Coldiretti Cremona Informa 40/2012

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione

Coldiretti Cremona Informa, Anno VII NewsLetter

Informazione online Venerdì 19/10/2012 – Anno VII, Numero 40 CERNOBBIO, SPECIALE FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE Il Presidente Marini: L’Italia che vogliamo in dieci punti Il cibo taroccato scippa 300mila posti di lavoro Record storico per l’export agro-alimentare L’analisi: la crisi taglia la spesa degli italiani Informazione alle Imprese. Fotovoltaico // Fiscale // Eima international Appuntamenti. Mercato di Campagna Amica // Vendita Pasta della Bontà …………………………………………………………………………

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Ha preso avvio a Cernobbio il XII Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione

IL PRESIDENTE MARINI: “L’ITALIA CHE VOGLIAMO” IN 10 PUNTI E’ una proposta in dieci punti quella contenuta nel documento “L’ltalia che vogliamo” presentato dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini all’apertura del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio (oggi e domani a Villa d’Este), dove si sono dati appuntamento opinion leader, segretari di partito, membri dell’esecutivo, fra cui il Presidente del Consiglio Mario Monti. Dall’esigenza di un governo globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole fino all’etica che deve traguardare insieme alla politica anche le forze social e tutti i cittadini. 1. Un governo globale dei beni comuni: “E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo”. 2. Più Europa: “E’ necessario lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa, dotando l’Unione di forti istituzioni politiche elette democraticamente, capaci di orientare sia il cammino di integrazione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in atto. Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo


essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consentendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuosamente il pensiero comunitario”. 3. L’Italia, una, sussidiaria e solidale: “Di fronte alla ripresa - dopo quasi un secolo di forti squilibri nella distribuzione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappunto federale il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Al tempo stesso quando pensiamo a “una” Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispiegarsi del potenziale dell’imprenditoria nazionale”. 4. I nostri punti di forza: “Gli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare, sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capacità di relazionarci e di fare comunità, di innovare mantenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delocalizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali risorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distintività, innovazione ed eccellenza, è perché ha saputo innovarsi ancorandosi al paradigma antico e non omologabile del Paese”. 5. Il nostro modello di sviluppo: l’Italia che fa l’Italia: “L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferimento. E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale”. 6. Le politiche necessarie: “Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò significa in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. “Alla politica, fortemente deficitaria, chiediamo un’operazione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui declinazione è diventata in questi anni via via più opaca”. “E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano: - la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consumatori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto); - la giustizia, per contrastare le posizioni di rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce (sostegno ai nostri progetti di Campagna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana tesi ad accorciare e costruire nuove relazioni di filiera);


- la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” (lotta alla contraffazione e sofisticazione, condivisione della nostra denuncia sulle Agromafie in stretta collaborazione con magistratura e forze dell’ordine)”. 7. La molla per tornare a crescere: “L’Italia è un Paese in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a ripercuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In stagioni congiunturali particolarmente difficili, “la fiducia” diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in un ulteriore chiave “depressiva”. 8. Far crescere il Pil con il benessere: “E’ tempo di ripensare lo sviluppo in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sostenibile. Dentro al consumo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità e la diversificazione assicurata dalla lotta continua che facciamo per difendere la biodiversità. Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil”. 9. Il valore della comunità: “La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà. Nella “prossimità”, che è elemento fondante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di sviluppo verso cui dobbiamo tendere; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identitari e valoriali. L’agricoltura multifunzionale e la produzione agroalimentare sono nello stesso tempo generatrici e rappresentazione di questo modello, e la stessa impresa multifunzionale è al centro di questo fare “comunità””. 10. Etica prima di tutto: “Una molteplicità di episodi in questi anni e mesi ha messo pesantemente a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale. Ciò da un lato ha generato una diffusa indignazione all’interno dell’opinione pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movimenti e pulsioni di sapore antipolitico”. “Tutto ciò rischia di produrre un meccanismo di rimozione individuale: se la colpa è degli “altri”, le persone nel loro quotidiano agire finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità ciò, in taluni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza. A volte, infatti, è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettualità, bassa propensione a rischiare, incapacità di essere punto di riferimento esemplare per i loro associati, che siano rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chiave futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più generale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione”.


SPECIALE FORUM AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE - CERNOBBIO

XII FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE Il Programma L’edizione 2012 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si è aperto oggi a Villa d’Este a Cernobbio, sul lago di Como. Proseguirà nella giornata di domani, sabato 20 ottobre. Il Forum, giunto alla dodicesima edizione, è l'appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Al centro dei lavori: la proposta per una via italiana per lo sviluppo del Paese, che sarà presentata e discussa dal Presidente della Coldiretti Sergio Marini con il Presidente del Consiglio Mario Monti, componenti dell’Esecutivo e con i Segretari dei principali partiti politici in vista delle prossime elezioni. La partecipazione di esponenti del Parlamento nazionale ed europeo sarà l’occasione per un approfondimento sui temi di stretta attualità della congiuntura economica che vivono il Paese e l’Europa. Esclusive analisi sugli andamenti di mercato del Made in Italy e sui comportamenti dei consumatori, esposizioni ed esperienze imprenditoriali innovative e momenti di confronto caratterizzeranno la due giorni. L’edizione di quest’anno ha preso avvio alle ore 10,00 di venerdì 19 ottobre con la presentazione della più approfondita indagine sulle strategie di adattamento degli italiani alla crisi con un focus particolare sui cambiamenti nella spesa realizzata dalla Coldiretti con Swg che esamina la situazione economica delle famiglie, le rinunce, i comportamenti, i tagli sprechi e ed in generale gli effetti e le responsabilità da attribuire nella particolare congiuntura. Illustrano i risultati il presidente della Coldiretti Sergio Marini ed il presidente di Swg Roberto Weber. E’ seguito un approfondimento sull’andamento dei consumi alimentari in Italia nel 2012 e sulle prospettive future. Nel pomeriggio di venerdi 19 ottobre a partire dalle ore 14,30 è stata aperta la più ampia esposizione di falsi prodotti alimentari Made in Italy con centinaia di esempi scovati in tutti i continenti ed uno sconcertante scoop sulla contraffazione alimentare incredibilmente tollerata nell’ Europa del rigore. Un fenomeno in forte espansione che per l’occasione sarà analizzato in termini di perdita di posti di lavoro e fatturato per le imprese del Made in Italy alimentare, delle quali verrà anche esaminato il un ruolo trainante che svolgono sui mercati esteri.


La giornata conclusiva di quest’anno è dedicata al ritorno degli italiani alla terra per intraprendere o per lavorare con la presentazione di sondaggi e statistiche che confermano una storica inversione di tendenza. Una scelta alternativa favorite dalle nuove opportunità offerte dal settore che coinvolge molti giovani che saranno presenti con le loro innovative curiosità al primo salone dei nuovi mestieri dell’agricoltura che verrà inaugurato sabato mattina 20 ottobre alle ore 9,30. Nel pomeriggio del sabato 20 ottobre i lavori iniziano a partire dalle ore 15,00 per finire con le conclusioni del Presidente della Coldiretti Sergio Marini. Hanno già confermato la loro presenza al Forum oltre al Presidente del Consiglio, il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, quello delle Politiche Agricole Mario Catania, il segretari del Partito Democratico Pierluigi Bersani, il leader di Sinistra, ecologia e libertà (Sel) Nichi Vendola, il Presidente dell’Udc Rocco Buttiglione, Maurizio Sacconi in rappresentanza del Pdl e il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ma anche il procuratore Gian Carlo Caselli per i temi della legalità e artisti come Renzo Arbore.

Ecco l’elenco completo degli interventi in ordine alfabetico: Giulio Albanese (Missionario comboniano; Professore di giornalismo missionario/ giornalismo alternativo, Pontificia Università Gregoriana di Roma), Gianni Alemanno (Sindaco di Roma), Renzo Arbore (Presentatore televisivo), Pierluigi Bersani (Segretario del Partito Democratico), Rocco Buttiglione (Presidente dell’Unione di Centro), Gian Carlo Caselli (Magistrato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino), Mario Catania (Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), Paolo De Castro (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale), Fabrizio De Filippis (Direttore del Dipartimento di Economia, Università Roma Tre), Francesco Di Iacovo (Professore di Economia agraria, Università di Pisa), Daniele Kihlgren (Imprenditore, Sextantio Ospitalità Diffusa e Restauri Italiani, Talento italiano), Jean-Pierre Lehmann (Professore di Politica Economica Internazionale, IMD (International Institute for Management Development), Svizzera), Sergio Marini (Presidente, Coldiretti), Mario Monti (Presidente del Consiglio dei Ministri), Corrado Passera (Ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti), Per Pinstrup-Andersen (World Food Prize; Professore di “Food, Nutrition and Public Policy”, Cornell University, USA), Stefano Pisani (Sindaco di Pollica), Federico Rampini (Editorialista), Ermete Realacci (Presidente, Symbola-Fondazione per le Qualità Italiane), Sergio Romano (Editorialista), Paolo Russo (Presidente della Commissione Agricoltura, Camera dei Deputati), Maurizio Sacconi (in rappresentanza del Popolo della Libertà), Paolo Scarpa Bonazza Buora (Presidente della Commissione Agricoltura e Produzione Alimentare, Senato della Repubblica), Andrea Segrè (Professore di politica agraria, Università di Bologna, Presidente, Last Minute Market), Dario Stefàno (Coordinatore Commissione Politiche agricole, Conferenza Stato-Regioni), Vincenzo Tassinari (Presidente, COOP Italia), Luca Torresi (Titolare, Biomood), Nichi Vendola (Presidente di Sinistra Ecologia e Libertà), Becky Vester (Shopper Marketing Director, OgilvyAction Chicago), Roberto Weber (Presidente, SWG).

Il Forum è trasmesso in diretta online sul sito www.coldiretti.it


SPECIALE FORUM AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE - CERNOBBIO

MADE IN ITALY: IL CIBO TAROCCO SCIPPA 300MILA POSTI LAVORO La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in italy costa all’Italia 300mila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale e internazionale. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti divulgata nel corso del Forum dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, dove è stata inaugurata la più ampia esposizione di falsi prodotti alimentari Made in Italy con centinaia di esempi raccolti in tutti i continenti. “Con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un’ area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione”, ha affermato il Presidente Sergio Marini nel sottolineare che le esportazioni agroalimentari potrebbero addirittura triplicare. Alla perdita di opportunità economiche ed occupazionali si somma il danno provocato all’immagine dei prodotti nostrani soprattutto nei mercati emergenti dove spesso il falso è più diffuso del vero e condiziona quindi negativamente le aspettative dei consumatori. Se infatti, secondo un sondaggio Coldiretti/Swg, ben il 45% degli italiani non mangerebbe mai un formaggio Parmesan prodotto in Australia, la situazione è profondamente diversa all’estero, specie nei Paesi emergenti. Il cosiddetto “Italian sounding” colpisce i prodotti piu’ rappresentativi dell’identità alimentare nazionale come è stato evidenziato dall’esposizione della Coldiretti sui casi piu’ eclatanti di pirateria alimentare nei diversi continenti dove sono state scovate delle inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, un “barbera bianco” rumeno, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea, una strana “pizza polla cipolla Basilicata” prodotta in Olanda e un preoccupante sugo “mascarpone e ruccola” prodotto in Svezia. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le piu’ copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino al Giappone, ma in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America, ma anche Pamesello in Belgio o Parmezan in Romania. Per non parlare del Romano, dell'Asiago e del Gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della mortadella San Daniele e del prosciutto San Daniele prodotti in Canada. Il comune denominatore degli esempi di imitazione e contraffazione di prodotti agroalimentari italiani è l’opportunità, per un’azienda all’estero, di ottenere sul proprio mercato di riferimento un vantaggio competitivo associando indebitamente ai propri prodotti l’immagine del Made in Italy apprezzata dai consumatori stranieri, senza alcun legame con il sistema produttivo italiano e facendo concorrenza sleale nei confronti dei produttori nazionali impegnati a garantire standard elevati di qualita’. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che - conclude la Coldiretti - causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi, ma è anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all’unanimità dal Parlamento italiano all’inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata.


ALCUNI ESEMPI DEI PRODOTTI TAROCCATI PIU’ CURIOSI Europa

Stati Uniti

Canada Messico Sud America

Asia Australia

BOLOGNESE: salsa al basilico, ma senza ragù prodotta in Estonia, ROMULO: Extra virgin olive oil Prodotto in Spagna; PALENTA: prodotta in Croazia; SMALL MACARONI: prodotti in Polonia; ACETO BALSAMICO DI MODENA: prodotto in Germania; BARBERA: prodotto in Romania; RAVIOLI ALLA BOLOGNESE: prodotti in Francia; TORTELLINI BOLOGNESE: prodotti in Belgio; SPAGHETTI CARBONARA MIRACOLI: prodotti in Germania; FETTUCCINE ALLA BOLOGNESE FELIX ITALIA: prodotte in Svezia; POLENTA: prodotta in Francia; DELICATA MOZZARELLA: prodotta in Ungheria; CAMBOZOLA: prodotto in Germania; MASCARPONE E RUCCOLA: sugo italiano con mascarpone e rucola prodotto in Svezia; TOSCANA SALAMI: prodotti in Danimarca; PEPPAR SALAMI: prodotti in Germania; OLIVMORTADELLA: prodotta in Svezia; MOZZARELLA ITALIA, prodotta in Ungheria; PIZZA POLLA CIPOLLA BASILICATA, prodotta in Olanda; PESTO ARRABBIATA, prodotto in Svezia; PIZZA OLIE, Italian Style prodotto in Gran Bretagna; BOLZANO SALAMI: prodotti in Belgio. SAN MARZANO SUGO DI POMIDORO-ARRABIATTA SAUCE: prodotto in Usa; BELLA FAMIGLIA BRUSCHETTA PREMIUM TOMATO: prodotto in Usa; POMPEIAN OIL Extra virgin olive oil: prodotto nel Maryland; vino Chianti prodotto in California; MARSALA WINE: prodotto in Usa; QUESO PROVOLONE: prodotto in Usa; BAROLO Handcraft Uncured Italian Salami: prodotto in Utah; ITALIAN SALAMI: prodotti in Usa; ROMANO CHEESE: prodotto in Usa; CAPRI All Natural Goat Cheese: prodotto in Usa; CALABRESE Spicy Salame with Sangiovese Wine: prodotto in Usa; SAN MARZANO Pomodori Pelati: prodotti in Usa; CONTADINA TOMATO PASTE Roma Style Tomatoes with Roasted Garlic: prodotta in Usa; FINOCCHIONO MILANO’S Suino D’Oro: prodotto in Usa; SOPRESSATA: prodotta in Usa; PARMESAN SARVECCHIO: prodotto in USA; DI NAPOLI Italian Style: prodotto in USA. MASTRO CALABRESE SALAMI HOT PIQUANT: prodotti in Canada PARMA SALAMI TIPO CASALINGO: prodotti in Messico; PARMA SALAMI GENOVA: prodotti in Messico QUESO ESTILO PARMESANO: prodotto in Uruguay; POMAROLA Molho Pronto: prodotta in Brasile; SALAME TIPO MILANO: prodotto in Brasile; PARMESÃO: prodotto in Brasile; GRAN FORMAGGIO tipo Grana: prodotto in Brasile; RICOTA D’ITÁLIA Ricottone; prodotta in Brasile CHAPAGETTI, prodotti in Corea SAN REMO LA PASTA ALFREDO: prodotta in Australia


SPECIALE FORUM AGRICOLTURA E ALIMENTAZIONE - CERNOBBIO

RECORD STORICO PER L’EXPORT AGROALIMENTARE: 31 MILIARDI Aumentano del 50% le vendite di riso in Cina, del 35% quelle di spumante in Francia Record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che nel 2012 raggiungerà il massimo di sempre, superando quota 31 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, presentata oggi nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, in occasione della diffusione dei dati Istat su fatturato e ordinativi dell'industria, in calo rispetto allo scorso anno. L’agroalimentare conferma dunque il suo ruolo di traino per l’intero Made in Italy all’estero, dove il buon cibo tricolore contribuisce in misura determinante a valorizzare l’immagine del Paese, tanto che il 38 per cento degli italiani lo ritiene il settore più importante per promuovere lo Stivale sui mercati stranieri, secondo l’indagine Coldiretti-Swg presentata a Cernobbio. Ma addirittura un cittadino su due (50%) pensa che l’agroalimentare sia il principale motore dell’economia nazionale davanti a moda (18%), auto (15%) e arredamento (5%). Dall’analisi di Coldiretti emerge che la grande maggioranza delle esportazioni riguarda i paesi dell’Unione Europea per un valore stimato di 23,4 miliardi (+3%) ma il Made in Italy va forte anche negli Stati Uniti con 2,6 miliardi (+10%) e soprattutto nei mercati emergenti come quelli asiatici con 2,4 miliardi dove si è avuto l’incremento maggiore con un +20%. Tra i principali settori del Made in Italy, il prodotto piu’ esportato è il vino, con 4,5 miliardi (+8%) davanti all’ortofrutta fresca (3,8 miliardi di euro, in lieve flessione del 2%). Aumenta peraltro anche la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7%). Sono sostanzialmente stabili - precisa la Coldiretti - le esportazioni di olio (1,2 miliardi). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti - con la crescita addirittura del 50 per cento della vendita di riso italiano in Cina. Il paese asiatico, presunto inventore degli spaghetti, si conferma terra di conquista anche per la pasta, le cui esportazioni sono quasi raddoppiate (+86%), e per Grana Padano e Parmigiano Reggiano, che triplicano, nonostante la tradizionale opposizione al consumo di prodotti lattiero-caseari da parte dei cittadini asiatici. Lo spumante tricolore – rileva la Coldiretti - fa registrare un vero e proprio boom (+35%) in casa dello Champagne, la Francia. Ma i cugini transalpini sembrano sempre più propensi anche a “tradire” camembert e roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 6 per cento. Continua il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+9%) e in Gran Bretagna, regno dei pub, con una crescita del 2%. Ma sotto la bandiera tricolore - prosegue la Coldiretti - crescono persino le esportazioni di couscous in Africa e triplicano le acciughe nei paesi Scandinavi, terra delle aringhe. Complessivamente, la crescita dell’export agroalimentare compensa il flop fatto registrare dagli autoveicoli, che secondo i dati Istat fa segnare un crollo del fatturato del 21,4% rispetto allo scorso anno. “E’ questa la dimostrazione che nel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione che sono espressione diretta dell’identità italiana, dei suoi territori, delle sue risorse umane” ha sottolineato il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che “se vogliamo giocare la partita sulla produttività e sui costi di produzione, perdiamo. Se invece aggiungiamo creatività, paesaggio, storia, tutto ciò che di bello e unico abbiamo in questo Paese, possiamo vincere e noi tutti questi valori li mettiamo nostri prodotti agroalimentari”. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All'estero il falso Made in Italy a tavola fattura 60 miliardi di euro e sono falsi 2 prodotti alimentari di tipo italiano su tre


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UE: 20 MILIONI DI FINTI VINI IN POLVERE E’ ALLARME DAL CHIANTI AL BAROLO Marini: wine kit prodotti e distribuiti anche da una fabbrica in Svezia Nell’Unione Europea del rigore nei conti si permette che almeno venti milioni di bottiglie di pseudo vino siano ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco o Montepulciano. E’ il presidente della Coldiretti Sergio Marini a denunciare quello che è un vero scandalo nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio dove è stata inaugurata la più ampia esposizione di falsi prodotti alimentari Made in Italy con gli ultimi, nuovi e pericolosi esempi di inganno a danno dei più prestigiosi vini delle diverse regioni italiane. “Dopo la diffusione in Nordamerica, dove si sta registrando un vero boom con la moltiplicazione delle ditte produttrici e delle etichette “falsificate” (tra esse California Connoisseur e Beaverdale), i wine kit - afferma Sergio Marini - sono arrivati anche in Europa dove, non solo si possono acquistare via internet o in molti negozi, ma è stato addirittura aperto uno stabilimento di lavorazione. In un Paese che fa parte dell’Unione Europea come la Svezia abbiamo scoperto - precisa Marini - una fabbrica che a Lindome, vicino a Goteborg, produce e distribuisce in tutto il continente e del tutto indisturbata oltre 140mila wine kit all’anno dai quali si ottengono circa 4,2 milioni di bottiglie. I wine kit della società Vinland vengono venduti con i marchi Cantina e Doc’s che fanno esplicito riferimento alla produzione italiana, ma anche ad un marchio di qualità tutelato dall’Unione Europea, e promettono in soli 5 giorni di ottenere in casa vini come Valpolicella, Lambrusco, Sangiovese o Primitivo, per i quali vengono addirittura fornite le etichette da apporre sulle bottiglie”. “Il vino si fa con l'uva prodotta in vigna e trasformata nella cantina e va eventualmente invecchiato secondo precise regole e non si ottiene certo con le bustine in polvere dalle quali si realizzano miscugli che non hanno neanche il diritto di chiamarsi con il nome del nettare di bacco. Abbiamo per questo chiesto alle autorità nazionali di intervenire immediatamente anche attraverso l’Unione Europea per fermare uno scempio intollerabile che mette a rischio con l’inganno l’immagine e la credibilità dei nostri vini più prestigiosi conquistata nel tempo grazie agli sforzi fatti per la valorizzazione di un prodotto che esprime qualità, tradizione, cultura e territorio”, afferma il presidente della Coldiretti nel sottolineare che “si tratta di un esempio eclatante della superficialità con cui troppo spesso in Europa si trattano i temi della qualità alimentare e della trasparenza dell’informazione ai consumatori sull’origine e sui processi che portano gli alimenti sulle nostre tavole”. Con una spesa compresa tra i 30 e i 40 euro per un kit da 30 bottiglie secondo la ditta produttrice, è possibile realizzare anche a casa - spiega la Coldiretti - un processo che anche in 5 giorni porta alla produzione di vini delle più note denominazioni. Il risultato di un processo in più tappe da realizzare a partire da un liquido che sembra essere mosto concentrato e da diversi tipi di polveri che sembrano essere il lievito necessario per la fermentazione, la bentonite per la chiarificazione del vino, il metabisolfito di potassio, il sorbato di potassio come antifermentativo e il liquido chiarificatore, ai quali a volte nei kit si aggiunge anche segatura per dare il sapore del legno. Le istruzioni per l'uso contenute nei “wine kit” - segnala la Coldiretti - sono dettagliate e si chiudono con dei curiosi consigli per i “produttori” come: “conservare il vino in luogo fresco e buio”; “Il vino rosso va aperto alcune ore prima di servirlo a temperatura ambiente, mentre il vino bianco può essere refrigerato in frigorifero”;


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L’ANALISI “LA CRISI TAGLIA LA SPESA DEGLI ITALIANI” CONSUMI: NEL 2012 MENO CARNE (-5,5%) E PIU’ PASTA (+3,6%) Boom del fai da te casalingo: più farina (+8,3%) e uova (+5,3%) La crisi taglia i consumi e cambia il menu degli italiani che a tavola portano piu’ pasta (+3,6 per cento) e meno bistecche (-5,5 per cento), con una flessione media dei consumi alimentari in quantità stimata vicina al 3 per cento. E’ quanto dallo studio “La crisi taglia la spesa degli italiani” realizzato da Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2012 elaborati da Coop Italia e presentato nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Ad essere ridotti in quantità - sottolinea la Coldiretti - sono anche gli acquisti di pesce (-1 per cento) e ortofrutta (-0,9 per cento), mentre salgono quelli di pane (+1,3 per cento). Ma con la crisi torna anche il “fai da te” casalingo con l’aumento record degli acquisti in quantità di farina (+8,3 per cento), uova (+5,3 per cento) e grassi come il burro (+2,8 per cento). “Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt o le confetture, oltre ad essere divertente e salutare, aiuta a risparmiare garantendosi la qualità degli ingredienti utilizzati”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “ricostruire il rapporto che lega il cibo che portiamo ogni giorno a tavola con il lavoro necessario per prepararlo è un passo importante per un Paese come l’Italia che ha bisogno di riscoprire la propria identità per tornare a crescere.

CONSUMI: STOP AL BAR. E’ BOOM PER IL CAFFE’ A CASA (+3,3%) Vita più amara per gli italiani: giù caramelle (-7%) e cioccolato (-3,4%) La crisi cambia le abitudini degli italiani che dicono addio alla tradizionale colazione al bar e scelgono di farla a casa aumentando gli acquisti di fette biscottate (+5,9%), caffè macinato (+3,3%), miele (+1,9%) e marmellate (+0,9%). E’ quanto emerge dallo studio “La crisi taglia la spesa degli italiani” realizzato da Coldiretti sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2012 elaborati da Coop Italia e presentato nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Una tendenza che - sottolinea la Coldiretti - riguarda anche i pranzi e le cene sempre più spesso preparate in casa e che fa crescere i consumi di olio di oliva (+6,8%), ma anche di vini tipici (+1,5%) a conferma della tendenza a trascorrere più spesso momenti conviviali a casa. “L’attenzione alla cucina e alla qualità dell’alimentazione trova riscontro nel boom degli acquisti di prodotti locali a chilometri zero direttamente dagli agricoltori che garantiscono una maggiore freschezza e genuinità delle ricette”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di “una formula di successo che garantisce la migliore qualità al giusto prezzo perché si tagliano le intermediazioni e si accorcia la filiera. Ma la spending review a tavola taglia anche gli stravizi alimentari delle famiglie italiane con una tendenza al risparmio che colpisce grandi e piccoli come dimostra il taglio in quantità degli acquisti che varia dal -7% delle caramelle al -3,4% per il cioccolato. Ad essere ridotti in quantità sono – conclude la Coldiretti - anche le bibite (2,2%), la pasticceria industriale (-3,8%) e i dessert (-12,1%).


INDUSTRIA: SONO IN SALDO META’ DELLE BOTTIGLIE DI OLIO E IL 40% DEI VINI TIPICI Nella lista dei prodotti alimentari più in promozione sugli scaffali ci sono l’olio di oliva (il 53 delle vendite), i vini tipici (il 40 per cento delle vendite), la pasta (il 39 per cento delle vendite) e le conserve di pomodoro (il 32 per cento delle vendite). E’ quanto emerge dallo studio “La crisi taglia la spesa degli italiani” realizzata da Coldiretti in occasione della presentazione dei dati Istat su fatturato e ordinativi dell’industria, sulla base dei dati relativi ai primi nove mesi del 2012 elaborati da Coop Italia e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Si tratta – sottolinea la Coldiretti – degli alimenti base della dieta mediterranea che vengono offerti con uno sconto medio sul prezzo che oscilla tra il 28 e il 35 per cento e serve ad attrarre i consumatori all’interno del punto vendita. “Occorre però fare attenzione tra le diverse offerte poiché risparmiare oltre un certo limite sul cibo può significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente, con il rischio di avere effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone” ha precisato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che “un Paese come l'Italia che non può più permettersi di dare per scontata la qualità del cibo portato in tavola come avveniva nel passato, quando gli effetti della globalizzazione non erano così rilevanti”.

INDUSTRIA: L’AUMENTO DELL’IVA COSTA OLTRE MEZZO MILIARDO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI Il previsto aumento dell’Iva costerebbe agli italiani oltre mezzo miliardo solo per le spese alimentari, con effetti depressivi sui consumi a tavola che già fanno segnare un preoccupante calo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti realizzata in occasione della presentazione dei dati Istat su fatturato e ordinativi dell’industria e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. L’aumento dell’Iva dal 21 al 22 per cento - sottolinea la Coldiretti - colpirebbe alcuni prodotti di largo consumo come l’acqua minerale, la birra e il vino, ma anche specialità come i tartufi, mentre se l’intervento interessasse anche quello dal 10 all’11 per cento potrebbero essere colpiti dalla carne al pesce, dallo yogurt alle uova, ma anche il riso, il miele e lo zucchero. I prezzi dei prodotti alimentari al dettaglio aumenterebbero in media di mezzo punto percentuale con picchi per carne, prosciutto e pesce, con effetti afferma la Coldiretti - sull’inflazione e sull’andamento dei consumi. “Un ulteriore aumento dell’Iva sarebbe insostenibile per gli effetti sui consumi in una fase in cui la mancanza di liquidità e di fiducia ha già portato ad una contrazione della spesa” ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la manovra rischia di alimentare il circolo vizioso: l’aumento dell’Iva fa calare i consumi e la produzione che a loro volta significano più disoccupazione e debito pubblico”.

Il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione è trasmesso in diretta online sul sito www.coldiretti.it


Coldiretti Cremona con il Filo d’Oro Nei Mercati di Campagna Amica un aiuto concreto acquistando la Pasta della Bontà Coldiretti Cremona in prima linea per dare un aiuto concreto alla Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da quasi 50 anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali. Presso i Mercati di Campagna Amica è scattata l’operazione ‘pasta della bontà’: “Durante la manifestazione Cibi d’Italia organizzata al Circo Massimo di Roma da Fondazione Campagna Amica e da Coldiretti, è stata lanciata un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro – spiega Simone Solfanelli, Direttore di Coldiretti Cremona –. L’operazione “Pasta della Bontà” sta raggiungendo ora il resto d’Italia, attraverso i Punti e i Mercati di Campagna Amica”. Per tutto il mese di ottobre nei Mercati, nei Punti e nelle botteghe di Campagna Amica degli imprenditori agricoli di Coldiretti sarà possibile trovare il kit composto da tre pacchi da 500 grammi di pasta, di grano duro 100% italiano, in un pratico shopper. In terra cremonese l’operazione ha preso avvio giovedì, in occasione del Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone, che dalla scorsa settimana ha inaugurato la nuova collocazione presso il Torrione del Guado, proprio nel cuore dell’antico borgo. La “pasta della bontà” è stata distribuita presso lo stand Coldiretti, a fronte di una donazione. Insieme al kit, composto da 3 tipologie di pasta (fusilli, penne e tortiglioni), sarà distribuito un mini-ricettario con le ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e Teresa Mannino. Testimonial da oltre venticinque anni della Lega del Filo d’Oro è Renzo Arbore, che ha dato pieno sostegno anche a questa iniziativa, definendola “un evento che coniuga il gusto e la solidarietà, al quale non potevo sottrarmi e attraverso il quale le persone sordocieche avranno un operatore in più, una stanza in più, un sorriso in più”. Con un kit di Pasta della Bontà ogni persona potrà davvero assaporare tutto il gusto della solidarietà. Parola di Coldiretti Cremona, che dà appuntamento presso tutti i Mercati di Campagna Amica del territorio. Ogni ulteriore informazione è sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.


MERCATO DI CAMPAGNA AMICA: GLI APPUNTAMENTI Da Cremona a Crema, da Soresina a Casalmaggiore, da Pandino a Bagnolo, Castelleone e Vescovato, senza dimenticare il recente “debutto” a Pizzighettone: sono sempre più numerose le ‘piazze’ dove, con regolarità, si rinnova l’appuntamento con il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti Cremona. Riportiamo il calendario, ricordando che tutti gli appuntamenti si svolgono nella mattinata, a partire dalle ore 7,30. Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Da appuntare in agenda: CREMONA. Al Foro Boario, tutti i venerdì mattina. CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, ogni sabato SORESINA. Tutti i lunedì, davanti al Palazzo Comunale VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi PIZZIGHETTONE. Tutti i giovedì, al “Torrione del guado” CREMA. In via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi) BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI CREMONA organizza una visita a EIMA INTERNATIONAL 2012 Coldiretti Giovani Impresa Cremona, come è ormai consuetudine, organizza un pullman per la

visita all’EIMA INTERNATIONAL 2012

(Esposizione Internazionale delle Industrie di Macchine per l’Agricoltura e il giardinaggio), in programma presso il quartiere fieristico di Bologna dal 7 all’ 11 novembre 2012.

La visita si effettuerà il giorno: Mercoledì 7 Novembre 2012 IL PROGRAMMA E LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE VERRANNO COMUNICATI AI DIRETTI INTERESSATI

SI RACCOLGONO LE ISCRIZIONI


Ultime novità fiscali Nella ultimi decreti legge varati dal Governo vengono apportate modifiche anche a diverse normative fiscali. Vediamone di seguito le principali.

- Decreto Sviluppo Il decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 recante misure urgenti per la crescita del Paese, cosiddetto "decreto sviluppo”, modifica, dalla data di entrata in vigore del provvedimento (26 giugno 2012) e fino al 30 giugno 2013, la percentuale di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In particolare la detrazione del 36 per cento per le ristrutturazioni edilizie è elevata al 50 per cento, da calcolare su un ammontare complessivo di 96mila per ciascuna unità immobiliare (importo raddoppiato rispetto all'ordinario limite di 48mila euro). Invece in merito agli interventi di riqualificazione energetica effettuati nel primo semestre del 2013 usufruiranno anch'essi della detrazione del 50 per cento, fermi restando gli importi massimi di detrazione attualmente in vigore, diversi a seconda del tipo di intervento. Per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2012 su edifici già esistenti resta, invece, valida la percentuale di detrazione del 55 per cento.

-

Decreto Lavoro

La legge 28 giugno 2012, n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” riduce dal 15 al 5 per cento l'abbattimento forfetario ai fini della determinazione del reddito imponibile dei soggetti IRPEF per i canoni di locazione degli immobili non posseduti nell'esercizio di impresa commerciale. Quindi dalla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo il reddito imponibile relativo ai canoni d’affitto di abitazioni passa dall’85 al 95%. Inoltre è stata introdotta una franchigia di 40 euro ai fini della deduzione del contributo relativo al Servizio Sanitario Nazionale applicato sui premi delle assicurazioni per la responsabilità civile.

- Proroga Dichiarazione IMU Con il Decreto Legge n.174 del 2012 è stata ufficializzata la proroga della presentazione della dichiarazione IMU al 30 novembre 2012, precedentemente prevista per il 30 settembre scorso. La dichiarazione deve essere presentata nelle ipotesi in cui il comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell'obbligazione tributaria, soprattutto quando gli immobili godono di una riduzione di imposta.


In particolare tale Dichiarazione deve essere presentata nel caso di : - terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o da IAP; - aree fabbricabili utilizzate con finalità agricole; - fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati; - fabbricati di interesse storico o artistico; - immobili per i quali il comune ha deliberato particolari riduzioni di aliquote. Non sussiste invece l'obbligo della dichiarazione relativamente ai fabbricati rurali strumentali (a condizione che sia stata prodotta l'istanza per il riconoscimento della ruralità), e nemmeno nel caso di fabbricato rurale dichiarato in catasto come nuova costruzione (compresi i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni, che devono essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012).

- Legge di Stabilità 2013 Il 10 ottobre il Governo ha approvato il disegno di legge contenente le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, ovvero la cosiddetta legge di stabilità. Seppure la legge non è ancora entrata in vigore, dato che la stessa deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, è importante cominciare a vederne alcuni aspetti. Le disposizioni del Governo indicano, a partire dal 2013, una riduzione di un punto percentuale delle aliquote Irpef relative ai primi due scaglioni di reddito, compensata però da un taglio di deduzioni e detrazioni (quest’ultimo dovrebbe entrare in vigore già relativamente ai redditi 2012, ovvero già nella prossima dichiarazione dei redditi). Dal 1 luglio 2013 si prevede anche un aumento dell’Iva, la cui aliquota ordinaria dovrebbe passare dal 21% al 22%, mentre l’attuale aliquota del 10% si attesterà all’11%. Specificatamente al settore agricolo il Governo prevede di abolire la possibilità per tutte le società agricole diverse dalle società semplici (Srl – Snc – Sas – Cooperative) di optare per il regime di tassazione catastale, così da indurre tali società ad un’imposizione fiscale “a bilancio” a partire dal 2013. Inoltre il disegno di legge in oggetto introduce, dall’anno di imposta 2012, un aumento della rivalutazione dei redditi agrari e dominicali dei terreni portando il moltiplicatore a 105 relativamente a terreni posseduti o condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola e a 115 per tutti gli altri (fino al 2011 al reddito dominicale si applicava un moltiplicatore pari a 80, mentre il reddito agrario veniva moltiplicato per 70). Si ribadisce comunque che tutte le norme contenute nel disegno di “legge di stabilità” potrebbero essere oggetto di modifiche in sede di approvazione da parte del Parlamento.

anifesto


NUOVI ADEMPIMENTI PER GLI INMPIANTI A FER (FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI) Unbundling: entro il 30 novembre la comunicazione di separazione amministrativa e contabile L’Unbundling è la nuova procedura istituita dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per gli obblighi di separazione amministrativa e contabile (unbundling) per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas. Tutti i soggetti tenuti ad iscriversi all'Anagrafica operatori dell’Autorità, sono tenuti a compilare la dichiarazione preliminare alla raccolta dati di unbundling contabile al fine di: · dichiarare di esser tenuti all’invio dei dati di separazione contabile e poter accedere così al sistema telematico di raccolta dei dati di unbundling contabile, ovvero · indicare i motivi per cui non sono tenuti all’invio di tali dati. Più in dettaglio, la dichiarazione preliminare consente: · alle imprese non tenute all’invio dei dati di separazione contabile di dichiarare il motivo di tale esclusione; · alle imprese soggette all’invio dei dati di separazione contabile di: - dichiarare tale obbligo, - inviare gli estremi dell’esercizio contabile oggetto dell’invio, - selezionare il regime di separazione contabile da compilare. Per le imprese che dichiarano di essere tenute all’invio dei dati di separazione contabile, con l’invio definitivo della dichiarazione preliminare si apre la possibilità di accedere al sistema di unbundling contabile, che consente: · l’inserimento e la memorizzazione delle informazioni di natura contabile; · l’invio dei documenti aggiuntivi richiesti dalla normativa di riferimento; · l’esecuzione da parte del sistema di opportuni controlli di completezza e quadratura dei dati; · l’invio dei documenti di certificazione dei dati inseriti. Si prevede che la stragrande maggioranza delle nostre aziende agricole produttrici di energia elettrica saranno tenute solamente alla compilazione della dichiarazione preliminare nella quale dichiareranno di essere esonerati all’invio dei conti separati in quanto si tratta di soggetti che eserciscono la piccola generazione elettrica ai sensi dell’art. 35 comma 2 del T.I.U. (testo unico integrato dell’Autorita per l’energia elettrica e il gas) e cioè con potenze di impianto che stanno sotto un MW. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per la compilazione della Dichiarazione da farsi entro il prossimo 30 novembre.


Dispositivi per la sicurezza in rete, adeguarsi entro il 31 marzo 2013 per gli impianti fotovoltaici con potenza superiore a 50 Kw. Entro il 31 marzo gli impianti a Fer (Fonti energetiche rinnovabili) non programmabili di potenza superiore a 50 kWe dovranno adeguarsi alle nuove regole di connessione. Con la delibera 84/2012/R/eel, l'Autorità ha previsto nuovi obblighi, per tutte le tipologie di impianti caratterizzati da produzione intermittente e non programmabile (fotovoltaico), attraverso l'adozione di specifici dispositivi e regole tecniche di funzionamento. La nuova regolazione riguarda tutti gli impianti connessi alle reti in media e bassa tensione che sono entrati in funzione dopo il 31 marzo di quest'anno; mentre, per gli impianti preesistenti alla data del 31 marzo 2012, la nuova regolazione riguarda invece solo quelli di medie e grandi dimensioni (sopra i 50 kW di potenza), che hanno tempo per adeguarsi sino al 31 marzo 2013 e potranno godere di un contributo economico qualora l’adeguamento fosse fatto entro la fine di ottobre. In questi giorni Enel sta inviando alle imprese interessate una comunicazione a riguardo che avvisa le aziende della scadenza del marzo 2013 e chiede che gli siano comunicati gli interventi fatti I produttori che inviano all’impresa distributrice (Enel nella maggior parte dei casi) la comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti entro il 32 ottobre 2012, hanno diritto a un premio la cui entità varia in funzione della data di entrata in esercizio dell’impianto. Consigliamo pertanto a tutte le aziende interessate di prendere contatto con il proprio installatore al fine di adempiere all’obbligo di cui sopra.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV Ricordiamo che W l’Agricoltura la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldiretti Cremona va in onda su Telecolor e Primarete tutti i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

www.cremona.coldiretti.it, il sito Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.


MERCATI – TABELLA AGGIORNATA A VENERDI’ 19 OTTOBRE 2012

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

237-241

269

n.q.

(fino) 267-272

Tonn.

234-235

246-248

239-244

253-254

Tonn.

n.q.

520-525

503-508

Tonn.

220-224 225-230

n.q. 258-260

239–244

(p.spec. 63-65)

Fino a 70

251-253

FRUMENTO tenero buono mercantile

GRANOTURCO ibr. naz. 14% um.

SEMI di SOIA Nazionale

Fino a 65

ORZO naz. p.spec. 55-60 p.spec. 66-68

245– 250 Triticale 260-262

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

190–192

181–182

Tonn.

145 – 160 loietto: 145 – 160

141-151 145-150 80-92

FIENO Magg. 2012 Agostano

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

75 – 85

SUINI lattonzoli locali

15 kg

3,600

SUINI lattonzoli locali

25 kg

SUINI lattonzoli locali

Sorgo nazionale

257-262 in sacchi 217-220

182-183

Mag. 1° t.

Medica fienata (1° t. 2012)

140-145

casc. 45-50

Paglia di frumento press. 48-53

n.q.

3,580

3,600

2,690

n.q.

2,665

2,690

30 kg

2,350

n.q.

2,340

2,350

SUINI lattonzoli locali

40 kg

2,130

n.q.

2,120

2,130

SUINI da macello

156 kg

1,710

1,770

n.q.

SUINI da macello

176 kg

1,770

1,770

n.q.

1,740

1,745

n.q.

MONTICHIARI

da macello 1,20-1,30

SUINI da macello VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

MANZE scott. 24 mesi

Oltre 176 kg kg.

p.v. 1,14-1,33 p.m 2,60-2,90

kg.

pv 0,92-1,01 pm 2,20-2,35

kg.

pm 2,50-3,05

1,10-1,28 MONTICHIARI

0,75-0,90 Vitelloni da macello 24/30 mesi

1,37-1,52

Paglia di frum.

131,0-151,0

1,00-1,10

1,42-1,59

(da 144 a 156 kg)

1,728 (da 156 a 176 kg)

1,772 (da 176 a 180 kg)

1,756

Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)

p.v. 1,43–1,58 pm 2,80-3,10


PRODOTTO

Unità di misura

VITELLI baliotti

50-60

fris. (p.v.)

kg.

VITELLI baliotti

50-60

pie blu belga p.v

kg.

BURRO pastorizzato

kg.

2,60

kg.

kg.

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANA oltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

kg.

CREMONA

MILANO

MANTOVA

1,00-1,10

MONTICHIARI (1° q. 56/60 kg)

(da 46 a 55 kg)

(45-55 kg)

1,45-1,60

0,85-1,65

1,00-1,10 3,00-4,00

MONTICHIARI

3,85-4,00

4,40-4,90

past. 1,85 centr. 2,50

2,00

(dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20

n.q.

(piccante) 5,10-5,50

5,25-5,50

n.q.

7,20-7,45

MODENA

(pregiate 70 kg)

3,66-4,80 Zangolato di creme X burrificaz. 1,70

-PARM. REGGIANO 12 mesi

8,95-9,15

7,20-7,45

PARMIGIANO REGGIANO fino a 24 m

7,15-7,40

11,10-11,40 GRANA scelto stag. 12-15 mesi

kg.

8,20-8,40

8,55-9,10

8,50-8,75

PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

12,65-13,05

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Altra sottolineatura: i prezzi del mercato bovino di Cremona sono da considerarsi a peso morto. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI - INSIEME AI COLLEGAMENTI ALLE PRINCIPALI BORSE SONO SUL SITO www.cremona.coldiretti.it W l’Agricoltura – Coldiretti Cremona Informa Vi dà appuntamento a venerdì prossimo

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

La newsletter di Coldiretti Cremona è nel sito www.cremona.coldiretti.it È


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