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OPeRA Open project and research in architecture co/Auletta Questo non è un paese per Vecchi!

...hanno affogato anche la luna Cominciamo ad accettare che dal sapere glocal siamo arrivati a quello sostenibile, che dal sapere diffuso in rete siamo passati al sapere come elemento di coesione sociale e di formazione di reti collaborative. Dal modello creativo, che ha ispirato le generazioni a cavallo tra gli anni 80 e 90, siamo finalmente giunti alla scrittura collaborativa; dall’iperframmentazione del sapere e delle strutture siamo arrivati a capire, riconoscere e manipolare le risorse biologiche. Cominciamo ad accettare che il futuro è cosa di tutti e non per pochi e non riguarda solo noi nello specifico ma in particolare le generazioni che ci succederanno. Il Bando di Auletta chiede ai progettisti un futuro per la città. Il Bando è apparentemente blindatissimo e se seguito pedissequamente in ogni suo punto solo attraverso un corso intensivo di escapologia ci si può non fare intrappolare. Ha e offre delle idee molto chiare perchè chi ha vissuto Auletta sa cosa vuole e sa bene di quante risorse disponga il territorio. Insomma, i giovani di Auletta sanno quello che vogliono. Questo è quello che più ci ha colpito; perchè è facile farsi affascinare dal Parco dei Ruderi e dimenticarsi del resto ed è fin troppo semplice, ai limiti dell’ordinario, lasciare che il progettista sviluppi l’ennesima proposta pensando che il cittadino gli dedichi l’intera sua vita. Le dinamiche ad Auletta sono altre perchè i giovani non arrivano, fuggono e non sarà di certo un museo o le residenze per turisti a tenerli ancorati alla loro cittadina di origine. Il rischio sarebbe che col tempo la città intera diventi un servizio vuoto dei suoi abitanti. Dopo aver letto il bando ci siamo chiesti: come si fa a costruire una città stimolante? Come si fa a farlo se la città esistente non è in grado a sviluppare autonomamente un cambiamento, tant’è vero che ha cristalizzato in se il primo motore di sconvolgimento: il terremoto del 1980? Sappiamo che ciò che motiva e ispira le persone è la consapevolezza che queste possano esprimersi in una comunità significativa che riconosca le loro voci, le loro idee e le trovi UTILI. Sentirsi utili in quanto parte di un sistema è fondamentale! E’ legare lo sforzo individuale alla comunità, all’interesse collettivo, essere parte OPeRA Open project and research in architecture

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di essa. Ciò di cui abbiamo bisogno oggi, nel rispetto delle logiche di equità1 e welfare2, è di una città dove tutti abbiano una voce perchè in grado di contribuire al cambiamento. Superata l’era dell’ ”I Need” degli anni ‘60 e ‘70, quella dell’ “I Want” degli anni ‘80 e ‘90 e ora pure quella dell’ “I Can” ci stiamo inserendo con spirito di creatività di massa e peer-power nell’era del “We Can”. Un’era in cui le imposizioni non possono più arrivare dall’alto ma devono partire dal basso, dalla società – dallo stato inteso come insieme di cittadini. Per una società che vuole avviare un processo bottom-up la sfida è quella di sviluppare un metodo che metta in rete le comunità locali con le realtà vicine più interessanti, complentandone l’offerta territoriale e culturale. Questo perchè lo scambio di saperi in rete riduca l’idea che l’aria che respiriamo e il suolo che consumiamo non siano un bene a disposizione solo del singolo individuo quanto piuttosto un bene diritto dell’intera comunità e contribuisca a ridurre nella popolazione di Auletta la sindrome NIMBY3 (Not In My Back Yard).

1.

http://www.repubblica.it/ rubriche/la-parola/2011 /12/03/news/equit-26042 586/

2.

http://it.wikipedia.org/ wiki/Stato_sociale

3.

http://en.wikipedia.org/ wiki/NIMBY

...l’appetito vien mangiando: dallo stato passivo allo stato attivo Il primo aiuto che il Consiglio Comunale trova per il rilancio del comune di Auletta sta nel bando stesso, ossia nella volontà dei suoi cittadini e in particolar modo dei giovani4 di migliorare la qualità della vita di un paese che strategicamente si trova immerso in un corridoio di saperi ed eccellenze: Università, centri di ricerca e sviluppo per la creatività e l’ambiente. Il cittadino quindi sta esprimendo una volontà implicita attraverso il bando: il bisogno di ascolto.

4.

la composizione stessa di RENA http:// www.progetto-rena.it/ associazione/

I temi che affrontiamo sono sempre di tipo partecipativo – formativo – educativo e vedono nel workshop conclusivo la possibilità importantissima di avviare un processo che renda il cittadino parte attiva e consapevole nella comunità. Questo processo inizierà appunto con una fase di ascolto e di interazione pubblica nel Forum dove l’agenda verrà discussa e sarà ri-formulata olisticamente attraverso i contributi della comunità ed in generale di tutti gli stakeholders .

Punti per iniziare un programma: dall’analisi degli elementi in gioco Articoliamo le nostre riflessioni iniziale attraverso la partizione in risorse umane, fisiche e naturali come proposta da Joseph_Stiglitz in modo da capire il ruolo che assumerà ciascuna componente nel processo progettuale. Le risorse umane rappresentano l’elemento motore del progetto. Il progetto deve puntare ad incrementare la qualità della vita, ovvero sviluppare le opportunità della popolazione locale di: accedere equamente ai servizi; migliorare la conoscenza e le abilità tecniche, incrementare il cosiddetto “capitale sociale”, le reti di relazioni e le possibilità di comunicazione. Lo scopo del progetto sarà dunque aumentare il sapere della comunità e renderne più equo l’accesso. L’analisi che il bando mette a disposizione muove alcune importanti considerazioni: gli abitanti del comune sono 2.454 e nonostante l’aumento contenuto di comunità immigrate, il trend della popolazione nel 2001/2010 è -1,3% questo soprattutto a causa della partenza dei giovani per motivi di studio e lavoro che poi ritornano OPeRA Open project and research in architecture

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sporadicamente. L’età media aumenta di anno in anno, nel 2010 è quarantatre anni, perché per ogni mille abitanti ne nascono 6,1 e ne muoiono 10,2, il tasso di crescita naturale fa il paro dunque con quello migratorio. È logico pensare, quindi, che l’offerta formativa sia ancora basata su modelli obsoleti in assenza di piattaforme di Lifelong Learning5 che permetterebbero ai giovani di avviare modalità di apprendimento e sviluppo di laboratori mantenendo contatti più stretti con la comunità locale.

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http://ec.europa.eu/ education/lifelonglearning-programme/

Le risorse fisiche in gioco sono rappresentate dal conglomerato urbano dotato di un notevole potenziale non sfruttato (pensiamo ad esempio alle circa centocinquanta abitazioni abbandonate). L’obiettivo del progetto rispetto alle risorse fisiche è di ottimizzarne la gestione cercando di limitare la costruzione di nuovi spazi e impostando strategie di recupero basate sul riutilizzo delle stesse risorse esistenti. Le risorse naturali sono caratterizzate dal ricco paesaggio che accoglie il comune di Auletta e il sistema di paesini (come Pertosa) che insistono su esso. I parchi, Il Tanagro, le aree rururbane sono risorse preziose che vanno tutelate e valorizzate. L’obiettivo del progetto è coinvolgere maggiormente il turismo utilizzando i grandi attrattori costituiti dalla Certosa di Padula e le Grotte dell’Angelo legandole a nuove forme di microimprenditorialità sostenibile. Tutto questo si traduce nella prima tavola a/0: WWWaulettaONline che individua i possibili punti di connessione tra i sistemi economico-territoriali a livello Comunale, Provinciale e Regionale. Inizialmente sarà importante riuscire a connettersi alle principali reti su scala vasta in modo da poter sviluppare una proposta culturale, sociale ed economica complementare; i punti di incontro privilegiati delle reti costituiranno piattaforme plurivalenti in grado di garantire scambi di sapere tra reti diverse e sarà importante che vengano collocati fisicamente in corrisponenza di nodi dello spazio fisico e del sistema di comunicazione quali potrebbero essere ad esempio alcuni spazi recuperati del parco dei ruderi. Oltre a cercare di mettere a sistema le risorse cerchiamo di individuare nuove attività attrattrici stimolate anche da quello che la regione comincia a proporre in settori di eccellenza. Deus ex Machina Come Euripide, ma dal basso. Partire dal basso nel processo creativo significa attivare il processo di ascolto e interazione con i cittadini. Per far questo ipotizziamo innanzi tutto l’istituzionalizzazione di un FORUM, un luogo fisico dove l’organismo politico amministrativo possa confrontarsi direttamente con i cittadini. Si tratta del luogo deputato per l’articolarsi del “chiacchericcio creativo” attraverso il quale le assemblee politiche ed amministrative si possono trasformare in un’arena di creatività condivisa. Il FORUM urbano è uno strumento per l’ascolto e lo sviluppo delle idee, il serbatorio creativo dei desideri del cittadino. La sua istituzionalizzazione si concretizza con l’attivazione di un urban center che si collega a quello già attivo a Napoli con lo scopo di mantenere l’area di Auletta in contatto costante con il Capoluogo Regionale ed inserirla in un processo di sviluppo che vede integrarsi le volontà economico imprenditoriali con quelle ludico culturali.

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UC Bologna: http://www.urbancenter bologna.net UC Napoli: (http://www.comune. napoli.it/flex/cm/pages/ ServeBLOB.php/L/IT/ID)

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Immaginiamo che i portatori di interesse da coinvolgere nel processo siano innanzitutto: - i giovani che cercano di attivare una nuova realtà imprenditoriale - gli artisti che vogliono cimentarsi con la sperimentazione rispetto al tema chiave di riqualificazione del parco dei ruderi e di rivitalizzazione degli spazi pubblici ma non sa come collegare i loro desideri alle potenzialità che già offre il territorio facendole vivere in armonia, e non sopravvivere, in Auletta; - la popolazione anziana che necessita di maggiore integrazione intergenerazionale; - gli immigrati che oscillano tra la necessità ed il desiderio di integrazione e la difesa della propria identità culturale 1

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Piattaforma creativa

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Previsioni a lungo termine

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NON DEMORALIZZIAMOCI, anche se per i più “Il coniglio è la nuova carne

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Questo luogo di confronto può mettere a sistema realtà complesse e dal potenziale ancora inesplorato che la municipalità di Auletta e le aree limitrofe offrono. È il luogo di accoglienza delle proposte e degli stimoli sia locali (dal processo di ascolto dei cittadini), sia esterni (indotti-introdotti dall’agenda in seguito illustrata che si alimenterà naturalmente dei risultati del workshop co/Auletta).

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Regole per programmare il fututo

Immagine 1 _ estratto da: G.Longhi - Casier 2050 - Agenda per lo sviluppo creativo & sostenibile; libera interpretazione da: Toward City 2.0, Governing with Rules, Platforms and Tools - Greater Helsinki Vision2050

*Rem Koolhaas, Junkspace Proponiamo di articolare un’agenda (arricchendo le proposte del bando co/ Auletta) per stimolare il dibattito ed il chiacchiericcio informale sul futuro di Auletta in relazione alle possibilità che la riqualificazione del parco dei ruderi e la connessione ai network locali ed internazionali apriranno. L’Agenda orienta il processo progettuale nella direzione della coesione, della creatività, dell’informalità, dell’approccio collaborativo, secondo il modello dell’arena aperta a tutti i portatori d’interesse. Essa si configura come uno strumento della municipalità capace di guidare il “chiacchericcio creativo” indispensabile perché una comunità sia partecipe delle scelte che la riguardano.

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Lo strumento proposto assume come riferimento i principi espressi dalla Strategia di Lisbona6 (U.E. 2000), che vede nel sapere una risorsa fondamentale per creare competitività e coesione sociale consentendo uno sviluppo sostenibile e quindi nuovi e migliori posti di lavoro. Le università sono i principali centri del sapere e Auletta, data la posizione baricentrica tra i poli di Napoli, Salerno e Potenza, deve riuscire a catalizzarne i flussi.

6.

http://www.alsoproject. eu/photo/strategia_ lisbona.pdf

Partendo dalla mappatura a scala urbana – regionale delle attività economiche in relazione al territorio, sviluppata nella tavola a/0, si promuoveranno azioni capaci di ripensare la struttura economica e l’organizzazione spaziale e sociale della futura comunità.

In breve (come esposto nella tavola a/1: GLOCAL AGENDA) i temi che proponiamo per sollecitare il dibattito sono: Accessibilità

Il primo tema da risolvere è quello dell’accessibilità fisica ad Auletta. La realizzazione di una nuova stazione eco-bus locale e di un nodo - parcheggio di interscambio (porta di accesso al Parco del Tanagro) per l’autostrada A3 uscita Petina permettono l’avvicinamento dell’utenza al fiume Tanagro per una nuova fruizione facilitata dell’area naturale. La mobilità sostenibile si appoggerà alla rete ferroviaria esistente apportando un indispensabile miglioramento alle piccole stazioni già esistenti che connettono Salerno a Potenza. Lo studio di una metropolitana di superficie diventa lo strumento più utile per connettere le varie risorse esistenti e nuove, future, del territorio. Nuovi sentieri ciclabili aumenteranno la permeabilità delle aree a parco e incoraggeranno nuove forme di turismo. Edilizia Carbon 0

Lo sviluppo del processo metabolico7, adottato da Auletta, ha portato alla riconversione del settore edilizio. Così l’utilizzo consapevole delle materie offerte dal territorio e l’interesse alle risorse rinnovabili hanno sviluppato un polo all’avanguardia per l’ecoefficienza8 i cui prodotti sono garantiti per l’intero ciclo di vita. Questo approccio riguarda sia gli edifici esistenti, che per quelli in costruzione, rispondenti ai dettami delle direttive UE in materia di: utilizzo di materiali certificati a basso consumo energetico, risparmio di risorse durante la fase di gestione, programmazione del ciclo dei rifiuti.

http://www.iuav.it/Ateneo 1/docenti/architettu/ docenti-st/Giuseppe-L/ materiali-/master/master200/Materiali/Modulo-B/ Ecoefficie/1_Metabolismo. pdf

Per aumentare l’ecoefficienza si propone anche il monitoraggio del ciclo di vita degli edifici intervenendo specialmente sul patrimonio edilizio esistente. L’obiettivo è di riuscire a realizzare edifici a zero emissioni e con bilancio positivo di energia prodotta.

8.

7.

http://www.legambiente bergamo.it/modules/ wordbook/entry. php?entryID=9

Auletta Ubiqua

“Everyware” indica la tendenza verso l’informatica “ubiqua” che trasferisce cioè il computer da dietro lo schermo all’ambiente nel quale viviamo e lavoriamo. In realtà già oggi, come spiega Adam Greenfield9, tutto quello che facciamo è in qualche modo determinato da flussi di dati: siamo in uno spazio reale ma ci siamo per ragioni virtuali”. Quella fra reale e virtuale è quindi una distinzione i cui contorni sono destinati a sfumare sempre di più. Le nuove infrastrutture di telecomunicazione, attraverso il modello dell’egoverment10, permettono alla pubblica amministrazione di erogare nuovi servizi per accedere in tempo reale a nuovi saperi, a nuove forme di assistenza e a OPeRA Open project and research in architecture

9.

http://speedbird. wordpress.com

10.

http://www.fedoa. unina.it/3376/1/Pesce_ Pierpaolo.pdf

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forme di dialogo interattive fra portatori di interesse e cittadini. Questo processo snellisce abbondantemente i tempi imposti dal più obsoleto modello burocratico consentendo all’amministrazione di dedicare maggior tempo e migliore qualità di servizi al cittadino. Il passaggio dallo standard e, come elettronica, allo standard u, come ubiquità, permette il raggiungimento degli obiettivi programmati dalla convenzione di Lisbona che prevedono: comunicazioni universali integrate con programmi di sviluppo della creatività; nuovi livelli di sicurezza integrati con programmi di condivisione / collaborazione. Avvicinare i cittadini ai servizi della città permette un aumento di responsabilità e coesione degli stessi. Rete dei parchi dei ruderi

I parchi dei ruderi dei paesi colpiti dal terremoto gestiscono in rete le attività destinate ad attirare la cultura internazionale, promuovendo attività artistico culturali innovative attraverso workshop che vedono nel sapere olistico espresso dall’eterogeneità dei portatori di interesse una risorsa inestimabile e le diffondono su scala internazionale. La rete delle università attraverso i più svariati dipartimenti trova in questi luoghi il palcoscenico adatto per iniziare un attività di ascolto del cittadino e diffusione del sapere. La “rete dei parchi dei ruderi” si assume, altresì, il compito di monitorare, attraverso le fondazioni11 e i gruppi attivi di volontariato12, la salute del territorio per garantire la tutela delle risorse naturali, dei livelli di coesione e uno sviluppo dell’armonia sociale all’insegna del bene paesaggio. Biotechlab13

Il centro di raccolta di germoplasma, collegato all’Istituto di Genetica Vegetale del CNR14, insediato lungo il Tamagro, raccoglie e gestisce il germoplasma di tutte le specie vegetali endemiche. Le ricerche porteranno a forme di agricoltura selezionata e più efficiente in grado di rispondere meglio alle problematicità registrate nel territorio negli ultimi anni. Con l’aumentare dei prodotti inquinanti e a causa delle azioni devastanti legate ai cambiamenti climatici si è sentita la necessità di tutelare le specie autoctone del territorio. Questo sistema di difesa e tutela ha portato a nuovi modi di praticare l’agricoltura appoggiandosi a pratiche di risanamento del paesaggio. Si tratta di un nuovo modello economico che non disdegna forme di turismo lento - ambientale gastronomico.

11.

ad esempio: http://www. fondazionemida.it/

12.

ad esempio: http:// greenpeace.it/local/ salerno/) 13

http://www.biotechlab. com.au/ 14

http://www.urp.cnr.it/ dedicato/ded_ambiente/ iistituto.php?istituto=IGV)

Auletta In.Hub

Auletta e Pertosa in primis sono parte della Rete Regionale Ricerca e Innovazione15 nata con l’obiettivo di favorire la sinergia tra il mondo delle imprese e quello della ricerca mettendo a sistema, nel rispetto delle specializzazioni e competenze tutti gli attori territoriali coinvolti nei medesmi interessi.

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http://www.campania inhub.it/

Offre alle realtà imprenditoriali, che vogliono nascere e crescere nel territorio, un’unica porta di accesso ad una vasta rete di servizi di animazione, informazione ed orientamento per valorizzare la ricerca tecnologica e supportare la creazione, lo sviluppo ed il consolidamento di start-up innovativi,spin-off e PMI tradizionali. Auletta In.Hub è la cerniera tra il mondo della ricerca (Università e centri spoecializzati vari) e quello dell’imprenditoria che decide di specializzarsi consapevolmente ai bisogni e poteri del territorio. Sharing Auletta

L’aumento del sapere e dell’equità sociale dei cittadini di Auletta sta producendo la massima occupazione delle strutture stabili esistenti - non solo degli edifici destinati ai servizi pubblici ma pure degli edifici industriali dismessi non occupati altrimenti lasciati all’incuria del tempo - e delle strutture temporanee destinate all’incontro, la produzione, lo scambio delle esperienze tra i cittadini originari di Auletta e quelli OPeRA Open project and research in architecture

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nuovi insediati, siano questi studenti, ricercatori, lavoratori o più semplicemente immigrati. Centro nevralgico delle attività di confronto sarà il Forum civico, dove è evidente la leadership della municipalità nella strutturazione e gestione dei tavoli di discussione. Home Sharing

E’ la diretta conseguenza dell’informale politica turistica fino a qui descritta. L’offerta programmata sviluppa forme di turismo creativo, legato all’ambiente, alla ricerca e all’emotività. La rete sociale da priorità è diventata realtà. I cittadini concedendo o condividono i propri spazi con i visitatori avviano il processo di scambio che permetterà loro di guadagnare contatti utili con i visitatori di altre nazionalità o località. Nanotech city

Partership con il polo di Venezia per la creazione di un centro internazionale per le nanotecnologie e il soft-computing16.

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SISTEMA FINANZIARIO

Italian Business Angels

Ritorno Finanziario

Supporto legislativo e finanziamenti pubblici

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RICERCA CREATIVITA’

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Camere di Commercio

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Centri di Ricerca Parchi scientifici

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All’ ”International centre for cognitive sensor and photonics” parteciperanno la multinazionale francese di servizi di consulenza in ingegneria Altran, il parco scientifico e tecnologico di Singapore, il Soft computing center di Barcellona, alcune aziende, universita’ del Sud d’Italia e alcuni istituti del Cnr. E’ cosa fondamentale che il Comune di Auletta si inserisca all’interno delle dinamiche offerte da questo nuovo paradigma economico offrendo gli spazi e collegandosi al circuito di ricerca universitario.

16.

Immagine 2 _ modalità di avvio del processo partecipativo e principali portatori di interesse coinvolti

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Ciascun tema sarà articolato sia nello spazio fisico sia in quello virtuale, senza mai trascurare il piano dell’interazione multimediale consentita dalla tecnologia web 2.0. Il dibattito dovrà essere affrontato direttamente, inizialmente, durante la fase di workshop e successivamente attivando un dialogo fra la comunità, la municipalità e i possibili portatori di interesse: Università, associazioni di categoria o culturali, fondazioni e cittadini.

Il modello del processo di sviluppo | digressione sulla memoria dei luoghi Il nostro obiettivo è costituire un laboratorio continuo che trasformi la città ed operi sul processo di produzione di memoria: vogliamo contrapporre l’idea di uno spazio che continua a ricordare a quella di un museo sterile della memoria. L’interruzione del processo di interazione tra gli abitanti e gli spazi del parco dei ruderi ha compromesso le capacità di quel frammento di città di conservare traccia di chi accoglie. Non vogliamo ignorare la frattura che si è prodotta con la catastrofe del 1980, ma interpretarla come un cambiamento sostanziale dei rapporti che la popolazione intraprende con il sito. Questo spazio della memoria di un solo istante ci offre la possibilità di intraprendere un esperimento di reintroduzione di processi mnemonici nei luoghi: come il parco dei ruderi è simbolo del ricordo dell’evento calamitoso, allo stesso modo esso sarà disponibile ad accogliere la memoria (e quindi ad essere oggetto e conservare traccia) dei mutati rapporti con i suoi abitanti. Prevediamo quindi di articolare il programma socio culturale introducendo una dicotomia tra un soggetto che tende alla trasformazione (un laboratorio continuo che sperimenta sulla città) e un soggetto che ricorda (la città dei ruderi si costituisce come spazio che conserva traccia delle sperimentazioni ospitate). Ecco alcuni modelli di intervento: Residenze artistiche

Ogni anno verranno assegnate due residenze artistiche contemporanee della durata di 5 mesi per progetti di ricerca che lavorino su temi di riattivazione sociale e culturale del parco dei ruderi Il parco dell’accoglienza

I laboratori artistici e di trasformazione dello spazio urbano coinvolgeranno scuole locali ed europee; una parte dei posti disponibili di ogni laboratorio sarà riservata alla popolazione locale e un’altra a cittadini immigrati. Saranno ricercate nuove forme di abitazione effimera degli spazi della città collegati al sistema di fruizione delle aree naturali circostanti e saranno sviluppate forme di accoglienza dei migranti ed il loro coinvolgimento nei processi di trasformazione del parco dei ruderi. Festival della memoria viva

Sarà un evento di importanza internazionale che raccoglierà le esposizioni dei risultati delle residenze artistiche e documenterà i progetti di riqualificazione culturale e sociale del parco dei ruderi e di Auletta. In ogni edizione un artista riconosciuto sarà invitato a produrre un’opera per il parco dei ruderi. Centro di documentazione

Un centro di documentazione e una biblioteca raccoglieranno traccia dei processi di trasformazione del parco dei ruderi e cureranno le connessioni con i principali network culturali reinterpretando le connessioni attraverso il tema della memoria Gli interventi messi in atto, siano essi residenze artistiche, abitazioni temporanee per accogliere visitatori migranti, azioni di modificazione dello spazio pubblico e OPeRA Open project and research in architecture

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degli edifici, opere d’arte, andranno a costituire uno spazio espositivo e culturale permanente di scala urbana. Gli abitanti di Auletta trarranno beneficio sia culturale che economico dalle dinamiche innescate da questo processo di rilettura e trasformazione di una parte della loro città. Esperienze simili

http://www.artesella.it/ per il modello di collezione artistica tematico incentrato sul rapporto arte-natura http://www.stazioneditopolo.it/ per la capacitá di un evento artistico di connettere un paesino sperduto tra Italia e Slovenia con le reti globali della cultura musicale http://www.provincia.udine.it/musei/italiano/Pages/Verzegnis1.aspx per la capacitá di coinvolgere artisti di punta del panorama internazionale nella realizzazione di spazi espositivi all’aperto.

2022 Scenario ottimale Dopo un avvio un po’ difficoltoso dell’urban center da parte del gruppo di lavoro coordinato dalla fondazione Mida, dall’associazione RENA e dal gruppo di lavoro creato durante il workshop conclusivo di Co/auletta, il FORUM urbano è diventato parte delle istituzioni più vive del panorama socio culturale di Auletta. L’inserimento del Parco dei ruderi e dei dintorni urbani all’interno delle reti internazionali degli eventi artistici ed esposizioni cominciato con il festival della memoria viva nel 2013 attira ogni anno ad Auletta molti visitatori, con risvolti positivi per la popolazione locale. Il parco dei ruderi si è arricchito di opere che ne hanno notevolmente aumentato l’interesse e la popolazione locale è entusiasta di essere stimolata dalla presenza costante di artisti che sperimentano grazie alle due borse di residenza che vengono assegnate ogni anno. Il laboratorio di rioccupazione del parco dei ruderi lavora in stretto contatto con il FORUM urbano nel quale vengono prese le principali decisioni sul procedere dei lavori. Il processo di pianificazione e di rinnovamento coinvolge la popolazione immigrata che può, grazie all’esperienza edificante della condivisione di obiettivi, integrarsi e influenzare positivamente i cittadini autoctoni.

Note sulle fasi successive e sul coinvolgimento nel gruppo di lavoro: Il nostro gruppo di lavoro si appoggerà alla fondazione MIDA e all’associazione RENA per avviare il processo di startup del FORUM urbano. Da una parte esso prevederà il coinvolgimento della popolazione locale con l’intento di stimolare il chiacchiericcio informale attraverso i punti della bozza di agenda qui presentata; dall’altra ci faremo promotori della costruzione della rete di contatti per attivare la “riappropriazione della momeria viva” di Auletta attraverso l’intervento delle comunità artistiche e delle vicine università che potranno sfruttare l’occasione come tema di ricerca. La nostra equipe sarà inoltre attiva nell’organizzazione di eventi di rivitalizzazione dello spazio pubblico urbano partecipati ed estesi a tutta la popolazione.

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