Coldiretti cremona informa 46, def

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Regione Lombardia al ianco di Coldiretti: patto su Expo e Made in Italy C'è accordo su tutti i temi tra Coldiretti e Regione Lombardia, in particolare per quel che riguarda la valorizzazione dell'agroalimentare e il contrasto alla contraffazione. E’ quanto è emerso durante il primo vertice tra il Presidente Nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, il Segretario Organizzativo, Vincenzo Gesmundo, il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini e il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che si è tenuto ieri giovedı̀ 12 dicembre nella sede della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Durante l’ora e mezza di faccia a faccia, Roberto Maroni ha evidenziato il livello di "straordinaria collaborazione che c'è con Coldiretti e che voglio intensi.icare in vista di Expo 2015". E, proprio in riferimento alle iniziative prese per l'appuntamento del 2015, il governatore della Lombardia ha chiesto a Coldiretti di accompagnarlo nel tour che farà attraverso le capitali europee per sostenere l'iniziativa. Già previsto per prima di Natale un appuntamento con il Presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, per stendere il programma delle tappe di questo viaggio tra i Paesi comunitari. Roberto Maroni ha poi invitato la nostra associazione a partecipare attivamente all’organizzazione, da qui all’Esposizione Universale che si terrà tra due anni, a eventi per la valorizzazione del settore agroalimentare lombardo e italiano. Anche sul fronte della lotta alla contraffazione e al .into Made in Italy alimentare Regione Lombardia appoggia in pieno la battaglia di Coldiretti. Vanno in questa direzione alcuni provvedimenti recentemente presi dalla Giunta come la mozione sulla tutela del vero prodotto italiano, con particolare riguardo al settore suinicolo che, come ha ricordato Prandini allo stesso Maroni, sta attraversando un grave momento di dif.icoltà . Tra le misure prese anche quella del Consiglio regionale che ha invitato la Giunta a promuovere azioni e iniziative .inalizzate alla tutela delle aziende lombarde di qualità , con particolare riferimento all'agroalimentare, anche attraverso speci.iche campagne mediatiche e iniziative di promozione. La mozione sollecita a proseguire le azioni di sensibilizzazione delle amministrazioni locali e dei cittadini, in merito ai bene.ici correlati all'acquisto di prodotti del territorio, soprattutto nell'agroalimentare. “L’azione congiunta che stiamo portando avanti è il risultato di una collaborazione stretta e costante con l’assessore all’agricoltura Gianni Fava che da sempre si è dimostrato sensibile ai temi della difesa della produzioni agricole, la valorizzazione dell’origine e la corretta informazione ai consumatori” conclude il Presidente di Coldiretti Lombardia Prandini.


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Cremona - Anno VIII

ANTITRUST: DAL MONOPOLIO DELLA GDO VA AGLI AGRICOLTORI SOLO IL 17% PER OGNI EURO SPESO DAI CONSUMATORI Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti nella distribuzione commerciale, oltre la metà (il 60 per cento) va alla distribuzione commerciale, il 23 per cento all’industria di trasformazione e solo il 17 per cento per remunerare il prodotto agricolo. E’ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust nei confronti della supercentrale d'acquisto 'Centrale Italiana' e delle 5 catene distributive che ne fanno parte Coop, Despar, Il Gigante (attraverso la controllata Gartico), Disco Verde e Sigma. Sono questi gli ostacoli che - sottolinea Moncalvo - impediscono una leale e trasparente collaborazione all’interno della filiera agroalimentare di cui l’affermazione del vero Made in Italy avrebbe davvero bisogno. In altre parole, secondo l’analisi della Coldiretti, il prezzo di un prodotto alimentare aumenta più di cinque volte dal campo alla tavola per colpa delle distorsioni e delle speculazioni lungo la filiera di cui la distribuzione commerciale è certamente in parte responsabile nei confronti dei consumatori e dei produttori agricoli. L’intervento dell’Antitrust era quindi atteso nei confronti dei nuovi poteri forti dell’agroalimentare dove poche grandi piattaforme commerciali di acquisto - sottolinea la Coldiretti - trattano sul mercato in condizioni di posizione dominante e spesso prevaricazione delle centinaia di migliaia di imprese agricole che non hanno nessun potere contrattuale e sono costrette a subire formule vessatorie che mettono a rischio le condizioni di competitività della produzione Made in Italy. La grande distribuzione commerciale - denuncia la Coldiretti sfrutta spesso il suo potere di mercato nei confronti degli agricoltori attraverso compensi inadeguati, termini di pagamento eccessivi, vendite sottocosto a carico dei fornitori, contributi ingiustificati alle spese pubblicitarie e insistenza sulla fornitura esclusiva. Una situazione che non consente in molti casi agli agricoltori di coprire i costi di produzione ed era quindi necessario secondo Coldiretti un intervento nei confronti di un comportamento commerciale lesivo della concorrenza lungo la catena di approvvigionamento alimentare.

Venerdì 13 dicembre 2013 - Anno VIII, Numero 46 ♦ Vertice. Coldiretti e Regione Lombardia, patto su Expo e Made in Italy ♦ Antitrust. Dal monopolio Gdo solo il 17% per ogni euro speso va agli agricoltori ♦ Ogm. Bene lo stop alla patata biotech, contrari otto italiani su dieci ♦ Agromafia. Dalla mozzarella ai terreni agricoli, business illegale da 14 miliardi ♦ Oscar Green. Premio nazionale all’impresa giovane e creativa, tutti i vincitori ♦ Avvisi alle Imprese. Datori di Lavoro // Servizi Tecnici // Fiscale // CreditAgri


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PIL: LA RIPRESA E’ OSSIGENO PER NATALE BUDGET DA 10 MILIARDI La previsione della ripresa del Pil nel quarto trimestre può rappresentare una boccata di ossigeno per le tante imprese la cui sopravvivenza dipende dai consumi nelle festività di Natale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni del Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni sull’andamento positivo del Pil nel quarto trimestre dopo che è risultato stazionario nel terzo. In gioco - sottolinea la Coldiretti - c’è una spesa di poco superiore ai 10 miliardi che gli italiani destinano complessivamente al budget delle festività natalizie per acquistare regali, cibo e bevande, viaggi e tempo libero. La spinta verso spese utili premia l’enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola e le previsioni sono infatti che gli italiani rispetto allo scorso anno non risparmieranno per le spese alimentari destinate ad imbandire i tradizionali cenoni e neanche per i viaggi. La Coldiretti è impegnata nella Battaglia di Natale: scegli l’Italia” per fare conoscere ai cittadini la reale origine degli alimenti acquistati ed aiutarli a scegliere Made in italy per sostenere il lavoro e l’economia in Italia.

BENE STOP A PATATA OGM CONTRARI 8 ITALIANI SU 10 Lo stop alla patata geneticamente modificata è accolto positivamente da 8 cittadini su 10 (76%) che sono contrari all’utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm) nell’agricoltura in Italia, dove si è giustamente fatta la lungimirante scelta di non coltivare biotech. Partendo da questa considerazione, Coldiretti commenta positivamente la decisione del Tribunale dell’Unione Europea di annullare le autorizzazioni della Commissione Ue per l'immissione in commercio della patata ogm Amflora della Basf poiché secondo la sentenza di Lussemburgo sono state violate le norme procedurali per l'autorizzazione degli ogm nell'Ue. Con questa decisione, nonostante le proprietà miracolistiche propagandate dalle grandi multinazionali che producono ogm, sono rimasti solo cinque su ventisette i paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm nell’ Unione Europea, con appena 129mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2012. Una percentuale irrisoria – spiega la Coldiretti - della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati ISAAA. Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - conclude la Coldiretti - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy


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Cremona - Anno VIII

CON MOZZARELLE & C. IL BUSINESS DELL’AGROMAFIA VALE 14 MILIARDI Dalle mozzarelle ai terreni agricoli, dai ristoranti all’ autrosporto, il business dell’agromafia fattura in Italia circa 14 miliardi di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'operazione anticamorra nel basso Lazio che ha coinvolto anche Antonella D'Agostino, moglie di Renato Vallanzasca, che avrebbe avuto un ruolo di intermediazione in un'operazione di acquisizione di un hotel a Mondragone e in alcune vicende usuraie ed un progetto per vendere mozzarelle a Milano. Le associazioni criminali trovano terreno fertile nel tessuto economico indebolito dalla recessione secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes del 2013. L’agricoltura e l’alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perché consente di infiltrarsi in modo capillare la società civile e condizionare la via quotidiana della persone in termini economici e salutistici. Per questo le mafie – sottolinea Coldiretti - hanno già imposto il proprio controllo sulla produzione e la distribuzione di generi alimentari del tutto eterogenei tra loro. Controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, del caffè, dello zucchero, dell’acqua minerale, della farina, del pane clandestino, del burro e, soprattutto, della frutta e della verdura. Potendo contare costantemente su una larghissima ed immediata disponibilità di capitale e sulla possibilità di condizionare parte degli organi preposti alle autorizzazioni ed ai controlli, si muovono con maggiore facilità rispetto all’imprenditoria legale. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente. Alcune stime - precisa Coldiretti - valutano almeno 5.000 locali di ristorazione in Italia in mano alla criminalità organizzata (bar, ristoranti, pizzerie), nella maggioranza dei casi intestati a prestanome. Questi esercizi non garantiscono solo profitti diretti, ma vengono utilizzati anche come copertura per riciclare denaro sporco. In alcuni casi agenti dei clan rappresentano specifici marchi alimentari, che impongono in tutta la loro zona di influenza. Per raggiungere l’obiettivo i clan ricorrono a tutte le tipologie di reato tradizionali: usura, racket estorsivo, furti di attrezzature e mezzi agricoli, abigeato, macellazioni clandestine, danneggiamento delle colture, contraffazione e agropirateria, abusivismo edilizio, saccheggio del patrimonio boschivo, caporalato, truffe ai danni dell'Unione europea. Quasi un immobile su quattro confiscati alla criminalità organizzata e’ terreno agricolo a dimostrazione della strategia di accaparramento delle campagne messa in atto dalla criminalità organizzata, secondo la Coldiretti. Su 12.181 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, oltre il 23 per cento (2.919) - sottolinea la Coldiretti - sono rappresentati da terreni agricoli. Ma le mani della Mafia Spa - conclude la Coldiretti - si allungano lungo tutta la filiera e, su un totale di 1.674 aziende confiscate, ben 89 (5,3 per cento) operano nei settori “Agricoltura, caccia e silvicoltura” e 15 (l’1 per cento circa) nei settori “Pesca, piscicoltura e servizi connessi”, 173 (10 per cento) nella ristorazione ed alloggio e 471 (28 per cento) nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, anche nell’agroalimentare. Le organizzazioni mafiose sono consapevoli che, pur non trattandosi del settore che garantisce i guadagni più consistenti e nel più breve tempo, il cibo costituisce la necessità primaria, di cui nessuno potrà mai fare a meno. Mettendo le mani sul comparto alimentare le mafie hanno inoltre la possibilità di affermare il proprio controllo sul territorio. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza ed il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma – conclude la Coldiretti - compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy.


COLDIRETTI: L’INFLAZIONE CALA PER IL TAGLIO DI 2 MILIARDI NELLA SPESA DELLE FAMIGLIE L'inflazione cala perche il carrello della spesa si svuota con gli italiani che, a causa della crisi, cambiano stile di vita e risparmiano 2 miliardi di euro l'anno di spesa alimentare. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento dell’inflazione a novembre resi noti dall’Istat, sulla base dell'Osservatorio “Prezzi e mercati” dell'Indis, Istituto dell'Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi. Con la crisi si dice addio al negozio di fiducia e quasi la metà degli italiani (47%) si reca in diversi esercizi commerciali per acquistare il prodotto che cerca dove costa meno, magari aiutati da internet e volantini sui quali è guerra nel pubblicizzare offerte speciali e sconti, secondo una indagine Coldiretti/IXE’. Con il 71 per cento dei consumatori che dichiara di confrontare con piu’ attenzione rispetto al passato i prezzi, gli italiani - sottolinea la Coldiretti - sono costretti a trasformarsi in veri detective della spesa: il 62 per cento va a caccia delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti e il 42 per cento cerca sempre e comunque i prodotti che costano meno. Mai come nel passato - sottolinea la Coldiretti - fare la spesa è diventata una sfida alla ricerca della maggiore convenienza che richiede fatica e tempo, portando gli italiani a fare la spola tra diversi negozi per risparmiare. A cambiare - continua la Coldiretti - sono anche le tipologie di prodotti che si mettono nel carrello con il 49 per cento degli italiani che preferisce acquistare prodotti locali e solo l’11 per cento quelli di una grande marca nazionale, mentre per il 32 per cento è indifferente e si guarda solo al prezzo o alla qualità. Da segnalare - precisa la Coldiretti - la tenuta degli acquisti diretti dal produttore al quale si rivolge regolarmente ben il 14 per cento degli italiani, il 45 per cento qualche volta, il 29 per cento raramente e solo il 12 per cento mai. Una opportunità – conclude la Coldiretti - resa possibile dal fatto che in Italia sono oggi presenti 8.392 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori rispetto ai 7.094 del 2012, tra mercati degli agricoltori, cascine, cantine, maghe e aziende, botteghe e ristoranti.

MADE IN ITALY: 2,5 MILIARDI DI EXPORT A RISCHIO DAL “SEMAFORO IN ETICHETTA” INGLESE Il semaforo in etichetta varato dagli inglesi mette ingiustamente a rischio circa 2,5 miliardi di export di prodotti made in Italy, dai formaggi ai salumi, fino all’olio d’oliva. E’ quanto denuncia la Coldiretti in riferimento al nuovo sistema di etichettatura nutrizionale adottato dal Regno Unito, con i bollini rosso, giallo o verde ad indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute. Una scelta dettata dalla volontà di diminuire il consumo di grassi, sali e zuccheri ma che - sottolinea Coldiretti -, non basandosi sulle quantità effettivamente consumate ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti come l’olio extravergine d’oliva e promuovere, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, fuorviando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale. Il semaforo rosso penalizza, infatti, la presenza di materia grassa superiore a 17,5 grammi, quello giallo tra 17,5 grammi e 3 grammi e il verde fino a 3 grammi. Una scelta che è già stata adottata in molti supermercati e che, pur non essendo legge – rileva Coldiretti – mette ora in pericolo alcuni settori cardine dell’export made in Italy in Gran Bretagna. A rischio ci sono, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero, i salumi e le preparazioni di carni, i formaggi, compresi il Grana Padano o il Parmigiano, l’olio d’oliva, oltre ai dolciumi ma l’ingiusta bocciatura delle eccellenze tricolori minaccia l’intero trend di consumo nel Regno Unito del cibo Made in Italy, che nei primi nove mesi del 2013 ha fatto segnare un aumento del 6%. L’Italia e altri paesi europei hanno messo in rilievo come il sistema del semaforo avrà un impatto negativo sul commercio, con la possibile presenza di barriere tra Stati membri, e quindi una violazione all’articolo 34 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, senza dimenticare l’irregolarità di inserire la presenza di un claim sulla nutrizione di tipo “non benefico”.


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ECOMOBILI, AGROCOSMETICI E VINO DI GIUGGIOLE, GLI OSCAR GREEN 2013

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Cremona - Anno VIII

Vincono anche la spugna di zucca, il ragù di trota e il latte Uht 100 per 100 italiano Vino di giuggiole dell’Odissea, agrocosmetici alle stelle alpine, mobili rivestiti da fibra di fico d’India ma anche spugna di zucca, ragu’ di trota e il latte uht 100 per 100 italiano sono i vincitori del concorso “Oscar Green” 2013, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti dei premi “Oscar Green” sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio Ministero Politiche Agricole e di Expo 2015, Essere lungimiranti paga e questa volta con un Oscar, quello della Coldiretti assegnato nella categoria Stile e cultura d’impresa a Marcello Rossetti che con la sua innovativa linea di agrimobili realizzati con la nobile fibra di fico d’india. Erano destinate alla discarica e rappresentavano un problema da risolvere per molti agricoltori le foglie di fico d'india da smaltire. Ma quella fibra resistente ha acceso una lampadina nella testa di Marcello che crea la prima linea di complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che viene estratta dalle pale ancora verdi. Grazie alla cura nella lavorazione ed i trattamenti effettuati che garantiscono una assoluta resistenza nel tempo ciascun mobile risulta autentico ed inimitabile perchè le venature della fibra creano disegni e colori sempre unici. Nell'incantato centro storico di Lecce il punto vendita 'Sikalindi' è la gioia di turisti, curiosi e clienti provenienti da ogni parte del mondo. L’Oscar green nella categoria Esportare il territorio se lo aggiudica invece la geniale idea di Martina Buccolini, idea che viene direttamente dall’Odissea, quella di produrre il vino di giuggiole, sulla scorta di quello assaggiato da Ulisse nell’isola dei lotofagi. Un vino che necessita di ben tre anni per essere realizzato ma in questo modo, il vecchio detto di sentirsi in un "brodo di giuggiole" prende forma e diventa realtà. Per la categoria Campagna Amica l’Oscar va invece a Delia Revelli che alleva in acquacoltura un'ampia varietà di pesci d'acqua dolce, prima fra tutte la trota, sempre più ambita non soltanto in ambito nazionale. A pochissimi passi dalle vasche il prodotto è trasformato e confezionato ed ecco che nascono i filetti di trota affumicata, al moscato, grigliati, il paté di trota, il ragù di trota, il tonno di trota, le guance di trota e tanti altri che oggi fanno gola soprattutto ai bambini, per la gioia delle mamme e per la fortuna del territorio piemontese. E ancora nella categoria Ideando viene premiata - afferma la Coldiretti il brillante modello imprenditoriale di Angelina Muzzu che in uno degli scorci più invidiati del pianeta, la Sardegna riesce a ricavare dalla zucca una morbidissima spugna da bagno, la luffa da abbinare piacevolmente alle sue creme idratanti, che nascono dalla natura e alla natura ritornano in una incredibile alchimia. Enrico Bettoni e Pietro Pierani invece conquistano l’Oscar green nella categoria In Filiera grazie al grande lavoro che la loro azienda svolge chiudendo interamente il ciclo del latte. Enrico e Piero producono infatti il primo latte Uht, buono, a lunga conservazione e di qualità, pronto a sfidare il fresco.


GIOVANI IMPRESA

Dalle stalle al supermercato il latte Uht “Voi” è il fiore all'occhiello del territorio. Una competizione leale basata sulla verità dell'origine, sulla qualità dei processi e sull'eccellenza del prodotto. Nella categoria Non solo agricoltura non poteva non essere conferito l’oscar green della Coldiretti ad una realtà davvero speciale come quella di Moira Donati che nonostante una promettente carriera non ha saputo resistere al richiamo della stella alpina del suo Trentino. Oggi Moira grazie alla sua straordinaria capacità di analisi del mercato, una spiccata visione futura e soprattutto la grande abilità con le nuove tecnologie riesce a far arrivare i suoi cosmetici realizzati con le erbe tipiche del territorio, dalla stella alpina all’arnica fino al genepy, in ogni angolo del Bel Paese attraverso la pratica dell'E-SHOP. E per finire - conclude la Coldiretti - la menzione speciale per Paese Amico viene assegnata, per la prima volta a parità di merito, al Comune di Udine dove negli spazi verdi degli orti urbani tutti fanno quadrato attorno all'orto e coltivano insieme le primizie di stagione e all’Istituto Pira di Rosarno dove la scuola rappresenta un’alternativa alla mafia ed è una opzione di riscatto. Aperto anche la domenica l'istituto è un laboratorio per l'agricoltura del futuro.

I VINCITORI DI OSCAR GREEN 2013 PER CIASCUNA CATEGORIA CATEGORIA STILE E CULTURA D'IMPRESA GLI AGRIMOBILI, IL FICO D'INDIA DIVENTA OGGETTO DI DESIGN Puglia: Marcello Rossetti Erano destinate alla discarica e rappresentavano un problema da risolvere per molti agricoltori le foglie di fico d'india da smaltire. Ma quella fibra resistente ha acceso una lampadina nella testa di Marcello Rossetti che crea la prima linea di agrimobili, ossia complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che viene estratta dalle pale ancora verdi. Grazie alla cura nella lavorazione ed i trattamenti effettuati che garantiscono una assoluta resistenza nel tempo ciascun mobile risulta autentico ed inimitabile perchè le venature della fibra creano disegni e colori sempre unici. Ogni singolo foglio di fibra viene osservato, selezionato e posato sul piano di legno multistrato come un tassello in cerca del suo accostamento naturale. In questo modo va formandosi un mosaico di foglie dalle venature uniche che tratteggiano il piano. Nell'incantato centro storico di Lecce il punto vendita 'Sikalindi' è la gioia di turisti, curiosi e clienti provenienti da ogni parte del mondo. CATEGORIA IDEANDO DALLA ZUCCA ALLA BELLEZZA, LA LUFFA MORBIDISSIMA SPUGNA DA BAGNO Sardegna: Angelina Muzzu C'era da scommetterci che la tradizione agricola secolare di un territorio riuscisse a mettere a frutto il lavoro di generazioni, combinandolo con idee giovani e di successo. Accade in Sardegna, in uno degli scorci più invidiati del pianeta. Qui ci si reinventa senza però allontanarsi dall'orgoglio sardo e si punta sul bio. L'innovazione guarda al benessere delle persone, che è paesaggio, esperienza dei sensi, ma anche cura del corpo. Dall'agricoltura un set completo per prendersi cura di sè con le spugne di Luffa che nascono da un laborioso e delicato processo di essiccazione dei frutti e le creme idratanti, che nascono dalla natura e alla natura ritornano in una incredibile alchimia.


I VINCITORI DI OSCAR GREEN 2013 PER CIASCUNA CATEGORIA

CATEGORIA ESPORTARE IL TERRITORIO DALL’ODISSEA NASCE IL PRIMO VINO DI GIUGGIOLE Marche: Martina Buccolini Viene direttamente dall’Odissea l’idea di Martina Buccolini di produrre un vino di giuggiole, sulla scorta di quello assaggiato da Ulisse nell’isola dei lotofagi. Un vino che necessita di ben tre anni per essere realizzato ma in questo modo, il vecchio detto di sentirsi in un "brodo di giuggiole" prende forma e diventa realtà, si chiama 'giuggiolone' e insieme alle conserve inimitabili dell'azienda macina premi e riconoscimenti in Italia e nel mondo. Oggi Martina, con la sua azienda concorre al premio Oscar green grazie all’opera di recupero della biodiversità, riportando in vita antiche ricette e frutti scomparsi. Ne sono un esempio le confetture, i sott’olio e le salse vendute in tutto il mondo, di cui l’ultimo esempio è un condimento preparato riscoprendo le erbe di campo.

CATEGORIA NON SOLO AGRICOLTURA IL RICHIAMO DELLA STELLA ALPINA MI HA PORTATO AL SUCCESSO Trentino Alto Adige: Moira Donati Aveva intrapreso una carriera professionale ma il richiamo della stella alpina l'ha richiamata tra le meravigliose montagne del Trentino. Così Moira molla tutto e ritorna alla natura. Oggi Moira grazie alla sua straordinaria capacità di analisi del mercato, una spiccata visione futura e soprattutto la grande abilità con le nuove tecnologie riesce a far arrivare i suoi cosmetici realizzati con le erbe tipiche del territorio, dalla stella alpina all’arnica fino al genepy, in ogni angolo del Bel Paese attraverso la pratica dell'E-SHOP. La sua azienda ha inoltre sposato la multifunzionalità, oltre ai cosmetici offre ai suoi clienti prodotti e trasformati a chilometro zero, fattoria didattica e visite guidate per un'esperienza indimenticabile sulle vette incantate del magico mondo del Trentino. Insomma, lo spirito imprenditoriale di Moira sa coniugare la difesa delle tradizioni del Made in Italy con l'innovazione del mondo moderno e delle nuove tecnologie informatiche.

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CATEGORIA CAMPAGNA AMICA LE MILLE VIRTU’ DELLA TROTA CHE CONQUISTA ANCHE I PIU’ PICCOLI Piemonte: Delia Revelli Scendono dalle vette più alte del Piemonte e finiscono nelle vasche dell'azienda agricola San Biagio. Sono le acque pure di sorgente dentro cui è allevata un'ampia varietà di pesci d'acqua dolce. Prima fra tutte la trota, sempre più ambita non soltanto in ambito nazionale. A pochissimi passi dalle vasche il prodotto è trasformato e confezionato. Ecco allora che nascono i filetti di trota affumicata, al moscato, grigliati, il paté di trota, il ragù di trota, il tonno di trota, le guance di trota e tanti altri. Come inizio del percorso di vendita diretta Delia Revelli partecipa ai mercati di Campagna Amica fino a diventare socio fondatore della cooperativa che gestisce la Bottega di Campagna Amica di Fossano. Oggi i prodotti di Delia fanno gola soprattutto ai bambini, per la gioia delle mamme e per la fortuna del territorio piemontese.


I VINCITORI DI OSCAR GREEN 2013 PER CIASCUNA CATEGORIA

CATEGORIA IN FILIERA IL PRIMO LATTE UHT TUTTO ITALIANO, PRONTO A SFIDARE IL FRESCO Lombardia: Enrico Bettoni e Pietro Pierani Il primo latte Uht è pronto a sfidare il fresco. Buono, a lunga conservazione e di qualità. «Scrivano in etichetta dove prendono il latte i nostri concorrenti e siamo pronti a sfidarli sugli scaffali». Questa la scommessa lanciata da Brescia alla concorrenza internazionale. Dalle stalle al supermercato l'Uht 'Voi' è il fiore all'occhiello del territorio. Una competizione leale basata sulla verità dell'origine, sulla qualità dei processi e sull'eccellenza del prodotto. Così si rinnova l'agricoltura e in azienda si fa spazio la nuova generazione che avanza.

MENZIONE SPECIALE” PAESE AMICO” L’ORTO PER TUTTI, LA PIAZZA È IN CAMPAGNA Friuli Venezia Giulia: Furio Honsell La vivacità di una piazza, la gioia di un incontro, la solidarietà di una comunità prende nuova forma nell'orto. E la natura continua a compiere meraviglie. Accade a Udine, negli spazi verdi degli orti urbani, a pochi passi dalle palazzine. Qui associazioni di volontariato, anziani, giovani coppie, bambini e persone svantaggiate, fanno quadrato attorno all'orto e coltivano insieme le primizie di stagione. Un'occasione incredibile per fare festa e per riscoprire il senso antico della comunità. Non si sono fatti mancare niente in questo progetto che fa invidia ad altre città italiane. Gli anziani raggiungono questo angolo di campagna urbana in bici. Ogni azione è accompagnata dal contatto diretto e benefico con la natura.

LEGALITÀ A ROSARNO: TERRENI CONFISCATI ALLA MAFIA PER GIOVANI IMPRESE Calabria: Mariarosaria Russo Ad accogliere la nuova preside dell'istituto Pira di Rosarno, un esplosivo posizionato sul cancello della scuola. Una intimidazione che, come risposta, ha trovato il pugno di ferro della dirigente e di tutti gli studenti che hanno detto si a una possibilità di formazione fuori dagli schemi e dai preconcetti. In terra di mafia la scuola è una opzione di riscatto. Aperto anche la domenica l'istituto è un laboratorio per l'agricoltura del futuro. Olio e creme dalle olive e terreni confiscati alla mafia affidati a cooperative di giovani e immigrati, insieme. Questo è un concreto modello di legalità, un presidio di futuro.


SERVIZI TECNICI

Il Gse avvia la raccolta della documentazione necessaria ai controlli antimafia Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha l’obbligo di acquisire d’ufficio, tramite le Prefetture, la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a €150.000, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante. Per poter trasmettere le richieste alle Prefetture competenti, il Gestore deve acquisire da tali operatori la seguente documentazione: dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i dati dei soggetti da controllare a norma dell'art. 85 del D. Lgs. 159/2011; dichiarazioni sostitutive redatte ai sensi del D.P.R. 445 del 2000, a cura dei soggetti obbligati ex art. 85 del D. Lgs. 159/2011, riferite ai loro familiari conviventi di maggiore età.

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Cremona - Anno VIII

A tale scopo, è stata predisposta una nuova sezione nel portale informatico GWA denominata "Documentazione Antimafia" che consente agli operatori di scaricare i modelli delle dichiarazioni da compilare. Tali dichiarazioni, opportunamente firmate e corredate da copia dei documenti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, dovranno essere trasmesse al GSE sempre ed esclusivamente tramite l’indicata sezione del portale. Sono disponibili nella sezione FAQ > Antimafia maggiori approfondimenti in materia. Sarà cura del Gse avvisare di volta in volta, tramite invio di specifica comunicazione, gli operatori interessati, abilitandoli contemporaneamente alla sezione dedicata del portale GWA. Per maggiori informazioni e per l’espletamento della pratica, una volta ricevuta la comunicazione di abilitazione dal GSE, rivolgersi agli uffici di zona Coldiretti.


DATORI DI LAVORO

PROSPETTO INDENNITÀ SPETTANTI AI SALARIATI AGRICOLI CONTEGGI DI FINE ANNO 2013 SALARIATI AGRICOLI INTERESSENZA LATTE ai mungitori

€.

1,30 mensili per vacca

INDENNITA’ LAVORO NOTTURNO

€.

600,00

INDENNITA’ ABITAZIONE

€.

120,33

PRELIEVO LATTE BERGAMINO/CAPO BERG./CAPO OP. ELIMINATO GENERI IN NATURA

€. di cui:

140,00 annuo

€. 70,00 con pagamento 14^ e €. 70,00 con pagamento 13^

PARTI SOLO l’assistenza fuori orario di lavoro sarà retribuita quale ore straordinarie FECONDAZIONE ARTIFICIALE premio annuo

€.

100,00

ORE TRATTORE OLTRE LE 900

€.

1,79

IMPIEGATI AGRICOLI GENERI IN NATURA

casa/legna

€.

530,00


FISCALE

IMU, seconda rata 2013 Il 30 novembre scorso è stato emanato il Decreto Legge N.133 recante disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" del 30 novembre 2013 n.281.

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Cremona - Anno VIII

L’art.1 comma 1 di tale provvedimento prevede l’abolizione della seconda rata dell'imposta municipale propria per: •

abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/l, A/8 e A/9 (nella presente categoria ricadono anche le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP; la casa coniugale assegnata al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; gli immobili, iscritti o iscrivibili nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare posseduti, e non concessi in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco);

i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, di cui all'articolo 13, comma 5, del decretolegge n. 201 del 2011, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;

i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all'articolo 13, comma 8, del decreto-legge n. 201 del 2011.

Di seguito si specifica come l’abolizione della stessa seconda rata dell’IMU non si applichi ai terreni agricoli e ai fabbricati rurali diversi da quelli indicati. In sostanza ciò significa che i terreni agricoli di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, se coltivati direttamente dagli stessi, risultano esenti dall’imposta, mentre i terreni non direttamente coltivati quale che sia il proprietario scontano il pagamento dell’imposta relativamente alla seconda rata, ovvero il 50% di quanto dovuto per l’intero anno. A questo proposito vale la pena ricordare come la prima rata era stata definitivamente abolita, relativamente a prima casa, terreni e fabbricati rurali, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre 2013 del Decreto Legge N. 102 del 31 agosto 2013.


FISCALE

In merito ai fabbricati rurali si deve invece notare come siano esclusi dalla seconda rata dell’imposta esclusivamente i fabbricati rurali ad uso strumentale. Quindi i fabbricati rurali abitativi non ricadono negli immobili esenti dalla seconda rata dell’IMU e pertanto ne scontano il pagamento entro il 16 dicembre. Quindi se l’abitazione rurale è abitata dal proprietario rimane esente perché abitazione principale, ma nel caso di abitazione rurale data in uso a terzi si possono verificare diversi casi:

abitazione rurale data in uso come prima casa a figli o genitori del proprietario: esente solo se il Comune ha deliberato l’assimilazione ad abitazione principale.

abitazione rurale data in uso a dipendenti: esente in quanto fabbricato strumentale.

altri casi di abitazione rurale: imponibile secondo le normali regole.

Per quanto riguarda le abitazioni principali si deve considerare anche il fatto che alcuni Comuni possono aver deliberato l’assimilazione ad abitazione principale delle unità immobiliari non locate possedute da anziani e disabili residenti in istituti di ricovero o da cittadini italiani residenti all’estero e delle abitazioni concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado a condizione che siano utilizzate dal comodatario come abitazione principale (immobili che i Comuni hanno equiparato all'abitazione principale ai sensi dell'articolo 13, comma 10, del decretolegge n. 201 del 2011 e dell'articolo 2-bis del decreto-legge n. 102 del 2013). Il comma 5 del sopra citato Decreto Legge N. 133 stabilisce che “L'eventuale differenza tra l'ammontare dell'imposta municipale propria risultante dall'applicazione dell'aliquota e della detrazione per ciascuna tipologia di immobile di cui al comma 1 deliberate o confermate dal comune per l'anno 2013 e, se inferiore, quello risultante dall'applicazione dell'aliquota e della detrazione di base previste dalle norme statali per ciascuna tipologia di immobile di cui al medesimo comma 1 è versata dal contribuente, in misura pari al 40 per cento, entro il 16 gennaio 2014.” Questo comporta che ad inizio 2014, per tutte le categorie di immobili per le quali non è dovuta la seconda rata dell’IMU per l’anno 2013, si dovrà versare una quota dell’imposta pari al 40% dell’eventuale maggiorazione stabilita dal Comune rispetto alle aliquote base decise dallo Stato. In modo sostanziale questa quota sarà da pagare essenzialmente per le abitazioni principali e relative pertinenze e per i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, sempre che il Comune abbia stabilito delle aliquote più elevate rispetto a quelle decise dallo Stato.


CREDITAGRI ITALIA

CREDITO: ATTENZIONE ALLA CENTRALE RISCHI Il finanziamento alle imprese è un tema ricorrente nei diba @ economici di ques@ ul@mi mesi in quanto la crisi viene percepita a livello europeo e mondiale. La disponibilità del credito concesso dalle banche ha subito una brusca decelerazione e le imprese fanno sempre più fa@ca ad o enere finanziamen@ sopra u o a medio e lungo termine. La preoccupazione innescata da una congiuntura difficile contestualmente alla gravissima crisi finanziaria in corso per le imprese si traduce in una forte prudenza opera@va e per le banche in una maggiore sele vità del credito. Inoltre sono sta@ introdo criteri di ra@ng più restri vi per gius@ficare il diniego a certe richieste delle imprese. In sostanza in pochi mesi è cambiato tu o un modo di fare banca: da una disponibilità a valutare le operazioni di credito a 360 di alcuni anni fa, ad una selezione del credito sempre di più rigida, complessa e prolungata nel tempo.

La newsle er di Coldire

Cremona - Anno VIII

Davan@ a questo nuovo scenario vanno modifica@ anche alcuni comportamen@ da parte delle imprese per poter accedere a nuovi finanziamen@. Innanzitu o la centrale rischi deve essere a posto nel senso che le diverse operazioni in essere devono essere state regolarmente soddisfa e. Le rate dei mutui devono essere pagate entro la loro scadenza. A enzione: gli ul@mi giorni del mese vanno salvaguarda@ da assegni o altre operazioni in quanto, per i tempi tecnici delle banche, anche se un versamento è stato regolarizzato per il pagamento di quanto dovuto, ma se l’accredito sca a ai primi del mese successivo, anche se è tu o regolare, in centrale rischi apparirà un’anomalia. E questo succede di frequente e me e in difficoltà coloro che devono intervenire per dare credito all’azienda stessa. Anche un solo giorno di ritardo verrà segnalato come mancato pagamento nella centrale rischi in quanto i da@, così come sono, vengono trasmessi alla banca d’Italia ogni fine mese. Una volta sistemata la posizione bisogna aspe are due mesi per avere il riscontro opera@vo. Se la situazione si ripete, l’azienda per parecchio tempo non avrà più credito anche se formalmente a posto. Le informazioni credi@zie di @po nega@vo (ritardi dei pagamen@ successivamente regolarizza@) possono essere conservate nel SIC - Sistema Inorma@vo Credi@zio - per un periodo massimo di: -1 2 mesi per ritardi non superiori a due rate (o mesi); - 24 mesi per ritardi superiori - 36mesi per inadempimen@ non regolarizza@. La le ura in centrale rischi dei da@ suindica@ significa l’impossibilità in tempi brevi di o enere nuovi pres@@.


CREDITAGRI ITALIA

Altro aspe o importante riguarda il fido. Questo pres@to, che è a revoca, è entrato nella normale ges@one delle aziende. Questo strumento finanziario, che è il più caro, deve essere u@lizzato in momen@ di difficoltà, ritarda@ pagamen@, ecc., non per la ges@one ordinaria. L’u@lizzo completo del fido, o addiri ura del fuori fido, anche per impor@ non rilevan@, è un altro elemento di le ura nega@va della centrale rischi. I piccoli splafonamen@ vengono anch’esse segnala@ in centrale rischi e tu o ciò contribuisce a me ere in difficoltà l’azienda che richiede il credito. Anche su questo bisognerà porre molta a enzione con l’uso degli assegni. Il rinnovo con@nuo di cambiali agrarie, finche sarà possibile, senza nessuna decurtazione annuale, è un ulteriore elemento di cri@cità nella le ura dello stato di salute dell’impresa. Tu o ciò dovrebbe far rifle ere sulle modalità in uso per questo strumento. Per questo aspe o è importante un’analisi accurata della propria ges@one finanziaria, in quanto un certo modo di fare credito è finito come è finito un certo modo di fare banca. L’amicizia personale con il dire ore di filiale potrà incidere oggi sul 10-15% sulla risposta alla domanda di credito. La valutazione viene fa a con specifici programmi informa@ci con par@colare a enzione sia alla centrale rischi che al ra@ng contestualmente alla documentazione che verrà presentata in termini di bilancio aziendale. L’impresa, sia essa agricola che operante in altri se ori, deve par@re dal presupposto che il credito, sia di conduzione che fondiario, d’ora in avan@ sarà solo erogato sia con la garanzia della solvibilità che di una giusta reddi@vità del capitale inves@to che ovviamente andrà dimostrata. In pra@ca quando un’azienda si presenta in banca con un piano economico -finanziario corre o o con un business plan potrà tranquillamente valutare più opzioni di scelta nel sistema bancario in quanto la presentazione della richiesta di credito viene fa a con i gius@ strumen@. Questo rappresenta una forte innovazione nel modo di fare impresa e nel modo di richiedere credito. Innovazione che da tempo come CreditAgri abbiamo ado ato, con risulta@ posi@vi per i nostri associa@.


Campagna Amica

W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

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ANNO VIII -

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NUMERO

46

LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA È in via Buoso da Dovara n. 4

Campagna Amica


W L’AGRICOLTURA - COLDIRETTI CREMONA INFORMA

MERCATI AGGIORNATI 13.12.2013

PRODOTTO

Pagina 18

Unità di misura

CREMONA

MILANO

MANTOVA

BOLOGNA

11 dicembre

10 dicembre

12 dicembre

12 dicembre

FRUMENTO Tenero buono mercan@le

Tonn.

197-204

220-221

206-210

207-212

GRANOTURCO Ibrido naz. 14% u.

Tonn.

178-180

191-192

179-182

183-187

SEMI DI SOIA Nazionale

Tonn.

n.q.

444-449

437-440

ORZO NAZ. P. spec. 55-60 P. spec. 66-68

Tonn.

188-194 196-200

n.q. 217-219

(Fino a 65) 215-219 (Fino a 70) 220-225

CEREALI MINORI

Tonn.

CRUSCA alla rinfusa

Tonn.

FIENO Maggengo Agostano

Tonn.

PAGLIA press. (rotoballe)

Tonn.

Unità di misura

PRODOTTO

Tri@cale n.q. Sorgo 203-205 169-171

154-155

(62/64) 213-217 Sorgo: 193-197

160-163

133-168 Fieno di erba medica 213-228

Medica fienata 2° t. in campo 180-190

105-120

101-108

Paglia di frumento (rotoballe) 75-80

CREMONA 11 dicembre

MILANO 9 dicembre

MANTOVA 12 dicembre

165-185 loie o 165-185

(58/60) 205-207

151-152

MODENA 9 dicembre

SUINI la onzoli locali

15 kg

3,720

3,760

3,770

3,800

SUINI la onzoli locali

25 kg

2,680

2,700

2,650

2,690

SUINI la onzoli locali

30 kg

2,400

2,380

2,290

2,330

SUINI la onzoli locali

40 kg

1,980

1,930

1,870

1,910

SUINI da macello

156 kg

(da 145 a 160 kg) 1,460

n.q.

n.q.

(da 144 a 156 kg) 1,487

SUINI da macello

176 kg

(da 160 a 180 kg) 1,530

n.q.

n.q.

(da 156 a 176 kg) 1,547

SUINI da macello

Oltre

(oltre 180 kg) 1,490

n.q.

n.q.

(da 176 a 180 kg) 1,531

176 kg


ANNO VIII -

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PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 5dicembre

NUMERO

46

MONTICHIARI 13 dicembre

MANTOVA 12 dicembre

MODENA 9 dicembre

VACCHE FRIS. 1° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,90-1,06 P.m. 2,05-2,30

0,80-1,00

Da macello 0,93-1,03

VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,65-0,70 P.m. 1,55-1,75

0,60-0,70

0,70-0,80

VACCHE FRIS. 3° qualità (p.v.)

Kg

P.v. 0,39-0,49 P.m. 1,00-1,20

0,30-0,40

0,47-0,57

MANZE sco one 24 mesi

Kg

P.m. 2,20-2,70

1,10-1,20

1,31-1,48

Vitelloni femm. da macello pez. nere (450-500) P.v. 1,40-1,55 P.m. 2,70-3,00

VITELLI balio

50-60 Kg

0,80-0,90

(1° q. 56/60 kg) 0,90-0,90

(da 46 a 55 kg) 1,10-1,30

(45-55 kg) 1,25-1,50

VITELLI balio' Pie blu belga (p.v.)

50-60 Kg

3,00-4,00

3,00-4,00

3,40-4,00

(pregiate 70 kg) 3,79-4,38

PRODOTTO

Unità di misura

CREMONA 11 dicembre

MILANO 9 dicembre

MANTOVA 12 dicembre

MODENA 9dicembre

BURRO pastorizzato

Kg

3,75

Pastorizzato 3,30 Centrifuga 3,85

3,00

Zangolato di creme per burrificazione 2,70

PROVOLONE VALP. Fino a 3 mesi

Kg

(dolce) 5,45-5,60

5,40-5,55

PROVOLONE VALP. Oltre 3 mesi

Kg

(piccante) 5,65-5,90

5,60-5,85

GRANA scelto stagionato 9 mesi

Kg

7,35-7,55

7,10-7,35

7,40-7,60

PARMIGIANO REG. 24 mesi 10,30-10,70

GRANA scelto stag. 12-15 mesi

Kg

7,90-8,10

8,00-8,65

8,30-8,50

PARMIGIANO REG. 30 mesi 11,65-12,50

PARMIGIANO REG. 12 mesi 8,90-9,35

CUN SUINI - PREZZI CIRCUITO TUTELATO (o obre 2013 - dicembre 2013) CATEGORIA

QUOTAZIONE QUOTAZ. 10.10.2013 17.10 e 24.10.13

QUOTAZ. QUOTAZ. 31.10 e 7.11.13 14.11.13 Dal 18.11 al 22.11

QUOTAZ. 21.11.13

QUOTAZ. 28.11 e 5.12

Dal 25.11 al 29.11

2.12 a 6.12 9.12 a 13.12

QUOTAZ. 12.12.13

Dal 14.10.13 al 18.10.13

Dal 21.10.13 al 25.10.13

Dal 16.12 al 20.12

144/152 kg

1,385

1,390

Non rilevato

1,360

1,440

1,490

1,460

152/160 kg

1,415

1,420

Non rilevato

1,390

1,470

1,520

1,490

160/176 kg

1,475

1,480

Non rilevato

1,450

1,530

1,580

1,550


www.cremona.coldire'.it il sito di Coldire' Cremona Ricordiamo che tu gli appuntamen@ promossi da Coldire Cremona vengono puntualmente comunica@ anche a raverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldire .it. In par@colare, per gli avvisi e gli appuntamen@ rivol@ agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”. Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tu i ci adini a en@ ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presen@ i comunica@ stampa diffusi da Coldire Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garan@@ dai vari uffici, tu e le inizia@ve sul territorio, accanto a una serie di link e di indirizzi u@li. E’ inoltre possibile sfogliare tu i numeri del Col vatore Cremonese, il periodico di Coldire Cremona, della nostra newsle er se manale W l’agricoltura e di tu e le pubblicazioni e guide edite da Coldire Cremona.

TUTTE le SETTIMANE l’AGRICOLTURA è in TV

Segnaliamo a tu i le ori che W l’Agricoltura, la trasmissione dedicata al vero Made in Italy a cura di Coldire Cremona, va in onda ogni se mana, su Telecolor e Primarete. Appuntamento tu' i giovedì alle ore 19.50 (subito dopo il tg) e in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

W l’Agricoltura -coldiretti cremona informa Vi dà appuntamento alla prossima settimana


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