Coldiretti cremona informa 13 anno 2014

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Coldiretti Cremona: eletta la giunta La squadra di Coldiretti Cremona è al completo. Accanto al Presidente Paolo Voltini, 41 anni, eletto il 7 marzo dall’Assemblea, e al Direttore della Federazione Tino Arosio, da oggi c’è la Giunta composta da Gianpietro Bozzoni (Vicepresidente), Mauro

Berticelli

(Vicepresi-

dente), Franco Cavalli, Deborah Facchi ed Enrico Locatelli. Completano la Giunta la Responsabile provinciale di Donne Impresa Paola Paietta, il Presidente dell’Associazione provinciale pensionati Giovanni Rota e il Delegato provinciale di Giovani Impresa Armando Tamagni, mentre Pietro Manfredi sarà il referente di Coldiretti Cremona nell’Assemblea della Federazione Regionale. De/inito anche il Cda di Impresa Verde: con il Presidente Voltini e il Direttore Arosio lavoreranno Franco Cavalli, Deborah Facchi ed Enrico Locatelli. Queste le decisioni del Consiglio Direttivo, riunito stamattina a Cremona, presso la sede provinciale di via Verdi.


IN PRIMO PIANO

La frutta nelle bibite resta al 12% Coldiretti Cremona: “Ingiustizia a danno di tutti i cittadini e delle imprese” Bocciato dalla Commissione Politiche dell’Ue della Camera l’emendamento che innalzava la percentuale al 20%. “Hanno vinto le lobby industriali” “E’ inaccettabile. Un’ingiustizia commessa ai danni dei cittadini, a cominciare dai più piccoli, ai quali consumare bevande realmente a base di frutta farebbe certamente bene. E’ un danno alle imprese agricole italiane, che avrebbero visto centinaia di milioni di chili di frutta in più, a cominciare da 200 milioni di chili d’arance all’anno, destinati alla produzione di bevande. Ed è una vergogna per il nostro paese, dacché si dimostra purtroppo che gli interessi delle lobby valgono più della trasparenza e del diritto dei consumatori a cibi e bevande di qualità superiore”. Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona, commenta con queste parole la decisione della Commissione Politiche dell’Ue della Camera di bocciare l’emendamento alla Legge europea 2013 finalizzato ad innalzare la percentuale minima di frutta in succhi e bevande analcoliche dall'attuale 12% al 20%. In tutto il paese, dalle province del nord a quelle meridionali, gli agricoltori della prima organizzazione agricola hanno espresso un totale dissenso rispetto a una decisione che, come evidenziato dal Presidente nazionale Roberto Moncalvo, dimostra come “le più bieche lobby industriali siano riuscite ad avere il sopravvento sulla logica della salute e della qualità”.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

“Appena una manciata di giorni fa Coldiretti Cremona era in piazza, alla festa dell’albero, per regalare ai bambini oltre un quintale di mele, quale invito a scegliere la buona frutta italiana. Gli stessi argomenti che portiamo nelle scuole del territorio, con il progetto “Agribenessere, a scuola di salute” che ogni anno ci vede incontrare oltre mille alunni e sottolineare come il consumo di frutta sia il primo alleato contro l’obesità infantile – aggiunge Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cremona –. I nostri figli hanno diritto ad alimenti di qualità superiore, che siano buoni e facciano bene, e non meritano di vedersi negato tale diritto per gli interessi economici delle multinazionali”. Per Coldiretti Cremona “l’alibi dei vincoli europei non regge, anzi proprio l’Italia, che ha il primato nell’eccellenza degli alimenti, ha il dovere di essere all’avanguardia, anche in sede europea, in battaglie che vogliono cambiare quelle norme che sacrificano il bene delle comunità ai guadagni delle lobby”.

Venerdì 28 Marzo 2014 - Anno IX, Numero 13 ♦ Rinnovo. Coldiretti Cremona, eletti la Giunta e il Cda di Impresa Verde ♦ In primo piano. La frutta nelle bibite resta al 12%. Coldiretti: “un’ingiustizia” ♦ Expo Tour. Legalità e responsabilità alimentare nel convegno a Bergamo ♦ Territorio. Nutrie, campagne sotto assedio ♦ Lavoro. In Lombardia i disoccupati sono raddoppiati in sei anni ♦ Informazione alle imprese. Datori di Lavoro // Servizi tecnici // CreditAgri ♦ In agenda. Appuntamenti // Mercato di Campagna amica // Quotazioni


IN PRIMO PIANO

TAPPA A BERGAMO. Farmers’ market con le eccellenze lombarde

Legalità e responsabilità alimentare nel convegno all’Expo Tour In novembre l’appuntamento cremonese Summit contro “la mafia nel pia o” a Bergamo, nella seconda tappa dell’Expotour, un viaggio che si sta svolgendo in tu i capoluoghi di provincia della Lombardia, con la regia di Coldire e della Regione, per parlare alla gente – a raverso i convegni ma anche i vol( e i prodo degli agricoltori protagonis( dei farmers’ market – dei temi dell’esposizione internazionale che si aprirà a maggio 2015. “Legalità e responsabilità alimentare: la sfida di Expo per l’agricoltura del futuro” è stato l’aspe o approfondito nel convegno proposto, domenica 23 marzo, nella tappa orobica, con la partecipazione, fra gli altri, di Roberto Moncalvo, Presidente di Coldire , Roberto Maroni presidente Regione Lombardia, Maurizio Mar(na, Ministro per le poli(che agricole, dell’ex procuratore Giancarlo Caselli, di Cosimo Piccinno, Generale D. Comandante carabinieri Nas, di E ore Prandini, Presidente di Coldire Lombardia, di Gianni Fava assessore regionale all’agricoltura. All’importante appuntamento erano presen( Paolo Vol(ni, Presidente di Coldire Cremona, e il Dire ore Tino Arosio, accanto a tu i dirigen( delle Federazioni provinciali lombarde. “La nostra missione è comba ere le contraffazioni e garan(re la salubrità degli alimen( – ha de o al convegno il Comandante dei Nas Piccinno –. La tracciabilità e la falsa e(che atura la fanno da padrone, rappresentando il 34% del totale delle operazioni dei Nas”. In materia di frodi, “i compar( più tocca( sono il la e e i deriva(, ad esempio formaggi e bufala, ma anche olio, con olio di semi che diventa extra vergine d’oliva”. Secondo Piccinno i guadagni che la contraffazione porta sono enormi: da un euro inves(to, si arriva a 5, fino addiri ura a 60. Il Presidente di Coldire Moncalvo ha quindi evidenziato che “la trasparenza nella filiera è fondamentale per difendere quel sistema e modello di sviluppo che il mondo ci invidia. E la ba aglia per l’e(che atura deve andare in simbiosi con la possibilità di controllare i flussi delle importazioni. Impensabile ancora oggi che siano considera( da( sensibili quelli rela(vi alla provenienza dei prodo ”. “La creazione, da parte di Coldire , di un Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare è un passaggio fondamentale, per promuovere la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano e rendere sempre più efficace la nostra azione a difesa del vero Made in Italy – so olinea Paolo Vol(ni, Presidente di Coldire Cremona –. La strada maestra per comba ere la criminalità organizzata è la trasparenza. Quella che noi cerchiamo di affermare ogni giorno con la corre ezza delle nostre imprese, con lo strumento dei Merca( di Campagna Amica nei quali il produ ore ci me e la faccia, e con la ba aglia perché sia pienamente a uata la legge che impone in e(che a l’origine dei prodo ”. L’Expotour prosegue: dopo Brescia e Bergamo, il 12 aprile sarà di scena a Pavia, poi il 18 maggio a Milano, il 15 giugno a Como, il 5 luglio a Monza, il 14 se embre a Mantova, il 5 o obre a Lecco, il 23 novembre a Cremona, l’11 gennaio 2015 a Sondrio, il 22 febbraio 2015 a Lodi e il 15 marzo 2015 a Varese.


IN PRIMO PIANO

Denuncia di Coldire

Cremona

Nutrie, territorio so o assedio “Il primo, grande, danno è al territorio. Le rive dei fossi devastate, buchi dappertutto, e una presenza che, anche sulle strade, è sempre più massiccia e pericolosa. E questo coinvolge l’intera comunità. Poi possiamo parlare dei danni alle colture e alle nostre aziende. Io ho tutto prato, e per me le nutrie sono come Attila: dove passano, non cresce più l’erba”. Guido Saccenti, agricoltore di Casalmaggiore, testimonia la serietà del problema nutrie nelle campagne della provincia di Cremona. “Dalle tane, lungo i corsi d’acqua, andando verso l’interno del campo, si vede che circa 50 metri di prato sono cancellati. L’erba dovrebbe essere già alta 40 centimetri, invece è due-tre dita: il resto l’hanno mangiato le nutrie”.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

Stessa zona, altre colture, medesima denuncia. Così Piercarlo Barilli, agricoltore di Casalbellotto: “Prendono di mira frumento e barbabietole. Abbiamo campi piuttosto piccoli, circa 30 pertiche di media, e qui, dove si è vicino ai canali, si perde il 30% del raccolto. Per venti metri di campo, dal corso d’acqua, le pianticelle vengono annientate, non resta niente”. Barilli è vicepresidente del Consorzio di Bonifica Navarolo. “Le spese che il Consorzio di bonifica deve sostenere per risistemare le rive sono ingenti” conferma. Percorriamo circa 100 km, da un capo all’altro della provincia di Cremona. Così Armando Tamagni, agricoltore, i cui campi sono a Bagnolo Cremasco e a Dovera: “Sulle mie 330 pertiche coltivate a mais, almeno 10 pertiche di prodotto, nello scorso raccolto, sono andate perse a causa delle nutrie. Ancora più preoccupanti sono i danni a terreni e rive: in questi giorni, prima di seminare, sono tante le ore dedicate a riparare gli argini, o a sistemare i buchi in mezzo al campo. E ci sono i pericoli: un attrezzo che, a causa delle gallerie delle nutrie, può ribaltarsi. O il fatto che, nella stagione irrigua, si lavora giorno e notte a contatto con l’acqua, ben sapendo che i fossi sono il regno di questi animali, portatori di infezioni”. “La presenza delle nutrie è in continuo aumento, come i danni provocati nelle campagne alle infrastrutture come strade, canali e argini. Questa specie, senza antagonisti naturali, si è riprodotta in modo tale da avere un impatto negativo sulle colture e sulla stabilità idrogeologica del territorio – denuncia Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Ad essere a rischio sono la tutela dell’ambiente, la sicurezza di tutti i cittadini, e naturalmente anche il reddito delle imprese agricole. Data la gravità della situazione, servono risposte rapide ed efficaci, e Coldiretti è pronta a un confronto serrato con le Istituzioni per arrivare a una soluzione vera”.


IN PRIMO PIANO

Lavoro, in Lombardia i disoccupati raddoppiati in 6 anni Coldiretti Cremona: contro la crisi, arriva il 730 con lo sconto Boom dei disoccupati in Lombardia: dal 2008 al 2013, su base annua, sono più che raddoppiati passando dal 3,72% all’8,08%. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Lombardia sui dati Istat degli ultimi 6 anni: nel 2013 la crisi ha colpito di più le donne, con un tasso di senza lavoro dell’8,75% contro il 7,56% degli uomini. Molte famiglie sono in dif/icoltà – spiega la Coldiretti Lombardia – ed è per questo che diversi CAF (Centri di assistenza /iscale) Coldiretti prevedono sconti e agevolazioni. Coldiretti Cremona, sulla tariffa del 730, assicurerà una riduzione del 30% per disoccupati e cassaintegrati. Sono tante le persone che hanno pagato a caro prezzo la crisi economica nella provincia di Cremona: i dati mostrano una vera impennata sia nella disoccupazione maschile (che nel 2008 aveva un tasso del 2,99%, mentre nel 2013 è arrivata a 8,66%) che in quella femminile (nel 2008 il tasso era 5,57%, nel 2013 si è arrivati a 9,08%). Sempre in tema di “730 con lo sconto”, un ulteriore aiuto è previsto per i cittadini che fanno la spesa ai mercati di Campagna Amica: a loro gli agricoltori di Coldiretti Cremona stanno consegnando un ‘bonus’ che vale una riduzione del 10% sulla compilazione della dichiarazione dei redditi negli uf/ici Coldiretti. Solo il 14% delle famiglie italiane pensa che quest’anno la propria situazione economica migliorerà – spiega la Coldiretti – mentre per il 35% è destinata a peggiorare e il 51% ritiene che non cambi. Il problema maggiore è per i senza lavoro che nel Lodigiano – secondo l’analisi di Coldiretti Lombardia sui dati Istat – nel 2013 hanno superato vetta 9%, il dato peggiore della Lombardia. La provincia di Lodi è anche una delle meno “paritarie” (oltre 11% la disoccupazione femminile contro il 7,48% di quella maschile) insieme a Sondrio (10,88% contro il 5,87% degli uomini). Anche se il record, per quanto riguarda la “disoccupazione di genere”, spetta a Mantova: 12,62% donne contro il 6,48% degli uomini. Un quasi pareggio a Brescia: 8,11% disoccupati fra la popolazione maschile con 8,77% in quella femminile. Mentre l’unica eccezione sembra essere Varese dove la quota dei senza lavoro fra gli uomini è del 10,28% contro il 6,44% delle donne.


CRISI: NEI PAESI RICCHI TORNA L’AGRICOLTURA

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

Nei paesi ricchi del mondo si torna all’agricoltura e, se in Giappone si mandano i disoccupati a lavorare nelle campagne, negli Stati Uniti dall’inizio della crisi, per la prima volta nella storia recente, gli agricoltori giovani tra i 25 e i 35 anni sono aumentati del 2 per cento, passando da 106.735 a 109.146 nel giro di cinque anni secondo l’ultimo censimento. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti presentata all’Assemblea generale della Organizzazione mondiale degli Agricoltori (OMA) a Buenos Aires alla quale partecipano 100 delegazioni da oltre 80 paesi di tutti i continenti. Dagli Usa al Giappone fino all’Europa siamo di fronte ad una decisa svolta verso l’economia reale dopo che la crisi finanziaria - sottolinea la Coldiretti - ha messo in ginocchio i Paesi più sviluppati con livelli inaccettabili di disoccupazione. Lo scorso mese il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato un programma di sostegno quinquennale al settore agricolo statunitense , il cosiddetto Farm Bill, per un valore di 956 miliardi di dollari secondo la delegazione statunitense presente all’Assemblea con il Ministro dell’agricoltura Usa Tom Vilsak che ha definito gli ultimi cinque anni dell’agricoltura americana i migliori della storia del Paese e si intende quindi dare continuità a questo trend positivo prevedendo finanziamenti per favorire l’inserimento di nuovi agricoltori e allevatori. Il governo giapponese per affrontare la crisi nelle fabbriche in città dove sono state perse migliaia di posti di lavoro ha avviato con successo – riferisce la Coldiretti - un progetto per trasferire nelle campagna i giovani disoccupati con l'obiettivo di trovare un lavoro alternativo e incoraggiare l'agricoltura con il risultato che, nel Paese del Sol Levante, i giovani agricoltori dai 39 anni in giù sono oggi complessivamente 83.000. Anche l’Europa ha appena varato una riforma di politica agricola con maggiore attenzione ai giovani. E in Portogallo il presidente in persona, Anibal Cavaco Silva, ha addirittura esortato i giovani a tentare la fortuna in agricoltura prima di scegliere di emigrare a causa della mancanza di opportunità di lavoro, poiché il settore agricolo "è uno di quelli che possono permettere al Portogallo di avere una ripresa economica più veloce dopo anni di crisi". Ma all’Italia spetta - sostiene la Coldiretti - il primato nell’aumento delle iscrizioni alle Facoltà di scienze agrarie, forestali ed alimentari che hanno fatto registrare la crescita più alta nel periodo considerato con un aumento del 45 per cento, sulla base dell’ultima ricerca Datagiovani. Nell’agricoltura italiana il 7,2 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 58.663 aziende delle quali il 70 per cento – precisa la Coldiretti – opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. Esempi di imprese d’eccellenza che troveranno una grande vetrina nell’Expo 2015. “E’ proprio la grande capacità di innovazione che caratterizza le imprese agricole guidate da giovani a livello internazionale”, ha affermato il segretario dei giovani della Coldiretti Carmelo Troccoli nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori a Buenos Aires nel sottolineare che "proprio in queste imprese si registrano i più elevati livelli di occupazione e redditività". L’interesse dei giovani è giustificato da nuove opportunità che si stanno consolidando, come ha affermato all’Assemblea il presidente sudafricano dell’OMA Robert Carlson nel sottolineare che “la domanda alimentare sta crescendo per la carne, i cereali, ortaggi e frutta mentre si sta andando verso un mondo con 9 miliardi di persone nel 2050”, mentre il Segretario generale Marco Marzano ha evidenziato l’importanza della partecipazione degli agricoltori ai processi di innovazione. Ma un ringraziamento ai giovani è venuto anche da Richard Loe, giocatore di rugby degli “All Blacks”, che - conclude la Coldiretti - ha definito i giovani agricoltori “forti, entusiasti, motivati, che possono contare su esperienza, visione e sostegno delle generazioni che li hanno preceduti".



NEWS

CRESCE LA FIDUCIA MA IN AGRICOLTURA E’ DEFLAZIONE (-5,6%) I prezzi dei prodotti agricoli alla produzione sono diminuiti del 5,6 per cento con cali di oltre il 13% sia le quotazioni dei cereali che della frutta, ma ribassi a due cifre si registrano anche per oli di oliva (-10,6%) e vini (-18,8%). E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sulla fiducia delle imprese sulla base delle rilevazioni a febbraio. A diminuire in misura sensibile sono anche – sottolinea la Coldiretti - i prezzi delle coltivazioni industriali (-5,7%) e degli ortaggi (-8,5%) anche per effetto dell’andamento climatico ma a calare sono anche le quotazioni del bestiame vivo e delle uova che hanno subito una contrazione del 2,2%. Aumentano invece – conclude la Coldiretti - i prodotti lattiero-caseari del 5,9% seppure con andamenti fortemente differenziati in funzione delle produzioni. A pesare sull’andamento delle quotazioni sono state le anomalie climatiche stagionali ma anche il calo dei consumi interni e le difficoltà crescenti nelle esportazioni dovute anche al rafforzamento dell’euro sul dollaro mentre dal punto di vista strutturale – conclude la Coldiretti - continuano a pesare le strozzature di filiera e la concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero e spacciati come Made in Italy per la mancanza di informazioni trasparenti sulla reale origine dei prodotti.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno IX

BENE L’OK DELLA CINA ALLA MORTADELLA NEL 2013 +13% L’EXPORT DI CIBO Il via libera da parte della Cina all’importazione di cotechini e mortadella Made in Italy sostiene un trend che nel 2013 ha visto gli acquisti di prodotti agroalimentari italiani nel gigante asiatico aumentare del 13 per cento in valore rispetto all’anno precedente, salendo a quota 342 milioni di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'apertura del mercato cinese ai prodotti cotti della salumeria italiana, seppur ancora limitata a poche aziende. Sino ad oggi le esportazioni di salumi e di preparazioni di carne hanno rappresentato una componente minimale rispetto al volume complessivo del cibo tricolore e il via libera a mortadelle e cotechini contribuirà ad aumentare ulteriormente le vendite in Cina, dove il prodotto del belpaese più amato è oggi il vino, davanti all’olio d’oliva. Ma il via libera contribuirà anche a porre un freno al fenomeno dell’italian sounding e all’affermazione di finti prodotti made in Italy favorita proprio dall’embargo su quelli veri. Affinché l’apertura del mercato asiatico – sottolinea Coldiretti – porti degli effettivi vantaggi all’economia nazionale occorre però anche che la filiera suinicola nazionale sia messa in trasparenza, evitando di spacciare per made in Italy salumi fatti con maiali tedeschi o olandesi. Una situazione favorita dall’inerzia dell’Unione Europea che, nonostante gli allarmi sanitari, non intende ancora estendere con un regolamento l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne di maiale impiegata nei salumi, al pari di quanto è stato fatto con quella bovina dopo l’emergenza mucca pazza.


NEWS

UE: LA DIFESA DEL MADE IN ITALY NELL’INCONTRO MONCALVO-TAJANI Affrontato anche il tema dell’etichettatura delle carni Etichettatura dei prodotti agroalimentari, tracciabilità e lotta alla contraffazione del “made in italy” sono stati alcuni dei temi affrontati dal Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani e dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel corso di un incontro a Roma a Palazzo Rospigliosi. Sensibilità e attenzione sono state manifestate dall’esponente dell’Esecutivo comunitario al quale il Presidente di Coldiretti ha rappresentato l’esigenza di una etichettatura d’origine obbligatoria anche per le carni lavorate ai fini della massima trasparenza nell’interesse dei produttori e dei consumatori. Moncalvo e Tajani hanno anche affrontato le questioni legate alle misure a sostegno dell’agricoltura sociale. Il Presidente Moncalvo, infine, ha illustrato a Tajani le finalità dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, la nuova Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità.

Governo, incontro Moncalvo-Poletti sull'agroalimentare Il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo con il Segretario generale Vincenzo Gesmundo hanno incontrato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sul progetto della Coldiretti per lo sviluppo del Made in Italy con l’agricoltura che è stato l’unico settore che negli ultimi anni ha mantenuto l’occupazione con lo sviluppo di nuove opportunità. Un modello positivo per il Paese perché - sottolineato Moncalvo - ha saputo puntare sulle distintività territoriali e sulla creatività con la valorizzazione del vero Made in Italy dal campo alla tavola che genera occupazioni in Italia senza de localizzare e con nuove esperienze imprenditoriali di successo, dalla vendita diretta alle fattorie didattiche fino addirittura alla pet therapy. Dalla stabilizzazione occupazionale agli incentivi per le start up agricole ma anche un ruolo nuovo per i soci delle cooperative sono anche delle tematiche sollevate dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che nel corso dell’incontro ha anche candidato l’agricoltura a giocare un ruolo importante nell’attuazione della youth guarantee a condizione di una revisione dei tirocini che oggi sono di fatto non applicabili al settore agricolo.


Regione Lombardia Agevolazioni finanziarie alle imprese agricole La Regione Lombardia ha rinnovato, come qualche anno fa, il fondo per le agevolazioni alle imprese agricole per il credito di funzionamento, opera(vo presso la Finlombarda. Nei giorni compresi tra il 15 e il 17 marzo è prevista l’apertura del bando. In ques( giorni si stanno siglando le convenzioni con gli is(tu( di credito. L’inizia(va è molto importante, sopra u o in questo momento, per il comparto agricolo, in quanto sei imprese su dieci sono oggi a rischio di credit crunc, con il costo del denaro che in agricoltura ha raggiunto il 6-7% e risulta superiore a quello degli altri se ori.

CREDITAGRI ITALIA

La scelta poli(ca operata dalla Regione Lombardia riguarda il sostegno alle operazioni di accesso al credito delle imprese agricole, in un momento nel quale l’erogazione di risorse finanziarie da parte degli is(tu( di credito è molto rigida e sele va e condizionata dalla corre ezza della centrale rischi e del ra(ng dell’azienda che misura il rischio per il singolo cliente a raverso procedure interne (o esterne) di valutazione di una impresa. Vanno altresì evita( gli sconfini delle linee di credito concordate in quanto lasceranno cicatrici negli indicato( di anomalia esa amente come la percentuale di insolu(. L’aiuto consiste in un contributo in conto interessi fino a un massimo del 4% dell’abba mento del tasso d’interesse applicato al pres(to che la banca concede all’impresa. L’importo minimo è stabilito in 20.000,00 euro e il massimo di 100.000,00 euro con una durata del finanziamento di 24 mesi e non superiore a 60 mesi, (preammortamento massimo 12 mesi) durata che l’imprenditore dovrà valutare con molta a enzione per quanto riguarda la tranquillità nella res(tuzione del pres(to stesso. Sovente i finanziamen(, ancora oggi, vengono eroga( senza una reale valutazione del grado di solvibilità finanziaria sia da parte della banca che dell’impresa stessa anche in considerazione del fa o che la possibilità di con(nuare ad o enere credito è condizionata dalla corre a ges(one dei pres(( in essere segnala( mensilmente nella centrale rischi della Banca d’Italia. Finanziamen( con durata superiore ai 60 mesi sono ammessi fermo restando che l’agevolazione verrà determinata sul periodo massimo di 60 mesi comprensivo dell’eventuale preammortamento. Le spese ammissibili riguardano la liquidità necessaria al funzionamento dell’impresa. Il contributo è determinato sulla base di un piano di ammortamento a rate costan( di capitale con periodicità semestrale calcolato al tasso di riferimento europeo. Hanno (tolo a presentare domanda di contributo – come evidenziato nel bando – le imprese agricole a ve nella produzione di prodo agricoli, con sede opera(va in Lombardia. Priorità di accesso all’aiuto, per una parte dello stanziamento, è concessa alle imprese agricole operan( nel territorio della provincia di Mantova colpite da even( sismici del 2 maggio 2012. L’aiuto è concesso a imprese che non siano so oposte a procedure concorsuali né a liquidazione volontaria. Il contributo è concesso nel rispe o di quanto stabilito dal Reg. UE n°1408/2013 della Commissione che stabilisce che l’importo complessivo in “de minimis” concesso a un’impresa unica non superi euro 15.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. Importo difficilmente superabile dalle nostre imprese, che nella stragrande maggioranza potranno presentare la richiesta alla loro banca, se firmataria della convenzione. Prima della concessione dell’aiuto viene acquisita una dichiarazione scri a dall’impresa unica che informi su eventuali aiu( “de minimis” ricevu( nell’arco degli ul(mi tre esercizi finanziari, che i nostri uffici già fanno per altre domande. L’aiuto è concesso ad imprese beneficiarie che non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiu( che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero ado ata dalla Commissione europea del Reg. (CE) 659/1999; prima della concessione dell’aiuto viene acquisita una dichiarazione scri a dall’impresa che informi sul fa o che l’impresa non si trovi nella sudde a condizione. Finlombarda, società pubblica interamente partecipata dalla Regione Lombardia, ha la responsabilità dell’assistenza tecnica, della ges(one amministra(va e contabile del fondo (che ha una disponibilità di 3,5 milioni di euro) delle procedure opera(ve di istru oria e di erogazione dei contribu(, della repor(s(ca e monitoraggio del fondo e dei contribu(. Come procedere. L’agricoltore interessato si rivolge alla propria banca per la compilazione della richiesta cartacea. Successivamente la banca a va le proprie procedure per la verifica di fa bilità dell’operazione e una volta completato questo processo, se l’azienda non presenta aspe problema(ci per l’is(tuto, la banca inoltrerà per via telema(ca la richiesta di finanziamento a Finlombarda.


Approvata la nona revisione dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia L'elenco dei prodotti tradizionali è stato aggiornato. Con decreto del Dirigente n. 1807 del 4 marzo 2014 è stata approvata la nona revisione dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia, previsto dall’articolo 2 del DM n.350 dell’ 8 settembre 1999. L’ottava revisione viene proposta a seguito dell'inserimento di questi 2 nuovi prodotti: • BIRRA DELLA VALGANNA • BERTU' e la cancellazione del MELONE MANTOVANO, registrato come IGP. L’elenco è attualmente composto da 249 prodotti agroalimentari tradizionali ed è articolato nelle seguenti dieci categorie: 1. bevande analcoliche, distillati e liquori; 2. birra 3. carne e derivati; 4. formaggi; 5. grassi (burro, margarina, olio); 6. prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati; 7. paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria; 8. preparazione di pesci, molluschi, crostacei e tecniche particolari degli stessi; 9. prodotti della gastronomia; prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro). I prodotti agroalimentari compresi nell’elenco rispondono ai criteri di tradizionalità stabiliti dall’articolo 1 del D.M. 350/98, ed in particolare: • le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo (min. 25 anni); • le metodiche sono praticate in modo omogeneo e secondo regole tradizionali. L’elenco potrà essere ancora aggiornato in base richieste pervenute secondo le procedure approvate ed in base a necessità che dovessero pervenire o emergere. Il Decreto è pubblicato sul BURL n. 10 - Serie Ordinaria – del 07/03/2014

Anagrafe digitale regionale delle azienda agro-silvo pastorali spazioRegione Informa

E’ stato approvato dalla Giunta Regionale, nella seduta del 13/03/2014, il documento relativo alla nuova disciplina dell’Anagrafe regionale delle aziende agricole e definite le linee guida per la raccolta e l’inserimento dati nel nuovo sistema informativo per le politiche agricole della Regione Lombardia - sistema delle conoscenze (Sis.co). Sis.Co, superando gli aspetti più inattuali del SIARL, rende effettivo il diritto all’utilizzo dell’informatica colloquio tra cittadini e Regione Lombardia e consente di: • gestire informaticamente, semplificandoli, un numero cospicuo di attività e di procedimenti amministrativi e di controllo collegati all’attuazione delle politiche agricole; • impiegare strumenti d’identificazione e sottoscrizione digitale delle istanze; • organizzare e certificare le informazioni conformemente alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di agricoltura; • valorizzare il “Patrimonio informativo pubblico” ed il suo riutilizzo anche da parte dei soggetti privati creando, quindi, valore aggiunto anche per gli operatori del settore agricolo.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

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Misura 112 PSR: apertura nuovo bando La Direzione Generale Agricoltura ha approvato, con Decreto n. 1934 del 7 marzo 2014, il nuovo bando della Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori”. La Misura si pone l’obie vo di valorizzare i giovani imprenditori agricoli e forestali incen(vandone l’insediamento nel territorio della Lombardia. Chi può presentare domanda? Il giovane agricoltore che al momento della presentazione della domanda:

1. ha età compresa tra i 18 anni compiu( e i 40 anni non ancora compiu(; 2. ha la competenza e la conoscenza professionale; 3. presenta un Piano aziendale per lo sviluppo dell’a vità agricola; conduce, per la prima volta, in qualità di (tolare/legale rappresentante una: - impresa individuale - società agricola - società coopera(va La singola decisione in merito all’erogazione del premio di primo insediamento deve essere presa entro i 18 mesi successivi all’insediamento stesso. Quale data di insediamento si considera la data della prima movimentazione della par(ta IVA, o comunque la disponibilità documentata di terreni e/o animali. Considerando i tre periodi di presentazione delle domande, più so o descri , il giovane che intende fare domanda non dovrà essersi insediato: prima del 29 novembre 2012 presentando la domanda entro il 20 marzo 2014; prima del 19 marzo 2013 presentando domanda entro il 30 giugno 2014; prima del 16 giugno 2013 presentando domanda entro il 30 se embre 2014. A quanto ammonta il contributo? Il premio è erogato in conto capitale come premio unico e ammonta a: € 15.000 in area svantaggiata di montagna; € 10.000 in tu e le altre zone. Quando presentare la domanda? Le domande possono essere presentate ininterro amente fino al 30 se7embre 2014. Tu avia, al fine dell’istru oria delle domande e della redazione delle graduatorie, quest’arco temporale viene suddiviso in due periodi, di seguito elenca(:

SERVIZI TECNICI

Presentazione delle domande: Periodo II
 
 Data inizio 21.03.2014 Data fine 30.06.2014 Periodo III
 
 Data inizio 01.07.2014 Data fine 30.09.2014 La domanda, corredata della documentazione indicata nel bando, deve essere presentata alla Provincia sul cui territorio avviene l’insediamento. Gli uffici Coldire sono a disposizione per qualsiasi altra informazione di de aglio e per la presentazione della domanda.


ANNO IX -

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NUMERO

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"Nuova Saba:ni": domande via pec a par:re dal 31 di marzo Lo strumento agevola(vo is(tuito dal decreto-legge Del Fare è rivolto alle Piccole e Medie Imprese, operan( in tu i se ori produ vi, inclusi agricoltura e pesca, che realizzano inves(men( (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impian(, beni strumentali di impresa e a rezzature nuovi di fabbrica ad uso produ vo, nonché inves(men( in hardware, soTware e tecnologie digitali. Nel de aglio, la misura prevede: la cos(tuzione presso Cassa Deposi( e Pres(( (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili con successivi provvedimen( fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno u(lizzare per concedere alle piccole e medie imprese, fino al 31 dicembre 2016, finanziamen( di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli inves(men( sopra descri ; la concessione da parte del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) di un contributo in favore delle piccole e medie imprese, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamen( bancari di cui al punto 1, in relazione agli inves(men( realizza(. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcola( su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni; la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente norma(va (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso. Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, è stato previsto un meccanismo automa(co e di accesso semplificato. Infa , l’impresa presenta alla banca, tramite posta ele ronica cer(ficata, un’unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento e per l’accesso al contributo ministeriale, a estando il possesso dei requisi( e l’aderenza degli inves(men( alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha ado ato la delibera di finanziamento, il Mise procede, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all’impresa.

L’elenco delle banche e degli intermediari finanziari interessa( ad aderire è disponibile nel sito, il modulo di domanda e le istruzioni per la compilazione sono disponibili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico; si consiglia comunque di sen(re il proprio is(tuto di credito per verificare l’adesione alla convenzione in quanto l’elenco presente sul sito del Ministero non è molto aggiornato. Per eventuali approfondimen( gli uffici Coldire

sono a disposizione.

SERVIZI TECNICI

A par(re dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richieden( potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamen( e dei contribu( alle banche e agli intermediari finanziari aderen( alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Deposi( e Pres(( (CDP) e Associazione Bancaria Italiana (ABI).


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

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NUOVE SANZIONI IN MATERIA DI: CONTRASTO LAVORATORI IN NERO VIOLAZIONE ORARIO DI LAVORO Pubblicata dal Ministero del Lavoro la circolare n. 5/2014 del 4 marzo 2014 avente per oggetto: art. 14 - D.L. n. 145/2113 (conv. da L. n. 9/2014) misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare – maxisanzione, revoca del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni per violazione della disciplina in materia di durata media dell’orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali.

MAXISANZIONE PER IL LAVORO "NERO" L’importo delle sanzioni amministrative connesse all’impiego di lavoratori irregolari, cioè privi della comunicazione preventiva di assunzione al centro per l’impiego, è aumentato del 30 per cento e a far data dal 22 febbraio 2014 non si applica più la procedura di diffida. Maxisanzione “ordinaria”

Maxisanzione “affievolita”

Da euro 1.950 ad euro 15.600 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di euro 195 per ciascuna giornata di lavoro effettivo

Da euro 1.300 ad euro 10.400 per ciascun lavoratore irregolare, maggiorata di euro 39 per ciascuna giornata di lavoro irregolare, nel caso in cui il lavoratore risulti regolarmente occupato per un periodo lavorativo successivo

REVOCA DEL PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE

DATORI DI LAVORO

DELL'ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE La revoca della sospensione del provvedimento è aumentata del 30%: i nuovi importi da versare per la revoca del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale sono pari ad euro 1.950 nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare e ad euro 3.250 nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro - trovano applicazione in relazione alle richieste di revoca del provvedimento effettuate dal 24 dicembre 2013, anche se riferite a condotte poste in essere prima di tale data.

SANZIONI PER VIOLAZIONI SUI TEMPI DI LAVORO La Legge 9/2014 ha duplicato e non più decuplicato gli importi sanzionatori legati alla violazione delle disposizioni in materia di orario medio settimanale, riposi giornalieri e settimanali (come originariamente previsto dal Dl 145/2013), ed ha stabilito che la disposizione può essere applicata sulle violazioni commesse a partire dall’entrata in vigore del Dl 145/2013 e quindi dal 24 dicembre 2013. Da ciò deriva che le violazioni commesse fino al 23 dicembre saranno soggette al regime sanzionatorio precedente, quelle commesse dal 24 dicembre in poi saranno raddoppiate.


ANNO IX -

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NUMERO

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Si ricorda che: ▪ la durata media dell’orario di lavoro “deve essere calcolata con riferimento a un periodo non superiore a quattro mesi” (superiore se previsto dalla contrattazione collettiva); ▪ il riposo settimanale “è calcolato come media in un periodo non superiore a 14 giorni”; ▪ il riposo giornaliero deve essere usufruito “ogni ventiquattro ore”. Ai fini della applicabilità delle nuove sanzioni raddoppiate e quindi della individuazione del momento di consumazione dei relativi illeciti, i periodi di riferimento sopra richiamati: quattro mesi, quattordici giorni, ventiquattro ore, devono ricadere interamente dopo il 24 dicembre 2013.

Durata media dell’orario di lavoro La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro straordinario. A tal fine, la durata media dell’orario di lavoro deve essere calcolata con riferimento ad un periodo non superiore a quattro mesi. I contratti collettivi possono in ogni caso elevare il limite fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all’organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti collettivi

Riposo settimanale

Il lavoratore ha diritto ogni sette giorni a un periodo di riposo di almeno ventiquattro ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero. Il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a quattordici giorni

Ferma restando la durata normale dell’orario settimanale, il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni ventiquattro ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata o da regimi di reperibilità

Sanzione amministrativa da 200 a 1.500 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di riferimento la sanzione amministrativa è da 800 a 3.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di riferimento, la sanzione amministrativa è da 2.000 a 10.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

Regime sanzionatorio post conversione D.L. n. 145/2013 Sanzione amministrativa da 200 a 1.500 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di riferimento la sanzione amministrativa è da 800 a 3.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di riferimento, la sanzione amministrativa è da 2.000 a 10.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

Regime sanzionatorio post conversione D.L. n. 145/2013 Sanzione amministrativa da 100 a 300 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno tre periodi di ventiquattro ore, la sanzione amministrativa è da 600 a 2.000 euro. Se la violazioni si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno cinque periodi di ventiquattro ore, la sanzione amministrativa è da 1.800 a 3.000 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta

DATORI DI LAVORO

Riposo giornaliero

Regime sanzionatorio per violazioni commesse a far data dal 24 dicembre 3013


La primavera in campagna (e in tavola) Le imprenditrici di Coldire Cremona presentano le piante e le erbe del nostro territorio in cucina Crescono spontanee nelle nostre campagne e possono diventare l’ingrediente (insospe abile) di pia tu nel segno del gusto e del benessere. Luppolo, or(che, lino, tarassaco, ed altre ‘pian(celle della primavera’, sono talvolta il segreto in cucina degli agriturismi di Terranostra Cremona e Campagna Amica. Un segreto che sta per essere svelato (e proposto in degustazione) dalle imprenditrici agricole, protagoniste – mercoledì 2 aprile, alle ore 17.30 presso la sala even( di SpazioComune a Cremona – dell’incontro pubblico “La primavera in campagna: le piante e le erbe del nostro territorio in cucina”. Si parlerà del luppolo (dal cui fiore si ricava una (sana, mentre la pianta è perfe a per le fri ate) o delle or(che (ada e a riso e crespelle), del lino (dai cui semi si produce la pasta) o del tarassaco (che si gusta anche crudo, nell’insalata, ed è un o mo depura(vo). “La primavera, più di ogni altra stagione, offre nelle nostre campagne un gran numero di erbe spontanee, che con un po’ di fantasia, e con eviden( riferimen( ai segre( e alle rice e delle nostre famiglie contadine, si trasformano in pia tu da gustare – so olinea Esterina Mario , presidente di Terranostra –. Noi agriturismi siamo sul territorio, siamo i primi a conoscere e ad usare i migliori prodo che la nostra terra ci offre. E, in questa giornata, vogliamo dare qualche prezioso consiglio a tu i buongustai”. L’incontro, in collaborazione con Coldire Cremona, si aprirà con il saluto di Francesco Bordi, assessore alle poli(che ambientali del Comune di Cremona, e si chiuderà con gli “assaggi guida(”.


Polizza mul(rischi per gli Agriturismi di Terranostra Campagna Amica Terranostra, in collaborazione con Green e FATA Assicurazioni, offre una POLIZZA MULTIRISCHI pensata in esclusiva per gli Agriturismi Terranostra Campagna Amica. Qua ro formule: MINIMA, BASE, ESTESA e TOP per soddisfare le esigenze di sicurezza e tranquillità di ogni Azienda Agrituris(ca. A (tolo esemplifica(vo le garanzie RC, INCENDIO e FURTO sono disponibili a par(re da Euro 90,00 all’anno. Gli Uffici Coldire sono a disposizione per ogni ulteriore informazione sull’argomento.

CUD 2014 Ricordiamo che presso i nostri Uffici è possibile chiedere la STAMPA DEL CUD INPS - INPDAP 2014 Reddi: 2013


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

26 marzo

25 marzo

27 marzo

27 marzo

FRUMENTO Tenero buono mercan(le

Tonn.

199-206

226-227

212-216

n.q.

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

190-193

202-203

197-200

201-205

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

482-483

460-463

465-470

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

n.q. n.q.

n.q. 215-217

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

PRODOTTO

FIENO Maggengo Agostano

MERCATI AGGIORNATI 28.03.2014

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PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO

(Fino a 65) n.q. (Fino a 70) n.q.

Tri(cale n.q. Sorgo 211-213 173-175

174-175

(58/60) n.q. (62/64) 211-215 Sorgo: 201-205

184-187

174-175

Maggengo nq Tonn.

165-185 loie o 165-185

133-168 160-180 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. e succ. in cascina nq

Tonn.

120-130

107-114

Paglia di frumento (rotoballe) 85-90

Unità di misura

CREMONA 26 marzo

MILANO 24 marzo

MANTOVA 27 marzo

MODENA 24 marzo

SUINI la onzoli locali

15 kg

4,500

4,500

4,440

4,490

SUINI la onzoli locali

25 kg

3,360

3,400

3,310

3,350

SUINI la onzoli locali

30 kg

3,030

3,090

2,960

3,010

SUINI la onzoli locali

40 kg

2,480

2,490

2,440

2,460

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,395

1,455

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,393

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,455

1,455

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,453

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,425

1,430

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,437

176 kg


ANNO IX -

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PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 19 marzo

NUMERO

13

MONTICHIARI 28 marzo

MANTOVA 27 marzo

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,95-1,10 P.m. 2,15-2,40

0,80-1,00

Da macello 0,96-1,06

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,69-0,80 P.m. 1,65-1,85

0,60-0,70

0,73-0,83

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,50-0,60

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,32-1,49

MODENA 24 marzo

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,45-1,60 P.m. 2,78-3,08

50-60 Kg

0,90-1,20

(1° q. 56/60 kg) 1,10-1,20

(da 46 a 55 kg) 1,75-1,95

(45-55 kg) 1,60-2,00

VITELLI balioC Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

4,00-4,50

(pregiate 70 kg) 4,39-5,10

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 26 marzo

MILANO 24 marzo

MANTOVA 27 marzo

MODENA 24 marzo

BURRO pastorizzato

Kg

3,30

Pastorizzato 2,80 Past/Centr. 3,45 Burro di centrif. 3,45

2,55

Zangolato di creme per burrificazione 2,20

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,55-5,70

5,65-5,80

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,75-6,00

5,85-6,10

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,15-7,30

7,10-7,25

7,00-7,30

PARM. REG. 24 mesi 10,20-10,60

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,70-7,90

7,80-8,45

7,85-8,15

PARM. REG. 30 mesi 11,55-12,40

VITELLI balio Frisona (p.v.)

PARMIGIANO REG. 12 mesi 8,90-9,30

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (febbraio - marzo 2014) CATEGORIA

RIUNIONE 10.02.14

RIUNIONE 13.02.14

RIUNIONE 20.02.14

RIUNIONE 27.02.14

RIUNIONE 07.03.14

RIUNIONE 17.03.14

RIUNIONE 20.03 e 27.03

Dal 10.02.14 al 14.02.14

Dal 17.02.14 al 21.02.14

Dal 24.02.14 al 28.02.14

Dal 3.03.14 al 7.03.14

Dal 10.03.14 al 14.03.14

Dal 17.03.14 al 21.03.14

Dal 24.03.14 al 03.04.14

144/152 kg

1,382

1,354

1,342

1,31-1,35

1,318

1,350-1,355

1,365

152/160 kg

1,412

1,384

1,372

1,34-1,38

1,348

1,380-1,385

1,395

160/176 kg

1,472

1,444

1,432

1,40-1,44

1,408

1,440-1,445

1,455


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“W L’AGRICOLTURA”, il vero Made in Italy è in tv Ricordiamo che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire Cremona, va in onda su Telecolor e Primarete, tu i giovedì (ore 20 circa, dopo il tg) e in replica la domenica, alle ore 13.

www.cremona.coldireC.it il sito di ColdireC Cremona Ricordiamo che gli appuntamen( promossi da Coldire Cremona vengono comunica( anche a raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire .it. In par(colare, per gli avvisi e gli appuntamen( rivol( agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en( ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen( i comunica( stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan(( dai vari uffici, tu e le inizia(ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u(li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


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