Nuovo Artigiano - il Magazine di CNA Vicenza e CNA Verona 01/2014

Nuovo artigiano marzo 2014

Belluno Vicenza

Treviso

Il saper fare del territorio

Verona

Speciale Alimentare e Meccanica Venezia

Padova

Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO XI N°8 del 12 marzo 2014 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po CONTIENE IP

il magazine di cna vicenza e cna Verona

Rovigo

All’interno del magazine il poster della Mobilitazione Generale delle Imprese da staccare e appendere. “SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA. RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”. www.nuovoartigiano.it

Esiste

un altro modo

di fare

le cose:

farle

insieme.

CNA con i nuovi artigiani cnavicenza.it

cna.it

cnavr.it

editoriali

03

voce alle imprese: politica rispondi La manifestazione a Roma del 18 febbraio è stata uno spartiacque, gli invisibili sono diventati visibili Le ragioni dell’impresa ora devono diventare le ragioni dell’Italia - Al nuovo Governo l’appello che affronti subito le patologie più gravi di un sistema che ci soffoca: burocrazia, fisco, credito! di Daniele Vaccarino

I

l 18 febbraio è uno spartiacque nella storia d’Italia. La nostra grande manifestazione, andata ben oltre le più ottimistiche aspettative, ha rappresentato un evento memorabile. Abbiamo scritto una pagina alta, nella partecipazione democratica, che sarà molto difficile dimenticare.

La politica dovrà tenerne conto. E cominciare a rispettare il nostro mondo e a sentirne le ragioni in modo nuovo. Dal 18 febbraio gli invisibili sono diventati visibili: possiamo chiedere alla politica, legittimamente, che le ragioni dell’impresa diventino le ragioni dell’Italia.

Dico politica, non mi limito a Palazzo Chigi, perché i governi centrali e locali, le burocrazie centrali e locali, tutti assieme, da anni sgambettano le imprese. Per questo, tutti assieme, ora, devono compiere una inversione a 180 gradi che è, prima di tutto, culturale.

Devono cominciare a parlare la lingua di chi, tutti i giorni dell’anno, si alza pensando a come far girare una macchina difficile, l’impresa, e che soprattutto produce lavoro e ricchezza diffusa. Per molti, troppi anni, invece, la classe dirigente politica, e soprattutto burocratica, è apparsa impegnata, visti i risultati, a studiare sempre nuovi ostacoli da porre lungo il percorso di vita e di sviluppo dell’impresa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo pazientato abbastanza. L’Italia ha pazientato abbastanza. E la pazienza ha un limite.

Sento spesso parlare di ripresa: se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. In cinque anni l’Italia ha perso nove punti di prodotto interno lordo e ora, se va bene, l’Ocse sostiene che guadagneremo lo 0,1% in un anno. Se l’Ocse ha ragione, di quale ripresa stiamo parlando? La realtà è che, di questo passo, per tornare alla situazione del 2007 il

nostro Paese avrà bisogno suppergiù di un secolo. Si vuol far ripartire davvero l’economia? Allora mettiamo al centro della politica le ragioni delle imprese, e in special modo quelle piccole e medie, che sono oltre il 99% delle aziende italiane e generano il 69% del fatturato. Tutto il resto sono chiacchiere.

Da dove partire? Gli imprenditori lo sanno. Conoscono a menadito le patologie più gravi di un sistema che non favorisce, ma soffoca le imprese: burocrazia, fisco, credito.

Al nuovo governo faccio subito un appello: le aggredisca rapidamente, queste patologie. Ci vuole meno di quanto si possa pensare. Per strappare le unghie della burocrazia cattiva, basterebbe cominciare ad attuare i provvedimenti di semplificazione varati negli ultimi cinque anni: abbiamo calcolato che le sole piccole imprese risparmierebbero quasi un terzo degli oltre 30 miliardi l’anno di costi burocratici che sono costrette a sopportare.

Anche per il fisco, che porta via alle aziende due terzi dei profitti, servono provvedimenti calibrati sulle Pmi: abolire l’Irap per le piccole imprese, escludere dall’Imu gli immobili strumentali, destinare le risorse della lotta all’evasione e della spending review alla riduzione delle tasse.

Quanto al credito, si deve intervenire riorganizzando la filiera di garanzia,

rafforzando la patrimonializzazione dei Confidi, incentivando le fonti alternative al canale bancario. Ma ciò di cui le imprese hanno bisogno, soprattutto, è che le banche tornino a erogare credito all’economia reale.

E prima lo faranno, meglio sarà. Per le imprese. E per l’Italia.

DANIELE VACCARINO PRESIDENTE CNA NAZIONALE

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Nuovo artigiano marzo 2014

Vicenza

Belluno

03

Verona

Treviso

Il saper fare del territorio Speciale Alimentare e Meccanica Venezia

Padova

Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO X N°43 del 9 dicembre 2013 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po CONTIENE IP

il magazine di cna vicenza e cna Verona

Rovigo

All’interno del magazine il poster della Mobilitazione Generale delle Imprese da staccare e appendere. “SENZA IMPRESA NON C’È ITALIA. RIPRENDIAMOCI IL FUTURO”. www.nuovoartigiano.it

nuovo artigiano A cura di CNA Vicenza e CNA Verona

Via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenza Tel. 0444.569900 - Fax 0444.961628 ufficio.stampa@cnavicenza.it www.nuovoartigiano.it www.facebook.com/nuovoartigiano

CAPO REDATTORE Luisa Nicoli REDAZIONE Ufficio Stampa CNA Vicenza Ufficio Stampa CNA Verona Hassel Comunicazione COORDINAMENTO EDITORIALE Ferdinando Marchi Paolo Monaco Marco Troncon HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO: Cinzia Fabris Anna Martellato Stefano Micelli Irene Tecchio Daniele Vaccarino Copertina Berica Editrice FOTOGRAFIA Fotografi CNA Vicenza Archivio CNA e Hassel Impresa Artigiana & P.M.I. Periodico della CNA Aut. Tribunale di Prato n°6 del 25/6/04 Dir. Resp.: B. Lisei Red. e Amm.: Media srl, Via Lombarda 72, Comeana Tel. 055 8716801 Stampa: Rindi - copia 0,10

09 marzo 2014 Nuovo artigiano

Immagine, grafica e impaginazione Alessandra Peretti Berica Editrice

sommario

CONTIENE I.P. Informativa ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003.

Spettabile Impresa, il D. Lgs. n 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEII DATI PERSONALI” , all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che : 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonchè la piena ossevanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti dapubblici registri, elenchi; 4) contro la sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, gennaio 2014.

editorialI

voce alle imprese di Daniele Vaccarino

editoriali

nuova cna: impegni, programmi e speranze di Cinzia Fabris

10

focus

alimentare

Si può vincere grazie al Made in Italy

20

focus

meccanica

Parole chiave: export e innovazione

26

speciale

valore artigiano

TRADIZIONE, SAPER FARE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Partnership energetica

CNA Vicenza sceglie il Gruppo Dolomiti Energia per dare nuova energia ai suoi associati

CNA Vicenza

Multiutility S.p.A.

Trenta S.p.A.

Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa

Fornitore di energia e gas per il target business

Fornitore di energia e gas per il target residenziale

L’accordo permetterà a tutti gli associati di CNA Vicenza di poter utilizzare 100% energia pulita certificata e garantita sia per le loro attività che a casa

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editoriali

07

crisi, nuova idea di impresa Per uscire dal difficile momento economico è importante che chi guida il Paese sia capace di dare segnali decisi per il rilancio dell’economia - Le riforme devono tradursi in azioni di Governo - E le associazioni di categoria devono favorire un rinnovamento del modo di fare impresa - Uno sforzo particolare sul tema della formazione dei giovani e del loro inserimento nel mondo del lavoro di Stefano Micelli

I

dati economici relativi al 2013 parlano di una crisi tutt’altro che superata. L’ennesima caduta del prodotto interno lordo nazionale ha coinciso con una forte contrazione del numero delle imprese. A Nord Est, nonostante la buona performance delle esportazioni, i dati parlano di una congiuntura sfavorevole, con un’impennata di chiusure e fallimenti rispetto al 2012.

In questo quadro particolarmente difficile è importante che chi è alla guida del paese sia capace di dare segnali decisi per il rilancio dell’economia nel suo complesso. Le riforme a lungo invocate oggi devono tradursi in azioni di governo capaci di incidere sulla competitività del sistema paese. Le priorità indicate dalle imprese e dalle associazioni di categoria, dalla semplificazione burocratica alla riduzione del carico fiscale sul lavoro, devono trovare soluzioni in tempi rapidissimi.

Ciò detto, sarebbe impensabile immaginare che l’auspicata ripresa economica possa coincidere con il ritorno di vecchi modi di fare impresa. Il mondo che abbiamo di fronte a noi sarà necessariamente diverso da quello che abbiamo lasciato alle spalle.

Distinguerà in modo netto fra chi ha imparato a utilizzare al meglio il potenziale delle nuove tecnologie e chi è rimasto al margine delle grandi trasformazioni tecnologiche di questi anni. Distinguerà fra chi ha saputo cogliere e sviluppare le opportunità offerte di processi di internazionalizzazione dell’economia e chi ne ha sottovalutato l’importanza. Segnerà una differenza fra chi ha saputo avviare processi di innovazione e di differenziazione dell’offerta e chi ha indugiato in politiche aziendali obsolete.

Per questo è fondamentale che le associazioni di categoria, mentre incalzano il governo per la realizzazione delle riforme, favoriscano allo stesso tempo un rinnovamento del modo di fare impresa, assecondando le sperimentazioni di successo e indicando percorsi di crescita sostenibili. Viviamo una fase di grandi trasformazioni che, per molti, rappresentano altrettante opportunità. E’ fondamentale che le nostre piccole e medie imprese puntino al cambiamento per rinnovare le loro formule competitive e aggiornare il proprio business model.

Uno sforzo particolare lo merita il tema della formazione dei giovani e del loro inserimento nel mondo del lavoro. La competitività della piccola e media impresa non può prescindere dal talento e dall’energia di coloro che oggi studiano nella scuola superiore e all’università. E’ fondamentale che si moltiplichino i punti di contatto fra formazione e mondo del lavoro affinché giovani e imprese possano avviare le basi di un modo nuovo di lavorare.

Per ottenere risultati in questa direzione non occorrono riforme particolari: è possibile fare molto agendo dal basso, convincendo docenti sensibili a dialogare con imprenditori che credono nell’investimento sui giovani. In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, questo impegno verso le nuove generazioni è essenziale per ridare energia alla società civile e ricostruire la fiducia nel futuro. stefano micelli direttore scientifico fondazione nordest

I SUOI SOGNI, LA NOSTRA RESPONSABILITÀ CNA E LE IMPRESE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE

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L’ITALIA CHE SOSTIENE L’ITALIA

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editoriali

09

nuova cna: impegni, programmi e speranze Per la prima volta l’Associazione è guidata da una donna: incarico ricevuto con grande emozione e senso di responsabilità - Un segno dei tempi e un’apertura verso l’imprenditoria femminile - Oggi bisogna operare per un’azione di grande apertura e attenzione: la protesta del 18 febbraio a Roma sta già portando i primi risultati concreti in merito al Sistri - Nel Nord Est insomma qualcosa si muove di Cinzia Fabris

G

li artigiani di CNA Vicenza hanno dunque deciso di affidare a una donna, per la prima volta, l’incarico di guidare la loro Associazione. Ho ricevuto con grande emozione e senso di responsabilità questo importante segno di fiducia e lo interpreto prima di tutto come un segnale preciso della volontà di un cambio di passo e di una nuova aria all’interno di CNA. Questo riconoscimento è certamente un segno dei tempi che cambiano, ma anche una vera e importante apertura verso la crescente realtà dell’imprenditoria femminile. In effetti la necessità di porre la massima attenzione e supporto

verso un nuovo modo di fare impresa che accomuna donne e giovani è centrale per chi opera in CNA Vicenza, come testimoniano le percentuali di crescente presenza nella nostra realtà associativa di questi nuovi imprenditori.

Personalmente sono orgogliosa di poter operare insieme a questa rinnovata Presidenza (per un terzo composta da donne) e con il nuovo gruppo dirigente di CNA, e vorrei ribadire, anche in questo contesto, la mia ferma intenzione da subito di operare per una azione di grande apertura e attenzione verso i bisogni e le speranze delle imprese. Con un occhio dobbiamo infatti seguire da vicino le grandi difficoltà operative delle nostre aziende, colpite da un asfissiante mix di fisco e burocrazia, ma con l’altro porre la massima attenzione ai nuovi fenomeni emergenti, come il mondo delle start-up, dei makers, delle nuove tecnologie digitali e del crowd-founding.

L’azione della nuova CNA è costante e attenta su entrambi i fronti. Tra le cause principali della difficoltà a ripartire sta senz’altro l’elevato tasso di burocrazia e fiscalità, al quale purtroppo non si sta mettendo mano con politiche che diano respiro alle nostre aziende.

Anzi, si sta sempre più evidenziando come le PMI e le imprese artigiane, ovvero l’asse portante della nostra economia, siano diventate il “bancomat” al quale lo Stato va a prelevare ogni qualvolta vi siano necessità di liquidità.

Per portare avanti tali istanze con la forza della nostra rappresentanza, insieme alle altre associazioni che fanno parte con noi di Rete Imprese Italia, siamo andati in massa lo scorso 18 febbraio ad occupare Piazza del Popolo a Roma. Quasi 100.000 piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, che hanno gridato con la loro dignità e compostezza il disagio di continuare a fare impresa in questo Paese. E’ una protesta nuova, ma vibrante e sentita, che sta già dando i suoi primi concreti risultati: è di questi giorni la notizia, per esempio, che le micro imprese con meno di 10 dipendenti saranno finalmente e definitivamente esentate da quell’odioso ed inutile procedimento per la rendicontazione dei rifiuti tossici noto come SISTRI. Ma a fronte di un panorama a tinte così fosche, qualcos’altro si muove! Tanto più nel tanto bistrattato Nord Est, dove fortunatamente non mancano le idee e la volontà di realizzarle, grazie ad una vocazione imprenditoriale innata della nostra gente e alla capacità di rimboccarsi le maniche di fronte ad ogni problema.

L’augurio che mi faccio e che faccio a tutti i nostri associati è dunque che il mio mandato possa essere utile per condividere un progetto di speranza e di coraggio, con l’unico grande impegno di far ripartire le nostre imprese, il nostro territorio e la nostra gente.

Io lavorerò per questo, certa di potermi avvalere del contributo e delle eccellenze di tutti Voi. Allora… Buon lavoro!

cinzia fabris presidente cna vicenza

ALIMENTARE

Il difficile momento economico si fa sentire, è cambiata la cultura di avvicinamento al cibo - Ma si può vincere: grazie al Made in Italy, alla qualità e alla flessibilità Foto Stefano Girardi - www.stefanogirardi.com

focus

11

ADATTAMENTO LA PAROLA CHIAVE PER SUPERARE LA CRISI

G

ianfranco Dalla Vecchia, l’Italia e la sua città, Verona, le ha viste cambiare. Da paese di emigranti a miracolo economico. Fino ad oggi: Italia in crisi economica sommersa dalle tasse, che ci costringe a guardare all’estero, internazionalizzandoci. Parabola delle epoche che passano veloci, anzi, fulminee. È un uomo che si è fatto da sé dalla Vecchia, responsabile CNA del settore alimentaristi e, nella vita, imprenditore di successo in un settore che dalla crisi è solo sfiorato, grazie alla capacità di adattamento ai cambiamenti. Lo ammette con estrema sincerità. “L’agroalimentare a Verona è una delle componenti principali dell’economia del territorio, se ci mettiamo dentro anche il vino. E, nonostante la crisi, tutto sommato il settore regge”.

L’agroalimentare è quindi un settore ancora cardine per Verona?

“L’agroalimentare per il veronese è sicuramente fondamentale: basti pensare che qui abbiamo il Gruppo Veronesi, Aia. Anche il Mercato Agroalimentare che è il più importante in Italia. Le dirò qualcosa che in molti ignorano”.

Cosa?

“Un dato particolare: lo sa che nel 1950 il Veneto aveva un Pil inferiore a quello della Sicilia? Eravamo contadini, queste erano terre di emigrazione. Oggi invece il successo dell’agroalimentare veneto è stratosferico. Questo perché non siamo un distretto agroalimentare e basta, ma anche turistico.

Il Veneto va da Cortina al Lago di Garda, ed è in quel contesto che si inserisce la cultura dell’agroalimentare. Si mangia bene e si beve bene: e il vino è quello che poi ha dato il colpo d’ala”.

Quindi l’agroalimentare è ‘immune dalla crisi’?

“Quello no. Il settore, nel Veneto, e quindi anche a Verona, un po’ di crisi la sente, perché non nasciamo come economia di grande impresa. Il Nordovest tutto sommato avrà un Pil in ripresa nel 2014, si stima. Il Veneto e Verona no, perché la nostra economia è basata sulle micro imprese. E poi c’è la macchia della delocalizzazione: tanti se ne sono andati nell’Est Europa a produrre, perché costa meno. È difficile fare impresa qui, in Italia”.

Qual è l’elemento che fa comunque andare avanti il settore?

“L’adattamento. È cambiata la cultura

dell’avvicinamento al cibo, lo stesso settore è cambiato: siamo artigiani, ma anche commercianti. A Verona abbiamo visto questa evoluzione in cui la massa rimane, ma cambia la metodologia. Non si va più al ristorante ordinando cinque portate e spendendo 100 euro; si mangia meno, si va in trattoria, però si frequenta ancora. La gente non rinuncia al buon cibo, a uscire. Il fatturato non è rimasto stabile: semplicemente si è evoluto”.

Il territorio veronese è stato testimone di questo cambiamento?

“Abbiamo un territorio magnifico: dalla Valpolicella, alla città, al Lago di Garda. Sono questi luoghi che fanno il turismo, enorme, di massa. Che comunque non porta al pic-

co di chi deve spendere i 100 euro per una cena. Ecco che allora vendono di più i bar, le pizzerie. Così ci siamo adattati. Non per questo navighiamo sempre in buone acque.

L’incertezza del Paese ci sta trascinando verso il basso”.

Cioè?

“Siamo presi dal panico, ma questo vale per chiunque faccia impresa e per tutti i settori.

Non capiamo più nulla, e questo complica le cose. La navigazione a vista va bene, ma per un po’. Non siamo la Svizzera, l’isola felice. A Verona c’è un indice di disoccupazione più basso rispetto ad altre zone, ma sempre più alto di quello a cui siamo abituati. Un po’ di sofferenza c’è: il settore tiene nella misura in cui gli altri sono vivaci e vivi”.

GIANFRANCO DALLA VECCHIA, Presidente CNA Alimentare Verona

I DATI PRESENTATI SONO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE Codice ATECO2007 C10 INDUSTRIE ALIMENTARI e C11 INDUSTRIE DELLE BEVANDE Codici ATECO2007: La classificazione delle attività economiche ATECO (ATtività ECOnomiche) è una tipologia di classificazione adottata dall’ISTAT per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico. È la traduzione italiana della Nomenclatura delle Attività Economiche (NACE) creata dall’Eurostat, adattata dall’ISTAT alle caratteristiche specifiche del sistema economico italiano. Attualmente è in uso la versione ATECO 2007, entrata in vigore dal 1º gennaio 2008. Si tratta di una classificazione alfa-numerica con diversi gradi di dettaglio: le lettere indicano il macro-settore di attività economica, mentre i numeri (che vanno da due fino a sei cifre) rappresentano, con diversi gradi di dettaglio, le articolazioni e le disaggregazioni dei settori stessi

CONGIUNTURA DEL SETTORE

Previsioni semestre gennaio-giugno 2014 Produzione

Domanda interna

Lieve diminuzione

Lieve diminuzione

Domanda esterna

Stazionarietà

Fatturato

Lieve diminuzione

Fonte: Indagine VenetoCongiuntura - saldo delle opinioni

Occupazione

Lieve diminuzione

12 focus

ALIMENTARE PUNTA DI DIAMANTE DEL MADE IN ITALY: OLIO, VINO, PASTA. MA ATTENZIONE ALLE TANTE CONTRAFFAZIONI

N

essun dubbio: il settore alimentare è la punta di diamante di quell’immenso tesoro (ancora nascosto) che è il Made in Italy. Vitale, ma anche cruciale: per capirne il perché abbiamo intervistato Mirco Della Vecchia, presidente nazionale Cna alimentare e, nella vita, premiato maestro cioccolatiere produttore di cioccolato artigianale.

Quanto è importante il settore alimentare, oggi?

“L’alimentare è uno dei settori più importanti del Made in Italy, non solo in termini di visibilità: è uno dei settori, in termini di giro d’affari, che contano di più. È vero, l’alimentare vale meno della meccanica, in termini di valore del prodotto in sé, ma l’alimentare, a differenza della meccanica, commercia moltissimo: anche con un fatturato più ridotto riesce ad avere un vasto mercato, c’è più scambio. Non per niente, nonostante la crisi, l’Italia continua a primeggiare, anche se dobbiamo migliorare alcuni aspetti”.

Quali?

“L’agenda digitale, per esempio: alcuni prodotti sono venduti tramite altre compagnie.

Questo è inconcepibile. Il Made in Italy è la nostra grande ricchezza”.

E c’è anche chi lo copia, infatti.

“Il Made in Italy subisce un numero di contraffazioni infinito. È qualcosa che fa davvero male. Sono recentemente stato in Paraguay, e mi hanno offerto una pizza con formaggio ‘al sapore di mozzarella’. Sono stati anche onesti, piuttosto di scrivere moz-

IMPARA L’ARTE DELLA PASTICCERIA Disoccupato e in cerca di lavoro? Ricominciare si può. Con… dolcezza, imparando l’arte della pasticceria. È quanto ha proposto CNA Verona ed Ecipa, con il progetto “Diventare pasticcere”: un vero e proprio corso rivolto a disoccupati, ma anche a chi è in mobilità o in cassa integrazione. Iniziato a ottobre scorso e conclusosi a dicembre, il corso ha visto la partecipazione di 14 allievi. Lavorazione degli impasti per pasticceria lievitata, produzione delle paste basi e composti per la biscotteria, preparazione di ricette per la produzione della pasticceria e delle creme; e ancora, torte e prodotti da forno, da ricorrenza e pasticceria salata, oltre alla produzione della pasticceria moderna e alle tecniche di presentazione del piatto. Non solo pratica: si sono svolte lezioni dedicate all’autoimprenditorialità per sviluppare la propria idea imprenditoriale con elementi di marketing, e affrontando tutto ciò che è relativo alle scienze e all’igiene alimentari e alla sicurezza sul lavoro.

zarella...”

Quali sono le punte di diamante, i prodotti che vanno più forte?

“Sicuramente l’olio, il vino, la pasta. E il settore dolciario: in Italia abbiamo una grande azienda che è la Ferrero. Vi sfido ad andare in un supermercato in qualsiasi parte del mondo. Anche lì troverete la Nutella”.

Voglia di Made in Italy quindi come fattore vincente?

“C’è molta voglia di Made in Italy, e proprio per questo dobbiamo battere sull’internazionalizzazione. Spesso mancano gli strumenti e la disponibilità economica. Ci vorrebbe un “sistema-Paese” che investisse di più. Bisognerebbe che le banche credessero su chi vuole innovare e partecipare alle fiere di settore, e andare oltre la realtà nazionale. Dovremo rivedere il ruolo dei nostri Consorzi, di questo mi farò promotore: puntiamo più su una struttura commerciale che sulla consulenza. Uniamo le forze per chi è interessato a fare export in modo che l’export sia business. L’Italia è il paese che amiamo, in cui siamo nati, ma non è più possibile investire qui, bisogna farlo fuori. Politicamene non abbiamo mai avuto e non avremo mai una vera voce in capitolo; ma per il bene nostro e dell’Italia, abbiamo almeno il dovere di provarci”.

I DOLCI DI RIGATO

P

arola d’ordine: ingolosire. L’azienda di prodotti dolciari Rigato di Rovigo lo fa da 50 anni tondi tondi. Le loro caramelle gommose, i croccanti, i mandorlati, i lecca lecca artigianali di tutte le forme, misure e colori, i torroni e la frutta secca pralinata li gustiamo in fiere e sagre, oltre che in noti parchi divertimento. Non solo ambulanti: fondata nel 1964 l’azienda Rigato produce anche per conto terzi. Con 12 dipendenti e circa due milioni di fatturato, Rigato lavora in tutta Italia. Ma qual è la loro ricetta segreta per il successo? “Sicuramente la flessibilità, la capacità di adattarsi al mercato – racconta Milo Rigato, che con la sorella Alessandra ha preso in mano le redini dell’azienda dei genitori - Il nostro è un settore di nicchia: lavoriamo con un mercato a stretto contatto con il pubblico, un contatto diretto. E la clientela, nel tempo, cambia”. Una clientela golosa sì, ma anche esigente e soprattutto sempre più attenta a quello che acquista, soprattutto se si tratta di cibo. “L’ultima tendenza? Quella di ricercare la qualità nel prodotto: il manifatturiero, il filone produttivo, deve essere italiano. Quindi Made in Italy, sapere cosa si mangia e da dove viene”.

focus

DAL CASEIFICIO AL TURISMO

Renato: vita da pasticcere

N

are il pasticcere mi ha rovesciato la vita. È Renato Smania che lo racconta. Abituato a ritmi ben diversi, prima, e oggi artigiano pasticcere. Negli anni ’90, a 28 anni, aveva un bar. Il fumo delle sigarette riempiva il locale, le chiusure erano a notte fonda e le levatacce non si contavano: un bar è un bar, anche di giorno.

Poi la svolta. “Mi sono reso conto che dovevo pensare alla mia vita”. Così frequenta un corso finanziato dalla comunità europea a fondo sociale 3/4 mesi. Non solo teoria, ma tanta pratica. “Non sono mai stato un creatore artistico, ma mi piaceva. Non mi pesava”. E con la sua compagna aprono prima una, poi due pasticcerie-gelaterie a Lazise, sul Lago di Garda. Otto anni fa, ne rileva una a Lugagnano: una realtà piccola, di paese. “Era una pasticceria da ricostruire, completamente. Dall’immagine alla clientela. Ci abbiamo messo un po’, ma ce l’abbiamo fatta. E poi ho un bravo collaboratore, Paolo, che è capo pasticcere e si sta specializzando nel cake design”. Non solo la bravura: anche il sorriso e la simpatia delle collaboratrici hanno un valore aggiunto. “La nostra ricetta per avere successo? La costanza e la presenza: è importante far capire alla gente che ci sei”.

e ha fatta di strada Via Verde. Da un piccolo caseificio a Velo Veronese, in Lessinia, incastonato nelle dolci montagne veronesi, a un’attività turistica di charme che, oltretutto, dal 2007 con il proprio marchio confeziona i suoi prodotti, che finiscono sugli scaffali dei supermercati del Nordest. La sua storia inizia a fine anni ’70, con la produzione di latte e formaggio. Poi, tra il 2004 e il 2005, la svolta: il cambio d’immagine e la ristrutturazione che ha portato il ristorante, la locanda, il wellness, lo spaccio dei prodotti tipici a cui si sono aggiunti i salumi e gli gnocchi di malga. Ben 7mila forme di formaggio Monte Veronese DOP all’anno, 15mila caciotte, 2mila forme di Gran Lessinia e 50 quintali di salumi. “Il nostro punto di forza? La conduzione familiare, nel bene e nel male” spiega Alfonso Albi; a circondare lui e il fratello Francesco, non solo i genitori, le mogli, fratelli e sorelle, ma anche amici e collaboratori, tutti under 40. “Non conti le ore di lavoro. E poi c’è la voglia, l’esperienza, un po’ forse anche l’incoscienza dei 30-40 anni; poi l’arrivo dei figli, che ti sprona a fare di più. Sono tante le cose che ci hanno fatto diventare ciò che siamo”.

CNA Lab Mantova

è il laboratorio di cucina della CNA di Mantova, un centro di formazione che ospita per tutto l’anno corsi intensivi di pane, pizza, pasticceria e gelato, a diversi livelli. Dal 2010 sono stati formati circa 350 addetti grazie all’impegno del proprio sindacato panificatori e alla collaborazione di partners di alto livello, fornitori di materie prime e attrezzature.

F

incidenza del settore

La docenza è affidata a maestri noti nel settore, e il metodo di lavoro è semplice: partire dalle materie prime, senza additivi o preparati e creare un prodotto di qualità. Così il sapere produttivo rimane agli artigiani e non dipende da terzi, migliora la produttività aziendale e i giovani imparano tecniche per inserirsi nel mercato del lavoro.

Non solo. Ai corsisti che intendono aprire o ampliare l’attività, CNA Mantova offre un servizio completo di consulenza e affiancamento che va dal piano economico e reperimento fondi al marketing e configurazione di prodotto.

Elaborazione CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere al 31/12

Imprese Alimentari

Totale Imprese

% alimentare / totale

0,8%

493.176 4.035 0,7% 640 Vicenza

751 Verona

84.644

Veneto

Vicenza

Provincia di Vicenza

Verona

Veneto Vicenza

da 1 a 9 addetti da 10 a 49 da 50 a 249 250 e oltre Fonte: Camera di Commercio

Provincia di Verona

Imprese 458 97 20 0

0,7%

96.842

Addetti nel settore nel 2013 Addetti alle sedi d’impresa

13

Imprese 498 126 22 6

Italia

Imprese 52.864 6.916 856 101

Verona

Veneto

14 focus

I DATI DEL 2012

G

li associati del settore alimentare alberghi, ristoranti, bar e mense stanno attraversando un momento faticoso. Nel 2012 il settore ha perso consumi per 1,2 miliardi di euro, e nel 2013 c’è stato un ulteriore calo. Gli italiani hanno speso tra bar e ristoranti il 35% dell’intera spesa alimentare, contro la media europea che si attesta sul 32%. Dopo Spagna e Gran Bretagna l’Italia è il Paese europeo in cui maggiore è l’incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare.

Per quanto riguarda la spesa pro-capite, l’italiano spende in ristorazione circa 1.200 euro l’anno: il 32% in più dei francesi e il 53% in più dei tedeschi. Una cifra che porta lo Stivale al terzo posto in Europa, nonostante una crisi che non ha risparmiato il settore. Nello stesso anno il saldo tra aziende nuove e aziende scomparse è purtroppo negativo con -9345 aziende. La cosa straordinaria è che, nonostante i tempi difficili, questo settore sta dimostrando comunque una grande vitalità sul piano occupazionale costituendo uno sbocco importante per i giovani e per quanti vengono espulsi dal settore manifatturiero. Purtroppo la politica non sembra capire il valore anche strategico del comparto (valorizzazione del made in Italy, della vocazione turistica del Paese, delle specificità dei territori).

LE PAROLE CHIAVE CONTRO LA CRISI

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

D

antica ricetta dei mandorlatai veneti abbinata ad un packaging rinnovato e sempre nuovo, il metodo di lavorazione lento e artigianale unito ad operazioni d’immagine, strategie di promozione e, quest’anno per la prima volta, anche fiere internazionali. Tutto questo è Cestaro, un’azienda che, rispettando storia e tradizione, riesce a cogliere le opportunità della contemporaneità, in un giusto connubio tra antico e moderno. L’azienda, fondata nel 1918 a Lonigo da Leonida Cestaro, è oggi nelle mani del figlio Roberto e della moglie Liliana che, con 40 addetti stagionali, lavorano il mandorlato. Da prodotto tipico del periodo natalizio, Cestaro è riuscita a trasformarlo dando vita a sperimentazioni di successo come i torroncini misti frutta o il “mandorlato bio” realizzato solo con ingredienti biologici. Oltre alla Pasticceria a Lonigo e ai tradizionali mercatini di Natale, l’azienda è presente ormai da anni nelle catene della grande distribuzione di Veneto, Lombardia e Lazio. “Il prodotto è artigianale al 100% - spiega Liliana - dalle prime lavorazioni al confezionamento fatto a mano. Il costo della mano d’opera incide non poco sulla nostra produzione, ma questo è il nostro investimento, che ci consente di creare un prodotto unico e di avere un posizionamento di notevole importanza”.

iversificare. E internet. Sono queste le parole chiave che hanno consentito all’azienda Peccati di Gola srl di Dueville di superare la crisi. O quanto meno di non subire eccessivamente il difficile momento economico. Un’avventura avviata nel 2008 dettata dalla passione per la gastronomia. “Adesso gestiamo una gastronomia, che è anche negozio di prodotti tipici, un ristorante annesso, aperto per la pausa pranzo, e il servizio catering per cene private e aziendali, banchetti, buffet, party e ricevimenti, coffee break a congressi e fiere – dice il titolare Marco Giaretta – un po’ per volontà e soprattutto per necessità abbiamo diversificato l’offerta. In questi cinque anni abbiamo vissuto momenti diversi, il flusso costante non c’è.

Ma così siamo riusciti a restare aperti e andare avanti”. Dal 2014 ci si attende qualche segnale positivo. E intanto la mossa vincente numero due è stata internet. “Nel 2013 ci siamo occupati di un centinaio di eventi – continua Marco Giaretta – e abbiamo lavorato anche per fiere importanti a Vicenza, alla Fiera del Marmo a Verona e al Salone del Mobile a Milano. Grazie alla nostra presenza sui portali di settore in internet e all’idea di creare su google una sorta di viaggio virtuale all’interno dei locali della nostra azienda, ci siamo fatti conoscere”.

L’

Presenza sul territorio Unità locali registrate- Unità locali registrate Presenza sul territorio

Vicenza

2009 Verona

814 1.035 5.285

Veneto

Vicenza

2013

Verona

847 1.048 5.365

Veneto

Unità locale Per unità locale si intende il luogo operativo od amministrativo (es. laboratorio, officina, stabilimento, filiale, agenzia ecc.) ubicato in luogo diverso da quello della sede legale, nel quale l’impresa esercita stabilmente una o più attività.

In tal senso un’impresa può essere plurilocalizzata, avere cioè più unità locali.

Fonte: Camera di Commercio

PRODUZIONE ALIMENTARE: BISOGNA FARE RETE

I confini iniziano a stare stretti anche al settore della produzione alimentare. Per crescere, c’è bisogno di andare oltre. Come? Unendo le forze tra imprese per poi prendere tutti per la gola con i prodotti, ma valorizzando anche tutta la filiera che c’è dietro. Il settore racchiude varie eccellenze: pasticcerie, panificatori, imprese vinicole, birrifici artigiani, lavorazione carni. Tutte attività che nascondono prodotti di prima scelta, le cui peculiarità non possono essere sfruttate solo sul territorio. Va tentato il salto a livello nazionale. Dobbiamo portare in primo piano tanto le produzioni quanto la filiera che c’è dietro, legata alle materie prime della nostra area. La strada è segnata: occorre fare rete. Incrementiamo la collaborazione tra produttori, sfruttiamo canali e risorse che ognuno di noi può mettere a disposizione degli altri artigiani.

Foto Sergio Mantello – www.sergiomantello.it

cnavicenza.it – cnavr.it

L’Italia dispone di un sistema di pmi più diffuso, più competitivo ed innovativo, rispetto al resto dell’Europa. Servono interventi urgenti a tutela delle imprese, con un approccio che dia slancio e vigore alle scelte di politica economica.

Vanno rilanciati i consumi e rinnovati i progetti di investimento per una vera crescita.

Vogliamo che il 2014 diventi l’anno della svolta.

focus

Gardagel

Il Tortellaio Matto

U

tendono la pasta, preparano un sugo, pubblicano una foto su Facebook e twittano un post su Twitter: un buon esempio di artigiani anche digitali! Sara e Samuele Frigato, 25 anni lei e 28 lui, nel 2011 hanno deciso di trasformare la loro passione per la pasta in un’impresa artigiana che punta già all’e-commerce.

Sara e Samuele, dopo varie esperienze scolastiche e lavorative nel settore alimentare, hanno aperto un piccolo laboratorio a Boara Pisani (PD) dove preparano pasta di tutti i tipi, sughi, dolci e anche prodotti gastronomici, perché come spiega Sara: “Siamo artigiani e pertanto ogni giorno ci inventiamo qualcosa di nuovo”. Il Tortellaio Matto lavora per ristoranti, attività e famiglie, riuscendo a gestire sia piccole che grandi commesse. Nella sede è possibile acquistare i prodotti ma anche vedere come vengono realizzati, grazie ad un laboratorio a vista che mostra, dall’inizio alla fine, tutte le tecniche di produzione. Le chiavi del loro successo? Un laboratorio in tutta trasparenza e un’anima social che li spinge a raccontare il loro lavoro e il loro prodotto nel web.

Ma dai social network ora vogliono passare anche alla vendita online, a breve infatti sarà possibile fare le ordinazioni semplicemente dal sito iltortellaiomatto.it.

n laboratorio a 360 gradi che crea non solo il prodotto, ma anche l’idea (personalizzata), la ricetta (ad hoc), i corsi di formazione (one-to-one) per imparare a utilizzare al meglio le attrezzature. Innovazione, creatività, qualità: questi i cardini di Gardagel “Stile Italiano”, con sede a Costermano (Verona) affacciata sul Lago di Garda, che progetta, produce e distribuisce decorazioni, coppe, menu, accessori e attrezzature per gelateria, caffetteria, american bar.

Non solo, per differenziarsi Cesare Minet, amministratore delegato dell’azienda, ha negli anni lavorato duramente per renderla davvero unica nel settore. Gardagel è in costante evoluzione. “Per sfuggire alla concorrenza in parte sleale dall’estero, e per non essere schiacciati da un settore che è stato inflazionato, abbiamo deciso di spingerci più in là, con nuove strategie. Una sorta di evoluzione della specie”. Gardagel non solo si occupa dell’ideazione e realizzazione di prodotti Made in Italy, ma va oltre, studiando linee di consumo originali da lanciare sul mercato con prodotti, strategie e servizi collegati. Un esempio? La linea Wellness: un concentrato di freschezza ed energia che trasforma il semplice caffè in un prodotto innovativo.

Guglielmi Claudio

s

Incidenza export alimentare

“t

rentacinque anni di esperienza nel settore caseario e molti sacrifici. Questi i due pilastri della nostra azienda” dichiara Claudio Guglielmi, titolare della Guglielmi Claudio srl, azienda di Valdastico che da quasi 15 anni si dedica alla stagionatura dei formaggi con servizi sia a magazzino che a domicilio. Nata come attività di commercio per ristoranti e alberghi, oggi la Guglielmi conta 14 dipendenti e tre depositi (il principale a Valdastico, uno esclusivo a Cesiomaggiore e uno a Thiene), con una superficie totale di 10.000 mq, che permettono la stagionatura di 400 mila forme di formaggio.

Il prodotto arriva non solo dall’Italia ma anche da Austria, Germania e Repubblica Ceca. I clienti sono tutti italiani, dalle piccole latterie alle grandi aziende con marchi prestigiosi. Il valore aggiunto della Guglielmi è la fornitura ai clienti di un servizio innovativo che permette di essere informati, da remoto e in tempo reale, sulla temperatura e sull’umidità dei magazzini semplicemente connettendosi a internet. Ma in cantiere c’è anche un altro progetto molto interessante: trasformare delle rogge del 1600, ritrovate nel terreno dell’azienda, in punti d’interesse paesaggistico dove si possono gustare i prodotti tipici dell’azienda.

Fonte: Istat - Rapporto annuale 2012

7,8% exp alimentare tot. Veneto

Export Alimentare

Totale Export

3% exp alimentare tot. Vicenza

Vicenza

19% exp alimentare tot. Verona

Verona

19

Veneto

I dati presentati sono stati elaborati in collaborazione con il Centro Studi della Camera di Commercio di Vicenza e di Verona.

Per consultare tutti i dati economici e statistici visitare i siti: www.vi.camcom.it - www.vr.camcom.it

meccanica

La crisi c’è e il grido di dolore delle imprese è arrivato a Roma con la mobilitazione generale del 18 febbraio - Export, innovazione e capacità di diversificare le chiavi per ripartire Foto Luca Andolfatto - www.lucaandolfatto.com

focus

21

settore in sofferenza, cna propone idee e progetti

IVANO MAISTRELLO, Presidente CNA Produzione Vicenza

“r

esta in sofferenza anche in questo avvio di 2014 il settore della meccanica. Che fatica a guardare avanti e trovare prospettive di rilancio dopo un anno decisamente difficile. Un grido di dolore delle imprese artigiane che il 18 febbraio è arrivato fino a Roma, alla mobilitazione generale che ha visto anche una larga partecipazione vicentina. Con il presidente di CNA Produzione Vicenza Ivano Maistrello ad affiancare la presidente Cinzia Fabris. “Era importante esserci. Per un segnale. Se ancora ci fosse stato bisogno di far capire la situazione che stiamo vivendo. Ci abbiamo provato”. A penalizzare la meccanica in questo momento è soprattutto il mercato interno. “Il settore resta in sofferenza – continua Maistrello – per sopravvivere è l’export direttamente o di riflesso che sta aiutando le imprese. Perché il mercato interno è praticamente fermo. Chi riesce ad avere nella subfornitura clienti esteri lavora, altrimenti è dura dura dura”.

Dalle istituzioni il settore attende risposte da tempo. Che però non arrivano. “Devono innanzitutto lasciarci lavorare – continua il presidente di CNA Produzioni – non possiamo avere un socio di maggioranza, lo stato, che decide di cambiare le regole dalla sera alla mattina. Imu, Tarsu… cambiano i nomi ma la pressione fiscale resta. E a questa si aggiunge una burocrazia che ci soffoca.

Un piccolo artigiano non può supportare un ufficio con un’impiegata solo per seguire gli aspetti burocratici. Oltre il 60% degli introiti vanno in tasse, tra Roma e gli enti locali. Significa che su un anno lavoriamo sette mesi

per il socio di maggioranza occulto, che anzi la sua parte la chiede in anticipo, con gli acconti. Prospettive? Una volta si riuscivano a fare previsioni, oggi si va avanti considerando la settimana, il mese. Siamo stati costretti a mettere in campo la flessibilità con i dipendenti, per adattarci ai ritmi di lavoro, tra picchi di produzione e periodi di calo”.

“Come Cna Produzione Vicenza vogliamo ottimizzare gli strumenti di cui disponiamo, sebbene non siano moltissimi, per sviluppare anche altri progetti validi e solidi. L’intenzione è quella di realizzare piani di ampio respiro e concertati insieme agli imprenditori. Stiamo organizzando un’iniziativa, prevista per il 14 marzo, sul tema competitività per le piccole e micro imprese

manifatturiere con il prof. Marco Vedovato, docente di Management dell’Innovazione Università Cà Foscari Venezia. Per migliorare l’azione sindacale nei confronti delle imprese del comparto produzione, la nostra presidenza provinciale, in accordo con la presidenza regionale, ha deciso la costituzione di 4 gruppi di lavoro per segmenti produttivi. I gruppi di lavoro saranno composti da imprenditori, uno per ogni provincia, e avranno l’obiettivo di migliorare le azioni di supporto in ambito tecnico/normativo e commerciale del settore. Altra iniziativa verrà attivata con il Consorzio Fabbri Italia. I fabbri e le carpenterie che costruiscono cancelli e portoni hanno infatti da tempo l’obbligo della marcatura CE. Questo comporta prove di laboratorio e una serie di verifiche tecniche con costi molto alti. Per questo la presidenza provinciale ha deciso di sottoscrivere un accordo con il Consorzio Fabbri Italia. Che mette in condivisione le prove tecniche e provvede alla formazione e all’assistenza tecnica per marcare i prodotti fabbrili. In questo modo ci si mette in regola spendendo cifre contenute”.

“L’aggancio al treno della ripresa può dipendere anche dalla capacità di ciascuna azienda di inserirsi nelle filiere produttive oggi trainanti per aprirvi nuove finestre. È necessario mantenersi sempre aggiornati e informati perché a volte non è solamente il prodotto finito a determinare il successo, ma anche il modo in cui si mettono a frutto le competenze”.

I DATI PRESENTATI SONO RIFERITI ALLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE Codice ATECO2007 C24 METALLURGIA, C25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO; C26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA, APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI; C27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE; C28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA; C29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI; C30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO

CONGIUNTURA DEL SETTORE

Previsioni semestre gennaio-giugno 2014 Produzione

Domanda interna

Domanda esterna

Fatturato

Stazionarietà

Lieve diminuzione

Livello aumento

Stazionarietà

Fonte: Indagine VenetoCongiuntura - saldo delle opinioni

Occupazione

Stazionarietà

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Carbu

Sarp

l

a Carbu snc di Mauro e Monica Carraro è un’azienda di seconda generazione che dal 1979 opera nel settore delle lavorazioni meccaniche.

Quando l’impresa è nata, in una piccola officina a Vicenza, faceva lavori di fresatura e tornitura di particolari in metallo. Oggi, con nove CNC - macchine a controllo numerico, sette addetti e una sede di 850 metri quadrati a Caldogno, si è specializza nella costruzione su disegno di portastampi con un plus nella fresatura “made to measure”.

“Nel nostro settore – spiega Monica – la tecnologia si evolve velocemente, cambiano le metodologie di lavorazione e restare al passo con i tempi è fondamentale. Abbiamo deciso di investire in macchinari nuovi per soddisfare tutte le richieste dei nostri clienti, ma anche per aggredire un mercato diverso”. I loro servizi sono rivolti a stampisti di vari settori, dall’alimentare ai casalinghi, dall’automotive al navale sia del mercato interno che europeo. Ma, con la voglia di sperimentare e innovare, il passo dalle lavorazioni meccaniche a quelle di stile è stato breve. Nel 2000 è nato Taglia•M, marchio fondato per racchiudere le loro nuove collezioni di complementi di arredo, che negli anni li ha portati ad esporre al Macef, alla Milano Design Week e a collaborare con noti designer italiani ottenendo riscontri anche sulla stampa estera.

Battistella

t

ecnologia Made in Italy al servizio del settore alimentare. Questo il business della Sarp, azienda di Castelfranco Veneto che progetta e realizza impianti e macchine per il settore Food.

Fondata nel 1986 da Giovanni Salvalaggio, ha iniziato realizzando macchinari per la piccola ristorazione specializzandosi, poi, nella produzione di macchine per pasta alimentare destinate a medi laboratori.

Dagli anni Novanta, per rispondere alla domanda delle grandi aziende, ha sviluppato un altro settore, quello della produzione di impianti per il trattamento termico degli alimenti. Di anno in anno l’azienda è cresciuta (apre una nuova sede e raggiunge la quota di 30 dipendenti) e così pure gli obiettivi (consolida l’esperienza con i mercati internazionali come Austria, Francia, Germania ed est Europa).

“La meccanica per il Food è un settore con molte opportunità di sviluppo - spiega Alessandra, figlia di Giovanni Salvalaggio - un’impresa artigianale come la nostra riesce a studiare soluzioni flessibili e versatili in base alle esigenze del cliente. Il mercato però richiede un servizio sempre più completo. È per questo che vogliamo creare collaborazioni con altre aziende, per affrontare insieme e in sinergia le sfide di un mercato sempre più globalizzato e competitivo”.

t

rovare nuovi mercati. Per mantenere la produzione sui livelli raggiunti prima della crisi. Alla Battistella Guerrino & C. snc di Rossano Veneto, che produce macchine e ferri da stiro ad uso semiprofessionale e industriale, con oltre 70 modelli tra generatori di vapore, smacchiatrici e assi da stiro, dall’arrivo della crisi è stato fondamentale allargare ulteriormente la clientela all’estero. “Asia, America, Paesi Arabi sono stati la nostra unica via di salvezza – spiega il titolare Daniele Battistella – perchè i mercati in Europa e in Italia sono in continuo calo. Russia, Medio Oriente, Dubai e anche gli Stati Uniti, con hotel e lavanderie, sono i paesi che ci stanno supportando. Anzi, il fatturato del 2013, di poco sopra i 3 milioni di euro, è leggermente aumentato rispetto agli anni precedenti. Tenendo conto comunque che continuiamo ad aggiornare la produzione, a cambiare, modificare, a produrre macchine nuove. Anche innovazioni minime, ma importanti per stimolare il cliente”. Alla base di tutto però resta la ricerca di nuovi mercati. “Bisogna muoversi, correre tanto. Ci vogliono assiduità, costanza. Ormai il sistema è una jungla. Ma non si inventa niente. Bisogna lavorare seriamente, noi siamo sul mercato da moltissimi anni. Conoscono la nostra professionalità e serietà, e il nostro impegno sempre a 100”.

incidenza del settore Imprese Meccaniche

Totale Imprese

493.176

21.690

% meccanica / totale

6,6% 3,5%

5.601 Vicenza

3.412 Verona

Veneto

84.644 Vicenza

4,3%

96.842 Verona

Elaborazione CCIAA di Vicenza e Verona su dati Infocamere al 31/12

Veneto Vicenza

Verona

Veneto

focus

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Addetti nel settore nel 2013

Addetti alle sedi d’impresa

Provincia di Vicenza

Imprese 3.708 1242 212 22

da 1 a 9 addetti da 10 a 49 da 50 a 249 250 e oltre

Provincia di Verona

Italia

Imprese 2.232 526 95 15

Imprese 122.317 27.247 4.111 615

Fonte: Camera di Commercio

i mercati esteri

Pillon

Rossi Tre

d

a parola crisi? Mai sentita. Alla Rossi Tre srl di Seghe di Velo d’Astico, azienda che opera nel settore dei trattamenti delle superfici metalliche dal 1985, 3 stabilimenti, 17 dipendenti, fatturato di circa 5 milioni di euro l’anno, sempre in crescita, hanno scoperto il segreto per non risentire della crisi economica: un mix di qualità, flessibilità e attenzione alle esigenze dei clienti. “E soprattutto – spiega Davide Rossi, titolare dell’impresa con i fratelli Simone e Fabrizio – l’aver sempre reinvestito gli utili in azienda. Come ancora stiamo facendo. Forse qualche sentore del momento difficile l’abbiamo avuto tra il 2009 e il 2010 ma siamo andati sempre in crescita. Abbiamo saputo guardare avanti alle nuove esigenze del mercato, essere disponibili e flessibili, garantire al cliente una qualità al 100%, pronti comunque a contrattare per portare a casa nuove commesse”. La Rossi Tre srl, fondata da Erio Rossi, ora presidente dell’impresa, grazie al rinnovamento e all’impegno di personale qualificato è diventata leader nel settore della subfornitura.

“I nostri clienti sono tutti del Triveneto – continua Davide Rossi – e lavorano con l’estero, quindi indirettamente lo facciamo anche noi. Possiamo contare su collaboratori professionalmente preparati e un pool di ragazzi che sono cresciuti con noi”.

iversificare la produzione. È così che l’azienda Pillon srl di Breganze è riuscita a far fronte alla crisi, senza subire in maniera eccessiva il difficile momento economico. Carpenteria e lavorazione metalli per conto terzi da una parte e macchine raccolta frutta dall’altra.

Del resto queste due produzioni hanno caratterizzato da sempre la storia dell’impresa, fin dalla prima officina meccanica aperta nel 1991, ma – dicono in azienda – è stato fondamentale aver mantenuto entrambe le lavorazioni. Soprattutto dal 2010 in poi, quando sembrava che il settore macchine raccolta frutta, con la produzione destinata per l’85% all’estero, fosse quella trainante.

“In realtà la crisi ha rallentato questo settore, mentre è ripartita la carpenteria di produzione nostra e per conto terzi – spiega Silvano Pillon, uno dei fratelli fondatori dell’azienda – per noi è stato quasi un ritorno alle origini, importante quindi non aver lasciato la strada vecchia per quella nuova, mantenendo comunque un 40-50% di lavorazione sulla carpenteria. Così diversificare, insieme alla professionalità del gruppo di persone che lavora con noi, ci ha consentito di mantenere il fatturato più o meno in linea”. Nel 2013 è stato di 3 milioni di euro, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma comunque su buoni livelli.

l

Le opportunità e criticità dell’internazionalizzazione riguardano anche la subfornitura.

Evidenziano infatti situazioni di maggiore difficoltà proprio quei terzisti che tuttora non sono stati in grado per i motivi più svariati di agganciare porzioni della supply chain affacciate al di là delle Alpi. I numeri ci confermano che a godere di un accettabile 2013 e a cominciare l’anno in corso all’insegna della stabilità, se non di un cauto ottimismo, sono le attività più strutturate e caratterizzate da relazioni più o meno fitte e frequenti con i mercati internazionali Ue o extra Ue. Entro i confini dell’Unione europea l’Italia e la nostra area vantano relazioni storiche e solide con la Germania, ma anche con tutta quella porzione di Est ex socialista che si aggancia alla Russia. Ragioniamo naturalmente anche sul Brasile e sul Sud Est Asiatico, grazie sia ai contatti consolidati nel corso del tempo sia alla più recente partecipazione alle grandi fiere internazionali. Il Sud America offre senza dubbio sponde interessanti.

Nazioni quali Venezuela e Argentina, oltre al già menzionato Brasile, si rivelano estremamente appetibili per la meccanica. Le infrastrutture locali stanno attraversando una fase di boom destinata a non rarefarsi a breve e hanno bisogno di competenze che l’Italia può assicurare.

Nonostante una presenza italiana di lunga durata in loco, la Cina resta un territorio di difficile lettura al quale è possibile accedere con successo solo a seguito di un lungo e dettagliato lavoro di preparazione. Ma il Sud Est dell’Asia non significa esclusivamente Pechino e Shanghai. Malesia, Singapore, Corea, Hong Kong rappresentano le ideali teste di ponte verso bacini di clientela esigenti e numericamente interessanti. Gli ingredienti per affermarsi sono sempre gli stessi: struttura solida e buona organizzazione.

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Presenza sul territorio Unità locali registrate Presenza sul territorio - Unità locali registrate Vicenza

2009 Verona

7.351 4.508

Veneto

29.595

Vicenza

2013

Verona

7.003 4.264

Veneto

27.606

Fonte: Camera di Commercio

quota delle imprese artigiane

Meccanica Sidal Sas

Imprese artigiane

2009

C

on la crisi il settore in cui lavoravamo, quello del marmo, si era fermato. O aspettavamo che finisse la crisi, o facevamo qualcosa. Così abbiamo cambiato settore. Lo dicono alla Sidal: dal marmo alla carpenteria pesante, produzione di macchine da taglio, semilavorati, lamiera tagliata, sagomata, piegata, su disegno del cliente, oltre alla lavorazione di cancelli in ferro. Sidal Sas non si è arenata con la crisi, ma ha cambiato volto, sapendosi adattare. “Abbiamo avuto un’evoluzione”, spiega Martina Tartali, raccontando come l’azienda guidata da suo marito Angelo Dal Corso tre anni fa abbia dovuto fare una scelta vitale. “Abbiamo optato per un settore non sviluppato nel nostro territorio, la bassa Valpantena (Verona), per darci una possibilità”. Prima di fare il grande salto c’è stato uno studio. “Abbiamo sondato il territorio, e poi abbiamo preso la decisione, nel 2011. Ci siamo detti o la va o la spacca”. Certo, nessuno ha mai avuto la bacchetta magica: c’è stato un lungo periodo di assestamento, di riorganizzazione dell’ufficio e dell’officina, e solo oggi Sidal Sas può dire di averlo superato. A testa alta. Non solo: la squadra, in Sidal Sas, si è anche ampliata.

Vicenza

3.257

Verona

2013

2.087

Vicenza

2.876

Verona

1.888

Imprese settore

2009

Vicenza Verona

2013

5.956 3.677

Vicenza Verona

5.601 3.412

Fonte: Camera di Commercio

Dalla Via srl l’estero che ci sta salvando. Se fosse per il mercato italiano saremmo già morti da tempo. Florindo Dalla Via, titolare di due aziende del settore ad Arsiero, la Dalla Via srl lavorazioni meccaniche, fondata nel 1991, e la RTD Forge srl, avviata a fine 2012, che opera nel settore della produzione di particolari forgiati/laminati in acciaio, spiega così come è riuscito a non far travolgere le sue imprese dalla crisi.

Aziende che contano una trentina di dipendenti totali con un fatturato di 1 milione 500mila euro per la Dalla Via srl e di circa 7 milioni di euro alla RTD. “La crisi si fa

È

sentire – spiega – ma fortunatamente lavoriamo per il 70-80% con l’estero, sia Europa che India, Russia e Cina. Perché il mercato italiano è fermo. Il periodo è difficile: i prezzi sono bassi, la tassazione altissima e i risultati faticano ad arrivare. E non avendo la possibilità di diversificare la nostra lavorazione meccanica, siamo andati a cercare nuovi mercati. È questa l’unica soluzione per salvarsi. Tra l’altro il progetto di avviare la RTD Forge è del 2007, quando il lavoro andava a gonfie vele, anche se poi siamo riusciti a partire solo nel 2012. Fosse oggi non rifaremmo quella scelta, almeno in Italia. Ci ha salvato lavorare di più, affrontare i problemi e cercare alternative e nuovi clienti e mercati. Se ci si fossilizza sui mercati esistenti, non si va avanti”.

focus

LBZ lavorazioni meccaniche

u

scire dallo standard, essere disponibili a seguire l’esigenza del cliente, seguendolo passo per passo.

Coccolandolo, anche. Se LBZ lavorazioni meccaniche, che a Verona vanta lunga esperienza nel settore cartario e delle lavorazioni di rulli di grandi dimensioni, fosse una favola, sarebbe quella della cicala e la formica. Perché, mentre il mercato era indirizzato sulla via “facile e veloce” con prodotti standard, LBZ ha iniziato a investire sulla manutenzione, sul prodotto speciale. Fatica che è stata ripagata. “Abbiamo cercato di strutturarci in funzione delle esigenze del cliente - spiega Stefano Boccianti, socio fondatore dell’azienda con Luigi Lavarini e Mauro Zullo - l’esigenza oggi è questa, non il prodotto standard, ma personalizzato. Le aziende poi non hanno più la disponibilità economica di sostituire un macchinario quando si rompe; per questo ci siamo specializzati anche sulla manutenzione e riparazione, modificando e perfezionando impianti già esistenti”. Hanno iniziato in tre, partendo dal nulla; oggi LBZ conta 20 addetti tra progettazione e produzione e l’anno prossimo tutti festeggeranno i vent’anni di attività. Un compleanno più che meritato.

Incidenza export meccanica

Fonte: Istat - Rapporto annuale 2012

45,2% exp meccanica tot. Veneto

Export Meccanica

30,2% exp meccanica tot. Vicenza

Totale Export

Vicenza

30,5% exp meccanica tot. Verona

Verona

Veneto

I dati presentati sono stati elaborati in collaborazione con il Centro Studi della Camera di Commercio di Vicenza e di Verona.

Per consultare tutti i dati economici e statistici visitare i siti: www.vi.camcom.it - www.vr.camcom.it

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26 speciale

Valore artigiano

valore artigiano Tradizione, saper fare e innovazione tecnologica: CNA e Confartigianato offrono nuove opportunità, in sinergia con Venice International University e Fuoribiennale

Portare nelle imprese una ventata di aria fresca. È questa l’opportunità che CNA e Confartigianato, sotto la direzione scientifica di Venice International University e quella artistica di Fuoribiennale intendono offrire con “Valore Artigiano”, il progetto articolato in un anno e mezzo di lavoro che punta a coniugare il tradizionale ‘saper fare’ della nostra imprenditoria con gli strumenti tecnologici contemporanei. Un percorso che è entrato nel vivo con i Workshop alla Scuola Arte e Mestieri e con i Laboratori dedicati a tre temi di attualità: il Design nell’innovazione di prodotto, la distribuzione attraverso l’E-Commerce e la produzione digitale attraverso le Stampanti 3D.

DESIGN

Il nostro artigianato ha il cuore, ed è pronto per arrivare nel mondo, ma solo se investe in ricerca e innovazione.

Il Laboratorio Design vede 10 designer internazionali, sotto la supervisione artistica di Martino Gamper, collaborare con 11 artigiani e piccole imprese del territorio. È chiaro, ormai, quanto sia complementare il rapporto che esiste tra il mondo del design e quello dell’artigianato. I designer vivono

nelle principali capitali del mondo, sono in grado di interpretare le richieste dei mercati e hanno la creatività per immaginare nuovi prodotti. Gli artigiani, invece, dominano le tecniche di produzione, hanno la passione e la cura per il dettaglio e conoscono le caratteristiche dei materiali. Gli uni hanno bisogno degli altri. I designer hanno bisogno degli artigiani non solo per realizzare i progetti ma anche per migliorarli attraverso i suggerimenti di chi ha molta esperienza sul campo. Gli artigiani, invece, hanno bisogno della creatività dei designer e della loro capacità di intercettare il gusto dei consuma-

tori sui mercati internazionali. Il laboratorio si propone quindi di aiutare gli artigiani a valorizzare le proprie competenze in chiave innovativa e ad esportare i propri prodotti verso nuovi mercati a livello internazionale.

Da dicembre il team ha lavorato duramente con l’obiettivo di sviluppare prodotti e prototipi che saranno presentati durante il Fuori Salone a Milano.

E-COMMERCE

Per l’Italia e per gli artigiani l’incontro con il mondo del web è un’occasione di rilancio che non ci possiamo far scappare. A ogni azienda, però, il “suo” e-commerce.

Parlare di e-commerce significa parlare di internazionalizzazione. Aprire una propria presenza commerciale su internet, infatti, rappresenta una prima e proficua forma di internazionalizzazione che permette all’azienda artigiana di

confrontarsi con clienti e mercati diversi cogliendo delle opportunità significative anche dal punto di vista commerciale.

Chi vende online, però, non solo crea una vetrina con i propri prodotti, ma deve anche accettare la sfida di aprirsi a una modalità di interazione e confronto continuativo (pre e post vendita) – e spesso imprevedibile – con i propri potenziali clienti e clienti. Un investimento imprescindibile che richiede prima di tutto un cambiamento di mentalità e di approccio.

In questo caso non esiste una soluzione che vada bene per tutti, ci sono modelli e strade diverse per praticare e-commerce, dalla presenza su portali internazionali (come Etsy o Monoqi) alla realizzazione di un proprio sito internet, dal catalogo statico all’interazione online per vendere prodotti personalizzati.

Ogni azienda deve trovare e provare la propria soluzione combinando e valorizzando le peculiarità del proprio prodotto con le caratteristiche delle diverse alternative a disposizione.

Il laboratorio sull’e-commerce, tenuto da Giorgio Soffiato di Marketing Arena, è partito a gennaio e permetterà proprio a 15 aziende artigiane del vicentino di approfondire, confrontarsi e praticare e-commerce attraverso un percorso operativo ed interattivo.

STAMPA 3D

Da strumento da laboratorio la stampante tridimensionale sta entrando a grandi passi anche nella piccola e media impresa.

L’incrocio tra tecnologie avanzate e saper fare artigianale, tra stampa 3D e lavoro manuale: è questa la nuova rivoluzione digitale della manifattura. Non parliamo di un futuro da “effetti speciali” ma di progetti già in atto nei quali le nuove tecnologie di produzione esaltano il ruolo dell’artigiano, sottolineando l’importanza di quel tocco umano che solo il lavoro manuale può offrire. Le implicazioni di questa combinazione tra tecnologia e saper fare artigianale aprono lo spazio alla creazione di nuovi modelli di business capaci di offrire qualità e personalizzazione al consumatore finale. Come le creazioni di Mauro Chiarillo, falegname di Tricase in provincia di Lecce, che produce attrazioni animate per bambini e mobili su misura. Li progetta e li realizza grazie alla tecnologica cad-cam e li assembla manualmente. Oppure Stampomatica, il progetto di Tecnificio e Lino’s Type premiato alla recente Maker Faire Rome, che mescola la stampa a caratteri mobili di Gutenberg con le stampanti 3D. Il risultato è

una soluzione che consente di auto-prodursi dei biglietti da visita fortemente personalizzati e di alta qualità. O ancora Ex-novo e Bijouets, due aziende cofondate da Fabio Ciciani e Ignazio Pomini, che realizzano oggetti di arredamento e gioielli stampati in 3D

ma rifiniti a mano.

E sarà proprio Fabio Ciciani a curare il laboratorio sulla stampa 3D con l’obiettivo di aiutare gli artigiani ad approfondire e sperimentare le nuove tecnologie di produzione digitale.

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LEtture Titolo:

La nuova geografia del lavoro

Il lavoro cambia la geografia. Il nuovo Nord è a Sud e il successo di un paese dipende dal capitale umano che riesce ad attirare. Enrico Moretti esamina i recenti mutamenti dell’economia del lavoro, che vedono la produzione industriale tradizionale spostarsi sempre più verso l’innovazione, e gli effetti che avranno sul futuro dei Paesi occidentali.

Moretti ha scoperto che ogni posto di lavoro creato in centri di eccellenza dell’innovazione ne genera almeno cinque in altri settori

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produttivi più tradizionali e tutti retribuiti meglio che altrove. Capire, quindi, perché le differenze economiche tra città e regioni, anziché diminuire, continuano ad aumentare, e perché le imprese e i lavoratori più creativi si siano concentrati in determinati luoghi e non in altri, è di vitale importanza per decifrare e orientare il futuro della nostra economia. Questo libro mette a confronto l’esperienza italiana con quella dei paesi che hanno avuto più successo nella creazione di

posti di lavoro, discutendo e motivandone le differenze, e propone possibili soluzioni per incentivare il settore dell’innovazione, motore economico dei paesi industrializzati.

Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori

Perché quelli che vogliono cambiare il mondo non aspettano. Lo fanno. Parafrasando un antico proverbio africano, il momento migliore

per cambiare l’Italia era tanto tempo fa. Ma se non lo abbiamo ancora fatto, il momento migliore è adesso. La strada è quella dell’innovazione. A farla sono tutte quelle persone che senza riempire le piazze stanno cambiando le nostre vite: il modo in cui si fa scienza, si condivide la conoscenza, si fa impresa, si creano posti di lavoro e valore, si producono beni. Ci sono migliaia di startupper che il lavoro non lo cercano ma provano a crearselo inseguendo un’idea innovativa. E artigiani digitali che hanno aperto una fabbrica di oggetti sul pro-

Titolo: L’ Italia che non ti aspetti L’Italia è spesso percepita come la malata d’Europa. Ma è vero? Un’analisi oggettiva dei dati mostra un Paese che, sebbene in crisi, è in linea con gli altri stati europei e, in alcuni casi, esprime valori di assoluta eccellenza. L’Italia, a fronte di un debito pubblico elevato, ha un indebitamento privato molto basso. Il Made in Italy è il terzo marchio più conosciuto al mondo, dopo Coca Cola e Visa. Esiste insomma un’Italia che non ti aspetti fatta di successi, di numeri con il segno più e di creatività. Questo volu-

me non vuole negare le criticità economiche ma vuole descrivere, in modo più neutrale possibile, l’Italia per quello che veramente è.

Analizza anche i motivi per cui gli italiani sono sempre disposti a negare i propri meriti e ad accentuare le proprie lacune. Un grave danno in un contesto di globalizzazione dove i paesi devono anche confrontarsi e sfidarsi in termini di reputazione. Occorre superare questo approccio e riconoscere in che modo il nostro paese possa proporsi come modello di sviluppo.

prio computer. Sta cambiando tutto perché abbiamo a disposizione Internet. Che non è una rete di computer, ma una rete di persone. Che si scambiano informazioni ed emozioni, idee e progetti, beni e servizi. Non per ideologia ma perché conviene. La segretezza, l’esclusività e la competizione, su cui si sono fondati per secoli imperi politici ed economici, sono semplicemente meno convenienti nell’era del web dove le intelligenze collettive, lavorando in maniera aperta, sono in grado di fare cose inimmaginabili.

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Artigianato & Imprese news , even t i , appun t amen t i MEPA: Uno sportello per partecipare a gare pubbliche e vendere online Il Mercato Elettronico della Pupplica Amministrazione (MEPA) è uno strumento di eProcurement pubblico, gestito da Consip per conto del Ministero Economia e Finanze. Si tratta di un mercato digitale nel quale le imprese possono offrire i propri prodotti e servizi e/o negoziare le proprie offerte con la PA. CNA Vicenza ha attivato sul territorio uno Sportello al quale le imprese possono rivolgersi per ricevere spiegazioni sulle modalità di utilizzo del MEPA, per presentare la domanda di abilitazione e per essere assistite anche in seguito ad operare sul Mercato Elettronico.

Riferimenti Sportello: CNA Provinciale Vicenza Via Giuseppe Zampieri, 19 - Vicenza tel. 0444 569900 - email: mepa@cnavicenza.it

LA CITTÀ DEI RAGAZZI il 30 marzo a Bassano del Grappa Domenica 30 marzo torna in centro storico a Bassano del Grappa la manifestazione “La Città dei Ragazzi”, giunta quest’anno alla sua 20° edizione.

CNA Vicenza aderisce, assieme a decine di associazioni, scuole ed enti, alla manifestazione che prevede laboratori e attività artigianali per consentire a bambini e ragazzi di giocare in autonomia e libertà, sentendosi cittadini a pieno titolo.

FESTIVAL CITTÀ IMPRESA dall’11 al 13 aprile 2014 a Schio La settima edizione della manifestazione si intitola “NUOVI ALFABETI PER L’ECONOMIA”. Per tre giorni la città di Schio diventerà centro di aggregazione per leader, opinion maker, imprenditori e attori della società civile. Tre giorni di convegni, seminari, presentazioni, workshop, attività per bambini e ragazzi, ed eventi speciali.

Domenica 13 aprile, ore 17.30 – Lanificio Conte, Schio Made in Italy: dal campanile al mondo in collaborazione con CNA Vicenza Intervento di saluto di Cinzia Fabris, presidente CNA Vicenza. Intervengono Francesca Baldassarri, coordinatore Etsy Italia Team; Filippo Berto, presidente Berto Salotti; Giorgia Caovilla, fondatore O Jour; Gian Luca Gortani, direttore Confartigianato Udine; Nicola Zago, fondatore Sharazad e TheFab. Con le conclusioni di Stefano Micelli, docente di Economia e Management, Università Ca’ Foscari di Venezia; direttore scientifico Fondazione NordEst. Per ulteriori informazioni: www.festivalcittaimpresa.it

SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE dall’8 al 13 aprile 2014 a Milano Punto di riferimento a livello mondiale del settore Casa-Arredo e strumento dell’industria come straordinario veicolo di promozione. La 53° edizione del Salone Internazionale del Mobile, suddivisa in tre tipologie stilistiche – il settore Classico, Moderno e Design – vedrà scendere in campo oltre 1.400 espositori tra italiani ed esteri.

In concomitanza ci sarà il Fuorisalone o design week, l’evento più importante al mondo legato al tema del design, che animerà l’intera città di Milano eventi ed esposizioni.

Per ulteriori informazioni: www.cosmit.it - fuorisalone.it/info2014

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GREEN WEEK dal 17 al 23 marzo 2014 al Muse - Trento da SMART CITIES a SMART LAND Domenica 23 marzo, ore 15.00 – Muse, Museo delle Scienze – Trento, Corso del Lavoro e della Scienza DIGITAL LIFE – LABORATORIO DI STAMPOMATICA a cura di Lino’s Type e Tecnificio A seguire ARTIGIANATO SOSTENIBILE. SUGGESTIONI DIGITALI PER IL NUOVO ARTIGIANO Intervengono Marco Bettiol, docente di Economia e gestione delle imprese, Università di Padova, Andrea Di Benedetto, presidente CNA Digitale e vicepresidente nazionale CNA; Marcello Pirovano, co-founder Tecnificio, Nicola Zago, fondatore The fab.

CNA INTERNAZIONALE: TI ACCOMPAGNiAMO SUI NUOVI MERCATI Hai bisogno di una consulenza preliminare, di una ricerca di mercato, vuoi partecipare a missioni o incoming con potenziali clienti, cerchi un finanziamento per un catalogo, una fiera, una missione, vuoi essere informato sulle iniziative commerciali di CNA Internazionale?

Entra in una rete a misura delle piccole imprese! CNA è anche tutto questo.

Per info: ferdinando.marchi@cnavr.it - estero@cnavicenza.it

CNA COMUNICAZIONE - COLTIVIAMO LA TUA CRESCITA SUL WEB Uno strumento necessario per il cambiamento della comunicazione ai clienti!

CNA Verona offre agli associati una consulenza gratuita su appuntamento con un esperto per verificare le esigenze della tua impresa e un servizio di accompagnamento e assistenza a 360°.

Puoi inoltre rivolgerti all’Ufficio Formazione per conoscere i corsi intensivi di approfondimento programmati sull’utilizzo del web e dei social networks a scopo commerciale.

Per info: elisabetta.scala@cnavr.it

CNA CITTADINI – TI APRIAMO UN MERCATO DI MIGLIAIA DI UTENTI A VERONA E A VICENZA Grazie ad un APP di ricerca geolocalizzata CNA offre una doppia opportunità ad imprese e cittadini.

Le Imprese aderenti potranno inserire i propri contatti e servizi nella vetrina del circuito CNA nazionale, mentre i soci CNA, dotati della CARD CNA CITTADINI, possono trovare in qualsiasi momento e in qualsiasi posto un’Impresa certificata CNA, pronta a fornire loro la propria professionalità anche con sconti esclusivi. Non perdere questa opportunità! Rivolgiti a categorie@cnavr.it oppure a cnacittadini@cnavicenza.it per un appuntamento.

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