Alla mia super sorella Stefania
Lametta Voglio
darvi
un
consiglio:
se
uno
sfortunato giorno, le vostre maestre preferite, all’improvviso, decidessero di avere dei bambini e di andare in maternità e, se per caso venissero sostituite da una certa maestra Lametta, non fidatevi di lei! Io l’ho appena avuta: è stato il più terribile dei miei cinque anni di scuola! Per questo ho deciso di scrivervi, per avvisarvi: STUDENTE AVVISATO MEZZO SALVATO! A proposito, bisogna che mi presenti: mi chiamo Luca, ho nove anni e il mese scorso, ho perso due denti. Tra quelli che PAGINA 03
cadono e quelli che spuntano, non tengo più il conto. Ma questo non è il mio problema. Il mio problema è lei, perché ancora me la sogno, il terrore della scuola… Ve la descrivo così la potete riconoscere e scappare finché siete in tempo. È molto alta e magra, anzi, secca come una prugna e piuttosto anziana, sui quarant’anni, ma nonostante l’età è veloce, molto veloce, specie nel dare i compiti e correggerli. Zac, zac, zac… scova errori, imprecisioni, sviste, in ogni quaderno. Il rosso sangue è il suo colore preferito! Dal momento in cui mette piede in una classe, ragazzi, ci si ritrova con i voti dimezzati. Ecco, il perché del suo nome: Lametta (quasi sicuramente ne avrà un altro PAGINA 04
all’anagrafe ma credetemi, lo si dimentica subito, dopo il primo giorno di supplenza). Attenzione: indossa sempre una giacca grigia e quando cammina per la strada la si distingue a malapena, per cui, si potrebbe aggirare inosservata anche nei pressi della vostra scuola! Ha una lunga frangia di capelli lunghi, color topo che fa dondolare quando scuote la testa e la scuote quasi sempre, quando arriva l’uragano delle interrogazioni. Il resto dei capelli invece li arrotola a cipolla, attorno al cranio, come una ghirlanda di Natale, solo che con lei le feste te le scordi. Come vi ho detto ha la mania dei: compiti, sempre compiti e solo compiti, anche durante le vacanze. Ăˆ proprio una-senza-cuore! Prima di dicembre, con i miei compagni, PAGINA 05
di nascosto, abbiamo scritto una lettera a Babbo Natale con la parola: URGENTE nell’angolo alto della busta, chiedendogli una certa cosa. Abbiamo fatto le fotocopie e spedito la lettera, più volte, per essere sicuri che non venisse persa dalla posta, visto il suo contenuto di vita o di morte. L’abbiamo supplicato, Babbo Natale. Implorato. Scongiurato… Niente. È troppo furbo, quello. Nelle scuole del Polo Nord, tra gli elfi e le renne, Lametta… non la vogliono nemmeno lì! Gli ho spedito anche una lettera privata, come ultimo tentativo. Gli ho raccontato della mia super allergia alla scuola, del prurito che mi viene a stare seduto, delle bolle che mi spuntano PAGINA 06
appena la supplente mi chiama alla lavagna, della mia testa che, appena Lametta inizia a spiegare, vola via come un palloncino leggero, leggero, delle parole che a volte non riesco a leggere o a scrivere perchĂŠ si muovono come le nuvole e allora mi stanco. Insomma,
dalla
classe
vorrei
solo
scappare. Per non parlare di quando mi distraggo e mi becca imbambolato: – Luca, smettila con i VOLI PINDARICI! Io mica so, cosa sono questi PINDARICI ma me li immagino come dei Supereroi con il mantello alla Batman che scappano dalle finestre delle scuole, appena gli insegnanti iniziano a spiegare. Ăˆ molto probabile che Lametta, attraverso il suo sguardo a raggi X, abbia scoperto, prima di me, la mia vera natura: credo PAGINA 07
anch’io di essere un Pindarico al cento per cento. Attraverso i suoi occhi piccoli come due chicchi di caffè, infossati, sotto le grosse sopracciglia di pongo, lei mi scruta... Mi legge dentro! Non capisco tutto questo interesse nei miei confronti. Soprattutto, se ho scambiato il venerdì con il sabato e pensavo che domani fosse domenica dimenticando di fare i compiti… Allora sì che suoi occhi diventano quelli di un drago, prima di sputare fuoco e mentre la guardo come un serpente di fronte al fachiro, senza riuscire a smuovermi o a spicciare una parola, mi ritrovo incastrato, incenerito da una sua nota rosso sangue, naturalmente! Ha una bocca molto sottile Lametta e, quando ride, cosa molto rara, le viene un PAGINA 08
ghigno malvagio con un sussulto, quasi stesse soffocando. Poi, si riprende, diventa tutta rossa e si mette una mano davanti alla bocca, un po’ come, quando capita a me di mangiare una caramella mentre sta parlando, solo, che lei si direbbe quasi che si vergogni. Ma mica s’imbarazza, però, di sostituire non una, ma dico io, addirittura tutte e due le nostre maestre. Una vera piovra della scuola, quella! Pensa che, l’anno scorso, ci faceva lezione, ogni giorno: avevamo Lametta per italiano, Lametta per matematica, Lametta per disegno e perfino Lametta per musica. Solo a ginnastica non ce l’avevamo ma questo non vuol dire che non avrebbe il coraggio di presentarsi nella palestra della tua di scuola, in calzoncini e fischietto, PAGINA 09
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quando meno te l’aspetti, perché lei… può essere ovunque! Non c’è modo di sfuggire ai suoi tentacoli. Insomma è un incubo vivente perché ancora me la sogno. Ricordo tutto di lei. Ogni mattina, appena la mia classe sentiva avanzare il picchiettio delle sue vecchie scarpe a punta e vedeva dai vetri del corridoio, spuntare la cipolla di capelli color topo, gelava. Entrava spalancando la porta e senza neanche perdere un minuto di tempo, neanche per appendere la giacca color nebbia all’attaccapanni, pronunciava la frase di sempre: – Si comincia, lagnoni! Avete fatto i compiti, non è vero? Quel 'non è vero?' rimbomba ancora nei miei peggiori incubi. PAGINA 11
S.O.S. SUPPLENTE IN ARRIVO! Scritto da Isabella Paglia Illustrato da Desirèe Gedda ©2015 Coccole books S.r.l. Finito di stampare nel mese di maggio 2014 presso GLF Stampa - Castrovillari (CS) - tel. 0981.483001 Questo libro è stampato su carta certificata proveniente da fonti rinnovabili
Font: TestMe - ©2013 Luciano Perondi - www.synsemia.org
ISBN: 978-88-98346-42-4 www.coccolebooks.com