Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 04/2007

ARTIGIANATO

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Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza

maggio 2007 anno VI numero 4

& imprese

Le misure previste dalla Finanziaria con le detrazioni Irpef del 55% a favore degli interventi di riqualificazione degli edifici creano nuove opportunità per le imprese

Risparmio energetico apre lo Sportello Casa

“ Bioedilizia, solare, DUE INCONTRI

fotovoltaico, recupero di energia Per un approfondimento sulle tematiche del risparmio energetico e degli incentivi fiscali introdotti dalla Finanziaria, due gli appuntamenti proposti dalla CNA:

> Lunedì 21 maggio 2007 ore 18,30 Viest Hotel Strada Pelosa 241 – VICENZA Intervengono: Silvano Scandian, presidente CNA Vicenza Angelisa Tormena, responsabile Metadistretto Bioedilizia Paolo Zecchini, Teknologica srl

> Lunedì 28 maggio 2007 ore 20 Sala Biblioteca comunale Via 1° maggio - THIENE

e detrazioni Irpef per le spese di riqualificazione energetica degli edifici (in misura del 55%) vanno nella direzione del risparmio e del recupero energetico, sia per lavori di riqualificazione energetica di edifici esistenti, sia per interventi su infissi o su coperture speciali o basamenti, sia per l’installazione di pannelli solari, sia per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione.

La CNA di Vicenza ha attivato lo Sportello Casa (attivo da maggio nelle sedi di Thiene e

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www.cnavicenza.it

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Vicenza e da delle energie ringiugno in tutnovabili: non solo te le altre sedi per un risparmio Da inizio maggio della provincia) del cliente/consuil servizio è attivo matore finale, ma per dare a tutti a Vicenza e Thiene anche nel rispetto gli imprenditori dei settori ediDa giugno in tutte dell’ambiente che lizia ed impianoggi più che mai le sedi territoriali necessita di partitistica risposte convincenti ai colari attenzioni.

CNA in provincia molti quesiti Si tratta, per le imsulle nuove diprese del settore, sposizioni della Finanziaria, di settori di intervento che danoltre a fornire strumenti idonei no nuove opportunità di crescita a comprendere come sta cam- e di mercato, e la possibilità di biando il sistema edile e come si effettuare interventi qualificati e sta evolvendo proprio sul fronte innovativi.

Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Vicenza

risparmio energetico Un breve vademecum tra le norme della Finanziaria 2007 sugli interventi di risparmio energetico

Agevolazioni 55%, istruzioni per l’uso

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a Finanziaria 2007 ha stanziato consistenti risorse per incentivare l’adozione da parte dei cittadini di apparecchi ed impianti in grado di risparmiare energia e di conseguenza di favorire la qualità dell’ambiente. Nella G.U. n. 47 del 26 febbraio è stato pubblicato il Decreto 19 febbraio 2007, dei Ministri dell’economia e finanze e dello sviluppo economico con il quale, in attuazione del comma 349 della legge finanziaria per il 2007, sono stabilite le modalità di applicazione delle detrazioni previste, per le spese sostenute per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente.

Gli interventi. Sono compresi gli interventi su edifici esistenti riguardanti strutture opache verticali e orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi, a condizione che siano rispettati specifici requisiti di trasmittanza termica. Inoltre la detrazione del 55% è prevista per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici ed industriali; per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

La detrazione si applica anche per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.

La detrazione. Per tutti gli interventi interessati è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda sul reddito (Irpef o Ires) pari al 55 per cento delle spese effettivamente rimaste a carico del contribuente, sostenute entro il 31 dicembre 2007.

La detrazione spettante, nei limiti sopra indicati, deve essere ripartita in tre quote annuali di pari importo.

Per i soggetti titolari di reddito d’impresa si ritiene che la detrazione del 55 per cento spetti in aggiunta alla normale deduzione delle spese, se ed in quanto inerenti l’attività esercitata, nella determinazione del reddito d’impresa.

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ARTIGIANATO & imprese

Gli adempimenti. I soggetti per av- Conseguentemente l’agevolazione non può essere cumulata, ad esemvalersi della detrazione devono: a) acquisire l’asseverazione di un pio, con la detrazione del 36 per tecnico abilitato che attesti la ri- cento. Al contrario, è consentita la spondenza dell’intervento ai perti- cumulabilità con altre agevolazioni nenti requisiti richiesti per gli spe- non fiscali, quali ad esempio contricifici interventi: tale asseverazione buti su finanziamenti, e con agevolapuò essere compresa nell’ambito di zioni previste da disposizioni locali (regionali, provinciali e comunali). quella resa dal direttore lavori; b) acquisire e trasmettere entro sessanta giorni dalla fine dei lavori e, La comunicazione preventiva. Ancomunque, non oltre il 29 febbraio che se non espressamente previsto, come invece avviene per l’agevola2008, all’ENEA: 1) copia dell’attestato di certificazio- zione del 36%, si ritiene comunque ne energetica, prodotto da un tecnico opportuno inviare la comunicazione abilitato (che può essere il mede- preventiva al Centro operativo delle simo tecnico che produce l’asseve- imposte dirette di Pescara, utilizzanrazione), utilizzando le procedure do il modello del 36%. In tal modo adottate dalla Regione o lo schema è possibile salvaguardare almeno il diritto alla detrazioallegato A al decreto, ne del 36% per gli dove queste proceeventuali interventi dure non siano state in entramadottate; Occorre l’assistenza rientranti be le agevolazioni, 2) la scheda indi un tecnico che per qualsiasi formativa relativa motivo dovesseagli interventi reaL’ente preposto ro essere esclusi lizzati contenente i dati elencati nello ai controlli è l’Enea dall’agevolazione favorevole del schema di allegato Non si cumula con più 55%. L’invio della E al decreto, finalizzata al monitoragi benefici del 36% comunicazione preventiva al Centro di gio dei dati da parte Pescara non comdell’ENEA; c) effettuare il pagamento delle spese porta necessariamente la fruizione sostenute per l’esecuzione degli in- dell’agevolazione del 36% e, in ogni terventi mediante bonifico bancario caso, non pregiudica l’accesso alla o postale dal quale risulti la causale detrazione maggiore. Come detto, del versamento, il codice fiscale del comunque, le due agevolazioni non beneficiario della detrazione ed il sono tuttavia cumulabili. numero di partita Iva, ovvero il codice fiscale del soggetto a favore Informazioni. Per ogni ulteriore informazione, per la modulistica e ogni del quale il bonifico è effettuato; d) conservare e esibire, previa richie- altra esigenza rivolgersi al Servizio Categorie della CNA di Vicenza sta degli uffici finanziari: - l’asseverazione del tecnico abilita- (0444 569900) o allo Sportello Casa della CNA, attivo da maggio 2007 to (lettera a); - la ricevuta di presentazione della nelle sedi CNA di Thiene e Vicenza, e da giugno anche in tutte le altre sedi documentazione (lettera b); - le fatture o le ricevute fiscali territoriali provinciali della CNA. comprovanti le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi.

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& imprese

La cumulabilità. Le detrazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni fiscali previste da ulteriori disposizioni di legge nazionali per i medesimi interventi.

Periodico edito da CNA, via Giordano 4, Vicenza Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1019/11.3.2002 Comitato di redazione Francesco Pigato, Leonardo Zamperetti Direttore responsabile Claudio Strati Redazione e pubblicità via Giordano 4, Vicenza.

Tel. 0444 569900, fax 0444 961628, e mail: cna@cnavicenza.it Stampa C.T.O., via Corbetta 9, Vicenza

risparmio energetico Un quadro delle direttive che rivoluzionano l’approccio energetico degli edifici

La nuova edilizia taglia gli sprechi

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on le normative avviate dal Governo a fine 2006 si spinge l’industria italiana delle costruzioni verso l’innovazione tecnologica e il risparmio energetico. Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri stabilisce che gli edifici immessi nel mercato immobiliare dichiarino il proprio consumo energetico; prevede che le Regioni, in accordo con gli enti locali, predispongano (entro il 31 dicembre 2008) un programma di sensibilizzazione dei cittadini e di riqualificazione energetica del parco immobiliare territoriale; prevede inoltre tempi più stretti per adeguare le tecnologie edilizie ad efficaci livelli di isolamento termico e ridurre di un ulteriore 20% le dispersioni termiche nei nuovi edifici a partire dal 2010; impone che l’acqua domestica venga riscaldata con l’energia solare nei nuovi edifici; introduce l’obbligo di “protezioni solari” esterne per i nuovi palazzi, riducendo il ricorso a condizionatori; introduce nella pianificazione del territorio il parametro energetico.

Un taglio agli sprechi. Tutto questo vuol dire ridurre i consumi di energia con vantaggi economici per le famiglie, per le imprese e per l’intero Paese; ridurre le emissioni di anidride carbonica per tutelare l’ambiente e facilitare il raggiungimento dell’obiettivo di Kyoto; creare nuove opportunità di lavoro per le aziende esistenti e favorire la creazione di nuove imprese; stimolare l’innovazione tecnologica per consentire al sistema Italia di reggere la competitività internazionale.

Il decreto 311 sull’efficienza energetica in edilizia, che corregge ed integra il precedente decreto legislativo del 19 agosto 2005 n. 192 (entrato in vigore l’8 ottobre 2005) recepisce al meglio le normative Ue e innalza notevolmente l’effi-

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FOTOVOLTAICO Tutti produttori (col sole)

Il decreto dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente semplifica e rafforza il nuovo quadro di incentivazione del fotovoltaico.

I precedenti provvedimenti, infatti, oltre a non fornire indirizzi, avevano trascurato numerose domande di incentivo poichè vi era un tetto massimo di domande accoglibili.

Niente più domande respinte. Innanzi tutto viene fissato un obiettivo di 3000 MW di fotovoltaico entro il 2016, dei quali 1200 MW incentivabili da subito e il resto sulla base di un provvedimento definito successivamente; se questa potenza di 3000 MW venisse realizzata tutta con impianti per le famiglie, potranno essere costruiti circa un milione e mezzo di impianti. Oggi in Italia sono installati circa 50 MW. Inoltre si concede un incentivo che va da 0,36 euro/kWh per i grandi impianti industriali e cresce fino a 0,49 euro/kWh per i piccoli impianti domestici; tali incentivi si aggiungono al risparmio conseguente all’autoconsumo dell’energia prodotta (circa 0,18 euro/kWh per le famiglie), o ai ricavi per la vendita della stessa energia (circa 0,09 euro/kWh).

Maggiorazioni degli incentivi. Specifica attenzione va agli impianti realizzati da scuole, ospedali e piccoli comuni, con incentivi maggiorati del 5%. L’incentivo può aumentare anche fino al 30%, per i piccoli impianti che alimentano le utenze di edifici su cui si effettuino interventi di risparmio energetico adeguatamente certificati.

Procedure più semplici. Molto semplificate le procedure di accesso agli incentivi: basterà realizzare l’impianto in conformità alle regole stabilite dal decreto e darne comunicazione al Gestore dei servizi elettrici. Per ottenere gli incentivi più certezze: anche quando sarà raggiunto il limite di 1200 MW di potenza incentivabile, saranno ammessi alle tariffe incentivanti tutti gli impianti completati dai privati entro i successivi 14 mesi, o entro i successivi 24 mesi se realizzati da soggetti pubblici.

Tutti produttori di energia. Grazie a questa normativa, famiglie, condomini, soggetti pubblici, imprese grandi e piccole possono diventare produttori di energia elettrica pulita e rinnovabile, sia per l’autoconsumo, sia per la cessione al sistema elettrico. Inoltre gli operatori hanno un quadro certo e di sicuro stimolo per gli investimenti e per l’innovazione tecnologica. Si favoriscono le scelte industriali volte a localizzare nel nostro Paese la produzione di celle e moduli solari e si creano così le premesse per la costruzione di una filiera italiana dell’energia solare.

cienza energetica degli edifici favorendo anche l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Certificato energetico. Gli edifici nuovi o totalmente ristrutturati e quelli oggetto di compravendita dovranno essere muniti di un certificato che ne attesti la capacità di risparmio energetico, Dall’1luglio 2007 prossimo scatta anche per i vecchi edifici (già esistenti o in fase di costruzione alla data di entrata in vigore del decreto 192 e cioè l’8 ottobre 2005) l’obbligo di certificazione energetica, ma solo nel momento in cui vengono immessi sul mercato immobiliare. Dall’1 luglio 2007, infatti, diventa obbligatoria la certificazione energetica per gli edifici superiori a 1.000 metri quadrati, nel caso di compra-

vendita dell’intero immobile.

Dall’1 luglio 2008 lo stesso obbligo scatta anche per gli edifici sotto i 1.000 mq., sempre nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dall’1 luglio 2009, invece, l’attestato di efficienza energetica diventa obbligatorio anche per la compravendita del singolo appartamento e anche per cederlo in affitto. Inoltre, dall’1 gennaio 2007 il certificato energetico è una condizione indispensabile per ottenere le agevolazioni fiscali per ristrutturare edifici in funzione di una maggiore efficienza energetica. Entro maggio 2007 un decreto ministeriale individuerà le linee guida per i criteri di certificazione.

Fino a quando queste non saranno emanate e rese operative, la certificazione energetica

potrà essere sostituita da un attestato di qualificazione fatto dal progettista dell’edificio o dal direttore dei lavori.

Isolamenti. Vengono anticipati all’1 gennaio 2008 i livelli di isolamento termico previsti per l’1 gennaio 2009. Viene introdotto poi un livello di isolamento molto più incisivo dal 1° gennaio 2010 che garantirà la riduzione dei fabbisogni termici dei nuovi edifici del 2025%.

Nuovi obblighi. In tutti i nuovi edifici è previsto l’obbligo di fare uso di fonti rinnovabili (solare termico o geotermia) per il riscaldamento dell’acqua sanitaria, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda, e di un impianto fotovoltaico. Le modalità applicative di queste misure saranno definite con apposito decreto.

Impianti e schermature. Previste procedure semplificate per l’utilizzo di caldaie ad alta efficienza nelle zone climatiche più fredde al posto dei vecchi impianti di riscaldamento.

Per gli immobili nuovi e nel caso di ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore a 1.000 mq. é obbligatoria la presenza di sistemi schermanti esterni. A causa della notevole diffusione del condizionamento negli ultimi anni (9 milioni di impianti venduti tra il 2000 e il 2006) i consumi elettrici sono cresciuti molto. La domanda di punta estiva è aumentata tanto da superare quella invernale.

Pianificazione territoriale.

Le Regioni sono tenute a considerare fra gli strumenti di pianificazione ed urbanistici di competenza le soluzioni necessarie all’uso razionale dell’energia e all’uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all’orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare.

NFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003.

Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente Associazione vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuoverne l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’ art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Vicenza, corrente in Vicenza, Via U. Giordano, n. 4. Vicenza, maggio 2005

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