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SPAZIO DONNA

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IL LIBRO DEL MESE

IL LIBRO DEL MESE

SPAZIO DONNA

FORZA RAGAZZE, TOCCA A VOI

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MARIA ROSA BATTAN, Vicepresidente Nazionale CNA Pensionati

Amanda Gorman

Recentemente ad un convegno dove si analizzava il valore e il percorso delle aziende guidate da donne si rilevava che, nel nostro territorio veneto solo il 10,65% delle aziende era guidato da una donna. Veniva sottolineata la necessità di investire in un futuro maggiormente rappresentato da imprese femminili, importante non solo per una questione di equità ma di sostenibilità, considerato il fatto che principalmente le imprese femminili sono maggiormente resilienti e attualmente investono maggiormente in innovazione.

Questa affermazione mi ha fatto tornare alla mente alcuni recenti ricerche e studi fatti da università inglesi e americane che si occupavano di come vivono il nostro tempo e cosa immaginano per il prossimo futuro le giovanissime donne. Le ragazze. Credo che queste analisi si possano calare anche alla nostra realtà, visto che gli strumenti di comunicazione che attualmente disponiamo annullano non solo le distanze ma avvicinano molto usi e costumi dei giovani in particolare.

Il vantaggio maggiore di una giovane nata in occidente rispetto a colei che nasce in oriente o africa è quella di avere garantita la scolarità, strumento e arma potente e indispensabile verso l’autodeterminazione e l'indipendenza. Sempre con maggiore frequenza infatti, cadono

Greta Thudenberg

i tabù che vedono indirizzare le ragazze verso studi umanistici a favore di studi economici e scientifici. Sta emergendo in alcuni paesi, la scelta di alcuni genitori (direi discriminatoria) che sostengono e privilegiano la scelta di dare qualità alla scolarizzazione delle figlie in quanto ritenute più determinate e con maggior profitto scolastico rispetto ai figli maschi.

Chi vende oggetti per bambini e genitori, inoltre, ha verificato un cambiamento nella richiesta del prodotto. La tipologia che riguarda gli oggetti per bambine è diversificata rispetto a quella dei bambini che rimane unica, senza cambiamenti. Fare pubblicità per ‘vendere’ alle bambine diventa quindi difficile perché esse hanno identità e interessi molteplici, mentre per i bambini valgono sempre l’interesse per il calcio e i videogiochi. Faccio queste considerazioni per capire come stia diventando più tradizionale il ruolo dei ragazzi rispetto alle molteplici affermazioni del percorso di cambiamento in atto delle nuove ragazze.

Il cambiamento del mondo femminile procede in modo veloce e non esiste un progetto unico e definito. Il dibattito oggi è diviso tra assecondare, ammirare o giudicare (come?) sia Greta Thudenberg che Amanda Gorman, ventenne poetessa afro americana e come mai siano diventate figure mondiali portavoce di sentimenti condivisi da tantissime persone e interessi. Certo è che la scena mondiale testimonia questo cambiamento appartenente a due ragazze che vivono lontanissime ma entrambe, come si diceva, portatrici di culture forti e condivisibili anche dai ragazzi di gran parte del pianeta.

Perché il riferimento iniziale con l’imprenditoria del territorio piccolo come Treviso, quello in cui vivo, e queste valutazioni sul ruolo delle ragazze? Perché in entrambi i casi la ragazza/donna diventa il punto centrale del dibattito culturale ed economico sul quale sentiamo sempre più spesso rivolgere l’attenzione e invocare riconoscimenti.

E’ importante rilevare questo e non continuare solo sul tema della parità. Forse alcune di noi ancora non hanno un equilibrio paritario ed è per questo dobbiamo impegnarci tutte, ma per le ragazze che guardano il futuro lo scenario è cambiato. Esse si riconoscono più facilmente nelle risposte alle interviste di Greta o Amanda.

Alla domanda: “pensi di poter cambiare il mondo?”. Da sola? “Oddio, no. Magari con tutte le altre ragazze certo che possiamo”.

Noi tifiamo per voi.

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