Atelier di composizione architettonica e urbana COEXISTENZMINIMUM VOL.3
Docenti:
Nicola Russi Rossella Maspoli
Collaboratori:
Federico Coricelli Manuel Ramello
Assistenti:
Giulia Ravera Lucia Rebolino Andrea Sanguedolce
1
GRUPPO 1 V. Arpaia, L. Greco, I. Jovanovic
Bergamo cittĂ aperta
#1
Bergamo cittĂ aperta Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor : N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce
2
#1
15
10
5
0
5
10
15
Spazio pubblico
3
#1
15
10
5
0
5 La Morla
10 Verde pubblico
15 Verde privato
4
#1
5
#1
6
#1
7
#1
8
#1
9
#1
0
10m
10
#1 |
0
5m
11
#1 |
0
2m
12
#1 |
0
2m
13
#1 |
0
2m
14
#1
0
10 m
15
#1
0
2m
16
#1
17
#1
18
GRUPPO 02 Alberto Bianciotto, Carlotta Cossu, Carla Serra
OFFICINA AMOENA
#2
Officina amoena Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor : N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce
La storia di Officina amoena è la narrazione di un’inversione, di un rimbalzo nichilistico che attraverso il tema trasversale della rigenerazione urbana ha visto possibile una diametrale trasformazione. Questa si articola nel passo progettuale di riconoscere nell’area della Reggiani, una fabbrica (luogo antonomastico di produzione e industria) in atto, un locus amoenus in potenza, caratterizzato invece proprio in virtù della sua estraneità alle attività economiche. Ecco dunque che il processo rigenerativo origina da una “negazione positiva” di un stato di fatto (pur già relegato al passato), cambiandone in un certo senso simmetricamente la natura. Questa proposta progettuale scaturisce dalla lettura e interpretazione dell’area alle sue condizioni al contorno. L’incipiente vegetazione spontanea ha fornito fin dall’esperienza diretta del sopralluogo la suggestione della componente naturale, tassello imprescindibile nelle connotazioni letterarie del locus amoenus, mentre l’individuazione dei notevoli orizzonti visivi sulla città (in particolare sull’onnipresente skyline di Città Alta) ha stabilito un frame sulla realtà urbana, in qualche modo incorniciandola in secondo piano come una scenografia di lontananza. Allora anche questa dinamica supporta l’interpretazione originale di locus amoenus in potenza, che ha proprio nella sua natura l’essere un luogo “altro” rispetto alla condizione della città, ad essa anche in un certo senso contrapposto. Infine nel contesto locale è stato individuato un latente sistema di spazi per il tempo ricreativo che, acceso dalla programmatica improduttività dei nuovi spazi ameni della Reggiani, potrà riverberare i suoi effetti rigenerativi alla scala urbana.
Officina amoena è una storia di tensioni. La principale scaturisce dalla simmetrica inversione funzionale dei suoi spazi, per cui uno dei principali (ex) centri produttivi di Bergamo si riconfigura come supporto spaziale per il tempo ricreativo improduttivo, ma altre hanno a che fare con la contaminazione del concetto di locus amoenus: la Reggiani sarà non un “rifugio” dalla città, ma per essa un supporto; non un luogo d’astrazione, ma di associazione; non (solo) un’esperienza privata, ma sociale. L’equilibrio, auspicato beninteso, tra queste tensioni saprà rendere la misura dell’efficacia progettuale.
2
#2 CARTA DELLE POTENZIALITÀ / 1 / ORIZZONTI VISIVI
Frame setting.
3
#2 CARTA DELLE POTENZIALITÀ / 2 / MORFOLOGIA DEL CONTESTO LOCALE
Pieni e vuoti del costruito.
Un arcipelago di isole poco permeabili.
4
#2 CARTA DELLE POTENZIALITĂ€ / 3 / SINTESI
Parco Goisis
Asse attivo: viale Giulio Cesare
Parco Turani
Locus amoenus in cittĂ
Stadio e lazzaretto
Giardino Rosselli
Piazzale Loverini
Asse storico: via Borgo S. Caterina
Un sistema latente di spazi pubblici per il tempo ricreativo da rinsaldare.
5
#2 CONCEPT
6
#2 PROGRAMMA
cinema / teatro 1200mq
spazi espositivi 2000mq
CULTURA
laboratori / workshop 1800mq
biblioteca contemporanea 3000mq food and beverage 1500mq
SPORT
gym 1500mq
campi da gioco 3000mq
piscine outdoor 3000mq
ACQUA
superfici pubbliche minerali
prato
selvatico
bosco
piscine indoor 5000mq
8
#2 PLANIMETRIA / FORME NATURALI / ESPLORAZIONI
9
#2 PLANIMETRIA / FORME NATURALI / ESPLORAZIONI
10
#2 PLANIMETRIA / PIANO TERRA
0
50m
11
#2 PLANIMETRIA / COPERTURE
0
50m
12
#2 SEZIONE NW-SE
0
50m
13
#2 PLANIMETRIA / FOCUS 1:500 / PIANO TERRA
0
20m
14
#2 PLANIMETRIA / FOCUS 1:500 / COPERTURE
0
20m
15
#2 VOLUMETRIE
16
#2 PIANTE E SEZIONI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / PIANO TERRA
0
20m
17
#2 PIANTE E SEZIONI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / PIANO PRIMO
0
20m
18
#2 PIANTE E SEZIONI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / SEZIONI / sezione longitudinale
0
20m
19
#2 PIANTE E SEZIONI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / SEZIONI / sezione trasversale
0
20m
20
#2 PROSPETTI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / prospetto SW (con sezione teatro)
0
20m
21
#2 PROSPETTI / SCALA DI PROGETTO 1:200 / PISCINE / prospetto SE (con sezione teatro)
0
20m
22
#2 VISTE
23
#2 VISTE
24
GRUPPO 03 Greta Bonini Irene Carrozzo Giulia Marotta
ACTIVE STRIP
#1 #3
Active strip Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor : N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce L’idea progettuale nasce da un’analisi svolta sul territorio Bergamasco, in particolare, sul nodo urbano rappresentato dalla stazione; quest’ultimo, si propone di fungere da perno delle due direzioni principali: il percorso della linea tramviaria e l’asse viario che conduce alla zona di Porta Nuova e di conseguenza al Centro Piacentiniano. centralità della città bassa nella zona di Porta Nuova nasce la volontà di rendere l’area appartenente alla stazione, uno spazio anch’esso adibito non solo a nodo urbano, ma che rivesta un ruolo centrale all’interno del tessuto della città in relazione alla potenzialità dell’area dovuta alla presenza della linea tramviaria. L’area però è soggetta a limiti i quali la rendono chiusa a sé stessa a causa del suo perimetro interno alla zona e la conseguente infattibilità di stabilire una nuova centralità. Il progetto è stato concepito come l’unione delle potenzialità evidenziate nelle analisi preliminari: in primo luogo vi è l’inserimento della active strip, la quale ritrova la sua denominazione nel ruolo che ricopre: essa, infatti, oltre che fungere da collegamento longitudinale nell’area, riveste un forte senso di appartenenza alla tipologia di luogo che vi si sta creando, assumendo, lungo il suo itinerario, diverse connotazioni funzionali le quali la rendono più che un percorso un sistema di spazi multifunzionali. La striscia attiva, ingloba ad essa, da un lato la linea tramviaria, la quale non è più un mezzo di dall’altro lato gli spazi intermedi che intercorrono tra costruito e spazio pubblico. In secondo luogo, per ottenere un’ottima transitorietà, si è preso a riferimento il sistema urbano del Centro Piacentiniano, il quale, risulta essere la chiave di lettura per la ricerca progettuale della relazione tra costruito e spazio pubblico. Sono quattro le tipologie di costruito a livello di attacco a le pensiline, i porticati, le gallerie e le corti pubbliche. L’oggetto urbano in questione, quindi, non si protagonisti lo spazio aperto ed il costruito. Il luogo di progetto trova una naturale suddivisione tra quella che è l’area minerale e quella invece non mineralizzata. La prima, infatti, nasce spontaneamente dalla vicinanza all’area boschiva, motivo L’area mineralizzata trova anch’essa una suddivisione in tre fasce, le quali vengono elaborate insieme produzione. Le tre fasce, pur dettando un ordine funzionale, non frenano la volontà di inserire dei altre con criterio. L’inserimento della striscia attiva, la linea tramviaria come nuovo oggetto urbano, l’individuazione delle tipologie di relazione tra spazio pubblico e costruito ed il sistema di fasce vegetative e funzionali sono i criteri che permetteranno all’area di realizzarsi come nuovo centro nevralgico della città di Bergamo.
2
#1 #3 CARTA DELLE POTENZIALITA’
3
#1 #3 CARTA DELLE POTENZIALITA’
pensiline
porticati
gallerie
corti pubbliche
4
#1 #3 PROGRAMMA
5
#1 #3 PROGRAMMA
6
#1 #3 CONCEPT
Inside Outside: illustrazioni di Michael Kirkham
7
#1 #3 PROGRAMMA
orti urban farm prato giardino d’inverno serra città dei bambini
market spazio pubblico 21440mq
sport
workshop centro espositivo cultura 2720mq
eventi food&beverage
biblioteca artigiananto
ostello attivitĂ ricettive 4120mq
produzione 15000mq coworking
400m2
ateliers
serviced apartaments co-housing
residenziale 2930mq
8
#1 #3 VOLUMETRIE
9
#1 #3 PLANIMETRIA // 1:500
0
5m
10
#1 #3 PIANTE // 1:200 PIANO TERRA
A
C
B
A’
B’
C’
PIANO PRIMO
0
5m
11
#1 #3 PIANTE // 1:200
PIANO SECONDO
PIANO TERZO
0
5m
12
#1 #3 SEZIONE // 1:200
A-A’ OSTELLO
0
5m
13
#1 #3 VISTA
14
#1 #3 SEZIONI // 1:200
B-B’ COHOUSING
0
5m
15
#1 #3 VISTA
16
#1 #3 SEZIONE // 1:200
C-C’ CENTRO ESPOSITIVO
0
5m
17
#1 #3 VISTA
18
#1 #3 ASSONOMETRIA
19
GRUPPO 04 E. Borretta, A. Perona, V. Siciliano
Convective Places
#4
Convective Places Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor : N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce
convezione /con·ve·zió·ne/ sostantivo femminile
Bergamo si inserisce in un contesto ambientale a cui si riconosce un valore ottimale di qualità del verde limitrofo al nucleo urbano, nonché un buon valore di fertilità dei suoli e qualità delle acque, che
Si può ricreare la qualità di un’area così grande su una scala territoriale più contenuta e attraverso l’utilizzo di elementi o valori impercettibili? E’ possibile prendere in considerazione aspetti invisibili all’occhio umano per la creazione di spazialità in cui l’uomo stesso percepisca una qualità migliore?
Convective Places si pone l’obiettivo di riproporre, in una scala più piccola, il controllo della qualità di quegli spazi, che allo stato di fatto risultano essere freddi, rigidi ed esclusi dal metabolismo urbano. Lo spazio interessato dall’area di progetto si trova a cavallo di diverse realtà, in cui Città Alta a nord e il Sistema agricolo verso l’aeroporto a sud, avviene l’incontro tra le differenti temperature di cui sono composti gli estremi.
passaggio di temperatura che avviene progetto sfrutta dunque la composizione in evidenza particolari invisibili, che, atmosfere diverse e meno rigide nello
tra un ambiente e un altro. Il termica dello spazio per mettere attraverso la convezione, crea spazio urbano che la circonda.
2
#4 FALSE COLOR false color estrapolata dal satellite Sentinel-2 L2A del programma Copernicus dell’ ESA (European Space Agency). Il false color è usato per valutare la densità e la Le città e i terreni esposti sono grigi (ciano), e l’acqua appare blu o nera.1
1
https://apps.sentinel-hub.com/eo-browser/?zoom=13&lat=45.70108&lng=9.6472&themeId=DEFAULT-THEME
3
#4 MOISTURE INDEX estrapolata dal satellite Sentinel-2 L2A del programma Copernicus dell’ ESA (European Space Agency). L’NDMI (normalized difference moisture Index) viene utilizzato per determinare il contenuto di acqua della vegetazione e monitorare la siccità. L’intervallo di valori dell’NDMI è da -1 a 1. I valori negativi dell’NDMI (valori prossimi a -1) corrispondono a terreni aridi. I valori intorno allo zero (da -0,2 a 0,4) corrispondono generalmente allo stress idrico. I valori positivi rappresentano aree prive di stress idrico (circa 0,4-1).1
1
https://apps.sentinel-hub.com/eo-browser/?zoom=13&lat=45.70108&lng=9.6472&themeId=DEFAULT-THEME
4
#4
5
#4
6
#4 CONCEPT
Massimo Vitali: Entering a New World. Photographs 2009; Le Friche de La belle de Mai, Marsiglia; Culturpark, Mecanoo, Amsterdam;
7
#4 CONCEPT
Kanal, OMA, Brusselles Massimo Vitali: San Paolo market, 2010;
8
#4
9
#4 ABACO SUOLI
#4 COMBINAZIONI
#4 SCHEMA FREQUENZE E CAMPI DI INFLUENZA
#4 PROGRAMMA FUNZIONALE
#4
#4 Rapporto nuovo/preesistente
#4
#4
caldo e freddo non è rigido, ma dipende dalla temperatura intrinseca di cui è composto un oggetto, il quale rapportandosi con il suo contesto determina l’atmosfera del luogo. La convezione è uno stato intermedio tra caldo e freddo la cui manipolazione determina la fessibilità delle diverse atmofere.
#4
#4
#4
#4
#4
22
#4
23
#4
24
#4
25
#4
26
#4
27
GRUPPO 06 PASQUALE CARDONE S287363 FILIPPO CORNE S252456 XIAO LIU S287526
MULTILEVEL SQUARE
#6
MULTILEVEL SQUARE Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor : N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce
L’intervento prevede la reintegrazione di un’area della città di Bergamo situata lungo la via tramviaria T1 in prossimità della fermata San Fermo. La zona in oggetto è già interessata da interventi di trasformazione che nei prossimi anni potrebbero cambiare le dinamiche della città come il progetto chorus life e la linea tramviaria T2. grado di accogliere diverse attività. Lo sviluppo del nostro progetto si è basato sull’analisi dello spazio pubblico, in particolare andandone a individuare due tipi, gli spazi aperti come strade, piazze, parchi, giardini pubblici, parcheggi, e i “pieni permeabili”, ovvero quelle architetture nelle quali si svolgono attività liberamente accessibili ai cittadini. Considerando la Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di fermate del tram che rendono l’area altamente accessibile a livello pedonale. Dalle analisi sono emerse diverse zone della città adiacenti alla linea tramviaria che potrebbero essere interessate da interventi di trasformazione, in particolare abbiamo individuato l’area servita dalla fermata San Fermo della linea T1. Quest’area è caratterizzata dalla presenza di due complessi dismessi, l’ex Tastex e l’ex concessionaria Fiat, e di un ampio spazio aperto compreso tra questi e la
di supporto alle imprese. L’intervento sul complesso dell’ex concessionaria Fiat ha previsto la regolarizzazione biblioteca di quartiere che si sviluppa su quattro piani fuori terra ed è fornita di sale lettura e aule studio, la parte Sud è stata adibita a sala espositiva al piano terra e a spazi per workshop al piano superiore. interrotta solo dalle aree verdi. Lo spazio esterno viene attivato tramite la presenza
e accessibili a tutti.
2
#6 CARTA DELLE POTENZIALITA’
PIENI PERMEABILI
VUOTI
3
#6 CARTA DELLE POTENZIALITA’
SVILUPPO LINEARE 10
DIMENSIONE PEDONALE
DIMENSIONE VEICOLARE
9
8 H-8
I-9
J-1
L-6
3 min - 250 m
3 min - 625 m
7
6
5
4
SVILUPPO IN SUPERFICIE 3
DIMENSIONE PEDONALE 2
1 M-6
N-8
3 min - 250 m 0 A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
N
O
P
SPAZIO PUBBLICO
4
#6 CARTA DELLE POTENZIALITA’
OPPORTUNITA’
ESISTENTE
OPPORTUNITA’
ESISTENTE
5
#6
min
3
m
in
6 min
12
3
m
in
3
m
in
6 min
6 min
CARTA DELLE POTENZIALITA’
DIMENSIONE PEDONALE
6
#6 CARTA DELLE POTENZIALITA’: TIPI DI SUOLO
Minerale Vegetale
7
#6 CARTA DELLE POTENZIALITA’
8
#6 CONCEPT
9
#6 PROGRAMMA
Pubblico
Biblioteca
2540mq
2540mq
Workshop Semi-pubblico 1650mq Living Lab Innovation Lab 2590mq
Public Lab
310mq 320mq 310mq
Coworking 1000mq Privato
2300mq Minerale
1300mq
Vegetale
10
#6 VOLUMETRIE
0
10m
11
#6 PLANIMETRIA COPERTURE
0
10m
12
#6 PIANTA PIANO TERRA
0
10m
13
#6 SEZIONI B
A’
B’
A
SEZIONI A-A’
SEZIONI B-B’
0
10m
14
#6 PIANTA PIANO TERRA
0
5m
15
#6 PIANTA PIANO PRIMO
0
5m
16
#6 PIANTA PIANO SECONDO
0
5m
17
#6 PIANTA PIANO TERZO
C
B
A
A
C
0
5m
B
18
#6 SEZIONI
SEZIONI A-A
SEZIONI B-B
0
5m
SEZIONI C-C
19
#6 PROSPETTO OVEST
0
5m
20
#6 PROSPETTO SUD
0
5m
21
#6 PROSPETTO NORD
0
5m
22
#6 VISTE
23
GRUPPO 07 Alessandro Corbino Francesco Costantin Alessia RodĂ
Area 5 / Ex Reggiani
Teatro mobile Design Unit A Architettura e sistemi costruttivi / Torino tutor: N. Russi, R. Maspoli assistant: F. Coricelli, M. Ramello, G. Ravera, L. Rebolino, A. Sanguedolce
La città è un organismo dinamico in cui coesistono ordine e complessità. Non ci è più permesso un uso dispersivo del suolo. Le singolarità abbandonate devono essere rigenerate, riportando in vita i tessuti alle quali sono connesse. Queste sono occasioni per risolvere problematiche urbane e sociali.
mix funzionale deve essere elaborato in base alla grandezza del lotto. Un’area così vasta in una posizione di raccordo tra grandi viabilità e viali urbani può ospitare un forte polo unifunzionale attrattore, insieme ad una mixité di attività e spazi aperti verdi e tematizzati rivolti alla città. Il teatro è il luogo che rappresenta la socialità e l’incontro. Un impianto dell’architettura e dei suoi spazi aperti. L’architettura nella gabbia industriale si proietta all’esterno.
strada statale. Il teatro porta consé funzioni complementari di ristorazione e cultura, sugli spazi aperti adiacenti al fronte della nuova tramvia.
CARTA DI SCALA TERRITORIALE
L’area dell’ex fabbrica Reggiani si trova alla scala dei grandi attrattori territoriali del comune di Bergamo e dei rispettivi collegamenti infrastrutturali.
teatro creberg
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Il Teatro Creberg risulta ai margini delle connessioni con le centralità urbane, potenzialmente connesse alla Reggiani.
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Teatro Creberg, Bergamo - Novembre 2019
La struttura ospita grandi spettacoli nonostante si tratti di un semplice capannne metallico che non ha attivatoi suoli circostanti.
L’area dismessa si trova tra due mondi a velocità differenti. L’area può ricucire un tratto di città che ha perso i suoi connotati tramite una grande funzione attrattrice.
CARTA DEI TEATRI
Teatro Creberg teatro Creberg
teatro Creberg
Auditorium Piazza LIbertà auditorium Piazzaauditorium Libertà Piazza Libertà
Teatro G. Donizzetti teatro Gaetano Donizzetti teatro Gaetano Donizzetti
teatro Sociale
Teatro Sociale teatro Sociale
Teatro San Giorgio
teatro San Giorgio teatro San Giorgio
Teatro delBorgo Borgo teatro del Borgo teatro del Lab-Oratorio teatrale Lab-Oratorio teatrale Lab-Oratorio teatrale
Teatro teatro Sant’Andrea teatro Sant’Andrea Sant’Andrea Pandemonium Teatro Pandemonium teatro Pandemonium teatro
La Reggiani possiede un vasto spazio aperto. Può un teatro appropriarsi di uno suolo urbano?
BARRA PROGRAMMATICA 200 mq
torre scenica
1000 mq
camerini produzione scenica accoglienza caffe sale sala prove
teatro
caffe letterario spazio espositivo ristorante spazi didattici artigianato 4.0 laboratori artigianato attivitĂ culturali locali
food & beverage
PIAZZA FRAMMENTAZIONEURBANA
BAR
OFFICE
MACCHINATEATRO
TEATRO FOYER
PARCO
STARE
NELLA
FORESTA
PLAYGROUND
GIOCOPROVE STARE CAFFE TEATRO ARTE
FORESTA OUT TEATRO
OUT
DOOR
DOOR
FERMATA
MODELLO
SCALE COMPARISON
Wyly Theatre
Wyly Theatre
Writers Theatre
Museo de Arte de Sao Paulo
Museo de Arte de Sao Paulo Polivalent Theatre
The Shed Sala dei Cinquecento Giardino degli ulivi
Teatro India Piazza Sancosimato
ASSONOMETRIA ISOMETRICA
PLANIMETRIA 1:2000
spazi aperti tematizzati
spazi aperti verdi
grande funzione
SEZIONI 1:1000
sezione est-ovest
funzioni frammentazione urbana
DIAGRAMMI PROGRAMMATICI
PIANTA 1:1000
spazi aperti tematizzati
spazi aperti verdi
grande funzione
SEZIONI 1:1000
sezione est-ovest
funzioni frammentazione urbana
DIAGRAMMI PROGRAMMATICI
SCALE COMPARISON EDIFICI
Wyly Theatre
Writers Theatre
Wyly Theatre
Polivalent Theatre
Museo de Arte de Sao Paulo
Museo de Arte de Sao Paulo
The Shed
Sala dei Cinquecento
PIANTA 1:500
ferro nero
acciaio laccato bianco
rame ossidato
acero
vetro opaco
betulla
calcestruzzo
VISTA PORTICO
CENTRALE TERMICA PIANTA 1:300
pianta piano terra
pianta piano primo
TEATRO ESPLOSO ASSONOMETRICO lucernario
travi reticolari torre
tralicci di scena
elevazione torre scenica
travi reticolari
volumi teatro
pilastri
TEATRO SEZIONI 1:200
sezione est-ovest
TEATRO PIANTA 1:300
TEATRO PIANTA 1:300
TEATRO SEZIONE 1:200
sezione nord-sud
VISTA SALE
conferenza esibizione cinema
festival
EVANS
EVANS
perfomance interattiva
VISTA FOYER
@coexistenzminimum