VerdEtà 72 - Dicembre 2019 - Speciale Emilia Romagna

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SPECIALE EMILIA ROMAGNA

n° 72 | Bimestrale | Dicembre 2019

Comitato di Redazione Verdetà n. 72 SPECIALE EMILIA ROMAGNA a cura di CNA Pensionati Emilia Romagna Responsabile per le leggi sulla stampa Andrea Mareschi

UNA OCCASIONE IMPORTANTE

Redazione Salvatore Cavini Maria Francesca Picchio, Marisa Raffa Elena Bonacini, Vito Bonatti, Stefano Borghi/Claudia Zagni, Angela Monduzzi, Silvia Serra, Laura Pedulli, Luca Spagnoli, Claudio Baldocchi Pierangelo Martini

SALVATORE CAVINI IL 28 Novembre si è svolta l’Assemblea annuale della CNA Pensionati Emilia Romagna. E’ sempre una occasione importante di confronto sui temi di maggior interesse. Quest’anno è stata la discussione sulla “legge di bilancio” dello Stato. La CNA Pensionati Nazionale, ha presentato una sua “Piattaforma programmatica” con la quale avanza proposte che riguardano temi molto importanti per i pensionati: Le Pensioni e la Sanità. Pensioni: Il primo obiettivo è il sostegno alle pensioni più basse.

Sede: CNA Emilia Romagna Via Rimini, 7 - 40128 Bologna Tel. 0512133122 - Fax 0512133320 www.cnaemiliaromagna.it

Le pensioni non sono un privilegio, che produce conflitto intergenerazionale e nemmeno il salvadanaio da cui attingere per ripianare i conti dello Stato. Pensiamo sia decisivo rassicurare questa componente della società, gli over 65, che sarà sempre più centrale nel futuro del paese. continua >

I pensionati over 65, sono 12.546.362; le pensioni con importi inferiori ai mille euro, sono circa 5,5 milioni. Chiediamo quindi, oltre alla flessibilità in uscita: opzione donna, Ape sociale; l’aumento della No Tax Area e l’estensione della quattordicesima, ad un numero maggiore di pensionati.

All’interno:

I nostri ospiti non sono numeri Invecchiare attivamente VERDETÁ n° 72 - SPECIALE EMILIA ROMAGNA | 1


(segue dalla pag.1) La sanità Il primo e principale obiettivo che il documento Programmatico nazionale propone è “la salvaguardia del sistema sanitario nazionale” per continuare a garantire l’accesso universalistico alle prestazioni socio-sanitarie. La Regione Emilia Romagna, lo riconoscono tutti, è la Regione che vanta le migliori performance sulla sanità. Non significa che va tutto bene, però partire da una realtà più favorevole, disponendo di risorse economiche e professionali importanti, aiuta certamente a migliorare la situazione.

Il bilancio della regione stanzia per la “Salute”: oltre 8,5 Miliardi su 12 miliardi (il 75%) e significative risorse per investimenti (250 miliardi negli ultimi 5 anni). Ci confronteremo ancora su temi importanti, quali Le liste d’attesa, gli afflussi al pronto soccorso, il rapporto ospedale territorio, per affermare il “Diritto alla salute.

LE TRAIETTORIE DI CNA PENSIONATI EMILIA ROMAGNA PER IL 2020 di Maria Francesca Picchio L’Assemblea Regionale è stata l’occasione per presentare ed approvare anche le linee strategiche dell’Associazione per il 2020. Il lavoro che si farà nel corso del prossimo anno intende portare a compimento quanto previsto nel Piano Strategico di Mandato del Presidente Regionale Cavini, accompagnando l’associazione verso l’anno dei rinnovi statutari, il 2021. Dovendo sintetizzare possiamo dire che quattro saranno le attività e i progetti salienti da realizzare: Progetto Rigenerazione, rivolto alle donne pensionate che rappresentano quasi il 50% dei nostri soci! Più ascolto e più partecipazione femminile significa arricchire CNA Pensionati di contributi e punti di vista diversi! CNA Pensionati Day, iniziativa diffusa in tutto il territorio regionale per promuovere l’Associazione e avvicinarla alla cittadinanza. Il passaggio generazionale di’impresa… perché è così difficile compiere questo passo? Cerchiamo le motivazioni e immaginiamo un percorso da costruire con CNA. Iniziativa convegnistica regionale sul valore della Prevenzione in Sanità. Il nostro impegno sarà profuso anche a favore dell’attività di rappresentanza esercitata insieme al CUPLA, la nostra più forte rete di rappresentanza. 2 | VERDETÁ n° 72 - SPECIALE EMILIA ROMAGNA


I NOSTRI OSPITI NON SONO NUMERI STEFANO RAVAIOLI Cna Emilia Romagna, congiuntamente a CNA Pensionati, ha organizzato lo scorso 4 dicembre presso CNA di Ferrara, un convegno dedicato alle Case Famiglia ed alle Case di riposo private. Sono 500 le case famiglia presenti nella nostra regione e diversi sono i gestori/imprenditori associati a CNA. Lo scorso anno abbiamo approfondito i contenuti degli “indirizzi regionali per i regolamenti locali sulle Case famiglia”; condividendo quelle indicazioni ed affermando che avremmo contribuito a vigilare sulla loro corretta applicazione. In quella occasione ci siamo schierati con gli imprenditori seri e corretti, che non speculano sulle persone spesso sole e in difficoltà. Il caso di villa Geras Villa Geras, nel ferrarese, propone un modello di assistenza agli anziani fortemente personalizzato anche grazie all’impiego delle tecnologie digitali. Giuseppe De Vittorio ha 26 anni ed è già un veterano del mestiere. Aveva 21 anni quando ha deciso di aprire una casa di riposo per anziani a Cornacervina, una minuscola frazione della bassa ferrarese, nel Comune di Migliarino, oggi Riva del Po.

A Villa Geras gli operatori sono passati da otto a dodici in quattro anni, per diciassette ospiti, a cui possono aggiungersene fino a cinque per il servizio di ospitalità diurna. “Il principio guida di tutte le nostre azioni, mie e dei miei collaboratori – prosegue Giuseppe è non standardizzare l’assistenza: ogni persona è diversa e richiede assistenza individualizzata. Nessuno di noi è un numero, tanto meno gli anziani ospiti delle strutture di accoglienza”. Per raggiungere questo obiettivo le iniziative sono tante. Per esempio, creare spazi personalizzati che non contengano riferimenti agli ambienti sanitari e ospedalieri; svolgere attività personalizzate, che valorizzino le capacità residue della persona: “abbiamo una signora, in struttura, che ha sempre amato cucire, e per questo viene rifornita di materiali adatti allo scopo. Abbiamo un anziano ospite che grazie a una delle attività innovative proposte, la video chiamata, ha potuto vedere la nipotina che vive in Piemonte. Possono sembrare piccole cose: non lo sono, non per i nostri ospiti”.

Quando aveva diciannove anni, Giuseppe scelse di seguire un corso per Operatore Socio Sanitario, “A 21 anni – racconta – mi si è presentata l’occasione di assumere la gestione della struttura che poi prenderà il nome di Villa Geras. Era un’occasione che si presenta una volta sola e ho deciso di sfruttarla, per imporre un mio modello di assistenza, attento al benessere e alla dignità della persona nella sua interezza”. VERDETÁ n° 72 - SPECIALE EMILIA ROMAGNA | 3


INVECCHIARE ATTIVAMENTE MAURIZIO COLLINA Leggi ad hoc, attenzione alla salute, buona alimentazione: il Cupla a Parma ha indicato le migliori strategie per raggiungere l’obiettivo Un invecchiamento attivo ottenuto grazie ad una maggiore attenzione alla salute, all’alimentazione ed a leggi regionali e nazionali che lo favoriscano. Questi sono stati i temi del convegno organizzato a Parma il 7 novembre dal Cupla, il comitato dei Pensionati del Lavoro autonomo, al quale aderisce Cna Pensionati. Che a Parma era presente con una numerosa delegazione emiliano romagnola. “Siamo in cinque milioni in Italia - ha spiegato Giorgio Grenzi Presidente nazionale del Cupla - e insieme dobbiamo chiedere alle Istituzioni regionali e nazionali strumenti di legge che favoriscano l’invecchiamento attivo, in particolare puntando sull’autonomia dell’anziano e sulla sua autosufficienza”. I dati del resto sono evidenti, come ha dimostrato Paolo Monari, Presidente Cupla Emilia-Romagna: nel 1982 le persone con più di 64 anni in Italia erano il 13,2% del totale, adesso sono il 22,6% e nel 2042 saranno il 32,8%; nel 1982 un italiano su 8 era anziano, oggi sono 1 su 4 e nel 2042 saranno 1 su 3. Gli anziani con più di 84 anni nel 1982 erano l’1% della popolazione e nel 2065 saranno il 10%. Insomma, la speranza di vita è aumentata di 20 anni, adesso per la donna è di 85 anni e per gli uomini di 81 anni. In Emilia-Romagna gli over65 sono un quarto della popolazione, l’8% ha più di 80 anni. Il prof Marcello Maggio, direttore della clinica geriatrica dell’azienda ospedaliera universitaria di Parma, ha indicato alcuni parametri per l’invecchiamento attivo. In Europa la Liguria è la 4 | VERDETÁ n° 72 - SPECIALE EMILIA ROMAGNA

regione più anziana, ma anche l’Emilia-Romagna è molto alta in graduatoria. L’Italia per rapporto tra giovani di 30 anni e senior di 60 anni è la seconda peggiore al mondo dopo il Giappone, quindi con pesanti conseguenze future per il sostegno previdenziale. Come aspettative di vita l’Italia in Europa è seconda solo alla Spagna. Maggio ha diviso gli anziani in tre categorie: robusti, fragili e disabili. E’ sui fragili che occorre lavorare, quelli che magari hanno debolezze muscolari e memoria debole ma sono ancora autosufficienti. I non autosufficienti in EmiliaRomagna sono 220.000, in Italia 3 milioni e comportano 21 mld di euro di spese. Insomma, prevenire fa anche risparmiare e molto. La dr.ssa Marina Fridel dell’assessorato regionale alle politiche per la salute ha spiegato i progetti della Regione per la promozione della sana alimentazione.


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