Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 04/2008

ARTIGIANATO

periodico d’informazione tecnica e sindacale

Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza

luglio 2008 anno VII numero 4

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RAPPORTO L’edilizia rallenta e cambia pelle www.cnavicenza.it

Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Vicenza Contiene I.P.

primo piano La drammatica escalation del costo dei carburanti non può essere scaricata solo su chi corre con il camion

Gasolio emergenza Paese I

l caro-energia si ab- facendo insostenibile. batte su tutti, ma in Dal 2006 a oggi i costi particolare sull’au- dell’energia sono autotrasporto. E le 35 mila mentati di un 40% per le imprese della Fita CNA aziende. Per capire l’imsono in allarme. Non pos- patto sugli operatori basti sono essere solo loro, e i sapere che il solo costo loro colleghi camionisti, a del gasolio rappresenta il pagare un’emergenza che 30-35% degli oneri totali riguarda da tutti i settori, di un’impresa. Se aggiuna sopportare giamo al caun conto che, ro-gasolio le in prospetticonseguenze va, potrebbe Il caro petrolio riguarda dell’allargatutti e occorre che addirittura mento a 25 a g g r a v a r s i . l’intera filiera produttiva dell’Unione, La vertenza con l’entrata ne assorba del settore col sul mercai contraccolpi Governo, di to di vettori cui riferiamo all’interno, che hanno esasperato la prosegue con spiragli po- concorrenza applicansitivi, ma c’è un obiettivo do costi insostenibili per più ambizioso: ottenere un’azienda italiana, si capiù potere contrattuale piscono bene le difficoltà alla categoria, in una fase abbattutesi sul settore. Le in cui la situazione si sta tariffe non solo non sono

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cresciute con l’inflazione, ma sono addirittura calate, scaricando sull’anello debole della filiera tutti gli oneri.

L’Italia sta vivendo il rialzo più pesante delle materie prime dal 1986, ma le tariffe dell’autotrasporto sono al palo. Bisogna quindi che sia tutta la filiera a farsi carico

dell’emergenza con provvedimenti simili a quelli che sono già in vigore in altri settori e in altri Paesi. Sicurezza stradale e regolarità del mercato dell’autotrasporto vanno al primo punto, ma la sicurezza ha un costo e devono farsene carico tutti, non solo l’ultimo anello della catena.

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Periodico edito da CNA via Zampieri 19, Vicenza Registrazione Tribunale di Vicenza n. 1019/11.3.2002 Comitato di redazione Francesco Pigato, Giuseppe Mantese, Stefano Masiero, Giannina Scremin, Enrico Storti, Marco Troncon, Leonardo Zamperetti Direttore responsabile Claudio Strati Redazione e pubblicità via Zampieri 19, Vicenza. Tel. 0444 569900, fax 0444 961628 e mail: cna@cnavicenza.it Stampa C.T.O., via Corbetta 9, Vicenza

Nomine Camera e Fiera trasparenza e chiarezza

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Autotrasporto Sciopero evitato e l’Italia non è finita al tappeto

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Marosticense Tutti i sindaci all’apertura di Molvena

Fotografie:dall’archivio della CNA NFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente Associazione vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuoverne l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’ art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Vicenza, corrente in Vicenza, Via U. Giordano, n. 4. Vicenza, maggio 2005

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primo piano Camera di Commercio e Fiera, due nodi da risolvere. Ma con dialogo e trasparenza, avverte il presidente Scandian

Basta giochetti, facciamo l’interesse delle imprese U

n’estate di trattative per le prossime nomine negli enti dell’economia vicentina?

Probabile.

Ma la CNA chiede chiarezza e, soprattutto, un dialogo aperto e alla luce del sole.

Il nodo più stringente da risolvere appare quello della Camera di Commercio.

numeri, però va tenuto presente che nella storia della Camera di Commercio la prassi è quella di scegliere il presidente da parte di tutti i componenti del consiglio camerale”.

Invece cosa accade?

“C’è una logica che continua. Si è sentito parlare di tavoli informali aperti da “Dopo i primi alcune sigle e incontri tra le Tavoli separati? da alcune forcomponenti Di certo un errore ze. Vogliamo che fanno parte del consi- E stiamo indipendenti la pari digniglio camerale dalla politica: per l’ente tà. L’interesse della nostra - spiega il predi via Oreficeria provincia è sidente provinciale della noi l’avevamo detto condividere le scelte, con CNA Silvano Scandian - si è passati a dialogo e confronto su tutun’indicazione sul nome del ti i temi. Se si continua coi manager Vittorio Minca- tavoli separati, si persegue to. Ci va benissimo se sarà una strada sbagliata nel meun presidente super partes, todo. Vanno evitati gli scolcome ha dichiarato. Natu- lamenti. E soprattutto, serve ralmente da parte nostra compattezza sui programmi: la valutazione avverrà sui adesso bisogna decidere infatti, sul lavoro, sull’ope- sieme quali sono gli obiettiratività. Diciamo che noi vi. Con Menarin si fece così, auspicavamo un passaggio condividendo i programmi diverso, un segnale di cam- tra tutte le componenti”. biamento nel senso di una maggiore trasparenza e di È un metodo che viene seuna maggiore condivisione, guito? tra tutti, delle scelte. A set- “La sensazione, anche a litembre o ottobre avremo il vello di categorie, è che ci nuovo presidente e chiude- sia chi intende prima indiremo il commissariamento care i nomi, i posti e le cache dura da un anno. Noi reghe. Non ci devono essere facciamo un appello di tipo forzature sui nomi, perché generale: è ora di smetterla ci interessa una soluzione coi giochi dei numeri. Ok, stabile, condivisa, capain democrazia vince chi ha i ce poi di operare con pieni

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:: Silvano Scandian, presidente provinciale CNA

poteri. Importante è che il programma operativo ora sia condiviso Se così non dovesse essere, la mancanza di coesione in camera di Commercio si ripercuoterebbe anche sui bracci operativi come Vicenza Qualità e Vicenza E’, e sulla stessa Fiera che al 33% è controllata dalla Cciaa”.

è mondiale, ma sono rimasti delusi. Ad esempio ci si attendeva maggiore determinazione nel costruire un polo fieristico di riferimento regionale, con agganci internazionali, per una fiera non solo legata a un territorio e un campanile, e capace di fare anche da motore per il turismo”.

A proposito della Fiera, dopo la partenza per il Parlamento di Castro com’è la situazione?

“La vicenda del direttore Castro è stata un po’ la dimostrazione che avevamo ragione, quando dicevamo che il management della Fiera non doveva essere aggrappato alla politica, ma super partes: non avevamo dubbi sulla serietà professionale dell’uomo, ma sui legami politici. Ci fu detto che non c’era da preoccuparsi, poi come sono andate le cose l’abbiamo visto.

E ora la Fiera si ritrova a dover ripartire, senza avere una chiarezza di indirizzi.

Per quanto ne so il mondo imprenditoriale di riferimento della Fiera, quello orafo, non è contento delle ultime manifestazioni per il settore. Di certo la crisi

I nodi di Fiera e Camera sono collegati.

“Per questo dico che serve chiarezza, che non c’è bisogno di giochi di potere o tentennamenti. Intanto difendere la stabilità della Camera di Commercio.

Poi verificare attentamente le scelte del Comune di Vicenza e della Provincia, nei confronti della Fiera.

Addirittura pare che la Provincia voglia vendere la sua partecipazione. Intanto il tempo scorre. La CNA darà il suo contributo per soluzioni veloci e chiare: a noi interessa unicamente risolvere i problemi, e non crearli. Ci interessa dare le giuste risposte alle aziende, che in questa fase sono in sofferenza e che hanno bisogno di politiche adeguate e servizi da parte degli enti economici di riferimento”.

primo piano Pro e contro della manovra del Governo secondo l’analisi degli uffici della CNA. Aperture di credito sugli intenti, però restano nodi irrisolti

Ma le tasse non calano L a manovra del Governo Berlusconi presenta un forte elemento di discontinuità rispetto ai tempi di approvazione e agli interventi che, solitamente, venivano affrontati in sede di legge finanziaria. Anche i contenuti sembrano cogliere alcune delle richieste che il mondo dell’artigianato e della piccola impresa avanza da anni. Si tratta, però, di coniugare le misure di forte impatto mediatico con gli interventi di carattere strutturale di cui il Paese necessita.

Questa una prima valutazione della CNA sulla politica economica. La manovra interviene in materia su funzionamento della pubblica amministrazione, semplificazioni e fiscalità.

Nelle intenzioni del governo è destinata a produrre effetti positivi sul versante della spesa pubblica e della crescita economica. Intento lodevole, per cercare di invertire un ciclo economico estremamente preoccupante tra spirale inflazionistica, frenata della produttività e contrazione dei consumi.

Da una parte, sottolinea la CNA, le misure riportano le esigenze

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della piccola impresa vo viste le facilitazioni e dell’artigianato tra le per il collocamento a priorità del governo; riposo e la limitazione dall’altro, rappresenta- del turnover, il contrano un primo passo ver- sto all’assenteismo e la so un livello di compe- qualificazione del pertitività che oggi manca. sonale. Infine, sono preMa non sono ancora viste misure per ridurre il peso dedefinite le gli adempimisure in menti bumateria di rocratici e impresa, quindi dei di liberacosti sostelizzazione nuti dalle dei serviimprese con zi pubblici maggiori locali, di controlsoppressioli da parte ne di alcuni dell’ammienti locali, nistrazione di lotta alla finanziaria. c o n t r a ff a Quindi il zione, di accapitolo celerazione del proces- Il peso fiscale resta delle misure fiscali. so civile, di al 43% del pil e potenzial- lo si prevede uguale La CNA è mente della per sei anni: si deve t a s s a t i v a : si deve e conciliaziofare molto di più si può fare ne e dell’arTagli alla spesa: bene di più. La bitrato. C’è ma ci sono dubbi pressione poi una che ci si riesca fiscale ri“stretta”

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annunciata sulla spesa pubblica: la CNA condivide i primi interventi di contenimento e riqualifica della spesa. Ma resta il dubbio sulla effettiva capacità di tagliarla pesantemente, cosa di cui le casse dello stato avrebbero davvero bisogno.

Quanto alla riduzione degli organici, il giudizio della CNA è positi-

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mane infatti sostanzialmente invariata al 43% del pil e, nelle previsioni del governo, non è destinata a diminuire nel corso dei prossimi sei anni. Serve più impegno: l’alleggerimento della burocrazia e del funzionamento della macchina pubblica devono creare le premesse per una graduale e costante ri-

duzione della pressione fiscale, arrivata ormai a livelli insostenibili.

E la tanto propagandata Robin Tax? La CNA dice che dovrà essere accompagnata da un’efficace attività di controllo sull’effettivo funzionamento concorrenziale dei mercati, per tutelare gli utenti ed evitare che i maggiori oneri vengano trasferiti sul prezzo dei prodotti e dei servizi. Va prestata particolare attenzione agli interventi a favore dei ceti deboli.

Certi provvedimenti non possono intervenire in via episodica, ma devono informarsi a criteri solidi e duraturi nel tempo.

La CNA dunque dà un giudizio positivo, ma con grandi cautele.

“Gli imprenditori ogni giorno devono sfidare il mercato - ha detto il segretario generale Sergio Silvestrini - se vogliono mantenere aperta l’azienda e dare occupazione ai loro dipendenti. Quindi i buoni propositi sono ben accetti, certo, ma la CNA seguirà con attenzione e puntualità l’intero iter, affinché si passi realmente dalle parole ai fatti e dove è giusto si introducano interventi migliorativi”.

primo piano

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ETICA E DINTORNI

La “questione morale” resta di grande attualità di Francesco Pigato

L’

ennesimo grave caso di corruzione che ha coinvolto il Governatore dell’Abruzzo, e con lui gran parte del governo di quella Regione, alimenta il clima di cosiddetta “antipolitica” che meritatamente, occorre riconoscere, ha ampia diffusione nel nostro Paese.

Ovviamente bisognerà attendere le sentenze della magistratura per emettere giudizi definitivi. Però la sensazione di noi cittadini, ma forse qualcosa di più, è che per un caso che viene alla luce per “merito” di qualcuno che si pente, cento rimangano nell’ombra: Tangentopoli non si è mai int e r ro t t a , l’illegalità regna sovrana, l’impunità è la regola ed in ogni caso eventuali condanne praticamente non :: Francesco Pigato, direttore vengono provinciale CNA scontate.

Si ingenera così una concezione della cosa pubblica e di chi se ne occupa che sembra ineluttabilmente negativa ed ognuno è autorizzato ad adeguare il suo senso dello Stato e della legalità a questa situazione.

Le conseguenze sono il proliferare dell’economia sommersa (siamo al 30% di quella ufficiale), diffusa inosservanza delle regole che compromette, ad esempio, la sicurezza nei luoghi di lavoro (vedi il crescente numero di gravi infortuni) e la mancanza di senso morale, di etica e di deontologia anche nei rapporti economici. Il quadro delle relazioni sociali, ma anche delle attività economiche, risulta compromesso con evidenti ripercussioni sulle possibilità di sviluppo in una fase come quella che stiamo vivendo già di per sé difficile e problematica.

Questo stato di cose è immutabile? Ci dobbiamo tutti rassegnare? Credo proprio di no. E’ invece necessario riproporre con forza la “questione morale” e adoperarsi per il ripristino della legalità a tutti i livelli. Ne va non solamente della tenuta del quadro democratico ma anche delle possibilità del nostro sviluppo economico.

Interrompere quindi la spirale dell’illegalità, dare certezza alle pene inflitte a chi delinque, con minore tolleranza per chi riveste ruoli pubblici, ripristinare la moralità comune quale valore imprescindibile del vivere sociale, significa evitare che siano sempre di più coloro che si rassegnano al declino, anche economico ma non solo, del nostro Paese.

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rapporto Cresme Presentato a Palazzo Specchi, in sede CNA, l’ottavo rapporto sulle costruzioni nel Veneto con Della Puppa e Tosetto

L’edilizia al rallentatore guarda all’energia e a un futuro “bio”

non solo la “città del bello”, ma anche della riqualificazione energetica. Ho trovato una città con notevoli ritardi sulla manutenzione per cui questo sarà il nostro primo impegno. Bisogna incentivare il recupero e il restauro, puntando sulla bioedilizia e sugli edifici a “consumo zero”. Nel piano energetico del Comune è prevista ad esempio l’applicazione del fotovoltaico ad alcuni impianti sportivi,

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l mercato dell’edilizia veneto rallenta, ma soprattutto cambia pelle.

E in provincia le nuove costruzioni lasciano il passo al recupero, soprattutto in chiave di riqualificazione energetica. Queste le tendenze più significative emerse dalla presentazione dell’ottavo rapporto congiunturale sulle costruzioni in Veneto, commissionato al Cresme da parte della Casse Edili Artigiane del Veneto, Ceva e Ceav. La ricerca è stata presentata a Palazzo Specchi nel corso dell’incontro organizzato da CNA su “Mercato delle costruzioni e sulle prospettive dell’urbanistica a Vicenza”.

Presenti il presidente provinciale della CNA Silvano Scandian, il presidente provinciale di CNA Costruzioni Marcello Splendore e il coordinatore del rapporto Cresme, Federico Della Puppa, che ha presentato i risultati della ricerca. All’incontro ha partecipato anche l’assessore a mobilità, trasporti, lavori pubblici e infrastrutture del Comune di Vicenza, Ennio Tosetto.

Silvano Scandian ha sottolineato «l’importanza della ricerca in un settore che è un po’ il termometro dell’economia più in generale e che in Veneto è costituito in larghissima parte da piccole imprese, oltre l’80%» Quanto alle indicazioni da

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:: Al tavolo dei relatori, da sinistra Della Puppa, Scandian, Tosetto, Splendore e Zamperetti. A fianco l’intervento di Tosetto certificazione energetica degli edifici, l’immigrazione e la manodopera.

Questioni che emergono con particolare urgenza dal rapporto e sulle quali CNA è già in prima fila» trarre, secondo Scandian «dobbiamo assolutamente tenere nella massima considerazione alcuni temi come il risparmio energetico, la

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L’incontro è stata anche l’occasione per un confronto sullo sviluppo urbanistico di Vicenza, insieme all’assessore Tosetto.

«Vicenza deve diventare

in modo da renderli autosufficienti. Il confronto costante con le associazioni di categoria sarà determinante per raggiungere questi obbiettivi» Molto apprezzato l’approfondito intervento di Della Puppa: «Lo stato di calma apparente che si registra in Veneto - ha spiegato - è una definizione che può adattarsi anche alla provincia di Vicenza, con qualche eccezione. Tra le tendenze più rilevanti c’è senz’altro il cambio in atto verso il recupero e la ristrutturazione, specie dove vengono integrati impianti solari e fotovoltaici per la produzione di energia. È in atto una sorta di selezione: chi riuscirà a specializzarsi in questi ambiti, avrà maggiori chance di restare sul mercato».

rapporto Cresme I dati relativi alla provincia per il 2007 e le previsioni 2008

Nel Vicentino meno edificazioni e cresce il rinnovo I

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l mercato delle costruzioni in provincia di Vicenza nel 2007 ha fatto segnare investimenti per 2.383 milioni di euro, dei quali il 58,5% destinati ad attività di edilizia residenziale, il 35,0% nel non residenziale e il 6,5% per investimenti in opere del genio civile.

Le abitazioni ultimate sono :: Marcello Splendore presidente provinciale di state 6.485, CNA Costruzioni e consigliere della cassa edile con una dimi- regionale Ceva nuzione del sull’anno precedente, dei 3,4% sull’anno precedente.

I fabbricati ammontano a 934 quali il 53,1% dipendenti. per un totale di poco meno di Le previsioni per il 2008 3 milioni di mc di nuova edi- indicano una diminuzione ficazione. Dal punto di vista contenuta degli investimenti del non residenziale sono al netto dell’inflazione, ma stati ultimati 211 fabbricati con una diminuzione sensiper quasi 1,6 milioni di metri bile nella nuova costruzione cubi, con una diminuzione (-4,4%) e una debole crescisoprattutto nel numero dei ta (+1,0%) del mercato del fabbricati. Anche in questo rinnovo. Attesa una diminucaso si evidenzia dunque una zione negli investimenti in modificazione delle tipologie nuova edilizia residenziale e un aumento delle superfici (-7,0%) e nel non residenmedie per fabbricato. Infine ziale pubblico (-8,4%) , ma il mercato delle costruzioni una crescita lieve dovrebbe in provincia di Vicenza coin- registrarsi nelle opere del volge 11.685 imprese attive, genio civile (+1,1% nel nuodelle quali l’84,5% artigiane vo) e nel non residenziale (in crescita rispetto al 2006), privato di nuova costruzione e meno di 29.000 addetti, (+2,4%). un valore in diminuzione

rapporto Cresme Da qualche anno in pausa di riflessione, il mercato veneto delle costruzioni continua a vedere però la crescita delle imprese. A caccia di nuovi segmenti d’intervento

Mattoni in evoluzione I

l mercato delle costru- il settore delle costruzioni zioni nel Veneto è in dopo Tangentopoli e dopo pausa.

L’andamento la crisi del mercato della positivo del mercato fino al residenza dei primi anni 2002 è stato sostituito da un ’90, quando i mutui averallentamento. vano tassi di interesse eleSembra essere finita la sta- vatissimi rispetto a quelli gione dei record di un set- attuali, ha saputo riorgatore che è stato il motore nizzarsi e guardare a nuovi dell’economia. Ma il Veneto segmenti. in questi ultimi cinque anni I nuovi segmenti di mercato è cambiato strutturalmente. sono il recupero, in primo Il tessuto di luogo, e la piccole imprenuova produse si è in parzione non reNonostante tutto te modificato. sidenziale. Il a valori deflazionati Veneto ha saCresce la meil mercato vale il dia industria e puto cogliere il nord est dei doppio degli anni ’80 i m m e d i a t a piccoli numeri mente le opridiventa il nord est dei gran- portunità delle facilitazioni di numeri. fiscali del 41% prima e del Nelle costruzioni domina 36% poi, come ha sapul’effetto “elastico”: quando to sfruttare le convenienze l’economia “parte” l’edi- delle leggi Tremonti, Visco, lizia è in sordina; quando Bersani, e le opportunità eul’economia generale rallen- ropee. ta e l’edilizia sta riparten- La pausa di riflessione del do, riscatta l’elastico che mercato ha tuttavia un punrallenta di nuovo le costru- to di volta strategico rilezioni. vante: a valori deflazionati Rispetto all’inizio degli oggi il mercato vale il dopanni Ottanta o pio dell’iniai primi anni zio degli Novanta sono anni Ottanta.

Il Veneto ha saputo Il mercato cambiate molcogliere per primo mantiene una te condizioni le opportunità di base con le capacità di quali le impreinvestimento del 41% e 36% se e il mercato doppia rispetdovevano un tempo fare i to a un quarto di secolo fa. conti: alta inflazione, insta- E così il sistema delle imbilità del sistema economi- prese continua a crescere co, debolezza della moneta, creando nuova occupazione alti tassi di interesse e, in fino al 2006: solo nel 2007 particolare dopo la svalu- inizia a far vedere i primi tazione della lira del 1992, segnali di flessione. costi elevati delle materie Per il domani previsioni difprime. E sono intervenuti ficili. Alcuni segmenti che altri fattori, dopo il 2002, oggi ricominciano a mettersi a modificare il sistema, a in moto sapranno compenpartire dalle regole di ac- sare la flessione fisiologica cesso al mercato. In Veneto della nuova residenza.

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:: Federico Della Puppa, coordinatore del Rapporto Cresme, mentre lo illustra nella serata a Palazzo Specchi della CNA di Vicenza.

Sotto, Alberto Ghedin e Roberto Strumendo, vicepresidente e presidente della Ceva CNA.

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IL SISTEMA

Crescono le imprese, cambia l’artigianato

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l sistema delle costruzioni nel Veneto rimane trainante per l’economia. Conta su oltre 72mila imprese attive, delle quali l’82,8% imprese artigiane, con una crescita nel 2007 del 2,5%, contro il 3,8% dell’anno precedente. Prosegue il consolidamento delle imprese artigiane: crescono del 20,5% le società di capitali, dopo il +23,5% del 2006 e il +23,8% del 2005, a fronte di una crescita del 2,3% delle ditte individuali. La specializzazione, la formazione, l’informazione sono i punti di forza per mantenere competitive le imprese artigiane.

Le Casse Edili Artigiane del Veneto, la Ceva CNA e la Ceav, rappresentano oltre 7100 imprese e oltre 20.500 addetti, e sono anche un osservatorio privilegiato per capire come si trasforma il sistema delle imprese. Per questo ogni anno incaricano il Cresme di realizzare il rapporto sull’edilizia nel Veneto.

orafi

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rapporto Cresme Un anno fa l’incremento della nuova residenza, ora altri cambiamenti: l’edilizia veneta si sposta verso terziario e costruzioni di servizio

Uffici su, capannoni e case giù S e il rapporto Cresme dello scorso anno aveva evidenziato che il mercato delle costruzioni stava cambiando pelle e che si prefigurava il passaggio dal Veneto dei capannoni industriali e artigianali al Veneto della nuova residenza, quest’anno i dati a consuntivo delle quantità prodotte confermano questa lettura, ma evidenziano anche il consolidamento di segmenti di mercato nel passato meno evidenti.

Negli ultimi dieci anni la produzione edilizia residenziale, in termini di volumetrie ultimate, ha avuto un incremento del 67%, passando da 10 a 16,6 milioni di metri cubi. Invece il mercato della residenza Terziario e servizi è passato tengono il passo: da 24 a pesano il 9,4% sul 10 miliototale volumetrico ni di metri cubi. e significano Il 2006 1 milione di mc è stato l’anno del sorpasso quantitativo delle volumetrie residenziali su quelle non residenziali e le abitazioni realizzate sono cresciute dell’87%.

Case al posto di capannoni, dunque. Ma negli ultimi anni un nuovo protagonista si sta imponendo: è il settore dell’edilizia per il terziario e i servizi che, a differenza dei comparti agricolo, industriale, artigianale e commerciale, negli ultimi anni ha mantenuto le quantità prodotte. È passato dal 4,9% del totale delle volumetrie ultimate nel 2002 al 9,4%.

Questo aumento si deve al mantenimento del totale delle volumetrie ultimate, di circa 1 milione di metri cubi annui: questo segmento ha tenuto le posizioni, mentre invece il resto del mercato si contraeva.

Meno capannoni, ma da quest’anno anche meno case, e invece più uffici e edilizia di servizio (sanità, palestre, scuole).

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Produzione residenziale e non residenziale a confronto, 1993-2008 (volumetrie ultimate in mc)

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GLI APPALTI

Ritorno alla normalità

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l 2007 per il mercato degli il protagonismo tra gli enti appalti di opere pubbliche locali dei Comuni, che rapnel Veneto si è chiuso con presentano l’88% dei bandi una diminuzione netta degli e il 77% degli importi. Il seimporti banditi a gara, con un condo riguarda le tipologie ridimensionamento del 56% di lavori e le loro dinamiche dell’importo medio dei bandi rispetto al 2006: cresce l’edidi gara, che inlizia residenvece sono rimasti ziale pubblica pressochè uguali (+47,8%); dimiBandi numerosi nel loro numero nuisce l’edilizia ma di importi (sono stati 1.386), cimiteriale e sapiù modesti anzi con una crenitaria e sociale I Comuni sono scita dell’1,4% sul (-33%); crescono i più attivi 2006. gli interventi di Si tratta di un “ririqualificazione torno alla normalità”, dopo il del patrimonio storico e arboom dell’anno precedente, tistico (+44%) e la costrudovuto alla presenza di alcuni zione di impianti sportivi appalti di grande dimensione. e ricreativi (+42%); si riLa diminuzione dell’impor- dimensiona il mercato delto medio dei bandi ha aperto le strade (-84%); crescono le porte ad una competizione opere idrauliche (+22%) e accesa tra le imprese. ferrovie (+20%); crescono Vi sono alcuni elementi inte- moltissimo il verde pubblico ressanti. Il primo riguarda e l’arredo urbano (+138%).

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rapporto Cresme Residenza, cambia la domanda tipicamente veneta della “casa su lotto”: aumentano i fabbricati con più unità, tutte drasticamente più piccole rispetto alla tradizione

Avanti coi condomini LA FORZA LAVORO I

l mercato residenzia- Dieci anni dopo troviamo le di nuova costru- differenze enormi. Nel zione è stato in que- 2008 si realizzeranno alsti anni, nel Veneto, un loggi inferiori ai 400 me“fenomeno” sotto tutti i tri cubi, con 6-7 alloggi punti di vista, quantitati- per edificio e volumi per vi e qualitativi. Nel 1999 fabbricato pari a 2.600 si sono realizzate com- metri cubi e più. Il sisteplessivamente, tra nuove ma ha perso la connotaabitazioni e alloggi rica- zione tipicamente veneta vati da ampliamenti o in della realizzazione delle edifici non residenziali, “case su lotto”, e si è in21.000 abitazioni, collo- canalato invece verso per cate in 5.189 edifici per la costruzione di condopoco meno di 10 milioni mini di media dimensione. di metri cubi. È come se nel 1999 una In pratica ogni abitazione famiglia su cento si fosse realizzata nel 2008 avrà costruita un alloggio. Nel 70 metri cubi di meno rispetto alla 2006, anno sua omologa del tetto masdel 1999. In simo produttiL’abitazione media vo con 43.000 ha perso in dieci anni termini di superficie abiabitazioni, 70 metri cubi tabile si trat7.000 fabbrie 20 metri quadrati ta di alloggi cati e quasi Manca ancora da parte che “perdo17 milioni di metri cubi, delle imprese risposta no” 20 metri il valore era all’esigenza avanzante quadrati in r a d d o p p i a - di alloggi per anziani dieci anni.

I prodotti to. Nel 2008 la previsione è di quasi tuttavia ancora non ri40.000 abitazioni, con un spondono alla vera nuova decremento del -6,4%, per domanda, quella del segun totale di 6.000 fabbri- mento della popolazione cati e 15,7 milioni di metri anziana, destinata a triplicare nell’arco dei prossicubi.

Ma è cambiato sostanzial- mi 20 anni. Così come un mente il modello costrutti- ceto medio, impossibilitavo e insediativo. Nel 1999 to ad accedere al mercato il rapporto volumetrico per motivi economici, non per singolo alloggio era in trova risposta alla sua domedia di circa 465 metri manda alla quale si dovrà cubi, con una media di 4 rispondere con la realizzaabitazioni per fabbricato zione di alloggi in social e edifici mediamente in- housing, secondo i modelferiori ai 2000 metri cubi. li attivi in tutti i paesi euCifre che sintetizzano il ropei che qui, nonostante sistema delle mono, bi e alcuni interessanti tentativi, stentano ad affermarsi. quadrifamiliari.

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Legione straniera

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l sistema dell’occupazione nell’edilizia mostra dati molto interessanti per quanto riguarda l’occupazione straniera. Nel 2005 il settore edile contava in Italia oltre 1,9 milioni di occupati di cui 177mila nel Veneto.

Tra questi il Cresme ha stimato che vi siano circa 406mila stranieri, oltre il 21% della forza lavoro complessiva. Nel Veneto, secondo le stime, gli stranieri nel 2005 erano il 27% della forza lavoro, con una percentuale di irregolari pari al 6%. Tuttavia la percezione reale è ben diversa se si pensa che gli stranieri sono impiegati in mestieri come il muratore, il carpentiere, il ferraiolo, il betonista e solo in rarissimi casi siedono dietro una scrivania, appare chiaro che nei cantieri è presente ben più del 28% di operai stranieri, come confermano i dati delle Casse Edili del Veneto, nelle quali oltre il 50% degli iscritti è di nazionalità straniera.

Il Veneto non è un’eccezione, in quanto Milano contava nel 2004 oltre 55.000 iscritti di cui 21.757 stranieri (39,5%); Roma aveva 41.157 iscritti nel 2005 di cui 13.808 stranieri (33,5%); Firenze aveva il 33% degli iscritti stranieri nel 2005.

Ancora un altro elemento di grande rilevanza per valutare il veloce incremento della presenza di lavoratori stranieri sul mercato del lavoro è dato dalla sempre maggiore incidenza delle imprese con titolare straniero.

In una elaborazione mirata di Unioncamere sulla demografia delle imprese individuali si legge che in Italia dalle 85.042 imprese con titolare straniero esistenti nel 2000, si è passati alle 202.013 del 2005 con un incremento del 137,5%. Il settore delle costruzioni rappresenta una parte importante del mondo imprenditoriale straniero con 56.694 imprese individuali nel 2005 e risulta il comparto più dinamico tra il 2000 e il 2005 con un incremento del 273,7% rispetto alle 15.170 ditte presenti nel 2000.

Queste dinamiche sono presenti anche in Veneto, dove in certi comparti si arriva a tassi di imprenditorialità straniera rilevanti. Il settore edile occupa un posto preferenziale, con un peso del 34,7% sul totale degli imprenditori immigrati, dato confermato dal saldo di imprese edili con titolare immigrato, che nel 2005 ha rappresentato circa il 60% del totale. L’imprenditoria straniera in edilizia supera il 10%, in alcuni casi va oltre il 20%.

Distribuzione dell’imprenditoria straniera per settore

artigianato oggi Il Ministero dell’Interno ha chiesto l’aiuto delle associazioni per le domande. Ma inefficienze del sistema on line mandano all’ultimo posto proprio le loro pratiche

Flussi, naufragio informatico O

ltre 250 mila domande di permesso di soggiorno che rischiano di cadere nel vuoto a causa di un sistema elettronico che doveva rasentare la perfezione e invece ha denunciato più di una pecca. E così il presidente nazionale della CNA, Ivan Malavasi, ha firmato insieme a cinque omologhi di altre associazioni imprenditoriali (Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti e Confapi) una lettera al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per denunciare le inefficienze del sistema.

Fin dallo scorso settembre, le organizzazioni hanno aderito con entusiasmo alla richiesta ministeriale di far funzionare efficacemente l’apparato elettronico che sarebbe stato adottato per i flussi 2008.

L’idea, come è noto, era evitare le file degli anni precedenti e permettere un più rapido espletamento dell’iter.

Questo forte impegno è stato vanificato dai programmi informatici di trasmissione che hanno presentato numerose anomalie. Tra queste, la più eclatante è stata quella relativa all’attribuzione delle priorità d’ingresso basate sulla data e l’orario dell’invio delle richieste.

Cioè il sistema informatico del ministero dell’Interno, che ha gestito il meccanismo di definizione della graduatoria degli ingressi, ha favorito l’acquisizione delle domande inviate singolarmente, mettendo in coda quelle cumulative presentate dalle organizzazioni imprenditoriali per conto delle imprese rappresentate. A questo debbono aggiungersi altri disguidi tecnico organizzativi, come quello che ha riguardato le domande di lavoratori provenienti dallo Sri Lanka. Queste richieste sono state bloccate dal sistema informatico fino al tardo pomeriggio della prima giornata di invio, il 15 dicembre

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2007, con la conseguenza di aver ritardato la spedizione non solo delle richieste relative a tale nazionalità, ma anche delle altre inserite nel medesimo programma di compilazione.

“In sostanza adesso - ha spiegato Malavasi - ci sono 265 mila domande delle organizzazioni che rischiano di trovarsi in fondo alla graduatoria dei flussi. E si tratta di manodopera che serve all’edilizia, al tessile, all’abbigliamento, alla meccanica ai trasporti.

Perpetuandosi questa situazione si potrebbe incrinare un rapporto di fiducia di anni e anni con le aziende che hanno pensato di rivolgersi a noi.

Si rischia una brutta figura, insomma, e non per responsabilità nostre.

Noi e le altre organizzazioni avevano espresso, già nella fase di predisposizione, forti preoccupazioni rispetto ai meccanismi di acquisizione delle richieste di ingresso delle domande cumulative contenute in file unici di trasmissione. Le rassicurazioni ottenute dai responsabili del ministero dell’interno avevano escluso il verificarsi di un’eventualità poi rivelatasi, purtroppo, reale. Oggi tali criticità comportano che le domande cumulative trasmesse dalle imprese rischiano di essere posizionate agli ultimi posti nell’acquisizione delle priorità”.

Per rimediare, la CNA si è rivolta al ministro Maroni, che non era stato ancora nominato all’epoca del verificarsi dei malfunzionamenti, chiedendogli di valutare l’ipotesi di ammettere tutte le domande presentate collettivamente dalle organizzazioni. Non la richiesta di un trattamento di favore, ma solo di non penalizzare proprio chi si è adoperato di più per assistere lo sforzo della macchina della pubblica amministrazione in una materia delicata quale è l’immigrazione.

ARTIGIANATO & imprese

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IMPRESA DONNA

Con la Provincia nuovi sostegni per conciliare lavoro e famiglia

S

ottoscritto anche dalla CNA, della cui organizzazione Impresa Donna è responsabile l’imprenditrice scledense Cinzia Fabris, l’importante accordo che si prefigge di conciliare maggiormente lavoro e famiglia, a tutto favore delle donne impegnate professionalmente.

Spiega la viceconsigliera di parità, Ester Lovisetto: “Ci sono 40 milioni di euro messi a disposizione dal ministero per le Politiche della Famiglia a favore delle aziende private e delle Ulss che presentino progetti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, per lo sviluppo dell’occupazione della donna e la tutela della famiglia, in particolare nella gestione dei figli e nella cura degli anziani e dei disabili. Vogliamo rendere più agile l’accesso alle aziende vicentine”.

La Provincia, attraverso lo Sportello Donna, si propone di offrire sostegno e assistenza alle aziende per la partecipazio:: Cinzia Fabris ne al bando nazionale, mettendo a disposizione conoscenze e competenze.

“Con questo accordo - afferma l’assessore provinciale al Lavoro di Vicenza, Morena Martini - creiamo una rete di supporto per tutte quelle aziende che vogliano beneficiare dei contributi statali a difesa della famiglia. Un primo passo in attesa che le aziende concretamente redigano le loro domande, ma la presenza allo stesso tavolo di associazioni di categoria e sindacati fa ben sperare”. La Provincia considera strategico incentivare la presentazione di progetti che facilitino sviluppo e qualificazione dell’occupazione femminile.

Per questo, si è proposta nell’accordo come sede di un ‘Tavolo territoriale per l’applicazione dell’art. 9 della legge 53/2000’, composto dai membri nominati dai soggetti firmatari. Verrà valutata l’opportunità di istituire un fondo per anticipare i finanziamenti richiesti.

artigianato oggi Autotrasporto. L’accordo con il Governo ha evitato lo sciopero Soddisfazione per le soluzioni trovate con la trattativa

Scongiurato il fermo ma adesso devono mantenere gli impegni L a conclusione dell’accordo con il Governo ha scongiurato uno sciopero dell’autotrasporto che poteva mettere in ginocchio il Paese.

Quale giudizio dare della soluzione trovata? Certamente positivo, per la CNA. Intanto si è riusciti a far passare il principio che quando l’impresa di autotrasporto si trova ad affrontare aumenti dei propri costi dovuti alle tensioni sul carburante, possa chiedere alla committenza di farsi carico di questi maggiori, prevedendo pesanti sanzioni per chi non si atterrà alla norma. L’altra importante novità è aver strappato una norma che prevede che i tempi di pagamento dei corrispettivi di trasporto siano definiti in 30 giorni dalla emissione della fattura. E l’ulteriore stanziamento di risorse, per circa 200 milioni di euro attraverso Sviluppo Italia, per abbattere i costi delle imprese, è soddisfacente. Il ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, si è impegnato per queste risorse aggiun-

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Confindustria e che diventa soggetto unico nei rapporti con Governo e committenza. Nell’ultimo incontro del 23 luglio, Unatrans ha effettuato una attenta valutazione dello stato dei rapporti con il Governo, specie sul maxiemendamento approvato alla Camera e passato all’esame del Senato e che dovrebbe diventare norma enCaro gasolio sulla committenza tro i primi Recuperate risorse al settore, di agosto. Il saranno legge in agosto testo ricalca nella sostansituazione si stava degra- za quanto concordato dando in modo preoccu- con l’Esecutivo: mantenuto il meccanismo della pante”.

“Sono state recuperate clausola gasolio sia per risorse che negli ultimi la parte contrattualmenanni erano state destinate te coperta sia per quella ad altri settori - commen- oggetto di contratto non ta Lanaro - ed è stato pos- scritto; riscritto, perché sibile grazie all’azione poco chiaro, il passaggio coordinata di quasi tutti in cui si specificavano le i sindacati di categoria”. varie percentuali di inInfatti durante la verten- cidenza del gasolio sui za è nata la federazione costi dell’impresa; conUnatrans , che raggruppa fermate le sanzioni per la tutte le sigle della catego- non corretta applicazione ria autotrasporto eccetto della clausola gasolio; tive. “Il nostro giudizio è positivo - dice Alberto Lanaro, presidente della Fita CNA provinciale perché si partiva da posizioni molto distanti sia sugli aspetti economici sia su quelli sociali e la

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ARTIGIANATO & imprese

:: Alberto Lanaro eventuale deroga dalle sanzioni (non dal meccanismo) in caso di contratto scritto per accordi volontari sottoscritti dalla maggioranza delle associazioni dei vettori. Un arretramento invece sui tempi di pagamento, ma per la tenuta complessiva della rimanente parte del testo non c’è stata contestazione.

Sul versante delle risorse nel testo approvato alla Camera compaiono: 60 milioni di euro per interventi su trasferte e decontribuzione del lavoro straordinario; 40 milioni per la riduzione delle tasse automobilistiche per i veicoli non inferiori a 7,5 ton; 16 milioni a favore delle aggregazioni e della formazione professionale. Fanno parte di altri provvedimenti il recupero delle somme a suo tempo stanziate a favore delle “autostrade del mare”, e sono state avviate le procedure per riavere a disposizione la somma di 30 milioni di euro per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali. Definito infine l’intervento sulle accise.

territorio Autofficine. Il consorzio di revisioni promosso dalla CNA dopo aver festeggiato i dieci anni ha aperto una nuova filiale a Villaverla. Un esempio di come si possa combattere la crisi

CraVi in controtendenza

È

vivace il settore Autofficina Ossato F.lli, dell’autoripara- Piovene Rocchette; Luzione in provincia netta Ernesto, Sarcedo), di Vicenza. Lo dimostra la ed è l’esempio di come si vitalità del CraVi, il Con- possa sviluppare l’attività sorzio Revisioni Alto Vi- anche in momenti difficicentino di Carrè, promosso li. dalla CNA, che ha appena In effetti migliaia di imfesteggiato i dieci anni di prese che operano nell’auvita e proprio di recente toriparazione oggi si troha aperto una filiale nuova vano in forte difficoltà. di zecca anche a Villaver- “Un solo sguardo ai dati la. Il CraVi, presieduto da sull’andamento della conAldo Tomasi, raggruppa una ventina di autofficine (Anzolin Pierantonio, Zanè; Benetti Onofrio & C. snc, Thiene; Binotto F.lli, Vi l l a v e r l a ; Borgo Francesco, Thiene; Carollo Intanto in Italia le imprese Roberto & C. sono passate da 70 a 60 mila snc, Thiene; con un calo occupazionale Costaganna Giordadel 14%. La richiesta di norme no, Carrè; per facilitare il circolo delle Dall’Igna informazioni dei costruttori Roberto, Thiene; Grazian Alvie- sistenza numerica della ro, Lugo di Vicenza; categoria in Italia, tra il Manea Egidio, Isola Vi- 2001 e il 2007 - spiega centina; Munari Sergio, Egidio Manea, responsaMarano Vicentino, Paiu- bile provinciale degli ausco snc Di Paiusco Mi- toriparatori CNA - è sufchele & C., Caldogno; ficiente per leggere una Simonato Mario, Lugo di tendenza decrescente che Vicenza; Summano Veico- ci preoccupa non poco. La li Industriali, Zanè; Auto- somma delle unità locali riparazioni Tomasi, Carrè; di meccanici, elettrauto, Tosin Antonio, Breganze; carrozzieri e gommisti nel Vicentini Angelo, Salce- 2001 era di circa 70 mila do; Piva Domenico, Zanè; unità; nel 2007 tale dato è

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sceso a circa 60 mila. In termini di occupazione questo calo significa che si è passati da 210 mila a 180 mila addetti, cioè un 14% in meno”.

C’è il decreto Monti che scadrà nel 2010, estremamente importante perla filiera dell’aftermarket indipendente. Senza le informazioni tecniche delle case costruttrici, fornite attraverso modalità e strumenti immediatamente accessibili e utilizzabili dagli operatori indipendenti, tutta la filiera delle autofficine non è in condizione di operare al meglio. La CNA chiede al Governo l’apertura di un tavolo politico con i rappresentanti delle imprese per preparare le proposte italiane per una nuova e più efficace direttiva europea che miri a promuovere e facilitare la circolazione delle informazioni tecniche da parte delle case costruttrici.

L’operazione conterà sul supporto del neo costituito Comitato italiano della campagna europea denominata «diritto alla riparazione», lanciata nell’ultimo Equipe Auto di Parigi. Del comitato fanno parte Adira, Federaica, CNA Autoriparazione e ConfartigianatoAutoriparazione.

Sul tappeto poi c’è sempre la questione dell’Rc auto. Nell’attuale sistema del risarcimento diretto,

:: Egidio Manea, presidente CNA Servizi alla comunità con particolare riferimento al «risarcimento in forma specifica» è in gioco la libera scelta del cittadino automobilista che potrebbe vedersi costretto a recarsi presso un’officina indicata dall’assicurazione in cambio di improbabili sconti sulle polizze o addirittura con un intervento fuori ruolo delle assicurazioni che vorrebbero indicare tariffe massime di prestazioni alle imprese di carrozzeria.

La CNA vi vede un abuso da posizione dominante e propone la modifica dell’articolo 150 del codice delle assicurazioni private, in materia di clausole anticoncorrenziali nell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore.

Ma non basta: occorre la presenza di una rappresentanza delle imprese dell’autoriparazione indipendente nella camera di compensazione istituita per il sistema, e l’introduzione nel sistema del risarcimento diretto della figura del «perito terzo».

territorio Inaugurata ufficialmente la sede di Molvena con la partecipazione di molti sindaci

Un riferimento per le imprese del Marosticense S

i rafforza il radicamento della CNA nel Bassanese. È stata inaugurata la nuova sede nel Comune di Molvena che ospita l’associazione di categoria che rappresenta artigiani e piccoli imprenditori. Presenti al taglio del nastro, effettuato dall’assessore al bilancio e alle attività economiche Fausto Costenaro in rappresentanza del sindaco di Molvena Franco Fabris, le maggiori autorità del territorio, molti sindaci tra cui Alcide Bertazzo di Marostica, Gaetano Rizzo di Pianezze, Mario Sorgato di Mason Vicentino, Virgilio Boscardin di Lusiana. Per la CNA erano presenti tra gli altri, oltre al direttore provinciale Francesco Pigato, il vicepresidente provinciale Nereo Sella, il presidente della CNA dell’area di Bassano Maurizio Pettenuzzo. «È motivo di soddisfazione inaugurare un’altra sede della nostra associazione dopo quelle avvenute negli anni scorsi nelle rinnovate sedi di Thiene, Schio e Montecchio Maggiore, oltre a quella provinciale di Vicenza, a palazzo Specchi, che inaugureremo a settembre. Anche questa apertura segna la crescente nostra presenza sul territorio» ha commentato Pigato.

«Questa nuova sede ci ra-

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dicherà ulteriormente in un territorio che conta su un tessuto di piccole imprese di prim’ordine.»

La nuova sede è lungo la vecchia Gasparona, al 52 di via Ponticello. «Questa collocazione ci permetterà di essere più visibili e riconoscibili e allo stesso tempo anche facilmente raggiungibili.»

Nereo Sella ha portato il saluto del presidente provinciale Silvano Scandian.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della CNA di Bassano Maurizio Pettenuzzo, augurandosi che questa nuova apertura rappresenti un momento di partenza per nuovi traguardi.

Sono intervenuti con indirizzi di auguri anche il sindaco di Marostica Alcide Bertazzo e il presidente della Banca San Giorgio e Valle Agno Elio Carollo.

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territorio

:: Renato Moro, responsabile della sede aperta a Molvena. A fianco, il direttore provinciale Francesco Pigato con il sindaco di Marostica Alcide Bertazzo e la reception dei nuovi uffici. Nell’altra pagina, dall’alto: l’assessore Fausto Costenaro taglia il nastro, il saluto del presidente territoriale Maurizio Pettenuzzo e dirigenti CNA con il vicepresidente provinciale Nereo Sella

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territorio THIENE

Nelle famiglie la guida ecologica

MARANO In mostra laboratori in diretta

CORNEDO Pienone alla sfilata di moda

:: Mario Peron e Avellino Trecco

:: Vittorio Vencato

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l clou della mostra artigiana di Cornedo è stata la sfilata di moda, organizzata dalla CNA ottenendo il classico pienone, come negli anni d’oro della rassegna di Valle Agno. Il presidente territoriale della CNA, Vittorio Vencato, è soddisfatto della bella riuscita del defilè: “Da anni ormai è la nostra specialità e devo dire che la gente lo sa, e partecipa. Un’occasione per sottolineare la bravura e la professionalità del comparto sartoriale e dell’abbigliamento, che sa offrire prodotti e servizi di grande gradimento. Ho avuto il piacere di dare il saluto alla serata, davanti a un vero pienone. Ringrazio il nostro responsabile locale, Giuseppe Pretto, per aver lavorato bene “.

La sfilata di moda del sabato sera si è svolta, come sempre, nell’ambito della rassegna dell’artigianato di Cornedo. Mostra che vanta lunga tradizione ma che negli ultimi anni, passata da annuale a biennale, ha visto gli organizzatori storici (i Vigolo e i Rossato) passare la mano perchè si tratta di un evento diventato molto impegnativo.

“Quest’anno è stata organizzata dalla Pro loco - commenta Vencato - ed è stato un primo passo per tornare ai vecchi fasti.

Gli organizzatori hanno puntato su nicchie come il risparmio energetico e le nuove tecnologie del comparto, e hanno coinvolto le associazioni del territorio con i loro stand, mancando un vero punto di riferimento gastronomico. Forse va recuperata un po’ la dimensione della sagra paesana, perchè le mostre artigiane, dalle nostre parti, hanno anche questo ruolo per far trovare e convergere persone e famiglie. A Castelgomberto, ad esempio, dove la formula lo prevede, c’è stata in ogni serata un’ottima partecipazione. A Cornedo avrei preferito che si mantenesse il vecchio logo della manifestazione, per segnare una continuità storica. La rassegna di Cornedo, che ha iniziato una sua seconda vita, potrà crescere avvalendosi anche dei consigli e delle indicazioni dei vecchi ed esperti organizzatori, coinvolgendo di più gli enti pubblici e le organizzazioni di categoria”.

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nformare e rendere consapevoli: queste le strade scelte dall’amministrazione comunale di Thiene per un corretto comportamento ambientale ed il risparmio energetico. È in distribuzione a tutte le famiglie un vademecum per la corretta gestione dei rifiuti ed il risparmio energetico, con lo scopo di informare meglio i cittadini, che spesso, pur armati di buona volontà e senso civico, restano con dubbi circa la destinazione esatta dei rifiuti. È anche l’occasione per riflettere sull’impatto ambientale di alcuni comportamenti e scelte che ciascuno di noi compie quotidianamente. L’opuscolo è diviso in tre parti. La prima riguarda i rifiuti e tratta non solo il problema di come dividerli, ma anche indica le modalità per ridurne a monte la produzione, offrendo piccoli utili accorgimenti per favorirne il riutilizzo ed il riciclaggio.

Si tratta di consigli minimi che non necessitano di particolari sforzi individuali, ma che, una volta entrati nel comportamento collettivo come routine quotidiana, producono consistenti risparmi e benefici ambientali. La seconda parte, intitolata ‘Riduciamo il CO 2’, è incentrata sul risparmio energetico e sulle possibilità che ognuno di noi ha di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e quindi ridurre il cosiddetto ‘‘effetto serra”.

La terza parte è stata redatta in collaborazione con la CNA di Thiene ed è un tentativo di mettere ordine e di spiegare le novità sia tecniche che legislative relative al risparmio energetico. Anche qui si è cercato di divulgare e di rendere comprensibile una materia di cui molto si parla e che spesso ci giunge in modo estemporaneo o disordinato dai mass media, generando apprensione e confusione e non, come dovrebbe, inducendo invece a comportamenti e scelte virtuose. Anche qui i consigli, che possono sembrare banali con e un minimo risparmio se letti nell’ottica individuale, una volta attuati dalla collettività producono un vero cambio di prospettiva. L’opuscolo si arricchisce anche di una sezione con informazioni utili, come indirizzi ed orari degli eco-centri o recapiti telefonici, indispensabili nella soluzione dei piccoli problemi quotidiani che riguardano i rifiuti e che spesso non sono facilmente disponibili. Il formato stesso dell’opuscolo è fatto in modo da essere a portata di mano e consultabile in qualsiasi momento.

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agosto e settembre ancora di grande lavoro, per la tradizionale Mostra dell’Artigianato dell’Alto Vicentino, che quest’anno realizzerà la sua 36a edizione dal 2 al 5 ottobre.

“Anche quest’anno - spiegano Mario Peron e Avellino Trecco, che siedono nel comitato organizzatore in rappresentanza della CNA - ci sarà l’ingresso gratuito, che è stato molto apprezzato dai visitatori, e il collegamento Wi-Fi, anch’esso gratuito.

Prima vera novità di questa edizione sarà invece la presenza di veri e propri laboratori artigianali, dove i visitatori potranno toccare con mano la professionalità di artigiani all’opera. Un occhio di riguardo anche ai temi dell’ecologia e dell’ambiente. Il Comitato Mostra ha infatti inserito nella vasta area espositiva degli spazi riservati alle aziende che si muovono nel settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, temi molto attuali e di grande interesse per le facilitazioni fiscali di cui i soggetti realizzatori possono beneficiare”.

L’evento di Marano Vicentino, con decine di migliaia di visitatori costituisce da anni un importante momento promozionale, dove presentare al pubblico le attività artigianali e commerciali in un contesto unitario e qualificato. Dopo l’insediamento del nuovo presidente, Andrea Piovan, il Comitato, composto come per le passate edizioni da rappresentanti del Comune di Marano, della CNA, dell’Associazione Artigiani, e della Pro vuole approntare una Mostra ancora più ricca ed attraente. Un gradito ritorno, per il secondo anno consecutivo, è la presenza concomitante della “Festa del Mais Marano”, quest’anno alla sua 12a edizione.

La segreteria della Mostra è sempre disponibile per qualsiasi informazione al seguente recapito telefonico: 0445 598824.

Informazioni si possono ottenere anche contattando le sedi CNA di Thiene (0445 362733) e Schio (0445 575020).

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CNA pensionati Artigiani attivi e lavoratori dipendenti vicini al sospirato traguardo possono trovare l’assistenza e gli aiuti essenziali per districarsi meglio tra burocrazie e diritti

In pensione informati A

ndare in pensione e non sapere “come” è un bel problema. Ma CNA Pensionati può dare una mano importante.

Infatti per tutti gli artigiani attivi e prossimi alla pensione, ma anche per tutti i lavoratori dipendenti per i quali si avvicina il momento di andarci, CNA Pensionati offre alcuni servizi essenziali, anche attraverso il patronato Epasa e i suoi consolidati rapporti con l’Inps.

Tra le cose importanti che CNA Pensionati può fare ve ne sono soprattutto due: intanto effettuare la periodica verifica della posizione contributiva di ciascuno ai fini pensionistici; e poi, in secondo luogo, dare i suggerimenti giusti sulla scelta dell’utilizzo delle cosiddette “finestre” per andare in pensione.

Inoltre ci sono anche molte altre situazioni (pratiche burocratiche, dichiarazioni dei redditi, certificazioni Isee ecc.) in cui i servizi di CNA Pensionati sono utilissimi.

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INPS E DINTORNI “Quattordicesima con sorpresa a CNA Pensionati vicentina è allertata sul caso dell’erogazione, da parte dell’Inps, della cosiddetta quattordicesima mensilità. Per il 2008 il beneficio spetta per intero a tutti i pensionati con reddito fino a 8.640,84 euro l’anno (parzialmente per redditi di poco superiori), con età sotto i 64 anni, ed è commisurato agli anni di contribuzione.

In base a una circolare Inps, inviata a tutti i potenziali beneficiari, la quattordicesima sarebbe arrivata in automatico a tutti i soggetti che non avevano comunicato superamenti di reddito. Invece le cose non sono andate così. Diversi pensionati infatti, che hanno avuto dall’Inps la comu-

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nicazione di liquidazione della somma con l’assegno di luglio, in realtà non hanno percepito nulla in più della pensione mensile base, pur non avendo comunicato incrementi di reddito.

Evidentemente, sostiene la CNA Pensionati, vi sono state disfunzioni nel sistema Inps.

Pertanto è necessario svolgere azioni di accertamenti per capire se i pensionati hanno ricevuto la quattordicesima nel modo corretto. I pensionati sono invitati a rivolgersi alla CNA Pensionati (Vicenza 0444 569900, o alle altre sedi CNA in provincia) per controllare la loro situazione ed eventualmente provvedere urgentemente a chiedere le rettifiche del caso.

CNA pensionati Incontro del Cupla con l’assessore regionale Valdegamberi. A cui è stato chiesto di aumentare i livelli di sostegno, che vedono le famiglie venete penalizzate

Potenziare l’assistenza A

vviare con urgenza l’iter per l’approvazione di una legge regionale per la costituzione di un fondo integrativo per la non autosufficienza. Aumentare i livelli dell’Isee, cioè i parametri di reddito per accedere agli aiuti di assistenza domiciliare.

Sono queste le richieste rivolte alla giunta regionale dal Cupla regionale, il coordinamento di cui fa parte anche CNA Pensionati e che rappresenta 300 mila soci delle otto associazioni dei pensionati aderenti (commercio, artigianato e agricoltura).

E queste richieste sono state illustrate, in un incontro svoltosi nella sede della Giunta regionale del Veneto, direttamente all’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi.

In particolare Lino Ferrin, coordinatore del Cupla regionale, ha sottolineato, a nome di tutti gli

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CONVEGNO

Recupero del potere d’acquisto

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er i “reddito fisso” (ma non solo) e soprattutto per i pensionati il costo della vita è diventato il problema quotidiano principale. Tante le chiacchiere su come ridare slancio a salari e pensioni, ma pochi fatti.

A ottobre, a Verona, la CNA Pensionati organizza un convegno regionale proprio per dibattere di questo: l’esigenza di politiche per il recupero del potere d’acquisto delle pensioni. L’autunno sarà caldo e serviranno proposte concrete.

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:: L’incontro a Venezia con Valdegamberi, con la partecipazione anche dei rappresentanti vicentini di CNA Pensionati altri componenti presenti, che occorre garantire più elevati ed estesi interventi di assistenza domiciliare integrata per le fa-

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miglie che si tengono a casa il proprio familiare non autosufficiente: nel Veneto per ricevere un contributo massimo di 520

euro (Alzheimer, demenza senile, ecc.) non bisogna superare un reddito Isee di 14.300 euro annui del nucleo familiare anagrafico, mentre in Emilia Romagna il parametro è di 20 mila euro individuali. Per esempio nel Veneto vi sono circa 80 mila malati di Alzheimer e solo l’1% riceve modesti contributi regionali.

L’assessore Valdegamberi ha accolto le indicazioni, dicendo che la destinazione di forti aumenti destinati all’assistenza domiciliare è un obiettivo che condivide.

Ha poi comunicato di aver varato la delibera riguardante l’ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per garantire la copertura del contributo regionale sanitario per tutti i ricoverati nelle case di riposo, rispondendo positivamente anche alla richiesta di indagine sulle liste d’attesa nelle stesse strutture.

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Fissati i livelli assistenziali essenziali

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cosiddetti “Lea”, livelli essenziali di assistenza, sono le prestazioni e i servizi che il servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o in compartecipazione, utilizzando le risorse raccolte attraverso il sistema fiscale.

Questi livelli sono stati definiti una prima volta nel 2001, e sono stati oggetto di revisione straordinaria da parte del Governo (ancora con l’esecutivo Prodi), che il 23 aprile scorso ha ridefinito il “paniere” dei servizi e delle prestazioni offerte e garantite ai cittadini, in attuazione di quanto previsto dall’intesa tra Stato e Regioni sottoscritta ancora nel 2006: si tratta di un totale di 5.700 tipologie di prestazione e di servizi per la prevenzione, la cura e la riabilitazione.

I nuovi “Lea” contengono numerose novità nelle prestazioni garantite, anche se sappiamo tutti che la sanità italiana soffre di un divario prestazionale tra i diversi territori, visti i ritardi e le situazioni di alcune Regioni.

Tra le novità vi sono, nella prevenzione,

ARTIGIANATO & imprese

l’introduzione della vaccinazione anti Papillomavirus Umano (Hpv), responsabile del cancro della cervice uterina; nell’attività dei distretti, la fornitura gratuita di prodotti aproteici, a basso contenuto di proteine, a chi è affetto da nefropatia cronica; tra le terapie specialistiche, compare adesso la terapia fotodinamica laser per lesioni retiniche, per chi è affetto da degenerazione maculare miopica o legata all’età; nelle prestazioni sono ora ricomprese alcune per la diagnosi o il monitoraggio di malattie rare, per i casi di sanguinamento oscuro compare la enteroscopia con microcamera ingeribile e si prevedono varie situazioni di sedazione cosciente per pazienti sottoposti a biopsie e endoscopie, e visite per la terapia del dolore nei casi cronici.

Previsti nuovi ausili per la mobilità, apparecchi acustici moderni, cure domiciliari più estese, con specificità più estese per i malati terminali e per i non autosufficienti.

Infine l’area ospedaliera: gli interventi da effettuare preferibilmente in day hospital aumentano, passando da 43 a 108. Mentre viene ampliata l’assistenza alle persone affette da malattie rare e croniche.

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artigianato oggi

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