Coldiretti cremona informa 12 anno 2014

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MAFIA: E’ NATO L’OSSERVATORIO PER LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ AGROALIMENTARE Promosso dalla Coldiretti. Giancarlo Caselli presiede il Comitato Scientifico Si chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” la nuova Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. La fondazione è presieduta da Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti. Giancarlo Caselli guida il Comitato Scientifico della Fondazione, mentre al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza. La presentazione è avvenuta il 19 marzo con la partecipazione dei Ministri della Giustizia Andrea Orlando e delle Politiche Agricole Maurizio Martina, alla vigilia dell’incontro del Santo Padre con le vittime delle mafie, nella "Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie" promossa dalla Fondazione "Libera". “Di fronte al luogo comune diffuso all’estero che porta gli stranieri ad assimilare l'Italia alla mafia oltre alla pizza o alla pasta, con la Fondazione ci vogliamo fare carico dell’indignazione del 65% degli italiani che non sopporta che la criminalità organizzata danneggi l'immagine del nostro paese e che si sente offeso perché ritiene che la gran parte dei cittadini non ha niente a che fare con i criminali, secondo l’indagine Coldiretti /Ixe” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel precisare che “c’è tuttavia una minoranza del 12 per cento che è rassegnata e lo considera normale, visto che l'abbiamo esportata in tutto il mondo, e un 19 per cento che pensa addirittura che faccia parte dell'immaginario collettivo anche grazie film come Il Padrino, La Piovra ed altri”. I tentacoli della criminalità organizzata italiana sono usciti dalla realtà locale e nazionale per infiltrarsi nell’economia e nella società di numerosi Paesi europei, secondo il recente rapporto Transcrime. I settori dell’agricoltura e della pesca sono nel mirino di Cosa Nostra e della Camorra in Spagna dove non manca l’interesse della stessa Camorra e quello della Ndrangheta nel comparto della ristorazione. Tra i centri maggiormente toccati – riferisce la Coldiretti – ci sono la capitale Madrid, Vigo e l’Andalusia. Nel Regno Unito, la Camorra ha puntato sui bar e sui ristoranti e la scozzese Aberdeen è considerata un polo particolarmente sensibile. In Germania la Ndrangheta guarda con crescente interesse alle strutture legate alla gastronomia, con preferenza per le città di Geldern, Oberhausen e Duisburg. La criminalità organizzata, infine, non dimentica l’Est europeo. Anche per la vicinanza geografica, l’Albania rappresenta un buon mercato per la Sacra Corona Unita per quanto riguarda bar e ristoranti, mentre opera con illeciti profitti la Camorra in Romania in attività legate all’agricoltura e alla pesca soprattutto nella zona di Vaslui ai confini con la Moldova e in prossimità del Mar Nero.


IN PRIMO PIANO

“La criminalità organizzata si combatte con la trasparenza, soprattutto in un settore come l’agroalimentare, dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, con circa un terzo (33%) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole” ha affermato il Presidente Moncalvo. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato - continua il Presidente della Coldiretti - il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. E’ necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero e venga bloccato ogni finanziamento pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made in Italy dal campo alla tavola. Con l’Osservatorio si intende creare un complesso di controlli che assicuri la più completa informativa ai consumatori, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In tale prospettiva, la Fondazione intende promuovere iniziative di approfondimento in merito agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le Autorità amministrative indipendenti che possano interferire nel mercato dell’agroalimentare, analizzando e approfondendo, in particolare, le attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

La Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei consumatori, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità in materia ambientale e alimentare e per la condanna al risarcimento dei danni. Nell’ambito dei propri scopi istituzionali, la Fondazione precisa la Coldiretti - svolge un ruolo propositivo nel confronti della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, nonché delle Commissioni parlamentari d’inchiesta istituite per l’analisi conoscitiva dei fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale. La criminalità si deve combattere attraverso la creazione di un solido sistema che assicuri una tutela rafforzata all’intera filiera produttiva: a tal fine la Fondazione approfondisce il ruolo della cooperazione suggerendo anche nuove forme giuridiche ed adeguati sistemi di controllo. L’Osservatorio mette a disposizione le proprie conoscenze scientifiche e tecniche attraverso la pubblicazione, per via telematica, di riviste dal carattere giuridico e sociale, l’organizzazione di convegni, la promozione e il finanziamento di ricerche in campo universitario e con la collaborazione di altri enti pubblici e privati. L’Osservatorio intende creare una rete di contatti tra istituzioni e cittadini attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari italiane, avvalendosi degli strumenti informatici attualmente disponibili per diffondere la cultura della tipicità, della qualità e dell’origine della filiera agricola esclusivamente italiana, nella convinzione che la legalità sia una condizione essenziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese e che la lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali.

Venerdì 21 Marzo 2014 - Anno IX, Numero 12 ♦ In primo piano. Nato l’Osservatorio per la lotta alla criminalità agroalimentare ♦ Mafia nel piatto. Ecco le “etichette criminali” // Puntare sulla trasparenza ♦ Coldiretti Lombardia. Primavera, allerta frutteti per il calo di temperature ♦ Giovani. Misura 112 PSR, apertura nuova bando ♦ Territorio. Coldiretti alla festa dell’albero a Crema, mele ai bambini ♦ Informazione alle imprese. Datori di Lavoro // Servizi tecnici // Terranostra ♦ In agenda. Appuntamenti // Mercato di Campagna amica // Quotazioni


IN PRIMO PIANO

LA MAFIA NEL PIATTO 1/2 MILIARDI DI SEQUESTRI NEL 2014 Siamo di fronte a una drammatica escalation con i sequestri che hanno già raggiunto nel 2014 il valore di circa mezzo miliardo nell’agricoltura e nell’alimentare, diventate aree prioritarie di investimento dalla criminalità organizzata che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perché consente di infiltrare in modo capillare la società civile e condizionare la via quotidiana delle imprese e delle persone. E’ quanto ha denunciato Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, che per contrastare questo fenomeno ha sostenuto la nascita in Italia della Fondazione ’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, promossa dalla Coldiretti. Le organizzazioni criminali legate a mafia, camorra e ‘ndrangheta - sottolinea la Coldiretti - sono state tutte coinvolte nelle operazioni più rilevanti dei primi due mesi del 2014. All’inizio dell’anno gli agenti della Dia di Caltanissetta hanno sequestrato beni per un valore di 45 milioni di euro di cui facevano parte 10 imprese, 25 fabbricati, terreni per un’estensione complessiva di circa 150 ettari e numerosi conti correnti bancari, tutti riconducibili ad un imprenditore della provincia di Palermo, residente a Caltanissetta, ritenuto essere soggetto in contatto e interlocutore privilegiato di personaggi di spicco di Cosa nostra nei territori di Caltanissetta e Palermo. Una vera e propria holding nel settore della ristorazione si era insediata a Roma dove i Carabinieri hanno sequestrato 23 i locali, tra ristoranti-pizzerie e bar dal più noto "Pizza Ciro" in via delle Mercede, tra piazza di Spagna e Montecitorio, ma anche "Ciro & Ciro", "Zio Ciro", "Pummarola e Drink", "Sugo" e la gelateria "Ciucculà" al Pantheon. Un impero creato, secondo quanto reso noto dagli inquirenti, nell'ambito del maxi blitz contro il clan Contini di Napoli, dai fratelli napoletani Salvatore, Antonio e Luigi Righi ai quali è stato contestato il concorso esterno in clan camorristico. Immobili, aziende e numerosi rapporti finanziari per un valore di circa 250 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a Palermo, in una complessa operazione che ha portato alla luce le rilevanti attività economiche dell'organizzazione mafiosa facente capo al clan dei Galatolo, legate al mercato ortofrutticolo e al suo indotto. A fine febbraio la Guardia di finanza di Crotone ha eseguito sei nuovi provvedimenti di custodia cautelare, disposti dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nell'ambito dell'indagine "Insula" a seguito di nuove risultanze investigative che evidenziavano sostanzialmente la compromissione degli organi amministrativi e tecnici del Comune di Isola Capo Rizzuto, i quali sarebbero stati pienamente consapevoli dell'interesse della cosca Arena all'aggiudicazione della gara per la gestione di un terreno confiscato alla stessa famiglia di 'ndrangheta. La tendenza in atto è destinata a far salire il volume d'affari complessivo della criminalità organizzata che, secondo il rapporto Agromafie Coldiretti/Eurispes, aveva raggiunto circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese, perché la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. È peculiarità del moderno crimine organizzato estendere, con approccio imprenditoriale, il proprio controllo dell’economia invadendo i settori che si dimostrano strategici ed emergenti, come è quello agroalimentare. Per questo le mafie – sottolinea la Coldiretti – hanno già imposto il proprio controllo sulla produzione e la distribuzione di generi alimentari del tutto eterogenei tra loro. Controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, del caffè, dello zucchero, dell’acqua minerale, della farina, del pane clandestino, del burro e, soprattutto, della frutta e della verdura. Potendo contare costantemente su una larghissima ed immediata disponibilità di capitale e sulla possibilità di condizionare parte degli organi preposti alle autorizzazioni ed ai controlli, si muovono con maggiore facilità rispetto all’imprenditoria legale. Alcune stime - precisa la Coldiretti - valutano almeno 5.000 locali di ristorazione in Italia in mano alla criminalità organizzata (bar, ristoranti, pizzerie), nella maggioranza dei casi intestati a prestanome. Secondo la Direzione Investigativa di Roma ben il 15% del fatturato realizzato dalle attività agricole appartiene all’illecito.


IN PRIMO PIANO

La Ma ia nel piatto con le etichette criminali Il Presidente di Coldiretti Cremona Voltini: “Puntare sulla trasparenza”

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Cremona - Anno IX

Dalla ma ia che tenta di in iltrarsi nella gestione delle aziende agricole a quella che entra nel piatto. Il crimine organizzato inquina l’economia anche solo con il nome, come ha scoperto la Coldiretti che per la prima volta ha censito gli esempi più scandalosi di prodotti agroalimentari, venduti in Italia, in Europa e nel mondo, con nomi che richiamano gli episodi, i personaggi e le forme dell’iconogra ia ma iosa. La ricerca è stata illustrata nell’ambito della presentazione della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, promossa dalla Coldiretti con la Presidenza del Comitato Scienti ico del procuratore Giancarlo Caselli. “Dopo aver sfruttato le immagini della bellezza dei nostri territori, adesso il marketing industriale agroalimentare punta sui simboli e sui nomi che richiamano l’ambiente del crimine organizzato per vendere prodotti alimentari che con l’Italia non c’entrano nulla, ma che sfruttano stereotipi negativi per fare business sul buon nome delle nostre produzioni. E’ una vergogna” spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia che insieme a tutti i presidenti delle Federazioni provinciali della Coldiretti Lombarda sta partecipando ai summit in difesa dell’agroalimentare italiano. Il Presidente della Coldiretti nazionale Roberto Moncalvo ha chiesto “l’intervento delle Istituzioni nazionali e comunitarie per porre ine a un oltraggio insopportabile” alla vigilia dell’incontro del Santo Padre con le vittime delle ma ie, oggi, nella "Giornata della memoria delle vittime innocenti delle ma ie" promossa dalla Fondazione "Libera". Fra i prodotti che la Coldiretti ha trovato in vendita sui mercati internazionali ci sono ad esempio le noccioline “Chilli Ma ia” aromatizzate al peperoncino, la “Sauce Maf ia” a Bruxelles, la pasta “Ma ia” a Taiwan, le spezie “Palermo Ma ia Shhoting” in Germania, o l’amaro “Il Padrino”. “Se non fosse drammatico, questo richiamo al crimine organizzato sarebbe ridicolo – commenta Prandini – visto che la lotta al crimine organizzato è ormai uno dei valori fondanti della nostra società civile e considerato lo sforzo delle forze dell’ordine per contrastare l’attività della ma ia in Italia e all’estero”. In Lombardia, ad esempio, sono stati sequestrati alla criminalità organizzata 50 terreni agricoli e fabbricati rurali in 29 comuni fra Milano, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese. In totale sono 184 i centri dove lo Stato è intervenuto – spiega la Coldiretti regionale - delineando una “mappa della presenza ma iosa” che interessa, a livello di sequestri, il 12% del territorio lombardo e riguarda, per la maggior parte, appartamenti, ville, box, capannoni e attività commerciali. In totale in Lombardia sono 1.186 i beni sequestrati: si tratta della prima regione del centro nord e la quarta in Italia dopo Sicilia, Campania e Calabria. In provincia di Milano il 43% dei comuni (58 su 134) e in quella di Monza il 24% (13 su 55) è stata interessata dalla con isca di appartamenti, box, aziende, capannoni, attività commerciali e terreni agricoli riconducibili al crimine organizzato.


IN PRIMO PIANO

La stessa cosa è avvenuta per quasi il 16% dei comuni bresciani (32 su 206), per il 13,5% di quelli in provincia di Varese (19 su 141), per il 10% in provincia di Como (16 su 160). “La creazione, da parte di Coldiretti, di un Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare è un passaggio fondamentale, per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano e rendere sempre più ef icace la nostra azione a difesa del vero Made in Italy” sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona. “Dal rapporto sull’incidenza delle proprietà ma iose in Lombardia osserviamo che il territorio cremonese appare tra i meno colpiti, con 3 comuni interessati dalle con ische, su 115, e una percentuale del 2,6%. Sono comunque valori troppo alti, che non possiamo accettare e che dobbiamo contribuire ad abbattere”. “La strada maestra per combattere la criminalità organizzata – conclude Voltini – è la trasparenza. Quella che noi cerchiamo di affermare ogni giorno con la correttezza delle nostre imprese, con lo strumento dei Mercati di Campagna Amica nei quali il produttore ci mette la faccia, e con la nostra battaglia perché sia pienamente attuata la legge che impone in etichetta l’origine dei prodotti. Ed è anche fondamentale che venga bloccato ogni inanziamento pubblico alle imprese che non valorizzano il vero Made in Italy dal campo alla tavola”.

Bergamo, domenica summit contro la ma ia nel piatto

mentre i buoni prodotti s ilano in piazza Dante

A Bergamo summit contro la ma ia nel piatto, mentre i buoni prodotti dell’agricoltura lombarda saranno i protagonisti del farmers’ market di piazza Dante. E’ questo il programma della seconda tappa dell’Expotour che si terrà questa domenica 23 marzo nel capoluogo orobico. Sono 11 i prodotti Dop dell’agricoltura bergamasca – spiega la Coldiretti – ci sono i salamini italiani alla cacciatora, l’olio extravergine di oliva dei laghi lombardi ma soprattutto nove formaggi: il Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana, il Bitto, il Provolone, il Taleggio, il Quartirolo, il Salva Cremasco, il Grana Padano, il Gorgonzola e, ultimo in ordine di tempo, lo Strachitunt. I “magni ici” undici saranno protagonisti anche di una tappa delle “Olimpiadi dell’Italian food” con la “s ida del tagliere” dedicata a chi identi icherà più prodotti in meno tempo. Una gara che si terrà in piazza Dante, nell’ambito del farmers’ market allestito per l’Expotour con oltre 80 agricoltori in Piazza Dante, per tutta la giornata. Mentre dalle 10.30 presso la Sala del Mosaico del Palazzo dei contratti della Camera di Commercio, previsto il convegno che avrà come tema “Legalità e responsabilità alimentare : la s ida di Expo per l’agricoltura del futuro”. Oltre all’ex procuratore Caselli attuale Presidente del comitato scienti ico della Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, parteciperanno: Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, Alberto Brivio Presidente Coldiretti Bergamo, Cosimo Piccinno Generale D. Comandante carabinieri NAS, di Mons. Vittorio Nozza vicario episcopale per i laici e per la pastorale, di Gianni Fava assessore Agricoltura Regione Lombardia, di Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti, di Roberto Maroni presidente Regione Lombardia e di Maurizio Martina Ministro Politiche Agricole Alimentari e Forestali.


COLDIRETTI LOMBARDIA

Primavera, allerta frutteti per calo temperature dopo inverno rovente con 2,5 gradi sopra media Primo giorno di primavera dopo uno degli inverni più caldi che si ricordino. Secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia su mappe CNR, le temperature della stagione appena conclusa nella regione sono state fra i 2 e i 2,5 superiori alle media di riferimento (calcolata sul trentennio 1971-2000). In particolare – spiega ancora la Coldiretti lombarda – sulla fascia sud orientale, fra Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, andando verso il lago di Garda e il Veneto si è registrato l’inverno più “rovente”. A livello nazionale – aggiunge la Coldiretti – è stata la stagione più calda degli ultimi due secoli.

“Siamo di fronte a un cambiamento climatico che impone agli agricoltori un controllo continuo delle condizioni meteo che vanno poi a in luire in maniera sulle condizioni dei terreni, sulle semine e sui raccolti” spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, guardando anche alle previsioni dei prossimi giorni che prevedono l’arrivo delle piogge e un abbassamento delle temperature anche di 5-7 gradi rispetto alle massime degli ultimi giorni.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

In allerta i frutticoltori. In Valtellina i meleti non sono ancora in iore, ma dalle gemme iniziano a intravvedersi i primi petali: “Per adesso la situazione è sotto controllo, il momento più delicato è quando i iori sono aperti. Speriamo che le temperature non scendano sotto lo zero” spiega Pietro Panizza, che coltiva mele in provincia di Sondrio. Preoccupazione anche nell’Oltrepo pavese dove, per via delle alte temperature delle scorse settimane, le piante sono già in ioritura.

“Sia le albicocche che le pesche sono in anticipo di un mese rispetto a una stagione normale – spiega Luciano Rosina, agricoltore di Ponte Nizza –. E per le piante più delicate, come quelle di albicocche, bastano due mattine con temperature appena sotto zero per bruciare un intero raccolto. Le pesche possono resistere di più – dice ancora il frutticoltore pavese, che nei dieci ettari della sua azienda coltiva anche diversi tipi di mele – ma le altre piante potrebbero soffrire un’ondata di freddo”.


PRIMAVERA


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Coldire alla Festa dell’albero a Crema: mele in dono ai bambini, per una merenda a km 0 “La mela è ricca di vitamine, di acqua e sali minerali. Conene fibra e sostanze con a vità an -ossidante, che proteggono l'organismo. Tonifica i bronchi, pulisce le vie polmonari, elimina le tossine dell'intes no. Fa bene ai bambini, ai quali dà energia, e anche ai genitori, visto che è un alimento perfe o per chi vuole rime ersi in forma, e magari è a dieta”. E’ par ta da questo “elogio della mela e di tu e le merende a base della buona fru a italiana” la partecipazione di Coldire Cremona alla 16esima edizione della “Festa dell’albero”, inizia va promossa in piazza Duomo a Crema – svoltasi stama na, nel primo giorno di primavera, secondo tradizione – con la regia dell’Is tuto Agrario Stanga (Sede di Crema). Coldire Cremona ha distribuito cen naia di mele, oltre un quintale. So o il gazebo di Campagna Amica tu i bambini che hanno partecipato alla festa hanno avuto in dono un fru o in arrivo dall’azienda dell’imprenditrice agricola Emanuela Banderini di Rivarolo del Re: è stato questo l’invito, rivolto dagli agricoltori, a scegliere uno spun no a base della buona fru a italiana”. Per gli alunni è stata un’occasione per ricordare, oppure scoprire, che in ogni stagione gli agricoltori italiani assicurano tan fru buoni e ricchi di proprietà: dalle arance (straordinaria fonte di vitamina C che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l'influenza) alle pere (che hanno un buon potere saziante, e contengono zuccheri semplici come il fru osio, fibra, molta acqua e poche calorie), e poi i kiwi ricchi di vitamina C, e magari i fru che arriveranno presto, come le ciliegie dalle mille proprietà benefiche (ricche di sali minerali e vitamine, sono anche un’insospe abile fonte di calcio) o le albicocche, vero e proprio concentrato di vitamina A. Con il tema “Per fare un albero…ci vuole un seme”, la Festa dell’albero, dalle ore 9 alle 12,30 , ha trasformando Piazza Duomo, cuore della ci à di Crema, in un giardino.

Allo stand di Coldire , alunni con il Vescovo di Crema Mons. Oscar Cantoni


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A raverso le immagini, raccon amo la Festa dell’Albero, edizione 2014, stama na in piazza Duomo

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Per l’intera ma nata gli allievi dello “Stanga” hanno distribuito cen naia di giovani pian ne autoctone, col vate nel vivaio della scuola, consegnandole a quan si sono impegna a me erle a dimora nel proprio orto o giardino, prendendosene cura. A tu e le classi che sono intervenute è stata inoltre donata una viola, simbolo dell’impegno a difesa della natura, che deve accomunare scuola, famiglie e agricoltori. La partecipazione di Coldire è stata anche occasione per proseguire nella promozione di Agribenessere… a Scuola di Salute, il proge o dida co che gli agricoltori stanno portando nelle scuole. Obie vo del proge o è mostrare ai bambini e ragazzi, e con loro alle famiglie, tu o il valore di un’alimentazione corre a ed equilibrata, naturalmente made in Italy. Sono 51.534 (24.283 nel distre o di Crema, 21.575 in quello di Cremona e 6.676 a Casalmaggiore) gli alunni in età scolare, fra i 3 e i 18 anni, dalle scuole dell’Infanzia alle Superiori, che Coldire Cremona considera interlocutori privilegia in questo percorso tu o nel segno dell’agricoltura e dell’ambiente.


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NUOVE SANZIONI IN MATERIA DI: CONTRASTO LAVORATORI IN NERO VIOLAZIONE ORARIO DI LAVORO Pubblicata dal Ministero del Lavoro la circolare n. 5/2014 del 4 marzo 2014 avente per oggetto: art. 14 - D.L. n. 145/2113 (conv. da L. n. 9/2014) misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare – maxisanzione, revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni per violazione della disciplina in materia di durata media dell’orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali.

MAXISANZIONE PER IL LAVORO "NERO" L’importo delle sanzioni amministrative connesse all’impiego di lavoratori irregolari, cioè privi della comunicazione preventiva di assunzione al centro per l’impiego, è aumentato del 30 per cento e a far data dal 22 febbraio 2014 non si applica più la procedura di diffida. Maxisanzione “ordinaria”

Maxisanzione “affievolita”

Da euro 1.950 ad euro 15.600 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di euro 195 per ciascuna giornata di lavoro effettivo

Da euro 1.300 ad euro 10.400 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di euro 39 per ciascuna giornata di lavoro irregolare, nel caso in cui il lavoratore risulti regolarmente occupato per un periodo lavorativo successivo

REVOCA DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE

DATORI DI LAVORO

DELL'ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE La revoca della sospensione del provvedimento è aumentata del 30%: i nuovi importi da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale sono pari ad euro 1.950 nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare e ad euro 3.250 nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro - trovano applicazione in relazione alle richieste di revoca del provvedimento effettuate dal 24 dicembre 2013, anche se riferite a condotte poste in essere prima di tale data.

SANZIONI PER VIOLAZIONI SUI TEMPI DI LAVORO La Legge 9/2014 ha duplicato e non più decuplicato gli importi sanzionatori legati alla violazione delle disposizioni in materia di orario medio settimanale, riposi giornalieri e settimanali (come originariamente previsto dal Dl 145/2013), ed ha stabilito che la disposizione può essere applicata sulle violazioni commesse a partire dall’entrata in vigore del Dl 145/2013 e quindi dal 24 dicembre 2013. Da ciò deriva che le violazioni commesse fino al 23 dicembre saranno soggette al regime sanzionatorio precedente, quelle commesse dal 24 dicembre in poi saranno raddoppiate.


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Si ricorda che: ▪ la durata media dell’orario di lavoro “deve essere calcolata con riferimento a un periodo non superiore a quattro mesi” (superiore se previsto dalla contrattazione collettiva); ▪ il riposo settimanale “è calcolato come media in un periodo non superiore a 14 giorni”; ▪ il riposo giornaliero deve essere usufruito “ogni ventiquattro ore”. Ai fini della applicabilità delle nuove sanzioni raddoppiate e quindi della individuazione del momento di consumazione dei relativi illeciti, i periodi di riferimento sopra richiamati: quattro mesi, quattordici giorni, ventiquattro ore, devono ricadere interamente dopo il 24 dicembre 2013.

Durata media dell’orario di lavoro La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro straordinario. A tal fine, la durata media dell’orario di lavoro deve essere calcolata con riferimento ad un periodo non superiore a quattro mesi. I contratti collettivi possono in ogni caso elevare il limite fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all’organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti collettivi

Riposo settimanale

Il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno ventiquattro ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero. Il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a quattordici giorni

Ferma restando la durata normale dell’orario settimanale, il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità

Sanzione amministrativa da 200 a 1.500 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di riferimento la sanzione amministrativa è da 800 a 3.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di riferimento, la sanzione amministrativa è da 2.000 a 10.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

Regime sanzionatorio post conversione D.L. n. 145/2013 Sanzione amministrativa da 200 a 1.500 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di riferimento la sanzione amministrativa è da 800 a 3.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di riferimento, la sanzione amministrativa è da 2.000 a 10.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

Regime sanzionatorio post conversione D.L. n. 145/2013 Sanzione amministrativa da 100 a 300 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di ventiquattro ore, la sanzione amministrativa è da 600 a 2.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di ventiquattro ore, la sanzione amministrativa è da 1.800 a 3.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

DATORI DI LAVORO

Riposo giornaliero

Regime sanzionatorio per violazioni commesse a far data dal 24 dicembre 3013


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STRAORDINARIO FUORI BUSTA RISCHIO DOPPIA SANZIONE PER IL DATORE DI LAVORO Il Ministero del Lavoro, con la nota n. 2642 del 6 febbraio 2014, rispondendo ad un quesito della Direzione Regionale Lavoro del Veneto, ha stabilito che, in caso di straordinari pagati “fuori busta”, debbano trovare applicazione le sanzioni di cui all’art. 5 della L. n. 4/1953 e, qualora gli importi corrisposti siano inferiori a quanto previsto dalla contrattazione collettiva, anche la sanzione di cui al D.Lgs. n. 66/2003.

DATORI DI LAVORO

La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che nel caso di straordinari pagati "fuori busta" il trasgressore (datore di lavoro) incorre in sanzione qualora ometta di computare a parte il lavoro straordinario e/o non corrisponda maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro. Le sanzioni previste dalla legge n. 4/1953, fanno riferimento alle violazioni relative alla consegna di un cedolino paga «infedele» e che non dia conto delle «singole trattenute». Invece, la sanzione art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 66/2003 è prevista qualora si ometta di computare «a parte» il lavoro straordinario e/o qualora lo stesso non risulti corrispondente alle «maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro». Infatti, in fase di ordinanza di ingiunzione alla violazione del datore di lavoro di retribuire un lavoratore che ha effettuato lo straordinario senza che il valore venga iscritto nel Libro Unico del Lavoro (c.d. “fuori busta”) deve essere applicata, prioritariamente, la sanzione prevista dagli artt. 1 e 3 della L. 4/1953, ove si stabilisce che “è fatto obbligo ai datori di lavoro di consegnare, all'atto della corresponsione della retribuzione, ai lavoratori dipendenti, con esclusione dei dirigenti, un prospetto di paga in cui devono essere indicati il nome, cognome, e qualifica professionale del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, gli assegni famigliari e tutti gli altri elementi che, comunque, compongono detta retribuzione, nonché, distintamente, le singole trattenute (...)” e “il prospetto di paga deve essere consegnato al lavoratore nel momento stesso in cui gli viene consegnata la retribuzione”. Detta norma, quindi, prevale su quella prevista dall’art. 5, comma 5, del D.Lgs. 66/2003 secondo la quale “il lavoro straordinario deve essere computato a parte e compensato con le maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi di lavoro ....”. In conclusione lo straordinario “fuori busta” è punito con una sola sanzione se è stato calcolato in misura corretta. Si applica cioè la sanzione per mancata indicazione sul cedolino (da 125 a 770 euro). Se invece risulta che, oltre a essere stato erogato fuori busta, è stato calcolato in misura inferiore allora le sanzioni sono due. A quella per mancata indicazione sul cedolino si aggiunge la sanzione per errata determinazione (da 25 a 154 euro - maggiorata da € 154 ad € 1.032 nel caso in cui la violazione si riferisca a più di 5 lavoratori o si sia verificata nel corso dell’anno solare per più di 50 giornate lavorative).


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"Nuova Saba ni": domande via pec a par re dal 31 di marzo Lo strumento agevola vo is tuito dal decreto-legge Del Fare è rivolto alle Piccole e Medie Imprese, operan in tu i se ori produ vi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano inves men (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impian , beni strumentali di impresa e a rezzature nuovi di fabbrica ad uso produ vo, nonché inves men in hardware, soHware e tecnologie digitali. Nel de aglio, la misura prevede: la cos tuzione presso Cassa Deposi e Pres (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili con successivi provvedimen fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno u lizzare per concedere alle piccole e medie imprese, fino al 31 dicembre 2016, finanziamen di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli inves men sopra descri ; la concessione da parte del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) di un contributo in favore delle piccole e medie imprese, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamen bancari di cui al punto 1, in relazione agli inves men realizza . Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcola su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni; la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente norma va (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.

A par re dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richieden potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamen e dei contribu alle banche e agli intermediari finanziari aderen alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Deposi e Pres (CDP) e Associazione Bancaria Italiana (ABI). L’elenco delle banche e degli intermediari finanziari interessa ad aderire è disponibile nel sito, il modulo di domanda e le istruzioni per la compilazione sono disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico; si consiglia comunque di sen re il proprio is tuto di credito per verificare l’adesione alla convenzione in quanto l’elenco presente sul sito del Ministero non è molto aggiornato. Per eventuali approfondimen gli uffici Coldire

sono a disposizione.

SERVIZI TECNICI

Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, è stato previsto un meccanismo automa co e di accesso semplificato. Infa , l’impresa presenta alla banca, tramite posta ele ronica cer ficata, un’unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento e per l’accesso al contributo ministeriale, a estando il possesso dei requisi e l’aderenza degli inves men alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha ado ato la delibera di finanziamento, il Mise procede, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all’impresa.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

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Misura 112 PSR: apertura nuovo bando La Direzione Generale Agricoltura ha approvato, con Decreto n. 1934 del 7 marzo 2014, il nuovo bando della Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori”. La Misura si pone l’obie vo di valorizzare i giovani imprenditori agricoli e forestali incen vandone l’insediamento nel territorio della Lombardia. Chi può presentare domanda? Il giovane agricoltore che al momento della presentazione della domanda:

1. ha età compresa tra i 18 anni compiu e i 40 anni non ancora compiu ; 2. ha la competenza e la conoscenza professionale; 3. presenta un Piano aziendale per lo sviluppo dell’a vità agricola; conduce, per la prima volta, in qualità di tolare/legale rappresentante una: - impresa individuale - società agricola - società coopera va La singola decisione in merito all’erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all’insediamento stesso. Quale data di insediamento si considera la data della prima movimentazione della par ta IVA, o comunque la disponibilità documentata di terreni e/o animali. Considerando i tre periodi di presentazione delle domande, più so o descri , il giovane che intende fare domanda non dovrà essersi insediato: prima del 29 novembre 2012 presentando la domanda entro il 20 marzo 2014; prima del 19 marzo 2013 presentando domanda entro il 30 giugno 2014; prima del 16 giugno 2013 presentando domanda entro il 30 se embre 2014. A quanto ammonta il contributo? Il premio è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a: € 15.000 in area svantaggiata di montagna; € 10.000 in tu e le altre zone.

SERVIZI TECNICI

Quando presentare la domanda? Le domande possono essere presentate ininterro amente fino al 30 se4embre 2014. Tu avia, al fine dell’istru oria delle domande e della redazione delle graduatorie, quest’arco temporale viene suddiviso in due periodi, di seguito elenca : 

 Presentazione delle domande: Periodo I
 
 Data inizio Dal giorno di pubblicazione
 Data fine 20.03.2014 Periodo II
 
 Data inizio 21.03.2014 Data fine 30.06.2014 Periodo III
 
 Data inizio 01.07.2014 Data fine 30.09.2014 La domanda, corredata della documentazione indicata nel bando, deve essere presentata alla Provincia sul cui territorio avviene l’insediamento. Gli uffici Coldire sono a disposizione per qualsiasi altra informazione di de aglio e per la presentazione della domanda.


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Ri ro Dedicato: cambiano i prezzi A seguito dell’entrata in vigore della legge di conversione 21 febbraio 2014, n. 9 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, il Gestore dei servizi energe ci (Gse) comunica l’aggiornamento delle condizioni per l’accesso ai prezzi minimi garan per gli impian che accedono a incen vazioni a carico delle tariffe ele riche sull'energia prodo a. A decorrere dal 1° gennaio 2014 i prezzi minimi garan il regime di ri ro dedicato, sono pari:

, defini dall’Autorità per l'energia ele rica e il gas per

al prezzo minimo garan to, come definito dall’Autorità, per gli impian fotovoltaici di potenza a va nominale fino a 100 kW; al prezzo zonale orario per gli impian fotovoltaici di potenza a va nominale maggiore di 100 kW. Alla fine di ogni anno il GSE riconosce un conguaglio a favore degli impian per i quali il ricavo associato ai prezzi orari zonali risul più elevato di quello risultante dall’applicazione dei prezzi minimi garan . L'Autorità per l’energia ele rica e il gas, con la deliberazione 618/2013/R/efr, ha modificato la deliberazione n. 280/07, definendo la nuova stru ura e i nuovi valori dei prezzi minimi garan da applicarsi a par re dal 1° gennaio 2014 che, per il fotovoltaico, hanno subito un notevole taglio passando dagli 80,6 €/MWh del 2013 ai 38,9 €/MWh del 2014. Se guardiamo poi i prezzi zonali orari basandoci sui da del 2013, le cose non migliorano di molto; infa ponderando i vari prezzi mensili nelle tre fasce orarie alle produzioni di un impianto fotovoltaico il risultato è un prezzo medio sul 2013 di 57,5 €/MWh. Pertanto, se nel 2014 i prezzi mensili zonali orari avessero il medesimo andamento del 2013, il rimborso del ri ro dedicato subirebbe un taglio di circa il 30%.

SERVIZI TECNICI

Nel complesso, il calo di reddito totale di un impianto fotovoltaico (componente conto energia + ri ro dedicato) passa da circa l’8% per un impianto incen vato con il secondo conto energia per arrivare al doppio su impian incen va dai successivi con energia, dove la componente dell’incen vo ha un’incidenza via via inferiore.


Coldiretti/EPACA – Progetto Salute – Api Colf

Protocollo d’intesa per dar vita a un nuovo welfare municipale Insieme per garantire una sempre più efficace tutela dei diritti dei Cittadini, in particolare nel settore previdenziale, amministrativo e fiscale. Insieme per dare ai propri Assistiti un sostegno e un indirizzo nelle scelte, per far accedere alle possibilità offerte dal sistema di protezione sociale. Insieme per costruire una “rete di protezione sul territorio” con l’obiettivo di determinare la crescita (attraverso la fornitura di servizi di pubblica utilità in campo previdenziale, assistenziale, fiscale e sanitario) di un nuovo welfare municipale. Con questi – ambiziosi e vitali – obiettivi è nato un “protocollo d’intesa” che lega Coldiretti Cremona (che si avvale delle sue articolazioni Patronato EPACA e Caf Coldiretti), Api Colf e Cooperativa Progetto Salute Sostegno a Casa, in una sinergia che si pone a vantaggio dei cittadini (in particolare delle categorie più deboli e bisognose d’assistenza) e dei lavoratori (che chiedono servizi in campo previdenziale, fiscale, infortunistico, sociosanitario, ecc), in un’ottica di sviluppo delle politiche del welfare.

Progetto Salute Sostegno a Casa L’arte dell’assistenza domiciliare in convenzione con S.S.N.

Coldiretti Cremona

API Colf Cremona

Patronato EPACA Caf Coldiretti

APISERVIZI CREMONA

Progetto Salute Sostegno a Casa L’arte dell’assistenza domiciliare in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (Tel 0372.455534) Prestazioni domiciliari di natura Socio - Sanitaria - attività infermieristiche (prelievi, terapie intramuscolo, sottocute, medicazioni) - attività di aiuto infermieristico (controllo parametri vitali, assunzione farmaci) - attività riabilitative ed educative Prestazioni domiciliari di natura sociale - cura della persona (igiene) - aiuto alla deambulazione - educativa e di sostegno al care-giver

Patronato EPACA

Prestazioni domiciliari di natura psicologica Prestazioni domiciliari di natura medico-specialistica (fisiatra, geriatra) Inoltre, Progetto Salute Sostegno a Casa oltre all’assistenza domiciliare offre collaborazione con Riabilita Fisiokinesiterapia Crema S.r.l. struttura convenzionata per attività riabilitative, visite specialistiche e centro di riabilitazione psicologica e comportamentale: - COUNSELLING COGNITIVO – RELAZIONALE - Consulenza educativa - Formazione nell’ambito giovanile e familiare - Problematiche di accudimento dell’anziano e sostegno dei familiari - Interventi individuali e sedute di gruppo


Coldiretti Cremona Patronato EPACA – Caf Coldiretti Tel 0372.499811 Coldiretti Cremona oltre ad assistere le aziende agricole, fornisce anche servizi alla persona tramite il proprio Patronato EPACA e fiscali, tramite Caf Coldiretti. I servizi sono garantiti da una rete di Uffici capillare su tutto il territorio della provincia di Cremona. Gli Uffici di EPACA e di Caf Coldiretti sono aperti a tutti i cittadini. Operatori qualificati sono a disposizione di quanti, lavoratori o pensionati, avessero necessità di consulenza, informazioni, disbrigo pratiche. Il Patronato EPACA ai sensi della vigente normativa garantisce la gratuità del servizio (L.152/2001 , D.M. 193/2008). EPACA gestisce informazioni, consulenze e servizi a tutti i cittadini in materia di risparmio previdenziale, diritto famigliare, successione, mercato del lavoro, assistenza sanitaria, prestazioni legate al reddito; è in collegamento in via telematica con INPS, INAIL, INPDAP, dispone di un servizio di consulenza medico-legale. EPACA Servizi offerti :

- iscrizioni, variazioni e cancellazioni previdenziali; - domande pensione (vecchiaia, anzianità, invalidità, sociale); - reversibilità per vedovi/e; - verifica del diritto alla pensione e calcolo dell’importo; - recupero e regolarizzazione delle posizioni contributive ed assicurative; - assegni e pensioni a Invalidi civili, ciechi, sordomuti, indennità di accompagnamento; - assistenza in caso di infortuni, malattie professionali. Caf Coldiretti : compilazione modelli 730, UNICO,

compilazione Modelli RED, ISE/ISEE

calcolo imposta IMU

I servizi potranno essere erogati direttamente a casa della famiglia se richiesti

API COLF - API SERVIZI Tel 0372.27471 Api-colf (Associazione professionale Italiana dei Collaboratori Famiglia e degli assistenti Domiciliari) garantisce servizi di ottima utilità alle famiglie, ai singoli specialmente con famigliari della terza età, mettendo a disposizione badanti, assistenti familiari e aiuti domestici a chiunque ne avesse bisogno, in particolare agli anziani. E’ inoltre accreditata con il Comune di Cremona. Attività dell'Associazione: - formazione di base per assistenti familiari - badanti - assistenza domiciliare non infermieristica - assistenza a domicilio - assistenza femminile - assistenza ad anziani Servizi dell’Associazione: - consulenza ed assistenza nell’applicazione del CCNL domestico - domande e offerte di lavoro nell'ambito del lavoro domestico - domande e offerte di lavoro nell’ambito dell’assistenza agli anziani (badanti) - disponibilità di baby sitter per famiglie con bambini

Sede Viale Repubblica n.22 – CREMA Tel.0373.86568 - Fax 0373.251107 Via Mantova n.95 – CREMONA Tel.0372.455534 - Fax 0372.597091 Via Galleria Virgilio n.11 - VIADANA Tel.0375.201693 - Fax 0375.205687

Coldiretti Cremona Patronato EPACA - Caf Coldiretti Sede Provinciale Via G. Verdi, 4 – CREMONA Tel.0372.499811 - Fax 0372.499899 UFFICI ZONA Via Ruffini, 28 - CREMONA Via del Macello, 34 - CREMA Via Cairoli, 3 - CASALMAGGIORE Via Lombardia, 3 - SORESINA

API COLF APISERVIZI Cremona Via Sant’Antonio del Fuoco 9/a (presso Centro Pastorale Ex Ospedalino )

CREMONA Tel.0372.27471 – 0372.803382 Fax 0372.557574

Patronato EPACA

Progetto Salute Sostegno a Casa L’arte dell’assistenza domiciliare in convenzione con S.S.N.


www.cremona.coldire8.it il sito di Coldire8 Cremona

I NOSTRI UFFICI AL SERVIZIO DELLE

Ricordiamo che gli appuntamen promossi da Coldire Cremona vengono comunica anche a raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire .it. In par colare, per gli avvisi e gli appuntamen rivol agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen i comunica stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan dai vari uffici, tu e le inizia ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

IMPRESE AGRICOLE

UFFICIO ZONA CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

UFFICIO ZONA CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 - Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFFICIO ZONA SORESINA Via Lombardia, 3 - Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

SEDE PROVINCIALE Via Giuseppe Verdi, 4 - 26100 CREMONA Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899 cremona@coldiretti.it - www.cremona.coldiretti.it

“W L’AGRICOLTURA”, il vero Made in Italy è in tv Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete, tu i giovedì (ore 20, subito dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13.

NOTIZIE FISCALI, newsle er dedicata a no zie, avvisi e scadenze fiscali Ha preso avvio un nuovo strumento a disposizione degli imprenditori agricoli: un bolle no periodico, inviato in posta ele ronica, interamente dedicato a no zie, avvisi e scadenze fiscali, a cura dell’Ufficio fiscale di Impresa Verde Cremona, Società di servizi di Coldire Cremona. L’intento è rafforzare e qualificare ulteriormente la consulenza offerta, rendendo ancor più puntuale, approfondita e tempes va la comunicazione delle no zie u li alla ges one dell’impresa agricola. I primi tre numeri di “No zie Fiscali” sono sul sito di Coldire Cremona (www.cremona.coldire .it).


Polizza mul rischi per gli Agriturismi di Terranostra Campagna Amica Terranostra, in collaborazione con Green e FATA Assicurazioni, offre una POLIZZA MULTIRISCHI pensata in esclusiva per gli Agriturismi Terranostra Campagna Amica. Qua ro formule: MINIMA, BASE, ESTESA e TOP per soddisfare le esigenze di sicurezza e tranquillità di ogni Azienda Agrituris ca. A tolo esemplifica vo le garanzie RC, INCENDIO e FURTO sono disponibili a par re da Euro 90,00 all’anno. Gli Uffici Coldire sono a disposizione per ogni ulteriore informazione sull’argomento.

CUD 2014 Ricordiamo che presso i nostri Uffici è possibile chiedere la STAMPA DEL CUD INPS - INPDAP 2014 Reddi 2013


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

19 marzo

18 marzo

20 marzo

20 marzo

FRUMENTO Tenero buono mercan le

Tonn.

197-204

223-224

211-215

n.q.

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

186-188

198-199

194-197

201-205

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

472-475

460-463

465-470

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 215-217

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

PRODOTTO

FIENO Maggengo Agostano

MERCATI AGGIORNATI 21.03.2014

Pagina 20

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO

(Fino a 65) n.q. (Fino a 70) n.q.

Tri cale n.q. Sorgo 211-213 163-165

165-166

(58/60) n.q. (62/64) 211-215 Sorgo: 196-200

179-182

158-159

Maggengo nq Tonn.

165-185 loie o 165-185

133-168 160-180 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. e succ. in cascina nq

Tonn.

120-130

107-114

Paglia di frumento (rotoballe) 85-90

Unità di misura

CREMONA 19 marzo

MILANO 17 marzo

MANTOVA 20 marzo

MODENA 17 marzo

SUINI la onzoli locali

15 kg

4,500

4,500

4,440

4,490

SUINI la onzoli locali

25 kg

3,360

3,400

3,310

3,350

SUINI la onzoli locali

30 kg

3,030

3,090

2,960

3,010

SUINI la onzoli locali

40 kg

2,460

2,470

2,430

2,450

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,385

1,445

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,383

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,445

1,445

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,443

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,415

1,420

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,427

176 kg


ANNO IX -

Pagina 21

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 marzo

NUMERO

12

MONTICHIARI 21 marzo

MANTOVA 20 marzo

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,95-1,10 P.m. 2,15-2,40

0,80-1,00

Da macello 0,96-1,06

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,69-0,80 P.m. 1,65-1,85

0,60-0,70

0,73-0,83

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,50-0,60

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,32-1,49

MODENA 17 marzo

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,45-1,60 P.m. 2,78-3,08

50-60 Kg

0,90-1,20

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,10

(da 46 a 55 kg) 1,65-1,85

(45-55 kg) 1,50-1,90

VITELLI balio8 Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,95-4,45

(pregiate 70 kg) 4,29-5,00

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 marzo

MILANO 17 marzo

MANTOVA 20 marzo

MODENA 17 marzo

BURRO pastorizzato

Kg

3,30

Pastorizzato 2,80 Past/Centr. 3,45 Burro di centrif. 3,65

2,55

Zangolato di creme per burrificazione 2,20

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,55-5,70

5,65-5,80

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,75-6,00

5,85-6,10

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,25-7,40

7,10-7,25

7,10-7,40

PARM. REG. 24 mesi 10,20-10,60

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,80-8,00

7,80-8,45

8,00-8,30

PARM. REG. 30 mesi 11,55-12,40

VITELLI balio Frisona (p.v.)

PARMIGIANO REG. 12 mesi 8,90-9,30

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (febbraio - marzo 2014) CATEGORIA

RIUNIONE 10.02.14

RIUNIONE 13.02.14

RIUNIONE 20.02.14

RIUNIONE 27.02.14

RIUNIONE 07.03.14

RIUNIONE 17.03.14

RIUNIONE 20.03.14

Dal 10.02.14 al 14.02.14

Dal 17.02.14 al 21.02.14

Dal 24.02.14 al 28.02.14

Dal 3.03.14 al 7.03.14

Dal 10.03.14 al 14.03.14

Dal 17.03.14 al 21.03.14

Dal 24.03.14 al 27.03.14

144/152 kg

1,382

1,354

1,342

1,31-1,35

1,318

1,350-1,355

1,365

152/160 kg

1,412

1,384

1,372

1,34-1,38

1,348

1,380-1,385

1,395

160/176 kg

1,472

1,444

1,432

1,40-1,44

1,408

1,440-1,445

1,455


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W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


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