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Centro studi per l’Evoluzione Umana “Anagrafe Nazionale delle Ricerche” (D.P.R. 11/7/1980 n.382-art.64) n.A18909G2 Ente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione - Decreto del 08.03.2006 Iscritto nel “Registro delle Associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni” (d.lgs 215/2003) presso l’U.N.A.R. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Diritti e Pari Opportunità Costituzione e scopi Istituzione di ricerca scientifica pluridisciplinare che adotta il metodo dell’integrazione delle Scienze per l’approccio alle problematiche sociali ed ambientali che limitano l’evoluzione umana. Costituzione: ente eminentemente scientifico, apartitico e senza scopo di lucro, aperto a studiosi di tutte le discipline al fine di rendere umana la scienza, sviluppando parametri dinamici integrati idonei a rimuovere gli ostacoli che attualmente limitano l’evoluzione umana. Scopi: il C.E.U. si propone di raggiungere i suoi obiettivi prevalentemente attraverso: - la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola di ogni ordine e grado; - la formazione dei formatori nel campo dell’Educazione ai Diritti Umani; - la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento professionale; - l’alfabetizzazione dei Diritti Umani attraverso corsi, seminari, convegni finalizzata alla prevenzione delle micro e macroviolazioni degli stessi all’interno dei diversi ambiti professionali ed istituzionali. Attività Il Centro opera attraverso iniziative conformi alle sue finalità quali: a) progetti, studi e ricerche multidisciplinari ed integrate nelle principali aree di intervento educazione, giustizia, sanità ed ambiente b) creazione di istituti di alta formazione nelle suddette tematiche; c) realizzazione di convegni, seminari e conferenze sulle suddette aree di intervento; d) consulenze e collaborazioni scientifiche con organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali. Attività scientifiche Svolgimento di incarichi di studio per le Istituzioni nazionali e le Organizzazioni internazionali (ONU, UNESCO, Unione Europea, Consiglio d’Europa e OSCE) con gli strumenti forniti dagli studi integrati multidisciplinari; sviluppo di nuove metodologie educative integrate; studi scientifici sull’applicazione dei diritti umani; studi di sviluppo sociale integrato con particolare attenzione alla gestione funzionale fisiologica dei rapporti uomo-donna; studi e ricerche in campo psicologico, del benessere e della salute. Attività didattica Corsi, seminari e conferenze relativi alle metodologie applicative del C.E.U. indirizzate alle attività nel campo della salute, dell’educazione, dei diritti umani e dell’ambiente; progetti formativi per i formatori nei suddetti campi; corsi di aggiornamento per le scuole di ogni ordine e grado; corsi di formazione pre- e post laurea a livello nazionale ed internazionale. Attività di documentazione Raccolta di testi specializzati e stampa internazionale; divulgazione degli studi e delle attività del C.E.U. a livello nazionale ed internazionale. Periodici Cultura e Natura, periodico telematico a cadenza trimestrale a carattere tecnico scientifico. Nata nel 1985, Cultura e Natura seleziona ed attua una divulgazione educativo-scientifica finalizzata ad offrire a tutti, e a coloro che operano nel campo del sociale, del benessere e della salute, strumenti conoscitivi utili allo svolgimento delle proprie attività.


Sommario aprile-giugno 2011

Periodico telematico trimestrale a carattere tecnico scientifico del Centro studi per l’Evoluzione Umana Anno I Numero 3 - Aprile – Giugno 2011

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Editoriale

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APPROFONDITAMENTE Si vive per mangiare o si mangia per vivere?

Direttore Responsabile Maria Torlini Iscrizione al Tribunale civile di Roma

di Maria Torlini

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Creature da Amare. di Vittoria Amati

n° 201/2010 – 13 maggio 2010

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L’insostenibile leggerezza dell’atomo... o no?

Per informazioni sulla pubblicità Tel. 06.8073420 - Fax 06.8077306 pubblicita@cnonline.it

di Elisabetta Gatti

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Sostanze chimiche alimentari nascoste possono causare pandemia globale. di Paul Barret-Hasset

Chi desideri sottoporre articoli a CN per eventuale pubblicazione può inviare il materiale alla redazione

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AFORISMI

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POESIA La vita non è uno scherzo.

redazione@cnonline.it

a cura di Elisabetta Gatti L’opinione espressa dagli autori non impegna la Direzione. I collaboratori assumono la piena re-

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Risparmio energetico

sponsabilità delle affermazioni contenute nei loro scritti.

SPECIALE AMBIENTE

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Educare senza inculcare. di Enza Palombo

La riproduzione è consentita solo con precisa citazione della fonte,completa di indirizzo.

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Plancton e clima.

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NEWS

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EVENTI

Tutto il materiale ricevuto e non richiesto (testi e fotografie), anche se non pubblicato, non sarà restituito. Qualsivoglia forma di collaborazione a questa testata deve essere prestata a titolo esclusivamente gratuito, in quanto intesa come adesione spontanea alle iniziative etiche perseguite. Webmaster: Elisabetta Gatti

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Editoriale Cari lettori, come sempre Cultura e Natura prosegue con grande impegno nel fornire il suo contributo all’approfondimento conoscitivo delle tematiche che affronta. La spinta a conoscere è il primo passo per sviluppare riflessioni che aiutino costantemente il formarsi di una coscienza responsabile del proprio agire nel rispetto di valori che, sebbene percepiti e desiderati da tutti, spesso sono fortemente disattesi. Siamo in un’epoca che per la prima volta “vive la storia in tempo reale” e questo, se da una parte è fonte di grandi stimoli al cambiamento e all’evoluzione dei popoli, dall’altra sgomenta per la mole delle problematiche che porta con sé. Non è più pensabile girare la testa da un’altra parte, dire non lo sapevo oppure non mi riguarda, perché le situazioni che vengono tenute o spinte fuori dalla porta, in qualche modo rientrano dalla finestra… E’ vero, tante cose le sappiamo, ma saperle non equivale ad averle capite. Non si può promuovere un cambiamento se non se ne comprende innanzitutto la finalità. Ci piacerebbe che la forza di un cambiamento nella direzione più giusta e utile per tutti usasse il potere della conoscenza come viatico di convincimento libero e invece, a volte, assistiamo alla strumentalizzazione della conoscenza per l’uso di un potere … e questo non aiuta a trasformare in meglio una società. I fatti di cronaca ci mettono di fronte a realtà crude che alzano il coperchio di una pentola che ribolle sempre degli stessi ingredienti che stanno però straripando, diventando parte integrante della nostra quotidianità: violenza, soprusi, corruzione e quant’altro. Siamo sempre più convinti che per cambiare bisogna capire e nelle forti contrapposizioni polemiche e nelle urla che tentano di sovrastare l’altro, non ci possono essere ingredienti nuovi, nutritivi, energetici e motivanti che consentono, per l’appunto, di capire, di ampliare gli orizzonti. Il nostro auspicio è quello di mirare sempre più alla qualità delle informazioni. Una informazione di qualità di certo non strepita, non straparla, magari afferma con grinta ma sa anche ascoltare attentamente ciò che l’altro ha da dire e alla fine parole e fatti devono coincidere….

Il Direttore

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···ApprofonditaMente···

Si vive per mangiare o si mangia per vivere? Fisiologia e psicologia delle scelte alimentari. Fattori individuali, fattori ambientali e condizionamenti. di Maria Torlini

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iascuno di noi nel corso della vita sviluppa un rapporto molto personalizzato con il cibo. L’uomo è per definizione onnivoro e questa necessità di nutrirsi in maniera varia dovrebbe essere alla base di una sana condotta alimentare che, come ricompensa, dovrebbe mantenerci in forma e preservarci dalle malattie. Ma – c’è sempre un ma... – purtroppo la maggioranza di noi non vive più a stretto contatto con l’ambiente naturale e di certo non produce, coltiva o alleva in diretta ortaggi, frutta, bestiame o pollame per il sostentamento dei propri cari, ergo “si deve fidare” di ciò che compra. La scienza e la tecnologia ci hanno messo a disposizione una infinità di conoscenze per produrre di più, conservare meglio, “migliorare” i sapori facendo contento il palato. Sta di fatto che oggi siamo in balia delle industrie alimentari e i ritmi di vita tendono a sottrarci ulteriore tempo anche nella preparazione e “condivisione” del cibo. Risultato: tanti cibi “gustosi come quelli che faceva la nonna” già pronti da mettere in tavola con buona pace di tutti. Ma – c’è sempre un ma… - a chi non è capitato di indirizzare lo sguardo alle etichette e/o alle composizioni di ciò che entra quotidianamente nelle nostre case? Alcune diciture sembrano quasi delle preparazioni farmaceutiche e ci vorrebbe un chimico industriale o di laboratorio per capire meglio le componenti degli appetitosi preparati che abbiamo a disposizione… La ricerca sul cibo migliore ha radunato intorno a sé parecchie specialità scientifiche e non: c’è il pubblicitario, l’industriale, il chimico alimentare, il genetista, il sociologo, lo psicologo, il ristoratore, ecc. ognuno però fa ricerca secondo le proprie esigenze, ovvero dal proprio punto di vista… ergo è molto difficile per il consumatore medio farsi un’idea reale

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e libera del concetto fisiologico di nutrizione. Ma andiamo per ordine. La nostra fisiologia è dotata di strumenti altamente efficaci con cui il nostro organismo è in grado di rilevare, analizzandoli, quantità e qualità degli alimenti in base all’aspetto, all’odore, al sapore e all’effetto finale della preparazione. Un ComPlEsso tEAm gEstisCE il ComPortAmEnto AlimEntArE. Nessuno fa caso normalmente al mirabile processo che si svolge all’interno del nostro organismo per mantenere intatte e/o rinnovare le componenti su cui si fondano le nostre funzioni vitali. Il comportamento alimentare usufruisce di sofisticati meccanismi di attivazione e disattivazione di processi biofisici, biomolecolari e quant’altro per trasdurre quello che quotidianamente assumiamo come cibo e trasformarlo in energia spendibile da tutti i nostri apparati, ma soprattutto dal perpetuo lavorio che svolge il nostro cervello. Fondamentalmente il comportamento alimentare adempie due funzioni principali, entrambe sotto il controllo cerebrale: 1) il mantenimento dell’equilibrio energetico; 2) le relazioni con l’ambiente circostante. L’equilibrio energetico mira a mantenere la stabilità del peso corporeo, mediando tra le variazioni che possono essere dovute all’età o a circostanze esterne. I segnali che provocano o accompagnano l’assunzione di alimenti, la sensazione di fame, i segnali che le pongono termine, la sensazione di sazietà, sono in prima istanza di ordine metabolico. Forse non tutti sanno che lo stimolo è legato al grado di utilizzazione del glucosio, misurato in base alla sua differenza di concentrazione tra il sangue arterioso e venoso. Quando questa differenza è rilevante, appare

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la fame. Esistono anche dei misuratori glucidici al livello del fegato e del cervello, più precisamente nell’ipotalamo. La fame e la sazietà sono correlati inoltre a meccanismi legati ai lipidi. La degradazione dei lipidi, così come l’aumento della concentrazione degli acidi grassi liberi plasmatici, riducono l’assunzione di alimenti. In caso di digiuno, compare una sensazione di fame intensa a cui si associa una accresciuta lipolisi, in parole povere l’organismo consuma le riserve che ha a disposizione. Gli elementi di controllo sono pertanto degli amminoacidi poiché le proteine hanno un elevato potere di saziare. tra i mediatori della sazietà figura la serotonina. Anche l’ipotermia e l’ipertermia, ovvero le variazioni di temperatura osservate rispettivamente prima e dopo il pasto, giocano un ruolo di stimolo o di blocco all’assunzione di alimenti. Il comportamento alimentare può infine essere modulato da neuromediatori raggruppati sotto il termine generico di catecolamine. Collaborano al processo anche le sensazioni gastriche. L’intestino lancia i suoi segnali attraverso i chemorecettori intestinali, sensibili alle concentrazioni di aminoacidi o di glucidi. i recettori gastrici e intestinali partecipano al controllo del volume dei pasti, informando i centri cerebrali sulla quantità e la natura degli elementi ingeriti. L’atteggiamento verso il cibo può anche invertirsi alla fine del pasto, dando luogo ad una sensazione di disgusto. Ulteriore contributo per interrompere l’assunzione indiscriminata di cibo… La fame (quella fisiologica intendiamoci!) è la percezione dello stato di bisogno ed è provocata dagli stimoli provenienti da numerose regioni del nostro corpo. Lo stato di disagio e persino di sofferenza che genera è soppresso dall’ingestione di cibo. Forse non tutti sanno che la sazietà è la percezione anticipata della soddisfazione del bisogno organico. il nostro cervello, infatti, usufruisce di “sentinelle” attraverso le quali viene informato della soddisfazione dei bisogni in anticipo, prima che i tessuti ne siano effettivamente saturi. Questo consente di graduare senza squilibri tutti i processi metabolici. L’appetito, invece, nasce dall’associazione di stimoli esterni e interni che accompagnano l’assunzione alimentare: gusto e disgusto, odori e sapori…. e condizionamenti! E’ abbastanza comune per chi ha affrontato delle diete, aver fatto uso di preparati farmaceutici (gli

aiutini!), detti anoressizzanti (cioè antifame…) insieme ai derivati delle amfetamine. Questi composti possono creare anche una sensazione di euforia, ma – c’è sempre un ma… - il loro uso produce una serie di effetti secondari: accelerazione del ritmo cardiaco, aumento della pressione arteriosa, fenomeni di assuefazione che possono comportare l’aumento progressivo delle dosi e, a fine terapia, uno stato depressivo. gUsti innAti E APPEtibilità innAtA. Esistono due fattori che influiscono sul gradimento di un cibo: uno ormonale, svincolato dal gusto vero e proprio, e uno percepito dagli organi del gusto, in stretta correlazione agli eccitanti psicosensoriali. Capire le differenze e le relazioni tra questi fattori è di importanza fondamentale per raggiungere un giusto compromesso tra salute e gusto. i gusti innati sono comuni a tutti gli esseri umani. Malgrado sia difficile separare i gusti innati dai gusti veri e propri in quanto essi interagiscono tra loro, possiamo rilevare, in prima analisi, che i gusti innati dipendono dalla densità calorica (kcal per 100 gr.). Tutti amano i cibi che contengono molta energia (carboidrati e grassi): difficile trovare persone che non amano la pizza, il pane, la pasta, il formaggio, i salumi grassi. Solitamente alimenti meno graditi risultano essere i cibi con poche calorie (verdure, frutta, spezie). i gusti innati sono influenzati dal rilascio di neurotrasmetitori e dipendono solo in minima parte dai nostri gusti personali. Possiamo chiamare questo fenomeno appetibilità innata degli alimenti. Gli alimenti ipercalorici contengono sempre grassi, carboidrati o un mix di entrambi. Guarda caso i grassi e i carboidrati stimolano il rilascio di neurotrasmettitori che producono una sensazione di benessere e appagamento. Aumentando la loro concentrazione aumenta la densità calorica, il rilascio di queste sostanze, e il benessere conseguente alla loro assunzione. I carboidrati, ad esempio, stimolano il rilascio di serotonina, un potente sedativo che ci calma dallo stress, i grassi dal canto loro stimolano il rilascio di endorfine, sostanze che provocano il benessere fisico e alleviano il dolore. Diversi esperimenti scientifici hanno dimostrato che i mangiatori compulsivi presentano delle alterazioni del metabolismo di questi neurotrasmetitori, che aumenta la pulsione verso il cibo ad un livello simile alla droga. Anche i soggetti che non presentano tali

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cultura e natura alterazioni, a causa di questo meccanismo, possono dolce, per non formare dei futuri “zuccheroincorrere nel sovrappeso. dipendenti”. Come si è capito, le abitudini alimentari si formano QUEsto PiAtto è ProPrio invitAntE! nel corso di tutta la vita. sin dall’infanzia un alimento può acquistare una connotazione positiva Per il nostro cervello ricezione, o negativa. E’ molto comune trovare persone che si percezione e sensazione non sono allontanate da un certo alimento per anni dopo sono sinonimi ma complementari averne fatto indigestione oppure perché da piccoli gli e rappresentano fasi successive è stato imposto. Ricordo una persona che da bambina indissociabili. il sapore di un (circa 8 anni), era stata costretta dal padre a mangiare piatto è, in effetti, un dato complesso, che mette in la carne, che lei odiava. Ebbene mi raccontò che gioco al tempo stesso la sensibilità gustativa, invece di mandare giù controvoglia il boccone, lo l’olfatto, la percezione termica, il riconoscimento parcheggiò in una guancia per ore mangiandoci sopra della forma e della consistenza, la valutazione della anche il gelato. Quella persona non toccò la carne per struttura degli alimenti, l’aspetto estetico e anni perché il solo ricordo le suscitava una repulsione l’impatto emozionale e psicologico. incontrollabile, per non parlare del conseguente stato Gli eccitanti psicosensoriali, che accompagnano e di anemia che spesso risultava nelle analisi… talvolta anticipano gli stimoli metabolici, sono a loro E’ quindi un dato di fatto che la sensazione di soddisfazione, di benessere nell’uomo dipende più volta numerosi, sottili e raffinati. La capacità di misurazione degli stimoli svolta dai dalle proprietà sensibili e gustative che dalla nostri sensi è molto potente, ad esempio l’uomo, in soddisfazione dei bisogni nutrizionali a livello condizioni ottimali, può percepire il chiarore di una metabolico. La sua percezione si arricchisce col candela a 27 km di distanza. Può avvertire trascorrere degli anni, delle circostanze nelle quali istantaneamente una puntura della pelle della esso viene consumato, del suo valore in termini di ampiezza di mezzo millesimo di millimetro. E ancora, prestigio sociale e del piacere digestivo che ne la quantità di sostanze odorose necessarie per accompagna il consumo. suscitare la sensazione olfattiva è dell’ordine di miliardesimi di milligrammo: si è costretti ad Cibo E CErvEllo esprimerla in numero di molecole. La sensibilità del nostro olfatto è diecimila volte più acuta di quella del Una complessa componente del gusto. Per esempio, l’ odore di aglio (etilmercaptano), cervello, il sistema limbico, mette viene avvertito dall’uomo nella concentrazione di 200 l’assunzione di cibo in molecole, per il cane la percentuale si abbassa collegamento con altri fattori notevolmente: 30 molecole. Sono divenuti ormai noti come l’emozione, l’apprendia tutti i famosi cani molecolari, impiegati in vari mento e la memoria. campi per la lotta alla droga, nelle operazioni di Di tutto ciò bisogna tenere conto salvataggio, nelle indagini criminologiche, ecc. nella prescrizione di una dieta, poiché un pasto di uguale valore nutritivo può Ah! ComE fA lE PolPEttE lA mAmmA risultare molto diverso rispetto alle abitudini del soggetto. non lE fA nEssUno! Le nostre emozioni e i nostri ragionamenti sono processi interdipendenti e nel caso delle scelte Il cibo non è soltanto un mezzo di sostentamento ma alimentari possono esserci due livelli di processo: 1) assume una valenza affettiva sin dai primi mesi di vita processi di scelta a livello biologico (calo di zuccheri e in seguito, può essere vissuto come un sostituto di nel sangue); 2) processi di scelta nello spazio legami affettivi. Il latte materno è senz’altro dolce, e personale e sociale (conoscenza di sé, relazioni molti attribuiscono a questo fatto il loro desiderio di sociali – ragion pratica). zucchero: una sorta di bisogno primordiale. In realtà L’amigdala (che guarda caso vuol dire mandorla, per il latte umano non ha un sapore marcatamente dolce, le dimensioni e la forma che ricorda), riceve mentre i biberon, eccessivamente zuccherati, possono informazioni da varie modalità sensoriali direttamente deviare il nostro gusto naturale. Attenzione quindi, dal talamo e dal tronco encefalico, svolgendo un nei primi anni di vita, a non eccedere con il gusto ruolo importante nel comportamento emozionale

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cultura e natura e alimentare. Un ampio e dettagliato studio elettrofisiologico su singoli neuroni (le cellule della corteccia cerebrale) ha confermato queste informazioni, precisando che il ruolo dell’amigdala è anche quello di valutare la palatabilità gustativa e di associare gli stimoli gustativi con altri stimoli sensitivi compresa la percezione (Nishijo et al. 1998). gli stimoli visivi risultano responsabili della palatabilità, quanto e più di quelli organolettici degli alimenti, poiché possono modificare gli effetti di sensorialità gustativa ed olfattiva. nella corteccia gustativa secondaria dell’area orbitofrontale, singoli neuroni rispondono al gusto di un alimento soltanto se è presente la fame. I neuroni in questo caso riflettono il valore gratificante del gusto e mostrano sazietà sensospecifica, che nell’uomo si rivela un fattore importante nella food choice (corrente che studia le scelte alimentari) nei comportamenti alimentari dell’obesità (Snoek et al., 2004). Sempre nella corteccia orbitofrontale, le afferenze olfattive convergono su neuroni con afferenze gustative, formando la rappresentazione di aroma. Oltre ai neuroni che mostrano una risposta ottimale per dolce, salato, amaro e acido, vi sono rappresentazioni separate per il gusto umami (è il nome giapponese del sapore del mono-sodiogluttammato MSG, presente nei dadi) e astringente o allappante (ad es. acido tannico, frutta acerba, ecc.). Dunque anche la capacità di apprendimento di associazioni tra vista e gusto è caratteristica precipua del processo nervoso che si verifica nella corteccia orbitofrontale (Rolls, 1999). La sensazione gustativa legata all’integrazione centrale ha tutti i caratteri della sensibilità generale, come confermato dalla possibilità di evocare una “sensazione gustativa fantasma”, in presenza di anestesia della branca del nervo facciale proveniente dalla lingua (chorda timpani, Yanagisawa et al. 1998). Lo studio degli effetti degli stimoli sensoriali nella

scelta di alimenti risulta particolarmente interessante poiché la molteplicità di recettori e vie nervose relativi implica un’eccezionale complessità del sistema e quindi spiega la grande diversità del comportamento alimentare, soprattutto alla luce delle ricerche di settore che, a fini della scelta, definiscono l’abbondanza di beni alimentari “un fattore che influenza la ricerca di soddisfazione oro sensoriale”, spesso esaudita con alimenti ad alta densità energetica (Kringelbach, 2004). Attualmente si reputa che ciascun recettore gustativo contribuisca in modo modulato all’integrazione centrale del sapore, e la migliore conoscenza della fisiologia del gusto può essere utile per garantire migliore adesione ai consigli dietetici (Hess, 1997). Questi dati ci dicono che le esperienze in fatto di selezione e gusti alimentari si possono costantemente arricchire e perfezionare, infatti chi lavora nel campo ha senza dubbio dei “software” cerebrali molto più sofisticati dei nostri: vedi i degustatori professionali di cibi e alimenti … in grado di percepire e riconoscere minime variazioni in tal senso… Ecco perché è molto importante, soprattutto sin dall’infanzia, far sperimentare una vasta gamma di prodotti alimentari, possibilmente di origine naturale, accompagnati da una sana educazione alimentare che dovrebbe comprendere l’integrazione tra il gusto degli alimenti e la loro utilità metabolica. CondizionAmEnti! Purtroppo l’obesità infantile è diventato un vasto fenomeno e di conseguenza anche i contributi di ricerca per l’infanzia hanno fatto notevoli progressi nella comprensione dei meccanismi alla base delle scelte alimentari che riguardano i piccoli. Una serie di evidenze è particolarmente allarmante e allo stesso tempo illuminante a questo proposito poiché mette ancora una volta in tutta evidenza, la potenza dei meccanismi di apprendimento della prima infanzia. Bambini da 2/3-6 anni possono riconoscere come familiari marchi, confezioni, colori, loghi, testimonials e cartoni animati ad essi associati ( in questo caso al cibo). Esperimento 1): anche una sola

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cultura e natura esposizione ad un messaggio pubblicitario televisivo produce una marcata preferenza per il prodotto nella prima infanzia. Esperimento 2): a bambini tra i 3 e 5 anni fu chiesto di scegliere il sapore migliore tra una serie di cibi e bevande McDonald’s e un’altra serie di prodotti anonimi (ma che in realtà erano gli stessi prodotti della McDonald’s). Ebbene i bambini preferirono anche il sapore di carote e latte (non presenti nei prodotti della McDonald’s) perché pensavano fossero prodotti dal marchio! La ricercatrice Elisabeth Loftus (Univ. California, Irvine) ha condotto esperimenti sui falsi ricordi riuscendo a contraffare la memoria degli individui per indurli a preferire o a disprezzare un cibo. “i falsi ricordi possono influenzare i comportamenti futuri, anche determinando decisioni fondamentali su cosa mangiare.” In due esperimenti, tramite questionari e informazioni fasulle, ha convinto i volontari che nell’infanzia si erano sentiti male per aver consumato uova sode o sottaceti tanto da doverli escludere dalla dieta. La strategia persuasiva ha funzionato anche con il gelato alla fragola, ma non con gli snack, soprattutto le patatine, il cui appeal è risultato più forte delle bugie che non hanno modificato l’atteggiamento delle “cavie” (forse perché rientrano, appunto, nelle preferenze innate per i grassi?...). E’ risultato completamente positivo il test riguardante i prodotti salutari ma sgraditi: la Loftus, introducendo nei soggetti reminiscenze menzognere, li ha spinti ad amare e quindi a divorare verdure fino ad allora detestate. Di fronte ad una rosticceria siamo tutti come i cani di Pavlov….. Il condizionamento classico è un tipo di apprendimento fondamentale. Il fisiologo russo Pavlov, durante i suoi studi di laboratorio incentrati sulle funzioni gastriche, si accorse che i cani del suo laboratorio salivavano quando si metteva polvere di carne nelle loro bocche, ma anche al solo vedere la carne, la ciotola, la persona che lo portava, o al sentire i passi dell’addetto alla pappa, oppure appena si

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accendeva la luce. Questo comportamento è stato dimostrato anche nei granchi, nelle formiche, nei mangiatori di formiche, nei gatti, così come nelle persone… Un’altra forma di apprendimento è il condizionamento operante, detto anche strumentale o apprendimento per prova ed errore, che è stato studiato a fondo da P.F. Skinner. Questo tipo di apprendimento dimostra come il comportamento dell’uomo e dell’animale sia determinato anche dagli effetti prodotti sull’ambiente. Skinner pose un ratto in una gabbia, (Skinner Box). In essa vi era una leva. Il ratto, premendo casualmente la leva, ottenne il cibo - apprese così a premere la leva per ottenere il formaggio. Il condizionamento strumentale è possibile perché animali ed esseri umani sanno quando c’è una relazione tra due eventi e quando non c’è. Questo secondo tipo di condizionamento è un meccanismo cardine dei messaggi pubblicitari poiché induce a creare associazioni gratificanti con il prodotto reclamizzato. Molti sono anche gli studi sui messaggi subliminali i quali dimostrano che “l’assimilazione passiva di un concetto è facilitata dalla comunicazione subliminale”(R. Provana). Ad esempio, la procedura, nata negli anni ‘30 con gli Spot di 1/3 di secondo della Coca-Cola e poi proibita, si basa in particolare su immagini che, scorrendo veloci, non vengono percepite se non dall’inconscio dove rimarrebbero a pilotare le scelte. I messaggi subliminali, visivi, olfattivi sonori, toccano le aree sensibili del cervello. McDonald’s, per incentivare la socializzazione nei suoi locali (così si mangia di più…) dopo un lungo studio sui colori, li ha arredati con il giallo e l’arancione, che favoriscono l’aggregazione. Ma c’è anche chi applica a questo campo la sinestesia, ovvero l’associazione di un colore con un suono, che permette di mascherare nelle affissioni parole o frasi dietro i colori corrispondenti, visibili e captati anche a distanza e a bordo di un veicolo in movimento. Tra le tante tecniche di indagine si sta sperimentando quella con una camera ad infrarossi per registrare in un volto, durante l’assaggio di un alimento, le minime variazioni termiche, dovute a

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cultura e natura contrazioni di muscoli e capillari, che vengono comparate con le reazioni verbali e gestuali rivelatrici dell’effettivo interesse di un soggetto per il prodotto. ConClUdEndo….. Abbiamo visto quanti elementi concorrono a far parte dei comportamenti e delle scelte Ivan Piotr Pavlov, 1849 - 1936 alimentari. Questo ci permette di riassumere alcuni tra i fattori che influenzano la scelta del cibo: a) determinanti biologiche (fame, appetito, gusto); b) determinanti MaLattIE DIgEStIvE: aLMENo 1 tUMorE SU 4 rIgUarDa psicologiche (emozioni, memorie, apprendimenti); L’apparato DIgErENtE. determinanti fisiche (procedure di preparazione, tipologia, struttura degli alimenti, tempi di cottura, L’apparato digerente è tra le componeni più colpite dalle neoecc.); c) attitudini, (credenze e conoscenze riguardo plasie con una incidenza del 28% negli uomini e 26% nelle al cibo); d) determinanti sociali (cultura, famiglia, donne. annualmente circa il 15% della popolazione italiana efabitudini alimentari); e) determinanti economiche. Il fetua una visita per malaie digesive. Questa percentuale rappresenta il 2% dei ricoveri ospedalieri. Il 40% degli italiani tutto può essere racchiuso nello stile di vita. Sta di fatto che il nostro processo decisionale si soffre di disturbi funzionali come la dispepsia e la sindrome delorienta non solo in base ai marcatori somatici ma l’intesino irritabile. Nel nostro paese nel 2006, escludendo anche e soprattutto in base ai meccanismi cerebrali quelli per tumore, i decessi per malaie dell’apparato digeche sottostanno alle motivazioni più o meno rente sono stai oltre 23.000. condizionate del nostro personale stile alimentare. Il I dai epidemiologici rivelano una prevalenza, nella popolazione ricordo del sentimento corporeo, spesso di natura tra i 18 e i 65 anni di età, di 220-240mila casi di affezioni inemozionale, associato all’assunzione di una fiammatorie intesinali (colite ulcerosa, morbo di Chron), mendeterminata scelta effettuata anche in base alla nostra tre il 9-11% della popolazione presenta celiachia. L’incidenza esperienza passata, potrebbe nondimeno delle patologie acute del pancreas è tra i 70-80 su 100.000 abicondizionarci pesantemente nell’alimentazione. Le tani. più di un milione e mezzo di casi di cirrosi sono riferibili malattie all’apparato digerente sono in costante alle epaii di HBv (circa 1.500 decessi all’anno) e un milione e aumento e probabilmente una delle ragioni potrebbe otocentomila casi all’epaite HCv (10.000 decessi all’anno). essere rintracciabile nella quantità di sostanze Quaderni del Ministero della Salute. “Stato dell’arte e programchimiche utilizzate nei settori della filiera alimentare mazione dell’assistenza alle malaie digesive” che nel corso di giorni, mesi, anni, costringono il nostro organismo ad entrare in contatto con sostanze n.9 maggio-giugno 2011. www.quadernidellasalute.it artificiali. Per poter effettuare scelte consapevoli, non basta seguire istruzioni e procedure ma occorre potenziare la finalità funzionale del processo: mangiare con BiBliografia soddifazione non fa rima con alimentarsi male o fare Torlini, M, Argomenti tratti da: Dispense corso ECM “Fondamenti di sacrifici inauditi, vuol dire altresì promuovere con nutrizione umana” . Resp. Scient. E. Lugaresi Cioffi, A.L., Scelta di alimenti e nutrizione: approccio psicofisiologico. piacere tutte quelle azioni che ci aiutano ad adottare Alimentazione e nutrizione umana. comportamenti alimentari che ci tutelino e non ci Robinson T.N. at al. Effects of Fast Food Branding on Young Children’s danneggino a causa, spesso, di condizionamenti Taste preferences. Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine /vol 161(no,8) aug 2007. indotti o di comportamenti compensatori. EUFIC REVIEW n. 17 The determinants of food choice, april 2005 “Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell’esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza”. (G. Flaubert)

Henkin, Levy LM, Lateralization of brain activation to imagination and smell of odors using fRMI: left hemispheric localization of pleasant and right hemspheric localization of unpleasant odors. J. Comput Assist Tomogr.2001 jul-aug;25(4):493-514 Review Royet JP, Plailly J, Lateralization of olfactory processes, chem senses. 2004 Oct; 29(8):731-45 Review

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Creature da amare Un messaggio vivace, spinto, animato, quasi provocatorio quello che caratterizza e accomuna le opere esposte alla mostra fotografica CREATURE DA AMARE di Vittoria Amati, promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, ospitata al Museo Civico di Zoologia di Roma dal 9 Giugno al 20 Luglio 2011, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

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L’insostenibile leggerezza dell’atomo... o no? “Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (1987, Our Common Future di Gro Harlem Brundtland, Presidente Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo WCED ) a cura di Elisabetta Gatti

S

econdo i dati diffusi da Terna, l’operatore nazionale 2030 ancora prevedono l’uso degli idrocarburi, nella per la trasmissione dell’energia elettrica, nel 2009, misura dell’80%, quale fonte energetica primaria per a fronte di un fabbisogno energetico nazionale di l’approvvigionamento mondiale: 320,3 TWh (un terawattora corrisponde ad un miliardo di chilowattora) sono stati prodotti 281,1 TWh e sono stati acquistati 45 TWh dall’estero. Con il 66,5% della produzione nazionale, le fonti energetiche tradizionali occupano il primo posto nel bilancio energetico. Sul versante dei consumi, il settore più energivoro è quello industriale che, da solo, assorbe il 43,5 % del fabbisogno nazionale.

Da un punto di vista pragmatico, il nucleare sembra essere una valida alternativa alle fonti fossili. In termini di costi (mediamente 4 €/kWh) si dimostra molto competitivo se confrontato con qualsiasi altra fonte di energia tradizionale e/o rinnovabile.

Con una richiesta di energia sempre crescente, molti e da molto tempo, si pongono la domanda su come riuscire, contemporaneamente, a produrre energia per le generazioni future, energia per lo sviluppo dei paesi emergenti e garantire la sopravivenza della specie umana, animale e vegetale. Un fatto è chiaro, come afferma il Premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia: “oggi non esiste alternativa seria al petrolio”. Tant’è vero che l’EIA (Energy Information Administration), l’agenzia indipendente di informazione energetica americana, traccia scenari energetici che nel

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cultura e natura Inoltre, rispetto alle fonti tradizionali, il nucleare crea minor inquinamento ambientale. Infatti, da una ricerca effettuata nel 2010 da The European House-Ambrosetti, e commissionata da Enel ed EDF, risulta che introducendo in Italia una quota del 25 % di produzione nucleare (all’interno di un ipotetico mix energetico costituito anche dal 27% di fonti rinnovabili e dal 48% di fonti fossili), in dieci anni si arriverebbe ad un abbattimento dei gas serra paria a 236/381 milioni di tonnellate di CO2.

Il che ci farebbe rientrare negli obiettivi indicati dal protocollo di Kyoto che fissano entro il 2020 una riduzione del 20% dell’emissioni di gas climalteranti. Anche sotto l’aspetto occupazionale, gli effetti sarebbero benefici. La costruzione di una centrale, secondo la ricerca, creerebbe infatti complessivamente circa 6000 posti di lavoro per 5/6 anni (e ricordiamo che il piano nucleare italiano del Ministero dello Sviluppo Economico prevedeva la messa in esercizio di 8 centrali entro il 2020). La gestione, invece, impiegherebbe circa 500/600 addetti per 60 anni e il decomissioning (lo smantellamento) circa 180 addetti per 7/10 anni. Inoltre, il nucleare consentirebbe anche l’abbassamento del costo dell’energia, dando un contributo significativo all’innalzamento del livello di competitività delle nostre industrie sul mercato mondiale, producendo quindi un notevole stimolo per l’economia nazionale. Nonostante i numerosi vantaggi, 3 gravissimi incidenti nucleari, in 30 anni, in 3 continenti diversi (1979 - Three Miles Island, 1986 - Chernobyl e 2011 - Fukushima) mettono in evidenza che il principale anello debole di questa tecnologia è, tutt’ora, la sicurezza. E’ questo che sostiene Alberto Barocas, scienziato nucleare, una volta convinto sostenitore dello sviluppo energetico nucleare, in una lettera aperta indirizzata a La Repubblica il 10 giugno 2001. Lo scienziato individua, lucidamente, alcuni nodi nevralgici irrisolti di questa tecnologia. In primo luogo appare sottostimata la valutazione del rischio di incidente. Infatti, scrive Barocas: “la progettazione di una centrale nucleare avviene sulla base di dati statistici puri, cioè su una probabilità estremamente bassa di un grosso

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incidente, anziché basarsi sul fatto che un incidente anche imprevedibile possa avvenire.” In secondo luogo, prosegue lo scienziato, nel valutare gli Centrale atomica spagnola

effetti degli incidenti nucleari, dobbiamo tener presente il fattore tempo perché questi, a differenza di catastrofi naturali (terromoti, incendi, ecc.) che hanno un inizio e una fine: “si propagano per decenni se non secoli, con un disastro anche economico per il Paese colpito”. Un altro elemento di criticità è dato dalla gestione CoMUNICato DI SCUSE DEL prESIDENtE DELLa tEpCo aLLE vIttIME DEL DISaStro NUCLEarE DI FUkUSHIMa I would like to express my sincerest condolences to those who have suffered from the Tohoku-Chihou-Taiheiyo-Oki Earthquake that struck our naion on March 11. The TEPCO Group is currently in the process of mobilizing all of its available resources towards the stabilizaion of "Fukushima Daiichi Nuclear Power Staion" and to "care for the afflicted", "ensure stable power supply during the summer" and "implement extreme business efficiency and streamlining measures." We are especially concerned with the speedy expediion of muliple measures in accordance with the "Roadmap" so that those who were forced to evacuate due to the accident will be allowed to return to their homes as soon as possible. I sincerely request your coninued support and cooperaion. June 2011 the tokyo Electric power Company, Incorporated toshio Nishizawa president Fonte: www.tepco.co.jp

dell’informazione. In occasione di incidenti gravi: “non c'è trasparenza, ogni dato viene negato all'opinione pubblica.” Probabilmente questo è causato anche dalla militarizzazione delle area adibite alle centrali. Inoltre, stando a quanto scrive Barocas, anche lo smaltimento delle scorie radioattive è una grossa “patata bollente” che nessuna nazione al mondo riesce risolvere: “Nell'immenso deposito scavato in una montagna di Yucca

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cultura e natura Tipi di ReATToRi nucleARe A fissione Reatori nucleari di i generazione: si trata di piccoli reatori sperimentali o proto-commerciali degli anni quaranta-cinquanta, evolui poi nella II generazione. Reatori nucleari di ii generazione, versioni commerciali derivate da quelli di prima generazione. Sono gran parte dei reatori atualmente in funzione. Reatori moderai a grafite: Magnox - reatori di origine britannica raffreddai a gas oggi obsolei; agr (advanced gas-cooled reactor) - evoluzione dei Magnox; rBMk, classe sovieica raffreddata ad acqua bollente ormai obsoleta cui appariene la centrale di Chernobyl. Reatori raffreddai e moderai ad acqua: BWr (Boiling Water reactor) in cui il fluido che muove la turbina è in contato direto con gli elemeni di combusibile; di origine americana. vvEr (vodo-vodyanoi Energeichesky reactor), in cui vi sono due circuii d'acqua in serie, di origine russa. pWr (pressurized Water reactor), in cui vi sono due circuii d'acqua in serie (categoria a cui appariene la centrale di three Mile Island); di origine americana. CaNDU reatore ad acqua pesante pressurizzata di origine canadese. Reatori nucleari di iii generazione e di iii+ generazione, introducono migliorie delle ipologie precedeni, ad esempio: Epr, basato sul pWr europeo, è un reatore nel quale il raffreddamento e la moderazione vengono otenui grazie all'acqua pressurizzata; di origine franco-tedesca. aBWr o reatore nucleare avanzato ad acqua bollente, basato sul BWr. ESBWr, reatore Economico Semplificato ad acqua Bollente, basato sul BWr. ap1000, reatore pressurizzato avanzato, basato sul pWr americano. aCr, Evoluzioni della filiera CaNDU di origine canadese. vvEr1000 e vvEr1200 (vodo-vodyanoi Energeichesky reactor), in cui vi sono due circuii d'acqua in serie, di origine russa. Reatori nucleari di iV generazione: atualmente la dicitura si riferisce ufficialmente ad alcune proposte di un consorzio internazionale; introducono cambiameni sostanziali nel processo tecnologico (in fase di studio). Si fa presente che queste disinzioni sono state definite sostanzialmente a posteriori e che il confine fra una e l'altra generazione non è sempre neto ed individuabile. ad esempio alcune caraterisiche ipiche dei cosiddei Iv generazione sono già state sperimentate fin dagli anni quaranta con una accelerazione negli anni setanta, senza tutavia far decollare la filiera a causa dei problemi riscontrai. htp://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_eletronucleare

Mountain in USA si sono dovuti fermare i lavori, il maggiore deposito in miniere di sale della Germania si è dimostrato contaminato con pericoli per le falde acquifere, ecc. Il combustibile nucleare delle nostre centrali fermate è in gran parte ancora lì dopo 25 anni.” Poi per quanto riguarda l’Italia, vi sono una serie di problemi di difficile gestione. I siti nucleari all’estero sono ubicati in zone con una bassa densità di popolazione, caratteristica che non appartiene alla nostra penisola. La conformazione geologica dell’Italia è ad alto rischio sismico. Le centrali nucleari necessitano di enormi quantità di risorse idriche e il nostro dissesto idrogeologico è ben conosciuto. L’Italia non possiede miniere di uranio, il suo costo è lievitato esponenzialmente in soli sei anni da 15 $/Kg a 297 $/Kg e se ne prevede l’esaurimento entro il 2030. Infine anche per quelle centrali che funzionano bene, secondo studi internazionali da tempo consolidati, i fumi che emettono determinano un innalzamento delle leucemie infantili nella popolazione al di sotto dei 15 anni. Quindi, nonostante gli sforzi profusi in tutti questi anni per aumentare la sicurezza, la protezione dalle radiazioni, non riusciamo ancora a controllare e calcolare i reali rischi ed effetti del nucleare.

Pensando ad una possibile risposta da dare alla domanda crescente di energia elettrica, forse dovremmo iniziare a guardare altro e oltre la fissione nucleare. Un esempio eclatante di ” alternativa seria” al petrolio, per dirla con Rubbia, che è stato quasi del tutto ignorato dai media italiani, sta proprio a casa nostra. E’ “Made in Italy” infatti il primo prototipo funzionante di fusione fredda che usa come combustibile Nichel idrogenato. Grazie all’opera di Sergio Focardi (Dipartimento di Fisica

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cultura e natura La FUSIoNE NUCLEarE FrEDDa. Deta comunemente Fusione fredda o Fusione a freddo (in inglese Cold Fusion, "CF", ma indicata anche come Low Energy Nuclear reacions, LENr, "reazioni nucleari a bassa energia", o Chemically assisted Nuclear reacions, CaNr, "reazioni nucleari assisite chimicamente"), è un nome generico atribuito a presunte reazioni di natura nucleare, che si produrrebbero a pressioni e a temperature molto minori di quelle necessarie per otenere la fusione nucleare "calda", per la quale sono invece necessarie temperature dell'ordine del milione di kelvin e densità del plasma molto elevate. alcuni studiosi ritengono che il termine fusione fredda sia da sosituire con il termine LENr, in quanto tui i fenomeni qui di seguito descrii appartengono alla famiglia delle reazioni nucleari a bassa energia. Catalizzatore E-Cat sezionato

dell’Università di Bologna), Francesco Piantelli (Università di Siena) e Andrea Rossi il prototipo denominato “energy catalyzer” (E-Cat) produce fino a 200 volte l’energia immessa. Questo tipo di reattore non emette radiazioni nocive e si può spegnere come e quando si vuole, al pari di una lampadina. Purtroppo sarà la Grecia con la società Defkalion Green Technologies a dare seguito all’invenzione e tra ottobre e novembre, sarà completata la prima centrale a fusione fredda della storia, per la produzione di 1 MW. Se la rivoluzionaria invenzione sarà confermata, il nostro paese ha un treno che non può permettersi di perdere e sarebbe triste ricordare il vecchio proverbio”nemo propheta in patria”.

fonti BiBliografiChe e iConografiChe

http://22passi.blogspot.com www.terna.it www.socialnews.it (Anno 8 - Numero 5 Maggio 2011) www.wikipedia.org www.enel.it www.ambrosetti.eu www.eia.gov www.ingdemurtas.it

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trato da: BoLogNa, 14/1/11 CroNaCa tESt FUSIoNE FrEDDa DEL rEattorE NICHEL-IDrogENo FoCarDI-roSSI. di Daniele passerini 17.00 - Il seing sperimentale in praica è quello che vado a descrivervi. L'acqua viene fata passare da una pompa nel reatore, lì viene scaldata dal calore generato dalla reazione di fusione fredda Ni-H. Con delle termocoppie viene misurata la temperatura dell'acqua sia in ingresso sia in uscita (ora come ho deto è stabile sui 101°C). L'innesco del reatore avviene tramite resistenze, l'assorbimento dell'apparecchiatura al momento è 1269W, ancora non ci hanno fornito i dai della potenza in uscita. rossi ha spiegato che l'apparecchiatura in funzione può produrre sui 6 o 7kW o comunque - ha aggiunto - fino a 10kW. Non parliamo naturalmente di energia eletrica ma termica. 17.15 - Il videoproietore coninua a mostrare la schermata pC con le misurazioni aggiornate in tempo reale (ogni 2 secondi) di temperatura ambiente (C1), temperatura acqua in ingresso (C2), temperatura vapore in uscita (C3). La curva della temperatura (C3) mostra che in circa 30 minui (dalle 16.30 alle 17.00) è arrivata a 101°C. alle 17.15:00 ad esempio leggiamo queste misure: C1=23,10°C; C2=13,40°C; C3=101,30°C. 17.20 - Sto ascoltando i commeni di altri ricercatori dell'Università di Bologna sedui accanto a me. Danno per scontata la buona fede di rossi e Focardi, ma resta il fato - rimarcano che ci troviamo di fronte a una "scatola nera" e non sappiamo cosa ci sia dentro. 17.27 - rossi spiega che sono stai prodoi dal reatore tra i 10 e i 12kW, mentre l'energia media in ingresso è stata 0,6-0,7kW (è stata misurata anche la secchezza del vapore per la correta esecuzione della sima). L'esperimento è stato condoto dai detentori del breveto e misurato da professori dell'Università di Bologna, estranei al progeto. 17.32 - Qualcuno domanda come possiamo chiamare questa apparecchiatura. reatore è un termine troppo generico, risponde rossi, meglio chiamarlo Catalizzatore di energia. rossi ribadisce che a livello teorico possiamo solo ipoizzare cosa avvenga nel macchinario, ma c'è ancora molto da studiare per avere una teoria esata che spieghi questo ipo di reazioni nucleari. pertanto ci sono margini di miglioramento notevoli e il rendimento potrà senz'altro aumentare: al momento si raggiunge un coefficiente 15 per restare in condizioni di massima sicurezza, ma il reatore potrebbe dare molto di più. Siamo soltanto alla Ford t della fusione fredda, dobbiamo arrivare alla Formula 1! 17.33 - rossi precisa che più unità di reatore (si trata di veri e propri moduli) possono essere messi in serie per alzare ulteriormente la temperatura prodota, oppure in parallelo per aumentare la quanità di calore prodoto a parità di temperatura (come fossero baterie eletriche!). 17.36 - Il Dot. Levi annuncia che non c'è stato consumo "misurabile" di idrogeno, conferma anche che non è stata registrata alcuna radiazione, salvo quella ambientale di fondo. 17.50 - Interviene il prof. Ferrari del Diparimento di Fisica dell'Università di Bologna. È evidente - dice - che l'apparecchio consumi "qualcosa", qualcosa che si trasforma, trasmuta e alla fine si esaurisce. La domanda è, al di là di cosa sia questo "qualcosa", quanto può stare accesa la macchina. La macchina - risponde rossi - consuma picogrammi (millesimi di miliardesimo di grammo) di nichel e Idrogeno per produrre kiloWat. per tanto in questo ipo di tecnologia il problema del consumo di materiale non c'è: con un grammo di Nichel possiamo otenere 1000 miliardi di kW. 18.05 - Qualcuno domanda se oltre al nichel possono essere uilizzai altri metalli. Sì - risponde rossi - ma chiaramente il nichel è vantaggioso perché poco costoso. 18.07 - Qualcun altro domanda se è il nichel stesso ad aumentare di temperatura. rossi spiega che nel reatore viene immessa una polvere di nichel e che, a fronte di temperature immesse molto più basse, si rinvengono granuli di nichel fuso (che fonde sui 1500°C). Inoltre conferma che all'interno del reatore il rame si trasforma in nichel. 18.09 - La conferenza stampa è conclusa, rossi ringrazia i preseni. applauso generale!

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cultura e natura lA TecnologiA nucleARe. Qualsiasi centrale eletrica, indipendentemente dal combusibile che uilizza, per poter funzionare deve generare vapore in modo da poter aivare un alternatore a velocità costante che produca potenza eletrica.

Il combusibile, cosituito da uranio arricchito, assume la forma di pasiglie che a loro volta sono assemblate in barre di 4 mt. circa, protete da guaine che ne impediscono la dispersione di radiazioni e la isolano dal contato con l’acqua. Il “moderatore” consente di rallentare la corsa dei neutroni che per poter essere assorbii dal nucleo di U235 e produrre altre fissioni devono avere bassi livelli di energia. generalmente è cosituito da acqua, ma può essere composto da acqua pesante (arricchita in deuterio) o grafite.

Nella tecnologia nucleare viene sfrutata l’energia liberata dalla reazione nucleare di fissione (scissione di nuclei di atomi pesani come l’uranio e il plutonio ) per riscaldare l’acqua e generare il l vapore. L’energia termica viene poi trasformata in energia meccanica da una o più turbine a vapore, e quindi in energia elettrica atraverso un alternatore. Il processo di fissione nucleare può essere schemaicamente suddiviso in 3 fasi:. 1) Un nucleo di uranio 235 viene "bombardato" da un neutrone e avviene la fissione che spezza il nucleo in due atomi (kripton e Bario) e libera tre neutroni e dell'energia. 2) Uno di quesi neutroni è assorbito da un altro nucleo di uranio 238 ed è perso nel bilancio. Un secondo neutrone può "fuggire" dal sistema o essere assorbito da un elemento che non coninua la reazione. Il terzo neutrone viene assorbito da un nucleo di uranio 235 che si spezza in due atomi liberando due neutroni e dell'energia. 3) I due neutroni liberai si scontrano con due nuclei di uranio 235 e ogni nucleo libera da uno a tre neutroni che servono per coninuare la reazione a catena.

La funzione del refrigerante è di rimuovere l’energia termica prodota nella fissione e di cederla a uno scambiatore di calore in cui si produce il vapore che serve ad azionare la turbina a vapore (generatore di vapore). può essere sia in forma liquida che gassosa. anche per quest’ulimo elemento, l’acqua è il fluido di più frequente uilizzo, in alternaiva sono uilizzabili l’acqua pesante, il sodio fuso, l’anidride carbonica e l’elio. L’assorbitore: nella reazione a catena la moliplicazione dei neutroni tra due successive reazioni di fissione può essere controllata mescolando al moderatore una sostanza (come il boro, il cadmio, ecc.) che assorbe i neutroni senza fissionare: tanto maggiore è la quanità di assorbitore introdoto, tanto minore è la moliplicazione dei neutroni e tanto più lento è lo sviluppo della reazione a catena. Se il numero di neutroni cresce, in media, sempre tra una fissione e la successiva, la potenza sviluppata tende ad aumentare; se decresce, la potenza tende a diminuire; se resta costante, la potenza è costante nel tempo. L’assorbitore viene usualmente inserito in tubi cilindrici lunghi qualche metro (barre di controllo). La quanità di assorbitore effeiva, e quindi lo sviluppo della reazione, può essere variata aumentando o diminuendo, con movimeni meccanici, la lunghezza della barre di controllo immerse nel moderatore.

Foni: giornale di Fisica, vol. 51, Suppl. 1 associato all’Unione Stampa periodica Italiana www.enel.it www.wikipedia.org La parte del reatore dove si sviluppa la reazione nucleare e si produce energia è deta “nocciolo” (core, in inglese) ed è generalmente cosituito da quatro componeni: il combusibile, il moderatore, l’assorbitore e il refrigerante.

Uranio

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cultura e natura

Sostanze chimiche alimentari nascoste possono causare una pandemia globale (MMD Newswire) I Solfiti - gli additivi utilizzati per permettere al cibo di durare più a lungo e di avere un aspetto più fresco, sono onnipresenti sia nella nostra alimentazione che nell’ ambiente.

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aul Barratt-Hassett, ricercatore australiano, crede che solfiti e altri additivi alimentari abbiano creato una sorta di "pandemia globale", sindromi, malattie, e anche alcuni morti. Barratt-Hassett, sostiene di essere guarito da una condizione debilitante di salute che durava da tempo, semplicemente rimuovendo i solfiti dalla sua dieta. Con le sue ricerche spera anche di contribuire a migliorare le leggi sull'etichettatura dei prodotti alimentari e le altre pratiche del settore affinché consentano ai consumatori di fare scelte più informate. Nel 1990 a Barratt-Hassett fu diagnosticata la fibromialgia, caratterizzata da dolori muscolari e spesso accompagnata da grave affaticamento e stanchezza. Nel 2010 - due decenni dopo la diagnosi Barratt-Hassett scoprì per caso la connessione con i solfiti. La sua ricerca lo ha portato a scoprire che i solfiti sono ovunque nelle forniture alimentari, "nascosti e non dichiarati". Dopo aver rimosso dalla sua dieta i solfiti, quasi istantaneamente tutti i sintomi sono spariti. “Ci sono numerosi studi scientifici, articoli e testi accademici che indicano che i solfiti sono tossici e non dovrebbero essere legittimamente presenti nella nostra catena alimentare.” Oltre alla fibromialgia, osserva l’autore, i solfiti sono stati collegati alla sindrome da stanchezza cronica, allergie, asma, enuresi, gonfiore, confusione mentale, candida e altre infezioni micotiche, diabete, depressione, infezioni alle orecchie, palpitazioni cardiache, febbre da fieno, cattiva digestione, intestino irritabile, carenze immunitarie, sindrome (IBS), dolori articolari, letargia, debolezza muscolare / perdita, sangue dal naso, malattie della pelle, mal di denti e gengive doloranti, infezioni vaginali, e altro ancora. I solfiti possono anche distruggere la vitamina B1 (tiamina), un nutriente essenziale per il metabolismo dei carboidrati e di alcool. Purtroppo i solfiti vengono utilizzati in molti alimenti trattati e confezionati come: gelatine, sughi pronti, prodotti da forno, confetture, guarnizioni di frutta, sottaceti e patate disidratate. Frutta secca, gamberetti, succhi di frutta confezionati, sciroppo d'acero, birre, nonché i vini. Ma i solfiti non sono solo negli alimenti. Li troviamo anche nei prodotti cosmetici: prodotti abbronzanti, profumi, approvvigionamento idrico (com-

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presa l'acqua in bottiglia), forniture di cancelleria, farmaci, antibiotici, alimenti di origine animale, in agricoltura e prodotti chimici come i pesticidi. Leggere le etichette dei prodotti non è sufficiente per chi vuole evitare i solfiti. Ci sono scappatoie legali che consentono a questi additivi e ad altri prodotti chimici di essere messi nei nostri cibi senza l’obbligo da parte dei produttori di etichettarli come tali. Anche mangiare "biologico" non è sicuro: in alcuni casi, altri ingredienti che non sono organici - e che contengono solfiti - possono costituire parte integrante del prodotto finale. I solfiti possono inoltre causare dipendenza dice Barratt-Hassett: essi entrano nella nostra catena alimentare attraverso così tanti canali, che la gente letteralmente può diventare dipendente. Tra le varie complicanze, questa dipendenza può portare ad un aumento di peso indesiderato. Anche se le leggi variano da paese a paese, il problema è globale: in tutti i paesi che li utilizzano sui loro prodotti è presente un contenuto sommerso di solfiti negli alimenti. Le normative statunitensi sull’etichettatura del prodotto attualmente non richiedono di indicare la presenza di solfiti nei cibi a meno che non sia specificamente aggiunto come conservante. Australia e Nuova Zelanda hanno regolamenti simili. Quando i solfiti sono utilizzati come agenti conservanti, se la composizione di un prodotto finale non supera il 5% della funzione di conservazione, i solfiti non hanno bisogno di essere etichettati. Il problema è che molte persone sono sensibili ai solfiti anche quando sono presenti a livelli molto bassi. Barratt-Hassett è convinto che l'eliminazione di solfiti può aiutare milioni di persone con fibromialgia e sindrome da fatica cronica, come pure coloro che hanno numerosi altri disturbi specifici per la salute, e segnali di malessere. L’autore afferma che la ricerca può aiutare anche i genitori che desiderano fare scelte migliori e più informate sul cibo per favorire l’educazione alimentare dei loro bambini, lo sviluppo e l’apprendimento. Così come le persone che vogliono mangiare sano, cibo vero, ma che non sono sicuri se stanno mangiando le cose giuste. www.thesulphiteconnection.com MMD Mass Media Distribution LLC - 3350 Riverwood Pkwy Suite 1900 - Atlanta, Georgia 30339

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La buona società londinese conta migliaia di donne rimaste per loro libera scelta trentacinquenni per anni e anni. Oscar Wilde

Aforismi

L’assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.

Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.

Mohandas Gandhi

Aristofane

Chi in sé, non ha alcuna virtù, invidia sempre la virtù negli altri. Poiché la mente umana si nutre o del proprio bene o del male altrui, chi non ha il primo, L’uomo prenderà l’altro. ha una tale Francis Bacon passione per il sistema e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità per non vedere il vedibile, a non udire l’udibile pur di legittimare la propria logica.

Le democrazie non possono fare a meno di essere ipocrite più di quanto i dittatori possano fare a meno di essere cinici. Georges Bernanos

Fedor Dostoevskij

“Ah come poco indovinano gli uomini le condizioni dell’anima altrui, se non la illuminano, ed è raro, coi getti di un amore profondo.”

Ciò che è creato dallo spirito ha più vita della materia. Charles Baudelaire

Giuseppe Mazzini

Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza. Leonardo

La parola è un bel dono, ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimodel sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura. Carlo Bini


Poesia

La vita non è uno scherzo “Detesto non solo le celle della prigione, ma anche quelle dell'arte, dove si sta in pochi o da soli, sono per la chiarezza senza ombre del sole allo zenit, che non nasconde nulla del bene e del male. Se la poesia regge a questa gran luce, allora è vera poesia. “ Nazim Hikmet a cura di Elisabetta Gatti

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efinito come poeta comunista e rivoluzionario, Nazim Hikmet ha a cuore soprattutto la giustizia sociale, la vita, l'amore e la poesia. Nato nel 1901 a Salonicco, all'epoca sotto l'impero ottomano, in una famiglia aristocratica e colta, (la madre pittrice e il padre diplomatico) scrive la sua prima opera a 17 anni. Frequenta una scuola francese a Galatasaray e l’Accademia Navale a Instanbul che dovrà abbandorare per motivi di salute. Tra i primi ad adottare il verso libero in Turchia è ritenuto il primo poeta turco moderno e le sue opere sono tradotte in cinquanta lingue. Inviso al regime per i suoi scritti di denuncia contro i massacri degli armeni (1915-1922) va in esilio volontario in Russia. In seguito ai suoi studi di sociologia presso l'università di Mosca (1921-1928) conosce i maggiori esponenti politici e culturali russi, quali adesempio Lenin, Esenin, Majakovkij. In Russia scopre Marx e i testi della rivoluzione sovietica che lo porteranno ad aderire al Partito Comunista Turco. Nel '28 rientra in patria senza autorizzazione e per questo viene incarcerato e solo nel 32 sarà amnistiato. Nel '38 fu nuovamente condannato con l'accusa di incitamento alla ribellione perché ai cadetti della marina, che amano i suoi versi, piace leggere l'"Epopea di Sherok Bedrettin", il poema sulla ribellione dei contadini del 1500 contro l'impero ottomano. I più grandi artisti mondiali (Neruda, Picasso, Sartre) si attivano per la liberazione del poeta che riuscirà ad uscire dal carcere solo grazie ad un'amnistia generale. Ma le persecuzioni non cesseranno, subisce due attentati e l'imposizione del servizio militare a 50 anni quando già era in un precario stato di salute. A partire dal '50 è costretto a riparare all'estero e fugge da Istanbul, dirigendosi verso la Bulgaria su una barchetta a motore. Fortunatamente viene tratto in salvo da una nave romena che lo riconosce. Vivrà nei paesi del blocco sovietico, prendendo la cittadinanza polacca. Nonostante i pareri dei medici, viaggerà in Africa, Cina, Cuba, e vivrà per un po' di tempo anche a Parigi,

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Roma e Praga. Amico di Neruda, è un vulcano di emozioni, ride, piange, ama, soffre, soprattutto canta. E cantava racconta Neruda - prima piano e poi sempre più forte, a squarciagola, per vincere la sua debolezza e rispondere ai suoi torturatori. Cantava in mezzo agli escrementi delle latrine, dove lo avevano costretto a stare dopo averlo fatto a camminare fino all'esaurimento delle forze. Muore esule a Mosca nel 1963. fonti iConografiChe e BiBliografiChe http://www.pensieriparole.it/ http:// wikipedia.org http://www.revleft.com http://www.sfonditalia.it http://www.parodos.it/biografie/nazim_hikmet.htm http://www.nazimhikmet.info/

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Poesia Alla Vita La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'al di là. Non avrai altro da fare che vivere. La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate, o dentro un laboratorio col camice bianco e grandi occhiali, tu muoia affinché vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia, e morrai sapendo che nulla è più bello, più vero della vita. Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi figli ma perché non crederai alla morte pur temendola, e la vita peserà di più sulla bilancia.

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SpECIaLE aMBIENtE

Risparmio energeico regole per risparmiare energia Seguendo alcuni semplici consigli indicati dal Centro Studi Casa Ambiente e Territorio è possibile ridurre del 15% i nostri consumi domestici come di seguito stimati :

fonte: http://www.Caseinrete.org

illUminaZione ♦ preferire le lampadine fluorescenti compatte: costano di più ma durano fino ad 8 volte le lampadine a incandescenza e fanno risparmiare il 70%. A parità di luminosità e con una vita media di circa diecimila ore, fanno risparmiare anche 75 euro per lampada. Per una famiglia “tipo” di quattro persone ciò equivale a un risparmio di almeno 50 euro l‘anno. ♦ preferire un unico punto luce: una lampadina da 100 watt illumina come 6 lampadine da 25 watt ma consuma il 50% in meno. ♦ spegnere la luce quando si lascia un locale. Sono in vendita interruttori automatici a tempo ed anche sensori che entrano in funzione solo con lapresenza di persone.

elettroDomestiCi ♦ Per ogni elettrodomestico (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni elettrici, condizionatori ecc.) preferire i prodotti che consumano meno anche se - inspiegabilmente - sono più cari. Sull'etichetta viene obbligatoriamente riportata la classe di efficienza (sono 7 in tutto): la più efficiente è la A+, la più "sprecona" è la G. ♦ Per lavatrici e lavastoviglie alcuni punti da seguire per risparmiarefinoal 45%: utilizzare la lavastoviglie solo a pieno carico Per le lavatrici: niente prelavaggio se il carico non è particolarmente sporco; allaccio diretto all'acqua calda (normalmente si caricano gli elettrodomestici con acqua fredda che deve essere poi riscaldata dalla resistenza interna); asciugare il bucato preferibilmente all’aria, evitando l’impiego dell‘asciugatrice;

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pulire il filtro per mantenere efficiente la lavatrice; se possibile risciacquare con acqua fredda; fare il bucato la sera o la notte, specie in presenza di tariffe a fascia oraria. . ♦ Anche con frigo e congelatore ben utilizzati si può risparmiare fino al 50%: collocare l'apparecchio lontano da fonti di calore, con almeno10 cm.di distanza tra parete e retro dell'apparecchio stesso; regolare il termostato su temperature intermedie, sbrinare periodicamente evitando che lo strato di ghiaccio superi i 3-4 mm, pulire una volta all'anno le serpentina; controllare periodicamente le guarnizioni della porta; evitare di inserire nel frigo e nel congelatore cibi ancora caldi; per congelare gli alimenti non riporli tutti insieme e confezionarli in piccole porzioni; per scongelare gli alimenti trasferiteli nel vano frigorifero al quale cederanno gradualmente freddo; la pulizia della serpentina ne aumenta l’efficienza energetica con conseguente risparmio; ove possibile distanziare il frigorifero dal muro ed evitare di inserirlo in nicchie; i congelatori a pozzo offrono una migliore efficienza energetica. ♦ Lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici che maggiormente influisce sui consumi casalinghi di energia elettrica, per questo motivo ove possibile è meglio optare per uno scaldabagno a gas che ha costi di esercizio inferiori di circa il 40%r rispetto a quello elettrico. al momento dell’acquisto, optare per uno scaldabagno con una capacità proporzionata al nostro effettivo fabbisogno di acqua calda; collocare lo scaldabagno in zone isolate e protette della casa, lontano dazone fredde e da finestre; Installando lo scaldabagno vicino ai luoghi di utilizzo si evitano dispersioni di calore durante il passaggio nei tubi; regolare il termostato su temperature non troppo alte, 40-50° sono più che sufficienti e permettono di eliminare inutili costi; spegnere lo scaldabagno nelle ore in cui non viene utilizzato. Qualora ne fosse sprovvisto, si può acquistare un timer per regolarne l’accensione in modo automatico. Attenzione alla sicurezza: far effettuare una manutenzione periodica da parte di personale abilitato (tale abilitazione deve risultare da una tessera speciale). Sia per lo scaldabagno a gas che per quello elettrico far pulire periodicamente lo scambiatore e la serpentina per eliminare i depositi di calcare. ♦ Eliminare lo stand-by di tv, computer, stereo, ecc.:

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cultura e natura

EtNEIBMa ELaICEpS consuma inutilmente circa il 10% di energia.

risCalDamento ♦ In caso di impianto centralizzato, applicare i contabilizzatori di calore ai termosifoni: si adotta la temperatura che si vuole e quando si vuole. ♦ Anche nel caso di riscaldamento autonomo, preferire il termostato su ciascun calorifero che va fatto entrare in funzione soltanto in presenza di persone nel locale. ♦ Regolare la temperatura a 19° in ogni caso non superare i 21°. Ogni grado in più significa un aumento del consumo del 7% e non è salutare. ♦ Eliminare le possibili dispersioni di calore mediante guarnizioni supplementari agli infissi, doppi vetri, doppi serramenti, isolamento dei cassonetti e, quando diventa buio, abbassando le tapparelle (riduzione del 50% della dispersione di calore). ♦ Non coprire i termosifoni. Se sono posti su una parete che dà verso l'esterno, frapporre tra questi e il muro un pannello termoisolante. ♦ Coibentare il sottotetto. ♦ Ridurre la temperatura notturna a 16°. ♦ Per il ricambio dell'aria, lasciare aperte le finestre per un massimo di 8-10 minuti. ♦ Tenere chiusa la porta delle stanze e dei locali non utilizzati (ripostigli, stanza ospiti). ♦ Nella scelta di una caldaia, calcolate che una caldaia a condensazione e ad elevata efficienza può produrre un risparmiodel 20% sui consumi.

CUCina Anche in cucina è possibile risparmiare sui consumi energetici, ecco alcuniconsigli: utilizzare pentole e padelle di dimensioni adeguate al piano di cottura; durante la cottura coprire i tegami con il coperchio; spegnere la piastra elettrica e il forno un po’ prima della fine cottura, al fine di sfruttare il calore residuo; utilizzare preferibilmente la pentola a pressione; preriscaldare il forno solo per il tempo strettamente necessario. Anche il forno elettrico ha notevoli consumi di energia. Inoltre, preferire i forni elettrici ventilati in quanto garantiscono cotture più omogenee e in tempi minori; Ridurre al minimo l’apertura dello sportello del forno; Evitate il preriscaldamento del forno.

a maggior consumo e che quindi più influisce sui costi energetici. Ecco alcuni consigli per ridurne i consumi: acquistare condizionatori di classe A o superiore per abbattere notevolmente il consumo energetico (fra classe A e classe C vi è un consumo elettrico ridotto del 30% circa); in base alle prestazioni e al consumo, preferire lo split (pompa di calore esterna e diffusore) al monoblocco. lo split dotato di inverter (dispositivo di programmazione elettronica) fa risparmiare dal 10% al 30% di energia. Un ulteriore 5% di risparmio si ottiene utilizzando il condizionatore solo nelle ore più calde regolando il termostato in maniera che tra interno ed esterno del locale non ci siano più di 7 gradi. non aprire le finestre durante l'attività del condizionatore di cui vanno puliti periodicamente i filtri; controllare inoltre, almeno una volta all'anno, la carica del gas; dotarsi di un corretto e proporzionato dimensionamento dell’impianto rispetto alla superficie coperta. Un sotto dimensionamento porta ad un consumo eccessivo; una adeguata impiantistica favorisce il risparmio; non tenere l’ambiente climatizzato aperto all’esterno. Si evitano così inutili dispersioni di calore e rincari sulla bolletta; usare materiali isolanti sulle pareti o sul tetto e dotarsi di doppi vetri e di tapparelle per un buon isolamento termico dell’edificio; favorire la ventilazione naturale dell’edificio attraverso le correnti d’aria generate da porte e finestre della casa. Per rinfrescare la casa senza l’utilizzo dei condizionatori: predisporre vegetazione in grado di fornire ombra all’edificio; arieggiare bene di notte, specie nelle ore che precedono l’alba, quando la temperatura è più fresca; di giorno tenere porte e finestre chiuse; evitare che i vetri delle finestre siano colpiti direttamente dai raggi solari. Evitare, se possibile di usare a lungo i fornelli di giorno; utilizzare un ventilatore. Naturalmente è di grande importanza un buon isolamento termico dell’abitazione sia delle pareti perimetrali e del tetto sia degli infissi.

fonti www.Caseinrete.org www.finanZaUtile.org www.eCoage.it

ClimatiZZatori Il climatizzatore è indubbiamente uno degli elettrodomestici

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cultura e natura

Educare senza inculcare. L’educazione democratica produce autodeterminazione personale, collaborazione, condivisione ed un incremento della capacità empatica nei bambini. di Enza Palombo

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’educazione (dal latino e-ducere = tirare fuori) deve mirare a tirare fuori le potenzialità racchiuse nel genoma umano ed indirizzare alla scoperta di se stessi e del mondo circostante. Educare non vuol dire istruire. Con l’istruzione molto spesso si riempie il cervello di nozioni fine a se stesse condizionando il cervello del bambino ad apprendere i diritti umani (dignità, giustizia, libertà, amore). L’istruzione dovrebbe fornire gli strumenti culturali, ovvero nozioni e codici (linguistici, tecnologici, matematici….) utili all’espressione della coscienza. I genitori e gli educatori dovrebbero svolgere la funzione di guida nella crescita del bambino: organizzatori e mediatori dei loro rapporti e conoscenze dovrebbero porre estrema attenzione e rispettare le fasi evolutive del bambino promuovendo lo sviluppo delle sue potenzialità. Devono inoltre favorire lo sviluppo della sua autonomia e lo sviluppo della sua soggettività al fine di gestire il rapporto con se stesso e con gli altri. Inizialmente il bambino non ha la capacità di organizzare i suoi interventi sull’ambiente. I suoi gesti sono spesso istintivi (stimolo-risposta), egoistici, anche aggressivi, con l’impulso di fare tutto ciò che desidera piegando gli altri ai suoi desideri. Spetta al genitore e agli educatori, educarlo a controllare le difese istintive attraverso l’intermediazione, lo sviluppo del ragionamento e dell’atto volitivo. I premi o le punizioni non educano ma producono, sofferenza, chiusura e molto spesso fuga, evitamento, aggressività. Qualsiasi informazione colpevolizzante, chiusa o che nega le esigenze del bambino farà scattare meccanismi di difesa che portano ad attaccare o perdere fiducia e stima nell’adulto.

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L’educazione dovrebbe usare il metodo del convincimento affinché il bambino possa sentire e comprendere l’utilità di ciò che gli si vuole insegnare poiché questo rispetta la sua dignità, rispetto cha va attuato dal concepimento per tutta la vita. In ambito familiare, pur non potendosi determinare una correlazione diretta e lineare tra il comportamento empatico dei genitori e quello dei figli, la ricerca ha individuato alcuni fattori educativi e relazionali sicuramente favorenti lo sviluppo del comportamento empatico nei bambini. Tali fattori si possono, però, identificare come aspetti fondamentali in ambito educativo in senso generale, in quanto sembrano più di altri presentare correlazioni positive con lo sviluppo di comportamenti sociali evoluti. Occorre pertanto creare nell’ambiente significativo per il bambino (la scuola e la famiglia) le condizioni che facilitano lo sviluppo della soggettività e l’espressione delle potenzialità del bambino attraverso risposte comportamentali mirate alla collaborazione e alla condivisione. L’accettazione, la comprensione e la non colpevolizzazione del comportamento errato del bambino e la conseguente dimostrazione del comportamento più adeguato da utilizzare per risolvere i problemi da parte dell’adulto rappresenta un prerequisito importante nella relazione educativa, così come il prestare attenzione, l’esprimere le emozioni e l’affettività, lo stimolare all’autonomia. Diversi autori hanno osservato come effetti di questo orientamento educativo, da

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cultura e natura alcuni definito anche educazione democratica, determina un incremento dell’attenzione agli altri, del prendersi cura, dell’assumersi responsabilità, quindi in generale un aumento della capacità empatica nei bambini. L’empatia (ovvero la capacità di porsi emozionalmente nei panni dell’altro, lo sforzo di sentire come si può sentire un altro in una determinata situazione) è un prerequisito essenziale per un comportamento sociale evoluto. Occorre mostrare al bambino le conseguenze delle sue azioni, lo stato d’animo ed il disagio cagionato agli altri. Tale modalità, insieme alla stimolazione della capacità empatica, sollecita al ragionamento critico e all’assunzione di responsabilità. L’educazione direttiva e autorevole, di impostazione democratica, ha effetti molto positivi sulla personalità. Fondare le basi di una disciplina induttiva basata sul ragionamento, stimola a capire fin dove si può arrivare e da che punto si cominciano a trasgredire le regole. Per questo è associata ad una maggiore competenza e maturità morale del bambino. Anche l’assegnazione precoce di compiti può favorire l’assunzione di comportamenti sociali evoluti, al pari della stimolazione da parte degli adulti di comportamenti maturi, naturalmente sempre in relazione al grado di sviluppo cognitivo raggiunto dal bambino. L’educazione in pratica si traduce in stili educativi da parte dei genitori che possono distinguersi in: autorevoli o direttivi, autoritari e permissivi. I genitori autorevoli o direttivi inculcano le norme comportamentali mediante ragionamenti e negoziazioni, prendono in considerazione il punto di vista dei figli e favoriscono la loro autonomia, mostrando nel contempo la tendenza ad esprimere affetto e sostegno, interesse e attenzione alle loro richieste. I genitori autoritari non mostrano interesse alle richieste dei figli e li trattano con freddezza e scarso affetto e sostegno, tendendo a controllarne i comportamenti mediante la coercizione, fisica o verbale e i divieti. Il risultato di questo tipo di educazione sono di solito bambini tristi, vulnerabili allo stress, senza obiettivi o propositi decisi, con una buona dose di aggressività e poca fiducia in se stessi. I genitori che adottano uno stile autorevole o direttivo favoriscono comportamenti di indipendenza e responsabilità sociale, come la collaborazione e la competizione con i pari; i bambini mostrano un migliore autocontrollo e una maggiore autostima, hanno buoni rapporti con i loro pari e sono orientati verso comportamenti che fanno ottenere loro risultati positivi. I genitori con uno stile educativo prevalentemente permissivo si contraddistinguono per la poca consistenza ed ambiguità nella comunicazione delle regole, mostrano freddezza e scarso calore emotivo e danno segnali educativi incoerenti

(per un comportamento scorretto del figlio a volte ridono mentre altre volte si arrabbiano). Questo tipo di stile educativo produce nei figli comportamenti instabili e poco equilibrati, ridotta autostima, scarso autocontrollo e una tendenza ad essere impulsivi; tendono quindi ad agire senza obiettivi e a manifestare con facilità comportamenti aggressivi. inCoErEnzA EdUCAtivA L’incoerenza educativa si pone come il principale fattore capace di determinare disturbi emozionali e comportamenti predevianti e di ostacolare la strutturazione di un senso di autoefficacia personale e collettiva positivo. I messaggi coerenti permettono a una persona di associare a situazioni e/o azioni determinate conseguenze, cogliendo gli aspetti peculiari delle diverse possibilità di azione. Richieste non chiare o contraddittorie ad una persona, di qualunque età determinano disorientamento e apprensione. Possiamo distinguere diverse tipologie di comportamenti educativi incoerenti: incoerenza intraparentale: esercitata dal genitore che invia messaggi incerti e ambigui; incoerenza interparentale: disaccordo tra i genitori sulle linee educative da adottare e insegnare; incoerenza intrafamiliare: presenza di altre figure adulte di riferimento che adottano modelli educativi diversi da quelli genitoriali; incoerenza tra valori e fatti: il soggetto nell’integrarsi nel mondo sociale, si trova a dover fronteggiare la discrepanza tra i valori assimilati e la realtà che gli si presenta. stili EdUCAtivi disfUnzionAli Si possono distinguere alcuni stili educativi disfunzionali per la crescita dei nostri figli: lo stile iperprotettivo, iperansioso, ipercritico, perfezionistico, incoerente. Nello stile iperprotettivo i genitori cercano di evitare ogni esperienza spiacevole per il bambino che possa diventare un trauma irreversibile; sono eccessivamente attenti a prevenire ogni minima sofferenza del bambino; cercano di evitare ogni possibile errore per essere validi nel loro compito educativo. Questo conduce i genitori a rimuovere qualsiasi frustrazione nella vita

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cultura e natura del bambino generando senso di colpa quando l’obiettivo fallisce e a riversare dimostrazioni di affetto eccessive e indiscriminate rinforzando paure nel bambino. Lo stile iperprotettivo può determinare nel bambino: bassa tolleranza alle frustrazioni, ansia, eccessivo egocentrismo, scarsa autostima e senso di inadeguatezza. Lo stile iperansioso conduce i genitori ad avere paura di tutto. Questo atteggiamento da parte dei genitori porta il bambino a pensare che i pericoli sono ovunque; che bisogna stare sempre all’erta e preoccuparsi in continuazione di ciò che può accadere; che si può stare tranquilli solo se si ha la certezza che le cose vadano bene. Questo stile può portare il bambino ad essere timido, pauroso, insicuro e alla ricerca ossessiva di certezze. Lo stile ipercritico è caratterizzato da un’elevata frequenza di comportamenti di critica manifestati apertamente o in maniera velata: rimproveri eccessivi, rimbeccate, manifestazioni di biasimo, commenti moralistici, messa in ridicolo del bambino, svalutazione del bambino. Conduce i genitori a non notare i comportamenti adeguati del bambino ma piuttosto ad evidenziare i comportamenti errati. Determina nel bambino: scarsa autostima, paura di essere disapprovato, paura di sbagliare, isolamento sociale, comportamento di evitamento. Lo stile perfezionistico è basato sulla convinzione che bisogna eccellere in tutto, il valore di una persona e il diritto ad essere amati sono legati al successo conseguito. Ciò conduce i genitori ad esigere standard di prestazioni molto elevati ed a considerare sbagliato ciò che si discosta dagli standard di prestazione. Nel bambino può determinare un atteggiamento perfezionistico, teme la disapprovazione, soffre di ansia da prestazione, ha paura del rifiuto in caso di fallimento. Lo stile incoerente porta i genitori a gratificare o punire il bambino a seconda del loro umore; non considerare l’adeguatezza o meno del comportamento del bambino alla situazione; rimproverare il bambino per i suoi errori senza aver stabilito delle regole chiare. Pensano che qualsiasi cosa facciano sia giusta; è troppo faticoso cercare di essere coerenti. Nel bambino può determinare la mancanza di punti di riferimento; una scarsa capacità di riconoscere l’appropriatezza o meno di un determinato comportamento; disturbi della condotta; un senso di insicurezza accompagnato da reazioni d’ansia.

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ConClUsioni L’assunzione di uno stile educativo funzionale richiede che chi vi partecipa acquisisca consapevolezza della propria e altrui dignità. Occorre evitare adesioni acritiche. Bisogna scegliere intenzionalmente le modalità educative più utili da adottare orientate alla promozione del rapporto educatore-bambino. La classe scolastica dovrebbe rappresentare una “micro-società” dove poter sperimentare e vivere i valori universali con l’obiettivo di guidare lo sviluppo sia dell’individualizzazione che della socializzazione nel rispetto di tali valori. In qualsiasi contesto educativo, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze hanno il diritto di decidere individualmente, come, quando, che cosa, dove e con chi imparare ed hanno il diritto di condividere, in modo paritario, le scelte che riguardano i loro ambiti organizzati, in modo particolare famiglia e scuola, stabilendo, se ritenuto necessario, regole e sanzioni. L’educazione efficace deve includere autodeterminazione personale e opportunità di partecipare in modo significativo ed attivo ai processi democratici nella vita quotidiana di ciascuno. Occorre attuare interventi specifici in classe per attivare una rete di sostegno tra alunni e favorire lo sviluppo sociale, poiché la qualità dell’ambiente sociale in classe influenza gli atteggiamenti degli alunni, i loro interessi, produttività, impegno e rendimento. Nelle scuole dove manca il senso di cooperazione ci sono problemi crescenti di scarso rendimento, abbandono scolastico, abuso di droghe, emarginazione di studenti con deficit, bullismo. Senza la guida degli educatori i bambini tendono ad associarsi quasi ed esclusivamente con i compagni che conoscono già e con cui hanno molte affinità comportamentali che possono essere condizionate e condizionanti, mentre occorre far sviluppare nei bambini, già dalla scuola materna, la capacità ed il piacere di interagire con persone “diverse” e cooperare per raggiungere un obiettivo. riferimenti BiBliografiCi: Caprara G.V. e Bonino S. (2006) “Il comportamento prosociale”, Ed. Erickson, Trento. C.I.S. “Il cervello e l’integrazione delle scienze”, n. 37 – 1° semestre (2001), Ed. A.D.E.-C.E.U., Roma DE BENI M. (1998),“Prosocialità ed altruismo. Guida all’educazione socioaffettiva”, Ed. Erickson, Trento.

Enza Palombo, Psicologa, docente in corsi e seminari per le attività di formazione e aggiornamento in campo psicologico con particolare attenzione all’età evolutiva e all’adolescenza. Membro del Comitato Esecutivo dell’Associazione Internazionale I.P.V.- Ius Primi Viri con Statuto Consultivo presso l’ECOSOC dell’ONU. + enzapalombo@libero.it

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cultura e natura

plancton e clima. Napoli - Stazione Zoologica Anton Dohrn. I coordinatori scientifici della spedizione internazionale Tara Oceans si riuniscono per fare il punto della situazione

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ara Oceans la spedizione scientifica partita nel settembre del 2009 da Lorient in Francia, con lo scopo di sondare e studiare gli oceani globali e la vita microscopica marina, viaggiando intorno al mondo (rientro previsto nel maggio del 2012), ha ormai effettuato oltre la metà del suo tragitto e raccolto importanti dati sulla vita microscopica marina. Al lavoro vi è un´equipe internazionale e multidisciplinare (come mai prima), composta da un centinaio di ricercatori di tutto il mondo (oceanografi, ecologi, biologi e fisici) riuniti in un consorzio scientifico (Oceans) che agisce sotto la direzione del prestigioso European Molecular Biology Laboratory (EMBL, Heidelberg, Germania) e di cui fanno parte 50 laboratori di 15 diverse nazioni, con la partecipazione, per l´Italia, della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e dell´Università di Milano-Bicocca. E proprio a Napoli - dove il veliero Tara era approdato nell´ottobre del 2009 - i coordinatori scientifici di Tara Oceans si riuniranno, presso l´Istituto fondato da Anton Dohrn nella settimana del 6-10 Giugno, per definire la strategia di campionamento per i prossimi mesi e continuare le collaborazioni scientifiche in atto. Tara Oceans è, di fatto, il primo tentativo di un censimento planetario del plancton marino che combina in maniera innovativa approcci che vanno dalle misure chimicofisiche alla genomica. L'obiettivo principale è quello di conoscere meglio gli ecosistemi marini, recensendone le specie (di cui moltissime ancora sconosciute), e comprenderne le interazioni, tra di loro e l'ambiente in cui vivono. Conoscere il plancton significa prendere il polso del nostro pianeta poiché esso gioca un ruolo determinante nel clima. Le popolazioni di questi microorganismi sono infatti influenzate da variazioni climatiche ma possono a loro volta incidere su di esse, modificando l'assorbimento del carbonio da parte degli oceani, i quali rimuovono dall´atmosfera circa un quarto delle emissioni di carbonio prodotto dalle attività umane. L´avventura conoscitiva avviata con questa spedizione è dunque di assoluto rilievo. Sul veliero Tara, (un due alberi a vela in alluminio, lungo 36 metri) sono stati creati dei veri e propri

laboratori scientifici per effettuare misure in alto mare. Tara nel 2009 è diventato un fondo di dotazione a scopo non lucrativo per finanziare ricerche scientifiche relative all´impatto del riscaldamento globale sugli ecosistemi, sensibilizzare il pubblico sulle questioni ambientali e diffondere la conoscenza scientifica a fini educativi. A questo scopo, oltre a gestire l´organizzazione della spedizione, il Fondo Tara agisce anche da collettore di fondi nel settore privato e pubblico. Parallelamente a questo, il consorzio scientifico Oceans si occupa invece della raccolta e gestione dei campioni e della ricerca scientifica, che spazia dall´analisi dei parametri ambientali (chimico-fisici), dei dati metagenomici e metatrascrittomici, alla raccolta di immagini, alla creazione di database e infine alla bioinformatica. La spedizione ha già coperto un notevole spettro di latitudini (e quindi di biomi), dal Nord Atlantico al Mediterraneo e all´Oceano Indiano fino al Mare di Weddell, in Antartide, e si appresta ora ad attraversare il Pacifico tropicale. Il set di dati già raccolto è unico al mondo per ricchezza di informazioni e copertura geografica. L´oceano è apparentemente un ambiente senza confini, ma è vero? Alcuni processi biologici ed ecologici studiati alla Stazione Zoologica, quali ad esempio la fenologia del plancton (la fenologia è la scienza che si occupa della classificazione e registrazione degli eventi rilevanti nello sviluppo degli organismi, in particolare di quelli pecilotermi, cioè incapaci di regolare la propria temperatura in modo indipendente da quella ambientale, come ad esempio le piante e gli insetti), il ruolo e la frequenza degli eventi sessuali nelle diatomee (microrganismi unicellulari vegetali racchiusi in bellissime `scatole´ di vetro trasparente) le risposte fisiologiche alle condizioni di luce, potranno essere studiati su scala globale e attraverso la combinazione di osservazioni, studio di geni e della loro espressione, quest´ultima testimone delle attività in corso in questo importante comparto degli ecosistemi marini. Inoltre, il ruolo giocato dai batteri, sia fotosintetici che non, nel

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cultura e natura funzionamento del pianeta, la loro distribuzione e concentrazione, nonché il loro funzionamento sono oggetto di studio alla Stazione Zoologica tramite l´uso di strumenti di avanguardia quali la citometria a flusso. In pratica, un´occasione unica per scoprire, con lenti microscopiche e molecolari, la vita della parte più misteriosa del mare. Uno dei compiti svolti inoltre dalla Stazione Zoologica (SZN) è il co-coordinamento per l´oceanografia fisica e la modellistica numerica (simulazioni di popolazioni di plancton e dell´ambiente fisico in cui vive). La spedizione si caratterizza, infatti, per un´accurata scelta dei siti di campionamento, definita in tempo reale da un team altamente interdisciplinare sulla base dell´elaborazione di informazioni di tipo satellitare (mappe di temperatura, altezza del mare e clorofilla) e della conoscenza dell´oceanografia della regione. Tara, sotto la direzione di ricercatori dell´SZN, ha curato il campionamento di alcune regioni di notevole interesse come quella dell´Agulhas: un punto nevralgico per la diversità globale dei microrganismi. La spedizione sta consentendo la raccolta di una mole di dati senza precedenti proveniente da scogliere coralline in zone remote e poco note dei nostri oceani. L´Università di Milano-Bicocca è il polo di coordinamento della ricerca sulle scogliere coralline all´interno del consorzio OCEANS. Un gruppo internazionale di ricercatori è coinvolto in diverse linee di ricerca volte a capire il funzionamento dei meccanismi che regolano lo stato di salute, la crescita e la biodiversità delle scogliere coralline sul nostro pianeta. L´ateneo milanese è anche il centro che si occupa delle ricerche sulla biodiversità e biogeografia dei coralli costruttori di scogliera nell´indopacifico. I campionamenti condotti fino ad oggi in Oceano Indiano hanno già consentito la scoperta di nuove specie e lo studio in diretta del fenomeno dello sbiancamento dei coralli, cioè del dannoso "divorzio" tra plancton e coralli causato da diversi fattori tra cui l´innalzamento della temperature dell´acqua. Le scogliere coralline, ecosistemi complessi e ricchissimi di vita, sono il risultato di una simbiosi tra il plancton e i coralli. Esse rappresentano un importante patrimonio naturalistico del nostro pianeta ed una risorsa economica non solo per le nazioni ai tropici ma anche per paesi, come l´Italia, che ne sfruttano direttamente o indirettamente le risorse. Oggi le scogliere coralline sono minacciate da numerosi fattori a scala globale e locale, molti dei quali causati direttamente dall´uomo. La nostra comprensione dei delicati equilibri che portano al funzionamento dell´ecosistema corallino è ancora incompleta così come la conoscenza dell´effettiva diversità di organismi e molecole potenzialmente utili che sono parte di esso. Con le nuove tecnologie oggi disponibili molto può essere fatto per quantificare e comprendere come gestire queste risorse.

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cultura e natura

europa: nuove mappe on line sull’inquinamenento atmosferico. L'Agenzia europea dell'ambiente e la Commissione europea pubblicherà una serie di 32 nuove mappe che mostrano le emissioni di inquinanti atmosferici da una serie di fonti diffuse nel mese di maggio 2011.

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e mappe sono consultabili all'indirizzo:http://prtr.ec.europa.eu/DiffuseSourcesAir. aspx Le nuove mappe online pubblicate dalla Commissione europea e dall'Agenzia europea dell'ambiente, in stretta collaborazione con l'Istituto per l'Ambiente e la Sostenibilità (IES) del Centro comune di ricerca, permettono ai cittadini di individuare le principali fonti diffuse di inquinamento atmosferico, quali quelle dei trasporti e dell'aviazione. La nuova serie di 32 mappe mostra dove vengono rilasciati alcuni inquinanti quali gli ossidi di azoto e particolato. Esse integrano i dati esistenti sulle emissioni dei singoli impianti industriali dal registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di (E-PRTR). Il registro a livello europeo, mira ad aiutare i cittadini ad impegnarsi attivamente nelle decisioni che riguardano l'ambiente. L'inquinamento atmosferico è una minaccia grave per la salute, in particolare per gruppi di persone a rischio, bambini e persone con malattie respiratorie. Con l'informazione rivolta ai cittadini circa l'inquinamento

atmosferico attraverso queste mappe si permette loro di agire e di esortare le autorità a introdurre miglioramenti. Le fonti di inquinamento sono diffuse e/o concentrate in aree densamente popolate. Il nuovo set completo di 32 mappe consente agli europei di vedere su una scala di 5 km per 5 km dove vengono rilasciate sostanze inquinanti. Essi includono componenti di: - ossidi di azoto (NOX); - ossidi di zolfo (SOx); - monossido di carbonio (CO); - ammoniaca (NH3); -particolato (PM10). Mentre i dati di qualità dell'aria sono disponibili al pubblico da parte dei fornitori di dati nazionali ed europei, sul sito web sull’ Ozono: http://www.eea.europa.eu/maps/ozone/map troviamo l'elenco dei dati in tempo reale della qualità dell’aria: http://www.eea.europa.eu/maps/ozone/resources/about-thedata. Le nuove mappe di sensibilizzazione sulle emissioni locali di inquinanti atmosferici, consentono ai cittadini di ingrandire il proprio quartiere.

Interland Milanese

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cultura e natura Alcune mappe mostrano anche la misura in cui le emissioni di NOX e PM10 dei trasporti stradali si verificano nelle grandi aree urbane e lungo le reti stradali principali.

Per visualizzare le mappe, visitare http://prtr.ec.europa.eu/DiffuseSourcesAir.aspx http://edgar.jrc.ec.europa.eu/

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Roma - dettaglio - CittĂ del Vaticano

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ViolenZa e molestie sUl lUogo Di laVoro in aUmento in eUropa. La violenza, il bullismo e le molestie sono sempre più le caratteristiche comuni dei luoghi di lavoro europei, secondo un nuovo rapporto dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA). Il 40% dei manager europei sono vittime di violenza e molestie sul posto di lavoro, ma solo circa il 25% ha implementato procedure che hanno a che fare con essa - in molti paesi dell'UE più del 10%. Il problema è ancora più acuto nella sanità, nei servizi sociali e nel campo dell'istruzione. Le conseguenze psicologiche sono a volte più pericolose di ferite fisiche. Le molestie sul luogo di lavoro possono portare a stress, assenze per malattia a lungo termine, e persino al suicidio. Le conseguenze economiche sono: riduzione della produttività, aumento delle assenze per malattia, maggiore ricambio del personale e pensionamento anticipato a causa di disabilità spesso in età precoce. Il rapporto rivela anche che in molti paesi europei non vi è ancora un sufficiente riconoscimento della violenza sul posto di lavoro, con poche iniziative specifiche che trattano il problema. A livello nazionale e tra le singole organizzazioni vi è la necessità di sensibilizzare e mettere in atto politiche e procedure per affrontare e prevenire la violenza e le molestie sul luogo di lavoro. 365 giorni Dal DiVieto Di proDUZione Di UoVa Di galline in gaBBia. I produttori di uova dell'Unione europea hanno accordato un periodo molto generoso di 12 anni per eliminare gradualmente l'uso di gabbie da batteria. Non c'è alcuna ragione legittima per loro di non rispettare la scadenza. Tutti i governi e gli agricoltori dell'UE devono rendersi conto che tenere le galline in gabbia sarà un atto illegale dal 1 ° gennaio 2012. In quella data infatti, entrerà in vigore la legislazione per il divieto di gabbie in batteria sterile in tutta l'Unione europea (UE). Ciò significa tutte le uova delle galline in Europa dovranno essere prodotte non più in gabbie ma dovranno essere utilizzati sistemi alternativi come fienili, all'aperto o biologici. Attualmente, una gabbia da batteria in Gran Bretagna contiene quattro o cinque galline. Ogni gallina ha a disposizione uno spazio minore dell’ampiezza di un foglio di carta A4. Le gabbie di solito hanno un piano inclinato di rete metallica e sono conservate in file accatastate in vari livelli. Le galline in gabbie sterili non sono in grado di eseguire una serie di comportamenti naturali, tra cui nidificazione, posatoi, bagni e graffi per il cibo e non possono sgranchirsi le ali in modo corretto. Ogni unità contiene migliaia di galline in questo modo. Alcuni paesi dell'UE sono in ritardo nel rispettare il termine perché non hanno apportato le modifiche necessarie in tempo per la scadenza. Compassion in World Farming lavora a stretto contatto con i supermercati del Regno Unito e con altre aziende alimentari per elevare il livello di benessere degli animali e il divieto di gabbie da batteria e sta ricevendo un forte sostegno da imprese del settore alimentare in tutta Europa. Come risultato diretto delle politiche intraprese circa 20 milioni di galline ogni anno sono finalmente fuori dalla gabbia. • Tutti i supermercati olandesi e austriaci hanno sospeso la vendita di uova da batteria. • Tutte le principali catene di supermercati tedeschi sono ora gabbia-free. • In Italia, il principale rivenditore, Coop Italia, è gabbia-free su tutte le uova in guscio. • Il rivenditore italiano, Esselunga, è gabbia-free su tutte le uova in guscio con la propria marca. • In Francia, le vendite di uova gabbia-free rappresentano il 31% del totale delle vendite al dettaglio. • Un grande numero di operatori del foodservice non utilizza più le uova da batteria. Per esempio, la stragrande maggioranza delle uova intere utilizzata nell'UE da McDonald's, operatore leader in Europa nella ristorazione, sono gabbia-free. • Molti operatori della ristorazione del Regno Unito sono gabbia-free; questi includono Pret à Manger, McDonald's, Starbucks, JD Wetherspoon e Ikea. • I produttori alimentari si stanno allontanando tanto da uova prodotte in gabbia. Unilever, secondo produttore di cibo più grande d'Europa, mira ad utilizzare uova prodotte con sistemi alternativi per produrre tutte le sue salse e maionese in una serie di Stati membri entro il 2012. Compassion in World farming sta lanciando la campagna anche in Spagna, Italia, Polonia e altri paesi chiave che sono in ritardo per soddisfare la scadenza del 2012. ristoranti e igiene: l'esempio Di new York. Andare al ristorante e non sapere cosa si potrà trovare dal punto di vista dell'igiene è una delle maggiori preoccupazioni, specialmente per chi non conosce i luoghi o si affida a consigli di guide più o meno improvvisate o interessate. L'Amministrazione comunale di New York, ha avuto un'idea degna di merito ed utile per invogliare i gestori dei ristoranti

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ad essere ligi agli impegni presi con la pubblica autorità sanitaria. I risultati delle ispezioni del dipartimento Salute di NYC devono essere esposti nei locali così da permettere a potenziali clienti di vederle prima di sedersi a mangiare. http://www.nyc.gov/html/doh/html/rii/index.shtml Si tratta di un sistema a punteggio (più punti significa più violazioni), con un voto complessivo A, B o C (C è il peggiore). Come funziona. Per coloro che alla prima visita non ricevono il voto A, c'è' automaticamente una seconda ispezione a sorpresa entro qualche settimana. Nel 44% dei casi, chi aveva ricevuto una B alla prima visita, ha risolto i problemi e ha ricevuto A alla seconda. Il 72% di chi aveva avuto C, ha ricevuto una A o B alla seconda visita. Quindi un sistema che funziona, perché aiuta i ristoratori a migliorare. Alcuni esempi di chi in quella città non ha rispettato le regole: - la mensa della Fordham University voto C. Tra le violazioni, scarafaggi, topi, superfici per la preparazione dei cibi sporche. E' stata costretta a chiudere, proteste studenti (che pagano cara la retta universitaria). - mensa NY University: C ad una delle sue mense. - alla mensa di Bank Street College of Education, topi e scarafaggi, costretta a chiudere indefinitivamente. Le statistiche nei primi sei mesi di questo nuovo sistema entrato in vigore nel luglio 2010 sono le seguenti: 57,2% A; 30,2% B; 12,7% C (ADUC) sei stato promosso, ti regalo il motorino. patentino per gUiDare i CiClomotori. Scheda pratica dell'Aduc L´articolo 116 del codice della strada, più volte modificato dalle varie riforme che si sono succedute negli anni (d.lgs. 9/2002, legge 214/203, legge 168/2005 e legge 120/2010), prevede che i conducenti dei ciclomotori debbano essere muniti del certificato di idoneità, il cosiddetto patentino. L'obbligo grava sia sui conducenti minorenni non titolari di patente A, sia su quelli maggiorenni non titolari di patente di guida. L'ultima riforma del 2010, diventata operativa dal 1/4/2011, ha introdotto importanti novità in tema di rilascio del patentino, subordinando lo stesso al superamento di una prova pratica di guida. Sul sito web dell'Aduc è consultabile una scheda pratica redatta da Rita Sabelli, responsabile dell'associazione per l'aggiornamento normativo, con tutti i passaggi necessari per l'ottenimento di questo documento: http://sosonline.aduc.it/scheda/patentino+guidare+ciclomotori_10536.php

hUlt international BUsiness sChool annUnCia il VinCitore on line Del ConCorso annUale per aCCelerare l'aCCesso aD aCqUa pUlita e serViZi igieniCi in tUtto il monDo. Hult International Business School, la prima scuola di business a livello mondiale con sedi a Boston, San Francisco, Londra, Dubai e Shanghai, ha annunciato il vincitore online del proprio 2nd Annual Global Hult Case Challenge: Università di Cambridge (Londra). Il concorso virtuale, ha permesso di votare tramite Facebook, consentendo ai singoli individui così come a squadre di un massimo di cinque membri di presentare on line le loro idee e soluzioni per accelerare l'accesso all'acqua potabile e servizi igienico-sanitari in tutto il mondo. Atri candidati qualificati per partecipare al concorso sono stati selezionati direttamente nelle città di Boston, San Francisco, Londra, Dubai e Shanghai. Il vincitore online e i cinque vincitori regionali aderiranno alla finale mondiale a New York City il 28 aprile,e saranno selezionati da una giuria di livello mondiale. Le sei squadre in gara nella finale mondiale a New York sono: Online: Università di Cambridge (Londra); Boston: Boston University School of Management (Massachusetts); San Francisco: University Graduate School of Business di Stanford (California); Londra: Università di Belgrado, Facoltà di Scienze Organizzative (Serbia); Dubai: SDA Bocconi School of Management (Milano);Shanghai: L'Università di Hong Kong della Scienza e della Tecnologia (Cina); La Hult Global Challenge è in partnership con la Clinton Global Initiative e Water.org, un'organizzazione co-fondata da Gary White e l'attore Matt Damon. Al vincitore finale sarà assegnato un premio di 1 milione di dollari, che saranno messi a disposizione della Water.org insieme con l'idea vincente, per accelerare l'accesso ad acqua pulita e servizi igienici. Il presidente Bill Clinton sarà a presente alla gara finale a New York per il discorso d'apertura e consegnerà personalmente il premio alla squadra vincente. Facebook: http://www.facebook.com/hultglobalcasechallenge Twitter: # http://twitter.com/hultglobalcase YouTube: http://www.youtube.com/user/globalcasechallenge

aUmenta l'attenZione Verso i Biopannolini

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Nei primi due mesi del 2011, il sito www.quibio.it ha registrato un incremento del 23% , rispetto allo stesso periodo del 2010, negli acquisti di pannolini biodegradabili. Tenendo conto del fatto che i pannolini sono tra gli oggetti più difficili da smaltire, l'aumento di richieste e di ordini sui pannolini biodegradabili è significativo e porta ad un'unica conclusione: le giovani coppie di genitori sono sempre più sensibili ai prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto. E, probabilmente, vogliono che il loro figlio cresca grazie a oggetti più naturali di un comune pannolino di plastica. I biopannolini sono realizzati in PLA e Mater-Bi. Il PLA è un polimero realizzato partendo da sostanze vegetali rinnovabili come il riso, il mais e le barbabietole, che, essendo realizzato con materie rinnovabili, è biodegradabile e compostabile al 100%. Stesso discorso per il Mater-Bi, realizzato con l'amido del mais roBoCast sistema roBotiCo per la neUroChirUrgia (Università degli Studi di Verona). Un assistente per pianificare ed effettuare delicati interventi al cervello. Da oggi c’è. Si tratta di Robocast, un sistema robotico per l’assistenza al chirurgo in grado di calcolare in pochi secondi i possibili percorsi da seguire con gli strumenti chirurgici per evitare i rischi operatori. Il robot è in grado di calcolare le migliori traiettorie di intervento che vengono sottoposte al chirurgo per la decisione finale sul trattamento. A Verona è stata presentata per la prima volta la simulazione di un intervento assistito con la nuova tecnica. Il progetto, il cui coordinamento è stato condotto da Giancarlo Ferrigno ordinario di Bioingegneria elettronica e dalla ricercatrice veronese Elena De Momi del dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, laboratorio di Neuroingegneria e Robotica medica, si avvale della collaborazione di strutture universitarie e industriali internazionali. Con questo tipo di strumento possono essere diagnosticate e curate varie patologie. Si va dalle più gravi e di maggior impatto sociale come i tumori cerebrali, la malattia di Parkinson, l’epilessia, l’idrocefalia, la distonia, il tremore essenziale, la sindrome di Tourette, a sindromi funzionali come la depressione clinica, il dolore fantasma, la cefalea a grappolo. Robocast movimenta una sonda, pilotata dal chirurgo, che fa percepire alla mano la forza di penetrazione della sonda stessa. Il feedback è essenziale per stimare quali strutture si stiano attraversando. Il software di pianificazione intelligente definisce la traiettoria più vantaggiosa per raggiungere l’obiettivo chirurgico. In questo senso, è considerato ottimale il percorso più breve in termini di lunghezza e di tragitto, che non attraversi vasi o aree cerebrali critiche per la vita del paziente, in modo da evitare lesioni. Il team di lavoro ha ideato e realizzato un complesso sistema di controllo in grado di gestire errori inferiori al millimetro. Robocast fa uso anche di una sonda, sviluppata nel progetto, che si muove su traiettorie curvilinee in grado di evitare ostacoli nel raggiungimento dell’obiettivo. Scopo del progetto è quello di ideare, sviluppare e realizzare un sistema robotico per assistere il chirurgo negli interventi di neurochirurgia poco invasiva di tipo keyhole, cioè interventi di chirurgia cerebrale eseguiti attraverso un foro di ridotte dimensioni (circa 1.5 cm di diametro) praticato nel cranio. Questa tecnica si applica in diversi casi, dalla biopsia all’endoscopia fino agli interventi di neurochirurgia funzionale con l’inserimento di sonde e cateteri nel cervello per effettuare diagnosi e/o terapie che comprendono il campionamento di sangue o tessuti, l’ablazione criogenica ed elettrolitica, la brachiterapia, la stimolazione cerebrale profonda e una serie di altre procedure chirurgiche.

la mUsiCa Dell’inConsCio. (foto iStock) Tutto parte da un incontro tra le neuroscienze e la psicanalisi, con la musica a fare da ponte: un'improvvisazione scientifico-musicale registrata da un’elettroencefalografia. Obiettivo: fotografare l'istante della creazione, ovvero il momento in cui la sapienza del musicista-esecutore incontra l'imprevedibile guizzo del compositore. Da una parte, come per qualunque attività umana, l’impegno del cervello; dall’altra sentimenti ed emozioni che provengono dall'inconscio, che si ritrova così all'incrocio tra musica e neuroscienze. E proprio nella indeterminatezza e imprevedibilità, che si esprime nella creazione artistica, sta, secondo il neuroscienziato Pierre Magistretti, uno dei caratteri fondamentali dell'umanità. L’esperimento offre dati preziosi per progettare applicazioni tecnologiche guidate dagli impulsi elettrici che circolano nel CN n. 4 2011

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cervello, oppure “cervelli artificiali” basati non sullo sviluppo di computer esistenti ma mettendo a frutto nozioni raccolte osservando la realtà biologica del cervello. Come è il caso del Blue Brain Project - Human Brain Project cui stanno lavorando a Losanna i due neuro scienziati ospiti del Giardino di domenica 5 giugno. OSPITI Olaf Blanke è professore al Brain Mind Institute presso l’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL). È stato pioniere nello studio neuroscientifico dell’auto-consapevolezza e della soggettività umana attraverso diversi metodi, quali la neuropsicologia e l'elettrofisiologia. Pierre Magistretti, direttore del Brain Mind Institute presso l’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL) e direttore del Centro di neuroscienze psichiatriche del Centre Hospitalier Universitaire Vaudois François Ansermet, psicoanalista, professore e responsabile del Servizio di psichiatria del bambino e dell’adolescente presso Les Hôpitaux Universitaires de Genève (HUG) e direttore del Dipartimento Universitario di Psichiatria dell’Università di Ginevra Orazio Sciortino, pianista e compositore classico di Siracusa Richard Rentsch, compositore e pianista jazz svizzero, nel 2008, con Orazio Sciortino, realizza il Duo Classico improvvisato per il Festival di Jazz di Montreux e per gli incontri della Federazione Europea delle Neuroscienze. sCiopero meZZi, il CittaDino riCorre al Carpooling. Gli scioperi dei trasporti mettono a dura prova la pazienza dei pendolari, costretti a subire cancellazioni o ritardi di ore. Un numero crescente di viaggiatori, tuttavia, evita ferrovie e mezzi pubblici e punta a una nuova forma di spostamento: la condivisione dell’auto, co-viaggio o in inglese carpooling. In queste occasioni il principale sito web in Italia, www.postoinauto.it, è preso di mira. L’idea può sembrare banale, ma in momenti di disagi come questo si rivela estremamente interessante. Oltre i due terzi delle auto in circolazione viaggiano con una sola persona a bordo: perché non condividere allora questi posti liberi con altre persone intenzionate a percorrere lo stesso tragitto? E poi, con i prezzi dei carburanti alle stelle, per molti automobilisti co-viaggiare diventa uno strumento indispensabile per risparmiare anche diverse centinaia o addirittura migliaia di euro ogni anno. Con ripercussioni positive anche per l’ambiente: più persone in meno auto significa meno traffico e meno inquinamento, con evidenti vantaggi per tutti. Numerose le tratte in cui i carpooler mettono a disposizione i loro posti in auto. Oltre agli spostamenti urbani, ad esempio all’interno delle grandi città come Roma e Milano, sono molto richieste anche le tratte extraurbane. Un posto in auto da Roma a Milano o viceversa costa normalmente tra i 20 e i 30 euro, un risparmio di oltre il 70% rispetto al treno o all’aereo. Ma anche per chi percorre in auto questo tragitto offrire i posti liberi ad altri utenti conviene: caricare due persone riduce già dei due terzi le spese di benzina e autostrada. Il servizio è gratuito, è sufficiente inserire un annuncio sul sito www.postoinauto.it fissando liberamente il prezzo che verrà versato da ciascuno dei passeggeri. Altre tratte con passaggi disponibili comprendono Milano-Bologna, Napoli-Brindisi, Firenze-Milano, Venezia-Perugia, Rimini-Bari e così via; al momento sono oltre 5.000 le offerte di passaggio in tutta Italia. I passaggi si possono prenotare online e non attraverso telefonate o scambi di email in privato. Un dettaglio non trascurabile: solo la prenotazione online consente di tracciare chi offre e chi prenota dei passaggi, requisito indispensabile per poter intervenire in caso di rischi per la sicurezza. Completano il quadro un sofisticato sistema di feedback, per valutare la puntualità, lo stile di guida e il rispetto del codice della strada da parte dell’autista, ma anche la registrazione del numero di targa, la segretezza dei dati personali, il viaggio rosa dedicato alle donne, l’integrazione con Facebook e la verifica facoltativa del proprio account con un documento di identità.) al BanDo il formaggio nella pastina, fa male Le mamme pensano che faccia bene un po’ di parmigiano nella pappa del bimbo. E invece, finché il bebè non ha compiuto il primo anno di vita, è meglio non darglielo, perché l’eccesso di proteine fa aumentare i casi di obesità. Lo dicono i pediatri, riuniti a Milano al Congresso della Società italiana di pediatria, che insieme alla Società di pediatria preventiva e sociale e al ministero della Salute hanno stilato dieci consigli di prevenzione per la salute dei più piccoli. Secondo gli esperti, bisogna anche non superare i 20 grammi di carne o formaggio e i 30 grammi di prosciutto, per evitare che la dieta del bimbo sia troppo proteica: il legame tra eccesso di proteine e sovrappeso o obesità è confermato anche dallo studio europeo «Chop». Vanno quindi evitati anche i tipi di latte vaccino ricchi di proteine, mentre il latte della mamma in età scolare riduce il rischio di obesità dal 16% al 28%. In Italia i bimbi oversize tra i 5 e i 17 anni sono 1,2 milioni, quasi un bimbo su tre, con una lieve maggioranza di femmine: 51,6% contro il 48,4% dei maschi. «Dobbiamo cambiare gli stili di vita - spiega Alberto Ugazio, presidente Sip – e farlo il più precocemente possibile, perchè gli effetti migliori si hanno nei primi anni di vita. Quindi è fondamentale il controllo dell’alimentazione: se non risolviamo questo problema nei primi anni vita non lo risolviamo più». IL GIORNALE ON LINE S.R.L.

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fotoVoltaiCo: Connesso alla rete impianto a tetto Da 7.100 kilowatt. È stato connesso alla rete elettrica il grande impianto fotovoltaico a tetto da 7100 kilowatt che Energy Resources ha realizzato per il Gruppo Tontarelli, azienda leader nello stampaggio degli articoli casalinghi in plastica (www.tontarelli.it) negli stabilimenti di Castelfidardo, in provincia di Ancona. Si tratta di una delle più grandi installazioni fotovoltaiche ad integrazione totale al mondo: una tipologia di impianto che si inserisce armoniosamente nell’architettura e nella funzionalità dell’edificio. La particolarità della realizzazione sta non solo nelle dimensioni, ma anche nell’aver utilizzato come superficie per i pannelli sia le coperture degli stabilimenti che le pensiline dell’area adiacente, creando un unico sistema integrato che rappresenta un’eccellenza nel panorama internazionale. L’impianto è in grado di produrre ogni anno oltre 7 milioni di kilowatt/ora di energia elettrica pulita, pari al consumo medio di circa 2400 famiglie, senza alcuna emissione inquinante e, grazie all’integrazione totale, senza alcun impatto visivo, anzi, aggiungendo eleganza ad un sito industriale. E questo grazie alla sfida che molti imprenditori sanno cogliere. L’impianto alimenterà il sito produttivo di Castelfidardo evitando ogni anno l’immissione in atmosfera di circa 9700 tonnellate di CO2. Per i moduli fotovoltaici è stata impiegata tecnologia tedesca Q Cell, di cui Energy Resources è system integrator ufficiale in Italia. Una realizzazione all’avanguardia anche per l’impiego del brevetto Energy Resources “Barra a doppia T”, che trasforma la struttura di montaggio dei pannelli in sistema per la canalizzazione delle acque. la giorDania lanCia il più granDe arChiVio online pUBBliCo Di reperti arCheologiCi Del monDo. La Giordania ha creato MEGA Jordan (http://www.megajordan.org/ ) il più grande archivio online al mondo di reperti archeologici, un incredibile strumento di libero uso, che aiuterà a preservare e conservare i numerosissimi siti sparsi per tutto il territorio del Regno Hashemita. MEGA Jordan sfruttando il Geographic Information System, un sistema simile a Google Earth, mappa gli oltre 11.000 siti presenti nel Paese. Il pubblico, grazie a questo portale, potrà facilmente cliccare su ciascun sito per conoscerne l´intero inventario di reperti registrati così come il loro stato di conservazione, costantemente aggiornato con informazioni utili sia agli studiosi che agli amatori. Questo sistema sarà uno strumento importante per la prevenzione di saccheggi o di traffici illegali di opere d´arte, grazie anche all´impiego di sistemi tecnologici come il GIS, ma sarà anche un mezzo fondamentale per la promozione dell´immenso patrimonio archeologico presente in Giordania, Paese che può vantare alcuni tra i più importanti siti al mondo: senza considerare la Città Rosa di Petra risalente ad oltre 2000 anni fa, ricordiamo tra i tanti il castello islamico dell´VIII secolo di Qasr Amra, o i numerosi luoghi di ritrovamenti dell´era neolitica e dell´epoca delle Crociate. Il sistema, frutto di un investimento di 1 milione di dollari provenienti dal World Monuments Fund, è stato sviluppato in collaborazione con il Getty Institute di Los Angeles e di New York. MEGA, che verrà presto impiegato anche in altre zone della regione mediorientale, come ad esempio l´Iraq, è il primo sistema di portata nazionale utilizzato da un dipartimento delle antichità con caratteristiche di divulgazione, quindi non solo destinato ad esperti, che potrà essere inoltre sfruttato anche per la pianificazione urbanistica in funzione dello studio dei flussi turistici osservati nei vari siti. Per informazioni: www.visitjordan.com - www.megajordan.org BenefiCi Della CostrUZione Con BioCompositoDi Canapa e CalCe IISOLAMENTO TERMICO e INERZIA TERMICA -il valore-U di un muro di spessore 300mm è di 0,3 W/m2K, di 0,22 W/m2K per 400mm e di 0,18 W/m2K per 500mm. Diverse ricerche dimostrano che la performance termica effettiva è migliore del valore-U nominale misurato. -minore ponti termici a causa della natura monolitica dei muri; - la sua capacità di conservare energia calorifica e di rilasciarla su un periodo più lungo di tempo si traduce in minori escursioni termiche interne. SALUTE -combina la permeabilità al vapore della calce all’igroscopicità della canapa. Muri e pavimenti possono ‘respirare’ assorbendo l’umidità e successivamente rilasciandola attraverso l’evaporazione. -la calce agisce da conservante per le parti in legno, rendendo così superfluo ogni trattamento a base di sostanze chimiche tossiche. SEQUESTRO DEL CARBONIO e ENERGIA INCORPORATA -165 Kg di CO2 possono essere catturati per ogni m3di muro così rendendo l’edificio potenzialmente ad emissioni negative; -l’energia incorporata dalla canapa è estremamente bassa (1.15 kW/m³) mentre quella della calce è decisamente inferiore rispetto a materiali tradizionali; -Il biocomposito èanche ignifugo e resistente alle infestazioni. info@equilibrium-bioedilizia.com CN n. 4 2011

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il festiVal naZionale Di legamBiente nel parCo Della maremma

rispesCia (gr), 6-15 agosto 2011. Ogni sera cinema, teatro, dibattiti, stand, ristoranti tipici e biologici, concerti di artisti di fama internazionale, punti benessere, ampi spazi dedicati ai bambini e tantissime novità dedicate all'ambiente. Sempre più novità nella XXIII edizione del Festival che promuove uno stile di vita più sostenibile e contro il nucleare itinerari lungo il Po di Volano con lo speciale “Navigare e pedalare è speciale”.Tantissime le novità dalla musica al cinema, dai dibattiti alle mostre, dalla Città dei Bambini alla ristorazione tradizionale e vegetariana, oltre a una marea di stand espositivi. Per 10 giorni si realizzerà il più grande festival dedicato all’ambiente, uno degli eventi più attesi dell’estate 2011 che conferma ogni anno oltre 80.000 visitatori. Ogni giorno sarà possibile visitare mostre, lasciarsi andare alla tentazione di un goloso piatto tradizionale a base di ingredienti sani e biologici e rilassarsi con le terapie naturali in una vasta area appositamente allestita. E per gli appassionati della “settima arte” ogni sera cinema all'aperto con il “Clorofilla Film Festival”. Torna “Città dei bambini” con spazi enormi dove poter giocare in libertà e dove sarà possibile far incontrare il divertimento con l'educazione ambientale tra giochi, la-

"le prospettiVe per Un'agriColtUra BiologiCa e Di qUalità Ripe San Ginesio (Mc)1-3 Luglio 2011 "Sarà uno dei più importanti incontri dell'anno sull'agricoltura biologica in Italia" ha dichiarato il sindaco di Ripe San Ginesio Paolo Teodori. "Il ritorno ad un'agricoltura più sana e rispettosa delle persone e dell'ambiente è un tema di fortissima attualità, e a trattarlo saranno gli esponenti delle più importanti associazioni del settore assieme a quelli del mondo politico. La presenza di un grande comunicatore come Andrea Vianello, poi, impreziosirà ulteriormente l'appuntamento" ha continuato Damiano Giacomelli, Assessore alla Cultura del Comune di Ripe San Ginesio (Mc) e ideatore dell'evento. Durante i tre giorni di Borgo Futuro sarà attivo un sportello informativo attraverso cui attingere nozioni di base sui prodotti biologici, le loro caratteristiche, il metodo di produzione, il nuovo marchio garanzia AIAB, le modalità di etichettatura, la possibilità del consumatore di conoscere la storia del prodotto e del produttore, esaltando la peculiare caratteristica della tracciabilità dei prodotti biologici. www.facebook.com/borgofuturo.

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boratori, e ricche merende. Anche i bar fatti per i più piccoli, con banconi, tavoli e sedie a dimensione di bambino, dove poter gustare succhi di frutta, dolci e gelati di ogni gusto. Ogni giorno spettacoli teatrali, marionette, giochi, attività di gruppo e tante sorprese per imparare divertendosi. Festambiente ribadisce la sua contrarietà al nucleare, sottolineando invece l'importanza di una politica energetica che sviluppi l'efficienza ecorinnovabile. Anche per questo il festival ha adottato misure concrete per abbattere il proprio impatto ambientale aderendo anche quest'anno alla campagna “Azzero CO2” che neutralizza le emissioni di anidride carbonica tramite la piantumazione di alberi. Non solo. Oltre a differenziare i rifiuti sono banditi bicchieri e stoviglie di plastica, rimpiazzati da quelli in ceramica, vetro e amido di mais interamente biodegradabili. Per informazioni visitare il sito www.festambiente.it Ufficio Stampa Circolo Festambiente Tel. 0564.48771 – Cell. 349.8069234 ufficiostampa@festambiente.it

sinfonie d’estate in Burgenland - Festival del lago di Mörbisch 14 luglio 28 agosto 2011 Quest’anno è in scena Der Zigaunerbaron, Lo Zingaro Barone, la divertente operetta in tre atti, ambientata in un castello che nasconde un tesoro. - Festival dell’Opera St. Margarethen dal 19 al 28 agosto 2011 Atmosfera classica e romantica: musica trainante, artisti di fama mondiale e uno scenario unico, che quest’anno ha come protagonista il Don Giovanni, il dramma giocoso in due atti di Mozart. - Festival dell’Opera di Jennersdorf dal 4 al 14 agosto 2011.

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sellaronDa Bike DaY selva Val gardena (BZ), 3 luglio, 18 settembre

.Dopo il successo degli anni passati il Sellaronda Bike Day cresce sempre di più nei cuori e nelle gambe di migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo per pedalare lungo le pendici delle Dolomiti Patrimonio dell’UNESCO. Dai 6.000 ciclisti della prima edizione agli oltre 18.000 di quella dello scorso anno, un trend di crescita che vede il successo nel format dell’evento: chiusura al traffico motorizzato dei quattro passi dolomitici, e per una domenica le biciclette diventano le vere regine sui valichi di Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo. Partenza libera da uno dei quattro paesi di fondo valle (non c’è bisogno di iscrizione) e blocco stradale dalle 8.30 alle 15.30. Ammirare il paesaggio e godersi una breve sosta sui passi con un buon caffè o con un tipico piatto di speck, in uno dei tanti ristoranti lungo il percorso. Così il Sellaronda Bike Day può diventare una bellissima gita in famiglia su due ruote.

CaCCia ai misteri Della natUra…

il laBoratorio Della naZione ritratti di scienziati che vollero (o non vollero) essere italiani roma giugno 2011 Un’esplorazione del ruolo della scienza e degli scienziati ai tempi dell’Unità d’Italia attraverso la lettura di testi narrativi elaborati appositamente per l’occasione, alternati a brani di musica tradizionale, jazz e classica. Ogni incontro ha visto la partecipazione di uno storico della scienza che ha introdotto la serata, spiegando al pubblico caratteristiche e peculiarità della scienza e delle sue discipline all’epoca degli eventi narrati. Racconti sospesi tra storia e letteratura che cercano di indagare un’epoca ricca di chiaroscuri e di intrecci tra politica, ideologia, invenzioni e ricerca nel campo delle discipline scientifiche e sociali. Durante le serate sono stati ripercorsi le vite e i successi di grandi personalità scientifiche: il naturalista Carlo Luciano Bonaparte, il medico e geologo Paolo Gorini, il famoso fisico Carlo Matteucci, l’astronomo e matematico Ottaviano Fabrizio Mossotti, l’astrofisico gesuita Angelo Secchi SJ, il medico e geologo Cesare Lombroso e l’ingegnere-faccendiere Demetrio Diamilla-Muller. Un modo originale e innovativo per avvicinarsi alla scienza e alla sua storia attraverso serate a tema che uniscono il piacere della lettura alle dolci note della musica di un tempo e non solo.

anno internaZionale Della ChimiCa

Campi estivi del museo Civico di Zoologia

Roma, 13 giugno – 9 settembre 2011 Un’estate a caccia di fossili, dinosauri, insetti ed altri animali, oppure esplorando con microscopi e provette il mondo infinitamente piccolo per risolvere misteriosi enigmi. Questi sono i campi estivi settimanali organizzati dal Museo di Zoologia per l’estate 2011 e rivolti ai bambini dai 5 ai 12 anni: un programma piacevole e coinvolgente svolto in un contesto del tutto particolare, tra le suggestive sale espositive del Museo, il nuovo Zoo-lab e il bellissimo giardino esterno. Ogni settimana, dal 13 giugno al 5 agosto e dal 29 agosto al 9 settembre, verrà sviluppato un tema diverso, su cui verranno costruite appassionanti esperienze scientifiche, laboratori artistico-creativi e tante attività all’aria aperta. Ogni settimana sono previste due escursioni che si svolgeranno a rotazione al Bioparco, Technotown, Istituto di Geofisica e Vulcanologia, Orto Botanico e in diverse splendide ville di Roma: Villa Borghese, Villa Torlonia e Villa Ada.

CHIMICA E … MUSICA Cortile del Piccolo Teatro del Baraccano – Via del Baraccano, 2 - Bologna 13 luglio . Guido Galletti, Paolo Gozza, Eleonora Beddini (pianoforte) e Arianna Rinaldi (voce). Chimica e musica possono contribuire, ciascuna nella propria sfera scientifica e culturale, a spiegare un'esperienza universale dell'uomo: le emozioni generate dai suoni musicali.

LA CHIMICA DAI LABORATORI ALLA VITA DI TUTTI I GIORNI Antey Saint André - Aosta Biblioteca Almer Meynet 16 luglio 2011 ore 20:30 La Prof.ssa Marinella Levi del Politecnico di Milano terrà una conferenza sull'importanza della chimica nella vita di tutti i giorni.

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