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Borgovivo Auletta <Grotte dell’Angelo> Pertosa

Borgovivo è un protocollo multidisciplinare per il recupero in vita del Parco a Ruderi e del Borgo storico di Auletta fondato sull’integrazione, la fruizione in rete e la promozione sia locale che internazionale delle eccellenze e delle unicità (naturalistiche, paesaggistiche, geologiche) di un territorio tanto romantico e affascinante quanto remoto. Se nell’era dell’economia industriale la mancanza di centralità, di infrastrutture fisiche e le difficoltà di collegamento erano un handicap insormontabile, che decretava l’abbandono di qualsiasi attività oggi, invece, nell’era post-industriale o dell’informazione, l’unicità e la marginalità unite all’uso intelligente delle strategie di rete e di comunicazione, possono trasformare le carenze in vantaggi competitivi. Da tempo in Italia l’unico turismo in crescita costante è quello slow, delle aree interne, del benessere e della qualità della vita in armonia con la natura. Ed è a questo preciso segmento che Borgovivo si rivolge attraverso la realizzazione di attività sia materiali che immateriali che, con la creazione di microimprese locali sono in grado di generare lavoro, economia, vita e sviluppo sostenibile. Partendo dalle risorse disponibili, e in particolare dalle spettacolari Grotte dell’Angelo con le migliaia di visitatori che ogni anno sono attratti da questa meraviglia della natura, si potrà fare in modo che il redivivo borgo di Auletta diventi mano a mano l’avamposto e l’infrastruttura di qualità (mobilità, accoglienza, degustazioni, cultura, spettacolo, socialità, integrazione) a supporto degli attuali visitatori e di tutti quei viaggiatori, locali o stranieri, che arriveranno grazie al protocollo di recupero, comunicazione e promozione che presentiamo e che stimolerà il coinvolgimento di tutti i borghi vicini, le associazioni, i giovani, le energie e le intelligenze locali.


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Indice. Un Brand per il Territorio

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Utilizzo del Brand

Qualificazione del Parco a Ruderi

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L’utilizzo degli Spazi Il Ruolo delle Associazioni Associazioni & Enti individuati

Temi & Azioni

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Le Aree di Intervento e le Attività.

Microimpresa

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La costruzione di una rete di Servizi dedicati all’accoglienza

Eventi e promozione turistica

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La rete degli Eventi

Sistema integrato di Comunicazione interna

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Immagine coordinata per il territorio

Auletta & Pertosa

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Un Piano turistico Integrato

Auletta ed il Territorio Circostante

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Percorsi Turistici & Trasporto Locale

Promozione del Territorio

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Sistema integrato di Comunicazione diretta all’esterno

Allegati Relazione sintetica geologica e naturalistica Manifestazioni di Interesse

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1. Un Brand per il Territorio. Date le peculiarità del Territorio di Auletta ed in particolare del Parco a Ruderi, nella creazione di un brand per il Territorio abbiamo utilizzato come riferimento principale un nome ed un simbolo grafico che riuscisse a:

• avere una doppia valenza: il vecchio ed il nuovo che convivono e si integrano creando una sinergia; • produrre una doppia incidenza: un brand che risultasse significativo tanto per la residenza permanente, quanto per quella temporanea; • riprendere in maniera forte il tema della “rinascita” e della memoria: il borgo riprende vita e si anima intorno ai ricordi che conserva con tanta forza. Un brand, quindi, che si facesse portatore e simbolo della tenacia, della ricostruzione memore del passato, che fosse simbolo di vitalità e della sostenibilità (economica, ambientale, sociale): ricostruire lì dove non ci sono che ruderi, riportare le persone lì dove ora non c’è più nessuno, creare circoli virtuosi di opportunità di crescita economica per tutta la popolazione. La nostra proposta di naming per il Brand Territoriale è: “Borgovivo”, un nome che riunisce la memoria e la vitalità e li miscela creando un contrasto significativo. Nella sua versione definitiva, inoltre, il Brand Borgovivo è realizzato utilizzando un riferimento alle 3 porte di accesso al Borgo di Auletta: Porta Rivellino, Porta Fiume, Porta Castello. In questo senso, Borgovivo rappresenta il punto di accesso all’offerta del territorio. (vedi tavole Brand territoriale).

1.1 Utilizzo del Brand. Per la sua valenza molto ampia, Borgovivo si presta a diventare un Marchio Ombrello che può contraddistinguere una serie molto ampia di attività che riguardano: • la promozione del territorio sotto il profilo turistico, naturalistico, ricettivo, delle tradizioni e dal punto di vista storico; • le relazioni pubbliche che gli Enti banditori intratterranno con altri Enti pubblici e privati; • l’organizzazione e la gestione degli Eventi che attengono a qualsiasi ambito; • un brand commerciale “Borgovivo” che può diventare un marchio che individua e distribuisce i prodotti delle eccellenze locali, creando in questo modo una prima forma di incidenza diretta sul tessuto socio-economico di Auletta.


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2. Qualificazione del Parco a Ruderi. Il Parco a Ruderi di Auletta ha la possibilità di diventare un luogo “vivo” se è in grado di convogliare interessi diversi e pubblici eterogenei. Per avviare il motore dell’interesse e per garantire un processo virtuoso che duri nel tempo, la nostra proposta verte sull’individuazione ed il coinvolgimento di soggetti terzi (Enti ed Associazioni locali e non), che possano trovare spazio all’interno del Parco.

2.1 L’utilizzo degli Spazi. Il progetto Borgovivo propone una diversa definizione degli spazi del Parco a Ruderi rispetto a quella attuale, ma senza stravolgerla, ed individua 3 categorie di destinazione degli spazi: • accoglienza (residenza temporanea, albergo diffuso); • spazi concessi e gestiti da Associazioni Locali e non; • spazi comuni condivisi. Le politiche ambientali nazionali e internazionali, e soprattutto la Convenzione europea sul Paesaggio, riconoscono sempre più l’importanza strategica degli spazi urbani e periurbani, capaci di generare lavoro, attrarre investimenti e aumentare la qualità della vita dei cittadini europei. Come parte di una rete, pianificata strategicamente attraverso l’intera area, borgo vivo, così come progettato, può contribuire a: aumento della presenza di utenti, aumento di attività materiali ed immateriali, aumento di sensibilizzazione al rispetto degli spazi comuni e non, recupero e valorizzazione delle aree verdi, aumento della presenza di turisti e di fruitori giornalieri dell’area, maggiore importanza al luogo dal punto di vista turistico e non solo per l’avvicinamento virtuale del comune con le grotte dell’Angelo e con le altre risorse del territorio di Auletta e d’intorni nonché gli effetti ambientali ed ecologici – che permettono ai residenti anche di avere un contatto diretto con la natura e i suoi processi. Inoltre, la nostra proposta porterà beneficio immediato dagli spazi aperti e non comuni che, attraverso, la fruibilità costante degli spazi fisici per persone di ogni età, interessate a svolgere attività sociali, didattiche, sportive, ricettive, promozionale ecc., formalizzate e non, essi costituiscono importanti centri di aggregazione e comunicazione, favorendo la coesione sociale e la comprensione reciproca tra i gruppi sempre più eterogenei diffusi nel comune stesso e nelle zone urbane vicine. Infine, da sempre più parti si ritiene che gli spazi verdi all’aperto e l’aggregazione sociale abbiano inoltre un notevole impatto positivo sulla salute, sia fisica sia psicologica, e sul benessere degli abitanti. Perché una qualsiasi tra queste funzioni possa essere realizzata, è necessario un presupposto: la disponibilità di spazio urbano edificato e non edificato. Auletta ha già una buona parte di aree edificate e non edificate ereditato anche una certa quantità storica di spazi aperti, palazzi nobiliari e


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chiese. Pertanto, la tutela di questi spazi, già esistenti, e la pianificazione degli stessi dal punto di vista di una nuova destinazione d’uso, nel rispetto di un nuovo tipo di sviluppo, devono essere una parte vitale di qualsiasi approccio strategico allo spazio urbano. Per fare tutto questo, fermo restando il progetto di recupero in fase esecutiva, si propongono le suelencate destinazioni principali e che di seguito si descrivono: >1. Urban Center Il piccolo volume isolato sulla nuova piazza vorremmo adibirlo ad Urban Center, il luogo dove poter trovare i reperti, la storia, i progetti, le proposte in itinere, le iniziative, i materiali e le informazioni del passato, del presente e soprattutto del futuro di Auletta. Come in un “libro di bordo” ogni visitatore potrà lasciare le sue tracce, i suggerimenti e i commenti per la comunità. >2. Piazza Panoramica Attorno all’Urban Center vorremmo creare una piazza pavimentata in pietra che utilizzi i materiali storici e nobili del Vallo di Diano e del territorio di Auletta e Pertosa (pietra di Teggiano, di Padula, di Auletta..) aperta sul verde e sul panorama, potrà diventare fulcro della vita del paese. Una piazza panoramica unica nel suo genere, punto di riferimento e di ritrovo per i viaggiatori. >3. Spazio eventi e ristoro all’aperto I ruderi cristallizzati vorremmo che rimanessero esattamente come sono, senza ricostruire i tetti; d’estate si potrebbero tendere dei teli o dei velari a copertura degli spazi-giardino semiaperti e utilizzarli così per incontri, eventi, attività informali a disposizione gratuitamente di tutti sia di giorno che di notte. Il verde potrebbe essere piantato anche all’interno dei ruderi in modo che la natura si potrà mano a mano riappropriare del sito: un vero simbolo per il “Parco a Ruderi”. >4. Spazio eventi e ristoro al coperto In questo comparto vorremmo cercare di ricavare attraverso sottrazioni mirate, quanto più possibile, continuità fisica e visiva tra i diversi ambienti sia in pianta che in sezione in modo da poter vivere al meglio in comunità. Eventi, incontri, dibattiti, degustazioni, spettacoli, riunioni… il fulcro della vita in comunità e dell’accoglienza di “Borgovivo”. >5. Accoglienza e residenze Residenze spartane a rotazione, sempre disponibili per l’incontro di viaggiatori e locali, per i giovani, gli speleologi, gli sportivi, gli ambientalisti, gli scout, le scuole, le associazioni… Ogni camera avrà un tema specifico ed oltre ad accogliere i viaggiatori per la notte potrà anche essere visitata di giorno. Il filo conduttore dell’intervento di massima austerità sarà l’economicità e il minimalismo, tutto potrà essere realizzato con materiali reperiti sul posto, tecniche povere e lavoratori locali. (vedi tavole - Utilizzo degli Spazi).

2.2 Il ruolo delle Associazioni. Un ruolo strategico all’interno del Progetto Borgovivo è rivestito dalle Associazioni. Il nostro gruppo di lavoro ha disposto una prima ricognizione delle associazioni che, per tematiche trattate e/


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o comunione di obiettivi con quelli del progetto, si candidano ad avere un ruolo attivo nella valorizzazione del Parco a Ruderi e dell’offerta del territorio. Nel paragrafo successivo troviamo l’elenco delle associazioni individuate e quali di queste hanno già confermato il proprio interesse in maniera formale. L’integrazione delle Associazioni all’interno di questo spazio prevede: • concessione gratuita di uno spazio all’interno del Parco a Ruderi (che abbiamo individuato all’interno della Tavola “Utilizzo degli Spazi”); • impegno formale da parte della singola Associazione ad organizzare Eventi o attività che possano rappresentare un’attrattiva turistica per il proprio pubblico; • impegno ad implementare attività di coinvolgimento rivolte alla popolazione residente (in particolare la fascia di popolazione giovanile, attraverso progetti come il Servizio Civile Nazionale); • stipula di una convenzione con il Comune di Auletta, secondo il regolamento di Gestione dell’Area.

2.3 Associazioni ed Enti individuati. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Scienze della Terra Borghi Solidali (Reggio Calabria - www.borghisolidali.it) News Italian Blood (www.newitalianblood.it) GEC (Gruppo Escursionistico Campano) Associazione Pro-Pentedattilo Onlus - RC Azimut Alta Formazione (RC) WWF Legambiente Mulino de Maffutiis (Auletta) ViviTurismo (Sassano) Federazione Speleologica Campana Associazione Astrofili degli Alburni ( Gestione Osservatorio Astronomico di Petina - http:// www.astrofilialburni.info) Centro di medicina integrata e dello sport Ponsalus (Polla) ProLoco Auletta Associazione Terra Nostra Auletta Campobase - Trekking & Rafting (Pertosa - www.campobase.org)) Museo Naturalistico S. Angelo Aeza Osservatorio Astronomico (Petina) IPS Alberghieri e Ristorazione (Sant’Arsenio) CRA - Centro di ricerca per l’Orticoltura (Pontecagnano/Battipaglia)


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3. Temi & Azioni. Entrando nel dettaglio delle azioni da intraprendere sul lungo periodo, siamo partiti dalla definizione dei Temi d’interesse, oggetto della nostra proposta di valorizzazione. Ogni tema è stato declinato in una serie di Azioni che abbiamo poi collocato all’interno di uno schema che ne definisce la realizzazione su base temporale. (vedi tavola Temi & Azioni).

3.1 Le Aree di Intervento e le Attività. A partire dai Temi, ovvero: Ambientale, Ricettivo, Storico, Tradizionale, di Gestione e di Integrazione, passiamo alla definizione delle Azioni da mettere in campo. Abbiamo individuato una serie di Azioni che vanno dalla presa in carico di aspetti puramente organizzativi a quelli votati alla promozione, all’integrazione dell’offerta turistica, alla valorizzazione degli aspetti legati alla cultura locale, alle tradizioni, alla storia.

4. Microimpresa. L’incidenza maggiore che avrà questo Progetto sul tessuto socio-economico di Auletta trova il suo punto focale nella creazione di un tessuto di microimprese che interessano tutti i settori trainati dal progetto.

4.1 La costruzione di una rete di Servizi dedicati all’accoglienza. I settori di particolare rilievo strategico sono: • Gestione degli Eventi; • Accoglienza e gestione dei Percorsi Turistici; • Formazione; • Artigianato; • Vendita dei prodotti Tipici. (vedi tavola Microimprese)


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1. Gestione Eventi A partire dalle Associazioni locali ed in collaborazione con le stesse, l’obiettivo è giungere alla creazione di microimprese che possano prendere in carico la parte organizzativa della gestione degli eventi. Al di sopra di queste si colloca un Gruppo misto pubblico/privato di coordinamento alla gestione. I soggetti privati potranno poi valutare l’accesso ai Fondi PSR 2007-2013 - Misura 313 - Incentivazione di attività turistiche. 2. Accoglienza e Gestione Percorsi Turistici Gli operatori locali (Viviturismo, Sassano; Campobase, Pertosa; Gruppo Escursionistico Campano, Ponte Latone) più imprese locali che gestiscano Trasferimenti, Parcheggi, Accoglienza, Punti di Ristoro, Guide turistiche, Accoglienza, Info-Point. Un rete completa in grado di coinvolgere la popolazione residente, sopratutto giovanile ed aprire nuovi scenari di cooperazione e di occupazione. Gli operatori di quest’area avranno il fondamentale compito di garantire i trasferimenti da e per Auletta a copertura di tutti quei tratti che non risultano serviti dalla rete del trasporto pubblico. 3. Formazione Grazie alla cooperazione dell’Università di Napoli Federico II (Dipartimento Scienze della Terra) e di altri Enti di formazione, il centro storico di Auletta potrà diventare un polo in grado di fornite tanto corsi di specializzazione e di alta formazione, quanto un centro di aggiornamento e formazione per gli operatori locali del turismo, dell’artigianato e della produzione e commercializzazione di prodotti tipici. 4. Artigianato La promozione delle tradizioni artigianali locali passa attraverso il coinvolgimento delle imprese locali. Auspichiamo in tal senso la creazione di un’Associazione degli Artigiani che possa attuare misure di recupero e valorizzazione degli antichi mestieri e possa aiutare la messa a sistema dell’offerta locale, in particolare la lavorazione del legno, della pietra, dei metalli ed il ricamo. 5. Vendita di Prodotti tipici La frammentata offerta delle eccellenze locali può trovare una conversione efficace nella creazione di un forma associativa a tutela delle produzioni, che si occupi in modo particolare della commercializzazione dei prodotti a marchio Borgovivo. In questo modo anche le piccole produzioni possono trovare una forma di valorizzazione ed incrementare il proprio fatturato, chiudendo un circolo virtuoso fatto di diffusione, occupazione, introiti.

5. Eventi e promozione turistica. All’interno della Tavola dedicata agli Eventi (Tavola Eventi), abbiamo condensato in un unico schema gli eventi che interessano Auletta ed i Comuni vicini a partire da Pertosa, passando per


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Padula fino ad arrivare a Sassano. Gli eventi sono stati collocati lungo un asse temporale che copre l’interno anno solare. Agli eventi esistenti, abbiamo affiancato una serie di nuovi eventi che hanno lo scopo di promuovere le eccellenze locali, stabilire un contatto tra Auletta ed i Comuni circostanti, sfruttare occasioni di visita al territorio e convertirle in occasione di residenza presso il Parco, integrando l’offerta con la rete di servizi (microimprese) come i trasferimenti, l’accompagnamento, le guide turistiche, il centro documentale, etc. Nel primo trimestre dell’anno, che risulta poco popolato da eventi e manifestazioni, il Borgo di Auletta potrà ospitare Corsi di Formazione organizzati delle Associazioni convenzionate o da Enti di formazione esterni.

5.1 La rete degli Eventi La valorizzazione delle colture tipiche, le tradizioni rurali, le bellezze della Natura sono i temi che interessano gli Eventi che qui proponiamo. L’organizzazione degli Eventi seguirà una logica di fortissima integrazione tra l’offerta del territorio e l’accoglienza dedicata a pubblici differenziati. Il nostro team, diversificato e con esperienze significative nel settore, in accordo con le nuove imprese e le Associazioni locali, tematizzerà gli argomenti di interesse a livelli differenti, dal folclore alla valorizzazione delle tradizioni locali, dall’intrattenimento allo studio scientifico. In questo modo ogni evento potrà fare da attrattiva turistica tanto per il visitatore che si intrattiene poche ore ad Auletta, tanto per un pubblico slow che troverà nell’evento un’occasione per affrontare ed approfondire temi ed apprendere. Ecco un esempio: Giugno - “Dalla terra al pane” - Auletta (SA) Un percorso turistico completo che parte dalla raccolta del grano presso i campi per poi passare al Mulino de Maffutiis per la produzione della farina, e concludersi all’antico Forno comunale all’interno del Parco a Ruderi. I visitatori avranno modo di conoscere gli antichi metodi di coltivazione e di produzione, le suggestioni e le superstizioni che accompagnavano la semina, la raccolta e la panificazione, etc. Le visite saranno intervallate da soste presso i punti più significativi del Borgo. L’evento introdurrà un percorso formativo dedicato alla Panificazione. Workshop e convegni sull’agricoltura e l’alimentazione attrarranno un pubblico specializzato. Non mancheranno occasioni di intrattenimento e di degustazione del “Pane di Auletta”.


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6. Sistema integrato di Comunicazione interna. A partire dal Brand Borgovivo, realizzeremo un sistema integrato di comunicazione interna ispirato da concretezza e coerenza interna. Il sistema integrato di comunicazione si fa carico di tutte le manifestazioni visive che implicano l’utilizzo del Marchio e stabilisce un canone nella comunicazione visiva che riguarda colori, sistema iconico, lettering, etc. Tali interventi matureranno nel tempo il loro impatto tanto sulla popolazione residente che sui visitatori. (vedi tavola Comunicazione interna).

6.1 Immagine coordinata per il Territorio. Ecco una serie di strumenti di promozione e comunicazione che il nostro Gruppo di lavoro propone, dagli strumenti classici che fanno riferimento all’Immagine Coordinata del “prodotto Borgovivo”, agli strumenti interattivi dedicati ai visitatori: • Creazione degli elementi dell’immagine coordinata: Carta intestata, Biglietto da visita, Busta da Lettera, Brochure, depliant turistici, Carte turistiche, etc. • Concept grafico e realizzazione degli strumenti di indicazione toponomastica (targhe, insegne, cartelli informativi, mappe, etc.); • Concept grafico e realizzazione degli strumenti per le Relazioni Pubbliche (Cartella Stampa, Materiale informativo, Modello Contratti/Convenzioni, etc.); • Sistema informativo basato su Cartelli Intelligenti: attraverso l’utilizzo dei QR-code offriremo al visitatore la possibilità di approfondire gli aspetti naturalistici, storici, culturali, etc. • Applicazione mobile volta alla scoperta di luoghi e tradizioni a disposizione dei Visitatori.

7. Auletta & Pertosa. Le Grotte dell'Angelo di Pertosa rappresentano uno dei più noti e visitati fenomeni carsici d'Italia. Si sviluppano lungo il versante settentrionale del Massiccio degli Alburni, un imponente dorsale carbonatica dove si raggiungono quote massime di circa 1700 metri s.l.m.. La formazione delle Grotte è legata al sollevamento della dorsale degli Alburni che, insieme con la progressiva infiltrazione delle acque meteoriche, ha favorito lo sviluppo di uno dei più estesi fenomeni carsici d'Italia e d'Europa, secondo solo a quello della Regione del Carso in Slovenia.


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Il limite settentrionale del Massiccio degli Alburni è rappresentato dalla Media Valle del Fiume Tanagro, in cui si colloca il comune di Auletta. Si tratta, dal punto di vista geologico, di un territorio unico dove si riconosce una potente successione conglomeratica di ambiente fluviale non raccordata con l'attuale reticolo idrografico, in cui si riconoscono clasti provenienti dal lontano confine Campano-Lucano, a testimonianza di un antico assetto della rete idrografica completamente diverso rispetto a quello attuale.

7.1 Un Piano turistico Integrato. Come collegare l’imponente flusso turistico delle Grotte dell’Angelo all’offerta di Auletta? Attraverso una rete di servizi che vanno dalla gestione dell’accoglienza fino alla gestione della mobilità (mobilità, accoglienza, degustazioni, cultura, spettacolo, socialità, integrazione). In questo scenario si collocano le Microimprese e le Associazioni locali. Esse diventeranno i soggetti di un piano di integrazione che collegherà Auletta con la vicina Pertosa ed arricchirà l’offerta turistica con percorsi escursionistici da e per le Grotte, gestirà i trasferimenti dalle vicine uscite autostradali e dalle più vicine stazioni ferroviarie al Borgo di Auletta, fornirà informazioni e facilities ai turisti. L’offerta sarà arricchita dalla possibilità di risiedere nel Parco a Ruderi, che aumenterà la sua attrattività nei periodi dedicati agli Eventi, gestiti anch’essi dalle Associazioni e Microimprese locali. Questa serie di Azioni attiverà, sul medio-lungo periodo, un circolo virtuoso che alimenterà le possibilità e le prospettive di crescita del tessuto socio-economico di Auletta.

8. Auletta ed il Territorio Circostante. 8.1 Percorsi Turistici & Trasporto Locale. Il comune di Auletta è facilmente raggiungibile da Nord e da Sud attraverso un sistema viaria ottimo costituito dall’autostrada con uscita a Petina (5 km) o a Polla (7 km) e da strade statali che consentono un arrivo agevole anche a mezzi di trasporto per gruppi. Pertanto, Auletta per tale facilità di collegamento, per la sua posizione geografica e per la vicinanza alle monumentali e spettacolari grotte dell’Angelo si presta come centro per lo sviluppo turistico dell’area e delle zone limitrofe. Quindi, si propongono alcuni percorsi turistici i quali, partendo da Auletta, collegano il paese alle vicine grotte dell’Angelo (3 Km) e alle risorse architettoniche, religiose, archeologiche, museali, naturalistiche più importanti di Auletta – Pertosa, del Vallo di Diano, della Valle del Sele e del territorio del potentino. Tali percorsi metteranno a sistema Auletta con i siti Unesco, i principali


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centri abitati storici e le risorse naturali più importanti e raggiungibili (Grotte di Pertosa, Monti della Maddalena, Vallo di Diano, Cervati, risorgenza del bussento a Morigerati ecc.).

9. Promozione del Territorio. La notorietà ed il successo di un Piano di Marketing territoriale passa attraverso un sistema integrato di promozione del Territorio, basato su principi di univocità, alto riconoscimento, memorabilità. A supporto ed espansione delle attività di Comunicazione all’interno del Parco, descritte nel Cap.6, questo Progetto presuppone la creazione di un Piano di Promozione territoriale di medio-lungo periodo, che prevede la progettazione e la realizzazione di una serie di strumenti di comunicazione e la pianificazione delle attività di pubblicità.

9.1 Sistema integrato di Comunicazione diretta all’esterno. • Campagne pubblicitarie locali, nazionali ed internazionali (creazione del messaggio e declinazione sui vari Mezzi di Comunicazione: tv, radio, carta stampata, affissioni, etc.); • Progettazione e realizzazione grafica di strumenti di promozione turistica (brochure, locandine, cartellonistica, etc.); • Sito Web (con obiettivi di informazione e promozione di tutti i contenuti, di tutte le attività e di tutti gli Attori coinvolti); • Sistema di Integrazione con i maggiori siti mondiali di prenotazione alberghiera online (booking online);

Questo progetto ha preso in considerazione i dati e le conclusioni presenti nella “Analisi sulla percezione della Qualità della vita nel Comune di Auletta”. I risultati emersi dall’indagine ci hanno consentito di conoscere meglio l’opinione della popolazione aulettese ed hanno migliorato il nostro sguardo di insieme. Le azioni che abbiamo proposto hanno tenuto conto dei riscontri riportati dalla ricerca: gli abitanti di Auletta sono pronti ad accogliere visitatori, mettendosi a disposizione e facendoli sentire a proprio agio. Il redivivo borgo di Auletta, soprattutto potendo contare sulla sua gente, potrà diventare mano a mano l’avamposto e l’infrastruttura di qualità a supporto degli attuali visitatori e di tutti quei viaggiatori, locali o stranieri, che arriveranno grazie a questo protocollo di recupero, comunicazione e promozione che presentiamo e che stimolerà il coinvolgimento di tutti i borghi vicini, le associazioni, i giovani, le energie e le intelligenze locali.


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Allegati Relazione sintetica geologica e naturalistica a cura del dott. Ettore Valente e del dott. Mattia Mautone Relazione Geologica Il comune di Auletta ricade nel settore assiale dell’Appennino Campano-Lucano, un orogene Africa-vergente formatosi a partire dall’Oligocene superiore in seguito alla collisione tra le placche Africana (ed in particolare la microplacca Adria) e Euroasiatica. L’attuale assetto morfostrutturale della catena è legato al susseguirsi di eventi tettonici occorsi sia in regime compressivo (impilamento delle falde tettoniche e formazione del prisma orogenico) sia in regime distensivo (formazione dei graben peritirrenici della piana Campana, piane del Sele, piana dell’Alento e del golfo di Policastro, e delle depressioni intramontane quali il Vallo di Diano e la valle del fiume Tanagro), con gli ultimi eventi occorsi a partire dal Miocene superiore (5.5 Ma) come conseguenza dell’apertura del bacino tirrenico. Il territorio comunale di Auletta ricade in una delle suddette depressioni intramontane, la valle del fiume Tanagro, la quale risulta limitata a nord-est e a sud-ovest dai massicci carbonatici del Monte Marzano e dei Monti Alburni rispettivamente. Un complesso sistema di faglie con cinematica distensiva e in qualche caso trascorrente, orientate circa N120°, sono riconoscibili in questo settore di catena. I massicci carbonatici del Monte Marzano e dei Monti Alburni sono caratterizzati da una successione mesozoica di età Giurassica-Cretacica costituita da calcari di margine di piattaforma su cui poggiano calcari a rudiste del Cretacico superiore. La valle del fiume Tanagro risulta caratterizzata da una successione Pliocenica-Quaternaria costituita da depositi argilloso-clastici di età Plio-Pleistocenica e da depositi travertinosi di età Pleistocene medio: in particolare, è possibile distinguere depositi in facies marina di età Pliocenica affioranti nel settore orientale dell’area, e depositi in facies continentale di età Pleistocene inferiore-medio, affioranti nel settore centrale ed occidentale dell’area, formanti il cosiddetto “Ciclo di Auletta” (Ascione et al., 1992). Il suddetto “Ciclo di Auletta” è costituito da una successione di ambiente continentale di età Pleistocene inferiore-medio, in cui si riconoscono tre differenti unità litostratigrafiche: la base della successione è caratterizzata da depositi argillosi (Argille di Manzelle) cui seguono, in discordanza, conglomerati fluviali (Conglomerati di Auletta) e depositi travertinosi (Travertini di Tufariello). La successione argillosa basale è costituita da argille limo-sabbiose grigiastre, con un spessore di circa 60-80m, cui si intercalano livelli sabbiosi e conglomeratici nella parte alta della successione: la presenza di ostracodi e strutture sedimentarie evidenziano una fase di deposizione in ambiente lacustre. I Conglomerati di Auletta sono costituiti da ghiaie ben selezionate in matrice sabbiosa, in facies braided, con clasti ben arrotondati e poligenici (presenza di clasti carbonatici e clasti di origine Lagonegrese), a testimonianza di un drenaggio, all’atto della loro deposizione, differente dall’attuale, e di un bacino di alimentazione più esteso verso oriente, lì dove affiorano rocce di chiara origine Lagonegrese (Formazione di Monte Facito, Calcari con Selce, Scisti Silicei, Flysch Galestrino,


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Flysch Rosso). In particolare, l’area di provenienza dei Conglomerati di Auletta può essere riconosciuta nell’attuale valle del fiume Melandro, in quanto essa rappresenta il settore di catena appenninica più prossima alla valle del fiume Tanagro in cui affiorano clasti di chiara origine Lagonegrese: di conseguenza, si deve ammettere che fasi tettoniche successive, occorse a partire dal Pleistocene medio, hanno determinato il sollevamento dell’area di Caggiano, che attualmente funge da spartiacque tra i bacini idrografici dei fiumi Melandro e Tanagro, interrompendo quindi l’apporto di conglomerati verso il fiume Tanagro, e determinando quindi la chiusura del ciclo deposizionale dei Conglomerati di Auletta. Caratteristica peculiare del territorio di Auletta è la presenza diffusa di elementi a controllo strutturale quali scarpate di faglia, scarpate di linea di faglia, corsi d’acqua susseguenti e gomiti di cattura fluviale come conseguenza del complesso assetto tettonico dell’area, in cui si riconoscono elementi tettonici con orientazione variabile (E-O, NE-SO, NO-SE, N-S). L’assetto geomorfologico del territorio di Auletta è dato, però, non solo dal complesso assetto tettonico dell’area, ma ad esso si somma l’effetto che le dinamiche di versante e del fondovalle hanno sul paesaggio, lasciando chiari indizi geomorfologici riconoscibili nel territorio analizzato. In particolare, si riconoscono estesamente terrazzi alluvionali, scarpate erosionali, frane e conoidi alluvionali. La presenza di diverse aste torrentizie che confluiscono verso l’asta principale rappresentata dal fiume Tanagro permette l’individuazione di diversi bacini idrografici, la cui forma e dimensioni risultano fortemente condizionati dall’assetto lito-strutturale delle aree di recapito: i bacini in destra idrografica del fiume Tanagro hanno la loro origine in prossimità del Monte San Giacomo, sono orientati circa NE-SO, e i bacini di dimensioni maggiori risultano essere quelli del Torrente Cretazzaro e del Torrente Cupo; i bacini presenti in sinistra idrografica del fiume Tanagro hanno le loro aree di alimentazione in corrispondenza del massiccio dei Monti Alburni, ed il maggiore di tali bacini risulta essere quello del Vallone S. Onofrio, che ricopre parte del territorio comunale di Petina. L’asta principale è, come detto, il fiume Tanagro. Tale corso d’acqua, che borda a sud il centro urbano del comune di Auletta, scorre in una stretta gola nel settore compreso tra i comuni di Polla ed Auletta, dove raggiunge pendenze elevatissime (rapide nella forra di Campestrino), mentre subisce una brusca riduzione di pendenza nei pressi del comune di Auletta dove il fondovalle si amplia ed il fiume Tanagro assume un tracciato menadriforme, presentano un alveo ampio e ciottoloso, con presenza di numerose isole fluviali. Alcune delle fenomenologie geologiche di maggiore interesse caratterizzanti questa porzione di catena appenninica sono rappresentate sicuramente dalle Grotte dell’Angelo a Pertosa, che rappresentano uno dei più noti e visitati fenomeni carsici d'Italia, e dal bacino lacustre (ormai estinto) del Vallo di Diano. Le Grotte dell’Angelo si sviluppano lungo il versante settentrionale del Massiccio degli Alburni. La formazione delle Grotte è legata al sollevamento della dorsale degli Alburni che, insieme con la progressiva infiltrazione delle acque meteoriche, ha favorito lo sviluppo di uno dei più estesi fenomeni carsici d'Italia e d'Europa, secondo solo a quello della Regione del Carso in Slovenia. Il Vallo di Diano è stato sede del più grande bacino lacustre dell’Italia Meridionale, formatosi a partire dal Pleistocene Medio e estintosi solamente in tempi storici, come conseguenza delle opere di regimazione e delle bonifiche effettuate dai Romani prima e terminate dai Borboni.


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Relazione Naturalistica L’area di studio ha un clima di tipo mediterraneo, caratterizzato da inverni miti e estati calde e siccitose. Le piogge irregolari, sono concentrate essenzialmente in autunno, mentre hanno un minimo in estate. La temperatura media annua di 15 °C (media del mese più freddo 5 °C, del mese più caldo 24 °C). Forti escursioni termiche con valori estremi da 2 °C a 40 °C. Le precipitazioni sono di poco superiori a 1.000 mm annui, e precipitazioni estive inferiori a 150 mm. La vegetazione dell’area vasta ricade nella zona fitoclimatica del Lauretum sottozona media e fredda. Si tratta per lo più di terreni occupati da colture agrarie (olivo, vite e colture orticole e foraggiere); a volte si rinvengono cedui misti di specie quercine, più comune è la roverella (Q. pubescens) associata ad altre specie come leccio (Q. ilex), orniello (Fraxinus ornus), pero selvatico (Pirus communis), biancospino (Crataegus oxyacanta), ligustro (Ligustrum vulgare) etc. Sulle pendici submontane e montane dai 400-500 ai 600-800 m. di altitudine, troviamo la fascia del Castanetum caldo, con la presenza di latifoglie eliofile (Quercus cerris, Ostrya carpinifolia, Corylus avellana Prunus avium ecc), salendo di quota c’è poi il Castanetum freddo.Dai 900-1000 m. ai 1600-1700 m., fino alla sommità dei monti e al limite delle latifoglie sciafile e della vegetazione forestale c’è la presenza del Fagetum caldo. Nell’area oggetto di studio la vegetazione è caratterizzata da specie sinantropiche, vale a dire condizionate dall’uomo e che lo seguono, spesso infestanti e che normalmente dovrebbero essere più o meno nitrofile (cioè amanti di ambienti ricchi di sostanze azotate), delle quali fanno parte pure le specie ruderali, che si trovano in ambienti normalmente poveri di sostanza organica, con scarichi di pietre, calcinacci, materiali dimessi, oppure bordi di strade, oppure ancora legato all’abbandono di colture. (Ortica, bardana, farfaraccio, piantaggine, amaranto, prugnolo etc.). Inoltre sono presenti specie coltivate inselvatichite come l’olivo (Olea europea), il melograno (Punica granatum), fico d’india (Opuntia ficus-indica), abbondano l’edera (Hedera helix), e la clematide (Clematis vitalba). Dove le pendenze sono elevate e non hanno permesso la coltivazione la vegetazione tende al bosco misto costituito prevalentemente da aceri, olmi, e specie alloctone infestanti come la robinia (Robinia pseudoacacia) e l’ailanto (Ailanthus altissima). Sistemazione degli orti Nel corso del tempo, dopo aver sfruttato le piante spontanee l’uomo, negli “orti” ha domesticato numerosi vegetali, che sono stati coltivati nei luoghi più diversi e nelle situazioni più disparate da generazioni di contadini. In circa diecimila anni si è in pratica verificato un coadattamento tra l’essere umano e le piante coltivate e tra queste e il loro ambiente, determinato sia da condizioni di clima e di suolo, sia dalle caratteristiche di diverse culture e civiltà. Ciò ha fatto si che l’agricoltura tradizionale fosse caratterizzata da un grande patrimonio genetico, un’enorme varietà di ecotipi locali, determinata non solo dall’evoluzione biologica ma anche da una serie di interazioni tra le tecniche colturali e le peculiarità del suolo e del clima o le caratteristiche culturali dell’ambiente antropico interessato. Partendo da questi presupposti la sistemazione del verde non può non tener conto del contesto storico, culturale e paesaggistico e quindi mantenere l’identità di orti che queste aree avevano. Sicuramente non hanno come fine quello di “produrre”, ma di mostrare le tipicità del luogo invogliando e incuriosendo i visitatori, dare un valore aggiunto ai prodotti di Auletta. Con ciò non si perderà di vista l’aspetto ornamentale che è prioritario in un progetto del genere.


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Quindi si impianteranno alberi da frutto come l’olivo (Olea europea), il melograno (Punica granatum), il fico (Ficus carica), melo (Malus ), pero (Pyrus), pruno (Prunus ), utilizzando varietà locali. Verranno utilizzate le erbe aromatiche, di cui il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è ricco (Salvia officinalis, Rosmarinus officinalis, Lavandula angustifolia, , Origanum vulgare, , Santureja hortensis, etc.). Rose selvatiche di cui l’area abbonda possono formare siepi, e pergolati di uva e di clematide (Clematis flammula). Data la difficoltà di accedere a questi spazi, sia per la presenza di vegetazione infestante sia per il crollo di alcune abitazioni, e degli eventuali cambiamenti che potrebbero avvenire in fase di cantiere, si effettuano delle stime approssimative delle entità da mettere a dimora, rimandando a un secondo momento la loro precisa ubicazione. Dal disegno riportato nella tavola dedicata agli Orti, si osservano i potenziali orti, che per semplicità verranno trattati in quattro aree (Vedi tavola Utilizzo degli Spazi - Orti) AREA 1 Quest’area è l’ingresso del parco a ruderi e si ipotizza una sistemazione del verde con caratteristiche estetiche e funzionali non proprie di un orto ma atte ad accogliere gruppi di persone. Quindi ci potrà essere un pergolato con rose rampicanti, clematidi, aiuole con bulbose e sempreverdi. AREA 2 Quest’area è tra le più estese e si pensava di mettere a dimora alberi di agrumi (Citrus aurantium, C. reticolata), alternati ad arbusti di melograno, biancospino, bosso, mirto. Sul lato rivolto a valle si possono impiantare essenze erbacee come lavanda, tanaceto, assenzio, etc. (vedi tabella), in modo da creare un percorso che porti ai veri e propri orti. AREA 3 Quest’area è formata da sei piccoli appezzamenti di terreno, che dovranno riprendere le forme e le specie dei classici orti domestici degli insediamenti rurali: alberi da frutto (cercando varietà locali), ortaggi, piante aromatiche (Rosmarinus officinalis, Salvia officinalis, etc.), e qualche pianta a scopo ornamentale (Althaea, Lavatera, Zinnia elegans). Sicuramente in questi orti non possono mancare il carciofo bianco di Auletta (Cynara scolymus), e dei pergolati di vite (Vitis vinifera varietà antiche). Come alberi da frutto si possono utilizzare frutti dimenticati come l’azzeruolo, il corniolo, cotogno, giuggiolo, il nespolo comune (Crataegus azarolus, Cydonia oblonga, Zizyphus vulgaris, Mespilus germanica). Si possono mettere a dimora agli e cipolle che hanno una fioritura decorativa e certo non mancavano negli orti. AREA 4 In quest’area possiamo individuare un piccolo orto (1) che può avere la stessa struttura degli orti precedenti, due alberi da frutto (Citrus limon), due piante di salvia, due di lavanda, quattro carciofi, due rose, un pergolato di vite, quattro piante da fiore (Lavatera, Zinnia elegans). Nell’orto più grande (2) si può ipotizzare la realizzazione di un orto dei semplici luogo destinato, nel Medio Evo, alla coltivazione e allo studio delle piante medicinali, i semplici. Questo orto vuole suscitare nel visitatore il desiderio di conoscere le piante medicinali nel loro uso storico e nella terapia moderna. Al momento tale area risulta inaccessibile e non si sa se è possibile la messa in sicurezza, quindi per il momento ci limitiamo ad un elenco delle specie eventualmente da mettere a dimora.


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Manifestazioni di interesse


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0$1,)(67$=,21( '¶,17(5(66(

e residente in PETINA

alla Via NUOVA, 162

La sottoscritta MARIA GRAZIA SOLDOVIERI , nata a PETINA (SA) il 02/06/1975

manifesta

alla Via P.ZA UMBERTO I

,

(cod. fisc. 92012120652)

TXDOH 3UHVLGHQWH GHOO¶$VVRFLD]LRQH ASTROFILI DEGLI ALBURNI con sede in PETINA

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FRQ O¶(QWH &RPXQH GL $XOHWWD H OD )RQGD]LRQH 0LGD JHVWLUDQQR LO 3DUFR D Ruderi. Petina, 15/02/2012

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