rinnovato modo di fare sistema e rappresentanza. CNA Impresa Donna ha infine operato attivamente in di RETE Imprese Italia - Imprenditoria Femminile, che, attraverso la condivisione di obiettivi e azioni comuni ed ha consentito di rafforzare il livello di attenzione e interlocuzione verso i ministeri di riferimento.

Sul tema del “credito” si è lavorato in una collaborazione proficua con Artigiancassa per

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CNA Industria Totale Imprese 15.210 (Raggruppamenti d'interesse) Alfeo CARRETTI

Per CNA Industria il 2015 si è aperto con l’approvazione da parte del Consiglio Nazionale, nel corso della riunione del 22 gennaio, del Piano di Lavoro. Nel Piano sono stati definiti indirizzi ed obiettivi da perseguire, partendo da alcune priorità tematiche condivise ed individuando nei temi dell’Innovazione e dell’Internazionalizzazione quelli su cui operare per incrociare al meglio gli interessi delle imprese industriali associate, sapendo che sono queste le leve su cui puntare per accrescere la competitività delle imprese.

Un altro momento fondamentale per il Raggruppamento di interesse è stato la nomina del Comitato di Presidenza in occasione del Consiglio Nazionale tenutosi il 10 novembre del 2015 a cui è seguita, il 14 dicembre, l’assegnazione, all’interno della Presidenza stessa, di alcune specifiche deleghe.

In coerenza con gli obiettivi individuati e, in particolare, con lo scopo di approfondire la relazione difficile, ma indispensabile fra imprese e mondo della ricerca, è stata organizzata l’iniziativa dal titolo “Impresa, Innovazione e Ricerca. Buone prassi e nuovi scenari” (8 giugno 2015). Tale iniziativa, che ha che ha visto la partecipazione di autorevoli e numerose presenze, si è svolta a Bologna, presso la prestigiosa sede della Alma Mater, in collaborazione con CNA Bologna, CNA Emilia Romagna, con l’Università di Bologna e con la Conferenza Nazionale delle Fondazioni Universitarie (CNFU).

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CNA Pensionati Totale Pensionati 232.549 Abbinati INPS 226.792 Giancarlo PALLANTI

CNA Pensionati ha avuto nel 2015 un aumento di 403 soci (totale gestioni INPS-INPDAP ed ENPALS) passando da 232.146 a 232.549 soci. L’incremento è dovuto ad un importante lavoro di squadra e di integrazione di sistema con CNA, EPASA, CAF e CNA Cittadini. E’ stato registrato un incremento associativo in quasi tutti i territori del mezzogiorno, con una particolare situazione di sofferenza, però, in Puglia che permane da tempo. Importante, a questo proposito, è stato anche il lavoro di formazione e di supporto informatico da parte di CNA Pensionati Nazionale sul nuovo sistema di acquisizione INPS delle deleghe on line. Abbiamo passato il vaglio del Ministero del Lavoro e dell’INPS, rinnovando la convenzione in essere fra Istituto e CNA Pensionati. Si è concluso l’accordo di partenariato con l’associazione dei pensionati Sapens-Orsa. Il 2015 è stato anche per l’associazione un significativo momento di lavoro concertato sul rinnovo di Statuto e Regolamento CNA Pensionati per rendere l’associazione sempre più innovativa e al passo con i cambiamenti e con il contesto socio-economico. Le strategie di lavoro pluriennali si articolano sui seguenti pilastri: integrazione di sistema, formazione, mezzogiorno e reti esterne. Per il raggiungimento di questi cardini strategici si è lavorato ai vari livelli per progetti. I progetti di decentramento hanno coinvolto 16 Regioni e 50 Territori con un fondo di Euro 360 mila. Le strategie progettuali diversificate da territorio a territorio hanno portato buoni risultati in termini di sviluppo associativo e di tesseramento. Si è continuato a diffondere il Progetto “Tra Generazioni, l’Unione Crea Lavoro” insieme a Google e Fondazione Mondo Digitale in Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. Abbiamo iniziato il nuovo Progetto su ‘La memoria, il presente del nostro passato’ con la pubblicazione del libro “la sedia di pietra” di Alba dal Forno che ha partecipato, con il supporto di CNA Editoria, al salone del libro a Torino. Si sta sviluppando anche un progetto di turismo sociale insieme alle Unioni CNA Alimentare ed Artistico e Tradizionale.

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L’attività sindacale CNA Pensionati insieme a CNA e alle Reti del CUPLA (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) e della rete europea di AGE Platform si è concentrata su diverse prese di posizione sul Bonus 80 €, motivate dalla necessità di equità fiscale dei pensionati e lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti. Sono state elaborate valutazioni e proposte inerenti la Legge di stabilità. Il 17 marzo si è tenuta un’iniziativa Pubblica sulla

povertà organizzata insieme ad Age Platform e il 29 aprile si è celebrata la Giornata Europea di solidarietà fra generazioni. La consueta Festa CNA Pensionati si è tenuta in Sicilia per la prima volta con un accordo CNA e i villaggi Bluserena. E’ continuata la pubblicazione della rivista sindacale VerdEtà con contenuti sempre più accurati ed attuali e con la versione digitale sfogliabile, sono iniziate anche le uscite periodiche degli inserti regionali di Campania, Piemonte e Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Nei costi complessivi di VerdEtà sono comprese le spedizioni delle riviste regionali. Il sito istituzionale è stato animato di notizie, diffuse anche attraverso le news e si è continuata la promozione associativa con l’opuscolo delle convenzioni “Vantaggi per iscritti”. E’ stata prodotta la nuova tessera NFC con invio automatico periodico delle tessere in forte integrazione di sistema con CNA e CNA Cittadini per offerte e scontistiche per i pensionati. Gli organismi di Presidenza, Direzione ed Assemblea si sono riuniti regolarmente per implementare e decidere tutte le attività svolte nel corso dell’anno. Le commissioni di lavoro e la commissione ad hoc per la revisione dello Statuto e la consulta dei segretari si sono riunite periodicamente.

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CNA Professioni Totale 21.738 Associazioni affiliate 36 (Raggruppamenti d'interesse) Nel 2015 l’attività di CNA Professioni è stata rivolta a individuare, sviluppare e razionalizzare le politiche a favore dello sviluppo delle professioni di cui alla legge 4/2013, partendo dalla denuncia della necessità di una riforma organica del lavoro autonomo e professionale. Alla base di tutte le attività e progettualità è stato l’obiettivo di rendere sempre più visibile e conosciuta la realtà delle professioni non ordinistiche, la sua rilevanza sociale, innovativa ed economica ed il sistema di autoregolazione e certificazione che la legge 4 introduce. Scopo: fare entrare i professionisti nell'agenda politica di Governo. Per questo motivo abbiamo creato il primo Osservatorio Nazionale Permanente sulle Professioni non Ordinistiche. Una analisi quali-quantitativa, uno studio fatto non solo di numeri, ma anche di focus tematici, con l’ambizione che esso stesso potesse diventare un punto di riferimento qualificato. La prima edizione dell’Osservatorio nazionale permanente sulle professioni non ordinistiche di Cna è stata presentata il 9 Aprile 2015 presso la Camera dei Deputati nella Sala della Regina con un grande successo di pubblico e di stampa.

Alla presentazione dell’Osservatorio abbiamo affiancato 10 proposte rivolte a Governo e Parlamento per migliorare la vita dei professionisti. I temi su cui si è puntata l’attenzione sono quelli del fisco, del credito della previdenza e welfare e del contesto europeo. Oltre all’ On. Paola De Micheli, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze, molti sono stati i rappresentanti del mondo politico che hanno

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Giorgio BERLOFFA

partecipato all’iniziativa e che hanno iniziato a prendere come riferimento i dati emersi dal documento. Nel 2015 è iniziato un rapporto di collaborazione costante con l’Ufficio Cittadinanza europea della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il supporto della definizione e schedatura delle professioni di cui alla Legge 4/2015 in vista del recepimento della Direttiva 2013/55/UE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. Nel mese di luglio è stato costituito dal Sottosegretario Sen. Simona Vicari presso il MISE un tavolo di lavoro sulla “competitività delle libere professioni” di cui ha fatto parte Cna Professioni, apportando varie proposte e un contributo concreto alla bozza di un Protocollo d'intesa fra le Regioni e il Ministero in tema di professioni, sottoposto dal Sottosegretario. Il 21 di ottobre Cna Professioni ha organizzato un incontro per presentare le proprie proposte in tema di professioni per la Legge di Stabilità 2016 al quale ha partecipato il Sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti. Numerosi i parlamentari intervenuti e presenti all'incontro organizzato da CNA Professioni: Carla Ruocco, Chiara Gribaudo,Ignazio Abrignani, Marco Donati, Marco Di Maio, Sara Moretto e Davide Baruffi e Andrea Mandelli. A seguito dell’evento il 26 ottobre siamo stati auditi in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati in materia di iniziative concernenti i prestatori di lavoro autonomo e professionale. Cna Professioni è infine intervenuta a vari eventi organizzati dalle Associazioni affiliate sul territorio. L’obiettivo è quello di coinvolgere sempre più le Associazioni affiliate e le scuole professionali ad esse collegate ai livelli territoriali Cna In termini di rappresentanza nel 2015 sono cresciute le Associazioni affiliate ed il numero dei singoli professionisti associati a Cna.

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CAF CNA (Società e Strutture di Sistema) Giuliano TAMAGNINI

Il 2015 è stato un anno di svolta per il sistema dei CAF. Si è avviato infatti il 730 precompilato predisposto dall’Agenzia delle entrate con facoltà per i cittadini di compilarlo online senza ricorrere ad un intermediario qualificato, è stata introdotta la totale responsabilità del CAF sul 730 elaborato per le imposte le sanzioni e gli interessi che sarebbero dovuti dal contribuente e si sono introdotti dei limiti dimensionali ai CAF che, se non raggiunti in un triennio, non gli consentiranno di continuare ad operare. L’introduzione del 730 precompilato ha avuto un impatto sui risultati dei singoli CAF, ma non significativo, posto che 17,5 milioni di cittadini hanno continuato a preferire i CAF. Anche la nostra società ne ha risentito, ma abbiamo comunque assistito complessivamente circa 410.000 CITTADINI per il modello 730, di cui oltre 75.000 come nuovi clienti, dimostrando di essere competitivi. Abbiamo fra l’altro svolto un ruolo attivo nel “lancio” del 730 precompilato, raccogliendo oltre 300.000 deleghe per il prelievo del modello dall’Agenzia delle entrate. Inoltre si sono rivolte a noi oltre 120.000 FAMIGLIE per la compilazione dell’ISEE, circa 60.000 PENSIONATI per il modello RED e oltre 45.000 FAMIGLIE per i benefici economici di invalidità civile, oltre 200.000 CITTADINI per la predisposizione dei modelli di versamento di IMU e TASI. Il nostro punto di forza continua ad essere la grande diffusione territoriale e la qualità dei nostri servizi. Siamo presenti in tutto il territorio nazionale, anche attraverso una amplia rete esterna di professionisti convenzionati. Abbiamo più di 1.000 uffici con oltre 2.500 operatori, tra personale dipendente delle società di servizio convenzionate, delle strutture della CNA o professionisti abilitati, che ogni giorno, per tutto l’anno, rispondono alle esigenze dei clienti e sono ormai per questi un importante punto di riferimento.

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I nostri servizi sono ad un ottimo livello di qualità perché operiamo principalmente con personale dipendente qualificato, affidandoci molto limitatamente a personale stagionale, e investiamo nella FORMAZIONE, predisponendo ogni anno dei corsi di aggiornamento obbligatori. I limiti dimensionali per lo svolgimento dell’attività aiuteranno il sistema dei CAF a “depurarsi” da soggetti che operano forme di concorrenza sleale, nuocendo a tutto il sistema, ma la sfida per il futuro si giocherà sulla competenza e la credibilità dei singoli CAF, nei confronti del cittadino/cliente, che chiede di essere assi-stito, e nei confronti della pubblica amministrazione. Noi abbiamo anticipato queste sfide da alcuni anni con SCELTE STRATEGICHE INNOVATIVE, come la forma-zione in modalità e-learning, che abbiamo continuato a condividere anche nel 2015 con altri CAF delle asso-ciazioni di rappresentanza del mondo delle imprese, la costituzione del comitato di controllo per le verifiche interne, le piattaforme di servizi integrate che migliorano l’efficienza e l’affidabilità dei nostri servizi, l’apertura “controllata” alla rete esterna, cercando in essa qualità e non quantità, e la centralizzazione delle fasi finali delle attività che soprattutto con il crescente sviluppo tecnologico si è dimostrata una scelta vin-cente in termini di efficienza e di economicità. Sul piano economico finanziario la società ha dovuto affrontare gli effetti della normativa sullo “split payment”, che non consentendo l’incasso dell’Iva sulle fatture emesse verso la pubblica amministrazione, ha ridotto le disponibilità finanziare facendo maturare un credito Iva di circa 1 milione di euro. Attraverso un costante controllo degli impegni di spesa e delle disponibilità, la società è però riuscita a far fronte alle minori entrate senza ricorrere a finanziamenti esterni. Inoltre l’attribuzione delle nuove responsabilità al CAF per l’attività 730 ha fatto lievitare il costo della

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polizza assicurativa obbligatoria di oltre il 250%, con una maggiore spesa significativa, cui non abbiamo potuto far fronte solamente attraverso la spending review, già adottata da alcuni anni dalla nostra società, dovendo confermare la modifica dei compensi riconosciuti alle strutture convenzionate, con la riduzione di 1 EURO, per il servizio 730.

ed ha anche effettuato investimenti per lo sviluppo della piattaforma e la sua integrazione con quelle di alcuni Suap territoriali. Inoltre ha confermato per il 2015 la certificazione ISO 9001 rilasciata dall’ente certificatore TUV ITALIA S.R.L..

La società ha comunque effettuato investimenti per garantire nuove opportunità di servizi alle strutture convenzionate, che hanno potuto produrre maggiori entrate. Siamo stati il primo CAF ad aver messo a dispo-sizione degli addetti una procedura per la gestione della nuova ISEE, dopo la riforma introdotta dal 1 gennaio 2015. Il 7 gennaio eravamo già in grado di assistere i cittadini, mentre la concorrenza ha cominciato ad essere operativa alla fine di febbraio. Inoltre abbiamo predisposto una funzionalità che consente al cliente di poter pagare il modello F24 in via telematica attraverso il CAF CNA senza doversi recare in banca, tenuto anche conto che dal 2015, per importi superiori a 1.000 euro o in caso di delega a zero, la via telematica è la sola possibile. La funzionalità è stata resa disponibile per IMU e TASI, ma in prospettiva sarà operativa per tutti i versamenti. Investimenti sono stati effettuati anche in termini di QUALITÀ dei servizi. La nuova responsabilità ci ha indot-to a rinnovare i criteri di controllo a campione sull’attività effettuata presso le strutture territoriali e ad in-tensificarli ulteriormente, giungendo a ricontrollare oltre 7.000 posizioni, prima della scadenza del Modello Unico, in modo tale da consentire eventuali correzioni nei termini. Anche il Comitato di Controllo ha conti-nuato la sua attività e, dopo 7 anni dalla sua costituzione, sono state ormai verificate oltre il 70% delle nostre strutture convenzionate, con esiti positivi. L’attività dell’AGENZIA PER LE IMPRESE, avviata nel 2014, purtroppo nel 2015 non è cresciuta secondo le aspettative. Principalmente a motivo delle difficoltà e complessità burocratiche e delle profonde diversità che sussistono nella documentazione necessaria ad avviare una attività a livello di singoli Comuni, anche se limitrofi. Nel 2016 si dovranno fare le necessarie valutazioni e verificare se l’intermediazione dell’agenzia per le imprese ha ancora un ruolo centrale per la pubblica amministrazione, nella logica di semplificazione che sta perseguendo, o se invece ci si sta orientando verso scelte diverse e trarne le conseguenze. La società ha comunque garantito l’operatività nelle tre Regioni (Marche Veneto e Lazio) dove si è attivata

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FONDAZIONE ECIPA (Società e Strutture di Sistema) FONDAZIONE ECIPA

Ente Confederale di Istruzione Professionale per l’Artigianato e le Piccole Imprese

Nel perdurare della crisi la Fondazione ha perseguito l’obiettivo di consolidare le attività tradizionali , monitorando allo stesso tempo nuove opportunità di lavoro per rispondere alle esigenze del sistema e degli associati. Naturalmente anche nel 2015 lo scenario economico di riferimento, caratterizzato appunto da gravi problemi del sistema imprenditoriale, ha immancabilmente condizionato le attività di formazione di tutto il sistema ECIPA. Particolare attenzione è stata rivolta al tema dell’alternanza scuola–lavoro, allo scopo di proporre Ecipa, con le sue articolazioni territoriali come valido interlocutore del mondo della scuola. A tale scopo è stato proposto un protocollo d’intesa con il MIUR per sviluppare in modo omogeneo la collaborazione scuola-impresa. Sempre in tema di formazione professionale è continuata l’attività di assistenza al territorio per i corsi dell’accesso alla professione di autotrasportatore che ha registrato comunque una forte contrazione a causa della situazione economica in cui versano le imprese del settore. Si tratta, tuttavia, di un’ attività di particolare rilievo che nel tempo ha avuto l’obiettivo di formare un numero considerevole di autisti su quelle tematiche che possono renderli sempre più competenti nel loro lavoro ed offrire così un valido contributo al grave problema della “guida sicura”.

BILANCIO SOCIALE 2015

Manrico ROMANO

Nel quadro della formazione continua per gli operatori del sistema, ECIPA ha organizzato diverse iniziative finanziate da FONDARTIGIANATO, con seminari dedicati alle metodologie di progettazione, allo scopo di fornire agli operatori della formazione e dell’area sindacale le competenze necessarie per costruire progetti qualitativamente elevati per le imprese che aderiscono al Fondo. A livello Europeo, la Fondazione ha continuato le azioni previste per la seconda annualità del Progetto BUILD UP SKILLS, finalizzato a sviluppare profili professionali riconosciuti in ambito europeo nei settori dell’edilizia e dell’impiantistica. In ultimo occorre sottolineare una maggiore consistenza delle attività di sistema: il lavoro di assistenza e consulenza che ECIPA ha svolto per l’Area Education e soprattutto per la CNA Pensionati nell’ambito dei progetti presentati dal territorio nel Fondo di Decentramento, per i quali ha svolto l’attività di assistenza alla progettazione e valutazione. Inoltre, tra le attività di supporto alla CNA, la Fondazione ha svolto una attività di controllo e monitoraggio sui corsi di aggiornamento per gli operatori CAF Cna, che annualmente partecipano alla formazione in e - learning sul 730 precompilato e modello ISEE.

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EPASA ITACO Cittadini e Imprese (Società e Strutture di Sistema) Tiziano GIROTTI

Un anno che ricorderemo. Questo è stato il 2015 per il nostro patronato.

moderno e innovativo che operi all’interno di un sistema di welfare efficiente e sostenibile.

L’anno della fusione con il patrono ITACO Confesercenti, della pubblicazione dei decreti attuativi per le attività diverse, del nuovo taglio al finanziamento, dei primi significativi risultati concreti del progetto sulla formazione. Un mix di accadimenti endogeni ed esogeni che segneranno profondamente il nostro futuro. Ma mettiamo ordine nella bacheca dei ricordi. A seguito della riforma della legge 152/2001, prodotta in sede di legge di Stabilità 2015, il sistema dei patronati ha avviato una fase di riassetto fatta di fusioni e liquidazioni. Anche noi abbiamo fatto la nostra parte. Dopo una prima parte dell’anno, trascorsa tra incontri più o meno concreti con alcuni dei patronati che non avevano i requisiti richiesti dalla nuova normativa, abbiamo potuto riscontrare nel patronato ITACO e nella sua Organizzazione promotrice, una sincera e positiva intenzione a procedere sulla strada della fusione, sulla base di un progetto che non fosse soltanto limitato a raggiungere i requisiti minimi previsti dalla legge ma che guardasse al futuro in un’ottica sviluppo. Sono stati mesi di trattative complesse, come possono essere quelle che avvengono tra due grandi organizzazioni di rappresentanza come CNA e Confesercenti. Due organizzazione che intendono avere un ruolo nella fase di indirizzo del nuovo sistema di welfare italiano e sulla base di questa chiara volontà, vogliono anche avere un patronato che sia all’altezza della sfida. Un patronato moderno e innovativo, che lavora ad un nuovo sistema dei servizi alle persone e non un patronato che vivacchia cercando ogni anno faticosamente qualche pratica in più. La volontà di battersi per questi obiettivi ha permesso di smussare le inevitabili asprezze che ogni trattativa comporta e di arrivare, il 17 dicembre 2015, alla sottoscrizione dell’atto di fusione che, civilisticamente, ha decretato la nascita del patronato EPASA-ITACO Cittadini e Imprese. Siamo al lavoro per far crescere un patronato

Nella seconda metà del 2015 si è avuta la pubblicazione dei decreti attuativi previsti nel riformato art. 10 della legge 152/2001. Un insieme di norme che dovrebbe permettere lo sviluppo, in maniera organica e trasparente, di una serie di attività che i patronati in questi ultimi anni, seppur in maniera disomogenea e “spontanea”, avevano già iniziato a gestire. Per quanto ci riguarda, proprio perché impegnati nella fase di fusione, non siamo in grado di fornire un giudizio definitivo in merito all’impianto dei decreti. Riteniamo in ogni caso che, dopo anni in cui si è fatto un gran parlare sulla riforma del nostro sistema, ora la responsabilità del cambiamento sia tutta in capo ai patronati. Cercare di trovare scuse in un impianto normativo che forse poteva essere scritto meglio, sarebbe soltanto uno sterile alibi. Certamente tutto è perfettibile ma non si può restare immobili in attesa della perfezione. Alle condizioni date si può e si deve lavorare. Il nostro patronato lo farà.

SEZIONE 4 - Unioni di Mestiere e Articolazioni

Ma non soltanto luci, anche ombre in questo 2015 che ci lasciamo alle spalle. Alcune sono le solite nubi che ormai ogni anno si addensano sulla testa dei patronati. Il solito balletto delle voci che si rincorrono sui tagli e sulla loro dimensione. Il solito finale con il Parlamento che riduce quanto il Governo aveva detto di voler tagliare. Detta così sembra quasi che ci si sia fatta l’abitudine e invece no. Non soltanto non ci siamo abituati ma siamo contrariati per questo metodo e fortemente preoccupati. Comprendiamo che il risanamento finanziario del Paese imponga sacrifici che devono essere richiesti a tutti, ma i tagli in questo settore sono atti che incidono in profondità nel sistema delle tutele e dei servizi che i lavoratori pagano per avere a disposizione.

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Una serie pluriennale di tagli che incide ormai vistosamente nelle sedi, nel personale, nella programmazione degli investimenti. Soltanto negli ultimi due anni abbiamo avuto un taglio complessivo di 50 milioni di euro. Troppi. Queste decisioni producono un veleno che sta, nemmeno tanto lentamente, corrodendo elementi portanti del nostro modello organizzativo. Se non si mette un freno a questo metodo a breve si produrrà un vistoso degrado della qualità del servizio erogato ai cittadini. Non possiamo assistere in silenzio a questa evoluzione, proprio mentre la coesione sociale continua ad essere sempre più messa in discussione da una crisi che sembra non finire mai. Nessuno meglio di noi sa quanto questa crisi stia indebolendo la società italiana. Noi che, in molti territori, siamo spesso l’unico punto di riferimento in grado di facilitare l’accesso alle prestazioni previdenziali e socio assistenziali per le persone più deboli, per i soggetti più a rischio, per chi non può permettersi altri tipi di tutela. Non ci spinge soltanto un, pur comprensibile, istinto di conservazione a batterci contro la disarticolazione di questi presidi sociali. Abbiamo il dovere di farlo per riaffermare una giustizia sociale che troppo spesso vediamo messa in pericolo da troppe ingiustizie, troppi egoismi, troppe inefficienze. Noi, però non siamo tra gli iscritti al partito del “tanto peggio, tanto meglio”. Noi non ci limitiamo ad una protesta di facciata. Noi portiamo all’attenzione della pubblica opinione i problemi, ma siamo tra quelli che pensano che insieme ai diritti ci siano anche i doveri. Il nostro è un patronato che sente forte il dovere di migliorare il servizio prescindendo, finché ne avremo le forze, dall’entità delle risorse che avremo a disposizione e questa nostra a f fe r m a z i o n e non è uno s l o g a n promozionale, ma un modus operandi che ci ha anche permesso di ottenere dei risultati importanti. Un esempio, tra gli altri, che

BILANCIO SOCIALE 2015

meglio rappresenta il nostro modo di agire, è il nostro progetto per la formazione del personale. Come abbiamo avuto modo di illustrare nel bilancio sociale dello scorso anno, il nostro patronato ha scelto di investire nelle competenze dei nostri operatori. Per questo, grazie al supporto del dipartimento DigiLab dell’università di Roma La Sapienza, abbiamo avviato nel 2013 un progetto di formazione che nel 2015 ha iniziato a dare significativi risultati. Non soltanto espressi dal numero di operatori formati ma per la qualità della formazione e l’impatto che questa formazione ha avuto nella qualità del servizio. Non è certamente questa la sede per approfondire gli aspetti di questo progetto i cui risultati sono stati presentati, tra l’altro, alla Conferenza internazionale “Quality in Blended learning” tenutasi a Malaga in Spagna dal 27 al 29 agosto 2015. La conferenza era stata organizzata nell’ambito del progetto europeo “Blended Learning Quality for Adult Education” (Qualità del Blended Learning per l’educazione degli adulti) ed aveva l’obiettivo di elaborare criteri e standard di qualità a livello europeo specificamente pensati per i corsi erogati in modalità blended learning (misto di formazione in presenza e a distanza). Il convegno ha visto la partecipazione di relatori provenienti da otto università di diversi paesi europei tra cui presenze di assoluto rilievo nell’ambito della formazione in e-learning come le università inglesi “University of Cumbria” e “l’Open University” (la prima ad occuparsi di formazione in e-learning in ambito europeo). L’obiettivo del convegno era quello di analizzare e confrontare le buone pratiche di blended learning a livello europeo e soprattutto di ragionare sulla evoluzione del settore, avendo come tema di riferimento il miglioramento della qualità e dell’efficacia dei processi di apprendimento. Siamo stati molto lusingati dai risultati ottenuti nella comparazione con altre esperienze europee, che sono emersi nel corso della Conferenza, ma siamo stati ancor più

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positivamente colpiti dall’analisi dei dati di alcuni indicatori che abbiamo esaminato nei primi mesi del 2016. Come ogni anno, abbiamo analizzato la grande mole di dati che ormai, grazie al nostro processo di digitalizzazione, abbiamo a disposizione. Tra questi particolare rilevanza hanno avuto i dati relativi ai quesiti che gli operatori di patronato inviano a chi si occupa di interpretazione normativa presso la Direzione Nazionale. Grazie a questi dati abbiamo documentato che, da quando stiamo facendo formazione massiva blended learning, il numero dei quesiti mensili inviati alla Direzione Nazionale sta costantemente diminuendo.

Inoltre i contenuti dei quesiti stanno diventando sempre più complessi ma la struttura di interpretazione normativa centrale riesce a mantenere livelli di rapidità di risposta eccellenti, visto che nel 2015 si è data risposta entro i tre giorni nel 46,81% dei casi ed entro i cinque giorni entro il 14,89%. Il restante quantitativo di quesiti ottiene comunque risposta dopo i cinque giorni. I dati dimostrano in maniera chiara che il nuovo sistema di formazione ci ha permesso di elevare in maniera decisamente significativa il livello di qualità dei nostri operatori centrali e territoriali. Conseguentemente siamo in grado di fornire un sevizio al cittadino di qualità sempre più elevata.

“Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco." (Lev Tolstoj)

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Ma non solo formazione blanded learning. Altro strumento importante di informazione/formazione sono le videoconferenze. Un metodo che abbiamo adottato ormai da anni e che anch'esso ci sta aiutando molto a diffondere, con rapidità e precisione, le informazioni sulle modifiche normative nei campi di intervento del patronato. Nella tabella seguente sono riportate le videoconferenze tenutesi nel 2015 e i temi trattati in ciascuna di esse. Data

Argomento della videoconferenza

25/01/2015

Bilancio di previsione 2015 – Cna Cittadini – Cna Pensionati

03/02/2015

Sessione di chiusura del corso “La Previdenza dopo la Riforma Fornero” per gli operatori delle sedi estere Campagna di emissione delle certificazioni di esistenza in vita Operazioni di chiusura attività 2014

10/02/2015

Aggiornamenti procedure in Ad Cives

26/02/2015

Sistemazione della posizione assicurativa dei dipendenti pubblici. Termini dell’operazione, coinvolgimento del patronato e lettura dell’estratto contributivo

03/03/2015

Controlli chiusura attività 2014

07/04/2015

Produzione tabelle ministeriali chiusura attività 2014

14/04/2015

Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL) e Assegno di Disoccupazione (ASDI). Requisiti e disciplina generale

12/05/2015

Novità in materia previdenziale. Il quadro complessivo (sentenza Corte Costituzionale n. 70/2015; operazione INPS “La mia pensione”; c.d. “Bonus bebè”; tetto d’importo e penalizzazione percentuale per la pensione anticipata: Circolare INPS n. 74/2015; diritto all’ANF per i familiari residenti all’estero di soggiornanti di lungo periodo). Bilancio di chiusura attività 2014

03/06/2015

Illustrazione delle problematiche dell'attività INPS svolta dalle sedi estere (con la partecipazione del dott. Ponticelli dell'INPS);

09/06/2015

Decreto-legge n. 65/2015: attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 70/2015; coefficiente di capitalizzazione del montante contributivo; razionalizzazione delle procedure di pagamento dell’INPS Evoluzione dei lavori sulla riforma dei patronati Novità sugli aggiornamento del sistema digitale del patronato

07/07/2015

Protocollo di collaborazione operativa tra INPS e Patronati per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero

15/07/2015

Decreto legislativo 18 giugno 2015 n.80. Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell'art.1,commi 8 e 9 della legge 183/2014. Rivalutazione dei trattamenti pensionistici di cui al D.L. 65/2015 ( sentenza Corte Costituzionale n.70/2015)

07/09/2015

Decreto-legge n. 65/2015. Evoluzione dei lavori sulla riforma dei patronati. Aggiornamenti sistema digitale del patronato

08/09/2015

Perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012/2015, di cui alla sentenza Corte Cost. n. 70/2015. Evoluzione e aggiornamenti; Chiarimenti su NASpI. Circolare INPS n. 142/2015

13/10/2015

Aggiornamento Riforma dei Patronati; Vademecum attività ispettiva sugli Istituti di Patronato; Perequazione automatica delle pensioni. Aggiornamenti; “Opzione Donna”. Chiarimenti

03/11/2015

Verifiche ispettive estero - Aggiornamenti sulla riforma dei Patronati.

10/11/2015

Perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012/2015, di cui alla sentenza Corte cost. n. 70/2015. Evoluzione e aggiornamenti; Detrazioni fiscali per pensionati italiani residenti all'estero;

BILANCIO SOCIALE 2015

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14/12/2015

Comunicazione del Direttore Generale sulla fusione per incorporazione di ITACO Confesercenti in CNA EPASA

22/12/2015

Legge di Stabilità 2016, comunicazione e commenti sulle novità relative alla riforma dei Patronati ed alla normativa Previdenziale

Riguardo all’assistenza sull'interpretazione normativa fornita alla rete dei nostri uffici, è possibile affermare che, anche quest’anno, è stato prodotto un notevole sforzo volto alla conoscenza e alle conseguente diffusione delle corrette indicazioni interpretative e applicative delle norme di legge. Infatti, anche l’anno 2015 si è caratterizzato per una intensa attività relativa ai numerosi interventi legislativi in materia di previdenza sociale e, più in generale, di diritto della sicurezza sociale. Si tratta di interventi legislativi che hanno apportato rilevanti correttivi alla normativa vigente, o che sono entrati in vigore negli anni precedenti, ma che hanno iniziato a produrre i propri effetti a partire dal 2015 o, ancora, sollecitati dalla giurisprudenza, anche costituzionale. È questo il caso, ad esempio, di quanto previsto dal Decreto-legge n. 65/2015, varato dal Governo a seguito della illegittimità costituzionale, dichiarata dalla Corte, della norma contenuta nel Decreto-legge n. 201/2011, che aveva previsto la non applicazione della perequazione automatica delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo INPS. La dichiarata incostituzionalità della norma ha prodotto un articolato intervento legislativo volto a ristabilire una forma di protezione per i trattamenti pensionistici interessati, sulla cui corretta applicazione il patronato EPASA, che proprio in quel periodo aveva assunto la presidenza annuale del raggruppamento CIPLA (il raggruppamento dei patronati delle organizzazioni di rappresentanza del lavoro autonomo), è stato promotore di incontri e approfondimenti con la Direzione Centrale pensioni dell’INPS. Allo stesso modo sollecitata da interventi giurisprudenziali nel 2015, è stata la estensione del diritto alle prestazioni di invalidità civile anche agli extracomunitari sprovvisti di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, le cui sentenze hanno prodotto una rivisitazione delle pratiche già gestite dai nostri uffici territoriali al fine di fornire adeguata assistenza ai cittadini che ne avessero fatto richiesta prima dell’intervento della Suprema corte. Le novità introdotte dalla legge n. 190/2014 (Legge di stabilità per l’anno 2015), in tema di “doppio calcolo”, con effetto retroattivo, degli importi pensionistici, e di disapplicazione della penalizzazione percentuale per l’accesso alla pensione anticipata, hanno comportato una attenta

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lettura della normativa e conseguenti interventi sugli applicativi utilizzati dagli operatori EPASA sul territorio. In tema di prestazioni a sostegno del reddito, invece, l’entrata in vigore (maggio 2015) del nuovo trattamento di disoccupazione “NASpI”, che ha razionalizzato il quadro normativo previgente, ha comportato notevoli sforzi interpretativi derivanti dalla complessità della nuova disciplina. Tale intervento legislativo ha sollecitato anche momenti di approfondimento organizzati dalla Direzione Centrale Prestazioni a sostegno del reddito dell’INPS, ai quali il patronato EPASA ha partecipato attivamente, in quella ottica di collaborazione reciproca con l’Istituto di previdenza che ha sempre contraddistinto lo scrivente. Anche le novità relative all’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL) sono state approfondite con la necessaria attenzione e diffusione sul territorio. Particolare rilevanza ha rivestito, in merito, il D.M. del 14/09/2015, in tema di Fondo per le vittime dell'amianto per i soggetti colpiti da mesotelioma per esposizione familiare o ambientale. In merito alle novità derivanti dall’attività giurisprudenziale, anche in ambito INAIL, nel 2015, sono state prodotte rilevanti sentenze, come ad esempio la n. 17685/2015 della Corte di Cassazione a sezioni unite in tema di infortunio in itinere, che hanno comportato approfondimenti normativi e relative indicazioni applicative ai nostri uffici territoriali. Riguardo agli indicatori oggettivi, che ci permettono di dare conto di questa attività di interpretazione normativa, possiamo dire che abbiamo prodotto e pubblicato, nella nostra rete intranet, 93 circolari. Quando però passiamo alla fase di applicazione della normativa sui casi reali non basta aver scritto delle buone circolari. Talvolta serve un ulteriore lavoro di supporto agli operatori delle sedi i cui uffici, anche a seguito della citata sentenza n. 70 della Corte Costituzionale, sono stati letteralmente presi d’assalto dai pensionati che chiedevano maggiori informazioni e verifiche circa la propria posizione. Per questa ragione abbiamo potenziato il servizio di

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assistenza per la gestione dei quesiti, affiancato da sempre al servizio di produzione delle circolari. Relativamente all’attività svolta nel 2015, nelle tabelle che seguono riportiamo il dettaglio del lavoro svolto: TOTALE GENERALE Tipologia di attività

Pratiche

Punti

150.229

148.986,25

3.954

2.578,50

interventi in materia danni da lavoro e alla salute

33.615

33.483,50

interventi in materia socio assistenziali

39.809

42.491,60

227.604

227.539,85

Interventi in materia previdenziale Interventi valutabili per attività all'estero

TOTALE ITALIA Tipologia di attività

Pratiche

interventi in materia previdenziale

139.797

136.302,25

62

27,00

33.557

33.176,75

Interventi valutabili per attività all'estero interventi in materia danni da lavoro e alla salute interventi in materia socio assistenziali TOTALE

Punti

38.440

37.206,60

211.856

206.712,60

ESTERO Tipologia di attività interventi in materia previdenziale Interventi valutabili per attività all'estero interventi in materia danni da lavoro e alla salute interventi in materia socio assistenziali TOTALE

Per quanto riguarda la struttura organizzativa, impiegata nel 2015, siamo presenti in Italia in 13 sedi regionali, 94 province e 129 sedi zonali (-1,33 rispetto al 2014), mentre all’estero siamo presenti in 9 nazioni con 13 sedi provinciali. Tutti i servizi agli assistiti sono stati assicurati grazie al lavoro di 475 addetti (-2,26 rispetto al 2014), di cui 13 dipendenti e 462 comandati dalla CNA a svolgere l’attività di patronato. Queste sono le ragioni per le quali il 2015 è un anno che ricorderemo. Un anno inteso che ha messo a dura prova tutta la nostra struttura.

Pratiche

Punti

10.432

12.684,00

3.892

2.551,50

58

306,75

1.366

5.285,00

15.748

20.827,25

Anche nel 2015 molta, troppa, parte di queste attività non lasciano traccia nelle tabelle ma la lasciano pesantemente nei carichi di lavoro che i nostri operatori quotidianamente sostengono. Ormai ci si rivolge al patronato quasi per qualsiasi cosa che comporta per il cittadino una interazione con la P.A. Un lavoro enorme, di grande delicatezza e responsabilità sociale. Una responsabilità che ogni giorno dimostrano di sostenere con gentilezza e competenza le 326 donne e i 149 uomini dell'EPASA. A loro va il nostro sincero ringraziamento per i risultati raggiunti

La diminuzione dell’attività che risulta dalla lettura delle tabelle non rappresenta la reale entità del lavoro che gli uffici svolgono.

BILANCIO SOCIALE 2015

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PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI 2015

Abbiamo voluto esporre, con un semplice schema, diviso per Capitoli ed identificando per ogni argomento di interesse per le imprese, quale sia stata la problematica affrontata, il risultato e la norma che lo prevede. In sintesi questo schema fornisce alcuni perché, a cui si potranno aggiungere tutte le iniziative e i risultati del territorio, alla domanda “….perché pago la tessera ? ” parafrasando …per ogni why …tanti because. In altre sezioni sono illustrate le più significative attività svolte nel corso del 2015 dalla Cna, suddivise per le singole Divisioni, le Unioni, i Raggruppamenti di Interesse, i poli di aggregazione, oltre a quelle di relazione sotto la voce CNA in Parlamento: Audizioni e Documenti.

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PROBLEMA

RISULTATO

FONDO CENTRALE DI GARANZIA

Necessità di razionalizzare funzioni e modalità di intervento del Fondo Centrale di Garanzia

La richiesta di garanzia al Fondo per finanziamenti già deliberati dalle banche può essere concessa solo dai Confidi Le banche possono accedervi solo attraverso la costruzione di portafogli di finanziamento

Art. 8-bis, c.1, DL 3/2015, «Investment Compact», convertito con Legge 24 marzo 2015, n. 33

ACCORDO PER IL CREDITO 2015

Scadenza, il 31 marzo 2015, dei precedenti accordi sul credito

Il nuovo accordo si articola in tre strumenti di intervento: 1. Imprese in Ripresa (di fatto la prosecuzione della moratoria) 2. Imprese in Sviluppo (potenziamento del vecchio Plafond Investimenti) 3. Imprese e PA (riproposizione dell’accordo per lo smobilizzo dei crediti PA) L’intesa, inoltre, prevede: • l’impegno ad adottare uno specifico accordo sul tema credito e fiscalità, anche alla luce delle nuove disposizioni in materia di Split Payment e Reverse Charge • l’impegno a costituire un Forum sul tema delle informazioni di natura qualitativa, • la costituzione di un Tavolo sul tema Confidi e garanzie • l’impegno ad un lavoro comune sui temi della regolamentazione

Intesa sottoscritta da ABI e dalle principali Associazioni di categoria, valida fino al 2017

BILANCIO SOCIALE 2015

NORMA

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PROBLEMA

CIRCOLAZIONE DEL CONTANTE

RISULTATO

NORMA

La soglia troppo bassa per l’utilizzo del contante rende: • poco fluide le transazioni commerciali, sia in ambito interno che transfrontaliero • meno competitive le imprese italiane rispetto a quelle operanti in UE

Innalzata da 1.000 a 3.000 euro la soglia per l’utilizzo del contante Tale innalzamento allinea il limite italiano alla media europea, riducendo le distorsioni della concorrenza tra imprese operanti nei diversi Paesi dell’Unione

Art. 1, c. 898-903, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

PMI INNOVATRICI

Far rientrare nella platea delle PMI innovatrici anche quelle che investono in innovazione, oltre che in R&S

Modifica della normativa in linea con quanto da noi richiesto, con l’inserimento nel volume di spesa – requisito necessario per rientrare fra le "PMI innovative" ed accedere ai benefici loro riconosciuti dalla legge – oltre agli investimenti in R&S, anche quelli in innovazione

Art. 4, lett. e), n. 1, DL 3/2015, «Investment compact», convertito con Legge 24 marzo 2015, n. 33

SUPER AMMORTAMENTO

Necessità di stimolare gli investimenti in beni strumentali da parte di imprese e professionisti

Introduzione del superammortamento, con deduzione pari al 140% degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi, diversi dagli immobili, effettuati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016 La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto del 40% riguarda sia l’IRES sia l’IRPEF

Art. 1, c.91-97, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

206


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

RETI DI IMPRESA E INNOVAZIONE

Requisiti troppo stringenti per l’accesso al Fondo per lo sviluppo di attività innovative

Riduzione da 15 a 5 del numero minimo d’imprese che costituiscono una rete per accedere ai benefici inerenti l’innovazione digitale e la manifattura sostenibile Si consente, così, una più ampia partecipazione alle opportunità offerte dagli incentivi su digitalizzazione e innovazione d’impresa

Art. 1, c. 641, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

INTERVENTI PER IL MEZZOGIORNO

Troppo scarsi gli investimenti e l’occupazione stabile nel Mezzogiorno

Riconoscimento di un credito di imposta su tutti i nuovi investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 L’agevolazione, introdotta in sede di conversione, è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali, nella misura del: • 20 per cento per le piccole imprese • 15 per cento per le medie imprese • 10 per cento per le grandi imprese

Art. 1, c. 98-108, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Estensione al 2017, sempre durante l’iter di conversione, dell'esonero contributivo per i datori di lavoro privati operanti nel Mezzogiorno per assunzioni a tempo indeterminato

Art. 1, c. 109-110, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

BILANCIO SOCIALE 2015

207


PROBLEMA

LIBERALIZZAZIONE MERCATO DELL’ENERGIA

ECOBONUS

RISULTATO

NORMA

A partire dal 1 gennaio 2018 era prevista la fine del servizio di Maggior Tutela, che consente alle imprese di contenere il costo dell’energia

Uscita graduale dal servizio di Maggior Tutela, subordinata al verificarsi di alcune condizioni necessarie alla piena liberalizzazione del mercato: • portale per la comparabilità delle offerte • rispetto delle tempistiche previste per le volture, la fatturazione ed i conguagli • sistema informatico integrato per lo scambio di informazioni fornitorecliente • separazione del marchio tra imprese fornitrici di energia ed imprese venditrici integrate verticalmente

Artt. 26 - 37, «DDL Concorrenza» Il DDL, approvato alla Camera, è ora all’esame in Senato (A.S. 2085)

Scadenza incentivi di ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico, nonché del «bonus mobili»

Art. 1, c. 74-87, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

Proroga al 31 dicembre 2016 delle agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, compreso il “bonus mobili”, e riqualificazione energetica, con i livelli di detrazione attuali, rispettivamente del 50% e del 65% Nuova detrazione pari al 50% delle spese sostenute da giovani coppie, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, per acquistare mobili ad arredo di unità immobiliari adibiti ad abitazione principale

208


PROBLEMA

GREEN ECONOMY

RISULTATO

NORMA

Assenza di misure a sostegno dell’economia circolare

Previsti nuovi incentivi per il sostegno dei prodotti derivanti da materiali riciclati o dal recupero degli scarti Gli incentivi verranno definiti tramite la stipula di accordi di programma tra MiSE e, tra gli altri, imprese, incluse imprese artigiane e individuali, e Associazioni di Categoria

Art. 23, Legge 28 dicembre 2015, n. 221, «Collegato Ambiente»

Rischi idrogeologico e amianto

Artt. 55-56, Legge 28 dicembre 2015, n. 221, «Collegato Ambiente»

Istituzione del Fondo per la progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico, con risorse stanziate pari a 100 milioni Introduzione di un credito di imposta, nella misura del 50% delle spese sostenute, per le imprese che effettuano interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive

“Ho seguito un percorso fatto di studio ed esperienza, e di attraversamenti delle diverse civiltà in cui ho vissuto e lavorato. Ho capito di essere molto fortunato. Non solo per le cose belle che ho avuto: la musica, i figli, l'amore per la vita. Ma anche per l'operazione che ho subito, che mi ha costretto a rallentare i ritmi di lavoro e a farmi vedere con più chiarezza che cos'è importante" (Claudio Abbado)

BILANCIO SOCIALE 2015

209


PROBLEMA

NORMATIVA ANTINCENDIO

PRIMO SOCCORSO DATORE DI LAVORO

RISULTATO

NORMA

Termini troppo brevi per l’adeguamento delle strutture ricettive turisticoalberghiere con oltre 25 posti letto alla normativa di prevenzione incendi

Proroga al 31 ottobre 2015, rispetto all’iniziale 30 aprile 2015, per le strutture ricettive turistico-alberghiere (>25 posti letto) esistenti alla data di entrata in vigore del D.M. 9 aprile 1994 e in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio, approvato con D.M. interno 16 marzo 2012

Art. 4, c. 2, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

Termini troppo brevi per l’adeguamento delle nuove attività assoggettate ai controlli di prevenzione incendi dal DPR 151/2011 (es. officine e carrozzerie con superfice <300 mq.; locali spettacolo e palestre con superfice <200 mq. o capienza sup. 100 prs; etc..)

Proroga di 2 anni, al 7 ottobre 2016, del termine per l’assolvimento degli adempimenti prescritti all’art. 4 del DPR 151/2011, da parte dei soggetti (enti e privati) responsabili delle nuove attività introdotte nell’Allegato I del citato DPR e quindi assoggettate a CPI (Certificato Prevenzione Incendi)

Art. 4, cc. 2-bis e 2-ter, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

I datori di lavoro con più di 5 dipendenti non potevano svolgere i compiti di primo soccorso, di prevenzione incendi e di evacuazione

Eliminazione della norma che imponeva tale limite (c. 1 bis, art. 34, D.Lgs 81/2008)

Lett. g), art. 20, D.Lgs 14 settembre 2015, n. 151, «Semplificazione di procedure e adempimenti per cittadini e imprese e disposizioni su rapporto di lavoro e pari opportunità»

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

210


REGISTRO INFORTUNI

PROROGA IN MATERIA PREVIDENZIALE

PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

Tenuta del registro infortuni a carico del datore di lavoro anche in presenza dell’obbligo di denuncia di infortunio sul lavoro che comporti l’assenza del lavoratore per un giorno, escluso quello dell’evento, previsto alla lett. r), art. 18 del D.Lgs. 81/2008

Soppressione dell’obbligo, a carico del datore di lavoro, di tenuta del registro infortuni inserito nel comma 6 dell’art. 53 del D.Lgs 81/2008

Lett. h), art. 20, D.Lgs 14 settembre 2015, n. 151, «Semplificazione di procedure e adempimenti per cittadini e imprese e disposizioni su rapporto di lavoro e pari opportunità»

Aumento dei contributi per i professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS

Per i lavoratori autonomi titolari di partita IVA, iscritti alla Gestione separata e non ad altre gestioni di previdenza obbligatoria, né pensionati, l’aliquota è congelata al 27% per gli anni 2014 e 2015

Art. 10-bis, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

“Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole" (Indro Montanelli)

BILANCIO SOCIALE 2015

211


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO

Rendere meno onerose e vincolanti le assunzioni con contratto a tempo indeterminato

Introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Riduzione del costo del contratto a tempo indeterminato attraverso l’esonero contributivo previsto nella Legge di Stabilità 2015 (decontribuzione triennale di € 8.060 annui per le assunzioni del 2015 e deducibilità ai fini Irap) Modifiche alla disciplina sanzionatoria del licenziamento (articolo 18 Statuto dei Lavoratori e conferma dell’attuale sistema risarcitorio per le piccole imprese), per rendere più certa e meno costosa per le imprese la risoluzione del rapporto di lavoro

Artt. 1-10, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 23, «Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti»

NUOVA PROCEDURA DI CONCILIAZIONE

Necessità di ridurre il contenzioso in materia giuslavoristica

Introduzione di una nuova procedura di conciliazione molto conveniente per le imprese ed i lavoratori, in quanto la somma pattuita in sede conciliativa è esente dal punto di vista fiscale e contributivo

Art. 6, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 23, «Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti»

“Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro ed utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso" (Goethe)

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

212


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

Durata della concessione del sussidio di disoccupazione legata all’età anagrafica e non all’ammontare di contributi versati

Introduzione della Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, “NASpI”, che dal 1° maggio 2015 ha sostituito l’ASPI e la MiniAspi La durata massima di concessione del nuovo sussidio di disoccupazione viene collegata all’ammontare dei contributi versati (all’anzianità di lavoro del disoccupato) rafforzando, così, il carattere assicurativo dell’indennità di disoccupazione per premiare la continuità dall’attività lavorativa

Titolo I, artt. 1-14, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 22, «NASpI, DIS COLL, ASDI»

Necessità di sostenere l’autoimpiego

Liquidazione anticipata della Nuova Aspi come incentivo all’autoimprenditorialità, per avviare cioè un’attività di lavoro autonomo

Titolo I, art. 8, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 22, «NASpI, DIS COLL, ASDI»

CONTRATTO DI RIALLOCAZIONE

Mancanza di strumenti di incentivazione del collocamento per i soggetti espulsi dal mercato del lavoro

Introduzione del contratto di ricollocazione per i soggetti disoccupati, come strumento per incentivare il collocamento dei soggetti in cerca di lavoro

Titolo IV, art. 17, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 22, «NASpI, DIS COLL, ASDI»

ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE

Mancanza di un sussidio universale per i soggetti disoccupati

Introduzione dell’ASDI, assegno di disoccupazione per i disoccupati in condizioni di difficoltà

Titolo III, art. 16, D.Lgs 4 marzo 2015, n. 22, «NASpI, DIS COLL, ASDI»

NASPI

BILANCIO SOCIALE 2015

213


PROBLEMA

BILATERALITÀ

CONTRATTI DI LAVORO

CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ E AMMORTIZZATORI SOCIALI

RISULTATO

NORMA

Non obbligatorietà per legge del nostro sistema di bilateralità

Riconoscimento per legge e valorizzazione del nostro sistema di bilateralità (il versamento al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato diventa obbligatorio per le imprese con più di 5 dipendenti)

D.Lgs 14 settembre 2015, n. 148, «Riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro», in attuazione del Jobs Act

Norme stratificate nel corso degli anni in diversi provvedimenti

Creazione di un codice dei contratti, al fine di garantire maggiore certezza del diritto e delle regole a tutti gli operatori, attraverso la definizione di un quadro regolatorio stabile, chiaro e semplice

D.Lgs 15 giugno 2015, n. 81, «Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa sulle mansioni», in attuazione del Jobs Act

Garantire nel periodo transitorio (fino all’avvio dei nuovi ammortizzatori sociali definiti dal D.Lgs n. 148/2015) prestazioni di sostegno al reddito alle nostre impese e lavoratori

Rifinanziamento per l’anno 2015 di euro 1 mld della cassa integrazione in deroga (in attesa della definizione del nuovo sistema di ammortizzatori sociali così come delineato dal decreto attuativo del Jobs Act) e dei contratti di solidarietà di tipo B di 140 mln di euro

Legge 17 luglio 2015, n. 109, di conversione del DL 65/2015, c.d. «Decreto Pensioni»

“Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza" (Gandhi )

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

214


PROBLEMA

POLITICHE ATTIVE

CONCILIAZIONE

SERVIZI ISPETTIVI

BILANCIO SOCIALE 2015

RISULTATO

NORMA

Riportare la competenza in materia di servizi per l’impiego e politiche attive allo Stato, per superare il forte contenzioso tra Stato e Regioni creatosi nell’ultimo ventennio

Creazione di una rete nazionale dei servizi per le politiche attive coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro formata dai centri per l’impiego, dall’INPS, dall’INAIL, dalle agenzie per il lavoro, dai fondi interprofessionali, dall’ISFOL e da Italia Lavoro

D.Lgs 14 settembre 2015, n. 150, «Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive», in attuazione del Jobs Act

Promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Introduzione di misure per la tutela della maternità e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e tutelare la genitorialità

D.Lgs 15 giugno 2015, n. 80, «Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro», in attuazione del Jobs Act

Mancato coordinamento dei servizi ispettivi

Istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, cui è affidato il coordinamento della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria nonché il coordinamento degli organi di vigilanza, al fine di evitare sovrapposizioni e duplicazioni di accertamenti a carico delle imprese

D.Lgs 14 settembre 2015, n. 149, «Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale», in attuazione del Jobs Act

215


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

SEMPLIFICAZIONI

Semplificare le procedure di costituzione e gestione del rapporto di lavoro

Semplificazione di alcune procedure, quali la tenuta telematica del LUL e la revisione controlli a distanza

D.Lgs n. 14 settembre 2015, n. 151, «Semplificazione di procedure e adempimenti per cittadini e imprese e disposizioni su rapporto di lavoro e pari opportunità», in attuazione del Jobs Act

ORIENTAMENTO

Insufficiente collegamento fra il sistema di istruzione e il mercato del lavoro

Obbligo per le scuole di inserire nell’offerta formativa un «sistema di orientamento che renda consapevoli gli studenti delle scelte scolastiche effettuate e dei possibili sbocchi professionali dei percorsi intrapresi» Potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro

Art. 1, Legge 13 luglio 2015, n.107, «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti»

OFFERTA FORMATIVA

Necessità di un maggiore coinvolgimento delle imprese e delle associazioni di categoria nella definizione - da parte dell’istituto scolastico - del Piano triennale di offerta formativa

Ai fini della predisposizione del Piano, il dirigente scolastico attiva rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio

Art. 1, Legge 13 luglio 2015, n. 107, «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti»

“All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle" (Alessandro Manzoni )

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

216


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

CONTRIBUTI AUTONOMI

Scadenza del blocco di incremento dell’onere contributivo per gli autonomi iscritti alla gestione separata INPS

Proroga del blocco di aliquota contributiva al 27% per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS per il 2016 Senza l’intervento in oggetto, dopo due anni di “blocco” (2014 e 2015), si sarebbe avuto un incremento graduale e pari ad un punto percentuale dell’onere contributivo (dal 27% al 28%) già dal 2016

Art. 1, c. 203, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

ESONERO CONTRIBUTIVO

Scadenza al 31 dicembre 2015 dell’esonero contributivo per il datore di lavoro per assunzioni a tempo indeterminato

Proroga dell’esonero contributivo a carico dei datori di lavoro, pari a 3.250 euro su base annua per 24 mesi, per le assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni di aliquote di finanziamento previsti dalla legge

Art. 1, c. 178-181, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

PREMI DI PRODUTTIVITÀ

Necessità di ripristinare il regime fiscale di favore dei premi di produttività

Dopo lo stop 2015, viene reintrodotta la tassazione agevolata dei premi di produttività per i dipendenti del settore privato Imposta sostitutiva Irpef ed addizionali pari al 10%: • sui premi di produttività non superiori a 2.000 euro lordi annui Il limite sale a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro • per dipendenti con redditi annui non superiori a 50 mila euro

Art. 1, c. 182-189, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

BILANCIO SOCIALE 2015

217


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

Necessità di tutelare i dipendenti di mPMI in attesa della piena operatività della riforma degli ammortizzatori sociali per l’artigianato

Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga Stanziamento di 250 milioni di euro per il 2016, per garantire la costanza di rapporto di lavoro ai dipendenti delle mPMI escluse dagli ammortizzatori sociali ordinari

Art. 1, c. 304-307, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ TIPO B

In attesa della piena attivazione delle prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà (FSBA), occorre assicurare copertura finanziaria ai contratti di solidarietà di tipo B

Rifinanziamento dei contratti di solidarietà di tipo B, nel limite massimo di 60 milioni di euro per il 2016 Tale norma, inserita in sede di conversione, è da noi fortemente voluta in quanto i contratti di solidarietà di tipo B, riguardanti le imprese non rientranti nel campo di applicazione della CIGS, sono stati indispensabili in periodo di crisi per garantire i livelli occupazionali nell’artigianato e nelle mPMI e per evitare la dispersione del patrimonio di competenze professionali

Art. 1, c. 305-306, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

VOUCHER BABY SITTING

Necessità di superare la disparità di trattamento, quanto a misure per la genitorialità, tra lavorartici dipendenti ed autonome

In linea con quanto da noi richiesto è stata prevista l’estensione di misure per la genitorialità a lavoratrici autonome o imprenditrici, per il 2016 e nel limite di 2 milioni di euro, con la possibilità di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l'infanzia

Art. 1, c. 283, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

218


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

ANZIANITÀ LAVORATIVA E CIGO

Discriminazione rispetto al settore industriale, introdotta dall’art. 1, c. 2 del D.Lgs 148/2015, per i dipendenti delle imprese artigiane che presentano domanda per trattamenti ordinari di integrazione salariale, in caso di eventi oggettivamente non evitabili

Esclusione anche per l’artigianato del rispetto del requisito dell’anzianità lavorativa effettiva di almeno 90 giorni - richiesto per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale - per eventi oggettivamente non evitabili Con l’accoglimento di una nostra proposta emendativa, la Stabilità per il 2016 evita la discriminazione che la norma del decreto 148/2015 aveva introdotto per i dipendenti delle imprese artigiane, in particolare nei settori edile e lapideo, mantenendo di fatto inalterata la situazione in essere dal 1970

Art. 1, c. 308-309, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

OPZIONE DONNA

Necessità di revisione del sistema pensionistico, anticipando la possibilità di quiescenza

Estensione al 2016 - anno in cui devono essere maturati i requisiti - del regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età

Art. 1, c. 281, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Autorizzazione del part-time, senza penalizzazioni sulla pensione - con contributi figurativi a carico dello Stato - per accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento attivo Il datore corrisponderà in busta paga la quota dei contributi per le ore non prestate, che si trasformeranno in salario netto

Art. 1, c. 284, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

PART-TIME

BILANCIO SOCIALE 2015

219


PROBLEMA

RATEIZZAZIONE DEBITI EQUITALIA

RISULTATO

NORMA

Decadenza dal beneficio di rateizzazione del debito con Equitalia per le imprese che non hanno rispettato il piano

Proroga della richiesta di rateazione ad Equitalia, da formalizzare entro il 31 luglio 2015 e per i soli casi in cui la decadenza sia intervenuta entro il 31 dicembre 2014 I soggetti decaduti possono accedere ad un nuovo piano (fino ad un massimo di 72 mensili), con il divieto di avvio di nuove azioni esecutive verso coloro che presentano un nuovo piano di rateazione

Art.10, c. 12-quinquies, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

Il nuovo regime forfetario fa pagare più tasse a imprese e professionisti per ottenere semplificazioni

Proroga per tutto il 2015 del regime dei minimi previgente all’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2015 Solo a decorrere dal 2016, il regime agevolato sostituirà tutti gli altri regimi fiscali di favore, compresi i "vecchi minimi"

Art.10, c.12undecies, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Il passaggio alla fatturazione elettronica, obbligatoria per le transazioni con la PA, crea un incremento di oneri amministrativi per le piccole imprese

A decorrere dal mese di luglio del 2016 l’Agenza delle Entrate dovrà garantire gratuitamente l’intero processo di fatturazione elettronica, compresa la conservazione sostitutiva anche per le fatture emesse verso la PA

Art. 1, c. 1, D.Lgs 5 agosto 2015, n. 127, «Trasmissione telematica delle operazioni IVA e altro»

FATTURAZIONE ELETTRONICA BTOB

L’obbligatorietà della fatturazione elettronica e della comunicazione dei dati delle fatture, avrebbe creato maggiori oneri amministrativi per le piccole imprese

La fatturazione elettronica tra imprese, così come la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, resta una scelta opzionale a cui sono riconosciute riduzioni di alcuni adempimenti

Art. 3, c. 1, D.Lgs 5 agosto 2015, n. 127, «Trasmissione telematica delle operazioni IVA e altro»

REGIME DEI MINIMI

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

220


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

VERIFICHE SU VENDITE DI IMMOBILI ED AZIENDE

L’Agenzia delle Entrate rettifica i valori degli immobili prescindendo dal valore di mercato, basandosi esclusivamente sulle regole previste per l’imposta di registro

Con norma interpretativa, quindi valida anche per il passato, viene impedito all’Agenzia delle Entrate di rettificare il valori di cessione basandosi solo sulle norme previste ai fini dell’imposta di registro

Art. 5, c. 3, D.Lgs 14 settembre 2015, «Misure per la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese»

«EQUITALIA» RIDUZIONE AGGIO

Aggio di riscossione maturato sulle cartelle esattoriali pari all’8% troppo alto

Riduzione dell’aggio di riscossione: • al 3% qualora il versamento del debito indicato nella cartella esattoriale avviene entro 60 giorni; • al 6% qualora il versamento del debito indicato nella cartella è effettuato oltre tale termine

Art. 9, c. 1, D.Lgs 24 settembre 2015, n. 159, «Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione»

«EQUITALIA» RATEIZZAZIONE

Eccessiva documentazione da rilasciare per ottenere la rateizzazione dei debiti iscritti a ruolo, indicati nelle cartelle esattoriali

Per ottenere la rateizzazione in 72 rate dei debiti inferiori a 50 mila euro, ora basta un’autocertificazione attestante «una temporanea situazione di obiettiva difficoltà»

Art. 10, c. 1, D.Lgs 24 settembre 2015, n. 159, «Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione»

«EQUITALIA» EVITATO ANATOCISMO

Nello schema di decreto legislativo sulla riscossione presentato una norma intendeva reintrodurre il pagamento di interessi di mora su sanzioni ed interessi per il ritardato versamento (c.d. anatocismo)

Superamento dell’anatocismo con l’eliminazione della norma durante l’iter parlamentare che ha portato alla pubblicazione del decreto legislativo

Norma eliminata dall’articolo 13, c.5, D.Lgs 24 settembre 2015, n. 159, «Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione»

BILANCIO SOCIALE 2015

221


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

ACCISA SUI CARBURANTI

Aumento automatico delle accise sui carburanti dal 1° ottobre 2015, considerata la mancata autorizzazione UE al «reverse charge» nella grande distribuzione alimentare

Rinviato al 2016 l’aumento delle accise sui carburanti

Art. 1, c.1, DL 30 settembre 2015, n. 153, «Misure urgenti per la finanza pubblica», convertito con Legge 20 novembre 2015, n. 187

TERREMOTO EMILIA CONTRIBUTI POR-FESR

I contributi concessi dalla regione Emilia Romagna per la delocalizzazione (fondo POR-FESR) sono decurtati di circa il 45% a causa della tassazione e contribuzione previdenziale

Con recente interpretazione delle norme destinate alle imprese colpite dal sisma del 2012, l’Agenzia delle Entrate ha riconosciuto che i contributi POR-FESR sono esenti da tassazione e contribuzione per le imprese terremotate che hanno subito danni certificati

Art. 6 novies, DL 43/2013, convertito con Legge 24 giugno 2013, n. 71 e Risposta ufficiale dell’Agenzia delle Entrate alla CNA del 24 settembre 2015

FRANCHIGIA IRAP

Eccessivo carico IRAP gravante sulle imprese più piccole e trattamento sperequato rispetto alle imprese più strutturate, per cui è prevista l’integrale deduzione dalla base imponibile IRAP del costo del lavoro a tempo indeterminato

Incremento della franchigia IRAP da 10.500 a 13.000 euro In tal modo vengono esclusi dal pagamento dell’imposta migliaia di imprese e professionisti, senza necessità di dover dimostrare l’assenza di autonoma organizzazione, ed è ridotto il carico fiscale per chi supera la soglia

Art. 1, c. 123, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

222


PROBLEMA

DEDUCIBILITÀ IRAP LAVORATORI STAGIONALI

PENSIONATI

RISULTATO

NORMA

Senza l’esclusione del relativo costo dalla base imponibile IRAP, alcuni tipi di contratto di lavoro a tempo determinato legati ad esigenze fisiologiche delle imprese – come quelli stagionali – verrebbero penalizzati per la sola tipologia di attività economica svolta

Deducibilità del costo del lavoro stagionale dalla base imponibile IRAP • nel limite del 70% • per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni nei due periodi d’imposta • a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro in 2 due anni a partire dalla cessazione del precedente contratto

Art. 1, c. 73, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Scarsa equità di pressione fiscale fra tipologie di contribuenti simili

Innalzamento, dal 2016, della «no tax area» pensionati: • a 8.000 euro per gli over 75 • a 7.750 euro per tutti gli altri E’ un primo, simbolico, passo verso l’equiparazione tributaria dei pensionati ai lavoratori dipendenti

Art. 1, c. 290-291, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

“Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco" (Lev Tolstoj)

BILANCIO SOCIALE 2015

223


PROBLEMA

REGIME FORFETARIO

Il regime forfetario, introdotto dalla Stabilità 2015, prevedeva soglie di ricavi troppo basse, che rendevano la platea di soggetti rientranti nel beneficio oltremodo ristretta

RISULTATO

NORMA

Revisione del regime fiscale forfettario: 1. Ampliamento dell’accesso a tale regime per imprese e lavoratori autonomi di piccole dimensioni, tramite: • l’aumento della soglia di ricavi per l’accesso a tale regime, di 15.000 euro per i professionisti (portando il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese; • l’estensione della possibilità di accesso al forfetario a dipendenti e pensionati con attività in proprio e redditi da lavoro dipendente o pensione non superiori 30.000 euro. 2. Previsione di un regime di maggior favore per i contribuenti forfetari che iniziano l’attività, con l’aliquota che scende al 5%, dall’attuale 10%, ed è applicabile per 5 anni (non 3) 3. Riduzione dei contributi previdenziali dovuti da artigiani, commercianti e professionisti nella misura del 35%

Art. 1, c. 111-113, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

“Qualunque cosa che può essere detta, può essere detta in modo chiaro" (Ludwig Wittgenstein)

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

224


PROBLEMA

RIDUZIONE IRES

Pressione fiscale eccessiva sulle imprese

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

RECUPERO IVA SU INSOLUTI

BILANCIO SOCIALE 2015

Eccessiva dilazione nell’ incasso dei crediti IVA vantati verso imprese in procedure concorsuali, con connessi problemi di liquidità

RISULTATO

NORMA

Riduzione dell’IRES dall’attuale 27,5% al 24%, dal 2017 La diminuzione di 3,5 punti percentuali dell’IRES dovrebbe produrre uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno e di 4 miliardi a partire dall’anno successivo

Art. 1, c. 61-64, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Sterilizzazione aumento di IVA e accise Disattivate le clausole di salvaguardia previste da precedenti disposizioni legislative, che sarebbero entrate in vigore dal 2016, per un valore di 16,8 miliardi di euro

Art. 1, c. 5-7, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Recupero immediato dell’IVA sui crediti insoluti verso imprese soggette a procedure concorsuali successive al 31 dicembre 2016 Le imprese possono recuperare l’Iva versata su fatture emesse nei confronti di imprese in procedura concorsuale dall’apertura della procedura, senza attendere la ripartizione dell'attivo; la decorrenza della norma è stata anticipata di un anno come da noi richiesto

Art. 1, c. 126-127, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

225


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

CARTELLE ESATTORIALI

Scadenza della facoltà per le imprese di compensare crediti certificati PA con debiti iscritti a ruolo

Compensazione delle cartelle esattoriali Estensione al 2016 delle norme che consentono di compensare debiti iscritti a ruolo con crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, vantati nei confronti della PA e certificati a norma di legge

Art. 1, c. 129, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

CONSORZI E CREDITI IVA

Problema finanziario nei rapporti interni ai consorzi, causati dall’introduzione del meccanismo dello split payment

Estensione de meccanismo dell’inversione contabile a fini IVA (reverse charge), anche alle prestazioni di servizi resi dalle imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza, se quest’ultimo sia aggiudicatario di una commessa nei confronti della PA, cui il consorzio sia tenuto ad emettere fattura ai sensi delle disposizioni relative allo split payment I consorzi aggiudicatari di appalti pubblici non diverranno, così, catalizzatori di ingentissimi crediti Iva a causa dello split payment (occorre, comunque, attendere l’autorizzazione UE)

Art. 1, c. 128, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

IMU E TASI «IMBULLONATI»

Iniqua la doppia imposizione sugli immobili produttivi e i beni strumentali, già soggetti a tassazione sul reddito di impresa

Esclusione dei macchinari «imbullonati» (macchinari fissi al suolo), a partire dal 1 gennaio 2016, dalla rendita catastale Visto che l’imposta sugli immobili si calcola partendo dalla rendita catastale, di fatto, le imprese non pagheranno più né IMU né TASI sugli imbullonati

Art. 1, c. 21-24, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

226


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

Evitare che la riduzione della pressione erariale si traduca in un conseguente innalzamento di quella locale

Per il 2016 i comuni non possono rivedere verso l’alto i tributi locali ovvero le addizionali sui tributi erariali rispetto alla misura stabilita per l’anno 2015 Fanno eccezione alla regola generale le tariffe TARI nonché i tributi degli enti locali che hanno deliberato il predissesto ovvero il dissesto (articoli, rispettivamente, 243-bis e 246 del D.Lgs 267/2000)

Art. 1, c. 26, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SISMA IN EMILIA

Scadenza delle agevolazioni concesse alle imprese danneggiate dal terremoto in Emilia nel 2012

Sospensione automatica di 12 mesi per la restituzione della quota capitale del debito, per i soggetti che hanno contratto i finanziamenti agevolati per tributi, contributi e premi sospesi dovuti dal 1° dicembre 2012 al 15 novembre 2013, a causa del sisma in Emilia del 2012 Con la riapertura dei termini, CDP ed ABI dovranno adeguare la convenzione che definisce i contratti tipo di finanziamento in oggetto, assistiti dalla garanzia dello Stato

Art. 10, cc. 11ter e 11-quater; DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

ANTICIPAZIONE IMPORTO APPALTO

Crisi di liquidità aziendale, soprattutto per le imprese che operano negli appalti pubblici

Proroga al 31 dicembre 2015, per i contratti di appalto di lavori affidati a seguito di gare o di altra procedura di affidamento avviata dopo l’entrata in vigore della legge di conversione del DL «Milleproroghe», della anticipazione dell'importo contrattuale al 20%

Art. 8, c. 3-bis, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

TASSAZIONE LOCALE

BILANCIO SOCIALE 2015

227


PROBLEMA

REVISIONE NORMATIVA APPALTI

RIFORMA DELLE CCIAA

RISULTATO

NORMA

Garantire maggiori opportunità di partecipazione agli appalti alle micro e piccole imprese, in occasione del recepimento delle nuove Direttive Comunitarie

Disegno di legge delega di recepimento delle direttive appalti e concessioni, che individua i seguenti principi: • suddivisione degli appalti in lotti per favorire le mPMI • semplificazione e trasparenza • limitazione dell’ uso di procedure derogatorie e varianti e valorizzazione della fase progettuale • adozione del criterio dell’offerta più vantaggiosa, declinato come miglior rapporto qualità/prezzo • introduzione di disposizioni più stringenti in merito al subappalto e previsione del pagamento diretto dei subappaltatori

Legge 28 gennaio 2016, n. 11, «Delega Appalti»

Rischio di depotenziamento del sistema camerale e svuotamento delle sue principali funzioni (spostamento tenuta del Registro Imprese in capo al MiSE)

Riconferma di modello, funzioni e attività del sistema camerale Le CCIAA sono state razionalizzate, al fine di un loro efficientamento, mantenendo sostanzialmente invariati compiti, funzioni (fra cui la tenuta del Registro delle Imprese e le iniziative a favore delle economie del territorio) e modello di Governance

Art. 10, Legge 7 agosto 2015, n. 124, «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle PPAA»

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

228


PROBLEMA

SILENZIO ASSENSO TRA PPAA

RICOGNIZIONE PROCEDIMENTI AUTORIZZATORI

TAGLIA DECRETI DESUETI

MODELLI UNICI SEMPLIFICATI IN EDILIZIA

BILANCIO SOCIALE 2015

RISULTATO

NORMA

Assenza di tutela a fronte di ritardi e inefficienze delle PPAA nella definizione dei procedimenti amministrativi

Introduzione di un nuovo meccanismo per il silenzio assenso tra PPAA (non valido per i rapporti con i privati) sulle richieste di pareri e nullaosta di qualsiasi tipo (conferenza dei servizi, concerto su decreti ministeriali, …) Così, ricevuta una richiesta, la PA ha 30 giorni per rispondere

Artt. 2 e 3, Legge 7 agosto 2015, n. 124, «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle PPAA»

Mancanza di uniformità a livello nazionale degli adempimenti amministrativi

Previsione di una precisa ricognizione dei procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, per i quali è necessaria l’autorizzazione espressa o una comunicazione preventiva

Art. 5, Legge 7 agosto 2015, n. 124, «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle PPAA»

Stratificazione di norme e sovrapposizioni su identiche materie che creano incertezza

La legge delega prevede l’adozione di un D.Lgs per abrogare o modificare disposizioni legislative entrate in vigore dopo il 31 dicembre 2011 non più attuali o superate da successive norme

Art. 21, Legge 7 agosto 2015, n. 124, «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle PPAA»

Razionalizzazione degli oltre 8.000 moduli utilizzati per la presentazione di pratiche edilizie

Adozione in Conferenza Unificata, da marzo 2015, di modelli unici semplificati per la comunicazione di inizio lavori (CIL) e per la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) per l’edilizia libera Avvio, inoltre, della predisposizione della modulistica necessaria per la Superdia, alternativa al permesso di costruire

Agenda per la Semplificazione 2015 – 2017

229


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

Necessità di conferire piena operatività all’AUA e di introdurre un modello unico semplificato

Definizione e adozione del modello unico semplificato per la richiesta di AUA, che sostituisce fino a sette diverse procedure ambientali

Agenda per la Semplificazione 2015 – 2017 (DPCM 8 maggio 2015)

SISMA ABRUZZO

Mancanza, per i lavori di ricostruzione postsisma, della richiesta di attestazione SOA (Società Organismi di Attestazione)

I contratti per la redazione dei progetti e la realizzazione dei lavori di ricostruzione post-sisma in Abruzzo, devono contenere, a pena di nullità: • l'attestazione SOA • l’indicazione di sanzioni e penali • la risoluzione del contratto per mancato rispetto dei tempi

DL 78/ 2015 «Enti territoriali», art. 11, convertito con Legge 6 agosto 2015, n. 125

SISMA EMILIA ROMAGNA

Scadenza dello stato di emergenza postsisma

Proroga al 31 dicembre 2016 del termine di scadenza dello stato di emergenza conseguente agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012

DL 78/ 2015 «Enti territoriali», art. 14, convertito con Legge 6 agosto 2015, n. 125

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE E MODELLO UNICO

“Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza" (Oscar Wilde)

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

230


FALLIMENTO

PROBLEMA

RISULTATO

Non sufficiente tutela dei creditori nel concordato preventivo

Si introducono, nella procedura di concordato preventivo: • la possibilità, per i creditori che rappresentano almeno il 10% dei crediti, di presentare proposte concorrenti – rispetto a quella dell’imprenditore – di concordato preventivo e relativo piano di riparto • l‘obbligo, per il debitore, di precisare nel piano di riparto anche le specifiche utilità economiche che ogni creditore riceverebbe dal concordato La proposta di concordato, se non si tratta di concordato con continuità aziendale, deve soddisfare almeno il 20% dei crediti chirografari

NORMA

Artt. 3-7, Legge 6 agosto 2015, n. 132, «Misure in materia fallimentare»

“Il radiologo è l'unico uomo per cui la donna sia trasparente" (Sacha Guitry)

BILANCIO SOCIALE 2015

231


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

SISMA - EMILIA ROMAGNA

Scadenza delle misure di favore per la ricostruzione dei territori colpiti da sisma ed altre calamità

Regolamentazione per la gestione degli stati di emergenza e delle esigenze di ricostruzione Concessione di finanziamenti agevolati, assistiti da garanzia dello Stato, in favore di privati e attività produttive, per danni connessi ad uno stato di emergenza dovuto ad eventi calamitosi Nell’iter parlamentare sono state introdotte modifiche al DL 74/2012 sulla ricostruzione nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, R. Emilia e Rovigo colpite dal sisma, fra cui: • autorizzazione di spesa di 190 milioni per l’esercizio 2016, per completare il processo di ricostruzione pubblica (160 milioni in favore dell'Emilia Romagna, 30 della Lombardia) • differimento senza sanzioni del pagamento di rate di mutui CDP ai Comuni

Art. 1, c. 438-453, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

PATTO STABILITÀ INTERNO

Pochi spazi per gli investimenti degli enti locali, a causa di troppo rigide regole di bilancio

Allentamento patto di stabilità interno degli enti locali dal 2016 Ciò può consentire la ripresa degli investimenti pubblici per: • la riqualificazione del patrimonio pubblico (scuole, uffici pubblici, …) • la manutenzione del territorio (prevenzione di disastri ambientali, riduzione del rischio di dissesto idrogeologico, ...)

Art. 1, c. 707 e seg., Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

232


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

IMPIANTI TERMICI CIVILI

Scadenza, il 25 dicembre 2014, del termine per l’invio della dichiarazione richiesta dal Codice Ambientale

Proroga al 31 dicembre 2015, del termine per l’invio della comunicazione, prevista dall'articolo 284, c. 2, T.U. Ambientale, con cui si dichiara che l’impianto è conforme alle caratteristiche di cui all’art. 285 del T.U. Ambientale

Art. 12, c. 2-bis, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

TUTELA AUTOTRASPORTORI

Riconoscere alle imprese dell’autotrasporto le tutele concesse alle PMI creditrici nei confronti di grandi aziende in amministrazione straordinaria, fra cui la prededucibilità di alcuni crediti

Le imprese dell’autotrasporto vengono ricomprese nella nozione di piccole e medie imprese

Art.1, c.2-bis, DL 1/2015, «ILVA», convertito con Legge 4 marzo 2015, n. 20

“Più la scrittura è trasparente e più la poesia è visibile" (Gabriel García Márquez)

BILANCIO SOCIALE 2015

233


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

RC AUTO

La formulazione originaria del «DDL Concorrenza» prevedeva, in materia di RC Auto, una serie di modifiche del Codice delle Assicurazioni, fortemente penalizzanti per le carrozzerie indipendenti a vantaggio di quelle convenzionate con le Assicurazioni

Eliminazione di tutte le disposizioni lesive per il settore delle carrozzerie: divieto di cessione del credito, risarcimento in forma specifica presso le convenzionate e risarcimento per equivalente pari a quanto riconosciuto dalle convenzioni Riconferma del diritto di cessione del credito e della libertà di scelta dell’automobilista di recarsi presso la propria carrozzeria di fiducia Inoltre, è stata prevista l’istituzione di un tavolo di confronto tra associazioni imprenditoriali, associazioni di consumatori e ANIA per arrivare a definire linee guida finalizzate a definire: strumenti, procedure e parametri tecnici per la riparazione a regola d’arte

Art. 3, «DDL Concorrenza» Il DDL, approvato alla Camera, è ora all’esame in Senato (A.S. 2085)

RIFORMA DEL CODICE NAUTICA DA DIPORTO

Necessità di un aggiornamento Codice del 2005 alla luce del mutato quadro economico, dell’evoluzione tecnologica del comparto e del forte bisogno di una semplificazione amministrativa per contribuire alla ripresa dopo sette anni di profonda crisi

Emanazione della legge delega contenente una: • più chiara disciplina di locazione e noleggio • razionalizzazione delle attività di controllo, evitando sovrapposizioni • rivisitazione dei requisiti psico-fisici per conseguire la patente nautica • riassetto della disciplina del demanio marittimo, con possibilità di destinare nuove aree a secco per il ricovero piccole imbarcazioni • equiparazione dei «marina resort» alle strutture ricettive all’aria aperta con IVA ridotta

Legge 7 ottobre 2015, n. 177, «Delega al Governo per la riforma Codice Nautica da Diporto»

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

234


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

IMPRESE A MONTE DELLA FILIERA "PARCHI DI DIVERTIMENTO"

Le imprese che costruiscono impianti e attrezzature per i parchi divertimento sono uno dei punti d’eccellenza della manifattura “Made in Italy” a livello mondiale, con una quota esportativa che supera il 90% del fatturato Tali imprese, già soggette al rispetto di idonee norme di certificazione, vanno tutelate da fenomeni di concorrenza sleale a livello internazionale

Esclusione dall’obbligo di certificare i prodotti delle imprese costruttrici di impianti e attrezzature per i parchi divertimento in base alla Norma EN1090-1 Con la non applicazione della EN1090-1 si è ottenuto: • di evitare l’appesantimento dei costi di certificazione per le azione produttrici italiane, con risparmi stimati per le imprese interessate di circa 1 mln di euro all’anno • di non costringere le imprese del comparto a certificare i loro prodotti con una Norma (la EN1090-1) concepita per il settore delle costruzioni edili, quindi non pertinente con quelle delle imprese a monte della filiera «parchi di divertimento»

Risposta ufficiale (GROW/G1/GK/ jl ARES (2015) 1958282) della DG Internal Market, Industry, Entrepreunership and SME’s della Commissione Europea, indirizzata alla CNA il 24 aprile 2015, a cui ha fatto seguito la presa d’atto, da parte del Comitato Tecnico CEN/TC 152 (cui rinviava la lettera), dell’orientamento della CE

REGISTRO UNICO AUTOMOBILISTICO

Necessità di razionalizzare le funzioni svolte dagli uffici del Pubblico registro automobilistico e dalla Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e mancanza di interoperabilità tra banche dati della PA

Accorpamento delle funzioni svolte da detti uffici e archiviazione unica dei dati di proprietà e di circolazione dei veicoli attraverso l’eventuale istituzione di un’Agenzia o altra struttura sottoposta alla vigilanza del MIT

Art. 8, Legge 7 agosto 2015, n. 124, «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle PA»

BILANCIO SOCIALE 2015

235


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

SERVIZI POSTALI

Riserva esclusiva del servizio universale postale in capo a Poste Italiane SPA

Liberalizzazione dei servizi inerenti le notificazioni e comunicazioni di atti giudiziari nonché dei servizi inerenti le notificazioni delle violazioni del codice della strada a decorrere dal 10 giugno 2017

Art. 25, «DDL Concorrenza» Il DDL, approvato alla Camera, è ora all’esame in Senato (A.S. 2085)

RT DI IMPRESE OPERANTI IN APPALTI PUBBLICI SUI BENI TUTELATI

Il Codice dei contratti pubblici ed il relativo regolamento del 2010 non permettevano alle figure professionali non laureate, anche se di confermata esperienza professionale, di svolgere funzioni di Responsabile Tecnico (RT) nelle imprese operanti nel settore degli appalti pubblici dei beni sottoposti a tutela

Sentenza del Consiglio di Stato, a seguito della vertenza pilota promossa da CNA Costruzioni, contro l’interpretazione della normativa sostenuta dall’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici Per svolgere la funzione di Responsabile Tecnico, torna ad essere rilevante l’esperienza professionale maturata e non solo il titolo di studio (laurea)

Sentenza del Consiglio di Stato relativa all’articolo 248, comma 5 e articolo 357 comma 23 del DPR 207/2010

SICUREZZA E CONTROLLO AUTOVEICOLI

Necessità di maggiore controllo in materia di revisione ed RC Auto

Modifica delle violazioni che possono essere accertate con apparecchiature di rilevamento Si aggiungono, in linea con le richieste di maggiore controllo da noi presentate: le revisioni dei veicoli le violazioni dell’assicurazione RC auto mentre si eliminano: - le violazioni della massa a pieno carico dei veicoli e rimorchi

Art. 1, c. 597, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

236


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

CONCESSIONI DEMANIALI

Necessità di aiutare la ripresa dei soggetti operanti nel settore dei balneatori, in attesa di una rivisitazione complessiva della disciplina dei canoni demaniali marittimi

Sospensione dei procedimenti relativi alle concessioni demaniali marittime con finalità turistiche In sede di conversione Manovra è stata introdotta, in linea con quanto da noi proposto, la sospensione fino al 30 settembre 2016 dei procedimenti pendenti al 15 novembre 2015 relativi alle concessioni demaniali marittime con finalità turistiche ricreative, con esclusivo riferimento a quelle inerenti la conduzione delle pertinenze demaniali, relativamente a contenziosi sull’applicazione dei criteri di calcolo dei canoni (la sospensione non si applica per i beni pertinenziali oggetto di procedimenti giudiziari penali) Rimane, tuttavia, aperta la più generale questione delle concessioni marittime, posto che l’efficacia della proroga al 31/12/2020 è rimessa alla decisione della Corte di Giustizia Europea

Art. 1, c. 484, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

IMBARCAZIONI DA DIPORTO

Svantaggio competitivo introdotto dal Decreto Salva Italia con la tassa di possesso sulle imbarcazioni da diporto

Abolizione definitiva della tassa di possesso annuale sulle imbarcazioni da diporto Grazie all’accoglimento delle nostre istanze in parlamento, è stato eliminato lo svantaggio competitivo introdotto dal Decreto Salva Italia, che comprometteva l’intera filiera della nautica italiana

Art. 1, c. 366, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

BILANCIO SOCIALE 2015

237


PROBLEMA

MARINA RESORT

SEMPLIFICAZIONI PER BENESSERE E SANITÀ

RISULTATO

NORMA

Scadenza delle agevolazioni IVA per i «Marina Resort» al 31 dicembre 2015

Applicazione dell’aliquota IVA ridotta (aliquota del 10% anziché del 22%) ai «Marina Resort» Tale risultato è stato possibile grazie all’accoglimento di una proposta CNA durante l’iter parlamentare, che rende strutturale, a partire dal 1 gennaio 2016, l’equiparazione alle strutture ricettive all’aria aperta delle strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato («Marina resort»)

Art. 1, c. 365, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

Eccessiva mole di adempimenti burocratici, per le mPMI del settore, nella gestione dei rifiuti

Semplificazione nella gestione dei rifiuti pericolosi per piccole imprese a «ridotto impatto ambientale», con la previsione di un solo adempimento Per la tracciabilità dei rifiuti sarà sufficiente, infatti, compilare e conservare in ordine cronologico i formulari di trasporto rifiuti (FR), e non più anche il registro cronologico ed il MUD Tali imprese sono, quindi, escluse dal SISTRI

Art. 69, Legge 28 dicembre 2015, n. 221, «Collegato Ambiente»

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

238


PROBLEMA

ECOBONUS PER CONTROLLO IMPIANTI

Mancanza di incentivi per il monitoraggio dei consumi energetici per utenti ed operatori del settore impianti

RISULTATO

Estensione della detrazione del 65% anche ai dispositivi volti a monitorare i consumi energetici La detrazione del 65% prevista per le spese di riqualificazione energetica viene estesa a quelle sostenute per acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi per il controllo remoto di impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative

NORMA

Art. 1, c. 88, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

“Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è partire" (Ennio Flaiano )

BILANCIO SOCIALE 2015

239


PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

Credito di imposta per strumenti musicali Contributo una tantum concesso agli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati nella misura di 1.000 euro, per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, nel limite complessivo di 15 milioni di euro per il 2016 Il contributo è anticipato all’acquirente dello strumento come sconto sul prezzo di vendita, che verrà rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari importo al rivenditore

Art. 1, c. 984, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

2 PER MILLE ASSOCIAZIONI CULTURALI

Facoltà per i contribuenti di destinare nel 2016 il 2 per mille dell’IRPEF a favore di una associazione culturale iscritta in un elenco appositamente istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri

Art. 1, c. 985, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

CARD CULTURA

Assegnazione - a tutti i cittadini italiani o di altri Paesi membri dell’UE residenti in Italia e che compiono 18 anni nel 2016 - di una carta elettronica, dell’importo massimo di 500 euro, da utilizzare per ingressi a teatro, cinema, musei, mostre e altri eventi culturali, spettacoli dal vivo, nonché per l’acquisto di libri e per l’accesso a monumenti, gallerie e aree archeologiche e parchi naturali

Art. 1, c. 979-980, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

PROGETTO STRADIVARI

Necessità di sostenere la cultura e i prodotti artigianali italiani di altissimo livello, al fine di incentivare il rilancio del mercato domestico e l’ingresso di forze giovani nell’artigianato di qualità

SEZIONE 4 - Principali risultati ottenuti nel 2015

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CAF

BILANCIO SOCIALE 2015

PROBLEMA

RISULTATO

NORMA

L’art. 35, c. 2, del D.Lgs 175/2014, "Decreto semplificazioni", ha imposto ai CAF, in attività al momento dell’entrata in vigore, di presentare a partire dal 31 gennaio 2015 una relazione su: • idoneità tecnico organizzativa • formula organizzativa • sistemi di controllo interno • piano di formazione del personale

Proroga al 30 settembre 2015 del termine di presentazione della relazione di idoneità tecnico organizzativa da parte dei CAF

Art. 10, c. 12-ter, DL 192/2014, «Milleproroghe», convertito con Legge 27 febbraio 2015, n. 11

Nella prima versione della Manovra di Bilancio era prevista una riduzione drastica delle risorse stanziate per i servizi resi dai CAAF, che ne avrebbe compromesso l’operatività

Minore riduzione delle risorse per i servizi resi dai CAAF, pari a 40 milioni di euro per il 2016, a 70 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018 e a 100 milioni a partire dal 2019 Il Parlamento ha accolto anche se parzialmente - le nostre richieste, modificando l’originaria formulazione della norma che riduceva di 100 mln annui fin dal 2016 le risorse per i servizi resi dai CAAF

Art.1, c. 591, Legge di Stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015

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Finito di stampare a Ottobre 2016


Non pretendo più di aver ragione se parlo di vestiti e di carezze le braccia lungo i fianchi farò cadere pregare no che non vorrei pregare pregare no che non vorrei pregare. Non vergognarsi della propria malinconia è un compito penoso anzi uno strazio. L’amore trasparente non so cosa sia mi sei apparsa in sogno e non mi hai detto niente mi sei apparsa in sogno e non hai fatto un passo. Nemmeno un gesto nemmeno lasciamo andare meglio di chi improvvisa a malincuore meglio di chi improvvisa senza amare. Sarà la vita che monta e poi riscende tutto questo splendore trasparente luce elettrica che dopo il buio sempre si accende se abbiamo assolto tutti i sentimenti dimenticato tutti i fuochi spenti. Ma sono pazzo del mondo e sono pazzo di te e sono pazzo del mondo questo è odio e amore sono pazzo del mondo questo è odio e amore anche per te. Sarà il destino che splende e poi riscende tutto questo rumore che si sente acqua libera che sempre si spande.

Cittadini card

Responsabile Pubblicazione: Armando Prunecchi Gruppo di Redazione, Coordinamento e Verifica del Progetto: Lino Donzi, Alfredo Verruso Produzione Materiale Rappresentanza, Comunicazione e Organizzazione: Claudio Giovine, Stefano Di Niola, Mario Pagani, Barbara Gatto, Marco Capozi, Maria Giulia Mancinelli, Gabriella Vinci, Danilo Caspoli, Pietro Romano, Diana Di Pietro Segreteria Tecnica: Barbara Mongia, Federica Campioni Progetto grafico e impaginazione: Tiziana Barone Albavision Srl Finito di stampare a ottobre 2016

L’amore trasparente non so cosa sia mi sei apparsa in sogno e non mi hai detto niente ti ho dormito accanto e mi hai lasciato andare sarà anche il gioco della vita ma che dolore sarà anche il gioco della vita ma che dolore..



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