Uomini e Donne due cervelli diversi

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Il cervello maschile e quello femminile, sostanzialmente uguali, si differenziano nelle procedure di elaborazione e risposta alle informazioni sin dai primi anni di vita. Quali le differenze rilevate sul piano percettivo, cognitivo ed emozionale e quale il loro significato.

UOMO/DONNA: DUE CERVELLI DIVERSI di Cristina Persegani Trimarchi

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a sempre molti sforzi sono stati fatti per dare un correlato scientifico alla differenza tra il cervello dell'uomo e quello della donna, sia per giustificare comportamenti e modalità di ragionamento diversi che per giustificare preconcetti sociali di dubbia validità. Comunque sia, negli ultimi anni nuove tecniche di brain imaging hanno permesso ai neuroscienziati di approfondire l'argomento con risultati molto interessanti e soprattutto non strumentalizzabili. Si è partiti dall'evidenza che i due cervelli presentano volume e peso differente, ma è stato anche chiarito che non solo questa differenza è annullata dalla proporzione tra cervello e peso corporeo, ma il cervello maschile, nonostante sia più grande, presenta una diminuzione in volume e quindi una perdita di cellule nervose molto maggiore di quella del cervello femminile, per arrivare ad una dimensione uguale, se non inferiore, in età adulta. Non è quindi una questione di peso o di dimensione: i due cervelli si differenziano in caratteristiche molto più sottili e interessanti rilevabili attraversomappature della corteccia cerebrale in funzione dell 'attività mentale richiesta. Sono cervelli uguali sostanzialmente, ma che si differenziano nelle procedure di elaborazione e risposta alle informazioni. L'influenza sul cervello di ormoni, genetica e stimolazioni cognitive può modificare parzialmente la caratteristica fondamentale del cervello femminile, ma fisiologicamente è stato dimostrato che 6 CM n.411998


quest'ultimo presenta minore specializzazione emisferica (quindi minore asimmetria), mentre l'uomo presenta Wl cervello funzionalmente asimmetrico (quindi molto lateralizzato). In altre parole nell 'uomo è lo stimolo che attiva l'Wlo o l'altro emisfero mentre, ad esempio per quanto riguarda il linguaggio, nella donna questa funzione non dipende solamente dall' attivazione dell' emisfero sinistro (come nell'uomo) in quanto il suo cervello presenta Wl'attivazione di entrambi gli emisferi per ogni singola funzione complessa. Performance cognitiva Le donne presentano Wla rilevante superiorità rispetto all 'uomo nella ricezione e produzione dellinguaggio, nel riconoscimento di analogie e testi difficili, nell'elaborazione di compiti creativi. Inoltre è certamente Wla caratteristica delle donne avere Wla maggiore fluidità linguistica e lacapacitàdi utilizzare strategie verbali perrisolvere problemi apparentemente di altra natura. Gli uomini eccellono invece nella capacità visuo-spaziale, dove con questo termine si intende la capacità di riconoscimento di figure, di effettuare Wla rotazione mentale di figure bi- o tridimensionali, la memorizzazione di Wl labirinto, la lettura di mappe, l'individuazionee l'inseguimento degli oggetti e conoscenza geografica. Anche nelle abilità matematiche eccellono gli uomini, benché l'acquisizione dei concetti di quantità e la padronanza

dell' aritmetica risulti uguale nei due sessi. È curioso che gli uomini mostrino una superiorità rispetto alle donne pertask matematici ad elevato livello di difficoltà, mentre presentano una performance peggiore delle donne pertask più semplici. Infine anche l'aggressività fisica sembra essere Wla prerogativa maschile già dai primi anni di vita: si è visto infatti che l'aggressività maschile è causata dall'azione dell' ormone testosterone nelle fasi di vita sia preche postnatali.

differenze neuroanatomiche: volume e densità cerebrale DONNE - vo lume cerebrale m'Ilore del 9°f:

- pla num temporale mag giore densità neuronale a panta di volLI me

- lobi frontali età ad ulto stesse dimensio ni

~

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- > corte cc ia aSS OCiati va

uditiv a pnma ria

(Gur. Colwell et al. 1994). A

(W telson e coli . 1991)

Im"qqlior volume del giro

maggior volume della porzione centra le dell' area

te mpora le sinistro

del linguaggio

(Karbe et al. 19971)

di Wernicke

maggior del giro mfenore sinistro - > area del linguaggio di Bro ca (Harasty et al 1997)

UOMINI

lobi frontali in età adulta , nonostante il

maggior volume , presentano le stesse dimensioni di quelli femminili

ritmo di perdita di cellule nervose 3 volte maggiore (periodo : adolescenza

->

40 anni)

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Sru-eblbe tI'OI1JÌO semplicistico riassumere queste caratteristiche come una superiorità maschile nella bilità spazi le e una superiorità fèmminileneV'abili 'verbale, perché in realtà s~tratta di ~a differel1Z!\molto più complessa. Infatti mentre)e donne eccellono nella velocità percettlNa e nella memoria visiva, gli uomini si sono dimostrati superiori nello scorporamento di modelli visivi da configurazioni complesse, lettura di mappe e abilità fmalizzate quali la guida o l'intercettazione di proiettili. Durante una prova di orientamento in un labirinto con alcuni punti di riferimento, attraverso l'uso del computer, gli uomini hanno dimostrato di perdere l'orientamento quando veniva modificata la forma geometrica del labirinto, mentre le donne lo perdevano se venivano eliminati i punti di riferimento. Come eccezione va tuttavia ricordato che, rispetto alle donne, gli uomini risultano superiori nel gioco degli scacchi e nella composizione musicale, ma è probabile che su queste performance incidano notevolmente fattori di opportunità socio-culturali.

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Differenze sessuali nell'emozione Da un noto studio svolto da HofIman su neonati di appena un giorno di vita, risulta che le donne hanno una maggiore percezione dell'aspetto emozionale dell'informazione: in presenza di stimoli come il pianto di un altro neonato, versi di animali o una voce prodotta da un computer, è risultato che al pianto le bambine, rispetto ai maschietti, producevano una risposta emozionale significativamente maggiore. Le donne (ma anche nel mondo animale le femmine) hanno una sensibilitàolfattivamolto più accurata dell'uomo così come l'udito: queste caratteristiche sono certamente molto importanti ai fmi della percezione della componente emozionale. Femald ha scoperto che le madri parlano ai propri figli con un tono che sale di due ottave, mentre il padre modula istintivamente la propria voce quando si rivolge al bambino soltanto variando di mez-

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nei primi tre anni di vita: è noto che questo emisfero percepisce principal~~\\ -l mente iltono della ~ ~~\ voce,laprosodiae ( ":2A la elabora in ma~tJ:;,=:~~~'::'"~~~ niera oggettiva, indipendentemente dal significato della parola. Si è visto inoltre che le donne riescono meglio degli uomini ad interpretare le espressioni del viso e risultano più abili nella percezione della comunicazione non verbale (ad es. il linguaggio del corpo ed espressioni facciali diverse ma non facilmente distinguibili quali ansia, preoccupazione, ecc.). Per la donna, infatti, emozione e linguaggio sono essenzialmente strumenti perrelazionarsi con gli altri, cosa che è particolarmente evidente in età evolutiva: i maschietti tendono a rispondere usando il corpo, mentre le bambine tendono a "combattere" con le parole. Si può dire che le donne imparano precocemente ad usare il linguaggio e l'emozionalità in modo più sofisticato (e a volte non in senso positivo) per contrastare e dominare gli altri. È stata altresì studiata la diversa reazione luttuosa alla perdita del partner: le donne recuperano il loro equilibrio emotivo molto prima degli uomini, indipendentemente dall'età, mentre gli uomini presentano una significativa insorgenza di comportamenti aggressivi o antisociali. I maschietti presentano comunque una maggiore vulnerabilità probabilmente determinata biologicamente: sono più soggetti allo stress da separazione e hanno molte più difficoltà a sentirsi sicuri. La trasmissione delle emozioni è un fattore fondamentale nello sviluppo del cervello nei primi anni di vita: ìn bambini con madri gravemente depresse è stato possibile mettere in evidenza, attra-


verso l'uso della PET (positron Emission Tomography), un metabolismo cerebrale ridotto rispetto a quello di bambini con madri non depresse; inoltre i primi presentavano già a tre anni comportamenti di tipo aggressivo. Conclusioni

È stato dimostrato come le asimmetrie presenti a livello anatomo-funzionale nel cervello maschile e femminile determinano una diversa performance cognitiva non superiore od inferiore, ma complementare. La donna presenta spesso caratteristiche percettive di tipo integrato, in quanto utilizza aree corticali di entrambi gli emisferi cerebrali, privilegiando una maggior quantità di informazioni a discapito della loro analisi particolareggiata (logica sostanziale); l'uomo invece privilegia l'analisi dettagliata dei particolari (logica formale). L'uomo ad esempio è superiore alla donna nella analisi dello spazio, ma non nella percezione dello spazio nel suo insieme, peculiarità quest'ultima del cervello femminile. Nella successiva elaborazione dell' informazione la donna procede ad un' elaborazione più analitica in base alla fmalità dell'azione; quindi procede all'analisi logico-formale ed emozionale dell' informazione, senza mai escludere l'una dali 'altra. L'uomo fa il percorso opposto, cercando di integrare le varie componenti analizzate singolarmente. Si tratta di un'organizzazione di funzioni cerebral i estremamente differente: l'uomo tende ad identificare e a defmire in schemi rigidi il mondo esterno, mentre la donna lo fa soltanto se è necessario. Ciò sottende una d ifferenza non nella capacità di selezionare e identificare analiticamente, ma nella utilizzazione di questa abilità. Blum presenta un esempio semplice ma efficace: unacoppia si deve recare dal dottore in macchina. Primo caso: guida la donna e l'uomo si trova nel sedile vicino, rilassato. Lui analizza la strada per arrivare allo studio medico, in modo tale che la potrebbe ritrovare con estrema facilità la volta successiva. Secondo caso: guida lui e la donna durante la strada ammira i giardini, critica i colori dei palazzi, guarda i volti delle persone alle fermate degli autobus. Soltanto nel caso che la don-

nasapesse di dover riportare lei indietro la macchina, farebbe attenzione alla strada e alla direzione identificandone il percorso, in modo da ritrovarlo con facilità al ritorno. Potremmo quindi dire che nel caso dell'uomo si tratta di una funzione percettiva analitica immediata, come prima scelta, mentre nel caso della donna è l'attivazione di fmalizzazione e volitività (lobi frontali) a determinare e orientare la funzione percettiva analitica. Come si può vedere, fisiologicamente questi processi sono complementari, anche se esistono molti altri fattori (onnonali, genetici, ambientali) che possono modificare le basi fisiologiche di funzionamento del cervello: non è raro infatti osservare donne con un cervello più simile a quello maschile e uomini con caratteristiche cerebrali più femminili. La ridotta asimmetria del cervello femminile assicura una presenza nelle fasi di percezione ed elaborazione dell' emisfero destro, mentre nell'uomo la maggiore lateralizzazione privilegia un emisfero rispetto all' altro, determinando quindi una ridotta acquisizione di informazioni ma un'aumentata analisi delle loro caratteristiche. Il significato di tali differenze è insito nel concetto di complementarità: duemodi di pensare sostanzialmente diversi ma che si integrano tra loro producendo non più antagonismo tra le due diverse modalità percettive, ma percezione oggettiva dell'emisfero destro seguita da una ricostruzione logico-fonnale-simbolica dell'emisfero sinistro. D

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