Coldiretti cremona informa 1 anno 2014

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EXPO 2015: COLDIRETTI IN SQUADRA CON IL PADIGLIONE ITALIA La Coldiretti nazionale entra a far parte della squadra di Padiglione Italia. E’ stato firmato il protocollo che consentirà all’organizzazione di diventare partner di contenuto del Padiglione durante l’Expo che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. L’accordo prevede che Coldiretti sia presente all’Esposizione Universale, nel Padiglione Italia anche con l’organizzazione di un calendario di eventi per tutti i sei mesi, con l’obiettivo di far conoscere le distintività ed i primati dell’agroalimentare Made in Italy. La collaborazione della più importante organizzazione agricola europea con Padiglione Italia è di straordinaria importanza per il successo dell’Esposizione del 2015 sia perché Coldiretti è in sintonia con il racconto di un’Italia che affonda le proprie radici in un’identità contadina, sia perché il protocollo prevede per Coldiretti un ruolo di impulso e promozione del Padiglione Italia. “Coldiretti è la prima grande associazione di categoria che firma un’intesa con Padiglione Italia, e questo ci fa molto piacere” afferma Diana Bracco, Commissario generale di Sezione del Padiglione Italia, “per la sua rilevanza nell’ambito dell’agricoltura europea e la sua straordinaria capillarità. Il Settore Agroalimentare italiano rappresenta una eccellenza assoluta nella gestione del prodotto ‘dal campo alla tavola’ e il nostro paesaggio unico al mondo forma un binomio indissolubile con la tradizione agricola italiana. Del resto la “cultura” di un Popolo nasce e trae linfa proprio dalla sua “coltura” e dalla sua terra. Nel Padiglione Italia racconteremo tutto questo in modo attraente e didattico usando anche “storie” emblematiche della millenaria tradizione alimentare italiana, ricca di influenze tra gruppi sociali con un mix di alimenti ricchi e poveri, nobili e villani e scambi con i popoli del mondo”. “L’Expo deve sostenere la riscossa delle campagne italiane e presentare al mondo il nostro modello di sviluppo agricolo, la qualità delle nostre produzioni e le grandi potenzialità del cibo e di tutto il Made in Italy" ha affermato il Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “l’agroalimentare italiano è il più apprezzato ma anche il più copiato nel mondo e l’Expo è una storica opportunità per far conoscere le nostre produzioni autentiche che nascono da un territorio unico ed inimitabile”.


IN PRIMO PIANO: L’ITALIA CHE FA L’ITALIA

SULLE TAVOLE ESTERE 33 MILIARDI DI MADE IN ITALY

E’ RECORD Record storico per il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che nel 2013 ha raggiunto il massimo di sempre, arrivando a quota 33 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero. La maggior parte delle esportazioni - sottolinea la Coldiretti - interessa i Paesi dell’Unione Europea, per un valore stimato di 22,5 miliardi (+5 per cento), ma il Made in Italy cresce anche negli Stati Uniti con 2,9 miliardi (+6 per cento), nei mercati asiatici (+8 per cento, con un valore di 2,8 miliardi) e su quelli africani, dove si è avuto un incremento del 12 per cento, arrivando a quota 1,1 miliardi. Il miglior risultato è però quello che viene dall’Oceania, con un +13 per cento, anche se l’importo è contenuto. A livello generale, l’aumento del nostro export rispetto allo scorso anno è stato del 6 per cento.

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Cremona - Anno IX

Tra i principali settori del Made in Italy, il prodotto più esportato si conferma il vino, con 5,1 miliardi (+8 per cento) davanti all’ortofrutta fresca (4,5 miliardi di euro), che cresce del 6 per cento, mentre l’olio fa segnare un +10 per cento che porta il valore complessivo a 1,3 miliardi. Aumenta pure la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,2 miliardi (+4 per cento). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti, evidenzia Coldiretti, a partire del successo del vino tricolore in casa degli altri principali produttori, quali Francia o Stati Uniti, oppure la crescita nelle vendite di salumi e salsicce Made in Italy in Germania, patria del wurstel, così come il crescente import di grappa (+8%) nel Regno Unito, terra del whisky.

Venerdì 3 Gennaio 2014 - Anno IX, Numero 1 ♦ Expo 2015. Coldiretti in squadra con il padiglione Italia, protocollo siglato ♦ Record. Sulle tavole estere 33 miliardi di Made in Italy ♦ Giovani Impresa. Lavoro, in Italia sempre più giovani puntano sull’agricoltura ♦ Pac. Sulla Riforma ok definitivo in Europa dal Consiglio Agricoltura ♦ Solidarietà. Coldiretti insieme a Croce Rossa in aiuto delle famiglie in difficoltà ♦ Pensionati. Convenzioni con farmacie e dentisti per aiutare gli anziani ♦ Agenda. Avvisi // Campagna Amica, calendario // Informazione online e in tv


IN PRIMO PIANO

Il vino italiano conquista sempre più i mercati anche in Paesi che sono grandi produttori, con gli acquisti che crescono in Francia (+11 per cento), Stati Uniti (+8 per cento), Australia (+21 per cento) e nel Cile (+66 per cento). Lo spumante tricolore si afferma in Cina (+101 per cento) ma anche nella Gran Bretagna (+50 per cento) e in Russia (+31 per cento). E va forte anche la nostra esportazione di birra, prodotto che conquista i paesi nordici, dalla Germania (+66 per cento), alla Svezia (+19 per cento), fino all’Olanda (+9 per cento). Oltre al vino, i francesi gradiscono anche il formaggio italiano, le cui vendite sono cresciute del 2 per cento, ma i latticini nostrani vanno forte anche in Cina, dove aumentano del 25 per cento. Nel gigante asiatico, che alcuni vorrebbero come inventore degli spaghetti, trionfa anche la pasta italiana, che registra un +18 per cento. Proseguendo nell’analisi, appare sorprendente anche la crescita nell’esportazione italiana di salumi e salsicce (+9 per cento) in Germania, la patria del wurstel, così come colpisce il crescente successo della nostra grappa (con un incremento di +8 per cento) nel Regno Unito, terra del whisky. “Il record fatto registrare dall’export è il frutto del lavoro di un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”, ha dichiarato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “ora occorre che questo patrimonio sia difeso, portando sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dando completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”. L'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All'estero - stima la Coldiretti - il falso Made in Italy a tavola fattura 60 miliardi di euro e sono falsi due prodotti alimentari di tipo italiano su tre.


GIOVANI IMPRESA

LAVORO: IN ITALIA 1 STUDENTE SU 4 SCOMMETTE SUL CIBO In Italia ha scommesso sul cibo un nuovo studente su quattro, con ben il 23 per cento degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali che ha scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia. E’ quanto emerge dal primo Dossier sulla “Svolta generazionale dell’economia italiana”, presentato dai Giovani della Coldiretti. Nell’anno scolastico 2013/2014 si sono iscritti al primo anno degli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, 262.716 giovani e tra questi ben il 23% ha optato per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che complessivamente hanno registrato 60.017 nuovi iscritti. Una tendenza che si sta accentuando negli ultimi anni nelle scuole superiori che è confermata anche dai livelli superiori di istruzione, secondo un’analisi della Coldiretti sulla base di una ricerca Datagiovani relativa agli effetti della recessione sugli Atenei italiani nel periodo dal 2008 ad oggi. Le iscrizioni alle Facoltà di scienze agrarie, forestali ed alimentari hanno fatto registrare la crescita più alta nel periodo considerato, con un aumento del 45 per cento.

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Cremona - Anno IX

Numeri che testimoniano una vera rivoluzione culturale, confermata anche dai risultati di un sondaggio Coldiretti/Ixe’ secondo il quale il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l’impiegato in banca (13 per cento). Ed anche che il 50 per cento degli italiani ritiene che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro, mentre solo l’11 per cento ritiene che l’operaio possa avere sbocchi occupazionali. D’altra parte, sempre secondo l’indagine, il 79 per cento degli Italiani sostiene che in futuro in Italia ci sarà un numero minore di fabbriche. Per questo - continua la Coldiretti - l’88 per cento degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del Made in Italy. “I giovani hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per far tornare a crescere l’Italia” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è in atto una rivoluzione generazionale che punta su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina”. “In un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi ed è venuta meno la stessa idea che l’industria possa dare a tutti un posto, con le situazioni drammatiche cui stiamo assistendo in queste settimane – sottolinea il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio – l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.


GIOVANI IMPRESA

LAVORO: IL RILANCIO DELL’ITALIA PARTE DAI GIOVANI Nei primi nove mesi del 2013 in Italia sono state avviate da imprenditori con meno di 35 anni ben 100.321 nuove imprese nel commercio, nell’industria, nei servizi e nell’agricoltura Giovani in prima linea, nel rilancio dell’economia del nostro Paese. Basti un dato: nei primi nove mesi del 2013 in Italia sono state avviate da giovani con meno di 35 anni ben 100.321 nuove imprese nei settori del commercio, dell’industria, dei servizi e dell’agricoltura. Ad evidenziarlo è un’analisi proposta da Giovani Impresa Coldiretti, sulla base dei dati Unioncamere, dai quali si evidenzia che la realtà giovanile non si esaurisce con i cosiddetti neet (not in education, employment or training) fotografati dall’Istat. Nei primi nove mesi dell’anno appena concluso - sottolinea la Coldiretti - oltre una nuova impresa su tre è stata creata da giovani con meno di 35 anni, nonostante la crisi. Nella classifica dei settori preferiti dalle giovani generazioni al top ci sono nettamente il commercio e la ristorazione, con 26.206 nuove attività aperte, seguiti dai lavori specializzati di costruzione con 9.432 nuove imprese, ma sul podio sale anche l’agricoltura, con 4.200 nuove aziende agricole aperte nei primi nove mesi del 2013. Incoraggiante anche il fatto che ben il 38,5 per cento delle nuove imprese giovanili ha aperto nel sud Italia. Il ricambio generazionale sta avendo una accelerazione negli ultimi anni ed oggi in Italia – conclude la Coldiretti – ci sono 637.359 imprese condotte da giovani under 35, che rappresentano appena un 11 per cento del totale delle 6 milioni di imprese presenti in Italia.

Nei primi nove mesi del 2013, nonostante la crisi, oltre 1 nuova impresa su 3 è stata creata da imprenditori con meno di 35 anni.


Riforma Pac ok definitivo dal Consiglio agricoltura E’ arrivato anche l’ultimo “sì” per la riforma della politica agricola comunitaria per il periodo 2014/2020. Il Consiglio Ue agricoltura ha accolto positivamente la proposta che era stata votata dal Parlamento di Strasburgo a novembre. Ora spetterà agli Stati membri definire l’applicazione della nuova Politica agricola nei singoli paesi, adattandola alle necessità delle varie agricolture. Un passaggio fondamentale, secondo Coldiretti, sarà definire la figura di “agricoltore attivo”, così da orientare le risorse verso chi lavora e vive di agricoltura. Nei prossimi sette anni alle campagne italiane arriveranno a vario titolo fondi europei per 33,4 miliardi di euro a cui si aggiungeranno quelli del cofinanziamento nazionale. (la notizia è tratta da www.ilpuntocoldiretti.it)

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Cremona - Anno IX

COMMERCIO: GIU’ ANCHE LA GDO, CRESCONO SOLO I DISCOUNT Aumentano solo le vendite di cibo low cost nei discount alimentari, con un incremento del 2,4% ad ottobre e dell'1,5% nei primi nove mesi dell’anno, rispetto allo scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel mese di ottobre che evidenziano il calo delle vendite in tutte le tipologie distributive per l’alimentare, dal -2,8% dei piccoli negozi al -1,2 dei supermercati ma anche - 0,3% per gli ipermercati. Siamo di fronte agli effetti della crisi che porta a dire addio al negozio di fiducia: quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari con l’aiuto di internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Con il 71 per cento dei consumatori che dichiara di confrontare con più attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62% va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42% cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Le difficoltà economiche hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l’acquisto di alimenti più economici prodotti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute. Un allarme per gli acquisti, perché dietro questi prodotti spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi. A volte - denuncia la Coldiretti - si è di fronte a vere e proprie illegalità, come è stato confermato nelle scorse settimane dall’escalation dei sequestri effettuati dai carabinieri dei Nac e dei Nas con l’operazione Natale sicuro. Quasi un italiano su cinque (18 per cento) è stato vittima di frodi alimentari nel 2013 con l’acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati, e con effetti anche sulla salute, secondo l’Indagine Coldiretti/IXE’.


INFLAZIONE AI MINIMI NEL 2013 PER IL TAGLIO DELLE SPESE DI 2 ITALIANI SU 3 ANCHE I SALDI SONO FRENATI DALLA PAURA DEL FUTURO PER LAVORO E REDDITO Nel 2013 l’inflazione è calata ai minimi dal 2009 per effetto della spending review delle famiglie con più di due italiani su tre (il 68 per cento) che hanno ridotto la spesa o rimandato l'acquisto di capi d'abbigliamento, mentre oltre la metà dei consumatori italiani (il 53 per cento) ha detto addio a viaggi e vacanze e ai beni tecnologici (52) e molto altro ancora. E' quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che il calo dell’inflazione nel 2013 rilevato dall’Istat rispetto all'anno precedente è l'effetto della spending review degli italiani durante l’anno. Un segnale viene dai saldi, che sono frenati dalla paura del futuro, con ben sette italiani su dieci (il 70%) che si sentono minacciati dal pericolo di perdere il lavoro, mentre il 53% teme di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia. La situazione economica generale del Paese - sottolinea la Coldiretti - si riflette sul potere di acquisto delle famiglie e quindi sull'andamento dei consumi. La crisi infatti ha provocato una profonda spending review dei bilanci familiari che ha colpito tutti le voci di spesa come la frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, dei quali ha fatto a meno ben il 49 per cento. Il 42 per cento degli italiani ha rinunciato alla ristrutturazione della casa, il 40 per cento all'auto o alla moto nuova e il 37 per cento agli arredamenti. Significativo è anche - continua la Coldiretti - l'addio alle attività culturali del 35 per cento degli italiani in un Paese che deve trovare via alternative per uscire dalla crisi, ma anche quello alle attività sportive (29 per cento) destinato ad avere un impatto sulla salute. E per l’anno 2014 – conclude la Coldiretti – pesa il fatto che appena il 14 per cento delle famiglie italiane pensa che la propria situazione economica potrà migliorare, mentre per il 35 per cento delle famiglie è convinta che la propria condizione sia destinata a peggiorare. Vi è infine una maggioranza rappresentata dal 51 per cento delle famiglie che ritiene che la propria condizione non cambierà nel 2014, rispetto all’anno precedente.


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DOPO IL CAPODANNO COLDIRETTI: 200 MILIONI DI AVANZI SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI Oltre 200 milioni di euro di cibi e bevande rimasti sulle tavole delle feste sono stati salvati dalla spazzatura con la cucina degli avanzi che con la crisi è tornata prepotentemente nelle abitudini alimentari degli italiani. E’ quanto ha stimato la Coldiretti alla fine delle feste di Capodanno, nel sottolineare che quasi sette italiani su dieci (il 68%) hanno trascorso a casa il cenone dell’ultimo giorno del 2013. Nelle feste di fine anno, quest’anno una maggioranza del 73 per cento di italiani ha ridotto gli sprechi, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Tra chi ha tagliato gli sprechi, una percentuale dell’80 per cento ha fatto la spesa in modo più oculato, mentre il 26 per cento ha ridotto le dosi acquistate; rappresentano invece il 56 per cento coloro che riutilizzano gli avanzi. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono un’ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare - continua la Coldiretti - un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti. Per il tradizionale appuntamento di fine anno con la tavola gli italiani – conclude la Coldiretti – hanno speso quasi 1,9 miliardi di euro, il 5 per cento in meno rispetto allo scorso anno. Con il Capodanno si stima che – rileva la Coldiretti – siano state stappate oltre 80 milioni di bottiglie di spumante, ma durante la notte più lunga dell’anno sono stati consumati anche 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento del 9 per cento rispetto all’anno scorso, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie, “chiamate” secondo tradizione a portar fortuna, vista anche la situazione difficile che vive il Paese.

Coldiretti: Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all'economia e all'ambiente, anche con una minore produzione di rifiuti.

Per il tradizionale cenone, gli italiani hanno speso quest’anno a tavola quasi 1,6 miliardi di euro, il 20% in meno rispe o allo scorso anno. L’appuntamento di fine anno è stato vissuto in casa da se e italiani su dieci (il 68 per cento), mentre appena il 6 per cento degli Italiani ha optato per il ristorante. Il 3 per cento ha scelto l’agriturismo. La difficile situazione economica ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani, spingendo la maggioranza dei ci adini a preferire soluzioni casalinghe - ha so olineato la Coldire - pur senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà.


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Coldire

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Cremona insieme alla Croce Rossa Italiana in aiuto delle famiglie in difficoltà

Coldiretti Cremona al fianco della Croce Rossa Italiana, in aiuto di alcune fra le tante famiglie cremonesi che si trovano in stato di indigenza. Coldiretti Cremona ha accolto con prontezza la richiesta del Comitato Locale della Croce Rossa Italiana di Cremona, portando il proprio contributo e fornendo un prezioso supporto logistico a un’iniziativa messa in campo nei giorni di festività, cui sono stati devoluti i proventi di un concerto di beneficienza che si è tenuto lo scorso mese di novembre appositamente per aiutare le persone in difficoltà. Sono state circa sessanta le famiglie cremonesi in stato di necessità, che sono attualmente seguite dall'area Supporto ed Inclusione Sociale della Croce Rossa Italiana cremonese, che a fine dicembre hanno ricevuto un aiuto sotto forma di generi alimentari. Nei pacchi preparati dai Volontari C.R.I. c’erano farine bianca e gialla, pasta, riso, olio, latte, oltre che pomodoro e sughi. Coldiretti ha puntato, com’è nel suo stile, sui prodotti del territorio, fornendo generi alimentari a marchio Voi di Fai Coldiretti, tutti prodotti garantiti 100 per cento italiani, frutto di una positiva sinergia fra gli agricoltori della Coldiretti e la catena di distribuzione Iper la grande I, insieme ad altre eccellenze del territorio offerte dalle aziende di Campagna Amica e dal Consorzio Casalasco del Pomodoro. La benefica iniziativa che si è svolta a Cremona è solo una fra le tante proposte che hanno visto la Coldiretti – in Lombardia come in tutta Italia – impegnata nel portare un aiuto concreto a chi vive in povertà. “In Lombardia il numero dei poveri continua ad aumentare: dal 2010 a oggi le persone che hanno chiesto assistenza alimentare alla Caritas, alle mense per poveri, o ad altre realtà che operano sul territorio, sono cresciute da 261.063 a 329.746, con un aumento di oltre il 26%” ha evidenziato la Coldiretti Lombardia sulla base della relazione sul “Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013”, realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea). E’ il dato peggiore del nord Italia dopo il + 40% dell’Emilia Romagna. In Lombardia si contano inoltre quasi 38 mila bambini indigenti sotto i 5 anni, il terzo dato più negativo a livello nazionale, dopo Campania e Sicilia, che rappresentano però rispettivamente il 20,68 e il 17,35% del totale - aggiunge la Coldiretti -. Dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà in Italia è raddoppiato: da 2,4 a 4,8 milioni. Dati che impongono un’azione forte e concreta. Da qui l’impegno della prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese a fare la propria parte, nel segno della solidarietà, a Cremona come in tutta Italia.


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Il Gse avvia la raccolta della documentazione necessaria ai controlli antimafia

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha l’obbligo di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a €150.000, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante. Per poter trasmettere le richieste alle Prefetture competenti, il Gestore deve acquisire da tali operatori la seguente documentazione: dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i dati dei soggetti da controllare a norma dell'art. 85 del D. Lgs. 159/2011; dichiarazioni sostitutive redatte ai sensi del D.P.R. 445 del 2000, a cura dei soggetti obbligati ex art. 85 del D. Lgs. 159/2011, riferite ai loro familiari conviventi di maggiore età. A tale scopo, è stata predisposta una nuova sezione nel portale informatico GWA denominata "Documentazione Antimafia" che consente agli operatori di scaricare i modelli delle dichiarazioni da compilare.

Servizi Tecnici

Tali dichiarazioni, opportunamente firmate e corredate da copia dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, dovranno essere trasmesse al GSE sempre ed esclusivamente tramite l’indicata sezione del portale. Sono disponibili nella sezione FAQ > Antimafia maggiori approfondimenti in materia. Sarà cura del Gse avvisare di volta in volta, tramite invio di specifica comunicazione, gli operatori interessati, abilitandoli contemporaneamente alla sezione dedicata del portale GWA. Per maggiori informazioni e per l’espletamento della pratica, una volta ricevuta la comunicazione di abilitazione dal GSE, rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti.


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In gennaio 1 sola uscita: DOMENICA 19 GENNAIO

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA È in via Buoso da Dovara n. 4

Campagna Amica


CREDITAGRI ITALIA

CREDITO: ATTENZIONE ALLA CENTRALE RISCHI Il finanziamento alle imprese è un tema ricorrente nei diba 3 economici di ques3 ul3mi mesi in quanto la crisi viene percepita a livello europeo e mondiale. La disponibilità del credito concesso dalle banche ha subito una brusca decelerazione e le imprese fanno sempre più fa3ca ad o enere finanziamen3 sopra u o a medio e lungo termine. La preoccupazione innescata da una congiuntura difficile contestualmente alla gravissima crisi finanziaria in corso per le imprese si traduce in una forte prudenza opera3va e per le banche in una maggiore sele vità del credito. Inoltre sono sta3 introdo criteri di ra3ng più restri vi per gius3ficare il diniego a certe richieste delle imprese. In sostanza in pochi mesi è cambiato tu o un modo di fare banca: da una disponibilità a valutare le operazioni di credito a 360 di alcuni anni fa, ad una selezione del credito sempre di più rigida, complessa e prolungata nel tempo.

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Cremona - Anno IX

Davan3 a questo nuovo scenario vanno modifica3 anche alcuni comportamen3 da parte delle imprese per poter accedere a nuovi finanziamen3. Innanzitu o la centrale rischi deve essere a posto nel senso che le diverse operazioni in essere devono essere state regolarmente soddisfa e. Le rate dei mutui devono essere pagate entro la loro scadenza. A enzione: gli ul3mi giorni del mese vanno salvaguarda3 da assegni o altre operazioni in quanto, per i tempi tecnici delle banche, anche se un versamento è stato regolarizzato per il pagamento di quanto dovuto, ma se l’accredito sca a ai primi del mese successivo, anche se è tu o regolare, in centrale rischi apparirà un’anomalia. E questo succede di frequente e me e in difficoltà coloro che devono intervenire per dare credito all’azienda stessa. Anche un solo giorno di ritardo verrà segnalato come mancato pagamento nella centrale rischi in quanto i da3, così come sono, vengono trasmessi alla banca d’Italia ogni fine mese. Una volta sistemata la posizione bisogna aspe are due mesi per avere il riscontro opera3vo. Se la situazione si ripete, l’azienda per parecchio tempo non avrà più credito anche se formalmente a posto. Le informazioni credi3zie di 3po nega3vo (ritardi dei pagamen3 successivamente regolarizza3) possono essere conservate nel SIC - Sistema Inorma3vo Credi3zio - per un periodo massimo di: -1 2 mesi per ritardi non superiori a due rate (o mesi); - 24 mesi per ritardi superiori - 36mesi per inadempimen3 non regolarizza3. La le ura in centrale rischi dei da3 suindica3 significa l’impossibilità in tempi brevi di o enere nuovi pres33.


CREDITAGRI ITALIA

Altro aspe o importante riguarda il fido. Questo pres3to, che è a revoca, è entrato nella normale ges3one delle aziende. Questo strumento finanziario, che è il più caro, deve essere u3lizzato in momen3 di difficoltà, ritarda3 pagamen3, ecc., non per la ges3one ordinaria. L’u3lizzo completo del fido, o addiri ura del fuori fido, anche per impor3 non rilevan3, è un altro elemento di le ura nega3va della centrale rischi. I piccoli splafonamen3 vengono anch’esse segnala3 in centrale rischi e tu o ciò contribuisce a me ere in difficoltà l’azienda che richiede il credito. Anche su questo bisognerà porre molta a enzione con l’uso degli assegni. Il rinnovo con3nuo di cambiali agrarie, finche sarà possibile, senza nessuna decurtazione annuale, è un ulteriore elemento di cri3cità nella le ura dello stato di salute dell’impresa. Tu o ciò dovrebbe far rifle ere sulle modalità in uso per questo strumento. Per questo aspe o è importante un’analisi accurata della propria ges3one finanziaria, in quanto un certo modo di fare credito è finito come è finito un certo modo di fare banca. L’amicizia personale con il dire ore di filiale potrà incidere oggi sul 10-15% sulla risposta alla domanda di credito. La valutazione viene fa a con specifici programmi informa3ci con par3colare a enzione sia alla centrale rischi che al ra3ng contestualmente alla documentazione che verrà presentata in termini di bilancio aziendale. L’impresa, sia essa agricola che operante in altri se ori, deve par3re dal presupposto che il credito, sia di conduzione che fondiario, d’ora in avan3 sarà solo erogato sia con la garanzia della solvibilità che di una giusta reddi3vità del capitale inves3to che ovviamente andrà dimostrata. In pra3ca quando un’azienda si presenta in banca con un piano economico -finanziario corre o o con un business plan potrà tranquillamente valutare più opzioni di scelta nel sistema bancario in quanto la presentazione della richiesta di credito viene fa a con i gius3 strumen3. Questo rappresenta una forte innovazione nel modo di fare impresa e nel modo di richiedere credito. Innovazione che da tempo come CreditAgri abbiamo ado ato, con risulta3 posi3vi per i nostri associa3.


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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

Convenzione per le cure den&s&che L’Associazione Pensionati Coldiretti ha stipulato con Dentalcoop una importante e favorevole convenzione per le cure dentistiche. Dentalcoop a offre in esclusiva i propri servizi sanitari per salute e igiene dentale a tutti i nostri: - Associati - Componenti del nucleo familiare degli Associati. La convenzione è in grado di offrire ai nostri Associati una reale opportunità economicamente vantaggiosa di usufruire di ottime prestazioni a prezzi contenuti e ridotti. Grazie a questa iniziativa, tutti gli iscritti e le loro famiglie possono beneficiare di un vantaggio del 10% su listino nazionale Dentalcoop (il listino è disponibile sul sito www.dentalcoop.it). Dentalcoop Cremona si trova in via Rosario n. 5, a Cremona, al 2° piano (telefono 0372 431881) .

Pensiona& Coldire(

Si riporta, qui a lato, la proposta con prezzi e sconti. La Segreteria dell’Associazione Pensionati è a disposizione di tutti gli interessati per ogni ulteriore informazione.


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Cupla Cremona: tessera sconti per gli acquisti in farmacia Un aiuto concreto ai pensionati del lavoro autonomo Per il 2014 l’obiettivo è ‘estendere’ la tessera a tutti gli acquisti utili Prosegue l’impegno del Cupla – il Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo di Cremona – a difesa dei diritti dei pensionati del lavoro autonomo e, più in generale, di tutti gli anziani. L’anno 2013 per il Comitato provinciale guidato dal Presidente Antonio Borghesi si è chiuso con il debutto di un’importante iniziativa: la creazione di una “tessera sconti soci pensionati”, che permetterà ai possessori di ottenere importanti agevolazioni. Il primo passo compiuto dal Cupla Cremona è stato quello di siglare una serie di convenzioni con varie Farmacie delle città di Cremona, Casalmaggiore, Crema e del territorio. Grazie a queste intese, i possessori della tessera comprovante l’appartenenza al Cupla hanno ora diritto a significative agevolazioni sugli acquisti: si tratta di uno sconto minimo del 10% sui farmaci da banco, ma anche sui parafarmaci ed integratori alimentari, nonché su tutti gli altri presidi sanitari. Per aver diritto agli sconti, è sufficiente esibire la tessera, o una dichiarazione equivalente attestante l’iscrizione sindacale di appartenenza, valida in corso d’anno.

Pensiona& Coldire(

L’azione messa in campo dal Cupla – che ha subito incontrato l’adesione delle Farmacie comunali, a partire da quelle di Cremona, Crema e Casalmaggiore – si pone l’importante obiettivo di consentire agli anziani, in questo momento di crisi particolarmente difficile per tante persone ed in primis per i pensionati, di accedere all’acquisto di prodotti farmaceutici a condizioni favorevoli, ma anche di dar vita ad una sinergia, tra il Cupla e le farmacie del territorio, tesa ad implementare le occasioni di incontro, confronto e collaborazione sul tema dell’assistenza e dell’aiuto agli anziani. Va aggiunto che questa “tessera sconti” nasce a partire dalla sinergia con le farmacie, ma con l’obiettivo e l’impegno di inaugurare un cammino destinato a diventare sempre più ampio ed articolato: nel l’anno 2014 il Cupla provinciale punta, ad esempio, ad estendere la “tessera sconti” ai supermercati, ai distributori di benzina, ai dentisti, e a varie altre realtà.


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

2 gennaio

31 dicembre

2 gennaio

2 gennaio

FRUMENTO Tenero buono mercan3le

Tonn.

197-204

222-223

206-210

207-212

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

179-181

192-193

179-182

184-188

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

450-455

437-440

441-446

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

188-194 196-200

n.q. 217-219

(Fino a 65) 215-219 (Fino a 70) 220-225

(58/60) 205-207

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

PRODOTTO

FIENO Maggengo Agostano

MERCATI AGGIORNATI 03.01.2014

Pagina 16

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO

Tonn.

Tri3cale n.q. Sorgo 203-205 169-171

165-185 loie o 165-185

158-159

(62/64) 213-217 Sorgo: 193-197

165-168

133-168 160-180 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. in cascina 180-190

Tonn.

105-120

101-108

Paglia di frumento (rotoballe) 80-85

Unità di misura

CREMONA 2 gennaio

MILANO 30 dicembre

MANTOVA 2 gennaio

156-157

MODENA 30 dicembre

SUINI la onzoli locali

15 kg

3,880

3,920

3,920

3,970

SUINI la onzoli locali

25 kg

2,770

2,830

2,780

2,820

SUINI la onzoli locali

30 kg

2,450

2,480

2,400

2,440

SUINI la onzoli locali

40 kg

1,980

1,970

1,910

1,940

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,450

1,505

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,444

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,520

1,505

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,504

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,480

1,470

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,488

176 kg


ANNO IX -

Pagina 17

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 18dicembre

NUMERO

1

MONTICHIARI 3 gennaio

MANTOVA 2 gennaio

MODENA 30 dicembre

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,90-1,06 P.m. 2,05-2,30

0,80-1,00

Da macello 0,93-1,03

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,65-0,75 P.m. 1,55-1,75

0,60-0,70

0,70-0,80

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,47-0,57

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,31-1,48

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,43-1,58 P.m. 2,75-3,05

50-60 Kg

0,80-0,90

(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90

(da 46 a 55 kg) 1,10-1,30

(45-55 kg) 1,25-1,50

VITELLI balio( Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,40-4,00

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA

MILANO 30 dicembre

MANTOVA 2 gennaio

MODENA 30 dicembre

BURRO pastorizzato

Kg

3,75

Pastorizzato 3,30 Past/Centr. 3,85 Burro di centrif. 4,05

3,00

Zangolato di creme per burrificazione 2,70

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,45-5,60

5,45-5,60

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,65-5,90

5,65-5,90

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,35-7,55

7,10-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REG. 24 mesi 10,30-10,70

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,90-8,10

8,00-8,65

8,30-8,50

PARMIGIANO REG. 30 mesi 11,65-12,50

VITELLI balio Frisona (p.v.)

2 gennaio

PARMIGIANO REG. 12 mesi 9,00-9,40

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (novembre 2013 - gennaio 2014) CATEGORIA

QUOTAZ. 14.11.13

QUOTAZ. 21.11.13

QUOTAZ. 28.11 e 5.12

Dal 18.11 al 22.11

Dal 25.11 al 29.11

2.12 a 6.12 9.12 a 13.12

144/152 kg

1,360*

1,440*

152/160 kg

1,390*

160/176 kg

1,450*

QUOTAZ. 12.12.13

QUOTAZ. 19.12.13

QUOTAZIONE 27.12.13

QUOTAZIONE 02.01.14

Dal .30.12.13 al 3.01.14

Dal 6.01.14 al 10.01.14

Dal 16.12 al 20.12

Dal .23.12 al 27.12

1,490*

1,460*

1,435*

1,415*

1,440*

1,470*

1,520*

1,490*

1,465*

1,445*

1,470*

1,530*

1,580*

1,550*

1,525*

1,505*

1,530*

* In a uazione dell’art. 7 del Regolamento Generale, il prezzo è stato definito dagli allevatori in quanto i macellatori non si sono presenta3 alla riunione


Il giornale online per le imprese del sistema agroalimentare

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I NOSTRI UFFICI AL SERVIZIO DELLE

Ricordiamo che gli appuntamen3 promossi da Coldire Cremona vengono comunica3 anche a raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire .it. In par3colare, per gli avvisi e gli appuntamen3 rivol3 agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en3 ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen3 i comunica3 stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan33 dai vari uffici, tu e le inizia3ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u3li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

IMPRESE AGRICOLE

UFFICIO ZONA CREMONA Via Ruffini, 28 - Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA CREMA Via Macello, 34 - Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

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“W L’AGRICOLTURA”, con Coldiretti Cremona il vero Made in Italy è in tv Con l’intervista al Presidente nazionale Roberto Moncalvo si è aperta nel segno della difesa, valorizzazione e promozione del vero Made in Italy la prima puntata dell’anno 2014 di W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire Cremona, in onda su Telecolor e Primarete. La trasmissione, in onda ieri sera, sarà riproposta in replica domenica, alle ore 13.


Ai Soci, alle loro famiglie, ai collaboratori e amici, a tutti i lettori di questa newsletter Coldiretti Cremona rinnova l’augurio di Buon Anno.

Che sia un 2014 ricco di soddisfazioni !!!

W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


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