3 minute read

ATTUALITÀ

Next Article
IL LIBRO DEL MESE

IL LIBRO DEL MESE

ATTUALITÀ

CON IL PASSAPORTO VACCINALE, IN ARRIVO UN LASCIAPASSARE PER LA NORMALITÀ

Advertisement

PAOLA TOSCANI

Un passaporto vaccinale armonizzato, per assicurare una circolazione sicura e libera durante la pandemia. Mentre si fa strada anche in Italia l'idea di un lasciapassare tra le regioni in caso di restrizioni, il cosiddetto “Certificato verde” per il Covid-19 è in arrivo in Europa: sarà pronto infatti entro l’estate. Il lancio è previsto per il 1° luglio, come ha annunciato il commissario europeo all’Industria e capo della task force Ue per i vaccini, Thierry Breton. Il lancio è previsto per il 1° luglio, come ha annunciato il commissario europeo all’Industria e capo della task force Ue per i vaccini, Thierry Breton. Breton ne ha mostrato a fine marzo un prototipo e ha invitato i Paesi membri a scaldare i motori, superando difficoltà logistiche e di approvvigionamento, per dare concreta attuazione a un piano di immunizzazione che può contare su 420 milioni di dosi. Il certificato sanitario armonizzato, cartaceo e digitale, non sarà obbligatorio, ma chi ne sarà dotato potrà tornare a prendere un aereo, partecipare a un convegno

o entrare in un luogo pubblico. Dalla scansione del codice QR sarà possibile controllare in tempo reale se il titolare ha ricevuto il vaccino - e quale vaccino - o se è stato contagiato e dunque dotato di anticorpi. Il certificato vaccinale è in sostanza un’alternativa al test negativo al Covid-19 e chi ne sarà dotato potrà riprendere una vita normale. Anche laddove sussistano delle restrizioni. Con il procedere della campagna di vaccinazione nella Ue, il passaporto “sarà uno strumento per una riapertura ordinata” ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo. In sede europea è stato sollevato il tema delle garanzie per la protezione dei dati personali e medici e la necessità di eliminare il rischio di discriminazione per coloro che non risultano immunizzati. E visto che la priorità massima è la ripartenza, per accelerare l’iter di approvazione del provvedimento, gli eurodeputati hanno deciso di applicare la procedura d’urgenza. Entro la fine di aprile, Parlamento e Consiglio europeo assegneranno il mandato per iniziare l’iter interistituzionale, avviando il trilogo. Saranno così le tre istituzioni, Europarlamento, Consiglio europeo e Commissione europea ad adottare il regolamento, direttamente applicabile dagli Stati membri. Un iter accelerato per assicurarne la chiusura entro l’estate. In Italia alcune regioni hanno giocato d’anticipo. È il caso del Lazio, che dal 20 marzo ha messo a disposizione dei vaccinati la possibilità di scaricare dal sito un’attestazione. Allo stesso modo si è mosso il Veneto: chi ha ricevuto il siero potrà ottenere un documento che certifichi l’avvenuta immunizzazione. Il governatore della Sardegna, Christian Solinas, ha dal canto suo annunciato che quest’estate, chi vorrà sbarcare sull’isola via mare o via aereo dovrà esibire un certificato di negatività o di avvenuta vaccinazione. Guardando oltreoceano, anche New York si è fatta apripista per una riapertura in sicurezza. La megalopoli punta infatti a riaccendere le sue luci proprio grazie al passaporto vaccinale: sarà la chiave di ingresso per teatri, eventi sportivi e culturali. Il pass digitale è realizzato su una piattaforma IBM e l’app è basata su tecnologia blockchain per consentire il rispetto della privacy sulle informazioni sanitarie di chi la usa. L’arrivo per l’estate del passaporto vaccinale promette di dar fiato al turismo e a tutta la sua filiera, fiaccati da un anno di pandemia e messi in ginocchio dalla seconda Pasqua in bianco. Secondo una ricerca di CNA Turismo e Commercio il settore fino allo scoppio della crisi valeva oltre 230 miliardi di fatturato, il 13% del nostro prodotto interno lordo e il 15% dell’occupazione. La tutela della salute rimane ovviamente l’obiettivo primario, ma non in contrasto con una graduale ripresa delle attività. Per ridare fiato al comparto dell’ospitalità, è l’appello di CNA Turismo e Commercio, è il momento di cominciare a favorire gli spostamenti interni per chi è vaccinato o risulta negativo ai test molecolari. E tra poco, sarà in possesso del certificato vaccinale.

David Sassoli

This article is from: