Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 04/2006

MENSILE DI INFORMAZIONE TECNICA E SINDACALE PER IL MONDO DELLE PICCOLE E MEDIE AZIENDE ANNO 5 - NUMERO 4 GIUGNO 2006 Confederazione Nazionale dell’ Artigianato e della Piccola e Media Impresa Associazione Provinciale di Vicenza

UNA NUOVA SEDE A THIENE

NELL’ALTO VICENTINO PIU’ SPAZI E SERVIZI

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB VICENZA

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in primo piano CNA ARTIGIANATO & IMPRESE Periodico di informazione tecnica e sindacale per il mondo delle piccole e medie aziende Edito da CNA, via Giordano, 4 - Vicenza

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Vicenza, maggio 2005

Una priorità per il governo Prodi: cancellarlo e rimodularlo

Nuovo codice ambiente, una caterva di costi e di obblighi burocratici Scandian: piccole e medie imprese già in difficoltà ❁ Le Regioni criticano le nuove norme, molti dubbi ci sono sulla costituzionalità di alcune parti del Dlgs e sulla sintonia con le norme comunitarie. Ma soprattutto le imprese sono già in difficoltà a causa del nuovo “Codice sull’ambiente”.

Va cancellato immediatamente, secondo la CNA, poichè non concede tempi graduali di applicazione e fa prevalere una impostazione burocratico amministrativa, oltre a prevedere un sistema sanzionatorio pesante sugli aspetti formali. Non sono state accolte le osservazioni delle Associazioni di categoria.

“Le piccole imprese non ci stanno a caricarsi di ulteriori costi e oneri burocratici - dice Silvano Scandian, presidente provinciale della CNA -. Il nuovo codice per l’ambiente ha già cominciato a produrre i suoi perversi risultati in termini di costi per le imprese e i cittadini. Con l’entrata in vigore del decreto 152/2006 il 29 aprile scorso, infatti, i primi obblighi hanno fatto versare alle imprese somme calcolabili nell’ordine anche di 100120 milioni di euro di nuovi costi aziendali. E siamo solo all’inizio”. Così scatta subito l’appello al nuovo governo Prodi perchè blocchi e riveda una normativa che si annuncia pesantissima per le piccole e medie aziende: obbligo di nuove autorizzazioni allo scarico delle acque, alle emissioni in atmosfera, al recupero/smaltimento rifiuti, della classificazione degli scarti di lavorazione, della tenuta di nuovi registri, di formulari di identificazione dei rifiuti trasportati, con la necessità dell’uso del treno sopra certe quantità; e l’iscrizione a un albo (a pagamento) per le imprese che trasportano rifiuti propri non pericolosi.

“Il fatto grave - prosegue Scandian - è che a fronte di questa massa di adempimenti e di costi la tutela ambientale e della salute dei cittadini ha iniziato un arretramento sia sotto il profilo giuridico sia sotto quello

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Silvano Scandian presidente provinciale della CNA

sostanziale, in ragione del numero delle deroghe e delle delegificazioni previste dalla norma per la gestione di rifiuti e delle acque. Il danno alla competitività alle imprese è evidente e non giustificabile. Il nuovo governo è chiamato a produrre un atto straordinario e urgente che comporti il dissolvimento di questa legge e l’introduzione di nuove norme non più contraddittorie con le direttive comunitarie e che ci evitino di pagare le pesanti multe già annunciate dalla Commissione europea. Per Prodi questa è una straordinaria priorità. Mentre le Regioni, a partire dal veneto, devono far valere le loro ragioni di contrasto con questa legge e rappresentare l’esigenza delle popolazioni locali”.

artigianato oggi La CNA indica i temi più “caldi” al nuovo esecutivo di Romano Prodi

Laboratorio governo, ecco le priorità Sul fisco un avvertimento: “Niente caccia agli autonomi” ❁ Nell’agenda del nuovo Governo Prodi sono molte le emergenze. La CNA ha già chiarito alcuni punti.

• La flessibilità Il primo riguarda la flessibilità del lavoro. “Parlare di abolizione della legge Biagi ci trova fermamente contrari” ha detto Gian Carlo Sangalli, segretario generale CNA. Va invece confermata, magari modificandone alcuni ambiti come quelli relativi all’apprendistato. L’alternativa non sarebbe un sistema più garantista, ma un incentivo al sommerso e al lavoro nero. Comunque la legge Biagi rischia di essere meno flessibile del pacchetto Treu e c’é il rischio che costi alle imprese di più di quanto costava prima. La CNA perciò chiede una correzione che va più nello spirito della flessibilità, oltre alla riforma sugli “ammortizzatori sociali che non è stata fatta”.

• I grandi e i piccoli Sul piano del sistema delle imprese, a margine del convegno di Confindustria il presidente nazionale della CNA Ivan Malavasi ha definito lucida e preoccupata l’analisi svolta da Luca Cordero di Montezemolo: “Ho notato che questioni quali quelle dell’eccessiva burocrazia, della pesante tassazione sui redditi da lavoro e da impresa, delle incompiute riforme istituzionali, della necessità di liberalizzazioni, sono stati trattati in modo molto simile al nostro. Con questa Confindustria è possibile sviluppare un dialogo proficuo anche a partire dalla comune preoccupazione per il rilevante debito pubblico e la crescita della spesa corrente dello Stato. Meglio la relazione di Montezemolo rispetto alle espressioni non condivisibili del suo vice Pininfarina che scarica i problemi su micro imprese e lavoro autonomo”.

Da qui il richiamo al neo ministro Bersani: “Sono certo che il suo richiamo alla necessità di

Ivan Malavasi presidente nazionale CNA. In basso il segretario generale Giancarlo Sangalli

Flessibilità, la legge Biagi non va cancellata ma migliorata. L’esigenza di una politica anche per i “piccoli” Energia, più intelligenza e mercato non dividersi tra piccoli e grandi potrà trovare disponibilità ed un impegno comune. Da parte nostra questo impegno è assicurato”.

• Il fisco Sull’esigenza (sacrosanta) di recupero dell’evasione il segretario generale della CNA nazionale, Giancarlo Sangalli, ha avvertito: niente “caccia” agli autonomi. “Serve grande serietà - ha spiegato Sangalli -.

Fare la caccia alle streghe sarebbe un errore drammatico del governo. Non si può fare di autonomi e piccole imprese il capro espiatorio dei conti pubblici dissestati. Ma occorre

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prima capire quanto i conti non sono allineati. Teniamo anche presente che aumentare la pressione fiscale, o contributiva, creerebbe nuove difficoltà alle piccole imprese.

Un’ analisi seria farà emergere che la colpa del dissesto dei conti non è degli autonomi, ma della crescita fuori controllo della spesa pubblica. Il governo riavvii subito il confronto con le parti sociali.

Ricordo che nel ’98, proprio con Visco, creammo gli studi di settore. È la prova lampante che noi non ci sottraiamo al nostro dovere di contribuenti”.

Quanto a un ulteriore condono

fiscale, Sangalli pensa “tutto il male possibile. I condoni servono ai disonesti, mentre impauriscono gli onesti”.

• L’energia Un altro punto che sta a cuore alla CNA è quello dell’energia. Di fronte alla nuova fiammata dei prezzi del petrolio il mondo delle pmi auspica, infatti, la strada dell’energia “intelligente”. “È evidente a tutti che il sistema produttivo e il nostro stile di vita non possono essere sostenibili senza una politica europea per l’energia realizzata con l’impegno di tutti gli stati membri e con i soggetti interessati - ha spiegato Ivan Malavasi, presidente nazionale della CNA -: per essere competitivi sarà sempre più importante adottare riduzioni del consumo energetico a partire dal mondo della piccola e media impresa. Ad esempio, 10 milioni di caldaie nelle abitazioni europee hanno più di 20 anni, dal 30 al 50% dell’energia per l’illuminazione negli uffici, negli edifici commerciali e pubblici potrebbe essere risparmiata con appropriati check-up energetici. Ecco, già questi interventi in Europa potrebbero far risparmiare 1/5 dell’attuale consumo energetico. Inoltre è necessario garantire l’accesso al mercato dei servizi integrati per l’energia per le pmi e contrastare ogni abuso di posizione dominante favorendo una completa apertura dei mercati energetici”.

EDITORIALE Legalità, etica e libera concorrenza per un nuovo “rinascimento”

Ciampi: “Siete depositari delle tradizioni del Paese”

I sessant’anni della CNA festeggiati al Quirinale ❁ Pochi giorni prima della scadenza del suo mandato, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha ricevuto in udienza al Palazzo del Quirinale la CNA.La nutrita delegazione era composta da massimi dirigenti nazionali e territoriali guidati dal presidente nazionale Ivan Malavasi, dal segretario generale Gian Carlo Sangalli e dalla presidenza nazionale. Nel suo intervento Malavasi, ha espresso a nome degli associati alla Confederazione la riconoscenza per il grande onore che il Presidente della Repubblica ha loro concesso con l’udienza al Quirinale per celebrare il 60. anniversario della nascita della CNA. Nell’esteso indirizzo di saluto del Presidente Ciampi alla CNA gli imprenditori sono stati definiti dal Capo di Stato depositari delle tradizioni del Paese. Il Presidente ha spiegato che la bottega artigiana all’interno della cerchia delle città è il fulcro del rapporto etico pedagogico tra maestro e apprendista e che attraverso l’esistenza delle stesse botteghe le città hanno mantenuto la propria identità evitando il declino residenziale e la perdita di valori comuni e positivi delle tradizioni italiane. Ciampi ha ricordato il ruolo fondamentale che l’artigianato e le piccole imprese hanno avuto

non solo nello sviluppo del Paese e nella crescita dell’economia, ma soprattutto nella partecipazione fattiva alla difesa dello spirito democratico. Ciampi ha inoltre elogiato la CNA quale prima tra le organizzazioni dell’impresa italiana a fondare trenta anni fa la propria sede a Bruxelles a dimostrazione che la Confederazione guardava lontano credendo già da allora nei significati dell’Unione Europea.

Un grande contesto cui fanno riferimento oltre 20 milioni di piccole imprese che lavorano e questo lavoro dà loro grande dignità. L’artigianato italiano è pertanto un grande valore del lavoro e della nostra cultura - ha concluso Ciampi - che ci deve rendere orgogliosi di appartenere a questo Paese. Malavasi ha ricordato che oggi la CNA è un’organizzazione non solo molto grande e moderna ma anche adulta, orgogliosa della propria autonomia e della propria storia. Oggi la CNA è convinta - ha detto Malavasi - come il Presidente Ciampi ci ha insegnato nel 1993, che il metodo della concertazione che diede vita all’accordo sulla politica dei redditi possa essere fattore determinante per reagire alle difficoltà e trovare le soluzioni per un’Italia non rassegnata e non divisa.

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❁ Le cronache calcistiche di questi giorni sono zeppe di notizie che è eufemistico definire vergognose. Traspare una filosofia di fondo davvero aberrante: al Dio denaro si sacrifica qualunque cosa, non solo la propria deontologia e credibilità professionale ma anche la morale, l’etica e, non infrequentemente, la legalità.

Viene spontaneo il paragone con tangentopoli che evidentemente non è stato un fenomeno circoscritto e che non lo è stato neppure da un punto di vista temporale,se è vero come sono in molti a sostenere che, anche su quel fronte, le cose non sarebbero mai cambiate.

Ciò che fa specie in tutto ciò, è il diffuso stupore che accompagna l’ormai frequente emergere di questi fenomeni. Viene in mente la vignetta di Altan nella quale la considerazione di Cipputi è che ci si stupisce di essere “italiani”, dove l’italianità è intesa come mafiosità, illegalità, corruzione e, nel migliore dei casi, nepotismo.

Se questi sono luoghi comuni diffusi qualche ragione ci dovrà pur essere. C’è poi, altra espressione di italianità, il potere delle lobbies che riescono ad impedire il dispiegarsi della libera concorrenza: basti pensare alle tariffe delle utilities, alle corporazione dei notai, Francesco Pigato direttore provinciale CNA dei farmacisti, dei professionisti, alla persistenza di pratiche monopolistiche nelle autostrade come nella telefonia.

Il quadro è a questo punto sufficiente a spiegare buona parte delle difficoltà che il nostro Paese ha a tenere il passo con le nazioni più moderne e progredite.

Risulta evidente come la strada della “normalità” quale presupposto per il progresso economico e socio culturale dell’Italia,, passi attraverso una sorta di rifondazione del vivere sociale per cui riprendano importanza i valori dell’etica, della moralità, della legalità e della solidarietà.

C’è bisogno di un vero e proprio “rinascimento” che comporti la messa al bando dell’arrivismo ad ogni costo, dell’ individualismo e della sopraffazione. Chi paga le tasse ed è ossequiente alle leggi non può continuare ad essere considerato fesso, ed invece furbo o “furbetto” chi se ne frega dello Stato e della Legge. I potentati che operano contro il mercato impedendo la concorrenza e manipolano a proprio uso e consumo le informazioni finanziarie, come troppo spesso è accaduto, vanno considerati quello che sono e cioè ostacoli allo sviluppo dell’economia.

Si dice che sia in arrivo la ripresa e che occorre fare di tutto per agganciarla. Siamo ad una svolta anche per quanto riguarda il governo del paese che può essere vista con favore o meno ma sempre svolta rimane.

Ci sono quindi i presupposti per ripartire. Sono convinto che la riproposizione dei “valori” da parte di chi ha a cuore il futuro di questo paese, ne sia uno dei presupposti imprescindibili.

Francesco Pigato

Confederazione Nazionale dell’ Artigianato e della Piccola e Media Impresa Associazione Provinciale di Vicenza

artigianato oggi Entrata in vigore la rinnovata normativa. Dal 21 giugno scattano le incombenze

Antiriciclaggio, una serie di nuovi obblighi Tra le imprese individuate, le attività orafe, l’antiquariato, l’intermediazione ❁ Con l’entrata in vigore della nuova normativa antiriclaggio, dal 21 giugno nuovi obblighi riguardano alcune categorie di imprese.

A seguito della pubblicazione nella G.U. n° 82 del 07.04.2006 del decreto n° 173/2006 e del relativo provvedimento dell’Ufficio Italiano Cambi (UIC), sono state rese operative le disposizioni in materia di antiriciclaggio previste dal D.Lgs. 20/2//2004 n. 56 in attuazione della direttiva 2001/97/CE. Tali disposizioni, che prevedono obblighi atti a prevenire l’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi derivanti da attività illecite, coinvolgono, assieme a categorie come professionisti, intermediari finanziari, anche operatori non finanziari tra i quali le seguenti attività d’impresa: 1. commercio, comprese l’esportazione e l’importazione, di oro per finalità industriali o di investimento in presenza della comunicazione Uic ai sensi dell’art.

1 legge 17.01.2000 n. 7; 2. fabbricazione, mediazione e commercio, comprese l’esportazione e l’importazione, di oggetti preziosi in possesso della licenza di cui all’ art. 127 del Tulps; 3. commercio di cose antiche in possesso dei requisiti di cui all’art, 126 del Tulps; 4. fabbricazione di oggetti preziosi da parte di imprese artigiane iscritte nel registro degli assegnatari di marchi tenuto dalla Cciaa; 5. agenzie di affari di mediazioni immobiliari in presenza dell’iscrizione nell’apposita sezione presso la Cciaa ai sensi della legge 03 febbraio 1989 n.39.

Gli obblighi per le operazioni di transazione o movimentazione di mezzi di pagamento, anche frazionato, con importo superiore a € 12.500, sono i seguenti: a) Identificare i clienti, tramite un documento valido e non scaduto, acquisendo i seguenti dati: per le persone fisiche: nome e cognome, luogo e data di nascita, indirizzo residenza o domicilio, codice fiscale e numero di un documento di identificazione; per i soggetti diversi dalle persone fisiche vanno acquisiti: la denominazione, la sede legale e il codice fiscale. Per questi soggetti è necessario verificare il potere di rappresentanza in base alla documentazione ufficiale fornita dal clien-

te (visure camerali, certificati di enti competenti, delibere consiliari o assembleari).

Le procedure di identificazione non si applicano per le banche, istituti di moneta elettronica, Poste Italiana spa, Società di intermediazione mobiliare Sim, Società di gestione del risparmio Sgr, Società d’Investimento a capitale variabile Sicav, Imprese di Assicurazione, Agenti di cambio, Società Fiduciarie, Società che svolgono il servizio di riscossione dei tributi.

Tali obblighi sono in vigore dal 22 aprile 2006. b) Istituire l’archivio unico e Registrazione e conservazione delle informazioni relative a: dati identificativi del cliente e del soggetto per conto del quale il cliente opera; data dell’avvenuta identificazione; data del compimento dell’operazione; descrizione sintetica della tipologia dell’operazione; importo dell’operazione; tipologia dei mezzi di pagamento.

L’impresa è tenuta a registrare tali dati entro 30 giorni dall’identificazione.

L’archivio unico informatico deve essere costituito entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del Decreto 173/200.

Le attività sopra citate ai punti 1,2,3 e 4 possono assolvere l’obbligo di identificazione e registrazione, integrando i dati richiesti ai sensi degli articoli 119, 120 e 128 del Tulps Regio Decreto 733/1931. Le attività sopra citate al punto 5 possono assolvere l’obbligo di identificazione e registrazione, integrando i dati richiesti ai sensi dell’art. 1760 n. 3 del codice civile (libro sul quale vengono annotati gli estremi dei contratti stipulati con l’intervento di mediazione). c) Segnalare le operazioni sospette di cui all’art. 3 della legge antiriciclaggio, rispettando gli obblighi di riservatezza delle segnalazioni di cui alla stessa legge: tale obbligo è in vigore dal 22 aprile 2006. d) Segnalare al Ministero dell’economia e delle finanze le violazioni dell’art. 1 della legge antiriciclaggio (leggi denaro contante o titoli trasferibili di importo, anche frazionato, superiore a 12.500 euro): operazioni vietate dal 1991 ai sensi della legge 197/91. e) Istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti e collaboratori: obbligo già in vigore.

Occorre istituire anche i registri per l'identificazione della clientela con cui si opera

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PILLOLE Caro Presidente Napolitano, buon lavoro ❁ Il Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Ivan Malavasi in un comunicato ha salutato l’elezione a Presidente della Repubblica del Senatore Giorgio Napolitano. La sensibilità politica, la cultura e l’autorevolezza di Giorgio Napolitano confermano nel Paese il riconoscimento per la massima carica dello Stato in una fase in cui è necessario consolidare l’unità nazionale e l’impegno europeista dell’Italia. Malavasi ha augurato a nome dell’artigianato e delle piccole imprese italiane buon lavoro al Presidente Napolitano garantendogli fin d’ora massima disponibilità e sostegno per l’alta responsabilità cui è stato chiamato, nella certezza che saprà dare continuità sia nella funzione istituzionale così come all’opera svolta da Carlo Azeglio Ciampi cui va l’affetto e la gratitudine di tutti gli italiani.

Contraffazione, bene se l'Europa si muove ❁ “Per l’artigianato è una buona notizia perché tutto il settore si batte ormai da tempo affinché a livello europeo vengano difese con più decisione le produzioni italiane”. È quanto afferma il Segretario Generale CNA, Gian Carlo Sangalli, a commento della proposta di adozione di una direttiva europea sulla lotta contro la contraffazione, annunciata dal vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini. “Il problema - prosegue Sangalli - lo avevamo sollevato come organizzazione nazionale su tutte le produzioni artigiane, soprattutto quelle caratterizzate da una presenza maggiore di creatività, come ad esempio il fashion, ma anche le agroalimentari e la meccanica in generale, compresa quella di precisione”. A questo punto, conclude, “si spera che i tempi per il varo della direttiva siano brevi e soprattutto che misure di questo tipo possano essere realmente efficaci”.

Federmoda CNA: ok a marcatura su importazioni ❁ Pieno sostegno alla proposta della Commissione europea sull’obbligo della marcatura d’origine sui prodotti importati nell’Unione. Nel corso della audizione pubblica svoltasi a Bruxelles presso il Comitato Economico e Sociale, CNA Federmoda e le associazioni confederali del tessile abbigliamento, calzature e piastrelle hanno ribadito con forza la necessità del provvedimento.

Le associazioni imprenditoriali, i rappresentanti di Unioncamere, Confindustria, Confartigianato e Confcommercio, nonché dei sindacati europei e dei consumatori francesi, hanno sostenuto compatti la stessa linea, a testimonianza di come l’obbligo della marcatura sia valutato urgente e prioritario dalla grande maggioranza degli operatori economici europei.

Si attende ora che il Comitato Economico e Sociale di Bruxelles prenda atto delle osservazioni e modifichi sostanzialmente il suo approccio alla proposta. A tal fine, i vertici delle organizzazioni italiane invieranno i loro emendamenti scritti per assicurarsi che il prosieguo dell’iter ne tenga conto.

credito Bilanci. Aumenta pure la consulenza

Confidi CNA in crescita + 9% anche nel 2005 ❁ A Thiene, con l’occasione dell'inaugurazione della nuova sede, si è svolta anche l'assemblea annuale del Confidi CNA Vicenza.

I dati del bilancio 2005 hanno sottolineato il buon andamento dell’attività del servizio credito dell’associazione.

Il presidente del consiglio di amministrazione Nereo Sella nella sua relazione ha sottolineato la costante crescita della struttura negli ultimi anni, confermata anche nel 2005 dall’aumento dei soci (sono stati 120 i nuovi soci nell’anno) e dell’operatività.

Il consorzio ha infatti deliberato affidamenti per quasi 50 milioni di euro con una crescita del 9% rispetto al 2004 e con un incremento dei finanziamenti agevolati da contributi pubblici, segno che il ruolo del consorzio deve esser sempre più rivolto alla consulenza finanziaria nei confronti dei propri soci.

Da parte sua il direttore del Confidi CNA, Federico Sassaro, ha posto l’accento sull’incremento del patrimonio netto di 147 mila euro e sugli accantonamenti prudenziali effettuati in bilancio per 159 mila euro, consentiti proprio dal positivo risultato della gestione e motivati dall’incremento delle garanzie prestate e dalla congiuntura econo-

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Sassaro, Sella e Guzzoni durante le relazioni e, in basso, la sala

Affidamenti per quasi 50 milioni Patrimonio netto più 147 mila euro mica certamente non facile.

Ha chiuso gli interventi sul bilancio il presidente del collegio sindacale Enrico Guzzoni con la relazione dei sindaci, sottolineando che il patrimonio netto del Confidi al 31.12.2005 è risultato essere di 2.373.675 euro e che l’utile di esercizio viene destinato a riserva indivisibile come previsto dallo statuto sociale.

l’associazione Inaugurata la moderna sede, vicina alle aree produttive e alla superstrada Gasparona

Thiene, per gli artigiani una nuova “casa” Pigato: “Un segnale di ottimismo per i nostri imprenditori” ❁ È Thiene il fulcro dell’attività della CNA vicentina. Qui infatti sorge, con oltre mille aziende associate, la sede più grossa della Confederazione in provincia. E proprio Thiene, in un contesto altovicentino che vede anche operare “in rete” le sedi di Bassano, Mason, Marano,

Schio e Cornedo, ha visto di recente inaugurata la nuovissima sede dell’associazione, che ha deciso di lasciare lo storico edificio di Corte Marola, in città, per dislocarsi in un maxi open space dove ha potuto raddoppiare le superfici e dedicare quindi maggior efficienza agli uffici e ai servizi alle imprese.

“La nuova sede di Thiene, che è diretta da Giuseppe Mantese, è ora dotata di parcheggi, molto comoda da raggiungere per chiunque, comunque molto vicina al centro ma anche vicinissima alle aree produttive thienesi e alle direttrici di traffico per Schio, Vicenza e alla superstrada Nuova Gasparona, è grande il doppio della precedente - spiega il direttore provinciale della CNA, Francesco Pigato -, ne avevamo proprio biso-

Tre momenti dell’inaugurazione della grande e nuova sede di Thiene, oltre 600 mq. di uffici e sale riunioni, e il taglio del nastro con il presidente di sede Pilastro e il sindaco Schneck.

In basso un momento della cena sociale che ha concluso la giornata

gno per sviluppare l’attività. Ora disponiamo di oltre 600 metri quadri, di una sala riunioni, di maggiori uffici per i servizi e le consulenze. Prosegue così l’opera di ammodernamento e ampliamento delle nostre sedi: negli ultimi anni già questo era avvenuto a Bassano, Schio, Mason-Marosti-

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ca, a Cornedo, nel Basso Vicentino. E ora stiamo cercando una soluzione anche per Vicenza: anche nella sede provinciale infatti ormai non ci stiamo più!”.

All’inaugurazione ufficiale erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Thiene Attilio Schneck, il consigliere regionale della Margherita Giuseppe Berlato Sella, i presidenti della CNA provinciale e mandamentale Silvano Scandian e Giacomo Pilastro, il presidente del Confidi CNA Nereo Sella.

“Da tutti è venuto un riconoscimento all’attività di una CNA che sta crescendo - dice

Pigato -. E soprattutto è stato dato atto della nostra volontà di investire nei servizi e nell’attività sindacale a favore delle imprese, pur in un momento in cui l’economia ristagna e le aziende sono sostanzialmente ferme e in attesa della ripresa.

Dalla CNA arriva dunque un messaggio di ottimismo pur in una fase difficile. D’altra parte siamo ben consci che le imprese proprio in questo momento hanno bisogno che la loro associazione sia un partner forte e attivo, dove trovare efficienza e sostegno”.

categorie Con il sostegno della Regione il Distretto di Vicenza rilancia le imprese

Orafi, l’orgoglio dell’appartenenza Presentato il progetto di comunicazione integrata: brochure, internet, video ❁ Cuore, arte, cultura locale, design, tecnologia, persone, passione, unità; sono queste le parole chiave per esprimere i veri valori, i fattori distintivi del distretto orafo argentiero di Vicenza, una forza produttiva unica, una filiera composta oggi da circa 1200 imprese con 12.000 addetti che da oltre un secolo esprime nel mondo la leadership del settore.

Dare immagine a questa leadership basata non tanto sul prezzo dei prodotti, ma su “plus” tanto intangibili, quanto fondamentali, cultura, storia, tradizione, design, moda, unici elementi non clonabili dalla concorrenza, è stato l’obiettivo che il distretto si è prefisso attraverso un progetto di comunicazione integrata.

Il Progetto comprende la realizzazione di strumenti di comunicazione coordinati da utilizzare per esportare l’immagine della produzione

orafa argentiera, realizzata nella provincia di Vicenza, confermando l’eccellenza nel settore, veicolando un concetto di unità di immagine e di identità culturale, favorendo l’orgoglio di appartenenza delle imprese al distretto.

Il progetto realizzato, grazie all’erogazione di un finanziamento alla Provincia da parte della Regione Veneta finalizzata al sostegno di attività di promozione, con il coinvolgimento delle associazioni di

categoria Vicentine, dà voce e forma al “cuore prezioso” del Made in Italy. La CNA è in prima linea nel collaborare, con le sue strutture, a questo progetto.

Ed è proprio un cuore in oro e argento, il segno distintivo scelto e realizzato per esprimere le due anime della produzione del Distretto.

Il distretto riunisce un bagaglio umano inestimabile: dalla piccola bottega artigiana, alla grande impresa industriale; ognuno contri-

buisce con la propria identità e con le proprie conoscenze, dando vita ad una rete di relazioni che va ben oltre le integrazioni di una filiera produttiva e della semplice definizione di Distretto.

Quattro gli strumenti realizzati con un’immagine coordinata: una piccola raffinata brochure rigorosamente in oro e argento, per trasmettere tutta la preziosità e valore del Distretto, contenente un CD Rom; il sito web del Distretto (www.doav.it), nelle cui pagine trovano e troveranno spazio le schede informative di ogni impresa orafa e argentiera, purchè sottoscrittrice del Patto di Distretto, divise per tipologie produttive; un video clip girato con un susseguirsi incalzante di immagini di lavorazioni e prodotti orafi e argentieri, alternate ad immagini di scorci di Vicenza “the precious heart of Italy”!

FOTOVOLTAICO

La brutta sorpresa del decreto Scajola: penalizzati impianti fino a 20 kW ❁ Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio il provvedimento firmato dal ministro Scajola che ripristina e modifica il sistema di incentivazione per gli impianti che producono energia elettrica utilizzando l’energia solare.

“Un provvedimento che era atteso – dice Renzo Sangiorgi, Responsabile dell’Unione nazionale CNA Installazione e Impianti – e che riapre il “conto energia”. Il nuovo limite di 1000 MW per il 2012 è un elemento positivo che apre un quadro di maggiore certezza per un mercato che con le precedenti limitazioni era fortemente penalizzato, condannato ad una politica dello stop and go che mal si

attaglia a qualsiasi settore economico e produttivo che deve potere programmare il proprio sviluppo. Purtroppo però nel nuovo provvedimento si nasconde una brutta sorpresa non solo per chi si vorrebbe accingere ad investire in questo tipo di impian-

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ti ma anche per chi l’investimento lo aveva già programmato. Infatti grazie alla retroattività di alcune disposizioni introdotte dal nuovo decreto, per gli impianti fino a 20 kW il calcolo degli incentivi erogabili dal Grtn non sarà più compiuto sui kW

prodotti bensì su quelli consumati. Una brutta tegola destinata a penalizzare fortemente il mercato privato e le imprese che in questi mesi avevano investito risorse umane e finanziarie per fare fronte ad una domanda che aveva superato le più rosee aspettative. Ancora una volta – conclude Sangiorgi – ci troviamo a fare i conti con provvedimenti legislativi che funzionano da freno allo sviluppo.

Proprio il contrario di ciò che legittimamente dovremmo attenderci da chi ha la responsabilità di aiutare questo Paese ad uscire fuori da una situazione di stallo che è sotto gli occhi di tutti”.

categorie “Percorsi artigiani”, un volume che racchiude il meglio della categoria CNA

I creativi si ritrovano in un libro Sedici esempi di produzione ai confini con la grande arte ❁ La categoria dell’artigianato artistico della CNA è tra le più attive della provincia. Fulcro di artigiani-artisti per storia, la CNA infatti (a partire dalla zona di Bassano dove la tradizione è molto forte) vede i suoi artigiani-artisti protagonisti di numerose iniziative durante l’anno: mostre, work shop, dimostrazioni in pubblico.

Ora l’attività è stata racchiusa in un libro, “Percorsi artigiani”, pubblicato sull’onda della grande a mostra “7 rassegna dell’artigianato artistico: Creatività, Design e Artigianato”, tenutasi a Villa Ghellini di Villaverla. Il libro racchiude la sintesi di una quindicina delle più significative aziende creative del Vicentino. “Si tratta del meglio del meglio”, spiega Orazio Sergio Paolin, presidente provinciale della CNA Artigianato Artistico di Vicenza. In rassegna, nel volume, prodotti in carta, ceramica, metalli poveri e preziosi, vetro e tessuti.

L’itinerario descritto nel libro esalta gli artigiani che hanno fatto della creatività il loro biglietto da visita dell’azienda, ma anche della provincia vicentina, con prodotti che rappresentano il made in Italy. Negli ultimi decenni il comparto creativo locale si è molto sbizzarrito ed ampliato: perciò non si parla più di solo ceramica e nemmeno solamente di Bassano quando si passa in rassegna la produzione artigianale vicentina.

La realtà è molto più vasta e principalmente concentrata nel ferro battuto, nel mobile d’arte, nell’oreficeria e nelle opere in marmo.

Ci sono inoltre alcune nicchie sconosciute che fanno prodotti particolari e di grande successo. Un esempio per tutti è la Arbos di Solagna, che confeziona prodotti in carta riciclata e che recentemente ha realizzato un progetto di arredo in carta e cartone di un asilo di Roma.

Una lampada in carta di Arbos e una scultura di Mario Converio

I protagonisti ❁ In “Percorsi Artigiani” (testi di Sergio Sebellin, foto di Cristiano Urban) i protagonisti sono artigiani collocati in una nicchia di produzione ad altissimo tasso di qualità ma soprattutto di creatività. Ecco chi sono.

1. Alessio Tasca, Bassano del Grappa, ceramica. Ha un laboratorio che è anche un museo della storia della ceramica, un’antica fabbrica seicentesca a Rivarotta di bassano, alle porte di Nove, e si definisce un “meccanico” della creatività.

2. Renata Bonfanti, Mussolente, tappeti e tessuti. Questa signora settantenne realizza tappeti a mano, tessuti e arazzi unici che simulano l’apertura di porte e finestre.

3. Federico Bonaldi, Bassano del Grappa, ceramica. Ceramica, rame, vetro, tessuto sono solo alcuni dei materiali usati da uno dei maggiori interpreti del ‘900 novese.

4. Adriano Costa, Bolzano Vicentino, restauro del legno. “Una cultura impastata dal mestiere e un mestiere impastato di cultura” è la definizione di questo maestro restauratore.

5. Rosa Bruna Munari, Nove, ceramica. Una bottega artigiana

12 CNA ARTIGIANATO&Imprese

nel vero senso della parola, con i classici decori a “cineseria” e a “ponticello”.

6. Nico Toniolo, Marostica, ceramica. Specializzato nella particolare tecnica giapponese della ceramica Raku, lavorazioni quasi rituali.

7. Giorgio Guasina, Recoaro, legno. Uno scultore che fa “parlare” il legno e lo mostra più che nasconderlo dietro la decorazione.

8. Mario Converio, Schio, fabbro. Più artista che fabbro, maneggia il ferro dando vita soprattutto a sculture ornamentali che si modellano in forme umane.

9. Tagliamonte Vicenza Srl, Vi-

cenza, oro. Nata nel 1985, Tagliamonte è l’unica azienda al mondo a produrre paste vitree.

10. Cesare Sartori, Nove, ceramica. Un atelier ceramico che produce pezzi unici o di piccola serie su disegno, con la caratteristica particolare della cottura su forno.

11. Myver di Pietro Viero, Molvena, vetro. Bicchieri, caraffe, bottiglie soffiate. Pezzi di design soprattutto per distillerie, fatte da una bottega artigianale creata nel 2000 da questo maestro vetraio.

12. Antonio Bonaldi, Bassano del Grappa, ceramica. Non solo ceramica, ma arte a 360 gradi per questo artista che, oltre a realizzare ceramiche con una continua ricerca di materiali, produce anche video.

13. Vittore Tasca, Nove, ceramica.

Estremizza la materia, lavora con piastre grandi per creare bassorilievi che danno profondità anche se non c’è.

14. Arbos snc, Solagna, carta.

Una produzione artigianale come alternativa a tutto ciò che è preconfezionato e una filosofia che propone la cultura e la pratica del riciclaggi della carta.

15. Antonella Martinato, San Nazario, restauro dipinti. A 34 anni ha già accumulato molta esperienza da poter lavorare sia nel settore pubblico che privato, con molte commesse ecclesiastiche.

16. Futuro Antico, Bassano del Grappa, restauro ceramica. La ditta restaura ceramica datata, anche gravemente danneggiata, che ha bisogno di conoscenza storico-artistica.

eventi Spettacolo al Museo del Risorgimento a cura di CNA e Fondazione Benetton

Carmen, ovvero la memoria negata Una staffetta partigiana trevigiana nelle contraddizioni post-Liberazione ❁ Metti l’intensa recitazione dell’attrice Diana Hobel di fronte a un pubblico attento, nell’atmosfera giusta, in un efficace monologo storico nella suggestiva cornice di Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza.

Il risultato è assicurato. E così è stato, con lo spettacolo voluto dalla CNA e dalla Fondazione Benetton Iniziative Culturali, che hanno portato a Vicenza la rappresentazione di “Carmen”, che ripercorre al drammatica storia di Noris Guizzo, staffetta partigiana nella Treviso della Resistenza ai nazifascisti.

Lo spettacolo interpretato da Diana Hobel, come ha ben scritto sul “Giornale di Vicenza” Floriana Donati, è costruito su testimonianze autentiche, raccolte da Federico Maistrello, ricercatore Istresco, con il contributo del Fast, dell’archivio fotografico storico della Provincia trevigiana e del Gazzettino di Venezia, oltre che di preziose testimonianze di protagonisti dell’epoca.

Noris Guizzo raccontata da Diana Hobel vede snodarsi la sua vita tra emigrazione, amnistia e amnesia. Lei, migrante in Argentina (bella la foto scattata nel 1953, “W l’Italia felice”) nel dopoguerra a caccia di fortuna, sopporta nuovamente sulla sua pelle le

Due momenti dell’intenso monologo di Diana Hobel durante lo spettacolo organizzato dalla CNA

L’intenso monologo dell'attrice Diana Hobel per una vicenda tratta da testimonianze e documenti torture subìte dalle Brigate Nere, perchè l’amnistia post Liberazione annulla le sentenze di condanna nei loro confronti; e conosce un periodo storico post bellico che spesso ricorre all’amnesia per offuscare la realtà di un passato crudo, violento, pesante, per “guardare avanti”, si diceva.

“Dentro questi estremi divergenti - scrive Floriana Donati la storia di Carmen mantiene saldo il senso di fedeltà ai suoi ideali. Essenziale come la scena che restituisce la centralità del documento, che una efficace scenografia dispone a fogli sparsi sul tavolo: giornali d’epoca, lettere, testimonianze di chi la conob-

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be, atti della corte d’assise Straordinaria di Treviso dove testimoniò, ventiseienne, contro i suoi torturatori aiutando a far luce su molti casi, foto proiettate su un evanescente schermo dalle visioni intermittenti di un continuo flashback”.

Nello spettacolo scorrono le immagini, i volti, i corpi: gli impiccati di Bassano, le piazze svuotate di gente e di partecipazione, il senso della fame, della paura, del buio.

Eppure la Liberazione non apre la strada a un lieto fine.

Sì, arrivano a Treviso i partigiani, arrivano gli americani ma, lasciata dietro le spalle la vicenda drammatica della

guerra civile, Noris Guizzo, la partigiana “Carmen”, capisce che avanza un altro spettro ingombrante. Quello dell’amnesia voluta, del non ricordo, della memoria negata.

“Lei che è stata catturata e seviziata dai tedeschi, a differenza di altri partigiani che scelsero la morte piuttosto che la cattura - è sempre Donati che scrive -, lei si è portata dentro tutto il dramma. Compreso quello di assistere alla pacificazione, pur necessaria al paese, ma pagando il prezzo di vedere tanti suoi torturatori impuniti e, quel che è peggio, non trovando più traccia di questa sofferenza”.

categorie e territorio Autotrasporto. Le richieste della Fita CNA Per la Mostra dal 21 al 25 settembre prossimi

Una politica sul gasolio Altovicentino, Marano e per l’intermodalità apre già le iscrizioni ❁ Una modifica della riforma dell’autotrasporto per rendere le Pmi più forti sul mercato e meno schiave del caro-costi.

Più attenzione sui controlli stradali e una politica per il potenziamento delle infrastrutture per l’intermodalità. E per combattere il caro-gasolio, giunto alle stelle.

“L’autotrasporto in Italia, in assenza di credibili alternative intermodali è un insostituibile motore e cerniera dell’economia del Paese”, spiega Maurizio Longo, responsabile della CNA Fita nazionale, “ma le imprese italiane di autotrasporto si trovano in uno stato di crisi senza precedenti nella storia del settore, a causa di un sistema che non sviluppa efficienze strutturali, non tutela la trasparenza del mercato e, di conseguenza, non garantisce più sicurezza stradale”.

La riforma del settore e costi di produzione.

Secondo CNA Fita occorre uscire dalla logica dell’intervento dello Stato sui costi di produzione dei servizi. Significa organizzare normative e controlli in grado di restituire una maggiore capacità contrattuale alle imprese di autotrasporto e, di conseguenza, il recupero dei costi direttamente sul mercato.

“La riforma approvata dal governo dovrà essere significativamente integrata e modificata”, spiega Longo. “Si tratta di autorizzare un soggetto autorevole per competenze ispettive e sanzionatorie e di individuare strumenti utili per elevare il grado di professionalità delle imprese”.

Strategia sui controlli Per ristabilire quella necessaria trasparenza fra offerta e domanda nell’ambito della legalità delle operazioni di autotrasporto, dicono gli autotrasportatori, occorre aumentare il livello quantitativo e qualitativo dei controlli su strada e presso le imprese committenti per verificare il corretto utilizzo dei servizi di autotrasporto.

Accesso al mercato e conto proprio La normativa sull’accesso alla professione dovrà essere modificata per difendere il principio dei diritti acquisiti, per salvaguardare gli investimenti e per risolvere il problema della sovrapposizione delle competenze. Secondo CNA Fita sull’accesso al mercato si dovranno determinare le condizioni per evitare di alimentare la polverizzazione delle imprese.

Occorrerà limitare l’uso dei veicoli immatricolati in “conto proprio” Cabotaggio stradale “La libertà di ingresso dei Tir europei ed extracomunitari nel nostro paese è eccessiva e, la questione più allarmante deriva dal fatto che non disponiamo di strumenti di controllo sia dei flussi e sia dei fatturati”, avverte Longo. È urgente, per CNA Fita, una verifica circa l’uso di strumenti fiscali innovati.

Valichi alpini Il rischio dell’isolamento dell’Italia rispetto al cuore dell’Europa, sostengono gli autotrasportatori, è ormai evidente.

“Occorre ripensare al ruolo del nostro paese nell’ambito della Convenzione delle Alpi, che impone rigidità amministrative e procedurali che favoriscono i paesi a Nord delle Alpi” spiega Longo.

Infrastrutture e logistica L’autotrasporto italiano chiede le opere necessarie, legate principalmente all’accesso alle infrastrutture terminali, e inoltre domanda una migliore funzionalità per tutti i luoghi di carico/scarico e tutte le inefficienze del sistema.

Consulta autotrasporto e albo nazionale Eliminare le procedure burocratiche e le sovrapposizioni, accelerare i processi decisionali coinvolgendo principalmente l’albo degli autotrasportatori che, riformato, non potrà restare privo di ruolo nell’ambito delle scelte di politica dei trasporti.

15 CNA ARTIGIANATO&Imprese

❁ Motori già accesi per la 34a edizione della Mostra dell’Artigianato dell’Alto Vicentino, che si terrà come sempre a Marano, nell’area espositiva di viale Europa, dal 21 al 25 settembre 2006.

La tradizionale e consolidata rassegna ha già aperto l’ufficio informazioni e adesioni. La segreteria funziona infatti in municipio, a disposizione degli espositori e delle aziende che desiderano informazioni, ogni martedì e giovedì dalle 14 alle 16.30, con recapito telefonico 0445 598824 e fax 0445 560101.

Le imprese interessate ad aderire possono anche rivolgersi alla CNA, sede di Marano, tel. 0445 621590, oppure alla sede territoriale di Thiene, via del Terziario 14, tel. 0445 362733, fax 0445 380238.

La kermesse anche quest’anno disporrà di numerosi stand, su

migliaia di metri quadrati. Diverse anche le possibilità di esporre negli spazi esterni, che già nell’edizione 2005 sono stati particolarmente curati e apprezzati da certe tipologie di espositori. La rassegna delle piccole e medie imprese locali avrà, per “conquistare” il pubblico, come sempre un nutrito tabellone di spettacoli, mentre funzioneranno lo stand gastronomico e l’angolo dei panificatori e dell’agroalimentare. Quanto alla disposizione nelle tensostrutture, si sta progettando un itinerario che sappia valorizzare tutti gli stand e permettere al pubblico di conoscere ogni espositore.

Immutato il comitato organizzatore, con presidente Claudio Manea e componenti, per la CNA Avellino Trecco e Mario Peron, per l’Assoartigiani Pietro Dalla Fontana e Giacomo Berlato, per la Pro loco Francesco Silvestri.

CONFIDI CNA VICENZAScarl Sede Legale: 36100 Vicenza - via U. Giordano, ano o, 4 - tel. 0444 569900 fax x 0444 961628 Sede Operativa principale: 36100 Vicenza - viale S. Lazzaro, 50/B e-mail:confidi@cnavicenza.it Promosso da

categorie e territorio A Montecchio si è svolto il secondo meeting multietnico, dedicato ai giovani

Dialogo interreligioso per l’integrazione Al polisportivo un comune sentire tra i relatori di diverse fedi ❁ Il dialogo interreligioso come chiave per incentivare l’integrazione e la convivenza multietnica. A Montecchio ne sono convinti e con questo spirito è andato in porto il secondo meeting, al polisportivo, per il dialogo multietnico.

Un progetto che vede in prima linea il Comune, i Focolarini, avviato la prima volta un anno fa con anche la CNA tra i fondatori e tra gli organizzatori attivi insieme ad enti pubblici e associazioni di volontariato.

In un palazzetto gremito, su è svolto un dibattito qualitativamente molto importante. Il sindaco di Montecchio, Maurizio Scalabrin, ha introdotto l’incontro ricordando che perchè ci sia vera integrazione è necessario che esistano il rispetto delle opinioni e delle religioni: “Un cammino difficile, che richiede tempo - ha aggiunto - e molti vi remano contro, ma un po’ alla volta le difficoltà si superano”.

Mons. Dal Ferro, a nome della chiesa vicentina, sempre attento alla comunicazione, ha sottolineato come i media televisivi, soprattutto, con le notizie quotidiane su stragi, terrorismo e radicalismo religioso, sembrino voler escludere un futuro positivo, mentre bisogna avere fiducia e lavorare per la pace. E di obiettivo pace ha parlato il rabbino capo di Padova, mentre l’imam

Eloquente questo manifesto della campagna di comunicazione istituzionale della CNA per il 2006, in materia di integrazione

di Vicenza ha spiegato che la sua comunità vuole collaborare con le istituzioni nel processo di dialogo necessario.

Il meeting riguardava soprattutto il futuro e le aspettative dei giovani. E il presidente dei giovani musulmani d’Italia, il tunisno Osama Al Saghir, ha

osservato che non bisogna parlare di scontro di civiltà, perchè ogni civiltà storicamente è nata accanto ad altre civiltà, in un sistema di costruzione reciproca; e così non ha ragione di esistere uno scontro tra religioni: ad esempio cristianesimo, islam ed ebraismo hanno valori condivisi.

FORMAZIONE

Donne e mamme immigrate al corso per addetti alla meccanica ❁ Le adesioni sono state molte, soprattutto da parte di donne e mamme inoccupate. «È il segnale che c’è un grande bisogno di queste opportunità per specializzare il lavoro nelle nostre imprese anche dei lavoratori extracomunitari - spiega Stefano Masiero, responsabile della sede CNA di Montecchio -. Il sistema CNA è impegnato da vari anni sul terreno dell’immigrazione, sia per la gestione della normativa specifica, che per le politiche rivolte all’integrazione nel nostro Paese, attraverso la creazione d’impresa, con iniziative che hanno l’obiettivo di una piena integrazione nella società italiana dei cittadini stranieri».

Il corso, attuato con il Fondo sociale

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europeo nell’ambito delle attività attuate dalla Giunta regionale veneta, con la collaborazione del Ministero per il lavoro e promosso da Ecipa CNA, ha preso il via in marzo nella sede dell’istituto Sartori di Montecchio Maggiore. In tutto il corso consta di 400 ore complessive, di cui 240 in aula e 160 in stage aziendale: partecipazione gratuita, con borsa di studio di 3 euro/ora rapportata alle ore di frequenza.

Il corso è indirizzato a professionalizzare “addetti al controllo delle lavorazioni meccaniche”, ed è indirizzato esclusivamente a disoccupati e/o inoccupati immigrati in Italia, senza requisiti particolari di titolo di studio per l’ammissibilità. Gli stage, che prose-

guono in giugno, si svolgono presso aziende metalmeccaniche di Montecchio Maggiore, anche alcune associate alla CNA. Gli obiettivi sono quelli di qualificare la professionalità dei senza lavoro e di trasmettere le competenze tecniche per far funzionare le principali attrezzature e macchine nella produzione meccanica.

Gli argomenti di lezione: gestione delle risorse umane; lingua e civiltà italiana; elementi di meccanica e metallurgia; documenti tecnici e misurazioni; attrezzature e macchine utilizzati nell'industria meccanica; sistemi di controllo; sicurezza e antinfortunistica.

Tutte le selezioni dei candidati si sono svolte nella sede della CNA a Vicenza.

CNA pensionati La previdenza. Tra il 2002 e il 2004 redditi reali diminuiti per le fasce deboli

Pensioni, potere d’acquisto in discesa In uno studio di Bankitalia la pesante differenza che pesa sulle statistiche I percettori di reddito nelle famiglie 1 2 3 Lav. dipendenti 42,5% 44,2% 10,4% Lav. indipendenti 46,1% 39,5% 11,2% Pensionati 57,4% 35,4% 6,3%

4 3,0% 3,1% 1,0%

Consumi familiari medi (in euro) Lav. dipendenti 20.520 Lav. indipendenti 26.000 Pensionati 14.700 Distribuzione delle famiglie per classi di reddito fino a 15.000 euro oltre 15.000 euro Lav. dipendenti 12,6% 87,4% Lav. indipendenti 11,6% 88,4% Pensionati 33,2% 66,8% I consumi familiari spesa per beni durevoli Lav. dipendenti 9,4% Lav. indipendenti 10,8% Pensionati 3,6% ❁ Pensioni in discesa. Emerge da uno studio di Bankitalia, dal quale pur risulta che le condizioni reddituali delle famiglie, tra il 2002 e il 2004, sono cresciute, al netto dell’inflazione calcolata dall’Istat, del 2 per cento. Ma in questa media, a rimetterci, sono i pensionati.

Dai dati infatti viene fuori una realtà con forti contrasti.

Una famiglia di liberi professionisti ha visto crescere il suo reddito reale (depurato dell’inflazione) del 19,2%; una famiglia di pensionati l’ha visto arretrare dello 0,2%.

Chi determina costi e prezzi di beni e servizi ha incrementato i suoi redditi. Chi è a reddito fisso invece si è ritrovato con un portafoglio più leggero.

E va aggiunto che i consumi dei pensionati (soprattutto alimentari, utenze, servizi) sono nettamente diversi da quelli del paniere con cui l’Istat calcola l’inflazione: la riduzione del loro potere d’acquisto, tra il 2002 e il 2004, è perciò ben più forte della statistica ufficiale.

Da alcuni dati dello studio della Banca d’Italia (nella tabella)

INIZIATIVE TURISTICO-CULTURALI Viaggi, soggiorni, convegni e opportunità dalla Puglia agli Usa, dalla Sardegna a Bolzano ❁ Le iniziative promosse dalla CNA Pensionati sono molte.

Ecco le occasioni, i soggiorni e i viaggi programmati per quest’anno. Le iniziative sono aperte agli iscritti della CNA, della CNA Pensionati, a famigliari e amici. Gli interessati possono rivolgersi ai referenti Italo Righetto e Giuseppe Professione presso la sede CNA di Vicenza (0444 569900, fax 0444 961628).

• Puglia, Torre San Giovanni. Centro Vacanze di Marina di Ugento (3 stelle), dal 29 giugno al 13 luglio.

• Tour dell’Ovest: California e Parchi. Dal 18 al 28 agosto.

spesa per beni non durevoli 90,6% 89,2% 96,4%

emergono realtà pesanti: le famiglie di pensionati sono quasi per il 60% monoreddito; i consumi più bassi denotano i redditi più bassi dei pensionati; le famiglie dei pensionati sono le più povere (un terzo sotto la soglia dei 15 mila euro l’anno).

• Festa Nazionale della CNA Pensionati 2006. Sardegna, Golfo di Orosei, Club Hotel Marina Beach (4 stelle), dal 7 al 17 settembre.

• Festa regionale della CNA Pensionati 2006. Delta del Po, sabato 7 ottobre. Con navigazione, pranzo, visita all’orto botanico di Rosa Pineta.

• Incontro del Veneto e Lombardia con la Provincia di Bolzano: sabato 4 e domenica 5 novembre con visite guidate, incontri ecc.

UN’EMERGENZA NAZIONALE

Una legge per i non autosufficienti ❁ Un volantino realizzato dalla CNA Pensionati provinciale vicentina, diffuso tra anziani e pensionati in molte mercati settimanali e in altre occasioni, ha favorito la raccolta di firme di adesione a sostegno del disegno di legge sulla protezione sociale e la cura delle persone anziane non autosufficienti. E centinaia di firme si sono aggiunte a quelle di tanti altri pensionati italiani.

Quella degli anziani non autosufficienti è una realtà drammatica, un’autentica emergenza nazionale. In Italia vi sono 2,8 milioni, secondo una stima, di non autosufficienti, la cui assistenza viene scaricata in gran parte sulle famiglie, mentre l'intervento pubblico si limita ad erogare qualche indennità economica, largamente insufficiente, ad un minimo di assistenza domiciliare dove i comuni sono più organizzati

18 CNA ARTIGIANATO&Imprese

socialmente e dispongono di maggiori risorse.

In un Paese in cui l’età media si sta alzando notevolmente, la questione assume un'importanza cruciale.

Ecco perché la CNA Pensionati ha lanciato già da lungo tempo una grande petizione al governo e alle istituzioni per una nuova legge che assicuri a ogni cittadino il diritto di essere assistito adeguatamente quando non è più in grado di provvedere a se stesso, perchè si privilegi la domiciliarietà come soluzione assistenziale, perchè le famiglie con anziani non autosufficienti non siano lasciate da sole nel loro difficile compito.

L’appello, rimasto lettera morta, era per un'approvazione della legge entro la scorsa legislatura. Ora si tratta di un banco di prova impegnativo per il nuovo governo e il nuovo Parlamento.

BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO E CASSE RURALI DEL VICENTINO Un gruppo di 10 banche con più di 100 sportelli nella provincia di Vicenza SEI SICURO DI CONOSCERCI? Banca di Romano e Santa Caterina Credito Cooperativo Bassano del Grappa • Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola Credito Cooperativo • Banca di Credito Cooperativo di Campiglia dei Berici • Banca San Giorgio e Valle Agno Credito Cooperativo di Fara Vicentino • Banca del Centroveneto Credito Cooperativo - Longare • Banca di Credito Cooperativo di Pedemonte • Banca di Credito Cooperativo Vicentino - Pojana Maggiore • Banca di Credito Cooperativo di Quinto Vicentino • Cassa Rurale ed Artigiana di Roana Credito Cooperativo • Banca Altovicentino Credito Cooperativo - Schio

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