Coltivatore ottobre2016

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CREMONESE

Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro

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Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona

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ANNO 70 numero 3 settembre/ottobre 2016

GRANDE CONQUISTA DI COLDIRETTI

Storico via libera Ue all’etichetta Made in Italy per latte e formaggi


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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I piano Cremona - Tel. 0372499819 Direttore responsabile Tino Arosio

Redattore capo Marta Biondi

Hanno collaborato a questo numero

Paolo Alloni, Milena Galli, Bruno Toscani Giacomo Maghenzani, Tullo Soregaroli Maurizio Inzoli, Andrea Ragazzini

Progetto grafico e impaginazione UP Uggeri Pubblicità Srl

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C.so XX Settembre, 18 - Cremona Tel. 0372 20586 - Fax 0372 26610 www.uggeripubblicita.it

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Tipografia Pizzorni Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Cremona, Autorizzazione Tribunale di Cremona 25 luglio 1951 n. 33 del Registro Pagamento assolto tramite il versamento della quota associativa

Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario 2/3 Editoriale 4/5 UE, via libera all’etichetta latte 6/7 Latte, incontro con gli allevatori 9 Fiera del bovino, la replica 11 Giornata Provinciale Ringraziamento 11 Stop all’IRPEF agricola

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EDITORIALE

SETTEMBRE/OTTOBRE - 2016

Siamo liberi

… ANCHE SE QUI NON È PERMESSO DISSENTIRE

Paolo Voltini Presidente Coldiretti Cremona

“La libertà, caro Sancho, è uno dei doni più preziosi che i cieli dettero agli uomini … quindi per la libertà come per l’onore si può e si deve rischiare la vita”. Lo diceva Don Chisciotte al suo compagno di avventure Sancho Panza. Qualcuno mi ha ricordato questa frase a proposito di come a Cremona e dintorni la possibilità di dissentire da chi detiene il potere per ordine costituito sia praticamente vietata. Qualcuno ci suggerisce di smetterla, di rientrare nei ranghi, che non possiamo essere sempre soli, che la pagheremo prima o poi. Ma la libertà di pensare, di dire quel che si pensa, di dissentire quando necessario, di prendere decisioni “non politicamente corrette”, di votare ad esempio il bilancio della Fiera non come fanno tutti gli altri, di decidere se partecipare o meno agli eventi, non ce la toglierà nessuno. Neppure chi pensa di intimorirci, di farcela pagare per qualche no che abbiamo detto, di attaccarci all’unisono, di incolparci delle difficoltà altrui. Che qualcuno ci dica che a Cremona la qualifica di socio in un Ente obbliga a rispondere sempre sì al padrone! E se non lo fai sei condannato, sei un traditore che vuole male al territorio! Cremona è così e probabilmente noi siamo la prima imprevista anomalia accaduta nella recente storia di questo territorio che amiamo. Un’anomalia grave perché si permette di dissentire dal potere. Qui non è concesso! Ma come dice qualcuno, “se ne dovranno fare una ragione” perché il dissenso è possibile e addirittura dovrebbe essere auspicabile da chi vuole bene alla libertà, e noi continueremo ad essere liberi, a scegliere indipendentemente da cosa dice il potere precostituito.

14/15 Servizi Tecnici 16/17 Campagna Amica 18/19 Patronato Epaca 20 Ass. Pensionati/Giovani Impresa 21 Corsi per trattoristi 22/23 e 25 Datori di lavoro 26 Servizio PEC 27 Divieto spandimento reflui 28/29 Fiscale 30 Agricoltura in classe IL

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EDITORIALE

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Coraggio: non accettiamo i ricatti Il breve corsivo con cui apriamo questo Coltivatore, con il titolo “Siamo liberi”, vale anche per le vicende più economiche che stiamo vivendo. Anche qui ci vuole coraggio e non è possibile abbassare lo sguardo quando abbiamo a che fare con quella parte del potere economico che considera gli agricoltori “soggetti” da spremere, “soggetti” a cui dire “il tuo latte te lo pago così, punto e basta”. Quella parte del mondo economico è fatta da gente che non ha avuto timori a lasciare sulla strada gli allevatori lo scorso anno. Gente che non ha avuto scrupoli a pagare agli agricoltori prezzi sotto i costi di produzione, gente che vende con marchi italiani latte, formaggio, carne suina, salami che non hanno nulla dei nostri territori. Gente così. E chi li rappresenta che dice, oltre a condannare il comportamento di chi, come noi, dissente a Cremona su bilanci e partecipazioni alle Fiere? I comportamenti di questi industriali (grazie a Dio non tutti) fanno bene al nostro territorio? Eppure nessuno su queste cose dice niente! Per dimostrare di voler bene al territorio basta annunciare feste e festival (cose buone per carità) come quelle del salame prevista l’anno prossimo, senza interrogarsi e dire pubblicamente con quali maiali si fanno i salami che portano il nome della nostra città? Un po’ di coerenza non guasterebbe. Veniamo a noi. E’ già tempo di trattativa sul prezzo del latte. I motori si sono messi in moto con largo anticipo. Le condizioni sono cambiate e non sono cambiate perché le stelle si sono messe a girare dalla parte opposta. Sono cambiate per molte cose che abbiamo messo in campo solo noi. Sì, solo noi della Coldiretti, anche se parte della stampa locale non lo racconta, alla faccia del bene del territorio e della verità. Cito la più importante. Mi rife-

risco all’approvazione dell’obbligo della indicazione in etichetta dell’origine del latte e dei formaggi. Ricordiamocelo che questo è un successo di Coldiretti che oltre dieci anni fa raccolse oltre un milione di firme, che presentò al Parlamento, che approvò la legge. Da lì bisogna partire per arrivare al maggio scorso quando il Premier Renzi presentò in anteprima a diecimila agricoltori della Coldiretti lombarda, riuniti in assemblea a Milano, il decreto sulla etichettatura. Ora è anche arrivato il via libera di Bruxelles e tra qualche mese chi comprerà la mozzarella potrà sapere se c’è dentro il latte dei nostri allevatori o le cagliate del nord Europa. Solo noi (mi riferisco al mondo cremonese, perché altrove anche altre rappresentanze hanno appoggiato queste battaglia), sì solo noi, abbiamo voluto ardentemente questa cosa. Fra quelli che a Cremona ci criticano, non abbiamo visto nessuno, al Brennero al nostro fianco, a denunciare l’arrivo in Italia di tanto latte trasformato poi in formaggio finto italiano. Le condizioni sono cambiate, il prezzo del latte è cambiato, nonostante la nota multinazionale francese detentrice di tanti famosi marchi italiani continui a pagare prezzi infimi. Noi, e qui mi rivolgo ai nostri allevatori, non dobbiamo buttare via questa opportunità. Non accettate ricatti (in particolare dalla famosa multinazionale). Lo sappiamo che stanno venendo da voi con la minaccia di farvi pagare la “sanzione” per il latte che avete prodotto in più rispetto a quello che loro hanno stabilito (!) se non accettate di firmare un contratto che vi impegna a consegnare loro il latte anche per l’anno prossimo, sulla base della media del prezzo che si paga nell’Europa a 28 (oggi fermo a 26,5 centesimi). Non accettate questo ricatto. Ricordatevi il valore della libertà. E poi IL

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ricordatevi che non siete soli. Date a Coldiretti la delega a rappresentarvi, a sottoscrivere accordi collettivi, così aumenta finalmente il potere contrattuale agricolo. Oggi ciò è possibile in virtù di una norma che abbiamo scritto e che – grazie alla nostra reputazione, alla faccia di quel che dicono quelli del “vecchio potere cremonese” – abbiamo fatto approvare in Parlamento. Dice sostanzialmente che le Organizzazioni come Coldiretti sono autorizzate a sottoscrivere accordi quadro sul prezzo del latte. E allora non cediamo ai ricatti e firmiamo la delega. Così si cambia. E se non ora che abbiamo queste opportunità, quando? Siccome a Cremona qualcuno oscura quel che facciamo e diciamo (che segno di debolezza!) ricordo che il 29 settembre il Premier Renzi è venuto per la terza volta in un anno ad una grande assemblea di Coldiretti con diecimila persone presenti a Firenze (c’eravamo anche noi) e ha detto che dal 2017 gli agricoltori non pagheranno più l’Irpef. Dimenticavo: lo stesso capo del Governo proprio un anno prima, in un’altra grande assemblea di Coldiretti in Expo con trentamila persone, annunciò l’abolizione di Imu e Irap per gli agricoltori! Ci sarà un motivo perché queste cose Renzi viene a dirle solo alle assemblee di Coldiretti? Certo che c’è ed è semplice: va a dirle a chi queste cose le ha chieste! Ritorno sull’Irpef agricola che scompare nel 2017 per ricordare quel che il Capo del Governo ha detto per giustificare questa decisione. In sostanza il motivo è questo: “aboliamo l’Irpef perché riconosciamo il ruolo che nel Paese voi svolgete e voi della Coldiretti ce lo avete dimostrato”. Ci sarebbe da dire tanto, ma questo basta, per stabilire chi vuole bene al Paese.


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FORUM INTERNAZIONALE CERNOBBIO

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UE: STORICO VIA LIBERA ALL’ETICHETTA MADE IN ITALY SUL LATTE Un grande risultato di Coldiretti, a difesa delle nostre stalle “Un grande risultato raggiunto da Coldiretti, che con determinazione e intelligenza ha portato avanti questa battaglia. Un’ottima notizia per i nostri allevatori, che da anni aspettano un provvedimento che dà ai cittadini la libertà di scegliere il vero Made in Italy, ponendo le basi per restituire finalmente reddito alle stalle italiane”. Così Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, ha sottolineato tutto il valore dello storico via libera dell’Unione Europea alla richiesta italiana di indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari, diventato ufficiale allo scadere senza obiezioni (alle ore 24 del 13 ottobre) dei tre mesi dalla notifica previsti dal regolamento 1169/2011 quale termine per rispondere agli Stati membri che ritengono necessario adottare una nuova normativa in materia di informazioni sugli alimenti. L’annuncio è stato dato da Coldiretti che, in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio (svoltosi il 14 e 15 ottobre), ha presentato in anteprima le confezioni di latte, burro e mozzarella con le nuove etichette per aiutare i consumatori a scegliere. “Vale la pena di ricordare che questo provvedimento, fortemente sostenuto dalla nostra Organizzazione, era stato annunciato dal premier Matteo Renzi e dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della Giornata nazionale del latte Italiano organizzata dalla Coldiretti a Milano – ha proseguito Voltini –. E’ la migliore risposta a qualche scettico, che metteva in dubbio la possibilità di arrivare a questo importante risultato, vitale per la nostra zootecnia”. Il provvedimento riguarda l’indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari che dovrà essere indicata in etichetta con: IL

a) “paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte”; b) “paese di condizionamento: nome della nazione nella quale il latte è stato condizionato” c) “paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato”. Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta - precisa la Coldiretti - con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte: nome del paese”. Se invece le operazioni indicate avvengono nei territori di più paesi membri dell’Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi UE” per l’operazione di trasformazione. Infine, se le operazioni avvengono nel territorio di più paesi situati al di fuori dell’Unione Europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata possono essere utilizzate le seguenti diciture: “miscela di latte di Paesi non UE” per l’operazione di mungitura, “latte condizionato in Paesi non UE” per l’operazione di condizionamento, “latte trasformato in Paesi non UE” per l’operazione di trasformazione. “Con l’etichettatura di origine si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle è fatta con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta” ha affermato il CREMONESE

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FORUM INTERNAZIONALE CERNOBBIO

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Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un importante segnale di cambiamento a livello comunitario sotto la spinta dell’alleanza con la Francia che ha adottato un analogo provvedimento”. Le 1,7 milioni di mucche da latte presenti in Italia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt che – sottolinea la Coldiretti – è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello comunitario con la leadership europea con 49 formaggi a denominazione di origine realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione.

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Il provvedimento tutela i consumatori e salva 120mila posti di lavoro nell’attività di allevamento da latte che generano lungo la filiera un fatturato di 28 miliardi che è la voce più importante dell’agroalimentare italiano dal punto di vista economico, ma anche da quello dell’immagine del Made in Italy. La scelta di trasparenza fatta in Italia è importante per essere più forti anche nella lotta all’agropirateria internazionale sui mercati esteri dove i formaggi Made in Italy hanno fatturato ben 2,3 miliardi (+5%) nel 2015. L’entrata in vigore è fissata 60 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e quindi auspicabilmente dal primo gennaio 2017 come è stato previsto per un testo analogo in Francia.

Si invitano tutti gli allevatori a dare delega a Coldiretti per rappresentare tutte le aziende produttrici di latte nella trattativa con l’industria lattiero-casearia Oggi – grazie all’azione della nostra Organizzazione – ci sono le condizioni per poter garantire alle nostre stalle un prezzo del latte equo. La legge oggi consente alle Organizzazioni professionali più rappresentative di trattare a nome dei produttori. La congiuntura di mercato e l’ulteriore forza che traiamo dal via libera – prima del Governo italiano poi dell’Unione Europea – all’origine in etichetta per il latte e i prodotti lattiero-caseari contribuiscono a creare un quadro nel quale ottenere un accordo all’altezza delle aspettative delle nostre aziende è possibile. Per raggiungere l’obiettivo, Coldiretti deve avere al tavolo del negoziato la forza che solo le deleghe degli allevatori possono conferirle. Invitiamo pertanto tutti gli allevatori a rivolgersi ai nostri uffici di Zona.

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PREZZO DEL LATTE

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“Latte, ci sono le condizioni per un prezzo equo alla stalla” Oltre 150 allevatori a Crema all’incontro con Prandini Latte: cosa abbiamo fatto e cosa resta da fare. E’ il tema dell’incontro che lunedì 3 ottobre ha raccolto a Crema oltre 150 allevatori del territorio cremasco e cremonese, per una serata di dialogo con il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, e con lui il Presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e il Direttore Tino Arosio, con la presenza in sala, fra gli altri, del Direttore di Coldiretti Lombardia Gianni Benedetti e dell’intero Consiglio Direttivo della Coldiretti provinciale. La sfida che Coldiretti è pronta a lanciare, con l’obiettivo di garantire alle stalle lombarde e italiane un equo prezzo del latte, è stata riassunta con grande chiarezza dal Presidente Prandini: “Lo scenario sta cambiando. Basti dire che da due anni non si registravano certi valori sul mercato del latte spot. Oggi ci sono tutte le condizioni per garantire alle nostre stalle un prezzo remunerativo, perciò dobbiamo agire con determinazione e compattezza” ha evidenziato il Presidente di Coldiretti Lombardia, nel ribadire che Coldiretti si candida a rappresentare i produttori nella negoziazione con gli industriali, così come oggi la legge consente

alle Organizzazioni più rappresentative, nella convinzione che ci siano le condizioni per giungere a un accordo all’altezza delle aspettative dei nostri allevatori e all’altezza della qualità e del valore del vero latte italiano. Con orgoglio sia il Presidente Prandini

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che il Presidente Voltini hanno evidenziato che il cambio di scenario cui assistiamo non può che essere attribuito al tenace e lungimirante lavoro messo in campo dalla prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Grazie al pressing e all’autorevolezza


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della sola Coldiretti si è giunti ad ottenere dal Governo la legge per l’origine in etichetta sul latte uht e sui formaggi (che ora ha il via libera in Europa, si veda le pagine 4-5) e sempre Coldiretti ha conquistato, all’interno del ‘collegato agricolo’, la norma che assegna alle organizzazioni agricole la possibilità di

PREZZO DEL LATTE negoziare accordi quadro sul prezzo del latte. In una serata ricca di interventi, domande, input giunti dagli allevatori – fra cui molti giovani – si è evidenziata l’importanza di mettere in campo, nei confronti degli industriali, un interlocutore forte e credibile, come solo Coldiretti

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può essere. Con fermezza il Presidente Prandini ha ribadito il no a fughe in avanti di realtà economiche, come accaduto in passato e che hanno creato conseguenze negative sull’intero comparto. Uguale determinazione nel definire “inaccettabile la riproposizione di accordi che puntano a pagare il latte italiano sulla base di valori e condizioni europee”. I relatori hanno evidenziato la superiorità della qualità del latte italiano, che è la forza e la base imprescindibile delle grandi dop che tutto il mondo ci riconosce e ci invidia, ribadendo che tale qualità – prodotta con costi, condizioni e controlli che non esistono negli altri paesi – deve essere equamente remunerata.

Dopo l’incontro di Coldiretti a Crema Tavolo latte con l’Assessore Fava Come annunciato durante l’incontro svoltosi a Crema, il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini si è immediatamente attivato per chiedere a Regione Lombardia la convocazione di un Tavolo con le Organizzazioni agricole e le OP necessario per coordinare le azioni da intraprendere per arrivare alla definizione del prezzo del latte ed evitare – come accaduto lo scorso anno – che alcune OP firmino accordi sulla base di indici inaccettabili come il riferimento al valore del latte europeo, le cui negative conseguenze sono poi ricadute su tutti.

L’Assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava si è detto d’accordo con la proposta di Prandini ed ha convocato un primo incontro, che si è svolto giovedì 20 ottobre, raccogliendo le organizzazioni agricole, la cooperazione, le OP. Si è condiviso l’impegno di procedere uniti, evitando “puntate in avanti” che possano arrecare danno all’intera zootecnia lombarda. Il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, in rappresentanza di Coldiretti, si è detto soddisfatto dell’incontro, che a breve sarà seguito dalla convocazione di un vero e proprio tavo-

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lo-latte con la presenza dei rappresentanti del mondo industriale. Anche l’Assessore regionale Fava ha espresso soddisfazione per questo primo incontro, in vista del negoziato con la controparte industriale. “Non c’è dubbio che in questo momento ci siano aspettative del mercato esterno che coincidono con un andamento generale percepito da tutti come positivo, ma che non si ritrova di fatto nella contrattualistica” ha evidenziato Fava, ribadendo che “la gran parte dei produttori lombardi stanno lavorando al di sotto dei costi di produzione”.


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IN PRIMO PIANO

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FIERA DEL BOVINO, LA REPLICA DI VOLTINI (CONSORZIO AGRARIO) ALLA FIERA Riportiamo la risposta a firma del Presidente del Consorzio Agrario di Cremona Paolo Voltini, in merito a un articolo pubblicato sul giornale online CremonaOggi. Leggo su Cremonaoggi della “tensione” nell’ultimo Consiglio della Fiera “dove è stato registrato ancora un no del Consorzio Agrario Provinciale e della Coldiretti a partecipare all’esposizione”. Il Consorzio Agrario, per la sua assenza, sarebbe anche – secondo alcuni consiglieri rimasti anonimi - responsabile della mancata partecipazione alla Fiera del bovino da latte del 20% degli espositori che avrebbero deciso di non parteciparvi. Strana questa situazione: normalmente l’assenza di un’impresa dovrebbe attrarre e non allontanare altri espositori. Evidentemente per la Fiera di Cremona non funziona così. Non immaginavo per altro che il Consorzio avesse questo enorme potere di determinare scelte aziendali di cosi tanti espositori. Per lo meno stravagante è invece la pilatesca decisione di dare sempre la colpa a qualcun altro, piuttosto che interrogarsi sui motivi per cui così tanti operatori decidono di non venire in Fiera a Cremona. E’ dura guardare al futuro se si ragiona così … A proposito della sterile polemica sul futuro delle fiere, sono d’accordo con il Sottosegretario Pizzetti quando afferma che le fiere “non sono di proprietà esclusiva di Coldiretti o Confagricoltura”. Noi ne siamo convinti: le fiere sono innanzitutto un patrimonio dei territori che le hanno originate. Confidiamo che finalmente anche altri siano del medesimo avviso e che smettano di considerare la Fiera di Cremona cosa loro, al punto di impedire che il Consorzio Agrario possa avere in Cda il proprio rappresentante. Fatto mai accaduto fino a maggio del 2015 quando la maggioranza del Consorzio è cambiata. Forse serenamente qualche riflessione sulla Fiera andrebbe fatta, senza partire da posizioni predefinite. Innanzitutto per il bene di Cremona. Paolo Voltini Presidente Consorzio Agrario Cremona Cremona, 5 ottobre 2016

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a 66 Giornata Provinciale del Ringraziamento Domenica 26 Novembre 2006

Domenica 26 Novembre 2006 DOMENICA 27 NOVEMBRE 2016 - CREMONA Chiesa di San Sigismondo CATTEDRALE di CREMONA (Largo Bianca Maria Visconti, 3 - zona Ospedale Maggiore)

OreVicario 11.00 Monsignor Generale della Dioces Monsignor Mario Mario Marchesi, Marchesi, Vicario Generale della Dioces Santa Messa celebrata da celebrerà Messa alle ore celebrerà la la Santa Santa Messa alleNapolioni ore 11 11 in in Cattedrale Cattedrale S.E. Mons. Antonio

Vescovo di Cremona

ma della Giornata: ma della Giornata: Seguiranno la benedizione dei trattori e un momento conviviale con i sapori del eterritorio aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori mezzi agricoli n

aduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli n da cornice all'appuntamento lo stand di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. cornice di all'appuntamento di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. adaGiornata festa ilTUTTI concerto lo diIstand campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. A SOCI DI COLDIRETTI CREMONA a Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. anta Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'o anta Messa celebrata Cattedrale dal Vicario Generale delladel Diocesi Mario (Bo). Marchesi, con l'o Caro Socio Laincelebrazione del lavoro dell'uomo. sarà animata dai canti Coro Mons. di Monzuno Conclusa la del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la à in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole. à in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine la nostra Federazione organizza la Giornata Provinciale del agricole. Ringraziamento. Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benediz Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la (unico benediz ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo n Come ben sai, è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico n ampane 'alla Bolognese'. darà avvio “Polentata piazza”, e po e l’intera comunità,Contestualmente, raccogliersi intornosiall’altare, per alla rendere grazie al in Signore dei con fruttisalamini di ampane Bolognese'.diContestualmente, sinostra darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e po nuti e con'alla degustazione vari prodotti della agricoltura. un’annata di lavoro e per invocare la Sua protezione sulle nostre famiglie e sulla nostra attività. nuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura. apori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponen La Giornata Provinciale delinRingraziamento vuole essere anche importante apori, momenti d'incontro edicanti piazza. La festa proseguirà peruna l'intero pomeriggio, proponen one delle imprese agricole Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provincia one delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione occasione per presentarci a S.E. Monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con iprovincia canti po omenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti po che ci onora la sua presenza condividendo quello che per la nostra agricoltura è proposti dal Coro di con Monzuno. proposti dal Coro di Monzuno. da sempre uno dei momenti più sentiti e preziosi. ngresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provincia COLDIRETTI CREMONA ro Triboldi”, attesa in piazza Grande Duomo protagonista per regalare note e allegria a tutti partecipanti alla festa. ngresso dei Bersaglieri. del pomeriggio sarài anche la Fanfara Provincia A tutti i Soci rivolgiamo l’invito a non mancare. ro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa. hiusura della manifestazione.


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SINDACALE

SETTEMBRE/OTTOBRE - 2016

Stop all’Irpef agricola

Annuncio di Renzi a Firenze davanti a 10mila agricoltori di Coldiretti La cancellazione dell’Irpef agricola riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale. E’ quanto ha affermato il Presidente Roberto Moncalvo, in occasione dell’incontro svoltosi il 29 settembre al Mandela Forum di Firenze, con oltre diecimila agricoltori, nel corso del quale il premier Matteo Renzi ha annunciato che “nel quadro economico del Def, a cui seguirà la legge stabilità, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano”. Un provvedimento – ha detto Renzi – che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura – ha detto il premier – non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. E’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo”. Il provvedimento annunciato dal premier è stato inserito nella proposta di legge di Stabilità attualmente in fase di approvazione. “Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016” ha evidenziato il Presidente Moncalvo. All’appuntamento a Firenze era presente una folta delegazione di imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona, fra cui molti giovani agricoltori, guidati dal Presidente Paolo Voltini e dal Direttore Tino Arosio. “Siamo un’Organizzazione che opera nell’interesse delle imprese agricole, alle quali vogliamo garantire reddito e futuro. Nella convinzione che le battaglie vinte dall’agricoltura italiana vadano a vantaggio non dei soli agricoltori, ma di tutti i cittadini e del futuro del nostro Paese. Si pensi agli esiti della grande conquista che Coldiretti ha ottenuto esattamente un anno fa alla nostra assemblea in Expo. Allora, davanti a trentamila agricoltori, il Presidente del Consiglio Renzi e il Ministro dell’Agricoltura Martina annunciarono il taglio delle tasse a chi vive di agricoltura, a partire dall’azzeramento di Imu e Irap. Le cifre, con il risparmio in tasse per le nostre aziende, hanno poi confermato tutto il IL

valore di quella nostra conquista – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Oggi testimoniamo questa ulteriore, importante conquista, che riconosce il valore dell’agricoltura italiana, oltre che il lavoro, serio e autorevole, svolto da Coldiretti. Con il nostro quotidiano impegno abbiamo dimostrato a tutti i cittadini, e in primis a chi ci governa, che difendere l’agricoltura italiana significa difendere il futuro del Paese e delle nuove generazioni. Perché l’agricoltura italiana non delocalizza, è naturalmente vincolata ai nostri territori, è tutta rivolta alla difesa del vero made in Italy, e con esso al futuro dell’Italia e al benessere dei cittadini”.

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SERVIZI TECNICI

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MODIFICHE AL SOSTEGNO ACCOPPIATO DELLA PAC Paolo Alloni Resp. Provinciale Servizi Tecnici

Con la pubblicazione del decreto 5602 dell’11 ottobre 2016 da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, vengono introdotte importanti modifiche al sostegno accoppiato della Pac. Tra le novità più importanti ricordiamo l’aumento del massimale per il sostegno accoppiato da 11% a 12%, con una quota pari al 18.78% di quest’ultimo destinato al finanziamento del sostegno accoppiato delle vacche da latte che partoriscono nell’anno e i cui vitelli sono identificati e registrati secondo le modalità e i termini previsti dal regolamento (CE) n. 1760/2000 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 437/2000. Per il 2017 il contributo ammonta a 12,5 milioni di euro per le vacche da latte e 1,5 milioni di euro per le vacche da latte

in zone montane. Come sempre l’aiuto spetta al richiedente detentore della vacca al momento del parto. Possono accedere al premio i produttori di latte i cui capi appartengano ad allevamenti che, nell’anno di presentazione della domanda, rispettino almeno 2 dei seguenti requisiti qualitativi ed igienico sanitari: - tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 300.000; - tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 40.000; - contenuto di proteina superiore a 3,35 gr per 100 ml. Nel caso in cui due parametri di cui al comma 2 siano in regola, il terzo deve comunque rispettare i seguenti limiti: - tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 400.000; - tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 100.000; - contenuto di proteina superiore a 3,20 gr per 100 ml.

Il contenuto di proteine viene espresso in gr/100ml (peso/volume). In deroga, i capi appartenenti ad allevamenti ubicati in aree montane ai sensi del regolamento (CE) n. 1257/1999 o dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013, ovvero ad allevamenti inseriti in circuiti produttivi di formaggi a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 o dei regimi di qualità certificati ai sensi dell’articolo 16, lettera b) del regolamento (UE) n. 1305/2013, devono rispettare, fatti salvi i parametri di legge, solo uno dei parametri sopra menzionati. L’importo unitario del premio è determinato annualmente dal rapporto tra l’importo destinato al finanziamento della misura e il numero delle vacche ammissibili al sostegno nell’anno considerato. Per i motivi sopramenzionati per l’anno 2016 ci si aspetta un maggior numero di allevatori che potranno percepire il con-

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SERVIZI TECNICI

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tributo e di conseguenza una riduzione del contributo unitario per capo. Per quanto riguarda la macellazione nel decreto è previsto un unico plafond per i capi allevati almeno 12 mesi in azienda, o allevati per almeno 6 mesi in azienda e certificati DOP/IGPo appartenenti ad allevamenti aderenti a sistemi di qualità nazionale o regionale o a sistemi di etichettatura facoltativa riconosciuti. Rimangono invariate le condizioni per il premio base alla macellazione (capi

macellati 12-24 mesi e allevati in azienda dal richiedente per almeno sei mesi). Per le vacche nutrici il decreto prevede l’inserimento di un premio aggiuntivo per le vacche nutrici che non risultano iscritte ai LLGG, ai registri anagrafici e alla BDN come allevamenti da latte e l’inserimento della razza Piemontese tra le razze che aderiscono al piano volontario di risanamento della IBR e per le quali è previsto un premio specifico. Per le agnelle da rimonta, nel decreto

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viene specificato che in caso di recessione dalla condizione di “obiettivo di risanamento dalla scrapie raggiunto” l’allevatore sarà escluso dal premio. Per i seminativi si precisa che oltre all’aumento del plafond per il frumento duro (8 milioni di euro per 2017) al quale però non corrisponde una variazione delle condizioni di ammissibilità, tra le colture proteoleaginose è previsto l’inserimento del cartamo.

AL VIA IL PAGAMENTO DEGLI ANTICIPI PAC

OPR, l’organismo pagatore di Regione Lombardia, ha avviato le procedure di pagamento dell’anticipo Pac (compreso il greening) pari al 70% del dovuto alle aziende agricole. Restano per il momento non pagabili le aziende che presentano anomalie che Opr e Agea stanno cercando di sistemare. Ci auguriamo che queste situazioni siano celermente regolarizzate per consentire anche a queste aziende di vedersi liquidare l’acconto entro il 30 novembre, come prevede la normativa. Per quanto riguarda il saldo della Pac si ritiene che possa essere presumibilmente liquidato entro il mese di gennaio.

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E’ stato approvato in conferenza Stato-Regioni il decreto che fissa i criteri e le modalità per la ripartizione di un fondo straordinario di 10 milioni di euro per il sostegno al comparto della produzione del grano duro. A tutte le imprese agricole che presenteranno domanda e che sottoscriveranno entro 30 giorni dalla data di pubblicazione un contratto di filiera della durata almeno di tre anni con Consorzi o con Organizzazioni di produttori, verrà riconosciuto un aiuto straordinario di 100 euro per ettaro fino ad un massimo di 50 ettari. Tale aiuto rientra nell’applicazione del regime “de minimis agricolo” ovvero nel limite di 15000 euro nell’arco di tre anni. Questo contributo si prefigge di assicurare una boccata d’ossigeno ai produttori di grano duro che si sono visti ridurre il prezzo da 315 euro/t del luglio 2015 a 178 euro/t del settembre 2016 (Fonte Ismea). I nostri uffici e il Consorzio Agrario sono a disposizione per fornire ogni ulteriore dettaglio.

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CAMPAGNA AMICA

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Campagna Amica in piazza Stradivari: è qui la festa Premiata dalla grandissima partecipazione dei cittadini, prosegue la presenza di Campagna Amica in piazza Stradivari a Cremona, nell’ambito del progetto ‘Le 4 stagioni di Cremona’, con il patrocinio del Comune. Anche l’ultima ‘uscita’ del Mercato degli agricoltori di Coldiretti nel salotto della città è stata un successo. Le fotografie, più di tante parole, testimoniano il valore di una giornata che ha unito la bontà dei prodotti Made in Italy garantiti dagli agricoltori alla bellezza (con l’ammiratissima esposizione ‘La zucca di Cenerentola’, fotografata da migliaia di persone), l’accoglienza (con le degustazioni dedicate al prodotto di stagione e con la zona-bimbi ‘tutti in fattoria’) e la solidarietà (con la vendita benefica della caciotta prodotta con il latte delle stalle di Amatrice, Norcia e Leonessa, con il ricavato immediatamente rivolto alla ricostruzione delle stalle e alla ripresa delle attività nelle terre del Centro Italia colpite dal terremoto), la festa (con il passaggio della banda) alla valorizzazione del nostro territorio e dei suoi frutti. Il viaggio nei sapori prosegue con altre due tappe: ci vediamo in piazza Stradivari domenica 13 novembre (ore 8-19) con una giornata che proporrà anche la ‘gara delle confetture’ e domenica 11 dicembre (ore 8-19) con una domenica intitolata ‘Dolce inverno, la festa in tavola’ e con il tema, tutto dedicato ai bambini, ‘Santa Lucia al Mercato di Campagna Amica’.

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CAMPAGNA AMICA

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Bagno di folla per Campagna Amica alla Festa della Zucca di Casalmaggiore Nella quinta edizione della ‘Festa della Zucca’ di Casalmaggiore – importante kermesse dedicata al tradizionale e buonissimo blisgòn, promossa dagli Amici di Casalmaggiore, il 17 e 18 settembre – Campagna Amica ha colorato di giallo buona parte del perimetro di piazza Garibaldi. Erano ben trentacinque i gazebo gialli degli agricoltori di Coldiretti che in un’intensa duegiorni-non-stop (ore 8-20) hanno proposto ai cittadini tutti i frutti dell’agricoltura lombarda e italiana, dall’ortofrutta (regina indiscussa dell’iniziativa) ai fiori, dai formaggi ai salumi, dal pane al vino, senza dimenticare pasta, riso, confetture, olio extravergine, miele, zuppe, dolci. Con un trait d’union rappresentato dalla zucca, divenuta anche ingrediente dell’agri-gelato proposto lungo il circuito. Da Casalmaggiore ha anche preso avvio – per proseguire nelle settimane successive sui mercati del territorio – la vendita della ‘caciotta della solidarietà’, giunta dalle terre colpite dal terremoto nel Centro Italia, fatta con il latte raccolto negli allevamenti danneggiati, per aiutare la ripresa delle attività. Oltre duecento le caciotte vendute nei giorni del debutto (nel frattempo sfioriamo “quota 1000”). Lasciamo che siano le immagini a raccontare questa memorabile due-giorni tutta nel segno del vero Made in Italy.

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PATRONATO EPACA

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Approvato il Pacchetto Previdenza Milena Galli Responsabile Provinciale Patronato Epaca

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha varato le misure della previdenza della Legge di Bilancio. Di seguito si riportano le principali novità attese con trepida-

zione soprattutto da coloro che con la Legge Fornero hanno visto spostare in avanti la decorrenza della pensione. Vi sono alcuni aspetti interessanti che possono riguardare i nostri pensionati coltivatori diretti, che di seguito evidenziamo. Va nel contempo ricordato che il provvedimento è in fase di emendamento, dunque suscettibile di variazioni.

Ape e Ape Social Potranno accedere all’Ape (ANTICIPO PENSIONISTICO) i soggetti nati tra il 1951 e il 1953 che hanno maturato non meno di 20 anni di contributi (il rimborso prevede un onere medio per ogni anno di anticipo del 4,5-4,6%). Esiste anche l’Ape “aziendale”, concepita per rendere possibile l’uscita anticipata con il contributo delle imprese dei lavoratori (sempre con 20 anni di contributi) coinvolti in situazioni di crisi. In generale l’Ape è esente da imposta e ad abbattere l’onere del rimborso sarà una detrazione in quota fissa del 50% calcolata sugli interessi. Il prestito bancario assicurato sarà concesso dopo la preventiva certificazione dell’Inps e potrà essere richiesto dagli over 63 con un anticipo massimo di 3 anni e 7 mesi rispetto agli attuali requisiti per il pensionamento di vecchiaia. I lavoratori che già aderiscono a forme di previdenza complementare potranno “sostenere” l’Ape con la Rita (rendita temporanea anticipata) usufruendo di appositi sgravi fiscali (l’aliquota prevista è tra il 15 e il 9%). Per quel che riguarda i casi di Ape aziendale, possibili sulla base di accordi tra le parti, si prevede che l’impresa sostenga i costi del rimborso attraver-

so un versamento all’Inps di una contribuzione correlata alla retribuzione percepita prima della cessazione del rapporto di lavoro (anche in questo caso la detrazione è del 50% in quota fissa sugli interessi). E’ stato introdotto anche l’APE SOCIAL per disoccupati, disabili e soggetti con famigliari disabili in possesso di almeno 30 anni di contributi e lavoratori impegnati in attività gravose (dagli operai edili fino ai macchinisti passando per le maestre d’asilo) con 36 anni di contribuzione. Era prevista una soglia a 1.350 euro di pensione lorda al di sotto della quale il rimborso ventennale del prestito-ponte sarebbe stato interamente a carico dello Stato. Soglia contestata dai sindacati nell’incontro del 14 ottobre a palazzo Chigi e che viene ora elevata a 1.500 euro (cifra che verrà confermata solo nel testo definitivo). Oltre la nuova soglia il beneficiario dell’Ape social sarà chiamato a contribuire almeno in parte agli oneri di rimborso (s’è parlato di uno 0,5% massimo per ogni anno di anticipo). Con le risorse aggiuntive potrebbe essere stato anche allargato il perimetro dei lavori riconosciuti come gravosi che possono accedere all’Ape social.

Estesa a circa 800.000 coltivatori la quattordicesima mensilità della pensione Il Governo, grazie alle richieste della Federpensionati Coldiretti, ha previsto di intervenire nella legge di stabilità, a favore di coloro che sono già in pensione, ma con un assegno minimo. In questo caso l’intervento riguarda la quattordicesima mensilità che dovrebbe aumentare sia negli importi che nella platea dei pensionati interessati. Si tratta quindi di un doppio intervento: un aumento dell’importo per gli attuali beneficiari (circa 2,1 milioni di pensionati con redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo annuo INPS), erogazione della quattordicesima anche ai pensionati con redditi fino a

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2 volte il trattamento annuo minimo INPS (circa mille euro mensili nel 2016) nella misura prevista oggi. Coldiretti spiega che questo intervento si rendeva necessario per recuperare il potere di acquisto perduto che negli anni ha determinato una situazione sociale insostenibile per i coltivatori pensionati e per le loro famiglie. In una recente intervista il Premier Renzi ha dichiarato che non c’erano risorse per estendere il bonus da 80 euro anche ai pensionati, ma l’aumento della quattordicesima può arrivare anche a 50 euro mensili

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PATRONATO EPACA

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Lavoratori precoci Potranno uscire con 41 anni di contributi i lavoratori che hanno 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni e viene cancellata in via strutturale la penalizzazione prevista per chi va in pensione prima dei 62 anni. La legge di bilancio rende più semplice l’uscita anche per chi è stato impegnato a lungo in attività usuranti. Due i requisiti per l’accesso agevolato: metà della vita lavorativa impegnata in queste attività; aver svolto mansioni usuranti per 7 anni negli ultimi 10 di lavoro escluso l’ultimo. Per lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuran-

ti si intendono i soggetti impegnati in attività come i lavori nelle cave, in cassoni ad aria compressa, svolti da palombari etc. Inoltre, riguarda lavori notturni e lavoratori addetti alla ‘linea catena’ all’interna di un’azienda. Vengono inoltre ricordati i principali vantaggi ed ossia quelli derivanti dalla cancellazione delle finestre di 12 o 18 mesi e dell’eliminazione dell’aggancio dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita. Vantaggi che in pratica portano ad un ingresso anticipato nel mondo previdenziale e che tutto sommato sembrano aver soddisfatto le varie parti sociali.

Ricongiunzione e cumulo gratuito La legge di bilancio porta in dote il cumulo gratuito dei versamenti su gestioni diverse, non solo per raggiungere la pensione di vecchiaia, ma anche per la pensione anticipata, e si potrà cumulare anche se, in una singola gestione, si sono già raggiunti i contributi minimi per un autonomo diritto alla pensione da questa singola gestione. Il criterio di calcolo dell’assegno non seguirà la regola del sistema contributivo (come nella totalizzazione), ma sarà applicato il pro-rata con le regole in vigore in ciascuna gestione, quindi l’assegno liquidato nella maggior parte dei casi sarà notevolmente più conveniente. Nella ricongiunzione c’è un costo che viene calcolato sulla base di diversi elementi. In primis, le retribuzioni del periodo precedente la presentazione della domanda. Un altro elemento è l’anzianità contributiva nella gestione dove si accentra la posizione assicurativa, nonché la maggiore anzianità derivante dal (eventuale) perfezionamento del provvedimento di ricongiunzione. Inoltre, giocano un ruolo fondamentale anche le contribuzioni accreditate nella gestione che effettua il trasferimento. Oltre alla data della domanda, sul costo della ricongiunzione pesa anche l’età dell’iscritto, che unitamente all’anzianità contributiva complessiva serve per determinare il coefficiente di calcolo della riserva matematica. Ogni ricongiunzione ha la sua storia: in alcuni casi l’onere richiesto al lavoratore è nullo, in altri è di diverse decina di migliaia di euro; in alcune ipotesi la ricongiunzione cambia il sistema di calcolo della pensione, quando sono valorizzati i

periodi antecedenti il 1° gennaio 1996 e il sistema di calcolo cambia in misto, consentendo di conseguire una maggior quota di pensione per effetto dell’aggiunta delle quote retributive che fotografano le retribuzioni più vicine alla data di cessazione che, solitamente, risultano essere di importo superiore rispetto a quelle percepite a inizio carriera. La ricongiunzione più frequente è quella che consente di trasferire i contributi dall’Inps alle gestioni sostitutive ed esclusive, per esempio quella dei dipendenti pubblici (articolo 2 della legge 29/79). Ma è possibile anche il contrario. Dopo il decreto legge 78/10 è venuta meno la possibilità di trasferire gratuitamente la posizione contributiva dalle gestioni sostitutive ed esclusive dell’Assicurazione generale obbligatoria presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti dell’Inps. Questa facoltà è rimasta esclusivamente per i lavoratori cessati dal servizio entro il 30 luglio 2010. Oggi, pertanto, l’unica possibilità di accentrare tutti i contributi alla gestione Inps è quella di ricorrere alla ricongiunzione onerosa di cui all’articolo 1 della legge 29/79. Anche in questo caso, l’onere è estremamente oneroso. La riunificazione delle diverse posizioni contributive (che non può interessare mai la gestione separata Inps) può consentire all’interessato di conseguire anticipatamente la pensione rispetto a quella di vecchiaia. Tuttavia, dopo la riforma MontiFornero, il raggiungimento delle elevate anzianità contributive richieste per il pensionamento anticipato, risulta difficoltoso se non impossibile. Quindi si tratta di una opportunità molto attesa.

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ASS. PENSIONATI / GIOVANI IMPRESA

In ricordo di Gildo Gennari Il 9 settembre abbiamo perso un grande amico, una figura storica della Coldiretti e della nostra Associazione Pensionati. All’età di 87 anni si è spento Ermenegildo Gennari (per tutti Gildo), dopo una vita caratterizzata dal lavoro, dall’amore per la famiglia, dalla passione per l’agricoltura e per il nostro territorio, da una fede autentica ed esemplare. Per la piccola comunità di Montodine – e per la più grande comunità di tutti gli agricoltori del territorio – è venuto meno un punto di riferimento importante, che ricorderemo sempre, per la sua saggezza contadina, la sua disponibilità assoluta, la sua giovialità. Gildo ci lascia una testimonianza di cristiano autentico, insieme al suo racconto di una vita nel segno dei valori veri, impegnato nei campi e nella stalla fin da ragazzino, come accadeva soprattutto a chi apparteneva a famiglie numerose (“Eravamo in otto fratelli, tre maschi e cinque femmine” ci ricordava “ed io ero anche il primo del gruppo”). L’Associazione Pensionati e Coldiretti Cremona esprimono le più sincere condoglianze alla famiglia.

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COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA ALL’EIMA INTERNATIONAL 2016 Coldiretti Giovani Impresa Cremona, come è ormai consuetudine, organizza un pullman per la visita all’ EIMA INTERNATIONAL 2016 (Esposizione Internazionale delle Industrie di Macchine per l’Agricoltura e il giardinaggio), in programma presso il quartiere fieristico di Bologna dal 9 al 13 novembre 2016. La visita si effettuerà il giorno: VENERDI 11 NOVEMBRE 2016 IL PROGRAMMA DETTAGLIATO CON L’INDICAZIONE DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE VERRA’ COMUNICATO AI DIRETTI INTERESSATI SI RACCOLGONO LE ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA 335-6185383 - 0372 499814

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AVVISI ALLE IMPRESE

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PROSEGUONO I CORSI PER TRATTORISTI L’obbligo riguarda tutti coloro che utilizzano le trattrici agricole Prosegue la programmazione dei corsi obbligatori per l’abilitazione all’uso delle trattrici agricole o forestali a ruote gommate e cingolate. I corsi di aggiornamento (della durata di 4 ore), necessari per tutti coloro che alla data del 22 marzo 2015 avevano acquisito un’esperienza di almeno 2 anni maturata nel corso degli ultimi 10 - nell’utilizzo delle attrezzature idonee per il normale ciclo produttivo (trattori agricoli

Giacomo Maghenzani Formazione

e forestali, carri elevatori semoventi con conducente a bordo, escavatori, pale caricatrici frontali, terne ed altre attrezzature individuate dall’Accordo Stato-Regioni n. 53/CSR del 22 febbraio 2012), hanno preso avvio nel mese di ottobre, in tutte le Zone, e proseguono nel mese di novembre con il calendario che riportiamo. Per l’iscrizione al corso e per tutti i dettagli, si invita a contattare con urgenza il proprio Ufficio Zona.

CALENDARIO MESE DI NOVEMBRE CORSI PER TRATTORISTI ZONA

INDIRIZZO

DATA

ORARIO

CREMONA

Via D. Ruffini, 28

Giovedì 3 novembre

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Lunedì 7 novembre

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Martedì 8 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

Via Del Macello

Giovedì 10 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

Lunedi 14 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

Giovedì 17 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

c/o Consorzio Agrario

Lunedì 21 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

Martedì 22 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

Giovedì 24 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

SORESINA - Sala Barbieri (Centro Parrocchiale)

Lunedì 28 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

SONCINO (ufficio recapito)

Martedì 29 novembre

8,30-12,30 14,00-18,00

PIZZIGHETTONE - Biblioteca (via Garibaldi)

Mercoledì 30 novembre

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News, appuntamenti, avvisi e foto su facebook e instagram Siamo su facebook, con le pagine “Coldiretti Cremona” e “Coldiretti Giovani Impresa Cremona”, nate per garantire a tutte le nostre imprese - e a tutti i cittadini impegnati con Coldiretti nella difesa dell’agricoltura italiana e nella promozione e valorizzazione del vero Made in Italy - un canale d’informazione puntuale, efficace e immediato. Sulle nostre pagine fb trovate avvisi, appuntamenti, link che riprendono le nostre iniziative e battaglie. E nella pagina “Coldiretti Giovani Impresa Cremona” ci sono tutte le nostre foto!!! “Coldiretti Cremona” è anche su Instagram con le migliori foto legate alla nostra azione e agli appuntamenti di Campagna Amica.

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DATORI DI LAVORO

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Tullo Soregaroli Politiche del Lavoro e Contrattualistica

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Governo: pubblicato il decreto correttivo dei decreti sul Jobs act

È’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2016, il decreto legislativo n. 185 del 24 settembre 2016, con il quale sono stati introdotti correttivi ai decreti legislativi n. 81, n. 148, n. 149, n. 150 e n. 151. Le modifiche introdotte sono entrate in vigore dallo scorso 8 ottobre 2016. Le modifiche apportate riguardano:

Decreto legislativo n. 81 del 2015

Le integrazioni apportate riguardano il lavoro accessorio (i cosiddetti voucher) e sono volte a garantire la piena tracciabilità dei voucher. Mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, si prevede che i committenti imprenditori non agricoli o professionisti, che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio sono tenuti, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio, a comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione. I committenti imprenditori agricoli sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 3 giorni. In caso di violazione degli obblighi di comunicazione si applica la medesima sanzione prevista per il lavoro intermittente ovvero la sanzione amministrativa da euro 400 a 2.400 in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. Cosa va indicato nel messaggio per gli imprenditori agricoli: - i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore; - il luogo di esecuzione della prestazione; - la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 3 giorni. Le novità riguardano anche i Decreti legislativi n. 148, 149, 150 e 151 del 2015 che però non avranno ripercussioni particolari e specifiche sul nostro settore.

Cassazione: rapporto di lavoro e successivo tirocinio La Corte di Cassazione ha statuito la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato nel caso di un lavoratore impiegato con un ruolo che denota una pregressa professionalità acquisita e può già vantare un rapporto lavorativo con lo stesso datore, in epoca antecedente alla stipula del contratto di tirocinio formativo e di orientamento. Con la Sentenza n. 18192 del 16 settembre 2016 ha precisato che il giovane va considerato un vero e proprio dipendente, in quanto l’esistenza di indici tipici della subordinazione e gli specifici compiti svolti in azienda sono inconciliabili con il percorso di formazione.

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DATORI DI LAVORO

SETTEMBRE/OTTOBRE - 2016

Enpaia: a breve la comunicazione dei redditi 2015 Comunicazione reddituale alle porte per i periti agrari e agrotecnici iscritti alla Gestione separata della Fondazione ENPAIA. Infatti, entro il prossimo 31 ottobre i suddetti soggetti dovranno comunicare il reddito professionale conseguito nel 2015, anche se pari a zero (nel caso degli agrotecnici), così come disciplinato dall’art. 11 del Regolamento. In caso di omessa o infedele comunicazione dei redditi, si applicano le sanzioni previste dell’articolo appena menzionato. A ricordarlo è l’ENPAIA con una doppia circolare apparsa sul proprio sito il 30 settembre scorso. La comunicazione dei redditi 2015, così come stabilito con delibera del Comitato Amministratore, deve essere eseguita esclusivamente in modalità telematica (tranne per gli agrotecnici che possono avvalersi anche dell’invio cartaceo). In particolare, i soggetti interessati devono: • accedere sul sito dell’ENPAIA (www.enpaia.it); • cliccare sul pulsante celeste “SERVIZI ON LINE”; • cliccare sul pulsante “ACCEDI” nel riquadro Gestione Separata dei Periti Agrari/Agrotecnici; • inserire il “Codice Utente” (che corrisponde al numero di matricola) e la Password; • cliccare su “INVIA”.

Min.Lavoro: al via l’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica l’inizio delle attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, così come previsto nella convenzione sottoscritta tra lo stesso Ispettorato del Lavoro ed il Ministero del Lavoro. La convenzione, in attesa che vengano definiti gli ultimi provvedimenti che daranno piena autonomia all’Agenzia, consentirà all’Ispettorato di avvalersi delle strutture del Ministero per emanare le prime indicazioni volte ad uniformare tutta l’attività ispettiva esercitata dal personale ispettivo di provenienza ministeriale, INPS e INAIL.

INPS: avvio controlli sul bonus assunzione giovani L’Inps informa circa l’avvio di controlli a campione in merito all’utilizzo dell’incentivo per l’assunzione di giovani previsto dall’art. 1, Decreto Legge n. 76/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99.

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DATORI DI LAVORO

NUMERO 3

SETTEMBRE/OTTOBRE - 2016

Prelievi acconto derivante dal modello 730/2016 Si comunica ai lavoratori che in base alle risultanze della dichiarazione 730/2016 verrà prelevato, con la retribuzione corrisposta nel mese di novembre, l’importo dell’unica o della seconda rata di acconto per l’Irpef e per la cedolare secca. Se tale retribuzione fosse insufficiente, l’importo residuo sarà trattenuto dalla retribuzione corrisposta nel mese di dicembre, con la maggiorazione dell’interesse nella misura dello 0,40%. Se entro la fine dell’anno non sarà stato possibile trattenere l’intera somma per insufficienza delle retribuzioni corrisposte, vi saranno comunicati gli importi ancora dovuti. La parte residua, maggiorata dell’interesse dello 0,40% mensile, considerando anche il mese di gennaio, dovrà essere da voi versata direttamente nello stesso mese di gennaio, con le modalità previste per i versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche.

INAIL: infortuni sul lavoro di almeno 1 giorno obbligo di comunicazione dal 12 aprile 2017 L’entrata in vigore del SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione in Luoghi di Lavoro) a partire dal 12 ottobre 2016, a seguito della pubblicazione sul S.O. n. 42 alla Gazzetta Ufficiale del 27 settembre 2016, del D.M. 25 maggio 2016 n. 183, fa scattare il periodo di 6 mesi (art. 18, comma 1 bis, del decreto legislativo n. 81/2008) al termine del quale scatterà l’obbligo di comunicare, a fini statistici ed informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento (lettera r), comma 1, art. 18 del decreto legislativo n. 81/2015. L’obbligo, quindi, per tutti i datori di lavoro, scatterà dal 12 aprile 2017 (il termine adozione operato dal Legislatore e’ da intendersi come conoscibilità e, quindi, dalla data di entrata in vigore della norma) e la mancata ottemperanza sarà punita con una sanzione amministrativa compresa tra 548 e 1972,80 euro, secondo la precisione contenuta nell’art. 55, comm 5, lettera h, del decreto legislativo n. 81/2008.

Consulta: permessi Legge 104 possibilità di fruizione anche per i conviventi

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La Corte Costituzionale, con sentenza n. 213/2016, ha riconosciuto la illegittimità costituzionale dell’art. 33, co 3, della legge n. 104/1992, nella parte in cui non include il convivente tra i soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l’assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità, in alternativa al coniuge, parente o affine entro il 2° grado.

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SERVIZI ALLE IMPRESE

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Bruno Toscani Reti Informatiche

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Le cartelle esattoriali notificate a mezzo Pec: importante monitorare le caselle di posta

Gli uffici di Impresa Verde Cremona offrono la gestione avanzata della pec con il servizio di monitoraggio giornaliero e di avviso La PEC (Posta Elettronica Certificata) è divenuta obbligo di legge dal 2011 per le società e dal 2013 per le ditte individuali. Questa casella di posta elettronica sta sostituendo sempre più la ormai vecchia raccomandata cartacea, della quale ha la stessa validità legale ma con l’enorme potenzialità dell’immediatezza della trasmissione e notifica. A causa dei tagli ai fondi sempre maggiori che la Pubblica Amministrazione sta subendo, questo mezzo di notifica di atti è sempre più utilizzato. In particolare è necessario sapere che il Dlgs 159/2015 ha disposto che la comu-

nicazione da parte degli uffici preposti alla notifica delle cartelle esattoriali (es. Equitalia) avvenga tramite PEC, attingendo l’indirizzo dal registro nazionale INI-PEC dove ogni impresa ha depositato l’indirizzo PEC ufficiale. Qualora questo indirizzo non risulti essere valido, la notifica avverrà presso la Camera di Commercio locale che notificherà all’interessato, tramite raccomandata cartacea, la notizia di avvenuto deposito dell’atto amministrativo. E’ altresì importante che, con la PEC, è considerata avvenuta notifica dell’atto il fatto che la casella abbia ricevuto il

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messaggio, anche se questo non viene letto dall’interessato. Da qui scaturisce l’enorme importanza di tenere monitorata giornalmente la propria casella PEC. A tale proposito ricordiamo che gli uffici di Impresa Verde Cremona hanno istituito, sin dall’avvio dell’obbligo di apertura casella PEC, la modalità di gestione avanzata offrendo il servizio di monitoraggio giornaliero e di avviso all’interessato qualora vi siano nuove comunicazioni. Ai nostri uffici potete inoltre rivolgerVi nel caso abbiate smarrito/dimenticato la password di accesso, richiedendone il reset.


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SERVIZI TECNICI

SETTEMBRE/OTTOBRE - 2016

DIVIETO INVERNALE DI SPANDIMENTO REFLUI ZOOTECNICI Introdotto il criterio di flessibilità legata al meteo

Come ogni anno torna il divieto di spandimento per i reflui di origine zootecnica. Il nuovo Piano di Azione per le aree vulnerabili e le Linee Guida per le aree non vulnerabili introducono alcune novità. Vediamo nel dettaglio come dovranno essere gestiti per le varie categorie di effluente i periodi di divieto: dal 15 dicembre al 15 gennaio per il letame bovino, ovicaprino e di equidi, quando utilizzato su pascoli e prati permanenti o avvicendati ed in pre-impianto di colture orticole; 90 giorni tra 1 novembre e fine febbraio, di cui 60 continuativi, dal 1 dicembre al 31 gennaio, e i restanti 30 definiti in funzione dell’andamento meteorologico, nei mesi di novembre e/o di febbraio (secondo i bollettini agrometeorologici emessi da Regione Lombardia): a) per i fertilizzanti azotati e gli ammendanti organici di cui al d.lgs. 75/2010; b) per i letami diversi da quelli della lettera a) e per i materiali assimilati al letame; c) per il liquami e materiali ad essi assimilati, per le acque reflue, e per i fanghi derivati da trattamenti di depurazione di cui al decreto legislativo 99/1992,per le aziende con ordinamenti colturali che prevedono almeno una delle seguenti opzioni - presenza di prati e/o cereali autunno vernini e/o colture ortive e/o, arboree con inerbimenti permanenti; - terreni con residui colturali; - preparazione dei terreni ai fini della semina primaverile anticipata o autunnale posticipata. La possibilità di avere 60 giorni di divieto continuativi e gli altri 30 secondo l’andamento meteorologico consentirà di avere maggiore flessibilità sia per il concludersi dei lavori autunnali sia nell’anticipo dei lavori primaverili gestendo così le giornate di tempo favorevole alla distribuzione degli effluenti. I bollettini agrometeorologici avranno cadenza quindicinale e saranno emanati per aree geografiche omogenee. 120 giorni tra 1 novembre e fine febbraio: a) per il liquami e materiali ad essi assimilati, per le acque reflue e per i fanghi derivati da trattamenti di depurazione di cui al decreto legislativo 99/1992, nei terreni destinati a colture diverse ricadenti nel divieto dei 90 giorni.; b) per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiore la 65%. Aziende aderenti alla Deroga Nitrati: a) divieto di spandimento dal 1 novembre al 31 gennaio. Nel mese di febbraio spandimento consentito in base alle condizioni agrometeorologiche emanate sul bollettino regionale. Nessun divieto per l’ammendante compostato verde e per l’ammendante compostato misto, in presenza di tenori in azoto IL

Andrea Ragazzini Servizi Tecnici

totale inferiori al 2.5 % sul secco di cui non oltre il 20 % in forma di azoto ammoniacale. Si ricorda che l’impiego di utilizzo dei fanghi non è consentito su terreni che ricevono effluenti di allevamento.

“Buone prassi aziendali e controllo delle aflatossine nel latte” Incontri con gli allevatori a Crema (8 novembre) e a Cremona (10 novembre) “Buone prassi aziendali e controllo delle aflatossine nel latte”. E’ il tema di due incontri organizzati da Coldiretti Cremona, rivolti ai nostri Soci ed in particolare agli allevatori, con il dott. Maurilio Giorgi, Direttore Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Ats Valpadana (ex Asl di Cremona). Questo il calendario: CREMA - Sala Riunioni Uff. Zona Coldiretti MARTEDÌ 8 NOVEMBRE, ore 10 CREMONA - Sala Riunioni Uff. Zona Coldiretti GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE, ore 10 Sarà l’avvio di un ciclo di appuntamenti che intendono rispondere alla necessità di informazione delle nostre Aziende, attraverso il dialogo con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria in merito ai temi sanitari, alle pratiche e azioni necessarie nella cura dell’allevamento.

DIVIETO DI BRUCIATURA DELLE RAMAGLIE Ricordiamo alle aziende che, come stabilito dalla D.G.R. n°X/2525 del 17/10/2014, dal giorno 15 OTTOBRE 2016 al giorno 15 APRILE 2017 è in vigore il divieto di bruciatura delle ramaglie e degli scarti derivanti dalle operazioni silvicolturali. Per tutte le informazioni gli uffici zona sono a disposizione. CREMONESE

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FISCALE

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Prelazione agraria, le novità Maurizio Inzoli Ufficio Fiscale Impresa Verde Cremona

Nella legge relativa alla semplificazione del settore agricolo, il cosiddetto “Collegato Agricolo”, sono contenute diverse novità, tra queste sono previsti cambiamenti in tema di prelazione agraria. Infatti viene prevista la facoltà di far valere la prelazione agraria anche da parte degli imprenditori agricoli professionali (IAP) che siano iscritti alla previdenza agricola. In particolare è stato previsto che gli IAP: • hanno diritto di prelazione sul fondo rustico confinante, se sul fondo non sono insediati mezzadri, coloni o affittuari coltivatori diretti; • non hanno però diritto di prelazione sul fondo rustico che coltivano in qualità di affittuari.

Quindi nel caso di vendita di un terreno la prelazione agraria spetterà in primo luogo al coltivatore diretto affittuario del terreno e in secondo luogo a coltivatori diretti e IAP proprietari dei terreni confinanti, se sul fondo non sono insediati mezzadri, coloni o affittuari coltivatori diretti. Lo IAP che intenda far prevalere la prelazione agraria dovrà dimostrare di avere i requisiti già necessari al coltiva-

tore diretto, ovvero : • la coltivazione biennale del fondo confinante, • il possesso da parte della propria famiglia di una capacità lavorativa non inferiore a un terzo delle necessità colturali del fondo in aggiunta agli altri terreni già posseduti, • la mancata vendita di fondi rustici nel biennio precedente l’esercizio della prelazione.

Prossime scadenze • 25 ottobre: presentazione del modello 730 integrativo, relativo a oneri deducibili o detraibili non inseriti in precedenza. • 31 ottobre: presentazione del modello Iva-TR per la richiesta di rimborso o compensazione del credito iva trimestrale relativo al terzo trimestre 2016. • 16 novembre: versamento del debito iva mensile relativo a ottobre e del debito iva trimestrale relativo al terzo trimestre. • 16 novembre: versamento delle ritenute d’acconto relative a fatture pagate nel mese precedente. • 16 novembre: versamento contributi Inps per coltivatori diretti e iap. • 30 novembre: versamento dei secondi acconti derivanti da Unico 2016.

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FISCALE

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Canone TV, ecco come chiedere il rimborso o l’esonero La novità del 2016 di introdurre il pagamento del canone tv nella bolletta di fornitura di energia elettrica ha sollevato diverse problematiche relative a pagamenti non dovuti o mancati pagamenti. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito come provvedere alla richiesta di rimborso nel caso in cui sia stato pagato il canone RAI, anche se non dovuto. Con un provvedimento emesso il 2 agosto scorso è stato pubblicato il modello, con le relative istruzioni per richiedere il rimborso del canone di abbonamento alla tv per uso privato indebitamente pagato attraverso l’addebito sulle fatture di energia elettrica. Il modello è disponibile sui siti internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov. it e della Rai www.canone.rai.it. L’Agenzia ha stabilito che i contribuenti possono inviare un’istanza in uno dei seguenti modi: • con raccomandata (allegando anche un copia di un documento di identità) a: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. • Inoltre dal 15 settembre 2016 è attiva una applicazione web direttamente online sul sito delle Entrate. I motivi della richiesta di rimborso possono essere: • requisito di esenzione (over 75 con reddito complessivo familiare non

superiore a 6.713,98 euro) ove sia stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva. • requisito di esenzione per effetto di convenzioni internazionali e sia stata presentata dichiarazione sostitutiva. • si è proceduto al pagamento del canone sia tramite addebito sulle fatture di energia elettrica, sia con modalità diverse dall’addebito. • aver pagato il canone presente nelle fatture di energia elettrica e lo stesso canone risulta corrisposto anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad altro componente della famiglia anagrafica. (In questo caso, la domanda vale anche come dichiarazione sostitutiva per richiedere il non addebito sulla propria utenza elettrica e comunicare il codice fiscale del familiare che già paga il canone mediante la sua fornitura elettrica). • aver presentato dichiarazione sostitutiva di non detenzione di tv. I rimborsi verranno effettuati con accredito sulla prima fattura dell’energia elettrica utile. Se tale modalità non andrà a buon fine il rimborso sarà

pagato direttamente dall’Agenzia delle entrate. Nel caso invece che nella bolletta di fornitura elettrica non sia stato addebitato il canone tv, e al contempo non sia stato addebitato a nessun altro componente della famiglia anagrafica, si deve procedere con il pagamento autonomo del canone. In tal caso si deve provvedere al pagamento con il modello F24 dell’intero importo annuo di 100,00 euro entro la scadenza del 31 ottobre. Il codice di versamento è TVRI, mentre nel caso di nuovo possessore di apparecchio televisivo il codice è TVNA. Rimane in vigore la possibilità di presentare idonea dichiarazione di esonero dal pagamento del canone dichiarando che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica a loro intestata è presente un apparecchio tv, sia proprio che di un componente della loro famiglia anagrafica. In questo caso la dichiarazione va presentata ogni anno ed in particolare per essere esenti dal canone 2017 la scadenza di tale adempimento è il 31/1/2017.

www.cremona.coldiretti.it - il sito di Coldiretti Cremona Avvisi, bandi, news, appuntamenti vengono comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo online www.cremona.coldiretti.it. In particolare, per gli aggiornamenti e il calendario delle iniziative rivolte agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, l’agenda con le iniziative sul territorio, accanto a link e di indirizzi utili. E’ possibile sfogliare i numeri del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona, la newsletter settimanale W l’agricoltura e tutte le pubblicazioni e guide edite da Coldiretti Cremona.

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AGRICOLTURA IN CLASSE

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Agribenessere: il cibo non è solo cibo Al via il progetto di educazione agro-alimentare rivolto alle Scuole

S’intitola “Agribenessere: il cibo non è solo cibo” il progetto di educazione agro-alimentare avviato dal Comune di Cremona in collaborazione con Regione Lombardia, che vede in campo in qualità di partner Coldiretti Cremona e Slow Food Cremona, con l’impegno di dar vita a una serie d’attività – dalle lezioni in classe, ai laboratori del gusto, passando per la visita nelle aziende agricole e nei Mercati di Campagna Amica – che invitino alunni e studenti a riflettere sul valore del cibo, che è intreccio di esigenze primarie, identità culturali, tradizioni e condivisione, ma anche di produzione, economia, consumo. Il progetto ha preso il via nei giorni scorsi, si rivolge in primis agli Istituti Superiori di agraria e turistico-alberghiera e ai Centri di Formazione Professionale ad indirizzo alberghiero, ma nel contempo si apre a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Cremona e Istituti superiori di secondo grado. Tra gli obiettivi vi è quello di promuovere la conoscenza e l’importanza dell’agricoltura e del sistema agroalimentare attraverso sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Per ogni ulteriore informazione e per le adesioni, si invitano le Scuole a contattare i nostri uffici (tel. 0372 499819).

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Leggiamo le etichette Incontro con gli studenti della Scuola Casearia di Pandino Gli studenti della Scuola Casearia di Pandino sono stati i primi interlocutori dell’apprezzato intervento sul tema dell’etichettatura proposto dal dott. Lorenzo Bazzana, Area Economica Coldiretti Nazionale, lunedì 17 ottobre a Pandino, nell’incontro promosso dal Plis, Parco Sovraccomunale fiume Tormo (in collaborazione con Scuola e Comune), presso la sala consiliare. Aperto dal saluto di Mirko Signoroni, Sindaco di Dovera e Presidente del parco del Tormo, e di Maria Luise Polig, Sindaco di Pandino, l’incontro – al quale erano presenti anche il Direttore di Coldiretti Tino Arosio, il Vicepresidente provinciale Mauro Berticelli e il Presidente dell’Associazione Pensionati Oreste Casorati, insieme ad agricoltori del territorio – ha offerto l’occasione per un’approfondita e interessante analisi in merito al valore delle etichette, all’utilità di saperle leggere, nonché alla necessità di avere etichette chiare e trasparenti – con l’indicazione dell’origine – per tutti i cibi. L’impegno di Coldiretti in tema di educazione agroalimentare prosegue.

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