Nuovo Artigiano - il Magazine di CNA Vicenza 04/2012

Nuovo artigiano Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO IX N° n.42 del 18 dicembre 2012 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po CONTIENE I.P.

il magazine di cna vicenza

DICEMBRE 2012

RE-START L’ARTIGIANATO RIPARTE CON IL CUORE

LA PASSIONE ARTIGIANA PULSA INESORABILE E SPINGE VERSO LA RIPRESA COSA È STATO FATTO E COSA DOBBIAMO FARE NEL 2013

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editoriali silvano scandian

03

DOBBIAMO CAMBIARE Di crisi si è parlato, anche troppo, ma si è fatto poco per l’artigianato e il mondo della piccola impresa È necessario rivedere la nostra mentalità attraverso modalità di cooperazione e in questo la Cna è in prima linea - Guardiamo al 2013 con la speranza che possa essere per tutti l’anno della ripresa di Silvano Scandian

C

ome ormai da prassi consolidata a fine anno diamo spazio ad una carrellata sulla situazione economica e sulle prospettive del nostro paese e, in particolare, del nostro territorio.

Sul tema della crisi in atto non voglio dilungarmi poiché molto - troppo a mio avviso - è stato scritto e pochissimo si è fatto in termini pratici per l’artigianato e il mondo della piccola impresa. Dobbiamo, purtroppo, costatare come in primis la politica sia rimasta sorda al nostro grido continuo su alcune richieste di rinnovamento e cambiamento di norme per sostituire l’asfissiante burocrazia e per allentare la morsa delle imposte che continuamente soffocano le nostre imprese, salvo prendere qualche raro provvedimento che darà solo un po’ di respiro, come ad esempio la recente adozione dell’IVA per cassa per le PMI sotto i 2 milioni di euro di fatturato.

Sempre drammatico il problema dell’accesso al credito che oggi più che mai viene costantemente reso difficile e spesso negato anche di fronte a storie positive delle nostre imprese. A causa di questa difficile situazione generale del credito, gli stessi consorzi fidi si trovano spesso in difficoltà nel prestare affidamenti, abbandonati come non mai dagli istituti di credito. Come spesso ho affermato in tempi recenti, dobbiamo cambiare la nostra mentalità e modalità di fare impresa. Il mercato è cambiato, il modo di fare impresa deve cambiare. Su questo la nostra Associazione è in prima linea per costruire modalità di cooperazione attraverso le reti di impresa e la costituzione di società cooperative. Inoltre stiamo attivamente lavorando con le altre Associazioni Provinciali, non soltanto del sistema CNA, per intraprendere un cammino comune, che soltanto facendo rete può dare speranza al nostro futuro di imprese e sindacati.

Sulla reale situazione vicentina, traggo alcuni spunti dai dati comunicati nell’intervento del presidente della Camera di Commercio, Vittorio Mincato, durante la manifestazione “Omaggio al Lavoro e al Progresso Economico”.

Dice il Presidente Mincato: “Quest’anno lo scenario economico è peggiorato: la produzione industriale è diminuita del 5% e le aspettative degli imprenditori sono pessimistiche: soltanto uno su cinque ipotizza che nei prossimi mesi la produzione crescerà. Una nota positiva giunge dalle esportazioni che nel 1° semestre sono cresciute del 3,6%, anche se nei mesi più recenti si è registrato un rallentamento della crescita. Nei primi nove mesi di quest’anno 866 imprese si sono cancellate dal Registro delle imprese che ora conta 84.797 aziende. Il tasso di disoccupazione è ulteriormente

aumentato (il numero degli occupati si è ridotto di circa 5 mila)”.

Poi il presidente Mincato continua: “La difficile situazione economica di questi ultimi anni, le rapide innovazioni che stanno profondamente cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare e le nostre stesse imprese e organizzazioni manifestano i limiti di un modello di sviluppo e di un modo di fare impresa che oggi non è più adeguato.

La competizione globale, l’affermazione di economie non più emergenti ma ormai ben consolidate, i mutamenti negli equilibri geopolitici e la ridefinizione dei mercati finanziari che si susseguono con grande velocità determinano anche nella nostra provincia l’indilazionabile esigenza di ripensare il proprio futuro”.

Desidero concludere, pur nel difficile momento che tutti stiamo vivendo, accogliendo alcuni stimoli positivi e considerazioni di speranza, tratti da uno scritto di Carlo De Benedetti: “Per immaginare un futuro, dobbiamo ampliare le prospettive: scommettere su giovani, imprenditori, opinioni pubbliche informate, ma soprattutto su una buona politica. L’orgoglio delle nostre capacità non va disgiunto dalla visione del cambiamento”.

Questo sia il mio augurio per tutti voi affinché il 2013 possa rappresentare per il nostro agitato Paese l’anno della ripresa, con l’auspicio che tutte le forze politiche possano, per una volta, posporre il loro interesse particolare al vero interesse comune. Credo che questa sia veramente l’ultima occasione per uscire dal tunnel, cosa che potremo fare solo mettendoci cuore e valorizzando i nostri punti di forza e le eccellenze del Paese, che sono anche racchiuse nel mondo delle PMI e dell’artiganato, che noi continueremo orgogliosamente a rappresentare. silvano scandian presidente provinciale cna

Nuovo artigiano Impresa Artigiana & P.M.I. - ANNO IX N° n.32 del 22 ottobre 2012 - Poste italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma, DCB Po CONTIENE I.P.

il magazine di cna vicenza

DICEMBRE 2012

03 RE-START

L’ARTIGIANATO RIPARTE CON IL CUORE

LA PASSIONE ARTIGIANA PULSA INESORABILE E SPINGE VERSO LA RIPRESA - COSA È STATO FATTO E COSA DOBBIAMO FARE NEL 2013

sommario

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Periodico di CNA vicenza srl Via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenza Tel. 0444.569900 - Fax 0444.961628 ufficio.stampa@cnavicenza.it www.nuovoartigiano.it www.facebook.com/nuovoartigiano Distribuzione gratuita

Immagine, grafica e impaginazione Hassel Comunicazione CAPO REDATTORE Luisa Nicoli REDAZIONE Ufficio Stampa CNA Vicenza COORDINAMENTO EDITORIALE Paolo Monaco Marco Troncon Jacopo Vencato HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Marco Bettiol Cinzia Fabris Corrado Facco Silvano Scandian COPERTINA Visual by Tecnificio FOTOGRAFIA Fotografi CNA Vicenza Giuliano Koren Impresa Artigiana & P.M.I. Periodico della CNA Aut. Tribunale di Prato n°6 del 25/6/04 Dir. Resp.: B. Lisei Red. e Amm.: Media srl, Via Lombarda 72, Comeana Tel. 055 8716801 Stampa: Rindi - copia 0,10

CONTIENE I.P.

Dicembre 2012 Nuovo artigiano

nuovo artigiano Il magazine di CNA Vicenza

Informativa ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 30/06/2003.

Spettabile Impresa, il D. Lgs. n 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEII DATI PERSONALI” , all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che : 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonchè la piena ossevanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti dapubblici registri, elenchi; 4) contro la sopra indicate finalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, Agosto 2010.

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editorialI

dobbiamo cambiare di Silvano Scandian

editoriali

nuovi orizzonti digitali di Marco Bettiol

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editorialI

Il futuro adesso di Corrado Facco

Visual by Tecnificio

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attualitÀ

direzione futuro di Luisa Nicoli

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speciale II

valore artigiano .2013 Stay tuned!

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rubriche

letture Cataloghi

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rubriche

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rubriche

destinazioni

copertina

re-start. l’ artigianato riparte con il cuore

speciale

venezia caput mundi di Jacopo Vencato

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news

terrItori

schio: dal tessile all’innovazione di Cinzia Fabris

editoriali marco bettiol

07

nuovi orizzonti digitali Oggi accanto agli strumenti tradizionali si sta affacciando il mondo di internet con il quale in futuro dovranno confrontarsi anche le attività a dimensione artigianale - Attenzione però alla qualità dei messaggi veicolati, allo stile e ai contenuti: il segno che la fase di crescita è solo agli inizi

S

appiamo quanto in Italia l’incontro tra il mondo dell’artigianato e quello delle nuove tecnologie sia complicato. In parte i nostri artigiani, abilissimi nelle lavorazioni manuali, hanno difficoltà, per formazione o per motivi generazionali, a fare proprie le logiche del digitale. In parte il mondo delle nuove tecnologie e il web sembrano essere poco attenti al lavoro artigiano.

di Marco Bettiol

Tuttavia iniziano a vedersi, oggi, percorsi di convergenza tra questi due mondi.

Proprio in Italia sta nascendo una nuova generazione di artigiani che ha saputo trovare nelle nuove tecnologie lo spazio adeguato per valorizzare il proprio saper fare e la propria creatività. Ne è un esempio Super Duper che produce cappelli in paglia anni ‘20 e ‘30 (rigorosamente fatti a mano) rivisti con un gusto contemporaneo. Il dialogo con blogger di moda e appassionati in rete ha permesso ai fondatori di Super Duper di raccontare e far apprezzare la qualità del loro prodotto, aprendogli le porte al commercio elettronico.

Non si tratta di casi isolati, molti di questi nuovi artigiani digitali si sono raccolti attorno alla piattaforma di Open Design, un progetto nato per dare visibilità e per costruire un mercato per il design autoprodotto.

Il commercio elettronico, in particolare, sta diventando una delle frontiere più interessanti dove misurare la convergenza tra artigianato e nuove tecnologie. Etsy.com, il primo portale al mondo per vendite online di prodotti fatti a mano, conosce una cre-

scita sempre più sostenuta. Oggi ospita circa 800 negozi online, 15 milioni di prodotti artigianali con vendite pari a 500 milioni di dollari.

E, cosa ancora più importante, è diventato un luogo d’incontro tra artigiani e consumatori finali, che finalmente possono dialogare direttamente senza la mediazione di una distribuzione che è spesso poco attenta alla specificità del prodotto fatto a mano.

Recentemente anche in Italia si stanno sviluppando iniziative in questo senso, la più nota delle quali è Blomming, con l’obiettivo di facilitare ai nostri artigiani l’accesso al commercio elettronico in versione social.

L’atto di vendita online è, infatti, molto spesso il risultato di un percorso di interazione con il consumatore e porta alla realizzazione di un prodotto “su misura”.

Sul fronte della comunicazione, il web si sta dimostrando, un po’ inaspettatamente, un valido alleato del mondo artigianale. Progetti come made by Hand negli Stati Uniti e Segno Italiano da noi stanno contribuendo a offrire un’immagine meno polverosa e folkloristica dell’artigianato. Attraverso nuovi format narrativi online, questi due progetti provano a dare una visione più contemporanea della passione e della qualità che animano il lavoro artigiano.

Questa capacità di combinare artigianato e nuove tecnologie, che Stefano Micelli ha anticipato nel suo ultimo libro “Futuro Artigiano”, rappresenta per il nostro paese un’importante occasione di rilancio economico e sociale. Non possiamo perderla. marco bettiol ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese - Università di Padova

Foto: DVR Renato Dalla Vecchia

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editoriali corrado facco

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IL FUTURO. ADESSO. Fiera di Vicenza ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’ambito del Salone Europeo della Cultura, diventando main partner della sezione Open Design – Un’organizzazione, quella di Fiera, sempre più piattaforma di valori nuovi, luogo di incontro, scambio di beni e di idee, vetrina per l’appunto del saper fare. di Corrado Facco

F

iera di Vicenza ha scelto di interpretare un ruolo primario nell’ambito del Salone Europeo della Cultura, svoltosi recentemente a Venezia, diventando main partner della sezione Open Design Italia dedicata al design autoprodotto e di piccola serie, confermando ulteriormente la propria vocazione di promotore del sistema produttivo territoriale nella direzione di una contemporanea economia della conoscenza dalla quale potrà trovare genesi una nuova fase di sviluppo per il nostro Paese.

Anche nel corso del 2012 - nell’ambito della nostra attività caratteristica dei Saloni internazionali dedicati gioielleria – la nostra Società ha avuto modo di affrontare proprio il tema del “saper fare”, affermando come principio fondamentale della nuova cultura italiana l’idea che il fare manuale è intrisecamente vera produzione culturale del Made in Italy.

Nella logica di tale avvincente percorso di ridefinizione dei paradigmi di eccellenza del comparto produttivo italiano, spina dorsale del nostro sistema economico, abbiamo condiviso appieno la scelta maturata dai promotori di Open Design Italia secondo la quale il saper fare manuale è il più importante fenomeno culturale affermatosi sulla scena internazionale e come tale deve essere sostenuto, comunicato, promosso e diffuso.

Fiera di Vicenza, infatti, considera il brand “Made in Italy” vera e propria infrastruttura immateriale in grado di permettere alle aziende nazionali di affermarsi sui mercati esteri e sul suo riposizionamento e valorizzazione sta lavorando intensamente lanciando Eventi espositivi, che trovano declinazione sia in Italia che all’estero, sviluppando la proposta di incontri internazionali di alto profilo, creando iniziative fuori salone e organizzando premi e concorsi di altissimo contenuto valoriale, mettendo così al centro del proprio pensiero la produzione di alta

gamma, la creatività, il talento e l’innovazione.

La nostra Organizzazione è sempre più piattaforma di contenuti di valori nuovi, luogo di incontro, scambio di beni e di idee, vetrina per l’appunto del saper fare.

In questo senso, anche la nostra recente presenza quale Main Partner del progetto Open Design Italia va nella direzione del supporto attivo messo a disposizione della competenza, della passione, delle idee, dell’abilità, della cultura e della qualità del lavoro: elementi chiave del nostro artigianato e della grande produzione manifatturiera italiana, in generale.

L’approccio sistemico con questi temi non può peraltro prescindere da una progettualità anch’essa innovativa che pone in prima istanza l’esigenza di valorizzare la risorsa dei giovani talenti, patrimonio fondamentale dei nuovi paradigmi e delle dinamiche alternative di filiera.

Giovani talenti che sono stati e saranno i veri protagonisti anche di “Next Jeneration Jewellery Talent Contest”, Concorso internazionale di idee che si muove nel mondo tramite il brand VICENZAORO e che sostiene i nuovi progettisti under 30 del design internazionale del gioiello e dell’accessorio di alta gamma. Già la prima edizione di questa Iniziativa, supportata dalle più importanti Associazioni Artigiane di Vicenza - lanciata nel 2011 e realizzata nel 2012 - ha saputo garantire stimoli fondamentali per alcuni dei maestri artigiani orafi più importanti del nostro territorio che hanno messo a patrimonio comune la loro altissima capacità di interpretazione di una nuova contemporaneità di collezioni, tradotte poi anche nella Mostra “Souvenir d’Italie. Il gioiello souvenir tra memoria e design” curata dalla Professoressa Alba Cappellieri.

L’edizione 2013 del Concorso Internazionale, che ha per tema

“Porte Bonheur” rappresenterà un ulteriore rafforzamento dell’impegno di Fiera di Vicenza per fare incontrare la freschezza delle idee dei giovani designer con le dinamiche del sistema produttivo di riferimento, nella logica di una sua evoluzione culturale che capitalizzi il patrimonio di saperi tradizionali, di innovazione e di nuovo design, grazie ad un’azione strutturata di scouting e ricerca.

Il futuro del nostro Paese e del nostro Territorio può trovare in questa visione complessiva una road map strategica di riposizionamento che coniuga tradizione con innovazione, creativitià con maestria, dinamica del fare e sviluppo del pensiero. In una dimensione correlata tra locale e globale.

Corrado facco Direttore generale fiera di vicenza spa

10 attualitÀ

pronti, Via! direzione futuro Le istituzioni pubbliche investono sulle imprese sempre meno risorse ma il direttore di CNA Vicenza Paolo Monaco invita ad affrontare la crisi come fase storica di mutamento del sistema di sviluppo Parole chiave: start-up, estero, produttività, rinnovamento - E ovviamente internazionalizzazione

di Luisa Nicoli

sessore regionale Coppola che appogdell’economia, momento al quale inveIl dato è dell’osservatorio “Federagerà un progetto che valorizza il lavoro ce Regione ed enti locali reagiscono rilismo e Impresa 2012” della CNA artigiano, ci stiamo lavorando con Conducendo gli investimenti a fronte della del Veneto che mette a confronto fartigianato Vicenza”. decurtazione dei trasferimenti statali e i bilanci di previsione degli ultimi Progetto che riprende un percorall’inasprimento dei vincoli del patto di tre anni: la regione investe in poliso già tracciato da CNA con “AAA stabilità. “Il dato è preoccupante soprattiche di sostegno allo sviluppo delcercasi nuovo Artigiano” all’insegna tutto perché nelle occasioni pubbliche si le PMI solo il 2.1% del suo bilancio, della contaminazione dell’artigianato continua a ribadire la centralità del siultima voce di spesa dell’anno, sutradizionale con il monperata anche da quella do del design e delle per l’assetto istituzioCi auguriamo che il 2013 sia l’anno del rinnovamento, nuove tecnologie diginale e la governance, anzi di un “rinascimento” anche del sistema politico tali e che allarga le sue che si attesta al 2.6%. Un dato che ovviamente preoccupa in un momento di difficoltà in cui le imprese hanno bisogno di essere supportate con politiche adeguate per affrontare la crisi

stema delle Pmi per il Veneto – spiega

il direttore di CNA Vicenza Paolo Monaco – di recente però abbiamo tro-

vato anche una certa sensibilità nell’as-

prospettive “aggiungendo – continua il direttore Monaco - un lavoro preliminare di mappatura delle eccellenze del territorio, che ad oggi non esiste. Un obiet-

attualitÀ

tivo complicato quindi ma importante per arrivare ad un progetto di sostegno, anche commerciale, per i prototipi che verranno prodotti, affinché possano rappresentare anche uno sbocco di mercato”.

I dati dell’Osservatorio di CNA Veneto ma anche di Bankitalia e dell’Unione Europea parlano di stretta sul credito, di disoccupazione destinata a crescere fino al 2014, ma la CNA vicentina invita ad una diversa lettura del momento. “Do-

vremmo smetterla di chiamarla crisi, termine che fa pensare ad una situazione momentanea, legata a fattori contin-

genti – dice il direttore Paolo Monaco – ma considerare questa fase storica un completo ribilanciamento economico e mutamento di un sistema di sviluppo, che non funziona più e va ripensato. Un momento di cambiamento epocale”.

- Verso quale direzione?

“Probabilmente dovremo rivedere il modello di sviluppo e ripensare alla specificità del nostro tessuto imprenditoriale. Anche perché la dimensione di piccola impresa viene penalizzata dalla crescita e dalla nascita di nuovi mercati.

In questo senso, i contratti di rete sono certamente una positiva novità ma non devono essere burocratizzati perché la loro forza è proprio nella flessibilità e semplicità che li caratterizza”.

- Si parla molto di internazionalizzazione per ripartire.

“Parola chiave per la CNA. Nel 2013 in questo progetto coinvolgeremo importanti esperti, anche esterni, sia nella fase della formazione e divulgazione delle opportunità che ci sono per le aziende, sia per una vera e propria consulenza individuale mirata presso le stesse imprese che desiderano esplorare i mercati esteri. Questo non significa incitare alla delocalizzazione ma, pur mantenendo nel nostro territorio mente e produzione, accompagnare le nostre aziende ad esplorare nuovi mercati. Le statistiche ci dicono che le imprese che reggono sono quelle orientate al mercato estero. Dovremmo passare da una logica di orientamento al prodotto o servizio ad una logica di orientamento al mercato o cliente. Bisogna cominciare a guardarsi intorno, anche se per il mondo artigiano è più difficile, perché ha la sua cultura nell’attività e nel prodotto, ben fatto e quindi storicamente remunerativo”.

- Prodotto che guarda anche all’innovazione.

“Sulle attività produttive, in particolare quelle considerate sino ad ora a basso valore aggiunto, diventa fondamentale ragionare sulla qualità, sulla valorizzazione del prodotto. E in questo senso anche sul marchio made in. Questione sulla quale la CNA è attenta e attiva per riportare il tema al centro del dibattito e valorizzarlo. Made in Italy è infatti uno dei brand più famosi al mondo, con Apple e Coca Cola, ed è quindi molto spendibile, soprattutto parlando di internazionalizzazione”.

- Dal mondo imprenditoriale però arriva un richiamo forte al mondo del

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credito, che stringe i cordoni della borsa.

“In effetti si registra un irrigidimento nell’erogazione del credito alle imprese, secondo il sistema del rating utilizzato dagli istituti di credito, che diventa sempre più rigido. Le banche inoltre stanno ‘scaricando’ sempre più sul sistema dei Confidi il rischio e i costi delle erogazioni ma lo strumento Confidi, inventato proprio dal nostro sistema associativo per garantire la solvibilità delle PMI, non può rischiare di saltare e compromettere l’attività perché diventa l’ultimo anello della catena, e quindi quello più debole, anziché essere un fondamentale strumento di sostegno al credito e di supporto a banche e imprese”.

- Le parole chiave per le pmi nel 2013?

“START-UP: bisogna in ogni modo incentivare i giovani che hanno delle idee imprenditoriali nuove, sostenendo le più valide. ESTERO: in questo la provincia di Vicenza parte in posizione di favore perché è costantemente tra il terzo e quarto posto in Italia per volume di esportazioni. PRODUTTIVITA’: tutte le statistiche di confronto con gli altri paesi europei maggiormente industrializzati dimostrano che abbiamo un deficit di produttività dovuto all’alto costo del lavoro, che diventa un elemento di grave penalizzazione in termini di competitività. Bisogna semplificare e snellire la burocrazia per le imprese, che non possono pagare per il solo fatto di esistere. RINNOVAMENTO: ci auguriamo che il 2013 - anno elettorale anche per CNA per l’elezione del nuovo presidente provinciale e nazionale - sia l’occasione di un rinnovamento – ma mi piacerebbe fosse un vero e proprio “rinascimento” - anche del nostro sistema politico. Rinnovamento inteso anche come riforma delle province: forse bisogna ripensare anche tutto il modello istituzionale che governa i territori”.

- Anche nel 2013 il web sarà un punto di forza per le imprese?

“Sì, ma si deve parlare di seconda generazione del web, come strumento attivo per stimolare contatti e partecipazione e non solo come passivo fornitore di informazioni. Anche lo strumento internet deve entrare in una logica di mercato, di attenzione al cliente e di personalizzazione del servizio, soprattutto per le nostre imprese che non hanno la possibilità di dotarsi di una rete commerciale fisica in tutto il mondo”.

12 copertina re-start

IL GUSTO DI DOMANI

unione ALIMENTARE

Gli imprenditori sono ottimisti ma anche il sistema agro-alimentare sente la crisi Bene l’export ma servono una politica industriale vera, meno burocrazia e lotta alla contraffazione - Cercasi Nuova Imprenditorialità

Il sistema agro-alimentare italiano rappre- “La crisi morde e i consumi scendono, ma chiede meno burocrazia. Gli imprenditori senta circa il 15 per cento del Pil nazionale. nonostante il quadro sfavorevole il settore sono anche consapevoli dei limiti delle imIl fatturato 2011 ha superato i 116 miliardi continua a tenere e l’export dà una saluta- prese e sono pronti a fare la loro parte, ma di euro, il 7.5% in più che nel 2010 quan- re boccata d’ossigeno. Anche se le vendite chiedono supporto dallo Stato. Il sistema do il mercato valeva 108 miliardi, a causa all’estero non possono fare miracoli conti- italiano stenta a reggere il confronto eurodell’aumento nei prezzi delle commodity nuano a crescere, pur se con passo ridot- peo. E noi lo verifichiamo giornalmente nel che si sta riflettendo sulla riduzione dei to. Ci sarà spazio anche per i giovani sia confronto con i nostri concorrenti. Solo nel campo dell’energia margini e sull’inflaEXPORT E TUTTI IN RETE i costi per KW in zione.

L’industria “Export, futuro per l’alimentare”: è una proposta della CNA Veneto per accompagnare Italia superano del alimentare italiana è all’internazionalizzazione le piccole e medie imprese che intendono affrontare, per la 40% la media eula prima esportatrice prima volta, un piano di sviluppo commerciale nei mercati esteri e, per chi lo ha già ropea, nel campo al mondo di pasta, affrontato, pensare ad un potenziamento e consolidamento in maniera mirata. dei rifiuti del 30%, in seconda posi“Piccoli grandi in rete - Una risposta per le nuove sfide”: azioni di promozione delle nelle infrastrutture zione per i vini e la Reti d’Impresa attraverso lo sportello Reti che CNA metterà a disposizione come nuova e reti del 60%, nei terza per cioccolata opportunità in questa situazione di crisi. servizi bancari ed e preparati con caassicurativi i costi cao. Le imprese del settore hanno aumentato le esportazioni di nella manodopera sia in termini di nuova per conto corrente, per carta di credito e oltre il 10% sul 2010 e quasi la metà delle imprenditorialità. Ma le aziende hanno bi- i costi per fidi superano la media europea imprese investe in innovazione e sviluppo sogno di una politica industriale vera. È a dell’ 80%, per non parlare di fideiussioni ed puntando sui monomarca. I consumi in- rischio la competitività del settore se le ri- assicurazioni. Da qui la richiesta di meno terni sono stagnanti, quelli “fuori casa” val- sorse per il finanziamento e l’autofinanzia- burocrazia e più strumenti per competere. gono 73 miliardi. Nel 2011 sono passati in mento vengono falcidiate da oneri e tasse. La ricetta degli imprenditori di CNA Alimani straniere marchi storici per un valore Gli imprenditori non perdono l’ottimismo mentare punta dunque sull’armonizzaziointorno ai 5 miliardi di euro e la tendenza anche se il settore alimentare non esce in- ne a livello europeo dei costi di sistema, su è quella di continuare lungo questa china. denne dalla crisi. Dal 2008 perdiamo due di una gestione dei servizi efficiente che si Secondo le stime, il fatturato dell’industria punti percentuali di consumi ogni anno, basi sui prezzi reali e su un maggiore sostealimentare italiana nel 2012 dovrebbe esse- scopriamo che le promozioni muovono gli gno all’export. Una politica dunque finalizre più del 2%. Sempre bene l’export sebbe- acquisti ben più dei brand e della qualità dei zata a riconoscere all’industria alimentare ne ci sia stato il rallentamento del ciclo e il nostri prodotti, scopriamo che la famiglia il suo ruolo strategico.”.

Il presidente Sara Reniero italiana riduce le cosiddette spese libere. Si problema contraffazione.

SE QUESTA NON È CREATIVITà!

Un’unione che, per non perdere il passo, necessita di politiche intersettoriali - L’artigianalità artistica rappresenta una risorsa e non un costo, partiamo da qui Il 2013 sarà l’anno del Valore Artigiano

“L’ unione dell’artistico è forse quella che più soffre di essere un raggruppamento di settori con dissimili esigenze e problematiche. Non che l’idea di mettere sotto uno stesso tetto mestieri diversi, ma con potenziali affinità rispetto al mercato, sia un’idea sbagliata ma per fare di questa variegata pluralità una vera unione erano e sono necessarie delle forti e continuative politiche intersettoriali, oltre a quelle di settore. Altrimenti come facciamo a rappresentare, a unire assieme, l’azienda orafa locale che espone a Las Vegas all’artigiano che batte il ferro, da solo, in quel di Feltre? Ecco quindi sul tavolo un bel tema di discussione e di lavoro per il 2013. Mi auguro che la CNA metta mano al problema, che non è solo una questione di architettura organizzativa, ma funzionale a più efficaci iniziative per i vari settori.

Il 2012 si chiude con un importante risultato nazionale: la definitiva approvazione al Senato del disegno di legge che disciplina il mestiere dei restauratori dei beni artistici.

Ha dell’incredibile vedere il tempo, la fatica e le battaglie che abbiamo dovuto fare per far riconoscere il lavoro che con passione e competenza fanno da sempre i nostri artigiani restauratori. Ma quando diventeremo un paese normale? Ora su questo fronte rimane più che mai aperta la partita

RE-START ORAFO In questo periodo abbiamo partecipato ad alcuni progetti di cooperazione tra artigiani, imprese tecnologiche e designer che hanno evidenziato come il nostro prodotto possa trovare declinazioni in grado di intercettare nicchie di mercato attente alle innovazioni.

La premessa a qualsiasi operazione di re-start per le piccole imprese del settore del gioiello ma in generale dei produttori Made in Italy è certamente un approccio attivo alle collaborazioni ed alle contaminazioni che mettano insieme e raccontino anche visivamente il saper fare del nostro tessuto d’imprese e il sapere tecnico e scientifico presente nei vari luoghi del nostro territorio a partire dalla università. La vicinanza tra queste due facce del sapere possono generare una accelerazione fantastica che se riusciamo, come associazioni, a guidare ed accompagnare sul mercato può darci delle prospettive che altrimenti si sposteranno inesorabilmente sempre più in là. dei finanziamenti da garantire alla conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico: non un costo da sostenere, ma vera risorsa per il nostro Paese!

Dell’attività dell’Unione a livello regiona-

le c’è poco da dire, anzi nulla! Se ne potrà parlare quando le CNA provinciali prenderanno coscienza che l’artigianato artistico serve a qualcosa di più che riempire le solite Mostre dell’artigianato Artistico. Esclusa però la nostra di Vicenza, l’unica che da anni conduce su questi temi una costante e articolata iniziativa . Da anni come Unione, in piena sintonia con l’Associazione, abbiamo via via sviluppato una più contemporanea definizione dell‘ “artistico” basata su variabili capaci di far emergere e mettere a fuoco nuovi originali rapporti tra settori tradizionali dell’artigianato del territorio e tra questi settori e le problematiche legate all’innovazione e allo sviluppo.

Il tema della creatività è l’architrave portante di questa nuova visione che abbiamo saputo tradurre, grazie alla consapevolezza di tanti colleghi artigiani, in iniziative concrete che hanno saputo imporsi all’attenzione nazionale. Ora per il 2013 vogliamo rilanciare alla grande sul tavolo il progetto “Valore Artigiano” elaborato ... udite ... udite ... con gli amici di Confartigianato Vicenza. Battute a parte: nuove idee e un modo nuovo di lavorare, unitario, che mette assieme tutte le forze per il bene dell’artigianato”.

Il presidente Sergio Paolin

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unione ARTISTICO e TRADIZIONALE

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unione AUTOTRASPORTO FITA - AUTOTRASPORTO

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IN VIAGGIO VERSO IL 2013

L’autotrasporto raggiunge finalmente la normalizzazione delle procedure e delle regole: dai costi minimi ai pagamenti, fino ai diritti del subvettore Continua l’opportunità della consulenza legale offerta da CNA Vicenza

La categoria che unisce tutti i lavoratori nell’ambito dell’autotrasporto si fa carico di una serie di nuove normative, fondamentali per determinare una volta per tutte regole e procedure comuni a tutti.

Per quanto riguarda i costi minimi, Stante la soppressione della Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica ex art. 12 D.L. 95/2012 “Spending Review”, le funzioni precedentemente svolte dalla medesima sono state trasferite alla Direzione Generale per il trasporto stradale e per l’intermodalità presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Conseguentemente dal 12 settembre 2012, i costi minimi sono nuovamente definiti dalla Direzione generale per il trasporto e per l’intermodalità.

Più precisamente, potrete trovare sul sito www.cnavicenza.it la Tabella Costi di esercizio - ottobre 2012.

Si ricorda, ancora, che ai sensi dell’art. 2951 c.c. si prescrivono in un anno i diritti derivanti dal contratto di trasporto, salvo che il trasporto abbia inizio o termine fuori Europa, in quanto in tal caso la prescrizione si allunga con il decorso di 18 mesi.

Il termine decorre dall’arrivo a destinazione o, in caso di sinistro, dal giorno di questo. Si rammenta, altresì, che in caso di recupero tariffario di “costi minimi” il ter-

mine di prescrizione è pari ad un anno nel caso di contratti di trasporto scritti aventi i requisiti, ovvero di 5 anni, in caso di contratti verbali ovvero di contratti scritti privi di uno o più requisiti.

Molto sentito in regime di austerity il tema dei pagamenti: si ricorda che per la totalità dei trasporti eseguiti in regime di subvezione successivi al 12.08.2011 è stato riconosciuto il diritto del subvettore di agire direttamente nei confronti del committente primario, in caso di mancato pagamento del vettore (proprio committente); tale diritto è riconosciuto anche in caso di fallimento del vettore.

Inoltre è interessante sapere che le società di autotrasporto che esercitano con massa complessiva superiore a 1,5 t. e che hanno presentato il requisito della capacità finanziaria (€ 9.000,00= per il primo veicolo ed € 5.000,00= per ogni veicolo successivo) in data antecedente al 4 dicembre 2011, hanno dovuto ripresentare il possesso del requisito entro il 4 dicembre 2012.

Infine la permanenza del requisito della capacità finanziaria può essere dimostrata tramite dichiarazione di un soggetto abilitato (revisore contabile e/o centro CAF), ovvero tramite fideiussione bancaria o assicurativa.

TUTELARSI CON CNA In ultima istanza ricordiamo a tutti gli artigiani al volante che prosegue con orgoglio l’impegno della CNA – FITA Vicenza ad assistere le imprese di autotrasporto associate tramite un servizio di consulenza professionale dedicato presso le sedi di Vicenza e Thiene.

Un pool di legali specializzati nel settore dell’autotrasporto forniscono consulenza legale in materia di contratti di trasporto, verbali di contestazione su strada, attività di recupero crediti, nonché, più in generale, sulle varie problematiche che possono verificarsi nella gestione quotidiana della movimentazione merci su strada.

Tutelarsi, attraverso un continuo ed imperterrito impegno all’informazione e alla formazione, risulta ora più di prima fondamentale.

A REGOLA D’ARTE C’è ottimismo per la ripresa del settore - Fra le priorità del 2013 il rilancio del mestiere del parrucchiere, che richiede talento, arte e formazione Il mondo dell’estetica si orienta verso un’alta professionalità

“Per l’Unione Benessere e Sanità, nonostante il periodo di crisi economica che ha colpito tutte le categorie, è il momento di essere ottimisti per la ripresa”. Lo dice il presidente Giorgio Viero, he guarda al 2013 con la fiducia di chi comunque ha capito che bisogna cambiare mentalità e rilanciare una professione, quella dei parrucchieri in particolare, che va vista come una forma d’arte e non un ripiego per chi, nel mondo del lavoro, non riesce a trovare la propria strada. Per quanto riguarda l’ultimo contratto di lavoro, che risale al 2011, firmato dalle associazioni artigiane e dai sindacati, viene introdotta la possibilità di affitto della poltrona/cabina. Lo ha spiegato Claudio Carpentieri, responsabile dell’Ufficio Politiche Fiscali della CNA nazionale. “In sintesi viene stipulato un contratto in base al quale il titolare di un salone di acconciatura o di estetica cede in uso una delle postazioni di lavoro esistenti nella propria azienda al titolare di un’altra impresa, anch’egli in possesso dell’abilitazione professionale, per consentirgli di esercitare autonomamente la propria attività”. “Un vantaggio per chi affitta - ha affermato Savino Moscia, presidente nazionale di CNA Benessere e Sanità - perché così utilizza al meglio la propria struttura e magari consegue un risparmio nella gestione delle spese

correnti, e per chi non può permettersi di aprire un centro in proprio, per esempio un giovane nella fase di start up. Abbiamo stimato che, quando l’applicazione di questo strumento entrerà a pieno regime, sarà possibile far emergere dal ‘nero’ 20mila posti di lavoro”. “Un primo passo su un regolamento che aspettavamo da anni – dice Giorgio Viero, presidente dell’Unione di Cna Vicenza – ma la strada da fare è ancora lunga. Soprattutto se si considera che si è scelto di liberalizzare le aperture ma la maggior parte delle attività è costituita da piccole unità, con 1-2 dipendenti, e che la novità della poltrona in affitto premia le imprese con almeno 3 lavoratori. Bisogna cambiare la nostra mentalità di parrucchieri: il nostro lavoro è un’arte, dobbiamo elevare nuovamente la professione. E oggi diventare più imprenditori che artigiani, perché fare bene una cosa è importante ma non è sufficiente se non viene gestita al meglio. È uno dei limiti che abbiamo e quindi sotto questo aspetto dobbiamo crescere.

Il clima è pesante, le difficoltà economiche si fanno sentire per tutti e noi che siamo a contatto con la gente lo percepiamo ogni giorno. Ma vogliamo essere ottimisti.

Chiediamo però meno vincoli e una normativa che sia al passo con la categoria e con i tempi. A volte arriva a regolamentare

alcuni aspetti della nostra attività in ritardo rispetto alle esigenze del settore”.

NO ALL’IMPROVVISAZIONE Chi vuole avviare un centro massaggi deve farlo solo ed esclusivamente in qualità di estetista o di terapeuta, con i requisiti stabiliti per legge. Il percorso professionale per diventare estetista è rigoroso: i requisiti si ottengono con un periodo di lavoro (3 anni come lavorante qualificata e 5 come apprendista) seguito da un corso di 300 ore, oppure 1800 ore di corso base più 900 ore di specializzazione. Molti esercizi aprono offrendo servizi di vario genere, praticando tariffe estremamente concorrenziali ed eludendo tutte le restrizioni che la legge prevede, saltando tutte le autorizzazioni igienico-sanitarie che sono estremamente rigorose.

I clienti devono sapere che dietro un servizio non regolare vi possono essere anche danni alla salute, questo è il rischio affidandosi ad acconciatori ed estetiste abusivi. Al contrario, i saloni regolari assicurano il rispetto di tutte le norme igienico-sanitario in merito alla sterilizzazione degli strumenti, all’igiene degli operatori, all’utilizzo di cosmetici ed apparecchiature: una garanzia per il cliente.

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unione BENESSERE e SANITÀ SANITÀ

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unione COMUNICAZIONE

COMUNICAZIONE CONDIVISA La comunicazione è il filo conduttore tra il tessuto produttivo e il grande pubblico Il valore della professionalità è comprensione dei bisogni e traduzione delle esigenze Il futuro è nella Rete d’Impresa

“Il problema è vero per tutte le tipologie di impresa, a partire da quelle che fanno comunicazione e che si propongono di essere a supporto a tutte le altre che hanno la necessità di far conoscere i loro prodotti.

Il rumore dato da una miriade di messaggi ora massicciamente autoprodotti grazie all’incedere veloce di nuove tecnologie (pensiamo al web e ai social network, alle immagini digitali) può provocare ora indifferenza o rigetto per autodifesa.

Rimane viceversa necessario saper trasmettere con chiarezza ed efficacia le varie offerte di prodotto e di servizio rimanendo nell’ambito dell’impresa.

Per farlo devono attivarsi le professionalità, le conoscenze sedimentate e aggiornate degli operatori della comunicazione, facendo prevalere la qualità dei messaggi alla facilità di produrli e alla loro quantità.

La nostra professionalità deve accompagnarci nelle azioni di sostegno e supporto al racconto delle esperienze produttive del nostro territorio.

Noi grafici, fotografi, cineoperatori, stampatori e illustratori possiamo essere l’anello di congiunzione tra il tessuto produttivo e il mercato e pertanto dobbiamo porci come attori di un processo di valorizzazione del territorio e garanti verso il mercato del racconto. Più precisamente, penso che

INTEGRARE PER CRESCERE Lo scorso numero della rivista aveva come titolo “Codici della Comunicazione”.

Pochi titoli esprimono meglio di questo uno dei temi necessari perché i piccoli possano aspirare ad essere attori di una nuova stagione di successo.

Comunicare per conoscersi e per partecipare alla definizione di strategie di gruppo che facciano dell’essere piccoli ma disponibili alla cooperazione la risorsa per aggredire i problemi ed essere grandi sul mercato. È sempre più forte la spinta perché anche nel settore della comunicazione e del terziario avanzato si costituiscano delle reti cooperative tra le molteplici specializzazioni. Non è solo la necessità di strutturare offerta completa di servizio ma anche di razionalizzazione di costi ed investimenti.

C’è sempre più una spinta all’integrazione funzionale delle specializzazioni che, facendo perno sulla flessibilità e la motivazione dei singoli, sia in grado di competere.

Ecco qua l’altra parola chiave: competere in uno scenario dove è sempre tutto più complicato e dove saper comunicare diventa elemento necessario per differenziarsi. il progettista grafico non sia solo un tecnico abile, ma un soggetto capace di leggere, partecipare e interpretare la società e il territorio in cui vive (e noi veneti, italiani, abbiamo un background notevole da cui attingere); saper costruire connessioni tra valori, storie, competenze, far emergere le peculiarità. Sono questi i plus che posso-

no aiutare a differenziare e a far valere un prodotto nato in Italia, nei nostri laboratori e riposizionare efficacemente i nostri prodotti nel mercato globale”.

Il presidente Sergio Carrara

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TEMPO DI RI-EDILIZIA

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Oggi investire nell’edilizia è diventato difficile, vista la situazione del mercato delle costruzioni, anche se i dati confermano una possibile ripresa nel settore delle ristrutturazioni. Il mercato immobiliare, infatti, è completamente bloccato e la conseguenza è uno stallo continuo per le imprese edili che avevano trovato nella nuova costruzione il mercato di riferimento.

Il mondo del mattone sempre stato indice dei cambiamenti del tempo, delle modificazioni di stili di vita e abitudini: così le piccole e medie imprese di CNA si posizionano in un ottica lungimirante, cercando di anticipare e accompagnare le esigenze dell’utente finale. Solo così facendo potremo continuare ad anticipare la società e offrire un servizio ad hoc.

L’unione CNA COSTRUZIONI punta così per il 2013 ( proseguendo su un cammino già iniziato quest’ anno) su tre percorsi: • La rete di Imprese • La ristrutturazione “ chiavi in mano” – CNA Ri-edilizia Team • L’aggregazione al consorzio CME per gli appalti pubblici

Questi tre percorsi in realtà sono collegati tra loro, perché è palese che solo imprese che si uniscono insieme aderendo a criteri di edilizia di qualità per poter rispondere al meglio alle richieste del cliente possono rilanciarsi nel mercato.

Allora la proposta di CNA Ri-edilizia team per un appartamento chiavi in mano può essere la soluzione. CNA Ri-edilizia Team diventerà, passando attraverso una presentazione ufficiale a SPAZIOCASA 2013, il gruppo di imprese specializzato nella ristrutturazione, il restauro e l’efficientamento energetico degli edifici.

CNA Ri-edilizia Team garantisce tre aspetti fondamentali nel mercato delle ristrutturazioni: il prezzo definito, che sarà quello alla consegna, la tempistica, e la completa gestione della pratica. Dichiara il presidente Marcello Splendore: “al cliente, che non dovrà occuparsi di nulla durante il percorso di intervento, vengono fornite tutte le prestazioni necessarie perché l’opera sia completa e pronta per l’uso nei tempi concordati. Senza doversi più darsi pensiero di contattare idraulico, falegname, piastrellista, muratore e di far coincidere e integrare tempi e lavori, con un occhio attento anche ai costi dei diversi interventi.” Inoltre l’ appartamento chiavi in mano permette di approfittare delle agevolazioni che la ri-

strutturazione può offrire: detrazioni sulle spese per il risparmio energetico; proroga del piano casa per altri due anni (con possibilità di ampliare del 25% la propria abitazione senza nessuna pratica edilizia); incentivo ventennale 5° Conto Energia per gli impianti fotovoltaici e ovviamente la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni.

Se l’unione fa la forza, forse oggi più di sempre, CNA è lieta di annunciare anche che dopo un confronto avvenuto il 4 dicembre 2012, le imprese di costruzioni di CNA Vicenza potranno aderire al consorzio emiliano CME, uno dei più grandi consorzi di imprese edili ed impiantistiche in Italia. L’adesione offre un servizio di supporto all’impresa per la partecipazione agli appalti pubblici. Infatti CME può intervenire per fornire all’impresa che concorre ad un appalto pubblico le certificazioni richieste ( SOA e altre certificazioni di qualità), nonché concorrere direttamente come CME a grandi concorsi o gare pubbliche poi distribuendo l’opera alla rete di imprese vicentine aderenti, in maniera tale che ognuno possa ricevere nuove commesse.

Un futuro di relazioni e di contatti, di apertura al mondo dell’innovazione e alla condivisione di idee, questo è ciò che riteniamo fondamentale oggi e domani.

unione COSTRUZIONI

Tre percorsi per il futuro di un settore che deve necessariamente trovare nuovi sbocchi: Rete d’Imprese, ristrutturazione “chiavi in mani” e aggregazione al consorzio CME Per info e curiosità segui CNA Ri-edilizia team su Facebok

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QUALITà vs quantità

unione FEDERMODA

Ripensare il concetto di Made in Italy partendo dalla cultura artigiana Re-made è personalizzare, innovare, valorizzare In crescita il fenomeno dell’e-commerce come nuovo canale di vendita

Non si può di certo negare che, come la gran parte dei settori economici anche quello del tessile-abbigliamento stia vivendo negli ultimi anni un periodo particolarmente difficile, messo ancor piú alla prova dalla contrazione generalizzata dei consumi. Si allontana sempre di più anche la speranza di riportare nel territorio nazionale la produzione dei grandi marchi italiani che hanno delocalizzato in paesi il cui costo della manodopera è sensibilmente piú basso rispetto al nostro. Bisogna trovare necessariamente nuove strade che passano per la rivalorizzazione della filiera e per la ricerca di una nuova tipologia di committenza fino ad aprirsi a nuovi strumenti e canali di vendita.

Stefano Micelli ci esorta a pensare ad un re-made in Italy, perché il brand, usato impropriamente per etichettare prodotti che non sempre sono realizzati in Italia, va ripensato nella sua vera natura. Ecco perchè si parla di re-made pensando al valore del marchio ITALIA percepito nel mondo come culla di arte, cultura, artigianato e design. Questo concetto può rappresentare una chiave di volta importante anche per le piccole imprese artigiane del settore moda che devono ridefinire la propria natura di imprese in una chiave in grado di dimostrare il proprio valore aggiunto: l’italiano

STUDIANDO LA CONCIA Nel distretto conciario vicentino l’equilibrio del sistema produttivo non può fare a meno della piccola impresa, che costituisce un bacino di risorse importanti per la tenuta dello stesso. Tuttavia le situazioni di crisi possono portare a forme di concorrenza che finiscono per essere controproducenti per tutta l’area. Occorre, invece, puntare rapidamente su azioni ed iniziative capaci di far muovere insieme il distretto, indicando una prospettiva di ripresa che coinvolga l’intero tessuto produttivo. Per valutare la situazione e per individuare politiche di risposta alla crisi, le associazioni di categoria artigiane (CNA e Confartigianato) promuovono un’indagine conoscitiva sulle piccole imprese conciarie. Un’analisi puntuale del distretto essenziale per capire quali azioni collettive possono essere efficaci per una pronta ripresa. Le informazioni raccolte, e le indicazioni fornite dagli imprenditori, consentiranno di tracciare un quadro reale sul quale si potranno definire gli interventi in grado di rispondere alle aspettative delle imprese e le attività di supporto necessarie. La ricerca prevede una raccolta di informazioni tramite questionario, la realizzazione di un certo numero di interviste dirette (ad imprenditori locali, sia terzisti che produttori in conto proprio) e alcuni appuntamenti di confronto.

del “su misura”, del personalizzato, dell’unico e particolare, del capace di farsi notare e distinguersi.

Si deve cogliere il buono della tecnologia.

Lo shopping on line, infatti, per quanto riguarda il settore tessile e l’abbigliamento , va per la maggiore. Se da una parte, dunque, cala la domanda nei negozi, dall’altra cresce quella sul web. I prodotti più acquistati on line sono: abbigliamento (43,7%),

scarpe (34%) e accessori (32%). Proprio per questo motivo Federmoda Vicenza si è attivata per cercare di informare e formare i propri associati su questi temi e anche nel prossimo anno sarà crescente il nostro impegno per cercare nuovi strumenti e nuove chiavi di lettura in un mercato sempre più complesso. E come dice la Presidente Daniela Campese: “Il prezzo si dimentica ma la qualità rimane!”.

RINNOVARSI PER RINNOVARE Nuovi obblighi dalla Comunità Europea sui temi dell’efficienza energetica e della produzione di energia rinnovabile - Le imprese saranno chiamate ad attivarsi per adeguarsi sia sul fronte del personale sia su quello delle procedure e della strumentazione

Il tema centrale della categoria che unisce installatori e impiantisti è l’Energia. Un tema diventato centrale ormai per moltissime categorie lavorative, centrale per l’uomo e per il mondo intero.

L’installatore CNA, infatti, dovrà sempre di più specializzarsi nei temi delle energie rinnovabili, approfondire e innovare conoscenze ed esperienze, diventando così il consulente energetico del cliente.

Questo concetto vale per l’impiantista termoidraulico (per quanto riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento con sistemi di caldaie a condensazione, geotermia, biomasse, pompe di calore ecc), ma anche per l’impiantista elettrotecnico (nell’ambito del fotovoltaico e della demotica).

Le dinamiche mondiali ci portano ad interrogarci sul tema dell’efficientamento energetico. Dove stiamo andando? E con quali mezzi? Il protocollo di Kyoto decade nel 2012, ma dopo cosa succederà?

In maniera consapevole e responsabile l’Europa ha scelto di rilanciare la sfida della riduzione delle emissioni di CO2 ed attraverso la politica energetica del 2020-20 si è proposto, entro il 2020, di: • Ridurre del 20% le emissioni di CO2 al

dato del 1991 •Produrre il 20% di energia utilizzata nei paesi ue da fonti rinnovabili •Avere edifici quasi autosufficienti dal punto di vista energetico (2018 per gli edifici pubblici) Di qui i nuovi pronunciamenti comunitari sul tema dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Di qui le iniziative e i temi di CNA Vicenza per affrontare il nuovo anno con forza e dedizione: il Patentino del Frigorista è un patentino obbligatorio per l’attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra.

I settori coinvolti saranno quelli della refrigerazione, del condizionamento d’aria, delle pompe di calore mobili e dei sistemi di protezione antincendio che contengono gas fluorurati ad effetto serra.

E ancora, il DPR prevede l’istituzione di un Registro, la cui gestione verrà affidata alle Camere di Commercio, al quale si dovranno iscrivere entro 60 giorni dalla sua costituzione le persone che svolgono attività su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore ed antincendio che contengono almeno 3 Kg (o 6Kg se ermeticamente sigillati) di gas fluorurati ad effetto serra.

Le persone, iscrivendosi, saranno in possesso di un certificato provvisorio; dopo 6 mesi sarà rilasciato loro un certificato definitivo da un organismo di certificazione in seguito al superamento di un esame (teorico e pratico) sulle competenze previste dall’allegato del Regolamento CE 303/2008 e 304/2008.

Per superare l’esame sarà necessaria la partecipazione ad un corso di 32 ore.

La certificazione durerà 10 anni e sarà rinnovata dall’organismo di certificazione su domanda dell’interessato.

A loro volta le imprese dovranno impiegare personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto (si prevede una persona con patentino del frigorista ogni 5 addetti compreso il titolare e quindi potrebbe essere anche il titolare stesso) e dimostreranno che il personale ha a disposizione strumenti e procedure necessarie per svolgere l’attività: l’impresa deve possedere tutta la strumentazione necessaria al caricamento, monitoraggio e scarico del gas fluorurato.

Le imprese sono tenute poi a comunicare all’organismo di certificazione ed alla Camera di Commercio ogni variazione in relazione al personale certificato e al volume di attività.

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unione INSTALLAZIONE E IMPIANTISTI

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NUOVI MODELLI PRODUTTIVI

unione PRODUZIONE

I dati ci raccontano di una situazione di recessione piùttosto pesante, in contrapposizione con le attese imprenditoriali per il 2013 - Si auspica una collaborazione a 360° tra gli attori del territorio, che possa mettere in campo innovazione e ricerca

Nel terzo trimestre 2012 la produzione, nei settori Meccanica, Legno, Mobili, Arredamento, Chimica, Nautica, Produzioni varie, ha registrato un calo del -4.9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Sotto il profilo dimensionale il calo della produzione continua ad interessare in modo più marcato le microimprese (2-9 addetti) che registrano una contrazione del -7%. A seguire, le piccole (10-49 addetti) e le medie imprese (50-249 addetti) presentano una flessione rispettivamente del -5.1 e –4.1%.

Anche la performance delle grandi imprese (250 addetti e più) si riconferma negativa, seppur con una variazione più contenuta pari a -3.6%. Prosegue la dinamica negativa soprattutto della produzione di beni intermedi; meno marcata, ma pur sempre sfavorevole, la performance delle imprese che realizzano beni strumentali. Tutti i settori hanno registrato una variazione negativa con diminuzioni più marcate per i comparti del legno e mobile (-6,9%) e metalli e prodotti in metallo (-6,3%). Migliorano, pur rimanendo negative, le aspettative degli imprenditori per i prossimi mesi. Il saldo delle risposte tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione della produzione risale a -29.6 punti percentuali ma anche i saldi relativi a fatturato e ordini esteri guadagnano fino ad attestarsi

rispettivamente a -28.8 e -12.3 punti percentuali, con un recupero medio di 6-7 p.p. rispetto a quanto rilevato il trimestre precedente. In miglioramento anche le attese sull’andamento degli ordini interni, dove il saldo delle risposte è risultato pari a -35.7 punti percentuali (era -40 p.p. nel trimestre precedente). Gli imprenditori si dichiarano tuttavia ancora scettici sul recupero dei livelli occupazionali, dove il saldo peggiora di 1.6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Afferma il presidente Giuseppe Pillon: “Va rilevato che nel 2012 le imprese sono diminuite e le cancellazioni dall’Albo sono state le più elevate dell’ultimo decennio. Il manifatturiero, settore con elevata presenza di artigiani, ha subito le maggiori contrazioni. Le micro-imprese manifatturiere hanno avuto performance peggiori delle imprese più strutturate, probabilmente perché più legate alle dinamiche del mercato interno che è rimasto asfittico. L’economia locale è sempre più interconnessa con sistemi concentricamente più vasti e la difficile situazione economica di questi ultimi anni, determina l’indilazionabile esigenza di ripensare il modello di sviluppo della nostra provincia. Alcuni temi emergono tra gli altri: la necessità di rafforzare l’interrelazione tra imprese e mercati mondia-

li, la progressiva smaterializzazione della produzione, il maggior ruolo delle strategie commerciali legate anche al brand, l’identificazione di settori di possibile sviluppo tra i quali va considerata la riformulazione dell’offerta turistica e la valorizzazione delle attività di ricerca. La riconosciuta capacità di fare e lo spontaneismo, propri del nostro sistema produttivo, difficilmente saranno sufficienti a ritornare su un percorso di crescita; occorre che istituzioni, associazioni , organizzazioni sindacali e mondo civile stabiliscano linee programmatiche che aiutino le imprese a trovare il percorso virtuoso che consenta alla nostra provincia di essere ancora protagonista in futuro”.

RETE E INTERNAZIONALIZZAZIONE •“Piccoli grandi in rete - Una risposta per le nuove sfide” Azioni di promozione delle Reti d’Impresa attraverso lo sportello Reti che CNA metterà a disposizione come nuova opportunità in questa situazione di crisi.

•“Mettiamo le ali - Un valido aiuto per crescere all’estero” Il progetto nasce con l’obiettivo di creare un’aggregazione di imprese, per proporre al mercato estero un’offerta unica di prodotti complementari. Lo scopo è fare sistema, unendo le forze delle imprese, che avranno così tutto l’aiuto di cui hanno bisogno.

il mercato cerca professionisti Dalle autofficine alle imprese di pulizia, le esigenze di specializzazione si fanno sempre più pressanti - Per essere competitivi ci vogliono innovazione e conoscenza CNA offre corsi formativi certificati

L’unione che si occupa delle piccole e medie imprese che offrono Servizio alla Comunità è in fermento per la difficile situazione economica che attanaglia il paese e il mondo dei servizi. Di qui, la necessità di interagire con il cliente finale cercando di carpire necessità e bisogni reali.

La qualità del servizio offerto e il dettaglio sono elementi imprescindibili ora nella possibilità di crescere e accedere al futuro con spinta. È così che le nostre imprese riescono e riusciranno a farsi valere in un mercato

molto competitivo, che impone dedizione e aggiornamento continuo, approccio innovativo e conoscenza. Il tempo dedicato a qualsiasi tipo di attività formativa sarà propedeutica al miglioramento della percezione sul mercato del servizio, in una realtà che inquadra il cliente come una figura sempre più capace di riconoscere il bene dal male, la qualità dal pressapochismo.

Così, in tema di formazione, CNA Vicenza promuoverà una serie di appuntamenti fondamentali al percorso formativo nell’anno 2013.

UN CASO DI SUCCESSO

Tecnica e professionalità. Sono queste le parole chiave che hanno consentito alla ditta di pulizie in ambienti civili e industriali Antonietta Campesato sas di Vicenza di ottenere la certificazione di servizio di impresa affidabile e di qualità.

Prima azienda del Triveneto del settore di CNA, che conta 40 anni di attività e una ventina di addetti, ad ottenere tale riconoscimento, frutto dell’esperienza e del grande amore per un lavoro al quale la titolare ha dedicato la vita.

“Per ottenere la certificazione - afferma Campesato - ci sono voluti quasi due anni di lavoro e in questo percorso l’impresa di CNA ha fatto da pioniere, tanto da contribuire a stabilire il vademecum che fissa i criteri per avere il riconoscimento di qualità. Tecnica, rinnovamento, professionalità e una buona dose di umiltà sono le doti per farsi apprezzare dal cliente, oltre ovviamente alla garanzia della qualità del lavoro”.

A conferma che l’Impresa di Campesato sulla professionalità ha puntato molto, i suoi addetti hanno svolto un corso psicoeducativo e nel 2013 prenderanno parte a un corso sulla sicurezza.

In particolare, è fondamentale ora sottolineare l’opportunità offerta agli operatori che svolgono l’attività di recupero del gas R134: con il DPR 43/2012 è obbligatoria, infatti, per gli operatori che svolgono l’attività di recupero del gas dagli impianti di condizionamento dei veicoli a motore per il trasporto di persone un’ attestazione che viene rilasciata dopo la frequenza di un corso specifico di 8 ore.

Nello specifico, grazie alla Convenzione stipulata fra CNA nazionale e BRAIN BEE verranno attivati dei Corsi Formativi certificati, che affronteranno i seguenti argomenti: a) Funzionamento degli impianti di condizionamento d’aria contenenti gas fluorurati ad effetto serra nei veicoli a motore, impatto sull’ambiente dei gas fluorurati refrigeranti ad effetto serra e relativa normativa ambientale b) Recupero ecocompatibile dei gas fluorurati ad effetto serra Il corso si svolgerà in una singola giornata e sarà rimborsabile per tutte le aziende aderenti ad EBAV e in regola con i versamenti contributivi. All’interno del corso sono anche previsti due momenti di verifica del livello di apprendimento.

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unione SERVIZI ALLA COMUNITÀ

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Venezia caput mundi

Venezia ospita il Salone Europeo della Cultura, tra incontri e suggestioni d’ogni tipo CNA è presente con Unico-Seriale, progetto di punta di Open Design Italia: il connubio tra digitale e tradizionale affascina di Jacopo Vencato Venezia2019 – Salone Europeo della cultura. Ancora sette anni alla possibilità di respirare in laguna aria di Capitale Europea della Cultura, e già il capoluogo veneto inizia a farsi bello.

Bello con l’estetica dell’unico, bello con l’intelligenza, l’innovazione e l’arte del saper fare.

Il Salone è un contenitore d’idee, al cui interno si alternano presentazioni di libri, discussioni con fascinosi esperti e workshop didattici. Il Salone si arricchisce di una location incredibilmente

delicata, nascosta quasi tra i palazzi dello IUAV, fronte Giudecca.

Al suo interno un’immensa struttura bianca, una folla di giovani volontari al servizio della cultura, studenti curiosi e massimi esperti del settore.

Quest’anno, duemiladodici, il Salone della Cultura ospita la terza edizione di Open Design Italia, mostra – mercato – fiera del design autoprodotto. E se non è cultura questa.

L’esposizione raccoglie artigiani del fare e del pensare, designer che han-

no imparato a muovere le mani, disegnatori cresciuti con l’ambizione di creare; su due piani la meraviglia della creazione intellettuale e manuale italiana.

Tra una collana in carta e la produzione live di oggetti stampati in 3D, una borsa in pelle riciclata e delle sedute in legno grezzo, si respira un’Italia che alla radio non riusciamo ad ascoltare. Una nazione di creativi e di makers che la televisione non racconta, e nemmeno i quotidiani, nemmeno la rete. Un paese

speciale

che esiste, nonostante tutto, ed esiste nella sua bellezza più intensa: una realtà per anni confinata nel folklore ma che folklore non è affatto, poiché densa di significato e di contemporaneo.

Open Design Italia suscita le curiosità più indiscrete, è luogo di condivisione e di chiacchiericcio, si lascia osservare e toccare con mano, in uno scambio alla pari tra designer e spettatore, tra spettatore dello spettatore e compratore. Non vi sono palchi o soppalchi, non servirebbero a nulla, o forse allontanerebbero ancora una volta le persone dal mondo della produzione, loro malgrado. Qui, a Venezia, il dialogo è spontaneo e il vociferare è divertito, qui a Venezia si vive il “Futuro Artigiano” di Stefano Micelli.

Ex Magazzini Ligabue, San Basilio, dal 23 al 25 novembre il meglio dell’autoproduzione italiana si mostra e si propone come presente e futuro del Made

In Italy.

Invitati a mostrarsi al mondo dall’occhio esperto dei Curatori Prof. Micelli e Prof. Bettiol, i Nuovi Artigiani di CNA Vicenza riempiono gli spazi di un corner che unisce tradizione e innovazione, fondendosi nel contemporaneo.

Unico-Seriale è il nome della mostra di punta di Open Design Italia, promossa da CNA con il sostegno di Corart (Consorzio per la Promozione dell’Artigianato). Un’idea di domani fondata sulla contaminazione tra saper fare manuale e digitalizzazione: la diffusione delle nuove tecnologie di produzione digitale è interpretata da molti autori come l’alba di una nuova rivoluzione industriale.

La combinazione, infatti, tra tecnologie digitali (il web) e produttive (stampanti 3D, laser cutter, macchine a controllo numerico) consente di superare la tradizionale dicotomia tra produzione

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personalizzata, caratteristica distintiva dell’artigianato e del made in Italy, e standardizzata, specializzazione delle grandi imprese. Queste nuove tecnologie promettono così di fondere la capacità di produrre degli oggetti su misura, enfatizzando tutta la flessibilità garantita dal digitale, a costi contenuti, producendo ad hoc e riducendo i costi d’impianto. Il risultato è quello che mai si è riusciti ad immaginare prima d’ora: riuscire a produrre oggetti potenzialmente unici con i costi tipici della produzione su larga scala. Immaginare queste nuove tecnologie come un’occasione importante per sperimentare nuovi modelli di produzione capaci di combinare flessibilità digitale con l’unicità della manualità artigiana è alla base della crescita delle PMI. Il progetto Unico-Seriale intende proprio riflettere sull’incontro tra artigianato e produzione digitale, esplorando modalità originali capaci di ibridare la manualità artigiana con le nuove possibilità tecniche offerte dalle tecnologie di stampa 3D. In particolare, il progetto si propone di sperimentare due forme ibride: un prodotto realizzato artigianalmente (dalle mani sapienti di un maestro) che viene completato attraverso l’incontro con accessori, complementi e parti del prodotto realizzate attraverso tecniche di produzione digitali e pensate su misura sul singolo utilizzatore; un prodotto realizzato con tecniche di produzione digitale che cresce nella sua unicità attraverso lavorazioni a mano eseguite dall’artigiano.

E così Sergio Paolin (arbos.it), Ermenegildo Sartori (sartorimarmi.com), Piero Viero (myver.it) e Arduino Zappaterra (facebook.com/ardovari), maestri artigiani vicentini di carta, marmo, vetro e metalli preziosi, hanno lavorato a stretto contatto con tre aziende esperte in produzione digitale: Exnovo (exnovo-italia.com), Oneoff (oneoff.it) e Roland DG Mid Europe (rolanddg.it). Con risultati più sorprendenti delle aspettative iniziali.

Un progetto, curato nella comunicazione da Tecnificio e fortemente voluto da CNA Vicenza, che ha incontrato lo sguardo di più di quattromila occhi, tra le domande e le fotografie rubate.

Un’esperienza importante per il futuro del mondo artigiano, che indubbiamente sta mutando con coraggio e velocità.

Un’esperienza unica, da serializzare.

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Il saper fare artigianale è stato uno

degli elementi chiave per il successo del made in Italy sui mercati internazionali. La qualità delle lavorazioni artigianali, assieme al design e alla comunicazione, hanno permesso al prodotto italiano di ottenere una forte connotazione e riconoscibilità da parte del consumatore finale.

In questi anni le Associazioni

Artigiane di Vicenza, Confartigianato e CNA, hanno sviluppato alcune iniziative sperimentali indirizzate ad una valorizzazione in chiave innovativa della figura dell’artigiano.

In particolare alcuni progetti meritano di essere ricordati: AAA Cercasi Nuovo Artigiano e Creativity in action di CNA Vicenza, Libero Accesso (Design for all) e Gioiello (in cerca) d’Autore di Confartigianato Vicenza.

Artisan value Artisan know-how was

one of the key elements for the success of Italian products in the international market. The quality of artisanal productions, along with design and communication skills, allowed Italian products to obtain a strong connotation and image by final consumers.

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n these years the Artisan Associations of Vicenza, Confartigianato and CNA , developed some experimental initiatives to value the craftsman's figure. Some of these initiatives are “AAA Looking for New Artisan” and “Creativity in action” of CNA Vicenza," Libero Accesso (Design for all) " and " Jewel looking for an Author " of Confartigianato Vicenza.

Stay tuned!

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I risultati di queste prime esperienze sono stati significativi e hanno stimolato la progettazione di un percorso condiviso.

Il progetto VALORE ARTIGIANO si propone di mettere le basi per far si che il nostro territorio possa essere un punto di riferimento internazionale per l’industria creativa sui temi del saper fare e dell’innovazione, favorendo la collaborazione sistematica tra mondo della creatività internazionale e artigiani del territorio per provare a indagare e testare nuove opportunità commerciali.

Il progetto si svilupperà a partire da gennaio 2013 per concludersi nel 2014.

Seen the important results of these experiences, these Associations want to create together a new stimulating project. rtisan Value aims at ensuring that our territory may become a point of reference for creative industry on know-how and innovation issues, by raising awareness on the importance of handicrafts and encouraging the systematic collaboration between the world of international creativity and local craftsmen so as to investigate and experiment new business opportunities.

A

T

he project will be developed in several steps, beginning in January 2013 and running until the summer of 2014.

www.cnavicenza.it

valoreartigiano@cnavicenza.it

www.confartigianatovicenza.it

valoreartigiano@confartigianatovicenza.it

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letture

cataloghi

Raffaello verso Picasso.

Storie di sguardi, volti e figure Il racconto del ritratto unito al sentimento e all’emozione dello sguardo nel tempo è l’argomento affascinante di questo libro.

Uno sguardo che attraversa circa sei secoli di storia dell’arte, dal Quattrocento al Novecento, e che, ancora prima, trova il suo senso più pieno e al contempo misterioso, nei suggestivi ritratti del Fayum, che si pongono come “una incomparabile trama di sguardi, un iniziale catalogo d’occhi che proviene dalla storia, e ci induce a riflettere sul senso meraviglioso del ritratto ben prima che

giungano per esempio Raffaello o Giorgione. Sono sguardi che ci osservano da una loro postazione in faccia all’immenso, un luogo quasi sospeso, innominabile perché senza nome. Che non appartiene né alla vita né alla morte, in una condizione non purgatoriale ma limbica, che ci commuove oltre ogni dire. Perché la loro non è una prossimità, pur se lo potrebbe sembrare. Hanno inscritto un loro tempo e un loro spazio, che è fino in fondo lo spazio dell’essere”.

Ed è proprio in questo spazio dell’essere che

L’Italia e gli italiani. Nell’obiettivo dei fotografi Magnum “L’Italia e gli Italiani” non intende riproporre la ricostruzione nostalgica dei paesaggi, delle prospettive e delle vedute oramai inesorabilmente perdute, ma dare immagine alla vita dell’Italia e degli Italiani di oggi, un’occasione di riflessione sulla contemporaneità. La mostra ha inoltre l’obiettivo di raccontare un Paese che si è sempre presentato come un insieme eterogeneo di molti e diversi elementi, dove la storia e la contemporaneità si intrecciano, convivono, si oppongono, dove la tradizione si confronta con l’innovazione, le strutture urbanistiche con le nuove richieste sociali, il paesaggio

con l’industria in un susseguirsi continuo di coerenze e contraddizioni, armonie e dissonanze. Il viaggio fissa nella memoria un’immagine del paesaggio naturale e di quello artificiale, di luoghi e persone. Si tratta di un

Souvenir d’Italie – Il Gioiello Souvenir Il catalogo racconta la mostra “Souvenir d’Italie – Il Gioiello Souvenir”, che rappresenta lo sviluppo del concorso internazionale di idee per giovani talenti under 30 denominato Next Jeneration – Jewellery Talent Contest 2012, ideato da Fiera di Vicenza con il Politecnico di Milano. È il risultato di uno straordinario incontro, quello tra la maestria artigianale e la tecnica produttiva di venti imprese orafo-argentiere vicentine, e venti progetti di altrettanti giovani designer di talento selezionati con il Concorso.

CNA e Confartigianato hanno fortemente voluto questo incontro, con il risultato di dare anima e forma a venti prototipi di “Gioiello Souvenir” presentati a Vi.Art. Questa esperienza, ed è questa la novità, ha costituito per le imprese la premessa per una rielaborazione di Gioiello Souvenir legata a Vicenza. Il tema del Souvenir lanciato con il Concorso ha stimolato le imprese partecipanti al progetto a realizzare nuove collezioni in piccola serie

i ritrattisti della grande tradizione della pittura figurativa hanno plasmato l’inclinazione del loro sguardo in sguardi, volti e figure appartenenti a quella realtà e a quell’ambito che segnavano maggiormente il periodo in cui sono vissuti. racconto che si snoda attraverso quelli che potremmo definire i depositi della memoria (i borghi, le città, le piazze, le biblioteche) e i nuovi luoghi d’incontro; le relazioni e le abitudini degli Italiani; il presente e il divenire; le marginalità sociali e le solidarietà; la ricerca degli elementi.

Un percorso che fissa l’immagine di un Paese con i suoi chiaroscuri, i punti di forza e le aree di sofferenza, in coerenza con i temi di grande attualità, quali la salvaguardia dell’ambiente, il consumo del territorio, l’enorme ricchezza che proviene dal passato, le sfide del futuro.

Nove fotografi della celebre agenzia fotografica Magnum documentano l’immagine dell’Italia contemporanea, in un progetto promosso da Intesa Sanpaolo nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

che, trovando ispirazione su elementi legati all’arte alla cultura di Vicenza, potessero essere declinate per diventare dei Gioielli Souvenir di Vicenza. Souvenir d’Italie è in questo senso un ottimo punto di partenza per il progetto Valore Artigiano, il cui lancio è previsto nel 2013: punterà su design, eccellenza del prodotto e preziosità della lavorazione nei settori dell’artigianato artistico che tanto e bene rappresentano il saper fare delle nostre aziende venete. ]]]

rubriche

destinazioni

Il sistema della CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, è presente con proprie sedi, oltre che su quasi tutto il territorio nazionale con delegazioni provinciali, anche nei principali centri dove esistono livelli istituzionali superiori e centri di interesse sui quali far convergere le istanze del mondo imprenditoriale che rappresenta.

VENEZIA

ROMA

CNA Veneto è presente con una sede regionale di rappresentanza a Marghera, in Via della Pila 1b. In tale ambito, si partecipa a tutti i principali tavoli decisionali del livello regionale, dove esistono importanti attori istituzionali e su cui vengono fatte confluire e coordinate le istanze delle 7 sedi provinciali in Regione. Al livello regionale, inoltre, vengono gestite le politiche riguardanti attività e risorse degli Enti Bilaterali, EBAV e CEVA (per il settore Edile), gestite con le rappresentanze dei lavoratori del settore per lo sviluppo del sistema veneto dell’artigianato. CNA Vicenza è inoltre presente direttamente su alcune importanti manifestazioni del veneziano, come testimonia la recente presenza, con ben due iniziative, su Open Design Italia, la manifestazione che presenta le principali e più avanzate esperienze di incontro e confronto tra il mondo del design e l’artigianato innovativo.

CNA nazionale ha sede a Roma, in Via Guattani n. 19 e coordina le attività delle sedi regionali e provinciali del sistema CNA. Il ruolo di CNA nel quadro politico nazionale è ormai riconosciuto ed apprezzato unanimemente, per le costruttive posizioni di tutela e valorizzazione del mondo della piccola impresa portate su tutti i tavoli governativi ed istituzionali.

Recentemente, la creazione di Rete Imprese Italia, soggetto unitario di rappresentanza dell’artigianato e del commercio, ha ulteriormente rafforzato questi importanti settori, che tuttora rappresentano oltre il 95% delle imprese e dei lavoratori italiani.

Ai tavoli del Governo, Rete Imprese Italia è ormai invitata permanente ed interlocutore ascoltato. Il Presidente di CNA, Ivan Malavasi, ricoprirà anche l’incarico di Presidente Rete Imprese Italia nel secondo semestre del 2013.

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BRUXELLES Ma CNA è anche stata la prima associazione imprenditoriale italiana ad aprire sedi all’estero. In particolare, vogliamo qui ricordare la presenza di CNA presso ISB (Italian Small Business) in Rue Joseph II, nelle immediate vicinanze della sede della Commissione Europea, dove ormai si prendono decisioni che possono condizionare la vita e l’economia di tutti i Paesi membri.

CNA è interlocutore in questo ambito in primis dei parlamentari italiani e quindi delle principali Commissioni e Direzioni, fornendo pareri, osservazioni e proposte per migliorare le condizioni del nostro sistema imprenditoriale, in una logica positiva di lobby per interessi “alti”.

Ci piace qui ricordare anche come la nostra CNA Vicenza abbia dato grande impulso e contributi importanti alla realizzazione nella capitale belga della mostra “150 MANI – collezione italiana”, che per prima venne proposta proprio in Fiera Vicenza nel 2011 (in coincidenza col 150mo anniversario dell’Unità d’Italia) e che ha poi terminato il suo percorso itinerante questo autunno con una apprezzata e quasi completa esposizione presso il Palais Tour&Taxis, a cavallo tra tradizione ed innovazione del nostro migliore artigianato artistico!

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Schio DAL TESSILE ALL’INNOVAZIONE

Schio è un territorio in movimento, che ha saputo rilanciarsi con il recupero e la riqualificazione di lanifici e spazi industriali - Tante le opportunità di sviluppo offerte dal comprensorio che guarda con interesse al Trentino e dove la CNA riesce ad essere presente, offrendo professionalità e competenze di Cinzia Fabris La situazione attuale di questa zona dell’Alto Vicentino non sfugge ai disagi economici che accomunano l’artigianato veneto ed il malessere si evidenzia anche qui osservando il saldo negativo tra imprese che nascono e che chiudono. Ma la CNA a Schio è ormai una presenza storica e consolidata, rafforzata negli anni sia dalla fusione con Marano Vicentino che ha portato nuova linfa e aggiunto valore, che dall’inserimento di più persone, tanto da assumere una nuova importanza in questo contesto industriale vivo e variegato.

Schio infatti è un comune in movimento, un territorio ideale che ha nel proprio DNA la capacità di trasformarsi e innovarsi riuscendo a creare delle eccel-

Cinzia Fabris PRESIDENTE CNA Schio

lenze a livello mondiale. In questo territorio, la Manchester italiana, le imprese sono riuscite a trasformare quella che è stata la storia del tessile in qualcosa di nuovo e di diverso, con la riqualificazione dei lanifici e degli spazi industriali riportati a nuova vita e con uno sguardo al futuro che ha portato alla costituzione di “Demotech – sapere e innovazione a servizio delle imprese”, centro per il trasferimento tecnologico nato a fine 2006 per iniziativa della Camera di Commercio di Vicenza e del Comune di Schio affidato per l’organizzazione al Centro Produttività Veneto in sinergia con le associazioni di categoria e quindi anche CNA. Struttura ospitata nello storico lanificio Conte all’insegna quindi di tradizione e innovazione, di rivalutazione degli spazi e sviluppo.

Schio che ha saputo rilanciarsi grazie al Festival Città Impresa e a Schio Design Festival, ovvero design, fabbriche, territorio. Schio che attende il recupero di un altro storico edificio: la Fabbrica Alta.

Fermento quindi che da qui si allarga a tutto l’Alto Vicentino, anche nel vicino comune di Santorso impegnato attivamente nella ricerca di sinergie strategiche di sviluppo sostenibile e a Marano dove è costante il nostro impegno per l’organizzazione della Mostra Artigianato che nonostante la trasformazione in fiera è arrivata alla quarantesima edizione e rappresenta un’importante vetrina

per parecchie aziende locali.

Qui imprese leader del territorio hanno rapporti con le scuole, le università di Vicenza, Padova e Trento, ma anche con i politecnici di Milano e di Monaco di Baviera. In questo zona dell’innovazione si producono un gran numero di brevetti. E l’innovazione paga se è vero che questo circuito ha retto meglio di altri la crisi limitando i licenziamenti e ricorrendo a contratti di solidarietà.

Quello che conta è soprattutto il contesto, l’ambiente che tiene in grembo queste aziende. A Schio più che il rischio di delocalizzazione in Romania o Turchia c’è una certa tendenza verso il Trentino, attratti dalla velocità delle autorizzazioni, dal calmieramento dei costi delle aree, derivato da una forte azione pubblica, e dagli investimenti a supporto delle fasi di ricerca e sviluppo che facilitano i rapporti commerciali ed economici tra le imprese.

Ecco l’importanza del dialogo e di essere presenti su molti tavoli assieme ad altre associazioni e comuni in cui ci si confronta per uno scambio di idee sicuramente proficuo e a volte conflittuale ma comunque costruttivo. Conta essere presenti alle iniziative e ottenere visibilità associativa più che territoriale e comunque c’è la soddisfazione di esserci. Anche con la professionalità, che ha portato la CNA a Schio a diventare un punto di riferimento per le aziende.

o t a n a i g i t r A imprese

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news, eventi, appuntamenti NUOVI CONTRIBUTI PER IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE La Regione del Veneto con l’iniziativa “Carpe Diem 2.0” ha lanciato i bandi su imprenditorialità femminile e giovanile utilizzando per la prima volta strumenti inusuali come i social media e flash mob. Per la prima volta la Pubblica Amministrazione si è lanciata in modo assolutamente innovativo per presentare i prossimi bandi di finanziamento per l’imprenditoria giovanile e femminile, attraverso un incontro divulgativo e formativo in cui ha dimostrato che si può comunicare efficacemente con il cittadino e che basta dotarsi degli strumenti giusti, specialmente se si vuole raggiungere il target dei giovani.

Il bando atteso dovrebbe avere una dotazione di 9 milioni di euro, in parte destinati alla imprenditoria giovanile ed in parte alla imprenditoria femminile. Dalle prime informazioni, i giovani e le donne potranno attendersi un contributo pari al 50% dell’investimento fatto con un minimo di 10.000 Euro ed un max di 75.000 euro. Il bando sarà a “sportello” e la data di prima presentazione delle domande in forma telematica sarà il prossimo 4 febbraio 2012.

Rimandando al testo dei bandi che troverete pubblicati anche nel sito di CNA, non appena disponibili, crediamo che questa iniziativa possa essere, insieme con gli stanziamenti sulle reti di impresa, un sostegno reale a chi oggi decide di investire sul proprio futuro, dando forma a nuove idee di impresa. A questo punto è certamente importante abbinare le risorse disponibili a procedimenti burocratici certi nei tempi e lineari nella forma, per evitare che le aspettative siano deluse.

Ulteriori informazioni su - www.imprenditoriafemminile.regione. veneto.it - Facebook: Carpe Diem 2.0

CREDITO E GARANZIE ALLE PMI: SVILUPPO ARTIGIANO AL CENTRO DI UNA NUOVA FILIERA Se la crisi ha segnato la “riscoperta” dei Confidi ed ha consolidato la loro rilevanza, la “tenuta” del sistema è oggi fortemente minacciata da un quadro normativo troppo oneroso, una filiera della garanzia eccessivamente confusa ed una relazione con il sistema bancario non più armonica, dove l’esplosione delle sofferenze mette a rischio i patrimoni stessi dei Confidi.

Per tracciare una nuova configurazione della filiera della garanzia, in grado di assicurare una azione efficiente ed efficace delle risorse, semplificarne il funzionamento e giungere all’autosostenibilità del sistema, è stato presentato nei giorni scorsi un progetto di “filiera ottimale della garanzia retail”, illustrato da Leonardo Nafissi (direttore Fedart Fidi), che vuole essere un modello operativo ed è articolato su tre livelli: al primo si trovano i Confidi, che prestano la

garanzia diretta, rappresentando la scelta più efficiente; il secondo è costituito dal Fondo Centrale di Garanzia, che rilascia una controgaranzia eligibile secondo Basilea 2, consentendo ai Confidi di liberare una parte del patrimonio di vigilanza e di coprire una quota del rischio. Infine il terzo livello è rappresentato da un Fondo di “Copertura delle Perdite”, che opera in riassicurazione per posizioni con caratteristiche specifiche.

Ad oggi i Confidi dell’artigianato nel Veneto sono 17, dei quali 4 intermediari finanziari vigilati, di cui uno “baricentrico” che opera a rete con 5 Confidi territoriali che svolgono funzioni di sportello.

La fase di grande cambiamento in essere ha visto questi operatori protagonisti di processi di accorpamento e di fusione, iniziati nel 2008 e che stanno velocemente proseguendo. Proprio per questo, il Veneto è un protagonista di prim’ordine in Italia, e la prova sta nel fatto che qui per primi si è iniziato a realizzare quella filiera virtuosa.

PROGETTO “METTIAMO LE ALI - Un aiuto concreto per crescere all’estero” CNA Veneto, in collaborazione con le CNA provinciali, promuove un percorso di conoscenza e di crescita professionale rivolto alle imprese del settore della meccanica di produzione con l’obiettivo di costruire opportunità di percorsi di internazionalizzazione delle imprese. In questa fase economica è da più parti ricordato che le competenze e le capacità distintive del nostro tessuto produttivo possono avere importanti opportunità di sviluppo se in grado di “buttare un occhio” oltre ai confini domestici.

CNA è impegnata a tutti i livelli: nazionale, regionale e provinciale a costituire delle opportunità. Chi fosse interessato ad approfondire il tema e le metodologie di questo progetto può contattare CNA Unione Produzione alla mail:produzione@cnavicenza.it

ACCORDO DI CNA VICENZA CON MULTIUTILITY/ TRENTA PER “DARE ENERGIA E GAS” CNA Vicenza ha sottoscritto una convenzione con le due aziende commerciali del Gruppo Dolomiti Energia, Multiutility S.p.A. fornitore di energia per il target business - e Trenta S.p.A. - che opera invece sul domestico - per dare “nuova energia” ai suoi associati.

Si tratta della prima convenzione a carattere nazionale che vede coinvolte insieme entrambe le società di vendita del Gruppo Trentino e che permetterà a tutti gli associati CNA Vicenza di poter usufruire di “100% energia pulita”, certificata e garantita sia per le loro attività che per l’abitazione. L’accordo prevede infatti che gli associati possano richiedere a condizioni assolutamente vantaggiose la fornitura di “100% energia pulita Multiutility” e “100% energia pu-

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Artigianato imprese

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lita Trenta”, ossia di energia proveniente dalle centrali idroelettriche trentine del Gruppo DE la cui origine è certificata e garantita dal Gestore del Sistema Elettrico con la doppia certificazione CO.FER e RECS. Questa convenzione riservata agli imprenditori di CNA Vicenza nonché ai dipendenti delle imprese socie, permetterà di usufruire non solo di reali risparmi e vantaggi economici - sia per la fornitura di energia elettrica che di gas naturale - ma anche di una serie di utili servizi a valore aggiunto.

ACCORDO CNA VENETO CON L’ORDINE DEGLI PSICOLOGI Firmato a Venezia il protocollo d’intesa per offrire accesso gratuito al sostegno psicologico per le vittime della crisi.

L’Ordine degli Psicologi del Veneto e la CNA annunciano la sigla di un protocollo d’intesa per il supporto psicologico agli imprenditori in crisi e alle loro famiglie. In virtù dell’accordo, per gli oltre 20.000 iscritti alla CNA del Veneto sarà possibile rivolgersi alla propria sede CNA di riferimento per accedere ad un servizio, prestato da psicologi e psicoterapeuti dell’Ordine veneto, che offriranno ascolto ed aiuto. L’accordo prevede l’intervento gratuito di uno psicologo professionista per le persone in difficoltà e la possibilità di proseguire, se necessario, con percorsi terapuetici a tariffe agevolate, mai superiori ai 50 euro, salvo casi in cui situazione economica non consentisse di affrontare questa spesa.

Per accedere alle prestazioni garantite dal protocollo, gli artigiani iscritti dovranno semplicemente rivolgersi alla propria sede provinciale della CNA, che indicherà il nominativo del professionista da contattare.

QUALIFICA RESTAURATORI - OK DAL SENATO Il disegno di legge di modifica dell’articolo 182 del Codice dei Beni Culturali, nella sua ultima versione e con gli ultimi emendamenti approvati, è stato definitivamente approvato dal Senato presso la Commissione Istruzione e Beni Culturali.

Rimaniamo in attesa di una rapida approvazione del testo alla Camera dei Deputati ed auspichiamo non sia posto alcun veto di sorta da parte dei parlamentari, in considerazione del fatto che i membri de Senato hanno votato all’unanimità il predetto testo.

CNA, impegnata da sempre nella tutela degli interessi dei restauratori e del patrimonio, saluta positivamente l’approvazione del disegno di legge ed auspica tempi brevi per la definitiva approvazione.

OK SENATO A DDL PROFESSIONI Il Senato ha approvato, in seconda lettura, il ddl sulle professioni non regolamentate: il ddl è stato modificato e torna all’esame della Camera. Un grande lavoro, con la CNA in prima fila, dal Presidente Nazionale Ivan Malavasi al Presidente del Senato Schifani, per richiamare l’attenzione sull’importanza per il nostro Paese del ddl sulle professioni non regolamentate, che occorre approvare e non mortificare. Il voto è un riconoscimento anche al grande impegno del Presidente di CNA Professioni Giorgio Berloffa e del Senatore Gian Carlo Sangalli.

“CONTO ENERGIA” TERMICO “Finalmente un provvedimento per la crescita del settore impiantistico” ha dichiarato Carmine Battipaglia, Presidente CNA Installazione Impianti: giudizio positivo sul Decreto Ministeriale di incentivazione per energia termica ed efficienza energetica.

E’ stato accolto con favore dagli impiantisti lo schema di decreto ministeriale di incentivazione di interventi di piccola dimensione per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia rinnovabile termica che il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, ha varato in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 28/2011. Il testo è stato trasmesso alla Conferenza Unificata, di cui si attende il parere.

Il decreto prevede un tetto di spesa annua cumulata pari a 900 milioni di cui 700 milioni per interventi in favore di soggetti privati (famiglie, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa) e 200 milioni per interventi in favore della pubblica amministrazione.

Raggiunti tali limiti è previsto che i Ministeri effettuino un aggiornamento delle misure di incentivazione.

Gli interventi incentivabili riguardano: - Per i privati: interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza: sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, riscaldamento di serre con generatori di calore a biomassa, installazione di collettori solari termici, sostituzione di scalda acqua elettrici con sistemi a pompa di calore.

-Le Pubbliche Amministrazioni potranno accedere agli incentivi per i medesimi interventi di cui al punto precedente e, in aggiunta, per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

Gli incentivi andranno richiesti al GSE; tra i documenti da allegare evidenziamo:, la certificazione energetica, le schede tecniche di componenti e apparecchiature, asseverazione di un tecnico abilitato, le fatture, eventuale diagnosi energetica, eventuale titolo autorizzativo, dichiarazione di conformità redatta da un installatore avente i requisiti professionali previsti dal decreto 28/2011. Gli interventi non saranno cumulabili con altri incentivi, fatti salvi i contributi in conto interesse o fondi di garanzia/rotazione.

PEC PER IMPRESE INDIVIDUALI: SCADENZE Ricordiamo che per tutte le nuove imprese individuali, in fase di costituzione, è già attivo l’obbligo di dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata, mentre per tutte le altre già attive, resta confermato l’obbligo entro il prossimo 31 dicembre 2013.

Corsi per sicurezza Decreto 81 CNA Vicenza sta organizzando i percorsi formativi obbligatori legati agli obblighi del Decreto 81 sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Per ulteriori informazioni, e per prendere visione del calendario dei corsi in fase di attivazione e prenotarsi, è possibile rivolgersi all’Ufficio Formazione di CNA Vicenza o visionare il sito internet www. cnavicenza.it

-- per approfondimenti: www.cnavicenza.it --

CNA Vicenza sceglie Multiutility S.p.A. e Trenta S.p.A. - societĂ del Gruppo Dolomiti Energia -

per dare nuova energia ai suoi associati

Reali risparmi e vantaggi economici Nessun costo di attivazione Un consulente sempre a tua disposizione Servizi di marketing ambientale gratuiti in caso di scelta di energia pulita e gas CO2 free Numero verde per contattare il servizio clienti con personale interno qualificato Servizio di autolettura tramite web o telefono, per fatture sempre precise Altri servizi online (consultazione ed archiviazione fatture, report dei consumi e molto altro)

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Per info: CNA Vicenza Tel.: 0444.569900 email: cna@cnavicenza.it web: www.cnavicenza.it

Per domestico: Trenta S.p.A. Tel.: 800.990.078 email: offerte@trenta.it web: www.trenta.it

Per partite iva e aziende: Multiutility S.p.A. Tel.: 800.046.318 email: offerta_energia@multiutility.it (rif. CNA VI) web: www.multiutility.it