VerdEtà 71 - Ottobre 2019

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LA RIVISTA PER I SOCI CHE TI INFORMA E TI CONSIGLIA

Pensionati

n° 71

n° 71 | Bimestrale | Ottobre 2019 www.pensionati.cna.it

ANZIANI E INTERNET SERVONO I CENTRI DI ASSISTENZA DIGITALE PER 'PASSARE' L'IMPRESA SERVE AIUTO AMBIENTE ORA O MAI PIU' IL FUTURO DIPENDE DA NOI

INCHIESTA TUTTI I SEGRETI DEI DELINQUENTI DELLA RETE VERDETÁ n° 71 | 1


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n° 71 | Bimestrale | Ottobre 2019

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Sommario EDITORIALE Paginatre di Filippo D'Andrea 3

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SINDACALE Anziani e internet - Servono i centri di assistenza digitale 4 ATTUALITÀ Ambiente ora o mai più - Il futuro dipende da noi 8 L'INCHIESTA - TUTTI I SEGRETI DEI DELINQUENTI DELLA RETE Il mondo del web e i cattivi incontri 10 Cybertruffe i consigli della polizia postale per evitarle 11 Truffe, il vademecum antitruffe di Poste Italiane 14 SALUTE PSICOLOGIA - La truffa sentimentale 16

Edizioni CNA

Sede ed amministrazione Piazza Mariano Armellini, 9A - 00162 Roma Tel. 06441881 - 0644188800 www.pensionati.cna.it

Direttore responsabile Pietro Romano

Direttore Editoriale

FOCUS Per 'passare' l'impresa serve aiuto 18 OMAGGIO AL FONDATORE DELLA CNA DI UDINE Primo da Lauco - Nobil uomo del XX secolo 20 FOCUS Vaccinazione gratuita la scelta vincente 24 LE NOSTRE RICETTE Gnocchi di susine 26

Filippo D'Andrea (verdeta@cna.it)

SPAZIO DONNA La casa delle donne 28

Redazione Coordinamento Livia Pandolfi

SPAZIO EPASA Quota 100 Cosa cambia con il nuovo Governo 30

Comitato di redazione Jacopo Basili, Maria Rosa Battan, Andrea Battistoni, Giulio Cesare Brandini, Filippo D'Andrea, Mario Filippello, Giovanni Giungi, Valter Marani, Mario Martino, Antonio Mecca, Livia Pandolfi, Elena Pezzetta, Maria Francesca Picchio. Progettazione grafica e impaginazione Tiziana Barone (Albavision Srl) www.albavision.eu - info@albavision.it Photo Editor: Adolfo Brunacci (Albavision Srl) Stampa: Postel SpA Via Campobello 43 - 00071 Pomezia (RM)

IL RACCONTO Mele 32 SALUTE GERIATRIA - Disturbi dell'umore nell'anziano 34 DIETOLOGIA - La salute del pianeta parte dalla nostra tavola 36 ERBORISTERIA - La zucca dai mille semi 38 DAL TERRITORIO 40 LETTERE AL DIRETTORE 46 IL LIBRO DEL MESE 48 IL FILM DEL MESE 49 RELAX 50

Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 405/2006 dell’08/11/2006

2 | VERDETÁ 71 Din°questo numero sono state diffuse 205.200 copie - Stampato su carta riciclata


PAGINATRE

di Filippo D'Andrea

Care Lettrici e Cari Lettori, con l’autunno si avvicina la preparazione della nostra Assemblea Nazionale annuale che si terrà a Roma il 3 dicembre. Finito il tempo delle vacanze estive, i mesi che ci separano dall’assemblea sono molto impegnativi sul piano sindacale con la discussione della Legge di Stabilità. In realtà questo appuntamento spesso percepito dal cittadino come un momento per gli addetti ai lavori e di cui non si comprende fino in fondo l’importanza. Tuttavia si tratta di una questione delicata che ci coinvolge direttamente perché riguarda le entrate e le uscite dello Stato, quindi della nostra comunità. Con questo provvedimento verrà stabilito quante tasse dovremo pagare per mantenere i servizi a nostra disposizione: in termini di sicurezza oppure servizi sanitari, per citare solo alcuni di quelli che riguardano le persone anziane, potremmo aggiungere la mobilità urbana ed altri ancora. Per questo motivo CNA Pensionati ha preparato una Piattaforma programmatica da sottoporre alle forze politiche che contiene “una cassetta degli attrezzi” con proposte concrete in materia di fisco per gli anziani, Livelli essenziali di assistenza, abolizione superticket per la sanità, servizi urbani per applicare il criterio della sostenibilità al mondo dei pensionati. Vorremmo affrontare, infine, un

tema che ci sta particolarmente a cuore e che ci coinvolge tutti i giorni con l’avanzare della tecnologia digitale: gran parte dei servizi ormai vengono gestiti con l’utilizzo di tecnologie digitali che spesso mettono in difficoltà soprattutto le persone anziane, occorre quindi organizzare servizi di assistenza digitale con una rete capillare sul territorio per superare lo scarto digitale tra generazioni. Sempre più spesso, inoltre, la tecnologia è diventata strumento per nuove truffe verso le persone più vulnerabili, quindi un intervento in questo senso non è più rinviabile. Di tutto ciò parleremo in questo numero sia con una mia intervista, che troverete più avanti, sia con un’inchiesta sulle truffe on- line o cybertruffe. Abbiamo intervistato Alessandra Belardini, vice direttore della Polizia postale che ci ha raccontato come difendersi da questi nuovi reati e quali trucchi usare per navigare in rete e usare i vantaggi di internet (ad esempio gli acquisti on line) senza nessun timore. Questi temi saranno al centro anche alla nostra Assemblea Nazionale e che ci accompagneranno nei prossimi mesi. Buona lettura! Filippo

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SINDACALE

ANZIANI E INTERNET, ALTRO CHE LOTTERIA DEGLI SCONTRINI SERVONO I CENTRI DI ASSISTENZA DIGITALE LIVIA PANDOLFI

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Non solo sostegno ai redditi da pensione, quattordicesime più pesanti e un sistema sanitario nazionale da ristrutturare rendendolo davvero universale e efficiente da Nord a Sud. Ma, dal momento che il futuro (digitale) è già qui, anche la creazione urgente di veri e propri Centri di assistenza digitale per i pensionati, sul modello dei CAF e Patronati. Sportelli che accolgano gli over 65 e, gratuitamente, li aiutino a risolvere le seccature che la rivoluzione digitale porta con sé per i nativi analogici. A lanciare l’idea è CNA Pensionati che, con il Segretario Nazionale Filippo D’Andrea, spiega su Verdetà quali sono le proposte che l’associazione intende mettere in campo alla vigilia del varo della Legge di Bilancio 2019. Domanda. Il Governo sta discutendo la Legge di Bilancio 2019, ovvero le scelte più importanti di politica economica per il prossimo anno. I pensionati non sembrano essere al centro della scena. Quali sono secondo lei le priorità da affrontare? Risposta. Gli argomenti importanti per la vita degli anziani sono diversi. Tuttavia al vertice delle nostre priorità ci sono temi vecchi e nuovi. Fra i nuovi c’è certamente quello del digital divide, che detto così sembra una roba tecnica poco penetrante nella vita di tutti giorni. E invece non lo è affatto. Si sta parlando molto della necessità di incentivare l’uso di carte di credito e bancomat, di lotteria degli scontrini, di lotta feroce al contante per battere l’evasione fiscale. Bene. Ma la diffidenza degli over 65 e la difficoltà oggettiva di usare questi strumenti chi l’affronta?

permanenti e gratuiti, sul modello CAF e Patronati a cui possano rivolgersi gli anziani per ogni loro necessità. Sino ad ora lo Stato si è affidato alla disponibilità di figli e nipoti a dare una mano ai pensionati per le poche cose necessarie quotidianamente: come si preleva al bancomat o giù di lì. Oggi non basta più. Serve un presidio fisso, di derivazione pubblica, finanziato con risorse nazionali come succede per i CAF e i Patronati, altrimenti la riduzione del digital divide e i pagamenti elettronici generalizzati in un paese dove la popolazione invecchia resteranno solo annunci sulla carta. Ma la cosa peggiore è un’altra: le prenotazioni per prestazioni sanitarie stanno diventando tutte on line, non aiutare gli anziani da questo punto di vista significherebbe lasciarli soli, con costi enormi sulla salute. D. Parliamo di salute e di Sistema Sanitario Nazionale allora… R. Questo è uno dei nostri temi caldi. Non a caso quest’anno dedicheremo proprio a quest’argomento la nostra Assemblea Annuale in programma il prossimo 3 dicembre. Il SSN è un nostro fiore all’occhiello che nasce nel 1978, l’Italia su questo è ai primi posti a livello mondiale, ma esso oggi va difeso e riformato. Bene l’abolizione del Superticket che il Governo sembra volere adottare, ma serve molto di più. Allo stato attuale abbiamo un SSN efficiente solo a macchia di leopardo sul territorio italiano.

D. Già chi? R. Noi siamo disponibilissimi a dare una mano, come CNA Pensionati ci mettiamo certamente a disposizione per organizzare incontri con i nostri associati, spiegare, ma sinceramente ci vuole molto di più. D. Ad esempio? R. Ad esempio Centri di assistenza digitale

Filippo D'Andrea VERDETÁ n° 71 | 5


Abbiamo poi perso numerosi centri sanitari sia a livello delle piccole città che delle grandi. Per un anziano spostarsi di decine, se non centinaia di km, è improponibile. Diventa difficile, in caso di età avanzata, anche percorrere lunghe distanze all’interno delle stesse città. Servono quantomeno presidi fissi sul territorio. Presidi di primo soccorso e studi polimedici, con più professionisti, magari aperti per un numero di ore e di giorni maggiore di quelli di oggi. Con investimenti in nuove tecnologie si possono fare grandi risparmi anche sui costi della salute.

europeo IPCA, proprio perché al suo interno ci sono più prodotti consumati dai pensionati e pesi maggiori assegnati a questi ultimi. Insomma, un conto è immaginare il paniere di beni consumato da un 50enne in salute un conto considerare quello di un 70enne con patologie croniche. La spesa al consumo è completamente diversa e la pensione rischia di risultare insufficiente. Ultimo, ma non ultimo, c’è il tema della quattordicesima che va equiparata fra autonomi e lavoratori dipendenti per una ragione di equità e potenziata per i redditi più bassi.

D. Quali investimenti?

D. Si dibatte, infine, proprio in Legge di Bilancio, sull’introduzione dell’assegno unico per la famiglia. Che ne pensano i pensionati della CNA?

R. Gli investimenti pubblici mettono in moto l’economia e sappiamo quanto il nostro Paese ne abbia bisogno. I settori su cui investire sono molti, ma, ad esempio, quello della salute consente di effettuare grossi risparmi per il bilancio dello Stato. Un ricovero di un paziente in fase acuta costa al SSN anche diverse migliaia di euro al giorno (fino a 3000). Monitorare un malato con pluripatologie croniche da casa, in collegamento con gli ospedali, necessita di poche centinaia di euro. Per questo servono però nuove tecnologie. Da questo punto di vista, considerato l’invecchiamento della popolazione italiana, crediamo sia strategico anche immaginare città più amiche degli anziani, ad esempio, con accessibilità facilitata ai mezzi pubblici, mobilità a misura over 65 e così via. In questo senso crediamo sia giunto il momento di riprendere il discorso di una Legge Nazionale per l’invecchiamento attivo oggi più necessaria che mai. D. Cos’altro chiede CNA Pensionati per rendere migliore la vita degli anziani? R. Ci sembra sia urgente anche sostenere i redditi da pensione. Ribadiamo, infatti, la necessità di estendere la no tax area dei pensionati dagli 8.125 euro a 10.000 euro, al fine di aumentare un pochino il loro reddito disponibile. Crediamo sia utile anche mettere mano ad una corretta rivalutazione delle pensioni sia sul versante dell’indice che sui criteri di rivalutazione stessi. Mi spiego: noi chiediamo sia adottato l’indice 6 | VERDETÁ n° 71

R. Chiediamo di superare finalmente le discriminazioni sino ad ora avute fra mondo del lavoro autonomo e dipendente. Ci sembra sia l’occasione giusta e che sia arrivato il momento.


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ATTUALITÀ

AMBIENTE, ORA O MAI PIÙ IL FUTURO DIPENDE DA NOI ANDREA PALAZZO

C’è poco da girarci intorno. Su questioni come quelle dell’emergenza ambientale non esiste più una zona grigia ma solo un bivio: tra apocalisse e rivoluzione. Nell’anno che si sta per chiudere arriveremo a consumare quasi il doppio delle risorse naturali del fabbisogno ordinario: di questo passo, bruciando le risorse per il futuro, vivremo in un pianeta che presto non avrà più nulla da offrirci. Cosa succede nel mondo. Gli indizi di un sistema che non è più in grado di andare avanti con questo ritmo possiamo vederli ogni giorno. Da tempo ormai stiamo assistendo ad un drastico cambiamento climatico con un progressivo 8 | VERDETÁ n° 71

innalzamento della temperatura che altera gli equilibri ecologici e biologici. Tra le sue manifestazioni più evidenti c’è uno scioglimento senza precedenti della calotta polare artica: un esempio su tutti quanto successo quest’estate in Groenlandia dove 10 miliardi di tonnellate di ghiaccio si sono riversate in mare in un solo giorno. Viviamo all’insegna dell’irresponsabilità, mentre perdiamo le nostre ricchezze naturali come l’Amazzonia che brucia (1700 chilometri quadrati di polmone verde persi lo scorso agosto), alimentiamo sempre più la produzione di diossido di carbonio (CO2) tra i più letali gas serra.


L’anno della consapevolezza. Eppur qualcosa si muove, sembra che finalmente governi e istituzioni si siano resi conto che non c’è più tempo da perdere. Se ogni movimento ha tra i suoi simboli chi riesce a catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica, in questo 2019 sul tema ambiente è inevitabile pensare a Greta Thunberg. Non ancora maggiorenne, la giovanissima attivista ha fatto notizia per il suo sciopero della scuola fino alle elezioni legislative svedesi per sensibilizzare le forze governative locali sulla salvaguardia dell’ambiente e sul tema del cambiamento climatico. La tutela dell’ambiente è certamente una questione su cui gli adulti devono trovare una soluzione ma una rinnovata spinta è quella che arriva dalle nuove generazioni. Così per la prima volta nella storia quest’anno si è fatta strada una consapevolezza sulla necessità di preservare l’ambiente che è sfociata nella giornata del 15 marzo: migliaia di studenti in oltre 100 città del mondo, Italia inclusa, sono scesi in piazza per il global strike chiedendo a gran voce ai governi dei rispettivi paesi politiche più incisive contro il riscaldamento globale. La posizione di CNA. “Come CNA ci siamo esposti in più occasioni a favore delle iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica portate avanti da Greta Thunberg” – ci racconta Barbara Gatto, Responsabile del Dipartimento Politiche Ambientali di CNA – “Semplicemente perché secondo noi si tratta di un approccio che è coerente con le nostre posizioni di tutela dell’ambiente”. Quali sono allora i temi più caldi su cui sarà doveroso intervenire in futuro?“I temi sono numerosi e comuni a privati e imprese – continua Barbara Gatto – “Dal risparmio energetico per una vera e propria svolta green fino agli investimenti sulle rinnovabili che sono un patrimonio da utilizzare, soprattutto in un Paese come l’Italia. E poi, ancora, penso all’economia circolare che dovrà essere incentivata per garantire un’efficace gestione dei rifiuti riutilizzando i materiali in successivi cicli produttivi e riducendo al massimo gli sprechi. Sono queste le linee di intervento su cui ognuno di noi deve sentirsi coinvolto per innescare un circolo virtuoso”.

Cosa possono fare le imprese? “Anche dal punto di vista delle imprese crediamo che lo sviluppo sostenibile sia il miglior modo per essere competitivi sul mercato" – prosegue la Responsabile del Dipartimento Politiche Ambientali di CNA - “La nostra Associazione racchiude imprese variegate, molto diverse tra di loro, che però fanno di questi punti quelli più trasferibili per favorire la sostenibilità aziendale. E se l’energia, sotto la spinta di politiche forti negli anni precedenti, ha ormai un livello di conoscenza consolidato, sull’economia circolare stiamo facendo numerose azioni di sensibilizzazione e orientamento”. Il business sostenibile ha conquistato ormai le aziende italiane, diventato parte integrante delle strategie di quasi la metà delle nostre imprese secondo una recente indagine firmata da Dnv e EY. Non mancano però le difficoltà, talvolta dovute da un caos normativo che è ancora presente nel nostro Paese e che conclude Gatto – “È una delle problematiche che ci troviamo ad affrontare attraverso un dialogo costante con le istituzioni per avere un quadro legislativo più coerente che faciliti quelle imprese che vogliono investire sull’ambiente e per le quali CNA si pone come partner per tutte le azioni di accompagnamento, consulenza e supporto operativo”.

Greta Thunberg VERDETÁ n° 71 | 9


l'inchiesta TUTTI I SEGRE IL MONDO DEL WEB E I CATTIVI INCONTRI L. P. Per chi è nato con la penna da biro e il lapis in mano quello del web è un mondo tutto nuovo. I nativi non digitali, anzi, ossia quelli venuti alla luce fino agli anni ‘70 del secolo scorso, hanno fatto una certa fatica a digerirlo. Passare dalla carta allo schermo, dalle lettere alle mail, dal reale al virtuale non è stato affatto facile. Dal toccare, pesare, annusare ci è toccato abituarci al regno dell’immateriale, alla rete sconfinata e misteriosa. Ad alcuni è sembrato un nuovo gioco ad altri solo il mondo dell’effimero e del falso. Ma tant’è. Parafrasando un famoso film sulla carta stampata questa, semplicemente “è la rivoluzione digitale bellezza”! Insomma, così come siamo passati dal cavallo alla macchina, abbiamo dovuto da tempo fare i conti con codici e click, bottoni di invio, transazioni, conti on-line e home banking. Carte di credito e bancomat, acquisti digitali e siti web. Niente più giornali di carta ma versioni digitali, persino estratti conti, pensioni e denunce dei redditi ormai sono entrati con tutte le scarpe nel meraviglioso mondo dell’invio on-line. Ma evidentemente anche questo non bastava. Le rivoluzioni, del resto, si chiamano così proprio perché cambiano tutto. E allora da almeno un decennio con una progressione 10 | VERDETÁ n° 71

degna della miglior Ferrari, siamo entrati in 3,5 miliardi di persone nello stupefacente mondo dei social e delle chat. Facebook e Whatsapp per i più maturi, Youtube, Istagram, Twitter, Snapchat e chi più ne ha più ne metta, per i più giovani. In un turbinio di emoji, cuori, bacetti, faccine stupite o piangenti abbiamo surrogato anche le emozioni. E, per dirla tutta, trasferito anche rabbie e frustrazioni una volta tenute saggiamente dentro le mura di casa. Per di più con tutto il contorno di malparole che oggi allegramente esibiamo in sempiterna e duratura presenza on line, visto che il web non dimentica né cancella. Ma dal momento che dal cuore ai soldi, dalla spesa alle chiacchiere fra amiche, tutto si è trasferito in rete, anche in rete si sono spostati i delinquenti. I quali, preso possesso del mezzo e dei suoi segreti, si sono inventati un carosello di truffe che ai poveri mortali non digitali (ma anche ai furbi smanettoni del computer) fanno un baffo. Analizziamo in questa nuova inchiesta di VerdEtà i casi più tipici e pericolosi delle cosiddette truffe on line o cybertruffe, perché in fondo, come dice la regola del buon medico di famiglia, prevenire è sempre e comunque meglio di curare.


ETI DEI DELINQUENTI DELLA RETE

CYBERTRUFFE, I CONSIGLI DELLA POLIZIA POSTALE PER EVITARLE LIVIA PANDOLFI Le vie del crimine sono infinite. E soprattutto altamente tecnologiche. Lo sa bene la dottoressa Alessandra Belardini vice direttore del servizio di Polizia Postale a Roma, una sezione della forze dell’ordine che sta diventando ogni giorno più importante proprio perché, aimè, lo sconfinato mondo virtuale è, come il mondo reale, teatro di reati. Reati vecchi, come la diffamazione o lo stolking, e reati nuovi come le cybertruffe. Sembra impossibile eppure è vero. Nello spazio impalpabile del web un tesoro inestimabile cresce. Un valore che monta ogni giorno di più: i nostri dati. Dati che se rubati rischiano di prosciugare il nostro conto in banca. Ma c’è di più. Anche senza conoscerci di persona, o toccarci, è possibile subire violenza. Una violenza subdola e feroce come il ricatto oppure quella che tocca prima i sentimenti e poi il portafoglio: la truffa sentimentale. Paura? Basta usare alcuni accorgimenti e, esattamente come evitiamo le strade isolate o i quartieri poco raccomandabili di notte, possiamo scongiurare il peggio godendoci le meraviglie della rete, della sempiterna connessione del wi fi che garantisce musica e film, le videochiamate gratis ai nipoti, i pacchi recapitati direttamente a casa con quell’attrezzo o quel libro introvabile nel negozio della nostra città.

Domanda. Dottoressa quali sono le insidie nascoste dentro il nostro compagno più fedele che oggi ci segue ovunque, ossia il nostro telefonino connesso a Internet? Risposta. Lo smartphone è una porta aperta nel mondo della rete. E come tutte le porte non vanno lasciate spalancate senza alcun controllo. Ma demonizzarlo non va bene. E’ uno strumento utile, come il computer, se utilizzato con gli accorgimenti necessari che può diventare pericoloso se ci si fida troppo o si fanno imperdonabili ingenuità. D. Per gli over 65 è in realtà, per una buona parte dei casi, un aggeggio infernale. Nati con carta e penna gli anziani sono tra i più indifesi quando si parla di cybertruffe. Come proteggerli?

Alessandra Belardini VERDETÁ n° 71 | 11


l'inchiesta TUTTI I SEGRE R. Gli anziani oggi sono piuttosto vulnerabili alle insidie della rete proprio perché non sono abituati a usare internet. Sono anche cambiati i modelli familiari, si va sempre di corsa, si è presi dal lavoro e dalla famiglia e spesso e volentieri soprattutto coloro che hanno superato la soglia dei 75/80, si ritrovano soli e la poca dimestichezza con il mondo digitale li espone a qualche guaio in più. Alcuni di loro, anche molto più giovani, in realtà peccano in fiducia. Così basta un messaggio pubblicitario che annuncia una vincita on line e si apre il proprio smartphone a qualche virus che ruba i dati. D. Quindi? R. Quindi tanto per cominciare occhio alle finestre che si aprono e ci annunciano facili vincite, tipo dell’ultimo modello di un telefonino. Secondo mai, ma proprio mai, memorizzare password, numeri di carte, credenziali bancarie dei conti online. Basta una mail aperta per sbaglio o un virus sul telefono che si da accesso alla memoria dei nostri documenti e il truffatore ci ruba i dati, entra sui nostri conti e ce li svuota. Ma la solitudine apre la strada anche a altri problemi. D. Quali? R. Sono le cosiddette truffe romantiche o truffe sentimentali, in gergo romantic scan, quelle che fanno leva proprio sulla solitudine e sul bisogno tutto umano di sentirsi amati. Queste sono truffe davvero insidiose proprio perché, in base alle nostre indagini, c’è addirittura di mezzo la mafia. Proprio recentemente a Catania abbiamo effettuato tre arresti per una truffa di questo tipo, in questo caso ai danni di una persona poco più che 50enne, a cui era stato prosciugato il conto. D. Come funzionano le truffe romantiche? R. I truffatori si servono dei social media. Si chiede l’amicizia alla persona- bersaglio ma anche ai suoi 12 | VERDETÁ n° 71

amici. Grazie ai nostri post, chi ci guarda, riesce a capire se ci sentiamo soli e se abbiamo bisogno di affetto, per cui prova a avvicinarci scrivendoci. A quel punto si entra in amicizia non solo formale. Ci si scambiano messaggi, foto, ci si racconta la propria vita. Ci sono messaggi continui, la buonanotte, il buongiorno, i complimenti che magari non si ricevono da tanti anni e che fanno sicuramente breccia. La vittima si sente capita, coccolata, amata insomma. Bisogni molto umani vengono così soddisfatti. Tutto sembra essere vero e credibile. Dopo un po', quando la vittima è ormai totalmente coinvolta emotivamente, inizia la richiesta di soldi. Il truffatore racconta di difficoltà economiche, dice che è lontano da casa, lontano da figli o nipoti magari bisognosi o malati; spesso si spaccia per un militare in trasferta che non può né tornare a casa né raggiungere la vittima che dice di amare. D. E’ così facile cadere in questo tipo di truffe? R. Sì. Molto più di quanto si pensi. I bersagli sono persone vedove, separate o sole da tempo. E, appunto, l’età può essere anche più bassa di quella di un pensionato. Certo è che gli anziani, se soli, sono i più vulnerabili. Per fortuna molte volte la truffa fallisce perché prima di mandare i soldi al truffatore l’anziano racconta la situazione a un figlio, che interviene e denuncia. Oppure noi della polizia riusciamo a rintracciare chi ha messo in piedi la truffa. Tuttavia non sempre è facile trovare queste persone o, peggio, recuperare i soldi. Ci avvaliamo della collaborazione di altri corpi di polizia internazionale ma se l’invio in denaro è già avvenuto e il profilo è falso sono guai. D. Le donne sono i soggetti più vulnerabili? R. Direi di sì. L’effetto corteggiamento fa presa sul gentil sesso più che nei confronti degli uomini. Tuttavia i maschi sono esposti a un altro tipo di


ETI DEI DELINQUENTI DELLA RETE truffa molto insidiosa e mortificante. D. Quale? R. Si chiama sex exortion. In questo caso la vittima è contatta su Facebook o whatsapp, generalmente. Spesso su Facebook il truffatore diventa amico anche di amici e familiari della vittima (non è difficile individuarli basta guardare i post). Si inviano tramite le chat private messaggi provocanti, foto o video a sfondo erotico. Immaginiamo l’effetto di una ragazza procace in pose provocanti che dice di essere interessata a ‘giocare’ con la vittima. Poi, anche qui, una volta entrati in confidenza, si chiede un video dalla vittima stessa con atti di autoerotismo. Dopodiché comincia il ricatto. Si minaccia di divulgare il video in rete o ad amici e familiari, a meno di un riscatto in denaro. Spesso 1000, 2000 euro. Un circolo vizioso che si spezza solo con la denuncia. D. Truffe davvero spiacevoli, queste, perché colpiscono i sentimenti o la propria reputazione. Da cosa altro dobbiamo difenderci ancora? R. Un’altra classica truffa on line abbastanza nota è il phishing, il falso messaggio per mail o per sms, della banca o della posta dove si ha il conto. Un falso. Se qualcuno chiede le vostre credenziali bancarie o postali bisogna informarsi subito.

di denuncia. Ci sono anche informazioni sul cyber-stalking, ossia su chi ci perseguita on- line o sui social network. In ogni caso il consiglio è denunciare, denunciare, denunciare, senza vergogna. D. Per finire come possono le associazioni come Cna Pensionati dare una mano alla polizia postale? R. L’aiuto di associazioni come Cna Pensionati è preziosissimo. Occorre divulgare queste informazioni al fine di evitare che le persone cadano ingenuamente nelle mani di questi delinquenti. Fra le quattro mura di casa, da soli, si pensa davvero di non correre rischi e invece non è così. Internet è un mondo immateriale che però può diventare drammaticamente reale con conseguenze economiche, come abbiamo visto, ma anche psicologiche molto forti. Subire una truffa è mortificante soprattutto per un anziano che, più di un giovane, perde fiducia in se stesso. Noi siamo a disposizione su tutto il territorio nazionale per incontrare i vostri associati e spiegare loro che il mondo digitale è pieno di nuove opportunità ma occorre usare alcune accortezze.

D. Che fare, in generale, per difendersi? R. Innanzitutto parlare con amici e parenti. Le cose facili o inverosimili difficilmente sono vere. E poi consultate il sito www.commissariatodips.it, vi si trovano notizie e avvertimenti ai cittadini. Le chiamiamo pillole di sicurezza. Alcune di esse: uso sicuro del telefonino; internet, qualche precauzione; internet: rischi e minacce; come bloccare la carta di credito; utilizzo della carta di credito su Internet; accesso illecito a sistema informatico: informazioni da fornire in sede VERDETÁ n° 71 | 13


l'inchiesta TUTTI I SEGRE TRUFFE, IL VADEMECUM ANTRITRUFFE DI POSTE ITALIANE

GUGLIELMO VITTORINI

A chi non è capitato di essere vittima di un tentativo di truffa. A volte siamo in grado di sventarlo facilmente, altre volte quando capiamo l’inganno è già tardi per difenderci. Spesso queste truffe si realizzano online, con l’ignaro utente che viene incastrato tramite quella che appare una semplice conferma di dati oppure un messaggio che annuncia una presunta vincita o addirittura fantomatici accrediti. Sono due tra i più comuni tentativi di raggiro, che sfruttano la poca dimestichezza di alcuni (in realtà tanti) titolari di carte elettroniche, anche non necessariamente abbinate ad un conto corrente. Per questo è importante prestare molta attenzione ai rischi e alle insidie che si nascondono operando online. Se lo conosci, lo eviti Per prima cosa, è importante imparare a riconoscere queste truffe, spesso messe in piedi in maniera piuttosto maldestra e quindi facilmente individuabili. Il tentativo più diffuso prende il nome di “phising” ed è una frode che si realizza con l’invio di false e-mail allo scopo di carpire i dati personali della vittima. Ve lo spieghiamo qui accanto. Tentativi di truffa simili al phising prendono il nome di “smishing” (se avviene tramite sms) e “vishing” (attraverso una chiamata telefonica in cui il frodatore dichiara di essere un operatore di call center). Anche in questo caso è necessario prestare la massima attenzione e non rispondere a sms e non comunicare mai telefonicamente gli estremi della carta (numero identificativo della carta, data di scadenza, cvv o codice di verifica) e il codice 14 | VERDETÁ n° 71

dispositivo dell’home banking. Nel caso di conto o carta Postepay associata allo smartphone, è bene non comunicare codici personali o temporanei, valutare sempre con attenzione le notifiche che arrivano sul cellulare e fare attenzione al numero chiamante. Occhio anche al prelievo dagli ATM Prelevare denaro contante tramite lo sportello automatico ATM è un’operazione che può comportare dei rischi collegati alla possibilità di clonazione della carta, alla mancata erogazione delle banconote o al furto dei contanti e/o della carta e del pin. Per questo è importante custodire con cura il codice pin della carta, tenendolo sempre separato da questa. È preferibile quindi imparare a memoria il codice, generalmente di cinque cifre, ed evitare di portarlo con sé quando si esce di casa. Nel momento in cui si digita il pin per il prelievo dagli ATM, è opportuno fare attenzione a non essere osservati e non distrarsi. Il “vademecum antitruffe” di Poste Italiane Poste Italiane ha recentemente realizzato un “vademecum antitruffe” per mettere in guardia i clienti. L’opuscolo, distribuito gratuitamente negli uffici postali, contiene semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone, oppure quando si ritirano contanti dallo sportello automatico. Oltre alle utili raccomandazioni di cui abbiamo parlato, ci sono alcune informazioni che è bene tenere sempre a


ETI DEI DELINQUENTI DELLA RETE mente. Eccole di seguito. • Poste Italiane non richiede MAI i dati riservati delle carte di pagamento. • Poste Italiane non manda MAI e-mail con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti o su addebiti inaspettati. • Per visitare il sito di Poste Italiane digita direttamente l’indirizzo Internet nella barra degli indirizzi. • Conserva con la massima cura il nome utente, la password e il codice dispositivo e non renderli noti a terzi. • NON collegarti al sito indicato nella e-mail; se per errore dovesse accadere, NON autenticarti sul sito falso e chiudi subito il web browser cestinando immediatamente l’e-mail di phishing. • NON fornire a terzi alcuna credenziale e/o dato personale. • Puoi segnalare a Poste Italiane l’e-mail di phishing prima di cestinarla, inoltrandola all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it EMAIL O MESSAGGI SOSPETTI ATTENTI AL PHISHING Andrea Palazzo Strumento importante nella vita di tutti i giorni, l’online può riservarci anche delle brutte sorprese se non prestiamo la dovuta attenzione. Tra le truffe più ricorrenti, ai danni degli anziani ma non solo, c’è infatti il fenomeno del phishing. Di cosa si tratta. Il termine fa riferimento ad un tentativo di truffa che ha per scopo il furto di informazioni e dati personali. Utilizzato soprattutto attraverso la posta elettronica, si sta diffondendo anche attraverso canali come i social network e ultimamente sempre di più su whatsapp: la logica rimane la stessa, spacciarsi per un mittente autorevole con un invito all’azione (cliccare su un link oppure scaricare un allegato) perché altrimenti i nostri conti economici potrebbero essere a rischio. Come funziona. La caratteristica comune a tutte le azioni di phishing, quindi, è far arrivare sui nostri account una comunicazione che ha tutte le caratteristiche per sembrare un avviso attendibile. Nella maggior parte dei casi chi ci scrive finge di essere la banca dove abbiamo i nostri risparmi, talvolta queste comunicazioni arrivano invece da mittenti fraudolenti nelle vesti di Agenzia delle entrate, Inps e simili per incutere timore in chi la riceve. Esempio pratico. Abbiamo fatto un esperimento, aprendo un’email ricevuta da un falso mittente spacciatosi per un noto istituto di credito. All’interno del messaggio questa la comunicazione: “A causa del nostro ultimo aggiornamento di sistema, abbiamo inviato una richiesta sul tuo indirizzo email in merito a tali modifiche, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta da parte tua. Per questo motivo abbiamo messo in attesa il tuo account fino a quando non confermerai le tue informazioni con noi”. Ad un occhio meno attento sembra un’email plausibile che ci viene in aiuto con un pulsante in evidenza per evitare che il conto sia sospeso. Cosa succede cliccando il link indicato? Si viene reindirizzati su un sito esterno che richiede i nostri dati (anagrafica, numero conto bancario e relativa password di conferma): informazioni preziose e pronte ad essere sottratte. Consigli per difendersi. La regola aurea da tenere a mente è che banche ed enti istituzionali non inviano mai comunicazioni private via email o whatsapp. Diffidate quindi da messaggi simili ricevuti. Il consiglio è sempre quello di cancellare questi messaggi senza aprirli ma, soprattutto, non fornire mai in risposta i propri dati personali.

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SALUTE

Psicologia

QUANDO IL RAGGIRO COLPISCE AL CUORE: LA TRUFFA SENTIMENTALE CHIARA VOLPICELLI, Psicologa

Il tema della truffa sentimentale si rifà alle necessità di accettazione e riconoscimento che sono parte dei bisogni d’amore e di stima. Se non colmate durante la crescita, tali mancanze spingono l’individuo a ricercare relazioni con persone che siano in grado di soddisfarle. In questo senso, il web è un “luogo” che facilita la creazione di relazioni illusorie basate su deliri d’amore e non sulla realtà. Molti testimoni raccontano infatti di essere cascati nel tranello 16 | VERDETÁ n° 71

“delle continue attenzioni”. Le parole di ammirazione del truffatore fanno breccia perché si agganciano a due convinzioni: la prima è quella di non meritarsi tale ammirazione, la seconda è di non essere degni di una storia d’amore fatta di carne e sangue. Da ciò scaturisce l’accettazione della relazione a distanza e la disponibilità psicologica a credere a qualsiasi cosa pur di mantenere in auge queste due convinzioni. Il soggetto inconsciamente deve alimentarle


poiché qualora crollassero, dovrebbe affrontare la possibilità di essere amabile e ciò significherebbe affrontare una serie di paure: il rifiuto, lo scambio, l’impegno e altre mille possibili preoccupazioni che il soggetto ha bloccato costruendo le sue credenze che giocano d’anticipo su qualsiasi possibilità di azione. I meccanismi psicologici che sono alla base delle vittime di truffe, fanno leva sui bisogni universali degli individui che durante la crescita devono essere soddisfatti in modo da arrivare ad una piena espressione di felicità, nonché del potenziale di ognuno. I 6 macro-bisogni di Maslow e la sua piramide spiegano tutto ciò.

in termini di psicologia sociale sono riconducibili ai 6 principi di Robert Cialdini, che raccontano come persuadere l’interlocutore: 1) Principio della reciprocità. Una persona che riceve un favore è portata a contraccambiare. Quando si offre un regalo, un aiuto, il proprio tempo o professionalità, si disporrà nell’interlocutore maggiore apertura a ridare indietro il favore, innescando in questo modo un probabile inizio di rapporto. 2) Principio dell’impegno e della coerenza. L’uomo è motivato a portare avanti azioni che siano coerenti con le scelte fatte. Utilizzare questo principio significa sfruttare il bisogno di vivere secondo una linea logica e quindi perseguire gli obiettivi e i valori già intrapresi. 3) Principio della riprova sociale. L’uomo cerca l’approvazione degli altri in ogni decisione, o meglio, cerca di valutare ciò che per lui può essere giusto guardando quanto quella stessa cosa venga accettata dagli altri.

Se non soddisfatti, i bisogni si ri-presenteranno. Ciò che il truffatore fa, è riconoscere le necessità incolmate e diventare l’adulto che le soddisfa, costruendo una relazione che aprirà le porte del cuore della vittima. Le personalità “passive” cioè più orientate a subire i comportamenti altrui piuttosto che a gestirli, potrebbero essere maggiormente esposte ai raggiri. Tali soggetti delegano la responsabilità della propria felicità all’esterno di sé, mostrando una mancanza di autoconoscenza e autoconsapevolezza. Ciò potrebbe comportare poca attenzione e lucidità nel giudicare un rapporto in cui l’altro è dietro lo schermo e non si palesa in una relazione reale. Tecniche di persuasione I meccanismi che potrebbe utilizzare il truffatore

4) Principio della simpatia. Siamo più propensi a preferire le proposte fatte dalle persone che ci piacciono. Al contrario, non nutriamo particolare attenzione alle richieste fatte da chi ci fa vivere un’esperienza negativa. 5) Principio dell’autorità. Se si riconosce l’autorità si è disposti a lasciarsi trasportare. Si segue il leader. Questo principio si esprime con “l’abito fa il monaco e lo fa sempre, soprattutto se si tratta di mettere le mani nel portafoglio e decidere a chi dare i nostri soldi”. In quel caso l’apparenza conta tantissimo. 6) Principio della scarsità. Quando ci offrono delle scarse possibilità di ottenere qualcosa, d’improvviso quel qualcosa diventa la migliore occasione che stavamo aspettando. Un’opportunità rara aumenta la nostra motivazione nel volerla ottenere. Al contrario, far percepire un servizio come sempre disponibile, diminuirà la motivazione nel volerlo acquistare.

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FOCUS

PER ‘PASSARE’ L’IMPRESA SERVE AIUTO SABINA MONACI

Come aiutare le imprese artigiane a superare la prova del passaggio del testimone dal titolare agli eredi? Proposte concrete giungono dal Centro per il Family Business Management di unibz (Università di Bolzano) che assieme alla CNA altoatesina ha presentato i risultati dello studio PASSA, alla presenza del Segretario Generale di CNA Nazionale, Sergio Silvestrini, e del Presidente Nazionale di CNA Pensionati, Giovanni Giungi. La ricerca è stata presentata nel corso del convegno “La Successione delle imprese artigiane tra passato, presente e futuro”, che si è svolto a Bolzano, come momento conclusivo di uno 18 | VERDETÁ n° 71

studio realizzato da CNA-SHV dell’Alto Adige, CNA Pensionati e Centro di Family Business Management dell’Università di Bolzano, il primo studio del genere a livello nazionale. Secondo i risultati dello studio PASSA, sebbene l’età media dei titolari delle aziende interpellate sia di 59,5 anni, solo il 40% ritiene che ci potrà essere una successione nei prossimi 10 anni. Le motivazioni che li spingono a percepire la successione come “lontana” sono principalmente legate a motivi individuali: senso di attaccamento, mantenimento del tenore di vita, difficoltà a immaginare una quotidianità senza l’impresa.


Dall’altro lato della proprietà familiare, abbiamo i successori che si sentono pronti ad assumere ruoli di leadership nell’impresa. Cosa serve allora perché ciò avvenga nella maniera meno traumatica e più efficace possibile? Lo studio PASSA non si concentra solo sull’analisi della situazione presente ma fornisce proposte di soluzioni ai problemi riscontrati. In particolare, i ricercatori e gli esperti di CNA invitano i decisori politici a bilanciare gli investimenti in start-up e re-start-up, creando ad esempio un portale delle imprese «in scadenza», avviare azioni di coaching e mentoring dei leader dal 55esimo anno di età, reinventare il «dopo-lavoro» mentre i leader sono ancora impegnati in azienda per risolvere il problema relazionale. Anche le imprese artigiane familiari sono chiamate a un rinnovato impegno su questo fronte. In particolare, De Massis e il suo team credono che, per gestire al meglio la successione, esse debbano “farsi aiutare e consigliare da esperti per evitare di focalizzarsi solo su aspetti di natura tecnica o fiscale. Il leader deve infatti costruirsi una rete di relazioni che non lo faccia sentire solo al ritiro dall’attività”, sottolinea il docente unibz. Un punto imprescindibile di quest’operazione, è che il titolare dell’attività definisca e condivida con i membri familiari delle nuove generazioni “principi e linee guida per affrontare la successione, evitando che avvenga solo formalmente”. Per l’occasione è intervenuto anche Giovanni Giungi, Presidente Nazionale CNA Pensionati, che ha ricordato che per facilitare il passaggio generazionale è necessario partire da una serie di punti tra cui: “Un approccio multidimensionale che permetta ed agevoli il trasferimento generazionale d’impresa e di una fiscalità che sia in grado di premiare attività che hanno decadi di successo alle spalle, una normativa quadro che rimetta al centro la funzione costituzionale dell’artigianato e che consenta di affrontare la ipertrofica giungla normativa in ambito regionale, di un raccordo funzionale tra le esigenze formative del sistema scolastico ed il reclutamento della nuova forza lavoro”, e ha poi concluso ribadendo la disponibilità di CNA Pensionati al confronto

“costante e leale con le Istituzioni ed i decisori pubblici”, ricordando le attività svolte per dare uno sbocco agli artigiani anziani: un nuovo progetto di turismo esperienziale, il progetto “Nonni per le città” che mette gli anziani a disposizione della comunità in cui vivono e un ampio progetto per l’invecchiamento attivo. “Prendo l’impegno di portare al Governo e al Parlamento una bozza di provvedimento normativo che istituisca due-tre misure concrete che agevolino la successione delle micro e piccole imprese artigiane - ha detto Sergio Silvestrini - concludendo i lavori del convegno incidendo in particolare su incentivi, accesso al credito, formazione dei giovani, snellimento della burocrazia e salvaguardia del know aziendale e dei posti di lavoro esistenti. Una norma quadro nazionale, che possa essere declinata territorialmente valorizzando le peculiarità, ad esempio in Alto Adige la grande tradizione di apprendistato duale”.

Il progetto PASSA (Pensionati attivi e strumenti di successione delle imprese artigiane) è stato lanciato nel 2018 dal Centro per il Family Business Management della Facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano assieme a CNA-SHV e CNA Pensionati (con il sostegno di Provincia Autonoma di Bolzano, Ente Bilaterale Artigiano e Cassa di Risparmio di Bolzano) e si è posto l’obiettivo di effettuare la prima indagine in Italia sul passaggio generazionale delle imprese artigiane, monitorando il fenomeno della successione di leadership in azienda e dei pensionati attivi nelle aziende altoatesine. La ricerca è partita con l’invio di un questionario a 1.250 imprenditori artigiani o comunque titolari di micro e piccole imprese tra i 55 ed i 75 anni, ed i loro potenziali successori. A livello locale CNA-SHV e CNA Pensionati hanno notato un fenomeno di artigiani pensionati ancora in attività pari circa al 15% della popolazione artigiana: sono questi i dati che hanno fatto scattare l’allarme, spingendo l’associazione di categoria a collaborare con l’università per affrontare il problema.

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OMAGGIO AL FONDATORE DELLA CNA DI UDINE

PRIMO DA LAUCO NOBIL UOMO DEL XX SECOLO

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Primo Blarzino è un personaggio che non si dimentica. Ha gettato le radici della CNA di Udine e del Fvg, ne ha sviluppato i rami accompagnando poi l’associazione, con la sua profonda saggezza ed esperienza, nella crescita, sia politica che sindacale. Una figura di riferimento preziosa non solo per gli associati ma per l’intero mondo artigiano e del Friuli produttivo, una voce importante dell’imprenditoria friulana oggi orfana di un esempio eccezionale, sia come imprenditore che come uomo, che ha arricchito il sindacato di battaglie e tappe fondamentali per la CNA. Carnico doc, Primo era un vivace affabulatore, versatile, informato, dal pensiero lucidissimo fino alla fine. Impossibile non alzarsi in predi ad applaudire i suoi interventi, sempre centrati ed efficaci qualsiasi fosse il tema trattato. A circa un anno dalla sua scomparsa la CNA di Udine e del Fvg ha voluto omaggiarlo con una giornata a lui dedicata, nella sua Lauco, con parenti, amici, colleghi e con chiunque lo abbia stimato. Non una commemorazione, bensì un piccolo evento in memoria di “Primo da Lauco, nobil uomo del XX secolo”, perché ricordare i suoi solidi insegnamenti è sempre e quanto mai necessario in questi tempi fluidi e incerti. Le iniziative della mattinata, lo scorso 19 ottobre, sono tenute nella Casa del Popolo dalle ore 10. Dopo i saluti del sindaco di Lauco Dionisio Olivo, sono seguiti gli interventi degli ospiti, tra cui l’onorevole Isabella De Monte e l’amico Guglielmo Biasutti, e le testimonianze di rappresentanti della CNA Fvg, la sua seconda famiglia. Sono stati proiettati anche alcuni brevi video in cui Primo racconta le sue “mille vite”, già raccolte in un libricino curato dalla CNA regionale e diffuso in occasione del 50° dell’associazione. Per l’occasione sono stati letti alcuni stralci del diario di Blarzino, gentilmente messo a disposizione dalle figlie Sara e Sandra, in cui Primo dimostra una efficace capacità di descrivere, con trasporto, la natura che lo circonda e che le è stata “amica, dotandomi di coraggio, tenacia e robustezza”. Al termine dell'incontro è stato offerto un aperitivo. Studente, boscaiolo, artigiano, militare, dattilografo, pilota, imprenditore, autotrasportatore, commerciante, sindacalista,

politico, ballerino, persino animatore della Casa di riposo dove era ospite nell’ultimo anno della sua lunga e attiva vita. Primo infatti aveva deciso di non vivere più nella sua casa di Lauco, dove era noto per la variopinta bottega che conduceva con la figlia; un negozio che ha una funzione sociale più che commerciale, in un paese abitato solo da 300 persone. Della Casa di riposo di Villa Santina, dove aveva deciso di vivere gli ultimi suoi anni, era diventato subito l’anima, dava persino lezioni di lingue ai suoi anziani coetanei e, se le gambe lo avessero retto, forse avrebbe tenuto persino un corso di danza. La vita di Primo, attraverso le sue lotte politiche, la gavetta, la guerra, segue i pezzi di storia del territorio e della gente carnica. Memorabile l’impegno profuso nei confronti della collettività sia locale, nella sua natale Lauco, sia nei confronti della categoria degli artigiani. “Manca e mancherà - dicono dalla sua Cna friulana - ma abbiamo voluto solo festeggiarlo, con la nostra presenza e l’affetto dei presenti”.

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Festa Nazionale CNA Pensionati 2020 La prossima estate vieni con noi in Sicilia Al Serenusa Village (Licata)

Dal 7 al 14 giugno

La XXIII Festa Nazionale CNA Pensionati nel 2020 verrà organizzata in Sicilia, al Serenusa Village****, moderno Villaggio turistico 4 stelle direttamente sulla spiaggia di Licata (Agrigento), a 42 km dalla suggestiva Valle dei Templi, in una terra dal patrimonio storico e naturalistico tra i più ricchi al mondo, a circa 125 km dall’aeroporto di Catania e a 210 km dall’aeroporto di Palermo Esteso su una terrazza naturale a 15 metri sul livello del mare, dispone di 490 camere poste su due e tre piani, dotate di tutti i comfort, che distano circa 300 metri dal mare. L’ ampia spiaggia privata e sabbiosa è attrezzata con ombrelloni assegnati, lettini e sdraio, docce, spogliatoi, bar, punto di assistenza e informazioni. Ad ogni famiglia è assegnato un ombrellone con un lettino e una sdraio per tutta la durata del soggiorno. A disposizione degli ospiti barche a vela e windsurf (salvo negli orari dei corsi), canoe, pedalò, catamarano, campo da beach volley e beach tennis oltre ai servizi del Bluserena SeaSport (alcuni a pagamento). Le camere Classic sono dotate di aria condizionata con regolazione individuale, telefono, TV, mini frigo, cassaforte, bagno con doccia e asciugacapelli. E’ possibile richiedere in fase di prenotazione, previa disponibilità: camere con giardino (previsto supplemento), o camere al 1° o 2° piano con balconcino. Disponibili camere con vista mare (previsto supplemento). Su richiesta possibilità di camere comunicanti e camere per diversamente abili. La ristorazione del Serenusa Village è ricca, varia e di qualità, con servizio a buffet (colazione compresa). Menu con almeno 25 portate tra antipasti caldi e freddi, primi e secondi, numerosi contorni, grigliate di carne e pesce, dolce, frutta fresca e varia, vino alla spina ed acqua microfiltrata compresi durante i pasti. Una selezione di vini locali in bottiglia e altre bibite sono disponibili a pagamento con smart card. A disposizione e su richiesta cestini da viaggio in sostituzione dei pasti. Per i più attenti alla linea è sempre disponibile una ampia scelta di alimenti freschi e leggeri. Le 2 sale ristorante climatizzate hanno ognuna un unico grande atrio buffet centrale. I tavoli, assegnati all'arrivo in Villaggio, sono da 8/9 posti, con tovagliette all’americana. Presente una delle migliori animazioni italiane con un’equipe numerosa di animatori. 22 | VERDETÁ n° 71


Tante opportunità per una vacanza all’insegna dello sport, del fitness e del wellness. Per chi ama il fitness, oltre la moderna palestra-area fitness, con macchine isotoniche, manubri, tappeto walking e bici spinning, ginnastiche di gruppo e assistenza di personale qualificato in orari prestabiliti, tante altre attività: Stretch and Tone, Total Body e Acquagym, Nordic Walking e Pilates, Suspension Training, Street Workout e Drumstick fitness. A disposizione degli ospiti: una piscina centrale con due acquascivoli e idromassaggi e una piscina per il nuoto; campi, tutti con illuminazione notturna, da calciotto, polivalenti (4 con calcetto e tennis), da bocce in erba sintetica, beach volley e beach tennis, tiro con l’arco, ping-pong. Gli ospiti possono partecipare a lezioni collettive degli sport praticati in villaggio. Il villaggio dispone di boutique e negozi, emporio e rivendita giornali, tabacchi, bancomat, agenzia di viaggio per noleggio auto e trasferimenti, parcheggio interno non custodito. Disponibile connessione wi-fi gratuita nelle principali aree comuni. Per CNA Pensionati è prevista assistenza medica gratuita per 3 ore al giorno. Medico residente nel villaggio e reperibile h24. Le visite mediche al di fuori degli orari di assistenza gratuita saranno a pagamento. Sono ammessi cani di piccola taglia di massimo 10 kg, su richiesta (disponibilità limitata; previsto supplemento). Non sono ammessi altri animali.

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FOCUS

VACCINAZIONE GRATUITA LA SCELTA VINCENTE ANDREA PALAZZO

È tra i migliori alleati per prevenire malanni di stagione che, soprattutto per la popolazione anziana, possono avere conseguenze gravissime. È la vaccinazione, la cui offerta da qualche anno è gratuita per tutti gli over65. 24 | VERDETÁ n° 71

L’influenza, innanzitutto. Sono circa 14 milioni gli italiani a rischio per il virus influenzale 2019/2020 che è stato già annunciato sarà particolarmente aggressivo, in misura maggiore rispetto al passato. Per tale motivo è


caldamente raccomandata ai pensionati italiani la vaccinazione anti-influenzale per ridurre le complicanze e le ospedalizzazioni dovute a tale infezione. I numeri delle malattie evitabili con la vaccinazione basterebbero da soli a far comprendere l’importanza dell’immunizzazione visto che in Italia nelle ultime stagioni influenzali si sono registrati diversi decessi. Ecco la buona ragione per partecipare alla campagna di vaccinazione prevista da metà di ottobre sino a metà dicembre. Non solo influenza però, tra le altre vaccinazioni più importanti si segnalano quelle contro l'herpes zoster e pneumococco. Tutto gratis, eppure… Come già scritto il vaccino antinfluenzale è sicuro e completamente gratuito per gli over 65 anni (oltre ai soggetti a rischio di ogni età con patologie croniche). La scelta delle strutture deputate alla vaccinazione è effettuata da ogni Regione e Provincia Autonoma, con la partecipazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e dei medici di medicina generale. Tuttavia, dopo una buona copertura negli anni 2009, 2010 e 2011 la popolazione anziana che

ha deciso di sottoporsi alla vaccinazione è gradualmente scesa e oggi si attesta a poco più del 50%, decisamente sotto la soglia di copertura raccomandata del 75% fissata dal Ministero della Salute. Cosa fare allora? L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini più maturi sull'importanza delle vaccinazioni in età adulta per guadagnare anni di vita e buona salute. Ve lo deve dire un Campione del Mondo? Proprio per quest’anno #UnaSceltaVincente è il motto della campagna di comunicazione sociale sull’importanza della vaccinazione realizzata da Italia Longeva, la rete del Ministero della Salute sull'invecchiamento e la longevità attiva. A sottolineare l’importanza di questo strumento secondo cui “la longevità è una partita che si vince giocando d'anticipo” è direttamente un Campione del mondo: quel Marco Tardelli di recente entrato a far parte della categoria degli over 65, scelto come testimonial della campagna nello spot televisivo che potrete vedere in onda sulle reti RAI.

Le vaccinazioni raccomandate e gratuite Secondo il piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019 per le persone dai 65 anni in su sono raccomandate e gratuite le seguenti vaccinazioni. Vaccinazione anti-influenzale. La vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutte le persone, indipendentemente dalla presenza di particolari situazioni di rischio, con l’obiettivo di estendere la raccomandazione della vaccinazione a tutti le persone al di sopra dei 50 anni. Vaccinazione anti-herpes zoster. La vaccinazione contro l’herpes zoster è in grado di ridurre di circa il 65% i casi di nevralgia post-erpetica (una delle complicanze più frequenti e debilitanti della malattia) e circa il 50% di tutti i casi clinici di zoster. Vaccinazione anti-pneumococco. La vaccinazione anti-pneumococco può essere offerta simultaneamente alla vaccinazione anti-influenzale ma può anche essere somministrata indipendentemente e in qualsiasi stagione dell'anno, anche perché mentre l'anti-influenzale deve essere ripetuta ogni stagione, l'antipneumococco viene somministrata, secondo le attuali indicazioni, una sola volta nella vita. La vaccinazione anti-pneumococco prevede due dosi: una prima dose di vaccino coniugato e una seconda di vaccino polisaccaridico a distanza di almeno 2 mesi, stando attenti a non invertire l’ordine delle due vaccinazioni. (fonte Ministero della Salute)

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CNA Pensionati

Le nostre ricette

Gnocchi di susine carnici Ricetta a cura di Vilma Cozzi classe '37

INGREDIENTI Per gli gnocchi Kg 1 di patate (possibilmente di montagna o comunque che non assorbano tanta acqua) 1 uovo intero Farina 0 q.b. Sale q.b.

Per il ripieno 25 susine denocciolate

Per il condimento

ricotta affumicata (grattugiata e lasciata ad asciugare precedentemente) zucchero di canna q.b. cannella q.b. burro chiarificato (abbondante)

Mandateci le Vostre ricette regionali con le foto del cuoco e della preparazione. Le pubblicheremo nei prossimi numeri. 26 | VERDETÁ n° 71


Preparazione degli gnocchi Lessare le patate (intere o al vapore), renderle a purea con lo schiacciapatate e disporre sulla spianatoia infarinata. Aggiungere l’uovo, il sale e lavorare l’impasto aggiungendo farina quanto basta a renderlo morbido ed omogeneo. Lasciarlo riposare mentre si preparano le susine ed il condimento. Prelevare un quantitativo pari ad una pallina, appiattirla sul palmo della mano, posizionare al centro una susina (o mezza, dipende dalla grandezza del frutto) e chiudere pizzicando l’impasto in modo da sigillarlo. Se troppo umido aiutarsi con un po’ di farina. Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata, preparata nel frattempo, e recuperarli man mano che salgono a galla. Disporli in una pirofila con il fondo preparato con un po’ di condimento da cospargere anche sopra gli gnocchi. Scaldare bene il burro chiarificato e, prima che prenda troppo colore, versarne abbondante sopra gli gnocchi (il burro è a giusta temperatura quando a contatto con gli gnocchi si sente lo sfrigolìo). Buon appetito.

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SPAZIO DONNA

LA CASA DELLE DONNE MARIA ROSA BATTAN, Vicepresidente nazionale Cna Pensionati

Alcuni giorni fa a distanza di un brevissimo tempo, solo una decina di minuti, mi sono arrivate due notizie con analogo contenuto provenienti da città diverse e lontane, inviate da persone non collegabili tra loro. La prima da una amica di Roma, la seconda da una operatrice di un servizio territoriale dal territorio della mia provincia, Treviso. La notizia come dicevo ha un contenuto uguale, riguarda il futuro di due realtà relative a strutture di accoglienza per donne in difficoltà definite “casa delle donne”. La casa “della donne Lucha y Siesta” di proprietà dell’Atac, situata nella città di Roma, rischia la chiusura per vendita all’asta oltre all’immediata sospensione delle erogazioni primarie di luce e acqua. La casa citata risulta essere autogestita dalle donne dal 2008 ed è diventata un punto di riferimento per le persone che, dopo soprusi e violenza domestica, decidono di allontanarsi per crearsi e creare ai loro figli una possibile alternativa. Naturalmente il sostegno al meritevole progetto e la sensibilità non mancano. Le animatrici hanno deciso di costituirsi in comitato per raccogliere 28 | VERDETÁ n° 71

i fondi necessari all’acquisto dell’immobile e fare una proposta di acquisto durante l’asta. Brave!!! Non solo non si possono gettare alle ortiche esperienze positive, soprattutto esse non si devono ritenere esaurite quando a perdere sarebbe non solo la cultura della solidarietà e dell’impegno ma anche il percorso di prevenzione al rispetto e alla dignità che attraverso questi centri “case delle donne” viene divulgata. La analoga denuncia che viene segnalata nella mia realtà è che, a causa l’esaurirsi di fondi Regionali a sostegno, da qualche tempo vengono accorpati centri per la donna con servizi a coprire più Comuni. Poco male ci viene da dire, l’importante è che non si eliminino i riferimenti territoriali. Ciò che non è accettabile, però, è che si decida unilateralmente (come appunto mi è stato recentemente segnalato) di chiudere uno dei rari centri antiviolenza esistenti perché dispendioso a fronte dei servizi erogati, (il dato dei casi di violenza all’interno di relazioni affettive risulta essere oltre 80% e i minori vittime di violenza assistita pari al 64% che accompagnano le madri nel percorso). Salvare una sola vita umana non può avere


prezzo, salvare una vittima di violenza e gli eventuali figli da violenza assistita deve passare, laddove esistono, dal mantenimento in vita dei centri antiviolenza. Mi rendo conto che i fondi a disposizione dei Comuni per ogni forma di prevenzione a sostegno del disagio scarseggiano e che difficilmente si possono reperire. Capisco che scegliere diventa quasi impossibile, che ognuno tira “la giacca” dalla propria parte. Mi permetto però di sottolineare che le donne sono molto pazienti ma non si può continuare ad abusare di questa loro disponibilità all’autosostegno. Non ci si può limitare ai bollettini annui sui dati che rilevano i casi di morte per femminicidio dei quali

il 98% e a carico di uomini nei confronti di donne, non possiamo accontentarci delle “lacrime” solo in occasione dell’8 marzo e poco altro! Abituiamoci a non retrocedere. Fanno quindi bene le donne di “Lucha y Siesta” a mettersi in prima fila. Sono e sarò al loro fianco e le sosterrò come sostengo ogni presidio territoriale riferito alle donne dall’oblio (https:// www.produzionidalbasso.com/project/luchaalla-citta/). Fin tanto che ci sarà una donna che subisce violenza e una donna a sostenerla nella sua dolorosa traversia e quella dei rispettivi figli, essere presenti, diventa il baluardo e la speranza per un futuro migliore.

Un po' di numeri L’Istat ha sul sito dei dati molto utili. Perché uno dei problemi che riguarda il femminicidio è avere dei numeri chiari all’interno di un contesto. Per quanto riguardo l’anno 2017, le donne vittime di omicidio volontario in Italia sono state 123, lo 0,40 per 100.000 donne. Malgrado le cautele che le comparazioni internazionali richiedono, si può affermare che tale incidenza sia contenuta in rapporto al contesto europeo: tra i 23 Paesi dell’Unione europea per i quali si hanno a disposizione dati recenti (Grafico 1), si osservano valori inferiori solo nel caso di Grecia, Polonia, Paesi Bassi e Slovenia (0,47, 0,36, 0,35, 0,19 omicidi per 100.000 donne, rispettivamente).

Nel 2018 i femminicidi sono stati 108

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SPAZIO EPASA-ITACO Cittadini e Imprese

“QUOTA 100”, REDDITO E PENSIONE DI CITTADINANZA: COSA CAMBIA CON IL NUOVO GOVERNO ANTONIO LICCHETTA, Responsabile Area Normativa Patronato Epasa-Itaco

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Tra le misure previdenziali introdotte dal precedente Governo “giallo-verde”, che hanno avuto maggiore eco mediatica nel corso di tutta la durata del governo stesso, rientrano certamente il trattamento pensionistico anticipato “Quota 100” e il Reddito/Pensione di cittadinanza. Il grande dibattito che si è sviluppato intorno a queste due misure è dovuto ad una molteplicità di motivi, i più rilevanti dei quali sono, a parere di chi scrive: 1) trattandosi di misure previdenziali, queste suscitano sempre grande interesse, sia nei potenziali beneficiari, sia negli osservatori (sempre attenti, questi ultimi, al bilancio previdenziale, sul quale ogni misura pensionistica è destinata ad incidere); 2) queste due misure hanno rappresentato il trofeo elettorale e propagandistico dei due maggiori azionisti di maggioranza del precedente Governo (in particolare, “Quota cento” per la Lega, il Reddito di cittadinanza, per i 5 stelle). Ma ora che il Governo che ha varato queste due (popolari) misure non è più in carica, cosa ne sarà di queste novità? Proviamo ad azzardare qualche ragionamento, anche alla luce della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDEF), varata dal Presidente Conte e dal Ministro Gualtieri. Anzitutto, “Quota cento” e Reddito/Pensione di cittadinanza si differenziano per la loro natura: sperimentale la prima, fino a tutto il 2021, e strutturale la seconda, quest’ultima quindi senza alcuna scadenza prevista. Ne deriva che, in attesa della Legge di Bilancio 2020, poiché nell’unico documento ufficiale (NaDEF) non vi è espressa menzione della volontà di abrogare il Reddito/Pensione di cittadinanza, questi due trattamenti continueranno ad esistere anche nel 2020, al limite con qualche modifica e ritocco tale da non snaturarne comunque l’impianto complessivo.

contributi, introdotta dal precedente Governo in via sperimentale fino all’anno 2021. La sperimentalità dell’intervento comporta che, se non vi sarà una apposita proroga da parte del Governo attuale o eventualmente futuro, chi matura i requisiti richiesti oltre il 31 dicembre 2021, non potrà più usufruire di questa misura. Allo stato attuale il nuovo Governo, sebbene le diverse voci che si rincorrono, non ha formalizzato nessuna decisione in merito alla eliminazione anzitempo di questa misura. Quindi è ragionevole ritenere che “Quota 100” rimarrà in vigore per tutta la durata prevista dal DecretoLegge n. 4/2019 che l’ha introdotta, ossia fino al 31.12.2021. Peraltro, per chi matura i requisiti nell’arco di vigenza della norma (fino al 31 dicembre 2021), il Decreto-Legge n. 4 contiene una clausola di salvaguardia, secondo la quale il diritto ad accedere al pensionamento con quota 100 si “congela” e può essere fatto valere anche dopo il 2021, anche teoricamente dopo anni. È un principio giuridico questo, generale, della c.d. cristallizzazione del diritto, che per “Quota 100” è stato addirittura formalizzato nella legge, quasi a voler rassicurare i cittadini, per i quali il clima di incertezza intorno alle misure pensionistiche, risulta particolarmente dannoso perché non consente di organizzare in maniera chiara e serena il proprio futuro. E tuttavia, proprio misure contingenti ed episodiche come “Quota 100”, della durata limitata e solo per pochi “fortunati”, oltre a non agevolare l’indispensabile principio della “certezza del diritto”, alimenta quella insopportabile incertezza e iniquità sociale tra chi ha potuto fruire di una misura pensionistica agevolativa e chi, a parità di condizioni, magari per pochi giorni di differenza non ha potuto accedere al medesimo trattamento.

Diverso e più complesso il discorso per “Quota 100”, ossia quella misura che consente di accedere al pensionamento con 62 anni di età e 38 di VERDETÁ n° 71 | 31


IL RACCONTO

MELE ROSY GALLERANI

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Finita la breve vacanza, riprendiamo il viaggio in direzione del lago Trasimeno pensando di tornare a casa nel tardo pomeriggio. La via si fa stretta fra alberi non belli e un sottobosco incolto, qua e là canne palustri, acqua stagnante e puzza di marcio, mi mette i brividi; ma in poco tempo siamo di fronte a Castiglion del Lago dove ci fermiamo a pranzare all’ombra di un alto muro. È molto caldo, silenzio, una chiesa in restauro, il pontile sull’acqua e il riflesso abbacinante del sole; nessuno in giro. Il ristorante è affollato, per il bagno c’è la fila, mi fermo e guardo verso i tavoli, sento gli sguardi di tutta quella gente, forse si è fatto silenzio, una bimba mi fissa a bocca aperta, niente come lo stupore infantile ti porta alla realtà. Consulto la cartina stradale per decidere la via del ritorno, non voglio ripercorre un itinerario già noto e cercarne uno alternativo è sempre stato il mio compito. Tote guida ed io sono il navigatore. Decido di costeggiare il lago fino a Passignano poi ci inoltreremo nei monti per scendere in direzione di Città di Castello; la cartina non mostra la parte finale della strada che sicuramente è secondaria, la direzione dovrebbe essere quella giusta. Dopo pochi chilometri ci siamo alzati parecchio dal livello del lago e ci fermiamo in uno spiazzo erboso per un ultimo sguardo, così posso fare pipì all’aperto, che sollievo. Dall’alto l’acqua è bella e dorata, niente palude, una perla blu in mezzo al verde. Seguo la direzione sulla cartina, ad un incrocio senza indicazioni, bambini che giocano, mi sporgo dal finestrino per chiedere e non faccio in tempo a formulare la domanda, infastiditi, quasi all’unisono alzano le braccia verso destra e il gioco riprende. Avranno capito, ci avranno data l’informazione giusta? Me lo chiedo spesso nei chilometri che seguono. La strada è completamente deserta, non un’auto, non una casa, curve, tornanti, salite, discese e bosco fitto tutt’attorno. Non avremo sbagliato? Sembra di non andare da nessuna parte, una strana inquietudine mi assale e se stiamo andando in direzione opposta? Ci dovrebbe pur essere qualche cartello, solo segnali stradali di tornanti e curve, mi muovo a disagio sul sedile. Tote, concentrato, è silenzioso. Apro il finestrino, un po’d’aria mi farà bene, all’improvviso

a volo basso, un uccello ci attraversa la strada, è brutto e gracchia in modo lugubre; l’ombra si allunga sul bosco, il cielo si è incupito. L’asfalto si fa sconnesso, segnato qua e là da buche. Sobbalzo e sospiro, di sicuro non è la strada giusta. Rilassati mi dico, siamo mica nella foresta amazzonica, prima o poi arriveremo. Queste strade di mezza montagna possono anche essere lunghissime, avremo carburante sufficiente? Perché non incontriamo anima viva? Questa dovrebbe essere una via amata dai motociclisti, invece non ce n’è traccia. Ansia, paura, mi pulsano le vene, fatico a respirare: calmati è solo suggestione, terminata la vacanza, finito l’intervallo è la memoria che torna. Cos’è quel colore compatto fra gli alberi? E’ una casa finalmente! Poi un’altra, siamo in pianura è naturale che le case siano qui, dopo pochi chilometri arriviamo dove previsto, sulla via di grande comunicazione. A Sansepolcro imbocchiamo via Maggio, la strada 258 Marecchiese, anche questa è diventata secondaria, poco trafficata e sconnessa, ma conosciuta e amata, sappiamo gli abitati e gli scorci più belli. Il versante toscano sale rapidamente verso l’Alpe della Luna; di solito dopo l’abitato di Aboca, un contadino vende mele del suo frutteto. Non è ancora la stagione giusta, ma l’uomo è lì con le sue cassette di frutta rossa e verde, piccola, non molto matura e ci assicura, buonissima. In un capanno di pietra malandato, una vecchia bilancia, è proprio come quella che avevano i miei nonni ed anche il profumo delle mele appena raccolte è lo stesso di allora. Basta poco, basta questo per scacciare tutti i miei fantasmi.

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SALUTE Geriatria

DISTURBI DELL’UMORE NELL’ANZIANO, DALLA CORRETTA DIAGNOSI ALLE TERAPIE SPECIFICHE PER LA TERZA ETÀ

DOMINGA SALERNO, Geriatra

Con l’arrivo dell’autunno e l’inverno molte persone subiscono variazioni dell’umore identificate come disturbi affettivi legati al cambio di stagione. I disturbi del tono dell’umore, invece, sono condizioni cliniche che riguardano la salute psico-fisica, possono insorgere a tutte le età e sono frequenti nell’anziano. La condizione più diffusa è la depressione, ma per porre la diagnosi di disturbo depressivo maggiore devono essere presenti alcuni dei seguenti sintomi: umore depresso, disinteresse, alterazione del sonno o dell’appetito, affaticabilità o mancanza di energia, agitazione o rallentamento psicomotorio, rallentamento del pensiero, sentimenti eccessivi di autosvalutazione o di colpa. La depressione spesso non è isolata ma si associa a disturbi d’ansia, soprattutto il disturbo d’ansia generalizzato ed il disturbo ossessivo-compulsivo che producono quadri clinici complessi e ne cronicizzano il decorso. Dati recenti stimano che circa il 20-25% delle persone al di sopra dei sessantacinque anni soffre di depressione. Nonostante ciò, tale disturbo è spesso sottodiagnosticato, questo perchè può essere difficile, a volte, differenziare tra sintomi fisici ed 34 | VERDETÁ n° 71

effetti collaterali delle terapie, ad esempio. Non va dimenticata, inoltre, la tendenza da parte degli anziani a sminuire o non riconoscere i problemi di natura psicologica dando più importanza ai disturbi fisici. I fattori che incrementano il rischio di depressione in una persona anziana possono riguardare aspetti esistenziali, sociali, psicologici e biologici, intrecciati tra loro nel singolo soggetto. I fattori di rischio più documentati sono il sesso femminile, l’essere celibi, nubili o vedovi, la disabilità, un lutto recente e l’isolamento sociale. Nello sviluppo della depressione in età senile la solitudine e la mancanza di un supporto sociale adeguato giocano un ruolo fondamentale. Alcuni eventi della vita comportano un significativo rischio di depressione, sicuramente la perdita di persone amate e significative, il divorzio, la separazione, ma anche l’assistenza ai familiari malati, il peggioramento della condizione finanziaria, i conflitti cronici in famiglia o nel contesto abitativo, cambiamenti importanti di residenza, o delle abitudini quotidiane. La depressione senile può anche svilupparsi in concomitanza con malattie del sistema nervoso centrale come il Morbo di Parkison, gli ictus, le epilessie, i traumi cranici o le emorragie, i disturbi


endocrini, quali il diabete, l’ipotiroidismo o le neoplasie. Alcuni farmaci, infine, possono favorire l’insorgenza di sintomi depressivi, ricordiamo alcuni trattamenti per il Morbo di Parkinson, le benzodiazepine, i betabloccanti, gli antistaminici, i cortisonici. È chiaro che un disturbo depressivo non equivale ad una sensazione temporanea di tristezza. La depressione ha un’intensità e una durata maggiore ed è accompagnata da un insieme di sintomi che rivelano la malattia. La depressione dell’anziano presenta alcuni sintomi peculiari che la distinguono dalla depressione dell’adulto. I pazienti riportano più spesso lamentele legate al piano fisico e fisiologico (mal di schiena, male alle gambe, problematiche gastro-intestinali, senso di testa vuota e confusa, dispnea, senso di soffocamento) rispetto a malesseri della sfera affettiva. I pazienti anziani con disturbi dell’umore possono mostrare mancanza di interesse verso il mondo circostante ed isolamento, perdita dell’appetito, stipsi, perdita della libido, perdita della memoria e deficit dell’attenzione. Frequenti risultano i disturbi del sonno con risvegli precoci o insonnia intermedia. Alcuni pazienti con depressione ad esordio tardivo sviluppano una forma di pseudodemenza caratterizzata da deficit di memoria, reversibile perchè migliora o scompare dopo le cure. Nell’anziano l’antidepressivo ideale dovrebbe avere efficacia documentata, tollerabilità e sicurezza, assenza di interazioni farmacologiche, maneggevolezza d’impiego, sicurezza in caso di eccesso di dosi assunte. Alcuni farmaci sono da consigliare per i soggetti ultrasessantacinquenni in quanto presentano meno effetti collaterali e ridotta tossicità. Il geriatra rappresenta lo specialista di riferimento per la diagnosi e la presa in carico dell’anziano: la scelta terapeutica deve tenere in considerazione infatti, in particolar modo nel paziente anziano fragile, dalla presenza di polipatologia e polifarmacoterapia, condizioni queste che rendono più esposti all’insorgenza di effetti collaterali. È importante, per garantire un’adeguata adesione

al trattamento farmacologico, fornire una corretta informazione sui possibili effetti collaterali, sulla durata del trattamento e sul tempo necessario per evidenziare l’effetto terapeutico. Alcuni centri offrono anche percorsi psicoriabilitativi. E’ infatti importante lavorare sullo stile di vita, sull’accettazione della perdita di ruolo e sullo sviluppo di nuovi ruoli sociali all’interno della società. L’obiettivo delle terapie consiste nella riduzione dei sintomi psichici e fisici, nel miglioramento delle funzioni cognitive, quali attenzione, memoria, concentrazione e capacità relazionali, nella prevenzioni di ricadute e dei comportamenti pericolosi. I farmaci antidepressivi sono l’intervento di prima scelta, ma vanno integrati con un approccio multidisciplinare, con psicoterapie rivolte al nucleo familiare, con l’intento di migliorare le capacità della persona di gestire la disabilità, gli eventi negativi della vita o le situazioni relazionali conflittuali. Uno psicologo, infine, può aiutare amici e parenti a sviluppare tattiche positive per affrontare questi ed altri temi delicati. La prevenzione dell’isolamento sociale e l’inserimento in contesti di aggregazione ed attività socializzanti, rappresenta un’opportunità a basso costo e ad alto impatto terapeutico. Come sempre, infine, trattando soggetti anziani, la parola d’ordine rimane “pazienza”: qualsiasi terapia o azione non produce cambiamenti immediati, bisogna considerare che ogni processo di guarigione richiede del tempo, soprattutto se riguarda la sfera psicologica ed affettiva.

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SALUTE

Dietologia

LA SALUTE DEL PIANETA PARTE DALLA NOSTRA TAVOLA LUCA LOTITO, Biologo Nutrizionista

II 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato “l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” in cui viene superata l’idea che la sostenibilità sia solo una questione ambientale, ma si afferma una visione a 360 gradi di diverse dimensioni dello sviluppo. Tutti i Paesi devono contribuire al miglioramento della sostenibilità indipendentemente dall’essere “sviluppati” o meno. Ci deve essere un coinvolgimento di tutta la società e tale fine sarà raggiunto perseguendo 17 Obiettivi ai quali è trasversale quello della riduzione degli sprechi alimentari. Purtroppo la quantità di cibi sprecati nel mondo potrebbe nutrire coloro che oggi soffrono la fame. Lo spreco, non solo costa denaro ma danneggia l’ambiente; in una filiera di produzione può avvenire in tutte le fasi del processo e si verifica 36 | VERDETÁ n° 71

sia nel mondo sviluppato sia i paesi in via di sviluppo. Ciò comporta l’utilizzo di denaro e fa salire il prezzo dei cibi oltre al fatto che l’impatto ambientale è grave: gli alimenti sprecati emettono ogni anno nell’atmosfera 3 miliardi di tonnellate di gas serra. Si sprecano acqua, energia e spazio, pari al 28% dei terreni agricoli mondiali, per produrre e distribuire cibi che non verranno mai mangiati, mentre i rifiuti alimentari si decompongono e emettono metano, un potente gas serra. Ci sono differenze nelle varie fasi di produzione nei Paesi in via di sviluppo rispetto agli altri per quanto riguarda la tipologia e la quantità di sprechi che si verificano. Nei primi c’è un maggiore spreco nelle fasi iniziali a causa della scarsità di impianti di refrigerazione e conservazione, perciò


i cibi si deteriorano maggiormente, mentre nei paesi sviluppati gran parte dello spreco si verifica verso la fine, perché ci si può permettere di acquistare e buttare più cibo. Inoltre nei paesi in via di sviluppo le limitate risorse agricole, infrastrutture e conoscenza comportano rese minori nella produzione. Proseguendo nella rassegna dei possibili sprechi, dopo la raccolta e/o macellazione si può verificare una conservazione inadeguata e impianti di refrigerazione scadenti causano il deterioramento di cibo. Per quanto riguarda la fase di lavorazione spesso si gettano cibi in maniera scorretta, oppure i negozi gettano via prodotti non acquistati e perfino quelli che esteticamente non soddisfano i consumatori (per esempio frutta e verdura di forma alterata).

da pesci, crostacei e molluschi, che hanno breve conservabilità. Per la carne lo spreco è ridotto, ma la sua produzione richiede una maggiore estensione di terreno, con distruzione degli habitat naturali, perciò l’impatto ambientale e maggiore) sarebbe sempre meglio informarsi sulla durata di conservazione degli stessi in modo da stoccarli in casa nelle giuste quantità in base alle proprie esigenze e consumi e conservarli nel migliore dei modi. Un’altra alternativa è quella di riutilizzare i cibi non consumati con le “ricette con gli avanzi” ormai facilmente reperibili in rete.

Quest’ultimo aspetto è quello che si verifica maggiormente nei paesi sviluppati dove anche nella fase di consumo si getta via il cibo dopo l’acquisto o perfino dopo la preparazione. Ognuno di noi nel suo piccolo può ridurre lo spreco: bisognerebbe pianificare i pasti in modo da sapere esattamente le quantità da acquistare e cucinare; congelare i cibi che non vengono consumati repentinamente; recarsi a far la spesa prediligendo il consumo di cibi a chilometro zero e a breve scadenza in modo da essere sicuri di consumarli; comprare alimenti sfusi in modo da gestire al meglio le quantità; acquistare anche quella frutta e verdura di forma strana che altrimenti verrebbero eliminati dai rivenditori; far preparare le “doggy bag” quando non si riesce a terminare una cena al ristorante; trasformare il cibo avanzato in compost per produrre fertilizzanti. Quest’ultimo accorgimento porterebbe alla produzione di gas emessi da processi fermentativi che potrebbero essere utilizzati per la produzione di energia elettrica. Per evitare o ridurre lo spreco legato alla deperibilità degli alimenti (gli alimenti più sprecati sono frutta e verdura, radici e tuberi, che deperiscono e si danneggiano facilmente, seguiti VERDETÁ n° 71 | 37


SALUTE

Erboristeria

LA ZUCCA DAI MILLE SEMI, SIMBOLO DI ABBONDANZA GENNARO SPORTIELLO, Fitopreparatore

La fata disse a Cenerentola in lacrime: “Davvero desideri andare al ballo, come le tue sorelle?” “Certo” - replicò con un filo di voce, quasi un sussurro. “Allora vai nell’orto, cogli una zucca e portamela”. La fanciulla obbedì chiedendosi in che modo una semplice zucca l’avrebbe portata al ballo. La fata svuotò la zucca di tutta la polpa, lasciando solo la buccia, la toccò con la bacchetta magica e subito si tramutò in una magnifica carrozza che avrebbe condotto al ballo una Cenerentola impazzita di gioia. La fertile fantasia di Charles Perrault ha trasformato un’umile cucurbitacea in un sogno.

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Halloween e il ritorno dei morti Anche nella festa irlandese di Halloween, da noi rimbalzata attraverso gli Stati Uniti, ci sono le zucche svuotate, in questo caso trasformate in enormi teschi con tanto di bulbi oculari, bocche, denti affilati. I bambini si travestono da scheletri, a volte indossano queste teste e impersonano dei fantasmi. Fantasmi che non sono altro che i morti che la notte di Ognissanti ritornano sulla Terra. Un tempo la ricorrenza di Ognissanti era festeggiata in tutta Europa, Italia compresa. A fine ottobre quasi tutte le attività agricole si interrompevano. La stagione luminosa lascia il testimone al buio invernale. La natura sembra morta. Gli alberi


perdono le foglie, molti animali si chiudono nelle tane e vanno in letargo, gli uccelli migrano alla ricerca di cibo e di tepore. Tenebre, freddo, vento gelido, ghiaccio la fanno da padrone. É la fine del mondo? No. La primavera è vicina. La zucca dai mille semi, simbolo di abbondanza, ce lo ricorda e fa crescere la speranza in una futura rinascita. La primavera è dietro l’angolo. Torna la fiducia in una nuova vita, radiosa e felice. Zucche come salvagente Affini a cocomeri, meloni, cetrioli, zucchini, si distinguono per forma, colore, grandezza. Rotonde, allungate, simili a funghi, levigate o sporgenti, verdi, gialle, marroni. Greci e romani conoscevano una varietà “a fiaschetta”, ma sono le varianti arrivate dall’America le più grosse e bizzarre. Sono duecento i tipi di zucche commestibili. Un tempo non ci si limitava a mangiarle. Svuotate servivano come contenitori per acqua, vino, sale e perfino come salvagente per chi non sapeva nuotare. Snobbate da ricchi e nobili perché considerate insipide, sono state per secoli cibo per le classi più umili, usate per confetture, marmellate e per dare vivacità e gusto alle minestre di verdure. Sono entrate nel lessico comune per tante espressioni colorite, dove diventano sinonimi di testa, capo, forse per la forma arrotondata. Così si dice battere la zucca, grattarsi la zucca, lisciarsi la zucca, avere la zucca pelata, dare una zuccata nel muro. Spesso si riponeva il sale in una zucca svuotata, da cui: avere poco sale in zucca, avere la zucca vuota, essere uno zuccone.

delle vie urinarie, stipsi ma anche dissenteria. Danno sollievo alle emorroidi e aiutano a prendere sonno. I semi verdi si usano per lenire i problemi alla prostata, ma soprattutto per eliminare i parassiti intestinali, in particolare “i vermi a nastro” come la tenia. Segnali della presenza di parassiti nell’intestino sono i frequenti dolori in tutta la zona, nausea, diarrea. A volte grande appetito o al contrario totale inappetenza. A questo si aggiungono mal di testa, agitazione, ansia, dovute alle sostanze nocive presenti nel sangue a causa dei parassiti stessi. I semi di zucca ingeriti e rinforzati da un purgante fanno sì che la tenia venga separata dalle pareti intestinali e espulsa. In caso di esito negativo ripetere dopo qualche giorno. Dopo aver ricordato che per combattere qualunque malanno è indispensabile consultare un medico, ci possiamo rilassare pensando a un diverso uso dei semi di zucca. Abbrustoliti e salati sono un gradevole stuzzichino. A Roma si chiamano “bruscolini”, in Toscana “le seme”.

Proprietà Grosse, a volte imponenti, non brillano per valore nutritivo. Scarso apporto di proteine, grassi e zuccheri e per giunta con la fama di essere un alimento senza sapore. Formate in gran parte di acqua e in misura minore di sodio, potassio, magnesio, calcio, ferro, fosforo, vitamine. Nonostante tutto le zucche hanno proprietà calmanti, dissetanti, antinfiammatorie, lassative e diuretiche, oltre a alleviare bronchiti e laringiti. Indicate in caso di stanchezza, debolezza, dispepsia (cattiva digestione), infiammazione VERDETÁ n° 71 | 39


DAL TERRITORIO

MARCHE CNA PENSIONATI, ALLA FESTA REGIONALE TUTTI IN VISITA A URBINO Pensionati da tutte le Marche in visita a Urbino. Nella città Ducale si sono ritrovati infatti oltre 250 artigiani a riposo iscritti a Cna Pensionati. Tanti dalle province di Macerata, Ascoli, Fermo e Ancona, e Pesaro e Urbino i partecipanti alla visita guidata alla città di Raffaello. Una giornata di immersione nella cultura e nella bellezza che ha visto protagonisti tra gli altri il presidente nazionale di Cna Pensionati, Giovanni Giungi, il presidente della Camera di Commercio unica regionale, Gino Sabatini, il consigliere regionale Federico Talè con delega alla sanità. A fare gli onori di casa il vicesindaco di Urbino, Roberto Cioppi e il vicepresidente provinciale della CNA di Pesaro e Urbino, Roberto Annibali. “E’ stata l’occasione – dice il presidente provinciale di CNA Pensionati, nonché organizzatore assieme al direttivo della visita, Giancarlo Sperindio – per ammirare le bellezze storiche ed artistiche di Urbino. Abbiamo pensato, infatti, a tutti quei nostri associati provenienti da ogni parte della regione che non hanno mai visitato la città, culla del Rinascimento dove anche recentemente la Cna ha deciso di portare per il secondo anno la propria sfilata “Cna Idee in Moda”. Non solo piazza Duca Federico ma, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Urbino, una visita guidata a Palazzo Ducale e successivamente a Casa Raffello”. Il folto gruppo di pensionati ha poi raggiunto il rinomato Ristorante Nenè dove sono stati serviti i piatti della tradizione del Montefeltro. E’ stata anche l’occasione per un saluto da parte del vicesindaco Roberto Cioppi che ha ricordato come la città si stia preparando al 2020, Cinquecentesimo anniversario della 40 | VERDETÁ n° 71

morte di Raffaello. Di riduzione dei tempi di attesa nella sanità e di penalizzazione per le visite prenotate e non effettuate ha invece parlato il consigliere regionale Talè. Un saluto ai pensionati della Cna anche da parte del presidente della Camera di Commercio unica delle Marche, Gino Sabatini. Mentre un particolare plauso all’attivismo di Cna Pensionati delle Marche è stato rivolto ai partecipanti da parte del presidente nazionale, Giovanni Giungi. Ilario Persiani, presidente regionale Cna Pensionati, a conclusione della giornata, ha ringraziato tutti i territori marchigiani per l’ottimo lavoro svolto con il coordinamento del segretario regionale Maurizio Bertini. Persiani ha ribadito “l’importante ruolo che le Marche svolgono nell’intero assetto nazionale di Cna Pensionati. Cna Pensionati Marche è infatti ormai prossima a quota 16.000 associati. Un traguardo che è anche un punto di partenza per accrescere la base associativa con un territorio che esprime forti potenzialità di crescita”. La prossima gita di CNA Pensionati di Pesaro e Urbino è programmata per il prossimo 30 novembre a Napoli. Per informazioni: 3471035711


DAL TERRITORIO

LIGURIA LA SPEZIA LIGURIA. FESTA DEI NONNI, CNA INSIEME, (CNA PENSIONATI E CNA CITTADINI ) DONA 200 BORRACCE AI NONNI E BIMBI AL PARCO MAGGIOLINA Grande successo per l’iniziativa di Cna Insieme che si è svolta ieri al parco della Maggiolina: per la “Festa dei nonni”. Sono state donate oltre 200 borracce dal gruppo dei pensionati della Cna ai bimbi e nonni che frequentano l’area giochi. Un gesto simbolico per dire no alla plastica e incentivare l'utilizzo dell'acqua pubblica. Quest’anno la festa dei nonni di Cna insieme è stata una sorta di sintesi in un percorso con attività che hanno intrapreso pensionati e cittadini Cna sulla proposta di legge sull’invecchiamento attivo. Sono stati affrontati con seminari ed iniziative sull’invecchiamento mentale e psicologico, e non ultimo, sull’affrontare, restando attivi, l’invecchiamento fisico.

Ne sono seguite nuove azioni come “Cna in cammino“, (gruppi di associati che si ritrovano per fare percorsi in cammino insieme), e rinnovo di conoscenze sottolineandone l’importanza, esempio l’azione primaria che ha l’acqua sul nostro fisico e quindi il peso che essa ha per un sano invecchiamento psico fisico. Il ribadire, inoltre, il ruolo fondamentale che hanno i nonni nella crescita e nel sensibilizzare all’ educazione ambientale, ne è conseguita quasi automaticamente, la distribuzione delle borracce a nonni e bimbi quali sintesi di questo percorso, sotto lo slogan “Bere Acqua nel mondo giusto, fa bene a Noi e all’Ambiente”,” Bevi acqua del rubinetto“. All’iniziativa hanno partecipato portando il proprio saluto gli assessori del comune della Spezia Giulia Giorgi e Kristopher Casati.

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DAL TERRITORIO

LOMBARDIA ASSEMBLEA ANNUALE E 16A FESTA ITINERANTE DI CNA PENSIONATI Il “Testamento Biologico” è il tema scelto e approfondito da Cna Pensionati Lombardia in occasione della 16ª Festa-Assemblea annuale che si è tenuta a Mustonate piccola frazione di Varese. Un borgo situato al centro del Distretto dei Sette Laghi, cuore delle Prealpi Lombarde, di fronte all’Isolino Virginia, il più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino, dal 2011 patrimonio Mondiale dell’Unesco. La riunione, presenti 140 partecipanti provenienti da tutte le province lombarde, si è aperta con i saluti Luca Mambretti, presidente Cna Varese, che ha dato il benvenuto a tutti, quelli assertivi di Graziella Marcolin, presidente Cna Pensionati Varese, quindi Giorgio Zentilini, presidente di Cna Pensionati Lombardia ha tenuto la sua relazione e fotografato

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in modo puntuale le molte attività svolte nell’ultimo anno e quelle in programma. Poi ha fatto considerazioni sull’attuale situazione politica, elencato le rivendicazioni, ma anche le proposte, che i cittadini anziani di Cna Pensionati Lombardia stanno portando sui tavoli delle istituzioni regionali e comunali, e fatto molti riferimenti alla piattaforma programmatica predisposta e distribuita da Cna Pensionati nazionale. Subito dopo, Italo Arrighi, segretario Cna Pensionati Varese, ha introdotto il tema Testamento Biologico e chiamato al tavolo gli illustri ospiti scelti per approfondire l’argomento: Nicoletta Zucchi dirigente dell’ufficio Anagrafe del comune di Varese, che ne ha affrontato la parte burocratico amministrativa; il dottor Giulio Corgatelli che ha spiegato le implicazioni tra volontà di fine vita e relazione di cura e Alessandro Bonfadini


DAL TERRITORIO

presidente dell'Associazione So.Crem Varese che ha parlato delle volontà di fine vita come un processo di libertà individuale. Gli interventi conclusivi dell'Assemblea sono stati affidati a Stefano Binda, segretario Cna Lombardia, e a Filippo D’Andrea Segretario nazionale Cna Pensionati. Binda si è detto consapevole, così come lo devono essere tutti, che i pensionati Cna sono un pezzo integrante della Confederazione, non solo per il loro apporto economico, ma anche per le loro idee e proposte che, basate sulle esperienze del passato, guardano sempre al futuro. D'Andrea, ha detto di aver assunto da poco tempo il ruolo di segretario dell’associazione

ma di conoscerla piuttosto bene essendo in Cna da molti anni. “Tuttavia - ha continuato - ho trovato un dinamismo inaspettato, una quantità di eventi ed iniziative davvero considerevole tutte realizzate a seguito di analisi molto approfondite e progetti di fattibilità. Vogliamo catalogare le iniziative svolte e quelle in itinere e metterle a disposizione di tutti: una sorta di cassetta degli attrezzi a cui attingere per sviluppare iniziative analoghe, la dove è possibile, in tutti i territori”. Un saluto ai partecipanti all'Assemblea (dirigenti dell'Associazione, segretari provinciali, direttori e collaboratori del Patronato Epasa-Itaco) è stato portato anche dal sindaco di Varese Davide Galimberti. VERDETÁ n° 71 | 43


DAL TERRITORIO

SICILIA BILANCIO POSITIVO DELLA FESTA REGIONALE Anche quest’anno Cna Pensionati Sicilia ha tenuto, nei primi sette giorni di settembre, la sua tradizionale festa regionale 165 soci partecipanti che si sono riuniti a Menfi, per vivere attivamente sette giornate di svago, di divertimento, di giochi e di gare, e anche di discussione e di confronto sui problemi e sui bisogni più sentiti di tutti i pensionati della nostra regione. L’incontro si è tenuto nel Resort Menfi Beach in provincia di Agrigento, uno splendido sito incastonato tra vigneti e uliveti in un contesto naturale incontaminato a due passi dal mare e dalla spiaggia che da anni viene segnalata dalla goletta verde di Legambiente come tra le più belle d’Italia; e quest’anno questa spiaggia è stata in parte recintata per accogliere la nidificazione naturale delle tartarughe caretta caretta che vi hanno deposto le uova che si sono schiuse per far nascere decine di piccoli nuovi natanti di quel mare. Qualcuno dei nostri più fortunati gitanti ha assistito al primo tuffo di queste testuggini nelle acque incontaminate. A fine settimana nella sala convegni del Resort si è tenuta la tradizionale Assemblea della festa, un incontro di tutti i partecipanti con il gruppo dirigente regionale e territoriale di Cna Pensionati Sicilia e con il Presidente Nazionale Giovanni Giungi. L’Assemblea è servita ad avviare la ripresa autunnale delle attività delle nove associazioni territoriali siciliane. Ha aperto i lavori con la sua relazione il Presidente regionale Francesco Roccella che dopo i saluti e i ringraziamenti ai presenti ha esposto il programma di lavoro dei prossimi mesi per i bisogni prioritari dei soci e di tutti i pensionati 44 | VERDETÁ n° 71

siciliani. Le proposte concrete che ancora una volta saranno rilanciate da subito in Sicilia sono: 1) il diritto alla salute e quindi un sistema sanitario non ostile e non distante nei confronti dei pensionati, con livelli minimi di assistenza adeguati, tempi di attesa per visite e prestazioni consoni con il diritto ad essere curati in tempo e in modo adeguato 2) livelli economici pensionistici, a partire dalle pensioni minime, confacenti alle direttive europee per tutti 3) il diritto a condurre nei territori e nelle comunità una vita attiva dignitosa. Dopo la relazione iniziale sono intervenuti diversi colleghi tra cui il Presidente di Enna Luigi Scavuzzo sul tema del tempo libero e delle attività ricreative e culturali dei pensionati e che ha esposto le esperienze portate avanti in provincia di Enna anche con il turismo esperienziale proposto ai soci in alcuni comuni.


DAL TERRITORIO

Sono intervenuti anche il Segretario regionale della Cna Piero Giglione che si è soffermato sul lavoro svolto da Cna e da Cna Pensionati per la crescita associativa e subito dopo il Presidente Regionale Cna Sebastiano Battiato ha portato il suo affettuoso saluto. A conclusione dei lavori ha chiuso l’Assemblea il Presidente Nazionale Giovanni Giungi che ha sottolineato l’attività di Cna Nazionale, in particolare per l’alfabetizzazione digitale e tecnologica degli anziani portata avanti in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e Facebook nelle scuole consentendo di valorizzare, far conoscere e trasmettere i saperi degli artigiani pensionati che hanno praticato per decenni attività e mestieri nuovi e antichi. Dopo aver sottolineato l’esigenza primaria del rispetto e del diritto alla salute per gli anziani con un sistema sanitario efficiente e attento ai bisogni della terza età Giungi ha invitato tutti i presenti a partecipare alla festa dei pensionati nazionale del 2020 che si terrà a giugno nella nostra isola a Licata. Il Presidente ha illustrato infine il progetto “Nonni

per le città” sottoscritto con l’ANCI e ha chiesto a tutti i presenti di adoperarsi in tutti i territori con gli Enti locali per rendere protagonisti i nostri soci di una reale vita attiva, sottoscrivendo con i Comuni appositi protocolli. Alla fine della giornata dopo la premiazione dei partecipanti a giochi e tornei, tutti i presenti hanno seguito con attenzione e interesse la presentazione del saggio pubblicato a cura della Cna Pensionati di Agrigento in occasione del Premio regionale di poesia tenutosi nella Valle dei Templi a giugno. Il saggio è stato presentato dal Presidente territoriale Cna Pensionati di Agrigento Francesco Curaba che ha sottolineato il ruolo dell’illustre siciliano Giuseppe Serroy medico, patriota risorgimentale, scienziato e poeta dialettale al servizio del popolo e degli anziani nei territori di Agrigento, e nel Parlamento regionale dopo la rivoluzione del 1848. L’Assemblea si è chiusa con un “arrivederci” unanime per incontrarsi con i colleghi delle altre regioni a Licata con una partecipazione diretta alla festa nazionale del prossimo anno.

PIEMONTE ASTI INVITO ALL’ASSEMBLEA DELLA CNA PENSIONATI DI ASTI Sabato 9 novembre 2019 con inizio registrazione partecipanti dalle ore 9, nell’Aula Magna dell’Università di Asti si svolgerà l’ Assemblea della Cna Pensionati di Asti. Prima della sessione istituzionale saranno affrontati, con la partecipazione delle Autorità Comunali, Provinciali e Regionali, i seguenti temi :

- Ruoli sociali dei senior di oggi: famiglia, volontariato e trasmissione dei saperi. - Sanità: liste di attesa, ampliamento assistenza cure odontoiatriche - Rivalutazione assegni pensionistici in base al reale costo della vita. Confidiamo in una numerosa presenza dei nostri associati con i loro famigliari ed amici. Seguirà rinfresco in fraterna amicizia.

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LETTERE AL DIRETTORE

G

entile direttore, vi scrivo perché ho letto sui giornali che presto si dovrà pagare tutto con il bancomat e la carta di credito. Io ho 75 anni e non ho mai usato né l’uno né l’altra e non ho grande fiducia in questi mezzi elettronici che, mi dicono, possono essere duplicati per rubare i soldi della nostra pensione. Come possiamo fare? Mario da Ancona) ----------------------------------------Caro Mario, innanzitutto non preoccuparti. Nessuno impedirà alle persone di usare il contante. Semmai ci sarà un sistema premiante per chi usa questi strumenti di moneta elettronica. Ad esempio si parla di lotteria degli scontrini o di sconti fiscali per chi utilizza tanto il bancomat e supera una cifra annua di spesa considerevole. In ogni caso se ne sta solo discutendo e sapremo davvero come stanno le cose solo quando usciranno nuove norme di legge. Noi vi terremo informati proprio qui su VerdEtà. Noi di CNA Pensionati, in ogni caso, abbiamo fatto una proposta: creare dei Centri di assistenza digitale dove le persone come te possono informarsi e essere aiutate da esperti. Leggi la mia intervista sulle prime pagine del giornale dove spiego meglio cosa sarebbe utile fare. Un saluto

E

gregio Direttore, le scrivo per denunciare un fatto comune a molti pensionati. La nostra pensione, anche se dicono sia rivalutata, ogni anno sembra diventare sempre più bassa. Mi sono domandata come mai, se è vero, come dicono in televisione che l’inflazione è quasi vicina allo zero. Io sono una pensionata artigiana e prendo un assegno di poco più di 700 euro, ma più passa il tempo più devo aumentare le spese sanitarie, le medicine, la fisioterapia. Delle volte mi chiedo come farò in futuro se le cose non cambieranno. Che cosa mi consiglia? Giannella di Ravenna) ----------------------------------------Cara Giannella, in effetti la tua impressione non è sbagliata, anzi. E’ vero che la tua pensione viene rivalutata ogni anno ma il sistema di rivalutazione non tiene molto conto proprio dei consumi diversi degli anziani. Per questo motivo CNA Pensionati ha chiesto di cambiare il cosiddetto indice di rivalutazione pensionistico e di adottare l’indice europeo che si chiama IPCA. Inoltre siamo convinti che occorra anche tenere conto del paniere dei beni che i pensionati consumano e che gli anziani di ogni età hanno esigenze diverse. Nel tuo caso le spese sanitarie hanno un ‘peso’ maggiore perché hai bisogno di molte cure e quindi se ci sono degli aumenti anche del 3% per le spese sanitarie utili a te, avrai meno soldi in tasca per tutte le altre tue necessità. Cercheremo di portare la tua voce per fare una modifica della legge sulla rivalutazione pensionistica proprio in queste settimane quando si adotterà la Legge di Bilancio. Si tratta di una battaglia che CNA pensionati combatte da tempo e che non molleremo facilmente! LA SILHOUETTE: Alla numero 1. Le altre si escludono per i seguenti particolari: 2 dito indice mano destra, 3 zampa anteriore destra cane, 4 gomito braccio sinistro, 5 spalla destra. M A S T I N O ■ V O S

■ M O R S O ■ C I L E

S A L I R E ■ R A I D

■ R I S A L T O ■ M I

P A S T E ■ R A S P A

I N T E L L E T T O ■

E T A ■ I O N I O ■ S

T O ■ C A R E ■ N E T

O ■ C E N E T T E ■ I

S E S T A N T I ■ C L

O Z I O ■ Z E C C H E

U S ■ A F F R E S C O

S O S P I R I ■ C A R

A L A ■ D A V V E R O

T E N T A Z I O N I ■

O ■ M A N I E ■ D E I

■ ■ A Z Z O R R E ■ O

M I R I A N A ■ R O N

I D I O T I ■ A E D I

L O N ■ I S A R ■ I C

A L O E ■ T I C I N O

N O ■ S P A R A T O ■

SOLUZIONE DEI GIOCHI 65PAG. 50 DI manca il pallino sulla gonna in basso a destra; nella 4 manca anche il tappo sulla bottiglia nel frigo in alto a sinistra; nella 3 manca inoltre la parte superiore della teiera sopra il frigo.

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LETTERE AL DIRETTORE

C

aro Direttore, ho letto sui giornali che forse verrà abolito il superticket sulle ricette. Io sono Siciliano e qui da me questa odiosa spesa aggiuntiva sulle ricette c’è da alcuni anni. Io trovo che sia una cosa ingiusta anche perché devo pagare 10 euro per ogni ricetta e, nonostante io abbia una pensione bassa, non c’è differenza con i pensionati con redditi alti. Io purtroppo ho la pressione alta e quindi il mio medico mi prescrive spesso analisi di controllo. Se fosse abolito come dicono per me sarebbe un vero sollievo! Avete qualche notizia su questo? Giovanni, Palermo -----------------------------------------

Caro Giovanni, confermo che se ne sta discutendo e che, se tutto va bene, il superticket potrebbe essere abolito con la nuova Legge di Bilancio 2019. Legge che sarà approvata entro il 31 dicembre di quest’anno e che entrerà in vigore subito dopo. Noi di CNA Pensionati ne seguiremo l’iter e ci occuperemo di fare in modo che questo provvedimento non salti. La nostra proposta è di abolire questa spesa aggiuntiva ‘odiosa’ come la chiami tu che grava di più proprio sulle persone bisognose di cure mediche frequenti. Abbiamo chiesto che il superticket sia tolto almeno per i redditi più bassi come il tuo. Siamo fiduciosi che finalmente ci si decida a cancellare una ulteriore tassa sui malati di cui non si sente proprio il bisogno.

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IL LIBRO DEL MESE

IL RUMORE DEL MONDO AGNESE LOY IL RUMORE DEL MONDO, UN AFFRESCO OTTOCENTESCO DI BENEDETTA CIBRARIO Tra i cinque finalisti del Premio Strega, il romanzo di Benedetta Cibrario ‘Il rumore del mondo” (ed. Mondadori) è solidamente costruito sulla storia, quella personale dei protagonisti e i grandi eventi destinati a lasciare il segno nel destino del nostro Paese. Il romanzo si rivela un intreccio intenso, ordito di pensieri silenziosi, amplificato dalle speranze, dalle delusioni, intriso dalle atmosfere dell’Inghilterra vittoriana e attraversato dai fermenti del Risorgimento italiano. Studi d’archivio e narrativa vivace caratterizzano il lavoro dell’autrice intenta a restituirci un affresco ottocentesco diverso, originale, filtrato dagli occhi di una giovane londinese, Anna Bacon, figlia di un ricco mercante di seta, approdata in Piemonte e calata nell’ aristocratica società torinese. Malinconica e molto attiva Anna è la testimone del cambiamento che ha contribuito alla nascita dell’Italia. Sposata all’ufficiale piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon, di stanza a Londra e proiettato verso un futuro da diplomatico, Anna viene contagiata dal vaiolo durante il viaggio per raggiungerlo a Torino, dove è stato richiamato d’urgenza. Al suo arrivo in Piemonte è un’altra donna, segnata dalle cicatrici della malattia sulla pelle e nell’anima. La vita coniugale non è come la immaginava: Prospero fa di tutto per tenerla a distanza, il matrimonio si rivela un fallimento assoluto ma in soccorso di Anna si palesa l’inaspettata alleanza con il suocero Casimiro. Il vecchio Vignon è un conservatore dal carattere ruvido, legato all’antico regime, animato però dalla curiosità per le novità 48 | VERDETÁ n° 71

economiche, botaniche, culturali e sociali che il nuovo e chiassoso s e c o l o propone. Con Anne a cui si affeziona subito, forse proprio per il suo essere estranea alla dimensione p rovinc iale, Casimiro condivide la passione per la tenuta del Mandrone, un buen ritiro campestre lontano dalle maldicenze torinesi, dal tradimento del marito e da un piccolo grande universo sul punto di esplodere nei moti del 1848. Seppure spaventata dalla sua nuova vita, la giovane protagonista di indole malinconica e attiva, si inserisce nella società torinese da filantropa, consigliera economica e amica di personaggi di primo piano del Risorgimento. Un’ascesa benvista persino nei salotti torinesi dai quali si era tenuta lontana per il timore di non esserne all’altezza. E’ proprio tra i velluti, le teiere, gli entusiasmi intellettuali e politici che matura il riscatto della propria esistenza, trama principale del romanzo, ovvero un mosaico storico impareggiabile, garbato e mai didascalico.


IL FILM DEL MESE

LE VERITÀ AGNESE LOY IL DIRITTO ALLA BUGIA NELLE VERITÀ DEL REGISTA GIAPPONESE KORE’EDA Le verità sono scomode soprattutto quando riaccendono un conflitto tra una figlia e una madre diva che, per indole e professione, rivela pubblicamente i propri segreti senza prima farne parola con la ragazza. La confessione in pubblico, inattesa quanto sconosciuta, si regge sulla necessità di mantenere alto il gradimento di una riuscita carriera ed è il filo conduttore de La vérité, film di quest’anno scritto, diretto e montato da Hirokazu Kore’eda. Il regista giapponese, che per la prima volta ha girato in una lingua differente dalla sua, ha scelto un cast d’eccezione formato da due regine del grande schermo quali Catherine Deneuve e Juliette Binoche, affiancate nella narrazione per immagini da un ottimo Ethan Hawke. La pellicola, in concorso alla 76esima edizione della Mostra internazionale cinematografica di Venezia, racconta di Fabienne, una star della vecchia guardia del cinema francese e di sua figlia Lumir, sceneggiatrice, la quale al ritorno da New York le fa visita a Parigi portando con sé figlia e marito. Una riunione di famiglia disturbata dall’esplodere dei risentimenti di Lumir per la pubblicazione dell’autobigrafia di Fabienne, pagine di vita utili a creare l’espediente cinematografico ideale per aprire una riflessione sulla natura umana e sull’egoismo necessario alla sopravvivenza di un’attrice incoronata dal pubblico. Fabienne non è stata né una madre né una donna esemplare, forse per questo è riuscita a dare il meglio di se stessa nella recitazione. Un effetto dovuto al doppio volto di chi sceglie la carriera della finzione, un imperativo categorico che impone

duri prezzi a chi vive fianco a fianco con chi dà volto, anima e parole ai personaggi interpretati a seconda del copione. Una colpa? Non per il regista giapponese, che accredita l’egoismo e le falsità come una via obbligata per il successo di una star. E’ un teorema crudo, politicamente poco corretto, ma sicuramente coraggioso al quale Catherine Deneuve dà concretezza calandosi nel ruolo in modo magistrale. E’ un gioco di occhiate e di sfumature più ancora che di battute quello a cui da sfoggio la Deneuve con grande autoironia sottolineando la profondità di una commedia la cui realizzazione sembra essere rimasta nel cassetto per 14 anni per poi essere finalmente proiettato nelle sale di tutto il mondo. E rimbalzare sul pubblico l’effetto di un omaggio al cinema francese che pervade l’intera pellicola, a cominciare dal richiamo all’abito indossato dalla Deneuve nell’indimenticabile Belle de Jour di Buñuel.

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CRUCIVERBA SENZA SCHEMA 1

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Annerite 16 caselle.

Annerite 16 caselle.

ORIZZONTALI: 1. Misericordioso - 2. Una tonalità di rosso - Il centro di Arezzo - 3. Suonatore... singolo - Centro Sportivo Italiano - 4. Più che malinconico - Classe sociale - 5. Donna di Tel Aviv - 6. Il nome di Coward - Il padre dell’etologia - 7. Si condiscono col pesto - 8. Nati a Zagabria - Vizio nervoso - 9. Strada - Sharon attrice - 10. Il monte degli dei - Chieti - 11. Mobile... molto mobile Impronta d’artista.

ORIZZONTALI: 1. Adoperato - Squadra rossonera 2. Illumina la Terra - Feticcio - 3. La Repubblica del Titano - 4. Iniz. della Parietti - Il nome di Nuvolari Breve esempio - 5. Futuri sposi - 6. Partecipa alla staffetta - 7. Anche di Levante in Liguria - Aria... di Londra - 8. Inizio di volo - La costruì Noè - 9. Andare giù - In gita - 10. Rovina i denti - Wotan - 11. Metallo prezioso - Uno stile greco.

VERTICALI: 1. Cane da guardia - Voi in latino - 2. Si dà coi denti - Confina con l’Argentina - 3. Andare in alto - Impresa aerea - 4. Spicco - Segue il re - 5. Prodotti alimentari - Grossa lima - 6. Facoltà mentale - 7. Gli anni sul groppone - Il mare di Catania - 8. Sigla di Torino - Costose - La rete del tennis - 9. Pranzi serali... intimi - 10. Servivano ai naviganti Antico 150 - 11. Il padre dei vizi - Coniano monete.

VERTICALI: 1. United States - Pittura su parete 2. Ricordano un ponte veneziano - Auto a Detroit 3. Arto pennuto - Sul serio - 4. Allettamenti - 5. Fissazioni - Marte e Giove - 6. Isole... dell’anticiclone - 7. La Trevisan - Il nome di Howard - 8. Privi di cervello - Antichi cantori - 9. L’attore Chaney Bagna la Baviera - Iniz. di Calvino - 10. Dà un succo amaro - Cantone svizzero - 11. Negazione Parte della camicia.

LA SILHOUETTE A quale delle cinque figure numerate corrisponde esattamente la silhouette a sinistra?

SOLUZIONI DEI GIOCHI A PAG. ?? 47

GIOCHI TRATTI DAL MENSILE

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LE SEDI CNA PENSIONATI Sedi Regionali

Indirizzo

Cap

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Sedi Provinciali

Indirizzo

Cap

Tel.

VAL D'AOSTA-Aosta PIEMONTE-Torino LIGURIA-Genova LOMBARDIA-Milano FRIULI V.G.-Udine VENETO-Marghera EMILIA R.-Bologna TOSCANA-Firenze MARCHE-Ancona UMBRIA-Perugia LAZIO-Roma ABRUZZO-Pescara MOLISE-Campobasso CAMPANIA-Napoli PUGLIA-Bari BASILICATA-Potenza CALABRIA-Catanzaro SICILIA-Palermo SARDEGNA-Cagliari

Corso Lancieri di Aosta 11/F Via Millio 26 Via San Vincenzo 2 - 1° piano Via Marco D'Aviano, 2 Via Verona 28 int. 1 Via della Pila 3/B-1 Via Rimini 7 Via Luigi Alamanni 23 Via Sandro Totti 4 Via A. Morettini 7 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Cetteo Ciglia 8 C.da Colle delle Api - Z.I. Via G. Porzio 4-C. Dir. ISOLA G 8-13° p. Via Nicola Tridente 2/Bis Via Isca del Pioppo 144 - Pal. Pino Via Lucrezia Della Valle 19 - II° piano Via Francesco Crispi 72 Viale Elmas 33

11020 10141 16121 20131 33100 30175 40128 50123 60124 06128 00154 65128 86100 80143 70125 85100 88100 90133 09123

0165-31587 011-19672111 010-5959171 02-36512030 0432-616919 041-921715 051-2133211 055-212121 071-286091 075-5009056 06-570151 085-4326919 0874-482021 081-7501065 080-5486931 0971-50148 0961-792484 091-582833 070-273728

Sedi Provinciali

Indirizzo

Cap

Tel.

Agrigento Alessandria Ancona Arezzo Ascoli Piceno Andria-BAT Asti Avellino Bari Belluno Benevento Bergamo Biella Bologna Imola Bolzano Brescia Brindisi Cagliari Iglesias Caltanissetta Campobasso Carrara-Avenza Caserta Catania Catanzaro Chieti Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo-Borgo S. Dalmazzo Enna Bassa Fermo Ferrara Firenze Foggia Forlì Frosinone Genova Gorizia-Gradisca d'Isonzo Grosseto Imperia-Sanremo

Via Imera 223/C Via Gramsci 59/A Via Umani 1/A - Baraccola Via Carlo Donat Cattin 129 Viale Indipendenza 42 Via De Robertis 19 Corso Alfieri 412 Via Pironti 1-B Via Nicola Tridente 2/Bis Via S. Gervasio 17 Viale Mellusi 36 Via S. Antonino 3 Via Repubblica 56 VIA Afredo Calzoni 1/3 Via Pola 3 Via Milano 68 Via Orzinuovi, 3 Via Tor Pisana 102 Viale Elmas 33 Via Antonio Gramsci 1/3 Via Alcide De Gasperi 14 C.da Colle delle Api - Z.I. Viale G. Galilei 1/A Via Carlo Santagata 19 Piazza dei Martiri 8 Via Italia 19 Via della Liberazione 106 Viale Innocenzo XI 70 V.le Giacomo Mancini-Pal. SOIMCO Via Lucchini 105 Via Firenze 34 Via Cuneo 52/I Via Emilia Romagna 3 Via Salvo D'Acquisto 123 Via Caldirolo 84 Via Luigi Alamanni 31 Via della Rocca 19 Via Pelacano 29 Via Mària 51 Via San Vincenzo 2 (Torre S.V.) Viale Trieste 31 Via Birmania 96 Via Acquasciati 12

92100 15121 60131 52100 63100 76125 14100 83100 70125 32100 82100 24122 13900 40128 40026 39100 25125 72100 09123 09016 93100 86100 54031 81100 95031 88100 66100 22100 87100 26100 88900 12011 94100 63900 44100 50123 71100 47100 03100 16121 34072 58100 18038

0922-595511 0131-253506 071-286081 0575-3291 0736-42176 0883-480171 0141-596000 0825-783345 080-5486908 0437- 954411 0824-317489 035-285111 015-351121 051-299204 0542-632611 0471-546777 030-3519/5/6/7 0831-517035 070-274681 0781-24721 0934-681382 0874-482021 0585-85291 0823-442552 095-7465294 0961-709580 0871-410936 031-276441 0984-21376 0372-442211 0962-62199 0171-268019 0935-1980109 0734-600288 0532-749111 055-3245008 0881-772070 0543-770111 0775-8228219 010-545371 0481-93335 0564-4711 0184-500309

Isernia L’Aquila Avezzano La Spezia Latina Lecce Lecco Livorno Lucca Macerata Mantova Matera Messina Milano Modena Napoli Novara Nuoro Tortolì-Ogliastra Oristano Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pesaro Pescara Piacenza Pisa-Ghezzano Pistoia Pordenone Potenza Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Rieti Rimini Roma Civitavecchia Rovigo-Borsea Salerno Sassari Olbia-Gallura Savona Siena Siracusa Teramo Terni Torino Trapani Treviso Trieste Udine Varese Venezia-Marghera Verbania Vercelli Vibo Valentia Vicenza Viterbo Viterbo

Corso Garibaldi 221 C. Dir. Strinella 88-via Pescara, sc. A Via Saturnini 6 Via Padre Giuliani 6 Viale P. L. Nervi 258/L Via Brunetti 8 Via Carlo Alberto 37 Via Martin Luther King 15 Via Romana 615/P-Arancio Via Zincone 20 Via L. Guerra 13 Via degli Aragonesi 26/A Via Maddalena 108 Via Marco D'Aviano, 2 Viale Corassori 72 Corso Umberto I° 109 - 2° p. Viale Dante Alighieri 37 Via Napoli 14 Zona Industriale Baccasara Via Canalis 29 Via Croce Rossa 56 Via Rosolino Pilo 20 Via La Spezia 52/a Viale Montegrappa 15 Via A. Morettini 7 Via Degli Abeti 90 Via Cetteo Ciglia, 8 Via Coppalati, 10 (Loc. Le Mose) Via Carducci 39 Via Enrico Fermi 2 Via Nuova di Corva 82 Via Isca del Pioppo 144/A Via Zarini 350/C Via Psaumida 38 Viale Randi 90 Via Nicolò Da Reggio 7 Via Mameli 15/G Piazza Cavour 54 P.le Leopoldo Tosi 4 Viale Guglielmo Massaia 31 Via Togliatti 7 Via Alleati Combattenti d'Europa 9/D Corso Vittorio Emanuele 75 Z.I. Predda Niedda Nord Str. 18 BIS Via Vittorio Veneto 15 Via Paleocapa 22/8 Via Simone Martini 18 Via Carso 33 Via Francesco Franchi 25/B Via Lungonera Savoia 126 Via Millio 26 Via Venere 20 Viale della Repubblica 154 Piazza Venezia 1 Via Verona 28 int. 1 Via Bonini 1 Via della Pila 3/b-1 Via San Bernardino 31/c Via Guicciardini 20 Via P.E. Murmura 56 Via G. Zampieri 19 Via I° Maggio 3 Via I° Maggio 3

86170 67100 67051 19125 04100 73100 23900 57128 55100 62100 46100 75100 98122 20131 41124 80138 28100 08045 08048 09170 35129 90139 43100 27100 06129 61100 65128 29100 56010 51100 33170 85100 59100 97100 48100 89128 42123 02100 47923 00154 00053 45030 84123 07100 07026 17100 53100 96100 64100 05100 10141 91100 31100 34123 33100 21110 30175 28922 13100 89900 36100 01100 01100

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Sedi ESTERE

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Germania Colonia - Burgmauer 18 – 50667 GERMANIA (EE) - Tel 0049.221124761 Germania Mannheim - Augusta Anlage 10 - Tel. 0049.62216530968 Germania Solingen - Talstrasse 3 – 42697 GERMANIA (EE) - Tel. 0049.2123803240 Svizzera San Gallo - Unterer Graben 1 – 9000 SVIZZERA Tel. 0041.712237692 Francia Nizza - Rue Michel Ange 12 – 6100 FRANCIA Tel. 0033.981108543 Belgio Liegi - Chaussee Churchill 81 – 4420 BELGIO - Tel. 0032.42356700 Spagna Alicante - Plaza San Cristobal 2, Planta 1 , Puerta 1 03002 Alicante (Spagna). Tel. 0034.865716972

Australia Sidney Wollongong Coolatai Cescent 1 – 2176 - AUSTRALIA - Tel. 0061.287860888 Australia Melbourne - Grantham ST 57 – 3055 AUSTRALIA - Tel. 0061.393879126 Canada Toronto - 654 Bloor ST. Mississauga - Canada - Tel. 0019.058503611 USA New York - Myrtle Avenue – Glendale 65-54 – 11385 STATI UNITI - Tel. 001.7183865212 Brasile San Paolo - Av. Sao Luiz 50 - 2 Andar CJ 21-A - Brasile - Tel. 0055.1132562455 Argentina Buenos Aires - Calle 45 Uff 5 B 1068 – 1900 ARGENTINA - Tel. 0054.2214588948

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